il foco / che mi disfà per lacrimar ch'i'faccia. ariosto, 39-83
ed io, già stanco / di lacrimar, gli occhi enfiati atturo / per
. d'annunzio, ii-589: ella col lacrimar degli occhi suoi / tocca tutte
sui raggi il sole, / stanchi di lacrimar mi chiude il sonno; / vision
ghirlande infiorilo; / ma del mio lacrimar lo inerbi e incespilo. / -volgi in
? ecco didone / ridotta alfine a lacrimar. non basta? / mi vuoi supplice
spirti. sannazaro, iv-180: altro che lacrimar gli occhi non ponno, / né
traditor ch'i'rodo, / parlare e lacrimar vedrai insieme. boccaccio, dee.
su 'l fratei piangendo / l'eliadi suore lacrimar l'elettro, / e crebber pioppe
occhi... / stanchi di lacrimar mi chiude il sonno, / vision crude
accorta, / s'avvien ch'amore a lacrimar mi tiri. ariosto, 30-2:
mei tri- st'occhie folte / de lacrimar lo dolor che me fède. ariosto,
notte che stringe le cortine / sul lacrimar dell'ombre / per forme indefinite /
glie mei trist'occhie folte / de lacrimar. nuccoli, vii-708 (15-7):
ch'io rodo, / parlare e lacrimar vedrai insieme. b. davanzali, i-396
54: eccovi presente un'acutezza da far lacrimar gli occhi, gricciar i capelli,
. corsini, 4-63: sol margherita in lacrimar dispensa / l'ore, e non
, infiorilo; / ma del mio lacrimar lo inerbi e incespilo. grafi, 7-411
la notte che stringe le cortine / sul lacrimar dell'ombre / per forme indefinite.
, / tal che ancora a lacrimar m'invita. cariteo, 307: non
monti, 19-224: intero un sole al lacrimar si doni; / poi con coraggio
corsini, 19-25: preser qui a lacrimar meste le donne, / e vedendosi involte
oro i crini / fanno l'invidia lacrimar sovente. testi, i-43: contro a
corsini, 19-25: preser qui a lacrimar meste le donne, / e vedendosi involte
ché ognor che io i j lego a lacrimar mi forza. sbarbaro, 1-184:
e martiri! / ah che fu meglio lacrimar per lui / che gioir per qualunque
ogne terren sì rutto, / le vite lacrimar tutte tagliate, / chi non dirla
ardore, / e tra gli affanni un lacrimar contento; / piaga nascosta e colma
/ dive, a'consigli e al lacrimar s'adiri, / vi ricopra il mio
notte che stringe le cortine / sul lacrimar dell'ombre / per forme indefinite /
taccia. 15. locuz. lacrimar sangue: sentirsi sopraffatto da un dolore
l'amoroso affetto, / dal dolce lacrimar de'luscignuoli / via più desto a pietà
terren sì rutto, / le vite lacrimar tutte tagliate, / chi non diria
~ un momento / fortuna sforza a lacrimar chi ride. castiglione, 106:
landulfo di lamberto, 211: di lacrimar mi sazio [o napoli] / per
offusca, / che non sian state a lacrimar sospinte / per vedersi dipinte / di
terren sì rutto, / le vite lacrimar tutte tagliate, / chi non diria
e le pinzocarie, / il pronto lacrimar, la poca fede. casti, iii-185
'l fratei piangendo / l'elìadi suore lacrimar l'elettro, / e crebber pioppe
mei gli racconti, / che pietà al lacrimar non li su- btangie. strafiarola,
/ e canto e sono / e lacrimar doveria. pontano, 92: mi è
di lor pupille insidioso inondi / di lacrimar secreto. carducci, iii-1-25: or
pesaro / il fremito ridendo e il lacrimar. gioberti, 4-1-332: chi critica
perché in un momento / sforza a lacrimar chi ride. cellini, 1-20 (60
/ la qual maria conduce / a lacrimar il tempo speso in vano, /
aspetta? / soccorrer qui, non lacrimar accade. molza, lxv-24: frenate il
martiri! / ah che fu meglio lacrimar per lui / che gioir per qualunque,
mossi avria a compassione, / veggendol lacrimar sì rottamente. -fittamente e confusamente
/ la qual maria conduce / a lacrimar il tempo speso invano, / cum gran
mei gli racconti, / che pietà al lacrimar non li sub- tangie.
traditor ch'i'rodo, / parlare e lacrimar vedrai in seme. idem, purg
per mia fede, / andar pensoso e lacrimar sovente. -letter. ciò che
silenzio alquanto, / di nuovo a lacrimar per forza torno. -far smettere di
alma non sleghi / mettendo fine al lacrimar ch'io spando?. -slegare la
sempr'è meco, / ché per gran lacrimar son quasi cieco. -ciò che
quando domizian li persequette, / sanza mio lacrimar non fur lor pianti; / e
ogne terren sì rutto, / le vite lacrimar tutte tagliate, / chi non dirìa
notte che stringe le cortine / sul lacrimar dell'ombre. -avvitare con forza
mei gli racconti, / che pietà al lacrimar non li subtangie. = comp.
/ l'aere tempestare, / e quelledonne lacrimar ciascuna. -impers. scatenarsi con
silenzio alquanto, / di nuovo a lacrimar per forza tomo. g. michel
sue tenera prole, / ma del suo lacrimar unqua riposa / anzi meco si duole
altro viaggio, » rispuose poi che lacrimar mi vide, / « se vuoi