mio nascondere, propuosi di fame alcuna lamentanza in uno sonetto. idem,
/ non voglio che tuo pare facesse lamentanza / ch'eo facesse fallanza de lo
, / de l'amesurare sì fa lamentanza. = deriv. da misura
fare più demoranza: / fatta ne ha lamentanza de tanto che m'ha aspettato.
, / de l'amesurare sì fa lamentanza. assaggiatóre, agg. e sm
, / de l'amesurare sì fa lamentanza. f. d'ambra, xxi-n-48:
/ de l'ame- surare sì fa lamentanza. = deriv. da calce2
/ a deo sì fanno granne lamentanza: / « messer, vedete la viduitate
maestro alberto, 190: vecchia inchiesta e lamentanza è questa della providenza, e da
destro alberto, 190: vecchia inchiesta e lamentanza è questa della previdenza, e da
mio nascondere, propuosi di farne alcuna lamentanza in un sonetto. idem, 26-4
: vecchia in chiesta e lamentanza è questa della provvidenza, e da
, / a deo sì fanno granne lamentanza. bibbia volgar., iv-
maestro alberto, 190: vecchia inchiesta e lamentanza è questa della providenza, e da
. rauca... lamentante. lamentanza, sf. ant. e letter.
/ a gran ragi § mi movo a lamentanza, / sì come om, che
non trovava nulla sembianza / de mia lamentanza, perché fosse stata. bartolomeo da
darà a noi di potere ripresentare la lamentanza di geremia profeta, il quale se così
migliore è da seguire, con alcuna onesta lamentanza, l'altro abbandonando. maestro alberto
di medicina è tempo, non di lamentanza. vito da cortona volgar., xxi-727
sua bocca fue udita boce d'alcuna lamentanza. boccaccio, dee., 10-8 (
, 6-5-92: compose... una lamentanza sopra se stesso, descrivendo il tormentoso
, a quegli, imbasciatori con la lamentanza, e questi fumo offesi e da questo
motivo di rimprovero; colpa. -senza lamentanza (con funzione attributiva): che non
volgar., vi-118: la sementa senza lamentanza liberoe, dalle genti egizie che lui
, vi-130: è ancora minora la lamentanza in queste; e costoro forse errano
l'anima loro e anche il corpo senza lamentanza nel dì del nostro signore iesu cristo
(198): s'egli ha verace lamentanza con tra a te il frate tuo
. 5. locuz. fare lamentanza: lamentarsi, rammaricarsi, protestare.
, / de l'amesurare sì fa lamentanza. dante, vita nuova, 7-2
lo mio nascondere, propuosi di fame alcuna lamentanza in uno sonetto. beicari, 3-2-62
al monasterio, le donne feciono gran lamentanza di quella misera, la quale dava
pietro [il pontefice] ne faceva lamentanza e protestazione al governo di napoli.
/ a gran ragion mi movo a lamentanza. chiaro davanzati, 396: eo d'
di medicina è tempo, non di lamentanza. ricordi pisani, v-405-12: aquario
migliore è da seguire, con alcuna onesta lamentanza. cavalca, 6-1-376: avendo ad
/ a gran ragion mi movo a lamentanza. iacopone, 1-58-45: poi venne
; dimoranza della pena fia la lunga lamentanza. quello medesimo le disse diana;
volta la bocca a dire parola di lamentanza? s. girolamo volgar. [
mio nascondere, propuosi di farne alcuna lamentanza in uno sonetto. idem, purg.
51-12: la lege naturale sì fa gran lamentanza, / e fa uno corrotto ch'
): il detto mal frate puose lamentanza, presente tutti i frati dinanzi santo
nella festa di san pietro ne faceva lamentanza e protestazione al governo di napoli. amari
2-15-33: quel cavallier, che fa tal lamentanza / dolendosi de amore, è feraguto
noi di potere ri-, presentare la lamentanza di geremia profeta. g. a.
e non trovava nulla sembianza / de mia lamentanza, perché fosse stata. dante,
è da seguire, con alcuna onesta lamentanza l'altro abbandonando, ne la quale
non trovava nulla sembianza / de mia lamentanza, perché fosse stata. -ricordo
maestro alberto, 190: vecchia inchiesta e lamentanza è questa della previdenza, e da