la pianta può essere abbarbicata, e languire per non aver luogo da barbificare a sua
acetilene cominciano a bruciar male e a languire. e. cecchi, 3-69: qualche
là tutta, e nel letto trovato falananna languire e rammaricarse come se egli avesse l'
estrema; trovarsi prossimo alla fine; languire, durare a fatica, con stento
... / va ven da languire / e 'n latin si scrive entergezione.
patire, per dir così, un altro languire, un altro lamentarsi, un altro
amor... che tormentando altrui fa languire. latini, i-2771: e per
, / mi sia senza sperar dolce il languire. rolli, 514: perverso genere
iii-181: [la vide] estenuarsi, languire, piegarsi, quasi vinta, sotto
iacopone, 90-274: amor, dolce languire, amor mio desioso, / amor
particella pronom.: provare noia; languire nell'inerzia, senza sapere come spendere
.. non lavorare è annoiarsi, languire, morire. deledda, ii-884: s'
avvizzire, perdere vigore, freschezza, languire (i fiori, l'erbe,
zide / e d'amor mi fa languire. idem, v-354-20: auci-
arrigo di castiglia, v-317-13: languire convene a gran tormento / la spietata ventura
, 2038: basire è più di languire; venir meno è più di basire.
volte... betizare in cambio di languire, che volgarmente si dice lecanizare (
si dice lecanizare (cioè bietoleggiare invece di languire e d'esser molle e fiacco)
.. bietoleggiare, in vece di languire, e d'esser molle e fiacco.
il capo, le membra); languire, venir meno. dante, inf
, / o che faccia languire o tormentare, / per certo non,
è per noi il non aver mai lasciato languire nell'animo nostro l'amore di questa
mai cangia calore, / o che faccia languire o tormentare, / per certo non
in tanti lai / me faceti languire, / tenendomi legato in pianti e
e che dovresti accarezzare, e non lasciarlo languire in una qualsiasi estrema miseria, fino
cangia calore, / o che faccia languire o tormentare, / per certo non
in dolore, e in paura, languire e penare fatti gli avete, e correre
una tinta declamata da non far mai languire. 7. figur. dare a
corpo m'hai compunto / e fai languire, / pensando, morte, lo tuo
per noi il non aver mai lasciato languire nell'animo nostro l'amore di questa terra
/ mi sia senza sperar dolce il languire. metastasio, ii-128: e bene,
: / mio è 'l dannaggio ed ogne languire. guido delle colonne, ii-168:
/ mio è 10 danagio ed ogne languire. latini, rettor., 134-9:
ha dato riposo / al mio grave languire, / facendomi sentire / come om senta
i-27-69: s'è tenpo da dimagrare e languire corpo, è da sanare e ingrassare
.). raro. decadere, languire. buonarroti il giovane, 9-257:
/ da voi li sguardi, che languire mi fanno, / e poi lo dolze
/ da voi li sguardi, che languire mi fanno, / e poi lo dolze
fia men doglia / che l'aspettar di languire in vecchiezza; / ch'allor fa
per chi languisco / dirà che ho di languire giusta cagione. perelli, i-6-229:
/ che più non posso vivere e languire. ariosto, 18-170: medoro era disposto
amore che si deve o smascherare o languire. de sanctis, 7-250: invece
); consumarsi, venir meno, languire; rodersi, tormentarsi, affliggersi,
di prender qualche cibo quando mi ti vedo languire, o un po'di riposo
par ch'io péra tanto sto 'n languire, / ed a nulla gioia non posso
perciò che ella infrigidisce il cuore, e languire fa 10 spirito, e il capo
lo cor sovente / in gran disio languire e tormentare; / sì grande ho lo
ibe). ant. letter. languire, infiacchirsi; stare in ozio, inattivo
sgomento. -soffrire eclissi: indebolirsi, languire, venir meno per un certo tempo
di noncuranza, che basta a far languire i nostri teatri ed a fissare loro il
il sole abbassa, egli comincia a languire; e quando quello tramonta, egli
qui tanto rumore, / lo vedi pur languire in sì brevi ore. d'annunzio
/ fallo di quella che 'l facea languire. pagliaresi, xliii-115: incontanente fece el
periglioso / fallo di quella che 'l facea languire. cammelli, 315: estimo,
aquisto del piacere / tornar li fa languire, / com'adamo ferì, ch'è
ix-336: se forse per pietà del mio languire / al suon del tristo pianto
1-285: sì leggiadre cagioni al mio languire / scorgo, s'oso mirar ne'
/ del cor, che dolcemente il fa languire, / vero piacer de l'alma
/ sì forte le dispiacque / del mio languire e 'l collo e 'l cor m'
. batacchi, 3-91: non per languire in ozio neghittoso / assunto è il
: altro non si sentia se non languire, / e un fraccassar di lancie,
, perciò che ella infrigidisce il cuore e languire fa 10 spirito, e il capo
fugire / non mi faria la mente sì languire. s. degli arienti,
io mi contento di ardere, di languire. -andare, buttarsi nel fuoco per
'l vento, / per farmi nel languire almen contento, / pur come un de
ganghisci). dial. struggersi, languire (per il desiderio). tommaseo
. verri, ii-56: sentii nel petto languire quella forza fino a quel giorno pronta
coloro che sono risoluti a vivere senza languire e senza mentire?... ed
[amor] riposo / al mio grave languire, / facendomi sentire / come om
da ferrara, 100: udite 'l mio languire / e '1 dispettoso viver che
desideri e speranze); attenuarsi, languire, dileguare; subire un grave danno
avete il meo core / messo in fero languire / e toltogli il gioire -e tutto
acquisto del piacire / tornar li fa i languire. dante, inf., 3-84
pianta); fare intristire, far languire. lambruschini, 5-117: non solo
immondizie: essere coperto di sporcizia, languire nel sudiciume. bisaccioni, 1-139:
universo medesimo apparisce immune dallo scadere e languire. carducci, iii-16-180: freschi della
vigore, diventare gretto, mediocre; languire, inaridire. giordani, i-1-259:
marcisse. 2. figur. languire, consumarsi, perdere vigore (una
uccide. 4. figur. far languire, svigorire; corrompere. nievo,
15-88: tu... hai lasciato languire [l'amore] tra incertezze
mi 'ncende e stringe / e facemi languire, / lo meo disire -conforta mia spera
chi 'm balia m'ave e faciemi languire. monte, ii-400: ed io
discorso,... lo fanno languire a forza di chiose e ripetizioni e intralciano
poco a poco tutta dintorno, venne a languire il suo vortice separato dal nocciolo e
xliv-82: vedendosi dinanzi un misero amante languire, indurate più che l'alpi all'aura
. 2. che è lasciato languire, che non viene mantenuto vivo o
dall'uomo non sia condannato a bruttamente languire inesercitato ed ozioso. 3. per
xxxv-n-43: calore che fai l'anima languire / e struggere lo cor di te
: il troppo riposare è come un languire e uno infracidaménto. proverbi volgar.,
... infrigidisce il cuore e languire fa lo spirito. ristoro, 8-23:
'ngegnate me schernire, / tempestar e languire / e tormentar mi faite nott'e dia
mille artifizi ingegnosissimi ogni qualvolta mostrava di languire. borgese, 1-322: non gli
figur. perdere lo slancio, attenuarsi, languire (l'ispirazione poetica).
mani, / che voglia per fugire languire inaverato. serventese dei lambertazzi e geremei
a consumarsi rabbiose nell'esilio o a languire innominate in domestiche relegazioni entro quella patria
me'gradire, / veggio che v'è languire. aretino, v-1-804: è spronato
2. figur. perdere vigore, languire. f. f. frugoni,
. -perdere vivacità e vitalità; languire nell'inerzia, nella pigrizia intellettuale o
di vigore, di vitalità, fare languire, inaridire. montanelli, 136:
e se da questa divorzia non può che languire e inuggirsi invincibilmente. 2
ciance, / ma fecerlo con gran doglia languire, / parieli aver nel cuor colpi
tran a fine / e sì me fan languire. manzini, 18-302: attraverso l'
'. = deverb. da languire. langueggiare, intr. (
). letter. ant. languire. iacopone [tommaseo]:
non veggio. = frequent. di languire; cfr. lat. * languididre (
languènte (part. pres. di languire), agg. debole, stanco
donqu'ai figliuoli spietosi, / procacciando! languire infra i languenti, / ed eo
battiti non forti, non sempre significa il languire della persona. 22.
volte ogni momento d'ora mi sentiva languire e venir meno, che pareva a punto
bensì ai morti, ma lascerebbe intanto languire di fame e di stento e in
guglielminetti, 2-85: che profumo! fa languire / tanto è intenso e inebriante.
, perciò che ella infrigidisce il cuore e languire fa lo spirito e il capo crollare
pranzo differir mi piace / per vederlo languire. 2. ammalarsi gravemente;
tutto l'uomo e fallo pensare e languire. guittone, i-27-69: se tempo
vertute; s'è tempo da dimagrare e languire il corpo, è da sanare e
sulla quale da due anni era costretto a languire accidentato, fece un gesto di sconfinata
gemelli careri, 1-i-37: per non languire più lungamente, attendendo migliore occasione per
arresti dello scorso ottobre li portassero a languire in catene. 6. trovarsi
d'altro riguardo... si lasciano languire nella lor povertà. bar etti,
dall'agio d'una ricca casa borghese a languire nei sotterranei d'una casermaccia.
durezza splendente di quello sguardo attenuarsi e languire, ho veduto... quella
meno, o per lo manco enormemente languire. bettini, 146: or la
camera al senato, e mandata a languire in un limbo d'ipotetica discussione,
chiaro davanzati, viii-4: ben doveva languire, / veggendo lo meo sire / me
disiare / e lo disio mi fece languire. folco di calabria, 239: om
auzide / e d'amor mi fa languire. rustico, vi-1-171 (34-6):
1-340: deh! perché mi fate così languire? non vi stringe pietà di me
, i-303: non fece lungo tempo languire l'amante. carducci, ii-8-100:
di adorarti, di baciarti e di languire e ardere e gemer d'amore incontentabile
mio dio, / io mi sento languire, e per dolcezza / già manco e
questa etade; / che ti farà languire di beltade: / al fin godrai
: la donna mia, per cui languire / soave è più che per altrui gioire
. = voce dotta, lat. languire; cfr. fr. languir (sec
: quant'om più so- ferto à languire, / poich'è al bene tornato,
, do'so menato, a sì forte languire? chiaro davanzati, v-60: e'
e'toma; e mette in gioia lo languire. storia dei santi barlaam e giosafatte
quegli della sua terra per lo loro languire furono sanati per lo lavamento delle fonti,
e '1 troppo riposo si è un languire. 2. per estens.
. panzini, i-165: in quel muto languire del giorno, una figura di donna
/ mio è lo danagio ed ogni languire. neri de'visdomini, 248:
avete il meo core / messo in fero languire / e toltogli il gioire -e tutto
deh dolgati, signor, del mio languire, / fa tu quel ch'io non
131: sola non cura il mio tristo languire, / e sola il può curar
v'è gioia a par del mio languire. costo, 1-139: potessi almen finire
almen finire i col pianto il mio languire. tasso, 13-i-228: io non posso
, 311: il mio continuo e misero languire, / l'amorose querele, ond'
/ perché pace non trovo al mio languire. -in partic.: deliquio mistico
languito (part. pass, di languire), agg. letter. trascorso
dotta, lat. languor -òris, da languire 'languire'; cfr. fr.
donna,... vedendo languire limato dalla consunzione quel suo caro,.
camera al senato, e mandata a languire in un limbo d'ipotetica discussione, dal
abietto. corani, xviii-3-495: fecero languire [i grandi] in una livida
, appesantire il passo, / e languire e disfarsi. -intr.
gli animi degli assalitori venivano apertamente a languire. gigli, 121: questo santo
meno, o per lo manco enormemente languire. -per la manco: con
per mano ', da di languire. boccaccio, iii-10-81: palemone è tal
intr. letter. ant. dissolversi, languire, venir meno. serdini,
vecchiezza] infiebolisce il cuore e fa languire lo spirito e fa crollare la testa e
interessi e di soddisfazioni; consumarsi, languire, intristire. -anche: infiacchirsi,
me'grandire, / veggio che v'è languire. francesco da barberino, ii-208:
, / pensando alore / ben dovria languire / veggendo lo meo sire / me
, fittizia. gemere bisogna, e languire sul cuore della dolce persona, e chiedere
me'gradire, / veggio che v'è languire / partir non pos'la mia openione
. -essere, stare, trovarsi, languire, vivere in miseria: trascorrere resistenza
tommaseo [s. v.]: languire nella miseria. -fare qualcosa
/ mio è lo danagio ed ogne languire. 2. contravvenire, trasgredire
smarrire nell'animo, e nel cuore languire, e moltiplicherà le rovine. boccaccio
me nato a ssì forte languire? / vivendo ssì e morire, 'n
. neri de'visdomini, 244: converami languire, / e di montare in pene
. attribuito a petrarca, xlvii-182: amor languire antico servo face / e a'suoi
, 5-21: sulle caserme moresche odi languire a lungo qualche segnale di tromba.
gli morivano. -perdere vitalità; languire in una condizione d'inerzia, fisica
supremo, con un distacco, che languire a lungo fra ansietà, sospetto, speranza
fr. morelli, 137: il languire tra i dolori, il partirsi dal
o che, avendone poca, fanno languire le altre. — mandare morto
, che ha la certezza di dover languire per tutta la vita in un carcere
immobilità e nell'inazione; consumarsi, languire, intristire. grazzini, 4-249:
piatà ti mova / al mio crudel languire. bernardo accolti, 1-7: molto mi
/ mai nom faragio altro che languire / e rimaragio a mala per
canta. batacchi, 3-91: non per languire in ozio neghittoso / assunto è il
a poco tutta dintorno, venne a languire il suo vortice separato dal nocciolo e
qualcosa; essere insoddisfatto o disgustato, languire nella noia. f. m
altro cavalero / portava nova per farme languire. cammelli, 4: donde nai
gradire, / veggio che v'è languire, / partir non pos'la mia
l'ombra de le pafie olive / languire e venir meno / a bella donna in
che frastagliano il discorso e lo fanno languire a forza di chiose e ripetizioni e
ciance, / ma fecerlo con gran doglia languire. -non parere l'ora:
lo cor sovente / in gran disio languire e tormentare, / sì grande ho lo
penetrabel verbo, / che fai maria languire. imperiali, 4-34: tu,
fatto: / megli'è volontà stringer che languire. giamboni, 10-31: chi ha
/ dentro alla zambra e 'l piatoso languire, / volentieri sarebbe entrata drento,
con ciglia curiose. -figur. languire. carducci, iii-4-01: l'altro
compari era dunque quello di non far languire la discussione e di guidarla con abili sterzate
in guerra e in dolore e in paura languire e penare fatti li avete. a
quali, vedendosi dinanzi un misero amante languire, indurate più che l'alpi all'aura
ritardata che, venendo ben tosto questo a languire e poi a mancare affatto, costretta
442: deh, prèndati pietà dii mio languire, / ché di suffrir tal morte
e'toma, e mette in gioia lo languire. g. cavalcanti, i-184:
queste misere spoglie in tanti affanni / languire e l'alma consumarsi in pianto,
bionda / di rare essenze che facean languire / le femmine in soavità profonda.
me dico elio d'amore languire della noverca. 3. figur
lingua... si disprezza e languire si lascia, le arti similmente e le
di immobilità, di inazione; consumarsi, languire. - anche: infiacchirsi, snervarsi
, ch'ei provava nel patire e languire per vittoria, il tenne in vita
iacopone, 1-89-282: per que la fai languire, tanto stre- gnenno, amore?
, 311: il mio continuo e misero languire, / l'amo- rose querele,
sta in pena, in dolore ed in languire. bembo, io-iv-124: avea disiderato
beltramelli, ii-445: la festosità veniva a languire un poco e si raccoglieva in una
. landolfi, 15-88: hai lasciato languire [l'amore] tra incertezze, tra
ramelle, / giachiti a terra tristar e languire. boccaccio, ii-237: tanto 'l
doglia ch'avesse / o per pene o languire / venisse viguroso per rancura.
giustinian, 1-123: sento per sto languire / la vita mia mancare; / adio
ben d'altro riguardo intanto si lasciano languire nella lor povertà, senza pensare al
: se mia vita regn'a pur languire / e non mi dona, me *
la conversazione ogni qualvolta questa mostrava di languire. de amicis, i-505: il piacere
nella sosta di essa, dovea finire e languire. 2. rifiuto di obbedienza
, i-14-97: deh! finite di languire, / affrettatevi a guarire; / al
d'altro riguardo, intanto si lasciano languire nella lor povertà, senza pensare al refrigerio
scrivimi tutti i giorni. non lasciarmi languire. quando rifuma su daltabisso l'ombra
perciò che ella infrigidisce il cuore e languire fa lo spirito e il capo crollare
, xvii-763-14: mai nom faragio altro che languire / e rimaragio a mala condizione.
credo avenire, / non m'è noia languire. dante, par., 3-61
mio novello ardore e nel crudel rinchiudiménto languire. 5. atteggiamento di indifferenza,
quand'ella 'l vidde, con grande languire / e con gran pianto rincontra li andava
mille artifizi ingegnosissimi ogni qualvolta mostrava di languire. -ripristinare un uso.
88: tu... hai lasciato languire [l'amore] tra incertezze, tra
i-556: non fa divisa -da me lo languire, / pene e martire -in me
; / di'che abbi compassione al mio languire / e che di ripregarla io non
mi dà conduzione / d'ogni greve languire / la reprension che potè in lei
, 1-xii-6: son ritegno / d'ogni languire, avendo mia vita agra / e
nuora e per la schiva / vedean languire i giovinetti figli. foscolo, gr
pe- netrabil verbo, / fai maria languire, / e da terra salire / e
della carta; la sera non a languire ma a scherzare con le belle del 'bon-
tutti ismarrire nell'animo e nel cuore languire e moltiplicherà le rovine. fausto da longiano
lxxxiv-347: deh, no me far languire, / o mio segnore amore, /
b. tasso, i-264: o soave languire, arder beato, / qual
/ sa nuh'omo ch'è lo meo languire, / ch'è la pena dogliosa
in capo un sasso, / rabbuffato languire. 9. arald. pezza
. 2. venire meno, languire. aretino, 25-131: standosi a
pro- nom. (sbiètolo). languire, struggersi per la passione amorosa.
spallanzani, iv-64: dovendo per tanti giorni languire a bordo, per ingannare il tempo
per fuggire, / ma per farmi languire; / e poi ritorna.
^: calore che fai l'anima languire / e struggere lo cor di te infiammato
in nuora e per la schiva / vedean languire i giovinetti figli. -che
ignoranza. gorani, xvlii-3-495: fecero languire [i grandi] in unalivida indigenza la
ài pillati / co lo to dolge fare languire. inventarium honorati gaytani (1491)
la via, / spesso trangoscio per forte languire; / non so co sofferire possa
torna, e mette in gioia lo languire. folgore da san gimignano, vi-ii-134 (
di sempre, per quanto ei viva, languire. de'mori, 9: ella,
un'opinio- ne non lasciandolo languire neppure per il trascorrere del tempo.
lucidava e risecchiava. 13. languire; appassire (un fiore).
amore, / pensando alore / ben dovria languire. tavola ritonda, 1-13: stando
, in guerra in dolore e in paura languire e penare fatti li avete. compagni
amore, / pensando alore / ben dovrìa languire / veggendo lo meo sire / me
, con valore intens., e da languire (v.). slanguito
(l'ardore bellicoso); decadere, languire (il sentimento religioso); fiaccarsi
queste misere spoglie in tanti affanni / languire e l'alma consumata in pianto,
1-265: né sia mai che per non languire, per così bella cagione, io
, ozioso; impigrire, poltrire, languire; ridursi in uno stato di torpore intellettuale
ciascun fue sotano / vèr me di languire. 7. carnale, fisico
tormentarsi per un amore non corrisposto; languire d'amore; essere perdutamente innamorato.
manicomio, tra le cui mura aveva visto languire e spegnersi la cognata. g.
, / spesso trango- scio per forte languire. g. cavalcanti, 1-xli-12: se
1-217: allora non vi sarà spiacevole di languire e con gloria vostra vincerete l'amata
sicurezza dell'innocente, non avrebbe lasciato languire margherita sì a lungo nell'aspettazione di un
. arrigo di castiglia, v-317-12: languire con vene a gran tormento 7
a fine / e sì me fan languire. poliziano, 1-606: ogni pungente e
violente, fino a sentirsene sopraffatti; languire d'amore, spasimare di desiderio o
panzini, i-165: in quel muto languire del giorno, una figura di donna nuda
durezza splendente di quello sguardo attenuarsi e languire, ho veduto... quella piega
v'è gioia a par del mio languire. gonzaga, i-84: da indi in
16. perdere le forze, languire. settembrini [luciano], iii-3-252
, i-563: giorno e notte isto in languire / e piango e sospiro sovente.
... quello di non far languire la discussione e di guidarla con abili sterzate
6. figur. affievolirsi, indebolirsi, languire (un sentimento, una facoltà,
via, / spesso trangoscio per forte languire. boccaccio, 1-ii-408: ella si
migliorare un fondo che le leggi condannano a languire? foscolo, xi-2-587: ora l'
. -in partic.: deperire, languire. boccaccio, i-483: il miserabile
fatto; megli'è volontà stringer che languire. fazio, i-3-8: come avien
se pò partire; / perché la fai languire, - tanto stregnendo, amore?
enfatico: far innamorare perdutamente fino a languire d'amore e a soffrire per la mancata
; soffrire intensamente e a lungo; languire per una passione, in partic.
più si stuta / in pianto ed in languire. 5. affievolirsi, andare
p. verri, 2-ii-53: languire in posti secondari e suboscuri, non
su la via; non mi far più languire. carrer, 2-583: vestiva bianco
pur sarà mia vendetta 'l suo languire. girolamo da siena, ii-i: di
tenenza, /... tuttora languire / mi fa con viso fero.
sì che pietà non ha del mio languire. della casa, 663: amor,
che notte e dì non fino di languire; / vo'tregue, ché son tosto
interiormente; soffrire intensamente e a lungo; languire per una passione, per un desiderio
, via, / spesso trangoscio per forte languire. navigazione ai san che scotete la
o facoltativa dia gli paresse languire o che volesse un'academia tutta a sua
bella, nel fior degli anni non lasciasse languire in ozio e spegnersi la sua fecondità
/ mio è 'l dannaggio ed ogne languire; / co lo suo avenimento / d'
/ che notte e dì non fino di languire; / vo'tregue, ché son
ramelle, / giacinti a terra tristar e languire, / più non ultimi anni furono anche
/ quan- d'io ugnanno ti vidi languire / sì forte per amor che * 1
parte ulcerata di fiandra ogni dì più fa languire il corpo del vostro impero.
, / giachiti a terra tristar e languire, / più non vernare. guido delle
ch'avesse / o per pene o languire / venisse viguroso per rancura.
! dolgati, signor, del mio languire, / fa tu quel ch'io non
amor vivace; / iesù, fammi languire / con te, signor verace. aretino
de-, con valore privai, e da languire. dilatometrìa, sf. metrol.
che stampi; non lasci in marchesevoli beatitudini languire la vita. = deriv.