sussulto che 'si scioglie 'in lacrime? quello è il filosofo.
e dalla colonna del torchio cadevano, come lacrime, le gocce bionde dell'olio,
umore organico, in partic. le lacrime. -anche: indurre o costringere al
unguento; / ioseppe li occhi di lacrime munge. murtola, 12-77: né già
che concorseno per vederla mosse grande copia di lacrime. castiglione, 141: dove occorrerà
costì, così mi ha mosso le lacrime, perché, osservando che non passano
. -nodo di pianto, di lacrime: pianto a stento trattenuto, che
la sua voce attraverso un nodo di lacrime. -nodo di tosse: accesso
violentemente. fracchia, 396: le lacrime le fecero nodo in gola. alvaro,
nei biechi regni / suon di codarde lacrime / e d'impotenti sdegni, /
1-53°: o cruda morte, o lacrime vivace, / a voi ritorno,
fuori d'ogni ambiguità, ché queste lacrime si accoglievano in quella parte del cielo
la mia lingua / quante sono le lacrime versate / dagli occhi vostri, e
uomo. sannazaro, iv-350: le lacrime che si buttano in quella casa passaranno
occhi, sempre sul punto di riempirsi di lacrime. 19. chiarezza,
singhiozzi coi maccheroni e a mescere alle lacrime patrie il 'lacrima christi '?
: un cittadino fiorentino gli nunziò con lacrime come un suo figliuolo piccolo gli era
, lo sguardo); colmo di lacrime, bagnato di pianto. -anche: smarrito
alzando al cielo gli occhi pregni di lacrime: « o vergine santissima, aiutatemi voi
grandi occhi nuotanti nella morte e nelle lacrime, e ascolto le sue ultime parole.
sguardi nuotanti come in un vapore di lacrime. d'annunzio, i-181: a te
lo sguardo); essere colmo di lacrime, bagnato di pianto. -anche:
signora e dalla figlia, non senza lacrime, promettendo di mandar subito le sue
e sì bel forte move / le lacrime ch'io spargo et ho già sparte,
esso si nutrisce la umiltà, generansi le lacrime e finalmente molti mali si cessano per
i sogni e i ricordi si nutrono di lacrime. 18. favorire, promuovere
più che madre o nudritrice, / di lacrime quel santo viso allaga / e po'
delle tue orbite / brillavano lenti di lacrime / più spesse di questi tuoi grossi /
gli occhi chiusi. -con le lacrime agli, sugli occhi: v. lacrima
asciutti', non riuscire a trattenere le lacrime; piangere. forteguerri, 26-89:
la so'tela. -venire le lacrime agli occhi: v. lacrima, n
/. ma non potè, ché le lacrime e 'l pianto / del popol,
: erano i verdeggianti prati dalle fresche lacrime della figliuola d'iperione bagnati, febo
teneva occupato, dalla nuova offensione delle lacrime, quasi come uno che dorma.
per consumar l'offesa, che gli strappava lacrime amare e di rabbia. parise,
di spirali, riceve in basso le lacrime penose, lentissime, della vittima [
veste antica ricamata / a palafreni e lacrime d'uliva. 2. per
una triste idea. -velato di lacrime (l'occhio). prati,
. 7. l'effusione delle lacrime, il flusso continuo del pianto.
macra faccia ondoso / di abundanzia di lacrime che il mento / bagnava al dolente
. pratolini, 8-115: le lacrime scendevano a bagnare i suoi onesti
2. figur. pioggia di lacrime, pianto. dante, xlvii-22:
rima palpebrale e favorisce il deflusso delle lacrime, il secondo ha la funzione di
delle tue orbite / brillavano lenti di lacrime. -in partic.: arcata
- / a una vergine bionda imperlata di lacrime, / senta rombar per i silenzi
e sempre fiorente, che sparge le salse lacrime e dice le origini delle cose.
merita / lo sdegno, ma le lacrime. g. gozzi, i-11-139: cittadino
gli occhi meglio rinchiusi avendogli e di lacrime il freddo volto bagnandogli, disse:
morte, e le pietose oscurazioni / delle lacrime. orizzónte (ant. origiónte
delle spose orna e difende, / le lacrime celavi. marradi, 330: senza
grido risvegliossi, / e tutto pien di lacrime trovossi. g. rucellai,
per le strade e sfogando con le lacrime le mie pene, qui mi ha scorto
, 27: fortasse alle mie lacrime / neghi gli amplessi maritali e gli
: le pietose oscurazioni / delle lacrime. 3. decadenza, rovina
el signore e madonna mesti, vederai lacrime, odirai suspiri e voci da far rompere
. ariosto, 43-183: vedendo le lacrime indefesse / et ostinati a uscir sempre
correggio, 166: oggi te invito a lacrime, a pigliare panni lugubri et ad
destinata soltanto a spander sudore, a versar lacrime, a riempir latrine.
a'quali non essendo avanzato altro che lacrime e lamenti, vivevono solamente delle loro
infangate, con gli occhi pieni di lacrime che bruciavano, stremate e snervate e
veste antica ricamata / a palafreni e lacrime d'uliva. 5. locuz
compiva la cerimonia frumentaria, fra molte lacrime; e con un panello toccava alla
grosse panzanate, suspiri a posta, lacrime a comandamento, pianti a piggione.
. e. gadda, 5-269: grosse lacrime... le gocciavano e rotolavano
] gli provocò a tal segno le lacrime che pareva cne il venerabile vecchio,
la furia del tedio nel ruscello delle lacrime. parossistico, agg. (
volgar., vi-319: figliuolo, produci lacrime verso il morto, e sì come
cavalier bretanni la regina / partia sorrisi lacrime e segreti. 2. porre
pensieri tristi e maninconia, pieni di lacrime e sospiri. -vista che allieta
eterna è spettacolo tale da strappar le lacrime a un occhio di porcellana.
dette in un singhiozzare nervoso, senza lacrime, lagnandosi sconsolata come un bimbo.
le polizze dei pegni: intinte di lacrime. regio decreto 18 giugno 1931,
. ghislanzoni, 16- 233: le lacrime che voi spargeste intorno al capezzale del
una reazione emotiva, il riso, le lacrime). sacchetti, 26: talor
chiotta chiotta, abbattuta, con le lacrime in pelle in pelle. verdinois,
: piagnea la madre sua con smisurate lacrime e dicea: oimè, oimè, figliuolo
occhi mi rifonde / sì che empierei di lacrime una pelve. trattato delle mascalcie,
, / me gli ha con le sue lacrime lavati / e co'cape- gli me
pendono mute / le stelle, come lacrime impietrite. pavese, 10-134: pende stanca
al piagnere, manifestamente facendo apparire le lacrime. pisanelli, 160: l'acqua bevuta
s'inginocchiò nel letto, e con infinite lacrime ed amarissima penitenzia dello aver biastemato fece
prosperoso, riconobbe il miracolo; e versò lacrime di penitenza e di tenerezza.
mortificazione, rigata in volto di silenziose lacrime..., isolata nella folla
tutta gli esplose. magalotti, 2-37: lacrime dolci amate, / voi dentro conche
[i piedi] con le sue lacrime lavati / e co'capegli me gli ha
come il fiume torrente, spingi le lacrime per lo die e per la notte;
abete... / né per lacrime, gemiti o lamenti / che facesse
e erché sì calde a te lacrime io stilli; / sai che tanto m'
la tempesta tu fai tranquillitade e dopo le lacrime e dopo il pianto concedi allegrezza.
. bisticci, 3-143: con infinite lacrime il petrarca si confessa de'sua peccati
perdonarsi di non avere ancora pianto con lacrime il padre. pioverle, 15-67:
il figliolo gli fu infirmo, mai a lacrime, gemiti, ieiuni et orazione non
dal guarnel coperti sono), / le lacrime cadevangli dagli occhi / e del suo
, vinta dalle false lusinghe, dalle lacrime finte, dai preghi continui, dai
-solcato, rigato dal pianto; bagnato di lacrime. fr. colonna, 2-8:
unito orante, contrito et exagitato, de lacrime perfuso ebbi terminate. canteo, 304
poetica e pur troppo vera antonomasia chiamano lacrime d'italia. -al plur.
6-238: le gocciolavano giù per il volto lacrime etiliche, stille azzurrine: opalescenti perle
da poi in qua il cor di lacrime la testa, / e di tanto ben
che riconforti / queste luci ora in lacrime converse, / eh'essendo in guardar
/ fa'del tuo pianto e di lacrime un fiume, / da poi ch'
zitello, / che si pasce di lacrime e suspiri, / e più che 'l
è già la perversa costumanza di piangere lacrime di coccodrillo su tutte le bare.
quale ripigliò subito a profondersi in calde lacrime. pascoli, 591: non v'era
unguento [della contrizione] e le lacrime col pistillo della compunzione del cuore.
che si scorò. -con le lacrime sopra il petto: con abbondante profusione
il petto: con abbondante profusione di lacrime; piangendo a dirotto. michele
michele da cuneo, lix-53: cum le lacrime sopra el pecto e cossi tuti li
e faccia con li oculi un profluvio di lacrime. panigarola, 3- ^ 132:
tasca per detergere il sudore o le lacrime, per soffiarsi il naso, ecc
, si asciugava il sudore e le lacrime. -per simil. superficie,
fu smontato, il padre con le lacrime a gli occhi lo baciò nel capo.
ant. e letter. che versa lacrime, piangente. boccaccio, dee
. ant. e letter. versare lacrime, piangere. cavalca, 20-216
: lucido di pianto, offuscato dalle lacrime (gli occhi). boccaccio,
. piagnevolménte, aw. con lacrime e pianti, con manifestazioni di cordoglio
assai il saperla, per asciugare le lacrime a cotesti piagnolosi. c. arrighi,
-con uso avverb.: con le lacrime agli occhi; piangendo. baruffaldi
. della robbia, 144: con lacrime di tutti i circustanti fu piamente sepolto
agg. che piange, che versa lacrime, che esterna la propria emozione con
ix-30 (122): maggiormente [le lacrime] traendo l'anima del piangente,
si faccia pietosa. -rigato di lacrime (il volto). manzoni,
, aus.: avere). versare lacrime, per lo più unite a lamenti
il grembiule. -inumidirsi di lacrime, versarle (gli occhi).
. e da piangere. -far secernere lacrime (in seguito a un'irritazione dell'
lasciavano piangere nell'acqua le loro lunghe lacrime verdi. savinio, 12-63: le
tutte le più ardenti e le più amare lacrime su questo amore perduto e su questo
furono trasformate in pioppi e le loro lacrime in chicchi di ambra. n.
perdonarsi di non avere ancora pianto con lacrime il padre. pavese, 7-120:
così gran figura. -piangere calde lacrime: v. lacrima, n. 12
, come una vite tagliata: versare lacrime dirottamente, in modo disperato.
, n. 8. -piangere lacrime di coccodrillo: pentirsi ipocritamente dopo aver
è già la perversa costumanza di piangere lacrime di coccodrillo su tutte le bare.
è inutile. -piangere tutte le proprie lacrime: v. lacrima, n
odori. 2. misto a lacrime; che manifesta sofferenza e tristezza (
lo fece rabbrividire. -rigato di lacrime (il volto); che manifesta
. a. ant. costituito da lacrime. alamanni, 6-18-4: a lei
piangevolménte, aw. ant. con lacrime e pianto. guido delle colonne
piangitìzio, agg. ant. trascorso in lacrime e tristezza (un periodo di
piangitura, sf. scroscio di lacrime. chiesa, 5-133: la
piangente. 2. accompagnato dalle lacrime. p. nelli, i-12 (
che piange, che dà in lacrime; che è solito piangere; piagnucoloso.
retta alle piangolose. -umido di lacrime (gli occhi). aretino,
famoso ed illustre. magalotti, 2-38: lacrime belle oneste, / balsami cari,
mortaretti. 3. quantità di lacrime versate per una forte emozione o per
emozione o per dolore; fiotto di lacrime. giacomo da lentini, 29:
impietosire. padula, 82: in lacrime proruppe la fanciulla / ed a terra
! -luccichio, brillìo come di lacrime. d annunzio, vii-95: il
e sotterrato il marito e rasciutto le lacrime, se avea difetto, si fece
piantoriso, sm. riso misto alle lacrime che denota una gioia troppo intensa o
niccolò da correggio, 166: vederai lacrime, odirai suspiri e voci da fare rompere
restare a bocca aperta e venir le lacrime agli occhi. pavese, i-133: di
, di cui, con molte giustificazioni, lacrime e preghi della sultana madre, in
assicura / che ogni uman cor con lacrime e con preghi / convien si muova,
pena. -fiotto, effusione di lacrime; scroscio incontenibile di risa.
121): procede maggiore piena di lacrime per non potere sostenere il gaudio e per
sgorgando dagli occhi una improvvisa piena di lacrime d'allegrezza: e io, disse,
. -bagnare, inzuppare (di lacrime); far risonare (di pianti
(il petto); inondato di lacrime (gli occhi, il viso).
anche: prossimo a non trattenere più le lacrime. latini, rettor., 79-8
gli occhi, socchiusi, pieni di lacrime. -che conserva intensamente e durevolmente
centauro a corso pieno. -a lacrime piene: con pianto dirotto. quasimodo
/ amari di dolore, piangendo a lacrime piene. -andare pieno: avere
acerbe / e van de le lor lacrime / senza pietà superbe. casti, vi-433
, con che pietà, con che lacrime. da porto, 1-34: tutta la
vi vo'far più pièta: / le lacrime ch'io sparsi a un taltrieri,
senno la pietosa natura, quelle [lacrime] dentro ritiene. 2.
tale che le mi mossono a pietose lacrime. cesarotti, 1-xix-307: tu sei
fratello o l'amico, avevan le lacrime agli occhi. fogazzaro, 5-14: la
a voler petrificare / delle donne le lacrime. galanti, 1-ii-320: le acque di
di sbertucciarsi, lei si asciuga le lacrime, lui si tampona col fazzoletto uno strappo
, grosse panzanate, suspiri a posta, lacrime a comandamento, pianti a piggióne.
sedia a sdraio e rido fino alle lacrime, invocando tra le mie braccia la pindarica
caverne, ov'eran gli occhi, / lacrime uscian per la rimonda cassa, /
4. figur. profluvio di lacrime, pianto. dante, li-12:
questo sdrucciolo si giugne alla pioggia delle lacrime, al vento de'sospiri e da queste
seri come se minacciassero una pioggia di lacrime anche loro. -lacrimazione abbondante (
scenderebbono / dal ciglio mesto / le mie lacrime amare. g. l. cassola
3. per simil. caduta abbondante di lacrime; pianto dirotto. fra giordano
si fa d'esta piova [delle lacrime del gran veglio]. guido delle
a gocce o a rivoli (le lacrime dagli occhi, il sangue da una
l. strozzi, 1-67: le lacrime dagli occhi pioveranno. a. f.
preti, 52: deh, perché tante lacrime, o mio core, / da
bocca. brancati, 13-121: le lacrime... gli piovevano a spruzzi
19. per simil. versare lacrime in continuazione, a dirotto (e
svolta. 8. che versa lacrime in abbondanza, piangente (e ha
le aveva dette proprio quasi con le lacrime agli occhi, come un ragazzinò.
fr. colonna, 2-368: cum lacrime emanante le rosee gene coumidulante e tutte
. lorenzo de'medici, i-49: le lacrime procedono più tosto dal cuore che dagb
, per lo sforzo di trattenere le lacrime, ecc. pietro ispano volgar.
e alle ciglia un nuovo pizzicore di lacrime, scivolava sotto il lenzuolo.
, agg. ant. che versa lacrime, piangente. - anche sostant.
). ant. e letter. versare lacrime, piangere; dolersi di una sventura
. e letter. piangere, versare lacrime (anche in endiadi). iacopone
già, voialtre femmine, sempre, lacrime, pronte al vostro comando! lacrime
lacrime, pronte al vostro comando! lacrime, quante se ne vogliono! le vi
poesia delicatissima e musicale di tenerezze e lacrime affettuose, era milanese.
poetica e pur troppo vera antonomasia chiamano lacrime d'italia. de sanctis, ii-6-106:
sf. medie. aumentata secrezione di lacrime, in partic. per un processo
]: 'polidàcria': secrezione abbondante di lacrime. = voce dotta, lat.
e raffredda. -sgorgare (le lacrime). pirandello, 7-919: fissava
2. letter. ant. bagnato di lacrime. poesie musicali del trecento, lxxxiv-14
baciò sulla bocca; quella poltìglia di lacrime e unguento mi impiastricciò il viso.
ecco le prime palate di terra: le lacrime mi riducono il viso in poltiglia.
, angosciato. busenello, 54: lacrime non ho più, con cui sovente /
-cavar tumido dalle pomici: strappare lacrime agli animi più induriti. rosa
del passato, mi trovo con le lacrime agli occhi: lacrime di nostalgia e
mi trovo con le lacrime agli occhi: lacrime di nostalgia e di rabbia.
poroso. brancati, 4-95: grosse lacrime le rotolavano sulla faccia porosa. landolfi
: le sue [dell'innominato] lacrime ardenti cadevano sulla porpora incontaminata di federigo
di lana e di seta gocciolanti azzurrine lacrime intorno. d'annunzio, iv-i
(596): gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'aveme sparse
rumano, a pena mi posso dalle lacrime contenere. scarpelli, 1-69: volge
sazio! fracchia, 385: due lacrime posavano nelle sue cave occhiaie.
pianto, ed egli doveva risucchiare le lacrime, che, giù per le gote
el pianto, tanto più gli cascavano le lacrime. -mettere, menare qualcuno
16: o tu che con abbondanti lacrime e con li tuoi mal concepiti desideri
mille patti iniqui, con prieghi, in lacrime, in strida consumandosi, mentre del
: un valdarenuccio, diceva fra le lacrime; giura! ma caniccio caniccio. era
erano difese dalla truppa... lacrime, lamenti, corpi estinti, venivano
il fazzoletto, / raccogliendo le tue lacrime, possa / domani, ancora, s'
prece. moretti, 1-122: tutti ànno lacrime amare / sul ciglio e una prece
.., a pena mi posso dalle lacrime contenere, non per amore di quegli
un giglio, per alludere con le lacrime al giglio che col pianto si semina,
, i-9: tanto possono [le lacrime] / le disgrazie scemar, quanto le
coi fazzoletti in mano per asciugarsi le lacrime. moravia, 23-50: sono delle
occhi tu rivolti, miri / di lacrime la terra e sangue pregna. leoni,
8. gonfio di pianto, molle di lacrime (gli occhi). petrarca,
, / ben ch'avea gli occhi di lacrime pregni, / del cor dolente manifesti
alzando al cielo gli occhi pregni di lacrime: « o vergine santissima, aiutatemi
, ora taceva con gli occhi pregni di lacrime. -con sineddoche. benzio
occhi tu rivolti, miri / di lacrime la terra e sangue pregna, / e
-far uscire dagli occhi (le lacrime). cicerchia, xliii-320: degli
qual, vinta dalle false lusinghe, dalle lacrime finte, dai preghi continui, dai
a mani giunte e quasi con le lacrime agli occhi. -rifl.
a riposato e placido sonno, scordandosi le lacrime così proprie, ed a noi per
sanità ricorse, per disperato, con le lacrime agli occhi, a que'due bravi
. tarchetti, 6-ii-437: le nostre lacrime sono senza dubbio l'inconscio prevedimento d'
p. verri, 1-ii-146: le lacrime sparse alla morte d'azone erano un
di contentezza e, prevenuto da tenere lacrime, appena mi poteva rispondere.
, 6-i-359: gemme preziose [le lacrime] dell'affetto, retaggio esclusivo dell'
adriani, ii-227: pregandolo con le lacrime agli occhi la moglie nell'accom- pagnarlo
xxxiv-252: occhi mia, fate di lacrime un rivo, / piangendo quello ch'è
: a me la misera mia pietra di lacrime / e di fiori sarà prodigo amore
poi che da gridi e da infinite / lacrime alcun profitto non traeano, / a
suoi sputi, colaticci, sudori, lacrime, essudati, ai suoi profluvi d'emorroissa
emorroissa dannata. -flusso incontenibile di lacrime. belo, xxv-1-131: non posso
faccia con li oculi un profluvio di lacrime. bisaccioni, lx-1-26: il farò
ogni altro clamore. un profluvio di lacrime le inondava la faccia, lavando la polvere
. dannunzio, v-1-732: ruppe in lacrime. il suo primo singhiozzo m'echeggiò addentro
data e lui si profondeva in inchini e lacrime. -concedersi in abbondante libagione.
esprime un dolore acuto e intenso (le lacrime). scala del paradiso, 180
f. frugoni, 3-i-440: di queste lacrime, che versi profusamente, risparmia prudentemente
un liquido, in partic. di lacrime o di sangue; effusione, profluvio.
e la sua morte fu onorata dalle lacrime di lui e dal profuso pianto di tutta
mie vene. bacchelli, 13-727: le lacrime profuse dai vecchi occhi annegavan le parole
gli illustri natali..., ma lacrime terse, opportuni consigli, pietà profusa
, 2-134: gli sarebbe spiaciuto che le lacrime, che si sentiva pronte alle ciglia
, queste matrone le pronube, queste lacrime le congratulazioni. salvini, vii-5-7: nelle
, che la confortava e rasciugavate le lacrime. metastasio, 1-ii-429: a lui
egli aveva propriamente gli occhi rossi di lacrime. borgese, 1-23: di propriamente
1-47: ditte le parole, proruppe in lacrime,... cosa che tutta
madore / sugli occhi, le cui lacrime prosciuga / la brezza soffocata dell'amore.
vennero con esso i bersaglieri e con lacrime e con esequie proseguirono un morto che
. caviceo, 1-26: chi de lacrime non me accompagna e di favore non
, riconobbe il miracolo; e versò lacrime di penitenza e di tenerezza.
ella terse con man leniente / le lacrime ch'io feci a lei versare; /
/ ti protendean le coppe / delle lacrime. comisso, v-101: vicino all'altare
incontanente strigne e sana l'ardore delle lacrime e toglie via la produra. idem
sommo sire, / canzon facta con lacrime e dolore, / ingé- gnati salire
, sapeva pungere e ridere fino alle lacrime. alvaro, 19-70: i suoi
: usasi a significare la efficacia delle lacrime per muovere a misericordia non che ad
mento ne l'occhio, per pugnimento di lacrime crescono. di capua, i-512:
pratesi, 5-497: allora ritrovò le sue lacrime, i suoi tormenti e tutti gli
e io t'insegnerò a versare certe lacrime che tu non sai ». cicognani,
, 28-20: forse non fur [le lacrime] mai tante né tali / che
un puzzo te ne verrebbe, gitteresti lacrime d'allegrezza. boccaccio, dee.
della signora felicita minacciava un temporale di lacrime. 3. chim. punto
, a quattro a quattro le finte lacrime piangendo, con bel modo fece la
leopardi, 20-9: quante querele e lacrime / sparsi nel nuovo stato, /
beilerbei. boccalini, iii-194: le lacrime de'querelanti solo ne'giudici poco accorti
riferendo con sentimento e talvolta non senza lacrime la sua tirannia e la sua crudeltà
bruse tutte questoro, / e nostre lacrime spese / sian diaboli de l'alme
, scoppia a piangere e fra le lacrime si rabbonisce e si consola. nievo
era già sera. ella rabbrividì, le lacrime vennero a rigarle le guance.
sbuffi, insulti sanguinosi, scene, lacrime, svenimenti, rimorsi, urli, strepiti
. manzini, 18-77: temeva le lacrime come la grandine sul raccolto. e
, 79: quando io penso alle tue lacrime, mi sento addosso il raccapriccio del
è vana l'offerta; né le lacrime / del più puro e profondo occhio
e il petto di dietro e le lacrime strisciavano giù 'per lo fesso '.
piangere alcune rade, amare, difficili lacrime. montale, 2-30: si vede in
. -con riferimento alla pioggia o alle lacrime. -anche sostant. algarotti,
aveva raffittito. tozzi, vi-734: le lacrime che le bruciavano gli occhi raffittivano tutte
! ». pea, 5-46: le lacrime m'impedirono di veder bene e sbagliavo
-per simil. arrestarsi (le lacrime, il pianto). pirandello
così che pareva vicina a sciogliersi in lacrime. ma federico gliele raggelò, ribattendo
bocchelli, 18-11-614: veder raggiare fra le lacrime / un sorriso d'amore come il
marmo ho loro costruito con le mia lacrime / e con le fredde paure raggriccianti.
merita / lo sdegno, ma le lacrime. -secondo logica. restoro
bei lumi leggiadri ti attraversi, / e lacrime dai miei sì spesso versi, /
io-iv-83: la prencipessa, inondando di lacrime, altro non rispose, se non
a rantoli. svevo, 8-263: le lacrime furono interrotte dal singhiozzo violentissimo che s'
occhi, ch'or fortuna asconde, / lacrime triste della donna mia. petrarca volgar
naturali. bemari, 6-60: le sue lacrime erano cessate rapprendendosi in quella frase che
della forza rappresentativa delle sofferenze e delle lacrime altrui. c. carrà, 601:
. asciugare il pianto, arrestare le lacrime (anche per indicare l'atto di
e, sotterrato il marito e rasciutto le lacrime, se avea difetto, si fece
a sceglier quello che deve loro rasciugare le lacrime, alfieri, 1-365: hai sola
vedove a cui egli ha rasciutto le lacrime. svevo, 1-206: non le rasciugava
1-206: non le rasciugava [le lacrime] perché un gesto le avrebbe mostrate ad
f io. fermarsi (le lacrime). boccaccio, iv-104: come
. dall'acqua della lavatura, dalle lacrime del pianto (il corpo di una persona
. 4. asciugato (le lacrime); fermato (il pianto).
quei falsi suspiri e con quelle mentite lacrime cuoprono le lor frodi e i rasoi.
che si rannuvolano e fa ristagnar le lacrime negli occhi. -rasserenare il ciglio
singulto di gioia mischiò alle di lui lacrime liete il suo pianto festivo. rassetati che
e letter. far ritornare indietro le lacrime; asciugarle. bùgnole sale, 7-205
(il battito del cuore, le lacrime, il riso, un grido e,
manifestazioni esteriori: il riso, le lacrime, ecc.). -anche: misurato
neppure quando le rividi il viso rigato dì lacrime press'a poco come quello di yvonne
, gettati a terra, con lacrime oravano quello che costituì il suo popolo
fede. zuccnelli, 278: le calde lacrime che gittava dagli occhi, li sospiri
è quello! di qui nascevano quelle lacrime! questa è quella misericordia!
v-2-493: mi si riempivano gli occhi di lacrime razzanti che m'impedivan di vedere.
: per sentirsi razzolare il cuore dalle lacrime d'una donna, vuol essere un'
, cominciò subito con sospiri e con lacrime a far fede dell'interno umilissimo raccoglimento.
recenti / chiedono l'abito bruno / e lacrime e fiori ai viventi. betteioni,
iii-1-236: a la misera mia pietra di lacrime / e di fiori sarà prodigo amore
amici che non sapevano trattenere le loro lacrime. -per introdurre il discorso diretto
volta, s'era profusa ogni volta in lacrime di f sincero pentimento '.
redarguiti dalle mamme, si sciolgono in lacrime. c. e. gadda, 521
sembravano cicatrizzarsi nel cavo ormai asciutto di lacrime. -refezione scolastica: pasto fornito gratuitamente
esplosione di risa. corsini aveva le lacrime agli occhi e si reggeva la pancia per
un sogno. beltramelli, ii-250: le lacrime le inumidivano gli occhi, le rigavano
lacrime, merore e in veste nera. niccolò
da un moderno scrittore sono state gentilmente lacrime di venere chiamate. -manifestazione finale
notare l'efficacia d'una pagnottella sulle lacrime della ballerina, che con quel piagnucolìo
cavalier bretanni la regina / partia sorrisi lacrime e segreti. 9. privo
c. e. gadda, 6-206: lacrime brillarono, splendide repentinamente, sotto i
e molto dolcemente li basciòe; / de lacrime tucti li bagnòe, / co'li
); non sgorgare più (le lacrime). boccaccio, vii-79: o
struttura, infiammate di passione e rigate di lacrime romantiche; non così il 'canto
cuore agitato e cogli occhi inumiditi di lacrime. ma l'idea della loro obbedienza
4. figur. profluvio di lacrime. bencivenni, 4-78: uno riale
piangere, che ha versato tutte le lacrime (gli occhi). cicognani,
goccian per que'riarsi volti strane / lacrime: e parton con la fronte bassa.
quanto bene mi hanno fatto quelle poche lacrime! mi sento meno oppressa, meno
tergere un liquido, in partic. le lacrime, il sangue (per lo più
nella natura, ha già riasciutte le lacrime. piave, xc-316: fra cari amici
. 2. inumidire (con le lacrime, con il pianto). graf
corsini, 2-288: dicevano non senza lacrime che la sua [di montezuma]
. locuz. ribere la lacrima, le lacrime: reprimere il pianto (e,
di me, quanto rancore, / quante lacrime m'ero ribevute, / alla salute
in faccia. -ricacciare indietro le lacrime, reprimerle. marini, 127:
giovinezza risi / per ricacciare dentro le mie lacrime, / ché la pietà degli uomini
loro rifiorite instancabili. -rigare di lacrime (il viso, il petto).
2-26: il pecto in van di lacrime ricamo, / il è in vano,
l'infausta novella, poco mancò che in lacrime non si stemperasse, dappoiché conobb'egli
giova, nell'alta notte, con lacrime lei richiamare? / tutta nel verso vano
volto, / che, mischiato di lacrime, af lor piedi / da fastidiosi
là segnacoli di fiori disseccati o di lacrime. spesso nelle ore d'ozio..
che riconforti / queste luci ora in lacrime converse. marino, 1-8-71: nel diffidi
... e tra mezzo grosse lacrime / mi brilla il viso di riconoscenza.
124: a pena mi posso dalle lacrime contenere... per la cecità di
co- teste vostre invenie milanesi e le lacrime parlamentari e i mortaletti giornalistici, ripenso
rivedervi per la cagione mostrata, alle lacrime intralasciate ritorno. giov. cavalcanti, 62
ben chiamar caro, tanto mi costi di lacrime e di sudori e di molta amaritudine
, doppo molto pensare, con molte lacrime abbracciando quel tìglio e 'l ventre di
, anche contrariamente all'apparenza (le lacrime, il pianto). melosio,
. tommaseo, 1-168: iersera, lacrime della g. vuole, se muore
gran confusione. -indurre alle lacrime; spingere all'ozio. metastasio,
che perforasse quel panno. -cospargere di lacrime. boccaccio, 1-ii-18: assai volte
-intridersi (di sangue, di lacrime). leggenda aurea volpar.,
i suoi occhi si sono riempiti di lacrime. -essere in piena (un
un sentimento, il dolore, le lacrime). ghislanzoni, 17-85: le
infamia la madre d'erminia, in lacrime. -con riferimento a una metonimia
riferendo con sentimento e talvolta non senza lacrime... l'accoramento dei suoi
. versarsi (un liquido, le lacrime). salvini, 41-350: piango
occhi mi rifonde / sì che empierei di lacrime una pelve, / pensando d'onde
e colori nella rifrangènza d'un velo di lacrime. luzi, 11-151: lui [
, i-170: o letto, delle mie lacrime antiche / ver testimonio e de'miei
carducci, iii-25-196: quelle esposizioni di lacrime e singhiozzi in tante righe, mezze
, agg. ant. che versa lacrime, piangente. domenico da prato,
2. per estens. riempire di lacrime. baldelli, 3-35: queste cose
4. irrorare, impregnare di lacrime; bagnare di sudore, di sangue
6. solcare il volto (lacrime, sangue, sudore). boccaccio
fosse / fior bianchi e rossi, le lacrime belle. tasso, 7-19: in
, iv-i- 788: quelle due lacrime, che gli si formarono lentamente nel
quando le rividi il viso rigato di lacrime. savinio, 22-187: era a
formano delle cristallerie inverosimili, da quelle lacrime sguvite dal monte che subito righiacciano ah'
pensier folle, / tutta ognor piu di lacrime pur molle / fia mia vita,
-o rimaiuolo, questi piagnistei / si chiaman lacrime di coccodrillo. = deriv.
, iv-i-143: gli sembrava che le sue lacrime non gli scendessero sul cuore come un
che i rancori, le tristezze le lacrime i rimbrotti fra suo padre e sua
, 235: come non vi disfate in lacrime, a veder 1 vostri penitenti sugli
jahier, 225: chi pagherà le lacrime? chi rimedierà le afflizioni?
hasta tulit ». -consolazione delle lacrime o di un'altra manifestazione di sofferenza
de novo aperta la fonte de le lacrime e de li soliti suspiri, cum
roberto, 4-13: le sentirete [le lacrime] gonfiarvi gli occhi quando, molti
coi gomiti sui ginocchi, le colavano lacrime nere di rimmel lungo le gote e
caverne, ov'eran gli occhi, / lacrime uscian per la rimonda cassa.
-spuntare di nuovo (il pianto, le lacrime). giovio, 11-88: mi
era rimasto a guardar le smanie e le lacrime della moglie disperata, come un insensato
da l'aiere per il veloce moto induce lacrime, perché noi vedemo ch'el vento
escie la umidità renchiusa in modo de lacrime. ulloa [guevara], iv-26:
il custode del rincrescevol carcere de pietose lacrime me accompagnava, quando d'altro soccorrere
.. seguitava a ripetere con le lacrime agli occhi e rischiando di rincrudire il sospetto
appressa. lemene, ii-257: calde lacrime, caldi sospiri, / voi la fiamma
, e la miseria a ringhiottir le lacrime, e frenare lo sbadiglio.
4. reprimere, trattenere (le lacrime, un grido, un sentimento doloroso
2. che è colmo di lacrime. s s f.
3. sgorgare copiosamente (le lacrime). roberti, ii-305: non
davanzati, ciii-211: cessin tutte le lacrime e i sospiri / che per lo scolorir
di patrie persone. -riprendere a versare lacrime. cino, iii-94-5: ciascun giorno
, 5-4-143: gli uscimo prima le lacrime dagli occhi che le parole di bocca;
sapendo rintuzzare, sapendo tener nascoste le loro lacrime, secrete le loro pene,.
invece si riducono ad esternare le loro lacrime ciò significa che sono anime già giunte
del successo. 3. versare lacrime. chiabrera, 1-12-23: rimansi cassinice
anche: cadere giù profusamente (le lacrime). petrarca, 72-58: gli
la ricordanza de'miei peccati vegnendomi le lacrime, in tal modo sono confortato per
continuare a piangere; scoppiare nuovamente in lacrime. - anche impers. dante
. 4. secernere senza fine lacrime dagli occhi piangendo. 5. ferrari
con la particella pronom. riempirsi di lacrime (gli occhi). capuana,
ognora / la legge e bacia e di lacrime lava / e la
demonio, le gocciolavano giù per il volto lacrime etiliche. ripósta, sf.
], facendogli con abun- danza di lacrime solenni esequie e pregando dio per ogni
ripromessione. cavalca, 11-51: le lacrime sono terra di repromissione, alle quali
. betti, 173: tra riso e lacrime, riprorompevi / affetto umano, sole
dalla follia. monelli, 2-237: fitte lacrime gli piovvero per le gote scarne,
f. barbarigo, xxxix-ii-180: benedecte le lacrime e repulse / che desti degnamente a
infangate, con gli occhi pieni di lacrime che bruciavano, stremate e snervate, e
185: « non credere a queste lacrime! » gridò lo zio, come si
mio riscatto, lo pregai con molte lacrime che mi togliessi dalla servitù dì quel
bocca di tepida terragiglia / inghiotte le lacrime, / il cuore risente il sapore del
sé riserra. fagiuoli, i-io: delle lacrime ornai rasciuga il fonte, / ed
con la particella pronom. sciogliersi in lacrime, piangere a dirotto (e ha valore
me, / or gli occhi stanchi in lacrime si risolvino. bandello, 2-27 (
che si risolve in terra non merita lacrime. giraldi cinzio, £-42: come si
sangue de'beati fanciulli e de le lacrime de le misere matri, e per
. -fuoruscire dagli occhi (le lacrime). inghilfredi, 380: stringe
la lingua e 'l cor, le lacrime e i sospiri. tansìllo, 68:
fatto mio. -luccicare a causa delle lacrime che scendono sul volto. c
sopra la serietà luminosa dello sguardo: le lacrime avevano deterso le iridi. 7
scrisse parecchie lettere che avrebbero strappato le lacrime a ogni altra donna, non a
-spuntare di nuovo dagli occhi (le lacrime). bernari, 4-121: rispuntò
flusso di una secrezione del corpo (lacrime, sangue, orina, escrementi, ecc
versi corre così lenemente un rivo di lacrime che non vuol ristare e mormora e mormora
, si stracciò il manto, / e lacrime di rabbia e d'ira bebbe,
pianto, ed egli doveva risucchiare le lacrime che giù per le gote correvano a posarsi
rientrare nella bocca la saliva o le lacrime. tornasi di lampedusa, 238:
mi sento spuntare i singulti e le lacrime. gnoli, 1-79: oh, tu
grido nsvegliossi, / e tutto pien di lacrime trovossi. marini, i-355: videsi
ritenne e con viso rigido e senza lacrime così le parlò: « tu sai,
. -far trattenere a qualcuno le lacrime (con riferimento a soggetto astratto)
... rimirando, diciamo le lacrime non esser per se stesso con dolore,
mariotto albertinelli e lo ritorse, senza lacrime, mentre il suo volto da pallido si
/ o cruda morte, o lacrime vivace, / a voi ritorno; poi
/ la legge e bacia e di lacrime lava / e la ripone e poi,
, per simil.: fiotto di lacrime. petrarca, 30-22: mi struggon
padre. sercambi, 2-i-38: ristrinte le lacrime dentro, all'albergo della scala se
il latin sangue. -flusso incontenibile di lacrime (con valore enfatico). francesco
chi darà a questi occhi un rivo di lacrime perch'io possa dì e notte piangere
sudore che cola dal corpo, di lacrime che sgorgano dagli occhi; fiotto (
gli occhi tu rivolti, miri / di lacrime la terra e sangue pregna, /
cavalier bretanni la regina / parila sorrisi lacrime e segreti, / tra l'afosa caligin
, la menzogna, il romanzo, le lacrime, le piaghe. b. croce
/ a una vergine bionda imperlata di lacrime, / senta rombar per i silenzi
tempo parole, grida, gemiti e lacrime, e par che il cranio scoppi e
in braccio. -sgorgare (le lacrime). a. f. doni
piangere, in pianto: scoppiare in lacrime. -rompere a ridere: mettersi a
fratto rorante. 3. umido di lacrime; lacrimoso (gli occhi).
così dicendo sì forte rorava / de lacrime, che la defunta faccia / del pio
fu la bragia / ma con tutte le lacrime dell'alba: / nessun fiore fu
-gonfio di pianto, molle di lacrime (gli occhi). c.
una rosa. pascoli, i-385: le lacrime a dante noi vediamo anche quando a
-umettato, bagnato di saliva o di lacrime (la bocca, anche con una
singhiozzando clamorosamente maddalena, mentre calde lacrime le rigavano le guance e le disfacevano il
(e, per simil., di lacrime). fr. colonna, 3-449
. colonna, 3-449: illacrimabonda e de lacrime abun- dante rosulantime, revocava dolcemente l'
moretti, 1-923: lei aveva perfino le lacrime agli occhi. « insomma, sono
fossato. grancati, 4-95: grosse lacrime le rotolavano sulla faccia porosa. fenoglio
, il mio viso era bagnato di lacrime roventi d'amore di madre. carducci
cadeva in ginocchio dinanzi, bagnando di lacrime roventi la fredda mano scarnita che ella
vesciamento ne l'occhio, per pugnimento di lacrime crescono e addiviene per umori putridi che
rovescio di parmigiano. -emissione copiosa di lacrime. firenzuola, 300: fattosi con
abbandonato], in una soffogazione di lacrime, / l'atroce fastidio della vita e
2. per simil. pianto, lacrime (anche nelle espressioni rugiada lacrimosa,
un'altra sorgente di luce, alcune lacrime a rugiada. -cogliere la rugiada
xx-i-124: la bella faccia / di rugiadose lacrime bagnava. lauro, 2-63: iri
grazia rugiadosa. io. che versa lacrime; lacrimoso (gli occhi).
pupille? -cosparso, bagnato di lacrime (il volto, il petto)
-scherz. accompagnato da pianti, da lacrime. f. f. frugoni,
rigor ostinato. 11. incline alle lacrime, facile alla commozione. moretti,
moretti, ii-1094: borgese aveva le lacrime agli occhi. io avevo fama allora
nemmeno allora che mi venissero agli occhi le lacrime come a tanta gente dura di mia
miserabilmente minano, a pena mi posso dalle lacrime contenere. b. cavalcanti, 170
minano. 11. scoppiare in lacrime. boiardo, 2-14-3: fu per
si distrugga, la natura si serve delle lacrime come d'olio per ungere le mote
. locuz. -commuovere le rupi, trarre lacrime dalle rupi: riuscire a intenerire anche
.: flusso abbondante o inarrestabile di lacrime, di sangue. cambini, lxxxviii-i-364
la scesa. -scendere copiosamente (le lacrime). baldini, 5-86: vede
cotanti gran di sabolo, / quante lacrime ho sparse e in più abbondanza.
due appositi sacculi, due mezze porzioni di lacrime assolutamente paterne: che gli si rasciugarono
de'cari amici loro / versando tuttavia lacrime tenere, / ma non però fuor del
mercurio, r amore febbrile e le lacrime di tutte le couturières dell'altro secolo;
forma di massa scura o di lacrime; ha un odore e un sapore sgradevole
orazione / o per giunoniche donne / piangenti lacrime collettive. rebora, 3-i-137: come
sf. letter. ant. profluvio di lacrime. febus-el-forte, 1-30: riguardando quel
senza parole s'era messo a versare lacrime calde e salate che cadevano sulla spalla
: sentiva il sapore salato delle proprie lacrime. -che avverte un forte sapore
del sogno restò soltanto / un sale di lacrime vere. 11. gerg.
si pertengono a com> ensazione e a lacrime e a utilitade dell * anime; il
-diventare salice piangente: scoppiare in lacrime, commuoversi. gramsci, 6-255
, per consolarti comincerà dalla valle delle lacrime porre saglimenti nel suo cuore, nel luogo
. bonagiunta, xxxv-i-270: per lacrime ch'eo getto tutto coco, /
flemma salsa. savonarola, iv-308: le lacrime... sono salse. ventura
. cavalca, n-51: se le lacrime non puoi avere, abbi salutevole compunzione
qualche attimo, rendendola cristallina come le lacrime. slataper, 2-92: tu sai che
chiate denanti da essa e basatola con lacrime per alegrezza delle strade sanate, liberate
incolore ed è messa in commercio in lacrime e masserelle dure, friabili, gialle
e la vita, sudore e sangue, lacrime e sangue: comportare grande fatica o
qualcuno: ucciderlo. -piangere gocciole, lacrime o con o a lacrime di ammirato
-piangere gocciole, lacrime o con o a lacrime di ammirato, 1-ii-136: vediamo tuttodì
non abbia portato il suo tributo di lacrime a queste pagine., scritte col
in fin di vita. -stampare a lacrime di sangue: ricordare perennemente per l'
[isabella] / e di copiose lacrime lo bagna. nannini [ovidio],
ii-26: in un fiotto di sane lacrime la mera gli perdonò di cuore. pancrazi
al santo padre e lavargli di romantiche lacrime il sacro piede? pascoli, 113y-tit.
occhi le si riempiono così spesso di lacrime. 13. sacro per una
volgar., 12-50: certamente [nelle lacrime dei penitenti] ivi è odore di
43: stanco, non satollo / di lacrime angosciose e lunghi guai. poliziano,
tanta surci de acqua quanta hai gittate lacrime, ben te abunderria in tale mainera
fele, / pà- scommi sol le lacrime e 'l dolore, / né per dolermi
2-32: vedrete in un amante suspir, lacrime, sba- dacchiamenti, tremori. de
: gli occhi le si empirono di grosse lacrime, mentre uno sbaffétto di cioccolata e
giacomo da lentini, 52: se lacrime e pianto / de lo diamante frange
di sbertucciarsi, lei si asciuga le lacrime, lui si tampona col fazzoletto uno
i-588: la voce le si empiva di lacrime. egli era rimasto a udirla,
tanto si dispera e si desola / nelle lacrime immersa e nel dolore / l'orfana
trofeo di queste loro empie beccarie sono lacrime, sangue e fratture di quei inocenti
- sgorgare dagli occhi (le lacrime). lalli, 3-123: cosi
annunzio, iv-2-1360: un dolore senza lacrime, un dolore d'eroe, che
f. baroarigo, xxxix-ii-180: benedecte le lacrime e repulse / che desti degnamente a
si inumidirono di pianto, poi le lacrime scesero tranquille sulla sua faccia scarnita.
di me. carducci, m-19-312: le lacrime... piovevano da quegli occhi
, e col viso disfatto molle di lacrime corse fuori anche lei, dietro ah'
la scarsella. -cavare le lacrime dalla scarsella: essere facile a commuoversi
mesi estivi. -sgorgare (le lacrime). boccaccio, iv-33: abbondanti
scalpello nel dunssimo sasso. -versare lacrime. chiabrera, 1-i-358: torbido scaturisce
li abbiamo visti seguire con le lacrime agli occhi e l'applauso alle
vaghe giovani tirato in abbondanza giù le lacrime. sassetti, 284: a vedere poi
occhi o da una ferita (le lacrime, il sangue). -anche:
limoni. 4. velato di lacrime (gli occhi). pigiar etti
, gli occhi schermati da un velo di lacrime. 5. confuso e alterato
. -schiantare in singhiozzi: scoppiare in lacrime. beltramelli, iii-1059: tese innanzi
quella morte, a me fra le lacrime veniva la meraviglia e lo stupore di
quella morte, a me fra le lacrime veniva la meraviglia e lo stupore di
! ». schioccano baci, affioranti lacrime di commozione. iv-i-891: i vetturali
quegli spasimi convulsi del pianto, rasciugò le lacrime, terse la schiuma che s'affacciava
odore. -versare un profluvio di lacrime. brancati, 4-252: lo strinse
schizzandogli sulle guance un fiotto caldo di lacrime. calvino, 3-158: « tu
di rabbia, gli occhi che schizzano lacrime: « tu! impostore! »
-per simil. bagnare il volto con copiose lacrime. fazio, ii-39: di lagrime
altri ne facciano a miccino. -versare lacrime in abbondanza o, anche, eccessivamente
lontana, nel sud, / calda di lacrime e di lutti. donne, /
1 vecchi occhi di lei scintillavano di lacrime. -brillare nell'oscurità (gli
cortese e riverente molto, / di lacrime profuso, le gienocchi / piegando a terra
. scorrere copiosamente dagli occhi (le lacrime). dottori, 3-106: lagrimosi
. -sciogliersi in pianto, in lacrime, scoppiare a piangere, piangere dirottamente
particolare puerile che ci fa sciogliere in lacrime, e ci salva. beltramelli, iii-1067
el più bel velo, / che lacrime ne sparga ogni mortale? ariosto,
or sciolta e lenta. -sciolto in lacrime, in pianto, a piangere-, che
, asciutto. - anche: senza lacrime. lacopone, 66-37: vedenno el
a'suoi sancti piedi, con le proprie lacrime gli bagnoe e con li suoi capilli
panno. -in partic.: asciugare le lacrime (anche al figur. per indicare
sete a borraccia sdutta. -senza lacrime (gli occhi, il viso).
lungo il viso o il corpo (le lacrime, l'ac- spense la luce; chiuse
lenzuola, tenfracchia, 711: le lacrime le scivolavano rapide e tradeva la camicia
madre si sedea / contrai sepulcro di lacrime 'infusa. / con gran dolor lamentando
gialla e spolmonata? » -lasciar cadere lacrime. giov. soranzo, 148:
e -sgorgare dagli occhi (le lacrime). dandogli quel caldo temperato a
nella sera, insopportaro; e le lacrime le scolavano dagli occhi chiusi. bile,
ad or e il sen di molte / lacrime bagno. stigliani, 2-395: ben
mariotto davanzati, ciii-211: cessin tutte le lacrime e i sospiri / che per lo
: la vergogna le tratteneva [le lacrime] sulle ciglia come quelle goccie di rugiada
concorseno per vederla mosse grande copia di lacrime.
e copioso, traboccare (le lacrime, il sangue, la bile).
pavese, 10-76: tutti / hanno2-58: lacrime, sotto sguardi curiosi / non mi scoppiate
di pianto e nettò in un lavacro di lacrime quel- rallumacatura di amore. pascoli,
liquido organico, in partic. le lacrime, il sangue). guido
16. colare, scendere giù (lacrime, sangue, ecc.).
le dita la gota per sentire se le lacrime vi scorrano. moravia, ix-355:
-caduto giù dagli occhi (le lacrime). venditti, 1-105: le
erano ancora intrise di rugiada / di lacrime secretamente scorse. -scaturito dal
-corrosivo. papini, 27-419: le lacrime che non seppi versare nella prima vita
scottante. -cocente (le lacrime). brancati, ii-128: espulse
di bruciore scorrendo dagli occhi (le lacrime). sassetti, 394: andando
iv-2-39: chiedeva pietà, e versava certe lacrime ardenti come la lava, che gli
-per simil. emissione copiosa di lacrime (e ha valore enfatico).
la guancia per scrostareil sangue secco che parevano lacrime, pensavo se come clara erano tutte
strizzati non si vedevano più, le lacrime pareva uscissero dalle grinze d'una vecchia
: io, il cui vigore, in lacrime sommerso, era scurato e non potea
cibo); scendere sulle guance (le lacrime); defluire verso il basso o
sia / che versa sopra il rio lacrime tante, / io dirò ch'egli
la facciamo a piangere. non abbiamo lacrime, noi... siamo secchi come
. -a occhi secchi: senza lacrime. sinisgalli, 2-88: la mia
a occhi secchi, a ingoiare tutte le lacrime, è una forza che non mi
creda, / condannata a secernere secernere / lacrime sperma madreperla e perla.
vulgare consuetudine, oggi te invito a lacrime. nardi, 46: non avendo ardire
e là segnacoli di fiori disseccati 0 di lacrime. = voce dotta, lat
cuore agitato e cogli occhi inumiditi di lacrime. bacchelli, 2-v-504: l'esperienza ha
andogli incontro, con ispirazione / di lacrime e con pena atroce e ria, /
tempo, dall'avanzare dell'età, dalle lacrime versate, da una viva emozione o
(596): gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse
fatica, dalla nostra pena, dalle nostre lacrime, ti sarà fatta pagar cara.
non merita / lo sdegno, ma le lacrime. de dominici, iii-25: luca
sui mezzi di conservarla, aveva finto delle lacrime per commuovermi. bacchelli, 13-118:
mio cor semimorto, / tonde son lacrime e il vento sospiri / che la spingono
. rinaldeschi, 1-80: chi seminano con lacrime in allegrezza ricoglieranno. boiardo, 1-24-55
fortuna, / a ciò che sempremài lacrime versi! poliziano, 1-706: la fé
restare a bocca aperta e venir le lacrime agli occhi. stuparich, i-452: per
cannella, muschio, garofani do apparire le lacrime. muffa al naso'),
iii-325: franaperta la fonte de le lacrime e de li soliti suspiri, cum cesco
, 6-ii-417: quel volto sfigurato dalle lacrime e dal sentimento eccessivo del piacere, i
fanno groppo sul cuore; e le lacrime mi sprizzano soltanto come goccie di sangue.
decente povertà, di fazzoletti zuppi di lacrime, qualche cosa di sciapo e di
dalla tarantola patriottica e rompente daccapo in lacrime, s'adoperava il resto della sala
soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. -il tramonto, il calare del
leopardi, 2-61: oh quante / lacrime al nobil sasso [il monumento di
bellincioni, ii-i 16: risparmia le tue lacrime del core,
della cocitura di serpillo, asciuga le lacrime. crescenzi volgar., 6-119:
il cuore si risolse in una tempesta di lacrime, di singhiozzi, di lamenti soffocati
occhi un po'imbambolati che luccicano di lacrime con una facilità straordinaria tutte le volte
fatale andare: / sette fiasche di lacrime ho colmate, / sette lunghi anni,
colmate, / sette lunghi anni, di lacrime amare. d'annunzio, iv-2-1245:
'severoni'li abbiamo visti seguire con le lacrime agli occhi e l'applauso alle mani
. io t'ò visto piangeree morderti le lacrime sulle labbra colla sincerità cruda non mai
, o si sfacevano, filando in lacrime di fuoco e di luce morente.
/ s'accende in fiamme e in lacrime si sface. tesauro, 2-ii-210: cesare
cadistrugga, la natura si serve delle lacrime come d'olio per dere frutta
sicinio, 54: sfocando spesso con lacrime le nostre angoscie non solevamo molte volte
libidine, l'appetito sessuale. -versare lacrime. gava la sua rabbia addosso alle torri
bacchetti, 1-ii-496: sfogò le lacrime soltanto più tardi mente per forza
io porto sfogatrici / quelle [le lacrime] son talor. = nome d'
non potè'contenere né ritenere le lacrime. a. l. moro, i-157
in sospiri. -sfogarsi con le lacrime (il dolore). tesauro,
di pennello basti a far isciogliere in lacrime quella faccia che prima sulla tela si
la bella padovanina / e, fra due lacrime in sordina, / sorride al suo
un odore untuoso ai cera sgocciolata in lacrime. -raggrumato, rappreso.
-per simil. copioso versamento di lacrime (per lo più con uso enfatico
iperb. scendere in abbondanza (le lacrime). -prorompere (una risata)
647: gli astri sgorgavan come adamantine / lacrime dal profondo cielo. sanili, i-144:
enfatico o iperb. versare abbondantemente le lacrime. tagliano apposta in primavera,
per amore isgorgato, perché messer di lacrime d'allegrezza: « e io »,
, 1-220: il marchese, colle lacrime agli occhi, diede un ultimo sgorgo alla
di emozione, di commozione, di lacrime sempre mute e sempre simulate. 10
4. versare un profluvio di lacrime. ormai ammutolite [della tettoia] sopra
19-680: ora è là che sgronda lacrime come nodicò anche fuori dove giungeva il
, che me le raccomandai con le lacrime agli occhi, tanto ribrezzo io prendeva
3-144: hanno sguazzato a lungo nelle nostre lacrime. bacchelli, 20-256: bisognerebbe dirlo
formano delle cristallerie inverosimili, da quelle lacrime sguvite dal monte che subito righiacciano all'
ài... donate / le lacrime tue, le più buone? mi dànno
* edemi \ goldoni, iii-684: le lacrime non sono che un = voce
da un moderno scrittore sono state gentilmente lacrime di venere chiamate. fantoni, iii-77
: non fu la mia significazione senza lacrime e cordiali singulti, alli quali pur la
sgorga senza singhiozzi (il pianto, le lacrime). verga, 8-417: si
la pianura, / come le mie silenziose lacrime / su la tua sepoltura. cassola
tua sepoltura. cassola, 2-144: due lacrime silenziose le scorrevano lungo le guance.
di cerbio o scorze di cedro o lacrime di galbano o di silero o ellera verde
remedio mio sarà un rivo / di lacrime dolenti, nel qual vivo / contento sol
dette in un singhiozzare nervoso, senza lacrime, lagnandosi sconsolata come un bimbo.
di sin- gliocci e de le amare lacrime se gli ruppe il dolce sonno. ariosto
l. strozzi, 1-174: per le lacrime e signozi / son morto, e
, 5-iii-612: faceva nessuno sforzo contro le lacrime, non perlomeno contro i singhiozzoni.
mia! d'annunzio, iv-1-87: le lacrime incominciarono a sgorgare... ella
in questa forma cum grandi singiulti e lacrime incomenziò a dire. tebaldeo, son
sono fatte [le passioni] di lacrime e di sangue / e d'altro ancora
. gadda, 12-41: tutte queste lacrime, queste beghe, questi litigi continui fra
pe, mojti affetti, molte lacrime e molte delusioni, tale è la stodebole
, slanguì, smarrì, pien di lacrime inerti gli occhi stanchi e annebbiati.
sembravano sempre sul punto di riempirsi di lacrime. -che ha perso la vivacità
: una signora... ha le lacrime agli occhi, perché le hanno sequestrato
gote rosse, tumide, slumacate di lacrime. slumacatura, sf. sbavatura
senza sapere, se abbia da sciogliersi in lacrime o da smammarsi di risa.
carducci, iii-25-196: quelle esposizioni di lacrime e singhiozzi in tante righe,.
: rasciuga il pianto; smetti le lacrime. deledda, iii-765: il socchiudersi
-sparso in gran copia (le lacrime). bibbia volgar., iv-526
: piagnea la madre sua con smisurate lacrime e dicea: « oimè, oimè,
le smanie, i gemiti, le lacrime e tutte le smorfie degli innamorati pusilli.
, / allor che li occhi in lacrime ridenti / vi baciai con le labbra impallidite
almeno senza che gli altri vedano le lacrime e odano i gemiti nostri. linati
la madre levargli dal latte, gettono molte lacrime, e dandogli il pan sodo,
sì per vivere, ma con le lacrime in su li occhi. annotazioni sopra il
). carducci, iii-19-312: le lacrime... piovevano da quegli occhi
[il vento] le sue gioconde / lacrime della pioggia / lontana 17
grido; reprimere il riso, le lacrime. chiari, 5-126: soffocava i
prime rose primaverili. -velato di lacrime (gli occhi). tarchetti,
osservai che aveva gli occhi soffusi di lacrime. -coperto di una lieve peluria
f -rigare le guance (le lacrime). de marchi, i-io:
roberto, 1-17: grosse e cocenti lacrime solcavano le sue guance infiammate. alvaro
guance infiammate. alvaro, 8-251: lacrime di gelo le solcavano le gote.
i lidi. -rigato dalle lacrime. fratelli, 1-527: vede confusamente
gelida, quadrata faccia, solcata da lacrime roventi di vergogna e di velleità.
-traccia lasciata sul viso dallo scorrere delle lacrime. oddi, 2-prol.: per
zio, iv-2-39: versava certe lacrime ardenti come la lava, che gli
: fu allora che, sollevato dalle mie lacrime, io le raccontai tutto. vittorini
filippo, accompagnate da tremori, da lacrime, da sollevazioni, da estasi,
gictandose a li pedi de ulixe con multe lacrime e solluczi [var. sugliuzi
: coperto di sangue; intriso di lacrime. refrigerio, xxxviii-90: el non
conservassi el tempio. -avere le lacrime in sommo: il pianto facile.
pianto. pea, 5-46: le lacrime m'impedirono di veder bene e sbagliavo
-per estens. letter. flusso di lacrime copioso e irrefrenabile; pianto dirotto.
empie soróre, / o bagnando di lacrime le gote? 2. suora.
mi fa quasi bruciare gli occhi di lacrime. 7. curare, fare
ch'ella m'avesse lasciato per nascondere le lacrime che le innondavano gli occhi e che
-emettere parole, sospiri; versare lacrime; esternare i propri sentimenti.
li sospira di fuori. -versare lacrime. gherardi, iii-194: a lui
185: il poeta tripudia, s'asciuga lacrime di tenerezza, figurandosi laura sospirosa,
. papini, i-829: quando le lacrime sostarono, si asciugò il viso con
morte, -reprimere, soffocare le lacrime. non la sofferse, ma vi andò
spirto uscirà da tanta guer lacrime e signozi / son morto, e,
4-316: 1 solchi umidi delle sue lacrime perdute irritavano pazzamente la sua pelle essiccata
egli le strida, e'pianti e lacrime delle vedove e de'pupilli, oppressati dalle
riso); troppo copioso (le lacrime, il pianto). cavalca,
-fuoriuscire copiosamente (il sangue, le lacrime). passavanti, 63: tanto
corpo. 11. versare abbondantemente lacrime. dante, infi, 18-84:
vita serena / come una lava spandi le lacrime / di maddalena svevo, 8-838:
figlia antonia che continua ad irrorarmi delle lacrime che spande per la morte di suo
distesi per terra? -versamento di lacrime. fioretti di vite, 114:
spargea paludi. 9. versare lacrime. cavalca, 20-335: iscelse il
compunti, / a sparger su di noi lacrime e fiori. g. giudici
giudici, 13-44: di mattinieri pianti / lacrime a me spargete / nella fonda miniera
, 4-85: sui giornali si spargono lacrime amare nel ricordo di binda e di
, sul cui dorso si erano sparse le lacrime, rimase per l'aria, interdetta
. -sgorgare dagli occhi (le lacrime). rinaldo d'aquino, xlviii-48
sm. versamento di sangue, di lacrime. libro della natura degli animali,
: con gran devozione e spargemento de lacrime quisto gran miraculo spesso lo recontava con fi
carulte ondeggia. -che effonde, versa lacrime. fed. della valle, 1-46
4. versato, pianto (le lacrime). cesari, 1-2-pi: quante
e con grandissima contrarictione e sparsióne di lacrime. 3. fuoriuscita del sangue da
di acqua, di rugiada, di lacrime. baldelli, 3-29: avendo apollonio
petto. leopardi, 1-81: di lacrime sparso ambe le guance, / e il
ant. effusione, in partic. di lacrime. r. da sanseverino,
tanta devozione, afflictione, sparsure di lacrime et alta voce quanto potevano. =
: figura donde diriva il catarro, le lacrime, 10 starnuto, lo spaviglio,
ogni acqua spenge il fuoco. (poche lacrime, anco finte, bastano a placare
è tanto assuefatto al servaggio da separarsene in lacrime? -far versare il sangue d'altri
11. trarre, esalare sospiri; versare lacrime. bellincioni, cvi-268: or fatto
dell'unguento; / ioseppe li occhi di lacrime munge; / iesù 'nvolge ('l
9. offuscato, annebbiato per le lacrime, per il dolore, per la
noi. -versato, sparso (lacrime, pianto). rime anonime napoletane
che bruse tutte questoro, / e nostre lacrime spese / sian diaboli de l'alme
-versare in grande quantità le lacrime. giostra delle virtù e dei vizi
9. versato copiosamente (le lacrime); dirotto, inar6. folto
: gli altri signori tutti accompagnavano le lacrime di montezuma con lagrime tanto spesse che
colonna, 2-32: onde avien che di lacrime distilla / senza nova cagion per gli
/ forse l'assidua pioggia / delle lacrime mie vi rompe e spetra? foscolo
le scale, per non scoppiare in lacrime e dare spettacolo lì in mezzo alla strada
suo viso spettrale si rigò di due lunghe lacrime. -allucinato (uno sguardo
a chi parte, cuori spezzati e lacrime improvvise. rebora, 26: pupille
); scendere dagli occhi (le lacrime); stillare dalle mammelle (il
); scendere dagli occhi (le lacrime). marchetti, 5-54: il
. sciagurati! onofri, 11-83: lacrime d'oro è il cielo /..
di spirali, riceve in basso le lacrime penose, lentissime, della vittima,
foscolo, gr., i-287: senza lacrime a terra muta cadde; / ma
, si empivano delle tristi frequenti ultime lacrime. rapini, x-1-923: molti specchi mi
po'tetro. -luccicare per le lacrime (il volto). govoni,
340: la giovane, rasciugate le lacrime e scordatasi col tempo il primo amante,
a sponda del letto la faccia rigata di lacrime. borgese, 1-281: sebbene avesse
-suscitare il pianto, provocare le lacrime (una persona, un fatto,
nell'ora del dubbio. -versare lacrime. fenoglio, 5-iii-86: se aveva
fenoglio, 5-iii-86: se aveva spremuto due lacrime, le aveva spremute per se stesso
o da un intenso dolore (le lacrime). fr. zappata, 181
l'amava. goldoni, ix-274: queste lacrime mie dal duol spremute / di vedervi
, 9-354: poi, come le lacrime spremute dalla mia rammendatrice, l'umanità spreme
le tue fuggitive dolcezze a mari di lacrime, a milioni di sospiri, a sprezzo
d'acqua. linati, 13-140: grosse lacrime cominciarono a sprillare da'suoi occhi lipposi
o a stille (il sangue, le lacrime, il latte, il sudore)
. parise, 5-181: due grosse lacrime gli son sprizzate dagli occhi.
-versato a goccia a goccia (le lacrime). piovene, 1-19: io
se gli venisse dal sudore, dalle lacrime o dalla spruzzaglia delle ondate che si
diluvio. brancati, ii-121: le lacrime... gli piovevano a spruzzi sulle
zazzerine. nievo, 423: esse [lacrime] bagnarono tortuose la cipria di cui
, 3-18: gli occhi pregni [di lacrime] un bel purpureo di un prospetto apponendovi
); iniziare a sgorgare (le lacrime). re una serie di interruzioni e
controllo di un elenco di dati, lacrime. eseguito apponendo un segno a fianco del
che escano del corpo umano: le lacrime dagli occhi, i mocci dal naso,
maria maddalena de'pazzi, vi-55: le lacrime irrigheranno i sua occhi e squallideranno la
orribile. -colare giù (le lacrime). fracchia, 302: due
. fracchia, 302: due grosse lacrime si staccarono dall'angolo degli occhi di
sono camaldolesi. 14. trattenere le lacrime; asciugare gli occhi dal pianto.
; smettere di sgorgare dagli occhi (le lacrime). casoni, 27: non
ammassan sui ceri spenti / grondanti le lacrime pallide, morte, e non cadono,
forma molte isole. -trattenere le lacrime. maratti zappi, ni: il
che piovono / dagli occhi languidi / lacrime a staia? palazzeparendogli già di noverare
, 15-2-m: la prima di quelle [lacrime],... splendeva come
un fazzoletto di bucato per asciugare le lacrime di un'infelice creatura che si stemperava
mai si fosse stemperata così violentemente in lacrime. -placarsi, trovare sfogo e
alfieri, 11-44: gli occhi in lacrime stemprinsi. a. boito, 1-682:
stente. pasolini, 22-i-494: stente / lacrime mi bagnano la pagina.
, e rat- tenenao a stento le lacrime. carducci, ii-1-197: dallo stipendio
: ogni cruccio rodente / dall'anima [lacrime] stergete. = comp. dal
: se queste mie parole / e le lacrime mie te son piaciute, / io
luogo a pancille, / e di lacrime stille / gli occhi lucenti per gran doglia
son rarefatti -lacrimante, gonfio di lacrime (gli occhi); pian1- i-88
umore fisiologico, anche patolocia (le lacrime, il sangue, il sudore; e
papini, 27-1186: accorrevano regine in lacrime e pastore stillanti di grazia. buzzati
in padova. 7. versare lacrime. -per estens.: manifestare una
, stillò verso l'aria del mare due lacrime. -in un contesto iperb
fuor per le pupille / stillavano le lacrime in gran copia. burchiello, 87:
. 2. versato profusamente (le lacrime). agostini, 1-108: che
della penitenza. -inondato di lacrime (gli occhi). grillo,
parigi venivano... a stimolare le lacrime delle signore i romanzi di ottavio feuillet
bornio da sala, xxxix-i-265: quante lacrime indarno sparse avete, / quanti straccolli
manifestazioni di un'emozione; trattenere le lacrime, il dolore. sannazaro, iv-126
comp. dall'imp. di strappare e lacrime (v.). strappalana (
cemuschi preso da smanie, non senza lacrime e strappamento di capelli, cose tutte
n. 2. -strappare le lacrime a qualcuno-, v. lacrima, n
. riversarsi copiosamente sul volto (le lacrime). ghislanzoni, 17-124: i
troncarono la voce, un torrente di lacrime straripò sulle guancie paffute e rubiconde.
al fondo, sopraffatta, rompendo in lacrime senza freno, straziando le rose con le
movendosi dei miseri lo stridere / e lacrime che correno a lo sti- gio.
miracolo; allora raddoppiano le strida, e lacrime desolate si vedono scorrere in tal quantità
incontanente strigne e sana l'ardere delle lacrime e toglie via la produra. lapidario
stringi e frena. -trattenere le lacrime. maestro sanguigno, 86: al
-colare (un rivolo di pioggia o di lacrime). leopardi, iìi-322: il
il petto di dietro; e le lacrime strisciavano giù 'per lo fesso'. pea,
,... paolo aveva sentito le lacrime bagnargli il viso. 4
, la riga segnata sul volto dalle lacrime (e ha valore enfatico).
e inacquerei il mio vino con le lacrime! nievo, 4-147: il mio cuore
di tenerezza così struggenti, miste di lacrime e di singhiozzi mal frenati, che
strutta in bocca. -struggersi in lacrime, in pianto: piangere a dirotto,
panni ch'a strugger s'abbia in lacrime. pascoli, 474: non possiamo nel
lontana, nel sud, / calda di lacrime e di lutti. ottieri, 3-154
. - essere ricoperto di lacrime (il volto). del carretto
per asciugare il sudore del volto o le lacrime (e tale uso risale a roma
-farsi sudario degli occhi altrui: asciugarne le lacrime. fra giordano, 2-186: si
chiamar caro; tanto mi costi di lacrime e di sudori e di molta amaritudine.
tocca. 6. tergere le lacrime dal viso di chi piange lambendole o
, e suggi lieve / le mia lacrime calde dalle ciglia. 7.
. cristoforo armeno, 1-293: « le lacrime » alla moglie disse, « sono
ingordigia di lui, né poteva dargli che lacrime, che un'accorata supplicazione.
ed alle genti svela / di che lacrime grondi e di che sangue. manzoni
, 460: rilessi la vostra lettera con lacrime più amare di quelle che gli occhi
: gli occhi mi si riempivano di lacrime e il petto mi si svuotava dalla
12. ant. essere asciutto di lacrime (l'occhio). bibbia volgar
lunga distesa, curvo, con le lacrime rapprese sulle guance, è apparso conte.
prenderò i vostri sospiri e le vostre lacrime per fortunata ricompensa del tormento. michiele
cavo delle tue orbite / brillavano lenti di lacrime / più spesse di questi tuoi grossi
e con furia. -avere le lacrime in tasca: v. lacrima, n
infangate, con gli occhi pieni di lacrime che bruciavano, stremate e snervate e
, quantunque bruttissime. -contenere le lacrime, il pianto. 5. giovanni
si addormentano dopo una gran tempesta di lacrime e sono disperatamente orgogliosi del dolore patito
caccia. ariosto, 34-75: le lacrime e i sospiri degli amanti, / l'
medici, 12-91: quivi di dolce lacrime il mio petto / bagno e nutrisco il
ta minacciava un temporale di lacrime. nievo, 457: mi sentii
tale, che durò fatica a tener le lacrime. -con sineddoche.
: non meno tenera, eccettuate le lacrime, fu la separazione di renzo e della
, in partic. dal sudore, dalle lacrime, ecc. - anche rifl.
corpo o anche il sudore, le lacrime (anche con riferimento alla cessazione del
le vecchie madri che si tergono le lacrime di dolore. gadda conti, 2-210:
di applausi misti ad un nubifragio di lacrime ardenti fra i quattromilaastanti. pascaretta, 2-227
nel fosso. -luccicante (le lacrime). molza, 2-39: tìnsero
hai le penne ancora asperse, / lacrime ardenti e terse / ventilando ne scuoti,
, 10-ii-437: o letto, delle mie lacrime antiche ver testimonio. a. tiepolo
sua figura / e dagli occhi le lacrime che versa / da far pietoso un
enorme. alvaro, 20-125: le lacrime le avevano impiastricciato la tintura vischiosa delle
odio inveterato contro di lei, forse quelle lacrime l'avrebbero tocca e fatta smettere.
pennello basti a far isciogliere in lacrime quella faccia che prima sulla tela si
uso iperb. profluvio; flusso copioso di lacrime, di sangue, di orina,
mio, così piagato / fa di lacrime un torrente, / come dal santo costato
folla, e di colpo grondavano grosse lacrime di cera sulla tovaglia dell'altare.
iv-157: gli occhi le si empirono di lacrime, posò il tovagliolo sopra la tavola
niente a far traboccare di nuovo le lacrime. - sporgere in fuori
i navili. 20. versare lacrime copiosamente. -anche al figur.,
moravia, iv-256: dagli occhi dipinti due lacrime impure scivolarono sopra il suo viso denso
'umoristico', il riso tra le lacrime, -non rispondeva alle generali disposizioni d'
. bacchetti, 2-i-386: si ribevve le lacrime e tranghiottì i singhiozzi.
129: lo si vedeva trangugiare le lacrime che non gli uscivan dagli occhi bruciati
3. far prorompere in lacrime. vìani, 19-659: il solo
solo pensiero del tradimento mi trarompe in lacrime d'ira. 4. intr
... un marmocchio tutto in lacrime. fenoglio, 5-i-471: tito fu accanto
che voi. -far sgorgare le lacrime, suscitare il pianto. piccolomini,
le fronde lacrimavano e quelle miriadi di lacrime adamantine riscintillavano al chiarore lunare trasfigurando la
di cominciare a dipingere. e delle sue lacrime, allorché si metteva a tratteggiare un
altrove. gozzano, ii-355: le lacrime le scendon, sul visino, / su
: la madre non si intenerisce alle lacrime inconsapevoli dell'innocente figliolina, che ha
gli trema. fracchia, 711: le lacrime le scivolavano rapide e trasparenti sulle gote
2-156: figura donde deriva il catarro -le lacrime -lo starnuto -lo spaviglio -il tremito -il
leandreide, lxxviii-ii-385: e la nutrice le lacrime aborte / cum tremolente dita gli assiugava
bruna. -sgorgare luccicando (le lacrime). carducci, iii-23-11: non
gloriosi applausi. 6. versare lacrime per sfogare una pena, una sofferenza.
e più alto? -il versare lacrime per le pene amorose (inteso come
senza volerlo, a tutti quanti le lacrime dagli occhi. gozzano, i-1267: addio
cantar prescrisse, / gridare in belle lacrime disciolti: / oh fortunati, che
4. per estens. copioso versamento di lacrime (e ha valore iperb.)
cambio di buffetti e guanciate dà saliva e lacrime. = deriv. da truffa.
gesuita, la principessa, ormai con le lacrime agli occhi, fece un ultimo tentativo
sudato, e i suoi occhi pieni di lacrime. 2. per estens.
a un pianto dirotto, scoppiare in lacrime. aretino, 20-175: levando
xx-5-31: quinci avviene che potemo con lacrime satisfare alla turbata volontade. caro,
su orride piaghe l'umana / pietà senza lacrime compiva prodigi ignorati. -angelo
che escano del corpo umano; le lacrime dagli occhi, i mocci dal naso,
i-588: la voce le si empiva di lacrime. egli era rimasto a udirla,
oppresso che non arrivava a trovar le lacrime. 2. del tutto simile
11. bagnarsi di pianto, velarsi di lacrime (gli occhi). emiliani-giudici,
. 2. intr. velare di lacrime. liburnio, 13: ciò.
umidezza. 4. figur. lacrime, pianto. venuti, lxxxviii-ii-675:
in partic.: muco, catarro; lacrime. boccaccio, ii-proem: gli
suono. 2. velato di lacrime, di pianto (gli occhi).
2. velato o bagnato, rigato dalle lacrime (gli occhi, il volto)
. egli ha avvertito l'umidore delle sue lacrime. 2. presenza nell'aria
risi / per ricacciare dentro le mie lacrime, / ché la pietà degli uomini
giacomo da lentini, 52: se lacrime e pianto / de lo diamante frange
- in partic. con riferimento alle lacrime, al pianto (per lo più con
: / vergine, tu di sante / lacrime e pie adempi 'l meo cor lasso
. tasso, 4-75: le nascenti lacrime a vederle / erano ai rai del sol
: di tal genere d'umori sono le lacrime, la saliva, i sughi mucosi
un odore untuoso di cera sgocciolata in lacrime. -molto grasso o abbondantemente condito
d'annunzio, 3-67: quando le lacrime si arrestarono, la quiete della rassegnazione
stare per sgorgare, per scendere (le lacrime). - anche in un'espressione
, dopo aver asciugate in segreto le lacrime, alzò la testa, come si svegliasse
l'impiantito. -il prorompere delle lacrime. g. raimondi, 7-30:
. e forse avvertii l'urto delle lacrime dentro gli occhi. -pressione del flusso
la occhi, da cui sgorgano le lacrime). morte). ser
urna beva, quantunque dura, / lacrime, e quanti stilli vaghi odori / l'
e, soprattutto, valle di o delle lacrime o lacrimosa, che ricalca l'espressione
figli: poi trammi da questa valle di lacrime. de sanctis, n-71: ira
5. per simil. fuoriuscita delle lacrime. caviceo, 1-6: scritta e
1-6: scritta e non senza varco de lacrime l'amorosa littera, e sigillata come
-organo attraverso il quale sgorgano le lacrime, viene emessa la voce o fuoriesce
-aprire, dare, concedere il varco alle lacrime o alla voce-, prorompere in pianto
... e scendono buone / le lacrime sulle gote. -figur. digressione,
... veggendo piover giù le lacrime a quattro a quattro, e udendola dir
esprimere una sola parola, et usa le lacrime in questa vice. m.
novellamente uccisi furono constrette d'asciugare le lacrime, e spogliare il doloroso vedo- vatico
sotterrato il marito, e rasciutto le lacrime, se avea difetto, si fece curare
. -inumidire gli occhi (le lacrime). berchet, 34: del
, penetrò, tìacchelli, 1-ii-273: le lacrime gli velavano gli occhi, rade,
bisogno. 18. inumidirsi di lacrime o, anche, offuscarsi, intorbidirsi
gli occhi le si velavano presto di lacrime. 19. ricoprirsi di una patina
di canne palustri. -bagnato di lacrime (gli occhi). p fortini
-patina di ghiaccio; velo di lacrime; lieve strato di neve.
lei, con una velatura cristallina di lacrime. pirandello, 7-529: e allora quella
fiorire artifiziose fontane. -profluvio di lacrime. v. colonna, 1-55:
ai propri sentimenti, al dolore, alle lacrime, ecc.; prorompere in un
eminente suo grado, e con le sue lacrime, preludeva alla giustissima e dovuta compassione
. -spuntare, sgorgare (le lacrime). m. palmieri, 1-29-1
fracchia, 771: alla mamma vengono le lacrime agli occhi. 20. attecchire,
per simil. rigare il volto (le lacrime, il sangue). anguillara,
il volto, / che, mischiato di lacrime, a'lor piedi / da fastidiosi
teti in sen. -far sgorgare copiose lacrime dagli occhi. petrarca, 279-10:
. -fuoriuscire dagli occhi (le lacrime). rinaldo d'aquino, 118
miei amici specialisti. -prorompere in lacrime, in sospiri, in singhiozzi.
versato. -profuso abbondantemente (le lacrime). boccaccio, ii-328: e
pascono, / né già d'incenso lacrime ed amomo. 2. articolo
fortuna, nelle case s'invecchi con lacrime, merore e in veste nera.
dolce, / gli occhi hai pieni di lacrime! che pianto / albero che dia ombra
abbagliante. -bagnato, impregnato di lacrime (gli occhi). - anche:
: gli sembrava che le sue lacrime non gli scendessero sul cuore come un
tasca per prendere il fazzoletto onde asciugarsi le lacrime, le dita le s'intrisero d'
, ma cogli occhi veramente pieni di lacrime. da vent'anni non si era mai
labbra vive. -copioso (le lacrime); dirotto (il pianto).
si gettò, ove con gliocchi pregni di lacrime in queste voci proruppe: « ahi sventurato
, nel sud, / calda di lacrime e di lutti. donne, / laggiù
. per estens. far sgorgare; effondere lacrime in gran quantità (gli occhi)
sabbiosa del terzo girone, laddove scorrono le lacrime che il veglio goccia da tutte le
ininterrotto e copioso di sangue o di lacrime (con uso iperb.).
simil. fiotto di sangue; rivolo di lacrime; spruzzo di orina. p
a stare in zenogione, / con lacrime, con pianti e le braze in croxe
più bellicoso achille occhetto. perché versar lacrime? il partito ha tenuto sullo 'zoccolo
viene portato indurito in minutissime zollettine, o lacrime. = dimin. di zolla.
3. intridere il fazzoletto (le lacrime). tozzi, ii-277: isola
, sempre sensuale; anche quando le lacrime quasi le rimbalzavano lungo le guance,
queste processioni. -inondato di lacrime (il viso, gli occhi).
sue vecchie guance luccicavano impregnate, zuppe di lacrime. -ant. ubriaco, pieno
intriso di acqua, di sudore, di lacrime, ecc. (un indumento,
di invito alle grida di entusiasmo e alle lacrime di virile pietà, che è in
). arbasino, 23-576: macché lacrime socialcristiane su qualche fatalità classista propizia solo
. idem, i-730: due grosse lacrime le discesero lungo le guance, rigandone
frequent. (e richiama l'espressione lacrime di coccodrillo, per cui v. coccodrillo
starnone, 10-51: anche i fiumi di lacrime che le aveva fatto versare subito dopo
milano) « le caratteristiche fisico-chimiche delle lacrime cambiano: le ghiandole che le secernono
6-143: il carducci denunciava i cuoricini stillanti lacrime e sangue, esulcerati dal nulla de-amicisiano
, detergersi il sudore, asciugarsi le lacrime, ecc. b. machiavelli
si riempie di presagi oscuri, e le lacrime scorrono irresistibili, inspiegate. g.
agg. ant. destinato a raccogliere le lacrime versate per i defunti.
piangendo i lor morti, riponevano le lor lacrime. = deriv. da lacrima.
e si eccitano sgomitandosi e ridendo fino alle lacrime. stereo a palla. de crescenzo
il gelo, gli occhi pieni di lacrime. = dal ven. rantegar,
: scatena [l'erba ambrosia] lacrime, starnutierespiroaffannoso. sista già valutandol'opportunità
na slacrimato, agg. privo di lacrime. s. ballestra, 2-205
se ne strabatte di lei e delle sue lacrime. r strabiliante (part. pres
versàbile, agg. che si manifesta con lacrime (un dolore, la commozione,