discorsi sul triste fatto, delle sue lamentele sulla 'babilonia 'che regnava al palazzo
noiosa sequela di coperte critiche, di lamentele dette fra i denti, come per
: ho ascoltato a marghera le consuete lamentele dei centri industriali italiani: mano d'opera
invece di seccare il prossimo con le lamentele, sarebbe corso ai suoi cari e buoni
tra i passeggeri, con le solite lamentele sul disservizio tranviario, sulla necessità di
il camerario stupito, quando seppe di tali lamentele. ma pietro bernardone gli mandò a
lavoro con lo sprecare il tempo in lamentele e in stupori. moretti, 15-236:
ne parli più e continua le sue lamentele: -berto è un diavolo, lo so
con le sue chiacchiere, rinnovando le lamentele contro i contadini retrogradi e presuntuosi e
1155: i flutti hanno più flebil le lamentele eterne. = deriv. da
tose. riuscire molesto con piagnucolìi e lamentele. = denom. da lezzo1 (
determinati fatti, opinioni, intenzioni, lamentele, ecc.; memoriale, memorandum;
signor fra le cause delle proprie lamentele e proteste. iacopone, 1-30-88:
l'abitudine alle critiche malevole, alle lamentele, alla ripetizione monotona; che rappresenta
-coro di pianti, di proteste, di lamentele; cagnara. f. f
e fastidiosa, in partic. con lamentele continue, insistenti e importune. tommaseo
a tacere, a evitare commenti o lamentele. a. leone («
. rivolgere parole, preghiere, lodi, lamentele, ecc. compagni, 1-4
riferisce a un'autorità le proteste o le lamentele dei subalterni. p.
chiacchiere, rin novando le lamentele contro i contadini retrogadi e pre
i pentimenti, le proteste, le lamentele. manzoni, pr. sp.
querelóso, agg. letter. che contiene lamentele e rimostranze; che esprime dispiacere,
letter. tendenza o abitudine alle frequenti lamentele e lagnanze. beccarla, i-370:
-dare soddisfazione a chi presenta richieste o lamentele oppure esige spiegazioni. bandello, 1-15
di orgoglio. -esporre pubblicamente le proprie lamentele o rimostranze; querelarsi, protestare.
duole per qualcosa; che esprime con lamentele il proprio malcontento, per lo più
dall'inferiore, per esporre problemi personali, lamentele, o fatti importanti di cui egli
di proteste, contestazioni, opposizioni, lamentele che vengono esplicate a livello politico e
non che gli estranei come me odano lamentele di attori e di registi. vi è
le sue chiac- chere, rinnovando le lamentele contro i contadini retrogradi.
rinnovare saluti, ingiurie, pianti, lamentele; iterare danni o offese o battiture o
6. ripetizione di parole, di lamentele. leopardi, iii-966: voi avete
promessa, una lode, o anche lamentele o grida. dante, purg.
di anni fa, quando ci furono delle lamentele,... decise che,
: per indicare le continue e fastidiose lamentele di gente sempre malcontenta pur non avendo
, iv-12-152: gli scandalizzamenti e le lamentele sulla decadenza della libertà cominciarono sin da
voglio. cassola, 6-71: le lamentele della madre erano ri- vicina.
daniello, 1-41: le quai [lamentele] leggendo ben ha di duro smalto
di discorsi, di recriminazioni, di lamentele; ripetizione monotona e interminabile dei medesimi
1-18: la mamma continuava con le lamentele: preso lo spunto dell'irrequietezza della
. 6. levare proteste, lamentele, recriminazioni; dolersi, rammaricarsi;
importuno a causa delle continue richieste o lamentele (una persona).
e da che m'hai con insoffribili lamentele persuaso ad acconsentire, non convinto,
con l'abitudine alle critiche, alle lamentele, alla ripetizione monotona e pedantesca (
invar. tendenza o abitudine a frequenti lamentele e lagnanze. – anche: intonazione querula