due braccia piegate: come una pento- laccia a due manichi. [ediz. 1827
la notte si dormiva in qualche betto- laccia di campagna. verga, 3-211: sputava
storione, il salmone la chieppa o laccia e alcuni altri. pontini, iv-130
due braccia piegate: come una pento- laccia a due manichi. [idem, ediz
: 1 coltellaccio * e 'coltel- laccia ', arma da ferir d'appresso,
/ sì 'l menerà e smenerà con laccia. tavola ritonda, 1-365: si
/ recarti in un bel piatto una gran laccia, / con buon savore. spolverini
calducci pegolotti, i-64: erba laccia, che l'appellano scimidina, cioè
sotto, erba indorata. -erba laccia: erba guada. balducci pegolotti,
. balducci pegolotti, i-64: erba laccia, che l'appellano scimidina, cioè
maestro martino, lxvi-1-184: a la laccia similemente se deve cacciare per la orecchia
egli sia quello che in roma si dice laccia. = deriv. da una
ad amar chiama, / prende, laccia e innama, / e di quanto valore
maestro martino, lxvi-1-184: a la laccia similemente se deve cacciare per la orecchia
, perchè sturione, um- brina e laccia avevano l'acconcia di vino. aretino,
baiocchi più che 'l solito in una laccia, non la volse, onde certi de
il migliore [pesce] è il laccia. boterò, 6-248: il fiume di
recarti in un bel piatto una gran laccia / con buon savore. redi, 16-iii-
si può osservare nella cheppia, o laccia. g. averani, iii-46:
. 2. locuz. a prima laccia: all'inizio della primavera. berni
170: a rivederci ad ostia a prima laccia. d'alberti [s. v
s. v.]: 'a prima laccia ', cioè al principio della primavera
sardine. = deriv. da laccia. lacciare, tr. {
amar chiama, / prende, e laccia e innama, / e di quanto valor
: se l'atende -o tende -in campo laccia / carlo che siande laccia / per
-in campo laccia / carlo che siande laccia / per cierto -vi racierto -mal s'
dilaccia / si '1 menerà -e smenerà laccia. fiore, 149-2: molti buon'uomini
di non dar mai la lieva in laccia, cioè a dirittura dell'uccello, che
todesco, perché sturione, umbrina e laccia avevano l'acconcia di vino. boterò
l'atende, -o tende -in campo laccia, / carlo, che sian de l'
/ si 'l menerà -e smenerà -a laccia! tommaseo, 10-122: l'aeriamoli,
piombo, ghetta, ferro, erba laccia, che l'appellano scimidina, cioè
.., chi t'abbraccia sdi- laccia. magalotti, 19-31: la forosetta verginella
e mettendosi a sedere sur una seggio- laccia, donde dava alla poverina certe occhiate di
/ si 'l menerà -e smenerà -a laccia! la venexiana, xxi-ii-520: -volel
gli 'nfuna le zampe e glien'al- laccia. faldella, 13-72: il marito vicino
vitello, o di storione, o di laccia, o di paina, o