dissimilata dal lat. asbestos (sott. lapis) ', dal gr. #
isidoro, 16- 5-7: « alabastrites lapis candidus, intertinctus variis coloribus, ex quo
», « pietra filosofale »: lapis philosophorum), insieme con l'elisir
: ogni giorno con un pezzetto di lapis faceva un segno su di un piccolo almanacco
biacca grossa e quanto una fava di lapis amatita, e macina bene insieme quanto
pestarlo, sì come de'fare del lapis amatito. libro delle segrete cose delle
il cennini] gli dà nome di lapis amatito, conforme alla sua vera origine di
, conforme alla sua vera origine di lapis haematitus, quasi pietra di color sanguigno.
once cinque, amatita rossa, cioè lapis rosso da disegnare, una mezza oncia.
di tanto in tanto prende con un lapis alcuni appunti sopra un pezzo di carta.
i suoi appunti facendo scorrere alla cieca il lapis sulla carta. calvino, 1-473:
. = lat. scient. [lapis] asbestos, dal gr. « sopeoto
isidoro, 16-4-4: « asbestos arcadiae lapis ferrei coloris, ab igne nomen sortitus
primi esili asparagi che sembrano mazzetti di lapis inconsapevoli di aver sbagliato bottega.
postille che egli vi fa con un lapis acuminato come uno stile, e dal volger
le ramificazioni dell'oro sparse per il lapis ovvero azzurro oltramarino. soderini, ii-335:
, da cui prese il nome di lapis bononiensis o spatum bononiensis; poi si
»; idem, 19-7-7: « arenacius lapis concretus maris arenis; hic et bibilus
, per lo più con inchiostro o lapis colorato, una scheda bibliografica o un
biblioteca o dalla libreria, si tira col lapis di colore o coll'inchiostro un
me lo consegnò dopo averci scritto col lapis alcune parole. -figur. barilli
di francia, che oggi si chiama lapis amotica, che è di colore rosso e
baldinucci, 79: l'adoperano [il lapis] ancora li spadai per metter l'
577: avevo fatto bucare il detto lapis lazzuli. magalotti, 21-28: diasi.
, sul suo tovagliolo: scritto a lapis, sovra un mezzo foglietto che pareva
vallisneri, iii-381: calamita (magnes, lapis hieraclius, lapis syderitis, lapis nautcius
calamita (magnes, lapis hieraclius, lapis syderitis, lapis nautcius). si trova
, lapis hieraclius, lapis syderitis, lapis nautcius). si trova nelle miniere
di un disegno impiastrato di polvere di lapis rosso o nero, e con una
e con le parole, scritte a lapis: mi uccido, perché così mi piace
bianchi, cera lacca, ostie, lapis, penne, inchiostro, polvere e altro
che è giusto come il dire * lapis lazuli ', quando azul, in arabo
azul, in arabo pur significa * lapis ', cioè pietra. così cerase dal
soffi. = lat. (lapis) caerulea e caeruleum (plinio, 33-13
mano, tirata o di penna o di lapis o di chiaro oscuro, rimettendosi
senza bisogno poi di star a segnare col lapis rosso 1 punti dove l'allegoria dà
suoi appunti facendo scorrere alla cieca il lapis sulla carta. -figur. senza
taccuino tutto spiegazzato e un mozzicone di lapis copiativo. segnò in una colonna le
occhio... r. tuzia, lapis ematitis ana dramma tre. garzoni,
spinale, affilata a mo * di lapis temperato. -cono retinico: in istologia
vedendo l'orecchia così minutamente finita di lapis?... io mi conversi
taccuino tutto spiegazzato e un mozzicone di lapis copiativo. segnò in una colonna le spese
dal- l'acque, sono come il lapis spongiae, il corallo, la corallina.
balli ancora sulla corda! rossetto, lapis di nero... *. «
', delle 4 poesie scritte col lapis 'di marino moretti, delle * provinciali
il fegato, la milza, col lapis dermografìco. dermografismo, sm.
selva di tagli e segni e richiami a lapis rosso ed azzurro, dichiaravano a colpo
diasena, e le pilule de lapis lazuli [curano] la melancolia. garzoni
piallato... è, scritto a lapis, grafia irregolare, baldanzosa, d'
sera, tutto mollato, con un lapis. papini, 8-114: s'era presa
far meco duello. armisi pure di lapis e di colori. maia materdona, iii-319
assai bello, che i paesani chiamano lapis lazzuli... egli pare a prima
... egli pare a prima vista lapis lazzuli; ma penso che sia un
parla ex-catedra, e scrive, a lapis, delle encicliche urbi et orbi.
), sf. (riferito a lapis 'pietra'). cfr. isidoro, x6-io-xx
495: miei carissimi, scrivo col lapis perché ho « essiccato » letteralmente l'ultimo
, tirata o di penna o di lapis o di chiaro oscuro. -fantasiùccia,
fatali con la punta di un lapis. -anagramma fatale: profetico.
luccicava il fermaglio d'oro di un lapis. buzzati, 1-135: uno [
tavoletta di porcellana con sopra scrittavi a lapis la lista dei cibi. palazzeschi,
ricorrere, in idea, la mano al lapis rosso e blu della correzione dei compiti
cfr. isidoro, 16-4-9: « phrygius lapis ex loco traxit vocabulum; nascitur
pietra detta latinamente da'naturalisti * fungifer lapis '; ed è una sostanza calcaria
apparisce della figura appunto d'un certo lapis iudaico, che è bislunghetto, ed
segno di pace gli batteva gentilmente col lapis o col tagliacarte sulle dita. buzzati,
tutto sporco di cattive iscrizioni, a lapis, fatte col chiodacelo, col carbone
lunare, dei quali quelli fatti con lapis e gesso sono ragionevoli. marino,
gettava le prime fantasie in lavagna col lapis e con più cura in carta. palazzeschi
una stampiglia e il ghirigoro, a lapis copiativo, di vaisecchi chiudevano la breve
ritrovavo il metro giallovo, il grosso lapis rossocarota da muratore. -ambra gialla:
e scuro, altri di carbone e di lapis nero, altri gradinati, altri tratteggiati
a caricare la grafite, quella dei lapis. = voce dotta, deriv
iii-38: come spesso non aveva né lapis né colori, vi sopperiva con sassi
tu dirai vedendo quanto ho scarabocchiato col lapis in margine del tuo scritto. nieri,
più imbecilli: distintivi e bottoni, lapis e temperino, taccuini e scatole di pastiglie
mirabile che il ganimede in sì bel lapis avete fatto. vasari, i-863:
... adoprano un brunitoio di * lapis emate 'duro, da nuove
abbia una libra di questa polvere di lapis lazzari e rimescola bene insieme ogni cosa,
infame e sono costretto a ricorrere ancora al lapis. bernari, 7-443: il mio
pietre della sinagoga infierita e fame un lapis di filosofie cristiane ad uditorio sì maestoso
diffondersi rapidamente (un contagio). lapis, 225: s'infuria la febre e
uno spezialmente ve ne ebbe di squisitissimo lapis, al quale per avventura non si
alzando la faccia pallida e buttando il lapis col quale era venuto tracciando ghirigori insensati
... colla penna o col lapis disegna le nude figure... ma
senile inruginita / le cancellate imagini ravviva. lapis, 150: cavalcar i seggi
ematite, sanguigna (è detta anche lapis amatita, lapis ematite, lapis rosso
(è detta anche lapis amatita, lapis ematite, lapis rosso). -anche:
anche lapis amatita, lapis ematite, lapis rosso). -anche: qualsiasi minerale
pestarlo, sì come de'fare del lapis amatito. biringuccio, 1-137: si
si calca con un brunitore o di lapis ematitis duro o d'acciaro temperato.
acciaro temperato. ricettario fiorentino, ii-191: lapis scissile, e lapis stellato [si
, ii-191: lapis scissile, e lapis stellato [si possono sostituire con] lapis
lapis stellato [si possono sostituire con] lapis ematite. mattioli [dioscoride],
, la quale si chiama commune- mente lapis, è notissima a tutti e hassene in
nostri, il nome suo si domanda lapis amatita. vasari, i-154: questi [
con varie cose, cioè o con lapis rosso, che è una pietra la
e di francia, che oggi si chiama lapis amotica, che è di colore rosso
di biacca, e quanto una fava di lapis amatita. baldinucci, 79: 'lapis
oxford vi è un buonissimo disegnatore in lapis di fiandra per far ritratti. bresciani
: sugli specchi azzurri di polverino di lapis foggiarono d'un aracion d'oro fulgente
, e col pennello o con il lapis a matite segna sul vetro ciò che
che mastro teodoro dia dentro in quel lapis, ché così mi rincorerei di far
di que'signori, portava sempre il lapis nella scarsella. condivi, 2-51: non
penna (perciocché in quel tempo il lapis non era in uso) e con tal
lunare, dei quali quelli fatti con lapis e gesso sono ragionevoli. 0. rucellai
questo pezzetto di carta una figura col lapis: avete voi il matitatoio? giuseppe di
i-i 77: scrivono in carta nera con lapis bianco, e i loro libri sono
dessegni molto rari, / co 'l lapis negro, su la carta azura. brusoni
. brusoni, 7-153: preso il lapis le rescrisse i medesimi versi con la sola
adoperar colori, colla penna o col lapis disegna le nude figure a chiaro e scuro
fissano in quel pezzetto di carta scritta col lapis. collodi, 640: di
: di tanto in tanto prende con un lapis alcuni appunti sopra un pezzo di carta
riga. ho tra le dita un lapis scorrevole. pirandello, ii-1-727: sfoglia
quaderno di versioni latine e segna con un lapis rosso e turchino i voti sotto ogni
luccicava il fermaglio d'oro di un lapis. savinio, 393: lo avevo
393: lo avevo visto temprare il lapis con cura, scrivere sulla carta da
scelse una pagina bianca, prese un lapis copiativo, ne bagnò la punta in
farina ti serve? ». -a lapis: scritto o tracciato con la matita.
partita, gli passai un biglietto a lapis: la smettesse col « si suona »
di vario genere e nei disegni a lapis colorato. 3. bastoncino di
balli ancora sulla corda! rossetto, lapis di nero. montale, 3-68: -dovetti
al manzanillo -disse la ragazza cercando il lapis per le sopracciglia nella 'trousse '
». rispose in fretta, passandosi un lapis di rossetto sulle labbra: « come
. e un'altra che si chiama lapis aceti, di che se ne trae l'
aceto. ricettario fiorentino, ii-190: lapis frigio [si può sostituire con] marcassita
] marcassita. ibidem, ii-190: lapis smiris [si può sostituire con] pomice
] pomice. ibidem, ii-191: lapis scissile e lapis stellato [si possono
ibidem, ii-191: lapis scissile e lapis stellato [si possono sostituire con]
stellato [si possono sostituire con] lapis ematite. 2. ant.
fornimenti di alabastro, di cristallo, lapis, corniole. vasari, iii-683:
grandi di diaspri, elitropie, corniuole, lapis ed agate, con altre pietre e
[de'vasi], di squisitissimo lapis, al quale per avventura non si tro-
... dar opera a fabuloso lapis alchimico come molti fanno. idem, 1-68
chiamano quinta essenzia et or * lapis filosoforum ', et or l'oro potabile
et anima de le cose, e 'l lapis al poter de la magna natura.
piuttosto la ricetta / di far quel lapis di virtù celesti, / che il
, /... / ma il lapis filosofico è si caro / che inutilmente
e chi diceva che propio descritto / il lapis filosofico ci fosse. = lat
tose, lapislàzzero, lapislàzzaro; ant. lapis làzzuli, lapis làzuli, lapis làzzari
lapislàzzaro; ant. lapis làzzuli, lapis làzuli, lapis làzzari, lapislàzzari,
. lapis làzzuli, lapis làzuli, lapis làzzari, lapislàzzari, lapislàzari, lapislàzzeri
, lapislàzzeri, lapislàzzali, lapislàzzalo, lapis làzoli, lapi$làzoli, lapislàzzolo, lapi$làzulo)
epittimo... l'esula, lapis lazzuli. cennini, 49: prima togli
lazzuli. cennini, 49: prima togli lapis lazzari. e se vuoi cognoscere la
abbia una libra di questa polvere di lapis lazzari e rimescola bene insieme ogni cosa,
la migliore è una pietra azurra, chiamata lapis lazuli; ha il suo colore,
. aretino, vi-50: eccoti un lapis lazoli. oh, che colore d'azzurro
! ricettario fiorentino, ii-27: e1 lapis lazuli, chiamato da greci cianeo, e
la pietra cerulea communemente per tutta italia lapis lazuli: e quella si tiene per la
in queste terre di persia si trova il lapis lazuli e le turchine. dolce,
vasi, i quali parranno di vero lapis lazzuli. f. f. frugoni,
2-388: un vaso di lapis lazuli legato in oro. magalotti,
azzurro assai bello, che i paesani chiamano lapis lazzuli. batacchi, 2-53: camere
= dal lat. mediev. lapis lazuli 1 pietra del lazulum ',
fa 'largo '. perciò si adopera lapis non acuto, ma smussato, che
. vallisneri, iii-417: 'lavagna, lapis scillis, ardesia '. spezie di pietra
. frugoni, 2-388: un vaso di lapis lazuli legato in oro. ojetti,
calcare ', dal lat. lydius [lapis] * pietra della lidia '
. scrivo poche righe a stento col lapis. e la parola non è del tutto
facilità di maneggiare il pennello, il lapis, il bulino, che viene dalla leggerezza
memorie in mano ed una penna da lapis. cantoni, 142: staccava una paginetta
, 14-208: con quel librino e quel lapis ci fai la figura magra d'un
e così prima tirate con linee morte o lapis di fiandra, e di mano con
lombricaria maggiore'e 4 minore. lapis lumbricarius major et minor '. sono pietre
disegno inviatogli, e diligentemente lucidatolo col lapis, lo dintomò giustissimo tratto tratto con
, che radeva dalla matita e sia lapis rosso, lasciando il color della carta
carta per mezza tinta e lumeggiandolo col lapis bianco con pochi, facili e maestrevoli scuri
più facil sia il trovar il vero * lapis philosophorum ', o vero far del
calamita? ricettario fiorentino, 1-i-vi: lapis calaminare cioè magniete. mattioli [dioscoride
voce dotta, lat. magnes -ètis [lapis], dal gr. jjuxyv#l?
. aretino, vi-50: eccoti un lapis lazoli. oh, che colore d'
. maide, maide, io dico lapis, e non male, e dico lazoli
= voce dotta, lat. [lapis] manalis, da mànes 4 mani,
manco di non palesarvi la cosa. lapis, 3-187: lo compativa in quei
, acre troppo. -maneggiare il lapis: disegnare. bellori, iii-6
tutto superiore nell'arte di maneggiare il lapis sembra che crudi faccia apparire i disegni
oro finissimo. ricettario fiorentino, i-b-1111: lapis stellato noi diciamo esser di due spezie
l'altra è chiara e celeste e chiamasi lapis lazzuli. mattioli [dioscoride],
persone corrotte, di degenerati. lapis, 276: così quella beltà, che
, ho io fatto novellamente copiare a lapis. = deriv. da massa1
= voce dotta, lat. lapis] matina, da matinus * promontorio
colorato alla fine del secolo xviii; lapis. -matita artificiale', costituita da
scritto, tracciato o disegnato con il lapis. c. bartoli, 4-ii-433:
del bronzo incorporato di polviglio impalpabile di lapis rosso o di matita. targioni tozzetti
= deriv. dal lat. [lapis] haematitos, che, essendo inteso
questo pezzetto di carta una figura col lapis; avete voi matitatoio? c. dati
la scena fantastica di glorie immaginate? lapis, 300: il suo è un genio
pizzicore e all'ardore: r. lapis amatitis, calateos: die catuno dragme
rame, chiamato 'metallina 'o * lapis cupreus ', è nero per la
= voce dotta, lat. miliarius [lapis] e miliarium * pietra che indica
commercio le * puntine 'di lapis che si innestano ai portalapis. =
iii-2-446: sotto i lampion co 'l lapis / scrive, scrive e riscrive, /
lat. myrrina (o murrina) [lapis]; cfr. anche murrino.
lui. pirandello, 8-183: temperò il lapis nero e poi quello rosso e turchino
il volume, per mezzo di ombre a lapis e seppia; e con sottigliezze di
per il tavolino otto pezzi di lapis lazzari di questa grandezza. =
cennini, 92: abbi un pezzo di lapis amatito e guarda da sceglierla ben salda
sera, tutto mollato, con un lapis. mollatóre, sm. nell'industria
giallorino] sì come de'fare del lapis amatito. dominici, 4-241: le spezierie
maggior parte dell'entrate le dignità ecclesiastiche. lapis, 3-22: questa mutazione di religione
, ma di varia forma, coma lapis, tiralinee, stellette, ecc.
: essendo in quella che si chiama lapis lazuli, se ne deve estraere l'oro
vide infatti nel muro, scritto col lapis, queste parole... - chi
voce, la parola). lapis, 355: un nudo suono di tromba
tavolo, che numera piano, col lapis di colore, le cartelle bianche, per
che il animede in sì bel lapis avete fatto. g. b. adriani
far forza di ricuperare l'aquila. lapis, 3-94: non conservava odio e deponea
le ramificazioni dell'oro sparse per il lapis over azzurro oltramarino, il quale è
disegnare si conducevano il paggio per aguzzare il lapis, portandosi con pompa d'abiti,
autori il modo di farlo [il lapis philosophorum] in diverse maniere e vistone
oscurità. quando segno un luogo col lapis rosso, vuol dire che dev'essere
= voce dotta, lat. obsidi&na [lapis], lezione errata di codici pliniani
caponissi- mamente alla prima osteria. lapis, 176: per farli cre
. fucini, 529: segnai col lapis, sul margine, la traduzione dei vocaboli
79: girupeno non lasciava ozioso il lapis ed il pennello con suo particolar diletto
disegnare si conducevano il paggio per aguzzare il lapis. c. gozzi, 1-615:
. cicognani, 13-207: i soliti lapis disposti per benino in ordine di parata
partita, gli passai un biglietto a lapis: la smettesse col 'si suona ',
mirabile che il ganimede in sì bel lapis avete fatto. caro, 1-749: così
neri, 1-197: per ogni libra di lapis lazzuli... piglia oncie dieci
bianca per i toni chiari, di lapis neri per quelli scuri, di bolo
dotto salvini. -penna di lapis: bastoncino composto di una pietra dura
: dato di piglio ad una penna di lapis, si diede a notare su un
lucido. = lat. tardo [lapis] piperxnus, deriv. da piper -èris
verità non sia ch'unqua v'alletti. lapis, 505: o quanto è
tanto maggior ardimento addosso il nemico. lapis, 365: diceva che, nel vedere
i-i77: scrivono in carta nera con lapis bianco, e i loro libri sono
erbolario volgare, 6-69: della pietra ditta lapis lazuli. s. maffei, 5-4-313
. guarino guarini, 1-22: il lapis dev'esser piombino per potersi cancellare col
penna, con il piombo o col lapis, da ambedue i lati si verrà a
= voce dotta; lat. [lapis] pyrrhopoectlos (e pyropoecilos),
bianco. ricettario fiorentino, 1-89: il lapis giudaico ed il lapis ematite..
1-89: il lapis giudaico ed il lapis ematite... si polverizzano e si
si conducevano il paggio per aguzzare il lapis, portandosi con pompa d'abiti,
cui sporge la cima di un cilindretto di lapis artifiziale, così piccolo che non abbisogna
pellicola trasparente, era uno schizzo a lapis. pratolini, 2-16: stamani beppino
a scriver le postille in margine col lapis che non ci sarebbe voluto a riscrivere tutto
= voce dotta, lat. prasius [lapis], dal gr. npamoq [
, dal lat. tardo prasinus [lapis] (v. prasio2 e prasino)
mio, in una scatoletta, un lapis; aveva scritto prodigiose cose con quel lapis
lapis; aveva scritto prodigiose cose con quel lapis, a sei anni, sandrino.
6-61: poi per accontentarla le fece col lapis il profilo sul marmo. -profilo
del pari. pass. (cfr. lapis quadratus 'pietra squadrata ').
si adopra per rigare la carta col lapis, rivoltando e segnando continuamente; e
, despina, con la / penna da lapis? -fo il conto di quanto /
or la chiamano quinta essenzia et or £ lapis filoso- forum 'et or l'oro
et anima de le cose e 'l lapis al poter de la magna natura. lauro
biacca grossa e quanto una fava di lapis amatita, e macina bene insieme quanto
et altri fornimenti di alabastro, cristallo, lapis, corniola, radice di perle.
ii-12-96: quando segno un luogo col lapis rosso, vuol dire che dev'essere
-essere trasportato o trascinato con fatica. lapis, 23: che mi dirà la scultura
., deriverebbe invece dal lat. lapis -idis 'pietra '. raperèlla2
, come noi, senza nemmeno un lapis e un pezzo di carta per segnare i
e cu tanto in tanto prende con un lapis alcuni appunti sopra un pezzo di carta
sopra il sasso di sisifo: 'lapis impudens ferebatur', ché ti pon davanti non
, 8-478: la signora aveva scritto con lapis dietro una vecchia ricetta del medico,
piuttosto la ricetta / di far quel lapis di virtù celesti, / che il tutto
foglio, e su questo con un lapis turchino si mise a far brevi segni di
è: rimetterci la penna (o lapis che sia) è guastarla.
mestieri, i-157: modo di triturare il lapis lazzuli sul porfilo. prendi la polvere
sul porfilo. prendi la polvere di lapis triturato e stacciato, trituralo e bagnalo
piuttosto la ricetta / di far quel lapis di virtù celesti, / che il
che non servono a morire: il suo lapis vecchio, i suoi denari appuntati sul
luccicava il fermaglio d'oro di un lapis. fulminea la mano della fanciulla vi
nostre scrivanie sono pieni di mozziconi di lapis e pezzetti di spago che non ci
nel '9io le sue poesie scritte col lapis, scordò qua e là...
svolto, una prestazione resa). lapis, 482: citazioni che non salariano gli
e acqua vite, quali sono necessari al lapis nostro, dagli filosofi nominati solfo,
cioè sanguigna, la quale si chiama comunemente lapis, è notissima a tutti. bossi
, quasi saponacea. se ne fanno lapis da disegno per gli artieri e si
da un 'errata corrige', scritti a lapis da qualche visitatore saputello. -sostant
= voce dotta, lat. sardinus [lapis] 'pietra di sardi'. sàrdio1
= voce dotta, lat. sardius [lapis] 'pietra di sardi'. sardisco
lat. sexago [nu] s [lapis] (in solino): v.
a caricare la grafite, quella dei lapis. per una mulattiera tutta scalini tra lo
pellicola trasparente, era uno schizzo a lapis su un foglio di taccuino, che
servigi di que'signori, portava sempre il lapis nella scarsella, ed in ogni luogo
di polvere (e traduce il lat. lapis caliginis). lubrano, 2-6:
cennini, 3-138: abbi un pezzo di lapis amatito... poi vattene alla
pellicola trasparente, era uno schizzo a lapis su un foglio di taccuino che rappresentava
= voce dotta, lat. schistos [lapis] '[pietra] che si divide
faccia lunare, dei quali quelli fatti con lapis e gesso sono ragionevoli, ma vi
la sera, tutto mollato, con un lapis. -difficile da raggiungere; poco
una riga. ho tra le dita un lapis scorrevole. -che procede regolarmente
una riga. ho tra le dita un lapis scorrevole. moretti, ii-636: lei
fisso alla cattedra, la punta del lapis all'angolo della bocca: salvo a posare
la seggiolina, con in mano il lapis (dicevano esse) d'argento, a
critici... senza nemmeno un lapis e un pezzo di carta per segnare i
un punto che ora ti segnerò col lapis dov'egli dice precisamente, e quasi
resa. zena, 1-93: i-153: lapis rosso, che è una pietra la qual
emmenderò inoltre gli errori di lingua segnati con lapis. giordani, xi-30: ciò che
g. bersano, 360: nel lapis de'filosofi vi è in virtù e
carducci, ii-12-96: quando segno un luogocol lapis rosso, vuol dire che dev'essere raffrontato
quinta essenzia non entra in composizione del lapis e non se ne serviamo se non
che ho segnato del n. 1 in lapis: su la quale mi son concesso
: dato... di mano al lapis e ad un pezzo di carta,
, ad appuntare a regola d'arte il lapis faber el'uso dello sfumino, anche a
. = dal lat. [lapis] siphnìus (v. sìfnio).
tasca l'orario e vi scrisse, col lapis nel margine della copertina: «
arti e mestieri, i-154: allorché il lapis lazzuli è in polvere, si può
essenzia sola non puotrebbi mai generare il lapis. marchetti, la moglie:
, l'articolo, sottolineando, col lapis moltissime righe. 2. per
al disegno inviatoli e diligentemente lucidatolo col lapis, lo dintorno giustissimo con la penna
, spazzò via il taccuino e il lapis gettandoli a terra. e. sanguineti,
, ne levarono piumino, specchietto, lapis, e cominciarono a ritoccarsi il volto
prima d'andar via aveva seminato col lapis turchino i 'dieci'e i 'dieci con lode'
. 2-215: col pennello e con lapis a matite macinata segna in sul vetro
una stampiglia e il ghirigoro, a lapis copiativo, di vaisecchi chiudevano la
erbolario volgare, 1-42: piglia pillole de lapis lazuli stomatiche. cestoni, 79:
le dita concie di carbonella e di lapis! -agg. (femm.
una riga. ho tra le dita un lapis scorrevole. bor ^ ese, 1-224:
tutto superiore nell'arte di maneggiare il lapis, sembra [la bianchezza della carta
nell'alto egitto (thebaicum marmor, thebaicus lapis). anonimo [agricola],
ciò che usualmente chiamasi la penna da lapis, il temperino. g. gozzi,
di calzini, sia un temperino per il lapis. borgese, 1-324: lo odiava
la cenere e con essa strutto il lapis; e tal volta è macchiato di nero
3-109: lo avevo visto temprare il lapis con cura, scrivere sulla carta da musica
che radeva dalla matita, o sia lapis rosso, lasciando il color della carta per
per mezza tinta, e lumeggiandolo col lapis bianco con pochi, facili e maestrevoli
ma poi disegnate e tocche appena col lapis rosso o nero. carena, 1-34:
lunare, dei quali quelli fatti con lapis e gesso sono ragionevoli, ma vi manca
tira fuori l'astucchio con il tocca lapis). c. gozzi, 1-965:
comp. dall'imp. di toccare e lapis (v.); cfr. fr
ma poi disegnate e tocche appena col lapis rosso o nero. baldinucci,
natura di vetro frangibile, alora è vero lapis de'filosofi. castelvetro, 8-1-253:
gran tavola si dette a tracciarvi con un lapis le linee raffiguranti la supposta traiettoria di
scuro, altri di carbone e di lapis nero, altri gradinati, altri tratteggiati,
contrariamente; come chi intendal lat [lapis] tiburtinus '[pietra] di tivoli'
mestieri, i-157: prendi la polvere di lapis triturato e stacciato, trituralo e bagnalo
delle sue pagine bianche scrivendovi sopra col lapis queste quattordici mezze righe rimate. e
del bronzo incorporato di polviglio impalpabile di lapis rosso o di matita. calvino, 7-128
ricettario fiorentino, ii-27: e1 lapis armenus, chiamato vul- garmente verdazzurro,
. né far vi si può come nel lapis lazuli, o altre pietre, over
bisogno e le labbra erano vivificate dal lapis di carminio. 4.
comp. dall'imp. di allungare e lapis. allungamatite, sm. invar.
, la leva e per conseguenza i due lapis, acquisteranno dunque un moto orizzontale alternativo
voce dotta, comp. dal lat. lapis -i. dis 'pietra'e da fare;
entrambi, « non restituito » secondo lapis, « restituito » secondo cintola, intanto