: mai ristarà [il servo] di lamentarsi, e quando bene fusse adanaiato
allegra. e che non abbia a lamentarsi di te! idem, pr. sp
, un altro languire, un altro lamentarsi, un altro sopportare, un altro compatirsi
e il vecchietto beve e comincia a lamentarsi. 4. figur. congiunto
lo scilinguagnolo aperto. incominciano con il lamentarsi circa le presunte ingiustizie comminate ai loro
debbe / la mia lingua aviata a lamentarsi. alberti, 234: persino a
fa [omero] quando introduce giove a lamentarsi di noi, che ravvisiamo come fonte
facèvano bazzucare i frutti sugli àlberi, lamentarsi i camini, ed atterràvano i vasi
invano. 2. figur. lamentarsi; fare la voce lagnosa; piagnucolare
sua salute; e ben tosto l'udiamo lamentarsi di quella miseranda infermità che noi lasciò
particella pronom. ant. dolersi, lamentarsi. re federico, v-105-15: or
. ariosto, 8-87: ch'a lamentarsi d'esso, et a gravarlo /
pezza l'ebbe lasciata piangere e fieramente lamentarsi, avendosela recata in braccio e a
borbottare, intr. (borbòtto). lamentarsi con voce sommessa e confusa (di
piccolomini, 166: talvolta piagnere, lamentarsi, rider fra se stesso, e
-ruzzare, scherzare in briglia: lamentarsi del proprio stato senza ragione, per
a ritornare. -le budella principiano a lamentarsi. -io non ceno la sera, onde
il pover'uomo s'era ridotto a non lamentarsi più, quando trovava mancante qualche cosa
, nel dire queste parole pareva quasi lamentarsi. 3. figur. espresso
e, se guglielmo non aveva motivo di lamentarsi di amelia, amelia dal canto suo
. calvino, 1-498: prese a lamentarsi contro la società del cemento, a
con la particella pronominale. ant. lamentarsi. campanella, i-118: ché i
= deriv. dal lat. queri 1 lamentarsi '. chericìa (anche chericherìa
azione; finire di piangere, di lamentarsi; smettere di parlare, di cantare
. 5. figur. ant. lamentarsi con voce soffocata. fazio, ix-107
». calvino, 1-497: prese a lamentarsi contro la società del cemento, a
con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente, / ch'avrebbe di
.). ant. lagnarsi, lamentarsi; querelarsi. novellino, 65 (
la prima lettera da un'amorevole lamentarsi d'aver con ceduti per
compianto. -fare condoglianza: rammaricarsi, lamentarsi. v. borghini, 4-48:
e anche rammarico, dispetto); lamentarsi, rammaricarsi con atti o parole.
nascondimento fatto in furia, cominciò a lamentarsi d'aver dimenticata la tal cosa,
da canto, che può sdegnarsi o lamentarsi uno padrone se e ministri, pure
non può [l'uomo] giustamente lamentarsi di dio, che se li può rispondere
grave dolore; compatire, commiserare; lamentarsi, rammaricarsi. tansillo, 22
intensivo e plorare 1 piangere, lamentarsi '; per il n. 3
inteso a deplorare, a compiangere, a lamentarsi. d'annunzio, v-2-307:
dalla lingua procede, si è mormorare e lamentarsi di dio o d'alcun uomo,
cornelio marziale di primopilo a vitellio a lamentarsi. marino, 3-55: l'aurora
, sempre pronte a gridare e a lamentarsi, non sanno darsi pace. calvino
illeciti, turbati li monaci incominciarono a lamentarsi. albertano volgar., 1-4:
in modo eccessivo la propria disperazione, lamentarsi fortemente. d. bartoli, 43-2-195
sf. letter. il dolersi, il lamentarsi (di qualche danno o offesa o
le piogge nuove. 5. lamentarsi, far rimostranze, lagnarsi, querelarsi
. con la particella pronom. ant. lamentarsi; querelarsi. cavalca, 19-201
la prima volta ch'ella l'udiva lamentarsi di vaghe sofferenze fisiche, di dolo-
in dolore. -menar dolore: lamentarsi. esopo volgar. [crusca]
. lamento. -fare, menare duolo: lamentarsi. novellino, 99 (214)
2-99: i vecchi son sempre a lamentarsi che non possono dormire. ecco un'
lat. èjulàtió -ónis, da ejulàre * lamentarsi '. éls art. determ
agonia, e moltissimo ha sofferto senza mai lamentarsi, e da sé si è acconciato
era la prima volta ch'ella l'udiva lamentarsi di vaghe sofferenze fisiche, di dolorazioni
delle passioni? perché insegnare loro a lamentarsi anzi tempo, e temere di una
. e letter. piangere, gemere, lamentarsi a gran voce; supplicare, pregare
8-257: e più facile piangere e lamentarsi insieme, che gioire: il riso è
della favella? marino, 13-164: lamentarsi vorria, ma la parola / non
. aprir bocca, pronunciar parola; osare lamentarsi, protestare; dar segno di vita
quale giuda salì sul fico, andò a lamentarsi dicendo che io avevo voluto mettere in
perda (scusi) il tempo a lamentarsi e a fantasticare. in macerata non
affare del pagamento. -acerbamente (lamentarsi). dante, inf.,
sua cocciuta ottusità. -acerbamente (lamentarsi). novellino, 60 (98
. seguito da una prop. dichiarativa: lamentarsi sdegnosamente, protestare; crucciarsi,
., 1-407: cominciarono a fremere e lamentarsi che ancora non era finita la guerra
6. ant. frignare, lamentarsi stizzosamente; piagnucolare. fagiuoli [
riferimento ai bambini); gemere, lamentarsi sommessamente. tommaseo [s.
rapido tira / le taciturne labra a lamentarsi. manzoni, fermo e lucia, 528
esequire. -acerbamente (dolersi, lamentarsi). g. bentivoglio, 6-4-185
. 2. per estens. lamentarsi in tono piagnucoloso; querelarsi, dolersi
: dolersi di un male inesistente, lamentarsi ingiustamente. grazzini, 4-254: ohimè
.. * il panegirico ', dal lamentarsi che la grecia avesse tempi dell'anno
e inarticolato. marino, 13-164: lamentarsi vorria, ma la parola / non
il gatto che mangia e miagola: lamentarsi a torto. tramater [s.
12. locuz. -gemere a qualcuno: lamentarsi con lui. bibbia volgar.
cristina. -cantare la geremiade: lamentarsi con insistenza; cercare di suscitare compassione
tr. (geremìo). letter. lamentarsi in maniera noiosa e insistente, piagnucolare
spe rapido tira / le taciturne labra a lamentarsi. -spaventare, terrorizzare.
passando. 3. figur. lamentarsi con voce querula (una persona)
. protestare con violenza, strepitare; lamentarsi con grande schiamazzo, con urla e
(dispiacere, addolorarsi, pentirsi, lamentarsi). cicerone volgar., 1-142
particella pronom. dispiacersi, offendersi, lamentarsi. busone da gubbio, 66:
disperata. 2. figur. lamentarsi, rammaricarsi; recriminare. m.
stizza, disapprovazione o compiacimento); lamentarsi a denti stretti, bofonchiare.
guaiménto). ant. piangere, lamentarsi. guittone, 24-6: ciò è
, fr. ant. gaimenter 4 lamentarsi, dolersi, piangere, affliggersi ':
, mettere, muovere, mandare guai: lamentarsi dolorosamente, piangere dirottamente. guittone
. 2. per estens. lamentarsi, piagnucolare, gemere. buti,
. 2. per estens. lamentarsi dolorosamente, gemere; protestare.
volpi. 3. gemere, lamentarsi (una persona); risuonare lamentosamente
, iv-75: sa trovare metafore nuove per lamentarsi dell'eterna sua impecuniosità. =
, il quale di subito andò a lamentarsi co'giudici del grandissimo torto che gli
intensivo e plorare * gridare piangendo, lamentarsi '. implorato (part. pass
non aveva ragione la plebe di roma di lamentarsi di claudio o di inasprir contra di
incisa / etemitade e morte, a lamentarsi / veniva young sul corpo di narcisa
, appena trovò un filo di voce per lamentarsi. papini, iv-950: ha immolato
gemere). ant. gemere, lamentarsi. siri, i-579: con lagrime
ingemisci). ant. gemere, lamentarsi. g. visconti, 1-122
troppo grossa. 6. sopportare senza lamentarsi, senza reagire, tollerare con pazienza
ingoiato. 5. sopportato senza lamentarsi, senza reagire. cicognani, 1-98
. 4. sopportare senza lamentarsi, senza reagire. guerrazzi, 1-357
ingollare. 7. sopportare senza lamentarsi, senza reagire; tollerare con pazienza
tozzi, vi-999: sentiamo l'uccello lamentarsi con una specie di fischio intasato.
, / interruppe il priore, « un lamentarsi / del bene che vi dà la
, 108: mostrava come il lamentarsi a tal modo d'un cattivo reggimento
più o meno, l'andazzo di lamentarsi, di lagrimare e di accennare a un
; piangere per lo più sommessamente; lamentarsi, gemere. iacopone, lxxxiii-495
.. ogni etade ha avuta cagione di lamentarsi, e averà sempre di che dolersi
tienla allegra. e che non abbia a lamentarsi di te! [ediz. 1827
i-657: il suo modo di non lamentarsi di nulla in un periodo di querele
5. locuz. fare lamentanza: lamentarsi, rammaricarsi, protestare. iacopone
con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente, / ch'avrebbe di pietà
suoi forzieri; e cominciò sospirando a lamentarsi, maledicendo se medesimo e incolpando la
della virtù guadagna tanto poco / che sempre lamentarsi ha di mestieri. bellori, i-197
1-i-309: se verginella sposa / può lamentarsi a torto / sul feretro mortai del
a sputar assai più del solito, lamentarsi di dolor di stomaco e mostrar ben
duca l'abate scaglia in ispagna per lamentarsi a quella corte degli strani e rigidi portamenti
lingua procede, si è mormorare e lamentarsi di dio o d'alcun uomo,
quella noia al mio diletto, i lamentarsi di me, che puro e netto,
levato, trascorse con agre rampogne a lamentarsi del re e a chiamarlo ingrato.
suo paese spesso / tutto il paese a lamentarsi io sento: / dunque ognun si
dal lat. class. lamentàri * lamentarsi, gemere '). per la forma
lamentativo ', atto o disposto a lamentarsi. = deriv. da lamentare.
, rincrescimento, rammarico, protesta; lamentarsi. vangelo di nicodemo volgar.,
lat. lamentatìo -ònis. da lamentàri 'lamentarsi cfr. fr. lamentation (sec
stente. -anche: il contemporaneo lamentarsi di più persone. tommaseo
lamento '. atto e suono di prolungato lamentarsi, segnatamente di molti. ma anche
intr. (làmmio). tose. lamentarsi, lagnarsi. nieri
tutti i sensi: pigolare, lamentarsi senza ragione, piagnuco lare
. làstima (deverb. da lastimar 4 lamentarsi, commiserare ', dal lat.
, / e poco vai con ragion lamentarsi. segneri, 2-3-249: infettato una volta
/ solo ha di sé cagion di lamentarsi. m. adriani, v-242: se
. luttare1, intr. ant. lamentarsi, dolersi, affliggersi. elegia giudeo-italiana
è mai troppo: non è giusto lamentarsi dei guai che ci si è procurati
proverbio, a significare che non è giusto lamentarsi di un male che alcuno, per
pezza l'ebbe lasciata piangere e fieramente lamentarsi, avendosela recata in braccio e a
chiari, i-165: incominciarono subito a lamentarsi del mal odore, anche dove non
pover'uomo s'era ridotto a non lamentarsi più, quando trovava mancante qualche cosa,
19. sopportare pazientemente, senza lamentarsi e senza reagire (amarezze, offese
vano senza forte mano: è inutile lamentarsi di ciò che è al di sopra delle
o preoccupato disappunto, fare rimostranze, lamentarsi. -anche in relazione con una prop
virtù guadagna tanto poco / che sempre lamentarsi ha di mestieri. metastasio, 1-v-652:
le hanno pure insegnato di piangere e lamentarsi, et accendendosi delle più vive passioni
barella, trasportare giù, non cessando di lamentarsi, pure si capiva dallo sguardo che
, con voce stridula o tremolante; lamentarsi con toni queruli e piagnucolosi; lagnarsi
è stato ritenuto a non venire a lamentarsi a me, parte con minaccie,
. ant. miagolare; lagnarsi, lamentarsi. luca pulci, 1-7-66: or
, concorevanno a venezia ad exclamare e lamentarsi davanti la signoria. machiavelli,
,... non vi sarebbe da lamentarsi della raccolta. p. verri,
, 3-115: la notte egli usa di lamentarsi della sua servitù,...
, disappunto; dolersi, affliggersi; lamentarsi, protestare, contestare, reclamare in
ant. mormo rare, lamentarsi. guittone, i-39-66: dunqua
a sputar assai più del solito, lamentarsi di dolor di stomaco e mostrar ben
modo critico e polemico; protestare, lamentarsi (anche in relazione con un compì
parata seguendo la musica. -senza lamentarsi, senza lagnarsi. i. andreini
può avere valore iron.); lamentarsi, gemere sommessamente. lorenzo de'
scherz. che ha l'abitudine di lamentarsi continuamente o di lagnarsi per un nonnulla
della fortuna avversa, ma non lamentarsi. questo è l'uficio dell'
nascondimento fatto in fretta, cominciò a lamentarsi d'aver dimenticata tal cosa. pascoli
per lo più sommessi e prolungati; lamentarsi, gemere; piangere.
aremmo pur qualche poco di ragione di lamentarsi del giunger della notte, ma essendo
cosa ad animi disgustati accresce occasione di lamentarsi. loredano, 2-451: non era per
oggidisco, oggidisci). letter. lamentarsi dei tempi moderni come infinitamente inferiori agli
e non altri. rosa, 93: lamentarsi ad ognora e far protesti /
, gridare omei o gli omei: lamentarsi. cino, xxxv-n-665: se tua
omei molti. -dire omei: lamentarsi, piangere, rammaricarsi. cecco d'
non riuscire che a gemere, a lamentarsi; essere totalmente stremato. cino,
che era sciente del tutto, cominciò a lamentarsi e gridare di dolori e chiedere triaca
tanta fede et osservanza che non possa lamentarsi alcuno de'successori di quelli che sono nominati
ottaviano, ma acciò che esso non possa lamentarsi et a me di questo iudizio non
al montaggio, lavorava anche tardi senza lamentarsi, come se finalmente ci avesse preso passione
pasolini, 1-2 n: poi a lamentarsi che dicevano per lei poche messe,
resto, non sapeva se ridere o lamentarsi di quel solenne pattone. -colpo
de roberto, 3-7: cominciavano a lamentarsi, ognuno a suo modo, di
. de luca, 1-14-4-47: dovrà lamentarsi della sua semplicità nel credere alle persuasioni
, sentendo una moltitudine grande di mariti lamentarsi a gran voce della loro mala fortuna
pane per averne troppo di cotto: lamentarsi di un motivo inesistente. gallani,
: l'altro durò un pezzetto a lamentarsi, correndogli dietro, chiamando in testimonio
. 2. per estens. lamentarsi continuamente e in modo inconcludente, assumendo
. -anche: il contemporaneo piagnucolare e lamentarsi di più persone. verga,
-in partic.: che è solito lamentarsi delle proprie condizioni economiche. a
inusitati pensieri piativa. 3. lamentarsi in modo querulo e insistente. -
repubblica per far riuscire quella diversione e lamentarsi del loro pigro procedere in occorrenza sì
[i vecchi]... lamentarsi molto che la paiola fa lor pizzare la
(plàito). ant. lagnarsi, lamentarsi, mostrare rimpianto. ritmo
o la propria sofferenza; gemere, lamentarsi, lagnarsi. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-37
ottenere qualcosa occorre chiedere con insistenza e lamentarsi. pea, 7-20: d bimbo
alla meglio, chi in crocchio a lamentarsi insieme. verga, 3-167: andando per
voi che sia tanto presuntuoso che prosuma lamentarsi o di biasimare la povera vita e
. li non predestinati a cotale regno lamentarsi, come mostra san tommaso 'contra
2. per estens. persona incline a lamentarsi continuamente, a fare considerazioni pessimistiche
cavour, vi-404: può forse la sardegna lamentarsi di essere stata trattata come un
alla republica per far riuscire quella diversione e lamentarsi del loro pigro procedere in occorrenza sì
un procuratore dell'ordine e cominciò a lamentarsi, come talora avviene, della sua
de'mandarini. rosa, 2-144: lamentarsi ad ogn'ora e far protesti /
/... allora filli / cominciò lamentarsi, impaziente / de l'acuta puntura
alla meglio, chi in crocchio a lamentarsi insieme. verga, 8-27: più in
. querèla, deriv. da queri 1 lamentarsi ', di origine indeuropeo.
, dispiacere, dolore e pena; lamentarsi, dolersi. -in par- tic.
degli alberi. 2. lamentarsi per torti subiti, per offese ricevute
. -con metonimia: occasione per lamentarsi. pratolini, 8-149: il suo
querulo). letter. lagnarsi, lamentarsi. petruccelli della gattina, 1-229:
-stare quieto o a quieto: non lamentarsi, non rimpiangere. laudario urbinate
pronom. cessare di piangere, di lamentarsi o, anche, di ridere;
. -ant. protestare con violenza, lamentarsi ad alta voce. zanobi da
con uso scherz.: parlare o lamentarsi ad alta voce, strepitare.
. ant. gridare, strillare, lamentarsi con alti gridi per il dolore;
pronom. { rammàrico, rammàrichi). lamentarsi, dolersi per una pena fisica o
. ant. e letter. lamentarsi, lagnarsi; mormorare, bronto
grida che manifestano stizza o rammarico; lamentarsi. -anche: brontolare, protestare.
, mandò a troia suoi ambasciadori a lamentarsi col re priamo, padre di paride,
atti illeciti, turbati li monaci incominciarono a lamentarsi di loro medesimi che se l'aveano
quest'anno, i reumatici, ricominciano a lamentarsi. essi diventano una specie di servizio
. astolfi, 1-488: andò a lamentarsi co'giudici del grandissimo torto che gli veniva
. per estens. nella lirica amorosa, lamentarsi, dolersi per il comportamento della persona
smetterò di dolermi. 2. lamentarsi del cattivo comportamento di qualcuno; fare
. intr. con la particella pronom. lamentarsi di nuovo. = comp.
marino... avrà baldanza di lamentarsi che in questa commedia io li
6. assol. protestare brontolando, lamentarsi dimostrando risentimento o scontento per qualcosa
buonaccorsi, 200: se 'l lamentarsi o vivere in affanno / potessi rimutar l'
la guardata e la rinchiusa, uditela lamentarsi e arrabbiarsi nella lingua più agevole e
: cfr. dolere). ant. lamentarsi, dolersi. bibbia volgar. [
arrabbiarsi, stizzirsi; fare rimostranze, lamentarsi. imbriani, 1-125: altri
è risonar loro sempre qualche orecchia e lamentarsi molto del poco udito che hanno.
verga, 8-417: passava la sera a lamentarsi, tenendosi la pancia, all'oscuro
non trova il tristo core / che il lamentarsi da marino a sera. idem,
di consiglio, la plebe cominciò a lamentarsi della perduta libertà e a muover tumulto.
è di non far mai altro che lamentarsi: ora dicono che lor duole un
fattolo conoscere dalla sua moglie, diè lamentarsi di se medesimo e non della moglie,
. 5. gemere profondamente, lamentarsi a gran voce. de iennaro
di disapprovazione, di soffocata protesta; lamentarsi a denti stretti, bofonchiare (una persona
. per estens. brontolare, bofonchiare, lamentarsi a denti stretti (una persona)
(rùgnolo). tose. mugolare, lamentarsi sommessamente. nieri, 3-176:
rùzere, intr. ant. lamentarsi, lagnarsi. storia di stefano
scoppiò a piangere lì sulla via e a lamentarsi con una nenia tanto accorata che il
sale, perché nullo abbia materia di lamentarsi. g. villani, 8-80: il
cassola, 6-164: la donna cominciò a lamentarsi della stagione. disse che il caldo
a piangere, a sbattersi et a lamentarsi. lanci, 3-59: benigna,
parmi già di udire non pochi di voi lamentarsi che io ne scemo di troppo il
dolore o sofferenza per un infortunio subito; lamentarsi con particolare enfasi. g.
. chiari, i-165: incominciarono subito a lamentarsi del mal odore, anche dove non
, i-657: il suo modo di non lamentarsi di nulla..., in
non perda (scusi) il tempo a lamentarsi ea fantasticare. pascoli, 1-153: m'
virtù guadagna tanto poco / che sempre lamentarsi ha di mestieri. -smarrire il sentiero
: 'mi par di sentirlo! ': lamentarsi e simili. -né vedere
vi-2-184: il medesimo re ragionevolmente può lamentarsi de'sudditi suoi, massime ecclesiastici,
tu, senzadio «, fu lesta a lamentarsi ad occhi chiusi madama cernaia.
il re in quella guerra, andò a lamentarsi al re che quell'arco impediva il
fra se stesso... piagnere, lamentarsi, rider fra se stesso dizionario
marchesi e con 2. lamentarsi con voce querula (una persona).
ne godeva le sgocciolature, non ardiva lamentarsi di un cotale scialacquo. 6
costituirsi sgozzino. emi senza lamentarsi, senza reagire, tollerare con pazienza
, 23-49: nessuno se la sente di lamentarsi dell'intensa sgradevolezza della gita. pasolini
un cane). -per estens.: lamentarsi, lagnarsi. forteguerri,
è convenevole fare altro che piangere e lamentarsi? berni, 112: chi non me
contrafanno il petrarca, avrà baldanza di lamentarsi che in questa commedia io li
pregar iddio per loro. -senza lamentarsi. bissati, lx-2-27: aveva questi
e sbigottiti, erché non ardivano a lamentarsi di coloro che messo ve aveano,
con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente / ch'avrebbe di pietà spezzato
vescovo di belluno dal cardinal nipote per lamentarsi della negativa; quello gli repplicò d'
diede occasione a'senatori di ragionare e di lamentarsi. -con riferimento a dio,
dolentissimi guai e sopra guai che gittano, lamentarsi di dio? città disfarai l'
guerra, il quale di subito andò a lamentarsi co'giudici del grandissimo torto che gli
la giovana cominciò davanti alla madre a lamentarsi che la passata notte per soperchio caldo
di parlare, in partic. di lamentarsi. goldoni, xi-657: voi spazzatevi
a sputar assai più del solito, lamentarsi di dolor di stomaco e mostrar ben spesso
cominciò con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente / ch'avrebbe di pietà
traboccar a piangere, a sbattersi et a lamentarsi. c. campana, ii-266:
del capo, ed egli cominciò a lamentarsi della nostra sporca vita. pavese,
fiamma sua palpitante. 4. lamentarsi, gemere, parlare, ridere, manifestare
d'annunzio, iv-1-1021: ella l'udiva lamentarsi puzzolente. lettere al magliabechi,
delle storie, mostrarsi eccessivamente preoccupati o lamentarsi per cose di nessuna importanza. svevo
denti. -stracciarsi gli occhi: lamentarsi, protestare troppo apertamente e violentemente.
. salvini, vii-2-5: 'lagnarsi': lamentarsi; da 'laniare', come sarebbe a
intr. ant. gridare, stridere, lamentarsi; dolersi aspramente. giusto de'
età per la grandezza del dolore stridere e lamentarsi. marini, 156: sentendolo io
. e letter. gridare forte, lamentarsi o inveire. intelligenza, 308:
proprio risentimento o la propria disapprovazione; lamentarsi, rammaricarsi; recriminare. siri,
.. / pianga ciascun ornai col lamentarsi, / pianga per que'libri che sono
eccone una [suocera] che temeva di lamentarsi d'aver proprio tutti dalla sua.
cominciò con suono afflitto e lasso / a lamentarsi... soavemente. c.
ogni cibo che se le dava, e lamentarsi fieramente de lo stomaco. b.
tace, che rimane in silenzio senza lamentarsi. guittone, xxi-86: e'non
: uno siciliano, oldendo un'amico lamentarsi che la donna sua s'era impiccata a
. intr. con la particella pronom. lamentarsi ad alta voce, lanciare grida di
: non tardò a riprendersi e ricominciò a lamentarsi. calvino, 1-209: le accuse
). brontolare, protestare vivacemente, lamentarsi, recriminare, o, anche,
fuoco e sbigottiti, perché non ardivano a lamentarsi di coloro che messo ve taveano,
che subisce disagi, ingiustizie, offese senza lamentarsi, protestare o reagire; paziente,
illeciti, turbati li monaci incominciarono a lamentarsi di loro medesimi che se l'avevano posto
tragedièggio). ant. e letter. lamentarsi con enfasi, assumendo toni tragici.
locuz. fare traino-, emettere gemiti, lamentarsi. pataffio, 7: perché si
'eter- nitade'e 'morte', a lamentarsi / veniva young sul corpo di narcisa
. 2. figur. gemere, lamentarsi penosamente (una persona). cagna
sua gente, mandò ambasciadori a giugurta per lamentarsi della ingiuria ricevuta. io
2-99: i vecchi son sempre a lamentarsi che non possono dormire. 23
dogliosi accenti / pianger le rupi e lamentarsi i monti. butti, 177: nel
frustata spe rapido tira rle taciturne labra a lamentarsi. bembo, 5-29: aveva il contarino
locuz. vociare in fallo: discutere, lamentarsi a vuoto, inutilmente. g
nievo, 605: ella seguitò a lamentarsi, a sospirare, a parlare con una
, cominciò a sputarassai più del solito, lamentarsi di dolor di stomaco e mostrar ben
lentamente a zittire. -per estens. lamentarsi, protestare debolmente (in espressioni negative
per indicare la rinuncia a protestare, a lamentarsi o a far valere le proprie ragioni
, vi-2-184: il medesimo re ragionevolmente può lamentarsi de'sudditi suoi, massime ecclesiastici,
una cosa da nulla; frignare, lamentarsi piangendo. u. simonetta,
giusto, no, stare sempre a lamentarsi per le fetecchie che il mondo ci scaraventa
intr. (làstimo). dial. lamentarsi, affliggersi. - anche sostant.
ho mai sentito in vita mia gli artritici lamentarsi tanto: alcuni si sono scoperti artritici
5-52: vidi... una dama lamentarsi e gioire di un amore antifisico.
essere un cretinoide. che diavolo! lamentarsi perché uno del nord si sente angustiato nelle
essere un cretinoide. che diavolo! lamentarsi perché uno del nord si sente angustiato nelle
12-iii-2006]: anche il milan non può lamentarsi: contro il bayern monaco, hanno
.: cfr. dolere). lamentarsi, lagnarsi. tozzi, iii-75: