adamo, non aveva alcun diritto di lamentarmi. carducci, 1013: dal rosso
la mia camera, là ov'io potea lamentarmi sanza essere udito; e quivi,
concedi almeno al mio affanno di poter lamentarmi. marino, 357: pronuba allor
m'era il pianger grato / e 'l lamentarmi e 'l sospirar per via.
. soldati, xi-11: finisco per lamentarmi del progressivo e apparentemente inarrestabile aumento degli
difensor vostro insino a darmi causa di lamentarmi della sua poca amorevolezza verso di me
angosciosa mia doglia, / non curo vulvarmente lamentarmi, / mostrando altrui l'inveterata piaga
ariosto, 32-21: di che debbo lamentarmi (ahi lassa) / fuor che del
la mia camera, là ov'io potea lamentarmi sanza essere udito. idem, vita
mia camera, là ov'io potea lamentarmi sanza essere udito. idem, conv.
sempre di questo tenore io non potrò lamentarmi di povertà,... perché con
lussuriare? guiniforto, ni: io vorrei lamentarmi del tempo nostro, nel qual non
mia camera, là ov'io potea lamentarmi senza essere udito. idem, inf.
, iii-31: ho molte cagioni di lamentarmi del mondo e di dolermi di me
pavese, n-i-74: a me piace morbosamente lamentarmi. 3. con affetto
: non fosse altro che per cessare di lamentarmi con chi non mi dà retta,
: non v'era molta malignità nel lamentarmi dell'orridezza della stanza ove m'aveano
/ merlin, posso di lui ben lamentarmi, / ma non d'amar ruggier
riandava e che a piagnere colla penna e lamentarmi m'apparecchiava, mi parve che sopra
: non posso... continuare a lamentarmi puerilmente. andiamo a letto, ivana
: risolvei la mattina del martedì 29 lamentarmi col doganiere del moro selim, il
tasso, ii-56: quand'io avessi a lamentarmi o di quei prìncipi che cosi rigorosamente
[guevara], ii-175: ben so lamentarmi, ma però non so remediarmi,
. / debb'io tacere il duolo o lamentarmi / con la mia rauca cetra e
mia doglia, / non curo vulgarmente lamentarmi, / mostrando altrui l'inveterata piaga
tasso, ii-56: quand'io avessi a lamentarmi o di quei prìncipi che così rigorosamente
altro conforto a'miei dolori che 'l lamentarmi della sforzata lontananza. alvise contarmi,
mia camera, là ov'io potea lamentarmi sanza essere udito. = comp
, 1-3 io: io non ho da lamentarmi della famiglia che il fato mi diede
1-i-155: risolvei la mattina del martedì 29 lamentarmi col doganiere del moro selim, il
una fibra più vibrata più calda dovrò lamentarmi della freddezza di chi ha le fibre di