/ dal sommo de la riva a lambir tonda / che bacia i rami mollemente
in branco ad una bruna / fonte a lambir colle minute lingue / il nereggiante umor
con tronche ali ti caddero / e ti lambir le piante. e. cecchi,
care e 'l caro sangue / crudelmente lambir s'afflige e dole. / tra paura
monti, x-3-244: la florida riviera / lambir freschi e scherzosi i venticelli. arici
e a gli angui / del crin lambir lasciava il flutto immondo. -onda
la linguetta ardita / s'affanna di lambir; / e senza temer mai / dure
, in modo tale che collo stesso lambir che fanno vi cavano sangue.
e ratta d'un orrendo foco / striscie lambir gl'inariditi lidi. carducci, ii-9-299
un bianco vel si scioglie, / lambir le rose e le languenti foglie. monti
pian, sul fiume, / scorre a lambir fin tacque, / sale, riscende
d'ornamenti, non si ferma a lambir le cose, ma, contento d'aver
un bianco vel si scioglie, / lambir le rose e le languenti foglie.
intorno, / e assordar co'latrati e lambir sangue. arici, i-218: ad
foscolo, 379: mirò tonde / lambir a gara della diva il piede. pa'
frequente anelare, nel cuore oppresso, lambir con aridissima lingua le acque d'un
fortezza... mirasi... lambir con aridissima lingua, le acque d'
la linguetta ardita, / s'affanna di lambir, / e senza temer mai /
venti che gl'increspavano gli spingeano a lambir quasi la riva dove noi stavamo seduti
aura celeste, e mirò tonde / lambir a gara della diva il piede, /
branco ad una bruna / fonte a lambir colle minute lingue / il nereggiante umor
pian, sul fiume, / scorre a lambir fin tacque. brancati, 3-185:
l'aura celeste, e mirò tonde / lambir a gara della diva il piede.
aura celeste, e mirò l'onde / lambir a gara della diva il piede,
squamose in modo tale che collo stesso lambir che fanno vi cavano sangue. 3
in branco ad una bruna / fonte a lambir colle minute lingue / il nereggiante umor