accappiava la vita, ravvolta entro un lacero saio, con un canapo e a questo
foglia e foglia / chino la fronte e lacero la spoglia. redi, 16-i-9:
schiuma. nievo, 125: un uomo lacero e grande con una barbacela grigia sperperata
gruppetti, con gambo allungato, anello lacero in alto, cappello pianeggiante o convesso-campanulato
corpo, stanco ornai, fragile e lacero, / el suo riposo nell'urna disidera
sangue immonda. marino, 265: tutto lacero il corpo / di profonde ferite e
[il cavallo] stava un uomo lacero e grande con una barbaccia grigia sperperata
fo in pezzi il lesso, e lacero l'arrosto. basino (meno
/ senza posa o ristoro, / lacero, sanguinoso. giusti, iii-113: dall'
1 bombardieri del campo, l'avevan quasi lacero, e l'areb- bono rovinato.
borea impetuosamente / alla ventura il lacero naviglio / senza guida correa,
fuori pronto a morire: bracalone, lacero, scapigliato, fumante. pratolini,
una vela, una stoffa): tutto lacero, pieno di strappi, molto logoro
che dessero mai loro né pure un lacero brandellino di panno. fogazzaro, 2-351
vela il vostro di cre- spone / lacero ferraiolo, / andrete a rischio d'ir
, colmo di dolore, rinvolto in lacero bruno. redi, 16-viii- 270
fosse caduto d'alto e fosse calterito e lacero. idem, 9-55: le
[il puledro] poi stava un uomo lacero e grande con una barbacela grigia sperperata
di rame? marino, vii-551: lacero avea, quasi farsetto, indosso, /
, di biancheria; abito logoro, lacero, misero (e viene usato altresì
più quel tempo. marino, vii-551: lacero avea, quasi farsetto, indosso,
visiva, / quantunque intorno cincischiato e lacero, / finché gli resta la pupilla intatta
un cristo legato alla colonna e tutto lacero da'flagelli. menzini, 5-120: san
4 vagina 'e * lacero '. colposaménte, avv. in
accappiava la vita, ravvolta entro un lacero saio, con un canapo e a questo
logori momenti della consecuzione, del tempo lacero, morto. anzitutto: le due «
. consumato, logorato, roso, lacero, frusto; rovinato (anche negli
bizzarro il testo / di quel volume lacero e tarlato. giusti, i-257: m'
fa viveva a parma un vecchio violinista lacero e randagio chiamato migliavacca, cieco,
veste di cordoglio: abito dimesso e lacero che nell'antica roma era indossato dagli
un cristo legato alla colonna e tutto lacero da'flagelli. giusti, v-266: quanti
vocaboli è arrivato al punto che un abito lacero e sudicio si dice: * eh
fa viveva a parma un vecchio violinista lacero e randagio chiamato migliavacca, cieco,
procaccia, un guardaboschi, un ragazzo lacero che pascola un magro gregge,..
ii-54: non solamente l'imperio era lacero e dismembrato, ma l'autorità imperiale
, eruttante di esplosioni, gemente pel lacero dei siluri -tutto un orrido ventriloquio di
... san biagio dai pettini lacero e scamato; sebastiano pieno di
graticola, arso, incotto, crepato, lacero e disonnato. = cfr. istrice
io, la terra] ho il corpo lacero e distrutto / dal crudo aratro e
le nude ossa, e risaldogli il lacero corpo, rimpolpandolo d'una carne fresca e
fur lauree chiome, e 'l sen lacero e franto. a. verri, ii-49
, egli apparisce durissimo corpo e tutto lacero e frastagliato. manzoni, pr.
/ e molte capre in terra a morte lacero, / delle pecore in aria scaglio
vestito frusto ', cioè * consumato, lacero '. de marchi, iii-1-341:
/ crescente dizionario / tutto sfondato e lacero / dalla gi- gliana rabbia, /
pensando a colei che 'l cor m'ha lacero, / divento un ghiaccio, e
impallidisce il cedro antico / e con lacero sen lagrima il fico. carducci, 430
far giustizia sommaria dell'assassino, pallido e lacero dalla lotta, che i carabinieri menavano
, 4-2-246: nel suo contorno un poco lacero non distinguendosi intera l'epiglottide né i
vena giugolare interna al livello del foro lacero posteriore, nel sito ove riceve l'estremità
chi senza capo, e chi altrimenti lacero e guasto in diverse maniere. marino
estens. letter. vestito insufficientemente; lacero, cencioso; straccione; miserabile,
miseria e dell'ilotismo politico, lacero, affamato..., noi sentiamo
cera. s. ferrari, 467: lacero il vidi approssimarsi e lenta- / mente
l'auree chiome, e 'l sen lacero e franto. forteguerri, 10-99:
-ant. frantumato, rotto, spezzato, lacero. alamanni, 6-13-1: vede un
rifar un nuovo margine ad un foglio lacero e guasto per mezzo della infinestratura.
il coglie, non più spinoso e lacero, ma morbido e infrangibile a piè
2. per estens. vestito insufficientemente, lacero, cencioso. leggenda di s
sta sulla soglia delle corti infide / lacero il merto, e inonorato il prode
ormai e inquietante questa figura di adolescente lacero, disperato, allucinato che viene a
subordinata. caro, 12-i-259: mi lacero infinitamente ch'io non sono potuto intervenire
12. ant. male in arnese, lacero. canzona di un piagnone, 227
camera sudicio, e mi parve anco lacero, con uno straccio nero al collo,
eran devoti. marradi, 374: quel lacero gruppo di sconfitti, / quel mitragliato
tanta calca che poco mancò ch'ei lacero non fusse. viaggi di nicolò de'conti
e di dolore / come s'ei fosse lacero da zanne / leonine. panzini,
insanguinato, si è impiagato, si è lacero per averci. cesari, i-549:
durissimi tutto / squarciato 'l petto, lacero i panni m'have. cesarotti, 1-xxxv-218
pensando a colei che 'l cor m'ha lacero, / divento un ghiaccio, e
parlo, ferisco. se interrogo, lacero. se rispondi mi strazi.
di lei. caro, 12-i-259: mi lacero infinitamente ch'io non sono potuto intervenire
... ma più che alcuno era lacero messer giovanni guicciardini, accusandolo ch'egli
: io volea dir quant'è corrotto e lacero / ogni costume e la bontà fuggitasi
e rappreso di sangue; il petto lacero / di quante unqua ferite al patrio
: parie veder l'amato cavaliero / lacero e sanguinoso, e par che senta
e flegellato, / altri da ferro lacero e sbranato, / tinto di sangue pur
, x-4-377: di tiberio mio / vidi lacero il corpo: lo raccolsi / tra
tale appunto esser dee il volto d'un lacero e d'un moribondo. 2
io mi credea ch'ai vestimento / lacero e rappezzato / ed all'aspetto mio pallido
adimari, 1-35: sia rozzo, lacero e negletto il tuo vestire. martello,
come un orsacchiotto, rinfagottata in un lacero giacchettone da uomo che gli toccava terra.
madonne e di crocefissi, un paravento lacero, una poltrona che mostrava i ferri
di bizarro il testo / di quel volume lacero e tarlato. ferd. martini,
. pascoli, 783: niuno vide che lacero / fuggivo gli occhi prossimi, subito
con un bambino per mano, scalzo, lacero e piagnucoloso. barilli, 5-100:
si sia edificato, si vede tutto lacero e guasto. moroni, lvi-317: qua
nel recinto / del tuo castel che lacero torreggia, / e tu ci mostrerai come
/ aprendo il ciglio, / il lacero naviglio / so che più non rividi.
: ho portato due panieri, uno lacero / l'altro vacante. 5
1-ix-275: pur dal seno tuo, lacero ancora, / e dell'ira barbarica
e deitadi... / resta il lacero carme, onde i responsi / ululando
e cangi albergo ornai; / questo lacero, afflitto, inutil pondo /
essendo stato molti dì, era divenuto assai lacero. i. andreini, 1-89:
faccia magra e smorta, il corpo lacero e consumato e mendico. tornielli,
[di questa pianura] primordiale e lacero ad un tempo, il colore arsiccio e
promessa gli sventolava sotto il naso come il lacero suo pasto alla gatta, dimandavano sagacia
. conviene riflettere se per caso il lacero adagio che non tutto il male vien per
da'remi e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio. aleardi
allegri, se pur non può dolersi / lacero il sen vedermi in ogni canto?
/ precipizio infelice ancora io porto / lacero 'l core e la ragione infranta.
a te quanto tu puoi / sovra un lacero sen. 13. biasimato, rimproverato
fioritissimo crescente dizionario / tutto sfondato e lacero / dalla gigliana rabbia.
= voce dotta, lat. idcer 'lacero, lacerato, straziato '(ma
cattaneo, iv-2-143: vi rimando il lacero della vostra cambiale; ponete pure a
struggimento. guerrazzi, 10-445: ogni lacero di anima, ogni crispa- zione del
. laceróso, agg. ant. lacero, stracciato, strappato, sdrucito.
. fantoni, i-194: musa, lacero il crin, sciolta la vesta, /
del mio cristo, benché già tutto lacero, tutto pesto, tutto piagato, si
panno nostrale, forse tutto cencioso e lacero, oso censurare i loro finissimi abiti
di dolore / come s'ei fosse lacero da zanne / leonine. -che
gozzi, 1-97: un picciol vecchiarei lacero e lordo / indovinò l'angoscia mia
); sudicio, consunto, lacero (un vestito, un og
pensando a colei che 'l cor m'ha lacero, / divento un ghiaccio, e
... si fanno manto d'un lacero lembo del vero. -portare il
... ella mendò il mio lacero equipaggio. tommaseo [s. v
se lo richiamava con piacere alla memoria lacero e impolverato su per le viucole a
mezza nuda. -poveramente vestito, lacero. carducci, iii-10-129: al visconte
a fine. dovila, 13: lacero di molte ferite nella più folta strage de'
mitraglia. marradi, 373: quel lacero gruppo di sconfitti, / quel mitragliato
credetti mai rivedere: io sono tutto lacero; quel maledetto cavallo m'ha morto
se stesso il padre antico, / lacero il petto e pien di morte il
dirti. aprendo il ciglio, / il lacero naviglio / so che più non rividi
. adimari, 1-35: sia rozzo, lacero e negletto il tuo vestire. c
corpo e sol pendente a'fianchi un lacero straccio, squallida ormai la faccia,
, mentre il popolano mal nodrito e lacero va trascinandosi a piedi sul duro selciato
fa viveva a parma un vecchio violinista lacero e randagio chiamato mi- gliavacca, cieco
/ senza posa o ristoro, / lacero, sanguinoso; infin ch'arriva /
dicesi 'foro occipitopetroso 'il foro lacero posteriore, secondo chaussier.
visiva * / quantunque intorno cincischiato e lacero * / finché gli resta la pupilla
ordine come un s. giovanni: lacero, seminudo, stracciato. boccaccio,
vidi, / enfiato, umido, lacero e grondante / ancora il crin dell'infelice
corpo e sol pendente a'fianchi un lacero straccio. g. gozzi, i-5-18:
in età di 19 anni. lo trovò lacero, conquassato dall'interne perturbazioni, tra
vero compendio di essa, benché pessimamente lacero. 4. in modo che
, l-ii-42: san biagio dai pettini lacero e scamato. bellori, iii-170: mentre
agitati. -provato nel fisico, lacero, malconcio. d'annunzio, ii-414
un bambino per mano, scalzo, lacero e piagnucoloso. pavese, 6-51: -non
/ dai molti canti, e il lacero pitocco, / che l'un corrompe e
miserie e cangi albergo ornai; / questo lacero, afflitto, inutil pondo / diasi
, / senza posa o ristoro, / lacero, sanguinoso. de amicis, ii-235
non è più coperto che d'un lacero saio. manzoni, pr. sp.
la sua morte..., mi lacero infinitamente ch'io non sono potuto intervenire
cantar la profana) un filosofo, lacero la toga, macilente il volto,.
sacchetti, 74-43: alla fine tutto lacero, come quello che avea poco prosperità
pascoli, 783: niuno vide che lacero / fuggivo gli occhi prossimi, subito
visiva, / quantunque intorno cincischiato e lacero, / finché gli resta la pupilla
sette dalle quali si trova deformato e lacero il regno d'inghilterra, le quali pullulano
. aleardi, 1-61: resta il lacero carme, onde i responsi / ululando
, che è scolorito o sudicio o lacero, vien tagliato, e il ricamo
indicio, perciocché egli si vede tutto lacero, rotto, rasposo e frammentato dal
. bartoli, 9-31-2-40: il tronco e lacero busto di pompeo il magno..
il coraggio. rimeggiarne2, agg. lacero, sforacchiato. f. f
vestito, il quale, scolorito e lacero in varie parti, nulla giovando per
d. bartoli, 24-158: risaldògli il lacero corpo, rimpolpandolo d'una carne fresca
corrente, trovò in un codice tutto lacero... quest'inno greco.
è rinfagottato tutto in un vecchio giacchettone lacero. -indossare gli abiti in modo
infanteria che la seguitava, ma ne lacero molti col calpestio de'cavalli.
: / sieda e riposi ornai / un lacero guerrier. b. croce, ii-n-157
/ senza posa o ristoro, / lacero, sanguinoso. d'annunzio, rv-1-589
vi veggio e trasparire / fuor del lacero saio? misasi, 7-ii-76: una larga
il sacra manto / rosseggia anch'egli lacero ed infranto. pascoli, i-414: ma-
da'remi e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio. pantera
aiutarsi e si fé maggior male, perché lacero e rotto si trovò il viso.
esteriore è misero, l'abito povero e lacero. bellincioni, ii-80: eh!
sangue... dall'ignudo e lacero pie smaltavano il suolo. lu-pis, 3-141
principe allo ingiusto: ei senza colpa / lacero ne rimane. lancellotti, 66:
, e fu tenuto un sapiente; lacero e fangoso diogene, e fu reputato
il peccato assapora; / né il lacero tuo saio / ricodigli i mal noti
ignoranza del suo autore, o lacero e stracciato, degno solo in qualunque
, / la coscia e 'l fianco lacero, che l'osso / scopre in minuzzi
calumavamo senza sandaglie, e l'abito lacero con alcune poche parole, che sapeva
.. /... pe 'l lacero petto / mostrare al mondo il tuo cuor
/ senza posa o ristoro, / lacero, sanguinoso. carducci, iii-25-367:
del cognato burgio, ansante, tutto lacero e sanguinoso, pallido dalla paura, a
alcune pezze al suo gabbano, affatto lacero e minato, che non sapendo maneggiar l'
manifesto che l'imperio, benché sbattuto e lacero, potea pur ritardar lungamente la sua
, di sbrandellare), agg. lacero, strappato (un vestito, un tessuto
2. per estens. abito lacero, cencioso. fanzini, iii-183:
corpo e sol pendente a'fianchi un lacero straccio, squallida ormai la faccia, scaduto
o trasandato (una persona); lacero, raccogliticcio, disorganizzato (un esercito
armario / scapigliandosi gli offre / il suo lacero e lucido sudario. -sostant
, con la chioma scapigliata, il volto lacero e guasto, con voce tremante.
piedini che le scappavano di sotto il lacero gonnellino. arbasino, 3-193: due
del cognato burgio, ansante, tutto lacero e sanguinoso, pallido dalla paura, a
comune a tutti gli uomini: un lacero sfarzo ch'è nella possibilità di tutti
da'remi e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio. graf
, 727:? \ uel povero cappotto lacero e scolorito. d'annunzio, i-253:
il vidi, / enfiato, umido, lacero e grondante / ancora il crin dell'
papia che chiedeva l'elemosina, tutto lacero e disfatto, irriconoscibile, con una
coi capelli ritti, tutto discinto, lacero nelle vesti. -poter vedere (
fior de'sdruscitó). scucito, lacero, strappato, logoro (un tes
che e sdotto. -consunto, lacero, sdrucito. soffici, v-6-82:
sacchetti, 64-59: io sono tutto lacero; quel maledetto cavallo m'ha morto
le sette dalle quali si trova deformato e lacero il regno d'inghilterra. muratori,
comune a tutti gli uomini: un lacero sfarzo ch'è nella possibilità di tutti
trascorrere del tempo, molto rovinato; lacero, molto liso. s.
irreparabile. -in partic.: strappato, lacero (un capo d'abbigliamento);
fioritissimo crescente dizionario / tutto sfondato e lacero / dalla gigliana rabbia.
e fertile, perché sia sformato e lacero dagli uomini. 2. per
sfrangiare), agg. sfilacciato, lacero, consunto all'orlo. verga,
, i-493: andava vestito sempre peggio, lacero, rotto, sfrangiato, seguitando a
: vedo lui,... / lacero il manto, e il vento gli
... dal- l'ignudo e lacero piè smaltavano il suolo. berchet, 292
estens. improntato a una smodata adulazionedellato, lacero (un indumento). - anche:
persona disertato, / afflitto e pesto e lacero e solcato, / taci il resto
di schiuma. sopra poi stava un uomo lacero e grande con una barbaccia grigia sperperata
[il vento] spanda soltanto qualche lacero / soffio. 16. sprigionare
papiro finor descritti altro ne vidi tutto lacero nell'istesso archivio metropolitano di ravenna,
libro] sopra tutti i tavolini stazzonato e lacero. moravia, 24-267: 1 giacconi
£ 28: era costui un vecchio, lacero, scalzo, sul cui viso stavano
stoffa). -in partic.: lacero, sdrucito, sbrindellato (un indumento
disordinate e straccione! 6. lacero, malconcio. d'annunzio, iv-2-1322
sm. ant. e letter. abito lacero, ridotto a ca sì, ma non
-diroccato, cadente (un edificio); lacero (un indumento). burchiello,
sito. 3. rotto, lacero (un oggetto); squinternato.
bui e delle apocalissi / col vento lacero su uno straccio / bagnato e lacerato
rivestimento di stoffa al quanto lacero, strappato o sfilacciato. sicinio,
carro / giacea rovescio e, strascinato e lacero / da'suoi cavalli, avea la
inferma e macero / si sente e lacero / da pena e duol. =
da'remi e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio.
, io sono morto, io sono tutto lacero; volendo fare cacciare fuori questi porci
-in partic.: che ha il rivestimento lacero o squarciato in modo da lasciare fuoriuscire
. casoni, 181: scorge romano lacero e sbranato, / c'ha 'l petto
abito tale e quale, mezzo caduto e lacero. -tale 0 quale: quale
indizio letto sul margine di un foglio lacero e sporco. -assimilare nozioni o
algarotti, 1-ix-275: pur dal seno tuo lacero ancora, / e dell'ira barbarica
erranti pastori d'anime dall'abito spesso lacero, traendo all'adunata con trombette, con
costui, da sferza / triumvirale / lacero insino / che il banditore / sazio ne
- per estens.: logoro, lacero (un indumento). tommaseo
nieri, 61: 'trucio''trucione''truciolone'. lacero. cicognani, 1-253: era una
sfinge ov'è scolpita / resta il lacero carme, onde i responsi / ululando rendea
e rappreso il sangue; il petto lacero / di quante unqua ferite al pa
scisso da'remi e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio.
visiva, / quantunque intorno cincischiato e lacero, / finché gli resta la pupilla intatta
... gli uscivano di sotto il lacero zuccotto e gl'incoronavano la fronte bruna
'la selva', anche quel sacchetto ormai lacero che conteneva il cadaverino della bambina. il