che dall'imo / della caldaia ai labri si conduce. manzoni, 1131: qual
da barberino, 127: li vostri labri amabili e vermigli / narrino a me la
gran disio li suoi dolcissimi e rosati labri appiccoe, e senza punto lasciarli,
fiocchi; / sgangherato la bocca e i labri grosso, / rabbuffato le ciglia e
'n voi miro, / o bellissimi labri, / amo, lodo e ammiro,
occhio stanco, la piega di quei labri, / l'inganno dei cinabri sul volto
ha per carattere il calice con due labri, il superiore con tre denti,
la medecina, ungano di mele i labri del vaso, e dopo che la medicina
albertano volgar., 1-13: li labri istringere, e mordere si è soza
sospir trepidi / su i cari labri fiore de l'anima / e intraviste ne'
sangue, e quello con gli estremi labri gustato, versarò tutto in una fossa fatta
grasso, pallido in viso, coi labri esporti, la testa calva, e poco
aveva fregando con le dita da tomo a labri de la bocca. -dislegare le orecchie
di corame, ch'abbi doppio i labri del petto. pirandello, 7-87: le
. colonna, 2-431: tra gli purpurissimi labri spirava una miropolia e emporio di mira
or dagli occhi, ed or da i labri esige / sguardi, parole e baci
, pallido, in viso, coi labri esporti, la testa calva, e poco
ardire e de vigore; / e labri, il naso, e cigli e ogni
però son sempre usate / a far labri buoni, / e sotto han le gabbie
la rosa; / di fraga ha i labri, e di gesmin la gola.
. savonarola, 61: quando dentro dai labri de la natura e cerca de quelli
rata- tinate e 'mpannocchiate e ritinte a'labri o nel viso. a. verri
medicina in volgare, 46: depoi ali labri sono gli denti de numero xxxii doi
le infante membra / e col poparsi i labri ogniun succorre / a la cagion che
, 13: con tra infiagion di labri overo quando fossero ulcerosi. boccamazza,
qual dal soave aspetto / e da'verginei labri / piove ignoto finora almo diletto /
, / tanto la dolce pito suoi labri inaffiò / di mel.
accendi, quei capegli indora, / quei labri inostra, quelle guance infiora, /
. imperiali, 4-410: oh d'insipidi labri, oh de la bocca / sì
i sospir trepidi / su i cari labri fiore de l'anima / e intraviste ne'
i sospir trepidi / su i cari labri fiore de l'anima / e intraviste ne'
ad investirmi / curvo, tremante e co'labri cascanti, / e piangendo, e
fisiognomia, 31: chi ha grandi labri, si è sozzo e lento.
cosa da vedere nela bocca sono li labri disopra e di sotto: e queste labra
scinta e allegra / gli porse i labri, e il sen roseo contenta. pirandello
la cura sua si è cuociere li labri dal lato ritorto, e trare la
bianca, che si truova nel sommo de'labri, dentro, e per questa atracione
, e per questa atracione ritomarano li labri ali luoghi suoi. pulci, 15-106
m. savonarola, 1-45: i labri de la natura stano molto sucii.
fuore è uno fosso. socci ancora i labri, che so'lo steccato. alberti
quanto piace a voi, del quale e'labri di sopra si chiamino a b,
un'altra pietra... ha ne'labri quattro cubiti di grossezza. leonardo,
di corame, ch'abbi doppio i labri del petto per ispazio d'uno dito
.. erano alcune banche d'intorno i labri, dove si aspettava, e la
presa la medicina, ungano di mele i labri del vaso. n. villani,
quei pascon de le lime i densi labri. siri, v-1-596: conducea i soldati
alma. tasso, 18-32: giungi i labri a le labra, il seno al
si risponda, ma che tutti chiudano i labri e aprano le scarselle. c.
cosa ch'io sia non circonciso de'labri? diodati [bibbia], 1-59
,... altri porgerà i labri pendenti, alcuni altri aranno ornamento di
cerchio avvolta, / cara gioia dei labri, almo contento. salvini, 37-iv
. ceresa, 1-1590: ne'extremi labri la parola langue. cariteo, 330
il venen de gli amorosi / cocenti labri dentro a i latti freschi / de
gigli / ch'apron candido sen, labri vermigli. c. mei, 92:
xlv-134: vi succhia la lingua o labri, mordendovi e beandovi con la sua
/ versi lo spirto mio fra i labri tuoi. parini, giorno, ii-593:
. bellebuoni, xliii-449: li labri pareano ima cosa surgente all'aurora,
, perché non libolla nel vaso de'labri tuoi, che, seben han melato l'
vide i denti senza riparo de i labri e il naso logoro, e voltatosi
volgare, 46: depoi a li labri sono gli denti de numero xxxii
ciro di pers, 148: da'labri tuoi religiosa pito / versa a l'orecchio
verso / piange dall'alpi ai ca- labri dirupi; / e maritato a le armonie
di medicina volgare, 46: depoi ali labri sono gli denti de numero xxxii:
mazza, ii-3s: diffondi da'melliflui labri / ultima ebbrezza del miglior de'sensi.
/ quel tono di percossi petti e labri, / quel rasciugar degli occhi, quei
, quei capegli indora, / quei labri inostra, quelle guance infiora / e co'
). leonardo, 2-80: i labri della finestra che siano alluminati da 2
bevande di che le son bagnati i labri nel vaso del corpo ch'elle vengono
del '300, lxxxiv-358: strenzi li labri, c'hano d'amor melle / ch'
dibolare nel punto in cui si inserisce sui labri del solco omonimo (e permette il
g. visconti, i-3-70: robini i labri, i denti parean perle; /
1-679: e'sobtigliette e modefacti labri / dipinti di muricea infectura / non
. dotti, 1-64: pareano i labri, al disfidar mordaci, / replicarsi tra
imperiali, 4-735: co i mordaci suoi labri [il fiume] umidi baci /
tronco in subito silenzio / ne'extremi labri la parola langue. 3
: son isvanite le murici di questi labri, che vi abbozzavan l'aurora.
] dui grandi musaci, cum gli labri dependuli, tumidi, crispanti e crassi
riccardi di lantosca, 2-25: ai labri il nappo della vita io premo / chiudendo
l'albor nascente, / il roseto de'labri, i fior del volto / vagheggerò
equicola, 348: la piccioletta bocca con labri sottili, i nivei denti, il
quei pascon de le lime i densi labri, / quei la linea dirizza e quei
baci grati / gli occhi e i labri notriti in gioie sole / e gli orecchi
la medicina, ungono di mele i labri del vaso, e dopo che la
in giro / dell'ondante lebete i labri spuma. 3. figur.
fu poi orlata dalla natura con quei duo labri quasi di coralli finissimi. magalotti,
sul volto i falli: / porsero a'labri teneri coralli, / ostri alle guance
consonanti nascere da quattro luoghi: da'labri, da'denti, dalla lingua e
, di gloria acceso, / te da'labri versar videro i rostri. pellico,
. dotti, 1-64: pareano i labri, al disfidar mordaci, / replicarsi
questo perfillato naso, mercede per questi labri di coralli, mercede per li denti
dagli eliconi favi / e lo stillò ne'labri tuoi soavi. cesarotti, 1-xxxiv-33:
porta uno etiopo / con naso e labri grossi e ben gli è avviso / che
le braccia? / onde portasti que'labri vermigli? niccolò del rosso, 118-2:
ho politi i labri e la barba! caro, i-267:
348: la piccioletta bocca con labri sottili, i nivei denti, il
. visconti, i-3-35: col poparsi i labri ogniun succorre / a la cagion eh
3-452: obserati.. gli divini labri, di subito reassumpse le sue candente,
moto della lingua, coll'aiuto delli labri e denti la pronunziazione di tutti i nomi
e... quando dentro dai labri de la natura e cerca de quelle giè
lusingava, non si saziava suchiarle i labri; la povera donna che a tal
dalle gingivie destituti et abandonati e dagli labri, che da quelli non erano protecti
lavoro, / fallita dal vermiglio / de'labri ardenti, senza altro consiglio, /
croce, 1i89: alcuni, raddoppiando i labri della ferita, per via d'un
detto e scemer puossi / da quai labri si formi, ungari o rossi.
canzone del fi'aldobrandino, xxxv-ii-437: i labri ha curii: par che se raggiungili
: una bacio vorrei / rapir co'labri miei, / per dir se sian più
tutte ratatinate e 'mpannocchiate e ritinte a'labri o nel viso congratularsi l'un l'
, 59: pupille ancora vive, labri / come sfogliati, rughe approfondite, /
a bocca giunse, / tutte su i labri lor alme asportate, / in un
con restringere alquanto in forma angolare i labri. fiamma, 402: ogniun
: clori mia, se ristringi / i labri tumidetti, / e vezzosa t'accingi
, 157: i denti seqza riparo dei labri e il naso logoro. bisaccioni,
se fano rigide cum una rosseta di labri. = deriv. da rosso1.
ricolto e teneràse melio; si li labri son suptili, non vole rodele, anze
ascondi, / non arai più que'labri rubicondi, / né le tuo guance tante
orridi e cavi, / pallidi i labri e i denti rugginosi. oliva, i-2-185
vesta di corame, ch'abbi doppio i labri del petto per ispazio d'uno dito
bisognassi saltare in mare, sgonfia per li labri del petto le code del tuo vestito
/ con vanghe e zappe e guastadori e labri. guglielmini, 209: fra le
, 9-9: pendono esangui e scoloriti i labri, / e rari denti apre ogni
: non so come potrò aprire i labri / a narrar le fortune e i tristi
: son isvanite le murici di questi labri che vi abbozzavan l'aurora. segno più
polvere e mescolata con melle ungi le labri. questo medesimo valle alle schiapature de'
, 34: mondo mi sciacagni i labri e scataverni il fiato. fanfani, uso
bicchiero / l'altro. da quei labri spergiuri profanato, / e nel piatto mangiar
scinta e allegra / gli porse i labri e il sen rosei contenta. di
la fiuto e la sciupo / premendola coi labri. baldini, i-707: i più
in quell'istante essi si sottil labri fiocca / soave odore da suoi nivei denti
volgare, 13: contra infiagion di labri overo quando fossero ulcerosi, togli sevo
di tucte... e ungi li labri. soderini, iv-170: co 'l
nanti nascere da quattro luoghi: da'labri, da'denti, dalla sentito
di corame, ch'abbi doppio i labri del petto per ispazio d'uno dito,
saltare in mare, sgonfia per li labri del petto le code del tuo vestito.
siberia. freddo siberico. propri labri appressa / torta cornetta, manico sonoro /
o arovesciate aperte, altri porgerà i labri pendenti, alcuni altri aranno ornamento di labrolini
ber si crede, / l'acqua da'labri s'allontana e fugge. strafar ola
... / smorzin di gloria a'labri tuoi la sete. poerio, 3-344
bei denti le diede, / e i labri scelti in foggia d'ornamento? d'
ippiatria, 15: chi ha grossi li labri e chi li ha suptili, e
, al mio parere, / con i labri sutileti / coralo da vedere, /
che abbia gran fesso di boca e labri non grossi e la concavità comuna e sia
poi / versi lo spirto mio fra i labri tuoi. chiabrera, 1-ii-418: io
dricta nel pronunziare, né che i labri non si torcano e che non abie
sempre nascondi, / non arai più que'labri rubicondi, / né le tuo guance
et la purpurea bucca da gli salivosi labri sputata et sbavata. = voce
occhi, per le guancie, per gli labri spumosi facea uscire quel santo liquore.
. visconti, 2-180: l'orme dei labri ne la bianca gola / lasciar stampate
conca sì bella, e ne'bei labri sui / sembra venere il riso agli
, 3-176: tra gli ridenti et humectosi labri ludi- bonde mutuamente sublabravano. ceresa,
, 1-681: e'sobtigliette et modefacti labri / dipinti di muricea infectura / non degnan
imperiali, 4-517: porgendo il succo ai labri lor succhianti. -disus. carta
govoni, 59: pupille ancora vive, labri / come sfogliati, rughe approfondite /
pelle. bellebuoni, xliii-449: li labri pareano una cosa surgente all'aurora,
arehitecto li instrue e designa soto li quali labri murarii sono una decuria di omini:
et cum niato, sparso cum largi labri, quali nai 'toreute'valse cum la tudicula
cunm due anse contorte et ad gli labri et sopra lo extremo proclivo op- postivamente
lubrano, 3-97: si morse i labri e si strappò le chiome / il trace
. agostini, 5-9-61: poi chiuse i labri, e fin'a notte stette /
traspar la rosa / di fraga ha i labri, e di gesmin la gola.
che di- licatamente con la cima de'labri beveva nel rio, lungi forse un
: i cigli / travoglie e i labri, e tutto torce il dorso. de
fino col capo sotto le lenzuola'. labri, quale mai toreute valse cum la tudicula
et cum hiato sparso cum longi labri, quale mai toreute valse cum la tudicula
volgare, 13: contra infiagion di labri overo quando fossero ulcerosi. oliva, 577
. rucellai, 75: deh meco i labri tuoi, donde parole / escon più
et quelle porgere alli pallidi et aspri labri, cum ingurgitissima avidi- tale d'ingluvie
alquanto pensar volle, / prima ch'ai labri il vaso s'apprezzasse.
. loredano, 1-214: quei tuoi vermigli labri, / lilla non son coralli,
moto della lingua, coll'aiuto delli labri e denti, la pronunziazione di tutti