farne motto ad anima viva, anzi lacera questa lettera. collodi, 7: di
1-345: infranta a terra, / lacera, muta, annichilata cade / la superba
benedetto i morti, tutta quella folla lacera e sparuta che ha raddoppiato i suoi
piombo, / artiglia il daino, lacera il camoscio. viani, 19-278: -esci
il gelo / con l'assiduo guizzar lacera il pesce. arici, 232: guardando
frontiera, co'piedi nudi, coll'assisa lacera, col grido della libertà sulle labbra
idem, ii-955: l'asfodelo si lacera ed aulisce / sotto lo schianto di
ci punge i nervi, né ci lacera i muscoli, né ci avvelena le
, ii-222: la nuova folla, lacera e urlante, si avventò su per la
sporgenti; una povera donna con una vestaccia lacera e sporca, mentre il bimbo che
gonna di bordato bianco e turchino, lacera e scolorita, scende poco più giù dei
ammalassero loro, la corteccia stinta e lacera come un cencio, le foglie penzoloni
suo sangue cagliato e per tutta la tunica lacera, macera di scarlatto. pratolini,
fosse dato per dimorare una cella tutta lacera e rovinosa, dove io fossi in continuo
per estens.: gruppo di gente lacera, cenciosa. l. bellini
[lo spirito] per punta e lacera, o lo sbatte al concavo del cerebro
la fama d'altrui con morso cinico / lacera. bar etti, 1-47: un
[pie- tade] alla gridante / lacera povertà stende le braccia; / e
. nievo, 1-48: stolta filosofia che lacera il velo ideale onde la vita si
aiuto di dio. galileo, 4-1-362: lacera [l'avvoltoio] i piccoli figli
che piuttosto si contrita e schiaccia e lacera, che si possa ficcare ed insieme
nievo, 1-48: stolta filosofia che lacera il velo ideale onde la vita si copre
correggerlo, tosto con la sua asprezza lacera la vita e il costume del cor
, sanza ordine, battuta, spogliata, lacera, corsa, e avesse sopportato d'
mi rimorde la coscienza, / che mi lacera ognora e mi martella.
tenzone il povero eumelo eleo, con cotta lacera, con chioma sghirlandata, con cetera
, 5-153: cuore, mia rosa lacera, / o punta d'infinito / che
ecco virginia addolorata; segue, / lacera il manto e il crine, alto gridante
/ nube, e il dio che ti lacera, scorgete / la bianca nave uscente
dalle angosce crucianti onde l'attività finalistica lacera le deboli fibre della creatura umana.
di tela nera incerata, logora e lacera, e sulla tavola il canino del cecioni
: mobile ordigno di dentate rote / lacera il giorno e lo divide in ore,
spudorate / dalle fattezze umane l'uomo lacera / l'immagine divina / e pietà
del mio mal, che poi mi lacera / dietro le spalle. d. bartoli
di dilacerare), agg. che lacera, travaglia 1'animo. saba,
m'ha fatto meraviglia di vederla tutta lacera e mezza dissigillata, come se fosse passata
gli animi stemperati e dissonanti, tanto lacera coloro che danno a guidare il senso
lagrime sol per abbeverare quella passione che lacera il petto. 9. ant
iii-503: mobile ordigno di dentate rote / lacera il giorno e lo divide in ore
concorde del colore pallente e della materia lacera e lanosa, si produce un effetto come
in segno, la sposa mia scalza e lacera si trasmuta in regina di tutte le
sotto il voi de la morte, / lacera tenne e infisse l'incolume poliorcète.
, 21: sempre qualche ombra gigantesca lacera i prati, estingue per larghi tratti
etica invidia / i grandi eguali a lui lacera e mangia; / ed ei pago
ella si stringeva nella sua mantellina tutta lacera, e affrettava il passo. de
. deledda, i-605: una donna lacera e smunta sta immobile davanti al cancello,
gioventù fascinata! in grembo a frine / lacera gli anni, et al cristallo avante
ella si stringeva nella sua mantellina tutta lacera, e affrettava il passo. cicognani
: mobile ordigno di dentate rote / lacera il giorno e lo divide in ore,
le buffonerie, se non si lacera in esse l'onor divino. muratori,
/ nella fumea che il vento / lacera o addensa, violento. -figur.
pur con questa orrenda conclusione, disperato lacera le chiome, percuoti il petto anelante
quale accostantemisi da lato con morso mi lacera le interiore. dossi, ii-52: un
li aiutava da sopra il camion, lacera,... guardando in giù sugli
arguta, gentile, non morde, né lacera, ma solletica e punge: tal
. alfieri, 1-188: segue, / lacera il manto e il crine, alto
bernari, 6-183: ero io in quella lacera canottiera di cento colori,.
con istrisce di carta incollata la piega lacera del foglio, acciocché si riunisca e
con striscia di carta impastata la piega lacera del foglio, acciocché si riunisca e possa
una tra tanti giunchi e vi si lacera la mano tra tanti sterpi.
rapporto sessuale o dopo il parto, si lacera o si interrompe sensibilmente, riducendosi
... con suo rimorso perpetuo lacera le anime impentite. = comp.
pungente tra tutte le spine, e lacera ed impiaga. ferd. martini, 1-ii-579
; / e la sua ruota incostante / lacera, / macera: / spolvera,
a piombo, / artiglia il daino, lacera il camoscio. buzzati, 1-28:
, ii-135: tutta la chiesa sbranata e lacera, come dalle zanne di un lupo
/ e la sua ruota incostante / lacera, / macera. pascoli, ii-1456
portar gravissima, / che colle punte lacera / tutto il giubbone serico, / ed
aretino, v-1-363: l'invidia non vi lacera, i peccati non vi stimolano,
da poggia or da orza, / lacera e fiacca l'affannate vele. fr.
quale con asprezza e veemenza grande si lacera una persona, debba per questa cagione essere
; / e la sua ruota incostante / lacera, i... i infranta
di più code di volpe, / si lacera le polpe / e le chiappe si
il moschetto contro, donde gli venne lacera la mano. d'annunzio, ii-729
e lesse. luzi, 1-27: fuori lacera brano a brano i nastri / delle
] napoleone] e 11 resto non lacera la benda sugli occhi del popolo d'italia
17: il tempo... / lacera il vello dei viali.
quando a quando, d'improvviso, lacera / la bocca austera e il fermo volto
/ tua piaga vive nel segno / che lacera questo legno, / e incancellabile dura
un colpo di vento serenatore sdruce e lacera in alto il funereo lenzuolo. de amicis
/ nella fumea che il vento / lacera o addensa, violento. -intr
, i-97: la risata del campanello lacera talvolta così improvvisa lo strateso spasimo dell'
confusa all'ombra che il suo piede lacera e di continuo ricompone. -dividere
: mobile ordigno di dentate ruote / lacera il giorno e lo divide in ore;
a cacciar via la fame che mi lacera. pallavicino, 1-504: per tanto
chiamiamo 'acerbo 'tutto ciò che lacera violentemente la lingua; se la villica
più stati in un altro, ma lacera quasi la società. cattaneo, v-1-300:
, ii-226: mentre che lei mi lacera, / voi ch'i'rida, e
gli inganni, l'invidia non vi lacera, i peccati non vi stimolano. parabosco
, / pungente doglia l'alma mi lacera. leopardi, iii-233: questa è la
e stanca, ma mi affanna e lacera come un dolor gravissimo. verga, 1-242
sua sposa / per la discordia si lacera e fragne / e 'l gallo canta il
piange del mio mal, che poi mi lacera / dietro le spalle con acuta limula
trafitta a morte / è l'innocenza e lacera la fede. parini, giorno,
invidia / i grandi eguali a lui lacera e mangia; / ed ei, pago
con gelosa rabbia / i confratelli suoi lacera e scarna. carducci, iii-12-218:
fredde le buffonerie, se non si lacera in esse l'onor divino. metastasio,
, si sfregia l'innocenza, si lacera l'onestà, si adoppia il timore,
secchi sterpi, / schiantane i nodi, lacera i grovigli. 16.
, sciogliersi. benivieni, xxx-7-9: lacera al foco, al sole, il vitreo
dispietato ferro / così tosto non sia lacera e guasta / della grand'alma tua
vieni, e la terrena vesta / lacera ornai, che in tanta noia io porto
12-101: il petto bianco / si lacera con ugne. batacchi, 2-134: irata
(femm. -trice). che lacera, che straccia, che strappa;
vedano i senatori degeneranti, in gonna / lacera una matrona, che a un lor
ago industre, / per cui la rete lacera e sdruscita / di pier fu risarcita
che l'innocenza di armando, quanto più lacera nelle sue frodi, tanto meno sdruscibile
fidanzata alla giovine umanità coi brani della lacera toga del vecchio mondo. -spezzato
po'di carta di francia sbiadita e lacera non è luogo ove un ministro plenipotenziario
betocchi, 5-153: cuore, mia rosa lacera, / o punta d'infinito /
, 163: però ch'onde era già lacera in prima, / d'invisibile bisso
scalvini, 1-134: ell'è una lacera femmina che va offerendo monete e dispensando
misasi, 6-ii-22: era livida, lacera nelle vesti, con gli occhi accesi
forse rifiutata dall'onde, anzi sfuggita, lacera i panni e le membra, fui
i. frugoni, i-4-51: piangea, lacera il manto e il crine incolta,
molte centinaia di braccia... tutta lacera, scalzata e corrosa a piombo.
legno duro, e sui bordi la lacera pelle di piombo, livida e fredda come
, da tante preterite guerre piagata e lacera, ad alta voce la chiama [la
già del tuo valor guerriero / cadde lacera al suol l'alta cartago. algarotti,
e galileo. casti, i-2-79: lacera, desolata, abbietta, oppressa, /
: se la danimarca ne uscirà un po'lacera, suo danno: ha il torto
. marotta, 1-185: nella mia lacera convulsa città tutti i mestieri conducono alla
via / questa ancor verde e già lacera scorza. dell'uva, 31: degnami
: ma così vecchia, capirete, lacera, senza cure. 9.
: / io resto in sogno una lacera figura. bernari, 4-262: era la
. nell'immagine della morte vera, lacera, malconcia, sbrigativa. -misero
filicaia, 2-1-126: qual dell'antica età lacera e spenta / le tronche membra unisce
digiune! 15. medie. ferita lacera: quella che presenta labbri sfrangiati,
lacero-posteriore. 16. bot. foglia lacera: quella che presenta brani con tagli
ampia lattuga di merletti finissimi di fiandra lacera in qualche parte e lorda da per tutto
1-i-47: raggiunti l'infedele, / lacera i lini suoi, sommergi i legni.
150: colle punte la croce lacera / tutto il giubbone serico, /
. sannazaro, iv-42: mi lacera / dietro le spalle acuta limula.
, 1-i-47: raggiungi l'infedele, / lacera i lini suoi, sommergi i legni
il poter leggere nella sua lingua quella lacera bibbia, che sta attaccata
non in che modo il franco lordo lacera i buoni, perché in lui non
ha né bruciando? ma quando, più lacera e più consunta dal- tanta forza né
pellegrinità il patrio in gonna / lacera una matrona, che a un collega è
bellincioni, ii-226: mentre che lei mi lacera, / voi ch'i'rida e
fantoni, i-97: italia mia, ti lacera / gente varia di leggi e di
petto come una zampa di demonio; mi lacera, mi dilania... udii
si dice del vento infuriato, quando lacera, squarcia e porta via la roba o
della corda che serve per comandare i fiandra lacera in qualche punto e lorda da per tutto
amore rugge in noi come i torrenti, lacera e feconda. 3. periodo
causa della sua ruvidezza, punge e lacera e nel fine della minzione, mentre il
rifiutata dall'onde, anzi sfuggita, lacera i panni e le membra, fui veduta
il poter leggere nella sua lingua quella lacera bibbia, che sta attaccata alle finestre
morsi, az zanna, lacera con i denti. giacomino da
22: in tutte le sue poesie lacera e morde le donne. xardi, ii-53
gente catalana: male in arnese; lacera e abbronzata ne'travagli d'affrica.
strana / furia che il sen mi lacera e confonde / e queste che dagli occhi
fra neri spiriti, / ancor mi lacera / il mio rossor. viani, 19-270
avea che un giubboncello leggero sopra la lacera cami cia; lacera e
la lacera cami cia; lacera e pur netta. svevo, 8-203:
più code di volpe, / si lacera le polpe / e le chiappe si frusta
e stanca, ma mi affanna e lacera come un dolor gravissimo. de roberto,
verecondia, si sfregia l'innocenza, si lacera l'onestà, si adoppia il timore
3-98: mobile ordigno di dentate rote / lacera il giorno e lo divide in ore
etica invidia / i grandi eguali a lui lacera e mangia; / ed ei,
. mobile ordigno di dentate rote / lacera il giorno e lo divide in ore
coperto da una membrana che facilmente si lacera, e che dentro la propria cavità
uovo matura nel seno della donna, lacera il suo involucro e si apre una strada
: va attorno un quadernario / che lacera il boccaccio / pugne dante, il
due canti, / ecco perché mi lacera / l'angoscia di due pianti.
ber nari, 4-114: una donnetta lacera e grigia uscì dalla folla, con una
ritorno di ulisse in patria 'non lacera il cuore, e faccio mia la risposta
ha la sua dinominanza, che ci lacera con diletto e una strana vaghezza di farci
rappresentò nel refettorio in una veste tutta lacera, a rendersi in colpa davanti a
un colpo di vento serenatore sdruce e lacera in alto il funereo lenzuolo, vedonsi a
uno si piace col farsi male; si lacera insieme e si diletta. bertola,
sua sposa / per la discordia si lacera e frangne / e 'l gallo canta il
picchi, se non il più raro) lacera con una frustata sonora le prime ombre
a piombo, / artiglia il daino, lacera il camoscio. d annunzio, iv-2-928
vituperio che ne acquista la paura che lacera un poltroncione che fa del bravo, senza
, 6-319: avvolto in una zimarra tutta lacera e con una berretta in capo tanto
vieni, e la terrena vesta / lacera ornai, che in tanta noia io porto
: non possiedo, fuor della bisaccia / lacera, nulla, e dell'eburnea cetra
, da tante preterite guerre piagata e lacera, ad alta voce la [pace]
propugnacolo / e a modo suo mi lacera e mi strazia. 6.
l'innocenza di armando, quanto più lacera nelle sue frodi, tanto meno sdruscibile
suoi versi di pungenti calunnie, la fama lacera degli uomini dabbene. varano, 1-525
e co'punzon le monache diserta, / lacera bende e scinge e strappa tonache.
263: va attorno un quademaccio / che lacera il boccaccio. = peggior
rifiutata dall'onde, anzi sfuggita, lacera i panni e le membra, fui veduta
gr. pà- xo; 'veste lacera ', per l'aspetto.
. dal gr. pàxo? 'veste lacera '. racozare e racozzare, v
era dipinta la povertà a sedere in lacera veste con la conocchia e 'l fuso,
come una zampa di demonio; mi lacera, mi dilania., udii le loro
per preservarlo dalle macchie d'inchiostro era lacera in un punto e tutta ragnata.
consente; / lo squarcio il cor mi lacera rapidissima- mente. cornoldi cammer, 51
di spuma. luzi, 1-27: fuori lacera [il vento] brano a brano
poi rappezza / o rotta veste o lacera calzetta. periodici popolari, i-61: la
i-61: la moglie dell'operaio, lacera e stampanata, è accoccolata in un canto
: chi sa? sotto una veste / lacera e rappezzata anche talvolta / una grande
i-821: un boa immane mi rawolge e lacera / come gazella a 'l fonte;
-che non si rompe o lacera per l'uso prolungato, per il
, 22: in tutte le sue poesie lacera e morde le donne e, benché
, se non affatto nuda, assai lacera e raccozzata. questi sfregi, però,
miracolosamente a terra,... lacera i panni e le membra, fui veduta
rifiutata dall'onde, anzi sfuggita, lacera i panni e le membra, fui
che ne acquista; la paura che lacera un poltroncione che fa del bravo, senza
di cervello. -intr. che lacera un poltroncione che fa del bravo, senza
/ e tra 'rimbrenci / della lacera camicia / mostrò un po'di scamatino
sopra il quadrante dell'orologio / ci lacera un lembo di bontà, / vi spia
il quadrante dell'orologio, / ci lacera un lembo di bontà, / vi spia
boine, i-97: la risata del campanello lacera talvolta così improvvisa lo strateso spasimo dell'
spudorate / dalle fattezze umane l'uomo lacera / l'immagine divina. 6
vergogna di abbandonare la patria guasta e lacera e domandante pietà. botta, 6-i-537:
/ e la sua ruota incostante / lacera, / macera: / spolvera,
fa tirato e risentito. -che lacera profondamente la pelle. bacchelli, 1-i-447
carni, ne rompe il costato, ne lacera il seno. de amicis, x-29
fosse dato per dimorare una cella tutta lacera e rovinosa. codice dei podestà e
stiava che li ebrei..., lacera, corsa, et avessi sopportato d'
3-96: mobile ordigno di dentate ruote / lacera il giorno e lo divide in ore
a causa della sua ruvidezza punge e lacera. f. cetti, 1-ii-249: nell'
e tremoli splendori / già saettata e lacera la notte. linati, 17-175: il
gusto, chiamiamo 'acerbo'tutto ciò che lacera violentemente la lingua; se la villica
buonconti. fenoglio, 5-ii-522: la lacera tendina a scacchetti bianchi e rossi palpitava
. b. ricciardi, 9: si lacera le polpe / e le chiappe si
con gelosa rabbia / i confratelli suoi lacera e scarna. 8. rendere più
/ e tra 'rimbrenci / della lacera camicia / mostrò un po'di scamatino.
co'punzon le monache diserta, / lacera bene e scinge e strappa tonache.
verecondia, si sfregia l'innocenza, si lacera l'onestà, si adoppia il timore
fisico: so che allora ivi si lacera e si scompone la mia macchina: so
quell'elegia così imbrogliata e scomposta e lacera, alcuni copiatori la tralasciaron svevo,
scoppiare1), agg. che si lacera all'improvviso e rumorosamente, cedendo a
aspro uno scroscio di rauche trombe / lacera l'aria. pascoli, 1192: alle
in disparte, una scugnizza, scura e lacera. -assunto come stereotipo di vitalismo
l'innocenza di armando, quanta più lacera nelle sue frodi, tanto meno sdruscibile
se un colpo di vento serenatore sdruce e lacera in alto il funereo lenzuolo, vedonsi
. ant. che sdrucisce, che lacera o strappa. tomitano, 403
in disparte una 'scugnizza', scura e lacera. 3. primitivamente, barbaramente
, se un colpo divento serenatóre sdruce e lacera in alto il funereo lenzuolo, vedonsi
/ e lacima gentil [dell'ulivo] lacera o fiede, / lui nodosa chira-
verecondia, si sfregia l'innocenza, si lacera l'onestà, si adoppia il timore
forse rifiutata dall'onde, anzi sfuggita, lacera i pannie le membra, fui veduta da
dossi, iii-123: vedi quanto è lacera e unta [questa copia].
nella voragine, un catone che si lacera le viscere. pratesi, 5-110: slanciandosi
, slingua, succia, mantrugia, lacera. 2. figur. tessere le
nome e col mio aiuto un'edizione lacera, smozzicata e mancante di quasi un
in questa rosa spampanata / la mia lacera, stanca e pelagrosa / alma.
persona di notevole bruttezza o, anche, lacera, trasandata, la cui presenza induce
pronte non avesser rotto i nodi e lacera quella sorta di tonica spegnitrice.
fra neri spiriti, / ancor mi lacera / il mio rossor. mazzini, 64-78
mattutini e tremoli splendori / già saettata e lacera la notte. -per estens.
spudorate / dalle fattezze umane l'uomo lacera / l'immagine divina.
banda squarciata e sfessa, grande, lacera, fresca. -divaricato in modo
.. dà uno squarcio atterrito, si lacera come un cratere. 10
gli lavarono. g. risce, lacera, smembra, in partic. con armi
passeroni, iv-300: chi biasima, chi lacera e stampana / un popolo, un
, i-61: la moglie dell'operaio, lacera e stampanata, è accoccolata in un
, agg. che straccia, che lacera. carducci, ii-9-51: ha il
capelli. è uno straccio. si lacera le vesti, si rotola per terra.
-anche, con uso enfatico: veste lacera e consunta. lippi, 1-80:
guerrazzi, 10-503: la epidemie si lacera con istravaso di sangue e mostruosa tumefazione
[spirito] divide per punta e lacera o lo sbatte al concavo del cerebro.
vocale, itinerario di vibrazione che ti lacera le membra. -per simil.
miracolosa eletta gonna. goldoni, xiii-30: lacera il manto, incolta il crin stupendo
radici delle fanerogame quando l'epidermide si lacera sughìfero, agg. ant. che
il dente, / con l'artiglio si lacera, e rimbomba / il sen da
i-821: un bòa immane mi ravvolge e lacera / come gazella a 'l fonte;
, la mano che sale contratta e lacera il petto scintillante di decorazioni, vengono contemplati
1 suoi servi; con gli sguardi gli lacera e con le grida spaventargli. lomazzi
seguire l'accrescimento del fusto, quindi si lacera e viene sostituita da altri tessuti:
un oggetto che si rompe o che si lacera. pirandello, 7-1149: nel rivoltarsi
era vestito meschinamente, con una coperta lacera sopra le spalle e una vecchia borsa
invar. letter. che ferisce, che lacera la cute; tagliente (un'arma
una guamacca un po'consunta, / anzi lacera e trista. arpino, 16-112:
amor, che ogni gente al mondo lacera, / è quel che m'apre el
! vieni, e la terrena vesta / lacera ornai, che in tanta noia io
bernan, 6-183: ero io in quella lacera canottiera di cento colori,..
a ofelia con indosso una giubba tutta lacera, senza cappello in testa, con un