: senza considerazione alcuna così tosto si lasciò abbagliar gli occhi dello 'ntelletto. pulci
, 1-9 (i-126): si lasciò da le favole di costui in tal maniera
il vóto, abbandonandosi interamente, si lasciò ir come morto. foscolo, iv-352:
il cuor mio credendogli, ed abbandonatamente lasciò il mio petto e se n'andò in
d'annunzio, iv-1-258: egli si lasciò abbattere; abdicò intieramente alla sua volontà,
idem, 1-27 (i-353): egli lasciò in abondanza di molte calde lagrime rigarsi
... / cader del ponte si lasciò riverso / col pagano abbracciato come stava
. segneri, iii-1-87: il marito lasciò [alla moglie] morendo trecento scudi
. sacchetti, 52-110: il padre lasciò al giovane la carta accesa, e
la carta accesa, e niuno ricordo lasciò, che n'avesse fatto fine,
corda all'aspo, e così ve 'l lasciò stare. ugurgieri, 52: avendo
malispini, 1-35: non gli lasciò trarre presso al palagio, e accomiatogli
): si vestì in fretta, si lasciò pettinare, e comparve nella sala.
: si vestì in fretta, si lasciò acconciare...]. leopardi,
santi barlaam e giosafatte, 88: non lasciò le rie opere di servire a'
'l campo non giace, / né lasciò da la man sanguinante / la catena
cervia, a dì 13 di marzo 1358 lasciò insieme la signoria e la vita.
polverose. fracchia, 409: qualche sorriso lasciò che si posasse sulle proprie labbra,
numero a battezzare; e gli altri vi lasciò... schiariti della vana empietà
finalmente, con un tono affabile che lasciò nell'uomo una profonda impressione. marotta,
idea lo afferrò tutto e non lo lasciò più. ojetti, 60: se la
combattono. tasso, 14-19: e gli lasciò nel petto / di gioia e di
e dal grave carco affiaccato, vi lasciò la vita. affiammare, intr
g. villani, 7-75: lasciò... duemila cavalieri, affinché
: io vidi l'afflizione che dio lasciò venire adosso agli uomini, acciò che
/ l'esanime [asto- ropeo] lasciò. bruna il bagnava / la corrente,
casso [= petto], / sì lasciò trapassar l'un l'altro, per
era pazzo agevole e sollazzevole, lo lasciò andare per tutta la casa a sua
. novellino, 39 (94): lasciò suo pianto ed atò trarre il
; / nettuno ai verdi alipedi / lasciò cader le brighe. foscolo, 1-165:
conoscea gli uomini all'alito, il lasciò star più d'un'ora, che
reggevan la secchia, ed ella gliele lasciò chinando il capo, nella luna piena
che s'acquietasse; allentò le braccia, lasciò cader la testa all'indietro, alzò
bestia fuor di quella, affé / lasciò stare di far quel che e'faceva.
dalla fatica e dal caldo, si lasciò allettare da un mucchio di olivi messi in
sangue. idem, xvi-513: egli lasciò molti allori da cogliere a chi volesse in
. -fare come sant'alò che lasciò il mondo come lo trovò: a
cellini, 1-9 (41): lasciò la sua impudica moglie con un suo figliuolo
voce alterata che a me... lasciò subito prevedere la tempesta che si addensava
le spalle / grossi e maturi si lasciò l'altro ieri. tasso, aminta,
piega che l'amaro / del riso ti lasciò presso la bocca, / ritrovo il
l'ambasciava. / così gibello il lasciò reggitore. ambasciata, sf.
dileguossi,. e solo di sé lasciò la meraviglia, e 'l duolo / a
ma me sol prese, e lasciò andar voi sciolta. idem, 380:
foscolo, v-10: mio padre mi lasciò erede del suo genio ambulatorio, ed io
teli, onde grevi a voi lasciò la pia / madre i forzieri. goz
guerra de'goti aveva tenuto amicizia, lasciò la pannonia agli unni. 3.
se bene la bontà dell'arnese non lasciò penetrare il taglio alla carne, lo ammaccamento
ciò, si andò ammanierando, né lasciò dopo sé opera veramente classica. tommaseo [
compare levò la stanga, e gli lasciò cadere fra capo e collo tal colpo,
ricamava. pirandello, 7-375: si lasciò scappare parole di fuoco contro la burocrazia
teneva pef le convulsioni, e che mi lasciò intorno per tutta la settimana un
iv-2-1005: il volo s'allontanò: lasciò sul prato in disparte, incontro alla muraglia
andò a dormire. ariosto, 6-60. lasciò la strada che per la pianura /
aprire. lorenzo de'medici, ii-28: lasciò la starna andare lo sparvieri, /
narroti il giovane, 9-9: mi lasciò andare un sì fatto tem- pione
uomo, prima ritrattasi di colpo gli lasciò andare uno schiaffo. -figur.
udendo quelle [parole], parte ne lasciò andar sì come vane, e ad
ubbriaco, a metà del pranzo, si lasciò andare alla confidenza. idem, xi-39
la nuvola dilacerata... mi lasciò scorgere d'un tratto il più angelico tra
): l'angoscia del pianto non lasciò rispondere al prenze. buti, 2-255
età di anni tredici,... lasciò tutore e governatore de'suoi beni castruccio
(165): questo uomo da bene lasciò la bottega per tre giorni che io
con la bicicletta in spalla, e la lasciò in un posto all'ombra, dopo
, 7 (107): renzo si lasciò veder di buon'ora, e concertò
sott'acqua. deledda, ii-641: lasciò cadere le mani aperte, giù, di
, 1-137: niun'altra cosa mi lasciò che l'acqua: questa sola cosa
appena levato del luogo passò, e lasciò la tirannia e la vita. bembo
: tutta la pelle più volte appiccata lasciò alle lenzuola. leonardo, 2-560: ve-
narvaez nel riceverli [i regali] si lasciò appostare o per avido o per più
la tocca. segneri, iii-3-140: la lasciò subito stare [la frutta],
giusto. dottori, 189: si lasciò lusingar da un suo pensiero, /
/ che soffiando corse in dentro / e lasciò rotto nel centro. / dall'araldico
, 1-137: lo mio padre non mi lasciò buoi che arassoro, né bestie
favellando un giorno col serenissimo granduca si lasciò scappar di bocca di conoscere nel suo
ardo. d. bartoli, 40-ii-9: lasciò il luogo a succedergli guansufù, tanto
, che... nelle spighe lasciò poco altro che l'aride reste. boccaccio
nostra e de'padri,... lasciò il luogo a succedergli guansufù. dottori
lotta. pratolini, 9-808: si lasciò cadere sulla poltrona del salotto dove si
idem, ii-859: la donna le lasciò cadere ai piedi sulla soglia il mucchio
giardino botanico... e questo giardino lasciò per testamento all'arte degli speziali di
d'annunzio, iv-2-1028: ella lasciò le babbucce all'orlo 7.
intorno, e in un attimo non lasciò asciutto nemmeno un granello di polvere.
. morelli, 403: nella morte e'lasciò la duchessa e lui de'principali assegutori
che, andandosene all'isola di creti, lasciò lei assediata da'piacevoli occhi dell'innamorato
asseguir procura / quella vittoria ch'ei lasciò imperfetta. gioberti, ii-124: la parola
l'assicurò alla ringhiera del balcone e si lasciò scivolare lungh'essa in giardino. d'
. cattaneo, iii-2-433: nessuna potenza lasciò più intera e indisturbata la vita municipale
novellino, 59 (95): e lasciò suo pianto ed atò trarre il marito
sonammo la campanella?... ci lasciò soli nell'atrio, per andare a
so se vi ricorda che la briglia / lasciò attaccata all'arbore. firenzuola, 320
7-321: né per ciò l'attacco / lasciò l'audace et- torre. verga,
157: la buona monaca... lasciò stare l'orazione, e attese a
officio ecclesiastico, e al tutto lo lasciò al modo secolare. boccaccio, dee.
volevo fare l'attrice. mio padre lasciò cadere il cucchiaio e tremava come se
con gran contrasto l'alma, e lasciò mesta / l'aure soavi de la
resistenza fisica di pietro, che si lasciò scivolare lentamente dal basto e si
mangiavano. pirandello, 5-20: si lasciò piegare, stirare, atteggiare come un
53: della vita che le si lasciò menare essendo bimba e zitella, sorsero delle
avventori. paolieri, 2-57: non lasciò i fornelli altro che quando gli avventori
: v. s. sa come mi lasciò avviate a conciarsi le mani. fagiuoli
alla decorosa miseria dell'esilio, mi lasciò nell'anima un eterno rimorso. baldini,
essendo avviluppato nel giuoco, il saccardo lo lasciò e tornò a bertino. seneca volgar
recasse, ma uno de'cardinali la si lasciò cadere avvisatamente in occulto. crescenzi volgar
, azzannata la preda, non la lasciò più. 2. figur.
fidò su'loro azzuffamenti, / vi lasciò 'l cuoio. colletta, i-236: le
. d'annunzio, iv-2-1027: ella lasciò le babbucce all'orlo del tappeto,
esilio / di babilon, ove si lasciò l'oro. ottimo, iii-517 [par
bel petto, / [silvia] lasciò cadérsi in su 'l giacente corpo: /
due bacchette della ringhiera, poi si lasciò cadere nella piazza sottostante. soffici, 11-68
. villani, 3-58: costui più inacerbito lasciò la bacchetta della sua podesteria a'priori
che non sa di lettera, si lasciò dar di questo pasto e nettarsi di gioie
un verno intero a bada, vi lasciò in guardia delle robe il p. cattanei
tentare la reverenda badessa, non mi lasciò più alcun dubbio che non fosse lui
fatti ostaggi. tommaseo, i-561: lasciò davide in fretta tra le bagaglie le
che dicessi per baia; né mi lasciò fin quando fummo arrivati ai primi castagni
appoggiò con i gomiti alla balaustra e lasciò che anche luli, arrampicandosi sullo zoccolo,
, 31-52: natura certo, quando lasciò l'arte / di sì fatti animali
sua balilla sulle vie del maceratese ^ lasciò passare un'intera giornata prima di sciogliersi
abituato ad essere incompreso, non si lasciò turbare dalla strana accoglienza avuta e, ritto
una cosa e quando a un'altra, lasciò passare quel giorno. lippi, 7-io
piedi, si fece da banda, lo lasciò passare per i battenti aperti.
questo discorso, montò a cavallo, e lasciò sola in carrozza, a bandinelle tirate
e assai simile e sante parole la lasciò alquanto quetata de la sua ordinata barattaria
, al fine, perché per denari lasciò certi nimici di nino, venutogli nelle
che non sa di lettera, si lasciò dar di questo pasto e nettarsi di gioie
lui per far presto e esser più sicuro lasciò lì la sacca più grossa. moretti
bardella. ciriffo calvaneo, 1-1: lasciò gli armenti alla pastura, e così
botte della malvagia, salvoché ce ne lasciò due barlette, ch'erano forse un
pinse indietro le acque, e vi lasciò massa di basalto sì grande che fece un
quale morì sanza figliuoli legittimi, e lasciò solo di sé una femmina, figlia bastarda
1-75: un giorno il bresciani si lasciò dire che a lui bastava l'animo
. agostino volgar., 1-3-162: socrate lasciò molti discepoli,... lo
atterrito presentò loro le armi; e lasciò che a tamburo battente e tricolore spiegato
poteva fuggire, neppur con la morte. lasciò cader l'arme, e stava con
mogli che menò, la figliuolanza che lasciò, e altre simili erudizioni. manzoni,
molto della bontà del cavallo, non lasciò di passare lo ponte valentemente. e
9-143: s. piero non si lasciò adorare da cornelio centurione, il quale l'
gli eravamo giunti a pochi passi, ci lasciò con le braccia allargate. da allora
e di voluttà,... mi lasciò nell'anima un eterno rimorso. carducci
, iii-318: a quattordici anni si lasciò rapire da quel bel mobile, e quando
tramutò le bianche bende, poi che ella lasciò l'abito vedo vile tornandosene
caporali, i-127: item al secol nostro lasciò [mecenate] un lotto / con
ciò, che partendosi di questo mondo, lasciò, ed ordinò vicari a procurare
gittar le braccia al collo, / lasciò la spada. b. tasso, ix-91
lamentarsi di quella miseranda infermità che noi lasciò più infino alla morte. carducci,
/ il perfido cavai per certe coste / lasciò cadérsi, e non gli fece motto
bestiaccia. caro, 15-i-54: si lasciò calar lo scapperuccio su le spalle, e
legne. burchiello, 55: alessandro lasciò 'l fieno, e la paglia /
rutilio fece bocca di biasciasorbeacerbe, ma lasciò penelope alla tela e si contentò di
un paio di pedalate, e si lasciò portare dalla discesa. calvino,
biglietti da visita. borgese, 1-331: lasciò cadere sulla strada ferrata, a minutissimi
mangiato la sua spelta? / -si lasciò / montare? o si difese all'acco-
verga, 4-31: il poveretto si lasciò cadere sulla seggiola, quasi avesse le
vecchia europa avara e mentecatta / che lasciò solo il triste costantino, / solo
40-ii-8: di null'altro degnandoli, li lasciò colle loro accuse in bocca, e
bandello, 3-62 (ii-576): si lasciò uscir di bocca che altre volte,
fu purtroppo esatta la bocciata, che lasciò secco sul pallaio, col cranio crepato
po'per il gran bollore della giornata, lasciò andare due sonori sbadigli. e.
a una conclusione con quell'uomo, lasciò scoppiare la bomba, un giorno che
proprio. verga, 2-43: si lasciò trascinare pei capelli in un labe- rinto
gli montò sulle ginocchia; zelone lo lasciò fare e rispose ai giochi del ragazzo
fece vedere una borsa, e la lasciò cadere in quella che il monatto le tese
favellando un giorno col serenissimo granduca si lasciò scappar di bocca di conoscere nel suo
esercizi militari, chiamato altrove, la lasciò sulle zampe posteriori nella posizione di bracc-arm
: sentendo quel corno sonare, / lasciò la danza, e venne ad un
13-241: la terribile eredità, che ceccardo lasciò al figlioletto fu, invece della nemesi
d'arno in bacchigliene, / dove lasciò li mal protesi nervi. idem,
sappialo il cielo che di lassù la lasciò cascare fra le spalle di un frate
. e. cecchi, 6-376: si lasciò la strada maestra, e s'entrò
, brancicandola, ed il piede / lasciò andar giù. monti, 13-668: ei
decoro. d'annunzio, iv-2-299: lasciò che su la linea di confine uh branco
. boiardo, 2-4-54: orlando se lasciò cadere in terra, / tra l'erbe
in terra dimenticata dagli operai, e lasciò cadere un tal colpo sulla nuca del prete
li corpi non volle, / né lasciò dare a'morti sepoltura; / il
la finestra si schiuse, la mano lasciò cadere nel cortile i minuti brani d'
/ giamai nel mio signore / non lasciò di piacer breve memoria. vasari,
fare e la maniera di giorgione, lasciò la maniera di gian bellino,.
. il brieve acciar di pugno / lasciò rapirsi, allor però che immerso / l'
aretino, 1-104: noè arcipatriarca si lasciò convincere dal frutto, che convince me
a poter vivere onestamente sott'altro cielo, lasciò la patria con queste parole: «
gran briga ti diede / chi ti lasciò di questo scudo erede. firenzuola,
comisso, 1-235: ci lasciò salire sul ciliegio, solo di tanto in
acuta vista. marini, xxiv-787: lasciò la briglia a'tristi pensieri di sue
il prigionier lusingò che egli la lasciò a ruggieri favellare. = deriv
suo muletto cadde in monte; / gli lasciò solo il bronzino, / che avea
ladro al seno, / e mi lasciò sì brullo / al turbine e alla piova
: arringando il popolo... si lasciò scappare di bocca... che
la mano nell'acqua fredda, sicché lasciò la pelle e il bucchio arso nell'acqua
bandello, 3-47 (ii-490): non lasciò buco in pavia che non ricercasse.
la segreta consegna delle bugìe che le lasciò la padrona, e ne fa sùbito parte
, che con le buone e'mi lasciò / per la sorella, io ci tomai
7 (107): renzo si lasciò veder di buon'ora, e concertò
, sotto la cappa del camino, lasciò le molle e disse con quella sua voce
« euh! » profondo, le lasciò ricadere sulle ginocchia. de amicis, i-130
. spogliato in calze e brache, si lasciò inghiottir dall'orca, a cui doppo
si caccia. d'annunzio, iv-2-6: lasciò i porci al pascolo, e si
regalo al parroco, il quale si lasciò persuadere, e fece allogare il cadavero
i-850): e questo dicendo, lasciò cascar il pianto in grandissima abbondanza.
1-14: l'elmo nel fiume si lasciò cadere. varchi, 23-36: in
scoperto si trovava, un'aquila li lasciò cader sopra la testa una testugine,
la barba scarsa,... e lasciò cadere la sua offerta, coll'aria
i-84: quando già me ne andavo lasciò cadere una frase, tratto da un folle
. boiardo, 2-4-54: orlando se lasciò cadere in terra, / tra l'
ariosto, 10-24: tutta tremante si lasciò cadere, / più bianca e più che
andò a sedere, o piuttosto si lasciò cadere in terra, accanto al lettuccio
1-282: se una delle due si lasciò cadere, talvolta, assopita, nelle braccia
orgoglio sì caduto, / che si lasciò cascar l'uncino a'piedi. idem,
le vostre afflizioni. verga, 4-74: lasciò cadere un'offerta minima, seguitando ad
quella faccia calmucca non gli credette e lasciò cader il discorso. pavese, 6-230
, abbandonarsi. marino, 12-62: lasciò di man le redini caderse. monti,
: / nettuno ai verdi alipedi / lasciò cader le briglie. 33.
». faldella, 2-120: li lasciò tutti e due stramazzati sul pavimento;
calamaio sguazzerebbe. verga, 3-89: si lasciò menar via e metter alla tavola d'
regalo al parroco, il quale si lasciò persuadere, e fece allogare il cadavero
l'insidioso calamo, nascosto i tutto lasciò ne le làtèbre il ferro. marino,
sbracciatosi, in un tempo, si lasciò calar lo scapperuccio su le spalle e
. boiardo, 2-4-54: orlando se lasciò cadere in terra, / tra l'erbe
, lauro, vale. / così lasciò le piagge di lui sole, / e
, sai., 6-240: non mi lasciò fermar molto in un luogo, /
morì annegato in mare... e lasciò mia madre, me e altri tre
il piovano, la febre fredda lo lasciò e sopravenne la calda. monti,
quella faccia calmucca non gli credette e lasciò cader il discorso. ojetti, i-130:
spogliato in calze e brache, si lasciò inghiottir dall'orca, a cui doppo
m'avrebbe addolorato e corrotto, mi lasciò la memoria pura d'un lieto occaso
in sì fatta necessità, che e'lasciò in roma la moglie ed i figliuoli a
3-777: questo primo affare ci lasciò lo strascico nel camerino dei ripostigli di
[del veronese]: e niente lasciò egli da banda, che straordinarie render le
de piglio, / quella che l'argalia lasciò su il prato. / tre pardi
miserie della prigione. l'anima contristata lasciò libero campo alla fantasia. pellico,
crocione, poi al raccagna, che vi lasciò un tremoleggiante sgorbio, e così via
, murata in casa; e non le lasciò campo di veder, neppure, un
far come il can d'esopo che lasciò la carne che aveva in bocca
imperadore, tornò in suo paese, e lasciò il conquisto della detta terra santa.
ma perché in molti casi lo scrittore si lasciò tanto levar la mano dalla corrente,
un cantuccino di pane, e lasciò nel piatto ogni cosa. =
canzonatoria. collodi, 220: alfredo lasciò balenare in pelle in pelle un
il viso gli ruppe, né gli lasciò in capo capello che ben gli volesse
ella non basta / a più capir, lasciò 11 settimo fuore, / ferito sì
con sagace modo si partì, e lasciò la capitaneria. 2. marin.
uniche e che il comando supremo non lasciò ordini. 2. figur.
. foscolo, v-182: non mi lasciò leggere se non un solo capitolo di
cherici. m. villani, 3-60: lasciò ne'patti un capitolo non promesso né
del colpo mandricardo afflitto / che si lasciò la briglia uscir di mano: / d'
della zecca. a questo il papa si lasciò consigliare, dicendo che prima bisogniava che
rosso. passavanti, 221: santo jeronimo lasciò la dignità, e rifiutò il cappello
militari, ma l'altro non gli lasciò il tempo. fracchia, 372: le
. oriani, x-21-24: la vecchia si lasciò cadere nel grembo i ferri colla
che aveva caricato a palla, e lasciò partire un colpo. 12. elettrizzare
carico che gli addossava, che non lasciò a d. francesco luogo al pur
di quel carnume sforzato, onde rimpicciolitosi lasciò più libero il foro. slalaper, 1-22
incendio i segni adusti / nel ciel lasciò, nel carreggiar, fetonte, / sicuro
distinse con lunga e dritta schiera / e lasciò vòta in mezzo una carriera. parini
e non la trovando in casa, le lasciò da parte sua e della moglie
pirandello, 7-1272: zi'scarda si lasciò scrollare pacificamente. doveva pur prendersi uno
un lavoro. vico, 80: lasciò la scuola... e si chiuse
arturo, che stavolta si fece furbo e lasciò a casa l'amico toscano.
(i-850): e questo dicendo, lasciò cascar il pianto in grandissima abondanza.
e d'ogni insegna; la spada lasciò per le forbici e per il paiuolo;
sulle gengive rosse, ed ella lo lasciò fare, passiva come se il caso non
carcere la prese il delirio e non la lasciò più. boccardo, 1-425: la
era morto orrilo, / la columba lasciò ch'avea legata / sotto l'ala
, 53: dalla vita che le si lasciò menare essendo bimba e zitella, sorsero
comandamenti. d. bartoli, 40-ii-376: lasciò raccomandato alla moglie sua, ch'era
. idem, 19-17: al fin lasciò la spada a la catena / pendente.
le prime case di fratta: e lucilio lasciò la mano della fanciulla per camminarle rispettosamente
che tratteneva il mantello al collo, lasciò cadere l'indumento che si afflosciò per
per non farsi cattivo sangue, guglielmo lasciò cadere la conversazione. -prendere in
lor forsennata cavalleria a quelle, che lasciò cristo. muratori, 7-v-138: lo
. villani, 7-23: curradino però non lasciò sua impresa, né volle obbedire a'
, sai., 6-238: non mi lasciò fermar molto in un luogo, /
della loro forsennata cavalleria a quelle che lasciò cristo. parini, 727: non credevate
, dato di sproni al cavallo, lasciò il povero giovane peggio che un cavai vetturino
aria o di altro gas, lasciò vuoti, non occupati. 7.
: ludovico a posta sua arrovellato le lasciò andare una ceffata, che coltala nel
tanta celerità di cammino, che vi lasciò per via gran parte delle sue forze.
aveala già fatta apparecchiare, partire non gli lasciò, pregandogli a rimanervi. castiglione,
forme d'esprimere, non le deformità che lasciò impresse nei suoi frammenti ad infranger la
senz'armadura, perché il centinare si lasciò di principio, solo per non
al soffitto, finché, risolutamente, lo lasciò cadere centrando quella figura soffusa.
più mai, dacché il suo ceppo / lasciò ne'monti, e lo nudava il
e roma. vico, 88: lasciò di seguitarlo [quello studio] siccome
porta della signora... mi lasciò passare. panzini, iv-125: familiarmente si
averlo cercato e scosso ben bene me lo lasciò tenere. 9. tr.
da quando / il buon angelo mio mi lasciò solo! carducci, 332: sacerdoti
ardire, / che così armato se lasciò morire *. ariosto, 26-87: per
castruccio, e come treglio / si lasciò svergognare a que'di fuore, /
a morte, / volse tornare ove lasciò ruggiero. castiglione, 131: nel parlare
discreto e saggio; i e marfisa lasciò, che non le venne, / né
vergogna di lui e della damigella, lasciò la chericia, e sposò la contessa margherita
, / venendo a morte, gli lasciò seicento / ducati di limosina. tasso,
faceva come l'avvocato, e li lasciò chiacchierare e chiacchierare, seguitando ad infilar
di miele nel suo occhio), e lasciò i appena il chiaro d'un nome
medesimo. secondo quello che ne lasciò scritto l'erudito carlo dati nelle sue vite
le prime case di fratta: e lucilio lasciò la mano della fanciulla per camminarle rispettosamente
giovenale, ove loda l'amico suo che lasciò i chiassi e i pericoli e gl'
in apparecchio di salire al cielo, lasciò i sacerdoti per suoi vicari come presidenti
pona. caro, 12-i-96: si lasciò calar lo scapperuccio su le spalle e
uscio della chiesa e entratovi dentro lo lasciò aperto e andossene a far li suoi
e condotto a guarirne a castagneto, gli lasciò, per il chinino ingoiato, straordinarie
/ la man, che le chiuse, lasciò. nievo, 16: un castello
, ci gongola. collodi, 399: lasciò libero sfogo alla sua ammirazione per fiorina
. boiardo, 2-4-54: orlando se lasciò cadere in terra, / tra l'erbe
molte circostanze / che in cifera turpino lasciò scritte, / e non s'intendon
abbassò dalla fronte la mano, e mi lasciò vedere l'originale -un volto di forse
cuoco, 1-176: magdonald, partendo, lasciò una guarnigione di settecento uomini in sant'
al circondato collo, / e non le lasciò dar l'ultimo crollo. boccalini,
circonstanti; e morendo senza figliuoli, lasciò erede il comune di firenze. piovano
biforme grifon, che la divina / città lasciò per farsi medicina, / pria sé
. caro, 104: si lasciò calar lo scapperuccio su le spalle e gli
il quale la prese civilmente, e lasciò lodarla in ringhiera, e le sue
come del resto tutte le unità, lasciò in fine solo e malcontento il popolo.
grifon, che la divina / città lasciò per farsi medicina, / pria sé chiudendo
iii-205: avendo filato un fuso, lo lasciò cadere nel cestello che aveva ai piedi
rimasemi masserizie, cose e danari mi lasciò filippo nel suo codicillo. garzoni,
cogli occhi invano / ai campi che lasciò. carducci, 846: tremo, ma
colla all'aspo, e così ve 'l lasciò stare. 2. figur.
una collanina che ella aveva, e la lasciò ricadere. -dimin. e vezzegg.
ariosto, 467: alla sua morte mi lasciò una scatola / con certe anella,
e cortesia. davila, 1-3-81: lasciò due reggimenti di fanti a custodia de'luoghi
un abbandono di spirito che non mi lasciò né scrivere, né parlare, né
da barberino, 2-180: ella si lasciò cadere il coltellino, e poi si
sponda per far di contrappeso, si lasciò spenzolare sul mare che gli urlava sotto
castiglione, 72: meglio scrisse quando si lasciò guidar solamente dall'ingegno ed instinto suo
chi gliel dava. montecuccoli, 2-22: lasciò per addietro, sotto il comando d'
e la baciò sulla bocca; poi la lasciò ed uscì... « indegna
quando [il parroco] morì, lasciò non so quanti chili di carta scritta
svevo, 3-800: luciano non si lasciò imporre da quelle favole anche perché non
suo castello a un'ora, / e lasciò in libertà quella compagna.
con gente giunse a mezza costa, lasciò la compagnia, e andò insino al proprio
soldo del papa una simile compagnia, che lasciò in cesena ed altri luoghi memorie d'
incominciò suoi studi su tali maestri, non lasciò nella patria segno alcuno del suo valore
raggomitolato nell'ombra, tutto tremante, lasciò che la sorte atroce di quell'uomo
raggomitolato nell'ombra, tutto tremante, lasciò che la sorte atroce di quell'uomo
. pallavicino, ii-312: non gli lasciò pur sovvenire l'antichissima e comunalissima distinzione
da questo nasce lo sminuzzamento verno toscano non lasciò stampare l'allocuzione. panzini, de'
recasse, ma uno de'cardinali la si lasciò cadere avvisatamente in occulto.
, come uomo dotto e valente, lasciò guardia al ponte di fognano, e
, come uomo dotto e valente, lasciò guardia al ponte di fognano, e
: dal monte balzando a la marina / lasciò, condegno premio a le sue colpe
il cardinale oltre alla publica orazione non lasciò di mostrare ne'privati ragionamenti, che
pervenuto, e conferendolo col suo sogno, lasciò la paura e prese conforto. bandello
seco lui conferire sopra una lettera che lasciò per me. colletta, i-259: i
si dice che in quelle tre cose lasciò dio la virtù; e udite come,
testamento e, non avendo figliuoli, lasciò la moglie universal erede di tutto, e
certa unzione molto confortativa, e lasciò che si riposasse. straparola, 1-4:
si trasse. tasso, 14-19: gli lasciò nel petto / di gioia e di
erotico. sarpi, i-108: si lasciò entrare nella mente scrupolo che il matrimonio
: fra lo squilibrio sublime di chi lasciò agli uomini o il canto del corvo
girolamo da empoli, i-30: tutto lasciò fusse rimesso a detti gualterotti, pigliando
al cielo. beltramelli, ii-304: si lasciò condurre; non ci vedeva più;
dal lido / die'le vele e lasciò dido, / né curò su i flutti
, 37 (652): la vedova lasciò in consegna il fondaco e la casa
senza considerazione alcuna, così tosto si lasciò abbagliar gli occhi dello 'ntelletto. poliziano
zecca. a questo il papa si lasciò consigliare. g. b. strozzi u
1-9: morendo [il principe] lasciò la giovane reina ricca di grande tesoro,
era fedito, furioso per vendicarlo si lasciò correre a castore colla spada ignuda.
essendo andato a una spedizione rischiosa, lasciò tossa sur una strada, e lei vedova
quegli... non mai si lasciò persuadere. algarotti, 1-115: se non
serra, ii-14: non... lasciò l'affezione smisurata ch'ei portava ai
svevo, 3-777: questo primo affare ci lasciò lo strascico... di una
aveala già fatta apparecchiare, partire non gli lasciò, pregandogli a rimanervi. onde essi
pirandello, 7-239: faustino perres si lasciò cader le braccia, disperatamente, «
ultimo esemplare del contrabbassista virtuoso. non lasciò eredi. la sua superba arte istrumentale
sulla sponda per far di contrappeso, si lasciò spenzolare sul mare che gli urlava sotto
contragga alquanto. mascheroni, 830: lasciò d'atlante / e di tauro le
di conigli. d'annunzio, iv-2-299: lasciò che su la linea di confine un
di contropiede, per non scocciarla, gliela lasciò. = comp. da contro
alla veduta di quel cinto, si lasciò uscir di bocca verso alcuni ofìciali suoi amici
[pericle] agl'inviti de'conviti, lasciò ogn'altro simile trattenimento e conversazione d'
/ e '1 potta di stupor lasciò ingombrato. campanella, no7: non
nell'opera sua, ma, quando lasciò scorgere alcunché dei suoi convincimenti teorici,
il viso gli ruppe, né gli lasciò in capo capello che ben gli volesse,
era accorto di quel convulso, non lo lasciò tutto il giorno, e fece inutilmente
di sdegno e di vendetta, segretamente lasciò un aguato in luogo coperto e segreto
li corpi non volle, / né lasciò dare a'morti sepoltura; / il ciel
1-85 (200): la mi lasciò bere di quell'acqua per dua riprese
arder li corpi non volle, / né lasciò dare a'morti sepoltura; / il
, iii-327: il resto delle sue cose lasciò a suor gabriella sua sorella monaca,
portato cinto. serdonali, 7-190: lasciò al re, quasi per istatico e per
ch'arder li corpi non volle / né lasciò dare a'morti sepoltura; /.
sforzato cede. guicciardini, i-20: lasciò [alfonso] per testamento il regno
correggersi. collodi, 69: la fata lasciò che il burattino piangesse e urlasse una
a quell'incontro strano / la lancia si lasciò correr per mano. 15
ii-456]: socio corrispondente della crusca, lasciò per testamento all'accademia parte della sua
che essendo per andare alla guerra troiana, lasciò a casa un musico dorico, il
la corsia del 'vagon-restaurant', la lasciò interdetta, a gambe incrociate, la destra
mai, dacché il suo ceppo / lasciò ne'monti, e lo nudava il rame
: né stette guari, che la lingua lasciò in gran parte la prima dura corteccia
, 147: la doreria adunque si lasciò trovare sempre più spesso alla fontana;
che quando fu a loro non gli lasciò per la nostra gente badaluccare, per
scatto, ma soltanto irritato, le lasciò le mani con un gesto deciso e
certi censi, fece coscienza, e lasciò erede il comune di firenze. filippo
cor maligno ascosto, / né si lasciò conoscer così tosto. tasso, 1-49:
ferrante a numerosa e larga / prole lasciò di gloria ampio retaggio, / in
con gente giunse a mezza costa, lasciò la compagnia, e andò insino al propio
costruzione lutero, benché eretico, non lasciò di essere cristiano, laddove lamennais fa
verga, 4-108: don luca si lasciò scappare di bocca, mentre andava spogliandosi
cova. arino, 2-149: lasciò giove di leda il ventre greve /
roba, di che 'l padre il lasciò erede, / né mai cresciuta avea né
donna. pea, 3-132: si lasciò crescere una barbetta nera che venne su
abbattuta la epopea e la tragedia, lasciò spuntare tra le mine, come fiori di
spese del crocifisso, lo scheggia li lasciò. g. a. papini, 139
crocione, poi al raccagna, che vi lasciò un tremoleggiante sgorbio, e così via
al collo annodatosi, a terra si lasciò cadere dando un grave crollo. tasso,
, 24-12: le mani e il dente lasciò andar di botto / in quel
male si ritirò per curarsi a montecarlo e lasciò a castruccio la cura dello esercito.
vicino al morire, fece testamento e lasciò la moglie curatrice e tutrice dei figliuoli,
estinse, lentamente, di nostalgia forense. lasciò napoli per patrasso, perché allontanato,
la costanza,... / lasciò di marte il bosco. ojetti, 1-66
). verga, 3-28: nunziata lasciò alessi a custodire il focolare, e
villani, 12-42: egli mori, e lasciò in suo luogo messer marsilio suo consorto
il quale mai niuna mal fatta cosa lasciò impunita. s. caterina de'ricci,
poteva fare niente di suo intendimento, lasciò l'uficio. -tirare, trarre per
: l'intelletto dannato all'inerzia non lasciò frutti. c. bini, 1-69:
: dovete sapere che mio padre mi lasciò ricco uomo, del cui avere,
legare le mani dietro, e lo lasciò nel lito dandolo innanzi a due ferocissimi
diede in ismanie, che il cappuccino lasciò svaporare, dicendo di tempo in tempo:
lunghe filze di cifre, e si lasciò trascinare pei capelli in un laberinto di dare
: abolì la dateria, / lasciò fare un'osteria / di castel sant'angelo
di questo. caro, 12-i-113: mi lasciò in casa quella lettera di v.
di carlo ix... lasciò non solamente in disordine ed in estrema
gl'intenti, che la nuova scuola lasciò in retaggio ai suoi seguaci. nievo
: la fumata che uno stormo si lasciò dietro impennandosi. stuparich, 5-178: è
, che nella fine del suo officio lasciò sì sanicata e sì guerita la nostra
impero / il britanno severo / america lasciò. -che è lontano, discosto
sorta tra lei e bice anche se non lasciò traccia nei loro rapporti esteriori.
: e quando... non lasciò le redini della ragione in mano all'
cui decrepitùdine venendo a biasirla, non lasciò testargli tal che le lor reverenzie..
fa. pascoli, i-750: orazio lasciò a questo punto il * barbiton 'lesbio
tornatovi dolente oltre modo del caso, lasciò a'paesani danari per sacrificare ad ariadna
, 164: per tre giorni non lasciò un momento il suo capezzale, gli fece
forte che mai alcuna viva, mostrava, lasciò di lei uno ardentissimo desiderio. s
: alcibiade spesso e con poc'onore si lasciò corrompere per argento, e lo spese
una società delicata e corrotta, non lasciò vincersi all'ardore delle passioni e dei
, 7-208: se però la grazia santificante lasciò l'anima in abbandono come pervertita
di un quadro], non lo lasciò per danari. -non stimare un
contese / termine il re pagan, lasciò la mensa; / indi nel letto per
contese / termine il re pagan, lasciò la mensa; / indi nel letto
emise una specie di grugnito e mi lasciò, ruggendo tra i denti: -muso
, e la tristezza aumentava: -si lasciò andare la natura per la sua strada -e
di rimini, dilaniandosi un piccolo colle lasciò allo scoperto tre depositi di oggetti metallici
corda allo aspo, e così ve 'l lasciò stare: e fe'aprire le finestre
. negri, 2-518: si lasciò portare con occhi spalancati ma ciechi,
198: e dappoi molte cose ben fatte lasciò di sé dolce e desiderata memoria.
forte che mai alcuna viva, mostrava, lasciò di lei uno ardentissimo desiderio. machiavelli
ardentissimo desiderio. machiavelli, 565: lasciò... di sé in ciascuno
antichi [crusca]: con tante correrie lasciò tutto quel paese desolatissimo. zanobi da
. abbonacciatosi tutto ad un tratto, lasciò che la vittoria dal valore e dalle
quella lesciva, abbandonata la muraglia si lasciò cadere giù all'indietro, e, benché
, che chi leggerà vedrà, che lasciò cinquecento ducati a chi vendicassi la sua
: che di grifon, poi che lasciò le sante / mura, cercare han fatto
sul giogo d'apennino fanno congregazione, lasciò loro l'avere ed il corpo suo.
e senza discorrer più oltre, si lasciò legare. cellini, 1-101 (236)
solo maschio aveva e senza madre, lasciò signore dopo di sé. g. m
lire 250. pirandello, 5-282: lasciò tuttavia nell'agiatezza la moglie e i due
a rimirar lo passo / che non lasciò già mai persona viva. fazio, ii-15-66
, non è molto tempo, la lasciò a'sua successori; ed ewi ancora insino
la gola al figliuolo, e quivi lo lasciò morto. bianco da siena, 95
lodare e rincrescendogli la vita fratesca, lasciò l'abito da frate ancor che già fosse
inchino e l'ultimo sorriso, ci lasciò soli coi nostri nomi senza diadema;
nella cella. pirandello, 7-199: lasciò che la sorte atroce di quell'uomo
davanzati, ii-287: delle ventuna che calvo lasciò, a pena me ne piace
1-6: né qui dirò tutto quello che lasciò scritto aristotele nella sua poetica, dichiarata
è giunto. goldoni, vii-579: mi lasciò sul momento l'intrepido genitore, addio
gridante mercé mezza morta e difformata lasciò. di co e letter
mentre che gli confortava, e arabas lasciò il liopardo, che l'aveva com'un
fosse uno pezzo di terra ch'elli lasciò, non s'arebbe trovato onde la
volgar., i-463: poi lasciò lo spirito ne la carcere del comune,
di rimini, dilamandosi un piccolo colle lasciò allo scoperto tre depositi di oggetti metallici
la felicità d'una volta non vi lasciò se non coltelli affilati per dilaniarmi.
ville per lo più deserte e dilapidate, lasciò sempre spaziare sulla vasta superficie delle campagne
e sollazzo fuori della città, non lasciò mica l'usanza per cagione della guerra;
, e dalla scarsa lode de'versi, lasciò dispettosa quegli spettacoli per lei non più
sciagurata razza di prometeo,... lasciò quell'abitazione e andò a ritirarsi in
grano. guicciardini, i-28: non lasciò indietro diligenza o arte alcuna per farsi
, xv-370: impetrato il partirsi, lasciò l'amico, e andò assai dilungi.
. de marchi, ii-884: si lasciò intenerire, ricadendo, come per desiderio
. bibbia volgar., vi-360: lasciò [salomone] dopo sé istol- tezza
biondo, a capo ciondoloni, si lasciò condurre tra i berci e le arance rosse
le sue amistadi, neuna altra cosa lasciò loro che la terra, e quella dintorno
nella sala della sua casa, e la lasciò da essere giudicata da ciascuno. caro
poi che volta a più severi uffici / lasciò armida il giardino e i suoi diporti
rovani, ii-214: lo zio si lasciò smuovere, e, chiamati i creditori,
tecchi, 3-54: la fece sedere. lasciò che dicesse a suo agio quanto aveva
in tanto favorevole discese, che appena lasciò alcuno luogo alle giuste e dirette
sua forza rotandolasi intorno al capo, la lasciò andare; la quale, furiosamente,
soldato della regina giovanna di napoli, la lasciò in un tratto disarmata; onde lei
virtù e di svegliati pensieri, si lasciò svolgere dall'eloquenza dell'avversario, e
e gl'intenti, che la nuova scuola lasciò in retaggio ai suoi seguaci. de
colui che ebbe di fronte. quegli lasciò cadere la secchia disarmonica per bere d'
rovani, ii-214: lo zio si lasciò smuovere, e, chiamati i creditori,
po'da tacchino e quel gran naso che lasciò a tutta la sua discendenza, in
quei miserabili satelliti che il poter fugitivo lasciò nelle nostre mani. mazzini, i-97
. d. bartoli, 2-2-393: non lasciò già di spedire indi a qualche tempo
pietate e spietata mercede, / me lasciò vivo e te da me disciolse, /
puntolino pallido in mezzo al firmamento, lasciò partire un colpo. 16.
, cominciò disconciamente a ridare et lo lasciò fare quel che voleva. casti,
e discontinuando la linea del campo, lasciò tal voto ed apertura fra mezzo,
quel che la densa loro malizia non lasciò vedere a quell'intero concilio di vecchi,
/., 31-54: natura certo quando lasciò l'arte / di sì fatti animali
, par tire non gli lasciò, pregandogli a rimanervi. onde essi,
che drizzate avea da prima, / cader lasciò; ma incontro al suo signore /
e ritorno alla realtà e delusione, lasciò di sé queltanno nei tardi sopravvissuti.
ultimo inchino e l'ultimo sorriso, ci lasciò soli. 6. figur.
i molti e grandiosi disegni ch'egli lasciò morendo,... in cui v'
quel pin che folgore passando / disfrondato lasciò. disfrontato, agg. ant
: puoi leggere, se vuoi, quanto lasciò scritto benvenuto aliprando, disgraziato, ma
cose e non ne fornite alcuna, lasciò quello assai più disonorevolmente che onorevolmente non
sotto alla terra [dio] non lasciò nulla disordinato. fra giordano, 160:
, 6-41: il corso degli eventi li lasciò in disparte; e poteva capitar loro
avanti di andarsene, per sempre, lasciò sul suo piccolo letto nero delle violette agonizzanti
: considerato orgoglioso e ambizioso, li lasciò senza dispiacere, lo videro partire senza dispiacere
torre; / del resto a'servi lor lasciò disporre. guicciardini, i-48: non
in casa, e il capponi gliela lasciò a disposizione dicendogli che facesse come se
faccia a tutti quanti, -e si lasciò condurre all'ucciardone. 2
, i-519: l'amico mio si lasciò dissipare in sul primo, ma non sì
o infermi. varchi, 18-3-104: lasciò pure almeno la forma de'magistrati,
le mogli che menò, la figliuolanza che lasciò, e altre simili erudizioni. brente
... / cader del ponte si lasciò riverso / col pagano abbracciato come stava
. dopo essersi accigliato e distorto, lasciò fisso sul cliente il suo faccione riboccante disprezzo
intero per distracciare la repubblica, subito lasciò di domandare la pretura nell'anno concessogli
: capì che non poteva disubbidire e lasciò cadere il sacco per terra.
aggiugnere, che in quel caso non lasciò, ma rivolse la sua naturai rabbia
rotta l'unità organica dai barbari, lasciò fondamenti d'eguaglianza e diritto in ciascun popolo
cinquantuno, si può dire che noi lasciò; ma con l'arte de'buoni maestri
, iii-132: saul si ritornò, e lasciò istare di perseguire david, e andonne
divolgere, senza più tribolarsene, li lasciò. idem, 40-i-479: tanto altri
el figliuolo muoia, fece il divorzio e lasciò la fanciulla, ed ella ne fu
uomo fè divorzio dall'armento, / e lasciò star le ghiande a gli cingiali,
giannone, 1-v-14: questo capitano ci lasciò un gran documento ed illustre esempio come
nel regno, non fidandosi di lui, lasciò suo vicario alla guardia del detto reame
a costruire un edilìzio romantico, si lasciò dominare dalle esagerazioni della scuola francese.
fattor non se n'andasse senz'essa, lasciò stare l'orazione,
513: santo giorgio... lasciò l'abito cavalleresco e vestissi l'abito
. m. cecchi, 1-2-19: lasciò mona papera / donna e madonna e usu-
in corte / propinqui più), lasciò donna e madonna. p. verri,
. foscolo, xvii-127: appena si lasciò dire da me alcune paroline secretissime, e
imba- sciadore di lodovico, che non lasciò indietro diligenza o arte alcuna per
dati, 1-73: le terre che lasciò [costantino], e donò e dotò
impassibilità mostrò quando dopo la resurrezione si lasciò palpare le cicatrici delle ferite, e
: gli altri sei [figli] minori lasciò all'imperatore per statici, perciocché sì
b. croce, iii-10-134: così lasciò l'insegnamento, si dottorò in lettere
di un'idea di prosa che non lasciò affatto insensibile il carducci, e specialmente
: quel catone... pur lasciò, innanzi uccidersi, per estrema dottrina
la ricetta, / [il dottore] lasciò scorrer la penna a versar dramme,
e un cappuccio,... la lasciò. fioretti, 2-20 (58)
drizzate avea da prima, / cader lasciò. d'annunzio, v-1-432: drizzammo
troia in italia, ad onor si lasciò recare scritto in un certo trofeo drizzato
. d'annunzio, iv-2-27: si lasciò baciare, e rispose ai baci,
bocchelli, i-331: gervasio non li lasciò dubbiare. li prese per un braccio,
a tutti. davila, 85: lasciò della sua credenza dubbiosa fama ed incerta
quel pin che folgore passando / disfrondato lasciò. colletta, i-73: ai
: la fumata che uno stormo si lasciò dietro impennandosi. quasimodo, 36:
ariosto, 23-5: volse tornare ove lasciò ruggiero; / ma non lo consentì
). verga, ii-189: si lasciò prendere dal ballo... col viso
sallo l'ebraismo che, quante volte lasciò la giustizia, fu lasciato in poter de'
l'animo che la ragione così adormentata lasciò la diritta via: cioè la via delle
li farisei, ricchi delle scritture, lasciò vacanti per la eccecazióne loro e falso
povero osvaldo un ecceomo! » si lasciò sfuggire elisa. = 'ecco l'
il grande fantastico ammalato, attaccò e lasciò retaggio al secolo che gli venne dopo
tutti i sudditi suoi, eccetti persiani, lasciò grandissimo desiderio della memoria sua. ariosto
..., ché en tale loco lasciò la città che retrovarea lo bosco et
et e contra, et en tale loco lasciò 10 laco che noi retrovarea et e
de roberto, 67: don lodovico lo lasciò dire, edificando l'intero monastero con
anzi soltanto lo sprezzo silenzioso col quale lasciò che i legionari, il giorno del
di vivo ed effettuale [dante] non lasciò che il movimento impresso alla lingua,
della mia padrona... che si lasciò persuadere a fare tutto quello che la
9-225: il vecchio venturi... lasciò appunti e schizzi per un ritratto del
con gente giunse a mezza costa, lasciò la compagnia, e andò insino al
elegantissimamente. milizia, iii-159: [lasciò] vuote esse volute, ornandole elegantemente
,... scrisse e ci lasciò in eterna memoria quella terribil parola:
e 'n man lo scettro / lucente gli lasciò d'oro e d'elettro. d
i-484: così dal capo / evaporar lasciò degli olii sparsi / il nocivo fermento,
, sì che la terra per fuggirlo lasciò un gran vuoto, poi ricorrendo in
, vii-113: quindi arato questo emistichio lasciò scritto: 4 ipsius enim jovis genus
dall'occidente, / ove legge fatai lasciò cadérla, / ravvivata maria per grazia immensa
: un cardinale legato di bologna non lasciò pubblicare certa scelta di epigrafi italiane fatta
privo, / che d'ogni amor le lasciò il cor sì emunto, / ch'
e nell'enfiagione la bocca / gli lasciò per dì e notte latrare. pratolini,
engastrimismo. savinio, 75: si lasciò sfuggire che « sentiva dentro di sé
, che niuna entratura alla gloria gli lasciò, ardì d'intromettersi nell'imperio di
una grandissima pietra,... la lasciò cadere entro nel pozzo. g.
quel fisso entusiasmo / rapito, mi lasciò quasi non visto, / insalutato.
per tutto il mese e la si lasciò smorire d'un prolungato languore. calvino
terra. pascoli, i-750: orazio lasciò a questo punto il 4 barbiton 'lesbio
pascoli, i-725: presto egli dunque lasciò le lievi melodie del poeta [di
: fece un contro-testamento, nel quale lasciò tutto a mio padre, per equilibrare,
c. 203 del suo erbario nuovo, lasciò scritto: il pane del grano
ogni suo bene e mobile e stabile lasciò. sacchetti, 15-6: la cagione
; ed essendo ricchissimo, in quello lasciò suo erede un suo figliuolo già grandicello
la roba di che 'l padre il lasciò erede, / né mai cresciuta avea né
: quella [bambillonia] allora morendo lasciò la reditade, questa [roma] allotta
: gran briga ti diede / chi ti lasciò di questo scudo erede. tasso,
: se pipino giustamente fu re e lasciò il regno nei discendenti, giustamente fu
patema pietà; e anche morendo gliene lasciò pegno l'ereditaggio delle sue piccole sostanze
venendo a morire il vecchion detto, lasciò in testamento che la facultà sua ereditasse il
sostant. medispini, 1-489: lasciò stare [il papa] i frati ermi-
armi che a la mia camera sospese / lasciò quel disleale e quelle spoglie / tutte
ernie inguinali per verificare quanto il livi lasciò scritto sopra la cura di esse.
dovè nascere dapprima spondaico (onde non lasciò poi mai nell'ultima sede lo spondeo)
di mario traboccò e una volta che la lasciò erompere ne fu pervaso lui stesso come
mogli che menò, la figliuolanza che lasciò, e altre simili erudizioni. c.
il cardinal del monte... lasciò prima parlare alli più ferventi, acciò
inf., 31-51: natura certo quando lasciò l'arte / di sì fatti animali
di quella morte, e romulo gli lasciò andare dicendo, che una morte era
. g. villani, 2-15: lasciò il terzo di suo tesoro, il quale
morì per la mortalità 1348; e lasciò ereda la giovanna e la mafia, e
un'opera... un famoso basso lasciò sbadatamente cadere una nota a breve distanza
testamento con licenza del papa, e lasciò molte cose e cause pie, e tutto
molte cose e cause pie, e tutto lasciò a maestro tomaso che eseguisse lui.
: egli, rimettendo dall'opera sua, lasciò andar non eseguiti i due editti.
mio suocero, giovanni il furbo, si lasciò ingannare e, finché visse, quando
sotto tesile veste. corazzini, 3-66: lasciò sul suo piccolo letto nero delle violette
esilio / di babilon, ove si lasciò l'oro. -esilio perpetuo o
magna e stato suo avversario, incontanente lasciò tutto il suo esordio d'italia e andonne
come si vede per più sua opere che lasciò; e massime in dua esortazioni.
proprio arido seno, e il padre non lasciò perdere una occasione presumibilmente unica di rappresentare
di tutto [il padre] si lasciò persuadere, come attesta il figliuolo, dalla
: il cardinal del monte... lasciò prima parlare alli più ferventi, acciò
. cavalca, 18-175: così li lasciò il mantello in mano per il quale
vostra. bontempelli, 7-173: non gli lasciò esporre obiezioni, lo sommerse. piovene
, ch'ai figlio ereditaria il padre / lasciò quasi per mano, indi s'accrebbe
ogni essere. cesarotti, ii-389: lasciò quell'abitazione, e andò a ritirarsi in
, 77: quel tempo ormai remoto lasciò anche da noi, come in altri
a sé tutte l'esteriori forze, lasciò costei in braccio a lelio semiviva, quasi
regalo al parroco, il quale si lasciò persuadere, e fece allogare il cadavere
iii-125: la nuova religione che cristo lasciò in terra e la sua chiesa che fondò
innanzi agli occhi, usò questa e lasciò quella. anguillara, 4-295: ardon
l'altra razza. vasari, ii-489: lasciò francesco un solo fratello, nel quale
persecutore. dovila, 271: egli si lasciò facilmente condurre a farsi capo della lega
ne trasse fuori, e parte vi lasciò dentro;... e coloro che
. a. verri, ii-54: pur lasciò [catone], innanzi uccidersi,
questa vita, non poco consolato poiché lasciò lo spirito estremo suo nelle braccia della
ed intiero ciascun, né parte adietro / lasciò, ma riempì gli estremi e 'l
. bernardino da siena, ii-162: iddio lasciò la virtù nell'erba e nelle pietre
parole... tutte queste cose lasciò iddio acciò si potesse provvedere intorno ai bisogni
parte dell'esercito, [il re] lasciò in quel luogo l'età inutile colla
eterna sicuro, al suo percotitore pacificamente si lasciò uccidere. guittone, i-3-116: che
i-481: così dal capo / evaporar lasciò degli olii sparsi / il nocivo fermento,
armi infide. padula, 297: lasciò vedovi di genitori ed in balìa dell'evento
se n'andò a dormire, e ci lasciò andare anche il griso, congedandolo con
.). rovani, i-952: lasciò che tutti gli altri personaggi facessero liberamente
/ allor, ch'ospite infido / lasciò di grecia impoverito il lido. delfino,
il fieno. oriani, x-17-67: lasciò andare innanzi i compagni per strologare un
, iv-2-964: lunella dalle dita di fata lasciò cadere nelle palme di vana l'imaginetta
246: il poveruomo... lasciò che lo scolare si ponesse il di lui
subito dagli occhi, / e gli lasciò come insensati e sciocchi. d. bartoli
6-35: la maggior parte di sua gente lasciò all'assedio di capraia, il quale
acri e specialmente severino, che mi lasciò credere d'aspettarsi molto da me,
, i-127: item, al secol nostro lasciò un lotto / con due benefiziate d'
lassò giuntare dal canto suo, si lasciò svolgere da quelle dolci et falze paroline
di tutte le cose, né si lasciò obbligare ad altro giuramento. marino, 1-52
falso cognato e la bugiarda / orrigille lasciò con l'altra setta. p. f
vedere il loro consueto amore, se gli lasciò ire adosso, piangendo molto familiarmente.
vestigio. p. verri, i-176: lasciò scolpita sulla facciata della sua casa questa
quando morì, mia moglie brianna mi lasciò una fanciulla chiamata alcesia; e volse la
gran briga ti diede / chi ti lasciò di questo scudo erede. nardi,
tutto il viso gli ruppe, né gli lasciò in capo capello che ben gli volesse
e gravandogli la veste, finalmente la si lasciò cadere, e cadde anch'egli,
a sì varie cose attendesse, non lasciò mai il disegnare ed il fare di rilievo
... [il cesarotti] lasciò quell'abitazione, e andò a ritirarsi in
, il grande fantastico ammalato, attaccò e lasciò retaggio al secolo che gli venne dopo
di venire alla risoluzione, egli si lasciò facilmente condurre a farsi capo della lega
anni passarono, mio padre morì, mi lasciò questa casetta frutto delle sue fatiche e
intra li altri legati che fece, lasciò che a tutti i poveri...
, 2-18: lo 'mperio... lasciò al figliuolo, e fecesi monaco e
tecchi, 3-83: la donna giovine lasciò fare, decisa ormai ad andar per
di quelle contrade si dileguasse, la lasciò. sacchetti, 62-24: guardando per
ne sapeva più del diavolo, si lasciò cadere a terra tutto in un fascio
alcuni fece, / né il grembo si lasciò, né il seno vóto: /
: e lunella dalle dita di fata lasciò cadere nelle palme di vana l'imaginetta compiuta
è la città italiana che la guerra lasciò più malconcia per il lato monumentale,
sulla strada. pancrazi, 2-71: vi lasciò cadere una fatta bellissima, e così
, lo scottò in maniera tale che lasciò nella mano impressi evidentemente i segni della
sì: o che pecora, egli si lasciò fuggir dalle mani così solenne tratto;
col parlar confuso / loco al dubbio lasciò. vivi nel posto / che il
. equicola, 396: giulio cesare lasciò scritto ch'erano soliti gli dei dare
ducati. guicciardini, 2-6-17: mi lasciò passare [il governatore], rendutami detta
le mogli che menò, la figliuolanza che lasciò, e altre simili erudizioni. manzoni
18-3-261: papa clemente nel suo testamento lasciò per fidecommisso, che i beni della
d'azeglio, 1-267: gli si lasciò un fascio d'erba [al somaro
e bella, / coglier non ti lasciò di colpa fella / il triste frutto detrimento
si partì sconsolata, / poi che lasciò lo core / a la battaglia ove
sulle ferite..., mi lasciò senza fiato e senza sangue. svevo,
col ferro in mano: / e qual lasciò ferito, e quale ucciso. aretino
mano di dio ferito di morte subitana, lasciò il luogo a succedergli guansufù, tanto
dimostrossi bene nella sua morte, però che lasciò a mio padre lb. v a
i-482: così dal capo / evaporar lasciò [il mio signore] degli olii sparsi
affa spalla di lui, e si lasciò andare. bocchelli, 13-173: -questa volta
fece legare le mani dietro, e lo lasciò nel lito dandolo innanzi a due ferocissimi
ferocia ci si mise, che non gli lasciò oncia di carne che non fosse piaga
, 116: nella sua storia milanese ci lasciò memoria come qui si contassero ben
il viso gli ruppe, né gli lasciò in capo capello che ben gli volesse,
aurora. f. corsini, 2-22: lasciò sul ferro con parte della marineria i
di parava un anno e più, e lasciò quel campo del signore così ben coltivato
a sentire. leopardi, i-600: lasciò le atrocità commesse anche ne'primi e
che drizzate avea da prima, / cader lasciò; ma incontro al suo signore
l'urna fatale, in fiacchissime disposizioni lasciò gli stati. -inefficiente (la
la lanterna. vittorini, 4-380: si lasciò andare, infine, anche col capo
, lo fiancheggiò, lo superò, lo lasciò andare. move, e mentre scocca /
: e1 povero prete per non aver denari lasciò pegnio al poliamolo un giubbon di raso
sulle ferite..., mi lasciò senza fiato e senza sangue. serao
alla gravità del mio personaggio, mi lasciò immergere sino alle fibbie delle ginocchia nella
fuggendo lancia la sua freccia, ritirandosi lasciò nel senato fidi e sicuri elementi di futura
le diede mi conosceva e me le lasciò a fido. -fare, aprire un
suo malatesta tuttavia, gioso del scanno se lasciò cadere, dove sospesa remanendo, in
nel petto, e su la figlia / lasciò cadérsi, e le spirò sul viso.
i-i-iio: morì di morte repentina, e lasciò due figliuole femmine, ed uno maschio
azzo del mille e trecent'otto, lasciò il dominio di ferrara a fresco, suo
m. giustinian, li-5-202: mi lasciò in dono per ordine regio una collana d'
sfiorandola. buzzati, 3-297: si lasciò andare giù a precipizio [su gli
realizzazione di un'idea di prosa che non lasciò affatto insensibile il carducci, e specialmente
suoi principii fino alla fine, non lasciò mai di arricchirsi, e acquistar sempre
a fondo in quel subito, si lasciò intrigare in un laccio. b. davanzali
serva passata ad altro servizio, e lasciò che ola l'abbracciasse forte. pea,
e per questo consiglio donato ac- ciaiuoli lasciò per testamento, che i danari che aveva
confessionali. moravia, viii-34: ella si lasciò attirare docilmente, ma all'ultimo momento
avea e mal seguita, senza finita lasciò stare. d. bartoli, 40iv-
suoi fiumi disseccati. pavese, 7-37: lasciò che parlassi. guardava il fumo
l'istesso. pancrazi, 2-173: lasciò [il cane] allora il suo boccone
carducci, iii-25-30: l'onorevole depretis lasciò crescere, a consolazione della scienza e
e, dopo essersi accigliato e distorto, lasciò fisso sul cliente il suo faccione riboccante
che la iscorticò [la mula] lasciò appiccato alla pelle quelli unghioni e fittoni
tremava e che da rossor sorpresa / lasciò cadérsi a rotolon le frutte / dal
il bambolino fra le gambe, si lasciò tutta sul flauto del mulattiere.
.. strillavano. alvaro, 10-174: lasciò un bel palazzo di stile floreale,
. de marchi, ii-52: si lasciò attirare dal baccanale, che rumoreggiava sul
... come il padre che gli lasciò il malloppo, anche lui, a
regno fu spedito / e la moglie lasciò vedova in letto, / oh allor sì
l'inspirazione di dio,... lasciò il fondo del suo deserto, e
un suono dolce,... lasciò cadérsi dalla bocca soave. idem, 17-358
: una notte e due dì lo lasciò pendere dalle forche, sì che la vedova
sanguinoso. panzini, i-345: il contadino lasciò lì, e preso il forcale,
verga, 4-203: donna fifì si lasciò andare anche a stringere la mano che il
e se fiore ne prese, tosto la lasciò. -non trovar modo né forma
ballare un attimo sul palmo poi lo lasciò cadere nel fornello della pipa.
trattato certo accordo per alcuni cardinali, lasciò viterbo e forni montefiascone. guicciardini, vii-70
dei leoni. pavese, 9-22: ci lasciò sull'aia davanti ai grandi fori bui
alla sposa infedele / la fortissima chioma lasciò. carducci, iii-20-15: un angelo
angariare. boccalini, ii-234: si lasciò uscir di bocca che lo scaligero l'
che quella del suo peso e la lasciò cadere sulla mia guancia. d'annunzio
e delle torri di mitilene, non lasciò mai di tenervele intente e lagrimose.
cavalca, 16-2-98: non ne gli lasciò andare, ma faceva loro una cortese
. livio volgar., 1-46: lasciò un poco di gente a guardare le
/ teli, onde grevi a voi lasciò la pia / madre i forzieri. d'
78: là dove dimora / chi partendo lasciò gli occhi miei foschi. -opaco
giunto ancora michel zanche, / che questi lasciò un diavolo in sua vece / nel
: cadé infermo il mio padre, e lasciò intanto / il mondo e la sua
che portava una tartaruga per aere la lasciò cascare, ed abbattessi a darli in su
6-372: donna adelaide... lasciò d'accoppare con la sua fragorosa e
gli apostoli, nulladimeno la potestà che cristo lasciò a'medesimi fu in tutti eguale
e planco spezialmente, cui fuggir non lasciò la sua de- gnità: ma ritirossi
qual proverbio francesco serdonati... così lasciò scritto a nostro proposito: chi non
? di farmi?... e lasciò la frase a mezzo. leopardi,
1-84: bacco fe un ghigno, e lasciò andar un rutto, / e disse
di romania. beicari, 1-101: lasciò [dio] tentare il demonio molti
fuggendo lancia la sua freccia, ritirandosi lasciò nel senato fidi e sicuri elementi di
. ariosto, 10-24: tutta tremante si lasciò cadere, / più bianca e più
e dalla scarsa lode de'versi, lasciò dispettosa quegli spettacoli. foscolo, xiv-347
stupida ascoltatrice. verga, i-182: si lasciò baciare, fredda fredda, e volse
ira con- ceputa contra'tiranni, si lasciò trasportare insino ad uccidere il figliuolo.
la generazione. d'annunzio, iv-2-6: lasciò i porci al pascolo, e si
bocconcino. dossi, iv-191: lasciò le amiche, i libri, le passeggiate
i frenati colubri, in preda tutte / lasciò a l'orrida lue le biade inferme
detto, a freno sciolto / il saracin lasciò poco giocondo, / che non sa
/ il carro, a cui fetòn lasciò lo freno, / quando trasse i corsier
: nel fiore della sua gioventù si lasciò deviare, essendo già morto suo padre
2-16 (46): santo francesco non lasciò, dicendo loro: -non abbiate fretta
, / l'emo nel fiume si lasciò cadere. caro, i-287: l'altra
, in quel suo albergo fido / lasciò radici, onde con gravi accenti /
liani ec. guerrazzi, iii-242: si lasciò rubare la mano dall'abitudine della frondosa
sua spada acuta / ed un fendente lasciò andare a valle / sopra la spalla
frottole. foscolo, xi-i-iio: si lasciò sedurre a spacciar frottole dall'amore del suo
. foscolo, v-82: quel ghiottoncello lasciò andare un'inumana frustata all'uno e
gli uomini. serdonati, 9-372: lasciò quel campo del signore così ben coltivato
mano di fuga, e colui che mel lasciò vedere non mi diede tempo da poterlo
a rimirar lo passo / che non lasciò già mai persona viva. simintendi, 1-40
si partì sconsolata, / poi che lasciò lo core / a la battaglia ove
: cosmico è morto... / lasciò di quella ogni piaggia fiorita: /
quei miserabili satelliti che il poter fugitivo lasciò nelle nostre mani. soffici, iii-130
vittorie ciro ed alessandro / volle assembrar, lasciò da l'aspro dorso / de'monti
.). simintendi, 3-157: lasciò lo regno d'eulo, e le terre
del padre di mio padre / non lasciò nulla a i figli de'suoi figli,
5-i-143: per comandamento della crudele elisabetta lasciò maria stuarda il capo sopra un palco
come si dice, ed appena si lasciò vedere. 37. prov.
mise; e su le piume adultere / lasciò l'impronta e rise. mazzini,
i gabba donne, nel modo che si lasciò gabbare la sfatata che ti dico.
fra giordano [crusca): si lasciò persuadere da quella femmina gabbatrice. trattati
altre antichità. gioia, 1-ii-275: hunter lasciò al pubblico il suo ricchissimo gabinetto anatomico
che era a capo dell'italia, lasciò, per finta o per beffa, che
anima - letto ed in libertà lo lasciò. garzoni, 1-622: i sfrontati
mancanza d'una unità prevalente, che lasciò aperta la strada a quella che abbiamo
larghe. d'annunzio, v-3-145: lasciò rasoio e lanciuola, ranno e mignatte,
4-48: l'altro... lasciò per darsi contegno ruzzolare la mano sui
ostilio per esser re, ma vinto si lasciò morire. d. bartoli, 20-81
tassoni, 4-53: in suo luogo lasciò guido canossa: / e non prese
gran viro / a cui nostro signor lasciò le chiavi / ch'ei portò giù di
mercurio e pallade. giannone, 1-iii-171: lasciò errico... due figliuoli gemelli
incantato. moravia, xi-380: si lasciò cadere sull'erba di un'aiuola gemendo
-tr. faldella, 5-34: gli lasciò andare... un buffetto sulle
di gente. simintendi, 3-158: lasciò le mura partenopee dalla parte diritta e
e percuotendosi il bel petto, / lasciò cadérsi in su 'l giacente corpo:
, 1-180: aperse le palme e si lasciò cader le ova, né se ne
a rimirar lo passo / che non lasciò già mai persona viva. petrarca,
tutti uscissero del giappone,... lasciò superiore del collegio di maccao il p
boccaccio, vii-221: montando nel ciel lasciò a noi i gigli / delli apostoli
saette, che erano d'oro, lasciò torre alla sua brigata, dicendo eliino gioco-
, ferito d'un colpo mortale, vi lasciò la vita. -da giostra (con
oro a scaglione. sagredo, 246: lasciò che lo scolare si ponesse il di
, i-117: fece una giravolta; che lasciò i segni del tacco sul pavimento.
a. f. doni, 2-56: lasciò star la catena senza due giravolte manco
retenire, / per compiacerlo al fine il lasciò gire. firen zuola,
. e. gadda, 10-108: si lasciò andare finalmente a proporgli una gitarella in
al fresco. cieco, 22-57: lasciò fuggendo un ricco e bel monile / insieme
, onde ripararsi dal freddo, il lasciò in una picciola giubetta. c. gozzi
tre confetti. vergògnati! e lo lasciò implorante con le mani raccolte a giumella
donna di donati, e quella delli amidei lasciò stare. boccaccio, iii-12-69: il
g. villani, 12-2: il duca lasciò i nostri sbanditi sopra i quali avea
malatesta tuttavia, gioso del scanno se lasciò cadere. 3. seguito dalla
autografi. lanzi, i-57: né altro lasciò in pubblico a firenze, giusta il
giusti tempi. pavese, 9-9: ci lasciò soli quel tanto ch'era giusto.
di patema pietà; e anche morendo gliene lasciò pegno l'ereditaggio delle sue piccole sostanze
3-150: si ebbe un silenzio che lasciò udire il ticchettìo delle gocce di sangue
, corte., i-62: non lasciò di versarmi anch'egli sull'anima una
un golpattino e rinvoltolo nel mantello, si lasciò lacerare il ventre con l'unghia e
, 2-49: esausta, cristiana si lasciò cadere a terra, tutta in un
veloce. pratolini, 1-105: bob lasciò cadere la stecca [del biliardo],
nipote. m. villani, 1-9: lasciò la giovane reina... govematora
i-340: fece testamento, per il quale lasciò... ch'ella fusse govematrice
governo del regno. cieco, 1-12: lasciò la madre al governo del regno.
. sacchetti, 142-52: egli lo lasciò con questa gozzaia in quell'ora e
memoria). beltramelli, iii-160: lasciò di sé gradevole memoria. -che ispira
ciottoli. vittorini, 9-125: egli si lasciò andare sullo schienale del divano guardando le
in particolare quelle che domenico becca- fumi lasciò nel pavimento del duomo di siena..
disordinata grandezza dell'elsa, che non li lasciò passare in quella notte. f.
carducci, iii- 20-67: né si lasciò gravare all'autorità delle scuole, delle
un suo gran protettore, e lo lasciò in grembo all'afflizione e al dolore.
/ teli, onde grevi a voi lasciò la pia / madre i forzieri. pavese
utero). marino, 2-149: lasciò giove di leda il ventre greve.
signore. bon, li-4-61: si lasciò vedere e gridare re augusto e liberatore
volgarmente trattarono. siri, i-431: vi lasciò la vita il cavaliere ceva, soldato
dare anche l'arme, e gli lasciò andare un solenne grifone, che tale è
e di due anguinaie grosse, matteo mi lasciò a buda solo in casa michele marucci
a le spalle / grossi e maturi si lasciò l'altro ieri! 55
tagliò tutte le barbe, e solamente gli lasciò il grosso. cantari cavallereschi, 106
avea guadagnati di lavorare lino, morendo lasciò. balducci pegolotti, i-194:
uno scrittore francese... che lasciò una buona novella intitolata « la mort de
. g. villani, 7-75: lasciò in agguato di fuori da messina due
del padre tuo, le quali egli lasciò a guardare la casa, acciò che,
che sempre guardi. velluti, 66: lasciò cinquecento fiorini a chi facesse la sua
da bene di filippo vostro / lo lasciò qua, che ministrasse il tutto,
ferro in mano: / e qual lasciò ferito, e quale ucciso. di costanzo
gli altri. gioberti, 9-i-527: si lasciò ogni altro addietro nella schiera onorata dei
, [il petrarca] non si lasciò però tanto vincere a quell'amor de
/ passò in calavra, e qui lasciò in guato / domilia cavalier, per far
alla guazzosa terra ove manto crudissima giovane lasciò le sue ossa con etterno nome,
altiera, i... / lasciò la fraude a guerreggiare il loco, /
: equipaggio. simintendi, 3-157: lasciò quelli del fiume acheloo, e li
la corona di qualche ingegno sublime che non lasciò successore. -tastare, palpare
combuste? machiavelli, 467: non gli lasciò [la morte] gustare le sue
... e niuna notabile cosa lasciò a narrare. 2. figur
: questo fu il conforto che paolo lasciò a que'novelli discepoli, forse di
[pene] continuamente illibato, né lasciò mai che lo svenassero fuchi lascivi,
parte ad offendere la verità, ma la lasciò nel suo essere di prima illibata ed
guanciate. brignole sale, 2-452: lasciò che ad inviperirle le chiome, ad insanguinarle
siri, 1- vii-462: tilli vi lasciò la vita che aveva illustrata con sì
pazzie d'un uomo, che si lasciò imbabbuinare dalle arti d'una femmina.
imbarazzata e i simboli equivoci, si lasciò a poco a poco l'antico metodo di
non avrebbe creduto d'avere, si lasciò imbaulare in una diligenza per sì lungo
f. doni, 2-63: la si lasciò imbecherare e armossi; e io meglio
. ramusio, iii-312: il governatore lasciò fra via una imboscata d'alcuni a
de i suoi l'imboscata e si lasciò vedere allo scoperto un grosso di circa a
, i-38: abbandonò la propria casa e lasciò la possessione imboschita diventar pasture. imperiali
mota! angioletti, 26: lasciò cadere un grande foglio di calcomanie sul
la città alltstria. jovine, 440: lasciò la grande strada ed entrò in un
imitatorello invi dioso non si lasciò mai fuggire occasione di lodare il suo
discorse. buonafede, 2iii- 62: lasciò che i filosofi immaginassero a lor voglia
di tutti li martiri, perché la lasciò correre forte, e perché era di
perché era di gentile imaginazione, la lasciò ire assai, ma la ragione non
tanti mila racconti impuri; ogni racconto lasciò la sua immagine, e l'immagine
iv-2-964: lunella dalle dita di fata lasciò cadere nelle palme di vana l'imaginetta
nievo, 634: il valoroso colonnello mi lasciò con un gesto di promessa immanchevole.
le pianelle... che egli lasciò alla bocca del monte, io scopersero.
tenebre fitte pel suo pudore, si lasciò andar giù. comisso, v-33: fatto
familiari, 34: del fatto del podere lasciò a giovanni l'impaccio. sannazaro,
zia che l'accolse piangendo, lucia la lasciò con agnese che se ne impadronì per
. g. gozzi, 1-102: lasciò loro per testamento tutti i suoi ferri
e ne raccolse un pugno, che lasciò cadere sfregando le dita: - medio
14-148: la prima [donna] lasciò perché povera, e si accostò alla
., 34 (600): lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin
viii-45: salvestro fu salvo, e lasciò vive dopo di sé le fazioni che
che, impedito dalla morte, egli lasciò imperfette o non potè dar fuori, furono
. g. villani, 10-225: lasciò a'rossi di parma la guardia e
. la fumata che uno stormo si lasciò dietro impennandosi. 4. venat
.., si ritrasse dalla impresa e lasciò l'opera imperfetta. giambullari, 5-249
asseguir procura / quella vittoria ch'ei lasciò imperfetta. capriata, 49: cotali pratiche
essendosi già cominciata a fare, si lasciò imperfetta, i latini lo dicono preterito
lui di tal arte imperitamente, si lasciò., burlare et imponere silenzio da
, i-288: se talvolta egli si lasciò trascinare dalla costumanza... d'imperlare
: qualunque istanza facessero, non lasciò loro il doge veruna speranza dell'im-
onesto. baldinucci, 9-v-89: come ne lasciò scritto 11 vasari, essergli stata posta
e... ad un olmo la lasciò impiccata. tassoni, 2-45: che
era stato impiegato..., si lasciò così opprimere dalla malinconia, che in
da vienna lo lasciarono fare, e si lasciò che si impigliasse nell'equivoco. tozzi
: plutarco nel riferir questo fatto si lasciò imporre da una tradizione mal fondata. filangieri
risoluzione generosa, rimase muto, la lasciò impremiata. = comp. da in-
vivo ed effettuale [dante] non lasciò che il movimento impresso alla lingua,
viscere impresso. tasso, 6-54: lasciò la pugna orribile nel core / de'sara-
mano di sciarra colonna inguantata di ferro lasciò la impronta su la faccia senile
arrendere, il quale poi per paura lasciò, era sospetto al re.
.). brusoni, 909: lasciò di vivere la regina madre d'inghilterra.
ii-19-203: quel benedetto ambrosi non gli lasciò tempo di spiegarsi e né anche di
un pilastro, se la inalberò davanti, lasciò sull'orlo del portico esteriore i sandali
i-2-451: di questa educazione monastica la milesi lasciò ricordati molti particolari, non tutti inameni
francia contradisse loro, e non gli lasciò partire, onde il papa maggiormente s'inanimò
). priuli, li-1-366: si lasciò persuadere a condurre la corte in vagliadolid
in che modo l'astuzia pretesca si lasciò incappare ne le unghie di male branche.
, mio fratello e di tomaso, lasciò... con incarico che noi tomaso
tagliati in pezzi. tassoni, 9-13: lasciò la fiamma 11 monte incenerito, /
strusse le incerate penne / e mi lasciò di piume disarmato. tassoni, 296
una parola che però non venne, lasciò che due o tre respiri profondi sciogliessero
buca inciampa. assarino, 2-ii-47: lasciò, per non inciampare in qualche disavventura
. brusoni, 180: non si lasciò muovere ancora dalla sua congiunzione con la
essere incollati. aretino, 20-252: si lasciò cadere il mento in seno, e
m. adriani, v-341: si lasciò tirare da lei come se fusse seco
i-63: il contadino per la maggior parte lasciò i campi incoltivati. lud. guicciardini
, 1-i-284: parson,... lasciò loro i fucili e le lance e
storico de'nostri tempi... si lasciò uscir dalla penna, troppo incomportabilménte scrivendo
thovez, 1-174: il pittore incompreso lasciò libero sfogo al suo sdegno. ojetti
d. bartoli, 1-2-44: né lasciò d'andare in traccia di que'più
mano..., ma subito la lasciò, forse pentita di essersi abbandonata ad
, iv-398: il mio coraggio non si lasciò spaventare da quell'incoraggito leardo per l'
e ferito il nobile giovanetto, lo lasciò quivi subito a terra morto: indi
cui già rapida folgore del cielo / lasciò brulla di foglie e incotta i rami.
fune e con quelli attenendosi, si lasciò andare col capo all'ingiù.
): incrocicchiate le mani, si lasciò andar per morta. berni, 27-14
2. figur. che non si lasciò (e non si lascia) sopraffare
-tr. linati, 11-24: lasciò scorrere un po'di silenzio, poi,
salto. collenuccio, 65: lasciò vinigisio a luceria in puglia,
nazionalità. carducci, iii-10-127: si lasciò andare alle meditazioni, alle fantasie,
. piovene, 6-23: la madre si lasciò strappare di bocca 6. sostant
l'immatura morte del marito... lasciò la numerosa, tenera, indigente famiglia
la detta casa colle sua apartinenze predette lasciò allo spedale di santa maria nuova colle
aver questa pecca. caporali, i-128: lasciò molti importanti e bei segreti / di
: né delle cose naturali alcuna ne lasciò indiscussa, sì come in molti suoi
sopra la spalla et il collo indormito lasciò il comodo a gli altri carnefici di
avanzato di molti scudi, che morendo lasciò al- l'istesso principe. buonarroti il
come volesse minacciare qualcuno, poi lo lasciò cadere inerte sul ginocchio. govoni,
i-8-12: ch'altro mai / fortuna mi lasciò, quando su i primi / inesperti
, che era come infamiato, si lasciò morire di fame, per la vergogna.
ben desta e infantilmente pronta, se lasciò trasportarsi al piacer della favola anche dallo
: sul suol tra piaghe infeste / lasciò stesa / la dolente clitemnestra. stigliarli
, andò talmente allargandosi che niuno pensiero lasciò in me o non tocco alquanto o non
colpito da una malattia infettiva che lo lasciò poi sempre di salute malferma.
flussione degli occhi... mi lasciò di molto debilitata ed infiacchita la vista.
infinito / più lungo dei tramonti / ti lasciò nella vana / memoria della sera.
le corone novelle. cassola, 5-171: lasciò la vanga infissa nel terreno e si
tela enorme: / è quella che lasciò, per infortuni, / la casa
, xii-2-326: suo fìdeicommissario... lasciò e lascia il prelato sig. canonico
arzigogolato. tassoni, iv-2-124: si lasciò poscia tirare dalla musica nuova figurata e
come si dice d'aristotile che si lasciò infrenare e mettere la sella e cavalcare
vostro leggiadrissimo pennello,... lasciò certi semi de gl'affetti suoi nel mio
: il padrone di casa disse e lasciò dire. fece qualche risatina e s'ingaggiò
suoi beni agresti e della filanda, lasciò la condotta di questa alla moglie e
di contentarlo, [il re] lasciò entrare i provenzali nella camera della regina
: la bella, vezzosetta ingannatrice / lasciò quell'infelice, a cui non valse
ingarbugliava. egli, senza pietà, la lasciò ingarbugliare, guardando in aria, senza
. spallanzani, 4-v-161: non si lasciò d'intraprendere il medesimo cimento con molti
e mio padre alquanto ingenuamente vi si lasciò condurre. bigiaretti, 8-261: nessun
davvero non torna. buzzati, 3-288: lasciò passare adagio il tempo, il tempo
conte ragazzo usate, piagnendo gli si lasciò cadere a'piedi e umilmente d'ogni oltraggio
e condotto a guarirne a castagneto, gli lasciò, per il chinino ingoiato, straordinarie
non disputò nel- l'academia, non lasciò scritti volumi di parole, lo dovremo
, 108: al fin sparve e lasciò l'alma d'ardore, / di stupor
frettoloso, / l'elmo nel fiume si lasciò cadere. della porta, 4-62:
alcun languido infermo, / no 'l lasciò 'ntender l'altrui dubbio scritto. goldoni
accennò di sì col capo e poi si lasciò pian piano cadere a ginocchio..
vi-377: celestino... non si lasciò vincere dalle tentazioni di quella viltà che
gemelli careri, 2-ii- 335: lasciò tre figliuole femmine; e fu innalzata al
sparve subito dagli occhi, / e gli lasciò come insensati e sciocchi. a.
sogni. pirandello, 5-137: si lasciò stringere, senza rispondere: inerte, come
d'awantaggio la spagna,... lasciò correre quasi insensibilmente il maritaggio di madamigella
fatto sembiante d'inserrarlo ben bene, gli lasciò l'uscio aperto. carducci, iii-9-62
uccelli. cavalca, 20-40: non lasciò barione, né quindi si partì insinoché egli
a quel libro che il medesimo tolomeo lasciò scritto dell'analemma. g. bentivoglio,
cellini, 2-71 (424): si lasciò vincere troppo dalla sua insolènzia, e
'l mondo: / di sé lasciò molti paesi intatti. g. p.
. donalo degli albanzani, 137: lasciò a quegli che seguissero integra testimonianza,
ix-1446: la provincia d'olanda si lasciò traportare in guisa dalla passione che voleva
c. dati, 158: apelle si lasciò scappar di bocca: o re,
. botta, 5-436: l'imperatore si lasciò intendere che il chiamassero re. manzoni
8-169: nerone... non lasciò intentata veruna ribalderia. s. maffei,
sua intenza / d'uno che si lasciò vincere dall'amore. = deriv
, che intercedeva per lei, non la lasciò [il fratello] maritare. piovano
carducci, iii-7-463: dappoiché la francia lasciò fare garibaldi in sicilia, perché noi interveniamo
. aretino, 20-82: si lasciò portare da'suoi piedi in quella di
il soldo, fuggì di napoli e mi lasciò miserabile. alfieri, 5-150: uno
arti, / e visse, e vi lasciò suo corpo vano. idem, inf
denari senesi. strinati, 104: lasciò che'consorti dovessero dar loro libbre d