né altro impedimento, 'ond'io mi lagni, / qualunque più l'umana vista
il cinghiai, perché di lui si lagni. marino, 19-222: a dio,
, disse freddamente: di che ti lagni? verga, 2-133: nella loro allegria
piedi, con mite richiamo / forse ti lagni perch'io ti calpesti. nievo,
soffocante, remoto, per non udire i lagni. cicognani, 3-62: ma lo
con mite richiamo / forse ti lagni perch'io ti calpesti. nievo, 73
, e lasciar che la grammatica si lagni se scriviamo in femminino anche agli uomini
/ vuoi contraporre a quella onde ti lagni, / veggendo che 'l mio mal
il forellino del sentimento s'è aperto ai lagni di quei poveretti, anzi s'è
de'cari / defunti, e in lagni amari / volan gridando / all'onta
marino, 17-23: non so perché si lagni / chi procaccia a se stessa il
pertanto rivolgendomi dissi: a che ti lagni, carnefice de'romani, se è dissipato
geometricamente i versi, acciocché non si lagni alcun recitante, quasiché a lui si
insufficiente e corto: / e ti lagni di noi? ti lagni a torto.
e ti lagni di noi? ti lagni a torto. cattaneo, iii-4-179: chi
aguzzar ne l'ingiuria, onde ti lagni? pananti, i-74: finì la
tal effetto è possentemente espulsiva, si lagni, si dibatta e pianga, e quanto
: questa incresciosa / guerra eterna di lagni e di messaggi / e di trame
. e lasciar che la grammatica si lagni se scriviamo in femminino anche agli uomini
-o amor mio, di che ti lagni? / o fresco giglio, di mia
nostra meraviglia in considerare che niun si lagni de'tanti francesismi che s'incontrano per le
, v-387: non a torto ti lagni della poca frequenza delle mie lettere. rovani
/ né altro impedimento ond'io mi lagni. palladio volgar., 2-13: il
: ornai soverchio, / mentre ti lagni, il tuo dolor s'inaspra. tasso
, a marciare ancor egli verso lagni. s. maffei, 6: come
: questa incresciosa / guerra eterna di lagni e di messaggi / e di trame
/ né altro impedimento ond'io mi lagni, / qualunque più l'umana vista ingombra
xxx-5-210: tirsi, di che ti lagni? / d'una beltà innocente,
: vidi che indarno tu te lamenti e lagni, / indarno tu te bagni /
, non una voce / che si lagni... / abbiamo ben grattato
tuttora indaga come l'acherontia / si lagni. disse alcuno, col vibrare / dei
bandire ha fatto, acciò nessun si lagni, / che in giostra, chi
il quale sta bene, quantunque si lagni de'suoi nervi. mazzini, 12
, / italia de'suoi figli oggi si lagni, / se non che, in
via... conviene ch'io ti lagni il mio colloquio con petracchi, e
non venir con pianti / né con lagni a turbarmi il cor mai più. bresciani
e piano, / sommosso da improvvisi lagni. d'annunzio, iv-1-767: egli parlava
; / tra fischi, cori, animaleschi lagni, / ancor mi vedo in quella
1-62: fratelli: per norma ai lagni / delle femmine, mai / ho
resistere insieme allo strazio di quei lunghi lagni, stavano nell'aspettativa piena di terrore
rimostranza. cesarotti, 1-xxxvi-74: nuovi lagni, nuovi appelli, nuova condanna dei
: questa incresciosa / guerra eterna di lagni e di messaggi / e di trame
fia tronca. mazzini, ii-972: i lagni contro l'esagerazione e il pessimo assetto
calle fuochi ardenti, in quell'altro lagni diversissimi. battaglia di ravenna, lxxiv-40
annunzio, iii-1-721: sotto il vento / lagni raccolgo e doglia, / e rimpianto
i... i v'eran lagni di romanze, / giuochi e caccie e
366: il padrone fece gran lagni, chiedendo perché violassero così le leggi
alle acque stagnanti, che volgarmente diconsi lagni. = voce dotta, lat
clanius e clanis * chiana '). lagni regi si dicono le varie opere di
patria. davila, 501: preso lagni ed aperto l'adito del fiume,
sì or no da 'l limo escono lagni. gozzano, i-502: appaiono gli immensi
/ non si cura che 'l povero si lagni. monti, x-2-195: francia tutta
né più tu del gran danno tuo ti lagni, / che io del poco,
/ erminion non vuol di lui mi lagni -; / e mostrò i don c'
mangiare. arlia, 1-212: ti lagni ch'egisto non ti dà retta; ma
uguale e piano, / sommosso da improvvisi lagni; / e, solo, e
? brignetti, 3-95: tanto ti lagni della massificazione che ti metti proprio dove
gozzano, i-614: melopee arabe, lagni di flauto e di barduca. moretti,
a difesa, nella opposta riva deè lagni. d'annunzio, iii-2-1154: bevuto
20-12: non intendo come ricciardi si lagni; gli ho risposto la prima volta
compagni / che tu poi non te n'lagni, / e minuta famiglia, /
spazio vi resti e si lamenti e lagni. rovani, 4-i-25: molt'ora era
sia che approvi od alzi colossali lagni. = alter, di montecitorio
fa nella rena, risuona di brontolii, lagni e mormorazioni come uno sterminato alveare.
tuttora indaga come l'acherontia / si lagni. disse alcuno, col vibrare / dei
... conviene ch'io ti lagni il mio colloquio con petracchi. giusti
parossismo. landolf, 2-126: i lagni, gli ansiti delle due forme aggrovigliate
suo dovesse il duca di parma assaltare lagni, essendo specialmente la terra di là
e piano, / sommosso da improvvisi lagni. -che denota calma, pacatezza
.., raccolto e dismemore / di lagni, uccidi i pigmei / satelliti della
un altro secolo; persistono, soprattutto nei lagni dei nostalgici, per pigrizia intellettuale e
, degli affetti in mezzo alla quale ti lagni di dover vivere, si plachi e
. mocenigo, li-8-456: penetrati i lagni della corte all'orecchio del re contro
bandire ha fatto, acciò nessun si lagni, / che in giostra chi la
8-1017: pretendi che non me ne lagni, caspita! che non mi disperi di
punto ch'ella [la massaia] si lagni, seco o con altri, che
più tu del gran danno tuo ti lagni / che io del poco, che a
si procacciassero viveri da senlis e da lagni. -ciò che si appresta per
fuochi ardenti, in quel- i'altro lagni diversissimi. pubblicatóre (ant.
/ né altro impedimento ond'io mi lagni, / qualunque più l'umana viste ingombra
/ né altro impedimento ond'io mi lagni i... i quanto d'un
vil. / pianga il rio, si lagni il monte / e querelisi l'ovil.
d'ombra. e sotto il vento / lagni raccolgo e doglia. alvaro, 7-53
. mazzini, 9-240: tu ti lagni, e a dritto, di genova;
amico né conoscente, che non si lagni della sua salute. tutti siamo egualmente
). bacchelli, 2-xix-497: i lagni strampalati e il giolito incredibile forzano la
i-270: fratelli, per norma ai lagni / delle femmine, mai / ho voluto
delle maiuscole miniate, a far udire alti lagni. -costituire il cibo abituale di
non stai bene, che tu ti lagni della sfinitezza a cui ti ha ridotto
, 93-47: mamma, per che te lagni? voglio che tu remagni. novellino
, remoto, per non udire i lagni. jahier, 278: quando sono arrivato
, / né altro impedimento ond'io mi lagni. boccaccio, dee., 1
e che con guancia smorta / mi lagni al tuo sparir. magalotti, 4-23:
, /... / v'eran lagni di romanze, / giuochi e caccie
crocio tutto un rosario d'ingiurie, di lagni e di voci, dominato dalla voce
/ insensato mortale! perché dunque ti lagni / se ti morde una mosca,
mi riscuoti e con uno strillo mi lagni, sonacchioso o stanco ch'ei [l'
fuochi ardenti, in quel- l'altro lagni diversissimi. finalmente per ogni strada as-
saxofono a solo ripete le obiezioni, i lagni e le risate d'un ottentotto che
nulla di eroico, essendo soltanto i lagni flebili di una stracca e confusa epoca e
, disse freddamente: « di che ti lagni? ti ho procurato un pezzo di
non stai bene, che tu ti lagni della sfinitezza a cui ti ha ridotto la
/ che con leggiadro e dilettoso inganten lagni. sacchetti, 109-8: il marito andò
/ sia che approvi od alzi colossali lagni / perché nessuno veda e senta /
e piano, / sommosso da improvvisi lagni. landolfi, 2-100: essa guardava
], iii-1-219: di che ti lagni? di misura scarsa? to'altre
sospeso, o figlio, se i tuoi lagni io debba / primi ascoltar, o
f f 501: preso lagni ed aperto l'adito del fiume, corsero
pianto e che con guancia smorta / mi lagni al tuo sparir. carducci, ii-i
ti spiace, di', perché ti lagni? alamanni, 22-29: pur vi supplico
, i-n-47: tu su l'urna ti lagni, / e ti adiri con fonde
,... essendo soltanto i lagni flebili di una stracca e confusa epoca.
tuttora indaga come l'acherontia / si lagni. disse alcuno, col vibrare / dei
d'alcun di noi più non ti lagni. gualdo priorato, io-vii-41: non potendo
dileguato nel buio, e i suoi lagni, lontanando e perdendosi, lasciavan nella memoria
dovil. / pianga il rio, si lagni il monte, / e querelesi l'ovil
non potrai vietarmi ch'io non mi lagni. imbriani, 2-79. vi vieto assolutamente
di venti tacque ferme delle peschiere e de'lagni, non più si ravvisano le vere