e viceversa. luzi, 65: laggiù rodono pane / in quella solitudine / da
sbocciavano, calando come lente stelle, laggiù; e subito abbaiavano le mitragliatrici.
abbassi al mar vicino, / l'aer laggiù mal sosterrà le piume; / se
forme! marino, 328: dican laggiù poi / tanime tormentate, / se
l. bellini, 5-2-47: laggiù vi è quell'accatastamento superbo di pezzi
14: giunge un riso, laggiù dalla cucina / e il ritmo eguale
a casa, mi sono stato ancora laggiù parecchi giorni per fare qualche mio acconcio
tombari, i-69: il miglior vino laggiù è l'acetone. 2.
delle rane in fondo / alle ortaglie, laggiù negli acquitrini. barilli, 2-244:
comitato la sensazione di essere insubordinato; laggiù si doveva anzi sapere che non potevano
vede sommerse il pescator le moli / laggiù divelte e i massi. carducci,
la morte è domestica e affabile come laggiù fra vesuvio e mare. moravia, viii-
voleva richiudere. deledda, ii-614: eccola laggiù, fra la luce del cortile e
s'incarica di certi miei affarucci pendenti laggiù. moravia, vii-199: le cinquantamila lire
viani, 14-126: s'era affissato laggiù lontano lontano, immobile come una statua
d'acciaio senza voce / passano, che laggiù nel lor linguaggio / conciso parleranno,
stringe. marino, 328: dican laggiù poi / l'anime tormentate, / se
fino che scòrse qualche cosa di nero laggiù profilarsi. sbarbaro, 1-15: infiamma ed
la capra. pascoli, 638: vedevam laggiù / correre un uomo dietro una grande
mesce / più roco / che di laggiù sale, / dall'umida ombra remota.
allieta mai fiore né stelo, / guardo laggiù, dinanzi a me, nel voto
che rimorso. chiesa, 1-68: laggiù, dietro i monti, quel fuoco,
che scorrer suole il cerchio torto, / laggiù dov'io ti porto avvampa e gira
settembre il commercio ambulante è riaperto anche laggiù. idem, 19-375: sulla quinta di
idem, iv-2-886: son caduta dianzi, laggiù, mettendo il piede in una buca
disse il vecchio indicando il paese ammucchiato laggiù come i fiori del prato. quasimodo,
/ e festa gli sciiti / facevano laggiù / alla luna detta degli amuleti. baldini
di abramma! marino, 328: dican laggiù poi / l'anime tormentate, /
il solito via vai ansioso di barche laggiù, sul lago... ripescano un'
sarmento. e. cecchi, 1-177: laggiù in fondo, le cime delle antenne
un'ape operaia. baldini, 6-592: laggiù laggiù è quella povera italia che risuona
ape operaia. baldini, 6-592: laggiù laggiù è quella povera italia che risuona tutta
mente che ero rimasta senza appoggio, laggiù a roma... nessuno di quelli
paralleli. barilli, 2-298: vedi laggiù le gru aprire a forza di genuflessioni
e splendeva l'ara di un vetraio, laggiù, in fondo a un corridoio
: le isole del nostro arcipelago, laggiù, sul mare napoletano, sono tutte belle
, iv-2-1251: uno squalo arenato, laggiù, su la spiaggia atlantica,.
baldini, 6-141: prima d'andare laggiù, in galera, dico, mia
linati, 8-45: il sole si corica laggiù alle colline be- riche, tutte color
vapori colorati, dà l'impressione che laggiù vi sia il mare. paolieri, 2-57
nisce. in vista, laggiù le arme: i monti di pietra rosa
: chi ha più sguazzato, dovrà laggiù più arrabbiarsi, chi ha più sfoggiato dovrà
arrabbiarsi, chi ha più sfoggiato dovrà laggiù più abbruciare. forteguerri, 8-24: e
ii-141: in quell'istante sono scoppiati laggiù sulla marittima, i fuochi d'artificio:
manifestarsi. panzini, ii-315: i-292: laggiù, nella pianura, le case sono rare
antro, come se di mille / edilìzi laggiù fosse il frastuono / e la mina
. montale, 2-55: s'agita laggiù / uno smorto groviglio che m'avviva /
le gigantesche pareti, addentano la montagna laggiù dove frana a torrenti. palazzeschi,
linati, 8-116: udremo talvolta passare laggiù, tra campo e boscaglia, il
vii-208: finalmente imbucammo un rettilineo e laggiù, in fondo, si vedeva una grossa
intonano un canto che dall'avanguardia si propaga laggiù sino agli spedati. bontempelli, 9-43
e tutto avvallamenti. baldini, 4-37: laggiù, dopo un profondo avvallamento, quasi
che scorrer suole il cerchio torto, / laggiù dov'io ti porto avvampa e gira
, maestra rurale, nel suo villaggio. laggiù frequentava la scuola d'avviamento al lavoro
sole. montale, 2-55: s'agita laggiù / uno smorto groviglio che m'avviva
/ vieni. panzini, iii-796: laggiù sotto di noi, un azzurreggiare tenue
... sì! sì! son laggiù, son laggiù!... »
sì! sì! son laggiù, son laggiù!... » - « credete
*. fracchia, 421: e tu laggiù, con quel povero vecchio bacucco.
di non sdrucciolare. nievo, 541: laggiù lungo il lago - riprese ella -
conte tanto ricco. tombari, 2-53: laggiù sotto un olmo, la vacca col
vile, il tenue bagliore strofinato / laggiù non era quello di un fiammifero. tombari
la memoria della baia che gli avevano data laggiù era come una piaga sempre aperta nel
pezzi. alvaro, 12-118: uno, laggiù, l'ho inchiodato in terra con
il mare balenante nell'ombra serale, che laggiù non era ancora arrivata. moravia,
, il gran travagliare sott'acqua, laggiù, contro la carena, come quando
candela... proiettava, laggiù in fondo al palco, sullo svanito scenario
del mare che si balocca e complotta laggiù per rompere la linea del
del paese. barilli, 6-85: laggiù la banda comunale suona a cielo scoperto
4-26: in un bar d'angolo laggiù alla svolta / dei platani, qui nella
isola o dall'alghe guaste nella barena laggiù? bocchelli, 1-i-76: il sole e
il baronèllo? -sento marchese che abbaia laggiù. d'annunzio, iii-1-1016: o baronella
148): i suoi d'adesso, laggiù a milano, contan molto, e
, 11 gran travagliare sott'acqua, laggiù, contro la carena, come quando
era mille miglia lontano... laggiù, in una casa rossa piena del
dei martiri vermigli. barilli, 3-29: laggiù, a pian di terra grassa,
io mi tegno che io non vegna laggiù e deati tante bastonate quante io ti
: vorrei aprire questo cancello e arrivare laggiù al battistero per vedere le pitture.
1-278: guardavano il fratello accucciato laggiù come un beduino. 2.
sventure d'italia, dormi ben forte laggiù nella tua tomba napolitana; e non
: ma adesso la cosa era diversa: laggiù dietro la collina, i turchi stavano
: in uno di quei canneti dormenti laggiù presso il fiume sentiva questo ribrezzo della
moravia, ii-57: guardate come brilla laggiù il sole levandosi dietro quei tronchi bianchi di
la città come una vaga macchia bianchiccia laggiù in fondo alla pianura. di giacomo,
di lino? / non c'era laggiù tra il bucato, / sul bossolo o
mostrerò un biancospino fiorito questa notte, laggiù. panzini, i-52: le viottole
senza complimenti. barilli, 6-147: laggiù un piroscafo rosso e nero naviga parallelamente
per tetto. d'annunzio, 11-888: laggiù, sotto la cupola che sgretola,
, quasi bluastra, tingeva tacque, laggiù, sotto capri. soffici, 1-144:
orribile e fiera disse: -chi è laggiù? idem, 20-80: ciascuna delle
tramutava in salsedine. montale, 1-41: laggiù, / dove la piana si scopre
stagliati netti sul barbaglio del mare, laggiù; il bosco di pini parasole, gremito
: ad un tratto, sento un urlo laggiù tra le piante e, poco
della nostra acqua continuava a scendere, laggiù, nel braccio di fosso che noi potevamo
. di giacomo, i-581: laggiù nel cortile la moglie del guardiano attizzava
poco sorpresi dal vasto braciere suscitato laggiù [in grecia]. se quelle
i-990: come? chi è che brontola laggiù? chi è che alza le spalle
e debole. viani, 4-19: di laggiù dai campi, brontolava il treno,
buoi /... ora è laggiù che minaccioso brontola. sbarbaro, 1-90:
carri scosser via gli aurighi, / mentre laggiù, sotto ilio, alta e feroce
cielo... cadeva sì maestosa laggiù e aveva ancora il brunito, la
1-66: odo il singulto dei pavoni / laggiù presso la villa... la
/ e festa gli sciiti / facevano laggiù / alla luna detta degli amuleti.
di cavalli. prendono dai proprietari di laggiù un'estensione maggiore o minore di bosco
fucini, 9: cari amici, laggiù convenuti per esser pronti la mattina dopo
ferma ad accennare un non so che laggiù sopra una balza. carducci, 644:
duri dal ciglio dirupato della strada. laggiù, traluce di mezzo alle foglie dei
tommaseo [s. v.]: laggiù nel caldaióne sconterete le vostre ingiustizie.
lacrime e di lutti. donne, / laggiù, nei neri scialli / parlano a
bene!... ti condurranno laggiù, se lo desideri ». « ma
già in tanti [i rospi] laggiù nella vasca. attirati dal misterioso richiamo
. una sconfinata piana caliginosa, e laggiù laggiù l'abbagliare della marina.
una sconfinata piana caliginosa, e laggiù laggiù l'abbagliare della marina. -figur
nudi degli alberi, si vedeva, laggiù, il triste muro di cinta,
lo calo d'arno da firenze infino laggiù era centocinquanta braccia. leonardo, 3-279
asino è in punto, / per condurvi laggiù. fuor camiciuole. lippi, 6-57
/ tutta in un groppo, che laggiù cammina? carletti, 191: né meno
stendere una campata di filo telefonico laggiù in fondo alla pianura. bocchelli, i-189
sereno, la glicine sta per fiorire laggiù, è già canuta come le prime margheritine
sereno, la glicine sta per fiorire laggiù, è già canuta come le prime
, iv-97: qualcuno la guardava, laggiù da capotavola, con occhi sbarrati e
sedeva a capo della tavola parentale, laggiù in fondo. pavese, 6-131: arrivarono
17-296: vuoi sapere che cosa si fa laggiù? si fa: il cameriere e
, iv-97: qualcuno la guardava, laggiù da capotavola, con occhi sbarrati e imbambolati
fondatori della medesima. monti, x-3-102: laggiù senza consiglio e senza duca / capriccioso
vapore ch'esce dal cargo arrembato, laggiù sulla linea della palmaria.
: un venditore di giornali vocia, laggiù, verso l'arco di trionfo; e
un canto, / negletta qui come laggiù; / ma niuno è di casa pur
rurali. popolani e contadini si svegliavano laggiù alla politica; c'erano società operaie
il sole, / e l'erinni laggiù gastigatrici / degli spergiuri, testimon mi
mio sangue pianga / (la colpa che laggiù cotanto costa. buti, 1-741:
scuro, mi farai trovare una cavalcatura laggiù alla masera, e mi darai qualche cosa
roccia fino ai ribollimenti arenosi di colline laggiù sul piano di toscana. 2.
nelle proprie cavità per vedere quello che laggiù si desiderava. 2. anat
che scorrer suole il cerchio torto, / laggiù dov'io ti porto avvampa e gira
mi piace di vedermi e di rivedermi laggiù, sul litorale della versilia, scampato
si ferma ad accennare un non so che laggiù sopra una balza. carducci, i-872
attraverso quel pezzetto di strada che intrawedevasi laggiù, fra i tetti delle case che scendevano
tuttavia una cannella d'acqua fredda, laggiù, alla fonte della ginevra *.
lampi / da un nero di nubi laggiù; / veniva una voce dai campi:
: dante alighieri vestito da zanni / laggiù in santa croce facea 'l ciceron,
a deio scoperto. baritti, 6-85: laggiù la banda comunale suona a cielo scoperto
sole... si era appena tuffato laggiù, dove ancora campeggiavano in cielo gli
rami nudi degli alberi, si vedeva, laggiù, il triste muro di cinta,
un finestrino sul mio tetto... laggiù!... quel ladro di
il lago clamorose onde di gente / laggiù in città al mercato. d'annunzio,
: in uno di quei canneti dormenti laggiù presso il fiume sentiva questo ribrezzo della
in quella parte; là, laggiù (indicando un luogo distante sia da
in cielo. -colà diritto: laggiù, proprio davanti a chi sta parlando
giuso), avv. letter. laggiù. marco polo volgar., 152
puoi imaginare come ti aspettino tutti, laggiù. alvaro, 9-150: la mia signora
ricordavamo 1'incontro di quattro anni fa laggiù in america: e il primo,
, 1-139: la celeste vuol andar laggiù dal signor ambrogio; e in verità fu
torte e dorate della confessione luccicavano, laggiù, ad un raggio spiovente da un
., 15 (260): abbiamo laggiù una mano di scapestrati che, tra
.. / quando il colpo mortai laggiù discese, / ove solea spuntarsi ogni
oggetto interno. pascoli, i-424: laggiù, a roma, si combattevano battaglie
: qualche commesso viaggiatore doveva avere fatto laggiù un'incursione fruttuosa, perché fra tutta
sarà commesso, / e d'influir laggiù nel vostro mondo / quanto influisce il
mare, che si balocca e complotta laggiù per rompere la linea dell'orizzonte.
valeri, 1-115: ecco, laggiù dalla cupa bruma / che cielo e acqua
pareva di marmo. barilli, 6-85: laggiù la banda comunale suona a cielo scoperto
figura di quella signora che sta ballando laggiù, una traccia delle avventure che ha passato
: ti dirò: ero stato arruolato laggiù, di presidio. in effetti presidiavo
: in uno di quei canneti dormenti laggiù presso il fiume sentiva questo ribrezzo della
d'annunzio, v-1-363: i piedi sono laggiù, lontani, estranei, come quelli
nelle proprie cavità per vedere quello che laggiù si desiderava. serra, li-io: le
puoi imaginare come ti aspettino tutti, laggiù. 12. tr. raro
il soldato]; faceva il suo dovere laggiù, come l'aveva fatto a casa
cannoni contraerei. linati, 30-109: laggiù, verso la periferia, si odono
di cavalli. prendono dai proprietari di laggiù un'estensione maggiore o minore di bosco
x-3-29: e questo è il dì laggiù tanto aspettato, / del figlio i pregi
-questa è l'amarena, / ma laggiù, oltre i colli dilettosi, / c'
. valeri, 1-115: ecco, laggiù dalla cupa bruma / che cielo e
, iv-100: doveva esserci anche, laggiù in fondo al giardino, una piccola
la lor parvenza, / agli occhi di laggiù son sì ascose, / che tesser
giovine, « tua madre può andar laggiù in camposanto ad aspettarti vicino agli altri
d'annunzio, v-1-560: sapevo che laggiù, in qualche padiglione bianco, sotto
. si vede come un punto nero laggiù; anzi non è più che il suo
panzini, ii-737: io ero laggiù, un po'nei porti, un
voi lo sapete. l'italia di laggiù non è il premio dei combattenti. è
altrui. valeri, 1-115: ecco, laggiù dalla cupa bruma / che cielo
hanno a avere un bel da fare laggiù in curia, a dar dispense,
lo prese la tristezza di dover tornare laggiù, e decifrò nell'aggrumato paesaggio l'
-per simil. linati, 16-158: laggiù tutti gl'inglesi son in acqua,
decuplo sarebbe stato insufficiente se il popolo laggiù non avesse poi secondato l'impresa.
linati, 25-137: guardi quella stesa laggiù di foglie di ròmeri che degrada così
; sulla costa, nel vallone, laggiù al piano -come un silenzio fatto di bambagia
di misura. idem, ii-73: ma laggiù... c'era una chiesuola
l'altro, deprezzavan la terra, laggiù. bocchelli, 1-i-140: scacemi si
sogno o son desto? eppure quello laggiù è pinocchio. d'annunzio, iii-1-625:
questi dì arrieto anche un leprotto / laggiù nel me'bacìo presso al pantano; /
verga, i-148: ora è morto laggiù, all'ospedale della città,.
boriili, i-271: veh, forse laggiù nella spettrale lontananza, quasi un gigante
, si fa scura: il mare laggiù, s'è confuso col cielo; e
gagliardi di me. bocchelli, 10-195: laggiù nelle sventurate regioni del mezzogiorno, anche
la guerra riusciva come determinata e fissata laggiù, e rimossa, dilungata. -scostato
resquitto. collodi, 96: -eccola laggiù, la barchetta diritta al mie dito -disse
possa del sole, diroccando e affocando laggiù le torri marine, giunge a percuotere
nel suo monumentale apparecchio radio portato di laggiù, con i dischi di caruso e dell'
me discenda e parli / ai diavoli laggiù nell'aer bruno, / e voglia a
gli alberi i prati sorridono lindi, laggiù tra il vano di due faggi appare l'
ogni bene. varchi, v-391: laggiù [nel centro della terra] non è
hanno a avere un bel da fare laggiù in curia, a dar dispense, se
quattro o di quattromila fannulloni, spersi laggiù fra le brume del settentrione, coi piedi
portò via. varchi, v-391: laggiù [nel centro della terra] non
è dunque che morte e dissoluzione irrimediabile laggiù? levi, 1-168: con gli
papini, 6-181: mi sembrava impossibile, laggiù, in quell'aria nuova, ch'
. e. gadda, 335: divagava laggiù, tra il francesco sforza e porta
dolce e disinvolta. pascoli, 345: laggiù da una capanna semichiusa / veniva il
siera, / che venga a far laggiù certe faccende, che s'hanno a
questi dì arrieto anche un leprotto / laggiù nel me'bacìo presso al pantano; /
e una donnola attraversare laggiù la radura. piovene, 5-537:
, come dormirei volentieri nell'erba, laggiù, dov'è alta, fino a
gimé. paolieri, 2-69: stavano sempre laggiù nel solito villino isolato, fuor delle
luce e di verità, quelli, laggiù laggiù, che sotto la pioggia eterna,
e di verità, quelli, laggiù laggiù, che sotto la pioggia eterna,
soldato]; faceva il suo dovere laggiù, come l'aveva fatto a casa sua
sogno o son desto? eppure quello laggiù è pinocchio. deledda, i-234:
del trionfo: il sol dardeggia / laggiù in fondo su roma. marradi, 396
, senza prima informarsi che moneta corre laggiù, e quanto ci vale l'obolo
ercoline, [il gatto] che trotta laggiù rasente il muro, lo chiamo e
nostro padre. viveva lontano da noi, laggiù. ci aveva lasciati bambini, con
iii-67: gli bastò dare uno sguardo laggiù, all'altare, alla lampada rossa in
del battello nel mare, scomparendo subito laggiù in quel pozzo di pescecani. c
, vivo. manzini, 12-107: laggiù, un grande falò sbarra la strada.
barilli, 3-58: veh, forse laggiù nella spettrale lontananza, quasi un gigante
t'ha sì tosto estinta, / perché laggiù bellezza e virtù pera? soderini,
in voga andare a fare una stagione laggiù. c'era la clientela invernale e
esumare alcune salme, per i parenti laggiù in italia, quelli più ricchi.
arse, tra il selvaggio rusco / laggiù, dove la costa di liguria /
s'aprono per un momento, fin laggiù in fondo alle falde della montagna,
ombra del campanile e la mia; laggiù, ad una quarantina di metri sotto i
le nuvole si disponevano in falange, laggiù verso le dolomiti. 4.
falcate, fin che va a placarsi laggiù lontano, al termine della strada.
di stampe. pascoli, 561: discendo laggiù tra le grame / mie genti,
vide che effettivamente qualcuno si dibatteva laggiù in quel l'acqua soffiando
quasi spettrale. zanella, vi-731: laggiù nella pianura escon dal candido / mar
ii-296: polifemo venne di corsa da laggiù... e questo è il primo
e poi quest'altro, e poi quello laggiù dove adesso fanno il nido centinaia di
e poco / di robe, che laggiù le faran giuoco. nievo, 3-102:
in leggeri vocalizzi e gorgheggi e frisatine laggiù nel verde gonfio di primavera, che alla
, che ponemmo, non si fatichino laggiù del freddo. 9. tr
vedi tutte le lor fattezze pronte / laggiù nell'acqua? » (e l'ombra
, un peone, un cafone di laggiù. = dal portogh. fazenda
salvetti, 226: or che dicon laggiù ne'campi elisi / confinati gli eroi
non veder delle mie spoglie altera / laggiù sull'arno insuperbirsi flora, / e lieta
ebrea / tutta in un groppo, che laggiù cammina? / in queste sol,
. le lasceremo a galla, stanotte, laggiù, nello specchio d'acqua incrinato,
vile, il tenue bagliore strofinato / laggiù non era quello di un fiammifero. jovine
scorante figura d'una dama borghese di laggiù, matronale quanto basta, con figliolanza
adamo, i piedi della figura erano laggiù, lontani come i miei se nel
alla santini. leopardi, 281: son laggiù nel profondo immense file / di seggi
ancor più grande e propagano l'incendio laggiù nella selva sicura. -con
sogno o son desto? eppure quello laggiù è pinocchio. de marchi, i-891:
artigliere,... guardando fiso laggiù, tra i fumi delle cucine, a
d'annunzio, ii-746: un vertice laggiù, nel cielo spento, / ultimo
non veder delle mie spoglie altera / laggiù sull'amo insuperbirsi flora, / e lieta
: vorrei... dimenticare che laggiù in fondo, là lontano, vi sono
palazzo regio. linati, 16-111: laggiù, in fondo, sono i paesi di
cosa rovina / in qualche parte, laggiù. albertazzi, 401: [risonava
, 9-2-292: vedi tu colui che spunta laggiù dal fondo di quello stradone? alfieri
se pozzi sono ad alti, vuoisi forar laggiù lungo 'l fondo, e far sotterra
alle fornaci di pepe... laggiù ci aspettano. comisso, 5-313: la
come un candelo. eccotelo dunque laggiù in quel gran fomacione tutto fuoco
per coloro che in quell'ora erravano laggiù. -condizioni atmosferiche perturbate; tempo
in alto, che più veloci vanno laggiù presso allo scagliante e più tardi lassù dove
bei rubini ardenti. pascoli, 630: laggiù, sotto ilio, alta e feroce
si riudì un clamore di voci. laggiù, proprio a toledo, la colonna
sempre più fredde. sbarbaro, 2-47: laggiù brilla / silenzioso coi suoi lumi un
in leggeri vocalizzi e gorgheggi e frisatine laggiù nel verde gonfio di primavera.
aizano, / e 'n quel tonfano / laggiù godono e trionfano! / tu fruca
insieme accoccolate, / sempre temendo esser laggiù frugate, / e guaste e conce
specialmente le frustate della disciplina che davasi laggiù, al buio, quel buon cristiano di
vile, il tenue bagliore strofinato / laggiù non era quello di un fiammifero.
. rosa, 175: che tantalo laggiù ne'regni bui / stia tra cibi
baldini, 6-141: prima d'andare laggiù, in galera, dico, mia madre
arciprete di stigliano e un altro prete di laggiù. pavese, 5-157: per il
poveretta che si risentia, / ecco vede laggiù sorgere un foco. d'annunzio,
nemiche. d'annunzio, v-1-278: laggiù, su la linea del fuoco,
i cattolici. abba, 32: laggiù... tirano i venti di mare
ben chiusa. barilli, 3-30: laggiù, a pian di terra grassa, un
andare nel mondo, come si dice laggiù, e di galanteggiare col fior fiore.
nissuno momento. d'annunzio, iv-2-1068: laggiù, verso ponente, tra i dorsi
mostrerò un biancospino fiorito questa notte, laggiù ». barilli, 6- 74:
: aveangli soffiato in gergo burlesco, che laggiù a camignana era un bocconcino per lui
pirandello, 8-180: guardava... laggiù in fondo, azzurre e lievi nella
scontenta fece una giravolta e tornò rapida laggiù. tozzi, i-117: fece una giravolta
pure / a fare il cittadino; / laggiù ci vorrà altro, / che andar
in leggeri vocalizzi e gorgheggi e frisatine laggiù nel verde gonfio di primavera, che
suso. -là giuso: v. laggiù. -mandare, mettere, porre giuso
.. penso a quei due, laggiù. palazzeschi, 4-203: vi era ricorsa
andàr subito al fondo: / e mutate laggiù forme e sembianti / (come io
]. pascoli, 561: discendo laggiù tra le grame / mie genti, nel
,... più veloci vanno laggiù presso allo scagliante. palatino, 5:
quel facchino per esempio che scarica le casse laggiù, di cui l'aspetto non conta
giacomo, i-659: egli se ne stava laggiù nel vicolo, all'ombra, piantata
: pensavo... alla gente di laggiù, del mondo, che guadagna,
po'guappo, anzi mafioso come dicono laggiù in sicilia. panzini, iv-311:
. d'annunzio, ii-412: navigando laggiù pel guerreggiato / fiume fu solo ed
: rivedeva se medesimo sotto la tettoia, laggiù,... dinanzi al cadavere
acre di polvere e di fumo, laggiù, nella mitidja. = ar.
, chiusa nell'argento dell'icona, che laggiù chiamano panaghia cioè a dire tuttasanta.
settembre, era un temporale, imbottigliato laggiù in un angolo del cielo.
gli veggo, non parrare, / vegli laggiù, che sono ammeriggiati. mariani,
: salve, mio padre, anche laggiù nell'ima / parte sotto la terra,
imo nei letti triclinari, che di laggiù gridino, come l'amico di orazio,
immersi nell'infinito: « che fanno laggiù gli uomini? ». quasimodo, 5-51
ojetti, ii-267: il lago, laggiù, s'impescia tra marzo e agosto
. stuparich, 5-503: maddalena impicciolisce laggiù, nella vasta distesa delle terre e delle
ventura. marradi, 266: resta laggiù, come stagnante al piano / livida
.. se gli avvenimenti, laggiù, stavano ormai precipitando. 2
incanto. pascoli, 194: vaniscono laggiù le zappatrici; / di qua l'
paesaggio di cui m'hanno parlato è laggiù incastrato verticalmente -come un quadro incassato -nella
, 1-16: genova e la riviera apparivano laggiù incerte, in un velo vaporoso.
tetti la finestra / che beve al lapislazzulo laggiù del mare. cassola, 6-82:
, iii-119: lassuso incielati, / laggiù nabissati, / giove e plutone, /
: vedo i proiettori nemici incrociarsi, laggiù, nella terra ferma, come lunghe
pascarella, 1-108: mi raccontò come laggiù a canneto vi sia un fiume con una
al camposanto, e la vide sparire laggiù nella infinità del sepolcro. 4
d'oggi lo so, se di laggiù s'inflette / un'ora e mi riporta
sarà commesso, / e d'influir laggiù nel vostro mondo / quanto influisce il suo
ingordi, zeffiri indiscreti, / come laggiù con tantalo si fa, / si lasciasser
: la nebbia non copriva? « laggiù da noi non era così iniqua come
spolverìo vaporoso da spezia a viareggio fa laggiù tutt'uno col cielo. la spiaggia
settembre, era un temporale, imbottigliato laggiù in un angolo del cielo.
occhi fissi a quello sguardo insensato, laggiù... -allo scima che per
, eterno oblio profondo, / stan laggiù meco. manzoni, pr. sp.
: l'occhio gli era subito corso, laggiù, a una piccola vetrina illuminata un
carte interminabilmente. govoni, 191: laggiù lontano... /...
interposta persona, perché bisogna che almeno laggiù il suo nuovo nome non sia macchiato
viani, 19-34: il cuore, laggiù,... par che s'intrighi
stridor d'un focherello / ch'arde laggiù laggiù, forse un villaggio / con
d'un focherello / ch'arde laggiù laggiù, forse un villaggio / con le
e ritornò a guardare con occhio invido laggiù, all'altra riva. c
annunzio, iv-2-1349: i colli euganei erano laggiù come tumuli d'amanti famose, inzaflfirati
compagno è nell'isola dei trapassati, laggiù, dietro il muro saldo di mattone,
c'era un mare di nebbia, laggiù: da cui emergevano come isole le
-dove le porti? - agli aratori laggiù. 2. ant. misura
cfr. rohlfs, 341). laggiù (là giù, là giùe),
387): un giorno, dietro mangiare laggiù venutone..., sopra un
presso a casa, mi sono stato ancora laggiù parecchi giorni per fare qualche mio acconcio
questi dì arrieto anche un leprotto / laggiù nel me'bacìo presso al pantano. batacchi
cani e scimmie ognun facea, / laggiù le marionette de'cassoli / e lassù
che si risentia, / ecco vede laggiù sorgere un foco. carducci, iii-4-44
due nuvolette bianche. pascoli, 345: laggiù da una capanna semichiusa / veniva il
. di giacomo, i-355: ecco laggiù la mia casa: è tardi e ho
sabato sera a quest'ora / ebrei / laggiù / portano via / i loro morti
/ di lumi. montale, 1-41: laggiù, / dove la piana si scopre
lacrime e di lutti. donne, / laggiù, nei neri scialli / parlano a
lamentosa e straziante, e si disperdeva laggiù laggiù per la vallata, a ogni alternarsi
e straziante, e si disperdeva laggiù laggiù per la vallata, a ogni alternarsi di
annunzio, iii-1-159: sì, vengo di laggiù... vado laggiù quasi ogni
vengo di laggiù... vado laggiù quasi ogni giorno, verso il tramonto.
una sera, / venuto a casa di laggiù in licenza, / pian piano feci
grossa orribile e fiera disse: -chi è laggiù? codèmo, 358: oh!
codèmo, 358: oh! e laggiù a venezia come sono? pascoli, 19
di lino? / non c'era laggiù tra il bucato, / sul bossolo o
o sul biancospino. 3. di laggiù (con valore attributivo): che sta
dagli amici e parenti e vicini di laggiù. = comp. per giustapposizione
. ant. e letter. laggiù. dante, inf.,
. baldini, 7-14: basta, laggiù, con quella lagna. bocchelli,
landa di cielo che cadeva sì maestosa laggiù e aveva ancora il brunito, la
finestra / che beve al lapislazzulo laggiù / del mare. c. e.
che me ne tenessi avvisato quando di laggiù ne intendevi cosa alcuna, e che
suo piè. marradi, 145: laggiù, laggiù, gli amanti e le fanciulle
. marradi, 145: laggiù, laggiù, gli amanti e le fanciulle / si
cani e scimmie ognun facea, / laggiù le marionette de'cassoli, / e
fumosa. valeri, 3-138: ecco, laggiù dalla cupa bruma / che cielo e
attraverso un quadrato lastrone di vetro, laggiù laggiù, di faccia, un campionario
un quadrato lastrone di vetro, laggiù laggiù, di faccia, un campionario di
piaga. d'annunzio, iii-2-1149: laggiù, in fondo alla selva di vona,
è sempre cosa triste, tristissima è laggiù, lontano dal proprio paese, in regioni
faro del tino già comincia a brillare laggiù tra i vapori violetti. ungaretti,
fanno nel cervello intorpidito quei lampi che laggiù sull'immobile golfo fanno ad ogni salto
diniego della giustizia, alla vita che laggiù laggiù nel brago dello stige rissa e
della giustizia, alla vita che laggiù laggiù nel brago dello stige rissa e gorgoglia
, viii-141: la morte, che laggiù da voi l'ha tolta, / gode
e tutta tremante disse che quel signore laggiù, alto, col mateo (così chiamavano
, non di meno essa si sta laggiù per lungo tempo. de luca,
uomini servili. tommaseo, 11-281: laggiù t'inseguiranno / della fatai parigi /
scarlatto. aleardi, 1-121: vedo laggiù su la fatai collina / di prunetta
. d'annunzio, v-2-296: laggiù, in fondo al campo sgombro del
, un passo umano / lontanare, laggiù, verso il paese. fenoglio,
pecchia ronzante del muschiato cerambice della ninfea laggiù sullo stagno. -capace (o
-pensavo -questa è l'amarena, / ma laggiù, oltre i colli dilettosi, /
. graf, 5-1039: che son laggiù quei lucori / così velati e sfumati?
pascarella, 1-108: mi raccontò come laggiù a canneto vi sia un fiume con una
sera a quest'ora / ebrei / laggiù / portano via / i loro morti /
i torchi e incensi e luminarie andò laggiù: e alcuni n'andaro collui insino giù
3-12: voglionsl lasciare i tralci non laggiù nel duro, né nella vetta, imperocché
, senza prima informarsi che moneta corre laggiù, e quanto ci vale l'obolo
ho visto io: egli è seguito laggiù in quella macìa di sassi. pananti,
e pertinaci idolatri. dell'usato, aggirarsi laggiù, fra le panche e i tavolini.
eufrate e tigre, / e facemmo laggiù correr quell'onde / del sangue riostro
/ dirglielo: madre, c'è uno laggiù: / chiuda! soldati, v-296
de pisis, 1-254: tutto taceva laggiù: la vita si era concentrata in un'
annunzio, v-1-651: la patria oggi rimanga laggiù, diritta, dietro l'esercito dei
intatta. -là mai mai-, laggiù mai, lassù mai: a una
mai ': rinforzativo di distanza. 'laggiù mai. lassù mai '.
a mallevar che un giorno / i sepolti laggiù risorgeranno. nievo, 4-61: non
il quale un giorno, dietro mangiare laggiù venutone,... in un canto
., 15 (260): abbiamo laggiù una mano di scapestrati che..
: zolfina era in agonia sotto quel tetto laggiù che si vedeva appena appena, distesa
c'era un mare di nebbia, laggiù: da cui emergevano come isole le sommità
affaticarono il telegrafò- a dirci che anche laggiù era altissima marea. quel popolo primordiale
quali stanno sempre sott'acqua, e laggiù sott'acqua le rodono, le trivellano
ballar cani e scimmie ognun facea, / laggiù le marionette de'cassoli, / e
con la mira quei tre che procedevano laggiù e da così distante sembravano marionette.
fosse caduta. -altre cinque vele, laggiù, in fila. -tipico di
quell'agi tarsi e faticare del mare laggiù. 4. tono mellifluo.
del marmo. malerba, 1-213: laggiù contro il muraglione est [scogliera]
: riapparve forse vivo colui che riposava laggiù fra i colli, nella quiete marmorea della
mioceniche. d'annunzio, iv-2-1067: laggiù, verso ponente, tra i dorsi nudi
è taciuto / quel martellar di campane laggiù. pea, 1-118: anche la torre
squille lugubri miste al martellio delle inferriate laggiù, lungo il mio fiume natale,
di tenebre. marinetti, 2-i-398: laggiù, nelle vie laterali, ove furono fracassati
le straccio. d'annunzio, v-1-1057: laggiù a roma, cagoia e il suo
. tutta tremante disse che quel signore laggiù, alto, col mateo (così chiamavano
non lo sa: / sua sola, laggiù, nella fossa, / maternità.
folte; / di là, di laggiù, da quel nero, / un suon
166: sono anche cascato nel borro, laggiù... c'è un dito
palude. moretti, vii-795: appaiono laggiù cocuzzoli di colli coronati di rocce
, stagliarsi. marinetti, iii-515: laggiù si disegna il transatlantico p.
scosser via gli aurighi, / mentre laggiù, sotto ilio, alta e feroce
.. vada a milano, signorino. laggiù v'è della mercanzia per tutti i
stesso, oggi non mi trovavo più laggiù, mescolato agli altri, magari a ridere
attraverso un quadrato lastrone di vetro, laggiù laggiù, di faccia } un campionario
un quadrato lastrone di vetro, laggiù laggiù, di faccia } un campionario di
calandra, 4-25: fissava gli occhi veementi laggiù sul tratto di strada che metteva da
/ e mieteranno gloria, / se laggiù pur ve n'è. térésah,
/... / ora è laggiù che minaccioso brontola. moravia, xi-203
troppo lunghe. montale, 2-28: laggiù si profilava / mobile sulle siepi un
con la mira quei tre che procedevano laggiù e da così distante sembravano marionette.
mormorando a'baci. tommaseo, 11-75: laggiù zefiri molli; / e fugaci cristalli
! / questi bassi pensieri non fan laggiù bisogno: / la fedeltà coll'ombre
i muri. montale, 2-28: laggiù si profilava / mobile sulle siepi un
stato un matrimonio come ne avvengono spesso laggiù, al di là di ogni nostra abitudine
landolfi, i-598: il mio vecchio padre laggiù, col suo moccichino di terra e
. d'annunzio, iii-1-952: io laggiù, in qualche parte, / ho una
: alla larga da quei mistici di laggiù. chi non li conosce non li
umana gente. tommaseo, 11-75: laggiù zefiri molli; / e fugaci cristalli
: la grazia monella delle donne ha laggiù il sapore di certe canzoni di barricata e
). de pisis, 1-244: laggiù... si vede il roseo portale
agazzari, 61: io viddi el tale laggiù in quello fossato de la zancona,
giorno, / ch'ode un fischio lungo laggiù, / riprende nel cuore il ritorno
dal sonno. ghislanzoni, 16-148: laggiù a milano si moriva dal caldo,
tuo. marradi, 301: laggiù sprofonda / il morituro sole entro una
luce). moravia, i-452: laggiù, sulla strada, ecco apparire in
giù le mosche, a qualcheduno, laggiù ehn? -alla pendolina. -che cosa ti
il lago tutto un furore, s'ode laggiù correre lungo le sponde il suo muggito
lago tutto un furore; s'ode laggiù correre lungo le sponde il suo muggito
pecchia ronzante del muschiato cerambice della ninfea laggiù sullo stagno. -bue muschiato:
importa a noialtri di quello che fanno laggiù! si sparano, e si sparassero
continui a suonare fino a mio ordine: laggiù si deve credere che la festa continui
confesso che mi sarebbe piaciuto molto trovar laggiù, nelle poltrone e nelle sedie,
« occhio a tutto... abbiamo laggiù una mano di scapestrati che tra il
.. io avrei voluto essere sempre laggiù, in cima al molo, ecco,
veicolo). berndri, 5-67: laggiù, nel buio, i camions alleati
, 15 (260): abbiamo laggiù una mano di scapestrati che, tra il
sono partiti da alba un nebbione simile laggiù certo non c'era ». 2
idem, iii-2-1001: in una mano laggiù ho una dea vestita di borraccina e nell'
d'annunzio, ii-821: or laggiù, pel remeggio senza solco, /
che ti àn visto andare; - laggiù eri uno straniero, nessuno; ma tornato
come fosse adesso. giaceva, guardi, laggiù dove luccica quella pozza, disteso con
della finestra. quasimodo, 3-30: laggiù, ad auschwitz, lontano dalla vistola
alto. d'annunzio, ii-889: laggiù, presso la mola d'un frantoio /
i-514: il suo pensiero era sempre laggiù, fra le canne e gli ontani del
nostri banchi erano vicini, prossimi, laggiù, al recinto semicircolare,...
ojetti, ii-267: il lago, laggiù, s'impescia tra marzo e agosto
: scrivi e dàmmi del paese / laggiù talora qualche novità. foscolo, xv-546:
vapore che esce dal cargo arrembato, laggiù sulla linea (iella palmaria.
nudi nomi gloriosi, / sin le vedrei laggiù vibrar faville, / quasi augurando a
sono quelle masse nuvolose, scure, laggiù? non sono gli alberi della piazza sverdlov
. monti, 22-497: s'anco / laggiù nell'orco oblivion scendesse / della vita
in aula. volponi, 4-39: laggiù i grandi impianti nucleari degli anni 60-80
: / o per breve momento io laggiù caggia / dal cieco amore e da sue
20 (351): -tu vedi laggiù quella carrozza -le disse il signore. -la
il pae- setto di fontvieille è ancora laggiù, a un di presso come doveva
occhio a tutto;.. abbiamo laggiù una mano di scapestrati che tra il
ii-660: intanto il sole apriva gli occhi laggiù in fondo al mare. sciascia
l'occhiolino a quella montagna che vedete laggiù... come lo si farebbe
luce dopo tante ore di tenebra laggiù, si riposavano. tornasi di lampedusa
, non di meno essa si sta laggiù per lungo tempo. oliva, i-3-378:
, / e lo gridan le piccole laggiù. calvino, 9-182: oilì, oilà
naviglio. ferrerò, i-96: dormir laggiù, sotto le zolle ignote, /
noi, in regni vaghi, oltrumani. laggiù l'aspetta poe, e verrà un
vedi tutte le lor fattezze pronte / laggiù nell'acqua? » (e l'
fermava sotto l'ombrellone del pino solitario laggiù dove l'altipiano strapiomba sul mare.
capuana, 14-100: vedi, laggiù, laggiù, quell'omo in maniche
capuana, 14-100: vedi, laggiù, laggiù, quell'omo in maniche di camicia
dilatandosi in eterno. fogazzaro, iv-259: laggiù verso il garda, il cielo scendeva
lume). betocchi, i-140: laggiù tra le colline i pleniluni / ondosi
d'essere inattaccabile e si dica che laggiù nell'isola ci siano parecchi uomini pronti
. mazzini, 26-274: quei di laggiù hanno operato vilmente. calandra, 221:
diniego della giustizia, alla viltà che laggiù laggiù nel brago dello stige rissa e gorgoglia
della giustizia, alla viltà che laggiù laggiù nel brago dello stige rissa e gorgoglia.
le sue conversazioni famigliari col sole coricato laggiù in una opulenta finzione di smeraldi porpora
all'ovile ma all'oracolo di fauno, laggiù, nel bosco sacro ove tra la
? -sedetevi. ve lo dirò. laggiù, sul sedile di pietra, presso la
orribile e fiera disse: « chi è laggiù? ». leggenda aurea volgar.
all'ossa. bacchetti, 1-ii-511: laggiù ci batte di già una pioggia spessa e
: se hai chi rientra o corrispondenti laggiù [negli stati pontifici], la tattica
ii-502: seduto a poppa io guardavo laggiù dove mi pareva che una favola ovidiana
per scacciare il risentimento o per correr laggiù a rimetter le paci. -far
guardavi l'acqua poca e lenta passare laggiù. -che è di impedimento nelle
fatto. sergardi, 37: óra laggiù ne'sempiterni orrori / tisifone la sferza,
pala. capponi, 2-346: giunsono laggiù con le genti d'armi e fanti
...? che si trovino laggiù i milioni a palate? -in
alla pallamaglio. d'annunzio, v-2-296: laggiù, in fondo al campo sgombro del
. soffici, v-5-679: quei paesi laggiù ormai pallescenti in un delicato crepuscolo.
chiusa nell'argento dell'icona, che laggiù chiamano pa- naghia cioè a dire tuttasanta
fitti nel fondo sono altri peccatori che di laggiù gorgogliano, come ranocchi, la loro
dei buoi, bianchi come le nevi laggiù accordi. 14. stor. ciascuna
, che'1 dilettarsi anche in vita laggiù delle cose divine. rosmini, ix-463
. d'annunzio, ii-745: or laggiù, nelle vigne dell'acaia, / l'
pasticciato tanto in autocarri e motorini come laggiù. -complicarsi la vita.
, senza meno, io parta e corra laggiù e vegga di riparare a'pasticci che
ovile ma all'oracolo di fauno, laggiù, nel bosco sacro. e. cecchi
che va a buones aires perché ha laggiù degli affari. patamare (patamàr
due pazzi patentati per gli uomini che stavano laggiù, oppressi, ammucchiati: lui e
'non ci andare, sai, laggiù: c'è le paure '. giorgini-broglio
finestrino sul mio tetto... laggiù!... lo citerò in giudizio
sera, / venuto a casa di laggiù in licenza, / pian piano feci,
215: è grigio il cielo, laggiù si stendono / al piano / infinitamente
: i cronisti imparziali e veritieri sono laggiù, col libretto dispiegato sulle ginocchia, colla
: hanno a avere un bel da fare laggiù in curia, a dar dispense,
pera del campanello. il suono echeggia laggiù, nei visceri della casa.
ii-530: il sole era tramontato, ma laggiù lungo il fiume pareva che il suo
crete lunari come un'adunazione di mausolei; laggiù perfidamente luccicava la cecina serpigna.
tregua d'odio che si era formata laggiù, dove tutto era deciso, legando insieme
sarebbe finita se non si dicesse che laggiù, in quella città pestifera, come da
abisso, perché infranta e pesta / laggiù morisse [maria] nell'oblìo sepolta
scelse per trovarvi la sua rivelazione, laggiù sotto le montagne della giudea, alla
tutti i grandi e i saziati che laggiù ci respinsero senza pietà. -sostant.
silvestro fa le uova d'oro, laggiù al municipio -rispose piedipapera. - uhm
paesaggio di cui m'hanno parlato è laggiù incastrato verticalmente -come un quadro incassato -nella
piacere. d'annunzio, iii-2-1149: laggiù, in fondo alla selva di vona
piaggia sottostante all'altipiano, fino al mare laggiù. pratolini, 10-96: correvamo giù
d'acqua. montale, 1-41: laggiù, / dove la piana si scopre /
, 1-187: soltanto qualche volta, laggiù, l'assiuolo piange. -gemere
che s'era pianta la sua disgrazia laggiù quando gli recarono la notizia del babbo.
somiglianza di lui, che io vidi laggiù. ti seppellirai, ti pianterai:
e ha preso a leticare,.. laggiù., nel loro campo,.
fogazzaro, 2-348: il lago cominciava laggiù a fremere, a picchiettarsi di brevi
sabbiosa davanti alla mia casa d'esilio laggiù nella landa. comisso, 1-233: il
-insenatura. vittorini, 1-89: laggiù, chiusa in una piega della costa
: moltissimi i toscani giovani soldati laggiù, ed anche, per quanto io so
superficie. palazzeschi, 1-499: guardava laggiù sotto, sotto la balaustrata lungo il
scroscia. cassola, 2-123: -senti laggiù, -fece germano. -quelle sono stame
carbone, ma si stendono i panni, laggiù c'è la pila per il bucato
stagliati netti sul barbaglio del mare, laggiù; il bosco di pini parasole,
pintone di vino da mangiare e bere laggiù in città. = voce piemont.
: uno di quegli animaletti, che laggiù ci hanno sempre la coda avvelenata,
7-928: perché i guai che trovano laggiù non li dicono, nelle loro lettere?
, 1-107: una notte fu spiombato laggiù un carro colmo di tessuti di seta.
di fabbriche statali. covoni, 191: laggiù la gloria non sarà l'orribil piovra
dormire? -sedetevi. ve lo dirò. laggiù, sul sedile di pietra, presso
telefonano che un malintenzionato è già arrivato laggiù e si fa dare da damin un
/ il re de l'ombre sin laggiù nel centro, / qual non tentava memoranda
esplorare l'orizzonte. « la mandria, laggiù! ». in breve la videro
: io... delle cose di laggiù credo di saperne un pochétto. carducci
, e dopo poco s'udivano, laggiù nella sua bottega, colpi su colpi
preso nella mia. linati, 17-30: laggiù dall'orlo dell'acqua, l'orizzonte
nostra ambasciata e dopo lunghe pratiche riceve laggiù il figlio spedito pel tramite dell'autorità
la finestra / che beve al lapislazzulo laggiù / del mare, si disseta / alla
govoni, 1005: quel filo / laggiù di fresca luce del torrente / che sbiscia
finalmente ecco, lo scorsero che avanzava laggiù in fondo, carlomagno, su un
. gozzi, 1-21-232: vola, scendi laggiù, ché il suo trionfo / è
3-27: mio padre... sedeva laggiù, al suo posto abituale di capotavola
quale imbarazzo per le persone distìnte vederlo laggiù, così ben vestito come era, confuso
intellegibili e fraterne, all'enorme baratro laggiù, tempestato di sputacchi incandescenti.
individui. d'annunzio, v-1-1057: laggiù, a roma, cagoia e il suo
quanta brava gente. ojetti, i-814: laggiù, sull'altro molo, ecco
più che una donna, quella riflessa laggiù si direbbe un portacappelli. = comp
un malo esempio, sta per attaccare anche laggiù, dove non c'era.
, tutti i grandi e i saziati che laggiù ci respinsero senza pietà.
le 'portolate', che andavano laggiù a prendere il pesce. =
riposi. d'annunzio, v-3-388: ecco laggiù, verso il mare, in val
anch'io li abbandonavo all'orizzonte curvo laggiù. -stare a maggese (un
-facciamo un'opra / cui l'uguale laggiù vista non sia: / in lei nostra
animali. tarchetti, 6-ii-74: vedo laggiù alcuni stormi di colombi selvatici che si
vallata, il canonico andava ad appostarsi laggiù, sotto il sorbo, e '
questo mostro! -ella disse, accennando laggiù nella via postale. -sostant.
palazzeschi, 1-609: come sarò contento laggiù a udire il suono degli organetti e la
altissima solennità. montale, 2-28: laggiù si profilava / mobile sulle siepi un
. aldini, i-552: ecco laggiù la dimora ideale per un pensatore ad
l'alto monturato di sanità che succia laggiù un 'virginia'. gli occhi..
gli imbecilli, se gli avvenimenti, laggiù, stavano ormai precipitando. 18
.. i grumi d'alberi appostati laggiù continuano a rompersi sgranandosi in due parti
inghiottiti a precipizio nel torrente che correva laggiù in fondo. -con moto rapidissimo;
. bonsanti, 5-66: erano seduti laggiù, sotto la tenda che il domestico
, lassù; innanzi a un presepe, laggiù. gozzano, ii-254: natali dell'
affaticarono il telegrafo a dirci che anche laggiù era altissima marea. quel popolo primordiale
so qual giorno della mia puerizia, laggiù nella mia terra di pescara, lungo la
torce accese. montale, 2-28: laggiù si profilava / mobile sulle siepi un
, eterno oblio profondo, / stan laggiù meco e nausea, orror, disprezzo.
calvino, 6-138: ora pelle è laggiù nella città proibita, con una grande testa
la, 1-126: non era mai stata laggiù con miro. quella zona era loro
bel viale fiancheggiato di aranci, e laggiù era il paese tra la pianura e
, neri, gremiti di comignoli, laggiù. piovene, 6-224: la vedevo [
dietro un paio di occhiali affumicati. laggiù, e soprattutto nei territori inglesi,
(351): « tu vedi laggiù quella carrozza! » le disse il signore
, 4-38: uno sciopero di protesta laggiù durava anche cinque mesi, e se
18-48: vada a milano, signorino. laggiù v'è della mercanzia per tutti i
che n'ha 'uto pur una / laggiù tra quelle pruna, / là dove io
: quando la psicanalisi andava di moda laggiù [in america], le ragazze
il grido. / ché pur talora di laggiù sormonta / con l'ali altere desìo
, lxxvi-172: ci sono le femmine, laggiù, dietro i cortili / che si
: mentre puntiamo verso la costa scorgiamo laggiù un confuso assembramento. baldini, 4-41
a puntino. sbarbaro, 1-81: uno laggiù -da quanto! -con una voce da
lì in quel cantuccio su quella seggiola laggiù colla spalliera troncata, che fra uno
. ne ho comperate due da portare laggiù. » moravia, ix-130: la lana
ii-6-265: vorrei... dimenticare che laggiù in fondo, là lontano, vi
i nudi vicini e gli spettatori irriditi laggiù nell'aria tersa; nella vogliosità di quadrature
», 12-x-1966], 3: laggiù in fondo, vigilato da un medico,
. vado in platea per vederlo di laggiù. d'annunzio, 8-93: egli aveva
v.]: in que'paesi laggiù devon patir di gran caldo.
e in casa di forestieri? e laggiù in quel di milano! ». carducci
moravia, xii-152: udii il telefono, laggiù, in fondo allo studio, squillare
-questo. pavese, 10-156: e laggiù che quest'oggi sarà il calore / l'
da questo balcone / a color che laggiù 'nsieme raccolti / rivolto han tutti in me
giovane, 10-971: giunto ch'e'fu laggiù, non fu condotto / nelle buiose
. f. frugoni, vi-119: laggiù nell'èrebo vi son forbici affilatissime che
figliuoli. capponi, 2-346: giunsono laggiù con le genti d'armi e fanti
a una svolta, la città apparve, laggiù in fondo, distesa senza contorni sulla
colori variati... stavano laggiù stipati in un groviglio cieco e indestricabile
che mi sarebbe piaciuto molto trovar laggiù, nelle poltrone e nelle sedie,
emettere rami. gatto, 6-108: laggiù, dicono i morti, dice il vento
petruccelli della gattina, 4-36: -io tomo laggiù, domani... io sarei
giuseppe malacarne. imbrtani, 10-159: laggiù m'era indifferente tutto e guardavo quelle
anguria la polpa dell'estate, / vede laggiù quegli alberi perpetuare / ognuno in sé
il viso bianco. montale, 1-12: laggiù, / dove la piana si
, non potremmo regger il mare. laggiù dev'essere un inferno. 42
. cecchi, 2-175: quella moglie laggiù, rossa e matura, del colonnello
caratteristico. barilli, 5-178: laggiù... trilla ogni tanto il campanello
linati, 8-127: estate aveva ormai terminato laggiù il suo compito, chiudeva i suoi
quei ricchi tesori / che si perdon laggiù, si tien registro. -sbagliare
per poterlo fare, rinnegassero cristo trovandosi laggiù. -relazioni industriali: l'insieme
seco la prende; / ed or che laggiù scende / del rode figlio l'onorato
, inf., 34-127: luogo è laggiù da belzebù remoto / tanto quanto la
della luce del giorno sembrò ormai raccogliersi laggiù, in quello sfondo che ne era
sabbiosa davanti alla mia casa d'esilio laggiù nella landa. 10. continuare
narrano il bombardamento notturno e m'indicano laggiù gli ultimi reticolati ridotti dalla neve gelata a
. p. levi, 3-5: ero laggiù per montare una gru da molo,
giallo e di verde: « echenevex è laggiù, alle falde del giura ».
settembre il commercio ambulante è riaperto anche laggiù. 3. ritornato (un'
: occupato a masticare, non vedeva laggiù un grosso vigliacco che,..
l'oblio! ritrovate voi queste cose laggiù, in fondo al vostro canale deserto,
con quale uggia del suggeritore / imbucato laggiù. buzzati, 6-57: alla ribalta
da che nasce quel ribollimento di acque laggiù in fondo, che anche di qua mette
zàffiro / per gli uomini / che vivono laggiù. -far rivivere nella simiglianza fisica e
i. frugoni, i-n-72: laggiù l'ara a te sacra / tutta già
pratesi, 5-83: se i morti, laggiù sepolti, si fossero ridestati, avrebbero
: era l'ora del riflusso. laggiù, in alto mare, le onde cominciavano
elimi nare quel piccolo callo laggiù, sul dito mignolo. non so
pea, 7-226: nel bosco, laggiù, trovarono un rifugio di canne. moravia
. cantù, 3-225: quel bosco laggiù lo piantai che arcangelo era in gonnellino
cantù, 1-85: come discesero laggiù, la brigida comparve innanzi ai signori
a chiocciola della périgourdine / e di laggiù ridesti a crepa- pelle.
la tua camicia rossa non si vide laggiù, sul vaal e sull'orange, ella
erbe selvatiche. bontempelli, ii-995: laggiù... c'è un locale molto
nostri banchi erano vicini, prossimi, laggiù, al recinto semi- circolare, delimitato
. d'annunzio, v-1-1057: laggiù, a roma, cagoia e il suo
che d'improvviso egli andava a rintanarsi laggiù, per tutto l'inverno: lasciava
colma di sole settembrino... laggiù c'era un rio, un ponte di
ritornando all'isola beata, / dileguavi laggiù per l'occidente; / ed io le
i-1-142: ah se preghiera / de'vivi laggiù scende e se pur lice / risolcar
mai curiosi di sapere che malattia abbia laggiù a palermo quel vecchio indiscreto di vostro
nostalgia della negra sirena l'avevano risospinto laggiù [nel deserto] non appena n'
spolverìo vaporoso da spezia a viareggio fa laggiù tutt'uno col cielo. la spiaggia inondata
modo di ritoccare le fotografie usato abitualmente laggiù, che fa diventare la pupilla tonda
seduti, in toga maestosa e berrettone, laggiù in fondo all'aula magna. idem
fluire. fenoglio, 4-272: laggiù era molto freddo e buio, con
mazzini, 49-21: vi sono stati laggiù [a roma] alcuni che hanno cercato
lettera farei più arrivare a famia da laggiù ». e. cecchi, 7-53:
nel cielo azzurro: salgono di laggiù, dal golfo argolico vanno verso corinto
romanzesche da una signora di monfalcone sposata laggiù. -leggendaria (una qualità)
la prima volta. savmio, 12-274: laggiù sul podio il maestro direttore, nero
. calvino, 10-131: si distingue laggiù in fondo la rosa dell'abitato:
sera! / con il mare invisibile laggiù. 4. che determina arrossamenti
pure di rifondarlo [il podere] laggiù col camperello del suo vicino.
antico faggio. pratesi, 5-59: laggiù in fondo...! scintillava,
rovinarono inseguendo a farsi ammazzare fin quasi laggiù alle case di valle. faldella,
/ piccole. d'annunzio, iii-2-1149: laggiù, in fondo fenoglio, 5-i-503
borseggi e di ruffianésimo, che si annida laggiù nei quartieri di mala fama che guardano
toppa. d'annunzio, iii-1-952: io laggiù, in qualche parte, / ho
roccia scoscesa la cascata / vedea cader laggiù -romoreggiante, / inalterata. c.
, inf, 34-130: luogo è laggiù da belzebù remoto i... i
, tra il selvaggio rusco, / laggiù, dove la costa di liguria / protesa
. camerana, viii-669: rutilava / laggiù, come una sbarra interminabile / di
notturni cipressi e sonnolente / palme, laggiù, sulla deserta china, / a specchio
, 5-i-557: il cuore di johnny agognò laggiù: sparirgli da dinnanzi come per incantesimo
nostalgia della negra sirena l'avevano risospinto laggiù...; poi, quando
. sacro santo, eccolo laggiù il capannone ». -autentico,
, a dipingere que'diversi guai che di laggiù gli saettavan le orecchie e l'animo
una per conto nostro e di costruire laggiù un mondo nuovo e libero, senza
x-15-152: rimase dritto, cogli occhi laggiù, spalancati sulla luce saliente della stazione
ritratto di lui e della sua bella di laggiù, con le teste così, accoste
stretto via via che sale. preso laggiù, come in una tagliola, tutto arrovellato
. è venuta a salutarci. ritornava laggiù, molto lontano, dove ha casa,
l'alto monturato di sanità che succia laggiù un 'virginia'. gli occhi...
colori / splendidi senza raggio. laggiù un grido / rosso di salvie
già quei due figliucci, che ora sono laggiù, in america, sangue mio.
. c. arrighi, 3-85: laggiù all'ufficio sanitario non potranno supporre che
mio quadro otterrà il lauro della vittoria laggiù nella foresta delle sigillarie ove si terrà la
. « li siam 'dato il santo'laggiù, dove ce n'è del buono »
vettovaglie. d'annunzio, iv-1-851: è laggiù in quella casupola, sotto quel pino
intenso. linati, 13-59: tutto laggiù mi appariva limpidamente segnato a sbattiti di
i nudi vicini e gli spettatori irriditi laggiù nell'aria tersa. 6.
i005: quel filo / laggiù di fresca luce del torrente / che
frocchia, 875: l'acqua che sbocca laggiù dagli archi della fonderia non è più
., 15 (260): abbiamo laggiù una mano di scapestrati che, tra
michelstaedter, 649: io vorrei esser laggiù, allo sbocco del fiume, supino
sbocco della baia che si profila lontanissima laggiù. 4. apertura verso l'
sterpi che paolina desiderava piuttosto che tornare laggiù a monza, fra quella gente.
, 1-193: ho bell'e capito che laggiù me la devo sbrogliare da me.
albertazzi, 1041: l'avevo sorpresa laggiù alla cisterna mentre bagnando la mano in
al sole che come ci picchia, laggiù! e. cecchi, 5-445: ^
ojetti, i- 162: vede laggiù la badia, quel gran casone giallo abbandonato
? col professor milani si scavò anche laggiù. -incavare la pietra erodendola (con
imbarcazione). montale, 1-42: laggiù, / dove la piana si scopre /
, ammira la grandiosità dell'augusto deretano laggiù in fondo al salotto giallo.
pare di sentire un po'di rumore laggiù dentro la camera etnisca! d'annunzio,
feci appena in tempo a distinguere, laggiù nella contrada schiarita, il naso del mio
tito che noi abbiamo reclutato di forza laggiù ». -per anton.:
: « io ho visto roma e laggiù è stato uno schifo », ammise johnny
vento sperde. montale, 2-28: laggiù si profilava / mobile sulle siepi un
e di lutti. donne, / laggiù, nei neri scialli / parlano a mezza
gladio di fuoco par che scinda / laggiù inesorabile cortina. -intr. con
cercavano di farci coraggio, a noialtri laggiù in fondo inginocchiati. sbarbaro, 1-178
.). marradi, 217: laggiù... il tirreno arde e scintilla
mi s'èdimenticato il sussiego, nodriscano tuttavia laggiù certo sostant. zuccolo,
l'incitamento che pare venga dalle malghe laggiù, dove la moglie attende alle sconcianti
di te, zitto lo sconderò a quei laggiù. 3. prov.
le culla con lentezza faticosa non risuona laggiù; quelle paranze, quelle scoone paiono
più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell'acqua.
il giovane, i-20: pur talora di laggiù sorcrede: / ch'altra angelica sia
; chi dello scoscendimento che fu fatto laggiù alla morte di cristo, del quale parla
miei figli. pascoli, 526: laggiù, nella notte, tra scosse / d'
, tra gli strani ricordi portati da laggiù, a parlare, a parlare.
destino'. negri, 1-95: ella guarda laggiù, fra i nudi platani, /
scosser via gli aurighi, / mentre laggiù, sotto ilio, alta feroce / la
luogo, non potendo noi vedere cosa che laggiù nella bolgia dei ladri si facesse.
? - sedetevi. ve lo dirò. laggiù, sul sedile di pietra, presso
. fenoglio, 5-i-1331: gli slavi laggiù segnavano il passo, grotteschi e disperati,
forme intelligibili e fraterne all'enorme baratro laggiù, tempestato di sputacchi incandescenti.
costruzione). pascoli, 345: laggiù da una capanna semichiusa / veniva il
. s. ferrari, 408: laggiù ancora / l'ombra sua torna, semina
», 21-iv-1907], 373: laggiù nell'ampio porto... una folla
da una torre all'altra andava a perdersi laggiù, e tornava: tutta la notte
albero lei pensa che sia, quello laggiù? » fenoglio, 5-i-1269: ora
insieme accoccolate, / sempre temendo esser laggiù frugate. b. corsini, 15-37:
inserra. linati, 17-119: gorizia è laggiù inun respiro di pianura, solcata dal serpe
, i-670: il pescatore era tuttora laggiù, nel mare, che setacciava la sabbia
sferzando. sergardi, 1-110: ora laggiù ne'sempiterni orrori / tisifone la sferza e
attaccate al muro. palazzeschi, 1-132: laggiù, laggiù, mi pareva di vederla
muro. palazzeschi, 1-132: laggiù, laggiù, mi pareva di vederla [la
govoni, 6-230: i fuochi d'artifizio laggiù laggiù /... / sono
, 6-230: i fuochi d'artifizio laggiù laggiù /... / sono collane
e mar soggetti, / sola cagion laggiù di tanti affanni. chiari, 2-i-23:
nuvole candide e rosee su quei monti laggiù nel cielo turchino. civinini, 7-16
. ojetti, ii-266: un motore laggiù che si spegne, sgrana icolpi come una
alla sua liberazione, al suo ritorno, laggiù, nel suo paese soleggiato e caldo
colui dissi: / « qual sei laggiù, che mi tempesti all'uscio? /
li mandarà. nievo, 541: « laggiù lunfo il lago » riprese ella «
mio quadro otterrà il lauro della vittoria laggiù nella foresta delle sigillane ove si terrà
una ninfea / bianca se fosse discesa laggiù. viani, 19-183: alla stazione si
lontananza). marradi, 217: laggiù dove il tirreno arde e scintilla / con
scesi a rinforzarla. arpino, 7-197: laggiù è appena visibile il disegno delle colline
io aveva una strana smania di tornare laggiù, a quel vecchio sedile di pietra
bianca falce / la luna smorta, vedevam laggiù 7 correre un uomo dietro una
ingordi, zeffiri indiscreti, / come laggiù con tantalo si fa, / si
, perché si ficca la tua vista pure laggiù tra le ombre triste, dolenti e
un talismano. gatto, 6-28: laggiù laggiù, sui poveri discende / l'agro
talismano. gatto, 6-28: laggiù laggiù, sui poveri discende / l'agro nitore
/ per guardar solecchio, / e laggiù la propria imagine / vede in quello
: te- co sedermi io voglio / laggiù solettamente in riva al mar.
. d'annunzio, iv-2-591: laggiù, nella mia solitudine, per lunghi mesi
ero laggiù per montare una gru da molo, uno
sommessamente travagliati e terreni, perché fin laggiù era arrivato il lene soffio greco.
gozzano, ii-167: il mio cuore è laggiù, / morto con te, nell'isola
dopo più nulla. montale, 2-28: laggiù si profilava / mobile sulle siepi un
profonda quiete. camerana, viii-659: laggiù i tugùri / sonnecchiano di freddo e
amicis, i-164: « vedete quelle torri laggiù lontano e quelle case? » «
voi che non han quelle / che stampano laggiù le tre sorelle, / che de
il giovane, i-20: talora di laggiù sormonta / con l'ali altere empio
. arpino, i-366: faceva di laggiù sentire la sua voce solo quando il brusìo
: tutto quel chiarore diffuso aveva origine laggiù, sottomare nel fondo del golfo. non
, ii-2-1078: -tutta la roba ch'hai laggiù... nel riposto. -tanta
le sue conversazioni famigliari col sole coricato laggiù in una opulenta finzione di smeraldi porpora
fondo si spappolerà. volponi, 4-39: laggiù i grandi impianati nucleari degli anni
traditore: « vedi tu colui che spunta laggiù dal fondo di quello stradone?
moravia, xiii-181: su quell'altro cancello laggiù, in fondo, c'è un'
alle bombe. se tu ci vai, laggiù, ti si stringe il cuore,
sabbiosa davanti alla mia casa d'esilio laggiù nella landa. gozzano, ii-271:
dell'azzurro. malaparte, ii-193: laggiù dietro fiesole, si affaccia pallido e
nel 1908 non fosse accaduto proprio nulla, laggiù. -in senso concreto: raccolta
ojetti, 1-107: una notte fu spiombato laggiù un carro colmo di tessuti di seta
colonne torte e dorate della confessione luccicavano laggiù, ad un raggio spiovente da un finestrone
ch'era pazzo ispiritato. grave colpa rei laggiù si fero, / perché godean, men
: tutto quel chiarore diffuso aveva origine laggiù, sottomare nel fondo del golfo. non
di maestro. montale, 1-42: laggiù, dove la piana si scopre / del
diterminati. montale, 15-136: di laggiù s'inflette / un'ora e mi
con la mira quei tre che procedevano laggiù. calvino, 8-52: dicendo: «
è il guantineri »; e tutti laggiù e per la strada si sbellicavano dal ridere
noi dobbiamo sputar l'anima a portarlo sino laggiù. buzzati, 6-45: « presto
). marradi, 266: resta laggiù, come stagnante al piano, / livida
di capelvenere nella grotta di pane, laggiù, dove ascoltavamo gemere in tutti i toni
assol. bontempelli, 19-57: lui laggiù, attorno a quel mezzo feto dicreta,
il lontanissimo stelo verdazzurro d'arianna, laggiù su quel divano, gli parve tentazione
temistocle si veggono con risalto stereoscopico, laggiù in fondo, le case e i
iii-1-180: ella era per venir meno, laggiù, alla fonte, stordita dall'odore
: « vedi tu colui che spunta laggiù dal fondo di quello stradone? »
magari accettato, ma convinto in fondo che laggiù avrebbe strascinato la stessa esistenza,
attomo. montale, 2-55: s'agita laggiù / uno smorto groviglio che m'avviva
: la trovo [la lepre] strabaccata laggiù dentro colle gambe all'aria. viani
ultimo respiro, il buio che stringe e laggiù nella fattoria dei renda un carro che
, per poterlo fare, rinnegassero cristo trovandosi laggiù. 34. legare affettivamente
bombe. se tu ci vai, laggiù, ti si stringe il cuore, uno
canto quella ruota che striscia su la rotaia laggiù. -estendersi (un incendio)
lui rapidissimamente, e vado ad appoggiarli laggiù nel fondo della sala dove ci sarà
crede sia rimasto il suo studio, laggiù, sul mugnone. borgese, 1-116:
ginosa di pensiero dantesco, vedere, laggiù, nell'atrio del monma di petere
venire da berlino l'autentica bellezza che laggiù custodiva un pezzetto del mio cuore.
1-174: piangeva lo sventurato nipotino rimasto laggiù senza padre. g. bassani,
terra, e per contraria via / laggiù discende, ond'era in alto asceso.
non ci credereste che arietta salubre tira laggiù, non sprecate il tagliando del giornale della
. vedo una tagliuola di ferro, laggiù, pronta a scattare. papini, 27-657
specie di piante. ungaretti, xi-158: laggiù, c'è in fiore una tavola
ungaretti, xi-74: 1 trenini, laggiù, delle saline si sono fermati,
voi, che punite ogni spergiuro / laggiù nel morto regno, inferni dei, /
, tenebra anonimo fiorentino, i-64: laggiù in inferno... sempre v'è
quale imbarazzo per le persone distinte vederlo laggiù,... confuso in mezzo
, che voglia far quattrini e acquistarsi gloria laggiù. -in partic.: psicoterapeuta
andarci / subito / anch'io proprio laggiù dove vanno / a terminare dove si /
qual giorno della mia puerizia, laggiù nella mia terra di pe
tesori. loria, 1-98: lavora laggiù sotto il solleone con la speranza di
tutti gli imbecilli, se gli avvenimenti, laggiù, stavano ormai precipitando.
ciuffo di gelsomini gialli che rallegrano le dune laggiù, odorosi troppo / timido di morir
. tozzi, vii-455: ma sentite, laggiù, come cantano quel- l'arrabbiate!
qua e là nuvole vane / e di laggiù, tra tutto quel celeste, /
delirio: figurati ch'è voce comune laggiù, ch'io sono richiamato a momenti!
fracide del suo vecchio topo, laggiù, nella pace della laguna. =
10-118: che proprio dai pigri boli acciambellati laggiù [ci si immagina] si elevino
, create ad essere beate, fossero laggiù traboccate onde ella era stata menata.
la via. capponi, 346: giunsono laggiù con le genti d'armi, e
ch'è alcuna volta ben nato abbasso laggiù della vite. landino [plinio],
nuvole nel cielo azzurro: salgono di laggiù, dal golfo argolico, e vanno
e l'incendio del tramonto si spegnerà laggiù nel mistero della terra che non è
all'alto. pratesi, 5-304: laggiù, in un punto della pianura, riverberava
scuro, mi farai trovare una cavalcatura laggiù alla masera, e mi darai qualche cosa
della stella polare. arpino, 6-67: laggiù, oltre le ondulazioni dei giardini,
ungaretti, xi-74: 1 trenini, laggiù, delle saline si sono fermati,
7-172: nella mia vertigine, / guardo laggiù nella campagna, / dietro i triangoli
coi piedi poggiati sui cagnolini in una cappella laggiù in fondo. -arco di
minerale, una spezia, re fatto laggiù un'incursione fruttuosa, perché fra tutta quella
, sendo tridato in polvere re fatto laggiù un'incursione fruttuosa, perché fra tutta quella
quali stanno sempre sott'acqua, e laggiù sott'acqua le rodono, le trivellano.
. cardarelli, 773: si vede laggiù, a due passi dal cremlino,.
de'porchi s'andò a gittare per avalle laggiù in mare. troppo).
, monte kàl, ma vivono unite laggiù dove calano le nuvole turgide di piova.
, chiusa nell'argento dell'icona, che laggiù chia- man 'panaghia'cioè a dire tuttasanta
umidàccio. nievo, 1-128: siccome laggiù al segrino trovai dell'umidaccio, mi
vile, il tenue bagliore strofinato / laggiù non era quello di un fiammifero.
ungarese. tarchetti, 6-i-346: vedete laggiù, nella seconda camera, abbiamo una cena
alpisalle; secondo l'uso si smontò laggiù, per desinare, sotto un gruppo d'
. l'ho presa a uno che sta laggiù. la vuole? -decorato al
nobili e diverse. pavese, 1-7: laggiù c'era il mare. un mare remoto
cammino / dietro lo squillo che vanìa laggiù. moretti, 1-5: ora la voce
e là nuvole vane / e di laggiù, tra tutto quel celeste, / veniva
linati, 20-7: li avrà notati laggiù, sull'angolo dell'aquarida,
verdazzurro del mare splendendo come le vele laggiù gonfie di scirocco. moravia, 23-154
). d'annunzio, iii-2-1039: laggiù, lavato, il lembo dell'estremo
un giardino. angioletti, 1-124: laggiù, dove i platani quasi si riunivano,
forse lo spavento, com'è avvenuto spesso laggiù verso il piano? -indica
c. arrighi, 1-192: andiamo laggiù alle foppa a 'soffiare'un tantino 'nella vetriuòla'
proprietà della villa. montale, 2-28: laggiù si profilava / mobile sulle siepi un
, i-497: il campanile del paesetto, laggiù in fondo, ci attira, come
dalla parte della marina, e poi, laggiù, dove il mare scintillava al sole
faceva, in particolare, nora, laggiù a corfù. ma il mio vizioso
lacrime e di lutti. donne, / laggiù, nei neri scialli / parlano a
colate. montale, 2-28: laggiù si profilava / nobile sulle siepi un
indi vittoria / canta satan, seco laggiù guidando / l'alma infelice all'infemal
, i suoi occhi avevano sorpresi, laggiù, presso una delle porte, il movimento
e dante alighieri vestito da zanni / laggiù in santa croce facea 'l ciceron
riposo. pascoli, 194: vaniscono laggiù le zappatrici: / di qua l'aratro
alba / la stella bella, due laggiù vedendo / da buoni amici zappettare un
gramsci, n-221: essi furono portati laggiù dalle navi dei governi imperialisti di francia
governi imperialisti di francia e inghilterra e laggiù essi svolsero un'aperta propaganda in conformità
bianciardi, 4-38: uno sciopero di protesta laggiù durava anche cinque mesi e se mandavano
airoldi, maratoneta milanese, recatosi fin laggiù per onorare la restaurazione di olimpia.
», 29-ii-1984]: se ne sta laggiù, piantato in prima fila sul palco
mesi, che essi poi ingrassavano e che laggiù si chiamano palluti e corrispondono ai nostri
battuta micidiale. malaparte, 7-373: laggiù, a picco sulla città raccolta sulla sua
la zoologia, l'astronomia del palazzo, laggiù, della civiltà del lavoro.
2-230: la nonnina stava bene, laggiù, guadagnava, c'era sempre la giobba
cameroni, 2-95: ci troviamo laggiù, colle nostre goncourtiane rimembranze di 'venise
a buenos aires e aveva portato da laggiù oltre a un vago accento castigliano il
: poi, guardando di pruavia, ecco laggiù un'altra costiera tutta a creste e
gli uranici titoli di due pubblicazioni ignotissime laggiù sul basso piano di noi terrestri: