reali, e la moglie ne fece piccolo lamento, a quello ch'ella dovea fare
giustizia corrotta, a cui portasi un lamento contro persona che ha comprato il diritto di
pascoli, 537: l'eterno mio lamento solo / s'accompagnava ai gemiti interrotti
e... accoravano come un lamento di carcerati. ojetti, ii-167: ciò
, a trafiggere l'aria col breve lamento acuminato. viani, 19-322: il
deserti tetti / spargean lungo, acutissimo lamento / cui di lontano per lo vasto
, ii-57: vibrava nel silenzio caldo il lamento acuto... che saliva,
l'intento isaia / proferì questo sacro lamento, / in quel dì che un divino
che è cosa ridicola e affettatissima il lamento d'olimpia nel- l'ariosto, quello
/ maddalena e l'altre donne / fean lamento sull'ucciso; / ecco tutta di
allegato: / « mesere, eo me lamento de mia sorte, / ché la
diletto in peso allevia labore, / lamento in doglia [allevia] pena. cavalca
lacrimando. benivieni, i-99: al suo lamento / l'altra risponde, e il
restano a l'alma / tutto e lamento e lagrimosi lai. / che più giova
la preghiera, l'imprecazione e il lamento. = voce dotta, comp.
il duolo, né per lamenti il lamento, né per angosce l'angoscia si t
fronde / essere ascosa un'anima in lamento. collodi, 57: sebbene sentisse avvicinarsi
terribile, e dopo morte un'annichi- lamento totale. s. maffei, 5-5-59:
per questa parte (mediante l'annichi- lamento delle antiche opinioni e illusioni...
di ammonimento, di rimprovero, di lamento, di protesta) troppo ripetuto e insistito
, 2-106: il suo figliuolo fece grande lamento, e appa- cificossi col ricco,
nepoti, e l'amoroso / apprendeva lamento a'giovinetti. arici, 139: tu
di verlaine crede indispensabile esprimere il suo lamento sulla sregolatezza di lui. apprezzazióne,
, / al notturno del mar roco lamento / al profondo ruggir degli aquiloni. arici
il capo, ch'io faccia / lamento nell'anima mia. idem, iii-2-236:
iv-2-975: era un arioso, era un lamento, una monodia...,
: e mi preme un indistinto / lamento, un grido, un armeggiar confuso,
ho detto, sì cominciò a fare grande lamento. arrivatura, sf. tipogr.
, ii-131: donna, di voi mi lamento, / bella, di voi mi
tu eri avviluppato nel pianto e nel lamento, pensai che non era altro modo
. guinizelli, v-347-9: ché non fanno lamento li avoltori / e nibbi e corbi
vi-1-172 (35-8): allor piango e lamento, e non m'adiro, /
ho la medesima difficoltà: e mi lamento che da questi libri sia bandita la
di caldaroni dalle orrende misture e un lamento di strigi, èrano e gufi inchiodati e
in una picciola casetta sentì un gran lamento, con un pietoso lacrimare che quivi
di stracci, donde sfuggiva un sordo lamento. d'annunzio, v-1-282: prende
, ii-9-268: si accompagna il lamento che nella vita finita rimanga inattingibile l'
becchini / un gemito lugubre ed un lamento. nievo, 413: improvvisarono una
belati di greggi. 2. lamento; voce piagnucolosa; dizione o recitazione
assennò la mia regina / col suo molto lamento, allor che seppe / vólto a
uscir tra i salici / tal nota di lamento, / che all'are di maria
fronde / essere ascosa un'anima in lamento. negri, 1-138: giunse a
ant. e letter. borbottio (di lamento, di protesta). *
sino a l'avello / brevità di lamento e di speranza. 5.
, 163: i sacri bronzi in flebile lamento / giù calar dalle torri, e
(un grido, un'esclamazione, un lamento); germogliare. -cacciare fuori:
, / all'inferno discese con lamento [orfeo], / qual di ragione
, con un gemito, con un lamento d'ammalata, affondando il viso nel
noleggiate creature cui il freddo intirizzisce il lamento. = deriv. dal cognome
. piccola camera, stanzetta. lamento della sposa padovana, v-436-30: eo men
fosca nell'altura, accoravano come un lamento di carcerati. bartolini, 15-164: le
/ fra i tronchi un rivo fea dolce lamento. pascoli, 46: zeppo,
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento / d'agnello dei fanciulli, all'urlo
/ era preghiera, e mi parea lamento. de sanctis, lett. it.
'nfanti stava da canto: / facia lamento e grandi pianto. ariosto, 20-55:
detta. / pria flebilmente il suo lamento esprime, / poi rompe in
canzoni di gesta a cui seguisse il lamento di una ribeca. -canzone popolare
messer filippo capitan valente, / grande lamento fece con sua gente / e vestì
marino, i-233: io non mi lamento tanto di voi quanto di cotesti correttori
si sia che mi appelli di fal- lamento; e gittò in terra el cappelletto,
, i-19: ma non vivere di lamento / come un cardellino accecato. bartolini,
private o pubbliche, ecc. lamento della sposa padovana, v-436-35: eo men
che 'l parvolo con dolore e con lamento la va cercando. lorenzino, 123
. imbriani, 2-172: di che mi lamento io se non di questa mancanza di
chiàito, sm. ant. protesta, lamento, mormorazione; lite, briga.
triste noie! / piangiamo e faciamo lamento, e narriam del suo tormento. marco
tre note malinconica, simile a un lamento di tiorba, una cantilena imparata chi sa
se le giun geva un lamento rauco, un rantolo, un grido.
tu che la ruffiana entri in cica- lamento con tante brigate per piacere? firenzuola,
, a denunciar quest'opera, / spreca lamento e stil. soffici, ii-192:
vieni, o sogno, pietoso al mio lamento? / talch'al tuo dolce inganno
6. figur. ant. lamento, lagnanza; protesta. guittone,
dell'appartamento: gli giungeva sempre quel lamento clamoroso, fitto, che nulla arrivava
/ ché sanza lei non poteria gaudire. lamento della sposa padovana, v-436-85: eia
lacrime lo piagne, e finito il lamento, crudelmente lo divora. rota, ix-672
marino, i-234: io non mi lamento tanto di voi quanto di cotesti correttori
quant'hanno in sé d'amore e di lamento / tutte menzogne son, tutte son
. il toro muggì, con un lamento cupo che risonò nel grande silenzio del
agli ordini del padre: solo suo lamento e protesta, ma coloriti di rassegnazione,
del tutto e... il mio lamento rimase una pura commedia cui io invano
d'ordine che nessuno può discutere, il lamento commiseratore delle campagne impoverite di braccia.
maddalena e l'altre donne / fean lamento sull'ucciso; / ecco tutta di sionne
manifestazione di dolore, di compianto; lamento. carducci, i-722: dalla
compianto2, sm. pianto, lamento di più persone insieme (davanti al
quivi le strida, il compianto, il lamento; / bestemmian quivi la virtù divina
giorno appresso ei diedesi a comporre un lamento poetico sulla sorella del prigioniero. d'
di questa grande abbondanza, unde mi lamento, mi nasce grandissima angoscia, e
echi furibondi, o lento fa un lamento piangendo di pietà. 4.
verso, / che di pietate ogni lamento avanze. alberti, 387: niuna cosa
di condoglianza. 2. disus. lamento, rammarico, querela, compianto.
forse anche a lei il mare, col lamento delle acque irrequiete, confidava oscuri presagi
, e più volte ripetute parole di lamento e di conforto, di rammarico e di
voce dotta, lat. conquestus -ùs 'lamento, querela ', deriv.
deriv. da conqueror * mi lamento ', comp. da cum * con
con 'e queror * mi lamento '. conquìbus (cumquibus)
/ di pianto de sospiri e de lamento. / poi d'onne ben te
visita di digestione. io non mi lamento di questo incomodo se non perché mi
santi, 4-57: stando in gran lamento per lo dolore del danno ricevuto di
. quasimodo, 2-44: nel continuo lamento, egli chiede agli dei, quale
19-23: forse se la cagion del mio lamento / vuoi contraporre a quella onde ti
di dolcezze e di furori, / un lamento d'amore senza amore.
chi fia che ascolti el mio grave lamento, / miseri versi e doloroso stile /
no li prindisse, / e grande lamento no ne facisse? giacomino pugliese, ii-122
lamentosa manifestazione di dolore, pianto, lamento; rammarico, rimpianto, doglianza,
, rimpianto, doglianza, querela; lamento funebre (e per lo più nella
, 45: io vi dirò 'el lamento di nardino ', / che fa
bella ninfa è sorda al mio lamento / e 'l suon di nostra fistula non
, vii-183: lasso! s'i'mi lamento io n'ho ben donde, /
. marino, i-233: io non mi lamento tanto di voi quanto di cotesti correttori
, profondo travaglio, pianto desolato, lamento triste e doloroso. giacomo da lentini
pietà, e seppe, per lo lamento di tristano, onde quello dolore veniva.
rantolo, un suono che pareva un lamento... era infatti il lamento della
un lamento... era infatti il lamento della materia che, già abbandonata,
/ era preghiera, e mi parea lamento, /... / e mi
ululi rombando / cresce e dilegua femminil lamento? d'annunzio, iv-2-194: un
spietato / mi doglio e mi lamento / del suo criminamento / ventura me n'
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento / d'agnello dei fanciulli, all'urlo
4. sostant. sofferenza, patimento; lamento. vita di s. margherita,
no li prindisse, / e grande lamento no ne facisse? guittone, xix-7:
, / all'inferno discese, con lamento / qual di ragione a tal materia
il torpore della natura, il cul- lamento delle acque che diventa nenia sulla culla dei
udrei, come da vivo, il tuo lamento, / o mio giovanni, che
: la bella ninfa è sorda al mio lamento, / e 'l suon di nostra
a sentire, / però che sempre il lamento rinnalza. boiardo, 2-15-70: e
'l salmeggiar davidico / e 'l devoto lamento / il prisco onor rivestano / e
ogni due minuti, molto simile al lamento di un flauto riempito di bambagia.
di militare senza proteste, senza un lamento, con entusiasmo ilare e giovanile.
o alto inpero: / de voi me lamento e sentome dolorosa. castiglione, 405
ma la più delicata armonia d'ogni poetico lamento forse potrà sollevare le pene amorose dell'
d'olanda il ciel; taccio il lamento / della prostrata elvetica fortuna. fogazzaro,
la bocca in sua scusa, né in lamento, né in maladizione contra que'cani
dovessi finire male, e non me ne lamento. -sm. seneca volgar
sì divota e pura attenzione / questo lamento ch'io v'ho raccontato, / abbiate
, come da vivo, il tuo lamento, / o mio giovanni, che vegliai
la notte stette in pianto e in lamento. marco polo volgar., 63 (
. -esterna manifestazione di dolore; lamento; compianto, cordoglio; condoglianze.
non si movesse a pianto e a lamento. cicerone volgar., 1-228: il
, affannoso (un pianto, un lamento, le lacrime). dante,
l'odio, o se non altro il lamento, a principio più alto, all'
, 252: tesson [le vele] lamento / con l'onda che sorda dismorza
2-540: era... il lamento della materia che, già abbandonata,
, che ha come tema fisso il lamento disperato dell'amante abbandonato o tradito (
, con sospiri, con pianto, con lamento, e con vestimenti disprezzati e vili
corpo dello 'mperadore arrigo, con grande lamento de'sua, fu portato a pisa,
3-28: distinguea forse in più duro lamento / i suoi dolori il misero tancredi,
,... finito il suo diurno lamento, tornata al lito per rivedere i
inondazione della guascogna, cagionata dal dival- lamento di alcuni pezzi di montagna.
maraviglia / e s'io sospiro e lamento: / amor lontano mi piglia, /
l'intento isaia / proferì questo sacro lamento, / in quel dì che un
tal rapina / ne fecero doglienze e gran lamento / col vecchio, che mostronne pentimento
maraviglia / e s'io sospiro e lamento: / amor lontano mi piglia, /
animo addolorato (il pianto, un lamento); che manifesta dolore; che
di dolcezze e di furori, / un lamento d'amore senza amore. pavese,
'nfanti stava da canto; / facia lamento e grandi pianto / ca « foi
dolentìa. -manifestazione di dolore, lamento. iacopone, 51-28: la divina
tavola ritonda, 1-546: lo grande lamento e la grande dolenza che regna
maraviglia / e s'io sospiro e lamento: / amor lontano mi piglia, /
/ ca se de la mia pena mi lamento, / la lingua il dice sì
dolorosa col crocifisso in testa ripeteva li lamento onde le poche fiammelle agli altari singhiozzavano.
boccone, cominciò a fare il più doloroso lamento che mai facesse femina. l.
sorelle foglie, / vi ascolto nel lamento. -esci. monte, ii-389
udì il dondolio di ima culla, il lamento fragile di un lattante, il canto
-per me e per gli altri mi lamento! -e allora hai torto doppiamente.
275: mastro bernardo mio, un gran lamento / fanno febri continue con terzane,
carducci, iii-12-36: anche nel * lamento 'bolognese, come in quello di frate
ogni due minuti, molto simile al lamento di un flauto riempito di bambagia.
in duolo. 5. ant. lamento. -fare, menare duolo: lamentarsi.
-fortissimo, disperato (un pianto, un lamento). dante, inf. 9-123
sm. ant. grido di dolore, lamento. iacopone, 53-26: auro
lamentevole ', da eiùlo * mi lamento ad alta voce '. eiulazióne,
, di tristezza che si effonde in lamento. -anche: genere elegiaco;
. 2. tremito, pianto, lamento. - anche al figur. aleardi
grecamente è significa trice di dolore e di lamento. -per estens. e iron
, 2-540: era... il lamento della materia che, già abbandonata,
per giorni e notti / empiste di lamento queste case / e me d'angoscia,
alvaro, 7-152: e ormai un lamento comune che la vita sia vuota, e
quel logo o illi en venù. lamento della sposa padovana, v-436-64 zilusi i
, i-745: è dentro l'anfora il lamento e lo scherzo, la rissa e
frocchia, 621: infine con un soffocato lamento che, erompendo con uno schianto improvviso
. soffici, v-1-486: e un lamento errabondo o un sorriso furtivo nella tranquillità
quella voce esile si fosse sentito un lamento, una supplica, l'irritazione del padre
di rispondergli diversamente. 3. lamento; protesta, recriminazione. guicciardini,
esclusi. carducci, 55: non io lamento perfida / la mia fanciulla, escluso
sanità. foscolo, 1-354: udrà il lamento mio l'onnipossente / che del fulmine
194: e nella mota esprime l'antico lamento la rana. 10. attuare,
maddalena e l'altre donne / fean lamento sull'ucciso. leopardi, 23-149:
ciò non mi dogl'io, né mi lamento / de la bugiarda adulatrice speme;
matura e non più giovane, il lamento dell'età che fugge... ma
275: mastro bernardo mio, un gran lamento / fanno febri continue con terzane,
/ da pianti e d'urli e da lamento eterno: i segno evidente quivi esser
/ ne'mugiti non suoi sparse il lamento / del fiero suo fabricatore ingegno.
casa e fece una granchiata e un lamento di questo affronto, che le voci
v-121-3: donna, di voi mi lamento; / bella, di voi mi
, i-i7: ho fallito e non mi lamento perché so d'aver fallito; vorrei
appetito umano / cesserà pianger con miser lamento, / famato ancora dell'aver mondano
i deserti tetti / spargean lungo acutissimo lamento. -spirito di oltretomba.
'nfanti stava da canto: / facia lamento e grandi pianto. dante, vita
maddalena e l'altre donne / fean lamento sull'ucciso. leopardi, 20-35:
spento, i e di più far lamento / valor non mi restò.
vita col sangue, cominciò un lamento doloroso e lungo, quasi un sin
: l'intento isaia / proferì questo sacro lamento, / in quel dì che un
275: mastro bernardo mio, un gran lamento / fanno febri continue con terzane,
voce i passi, / accorda al mio lamento il mormorio. mascardi, 2-124:
non è poco ardimento / ver'lo forte lamento / ch'è quasi fermo per la
, senza una debolezza e senza un lamento. d'annunzio, v-3-743: ti
senza un gemito né una lacrima né un lamento, con una fiera soddisfazione di sé
amore / falso imago deluse e van lamento. d. bartoli, 21-215:
alvaro, 13-157: udii un fievole lamento, il rumore bestiale d'un corpo
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento / d'agnello dei fanciulli, all'urlo
si dolesse innanzi tempo, ed un lamento funebre cantasse alla sua fine vicina.
, smorzato (un grido, un lamento). nieri, 146: quando
, eccoti il lamentino, ma un lamento fino, sottile che strappava il cuore
/ la casa di sospir piena e lamento: / diavol, siàn noi a finimondo
xiv e xv, 19: del lamento fo qui la finita / al vostro
. 9. borbottìo, lamento, piagnucolìo. -anche: rimprovero;
st., 2-5: non priego non lamento al meschin vale, / ch'ella
: la bella ninfa è sorda al mio lamento / e 'l suon di nostra fìstula
l'onda cristallina / vai spargendo il tuo lamento / per la selva e la collina
usignolo. baldini, 13-m: nel flautato lamento di tristano c'è una compostezza che
sentito, verso il basento, il lamento di un flauto di canna, a
supplichevole (un sospiro, un lamento, una voce). livio
2-224: era preghiera e mi parea lamento, / d'un suono grave, flebile
negri, 172: il roco e flebile lamento delle tortorelle. algarotti, 2-527:
sacchetti, 275: un gran lamento / fanno febri continue con terzane, /
in dubbio ch'è ingiusto e folle il lamento il quale se ne fa contro alla
per cui nella sua voce entra il lamento impotente, il molle. -per simil
: ripetè, aumentandolo, il suo lamento di non aver fortuna: era disgraziata
a gran forza affreno / un più alto lamento. parini, 436: un sospir
pietà... alza il suo lamento tra il soave fragor delle musiche e il
piagne / diceva tra le frasche suo lamento. pascoli, 325: nelle sue frasche
, ii-220: tal novella eccitò un doloroso lamento, misto di fremente sdegno. de
-voce concitata, grido rauco, lamento. tasso, 20-51: non v'
infesta; / e di funesta voce di lamento / eco risuona. parini, giorno
.; al loro fruscio rispondeva il lamento dei pioppi e dei canneti della valle.
: il malato non moveva membro né lamento; quando il dottore gli s'era
premea la sampogna / onde con soavissimo lamento / fuggia musico vento.
11. -lamento funebre: v. lamento. -marcia funebre: v. marcia
restituire. parabosco, 2-44: io mi lamento che mi è stata furata pandolfina?
, 1-61: ecco il cordoglio e il lamento, ecco la paura e la viltade
settembre, i corazzieri sfavillanti, il lamento del fusaiaro, e del bruscolinaro.
latina, / e significa rangolo, lamento, / scalpor, rammarichio, gagnolaménto.
: gannire... è fare lamento da cane con certa voce sommessa,
2. strepito; ciarla; acuto lamento, gemito. zucchelli, 234:
. e letter. rimprovero, rimbrotto; lamento, gemito. leggenda aurea volgar
empie i tegoli e 'l ciel del suo lamento. nomi, 1-16: sedeva al
anonimo, ix-974: va, ballatuzza di lamento, ratta / in ogni parte dove
vi-48: par che in tuono di lamento / gema il vento -e gema
uno zampillo. -per simil. lamento, lagna. cicognani, 2-76:
gemito. gèmito, sm. lamento espresso con voce som messa
-ultimo gemito, gemito mortale: fioco lamento di moribondo. a. verri
fischio, un gemito di ferraglia, un lamento di musica e poi la gondola cominciò
. dossi, 299: il sordo lamento cessò, e il mutar spesso di
/ odi dal tuo bel piano il mio lamento. metastasio, ii-60: amando ancora
versi della turbazione di nostra mente fece lamento. bibbia volgar., ii-636:
, sm. ant. canto lugubre, lamento, nenia. patrizi, i-188
/ di molte gioie ricche e preziose. lamento di fiorenza, 12: con
tanto bene, / che ascolti el mio lamento, / gioiremo in pace insieme 'l
note dell'usignuolo ora singultite come un lamento, ora spicciolate come in giubilo,
o s'accascia e spira in un lungo lamento. -sfolgorio (di luce)
, xxxvii-83: amor, i'me lamento de sta dea, / che com'più
richiesta); pienamente giustificato (un lamento, una lode, una difesa).
l'intento isaia / proferì questo sacro lamento, / in quel dì che un divino
una preghiera semplice, sommessa, un lamento. dossi, 812: i gatti sul
2. per estens. piagnucolio, lamento insistente; suono lamentoso e prolungato.
, limpide e veloci e tristi come un lamento di piccolo, le altre.
uno sfogo, una confidenza, un lamento); esaudire (una preghiera);
arrighetto, 221: il dì mi lamento, spando lagrime, mando sospiri,
37. molto amaro (un lamento); doloroso, straziante (il
verga, i-21: -io non mi lamento... -disse timidamente...
livio volgar., 2-193: senza lamento furono pagati i gravi debiti. ariosto
. 2. figur. alto lamento. bibbia volgar., vii-309:
. 2. per estens. lamento; invocazione accorata. g. villani
questi gridori? 2. figur. lamento, protesta; litigio. - anche:
v-34: 'far par lamento 'si diceva a firenze ogni volta che
. tribolazione, calamità; pianto, lamento. bartolomeo da s. c.
-a). ant. grido, lamento. guittone, xlii-33: io,
= dal fr. ant. gaiment 4 lamento, gemito ', deverb. da
guai che sono una meraviglia, di questo lamento. d. bartoli, 42-iii-38:
onda cristallina / vai spargendo il tuo lamento / per la selva e la collina,
. 2. per estens. lamento straziante, gemito prolungato. mazzini
io ne fosse pastore e guarda. lamento della sposa padovana, v-436- 37
ariosto. carducci, iii-9-314: il lamento della musica guastata dai 4 magì- stroli
/ dinanzi a cui porrò di te lamento? boccaccio, dee., 10-5 (
, hu) per indicare pianto, lamento, dolore. gonzaga, ii-56:
illàrio, sm. ant. lamento. tavola ritonda, 1-513:
, cioè sermone; ciò volle dire il lamento, lo qual fue appellato pianto reale
appellato pianto reale: e quel pianto e lamento si faceva cantare in modo di sermone
a pendio per l'insel lamento e il gozzone, come le grondaie dei
. baldini, i-814: è un lamento che rompe acuto da un fondo immemoriale
ii-117: farete insieme, o musici, lamento / sopra il vostro immortale oggi sepolto
regolare impacci o imprigioni il pensiero è lamento di versificatori nella patria di dante e del-
impasto di suoni, ma era opaco lamento, attraversato dai bisbigli delle ghiaie cadenti.
m'hanno sforzato a rompere in questo lamento. oliva, 778: invocheremo la
chi l'orecchio non porse al mio lamento. segneri, ii-277: il mio cuore
come uno è impiagato, non può al lamento della penitenza venire, ch'egli è
piazza, udendo la voce e il lamento che egli faceva, gli andò allo incontro
: non impreco né urlo. mi lamento in silenzio come un bimbo stanco di
regolare impacci o imprigioni il pensiero è lamento di versificatori nella patria di dante.
342: consumar mi conven sempre in lamento, / per dar camino al duol
dico né consento; / cantando mi lamento, / quest'è la mia ven-
inchiavate / guarda nel alto con crudel lamento. 3. arald. raro
dimor'ognora 'nclino al vostro piede. lamento della sposa padovana, v-436-106: mai
antico, incominciatore di tutto il rubel- lamento, di questa battaglia essere campato. trattati
che l'ebbe, espuose lo suo lamento a re contra aman. guarini,
fatto roca / la gola, mio lamento inesaurito, / per essere a quest'
de sollevarsi in un sublime scanno. lamento di fiorenza, 22: però, signor
infrèmito, sm. ant. fremito, lamento. dizionario marittimo militare [tommaseo
.. inghiottisce il pianto e 'l lamento ne'tormenti. liburnio, 59
incontro a meve a voi me ne lamento. guido delle colonne, 79: più
6. ant. per antifrasi: lamento. dante, inf., 7-125
suono la tromba già d'un rio lamento, / dispiego de i sospir l'insegne
io così me ne dolgo e mi lamento, / che non lo posso dire a
cui mi doglio, o di cui mi lamento? / di ria fortuna non già
essa integri / li miei pensieri. lamento della sposa padovana, v-436-44: quando
3-28: distingue forse in più duro lamento / i suoi dolori il misero tancredi
e non porria cangiar la sua 'ntendanza. lamento della sposa padovana, v-436-82: mai
l'intento isaia / proferì questo sacro lamento / in quel dì che un divino
2-565: fanno qui le ninfe un lamento sopra di adone; e nel fine
se non parole d'ombra e di lamento / che ti porta di me? meno
..., tendeva l'udito al lamento dell'aria, ultima voce sulla terra
, 15: belli signori, io me lamento, / se biancifiore me voglia intossecare
racconti. cesarotti, 1-v-64: il suo lamento sopra di lei, l'apoteosi della
: così dicendo, d'orrido lamento / m'intronava gli orecchi e mi
dimanda. carducci, iii-12-311: il lamento della donna mal maritata sì goffamente intruso
, né vesta che in- vegisca. lamento della sposa padovana, v-436-10: né
madrigalini, / o d'armida un lamento o di corisca. siri, ii-1550
3-111: si ferma talvolta e con fioco lamento / invoca il suo nome, ma
, e sopra tutto si fece grande lamento de'cavalieri secreto e palese. aleardi,
don gonzalo / mettea un dì questo lamento: / e giù lacrime a irrigargli /
/ umilio la mia pena ed il lamento. 7. privo di energia
7. incontenibile, incoercibile (un lamento, il pianto). cavalca
. / e l'isbà scricchiolò con un lamento / lungo ad un urto.
idem, 43-89: meser, non me lamento del iudizio, / ch'elio
lecto in peso allevia labore, / lamento in doglia pena, / compagno al
negli ultimi tempi posarono; cessò il lamento inutile dietro alle cose perdute.
. -anche: pianto, gemito, lamento. giacomo da lentini, 51:
o di sofferenza insistente e noiosa; lamento desolato e fastidioso; piagnisteo. -anche
? stuparich, 5-329: il suo lamento è diventato lagna straziante e infine ululato
lagnaménto, sm. ant. lamento. -per estens.: rimbombo.
. produrre un suono simile a un lamento; frusciare, stormire; cigolare, scricchiolare
sorte (non solo non me ne lamento con altri, ma non me ne scontento
'. lagnìo, sm. lamento continuo, ripetuto, insistente; lagna
(ant. lagnio), sm. lamento per lo più sommesso; gemito,
lagno 'tra gli aretini propriamente vale lamento senza espresione di parole. voce inarticolata
espresione di parole. voce inarticolata significante lamento compassionevole, mugolamento. monti, 9-783
. per estens. suono simile a un lamento; fruscio, cigolio, scricchiolio.
. che esprime dolore, rammarico, lamento, per lo più in modo sommesso e
suona, più che altro, un lamento. foscolo, 408: chi le grazie
làio2, sm. letter. lamento. bresciani, 6-vii-120: mentre
. lamentamènto, sm. ant. lamento; lamentela, lagnanza, rimostranza.
, sf. ant. e letter. lamento, gemito, pianto; discorso,
di una vicenda dolorosa (v. lamento, n. 4). d
vii-183: lasso! s'i mi lamento e io n'ho ben donde,
maraviglia / e s'io sospiro e lamento. elegia giudeo-italiana, xxxv-i- 41
, 230: perch'io mi ti lamento / d'una mia disaventura, / non
396: eo d'amor non mi lamento mai / per pena ch'io ne senta
, i-488: certo a gran ragione mi lamento / e compiango ad ogni ura,
, 6-100: mi dolgo e mi lamento / di sentir riputar senza cervello / il
, 189: donna, di voi mi lamento, / bella di voi mi richiamo
. produrre un suono simile a un lamento; frusciare, stormire; gorgogliare, cigolare
italiani. carducci, iii-24-393: io lamento che luigi xvi non fosse in fatti
. carducci, iii-1-78: non io lamento perfida / la mia fanciulla: escluso
lamentativo, agg. che esprime lamento, lamentoso. tommaseo [
), agg. fatto oggetto di lamento, di rammarico, di rimostranze;
, e vengano. affrettinsi e piglino lamento sopra a noi; e li nostri
sm. componimento letterario in forma di lamento (v. lamento, n. 4
in forma di lamento (v. lamento, n. 4). ricordati
, accorato dolore; gemito, lamento; discorso, at teggiamento
a proposito di un fatto doloroso; lamento (v. lamento, n. 4
fatto doloroso; lamento (v. lamento, n. 4). -lamentazione
. 4). -lamentazione funebre: lamento funebre. bibbia volgar., vii-372
di lamentazione nel loro volgare composti. lamento della beata vergine, 17: chi ascoltato
al parco. 2. letter. lamento, suono lamentoso. l. gualdo
a suoni o rumori simili a un lamento, e, in partic. al fruscio
producono suoni o rumori simili a un lamento. cesarotti, 1-ix-9: dorme ciascuno
lamantino. lamentìo, sm. lamento prolungato, insi stente.
'lamentìo', quasi frequentativo di * lamento '. atto e suono di prolungato lamentarsi
/ di pianto de sospiri e de lamento. francesco da barberino, ii-112:
: dilecto in peso allevia labore, / lamento in doglia pena. dante, inf
quivi le strida, il compianto, il lamento. idem, inf., 9-122
175): finito il suo diurno lamento, tornata al lito per rivedere i
gittò a'piedi, e con grande lamento gli domandò perdonanza. ariosto, 17-13:
se 10 so, con che dolce lamento / chiedevi al cielo e con che
soffre al bruto che soffre: 11 lamento istintivo d'ogni carne addolorata, umana o
più tornare, / ma il suo lamento è dileguato, / non ti chiama
1 se non parole d'ombra e di lamento / che ti porta di me?
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento / d'agnello dei fanciulli? -come
bondie dietaiuti, 294: però, lamento, di gran doglia e dura,
fame, ecco il cordoglio e il lamento, ecco la paura e la viltade,
[della tortora] è considerato per lamento, e dicesi gemere, e non cantare
sulla cima di un albero, il lamento delle rane nel fossato arrestavano il passo per
/ prima di notte, l'ultimo lamento / degli uccelli. -per estens
sopra le alture chiami le campane al lamento deh'avemaria. gnoli, 1-50: nereggiano
e ne tragge / un lungo e dolce lamento. tarchetti, 6-i-633: egli porse
quel susurro degli insetti, a quel lamento delle acque, alla voce del vento e
pallida giornata malinconica, / triste come il lamento d'un'armonica. alvaro, 8-128
ricomincia la musica degli scalpelli, il lamento del filo elicoidale, i soprassalti della
9-39: il cuore tremava / al lamento notturno degli infissi. 2.
giudicio finale udiranno contra a sé il duro lamento de i popoli. l. giustinian
/ del gran consiglio udì tutto il lamento, / disse: -se dunque è generai
lo più ubidite, non però senza qualche lamento e mormorio. monti, vi-112:
onde oggi stesso le scrivo un amoroso lamento. manzoni, pr. sp.,
rincaro, questi erano il bersaglio del lamento universale, l'abbominio della moltitudine male
negli ultimi tempi posarono; cessò il lamento inutile dietro alle cose perdute; vanità
mi fa tormento, / forse per mio lamento -lo mi lascia. frate ubertino,
/ languir con gioia, solazzo e lamento. dante, vita nuova, 31-14 (
: poscia piangendo, sol nel mio lamento / chiamo beatrice, e dico:
delle sue cogitazioni, e infino al lamento della penitenza. vangeli volgar., 16
voce del molto pianto e di molto lamento e dolore è udita nella contrada di
voglio obedire, / ma pur con gran lamento / questo te voglio dire. gesualdo
f. doni, 4-88: il lamento del duca... fu estremo e
uomo mi rispose con grave e gentile lamento: e nel leggere la sua lettera piansi
) e nell'italiana (pianto o lamento). lamento della sposa padovana,
(pianto o lamento). lamento della sposa padovana, v-435 -tit. boccaccio
la canzone di santo alesso e il lamento di san bernardo e la lauda di donna
ora per alcuno è stato inposto uno lamento in rima, lo quale contiene il
rima, lo quale contiene il suo lamento e morte. berni, 44: lamento
lamento e morte. berni, 44: lamento di nardino, canattiere, strozziere e
ce ne andavam giù giù canterellando / il lamento di cecco da varlungo. foscolo,
i nepoti, e l'amoroso / apprendeva lamento a'giovinetti. pellico, 4-150:
giorno appresso ei diedesi a comporre un lamento poetico sulla sorella del prigioniero. padula
, 476: una canzone popolare esprime il lamento d'una donzella che nata in alcuno
poeta moderno nulla certo sapeva del vecchio lamento latino sopra aquileia, ma forse rimutò
nel delirio, come in un principesco lamento di medea o di didone,
lirica 'espressione dell'interna discordia, lamento della morte del mondo poetico, anzi
grido più raccapricciante e bello fu il lamento lungo di 'light in august '.
sia profano. 6. etnol. lamento funebre (anche solo lamento):
. etnol. lamento funebre (anche solo lamento): rito che consiste nell'esprimere
. villani, 7-95: dopo il grande lamento fatto di sua morte, il re
cagione. quiv'è dipinto lo crudel lamento, / le strid'e 'l pianto che'
. gherardi, ii-108: fu il lamento grande della morta reina apresso a tutti
fu creato, fossi mai visto un lamento, un pianto publico esser fatto con
, / e di grida sonando e di lamento, / tornò orlando ove il corpo
fu ripiena del caso terribile e del lamento. d'annunzio, ii-489: chi mai
/ il canto delle oceanine? / il lamento delle pie donne?. e.
, quando con lo 'ntendimento d'alcun lamento, e in altre maniere assai, mostraci
iacobbe antico e per noè, / pel lamento che fece geremia. manzoni, ii-10
l'intento isaia / proferì questo sacro lamento. 8. locuz. —
teneramente che gli dovesse dire il suo lamento. simintendi, 2-198: almena di
gli suoi lamenti. -essere di lamento: muovere a pietà, fare compassione
: niuna cosa fu di tanto miserabile lamento, quanto fu il fine della città di
fine della città di sagunto. -fare lamento o lamenti: sfogare il proprio dolore
'nfanti stava da canto: / facia lamento e grandi pianto. neri de'visdomini
do le / mi movo a far lamento / e quel dolore cresce e non s'
pugni al vento, e faceva un lamento crudele. g. gozzi, 1-54:
tra le mani congiunte senza fare un lamento. -esprimere dispiacere, rincrescimento,
rapina / ne fecero doglienze e gran lamento / col vecchio, che mostronne pentimento
iii-14-176: un villano entra facendo gran lamento dei soldati stranieri che gli han rubata
, ed essi andarono dal dittatore a far lamento, ricevuti malissimo, trattati da novatori
tosto come fosse morto, sanza fare lamento, dovesse andare in pisa colla sua
che là erano facevano un mise- rabil lamento. già erano passate da cinque in sei
. sacchetti, 275: un gran lamento / fanno febri continue con terzane,
cure o cose sane. -muovere lamento: fare rimostranze, protestare;
, 83-147: il prigioniero che movea quel lamento avea nome adolfo mancini, e pochi
. pirandello, 8-443: non ne mosse lamento; e forse nessuno lo avrebbe mai
-porre lamento dinanzi a qualcuno: rivolgerglisi avanzando una
cavalca, 16-2-370: puose richiamo e lamento dinanzi a sant'isidoro, prete e
piedi della tua maestade pongo querimonia e lamento del nimico mio, giudice eterno, acciocché
lui condanni. -vivere di lamento: trascorrere la vita lamentandosi incessantemente.
più voglia / ma non vivere di lamento / come un cardellino accecato.
= voce dotta, lat. lamentum 'lamento '. lamentosaménte, avv.
lamentóso, agg. che esprime un lamento; che è espresso o accompagnato da
a suoni o rumori simili a un lamento o particolarmente malinconici. molinari, 2-114
. tardo lamentòsus (da lamentum 'lamento '). lamétta, sf
guidò fino ad una stanza donde usciva un lamento come di moribondo. ferd. martini
, e ne ripete l'etimologia dal lamento (lagno), che fa sentire
ininterrotta spasmosità che avrebbe portato volentieri al lamento s'io non mi fossi dominato.
ogni allegrezza, e ciascuno pianga e faccia lamento del grande dannaggio ch'è intervenuto e
non so a cui volga il mio lamento lasso. buonaccorso da montemagno il giovane
làstima, sf. dial. lamento, recriminazione, protesta; dispiacere,
risonar s'udia per ogni lato / universal lamento. g. gozzi, i-4-198
ella dal piacevole volto, per mio lamento niente commossa, disse [ecc.]
i-94: questa novella inezia, con qualche lamento sui miei lattaiuoli che mi dolevano per
in alcun modo tuo leale amico. lamento della sposa padovana, v-436-55: sì
sentire il mio cuore leggendo io il vostro lamento. ma dapoi che io l'ho
528: non potè però non intenerirsi a lamento sì affettuoso insieme con gli ascoltanti la
dilecto in peso allevia labore, / lamento in doglia pena, / compagno al doloroso
tempesta, è da proseguire con leno lamento. parini, xix-66: l'eletto e
. / era pregherà, e mi parea lamento, / d'un suono grave flebile
lo più ubidite, non però senza qualche lamento e mormorio, e col metter bene
suol rispondere con l'obiezione o col lamento che, a questo modo, si scinde
didel quattrocento, lxiv-1p3: io me lamento assai de te, stende nel mare con
. doni, 2-77: dopo un lungo lamento e'si privò d'esser uomo,
« lirica » espressione dell'interna discordia, lamento della morte del mondo poetico, anzi
se lo morde qualche mosca, / gran lamento allor ne fa. ariosto, 31-74
tosto che si locano ne'tempi. lamento di fiorenza, 18: o pavia,
fia el vostro pianto senza fine, / lamento grande e lugubril sermone. =
. in volgare il grido, anzi il lamento continuo 'luì, luì'gli ha dato
firenze fosse tutto un luogo pubblico. lamento di fiorenza, n: le vergini
che desse luogo al suo dolore e lamento, e poi racquetò il piangere.
, segno di dolore; pianto, lamento. -anche: dolore, afflizione,
sporco. marinetti, 2-iii-122: lamento sordo delle anticaglie lutulente del naviglio.
amaro e straziante (un pianto, un lamento). tavola ritonda, 1-152:
il popolo... fece tanto lamento che non si sentì mai il
discipuli. carducci, iii-9-314: il lamento della musica guastata dai magistrali..
mie mala vita / fa ch'io abbia lamento. s. carlo da sezze,
è malmaritata. carducci, iii-12-311: il lamento della donna mal maritata sì goffamente intruso
origini, che ha come tema il lamento di una donna vittima di un matrimonio
3-3: samaritana, udito il compassionevole lamento e vedutala così mal trattata, alquanto la
476: una canzone popolare esprime il lamento d'una donzella che nata in alcuno
arrighetto, 221: il dì mi lamento, spando lacrime, mando sospiri,
: dal vigo, fu stampato un « lamento di cencio dell'antella di vincenzio alamanni
era nato l'eroe. egli non fece lamento. con mille de'suoi s'imbarcò
guinizelli, xxxv-n-480: ché non fanno lamento li avoltori / nibbi e corbi a
/ formomo in questi versi il lor lamento. guarini, 265: da una di
me segniore / patre deo e creatore. lamento della sposa padovana, v-437-94: querir
/ ch'ad ogni quattro passi fa un lamento. forzini accolti, lxxiv: marcia
anonimo, i-496: fecemi grande lamento, / c'à forza fui maritata
fanciullo ghiotto. -sospiro angoscioso, lamento straziante. lamenti storici, ii-141:
duca. lamenti di volterra, 29: lamento fo della superba mia / e maladisco
castellani che le tenevano per marzocco. lamento di fiorenza, 14: trammi fuora
iii-14-176: un villano entra facendo gran lamento dei soldati stranieri che gli han rubata
giustinian, i-127: de ti me lamento, / che come madrégna son da
. malispini, 12: facendo questo lamento, una matrona, la quale andava
intendimento. pirandello, ii-2-189: questo lamento, cadenzato e quasi meccanico, sia ripetuto
notabile: 'non meditato il sofocleo lamento '. idem, 15-296: che i
. carducci, iii-12-35: nel 'lamento 'non apparisce la imitazione, aperta e
muri stillanti salsedine, e un lungo lamento verminoso di organismi elementari, quali brulicano
dal tema di ttev&écu 'piango, mi lamento '. megàpodi, sm
grande era la doglia e 'l gran lamento / che mensola menava, e l'angoscioso
: poscia piangendo, sol nel mio lamento / chiamo beatrice, e dico: «
è maraviglia / e s'io sospiro e lamento. guittone, 1-2: se de
a terra quiete in foco vivo. lamento della sposa padovana, v-437-99: eia
, obbliquo riso, / vano pianto o lamento, all'opre degne / usato premio
biasimo i nostri tempi, né mi lamento di natura, conoscendo molti in questa età
iacopone, 1-3-75: mesere, eo me lamento de mea sorte, / ché la
. emesso, articolato, modulato (un lamento, una voce). boccaccio
e intenerito / al grato suon del metrico lamento, / vuol ch'un carme si
, 1-516: signori, lo grande lamento e la grande dolenza che regna in
. monti, x-2-210: odo un lamento / d'afflitta belva un ululato acuto
un sospiro fa rumore per cento e un lamento miagola per mille. 6
disperato miagolio di gatto che pareva un lamento umano. -con riferimento ad altri
7-88: non piango mica; nemmeno mi lamento, / scodinzolo, per quel che
t'abbandonai, e non ne movesti lamento; tornata a te mi raccogliesti colle
dico né consento. / cantando mi lamento; / quest'è la mia vengianza
aveva orlando ulivier dismontato / con gran lamento su l'erba menuta: / presso
doni, 2-77: dopo un lungo lamento e'si privò d'esser uomo e in
altri che là erano facevano un miserabil lamento. gelli, 17-227: [il leone
-che esprime dolore, afflizione (un lamento). forteguerri, 11-14: un
, 11-14: un grido, un misero lamento / s'udian dell'altre sventurate donne
-che esprime dolore, afflizione (un lamento). venuti, lxxxviii-n-684: un
fievole; flebile (una voce, un lamento, un suono, ecc.)
veggendola langue / e un dolce suo lamento, / modulato sul flauto, / consegna
le sono già noti, ma di qualche lamento de'soliti deputati piemontesi o lombardi per
un'emissione sonora (una voce, un lamento, un grido, un fischio)
voce stessa, un suono, un lamento); intonato o eseguito con variazioni
pastore], / e un dolce suo lamento, / modulato sul flauto, /
espressivi; emissione sonora (voce, lamento, grido, ecc.) prodotta regolando
[di una melodia] entra il lamento impotente, il molle, l'umido.
maddalena e l'altre donne / fean lamento sull'ucciso. -in unione con
del rincaro, questi erano il bersaglio del lamento universale, l'abbominio della moltitudine male
, e in te diviene / inno il lamento. carducci, iii- 20-35: veramente
mezzo. 2. canto, lamento, compianto funebre. -anche: nell'
canzoni di gesta a cui seguisse il lamento di una ribeca. = voce
6-198: dalla porta mi giungeva il lamento continuo del moribondo: « gesù aiutami
smanceria, smorfia; gemito, lamento. tommaseo [s. v.
2. voce di protesta, di lamento, di recriminazione; mormorazione.
più ubidite, non però senza qualche lamento e mormorio, e col -metter bene
gran fedeltà perfido inganno, / e lamento mortale un dolce canto. firenzuola,
raro messer corso donati e feciono gran lamento e l'uficio,...
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento / d'agnello dei fanciulli? -fantasma
or sì or no su rotte aure il lamento / vien del mortorio, or sì
questi meschini, il pianto et il lamento si sentiva per tutta la città et erano
veduto questo giuoco e sentendo tal mozo lamento, se li mosse tal voglia di
tosto drento, / e i'farò lamento / contro l'ingordo muccio. 2
3. urlo, grido o lamento cupo e prolungato. sacchetti, 110-64
mugolaménto (mugulaménto), sm. lamento inarticolato, ripetuto e prolungato,
rinchiusa. 3. figur. lamento interiore. boine, iii-86: ciò
a mugolìi). -in senso generico: lamento, gemito soffocato; piagnucolio; mugugno
dolore, angoscia o stizzosa insoddisfazione; lamento, gemito sommesso. - anche:
mugolo strano, un sospiro o un lamento da ferito. -suono modulato sommessamente
atti di insofferenza generici e inconcludenti; lamento, malumore. bacchelli, 2-xvii-145
ebbon le quattro sorelle / il lor lamento, e ciascheduna tacque. / una che
tutte le nove muse che cantavano il lamento funebre. pavese, 3-203: si
dei denti. -pianto lagnoso, lamento insistente. gualdo priorato, 3-iii-30:
marino, 7-34: pria flebilmente il suo lamento esprime, / poi rompe in un
con pianto, con sospiro e con lamento, / tanto che le ossa parevano rotte
laude, v-515-3: piangiamo e faciamo lamento e nar- riam del suo tormento.
così, senza un grido, senza un lamento. = lat. narrare,
foe prenominata giamboni, 10-3: seguitando il lamento che fece lobo nelle sue tribulazioni,
né nonn-attende né vento né piova. lamento della sposa padovana, v-436-56: sì
. d'annunzio, 4-ii-170: dal lamento gorgogliante nella belletta alle stizzose imprecazioni dei
mia voluntà de venir contra alcuni. lamento di fiorenza, 9: io non vi
canti popolari). -per estens.: lamento funebre rituale, corale, tuttora in
forsennato urlo, una pausa; un lamento fiévole, un gemito quasi di piacere
da farle diventare pianto, ululo, lamento del suo cuore straziato. d'annunzio,
pariscente. guinizelli, xxxv-n-480: non fanno lamento li avoltori, / nibbi e corbi
limpide e veloci e tristi come un lamento di piccolo, le altre; non le
monte, xvii-284-120: s'io lamento e doloroso piango / non maravilglia,
nepoti, e l'amoroso / apprendeva lamento a'giovinetti. manzoni, pr. sp
in braccio la puose al famigliare. lamento della beata vergine, 14: o
, di emettere una risata o un lamento, ecc.). - in partic
o non fanno sentire che note di lamento. graf, 5-362: ascoltava il
alcun non par che note / l'alto lamento. nannini [epistole], 271
ed essi andarono dal dittatore a far lamento, ricevuti malissimo, trattati da novatori,
la via spargendo / al passeggiere inutile lamento. -in espressioni comparative e iperb.
. allegri, 222: io mi lamento / del non aver potuto al suo
riso, / vano pianto o lamento, all'opre degne / usato premio e
, vii-543 (1-14): io me lamento degli occhie miei triste, / che
preso / o ne la rete far lamento o crido, / non va in quel
stesso, che incomincia con quel delizioso lamento delle cornette e che finisce con quelle
né oh nè ahi: senza un lamento. giuliani, i-505: chi veniva
mettergli in bocca un ohimè di lamento. -in un contesto antifrastico.
no ge sape ni rendere rascone. lamento della sposa padovana, v-436-51: le
, 5-5: c'è una specie di lamento che odo soltanto nello star coricato.
olofirmo, sm. stor. antico lamento funebre greco, cantato a più voci
, da òxopópopat 'gemo, mi lamento '(affine a óxoxu ^ to '
se non parole d'ombra e di lamento / che ti porta di m eì tee
anche omèo). sospiro, gemito, lamento. boccaccio, 1-ii-370: fuggan da
ardo, ond'è 'l pianto e lamento? boccaccio, iv-144: mentre che
smorta / forse italia vedrai pianto e lamento / trar tuttavia pensosa. carducci, iii-10-88
or sì or no su rotte aure il lamento / vien del mortorio, or sì
illustre ospite, non potè frenare un lamento. -con riferimento a una raffigurazione
un sospiro, un gemito, un lamento d'amore. -in senso concreto
per cui nella sua voce entra il lamento impotente, il molle, l'umido.
nel delirio, come in un principesco lamento di medea o di didone, si
voce, un g ^ rido, un lamento). boccaccio, vili-1-62: egli
orrore, / trapasso i giorni in un lamento. dell'uva, 113: all'
la misera creatura... metteva un lamento continuo agitando debolmente gli ossicini spolpati delle
ostrepitazióne, sf. ant. strepito, lamento molesto. sicinio, 64:
mostrare che nella futura vita fia rinnovel- lamento d'ogni cosa. savonarola, ii-265:
. / nessuno / potè udirne il lamento. / lo coprì il polso -
in partic. da maomettani. lamento della sposa padovana, xxxv-1-807: eo
-ma si, ma sì, non mi lamento mica per quello... mi
-tremulo, fioco (la voce, un lamento). lupis, 3-43: poi
il bue suo, il quale con grande lamento piagnea, che gli era caduto nella
legni, / che sordi al suo lamento / a par col vento se ne gìan
, lxxxvii-118: le marie cum grande lamento /
e, ordinato il par lamento..., messer galeasso..
dei discorsi suol dire in via di lamento. se si pagasse dazio di parole,
anonimo, i-564: va', mio lamento, a fiorenza, / da me
, / quanto posso 'nforzando 'l mi'lamento / per quella che si duol ne'
0 pier della vigna, 416: per lamento li par spesse fiate / si passi
politica,... senza un lamento né una petulanza,... perpetua
bondie dietaiuti, 294: ben mi lamento con drittura, / là ond'io
/ di pianto de sospiri e de lamento, / poi d'onne ben te veggio
malato tremolò così straziante che pareva il lamento di un'anima in pena murata nelle
6. che muove a compassione (un lamento, la vista di cose o di
servo che per te fa un gran lamento. -rimpianto, nostalgia; malinconia.
/ e per la fame un gran lamento fané, / infra se stesso sì si
fame, ecco il cordoglio e il lamento, ecco la paura e la viltade,
più voglia / ma non vivere di lamento / come un cardellino accecato. montale
mani. piccolomini, 10-185: miserabil lamento, fatto con percossion di palme di
(un periodo di tempo). lamento di fiorenza, 20: signor ferrante,
perisce. monte, 1-iv-80: meo lamento, movi, e. ssai cui,
(una lode, una critica, un lamento). cesarotti. 1-xxxvi-60: io
a de capitani farete un lungo lamento personale: gli scrissi, e d'affare
iii-2-216: donne, / rattenete il lamento, soffocate / il gemito; ché tànato
pertinace sia tanto in tuo cuore il lamento. bettini, 1-105: te invoco,
purgatorio'. lancellotti, 424: trovo questo lamento di peso nelle bocche de'passati.
è di uso comune per timore o lamento di caso dubbioso, rammarico o simile.
, 1-159: dona, sto mio lamento / piazzate aidire in pace: /
con grandissimi guai e mettea strida di lamento insino al cielo. marino, 4-52
piagnisteo canoro. 2. lamento, pianto funebre (con partic. riferimento
-che emette suoni simili a un lamento. vittorini, 3-115: il suono
, xlvii-17: s'io piango e mi lamento / od ho vita dogliosa, /
personale da farle diventare pianto, ululo, lamento del suo cuore straziato. pascoli,
/ la tua canzone simile a un lamento. 11. figur. trovarsi
irosa di una volta, ma con un lamento piano e svogliato, antonio chiudeva gli
da farle diventare pianto, ululo, lamento del suo cuore straziato. panzini,
del mondo tutto. 6. lamento funebre, in partic. per la morte
fu creato, fussi mai visto un lamento, un pianto publico esser fatto con
: una nana, ch'udì il gran lamento / dentro alla zambra e 'l piatoso
': suol dirsi a modo di lamento, quando siamo costretti a far cosa
. selva, 3-354: comparse al mio lamento la picciola mia sirocchia. metastasio,
confondeva ancora in una specie di lamento che moriva finalmente all'ultima sentinella, contro
: il ritorno dell'onda ed il lamento / dolce un desio mi piega ad
. angoscia, strazio, sofferenza; lamento, gemito. lauda escorialense, 17
dio pietosamente, pianse ancora con gran lamento. bellori, i-268: quivi trattenutosi
maraviglia / e s'io sospiro e lamento: / amor lontano mi piglia, /
mandate e vengano. affrettinsi e piglino lamento sopra a noi. s. bernardo volgar
canto. 2. figur. lamento insistente, lagno; esitazione. commedia
chiesa. marradi, 305: un lamento di gravi organi muore / nel pio
1-23: né fu cupido sordo al pio lamento, / e 'ncominciò crudelmente ridendo:
: l'umil squilletta sona il pio lamento / che spesso mando al cielo e a
, 2-5: non priego, non lamento al meschin vale, / ch'ella sta
pipazióne, sf. ant. lamento, singhiozzo. fr. colonna
cittadi. monte, i-vti-57: s'eo lamento aggio fatto plùi, / dico che
dalla capanna; ed era forse davvero il lamento di uno spirito non ancora placato.
e ne tragge / un lungo e dolce lamento. buzzi, 90: siete
/ a men soave e tacito lamento. manzoni, 39: tu [la
. ant. e letter. pianto, lamento. canteo, 373: era il
ha più del suo dovere': è il lamento dei più, poiché non hanno né
, sgonfiava, finché fu proprio un lamento: -e perché, vanetta, ce l'
giamboni, 10-3: ponsi in prima il lamento del fattore dell'opera onde questo libro
faccendo miserabili portamenti e mettendo voci di lamento, credevasi che fosse imperversata dal demonio
melissa vedendo e della sua pena e lamento passione sommamente portando, diliberaro il salutifero
parlar finiva / che un doloroso altissimo lamento / suonò per l'aria e alla
quel respiro diventa a poco a poco un lamento, una preghiera che flutta su quelle
. foscolo, ix-1-350: mentre il lamento consuona poco all'usata magnanimità del suo
23-50: sono delle prefiche ossia professioniste del lamento funebre, pagate dalla famiglia del morto
disgrazie. moretti, ii-732: il lamento di prefica cadde nel vuoto. il
preficazióne, sf. letter. lamento funebre. fenoglio, 4-355:
di morte il tarlo; / di cui lamento fu per tutto il regno: / né
grandi cordoglio no li prindisse / e grande lamento no ne facisse. guido delle colonne
aveva orlando uliver dismontato / con gran lamento su l'erba menuta: / presso era
caproni, 1-53 (tit.): lamento (o boria) del preticello deriso
, o rime, ove ogni mio lamento / dolce era e quietavo tanto affanno,
, 10-3: ponsi in prima il lamento del fattore dell'opera onde questo libro
, / prima di notte, l'ultimo lamento / degli uccelli. pavese, 10-80
iacopone, 43-76: mesere, eo me lamento de mia sorte, / ché la
/ dinanzi a cui porrò di te lamento? niccolò del rosso, 1-190-7: gli
: mentre io mi dispero e mi lamento, / rallegratevi voi, che sete
tarchetti, 6-i-351: quelle voci di lamento si udivano ancora quantunque più fioche e parevano
fanzini, i-394: a momo quel lamento della zia produce un'irritazione sorda.
la via spargendo / al passeggiere inutile lamento. manzoni, pr. sto.,
m'è prolongato / 'nde sospiro e lamento; / lasso, tal doglia sento
ogni peccato? » -emettere un lamento. giusto de'conti, ii-50:
una persona (l'amore). lamento della sposa padovana, v-436-18: e1
. carducci, iii-1-78: non io lamento perfida / la mia fanciulla: escluso
fu quasi una prova: / de. lamento si rinuova / la sua mente spesse
nome / di pazienza e causa di lamento. castelvetro, 8-1-312: facendosi a credere
fu creato, fossi mai visto un lamento, un pianto publico esser fatto con tanto
pullulare remoto di acque, un indefinibile lamento nell'oscurità? -con riferimento al
una voce, un grido, un lamento). assarino, 6-94: talora
note dell'usignuolo ora singultite come un lamento, ora spicciolate come un giubilo,
volgar. [tramater]: lo duro lamento che facesti allorché nel tuo partire,
il giovane entrò nella prigione / senza un lamento, senza un motto arguto. /
cattiva. d'annunzio, 4-ii-170: dal lamento gorgogliante nella belletta alle stizzose imprecazioni dei
carducci, iii-12-29: il racconto o lamento che s'abbia a dire allungasi per 176
sgorga dalle finestre. 2. lamento che esprime l'intimo tormento di una
se voi gli comandate ch'egli faccia qualche lamento amoroso, egli sarà perawentura il più
114: la querela è il loro lamento quando non possono avere quel che desiderano
voi di non amarmi, s'io mi lamento non dovete meravigliarvi né dire che de'
benci, lxxxviii-i-250: se mai udir lamento vi diletta / per dar ristoro a'miseri
desedrar / ge fa 'l nostro segnor. lamento aella sposa padovana, xxxv-i-809: an'
con una prop. subord. lamento della sposa padovana, xxxv-i-806: veder mia
della tua mae- stade pongo querimonia e lamento del nimico mio, giudice eterno,
, debbiamo udire questa cotal querimonia e lamento e le risposte loro. buonaccorso da
far doglianza. 3. lamento che esprime dolore o tristezza. -
pianto; trascorso nel dolore e nel lamento. firenzuola, 314: o sorella
in un vicolo contiguo, sentii un lamento misto di voci confuse che, singhiozzando
insieme. -con riferimento a un lamento, a un grido, al pianto
amanti udito avrai / spesso il querulo lamento. r. cocchi, 1-96:
, o rime, ove ogni mio lamento / dolce era e quietavo tanto affanno,
volo / seguirmi ad ascoltar il mio lamento, / alternando in pia voce il
43-205: quigno parrà de noi star en lamento / e tutta corte viva 'n alegreza
: il grido raccapricciante e bello fu il lamento lungo di 'light in august '
t'abbandonai, e non ne movesti lamento; tornata a te mi raccogliesti colle braccia
. la spagna, 14-17: gran lamento fé orlando tutto il giorno / che niuno
preci a voi spargo, e mi lamento / in sì dura procella, / confa
. letter. rinnovarsi; ravvivarsi. lamento della beata vergine, 1-5: la piaga
rama / d'onor se porti. lamento di fiorenza, 15: fa'che per
, 189: donna, di voi mi lamento, / bella, di voi mi
ménto), sm. ant. lamento, lagnanza, rammarico, rimpianto
rammaricare. rammaricazióne, sf. lamento, rammarico. vita di frate
rammarchìo, rammarichìo), sm. lamento, doglianza continua e querula per una
sm. (plur. -chi). lamento che rivela dolore fisico o spirituale,
interrotto, producendo un suono simile a un lamento, a un gemito. guerrazzi
] / ne fecero doglienze e gran lamento / col vecchio, che mostronne pentimento.
/ se non parole d'ombra e di lamento / che ti porta di me?
/ e so'compagni mandava a rastelo. lamento di fiorenza, 27: quelli ai
, iii-2-216: donne, / rattenete il lamento, soffocate / il gemito. pirandello
, 12: va', ballatuzza, di lamento ratta / in ogne parte dove guelfo
a guardare, potè convincersi che il lamento di borgnini non era ingiustificato. gli
colui che avesse data cagione a publico lamento, e fecero interdire che alcuno non
lettere, cxxv-188]: né mi lamento che si voglia riunir le dette vicontee alla
udrei, come da vivo, il tuo lamento, / o mio giovanni, che
: della fede... io mi lamento, perché, oltre il disingannarci da
. regretter, propr. 'fare il lamento su un morto ', poi '
: piango le relione, e fanno gran lamento: / « aguardace, segnore,
/ givan con gran sospir e con lamento /... / -la pietra
rena, / dal mare nebbioso un lamento / si leva: il tuo canto,
o i meriti; commemorare con un lamento funebre. pianto delle marie,
. 2. sm. compianto, lamento (come componimento letterario).
sm. dial. ant. commiserazione, lamento. iacopone, 22-45: co la
/ a tutti loro un tal coman (lamento. la spagna, 12-7: carlo
a gagnolare intento, / pietosamente fa questo lamento. l. pascoli, ii-59
un amante, mostrarglisi ritroso. lamento della sposa padovana, xxxv-i-808: ancora un
benedetta quella parola che di tanto cica- lamento abbi potuto ricapezzare. = deriv.
, 180: donna, di voi mi lamento, / bella di voi mi richiamo
genovese, 1-1-197: quelo me pianto e lamento / donde e era in quel or
che è cosa ridicola e affettatissima il lamento d'olimpia ecc. nell'a- riosto
167: né riman luogo che del mio lamento / non si riempia. tortora,
ma finisce rilassandosi: il ruggito diviene un lamento pieno di grazia e di dolcezza.
invece, il ritiro e lo screpo- lamento per il disseccarsi della marna cominciò alla superficie
mani. fanzini, 1-167: un lamento... squarciò l'aria e mi
, 3-193: funne per la città il lamento e pianto grandissimo, perché quasi d'
anima che voi non vi diate più lamento, ma laudate e ringraziate iddio. leggenda
piangi / e sai fare sì gram lamento, / bene sapemo che molti anni /
, mise natura un nuovo / cupo lamento, rinfoscossi il cielo. 2
ii-329: ode un suon d'alto lamento. / il gran carlo. oh dio
, / poiché tanto ti preme il mio lamento, / non vò tacerlo, ancorché
io ho dato bando ad ogni mio lamento. 6. ristoro, riposo
sentire, / però che sempre il lamento rinnalza. 11. figur.
fu quasi una prova: / de. lamento si rinuova / la sua mente spesse
questo tempo è detto tempo di rinnovel- lamento. 7. improntato a esigenze nuove
o il motivo di un ricordo. lamento morale di essi. varchi
0 pier della vigna, 416: per lamento li par spesse fiate / si passi
insegnano. 6. riecheggiare un lamento umano o animale (un suono naturale
i-436: qui fu che sciolse il flebile lamento, / e l'aspro duole ond'
fu ripiena del caso terribile e del lamento. giorgio dati, 1-137: furono uditi
sono alla sorte ingrata / allorché mi lamento / d'uno stato ripien d'ogni
l'anima. pellico, 4-5: quel lamento della madre: « ah! il
subita tempesta è da proseguire con leno lamento, così con più aperto disdegno sono
un suono, un grido, un lamento, il canto, la voce, un
marie... / cum grande lamento vivano dicendo: / « o maria madre
, come da vivo, il tuo lamento, / o mio giovanni, che vegliai
la madonna], a voi me lamento / con più dolore lo quale io mi
si rivolle, / con grand dolor suo lamento rinuova, / e 'l bel vis'
preci a voi spargo, e mi lamento / in sì dura procella, / com'
. visconti, cvi-349: sentendo il tuo lamento doloroso, / ardir presi venir a
rombar di vento / parmi un feral lamento / che ti rimpianga, ahi misero,
, / rompe alla riva con cupo lamento. viani, 19-110: il mare rompeva
mio m'hanno sforzato a rompere in questo lamento. martello, 6-ii-314: ti rammenti
, 3-6: s'anco di questo mi lamento, / tu mi dirai c'ho
pamuse cantare al chiaror del rogo il lamento funebre. tetica. -anche: persona che
e il rugghio della battaglia mutante in lamento col calar del sole e col sopravvenire
proferire con dolore un'invocazione, un lamento; rivolgere con arroganza un comando o
disumani e ruggiti. -gemito, lamento. segneri, ii-61: il negozio
ma finisce rilassandosi: il ruggito diviene un lamento pieno di grazia e di dolcezza.
quivi le strida, il compianto, il lamento. chiose sopra dante, 1-306:
di intenso dolore fisico o morale; lamento, pianto accompagnato da grida e urla
dorma. radula, vii-503: ode un lamento / che spira attorno alla deserta sponda
ii-6-134: dal vigo fu stampato un lamento di cencio dell'antella di vincenzio alamanni
melissa vedendo e della sua pena e lamento passione sommamente portando, diliberaro il salutifero
: essere incline al pianto, al lamento. arpino, 5-134: costui lo
lo conosco, è tutto uno scodinzo- lamento, una lacrima per saccoccia.
d'impedir loro un piccolo sfogo, un lamento con chi era al di sopra di
e gocciolato di quel capo santissimo! lamento della sposa padovana, xxxv-i-807: eo
campanella, i-144: va', amaro lamento, / tratto di salmodia, / ch'
saltar o cantar, abi parole de lamento. f. f. frugoni, iv-12
, 26-2: omo, de te me lamento, / ché me fcristo] vai
soffre » dice il coro con funereo lamento. -a sangue caldo: sotto
: quivi le strida e il an lamento e il pianto / sono a quel loco
: mastro bernardo mio, un gran lamento / fanno febri continue con terzane,
che qui è l'uom felice? lamento di fiorenza, 24: or non sai
suoi dolori, vista la presente farave un lamento, un epi- tafio, uno epigrama
il guanciale dei prati, esce un lamento. 10. figur. dire
suoi dolori, vista la presente farave un lamento, un epi- tafio, uno epigrama
improvvisa odori / mentre si alza il lamento. -sostant. carducci,
e in vece vi annidiamo uno sbocconcel- lamento di pensieri, di mire, d'intenzioni
, come se ne fa sì ripetuto lamento, tanta influenza ne'fenomeni elettrici.
xxxviii-332: di me non farai più lamento, / di me che nel ciel son
6-150: dalla rosta d'uno scantinato il lamento del gatto. c. e.
» la voce scese giù come un lamento. calvino, 1-534: un raggio di
la fame, ecco il cordoglio e il lamento, ecco la paura e la viltade
, i-vi-258: troppo ornai fu il lamento / delle smesse canzoni / e del schiamazzo
e concitati, e infine con un soffocato lamento che, erompendo con uno schianto improvviso
/ disse, ma senza suon questo lamento. galileo, 3-4-516: secondo che l'
, / anzi pien di travaglio e di lamento / al cor mi discendea tanto diletto
, xxii-1173: quando gesù con l'ultimo lamento / schiuse le tombe e la montagna
. firenzuola, 291: se alcuno lamento ti venisse udito per isciagura,.
dolore, onde si sciala dolore e lo lamento. simone da cascina, 30:
senso, il dimenìo immotivato, il lamento -ancora -se ché tutti i vocaboli o
. -sciogliere un grido, un lamento: emetterlo. batacchi, 3-76
i-436: qui fu che sciolse il flebile lamento, / e l'aspro duolo ond'
così sciolta, / va il tuo lamento, ma nessun l'ascolta! fracchia,
ovidio], 276: mentre io mi lamento il lume -prorompere improvvisamente a ridere
g. gozzi, i-10-21: ora mi lamento io sì e piango, nonper la grande
, 2-3-372: matteo raderò nella prefazione delsuo lamento in marziale difende la onestà della sua causa
. scorrótto, sm. tose. lamento funebre; corrotto. buonarroti il giovane
sì grande era la doglia e 'l gran lamento / che mensola menava e l'angoscioso
mare, / ed in lugubre suon di lamento / scrosciar la pioggia, stridere il
minzoni, xxii-1173: gesù con l'ultimo lamento / schiuse le tombe e la montagna
vento dopna com maria scurata / faccia el lamento ch'è stata buffa e comenza a
). buti, 1-29: con lamento grandissimo l'uomo passa la sua scurità
bresciani, 6-v-16: è a'nostri dì lamento comune che dio abbia il secol nostro
lxiv-103: ioi vestiti. me lamento assai de te, fallace: / lengua
, il segretario d'agnese, dopo qualche lamento sullapoca chiarezza della proposta, passava a descrivere
volo / seguirmi ad ascoltar il mio lamento, / alternando in pia voce il
luogo in malvagio stato, seguitando il lamento che fece lobo nelle sue tribu- lazioni
da semis 'metà') 'quasi'e da lamento (v.). semilarvale
prede e di spoglie, vedovità e lamento. = comp. dal pref
agg. che ha perso per goccio- lamento buona parte del liquido di cui era impregnato
, quando con lo 'ntendimento d'alcun lamento e in altre maniere assai, mostrarci
. cesarotti, 1-ii-3 22: questo lamento fa sentir il padre el'eroe.
., 7-1 (1-iv-588): il lamento di san bernardo e la lauda di
quinta, che si spegnein una sorta di lamento o brontolio, sul quale brontolio incomincia
e insolita un tempo ed infame, speriamosarà lamento di malattia passeggera. tenca, 2-377:
convien pur ch'io mi doglia'il lamento, ch'ei [dante] mette per
bene, / che ascolti el mio lamento, / gioiremo in pace insieme 'l
di stelle, piena qel cupo eterno lamento di quell'infinità distesa d'acque.
bondie dietaiuti, 294: ben mi lamento con drittura, / là ond'ionon ò
rievocativa, nell'invettiva stessa e nel lamento una forza di sentimento e di concetto
sgonna / e veste l'alma piena di lamento, / tal che morir per lei
è molto / se vi ho monia e lamento, iusto e diritto iudicio iudichino.
allo sguardo, secondo la querimonia e lamento, iusto e diritto iudicio iudichino. e
e cittadino della nostra terra con grave lamento à ditto dinanzi da noi che,
il vostro divinissimo volto senza una sillaba di lamento. - espressione scarna,
fioretti, 2-2-140: ii... lamento [di bradamante] mi par giusto
ragion, per voler esser sempre re lamento delle ciaramelle e le feste dei timpani ignorano
note dell'usignuolo ora singultite come un lamento, ora spicciolate come un giubilo.
ivi non s'ode mai se non lamento, / voci interrotte di singulti piene.
di simile / augel sinistro il flebile lamento. carducci, iii-4-74: o miramare,
rena, / dal mare nebbioso un lamento / si leva: il tuo canto,
smunta, scarnita, verdastra, mettea un lamento continuo agitando debolmente gli ossicini spolpati delle
obliquo riso, / vano pianto o lamento, all'opre degne / usato premio e
2-12: la ragazza ha fatto un lamento soffice guardando l'orologio. -attutito
-solfa della margherita: pianto, lamento. pulci, 26-127: così dalla
...!... dal lamento solitario e bizzarro / del multicolore uccello
dolce e sommessa; non mai profferì un lamento, o un rimprovero, o una
una voce, un grido, un lamento, il canto, il verso di un
5-66: o ieremia, del divin lamento / fatto sopra ierusalem tapina, / di'
sopramano alla donna bendata la ruota del lamento. = comp. da sopra
le dame e le donzelle fano grande lamento... e pregaveno lo dio soprano
, 3-28: distinguea forse in più duro lamento / i suoi dolori il misero tancredi
, 2-137: così dicendo, d'orrido lamento / m'intronava gli orecchi e mi
: ricomincia la musica degli scalpelli, il lamento del filo elicoidale, i soprassalti della
: né fu cupido sordo al pio lamento. guarini, lxv-140: avido sonno,
le generazioni sor gere un lamento della brevità della vita e della irreparabilità
iacopone, 43-75: mesere, eo me lamento de mia sorte, / ché la
delusione o, anche, sollievo o lamento per un dolore fisico. giacomo
maraviglia / e s'io sospiro e lamento: / amor lontano mi piglia, /
, ecc.), e l'enorme lamento e le fragorose proteste per i dettagli
mie preci a voi spargo, e mi lamento / in sì dura procella. pallavicino
qualche radio. -emesso (un lamento). mascardi, 2-387: chi
-emesso (una voce, un lamento, una risata), modulato (
le sono già noti; ma di qualche lamento de'soliti deputati piemontesi o lombardi per
concitati, e infine con un soffocato lamento. bacchelli, 2-xxiii-253: un accordo che
, e io di questi due danni mi lamento, ch'ell'è troppa corta e
suo miraglio, e siede tutto giorno. lamento della sposa padovana, xxxv-i-806: veder
fan, per pietà di me, duro lamento, / per non ben cerner di
aretino, 14-121: spezzò con tal lamento un forte grido, / con note
note dell'usignuolo ora singultite come un lamento, ora spicciolate come un giubilo.
. cattaneo, iii-53: voglio far un lamento contra certi oratori che, abusandosi della
graf, 5-476: non fuggitivo e tenero lamento / di sospirosi flauti,..
di sé eterna memoria in un lamento funebre, penetrato di una ma
dove è ben cieco chi non fa lamento / di queste armate squadre [di scismatici
plebei andavano in squadriglie a far lamento davanti alla porta di maghiscatzin. manzoni
la via spargendo / al passeggiere inutile lamento. botta, 5-50: compariva per la
/ squarciando la ferita / di vii lamento in me vergogna indusse. 14
tranquilla. panzini, i-167: un lamento... squarciò l'aria e mi
1-68: l'umil squillétta sona il pio lamento / che spesso mando al cielo e
malizioso delle volpi. 3. lamento, gemito, espressione vocale flebile; grido
1-499: sappiate che lo pianto e lo lamento della reina isotta quasi non si intendea
e lo raggricchia nella nicchia del suo lamento. -fendere violentemente l'aria (
portar sino a tavello / brevità di lamento e di speranza. -sosta durante
e cittadino della nostra terra con grave lamento à ditto dinanti da noi che,
spaventoso, al suono straziante di un lamento, a una sensazione fisica repentina e
mostratosi sì intrepido per avanti nello stipu- lamento del trattato preliminare di osnaburg. =
greca. d'annunzio, 4-ii-170: dal lamento gorgogliante nella belletta alle stizzose imprecazioni dei
lunga ombra per quello / stornel- lamento così lungo e blando. =
pucci, 3-5-6: a raccontare il gran lamento e pianto, / chequivi fu, non
agli orecchi di chi ben vi pensa questo lamento, che non sia più straccio di
uno stato per divisioni interne. lamento di fiorenza, 17: o genoa superba
ne andavam giù giù canterellando / il lamento di cecco da varlungo. pirandello,
si strazia una manigolda; e un lamento, un grido, il pianto).
acuta sofferenza fisica o morale (un lamento, un grido, un modo di parlare
ognuno avrà osservato lo strepito e il lamento che [l'usignolo] fa quando ha
, lancinante (un grido, un lamento); pronunciato stentoreamente (una parola
e ne le man legati e presi. lamento della beata vergine, ir. i'
ant. grido, per lo più di lamento, di disperazione o di rabbia.
rumore di cosa spezzata). ziante lamento; che suona innaturale, sforzato (una
-sostant. grido, urlo, lamento. serafino aquilano, 262: che
stridiménto, sm. ant. lamento stridulo. b. fioretti,
destar le selve. 2. lamento straziante; invocazione di aiuto. monte
2. grido acuto, alto lamento. livio volgar. [crusca
). grido, urlo o lamento stridulo, acuto, breve, che per
: de ti, dona, e'me lamento / ma ben vedo che fo male
coro né al solista 11 diritto al lamento: « se dico che non va alla
: questo inno, questo compianto e lamento si gorgoglian nella strozza. pirandello,
vago e leggiero. berni, 44: lamento di nardino canattiere, strozziere e pescatore
di tamburo e di piatti tra il tenue lamento dei flauti e degli strumenti a corda
. pascoli, 529: come un lamento lungo su l'alba / suona l'
la rena, / dal mare nebbioso un lamento / si leva: il tuo canto
tono di umile sottomissione, di accorato lamento o, talvolta, fastidiosamente querulo (la
il via a un misterioso e prolungato lamento di suste, che ci volle del tempo
aperegli / gir avansando, conquistando onore. lamento della sposa padovana, v-437-100: eia
. carducci, iii-12-311: l'altro [lamento poetico] d'altra donna a cui
per più ore con taciturnità e volto lamento fra loro. bianchi, 85: e
l'angoscia); mormorato sottovoce (un lamento). -anche: comunicato con gesti
, di corpora, di sangue e di lamento. g. interpretando il nome dall'origine
1-18-33: tu minacci e col tuo van lamento / tagli gran colpi a l'aria
mago / che forse ricordare odi talotta. lamento di fiorenza, 27: escono [
tamburo e di piatti tra il tenue lamento dei flauti e degli strumenti a coma.
: o ie- remia, del divin lamento / fatto sopra jerusalem tapina, / di'
, il modo di parlare, un lamento, un comportamento). boccaccio,
rizzare elia e confortavalo e non dice el lamento che faceva elia, perché sarebbe troppo
] 1 tegoli e 'l ciel del suo lamento. manzoni, pr. sp.
/ di pianto de sospiri e de lamento, / poi d'onne ben te veggio
, ed insieme... senza lamento della francese, e con questa termineremo
-con riferimento a una voce, a un lamento, a un verso. dossi
, limpide e veloci e tristi come un lamento di piccolo, le altre. bernari
si prolunga la voce in segno di lamento, piangendo altora santa chiesa la caduta del
gioia e sostegno mio, col tuo lamento? monti, ii-101: ciò che più
un grido, che si cangiava in lamento, in un lungo singulto, e non
, 72: con gran pianti i'mi lamento /... / che 'l
monumento; / allor con'feci -gran lamento! / al partimento -fé trangoscianga.
voi... subito cominciaste vostro lamento. cortesia non mi parve il traromperlo.
, dove a tratti, come un lamento, risuona il passo trascicato e dimesso
... è arrivato in lamento elevato tra gli avvolgimenti che lo costitui
mie preci a voi spargo, e mi lamento / in sì dura procella, /
si prolunga la voce in segno di lamento, piangendo all'ora santa chiesa la caduta
ha messo noi in gran travaglia. lamento di fiorenza, 21: lassa o signor
/ quando il cuore tremava / al lamento notturno degli infissi. -nella lirica
in partic. alle mani. lamento di fiorenza, 19: sì come l'
2. espressione di dolore, lamento. morante, 3-199: vogliate ascoltare
accompagnata da lamenti, pianti e grida; lamento funebre. guido delle colonne volgar.
eco, mossa a pietà del mio lamento, / con voci tronche mi rispose e
2. sm. grido, imprecazione, lamento. buonarroti il giovane, 9-297:
iacopone, 43-92: meser, non me lamento del iudizio, / ch'elio non
del fato, angiola maria rimane un lamento, un gemito, un'interiezione,
sussurro. - per estens.: debole lamento, obiezione o protesta (per lo