rimento a tutto quello ch'è tristo e laido. bettinelli, i-132: dal qual
, io vi esorto a non fare sì laido accoppiamento. cadetti, 221: le
barba dimenando. foscolo, 1-377: laido guerriero, obliquo d'occhi e zoppo,
sia allecerato. idem, 44-10: seria laido allecerare, puoi ch'è fatta la
, a lo mio parer, d'un laido errore. idem, i-331:
, 1-216: è l'apoteosi del laido e del brutto. pascoli, i-435
santo, di tanto è il peccato più laido e più appariscente e più grande,
argento ed oro. guittone, 3-49: laido, e nocivo stimo stagno sembrare argento
ii-311: quelli che si ghigne a sì laido amore, quando ne sente pena,
ma quando no ili dono, / portami laido sono. guittone, i- 34-39:
, / non ha nel mondo sì laido vasello, / che, lungo lei,
fondi della società sale sù il laido, l'abietto e il plebeo. verga
ancora, ch'io ho nella bocca un laido dente, onde mio padre ha
non posse di botto / dicere un laido motto. dante, inf., 22-130
, / non ha nel mondo sì laido vasello, / che, lungo lei,
cadere un dente, che un detto laido. tasso, 11-48: come di fronde
il giorno con qualunque spettacolo il suo laido saloncino; e ha dovuto regolare a orario
3. agg. sporco, sudicio, laido, ripugnante. caro, 12-i-86:
né dissoluto in alcun mal costume, né laido e mal assettato nel vivere, con
avesse o riccanata? / anzi d'un laido stormo e dissoluto / di putte,
e lor terre, di vile e di laido servaggio. bibbia volgar.,
vana in vera; diletto parvo e laido, e dezorrato, che merta etternal
principio a mezza etate / in loco laido, desorrato e brutto, / ove m'
, xxviii-96: ahi, come pare laido detto, dicendo: « quei fu già
contenenti, quanto da viziato scimmia è animale laido e diforme. a. f. doni
dilàido, agg. ant. estremamente laido, schifoso, sporco. guittone
= comp. da di-con valore rafforzativo e laido (v.).
fattibello, / non ha nel mondo sì laido vasello / che, lungo lei,
gloria vana in vera, diletto parvo e laido e dezorrato, che merta ettemal tristisia
, vi-90: i'ho nella bocca uno laido dente, onde mio padre ha offerti
/ e quando se'diaeri / ne parie laido male, / ben mostri che ti
guittone, i-16-15: ai com'è laido e dispiacevil forte en sermon d'omo
ontoso fora e disnaturato in tutto e laido lui. 2. che non
vana in vera; diletto parvo e laido, e dezorrato, che merta ettemal
principio a mezza etate / in loco laido, desorrato e brutto. monte, xxxv-1-451
animale fetido e la scimmia è animale laido e diforme, così eglino [i giullari
guittone, i-16-15: ai com'è laido e dispiacievel forte en sermon d'omo
principio a mezza etate / in loco laido, desorrato e brutto, / ove m'
oh come sarebbe laida cosa! così è laido il peccatore. boccaccio, dee.
? iacopone, 10-30: col sozo laido peccato me tenea col vergognare, /
, / sperando che poi pera / lo laido aire che vide: i da donna
, / sperando che poi pera / lo laido 'aire 'che vide. monte
ontoso fora e disnaturato in tutto e laido lui. dante, purg., 1-103
, / non ha nel mondo sì laido vasello / che, lungo lei, non
animale fetido e la scimmia è animale laido, e diforme, così eglino nel
? praga, 2-109: eccoti, o laido sgorbio / del poeta celeste! /
ontoso fora e disnaturato in tutto è laido lui. salvini, v-504: staran
raffaello, rappresenta il brutto, il laido, finanche l'osceno. dossi, 376
strappato d'addosso a un cadavere un laido cencio, l'annodò in fretta, e
, 4-205: il marcio di un laido flemmone. = voce dotta, lat
quando no li dono, / portami laido sono. malispini, 1-342: volentieri
tanti / giunti a troia il più laido a vedersi / stralunato degli occhi, d'
quando no li dono, / portami laido sono. libro di sydrac,
gradire cordialmente. guittone, xli-25: laido laidisce tutto e, più, bello.
dirieri / ne parie laido male. chiaro davanzali, 104-5:
dar gusto e rendere servizio a qualche laido barabba, che l'abbia cicatrizzata.
movimento. = denom. da laido (v.) con in- (assimilato
, ecc., pare il volto laido e brutto. 3. locuz
con la sua incantazione ottenesse il suo laido intento. bettinelli, i-i-xliv: quanti perirono
/ che 'n voi sia tanto di laido e di brutto, / c'om nom
vii-118: il corpo di socrate era laido e agli affetti bestiali assai per natura
principio a mezza etate / in loco laido, desarrato e brutto, / ove m'
. latini, i-603: e 'l laido ingenerare, / e lo grave portare,
dai piedi. amenta, 3-22: laido, sporco, pozzulente. intànati, che
'nvolto, / ch'è tanto laido e disorrato e reo. dante, inf
ha da essere... nel mangiar laido, nelle conversazioni intollerabile, nell'amore
detto io in tutto intutto di sì laido e vergognoso? = comp. da
principio a mezza etate / in loco laido, desorrato e brutto, / ove m'
stato posto per alcuno che l'avesse laido fatto parere, come fece quelli che
superi, ladìssimo). ant. laido, turpe, vergognoso, sconveniente. -anche
', aire * aere ', laido * brutto '(franco lait),
, zaino); antico italiano lado 'laido '». idem, 285:
») a madia,... laido a ladio ». ladóre,
laico (non però che debba essere laido). cantoni, 381: il rigore
, disonorare. guittone, xli-23: laido laidisce tutto e, più, bello.
370: è la voluttà simile a un laido corpo e deforme, ma ricoperto e
... per mezzo d'un laido e stomacoso vomito frettolosamente partì. salvini
foscolo, xix-538: l'ultimo foglio è laido di bruttissimi errori. manzoni, pr
strappato da dosso a un cadavere un laido cencio, l'annodò in fretta,
, facendone sprizzare il marcio di un laido flemmone. -sostant. de
di carne: non vi rimane che il laido. bartolini, 143: ma pensavo
? oppure l'illusione mi copriva il laido di quel volto? 2.
principio a mezza etate / in loco laido, desnorato e brutto, / ove m'
il giorno con qualunque spettacolo il suo laido saloncino. buzzati, 6-47: il laboratorio
entrano ed escono certi tipi, il laido studio fotografico al primo piano che non
, / sperando che poi pera / lo laido aire che vide. cavalca, 21-80
che vide. cavalca, 21-80: laido e sozzo tempo è quando è turbato
gittarai allora a terra el bructo e laido vestimento, e corrirai, col vestimento
vita di quelli che non amano, il laido vestire, come né di prosa soviene
fosse stato posto per alcuno che l'avesse laido fatto parere, come fece quelli che
', e quel che ha di laido in sé. gir aldi cinzio, i-31
e il tutto involgere nell'oscurità sia laido guazzabuglio. botta, 5-439: io ho
, malissimo di spirito e perdonami perciò il laido stile e il porco modo di scrivere
a mensa, / non fare un laido piglio. giamboni, 8-i-17: se tu
ma tutto il corpo ne sarebbe più laido. guittone, 44-11: parteti e,
perché sia del corpo da sua nativitade laido, però che non fu in sua podestà
abito dissoluto,... nel mangiar laido. casoni, 1-5-380: chi vide
più ridicolo pazzo di costui, brutto, laido, come il peccato, e fa
: brutto fu sempre, adesso poi piuttosto laido che brutto, imperciocché gli crescessero deformità
: fece uno gran serpente orribile e laido con molti denti. proverbia pseudoiacoponici, 103
peregrino, corno fusti così villano e laido amatore. castiglione, 249: or io
dissoluto in alcun mal costume, né laido e mal assettato nel vivere. sabba da
gran madonna, ti sei data al laido uomo che ti ha fatta divenire non
1-iii-695: le parole salaci dell'uomo laido, le immagini illecebrose di non so
): messere lizio di vaibona fu il laido e messere rinieri da calvoli fu l'
, a lo mio parer, d'un laido errore. ristoro, 1-2: è
delle sentenze, 1-2: quello ch'è laido a fare, non credo che sia
che giocano a zara fanno malvagio guadagno e laido acquisto. pulci, 20-14: tu
figliuoli non fecero atto alcuno strano o laido, e nel restante della vita sempre
piemonte usciva, certo, un esempio laido e riprovevole d'intolleranza. giusti,
clamore bestiale del riso muliebre sforzato e laido. pirandello, 6-78: l'animo.
inreverente mi mostrasse, non sarebbe tanto laido quanto in questo trattato; nel quale,
mostrare. bembo, iii-469: sozzo e laido è l'andare di que'diletti cercando
. guittone, i-25-320: guardate da laido, ché picciulissimo laido tolle gran bello
: guardate da laido, ché picciulissimo laido tolle gran bello, e picciula onta gran
spiega loro avanti gli occhi tutto il laido della loro vita, acciocché, essendo
a traverso, e vuole ravvoltolarsi nel laido. 6. in partic.
. lacopone, 10-29: col sozo laido peccato me tenea col vergognare. dante
la mattina rimordendolo la coscienza di sì laido peccato, temeva di entrare nella chiesa
, / villan disio e ciò che laido ha nome. cavalca, 20-18: vedendosi
quelle più tosto venire al disiderato fine del laido lor volere. s. caterina da
prima cadere un dente che un detto laido. patrizi, i-193: eufronio cantò di
..., non v'ha laido termine, non v'ha modo di parlar
. non sapeva schiudersi ad altro che al laido gergo della cortigiana. stuparich, 1-198
non posse di botto / dicere un laido motto. guittone, 99-8: umeltà
saccio a cui mi richiami / sì laido m'ài feruto, / se non a
faccia traboccare. e guarda che non apportino laido nullo, anzi abia bel colore dentro
, e le donne sotto nome di laido e dispettoso dicono le lor cose.
. latini, i-603: e 'l laido ingenerare, / e lo grave portare,
e vedere / quanto gran comun danno e laido scempio / fosse poi per succederne.
più giù ch'essi sotterra prefunderanno a laido ed a tormento. -contrario,
, non è vizio; ma ò laido. -guasto (un dente)
, ch'io ho nella bocca un laido dente. 10. acer.
: egliono vivono di carne e di laido e di riso e di molte buone ispezie
. laidume, sm. aspetto laido, sporcizia; ammasso di cose sporche
». = deriv. da laido, col sufi, collettivo e spreg.
; sozzo, lurido; ributtante; laido (una persona, il suo aspetto,
, i-2-167: sol pensar ciò ch'è laido, ch'è vii, reca a
brutta. bembo, iii-469: sozzo e laido è l'andare di que'diletti cercando
370: è la voluttà simile a un laido corpo e deforme, ma ricoperto e
, / non ha nel mondo sì laido vasello, / che, lungo lei,
dissimo). estremamente sporco, lercio, laido (una persona, un animale
i-477: tu, verme vile, tu laido, tu lotolento, tu peccatore.
. 2. figur. turpe, laido, peccaminoso. f. f.
persona anziana, grassa, di aspetto laido. pasolini, 3-325: davanti,
'santità '. 13. laido, sozzo, lercio (una persona)
, facendone sprizzare il marcio di un laido flemmone. -fradiciume, umidità.
dal suco, mentre stava in colloquio laido con un suo bertone, mi lanciava,
guittone, i-25-322: guàrdate da laido, ché picciulissimo laido tolle gran bello
: guàrdate da laido, ché picciulissimo laido tolle gran bello, e picciula onta gran
, vii- 160: vedendo il laido vecchietto che scriveva sulla lavagna m.
certo, al mio parer, d'un laido errore. dante, inf.,
/ maggior merito avere, / che laido è a volere / di poco piombo
siedi a mensa, / non fare un laido piglio, / non chiamare a consiglio
di costui, assai più mostruoso e laido nell'anima che nel corpo, non mi
pavoni. soldati, vii-160: vedendo il laido vecchietto [dell'albergo] che scriveva
monti, iv-337: taccio il suo laido vivere [dello sgricci] nella casa
una scodella e lo fecero leccare a laido ch'era nero come una mora.
egli non sia bellissimo né io sia laido, che per quello dovessi essere lasciato da
terra fra tutto quel muràccio d'un laido biancicore. = dal lat.
uomo perché sia del corpo da sua nativitade laido, però che non fu in sua
, / villan disio e ciò che laido ha nome. bibbia volgar., vii-428
quel regno s'apprese, da così laido e sozo costume la nettò. svevo,
. bembo, 1-130: sozzo e laido è l'andare di que'diletti cercando
] quando se'dirieri / ne parie laido male, / ben mostri che ti cale
conv., iv-xxv-9: nullo atto è laido che non sia laido quello nominare:
nullo atto è laido che non sia laido quello nominare: e però lo pudico e
il periodare, né il novellar sempre laido. -per estens. comporre opere
5. ant. fisicamente disgustoso, laido, ripugnante. iacopone, 22-48:
altrui. bembo, 1-130: sozzo e laido è lanciare di que'diletti cercando che
1797): ti sei data al laido uomo che ti ha fatto divenire non dirò
a conoscere il padre quale e quanto laido esser dovesse il quadro della di lui vita
: avvegnaché in tutti amore lussurioso sia laido, non è mai peggiore che quando
oscenità..., non v'ha laido termine, non v'ha modo di
deforme. - anche: squallido, laido. marino, xiii-175: ah non
nel demonio e nell'uomo è il laido e l'osceno; nella natura il putrido
taluni d'ostali. -figur. laido ostale: condizione peccaminosa. guittone,
guittone, i-27-62: se partiste me de laido ostale, / né voi [la
cadere un dente che un detto laido; non giurar per dio, né per
strappato da dosso a un cadavere un laido cencio, rannodò in fretta, e
navali). guittone, i-19-3: laido e nocivo stimo stangnio sen- brare argiento
: vedo un uomo orribilmente volgare, laido, repellente e provo una voglia pazza
ma tutto il corpo ne sarebbe più laido. anonimo genovese, xxxv-1-748: non
fucile? -cattivo, illecito, laido, malo, reo pensiero: vagheggiamento
/ sperando che poi pera / lo laido aire che vide. s. gregorio magno
di laude, che ciò ch'è laido e brutto nota più leggiadramente e più
^ ambelo: / a cui qe fose laido, a liei fo bon e belo
a mensa, / non fare un laido piglio. m. palmieri, 2-13-49:
riferisce alla plebe. -in partic.: laido, volgare (una persona, il
e d'anfibologie, più osceno, più laido di questo non ho certamente veduto.
mancanza di igiene personale, schifoso, laido. boccaccio, viii-2-193: questi
malissimo di spirito e perdonami perciò il laido stile e il porco modo di scrivere
stato posto per alcuno che l'avesse laido fatto parere, come fece quelli che transmutò
quando no. lli dono, / portami laido sono. -riferire, riportare espressioni
più giù ch'essi sotterra prefunderrano a laido ed a tormento. = denom
loro e tuo gran preso / tomi in laido spreso. monte, 1-69-1: poi
la mattina rimordendolo la coscienza di sì laido peccato, temeva di entrare nella chiesa
il corriere d'italia » è diventato laido: non si può immaginare nulla di più
fosse stato posto per alcuno che l'avesse laido fatto parere, come feci quelli che
siedi a mensa, / non fare un laido piglio, / non chiamare a consiglio
nel demonio e nell'uomo è il laido e l'osceno; nella natura il
fradiciume, rimescoli e scomponi nel fango laido di cui tutto si compone e si
arrivando a conoscere il padre quale e quanto laido esser dovesse il quadro della cu lui
meglio, meglio e piò odia onm laido e onni villano. chiaro davanzati,
ritonda, 1-335: quanto che sia laido il proverbio che dice: colàe dove
quisto socrate fo omo de lo corpo laido e bructo. bembo, 1-74: che
.., non v'ha laido termine, non v'ha modo di parlar
atteggiamento, ecc.); che appare laido, ributtante. faldella, ii-2-167:
l'anno, e quando addivenire / laido sposo senza rifinare / desioso di nozze
mutarsi tanno, e quando addivenire / laido sposo senza rifinare / desioso di nozze
bambino infante. idem, 19-105: il laido duca... pareva come rimpiccinito
. davanzati, ii-57: dumila accoltellatori, laido ripieno, ma nelle civili guerre
, minacciandola a non isco- prir così laido disiderio. antonio di meglio, lxxxviii-ii-
sdegnosa, / ché en donna è laido se tal nome rage. 18
e dispare forte e grande e * più laido. anonimo senese, 84: pareva
quel regno s'apprese, da così laido e sozo costume la nettò.
un ghigno / amaro, sbeffator, laido e maligno. pratesi, 5-155: a
in partic. l'aspetto squallido, laido). - anche come epiteto ingiurioso.
a mensa, / non fare un laido piglio, / non chiamare a consiglio
lagrime dai freddo, e con quel laido ghigno rassegnato su le labbra. bocchelli
gran madonna, ti sei data al laido uomo che ti ha fatta divenire non
, 2-96: ogni obietto schifoso e laido s'ode senza schifiltà, quando con
per un cibo sgradevole, per un oggetto laido e repellente, ecc. ojetti
463: sol pensar ciò ch'è laido, ch'è vii, reca a vergogna
1-i1i-695: le parole salaci dell'uomo laido, le immagini illecebrose di non so
: « e 'l vostro marito è così laido, come voi sapete. » e
: si scontorceva il buon filosofo a sì laido argomento e più volte fu per uscir
ripigliava, minacciandola a non iscoprir così laido disiderio. felice da massa marittima,
esposita avesse rifiutato un pretendente per quanto laido, scontraffatto, decrepito e scostulibello famoso
20-186: vide un uomo nero e laido con una scura in mano che tagliava legne
cavalca, 20-19: molto se'd'aspetto laido, e sì la tua iscu
no. lli dono, / portami laido sono. -sentire bene, drittamente
: serva grossa, non di laido servaggio. g. villani, iv-9-79:
poeti perugini del trecento, lxxxvi-173: di laido taglia e torto e schiembo / colui
sforniti: / schernendo voi qual è più laido biesso; / veggendovi star tutti sì
peregrino, corno fusti così villano e laido amatore! al più tristo vilanello silvano
a mensa, / non fare un laido piglio, / non chiamare a consiglio /
, sofficcansi i tre senatori, con laido non meno che traditore nascondiglio, tra
la schiavina, /... / laido, cencioso, a quattr'acque il
, la sua sostituzione con il prete laido e sordido aveva un chiaro significato di malaugurio
disgusto nel demonio e nell'uomo è il laido e l'osceno; nella natura il
. -imbrattato, coperto di sudiciume, laido (una persona, il corpo)
. iacopone, 10-29: col sozo laido peccato me tenea col vergognare, / e
in quel regno s'apprese, da così laido e sozo costume la nettò. vico
e, per contrario, diciamo, che laido e sozzo tempo è quando è turbato
, iacopone, 10-31: col sozo laido peccato -me tenea col ver- ed anco,
in rivista l'intera famiglia del postribolo. laido costume del frullone che, preferendo sempre
è piccola l'uomo la tiene a laido, s'ella è grande e dà guadagno
ridicolo pazzo di costui, brutto, laido, come il peccato, e fa professione
,... sputacchiato come il più laido e sozzo corpo del mondo. arpino
. 3. figur. luogo laido, ambiente spregevole. landolfi, i-352
. 2. figur. moralmente laido. straparola, i-249: dall'incominciamento
romana. guittone, i-19-2: laido e nocivo stimo stangnio senbrare ar- giento
grande da terra infino alle nuvole molto laido e orribile e tenea le mani istese
oltre ad esser insulso, è anche laido: tutti ne ridono, me mi stomaca
sessualmente in quanto brutto, deforme, laido, sfatto o, anche, a
lat extra (v. extra) eda laido (v.). stralanchito
ha da essere... nel mangiar laido, nelle conversazioni intollerabile, nell'amore
, di vecchiezza decrepita, di aspetto laido e scarmigliato, di bruttezza ripugnante.
della fortuna, tutta pepersonale; alquanto laido e trasandato nell'aspetto, lata e scotennata
tua cantoniera / lo spiritei d'invidia laido e storto. tommaseo, i-iio: il
pianta, poco compatto e resistente. -moralmente laido, sconcio (anche sostant.).
quando no. lli dono, / portami laido sono. monte, 1-iv-47: fa
rimaso ancora ch'i'ho nella bocca un laido dente. dante, par.
tenda e tosto / riunirò il fatto laido et isconcio: / quei tartassati, e
perso, xxxv-i-590: grand noia me fai laido barbero; / e se son irado
quando l'uomo consente a'desideri del laido godimento del bello, s'argomenta di fame
pittore polacco-tedesco era un ciurmadore, un laido imbrattatele, invocò addirittura l'intervento del
cominciò il napoletano raffaele d'addio, laido e fascinoso, con una tragicomica massiccia vecchia
tua cantoniera / lo spiritei d'invidia laido e storto. = deriv.
3-242: 'troglio': porcone, sudicione, laido, lezzone. facile etimologia. viani
ingorda o, anche, di aspetto laido, sporco, sozzo. tommaseo,
questo socrate fo omo de lo corpo laido e bructo. lorenzo de'medici, 11-293
sdegnosa, / ché en donna è laido se tal nome ruge; / ancor mi
sm. vecchio spregevole, sgradevole, laido o, anche, malvagio. -anche come
molto vecchia e, anche, di aspetto laido e sinistro. - per estens.
spreg. vecchio dall'aspetto sordido, laido, dall'atteggiamento infido, ambiguo.
va si percuote alle coscie: è molto laido e non è cavallo a buono
che presenta un aspetto fisico ripugnante, laido, sordido. d. battoli,
nero. 9. sozzo, laido, ripugnante; impuro (una sostanza,
uomo perché sia del corpo da sua nativitade laido. cavalca, i-xvi: quest'opera
). scherz. avere un aspetto laido o un comportamento collerico, irascibile (una