? dov'è tutta quella carne da lacerare e da pestare, che stamani era
tr. tagliare minutamente; stracciare, lacerare. - anche al figur.
la crudele aletto cessi, che desidera lacerare il misero. betussi [boccaccio],
e che piuttosto ponno / solleticar che lacerare il senso. = voce dotta
palazzeschi, 4-198: le grida parevano lacerare le muraglie: apostrofi, epiteti,
non sono fiera pistolenziosa, cercante di lacerare i membri tuoi, come i cani d'
non fosse suono, e si diletta di lacerare i ben costrutti orecchi italiani; e
medesimo di condannare ed a piena bocca lacerare indegnamente e me ed i miei scritti.
dentatura completa, grandi canini atti a lacerare e molari più o meno cuspidati,
carta v'era della tela, che bisognò lacerare. e sotto, fra cartoni,
che l'amico vostro abbia proccurato di lacerare la mia buona fama per una iraconda
ago, che altro non fa che lacerare alcuna fibra della persona...?
dobbiamo questo corpo non divegliere, né lacerare, ma tenere in piedi ed in
un ago, che altro non fa che lacerare alcuna fibra della persona? cesarotti,
suo marito; quella che pareva dovesse lacerare da. un momento all'altro la guaina
, e sono adibiti a mordere, lacerare, triturare il cibo (e per la
calunnia, non mancavano di intaccare e lacerare belle reputazioni. 3. atto
genti esser riverita, si sforzano di lacerare la sua buona fama con quelle detrazioni,
a brani, sbranare, straziare, lacerare con accanimento. dante,
, lat. dilacerare, comp. di lacerare * fare a brani '.
con avidità e rabbia; sbranare, lacerare la carne; torturare.
mordace e mendace lingua, apparecchiata sempre a lacerare e dilaniare tutti i buoni. tesauro
. dilaniare, comp. di laniare 'lacerare '(da lanius 'macellaio '
, fiaccare. -per estens.: lacerare, straziare (un corpo);
quale si pianta, non si dee lacerare né dirompere in nullo modo. e
discèrpo). ant. strappare, lacerare. - anche al figur.
di-con valore di separazione e scindère 'lacerare, spezzare '. discinesìa, sf
squartare (la carne); strappare, lacerare (i vestiti).
; annientare, estinguere, tormentare, lacerare; disarticolare; rompere, spezzare,
tr. (distràccio). ant. lacerare; staccare lacerando, strappare.
. ant. (distràzio). lacerare, stracciare; straziare.
petto. -fare a pezzi; lacerare, dilaniare (le carni, le
le lettere anonime] di intaccare e lacerare belle reputazioni,... né mancarono
escòrio). cagionare un'escoriazione; lacerare più o meno leggermente la superficie della
delfini insidiosi potevano avventarsi sulla rete e lacerare il sacco, tutte le fatiche se
miserie ed istromento necessario a tormentare ed a lacerare il suo regno. borsieri, conc
2. per estens. lacerare, graffiare. francesco da barberino,
). colpire, percuotere, trafiggere, lacerare provocando ferita o lesione (cfr.
, ecc.); beccare, lacerare, sbranare (un uccello rapace,
alvaro, 9-53: mi posi a lacerare l'uniforme dove il sangue formava una
e crudele; atto ad attaccare, a lacerare, a sbranare (le unghie,
. ant. ferire, squarciare, lacerare. -al figur.: tormentare,
la folgore, grato suono, / lacerare il suo fuoco sopra il tetto. c
in malo modo, ferire gravemente; lacerare, dilaniare, massacrare, fare strage
croste. -ant. strappare, lacerare. ariosto, 38-70: batte il
le pungenti spine / di ria discordia lacerare il giglio / a la sua flora in
e rinvoltolo nel mantello, si lasciò lacerare il ventre con l'unghia e co'denti
graffiare, tr. [graffiò). lacerare la pelle con le unghie, per
, dove gli fece poi nell'anfiteatro lacerare. leopardi, 938: nel quale stato
. alvaro, 11-96: pareva dovesse lacerare da un momento all'altro la guaina del
incapaci della pittura... non mancarono lacerare con simili impropri e casuali discorsi,
iv-1-89: provavano una gioia indicibile a lacerare tutti i veli, a palesare tutti
colpi, con percosse; ferire, lacerare, dilaniare, straziare. cicerchia
le lettere d'ufficio con ogni cautela senza lacerare le buste, e neppure intaccarne gli
nella nostra natura che quello di voler lacerare questo velo che ci nasconde la storia
, lacerabilissimo). che si può lacerare. l. bellini, v-347
lacerahilis, agg. verb. da lacerare. lacerabilità, sf. l'
. laceraménto, sm. il lacerare, il lacerarsi; ferita di
lacerante (part. pres. di lacerare), agg. (superi.
in silenzio e senza lacerazione. lacerare (ant. lasserare), tr.
spesso ha fatto / gli uomini vivi lacerare a i cani. a. f.
.. tutti col solo scopo di lacerare una superficie che somigliava a una stoffa
la folgore, grato suono, / lacerare il suo fuoco sopra il tetto.
bei soggiorni / dissipar l'ore e lacerare i giorni. battista, vi-1-119: errai
la cura del reggimento, s'infiammano a lacerare i sudditi: esercitano il terrore della
, vi-797: egli si sentì come lacerare tutto, con un piacere rapido.
... / ca per lo suo lacerare / tal penser'ò eo no l'
fatto, sentiimi come quasi dividere e lacerare in due dentro me stesso. oriani,
vantevoli e mordaci non si è peritato di lacerare la vostra maiestade. s. agostino
e mendace lingua, apparecchiata sempre a lacerare e dilaniare tutti i buoni. marino
. mostrandosi parato a mordere, a lacerare, ad infamare, a dir male di
: mi piange il cuore di vederlo lacerare da giornalisti. -rifl. recipr.
1-41: non contento... di lacerare il marino, ha voluto sfogare lo
, ignorando di fatto, non mancarono lacerare con simili impropri e casuali discorsi,
gettar a terra, sentirla criticare, lacerare. g. gozzi, i-9-203: ogni
ispagna,... presero a lacerare la sua fama. albergati, 1-121:
1-i-709: v'è, signor, chi lacerare ardisce / anche il tuo nome.
scrutare tutti i suoi passi ed anche di lacerare la sua riputazione colle più maligne interpretazioni
.. non mancavano di intaccare e lacerare belle reputazioni. 13. violare
: mi lasciavo quasi di buon grado lacerare [dai due cantanti stonati] le ben
= voce dotta, lat. lacerare * straziare, strappare ';
lacerativo, agg. atto a lacerare, che per sua natura tende
. = agg. verb. da lacerare. lacerato (part. pass,
lacerato (part. pass, di lacerare), agg. (ant.
lacerator -oris, nome d'agente di lacerare 4 strappare, stracciare '. laceratura
del vestito. = deriv. da lacerare. lacerazióne, sf. il lacerare
lacerare. lacerazióne, sf. il lacerare, il lacerarsi; ferimento, dilaniamento
4 lacerazione ', non l'azione del lacerare, ma le parti lacerate, anche
sole. = deriv. da lacerare, sul modello di stridio, mormorio.
essere riutilizzati. = deverb. da lacerare. lacero-anterióre, agg. anat
despera. = deriv. da lacerare. lacèrta, sf. ant.
pres. di lancinàre 4 dilaniare, lacerare '. lancinare, tr.
dotta, lat. lancinàre 4 dilaniare, lacerare ', ricostruito per influsso di lancinante
, lat. laniamèntum, da laniàre 'lacerare, straziare '. laniando
significato attenuato: strappare, stracciare, lacerare. storia de troia e de roma
selva piena di pungenti spine, sentendosi lacerare le carni e trafiggere le piante,
far ciò, ma come gli vorrebbe lacerare se la bestialità de la sua pedanteria fosse
più crudeli e pfofonde piaghe che posson lacerare e corrompere il corpo della repubblica, perocché
non con presupposto maligno di voler altrui lacerare, ma di voler realmente quel poco di
non lasciano passar occasione di mordere e lacerare or questo or quello. c.
era altrove, chissà dove. — lacerare, straziare. salvini, 23-63:
lettere d'ufficio con ogni cautela senza lacerare le buste. bocchelli, 19-32:
.. / ca per lo suo lacerare / tal penser'ò eo no l'avia
i denti provvedono a incidere, lacerare e tri turare il cibo
di te; imperocché noi vedemo te ignuda lacerare e 'l corpo tuo malamente mattare »
e mendace lingua, apparecchiata sempre a lacerare e dilaniare tutti i buoni. metastasio
spirito. provavano una gioia indicibile a lacerare tutti i veli, a palesare
la notomia. -spezzare, fratturare; lacerare, straziare. cavalca, 19-120:
e mordaci non si è peritato di lacerare la vostra maiestade. 5.
stringere, serrare, tagliare, incidere, lacerare con i denti; afferrare con forza
piante annose. -squarciare, lacerare. verucci, 1-10: il taglio
nefanda, di necessità ne seguita il lacerare la patria essere cosa nefandissima. p.
414: non è il caso di lacerare con chiose pedantesche l'iridato ragnatelo di
spirito. provavano una gioia indicibile a lacerare tutti i veli, a palesare tutti
... / ca per lo suo lacerare / tal penser'ò eo no l'
egli vedeva con delizia il vento autunnale lacerare e struggere quella perfezione, quella pienezza
e mordaci non si è peritato di lacerare la vostra maiestade. galileo, 4-1-358:
corpo vivente). -per simil.: lacerare (un tessuto vivente).
io non sono fiera pistilenziosa cercante di lacerare i membri tuoi. 11.
di loro liberamente. 7. lacerare il corpo di una persona o una parte
dividere in più parti; rompere, lacerare. lauro, 2-111: quando la
in poco d'ora più carni da lacerare in quel puro corpo [di gesù]
appieno quella piaguzza da cui devi sentirti lacerare il cuore nel separarti per alcun tempo
: egli vedeva con delizia il vento autunnale lacerare e distruggere quella perfezione, quella pienezza
testa d'un soldato. -strappare, lacerare una parte del corpo, la carne
spirito. provavano una gioia indicibile a lacerare tutti i veli, a palesare tutti
maniera, procuravano se medesimi uccidere o lacerare i loro membri. -l'
rompere, infran gere, lacerare. aretino, 22-238: ella
lat. praerumpére 'rompere, spezzare, lacerare ', comp. da prae '
potermi in assenza mia a suo modo lacerare, voglio che al presente conosca io
non con presupposto maligno di voler altrui lacerare, ma di voler realmente quel poco
spirito. provavano una gioia indicibile a lacerare tutti i veli, a palesare tutti
: cessino oggimai di dire male e di lacerare la fede di cristo e di provocare
uncinate e che si può separare senza lacerare il legno. -in senso generico:
: ma lei aveva una sete infinita di lacerare, di punzecchiare, d'uccidere il
del ferro e li raffi e fa'lacerare le carni loro e fa'ciascuno perire di
, 414: non è il caso di lacerare con chiose pedantesche l'iridato ragnatelo di
è detto. -per estens. lacerare. p. carafa, 1-278:
: non si restava in firenze ai lacerare e biasimare detto imbalt. ariosto,
selva piena di pungenti spine, sentendosi lacerare le carni e trafiggere le piante, soffriva
rilacerare, tr. { rilàcero). lacerare di nuovo o con maggiore forza
s. v.]: 'rilacerare': lacerare di nuovo. = comp.
o intens., e da lacerare (v.). rilacerato
tommaseo [s. v. lacerare]: nazione rilacerata. rilacrimare
quei colli rilevarsi e tremare che pareva volessero lacerare la pelle. -aggettare da
che hai stracciato; anzi non voglia lacerare gli altri. guido delle colonne volgar.
delfini insidiosi potevano avventarsi sulla rete e lacerare il sacco, tutte le fatiche se le
tr. { risquàrcio). ant. lacerare di nuovo qualcosa, facendola rabbiosamente a
va dei numeri. -strappare, lacerare un foglio. leggenda aurea volgar.
, squartare, fare a pezzi; lacerare la pelle, straziare le carni.
per afferrare, per mordere, per lacerare la carne viva, palpitante. landolfi
i quali mentre più si puliscono nel lacerare, più si fanno putridi e rugginosi,
la nazione: il canosa dandola a lacerare ai birri ed al popolazzo più infame
a far perdere sangue; ferire, lacerare; scorticare a sangue; far riaprire una
3. spezzare, rompere, lacerare. dizionario di marina [s.
s. v.]: 'sbragaré': lacerare. dicesi delle vele. pasolini,
. fare a brani, smembrare, lacerare o divorare con ferocia una persona o
, 4-259: don secondo si sentiva lacerare e sbranare il cuore, udendo tanta
un tessuto o un vestito in brandelli; lacerare, strappare. b.
. dial. spaccare un oggetto; lacerare una veste. beolco, 213:
. ant. ridurre a brandelli; lacerare, strappare. beolco, 731:
tagliandolo. - anche: strappare, lacerare. tommaseo [s. v.
stessa). goldoni, ii-7: lacerare una cambiale per disegnare la scalcheria di
morbi nascenti. -graffiare profondamente, lacerare la pelle. pulci, 28-10:
. (scarnifico, scarnifichi). lacerare, strappare via la carne, in partic
. 4. per estens. lacerare; fare a brandelli, dilaniare.
e letter. squarciare, stracciare; lacerare, fare a brandelli. anonimo romano
mente oppressa. 7. lacerare, tagliare, sezionare; spaccare, squarciare
disus. rovinare, distruggere qualcosa; lacerare; sciupare. se avea strazata
politi, 1-599: 'scipare': fiorentino per lacerare. arti e megine di una persona
. scìrmere, tr. ant lacerare, straziare, dilaniare. marino
il fendere, il rompere, il lacerare, anche involontariamente, qualcosa. -
remoto. -scherz. spellare, lacerare la pelle. settembrini [luciano]
acciò non possa scompaginare il pane né lacerare le barbe nell'atto di ficcarlo in terra
diavolo la scortichi. 5. lacerare la pelle provocando abrasioni, graffi anche
freddo gli scorza. 4. lacerare la pelle, producendo un'escoriazione.
detta borsa si debbano... lacerare. 3. piccola scheda col
(scuràcio, scuraci). ant. lacerare. rainardo e lesengrino, v-443-219
colla loro diritta. 6. lacerare, ferire, squarciare una persona o una
per mezzo. 3. lacerare, stracciare le vesti. ovidio volgar
? 4. per estens. lacerare l'aria turbando il silenzio (un
tr. (sfèrebro). ant. lacerare, smem nna a sfera
. letter. ant. spezzare, lacerare, dilaniare. fr. colonna,
-in senso generico: fracassare, squarciare, lacerare. -in partic.: strappare un
(sgarògno). dial. graffiare, lacerare. p. levi,
), tr. region. strappare, lacerare. pasolini, 3-291: gli spigoli
{ sgràffio, sgraffi). lacerare la pelle con le unghie, per
le mura delle città', cioè rompere, lacerare, quasi esse sieno mantello, cioè
terra. 2. sbranare, lacerare, divorare con ferocia persone o,
, iii-373: tutti insieme congiurano per lacerare i vostri privilegi, per violare la
sommi re malvagi soggiacere, / per lacerare qual potesse meno. boccaccio, dee
smettere di sognare. 3. lacerare, squarciare; graffiare. s.
. che piuttosto ponno / solleticar che lacerare il senso, / qual può dirsi la
nove muse, / straziare e rovinare e lacerare! tasso, iii-188: i miei
invettive contenute e scagliate da quel volume per lacerare la riputazione di parecchi personaggi,.
: cola mandò un marescalco a lacerare il bando del sovvertitore. -con
è più debbole. -figur. lacerare angosciosamente l'animo. iacopone, 89-105
lordo. -con valore attenuato: lacerare o strappare la cute, ferire più
i filosofi temano di vedere strappare o lacerare come tele di ragno il fragile tessuto
generazione umana. 2. incidere e lacerare a fondo la pelle, le carni;
». 4. strappare, lacerare con violenza tessuti, in partic.
per distruggere lo scritto che contiene; lacerare malamente una busta neltaprirla. petrarca,
dotato di uncini alle estremità, usato per lacerare le vele delle imbarcazioni nemiche.
(stràccio, stracci). strappare, lacerare, ridurre in brandelli oggetti o pezzi
strambòtto). ant. e letter. lacerare, dilaniare, mutilare corpi, membra
tr. { stràpano). tose. lacerare, strappare. contingenze.
sma mai da strappare. 7. lacerare, squarciare; ridurre in pezzi.
: se il presidente del collegio fece lacerare o strappare il proclama che era stato
vederla gettar a terra, sentirla criticare, lacerare. carducci, ii-4-343: quest'altra
in mare. 3. scorticare, lacerare la pelle. 3. figur. abbreviare
. ant. atto a strappare, a lacerare, ad asportare con forza. -anche
pompano il cervello. 8. lacerare il silenzio (un suono, il verso
vantevoli e mordaci non si è peritato di lacerare la vostra maiestade. roberti, x-14
fatti per afferrare, per mordere, per lacerare la carne viva, palpitante.
tr. ant. ridurre in pezzi, lacerare. – al figur.: