? mia madre?... lasciami andare a saper quel ch'ella vuole.
parlami, / sta'cheto tu e lasciami rispondere; / piuttosto poi da te e
dalle mie mani: adunque partiti, e lasciami tosto veder l'apparecchiato fine al mio
maschera coperto? gli ingannati, xxi-i-232: lasciami stare, famegliaccio di stalla, poltrone
verso di lui e gli disse: « lasciami almeno auscultare. posso farti procurare qualche
vai pur avviluppando il cervello; deh lasciami star di grazia, ch'i'ho
mai più. bada a'casi tuoi e lasciami favellar con costui, che conosce me
spada. lorenzino, 163: ma lasciami andare e portar queste cose, ché
dappochi. firenzuola, 675: or lasciami... por le baie da canto
a. f. doni, 1-27: lasciami scorrer il libro a me alquanto,
, i-338: che fretta importuna! lasciami godere a mio bell'agio.
di quell'eloquio tormentoso un: « lasciami un po'benavere, dio boriino!
, 92: oltre alle birbe, va lasciami stare. varchi, v-57: quando
il capo! » altri: « lasciami uscir di qui ». questa era una
ii-45: rendimi il brando; / lasciami dunque in libertà. casti, 22-3
singolare. l. salviati, 19-80: lasciami andare a veder di nascondermi / in
che pentite? va tu, e lasciami compiere l'ufficio mio. =
pause di quell'eloquio tormentoso un: « lasciami un po'benavere, dio bonino!
buscare? brancoli, 4-226: e lasciami buscare il pane, non mi seccare!
oimè il capo! » altri: « lasciami uscir di qui *. questa era
dire, che fate voi meco? lasciami in pace, o profondo calcolatore, o
soltanto essere lasciata in pace... lasciami in pace ». ci fu quasi
cantando: « lascia stare, speranza! lasciami stare, che ne ho abbastanza,
. moravia, iv-9: supplicò: « lasciami », e tentò di nuovo di
tu che io ti dia, e lasciami ti dare una ceffata? » rispose castruccio
dubitassi di nulla. guarirli, 123: lasciami, traditori oimèl, son morta!
! / -lasciami, dico, / lasciami! galileo, 98: per tante chiarissime
lugubre e doloroso. imbriani, 3-12: lasciami augurare che ci saranno risparmiate le grandi
vorrei dirti! sono... lasciami. -fra mezz'ora si parte. domani
scala; non farò molto indugio: lasciami andare fin colassù. tasso, 11-u-262
, ii-122: ah, padre, / lasciami l'innocenza! -è già perduta
collodi, 237: brutto scimmiottino! lasciami arrivare all'osteria delle mosche, e
la battaglia nel presente, / e lasciami seguir la dama mia, / ch'io
. bandello, 2-36 (i-1041): lasciami andar a provar la mia fortuna,
vivanda cotta. cavalca, 16-2-98: lasciami mangiare, ch'io muoio di fame
inorridisco. ah, padre, / lasciami l'innocenza! / -è già perduta /
la cella, o crudo. / lasciami! il del m'è scudo.
parte moribondi. leopardi, 1061: lasciami cercare un po'd'ombra, che
. l. martelli, 1-27: lasciami freddo e solo / alma, vattene a
parlami, / sta cheto tu e lasciami rispondere; / piuttosto poi da te e
. disse lo inchiuso al diavolo: lasciami che io lo deliberi. castiglione, 233
del divoto, / diceva: cavalier, lasciami andare: / ch'ai tempio d'
, e'pazzi ci diluviano. / lasciami ir via, che farebb'una giachera.
tuo, come a te piace, / lasciami a te, signor, venire in
scherz. goldoni, vii-377: lasciami vedere quella vitella. ah? che
duelli. foscolo, xvii-224: or lasciami riposare, e ti scriverò d'altre faccende
braccia i fianchi almen mi cinge, / lasciami disfogar tanto desire: / ch'inanzi
: satiro, per dio pan, lasciami un poco, / lasciami un poco
dio pan, lasciami un poco, / lasciami un poco disfogar, ti priego,
distruggimi soavemente co'baci, e lasciami morire sul cuor tuo. pavese, 8-104
un uomo; cominciò a gridare: lasciami il tabarro. quegli lo volea, simone
vera, la più usi- tata, lasciami dire la più domestica. boriili, 6-14
tutto ebro di amaritudine, rispuose: lasciami istare e morire qui; ché sappi
caricatura patema. comisso, 15-107: - lasciami, 10 devo partire stanotte. -no
casa mia. lippi, 2-35: lasciami andare, ch'io ho faccenda,
si gettavano via. grazzini, 4-546: lasciami entrare in casa oramai, che io
il fatai destin mi guida cieco / lasciami andare, e dove 11 piè mi
. c. croce, 193: lasciami pur un poco i miei panni vecchi a
fagiuoli, 1-4-355: lasciami un po'girar per la casa e
consumi o ch'egli arda affatto, lasciami tosto condurlo al fiume o alla fonte,
, fortemente irato contra di loro: lasciami fare, lasciameli castigare. moravia,
bisogna! boccaccio, ii7- 35: lasciami, morendo, / contenta far la nostra
: ma uh, uh!, lasciami camminare, che io ho ancora a porre
questo fusto. varchi, 24-14: ma lasciami andare che ella non mi sentisse;
ch'io gioco in questo momento? lasciami. pavese, 6-178: la gente si
minuzzoli, bisticci. giusti, i-500: lasciami fare un girigogolo: io ho provato
, 2-36 (i- 1041): lasciami andar a provar la mia fortuna, che
che tu la ponga giuso; e lasciami pattovire la morte per laude. boccaccio,
— imbrattatura. lubrano, 2-439: lasciami, o furia sanguinaria, che mi
fornicazione, disse al suo compagno: lasciami, fratello, peroché io sopo tentato
agita e riproduce. papi, 3-ii-8: lasciami pascere gli occhi del tuo splendore.
ignoto. tasso, 15-38: lasciami ornai por ne la terra il piede
tiranno / credei di trionfar, / lasciami nell'inganno, / lasciami lusingar /
trionfar, / lasciami nell'inganno, / lasciami lusingar / che più non amo.
mi vuoi! fantoni, i-151: lasciami, ingrata. il pianto tuo non curo
insincero. « su, ora lasciami. prendi una medonina e cerca anche
no, lascia. sono troppo insonnita. lasciami così ancora. mi spoglierò da me
tedio, esclamò: vai via, lasciami: per quanto è vero che sei viva
calmo, le disse: -bene. ora lasciami lavorare. luzi, 2-17: dove
263: alza la veste suso: deh lasciami pascere i lumi / languidi nel bianco
solitudine. moravia, iv-104: « lasciami » ella mormorò alfine e cessò ogni
sia una fastidiosa ritrosa e una certa lasciami stare che voglia co'finti ma- luzzi
ch'io t'ascolti e ceda; / lasciami... ho vinto. panzini
che cosa possiamo? ». « lasciami solo ». fu detto senza durezza,
calmo, le disse: -bene. ora lasciami lavorare. soldati, vii-141: una
, ed un altro a pigliarla; / lasciami stare attento. lippi, 4-33:
letizia? g. gozzi, i-5-134: lasciami maturare, e io diverrò letizia delle
il tropo studiare, / pien di lasciami stare, / gettossi sopra un letto da
si ruppe. govoni, 513: lasciami ancora questo caldo pulsare, /..
spezzarmi di disperazione o di preghiera, / lasciami a questi miei fisi ginocchi. bocchelli
; lascia / dell'odio suo, lasciami almen per poco / vivere incerto, e
nostro madrialetto. firenzuola, 704: lasciami vedere s'i'ho quel madrigaietto ch'
a. f. doni, 2-13: lasciami dormire, che mi duole il magone
mal dello in fra due! ma lasciami ir via a desinare in un tratto,
, chiudi quella tua bocca malefica e lasciami dormire. 3. che suscita
, xiv-248: ohimè... lasciami... ti parlerò stasera..
, che / n'arà sentito: lasciami riporre / il zimbello, acciocché non mi
; a me non fa freddo: lasciami dormire, se tu vuogli. -e come
, 36: non darmi sogni; lasciami in letargo / giacer, con le tue
più ti piace / segui, ma lasciami / vivere in pace. cantoni,
tu minchioni la mattea: / lasciami ber, ch'io ho la bocca
e non bisogna dire: aspetta, lasciami finire di fabbricare la casa, di
, mendico. imbriani, 3-12: lasciami sperare che non vedremo più né apolli
borgese, 1-145: -lasciami. ma lasciami! non vedi che ci guardano? -
canapè. saba, 126: tu lasciami, tu che nulla sai / farmi che
suo, ora allegro, ora pieno di lasciami stare, ora compiacente e risoluto ed
e voltandosi. pirandello, ii-1-138: lasciami almeno accesa una lampadina, per vedere
sua donna. oddi, 1-42: lasciami castigare quel tristo di beccafico, che
invece di 'bimbo'. es.: « lasciami dare un bacio a questa bella mimma
io, scusa 'e del 'lasciami vedere un po'dietro l'obiettivo della macchina
minima parte. lippi, 7-15: lasciami ber, ch'io ho la bocca asciutta
nizzola colla gusse... e li lasciami bollire per spacio d'un miserere.
grosse dimensioni. ricchi, xxv-1-229: lasciami / spegn... gne..
picciol vento, / dicendo: in pace lasciami un momento. manzoni, pr.
averle potute finire nel giorno. 'lasciami andare; ho pili da fare di quello
mortale affanno? alfieri, 1-44: lasciami, tràmmi / d'angoscia mortalissima.
sono, prendimi, se no, lasciami: perché amareggiare e mortificare te e
bene, non lo ripeto, ma adesso lasciami ». -che comporta scarsezza di
? esci fuora di questa testa e lasciami del tutto una bestia. -girare
e tal famiglia? fagiuoli, 1-4-355: lasciami un po'girar per la casa e
.. / abbi pietà di me, lasciami ornai. oddi, 2-79: adocchiato
. opprimente. saba, 393: lasciami assomigliare la mia vita / -tetra cosa
: non usiamo noi dire: « lasciami tu, io favellarò con meco, io
/ rodilo. chiesa, 1-83: lasciami, ch'hai tanto regno, una strisciuola
. monti, x-4- 124: lasciami, orrendo spettro. betteioni, i-331:
al tuo prossimo: fratello mio, lasciami trarre dell'occhio tuo una pagliuòla,
xxxvi-263: alza la veste suso: deh lasciami pascere i lumi / languidi nel bianco
fumo dalla pipa o dal sigaro. lasciami fare un pe. dopo un pe,
buona. fagiuoli, xiii-24: però lasciami star ne'miei fenili / a mugner
vacche ed a mangiar fagiuoli, / e lasciami campar così in peduli.
affezioni della mente. mazzini, 57-290: lasciami andare innanzi, colla persistenza d'una
annunzio, iv-1-702: -ti prego! lasciami vedere. ella alfine consentì, ridendo
compatti e pesi. bocchelli, 2-xxiv-1006: lasciami mordere a lungo le tue trecce pese
p. foglietta, 230: deh, lasciami star se non vuoi ch'io ti
correre via. firenzuola, 734: lasciami dar de * piè in terra.
pignoni diciamo, nel campo per alcun tempo lasciami giacere, imperocché in questo modo si
appena nascondia. leandreide, lxxviii-ii-369: lasciami puoner qui la man al pecto /
divien pia come sei bella, / e lasciami poppar quei pomi acerbi / ch'avanzan
de'vecchi. lippi, 7-15: lasciami ber, ch'io ho la bocca
m'hai posto in sul ceppo, lasciami star così un poco, e poi mi
tu, ch'io chiudo, e lasciami il lume. ella va di pratica.
annunzio, iv-1-359: -addio, addio. lasciami andare, giuliana. addio. -e
ripigliava il grappolo!... « lasciami maturare, e io diverrò letizia delle
sono, prendimi, se no, lasciami: perché amareggiare e mortificare te e
odio della tua voce. abbia pietà! lasciami prima morire! montale, 1-73:
tu, ada? - oh, lasciami stare un po'in pace! basta con
poverino ». firenzuola, 2-140: lasciami andar, ché io voglio svenar questa
poppo più da recarmi in braccio. / lasciami, o che que'bianchi quattro capei
. c. arrighi, 3-206: lasciami ragionarla. io dicevo... che
critica). bonghi, 1-203: lasciami consigliar così a te di proibire almeno
. g. giudici, 9-55: « lasciami stare » invece voleva dire « non
ratti. p. fortini, iii-76: lasciami andar ratta che vego griselda e caliopea
tra le risa / lasciam pur, lasciami passare / lui, che in numeri e
moravia, i-112: « vattene e lasciami dormire ». pronunziate queste parole, ella
: deh per pietade, / prence, lasciami sola. a ricompormi / un momento
t. valperga di caluso, 293: lasciami che 'n braccio / dia carlo a
. g. gozzi, 1-2-126: lasciami un poco rientrare in me medesimo,
sono, prendimi, se no, lasciami: perché amareggiare e mortificare te e
: una riposatina qui sull'erba. lasciami fare la solita riposatina. = dimin
tristo ora mi levo or ora, lasciami stare un poco, lasciami dormire un
or ora, lasciami stare un poco, lasciami dormire un altro poco. =
rincresca / il tuo dolore: e lasciami far prova, / se forza, se
», piagnucolava il fanciullo, « lasciami, ché mi rompi il braccio ».
». g. gozzi, i-2-126: lasciami un poco rientrare in me medesimo,
a'sassi. grazzini, 4-141: lasciami andare a casa, a portar queste
/ quasi in bocca alle belve / lasciami pure abbandonata, e vanne. botta
disperso, la negletta vesta. / lasciami., è vano il pianto..
/ or va'alle chiese, e me lasciami stare, / ché non voglio esser
lo sdegno. lantoni, iii-27: lasciami.. è vano il pianto.,
accademie filarmoniche. fucini, 340: lasciami vivere e godere, ch'io mi
-assol. firenzuola, 743: lasciami andar a vedere s'i'truovo da
ne riparleremo un'altra volta. ora lasciami scappare. bernari, 3-341: « quanto
rosa uno scarabeo di smeraldo. « lasciami andare, per pietà!.. »
sua mano rapitrice e disse: « lasciami fare, pierre, lasciami fare »,
disse: « lasciami fare, pierre, lasciami fare », e per un
santa uliva, xxxiv-756: orsù, lasciami star, brutto sciaurato. a. vespucci
sogno. cassola, 4-127: « lasciami stare ». era mortificata più cheoffesa.
, / diceva: « cavalier, lasciami andare, / ch'ai tempio d'apollino
rotazione. epicuro, 3: deh, lasciami cader, non mi far scorta,
di tempo. bonghi, 1-203: lasciami consigliar così a te di proibirealmeno nel tuo
per ammazzare il mio padrone e me. lasciami scortinare di qua pian piano.
gnene raccontava. landi, 70: lasciami riposare un poco e riaveregli spiriti che son
per stare accanto a quella buosonnita. lasciami così ancora. mi spoglierò da me »
per carità, mario » imploravo, « lasciami dormire... siamosenza donna di servizio
la sguattera dalla mattina alla sera. lasciami dormire ». 2. figur
, mi pare: sicché, lasciami., mi aggrapperò per tutta la sera
13-i-934: frena lo sdegno / e lasciami passar sicuramente / che nont'oda la gente
che così vuoi. forteguerri, iv-233: lasciami terminar questo racconto / e poi soddisfarotti
gozzi, 1-863: solinga, intatta / lasciami in pace, e per quattr'anni
, accidioso. campanella, 968: lasciami dire il vero allo spirito mio in te
guanto, il quale a la disavveduta ti lasciami cadere in parte ch'egli, che
agli dii,... tu lasciami di te perpetua fama per li secoli futuri
quando m'hai posto in sul ceppo, lasciami star così un poco, e poi
sia una fastidiosa ritrosa e una certa lasciami stare che voglia co'finti maluzzi dare passione
da virtù. papi, 3-ii-8: lasciami riguardare la tua bellezza: lasciami pascere gli
3-ii-8: lasciami riguardare la tua bellezza: lasciami pascere gli occhi del tuo splendore.
l'uom favella. grazzini, 4-32: lasciami star avvertita, acciocché, prima ch'
stracci i capelli. martello, 6-i-483: lasciami, o che que'bianchi quattro capei
una malattia. manzoni, v-3-137: lasciami credere che la svogliatezza e l'inappetenza
, questo colletto sta troppo serrato, lasciami dare due strisciate de mani nel viso
brutalmente. cassola, 2-183: « lasciami » gridò; e inferocita dal male del
, 3-141: « non essere afflitto! lasciami essere come ò bisogno: n'ò
i. frugoni, i-3-130: aurisbe, lasciami / fra i nomi ignoti; /
d'acqua marina. loredano, 8-89: lasciami tastare questi capponi. fenoglio, 5-i-553
converse in fresc'aura, / dicendo lasciami por al padre antico, / nel dominar
posata. lippi, 2-35: però lasciami andar, ch'io ho faccenda, /
non gli manco di rispetto. ora lasciami in pace. 2. teatro
circostanza fruttuosa. firenzuola, 743: lasciami andar a vedere s'i'truovo da sbocconcellare
4-24: poi ch'io son giunto, lasciami picchiare alla porta. 'ticch, tacch
niccoletta, che mi dia qualche parere: lasciami batter la porta, tic toc,
gli ultimi tre minuti di tolleranza, lasciami andare o perderò la firma.
lume. b. giambullari, i-210: lasciami tibaldo che accende torcietti / a macone
sciogliere ogni cosa? quando tu di': lasciami prima venire a capo della cotal cosa
salvo da questa guerra ascanio almeno. / lasciami, padre mio, questo nipote 7
. s. maffei, 3: lasciami in preda al mio dolor trilustre. algarotti
scoppio. moravia, xi-286: « lasciami perdere » « sì, lasciala perdere »
, 20-175: tu rispondi: « deh lasciami stare, io te ne prego;
con nuovi ancora. io, lasciami dire, ti ho fatto così. ci
determinati obiettivi. firenzuola, 743: lasciami andar a vedere s'i'truovo da sbocconcellare
del regno, e della chiesa! / lasciami rasciugar cote- ste guance. / credi
la battaglia nel presente, / e lasciami seguir la dama mia, / ch'io
stampa con qualcosa di simile al 'ragazzino, lasciami lavorare! 'dovrebbe almeno rispondere,
che emanava da quel volto. « lasciami andare solo, gli dò la prima sgrossata