è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio: / le avverse forze
(raro conceduto). dato, largito (per grazia, per favore)
armi latine, dirass'egli ci fusse largito dalla fortuna? equicola, 29
è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio: / le avverse forze
il più lontano sospetto: lo stato largito come generosa concessione di monarca, invece
309: il « buonasera, anseimo » largito al passaggio pioveva giù dal fastigio di
è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio: / le avverse forze
g. gozzi, i-22-110: oh largito dal cielo a noi mortali / sagro
armi latine amplificato, dirass'egli ci fusse largito dalla fortuna? sansovino, 2-135:
di ruine, il titolo di eminenza largito ai cardinali. d'annunzio, iv-1-511:
mi largisse 'l pasto / di cui largito m'avea il disio. idem, par
da lui [gesù] ci è largito ogni bene. storia di tobia, 19
è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio. guerrazzi, 6-510:
, capo del governo rivoluzionario, aveva largito 'amnistia 'alle truppe che lo avevano
de'quali, o nume, tu hai largito le penne, onde alto levarsi a
; ma parlare lungamente con dio si è largito e puossi fare. dante, vita
251): lo re sì le avea largito ch'ella [la figlia] si
da largus * largo '. largito (part. pass, di largire)
e infallibile del patto rinnovato e del perdono largito. carducci, iii-23-46: alle otto
nato un pargolo, / ci fu largito un figlio: / le avverse forze tremano
: il « buonasera, anseimo », largito al passaggio, pioveva giù dal fastigio
1-iii-285: se al mastodonte fosse stato largito uso di ragione, avrebbe egli forse
armi latine amplificato, dirass'egli ci fusse largito dalla fortuna? marco foscarini, li-6-426
infallibile del patto rinnovato e del perdono largito. 3. che è volto
di meraviglia. -concesso, donato, largito. boccaccio, dee., 1-1
, occasione di lavoro; il compenso largito più o meno istituzionalmente, ufficialmente e
de'quali, o nume, tu hai largito le penne onde alto levarsi a quei
che mi largisse 'l pasto / di cui largito m'avea il disio. idem,
., o nume, tu hai largito le penne onde alto levarsi a quei
quell'indefinibile scintillio che è un dono largito ai nati in trinacria. pensi al
partic.: perfetto in quanto emanante o largito da dio. galliziani o rinaldo
: distribuzione benefica di cibo; vitto largito come elemosina. -fare la pietanza:
provvidenziale di dio (un evento); largito per volontà divina (la grazia)
fare la poesia divina, il dono largito dagli dei ai loro prediletti è d'ammirarla
diritto commerciale, protezione è il favore largito ad alcune industrie per farle prosperare dentro
la quale per propria bontade hae tanto largito e donato alla spezie umana universalmente ch'
ricompensa dell'amore che tu mi avevi caramente largito se non il pianto funerario e il
riconcedere), agg. concesso, largito nuovamente (un bene).
, o, se non negato, largito duro, a spizzico e con rinfaccio.
con riferimento alla fortuna che lo ha largito. g. bragaccia, 1-468:
quali, o nume, tu hai largito le penne onde alto levarsi a quei diletti
quell'indefinibile scintillio che è un dono largito ai nati in trinacria. moravia, xiii-
merito ai beni che il signore aveva largito all'uomo? -progenie di animali.
. sumministrato). dato, procurato, largito (un soccorso, un aiuto economico
nella magna. -non venire più largito. bacchelli, 2-v-575: gli elettori
il lido? -per simil. largito con parsimonia (il denaro).
ecc.); perfetto in quanto largito da dio (l'amore).
; eccelso in quanto proveniente o largito da dio. laude cortonesi,
aiuto, in partic. in denaro, largito dalla collettività (e, modernamente,
, assegnato, conferito, concesso, largito. giustino volgar., io:
: se don cotanto / non m'è largito, della mia volenza / l'ombra