facile disciogliersene. govoni, 1-102: si lacerò nelle mie mani / un appiccaticcio ragnatelo
, che gli ruppe l'albero e lacerò gli armamenti. galileo, 4-3-131:
il casso, e il rame / lacerò l'intestina. = lat. capsus
si partisse da roma. il vecchio lacerò la cedola sul viso al messo capitolino,
rimase, al suo dispetto / abbandonossi; lacerò le bende; / ruppe armille e
fu sollevata da un siero sanguigno e si lacerò. 3. zool. strato protettivo
l'acute zanne / rivoltò i sassi e lacerò le piante / che su le ripe
in una voluta della ringhiera e si lacerò largamente dalla tasca al petto. poiché non
: la notte morse il cuscino, lacerò la federa, e andò a finire con
, 132: la feroce fanfara dell'assalto lacerò i veli delle nebbie, sopra le
auree chiome / si percuoté, si lacerò più volte. alfieri, 57: due
: la notte morse il cuscino, lacerò la federa, e andò a finire con
: diventando ad un tratto frenetico, lacerò rabbiosamente il foglio, se lo cacciò
, 113: [la cavalleria nemica] lacerò molti col caluna bufera, ecc.
la superbia] cadde che tutta quanta si lacerò e infranse. m. adriani
soverchie, ebro ed ingrato, / lacerò tinventor del vin dorato. / l'
di nuovo scoppiò una fucilata, e lacerò la cenere dell'aria, i corvi gracchiarono
dell'infanteria che la seguitava, ma ne lacerò molti col calpestio de'cavalli. g
lo lesse, stupì, indi 10 lacerò e gettollo sul fuoco. botta, 5-226
fiori; la madre lo prese, lacerò la busta e lesse. luzi, 1-27
abitato. pea, 1-391: un fischio lacerò quell'oasi di silenzio. palazzeschi,
: la voce rauca di una vecchia lacerò l'oscurità: « chiudete la mia porta
orizzonte,... lo spazio si lacerò, si frantumò nella catastrofe delle esplosioni
i-30: la sua voce stridette e si lacerò fra i denti nell'uscirgli di bocca
speri asilo nel tempio colui il quale lacerò truculento i precetti di dio che si
1-182: il favoloso bastone... lacerò l'aria col fior fiore dei suoi
un duplice e miserrimo guaito, mi lacerò le orecchie fin dai primi passi.
sollevata da un siero sanguigno e si lacerò. e tutta la parte prese l'apparenza
della gattina, 1-99: ei minutò e lacerò per lo meno venticinque bozze. jahier
minutissime lentiggini. pirandello, 5-125: lacerò e disperse in minutissimi pezzi la lettera veduta
-nodicino. pirandello, 8-970: lacerò la carta in mille pezzetti, disfece
fortuna, con vento sì gagliardo che lacerò le vele, scavezzò arbori e antenne
crapulone. salvini, 6-150: lacerò [leneo] con acerbissima satira salustio
dell'infanteria che la seguitava, ma ne lacerò molti col calpestio de'cavalli. botta
sollevata da un siero sanguigno e si lacerò. e tutta la parte prese l'
fossa... che tutta quanta si lacerò e infranse. dante, inf,
correre da decenni. popini [in lacerò a, i-268]: futurismo è
, i-239: sino a tre volte si lacerò la mongolfiera, anche per imperizia di
sboccato, non cessando però di trarre, lacerò di maniera in più dì la torre
terribil fortuna, con vento sì gagliardo che lacerò le vele, scavezzò arbori e antenne
2-200: di nuovo scoppiò una fucilata e lacerò lacenere delparia, i corvi gracchiarono invulnerabili.
tremante, fu un cotal colpo che mi lacerò le viscere. sdemoniare, tr.
vescovo era salutato 'papa san- ctissime', lacerò la lettera, gridando che s. girolamo
lacerante di ferito, uno sgarrocome di scannato lacerò l'aria improvvisamente. = deverb.
. bacchelli, 15-67: un fischio lacerò l'aria, lungo, acutissimo,
chiome. giovanetti, 1-91: le guance lacerò, squarciossi i crini / il timido
mia stor tutta quanta si lacerò e infranse. dante, infi, 17-11
della tela tessuta da aracne che minerva lacerò prima di trasformare arac- ne stessa in
i-30: la sua voce stridette e si lacerò fra i denti nell'uscirgli di bocca
; i vangeli tramandano che essa si lacerò alla morte di cristo. bonvesin da
piedi gelati, sobbalzante nitrito immenso che lacerò la notte... cercando burberamente