nei fatti: attenersi ai fatti, non lasciare il campo a interpretazioni, illazioni.
nell'altra opinione, che è di lasciare in loro essere le tortuosità e fare
? zorzi, lxxx-4-157: sospira di lasciare sante memorie, restringendo gli abusi e moderando
per testamento. -ostacolare o non lasciare apparire appieno o non manifestare una qualità
1-9-16: il fratello maggiore pensava a lasciare i negozi più minuti per ristri- gnersi
di fronte alle sue proteste, come a lasciare intendere che le cose di cui lo
la parte dell'amore è ancora da lasciare ai monosillabi, alle parole sottintese,
e l'effetto retorico è determinato dal lasciare in sospeso il concetto che si sta
in parte alcuna, gli ho voluti lasciare nella lor purità naturale. g.
dell'istoria v. s. la potrà lasciare come stanno nella prefazione mandata prima con
dessi, 6-85: doveva... lasciare che il groviglio di pensieri dove non
l'attacco: qualche volta è necessario lasciare posizioni importanti ma troppo avanzate e difficili
costa e alla terra girne, e lasciare la frescura del grazioso fiume e delle
rezzo a qualcuno: dare respiro, lasciare a qualcuno il tempo per fare qualcosa.
non potevo andarmene così... e lasciare addosso a una donna la maggior parte
a bordo, non senza per altro lasciare parecchie piastre ai poliziotti turchi.
male abitudini per sua mortificazione, dovrebbe lasciare riposare un po'il suo 'bisticciarsi
la bocca nel ribrezzo, senza tuttavia lasciare quella mano. -con metonimia: situazione
da noi. -abbandonare, lasciare senza aiuto una persona debole o bisognosa
un'espressione nel canone della lingua; lasciare da parte un modo di espressione proprio
tre tagli di foraggio, e si suol lasciare un ributtaticcio o 'guaime, che non
. 2. per simil. lasciare di nuovo. pea, 1-401:
far torto neppure ai morti, e per lasciare ai dotti qualche soggetto di ricerca.
, i-1068: voi non potrete sicuramente lasciare in piedi le case che sono lesionate dalla
caccia. -per simil. il lasciare entrare le acque del mare (una
, si deono molto discretamente sostenere e lasciare... perché bene siano ricevute
medesimo dare; la può bene ricevere e lasciare; ma non può altri creare,
arbe volle fondere col miglior metallo per lasciare alla sua città nativa un ricordo dell'arte
così varia ed estesa preparazione da doversi lasciare alle monografie e agli specialisti. sinisgalli
nella sua superficie dopo essersi aperto per lasciare passare o per inghiottire qualcuno (il
... cadde in animo di lasciare tutte le gabelle e fare al mondo questo
villani, 9-107: non è da lasciare in obliazione la moria mirabile dell'anguinaia in
alla ragione. 2. esporre, lasciare in balìa. dotti, 1-395:
mio cuore. alvaro, 13-310: bisognava lasciare stella a fantasticare sull'accaduto, ripensare
noi ci levavamo a'nostri lavori sanza lasciare passare perduta alcuna particella del non ricomperevole
idem, 1-4-3- 30: il lasciare di possedere la casa in maniera che cessi
dal conduttore un'altra casa, ma con lasciare effettivamente al locatore la casa vota e
di mutare vita e riconvertirmi perfettamente, e lasciare in tutto la vita secolare. d
leonardo, 2-233: vederai alcuni vincitori lasciare il combattere e uscire della moltitudine,
è stanco. -far riposare, lasciare che altri si riposino, che ricuperino
lanjui- nais stette fermo nella ricusa di lasciare la sua carica in alcun modo
un attimo, sfumava via per lasciare luogo alla incalzante ridda delle altre.
mal risparmia e male acquista, per lasciare a non degni. -far ridere
sansovino, 4-136: né si dèe lasciare a dietro il comune ridotto degli ebrei
mi ha preoccupato, voglio per ora lasciare in disparte. 8. evocare
. pea, 7-17: morire per lasciare qualcosa. ecco a che si riduce il
quanto sia nella guerra cosa pericolosa il lasciare ridurre insieme i nemici. g. giustianiani
a un asso. -ridurre esanime: lasciare svenuto. d annunzio, iv-1-827:
bene si avvisarono i comici tedeschi di lasciare le traduzioni e riduzioni dal francese,
dall'allineamento del margine sinistro, per lasciare uno spazio bianco prima di un capoverso
perché buona regola militare è non si lasciare alle spalle alcun posto forte posseduto dall'inimico
nell'arcaismo è ridicolo o assurdo e lasciare il resto nel buio. -il
in cose che poco importano, voglio lasciare nel suo essere questa tanta ipocrisia ne'vestiti
scongiuro che, quando io andrò a lasciare le mie lettere, io trovi qualche
, era sparito senza nemmeno curarsi di lasciare due righe per il compagno di camera
tr. { rigo, righi). lasciare una o più tracce lineari (di
]: incomincia l'aere a noi a lasciare la rigidità del freddo e mitigarsi per
rigocciolare, intr. (rigócciolo). lasciare stillare gocce di liquido. - anche
d'anni, le donne... lasciare loro case. girone il cortese volgar
, si vuole avere riguardo di non lasciare i tuoi figliuoli con troppi incarichi.
. scarcerare, liberare, rimettere o lasciare in libertà. statuto dell'università
a rilasciare. -per estens. lasciare liberi gli animali addestrati alla caccia perché
riappiccicano. -far ritornare o lasciare di nuovo qualcuno in una determinata condizione
'rilasciar della gomena capo per capo'significa lasciare scorrere tutta la gomena, abbandonarla,
(v. rilassare), rifatto su lasciare (v.).
un cavallo. -al fìgur.: lasciare libero da ogni freno e moderazione,
nei tempi composti). ant. lasciare ad altri. marsilio da padova volgar
come campo di battaglia, ma vuole lasciare il suo popolo in condizioni d'inferiorità
nel luogo loro. -non lasciare una posizione di potere. mazzini,
bruttò). -in costrutto causativo: lasciare meravigliato. rime e prose antiche,
dico... che 'a me conviene lasciare le dolci rime d'amore, le
non potrò certo venire, non potendo lasciare mia madre rimasta sola e abbastanza in
312: egli voleva rimboscarsi per non lasciare ai nemici orma di sé. tarchetti,
quali per la prevenzione. -il lasciare traccia di sé. gozzano, ii-314
, gran fallo sarebbe cossi dolce compagno lasciare, ancora che non sia de la nostra
valle, e è sua natura de lasciare la terra montuosa e vallosa.
quale si pensa di necessità avere a lasciare..., quando non può altri
fra di loro contrastanti. -anche: lasciare che una certa decisione sia presa da
per far intuire il proprio giudizio: lasciare intendere, immaginare, giudicare. -anche
. -affidare alla volontà di dio; lasciare in potere della provvidenza senza tentare d'
un proposito, desistere. -anche: lasciare da parte, deporre, attenuare, mitigare
riguarda la decisione in un'alternativa, la lasciare che in una questione decidano altri. -aggiornarsi
mezzo. -rimettere al caso: lasciare che qualcosa si determini casualmente.
. -rimettere in potere di qualcuno: lasciare alla sua discrezione. della porta
arbitrio, alla potestà della fortuna: lasciare che le cose vadano come vogliono,
di trattenere, di tenere afferrato; lasciare andare. g. cafroni,
, rii diede le sue e gli fece lasciare le cervella sul lavoro. r.
, e di quivi rimontò a cavallo senza lasciare altre lettere. pirandello, 8-768:
un paio di volte, per potervi lasciare il glorioso certificato che mi avete divertito
. marsili, 1-ii-316: non ho voluto lasciare di trasmettere a'piedi della maestà vostra
. -togliersi di mezzo, lasciare campo libero. alvaro, 15-194:
state inventate perché, oltre al non lasciare spiragli perché apposte allo stipite, rimpiccoliscono
. locuz. da far rimpinconire: da lasciare sconvolti (con connotazione iperb.)
spazzole e i fazzoletti da signora, per lasciare al loro posto, nel cassettone,
gravità, affermava essere il destro il non lasciare alcun difetto commesso impunito e il sinistro
di anatomia; avevo la tentazione di lasciare le lettere per la medicina »
volendo più sostenere il fascio del cardinale né lasciare più abbarbicare la pace, feciono con
preghiamo, o signore: non ci lasciare a questo modo sempre per lo nome
la rama che nasce dalla pianta che lasciare il taglio nodoso e scabroso, perché a
de'rozzi si è voluta rincivilire e lasciare l'antica vocazione del comporre nello stile
. segneri, iii-1-172: potrò io lasciare di ragionarvi sopra di questo precetto con
prontezza de'siracusani rincorati, forzaron nipsio a lasciare il luogo. 3.
con connotazione iperb.): da lasciare stupito, sconcertato, allibito.
tremante voce: pure non si dee lasciare di rinfrescarle nella memoria. vasari,
una rinfrescata di maestrale c'impedì di lasciare il sorgitore per inseguire l'inimico.
anche stancato, e ho deciso di lasciare il ring. marotta, 4-83: a
mari del nord e, all'idea di lasciare quel golfo benedetto, diventava di umore
mi ringrómmó). ant. produrre o lasciare un'incrostazione. g.
porti acque torbide, non potrebbero queste lasciare impostime nello scemamento di quelle, perché
au'art. 375. -decidere di lasciare una carica o un ufficio (civile
, uno stato d'animo gratificante; lasciare che si perda un'amicizia. -
rinunciate come superflue. 10. lasciare, riservare ad altri il compito o il
, 9-103: non avendo più a chi lasciare, rinunziò la priorìa e tomossene a
17. locuz. rinunziare a sé: lasciare totalmente 11 mondo. s.
imbarazzante, doloroso, che sarebbe bene lasciare da parte; rimestare il passato riportando
impregni tanto d'umore da dilatarsi e non lasciare commettiture che versino. -inturgidirsi
annunzio, iv-2-1218: egli ama verso sera lasciare aperta una piccola porta franca per ove
da cicerone scoperti, gli furono cagione di lasciare roma e di fuggire in fiesole,
e vegnenti, se gli pos- son lasciare tutte due, ogni volta ch'e'si
essere per poco, o per lasciare in patria l'onore o la testa.
ai sacerdoti. -fare presente o lasciare intendere continua- mente, in ogni modo
si può salvar si salvi. -e lasciare il patrone nella baruffa? -non mi sono
fiato e altri diavoli che sarà decenza lasciare nella penna. pea, 7-253: van
lo sospese, e confortò tutti a lasciare le sinagoghe, l'orazione, le
della vita sua conduttosi, che di lasciare questa sua opera quasi imperfetta, vale
; né li lascia, né può lasciare riposare la memoria della antiqua libertà.
quale [tito quinzio], per non lasciare riposare la plebe né darle spazio a
può reggere e l'altra in riposo lasciare. -rilassarsi (con riferimento a
governare il matrimonio, perché non può lasciare al caso il riprodursi della specie.
e ordine: l'uno per non si lasciare stringere a fare giornata se non in
estens. abbattimento di vecchie costruzioni per lasciare posto a nuovi edifici; risanamento urbanistico
4-1-398: era pronto... non lasciare indietro cosa alcuna la quale potesse bastare
de'suoi ereditari, non era per lasciare indietro cosa alcuna per risarcire tanta infamia e
celeste. -lasciare in rischio: lasciare nel dubbio. pallavicino, 1-89:
che, se può, si faccia lasciare un riscontro da esso giachi a nome mio
lettere che pel mio maluccio ho dovuto lasciare senza riscontro. manzoni, v-1-149: in
manetti, 2-29: fé pensiero di lasciare per un poco la
di riscossa. -senza riscossa: senza lasciare possibilità di rivincita. febus-el-forte, ii-14
, non so cui io mi possa lasciare a riscuotere il mio da loro più convenevole
taglia ottanta mila scudi, desiderava di lasciare in libertà sua. biondi, 1-iii-175
siamo venuti a dare un esempio e a lasciare un segno che faccia risensare gli stolidi
il passo, ostruire un passaggio senza lasciare via d'uscita. attribuito a cino
/ umile troppo, tener, né lasciare, / né tutto riservar, né tutto
incendiari. 4. tr. lasciare uscire con violenza una corrente d'aria
nel 1803 s'e- rano decisi a lasciare l'egitto, nuovamente vi sbarcarono nel
rimandare in giù il medesimo, basterebbe lasciare andare il capo del canapo. gnoli,
categorico; con assoluta sicurezza, senza lasciare adito a dubbi; con decisione che non
andare a prendere quel d'altri, lasciare senza difesa il suo. davila,
attraverso il cancello, decise a non lasciare passare nessuno prima che fosse risolto il
198: ho creduto del mio dovere lasciare queste spiegazioni nell'atto del risolvermi al
; non danneggiare o ferire o colpire; lasciare incolume, integro, rigoglioso. -per
per risparmio di passi. -il lasciare da parte discorsi superflui. stampa periodica
. -non portare rispetto: non lasciare così com'è. chiari, i-176
briglia altingegneri e investigatori a non si lasciare promettere a se medesimo o ad altri
dovesse stimarmi così negligente e inurbano da lasciare per sì lungo tempo senza risposta una lettera
essere il marito, fusse contento di lasciare a lui la scielta fare. cesarotti,
darsi morte. zuccolo, 285: il lasciare... l'arme in mano
1-188: sono... riuscita a lasciare la compagnia e a fuggire un istante
detto cavaliere fra fulvio possa instituire e lasciare erede alcuna persona che non sia della famiglia
come emorroissa. 3. tr. lasciare filtrare un proprio umore (un vegetale
caro faccin. -ant. non lasciare dormire o lasciare dormire poco, far
-ant. non lasciare dormire o lasciare dormire poco, far soffrire d'insonnia
, i-132: per non... lasciare troppo m ritardo ciò che succede di
, che dio non comanda a tutto lasciare. elli li ritengono, e poco li
oleoso o balsamico. 9. non lasciare disperdere o non avere ancora perduto completamente
. -avere o conservare inalterate, lasciare ben visibili determinate peculiarità o aspetti o
arti e mestieri, ii-49: bisogna sempre lasciare una rosetta del colore nel quale era
che sarebbe stato nelle forme, bisogna sempre lasciare una rosetta del colore nel quale era
un minore da un istituto, fargli lasciare un collegio. mazzini, 23-346:
più persone, da una compagnia; lasciare un consesso, una riunione; andarsene
8o: don ambrogino si ritirava per lasciare alle tortorelle la libertà di baciarsi.
attività, in partic. pubblica; lasciare un ufficio, una carica; abbandonare
instanza alla reggente più volte di poter lasciare i suoi carichi e di ritirarsi, col
un'armata o d'una squadra nel lasciare le acque nelle quali ha combattuto,
dopo il termine di tanti anni dovessero lasciare la loro propria arabica lingua, gli
217: potendosi per ognuno a sua posta lasciare i romani e non si potendo poi
iero dei medici in fiorenza e di voler lasciare alla partita un suo luogotenente nella città
signor bonechi mi avvertì d'averlo dovuto lasciare in questa dogana, d'onde malgrado
, non so cui io mi possa lasciare a riscuotere il mio da loro più
una persona, da una compagnia; lasciare una riunione. castiglione, iii-7:
da un'attività, da un'impresa; lasciare un ufficio, una carica.
ritrovando li particolari molto maggiori utilità nel lasciare andare li campi a prati, per
che i veri suoi profeti a noi / lasciare impresse nelle sacre carte. carducci,
, ii-1-135: se il cellini volesse lasciare a parte cinque o sei copie del mio
rivegga il conto. -non lasciare mai più rivedere qualcuno: tenerlo tutto
lui non dovesse, per timore reverenziale, lasciare di non trovare il vero. musso
: l'importante... è di lasciare che gli intellettuali si gettino nelle loro
via, sta'saldo, non ti lasciare rivoltare. poliziano, 1-769: di
i naspi, torna di nuovo a lasciare l'asse pieno, e raccogliere il
i-93: voleva [carlo] nondimeno lasciare in firenze certi imbasciadori di roba lunga
. locuz. -concedere scacchi e rocco: lasciare la vittoria altawersario. rime anonime
le unghie a chi ha la rogna: lasciare che chi ha problemi o difficoltà li
l'imperatore... alle volte lasciare i re nelle loro sedie, come fecero
l'animo loro, erano necessitati a lasciare che i lettori gli indovinassero. piave
che qui a milano, gioverebbe forse lasciare che passi la moda. carducci, ni-23-
l'intenzione di questo spettacolo essendo di lasciare gli uditori occupati intellettualmente e commossi di
, 12-9-131: de'boschi ne vorrei lasciare molti per le maremme non piane,
quella utile alla famiglia antiqua consuetudine di lasciare quella [moglie] sterile per tor
-rompere il freno al cuore: lasciare libera espressione ai sentimenti. panni
io non avessi fatta la risoluzione di lasciare simil bestia, sarei stato ancora languendo
che il padrone gli aveva ordinato di lasciare in anticamera questa rompitrice di stivali.
-cogliere o pigliare la rosa e lasciare o fuggire la spina: valersi di
marchesa. -pigliare lo spino e lasciare la rosa: andare in cerca di
, 1-18-337: sono obbligati i tintori di lasciare ai lavori tinti di guado e robbia
e mestieri, ii-49: bisogna sempre lasciare una rosetta del colore nel quale era la
. -non fare rosicchi: non lasciare neppure le briciole. a. casotti
detta asse di rotazione, tale da lasciare immutate le distanze reciproche dei punti del
vuoto dei petali tolti per sempre lasciare. borsi, 2-31: son tutto cosa
adoperare e servirsene, con animo di lasciare nudo e sterile quel paese ch'ei
costrinse [pietro i] i nobili a lasciare le terre per venire ad abitare la
dice rovinata, se fosse costretta a lasciare quel luogo ove da tanti anni ha
. ghislanzoni, 16-133: prima di lasciare milano, ella protestò rovinosamente contro la
gli uomini, nobilissimi spettatori, cominciarono a lasciare la vita rozza partendosi dalle selve e
e quindici: interrompere a metà, lasciare incompiuto. zena, 1-167: viva
polvere e nella ruggine: trascurare, lasciare in stato d'abbandono (un'opera letteraria
animo, in fine si risolvè di lasciare del tutto le delizie del mondo e darsi
-rimettere il manubrio della ruota ad altri: lasciare che altri continuino il proprio operato.
alla naturale consuetudine allettano qualche volta a lasciare le civili e private cure e fruire
1-293: si risolvè di volere al tutto lasciare il rustico padre e lo ignorante prete
cavalca, 19-112; cominciarono molti a lasciare la vita secolare e sottomettere lo collo
, giusta la legge mosaica, si doveva lasciare incolto il terreno, come a riposo
un sofista saccente, che non vuole lasciare occasione di sfoggiare erudizione, che dimostra
antichi. ghislanzoni, 16-134: prima di lasciare milano, ella protestò rovinosamente contro la
si può estrame il testicolo nudo e lasciare così un sacco doppio vuoto di membrane,
e, dovendo, secondo l'uso, lasciare il suo nome e prenderne un altro
ignominia il cuore. 6. lasciare che uno spazio naturale vada perduto per
presa. -lasciare in sacrificio: lasciare inutilizzato. ritmo di s. alessio
e de'chirurgi sui salassi. non ti lasciare svenare per guarire. manzoni, v-2-160
prima d'entrare, non dimenticava di lasciare gli zoccoli suoi. eran così leggeri
e quando gli sarebbe più in grado lasciare la terrena salma. tasso, 13-ii-218:
savinio, 22-308: dovemmo fermarci per lasciare il passo a un corteo di uomini
? 7. prendere il largo, lasciare il porto (un'imbarcazione, una
sì tosto saltare al quarto grado e lasciare gli tre primi, ma tale ordine
1-3-209: la vera religione ci comanda lasciare ogni movimento di cuore ed ogni salto di
rina dicesi 'dare un salto', per lasciare alquanto un cavo che è teso
che con un moto delle labbra e lasciare al suo lacchè la cura di salutar
delle anime, si appartenessi più presto lasciare ogni cosa in preda, che implicarsi in
di augurio a chi si sta per lasciare. tommaseo [s. v.
del giudicio. 2. senza lasciare ombra di dubbio. restoro, ii-25
la necessità di quello spazio che devono lasciare gli atomi nel moversi. g
dispiaceva e mi piangeva il cuore di lasciare quella casa in cui avevo passati gli ultimi
ellenico. 4. locuz. lasciare pendere la sambuca: interrompere l'attività
modo da non avere o da non lasciare dubbi, incertezze; attentamente; profondamente
tanto basta. -colare sangue: lasciare strascichi di dolori e rovine (un
omicidio. machiavelli, 14-ii-67: non lasciare alcuno delieto impunito, maxime dove sia
all'altra vita, che fece risoluzione di lasciare tutto l'avere. forteguerri, ii-243
cavalca, 19-112: cominciarono molti a lasciare la vita secolare e sottomettere lo colo al
». -mettere la saracinesca: non lasciare più passare nessun pallone verso la rete
accettabile; generalmente regredisce col tempo senza lasciare traccia, ma può anche evolvere verso
avvolge intorno al corpo in modo da lasciare libera una spalla. salgari,
ribellione dì cassio fu forzato marco aurelio lasciare alcune reliquie della guerra sarmatica e marcomannica
che possieda magazzino in dogana, può lasciare la sua merce depositata ad arbitrio,
consaguinei nei manicomi. 2. lasciare la vita mondana. cavalca, 9-53
abbiamo seguitato te. 3. lasciare incustodito un luogo affidato alla propria sorveglianza
un po'tutti quei trabiccoli / chiudere lasciare istruzioni. -figur. modificare profondamente
chiusura. fratelli, 5-97: dovette lasciare il cinema quando la crisi sbaraccò le
antico che comune, si è di lasciare i poliedri sino all'essere risoluti,
d'uomo che non può tollerare di lasciare una donna, una persona in genere con
y. nel gioco del calcio, lasciare sguarnita la propria area di difesa essendosi
l. fincati, 1-242: 'sbordare': lasciare o mollare alquanto le scotte d'una
cuscino o simili. 2. lasciare che si elimini la schiuma del mosto
che fa di mestieri slegare le borse per lasciare sborro alla strettezza di questi lacci.
sbrattato in acqua. 5. lasciare, abbandonare un luogo per scelta,
sbucare il granchio con valtrui mano: lasciare ad altri il compito di risolvere le situazioni
. con la particella pronom. perdere, lasciare la spoglia (un insetto, anche
(che poche non saranno) e lasciare che chi ha la scabbia se la gratti
tempo della scacchiatura, a destinare e lasciare un sermento bastardo di buona grossezza.
introducendovi un ramoscello dell'altro albero senza lasciare vuoti. spettacolo della natura, 2-iii-150
continuata, che sarebbe presto sparita senza lasciare il lieve vestigio. cinelli, 1-63
iii-2-196: le maestranze si accingono a lasciare la nave. già il sevo luccica
, 1-264: lo conte non si volse lasciare scambiare per lui, dicendo che non
pare restituire el mal tolto e così lasciare gli altri tuoi piaceri: fa'penitenzia
tutta la coscienza e la chiude senza lasciare scampo. -possibilità di evitare quanto dispiace
ne vado. 5. non lasciare più al mondo; far fuori, sterminare
consueto, quando uno si scandalizza, lasciare prima calare la ira e poi fargli la
. -tenere a distanza, non lasciare avvicinare qualcuno a un luogo.
e scansarsi. -scostarsi per lasciare spazio ad altri. giuliani, i-489
incresca. della casa, 5-iii-329: dèesi lasciare che ciò si faccia da'maestri e
i rami alla sommità in modo da lasciare soltanto il tronco. soderini,
, v-338: quando i nocchieri vollero lasciare in terra le le vele, gli costrinse
ferramenti caduti molto più correva, sanza lasciare mai l'orinale, dàlia giuso da
con valore aggett.: che consiste nel lasciare ad altri le incombenze sgradite.
e accidia. -fare a scaricabarile: lasciare in eredità i propri beni.
. 2. per estens. lasciare a destinazione qualcuno dopo averlo trasportato o
scaricarle in sepoltura. -figur. lasciare senza aiuto, abbandonare. niccolò del
6. fare o lasciare uscire il vapore da una caldaia.
. aretino, 26-218: nel lasciare le lodi di sì gentil creatura,
coreani giocano a zona e si possono lasciare dove stanno. i due centrali si
. v.]: 'scarrucolamento': il lasciare andare a terra con violenza quel che
]: 'scarrucolare'si dice anche del lasciare andare a terra con violenza quel che si
fa poco conto, che si può lasciare alle rivali senza rimpianto.
volevano essere, ed erano, senza lasciare scattare pur un giorno, pagati. botta
: volevano per l'avvenire, senza lasciare scattar pure un giorno, esser pagati
maggiori, le quali speravano così di poter lasciare la campagna, dove morivano dalla noia
acqua da un punto del fiume per lasciare i pesci sull'asciutto o per costringerli
di amore a seguir giasone ed a lasciare la patria? -maligna persecuzione della
o di biasimo, era in dubbio lasciare il campo senza capitano, scemata la
abbandonare un'impresa, un'attività; lasciare un ufficio, una carica pubblica.
ucciso. 37. figur. lasciare qualcosa in eredità. serdonati, 8-86
bella scenetta a casa sua, senza lasciare il tempo né a lei né a quell'
1-5-95: nasce qui quistione da non lasciare passare, se veramente la morte, per
anni che morire con tanta compassione in lasciare i figliuoli schiavi. lotto del mazza
spappola e cola. 2. lasciare cadere i semi sul terreno a uno a
parte (per evitare un colpo, per lasciare libero il passaggio, ecc.)
regime... può scomparire senza lasciare qualche scia. calvino, 2-272:
di aleppo (dove sono andato prima di lasciare la ch'essi...
girolamo, ed ecco il danaro da lasciare in portineria per tutti i pietri poveri
dove nascerà o calarà il sole e lasciare il resto cannonato dall'altra parte, acciò
gravità affermava essere il destro il non lasciare alcun difetto commesso impunito, e il
spenti. 11. locuz. lasciare qualcuno con la bocca sciapita-. non
della porta, 2-10: non mi lasciare al meglio con la bocca sciapita.
ant. sarmento. 2. lasciare una scia (un'imbarcazione). documenti
, mare il solco del passaggio, lasciare dietro al naviglio la palglia, tiene,
dell'avversario; aprire la mano, lasciare la presa; muovere liberamente braccia e
unirsi insieme nel principio della campagna o lasciare che il marchese operasse scioltamente.
rimedio all'incanto. -libero di lasciare il carcere, prosciolto. -per estens
credo che sarebbe quasi stato meglio il lasciare sciorinare il coltello di taglio che a quel
, 225: in questa contrascarpa soglionsi lasciare scale per salire nella strada coperta, o
immagine di maria. -figur. lasciare uscire la parola dalla bocca. dante
liquido. -anche: apertura praticata per lasciare fluire il sangue. lubrano,
apertura sul davanti, in modo da lasciare libero il collo e scoperta la parte superiore
anche per eliminare scritture a mano senza lasciare traccia sul foglio. p
.. ha il poeta la libertà di lasciare unverso scompagnato, il quale non faccia rima
ogniallegoria, sfronda ogni verde, per non lasciare su aridi stecchi che i frutti del
pessimo e scellerato difetto dell'eresia tosto lasciare e scomunare dobbiamo e con pentimento disfare
2-307: leonardo pensava che avrebbe dovuto lasciare la camera, non potendo accollarsi da
ti scongiuro che, quando io andrò a lasciare le mie lettere, io trovi qualche
tore della vita mia, non mi lasciare nel consiglio sconsiderato di coloro e non
ad abbeverarsi a putride cisterne? e lasciare per le copie guaste e scontraffatte gli
esperienza con coloro che stimano cattivo consiglio lasciare i fanciulli nell'ignoranza di tante cose
dello sfinctere. -rendere visibile, lasciare allo scoperto. jahier, 2-54:
si uniforma l'autore all'uso di lasciare l'intonazione scoperta senza contrap
gozzano. -per estens. il lasciare sguarnita di fuoco una postazione di difesa
e secondo asso. 6. lasciare privo di protezione, di difesa. -in
o con atti lasciano o risicano di lasciare lui accusabile e quindi esposto a biasimo e
vuole essere vero nobile non si dèe lasciare scorciare il titolo delle virtuose opere de'suoi
o sul pedale, in modo da lasciare tralci molto corti, per lo più
, si vuole avere riguardo di non lasciare i tuoi figliuoli con troppi incarichi:
fanno male scorrere. 35. lasciare perdere, sorvolare. g. giustiniani
59. consumare, trascorrere, fare o lasciare passare il tempo. niccolò del
di correggere, di impedire qualcosa; lasciare andare le cose per il loro verso
machiavelli, 1-i-387: non si debbe mai lasciare scorrere un male rispetto ad uno bene
di grande arbori, ai quali fece lasciare i più grossi rami, e quelli scortar
un cavalli e gli servitori lo volsero lasciare per il grande travaglio. d.
, partendosi di questomondo da noi, volleci lasciare non così scossi, non così orfani
un danno, una perdita economica, lasciare insoddisfatto il creditore. a. cattaneo
, l'orrido codardo, che vuol lasciare la tomba di nostro signor gesù nelle
boccaccio, viii-2-153: mi piace di lasciare stare la sollecitudine, la qual pongono
'scristianare': far perdere, togliere, lasciare la religione cristiana. 2
loro. anseimo non la voleva lasciare a donna eleonora. -annotazione dei
e vogliamoche quando il duca di milano volesse lasciare tutto quello tiene in romagna e fare
con voi radici vive. 11. lasciare segni evidenti sul volto di una persona
pei tuoi genitori, / non mi lasciare, alle navi, da'cani mangiar
f. giambullari, 5-217: per non lasciare scrupolo alcuno, risponderò senza andar più
uno. piccolomini, 3-12: per non lasciare scropulo alcuno nella mente di chi legge
. 5. ant. trascurare, lasciare da parte. pagliaresi, xliii-70:
parte: 'e certo e'mi convien lasciare in pria'; ultimamente mi scuso da insufficienza
non sdegnare gli uccelli viha l'uso di lasciare un uovo o due. -intr
, i capellie 'l viso... lasciare trattare alle mani paraletiche, alla boccasdentata e
1-690]: il dilectocarnale fa sdimenticare e lasciare ogni buono proponimento. s. antonino
il decameron, io7: non è bene lasciare avvezzare le persone ad aggiugnere agli scritti
2. rifl. figur. lasciare da parte le preoccupaziole man t'appiatta
10-i-349: ora è tempo di lasciare cotali secchezze e venir all'aperto e girarl'
sopporta male il vino, o di lasciare a secco proprio quello che si sa
il momento di sgranchirsi e di non lasciare in secco la povera mamma.
io sono apparecchiato a convertirmi ed a lasciare al tutto la vita secolaresca. serdonati
: non tutti gli ecclesiastici con lasciare le vesti secolaresche lasciava p
che si può svolgere in casa, senza lasciare le pareti domestiche (un'attività lavorativa
(un veicolo, le ruote); lasciare un'impronta nel terreno (una persona
con le estremità intagliate in modo da lasciare sul pezzo [di cuoio] che
/ scopo pel quale vivo, di lasciare / un segno al mondo che son stato
su lucia e nora, convinti di lasciare il segno. -provocare danni (
lo stesso umorismo era così pepato da lasciare il segno. moretti, i-836: le
ce n'è rimasto. -non lasciare che resti segno di qualcuno: sopprimerlo.
-ritornare a, al segno: ravvedersi, lasciare un comportamento peccaminoso; convertirsi.
, 1-i-24: non si debbe mai lasciare seguire uno disordine per fuggire una guerra
della mia opera di scarto e anche lasciare al tempo di selezionare tutte le vane
della mia opera di scarto e anche lasciare al tempo di selezionare tutte le vane
: manifestare, dare a vedere, lasciare trasparire o, anche, simulare uno
tutti i rapporti cessino nel mio spirito senza lasciare ombra di vestigio. deledda, i-23
, si deono molto discretamente sostenere e lasciare, sì perché bene siano ricevute e
o certe specie o famiglie di animali; lasciare estinguere la propria discendenza. pellegrino
a scianut l'estremo loro discontento in lasciare questo semenzaio di dissidi fra 'l partito
meno, che si concede al soldato 'di lasciare le banbocchelli', 2-xxiii-569: la politica
2. non completamente serrato, così da lasciare uno stretto varco (una porta,
la terra veera rimasa gente da poterne lasciare. niva in tiro per seminarla.
di corsa. -per estens.: lasciare indietro, disperdere un inseguitore o un
padroni nella coltura de'terreni non potessero lasciare il servizio che al termine dell'anno,
continove angustie, e dopo la morte lasciare di sé una sempiterna infamia. p.
. òiambullari, 128: noi vogliamo lasciare a chi verrà dopo noi tanta vergogna
se tu vuogli tornare adietro e lasciare qui l'arme, per misericordia perdonerò
, iv-2-1218: egli ama verso sera lasciare aperta una piccola porta franca per ove
riducendoli ai loro veri rapporti, e lasciare al resto delle leggi relative alla proprietà la
uno o due, sempre procuri di lasciare co'frati, per la disciplina.
. casotti, 1-7-79: s'ha da lasciare, e in questo nessun 8-715:
che diciamo, nondimeno non dobbiamo però lasciare di dirle. landino, 70: la
-cedere, dare il sentiero: lasciare il passo, farsi da parte.
, 5-i-1446: con gesto tranciante ordinò di lasciare la strada asfaltata per l'aperta campagna
vita durabile, ci è bisogno di lasciare la carne prima che venga la morte
. machiavelli, 1-2-101: io voglio lasciare stare le altre sueazioni, che tutte sono
/ per mangiare e per goder / di lasciare e fare e dir / ioqui giuro e
primi a cercare di -far dimenticare; lasciare ignoto; non divulga nato
da una persona, in procinto di lasciare un luogo. piovene, 14-51:
(nelle locuz. dare, lasciare, mandare, ricevere, tenere in serbanza
! -volere per sé, non lasciare ad altri. dondi, 244:
, 5-11: filippo, io vi vò lasciare e ire a certe mie occorrenze;
= deriv. da serbatore. re, lasciare, mettere, porre, tenere a o
modo che bisognò sollecitare il passo e lasciare e sergeri. = voce di
vecchia istoria, e gli è buono lasciare lo suo diritto corso e variare suo
; il tubo si allarga alla punta per lasciare uscire il capo e la bocca dell'
1-129: non si debba... lasciare passare questa occasione, acciò che l'
li frodare libertà, e non lo lasciare povero ». m. adriani, iii-
vero che la servitù può nuocere in non lasciare esercitare il servo negli atti di palagio
malgrado nostro in tutte le maniere forzatamente lasciare, quel vivere, dico, caduco
28-298: il mio sentimento è di lasciare al poeta tutta la libertà ch'ei
! » « fatemi il servizio di lasciare in pace i morti! » -in
uno e dell'altro sesso, per lasciare intatta la sostanza al primogenito. leopardi
, - per estens. lasciare uscire la farfalla che ha scarrierare, arranciare
soccore? / pur me destino de lasciare amore, / prima che 'l corpo mio
rinchiuse tutte quelle cose che egli volle lasciare al governo de la natura, è divisa
egli ha preso sfidanza, e io voglio lasciare ogni altra cosa sti falsi parlatori
scolmatore. opuscoli idraulici, 1-vi-482: lasciare in detto argine attraversante un regolatore o
malgrado nostro in tutte le maniere forzatamente lasciare, quel vivere, dico, caduco
: non si mancherà... di lasciare a basso al muro gli sfogatoi dall'
. bartoli, 1-54-14: si hanno a lasciare nel mezzo delle grossezze delle mura,
. soldati, 2-302: per non lasciare il palazzetto vuoto, golzio loaveva affittato a
e deriv. sfontanare, tr. lasciare uscire copiosamente un liquido.
. villani, iv-13-4: non è da lasciare di fare memoria d'una sformata mutazione
, assalire; maltrattare; costringere a lasciare il passo. giostra delle virtù e
dimenare che si facesse mai l'aveva voluta lasciare in libertà, la confortava e lei
in alcuni luoghi, lo so, costumasi lasciare le uve anche mature appese alla vite
chiara, ma avvertire di non lo lasciare sfummare a fatto, perché mangerebbe toro e
fatta la benedizione alla morea, con lasciare napoli e malvasia, per assicurare in
una pecca sola, ed è / di lasciare invendicato / san cristoforo sgambato / dai
crosta. 2. figur. lasciare libero qualcuno di andarsene da una compagnia
ter. che induce o costringe a lasciare ciò che si era ghermito o afferrato
vino], / non è tempo di lasciare / fauciar- dendo inassetare. alfieri,
que'tre anni ch'e'vi dovette ancora lasciare sgocciolare, furono per lui un'eternità
apertura sul davanti in modo tale da lasciare scoperti il collo e la parte superiore
luogo, uno stato, un territorio; lasciare, anche per esserne stato cacciato o
può rimediare [l'interramento] col lasciare a luogo a luogo nella chiusa degli
borgese, 1-25: federico, per non lasciare sgorgare in parole l'ira che ormai
di stradella'aveva fatto in tempo a lasciare la presidenza due volte. 2
ed a ogni sudore? di non lasciare in secco la povera mamma. lessona,
: mangiare avidamente, voracemente, senza lasciare indietro nulla. fagiuoli,
idest arà fatta la benedizione alla morea con lasciare napoli e malvasia. navagero, lii-12-41
sforzò bene di persuadere durando a non lasciare al nemico la cassa di bergamo,
grida di metterlo in fuga, di fargli lasciare la preda. sto cane, el
. (sgróndo). fare colare, lasciare defluire acque piovane o stagnanti.
citrulla. 2. figur. lasciare indietro avversari o concorrenti in una gara
gora, / tu non la vuo'lasciare, sguaiataccio! pananti, 1-iii-9:
speciale all'arte dello scrivere, deve lasciare ai grammatici e ai puristi la fatica
istante, in quel momento, per lasciare entrare un altriuomo e, nella striscia di
linea vicina dell'orizzonte, o per lasciare adito alla recitazione precipitosa della mitragliatrice.
voleva per sicuranza il compagno in prigione lasciare sino a tanto che andasse in sicilia
. agostini, 1-88: per non lasciare inordinato quanto persicurezza si può dire intorno alla
, ch'io / vi dovrò presto lasciare. 34. preciso, esatto
, 18-1-311: consigliavano che non era da lasciare ma a colpo sicuro. loria
tore della vita mia, non mi lasciare nel consiglio sconsiderato di coloro. simone
in cui si spengeva l'impero senza lasciare la libertà, ché i comuni si
- passare, chiudere, involgere, lasciare, mandare, metdicendo: « ben
egli sapeva fare quel che claudio nerone: lasciare di cheto annibaie e correre veloce e
'sigarette'. - esprimere, lasciare capire dallo sguardo. banti, 9-418
di shrapnel... o per lasciare adito alla recitazione precipitosa della mitragliatrice.
, 1-18: s'afferma essere meglio non lasciare passare alcuno tempo nel quale non si
x-202: dio buono!... lasciare per le copie guaste e contraffatte gli
che de'partiti tristi sarebbe minore male lasciare correre questo. menzini, iii-305: non
potare la pianta in maniera tale da lasciare sul ceppo, di norma molto basso,
tributario..., noi potremo liberalmente lasciare introdurre le merci estere senza restrizioni quantitative
adesso! aveva tanti interessi gravi da lasciare sistemati. 3. tranquillo,
o altro corpo luminoso, possa farsi senza lasciare alcun spazio voto. calvino, 8-111
po'come uno scolaretto già invitato a lasciare il banco per situarsi, disarmato,
diroccato dal fiume. 6. lasciare intravedere, mostrare in parte o appena.
, slacciarlo. 2. allentare o lasciare la stretta di un abbraccio. tansillo
. ant. eslaissier, sul modello di lasciare (v). slàscio
fa di mestieri slegare le borse per lasciare sborro alla strettezza di questi lacci.
. 2. figur. non lasciare traccia. p. verri, 2-i-2-178
scarica alla battaglia sotto padova, e non lasciare andare a male tante acque e smagrare
(nollo ismenticare!), non ti lasciare gonfiare. boiardo, 1-9-67: come
legge che non era moderatismo e per non lasciare intanto il potere, usa la dilicata
tu facci discreta penitenzia, non ti lasciare smuovere da persona. leggenda aurea volgar.
mai smuovere la sua costanza e farle lasciare il suo generoso proponimento. rajberti,
che al sicuro senza perdita alcuna poteva lasciare il petrarca di pubblicarlo. n.
non completamente, accostato in modo da lasciare uno spiraglio (una porta, un
mi consola. -tenere socchiuso-, lasciare una porta o una finestra appena accostata
il soccorso venga, meglio è talora lasciare gli assedi e incontrarlo. gemelli careri
cxxi-iii-186: sarebbe credo una grossa sciocchezza lasciare la clinica senza essere sodamente guarito.
nostra soffiata ai tedeschi. -convinto a lasciare un lavoro con l'offerta di condizioni
pietanza, minestra, intingolo; e lasciare che si soffreddi. lasciarlo soffreddare; metterlo
alberti, i-5a: sarà maggiore eredità lasciare a'figliuoli tale in- stituzion d'animo
. locuz. -far soffrire il desinare-, lasciare che si freddi. giraud,
di principali, in modo da lasciare le battute all'improvvisazione degli attori (
cavour, iii-121: la legge può anche lasciare al potere esecutivo l'arbitrio di esaminare
di fiato e altri diavoli che sarà decenza lasciare nella penna. carducci, iii-25-367:
mitra a tre solari, e non lasciare andare questa lampreda in bocca a un
poco la via per realizzarsi fino a lasciare un solco rimarchevole e interessante per lo
si dice ancor... 'lasciare andare due pani per coppia o dodeci danari
et il re, [lorenzo] pensava lasciare il capitano de'soldati fiorentini et il
con altro che gli venisse voglia di lasciare tale usanza e tornare a bottega? cavour
cavalca, 20-324: riposandosi loro sì lasciare andare il maestro dei cavalieri solo nato
., 13-6: lo sponitore non vuole lasciare un solo motto donde non dica tutto
: qui pure m'è forza a lasciare un'altra lacuna, benché dal 1740 in
tali persone, che non si vogliono lasciare intendere, si chiamano coperte, segrete e
è categoria universale, somma, senza lasciare di essere una categoria unica, anzi un
sopraccrescerà, tagliala, e non li lasciare la carne morta. soaerini, ii-297:
ell'abbia le spese assegnate; non le lasciare sopra a dota. ariosto, 1-iv-204
da un deverb. da lassare, per lasciare (v.). soprallasso2
dovesse stimarmi così negligente e inurbano da lasciare per sì lungo tempo senza risposta una lettera
strettamente velli, 1-i-60: non voglio lasciare indrieto ierone siracusano, sendo uno de'
14-143: che giornata. per soprassèllo dovevano lasciare definitivamente la casa. = comp
dell'inegualità 2. oltrepassare o lasciare indietro di una determidei fondi. atti
il suo fiato esca tosto, per lasciare gli altri sopravviventi quel poco. a.
il tuo passo, / andrò senza lasciare impronta. -con riferimento a un
dice, i romani su 'l campidoglio, lasciare tare cupidigia e ferocia.
: avverti sopra tutto di non ti lasciare, come d'alcuni abbiamo osservato, occupare
: mi sembra che l'idea di lasciare milano e di trasferirci alla nuova capitale del
carrozze a sortirne. -salpare, lasciare il porto e gli ormeggi (un'imbarcazione
crogiuolo che sia traforato in alto per lasciare sortita al fumo, solamente per un
ma lo sospese e confortò tutti a lasciare le sinagoghe, l'orazione, le comunioni
trepidazione, di ansietà per il futuro; lasciare insoddisfatto, incuriosito o dubbioso.
del giudice, 2-94: « però, lasciare la macchina così sott'acqua »,
inf, 3-14: qui si convien lasciare ogne sospetto; / ogne viltà convien che
. zorzi, lxxx-4-157: sospira di lasciare sante memorie, restringendo gli abusi e
bene il capo fermo e non si lasciare levare leggermente da loro a cavallo, né
che a questa guerra andavano ne volesse lasciare uno a susten- go e consolamento della
più sostenere il fascio del cardinale né lasciare più abbarbicare la pace, feciono con
, si deono molto discretamente sostenere e lasciare, sì >erché bene siano ricevute e
, quando andavano fuori, per non lasciare senza capo la città, eleggessero per
egli teme anche durante l'inverno di dover lasciare torino per cercare un clima migliore.
per le finanze, ed è quella di lasciare l'azione al creditore fra 6 anni
morte e si preoccupava quindi poco di lasciare traccia, nel mondo letterario, della sua
: sopragionto il castellano dal sonno e volendo lasciare annibaie nel diporto incominciato, fece sottentrare
stesse. 2. intendere o lasciare intendere un pensiero, un'intenzione,
un obbligo morale. 3. lasciare trasparire uno stato d'animo, un'intenzione
: la parte dell'amore è ancora da lasciare ai monosillabi, alle parole sottintese,
minore inegualità... si possono lasciare all'aritmetica. con tutto ciò non è
minore inegualità... si possono lasciare all'aritmetica. con tutto ciò non
di minore inegualità., si possono lasciare all'aritmetica. con tutto ciò non è
tr. (sottovènto). marin. lasciare sottovento un punto di riferimento (in
. dovrebbe cedere ai tempi soverchianti, lasciare al figliuolo il regno. usi
lor paia, / quivi prometteran di non lasciare / che fatte sian superchiarie né fraudi
fra giordano, 2-279: se tu puoi lasciare a'figliuoli tanto che basta, il
. g. morelli, 233: non lasciare in casa se non quelle masserizie che
, chi vuol seguire il piacere e lasciare l'onestà. mamiani, 7-324: non
tre volte egli girava il tasto prima di lasciare accesa o spenta una lampada; tre
. castelvetro, 8-1-267: non dobbiamo lasciare di favellare ancora nel sopraporre il nome
sdegno del toscano stile, / potrai lasciare inulta ingiuria tale? carducci, iii-5-15
come me, / dovere ogni sera lasciare / il mio bel castello / per
d'oro] false e a non lasciare che il ministro prima e il vescovo dopo
bernardino da siena, iv-142: non lasciare andare la vedova vota: ispacciala e contentala
instanzia. 19. abbandonare, lasciare un luogo, un edificio, un
intr. { spadróno). region. lasciare il palogico). drone
campagne. idem, 525: si può lasciare al fiume il libero spaglio delle sue
le carceri, le prigioni: liberare o lasciare liberi tutti i carcerati. giuglaris
di sopra che di sotto, si debba lasciare braccia sessanta di spalla da ambedue le
guardate le spalle. lasciare, lasciarsi dietro le spalle, v.
, lasciarsi dietro le spalle, v. lasciare, n. 42.
mentre è fresca, non si deve lasciare esposta al sole, né permettere che
. cellini, 648: non lo lasciare fornire di sfumare e così caldo lo
difensare. 4. non danneggiare, lasciare integro. anonimo romano, 1-36:
anni compiuti lo corteggiano perché abbia a lasciare la bianchi ormai decaduta a piccola ditta
intr. { sfiarènto). tose. lasciare i genitori, morendo in tenera età
di piglio al tesoro pubblico, senza lasciare neppure indicazioni; spariti duecento cavalli in
31. locuz. -fare spazio, lasciare la possibilità di un'adeguata trattazione.
. con chiarezza, in modo da non lasciare dubbi. buonafede, 2-ii-61: alcuni
...; anche me la debbe lasciare libera e spedita ch'io la possi
... si è dimenticato di lasciare in avellino alcuno che possa fare le sue
vecchio decrepito, mi riputerei fortunato di lasciare questa porpora e far parte di quell'
è la vecchia, / si fé lasciare e tutto lo spennecchia. cieco, 42-1
essere causa che e franzesi avessino a lasciare posare italia per qualche tempo. manzoni
quello che farà. 3. intr. lasciare intravedere sotto la pelle la strut
è tanto sperduto nel tempo da non lasciare larga traccia della propria esistenza. fratelli
perso l'orientamento o è scomparso senza lasciare tracce. - anche sostant. pirandello
equal peso e figura e si faccino lasciare cadere di grande altezza, in modo che
guerrazzi, 16-260: piva, invitato a lasciare la terra di corsica ha accettato subito
: adesso non potevo... lasciare addosso a una donna la maggior parte
: io non veggo che e'mi convenga lasciare il partito che mi fu fatto l'
-spezzare le corna a qualcuno: costringerlo a lasciare ogni velleità di prepotenza. tramater
2. in modo chiaro, senza lasciare dubbi. nato, ondoso, sommosso
, / e se costei non può lasciare il vizio, / tomi in baldracca e
montizzarmi per quanto fosse possibile ed a lasciare per sempre, ed a qualunque costo
-cogliere o pigliare la rosa e lasciare o fuggire la spisì oscuro e mi
assediati. io. costringere qualcuno a lasciare un luogo; farlo uscire, mandarlo
spinta inflazionistica, che non uello di lasciare inoperosi dei fattori il cui impiego consente
murata d'una nave a fine di lasciare passaggio alla luce ed all'aria nel corridore
bartoli, 1-54-14: si hanno a lasciare nel mezzo delle grossezze delle mura,
, 228: non per questo si deve lasciare di cercarli e metterli [gli espedienti
che -cacciare fuori, esalare, lasciare, mandare lo spirito: non
coglierne i fiori o i frutti; lasciare il terreno senza vegetazione, i campi
celeste / patria. 10. lasciare qualcuno senza forze. guinizelli, xxxv-ii-478
d'illusione che la natura ci suol sempre lasciare. l. gualdo, 959:
, io ti voglio servire spontaneamente e voglio lasciare tutte le cose del mondo per te
del profilo passando all'intorno non devono mai lasciare vedere l'oggetto cne avete messo nel
viva in tutti l'attesa di poter lasciare le preoccupazioni che s'accompagnano con la
-con valore attenuato: trascurare, evitare; lasciare da parte, rifiutare; considerare con
. intr. con la particella pronom. lasciare da parte i pregiudizi, i preconcetti
: pareva ad avo che i svetesi volessero lasciare tutto in ambiguo et incerto per prevalersene
. letter. non preoccupare, non lasciare in ansia. - anche assol.
né altre difese; e dove volevano lasciare l'entrata, sprolungan. ginzburg,
di divisione che vi può di botto lasciare in camicia e insegnare come si
sprovare1. le o necessario; lasciare sfornito. -in partic.: sguarnire
de di quella estrema difesa e dichiara voler lasciare il governo della città re
dienti di un impasto. senza lasciare traccia. spugnolina, sf. ant.
medesimo depositore de'colpi e impostogli di lasciare tutti i costumi fanciulleschi e gli usi che
-sputare dolce e ingoiare amaro: non lasciare trasparire il disappunto. panzini,
ora dice di avere stabilito di volerle lasciare muffare e marcire nei vasi degli speziali
d'annunzio, iv-1-355: s'apparecchiava a lasciare le stanze, piene di cose dilette
eglino appetivano tutti quanti, era un lasciare in preda loro l'universale, con
voglio che v. s., senza lasciare il pensiero della cura stabilita per questo
del duca di modena dalla lega per non lasciare il suo stato fra le forbici periclitante
un cane abbaiò. -figur. lasciare da parte, temporaneamente ma completamente,
li ho subito staccati. -ant. lasciare solo, abbandonare. b. cerretani
i-533: a dio si vogliono le vendette lasciare, il quale con diritta stadera rende
non gli sieno tolte e che le possa lasciare stagionare. a. f. doni,
stagionatura, sf. operazione consistente nel lasciare alcuni materiali, per un periodo di
sulle vetrate chiuse. 15. lasciare un segno, un alone su una superficie
(non attestato) di 'pestare, lasciare una traccia', o da stampa nel signif
gli studi forti e duri si deono lasciare dagli uomini adirasi, ovvero si deono aoperare
campi che chiamano 'stanchi'e che dovrebbero lasciare infruttiferi, per seminarvi poi nel maggio
da bagno dove ho avuto cura di lasciare aperto l'uscio. -stanzino a
ii-87: lo starti ora a dormire e lasciare imbrattare e perdere la repubblica sarebbe troppa
statti con me, allora. non mi lasciare. fenoglio, 5-ii-462: allora catinina
in sul tirato, e non si lasciare intendere. caro, 12-i-44: perché
33: e'mi pare somma stoltizia a lasciare i grandissimi fatti per istare ancora incerti
. -stare alla fortuna di qualcosa: lasciare al caso che questa avvenga o no
, i-200: avvertendo... di lasciare ogni volta seccare e colla stecca andar
allegoria, sfronda ogni verde, per non lasciare su aridi stecchi che i frutti del
stento / el su figliol del suo erede lasciare? -noia, fastidio, disgusto
quella utile alla famiglia antiqua consuetudine di lasciare quella [moglie] sterile per tór questa
, si dèono molto discretamente sostenere e lasciare, sì perché bene siano ricevute e
nel cominciar 2. locuz. lasciare la stiva dell'aratro una volta preso -
né risguardarvi dietro le spalle, né lasciare la stiva dell'aratro da voi preso
a morire, quando il sacerdote suol lasciare la stola sul letto del malato.
stòldo, agg. ant. nell'espressione lasciare a stoldo: non deciso, non
ed antiche scritture, che meglio varrebbe lasciare ai topi, le postillano, aumentano
modello del gerund. lat modo da lasciare fra di loro una fessura che consente stomacante
di gesuitismo, mi prese una smania di lasciare la patria. pavese, 7-76:
ringhiera. 5. deviare o lasciare cadere il discorso; eludere una domanda
su controcielo. 2. lasciare fuoriuscire o intravedere attraverso gli strappi o
buona provisione / alla stracciètta sua pensa lasciare / perché l'amor non vada in oblivione
. -a metà strada: in modo da lasciare interrotto ciò che si è intrapreso.
mantenere della strada. -mettere, lasciare, mandare sulla strada, su una strada
particella pronom. abbandonare la patria, lasciare la propria terra. manni, 6-2
colpo il cervello tanto ch'io dovetti lasciare vilmente... la prova.
. algarotti, 1-vi-60: non voglio lasciare, mylord, di dirle un'altra
straordinarietà di certi mezzi mi dovrebbe ormai lasciare indifferente, ma invece è tale che l'
6. tenere eccessivamente occupato, non lasciare in pace un momento. pratesi
balordi che fan professione di non si lasciare intendere. g. pitrè, cxxviii-222:
dalle lumache) al loro passaggio. - lasciare lo strascico come le lumache-, con
tutti i conti, ché non voleva lasciare strascichi. boine, cxxi-iii-941: ho qui
certo strascino, quale sogliono le serpi lasciare sopra il terreno. 3
i-229: mi pare grande strascuràginé ad lasciare perdere questo povero evangelista. =
essere da questo malvagio re costretti a lasciare l'antica e dai lor padri ereditata
. giudici, 15-81: basti per lui lasciare / strizzato goccia a goccia /
occultamente in quelle parti, sì per lasciare il nome ed il peso di abbate,
terreno, il cielo, un corpo; lasciare una o più venicciuole violette. malaparte,
, 95: il nibbio lo voleva pur lasciare, / e stringeva, tirando a
beato, / per ch'io sono a lasciare / lo mal che mi stringìa.
mentre è fresca, non si deve lasciare esposta al sole, né permettere che.
piane. 5. locuz. lasciare qualcosa in stronco: lasciarlo incompiuto.
petrocchi [s. v.]: lasciare ogni cosa in stronco. = part
t'ho lasciato fare e prendere e lasciare tutto quello che volevi ti sembro troppo prepotente
: non potrebbe avere maggiore grazia che lasciare gli studi del prete e pigliare quelli del
stuffe, bagni o siroppi per non lasciare ingravidare. buonarroti il giovane, 9-464:
gesti o comportamenti inconsulti e impulsivi; lasciare prorompere senza ritegno; dare libero sfogo
sturare la conversazione. 3. lasciare prorompere un grido, un canto; pronunciare
a venir in casa mia... lasciare una donna sola sull'albergo! jovine
: concedendogli ancora l'assoluto arbitrio di lasciare o ridurre il terreno a pastura o a
subitaneo accadimento domestico l'aveva costretto a lasciare la scuola del dottor bransby.
, il quale soffrendo mal volentieri di lasciare il governo esercitato sin allora per modo
comprensiva, infossata alle guancie così da lasciare evidente l'osso della mascella. sono
ridotto, corto o scollato, tanto da lasciare piu o meno scoperte parti del corpo
. - ant. lasciare cadere gocce di metallo fuso. boccaccio
lì a pochi giorni mi sentii costretto a lasciare ogni altro studio. (carducci,
in sul tirato, e non si lasciare intendere. b. davanzati, 1 *
superabbondante grazia del creatore pietosissimo non volle lasciare minare quella. 2. che
sapeva superare sicuro. 8. lasciare indietro, oltrepassare un luogo o un punto
, 278: è tenuto di lasciare... la legitima al padre ed
ricordo vostro circa il suo particolar di lasciare di pratticare di farsi re de'romani
. 2. locuz. lasciare surplace-. staccare nettamente con uno scatto
sportivi, ii-979: 'lasciare surplace': lasciare un avversario come fermo, tanta è la
essi [i sabaudi] mi obbligarono di lasciare l'esercito sul volturno alla vigilia d'
. bottari, 5-24: non voglio lasciare di ricordarvi quel susurro, che fu
: t vo'questa suzzachera / lasciare ad altri. g. m. cecchi
. 4. ant. lasciare un animale libero di muoversi. d
svaporandola. 19. dissolvere o lasciare dissolvere nell'aria un odore, il
rivestimento lacero o squarciato in modo da lasciare fuoriuscire l'imbottitura (una sedia,
armatura, un'uniforme. -anche: lasciare la dignità, la carica che tale
vecchia crosta. -per estens. lasciare un ordine religioso. nievo, 695
. volare via, andarsene a volo; lasciare a volo il nido, l'alveare
4. andarsene da un luogo; lasciare un impiego. c. e.
tabarro-, scomparire del tutto, non lasciare traccia. fagiuoli, xiii-4: può
conv., iv-x-6: non è da lasciare, tutto che 'l testo si taccia
, 5-i-68: madama, se volete lasciare il governo tagliate prima la gola ai vostri
: colpire con ogni mezzo, senza lasciare scampo. chiaro davanzati, xxiv-22:
più soffrire mio dolore, mi convenne lasciare tutti i miei beni,...
aerei determinate zone così fittamente da non lasciare alcun punto intatto. -per
santi crispino e crispiniano, da non lasciare dubbio sulla professione di chi l'abitava
! moravia, i-461: gli tardava di lasciare quella macchia funesta dove non avvenivano che
scrivere non fo scusa, ma voglio lasciare pensare alla vostra carità, che ciò
questi capitani di non fare e non lasciare fare iscrivere quelli ch'entrano ne la compagnia
straordinarietà di certi mezzi mi dovrebbe ormai lasciare indifferente, ma invece è tale che
pubblico che usa lo schermo televisivo per lasciare messaggi morali o sociali. -anche:
usa temperatamente con lei, e non ti lasciare punto trasandare. leone ebreo, 16
prima di avventurarsi a quella minchioneria di lasciare il paese, si tenevano la pancia dal
come gli altri, tu ancora mi vuoi lasciare, vattene a posta tua e dove
, conservare, riparare, o anche lasciare, abbandonare un oggetto in un luogo o
, 1-153: a giovanni bonsi ho fatto lasciare la casa teneva a pigione, ed
. tortora, iii-417: si contentò di lasciare a guisa tutti que'luoghi ch'egli
messer gherardin dovia lasciare / la signoria, quand'e'fusse
diceano: « è licito all'uomo di lasciare la moglie sua per alcuna cagione?
dioscoriae], 747: né si dèe lasciare in tal caso di tentare ogni sorte
continuamente il piede su quello che stava per lasciare, controllandone la tenuta.
xxxv-i-74: aggio nulla veduta / per lasciare / la mia tenuta / de lo meo
., iii-iv-2: ché a me conviene lasciare per povertà d'intelletto molto di quello
un termine per dir, ch'io vo'lasciare 7 d'esser più cardinale.
brieve costa e alla terra girne e lasciare la frescura del grazioso fiume e delle piacevoli
ancora principe e che non si può lasciare cadere l'uno che non vada in terra
parrà a questi patroni nostri non mi lasciare in terra. f. argelati, cxiv-3-564
espressioni restare o rimanere sul terreno, lasciare sul terreno per alludere ai caduti)
eco, 14-135: naturalmente l'ideale sarebbe lasciare in giro solo le cose che in
suo tesoro di dopoguerra, che voleva lasciare, finché fosse possibile, intatto.
tanto confuso ed esaltato che prima di lasciare definitivamente sebastiano, credette di dovergli tessere
, -come ivan morendo, non potevano lasciare i campi 'ab intestato'a'congionti,
1-viii-63: non si fa testamento senza lasciare un qualche legato alla curia. foscolo
godere. 2. tr. lasciare beni ai propri successori mediante testamento.
di legge, che non si debba lasciare il debito e prezzo presente, per quello
conclusioni negative alla tesi avversaria, senza lasciare altre possibilità. = voce dotta
diversamente dalla febbre tifoidea, passa senza lasciare tracce. = deriv. da tifoide
nell'atto di rizzarsi e di lasciare il suo posto come per insofferenza: timorosamente
, una cortina, ecc. per lasciare vedere ciò che sta dietro. tommaseo
o piuttosto farne tirare una copia da lasciare nelle mani della dama. leopardi,
... gli concedessino facoltà di lasciare la degnità e l'abito, per seguitare
da parte, abbandonare, rinunciare, lasciare perdere. pascoli, 1-307: mi
chiaro o differente dalla tela, e lasciare uno spazio di tre dita almeno di
quelli, che discesero di lui di lasciare il titolo degli elisei e di cognominarsi
sparviere. panzini, i-543: si poteva lasciare la biancheria al sole che nessuno la
. -non toccare l'osso: lasciare affatto indifferenti. alfieri, xiv-1-160:
fanno più feroce, ce le voglio lasciare; è una toeletta buona per andare contro
ad allontanarsi da un luogo o a lasciare una persona o un ambiente, anche
.. se volle essere tollerato, dovè lasciare gl'inni sacri e trasmutare col berchet
chi di essi si è macchiato); lasciare impunito. fausto da longiano, iv-199
-buttare, gettare la tonaca alle ortiche, lasciare la tonaca nella cella: abbandonare l'
spezie di terra, la qual suole lasciare alle rive de'fiumi l'acqua torbida,
altra parte, è un fenomeno da non lasciare senza studio, che un frate,
questa volta m'impuntai e gli dissi di lasciare stare la bice e poi, siccome
dell'uno e dell'altro sesso, per lasciare intatta la sostanza al primogenito, destinato
, credendo egli, ritrovandola, non lasciare manco memoria di sé che fatto si aveva
santa donna, tornata a dio non senza lasciare fra noi una sacra eredità di affetto
, i-580: don ambrogino si ritirava per lasciare alle tortorelle la libertà di baciarsi.
nelle quali il grande erudito, nel lasciare ristampare i suoi drammi, commetteva il ben
qualità, è manco periculoso non si lasciare sempre intendere da loro, e fare che
f. pallavicino, 3-ii-18: per non lasciare che traballi il discorso su fondamenti non
e lucia, 143: non posso lasciare di farvi una inchiesta: « questa vostra
cammino della nave. 2. lasciare un segno, un'impronta per lo più
ch'elli ci po tesse lasciare. = comp. dal lai
le mani. -piantare in asso, lasciare a piedi smettendo di funzionare ah'improvviso
crogiuolo che sia traforato in alto per lasciare sortita al fumo. tarchetti, 6-i-312
più gran tesoro ch'elli ci potesse lasciare. = comp. dal lat
(tralascio, tralasci). lasciare a mezzo, sospendere, momentaneamente o in
lat intra 'tra, in mezzo'e da lasciare (v.). lasciavano
molto sottile o rado, in modo da lasciare intravedere ciò che copre (un tessuto
mai vidi io nel periglio / padre lasciare il figlio -senza scorta; / poi,
-tenere in trama, in trame, lasciare nell'incertezza; cavalieri, ricchi sfondati
viii-102: il contadino non regge a lasciare infruttiferi quei tramitini e tutti gli anni li
: la sua stella politica era tramontata senza lasciare rimpianti o, per meglio dire,
, 5-i-1325: con gesto tranciante ordinò di lasciare la strada asfaltata per l'aperta campagna
, e trapana. -per estens. lasciare aperto, discontinuo. nievo, 152
è usato di dire; e di non lasciare il fatto che ha cominciato e trapassare
chi non à conosciuto che cosa sia lasciare un trapezio e percorrere sospeso nell'aria un
roma. -trarre le sorti: lasciare al caso la decisione di qualcosa.
chi verrà doppo di noi di non lasciare trasandare generazione alcuna di spesa superflua.
. segneri, 1-13: tenne che lasciare una volta o un'altra l'ore
qualche difficultà per la cattedra che dovrà lasciare a mezz'anno. monti, iii-344:
posteri conoscenze, usi, credenze; lasciare i propri scritti a quanti ne possono essere
, 1-ii-120: gli uccelli si muovono a lasciare le loro sedi e trasmigrare in altre
una nostra illusione, ma prima di lasciare la terra per trasportarmi in una regione trasmondana
dati, di documenti, ecc.; lasciare un influsso, un'impronta.
alberi simili fino a scomparire del tutto per lasciare posto a un'altra specie.
de grani. -per estens.: lasciare fuoriuscire l'acqua contenuta in un condotto
dieci ore, che m'avete comandato di lasciare ogni ombra di licenza maritale e di
le membra, i capelli... lasciare trattare alle mani paraletiche, alla bocca
mondo fia disfatto. -non lasciare tratto: non perdere l'occasione di fare
, egli [il pastore] dovrà lasciare le bestie con pericolo di essere sorprese in
anni che morire con tanta compassione in lasciare i figliuoli schiavi. ghislanzoni, 16-63
, 1-7: molti consigliarono mirabeau a lasciare la tribuna. g. ferrari
lesina, ii-78: guardative di non lasciare nella caneva, foratori e trivelli. muratori
, questo ripetere le parole, questo lasciare i nomi in isola senza verbi, questo
manzoni, v-2-636: ho dovuto ieri lasciare in tronco questa lettera, e la
mano li detti arbori dal piede senza lasciare tronconi scapezzi. -ramo, fronda
/ umile troppo, tener, né lasciare, / né tutto riservar, né tutto
). baruffaldi, i-72: non lasciare / mai di girare / se ben sei
che da tre discepoli pronti e disposti a lasciare la vita con esso lui. siri
1-3-209: la vera religione ci comanda lasciare ogni movimento di cuore ed ogni salto di
di turchese. luzi, 12-167: non lasciare deserti i miei giardini / d'azzurro
e tener ferma la deliberazione di non lasciare predicare pubblicamente dentro alle terre. capriata
in modo da emanare umidità o da lasciare una sensazione di bagnato. casoni,
[ottone] si risolvette piuttosto a lasciare gli stati e ciò che avea nella germania
come gli pareva duro a lui di dover lasciare i suoi ninnoli e i suoi trastulli
fare, lo fece, e finì col lasciare, unitamente al suo compagno, la
, e non prevedete che finirà per lasciare in voi una traccia incancellabile.
, mentre mi facevo da parte per lasciare passare un pappino con un vassoio. anzi
usa nominando le persone pel solo cognome lasciare l'articolo. ora da qualcuno vissuto
96: buono è adunque amor lasciare ornai, / e a pensar dell'ultima
. 4. che sta per lasciare (o che ha appena lasciato) un
, una dignità in un organo, lasciare una carica, terminare un'attività.
32. sport. nel calcio, lasciare, da parte del portiere, la
battaglia, a pugna, a campo: lasciare gli accampamenti per affrontare un combattimento (
delle tratte, si dice che il lasciare l'uscita libera dallo stato ai grani ed
l'ulivo respose: « io non posso lasciare la mia grassezza, la quale è
vapori d'un antro uio, che lasciare nella creatura ch'io amo un punto per
, che trattasse in una giunta publica di lasciare il grado usurpato, e di ricuperare
render conto, e saranno costretti a lasciare il mal tolto. b. croce,
: o signori della italia, volete voi lasciare le vostre usurpazioni, le vostre oppressioni
valgono di questo mezzo per assicurarsi di lasciare una eredità ferma, che dicono vacuf,
infruttuosi. 3. figur. lasciare errare la mente su diversi argomenti (
parcittadino. venne a costui volontà di lasciare in tutto il vagliare, ed esser
sposarli alla chetichella, in modo da lasciare di fronte al mondo la data del
moltiplicare le mie vigilanze, per non lasciare che altri prendesse le mie veci,
. utile alla famiglia antiqua consuetudine di lasciare quella moglie sterile per tór questa colla quale
di cassio fu forzato m. aurelio lasciare alcune reliquie della guerra sarmatica e marcommanica
leoni, 704: mi pesò all'anima lasciare... que'segni di care
. ant. e tose. sopravanzare, lasciare indietro qualcuno nel cammino. ugurgieri
loro campo, e poteno prendere e lasciare la battaglia, e rinfrescarsi ailoro posta e
vecchia istoria, e gli è buono lasciare lo suo diritto corso, e variare suo
; / e 'l cava- lier veggendosi lasciare, / incominciò a perder la speranza.
5. privare della luce, lasciare al buio. bresciani, 4:
ha dovuto andare a cercarlo senza poterci lasciare che a voce la poco distinta notizia
partic. nelle locuz. deporre, lasciare, prendere il velo). dante
ventitré ore, e che intendeva di lasciare dopo di sé lo stato della casa de'
pagine. io non voglio morire senza lasciare alcun nome dietro di me. calvino
: altro non mi doleva che di lasciare la mia ultima tragedia non verseggiata. de
scalmana continuata, che sarebbe presto sparita senza lasciare il lieve vestigio. morante, i-311
, che nel 1803 s'erano decisi a lasciare l'egitto, nuovamente vi sbarcarono nel
alcuno. -dare, fare, lasciare via libera: v. libero1, n
la via a qualcuno o a qualcosa: lasciare libero di passare o di andarsene,
a lasciar tórre il contado; e lasciare reggerlo a'miseri vicari, o iusdicenti,
delle anime, si appartenessi più presto lasciare ogni cosa in preda, che implicarsi in
anticipazione, che11 sovrano dovrebbe fare per non lasciare un vuoto nella circolazione, può essere
'vinattiere di stradella'aveva fatto in tempo a lasciare la presidenza due volte.
parenterale, che generalmente, guarisce senza lasciare postumi; vepatite virale b e c,
. vedea da poi ipscratea reina di ponto lasciare l'abito muliebre e tonsi i biondi
ciò si dèe temere né per quello lasciare i buoni proponimenti. savonarola, i-130
componimento poetico che si quello sono da lasciare e da perdere le ricchezze. boccaccio,
dare vista, mostrare in vista: lasciare intendere; manifestare apertamente; dare segno
uve, si voglion tutti tagliare o lasciare i nuovi, ricisivi e'viticci, e
è questo? or che cosa è lasciare andare una giovane in questa forma che
puote giudicare. guicciardini, 9-128: lasciare cadere la sedia apostolica...
li uccelli volanti. -vivere e lasciare vivere: occuparsi delle proprie faccende personali
-privare di ogni avere, lasciare povero in canna. co ho questa buona
lascito a persona con ingiunzione larvata di lasciare ad altra, dispositivo testamentare inibito dalla
. scomprire improvvisamente da un luogo senza lasciare traccia. einaudi, 12: talvolta
stare ozioso tra tanti affacendati, e non lasciare invecchiare ed indebolire la sua riputazione,
prete. -promettere, acconsentire, lasciare che altri faccia (in costrutti negativi
allievi. -in partic.: lasciare la casa patema per fare la propria
la via, sta saldo, non ti lasciare rivoltare. 26. prov
-voltate di spalle:, il lasciare qualcuno dietro di sé allontanandosene. -al
8: gli 'yuppies'sembravano decisi a lasciare sull'america degli anni 80 un'impronta
l'oche non che i cavalli, e lasciare zazzeare per le corti i pollastrieri,
della zietta, che essi non volevano lasciare neanche per un momento. -spreg
: confondere e obnubilare la mente; lasciare vagare i pensieri, fantasticare. firenzuola
e volete, apposta di danari, lasciare tanto soave e zuccheroso bene?
porre come uno zugo a piuolor. lasciare a lungo ad aspettare. machiavelli,
lo sospese, e confortò tutti a lasciare le sinagoghe, l'orazione, le comunioni
la repubblica [24-vii-1995]: guai a lasciare sulla spiaggia, dopo il tramonto,
i fili dell'ordito in modo da lasciare dei vuoti ornamentali a intervalli regolari.
i fili dell'ordito in modo tale da lasciare dei vuoti ornamentali a intervalli regolari.
ricovero e una terapia antipsicotica, senza lasciare tracce apparenti. = comp. dal
112: per utilizzare il software bisogna lasciare il computer acceso e non è possibile
notturne, dove il portiere, prima di lasciare via libera, non chiede più se
al servizio della sua dama che non deve lasciare un solo istante. piovene, 10-130
a patto che, al momento di lasciare il territorio americano, le merci fossero
, per capire che non si può lasciare un solo pinco in centro area, e
agg. invar. trattato in modo da lasciare in evidenza la venatura (il legno
gramsci, n-186: sarebbe bene lasciare a me la cura della intera campagna
di quelli soliti: bisogna prendere, o lasciare. 2. esperto o appassionato
repubblica [17-iv-1992], 29: a lasciare soddisfatti tutti è stato in particolare il
legno di iroko con braccio laterale per lasciare tutto lo spazio sottostante disponibile. =
del lasciarfare. = comp. da lasciare e fare, come calco del fr.
, sf. psicol. paura morbosa di lasciare qualcosa in sospeso. = voce
... quando i pittori poterono lasciare nei loro studi le antiquate e poco pratiche
ulteriore difficoltà: è il pc a lasciare le sue tracce sui provider, non le
irresponsabili illusioni assistenziali, si può sempre lasciare la disoccupazione. con qualche gabbia dorata
negli ultimi anni, che consiste nel lasciare un libro in un luogo pubblico, perché
che l'italia si è detta disposta a lasciare nel 'city airport'di milano – rinunciando
è anche il participio passato di 'leave', lasciare: sicché copyleft evoca il 'rinunciare
il 'rinunciare alla proprietà, il lasciare che si copi liberamente').
visitatore ascolta un messaggio registrato e può lasciare a sua volta un altro messaggio, che
interessate in maniera così netta da non lasciare spazio a dubbi o a ulteriori esercitazioni di
jovanotti, 160: suona fratello / non lasciare che si spenga la vibrazione! /
degenzainunastanzache avevadivisoconunoperaio, gianni agnelli aveva preferito lasciare l'italia e farsi impiantare alcuni by-pass
monastero di melk, mi accingo a lasciare su questo vello testimonianza degli eventi mirabili e
da assegni infrannali, col risultato di lasciare gli altri soggetti alla regola generale'. il
sempre meno capaci di ridere, di lasciare andare le nostre difese e concederci una
. non lo firmo col mio nome per lasciare maggiore libertà al direttore nella polemica,
ma specialmente per questa: di non lasciare in un canto i giovani, come
soft: escursioni brevi, miniclub dove lasciare i bambini e attività culturali pomeridiane che hanno
i complici sono riusciti a fuggire senza lasciare traccia. forse sitrattaproprio della minigang che terrorizza
non ricordi perché arrivavano e partivano senza lasciare tracce né rimpianti. = voce ingl
corsa per l'eliseo, non vuol lasciare troppa strada al rivale chirac. 2
it [9-x-1956]: non è concepibile lasciare in piedi questa situazione ed attendere con
collezioni uomo', ha annunciato di voler lasciare le passerelle per il cinema.
a lassà 'ste picchiette ». bisogna lasciare queste ragazzette. r picchiettìo,
... questa di vanparijshailpregio dinon lasciare ai margini le teorie libertarie e 'proprietaristiche',
sm. invar. pratica che consiste nel lasciare il neonato con la madre anziché nella
finalmente capito che per entrare nella rotonda bisogna lasciare prima la strada alle vetture che nella
davanti non è abbastanza sollevata da poter lasciare il gas di colpo e – piantandosi
: la fissazione dei bisogni normali è da lasciare ai comunisti utopici spartaneggianti, che vorrebbero
broker della kidder peabody che minacciano di lasciare la società... la general electric
: la fissazione dei bisogni normali è da lasciare ai comunisti utopici spartaneggianti, che
simile al bookcrossing, che consiste nel lasciare videocassette o dvd di film già visti
]: un adulto che non vuole lasciare la casa dei genitori è un 'tardoadolescenziale'e
. campanella, 1-374: bisogna sempre lasciare qualche parte vulnerabile, come achille e