ber la luce e il sol, tu languì e spiri. idem, 1061:
ed ameno. pellico, ii-152: languì lungamente, e poi, ridotto quasi
esangui / troppo esperta mano che ora languì dentro affa mia / sbiancata dagli ospedali
vene- nose; / dolce ad arte languì; preghi, querele. da ponte,
ricerca. a. verri, i-164: languì non breve spazio di tempo la sfortunata
tutt'i luoghi col finir dell'imperio languì. foscolo, viii-58: morto carlomagno,
qui 'ntorno stanno, / cadde e languì natura oppressa ed egra, / spiga non
in tutt'i luoghi col finir dell'imperio languì e, restando presso che tutta europa
. carducci, iii-9-258: altro tempo languì in prigione, sperando in vano la libertà
, i-xvii- 264: il rogo languì e cessò la fiamma. carducci, iii-i-
i-166: la fiaccola... languì sulle prime, combattuta da venti contrari,
/... / e poi languì, ché forse / era già sera.
in altra città; e la relazione languì e cadde. cassola, 2-142: dopo
grande altezza, la lirica in questo secolo languì nell'imitazione. tommaseo, 11-218:
che qui 'ntorno stanno / cadde e languì natura oppressa ed egra: / spiga non
egli lo cacciasse in carcere, dove languì per più anni. idem [s.
i-450: questo popolo... finora languì fra le pastoie duna brutale ignoranza.
/ a gridar qual fanciullo? ancora languì? erizzo, 3-44: nel mio ragionare
f. f. frugoni, 1-277: languì, con deliquio amoroso, alle primiziali
poi fattala scoppiar sul manco braccio / languì senza dar suon fra le mie dita
fare un sacnlegio cercando divertimenti mentre tu languì lontana da me. leoni, 57:
a gridar qual fanciullo? ancora languì? / mira che fronte pallida e
altri fanciulli, che quivi erano, languì e perse il suo lume e la stima
mare l'aurora dal-croceo-manto, allora il rogo languì e cessò la fiamma. barilli,
fedel quest'anima / tanto per te languì. fantoni, i-142: sento un incendio
tele, / pallido, addolorato / languì l'inclito alfonso. = comp.