signorazzani grandi grandissimi alcune loro rime molto ladre, e pessime anzi che cattive,
giorgio, però che v'aveva femine ladre. g. cavalcanti, ii-426: in
, / e di baldracche svergognate e ladre, / di spion, truffatori e barattieri
, / e di baldracche svergognate e ladre, /... / solito tren
vivandieri, / e di baldracche svergognate e ladre, / di spion, truffatori e
avevano provate due o tre, ma tutte ladre, bevone e poltrone e s'era
medesimi. carducci, 167: ladre tantaferate e ritornelli / udimmo troppe, e
aquitano / a soldar genti faziose e ladre; / mettendo terre a sacco, capitano
, / strabico l'occhio e le parole ladre, / insiste per confondermi: e
quelli che sforzano le mogliere a diventar ladre, dando poi loro catenelle ed altre cose
incappano, se le puttane non fosser ladre, traditore, ribalde, cervelline,
.. / e per le mani ladre / perse le robe sue, / la
, 12: costor le mani violenti e ladre / commisser ne la patria, e
pronto dir, le man rapaci e ladre / no 'l fer degenerar punto dal padre
gli altri. carducci, 167: ladre tantaferate e ritornelli / udimmo troppe,
lactàre (a sua volta iterativo di ladre, derivato da un radicale lax 4
tesoreggia la fraude, e le man ladre / teme di licaon l'ospite afflitto.
indosso / fue impiccato per l'opere ladre. sacchetti, 3-16: giunto al
dito -e non il mìgnolo -nelle azioni ladre di quel fuggito all'inferno. bocchelli
ornai compion due lustri (ah stelle ladre!) / che manca coppia tal
e più pia, che dalle ladre mani e sanguinolenti, e dalle
l'aquitano / a soldar genti faziose e ladre: / mettendo terre a sacco,
aretino, ii-28: contano filastroccole le più ladre, le più sciocche che s'udissero
senza 'l qual tut- t'opere son ladre, / s'appella carità. lorenzo de'
corsini, 1-9: garzon focosi e villanelle ladre / con dolci sguardi e con parlar
della repubblica cisalpina tenne fronte alle prepotenze ladre de'commissari francesi. panzini, i-123
fuggono il mondo e le sue pompe ladre, / ché l'angelo del ciel sì
dito -e non il mìgnolo -nelle azioni ladre di quel fuggito all'inferno.
tuffò le stolte insegne e le man ladre / nel sangue del suo re fumante e
: sol quelle luci tue rapaci e ladre, / ch'involando da'petti i cori
, 1-9: garzon focosi e villanelle ladre / con dolci sguardi e con parlar
rubava, insomma, come rubano le gazze ladre, che prendono col becco qualsiasi oggetto
, / grazia di lingue scellerate e ladre. caro, i-196: voi non
corsini, 1-9: garzon focosi e villanelle ladre / con dolci sguardi e con parlar
.. / frenar man serve e ladre / senza alcun prò, e fra genti
me e m'incominciò a far le più ladre carezze del mondo. ranieri, 1-i-197
6-313: siete avvelenatrici, infanticide, ladre nel migliore dei casi. -figur
] / che assassini codardi e mani ladre, / e d'iddio derisoria irriverenza.
= deriv. dal fr. ladre, dal nome di lazarus, il mendico
in modo che le non son cose ladre. 4. prov.
di talune veschi- chette, dette * ladre ', le quali si manifestano sotto forma
, / grazia di lingue scellerate e ladre. pagliaresi, xliii-7: sconfisse quelle
pagliaresi, xliii-7: sconfisse quelle genti ladre / pagane e convergile a la tua fede
, 9-44: in zanbra andò quele zente ladre; / e prima per tuto guardò
: son concluso tra gente alpine e ladre, / in cui non regna amor,
. l. veniero, 8: puttane ladre, che disdegnate / tener un gentil'
alle man, ch'eran rapaci e ladre. del bene, 5: per tentar
fidato magistero / frenar man serve e ladre / senza alcun prò e fra genti
. d'annunzio, ii-59: correa per ladre / mani pecunia dolosa, / più
i-150: la nuca mi serrò con mani ladre. -teso ad ascoltare, a
pea, 11-22: non volevo orecchie ladre vicine. -furtivo, cauto,
bostichi, xii-3-419: avarizia e tutte opere ladre. fazio, iv-19-16: con le
iv-19-16: con le parole lusinghiere e ladre / trasse a sé alcuno di quelli
indosso / fue impiccato per l'opere ladre. guinigi, 1-292: temp'è
ritrarsi ornai da le meschine / opere ladre, troncando 'l vivagno / del giogo
: or aldirai se questo fé cose ladre. pulci, n-61: della tua morte
della tua morte e di tue opre ladre / non me ne incresce, ma sol
reina tenne fronte quanto potè alle prepotenze ladre dei commissari francesi. betocchi, 5-121:
/ strabico l'occhio e le parole ladre, / insiste per confondermi.
giuseppe / d'atto carnai con sue parole ladre, / tanto che 'l suo marito
atrarmi / cum sue parolle lusinghiere, ladre. l. giustinian, 1-249: i
me e m'incominciò a far le più ladre carezze del mondo. passero, 5-7
, / e le fattezze affettatrici e ladre; / e confuse le lascia. fagiuoli
lucini, 3-36: le mie pupille ladre / brillano come le spalline d'argento
corsini, 1-9: garzon focosi e villanelle ladre / con dolci sguardi e con parlar
, segnalati in parnasso, a udir le ladre cose nello scriversi. grazzini, 321
goffe e sgarbate, / con musicacce ladre e sgangherate / allungare e guastar la
con onta sua, che le picchiate ladre / a tutti fatte avean le teste quadre
stato spinto dal pretore e dalle leggi ladre del paese. dossi, i-19: ella
vide che van speranze, cieche e ladre / condutto m'ànno all'opre pellegrine /
, vi-170: -che c'è? -cose ladre, egli è comparso un uccellaccio sanese
tema dei comp. del lat. ladre 'irretire '; o da [de
, 580: oh, giù ne ladre / sedi accoglilo tu, ché al dolce
, iv-19-16: con le parole lusinghiere e ladre / trasse a sé alcuno di quelli
fidato magistero / frenar man serve e ladre. siri, iii-37: col magisterio.
'ospedale ', per attrazione di ladre * lebbroso '. malafàccia, sm
bocchelli, 1-i-427: nelle campagne, ladre e maldisciplinate pattuglie di papalini e disertori
perché ti rispettassero quell'alme invide e ladre, / oh mio rossori fu d'
occhi alle man, ch'eran rapaci e ladre. davila, 529: doversi dividere
carducci, iii-1-328: a le man tue ladre e mariole / non fu sacro l'
alcuni sospiri mariuoli e forma certe parole ladre, dando due occhiatine a chi l'
figlio, / grazia di lingue scellerate e ladre. landino, 381: se la
; poetastro. carducci, iii-1-316: ladre tantaferate e ritornelli / udimmo a mille
isquisiti...; e perché le ladre odorano d'ogni vivanda, parmi,
... e per le mani ladre / perse le robe sue, / la
le più puttane troie scrofe merdose porche ladre e boje forme del creato.
povertà degli ultimi del mese ricorreva alle ladre e petulanti baldorie degli altri.
? emiliani-giudici, 1-73: quelle pupille ladre avevano acceso in quel cuore di stoppa
/ e non guarde al doler con ladre mocti / de chi per robar altri è
zion goffe e sgarbate, / con musicacce ladre e sgangherate / allungare e guastar la
tosto a me le mani empie e ladre. guarini, 63: titiro, ancor
le dorate chiome / e quelle luci ladre e il chiaro viso, / a venere
tosto a me le mani empie e ladre ». marchetti, 5-184: se per
ed energica. carducci, iii-2-167: ladre tantaferate e ritornelli / udimmo troppe,
/ vide che van speranze, cieche e ladre / condutto m'ànno all'opre pelligrine
: arpie crudeli, infide, inique e ladre, / da venire in fastidio a
povertà degli ultimi del mese ricorreva alle ladre e petulanti baldorie degli altri.
che usava sempre, e con picchiate ladre / fa che a più d'un di
ed imbriaca. aretino, vi-353: ladre, traditore, scelerate, porche. piccolomini
goffe e sgarbate, / con musicacce ladre e sgangherate / allungare e guastar la
fra le turbe che fumo a'tuo'ben ladre. catzelu [guevara], i-61
/ e fuggir de le voci cose ladre, / come agrume e vivande agreste
fallaci, indomite, questionevoli, cicalone e ladre. oddi, 2- 34:
venezia la moribonda austria conferma le più ladre spogliazioni e dovunque nei paesi che per raggi
/ non restan già d'esser rapaci e ladre. cesarotti, i-xxn-164: d'un
lxxviii-i-339: diroglie tucte l'amorose e ladre / parolle ch'io t'ò diete e
/ non restan già d'esser rapaci e ladre. segneri, i-39: se resti
parano innanzi e mi ci incontrano le più ladre cose che si possono immaginare. per
badalisco / e fuggir de le voci cose ladre, / come agrume e vivande agreste
molla facilmente i suoi ruspi nelle mani ladre della gente. 5. dimin
più religiosa e più pia che dalle ladre mani e sanguinolenti e dalle crudelissime escursioni
, / grazia di lingue scellerate e ladre. a. f. doni, 2-6
estrea e 'l signor di seneterra, ladre del maresciallo di questo nome, che alla
le più puttane troie scrofe merdose porche ladre e boie forme del creato. 2
/ per isfuggir da genti inique e ladre, / che sono al viver ben
invenzion goffe e sgarbate, / con musicacce ladre e sgangherate / allungare e guastar la
fuggono il mondo e le sue pompe ladre, / ché l'angelo del ciel sì
signorazzoni grandi grandissimi alcune loro rime molto ladre,... o mi è forza
e quegli nel fiore; di fortunato ladre matura sobole, se la mente avesse avuta
la soga / de'temporali e lor opere ladre. 4. locuz. allargare la
, 1-9: garzon focosi e villanelle ladre / con dolci sguardi e con parlar sommesso
che gli bastarono a informarsi de le più ladre e più ricche puttane che vi sieno
guai fra l'ombre vanno timide genti e ladre, / stendo l'un piede e
fabbrica. aretino, vi-170: cose ladre, egli è comparso un uccel- laccio
per levar de le mani empie e ladre / il capo e l'altre membra de
quelle furbe a perfezione / e che ladre a'pollai dànno la stretta.
tutti a roma. carducci, iii-2-167: ladre tantaferate e ritornelli / udimmo troppe,
povertà degli uomini del mese ricorreva alle ladre e petulanti baldorie degli altri.
una timpa a strappare foglie, svelte come ladre, tremule e guardinghe, e giù
costui de cui le man sono empie e ladre, / lassai la trista madre /
funzion con cui dovea con arti ladre / fingermi astutamente berchet, 253
commossa. calandra, 3-156: mio ladre entrò a cercar il vino, nella sua
io. ma foran di per tutto queste ladre di pecore; se c'entrano nel
contro l'assenso de'carattisti, classi ladre. r caratterino, sm.