, 325: e'con amor parlava lamentando: / - resister non può gnuno alle
apriva bocca piangeva sopra se stessa, lamentando l'età, il fallimento della propria
pur sospirando, / a che pur lamentando / volgi indietro lo sguardo a cia-
in mano s'ha recata / e, lamentando, assai la commendava: / -ispada
ragionamenti. anonimo, 18: parterragio lamentando / de la mia mala fortuna /
sopra l'albero della croce, 26: lamentando cordogliosaménte la miseria dell'infertà umana
e grave infermo per tutta terra corre lamentando la malisia sua grande. 14
: condannò la lega colla francia, lamentando che i più gravi interessi della patria
o ingrata, che mi giova ir lamentando. poliziano, 1-616: meglio è morir
lamenti e dolori maria continua- mente va lamentando e lacrimando, che mai non fina.
novellino, 1-75: la moglie, lamentando, dicea: deh, signor mio,
quasi spasimando e di piangere senza rimedio lamentando? giusto de'conti,
in mille guise / chiedendo aita e lamentando indarno. -sostant. giamboni
guittone, i-14-5: per tutta terra corre lamentando la malizia sua grande. bartolomeo da
eredità. quasimodo, 6-xxi: torvo, lamentando il dolore, / il ciclope,
da un lavoro che non conchiude, lamentando che il '48 e il * 49
pubblica amministrazione contro i quali si ricorra lamentando che essi presentino un vizio di legittimità
il generale e la propria devozione, lamentando che il suo sacrificio di mutilato gli
spasimando, e di piangere, senza rimedio lamentando? manzoni, pr. sp.
seconda col viso graffiato, / diceva lamentando in tal mestiero: / o dante mio
il prema, / né maggior per andarsi lamentando. capellano volgar., i-7:
bellissima / colomba via- trice / che lamentando mormori / da la natia pendice,
pregare accanto a esso di sabato, lamentando la rovina del tem- pio).
nel 1781 un nuovo atto parlamentare, lamentando che nel carcere i « prigionieri divenivano
/... / par- terragio lamentando / de la mia mala fortuna. guicciardini
a fermarsi a fratta la notte, lamentando sempre la perfidia, l'oscurità e la
mattiniero soleva bacchiare e perticare nottetempo, lamentando e incolpando la grandine.
/ o ingrata, che mi giova ir lamentando? equicola, 348: la
, / chiuso poi in gabbia, lamentando geme. / lasso, io il so
b. croce, i-3-71: cartesio, lamentando l'insufficienza delle trattazioni antiche sull'argomento
un altro deputato espone recriminazioni alla camera lamentando la troppo rapida carriera degli ufficiali delle
327: la mia rotta voce, lamentando / d'amor le reti, a dolersi
pianto, scapigliata e sciuta, forte lamentando. dante, vita nuova, 23-5 (
sio con mesta voce / la tua vo lamentando ultima sera, / non infiammar l'
pianto, scapigliata e scinta, forte lamentando; ed era molto sconsolata, e pian-
tentar le prove) / saglio piangendo e lamentando in cielo / prostrata avanti al tribunal
di lacrime 'infusa. / con gran dolor lamentando diceva: / « o figliuol mie
pianto, scapigliata e scinta, forte lamentando, la quale era molto sconsolata e piangea
.. le la mia rotta voce, lamentando / d'amor le reti, a
la fata], / piangendo e lamentando, infino a tanto / che a
. saba, 5-79: gli oblìi lamentando e la sfuggente / gioia del sonno
: s'è parlato sin oggi, lamentando, della sterilità dell'eritrea. pavese,
io con mesta voce / la tua vo lamentando ultima sera, / non infiammar l'
. quasimodo, 6-111: torvo, lamentando il dolore, / il ciclope [polifemo
tace. quasimodo, 6-111: torvo, lamentando il dolor, / il ciclope [
bellissima / colomba via- trice / che lamentando mormori / da la natia pendice, /