mai non ride, a l'altrui rider langue, / e ciò che non
. / in quelle piaghe agonizzando ei langue. settembrini, 1-272: io m'intesi
: già de l'ultima stella il raggio langue / al primo albor ch'è in
: già nelle sceme forze il furor langue, / sì come fiamma in debili alimenti
vani, / la cui virtù mortificata langue. d. bartoli, 34-228: le
e il verde apio nell'orto / langue, e l'aneto aulente.
7-84: una gente impera e l'altra langue, / seguendo lo giudicio di costei
picciol angue, / come fior colto langue / lieta si dipartio, non che
nel mio cor, che del fallir suo langue, / vogli imprimer ornai per grazia
, / e sognandosi sopra, anela e langue. targioni tozzetti, '1-246: vi
marchetti, 2-52: se fanciullo a morte langue, / fisico esperto alla sua cura
che memoria de l'opra anco non langue, / quando, assetato e stanco
il ciel, bolle il suol, langue ogni fronda, / e qual tomba di
che da gli anni sopita e fredda langue, / irritando inasprisce, e la ravviva
luci; e sto, qual chi morendo langue. pindemonte, 12-92: de'navigli
o proteste o confessioni di poeti della langue d'oil, non francesi. idem
: che per lo bue ch'ancor vivendo langue; / noi giun- gerem per avventura
2-11: così colei, che guaiolata langue, / avvien che tanto per gioia
le contrade / il sol che cade e langue, / e seco a un tempo
e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade. / o di
l'azienda tranviaria », ripresi, « langue, deperisce, boccheggia, a causa
un'abbagliante burbanza. manzoni, 15: langue il popol per fame, e grida
contrade / il sol che cade e langue. d. bartoli, 4-1-16: raccordiam
le contrade / il sol che cade e langue, / e seco a un tempo
/ e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade. / o
tansillo, ix-606: e chi la notte langue, il dì s'acqueta;
/ dei cantori la voce allor non langue. parini, giorno, ii-2:
occhi clementi, / e vedrai dove langue / vii volgo, ed egro per pietà
ascolta, guarini, 472: come langue la misera cervetta / ferita di saetta,
di fore / molto contesi; or langue il corpo, e 'l core / paventa
colà ti scorga, ove si torpe e langue, / tra granchi e talpe e
-e sparso sangue, / fan che non langue -la musica nostra / nell'alta chiostra
onestade, / fioria di verno, or langue a primavera! 7. figur
l'aria bolle, / ond'arde e langue in quelle parti e 'n queste /
si compiacque / un'arte che non langue / non trema e non s'offusca.
le rose / sul cespite che langue. nievo, 64: una giacchetta e
, fia che confessi / che non langue fortezza a'colpi feri, / né cade
contrade / il sol che cade e langue, / e seco a un tempo esangue
e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade. carletti, 33
tutto è animato dal contrasto, e langue senza di esso. tommaseo, i-342
del principiare della seduta o quando questa langue, i deputati convengono per fare pettegolezzi
ha dato la vita; si corruga, langue, appassisce. -figur.
ri ch'ei ne ferve, e langue? chiabrera, 316: quando dunque converse
, al continuo iace deboluza e sempre langue carca di molte altre infermitati. g
; / da gran debilità la dona molto langue. savonarola, 6-64: se nasce
. al continuo iace deboluza et sempre langue carca di molte altre infermitati. bembo,
pena / che cerca il suo suggello e langue / nella vana sembianza che la spoglia
suoi membri avvinti, / tra catene non langue [la
parini, 522: sol la virtù deserta langue, / e 'l vizio esulta fra
pupille ardenti / la vita al despota / langue e dispar. / sonate a giubilo
'l fallo in sé detesta e langue, / non pianto no, ma sanguinosi
/ e pur da le rapine oppressa langue. / il miser cittadin non ha
/ né difetto giamai, né scema o langue. -fase calante della luna.
vii-788: oh dolcissimo mio tesoro! langue, muore, si dilegua per amor
. / tal ei, che d'amor langue, alcun diletto / non può quivi
/ tra paura e dolor paventa e langue, / teme accostarsi e dipartir non vole
tra due mani discamate e stanche / langue il lavoro, sovra cui s'incurva /
ardenti / la vita al despota / langue e dispar. / sonate a giubilo
vano. / ma l'un repente langue, / e l'altro fugge e si
: gittata in su le brande, / langue inerte, assetata e dispossata / la
1-294: questo che fia? già langue il senso e bruna / non dissipabil nebbia
opere fredde del distacco, / e carpito langue il segreto e vuoto.
rompi al cor che cieco e lasso / langue pur troppo e 'n se stesso travia
geme / sì che la vera dea ne langue insieme. fagiuoli, 1-5-206: la
onde la corte tutta fu turbata. / langue ogni membro, quando il capo duole
è l'un ferito, e l'altro langue, / e versa l'alma quel
né difetto giamai, né scema o langue. / ma già di nostra umanità
al gran pianeta il volto, / langue natura, e 'l giorno al giorno è
, e cortese / ride, e se langue pur langue per gioco, / più
/ ride, e se langue pur langue per gioco, / più non ha'piè
oh mentre il viso tuo sfiorisce e langue / come quei gigli, e fra ridente
e fonde, / dansi le sicurtà, langue ogni uffizio, / e la gloria
giunge / l'emorrois di subito si langue: / tosto la vena li disecca
, e l'un su l'altro langue / mescolando i sospiri ultimi e 'l sangue
al cor che cieco e lasso / langue pur troppo e 'n se stesso travia.
come om ch'a morte con angustia langue. cariteo, 71: ella averà
in atto tal, si strugge e langue, / di toccar l'armi mie desìo
contrade / il sol che cade e langue, / e seco a un tempo esangue
/ e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade. rosa,
che ride, un re, che langue. de roberto, 2-187: una crisi
corazzini, 3-47: perché non suoni? langue / di desiderio / quel tuo piccolo
mormori d'ira, / gemiti di chi langue e di chi spira. tassoni,
ben s'assimiglia a fiore / che tosto langue e more, / chi per voler
.). fontanella, iii-352: langue pallido il monte, adusto il prato
: sacro fregio di spine unqua non langue: / chi poggia sul calvario al
profondo e rotto, / geme, langue, stupisce e non fa motto. goldoni
/ su gli origlier di porpora / langue la voluttà. nievo, 1-565: la
, / e trafitta d'amor sospira e langue / senza duol, senza ferro e
rovente / carbon riarso che s'offusca e langue, / brucia quel cupo ciel sinistramente
s'un sacco di stoppa, / poi langue il colpo, e senza effetto cala
/ che dagli anni sopita e fredda langue, / irritando inasprisce, e la
è la morte; il vii furor non langue; / vuol ch'empio strazio
/ e trafitta d'amor sospira e langue / senza duol, senza ferro e senza
a l'aer tepido / tutto fermenta e langue, / entro le vene il sangue
preme odiose piume, e ferve, e langue / con interrotte voci a pena intese
il ciel, bolle il suol, langue ogni fronda, / e qual tomba
che memoria de l'opra anco non langue. speroni, 1-1-240: considerando la figura
ii-119: forse infecondo di tal madre or langue / il glorioso fianco? imbriani,
che se stanchi: / el capo langue, el ventre, i piedi, i
gli umori in lui rimasti, / langue nel mezzo aprii; così mancasti /
accurata, depone la pristina floridità e langue pian piano scaduto e deserto. bertola,
/ aprii ritorna al riso, / langue, e l'afflitto spirito / esala nei
'l fallo in sé detesta, e langue, / non pianto no, ma sanguinosi
e di speranze folto, / per gioia langue e per desio si muore.
che da gli anni sopita e fredda langue, / irritando inasprisce, e la
mormorii d'ira, / gemiti di chi langue e di chi spira. brusoni,
/ che ardendo, algendo, così langue ognora. anguillara, 7-5: poi
diresti tu, silvio: -il mondo langue, / la natura vien meno? chiabrera
, oh, quale triste cantilena / langue per le tre camere fumose / in
d'una strige che ancor palpita e langue. de sanctis, ii-15-463: molte voci
alteramente adorno, / di nuovo or langue e agli occhi altrui si fura.
e giela di paura e trema e langue. guidiccioni, i-40: il tuo
. piange il maestro, e maria langue e geme. boiardo, 2-23-74: quelle
sospirar profondo e rotto, / geme, langue, stupisce e non fa motto
ora, mentre si placa, mentre langue, mentre si fredda, riconosco questa
: gittata in su le brande / langue inerte, assetata e dispossata / la
al cor che cieco e lasso / langue pur troppo e 'n se stesso travia.
si sentono a disagio; riprenderla quando langue. verga, 4-127: alla fine
il giuoco, onde 'l mio corpo langue / per tanti mali ed ancor non
/ per cui la rapida / gioia non langue, / che la fuggevole / vita
/ giova il sapere al corpo che ti langue? / vale ben meglio un'
ardenti / la vita al despota / langue e dispar. / sonate a giubilo,
/ qua giù dove l'affetto nostro langue, / mirabil cosa non mi sarà
col nostro, il cui valor non langue. forteguerri, 8-55: i casi
serbo all'oscuro. manzoni, 15: langue il popol per fame, e grida
nomi, 2-11: colei, che guaiolata langue, / avvien... /
/ tanto che la tua madre afflitta langue; / manda in aiuto l'ar-
preso, / l'audace core in sen langue, o vien manco / da l'
le contrade / il sol che cade e langue. ciro di pers, 9:
ore estreme dove il vigore dello spirito langue, fra i travagli delle membra e ne
14-85: mentre sopra ei si querela e langue, / e stringe e bacia la
marradi, v-308: la luna impallidita / langue nel ciel profondo / velando l'infinita
ch'una gente impera e l'altra langue, / seguendo lo giudicio di costei,
prime, / ma di leggier poi langue, e si reprime. casti, i-1-60
dall'impiagato busto, / che tramortito langue, / scorre di nobil sangue. alfieri
,... / pur come fior langue da 'mportuna unghia reciso. nannini [
, i-108: mentre l'egro telon pallido langue, / per aver ne le vene
che da gli anni sopita e fredda langue, / irritando inasprisce, e la
, i-14-195: rosembergh, in cui non langue / la virtù del suo gran sangue
frale incarco? poerio, 2-68: qui langue la costretta anima nostra / sotto il
salvo. lemene, ii-390: langue la rosa sul suo verde stelo /
spesso accorto chirurgo, ad uom che langue, / porge in atto crudel pietosa
/ e il naturai vigor s'inferma e langue. inferni àbile, agg. ant
per qual de la vendetta l'alma langue. frezzi, iii-n-49: ahi cieca italia
sotto i lenti / scarpelli industri talor langue e infredda. 2. per estens
imperiali, 4-285: anco in lui non langue / ne l'arse vene ingelidito il
/ chi più ti serve più doglioso langue. fagiuoli, viii-92: a quel
/ già tace e torpe, impallidisce e langue. fontanella, i-265: move a
, ii-31: sulla bocca al giovine che langue / pender la veggio, ed inspirar
, / ne i membri exterior subito langue / e per aitare il core imbianca il
alma in velo oscuro e denso / langue racchiusa, e idea non forma o finge
per qual de la vendetta l'alma langue. g. villani, 7-66: cui
/ arsi da un desiderio che non langue, / da un desiderio tragico e
luzi, i-99: così il tuo cuore langue irrevocato. -che non è
carducci, iii-2-354: inerte il cor mi langue / e irrigiditi cadono gli amplessi,
594: maledetta la sera che pia langue / piovendo pace e mistiche parole / sulle
: de le trombe istesse il suono langue. testi, ii-91: chi sa ch'
, attraverso la lingua istituzionale o « langue » le due lingue sono in rapporto
/ superbia in lor fiorisce e valor langue. testi, i-276: o con quanta
lai. s. errico, 3-12: langue, geme, s'affligge e non
fiere chiamate langurie; xenotene le chiama langue e afferma che vivono intorno a po
fr. languard 4 chiacchierone ', da langue 4 lingua '. langbanite
. h. von langsdorff. langue, sm. ant. languore, dolore
tommaseo]: alora serà lagrime con langue. lamenti storici, iii-311: tutto il
viva l'imperio che ne tra'di langue! '. = deverb.
. cesarotti, i-xxxiv- 115: langue il misero e manca, e senza posa
doridi, 249: e1 capo langue e 'l ventre, i piedi, i
che fa dall'anima. filicaia, 2-1-57-non langue no per forte / volger d'anni
senza voce, / lordo il capo che langue / di polvere e di sangue,
giova il sapere al corpo che ti langue? / vale ben meglio un'oncia
: fischia il vento; / col pastor langue l'armento: / e spogliati /
d'ira, / gemiti di chi langue e di chi spira. assarino, 2-i-449
: chi morto e chi ferito in terra langue. tasso, 9-32: caggiono entrambi
entrambi, e l'un su l'altro langue, / mescolando i sospiri ultimi e
operazioni, onde, priva di virtù, langue ociosa e viziosa. guarini, 1-i-164
mal giova illustre sangue / ad animo che langue. galanti, 1-83: quasi tutte
prigioniere d'errico. varano, 1-431: langue fra i ceppi avvinto / il prigionier
ogni loco: / già ciascun cittadino afflitto langue. castiglione, 263: gode di
picciol angue, / come fior colto langue, / lieta si dipartio, non
fior, non nati appena, ciascun langue. caro, 9-671: già morendo /
dal nativo / tronco per cruda man langue reciso. tasso, 13-55: mentre li
le contrade / il sol che cade e langue, / e seco a un tempo
/ e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade. lemene,
e cade. lemene, ii-377: langue la rosa e sol la spina resta.
cresce gli estivi ardori / e che langue la terra, ivi son grotte / in
/ zeffiro a ravvivar l'anno che langue; / e par, mentre tra
, 1-1590: ne'extremi labri la parola langue. cariteo, 330: cominciate fur
/ e de le trombe istesse il suono langue. chiabrera, 1-111-307: nella bocca
, 1-111-307: nella bocca aperta / langue la voce, e sull'uscir vien
2-51: se voi mancate la musica langue, / la festa è senza luce
: già de l'ultima stella il raggio langue / al primo albor ch'è in
iii-i- 396: su per lo cielo langue ogni stella. graf, 5-613:
luce. betteioni, i-151: il sigaro langue. marradi, 217: il faro
marradi, 217: il faro / langue pallido ormai nel vasto e chiaro / splendore
contrade / il sol che cade e langue. metastasio, 1-i-188: già langue.
e langue. metastasio, 1-i-188: già langue... il dì. carducci
. betocchi, 5-119: alba che langue, / piazza meridionale cui sgomenta /
'n sacco di stoppa, / poi langue il colpo, e senza effetto cala.
mano] (né torpe al ferro o langue) / ferire, e trar dalle
la brezza, mi pare, / langue.
/ qua giù dove l'affetto nostro langue, / mirabil cosa non mi sarà mai
/ che memoria de l'opra anco non langue. savonarola, 7-i-103: e1 pesce
/ superbia in lor fiorisce e valor langue. tasso, 19-20: già nelle sceme
: già nelle sceme forze il furor langue, / sì come fiamma in deboli alimenti
beltà lasciva / si disface qual gel, langue qual fiore. bianchi, 26:
, / al soverchio desio ben spesso langue, / che quanto più desia,
nell'ore estreme dove il vigore dello spirito langue, fra i travagli delle membra e
il dono: / ma sicuro desio langue e vien meno. niccolini, ii-149:
. graf, 5-121: la memoria che langue e che si muore / non ravvivar
/ o quando in parte la battaglia langue, / dopo molto sudor, con l'
: in queste terre conquistate la guerra langue, solo rombi di cannone lontano turbano
, 7-82: una gente impera ed altra langue, / seguendo lo giudicio di costei
che, anche a parigi, il teatro langue. -diventare monotono, sciatto,
/ tanto che la tua madre afflitta langue, / manda in mio aiuto l'arcangel
. boiardo, 3-145: glauzia tra queste langue e il viso ha molle / de
affannato gesù vital conforto, / mentre langue ne l'orto. mascheroni, 8-255:
la madre odi, che con esso langue: / e a prezzo tal, ti
gesù cristo in chi patisce o langue. -adirarsi, indispettirsi. pagliaresi
udendo '1 popol ciò, forte ne langue. -costruito transitivamente: compiangere affliggendosi
passion [di cristo] non stride e langue? 18. èssere profondamente innamorato
strada vi aspetto? marino, iii-160: langue ei... per dafni,
il cuore; / per te famelica langue d'amore / l'anima mia. emiliani-giudici
. de roberto, 13-139: timidissimo, langue mentre forse ella non aspetta altro che
la stessa. amata / risana, langue se amore l'è avverso.
si angosciava fortemente. serdini, 1-9: langue l'umana turbe di iustizia / poi
ei la consola et ella ogn'or più langue. 3. lasciare, abbandonare
/ che memoria de l'opra anco non langue, / quando assetato e stanco /
che memoria de l'opra anco non langue, / quando assetato e stanco / non
cartelle vi apparirebbero come un cantiere che langue. -di poca, di stanca
230: per la lingua, si langue... capo senza lingua, non
idioma; promontorio'; cfr. fr. langue (sec. xii), fr.
elementi interdipendenti, sulla distinzione tra 'langue *, istituto e sistema collettivo, e
. / sotto un legno il grappo langue / sciolto in liquido rubino.
). d'annunzio, i-471: langue... entro la coppa un giglio
voce, / lordo il corpo che langue / di polvere e di sangue, /
aridi e diventan nerastri; l'appetito langue; le vacche perdono il latte e
deperimento. marchetti, 2-19: langue per macie o per età vien meno
sol per nutrirli, e tanto in questo langue, / ch'el vien spolpato,
gioveni. tasso, 14-600: la man langue e la voce, e 'l capo
la malignità dei tempi lo vieta, langue e aspetta ruminando la grandezza che fu
: gittata in su le brande / langue inerte, assetata e dispossata / la ciurma
: chi muor trafitto e chi malvivo langue. brusoni, 8-155: convenne finalmente
stata avvelenata. cesarotti, 1-xxxiv-115: langue il misero e manca, e senza
/ perché languisca il corpo fral non langue, / ma le piagate membra in lui
n. 3, cfr. fr. langue mandatine e tingi, sostant. mandatin
ogni bisognevole difesa. monti, 16-148: langue spossata la sinistra spalla [di aiace
singhiozzo / d'un popolo che langue in agonia. de sanctis, 11-283
. attribuito a petrarca, xlvii-165: langue colei che 'l cuor urge e martella
: questo è il capo, che langue infermo e gravato, onde può dire ogniuno
/ se di vano disir l'anima langue, / languisca e menomando il canto,
/ in quella densa oscurità mentale / langue l'anima oppressa e quasi morta.
: in tanto, o empia! langue, / su mercenario petto / il caro
entrambi, e l'un su l'altro langue / mescolando i sospiri ultimi e 'l
polverosa carriera. varano, 1-431: langue fra i ceppi avvinto / il prigionier
una tecnica letteraria. sono un'altra « langue », fondata su un sistema di
di gesù cristo in chi patisce o langue; / e dove trova fiele, egli
/ qua giù dove l'affetto nostro langue, / mirabil cosa non mi sarà
da la mesta / palpitante, che sen langue, / trasse pronto esperto il sangue
i. frugoni, i-3-179: non veggendola langue / e un dolce suo lamento,
i-3-179: non veggendola [la ninfa] langue [il pastore], / e
lì ristette. fantoni, i-53: langue il bel volto fra moleste doglie, /
parole che rivelano la vita a chi langue e a chi muore. tutto il mondo
. graf 5-121: la memoria che langue e che si muore / non ravvivar.
mormori d'ira, / gemiti di chi langue e di chi spira. passero,
mena. poerio, 3-158: qui langue la costretta anima nostra / sotto il
o. bloch, dictionnaire etymologique de la langue franfaise, paris, 1932, voi
silenzio / ne'extremi labri la parola langue. 3. avvizzito; privo
ogni risorsa spirituale e morale; che langue in una condizione d'inerzia intellettuale;
fior, non nati appena, ciascun langue. altissimo, lx- xiv-79: certi
, 594: maledetta la sera che pia langue / piovendo pace e mistiche parole /
animo indisposto: / se 'l corpo langue, star così nascosto / suol chi
nel chiuso ovile / digiuno il gregge langue, / tu al gregge quasi esangue /
/ favellare al roman che stassi e langue, / mentre tira aplotin dà vita
. bloch, dictionnaire étimologyque de la langue frangaise, paris, 1932, s
or si sfranca / la vita che langue. / or balza ove un santo nirvana
/ qua giù dove l'affetto nostro langue, / mirabil cosa non mi sarà mai
pur la stessa. amata / risana, langue se amore l'è avverso.
pasolini, 8-74: quando si dice 'langue 'si intende (almeno tra i
un infermo sta, più d'un che langue / per fame e nudo intirizzisce al
... soccorri al core ornai che langue. tasso, n-ii-463: dunque la
7-84: una gente impera e l'altra langue, / seguendo lo giudicio di costei
/ carbon riarso che s'offusca e langue, / brucia nel cupo ciel sinistramente
mia, la vite e 'l pero / langue d'estiva sete. lippi, 4-8
che memoria de l'opra anco non langue. bisticci, 3-1: possonsi..
guancia). sempronio, 11-45: langue d'un bel pallor la gota oppressa
319: sovra rota volubile legato / langue ission, da'propri falli oppresso.
/ e ciò ch'ad or ad or langue e vien meno / sia per natura
: quella orante pallida, / a cui langue sul labbro e in cuore adesso /
se fan ciullo a morte langue, / fisico esperto alla sua cura intento
marradi, 217: il faro / langue pallido ormai nel vasto e chiaro /
eroiche cetre, / ch'oscurata ne langue ogn'altra lode. lanzi, i-70:
/ in quella densa oscurità mentale / langue l'anima oppressa e quasi morta.
l'estremità sua. tasso, 9-97: langue sotto lo scudo il braccio oppresso,
palpebbre. marchetti, 5-174: il cibo langue, / ca- don le braccia e
mio cordoglio estremo... / langue il piè... manca il core
periodi di dittatura o paradittatura il realismo langue e scompare e la letteratura diventa un
veggia. giulio strozzi, 17-25: or langue di dolcezza, or pargoleggia / la
fatta con un brio che di rado langue. -andare a passo di lumaca:
morale. serdini, 1-9: langue l'umana turbe di iustizia / poi
14-13): cosi la cosa fra sé langue, / e lavorando de poco en
grave oblio / in che ornai tutto langue? / no, levatevi, voi,
prati, ii-35: lieto chi pére o langue, / tinto tacciar nel sangue /
mia, la vite e 'l pero / langue d'estiva sete. 2. per
, 1-93: negli agi ancor penando langue / e 'servi co'sospir sveglia e
ch'ancor del nostro ben sospira e langue, / fa'forza al destin mio
come singhiozzo / d'un popolo che langue in agonia. -scrivere versi con
corazzini, 4-90: perché non suoni? langue / di desiderio / quel tuo piccolo
spirito / entro il petto tardissimo già langue: / le vene un dì frementi
quando stanno fermi. tasso, 9-97: langue sotto lo scudo il braccio oppresso,
x-684: dal genitore, / che langue in sulle piume / presso al fin della
fu la 'défense et illustration de la langue fransaise'di du bellay pubblicata nel 1549
: la meschina è nel letto e langue e plora, /... perché
/ ma pur la mente di ciò langue e plora, / di non poter venire
/ qua giù dove l'affetto nostro langue, / mirabil cosa non mi sarà
il polso e, se ben basso langue, / pur vede ancor che in lui
attenda. non un volto cinereo che langue / nel guanciale infossato ella vedrà ma
i-52: non vuole morire, non langue il giorno. s'accende più ancora /
posa giammai. cesarotti, 1-xxxiv-115: langue il misero e manca, e senza
in un potessi. martello, 6-i-283: langue col suo pastor la greggia misera,
dove e quando colui che froda e langue / in vili amori, èbbesi de
, 8-70: se la virtù che fredda langue / fosse ora in voi quanto dovrebbe
, qual fior, presto ride e presto langue. algarotti, i-rx-309: né awien
amore, lasso! tasso, 6-75: langue, o fera ed ingrata, il pio
angue, / nei membri exterior subito langue / e per aitare il core imbianca il
spietato disuman consiglio / di abbandonar chi langue al suo malore. 5.
per cui la rapida / gioia non langue, / che la fuggevole / vita ristora
ii-14- 167: quando il corpo langue, panima sente le stretture e le
nei periodi di dittatura o paradittatura il realismo langue e scompare e la letteratura diventa un
180: il bello adon... langue in grembo / a la mesta ciprigna
d'inferno. venuti, lxxxviii-ii-674: langue il marinaio per la rabbiosa / tempesta
alma in velo oscuro e denso / langue racchiusa, e idea non forma o finge
cor trema e sol d'un atto langue, / che per non far del tuo
vasi il sangue / di chi ferito langue. a. boni, 34: passate
342: già tutt'esangue / svenuto langue / il dio che il ciel raggira
al cervel non dà, vuoto allor langue / tutto e in sé casca il
i-13-252: ecco in me nulla più langue; / si rimporpora il mio sangue,
/ zeffiro a ravvivar l'anno che langue. parini, mez. [1765]
tagliato. atanagi, xxxvi-186: come fior langue da 'importuna unghia reciso. baldi,
la vita recisa / sempre ripullula e langue. montale, 5-45: fluisce fra te
se rende / ne l'opra, langue e si stesso consuma. ammirato,
prime, / ma di leggier poi langue e si reprime. = voce dotta
mitigizi / alla crudele morte che sempre langue, / non fonia della vita extinto /
lui la forza a poco a poco langue, / come lucerna s'olio non v'
. lorenzi, 3-100: l'umor non langue / ai chiari fonti, ai cheti
un discorso, ravvivare una conversazione che langue o che è stata interrotta. m
: en tale modo vene che omo langue / per lo temere del piacere tratto,
e mitigizi alla crudele morte che sempre langue, non fonia della vita extinto re
cielo / vibra i raggi affocati e langue il prato, / voi [pecorelle]
6-32: la meschina è nel letto e langue e plora, /... perché
diresti tu, silvio: -il mondo langue, / la natura vien meno? tasso
qual fior, presto ride e presto langue. g. gozzi, i-22-90: in
giovane, 9-163: a lucerna che langue olio rifondesi. marino, 1-7-163: mercurio
, i-13-252: ecco in me nulla più langue: / si rimporpora il mio sangue
: la meschina è nel letto e langue e plora, / non sol perché chirurgo
preme, / allor che ogni altra virtù langue o dorme. loria, 5-23:
], io: la bella conversazione langue e si spegne. bisognerà aspettare che
, i-13-253: ecco in me nulla più langue: / si rimporpora il mio sangue
perché languisca il corpo fral, non langue, / ma le piagate membra in lui
zef- firo a ravvivar l'anno che langue / e par, mentre tra i fior
dove la vita recisa / sempre ripullula e langue. -filos. emanare continuamente dal
/ di che sì prato si lamenta e langue. -accalorato in un discorso.
/ riscuote il cor che di lussuria langue. magalotti, 9-2-218: v'è
fior la sostentate, / ché non langue d'amore / ma 1 angue di dolore
già simile a l'estinto il vivo langue / al colore, al silenzio, a
la madre odi, che con esso langue: / e a prezzo tal, ti
del gelo. dotti, 1-84: langue tanno, del gel fra le ritorte;
del non esser qui si strugge e langue. documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco, chi-156
sotto un perpetuo rombo di tempesta, / langue riversa, mentre il vespro brilla,
già baldanzosa / dispiega; ecco poi langue e non par quella. marino,
d'una strige che ancor palpita e langue. manzoni, pr. sp.,
un lieve rossore, indizio di chi langue per tisi, tratto tratto animava fi pallido
e rovello, / trema, ansa, langue, e dal percosso core / esala
loco: 7 già ciascun cittadino afflitto langue. boccalini, m-262: il rubbare
proprio e rubicondo umore, / pallida langue agnese, e nel suo viso /
onora. lemene, ii-159: il grappo langue / sciolto in liquido rubino. c
47: il leggiadro garzone in terra langue / pallido il volto e nubiloso il
la gran vendetta / di chi per fame langue. -emettere rumorosamente e volgarmente singhiozzi
saettar già stanca; / ma languendo non langue e di bellezza / alcun vanto non
la tosse / se la tua fiamma salvatrice langue? 3. che impedisce con
al cervel non dà, vuoto allor langue / tutto. barotti, 30: il
vena / dall'impiagato busto / che tramortito langue / scorre di nobil sangue / a
4-116: terigi a non veder marfisa langue. / in questo giungon due dame del
occulta inimiciil crine, ogni lor senso langue, / tremano i nervi e si rapzia
: / che se da febbre indebolita langue, / sanguisuga son io per trargli sangue
da tarmi agli amori e toipe e langue / tra i vezzi d'imeneo, /
si articoli in un'astrazione -codice (langue) e in una concretezza -vivente (
: riede al tetto paterno ed ama e langue / per lo sposo celeste, a
colmo di sapere, e per te langue. l. ghiberti, 4: penso
chi crida, chi mora, chi langue / e chi cerca scapolare. ramusio
cartelle vi apparirebbero come un cantiere che langue. 2. scritto o copiato
il can d'ogni vigore, / langue accanto al suo signore. varano,
chiesa che. ttu tieni forte si langue, / ché con rapina e con gran
, / se la tua fiamma salvatrice langue? ». alvaro, 2-54: si
, ii-159: sotto un legno il grappo langue / sciolto in liquido rubino.
ti par che muora, e spasimando langue, / finché scolora, chi dorme al
. i. frugoni, i-14-231: langue il polso, treman ambe / le gelate
.. credo avrà xlvii-165: langue colei nel cui viso scolpita / l'eterna
augel ch'alfin si stanca / e langue e sviene e 'nfievolisce e scoppia. moneti
/ dall'impiagato busto / che tramortito langue / scorre di nobil sangue / a farporporeggiar
'sughero'(v. cortice). che langue / vede le tratte allor allor sue pelli
anguille salate. marino, 1-15-14: langue anch'egli d'amor l'angue feroce /
: non se pensa de color che langue / per suo mal far. anonimo romano
/ seaizion crudel, che 'l mondo langue: /... / queste son
estreme, dove il vigore dello spirito langue, fra i travagli delle membra e
7-83: una gente impera e l'altra langue, / seguendo lo giudicio di costei
/ che memoria dell'opra anco non langue. bibbia volgar., iv-93: avendo
marchetti, 5-37: se fanciullo a morte langue, ne, io una n'
/ che memoria dell'opra anco non langue. ovidio volgar., 6-533: la
su u pavimento. lemene, ii-374: langue del mio gesù la molle salma /
sotto sferza pesante, / come tenera langue / a lo sferzar de l'aquilon la
, 319: sovra rota volubile legato / langue ission, da'propri falli oppresso,
/ barbare torme, in cui valor non langue. amari, 1-2-337: conoscer
or si sfranca / la vita che langue. 3. figur. assumere
mondo, che ha i consigli, tremae langue, / ché tosto tenne di sguazzar nel
tremolio silenzioso, (il faro / langue pallido ormai nel vasto e chiaro /
olio diventa morchia. lemene, ii-390: langue la rosa sul suo verde stelo
cigno, che 'n braccio a l'erba langue / e 'n dolce canto dal suo
le smembra, / o l'anima che langue? 10. ripartire uno
essangui e smorte. marino, 1-16-120: langue nel labro dolcemente onesto / una fresca
/ onde el nemico de dolore ne langue; / laude e onore a deo ke
; / soccorri al core ornai che langue e posa / non have, e queste
: s'altri del tuo ben sospira e langue, / l'infinita virtù che nel
cui lume / incolto ogn'altro ben langue e s'oscura. cesarotti, i-xv-
/ ma per sanar l'umanità che langue, / spargerlo voglio in su la croce
spira / zeffiro a ravvivar fanno che langue. fantoni, i-121: sparve,
: ti par che muora, e spasimando langue, / finché scolora, chi dorme
o voglia loro. martello, 6-1-283: langue col suo pastor la greggia misera,
fior che, tronco da l'aratro, langue / per poco spazio, e in
nelle più stoiche vene virtù si squaglia e langue, / se la passion col fiato
stemprato gelo / al fior, che langue, un redivivo umore. arici, i-338
, i-52: non vuole morire, non langue il giorno. s'accende più ancora
5-1 io: mentre il nostro corpo infermo langue, / l'animo vagabondo esce
, grida, si duol, sospira e langue. viani, 10-288: testa-
qui la soa passion non stride e langue? onofri, 11-100: punta di freddo
qui la sua passion non stride e langue? 25. lanciare grida,
non esser qui si strugge, e langue ». boccaccio, dee., 3-1
/ vecchie ed abituate, / fetido langue e 'l suppurato versa. 4
4-190: -questa fanciulla è già troppo che langue, / farò delle iniezioni belle e
picciol angue, / come fior colto langue, / lieta si dipartio. s.
/ chi più ti serve più doglioso langue. c. i. frugoni, i-15-214
] in atto tal si strugge e langue, / di toccar l'armi mie desio
. praga, 1-9: una lampada langue sopra un tavogliere ingombro di volumi e
chiome, o bianca lidia, / langue una rosa pallida / e una dolce
/ or su l'arente stelo sfogliata langue; e dove lucenti di sole danzavan fantasmi
/ troppo alle doglie altrui s'agita e langue. nieri, 364: non è
terra. marchetti, 5-174: il cibo langue, / cadon le braccia e le
. attribuito a petrarca, xlvii-165: langue l'idolo mio, langue la stella,
xlvii-165: langue l'idolo mio, langue la stella, / che porto e
dio chi la può?) marsia che langue / vede le tratte allor allor sue
ore estreme dove il vigore dello spirito langue, fra i travagli delle membra e ne
ben danza l'amante; / et or langue in un fievole sospiro, / or
come om ch'a morte con angustia langue. lanci, 3-3 7: mi vedde
, e sopita / giace oltria questo e langue ogni memoria. carducci, iii-2-135:
. attribuito a petrarca, xlvii-165: langue colei che 'l cuor urge e martella
appar con volto mesto, / mezzo langue negli occhi e mezzo piagne, / piega
eucaristiche. d'annunzio, i-471: langue, da presso, entro la coppa un
dagli urti del tempo e vecchio ornai / langue il corpo e vien meno. fogazzaro
di che sì prato si lamenta e langue. -che contiene una sostanza tossica
fiore. d'annunzio, i-471: langue, da presso, entro la coppa un
/ fior che nasce il mattin, langue la sera, / verme vii, fango
, / dopo un'ora, già langue la verbena / che vi compose la mia
il cavalier ferito; / ma geme e langue; e quinci a tutti è noto
del tempo e vecchio ornai 7 langue il corpo e vien meno, e se
; che vi è prodotto. langue [lang], sf. invar.
realizza la facoltà del linguaggio servendosi della langue. t. de mauro [
, mutato l'animo, il corpo tutto langue, come si vede nell'apoplessia ed