ottenere, pure che con li occhi lacrimosi, con il cuore afflitto, con la
se gobbo, se cogli occhi lacrimosi, se losco ». albugìneo
questo loco / li tenni gli occhi lacrimosi e 'l vólto: / soletto andava
fanno gli occhi rossi, marcidi e lacrimosi, il viso malsano e di cattivo
udirsi i berci dei gli occhi lacrimosi significano la difficultà de la separa
misero a pregare sottovoce, gli occhi lacrimosi sul cristo. dir così,
queste mie bellezze e gli occhi ora lacrimosi, in cui solevi spechiarte e che
. bruno, 3-1138: gli occhi lacrimosi significano la difficultà de la separazione della
, con quei suoi occhi buoni e lacrimosi di briaco tranquillo. bocchelli, 10-51
che hanno tutti gli alberi che sono lacrimosi e crespi. slataper, 1-131: i
d'intorno i devoti figliuoli addolorati e lacrimosi della
il giovane, 5-802: alti sospiri e lacrimosi omèi, / e voci supplicar la
commedia e più spesso mugolavano i drammi lacrimosi nel castello del vecchio spinetta nemico di
occhi d'albino, orlati di rosso e lacrimosi. = deriv. da giallo
versaro / da smunte vene ed occhi lacrimosi / i pupilli e le vedove.
rosata e polle in su gli occhi lacrimosi. libro delle segrete cose delle donne,
alcune vene sanguigne e doventano gottosi e lacrimosi. marmitta, 44: tornato è il
occhi d'albino, orlati di rosso e lacrimosi. -gonfio di lacrime; che versa
il mio mal seppi; / ma sempre lacrimosi e meschinelli, / dovunque io fu'
ix-8: pure in me gli occhi lacrimosi affisse, / e traendo dal cuore
si misero a pregare sottovoce, gli occhi lacrimosi sul cristo. cassola, 2-500:
a un finestrino e con gli occhi lacrimosi ripetè gli adii. -offuscato dal
rispose, ma con dolorosi spiriti e con lacrimosi pianti cominciò a gridare.
pasci e vivi / di trar dagli occhi lacrimosi rivi! guidiccioni, 5-8: scaldava
schiera due ninfe si mossono e, con lacrimosi volti vèr me venendo, mi pusero
mantelli, / ancor essi piangenti e lacrimosi. manzoni, pr. sp.,
pensati / né a'casi di fortuna lacrimosi. i. guicciardini, 13-i-96:
e tutta la marina riempirono con suoi lacrimosi stridori. petrarca, iii-1-118: quanti
, 1-70: poco valsero gli scongiuri lacrimosi della madre e le replicate minacce del
salutiferi ragionamenti, giongemo nelli mesti e lacrimosi campi. de mori, 58: s'
che hanno tutti gli alberi che sono lacrimosi e crespi, cioè che scacciano ogni
senza / tregua, dietro i vetri lacrimosi. venditti, 37: tace l'eco
non potere senza igli uomini stare, con lacrimosi mugghi andaro que e læ. fra
mio mal seppi, / ma sempre lacrimosi e meschinelli, / dovunque io fu',
2. che ha gli occhi cisposi, lacrimosi (una persona). - anche
ciascuna piange e lutta / con sospir lacrimosi e duol amaro.
alcune vene sanguigne e doventano gottosi e lacrimosi; e così l'aere propinquo agli ochi
che li faceva traballanti, ilari o lacrimosi, ma affettuosi e appiccicaticci. -sentito
quale, essendo non sulo innante alli lacrimosi occhi arrivata, ma sentendo dal portatore
menata e schiumata, messa nelli occhi lacrimosi e quasi arsi, sana. anonimo
schiera due ninfe si mossono e con lacrimosi volti, ver me venendo, mi
lustri e mollicci alla maniera degli avvinazzati lacrimosi. 6. ant.
-con riferimento a occhi acquosi, lacrimosi, enfiati. savinio, 2-79
d'albino, orlati di rosso e lacrimosi. 2. che appartiene a
medici, 108: con li occhi lacrimosi e il viso basso / da te mi
lerro, xxxix-1-255: facti gli ochi lacrimosi un rivo / per questo van pensier
romantico, assunse caratteri patetici e lacrimosi, svolgendo, accanto all'onni
fuggir li acerbi oltraggi / de'pensier lacrimosi e de'sospiri. tebaldeo, lvi-70:
mente, / dolor m'apporta e lacrimosi omèi. bottegari, 34: io piango
occhi d'albino, orlati di rosso e lacrimosi. -caratterizzato da un margine di
. pargoleggia dietro a dei fastidiosi e lacrimosi e sentimentali e meschini pastorelli umanitari,
e pargoleggia dietro a dei fastidiosi e lacrimosi e sentimentali e meschini pastorelli umanitari.
patetismo, mira a commuovere con argomenti lacrimosi e pietosi. -anche: tendenza a
quaternario parla il sonetto agli occhi miei lacrimosi; il secondo quaternario, che comincia
la vergogna, e con gli occhi lacrimosi per la sciagura, era una publica
l'invernale sommissione della terra, i lacrimosi e galanti risvegli di primavera, e
stanca, / gli occhi sono aggravati e lacrimosi, / e li corsi ritrosi /
aleardi, caratterizzata da toni languidi e lacrimosi. -tendenza a fare uso di rappresentazioni
quale, essendo non sulo innante alli lacrimosi oqchi arrivata, ma sentendo dal portatore menata
il mio mal seppi; / ma sempre lacrimosi e meschinelli, / dovunque io fu'
de ami- cis. tornano gli occhi lacrimosi..., i grandi denti aguzzi
che li faceva traballanti, ilari o lacrimosi, ma affettuosi e appiccicaticci.
menata e schiumata, messa nelli occhi lacrimosi e quasi arsi, sana. g.
l'orticello del prevosto le ispira ditirambi lacrimosi. 38. figur. liberare da
col mio labbro sdondoloni, cogli occhi lacrimosi, mangiai le paste. = deriv
più dell'altre, converrebbe a soggetti lacrimosi e compassionevoli. 4. metr.
con grandi, continui, smascellati e lacrimosi sbadigli. -fortemente ostentato sul volto
che versaro / da smunte vene ed occhi lacrimosi / i pupilli e le vedove.
, 1-74: l'uno rasciugava e suo'lacrimosi occhi, / l'altro spirava fuor
d'albino, orlati di rosso e lacrimosi. 2. che ha un atteggiamento
1-625: con dolorosi spirti e con lacrimosi pianti [ettore] cominciò a gridare.
a tempo inde / e gli occhi lacrimosi, / grida un volgo squallente: «
far piangere (un sentimento) o rendere lacrimosi gli occhi (la vecchiaia).
forse non svolgerem la dura sorte / co'lacrimosi versi o dolce landolfi, 2-141: in
occhi d'albino, orlati di rosso e lacrimosi. -che esprime piuttosto velatamente un
amici fino al tram, guardò con occhi lacrimosi giulietta che si sporgeva a salutarlo dal
lomazzi, 4-ii-325: i gesti veramente lacrimosi e miserabili di graffiarsi, dibattersi,
, ix-8: pure in me gli occhi lacrimosi affisse, / e traendo dal cuore
, / ancor essi piangenti, e lacrimosi. chiesa, 5-61: aveva un'
di scena, con risvolti patetici e lacrimosi, in partic. destinata a un
siriferiscealgenereletterariodelfeuilleton; cheneriprende i toni patetici e lacrimosi. g. garritano [bachtin