i rotti accenti, / agghiacciar tra le labra i baci ardenti. marino, 362
amanti, / o fonti del piacer, labra amorose. testi, 307: nel
morando, iii-228: ecco pur, labra mie, rompeste al fine / l'amoroso
amanti, / o fonti del piacer, labra amorose. brignole sale, iii-236:
. morando, iii-229: o dolci labra,... in voi, /
/ le mani attuffa e l'arse labra immerge. cadetti, 96: la qual
amanti, / o fonti del piacer, labra amorose. -mettere in arca:
occhi e le ciglia, / e le labra vermiglia, / e lo naso afilato
desio sitibondo innamorato: / bevver le labra e il cor resta assetato, / baciai
le mani attuff a e l'arse labra immerge. idem, 6-196: l'iniqua
temerario ardire: / da le pallide labra i freddi baci, / che più caldi
maestro. sannazaro, 4-78: le labra erano tali, che le matutine rose avanzavano
fuor di misura, e da le labra / gocciolava una bava sanguinosa. buonarroti il
capelli, bianche guance, vermiglie gote, labra succhiose, occhi divini, petti di
il desio sitibondo innamorato: / bewer le labra e il cor resta assetato, /
parlano. tasso, 7-87: le labra il crudo per furor si morse, /
capelli, bianche guance, vermiglie gote, labra succhiose, occhi divini, petti di
detti, dal ciglio e da le labra rise / blandamente. al divino atto
, bianche guance, vermiglie gote, labra succhiose, occhi divini, petti di smalto
detti, dal ciglio e da le labra rise / blandamente. al divino atto
calcolo acceso, con cui purgaste le labra d'isaia, tergere l'indignità di questa
i guardi, / fuor de le labra in bel sermon sonoro / versò fiume di
anco i plebei nel teatro, sorbendo a labra aperte una corrente e numerosa periodo,
medici, ii-165: ve'gote rosse e labra asciutte e cotte: / il suo
così e'pare che la periodo trionfi nelle labra dell'oratore. carducci, i-524:
, 7-30: che raro fu tener le labra chete / biasmo ad alcun, ma
. quirini, i-329: qualor le labra a le tue labra accosto / e de
: qualor le labra a le tue labra accosto / e de l'anima il fior
sovente ne'miei sacri versi / con labra pur contaminate invoco, /...
/ e 'n più lungo parlar le labra aperse. giovanetti, i-93: ma
marino, 17-115: son corallo le labra e perle i denti. marini,
in prosa, improvidamente gli sdrucciolerà dalle labra un verso iambo. dico il medesimo del
l. quirini, i-329: qualor le labra a le tue labra accosto / e
: qualor le labra a le tue labra accosto / e de l'anima il fior
croco / mandando fuor de le purpuree labra / odoriferi accenti, / con tre
, gli archi d'ebano, le labra di corallo, i denti d'avorio,
matteo correggiaio, ix-61: e le labra sottil, quando dividi / nel soave parlar
il desio sitibondo innamorato: / bewer le labra e il cor resta assetato, /
e si consumi / bacia le dolci labra e i dolci lumi. filicaia,
mel via più dolce hai ne le labra. delfino, 1-424: or, se
mare. matteo correggiato, ix-61: le labra sottil, quando dividi / nel soave
io più non chero, o dolci labra, e in voi, / quasi in
... / tra le rosate labra si chiudea: / donde lor sparve subito
, la bocca larga, con le labra eminente e grosse, la voce altiera e
acuta, la bocca larga, con le labra eminente e grosse, la voce altiera
il nostro cuore, che faranno le labra, che portano per entro il veleno
ragioni a morte, / baciando queste labra essangui e smorte. delfino, 1-184:
la tua bocca; / ché son le labra tue com'esse vaghe / e ravvivan
arda e si consumi / bacia le dolci labra e i dolci lumi. fontanella,
fele, a lui di favo / le labra stillan. diodati [bibbia],
1-145: sempre col riso su le labra, e per lo volto e per gli
sannazaro, 4-82: già mai le mie labra noi toccarono [il nappo] ma
: per mezo i fior de le tue labra molli / amor qual augellin vago e
il nostro cuore, che faranno le labra, che portano per entro il veleno e
la tua bocca; / ché son le labra tue com'esse vaghe / e ravvivan
: per mezo i fior de le tue labra molli / amor qual augellin vago e
frustata spe rapido tira / le taciturne labra a lamentarsi. manzoni, fermo e lucia
fuore. della porta, 1-145: labra grosse rivolte in fuori. tasso,
6-223: non intesi una 'pa- labra 'perché garrivano tutti insieme. a.
frustata spe rapido tira / le taciturne labra a lamentarsi. -spaventare, terrorizzare
fuor di misura, e da le labra / gocciolava una bava sanguinosa. lalli,
sarà intestini grossi si deveno cusir le labra de essi con la setta sì come si
/ largo di dir fiume quelle rosate labra. caro, 16-54: a voi
: tantosto che i meno antiqui immolarono le labra nei fonti di permesso e che udirono
potendo sofferire i basi crudeli di quelle labra immollate nella calvaria paterna, anzi forzata
/ la lingua e 'l sugge da le labra immonde. chiabrera, 1-i-294:
ancora, e sempre, stanno le labra unite, /... imparadisate dalla
queste cose non peccò iob co le labra sue niente per inpacienzia. guiniforto, 442
, gli archi d'ebano, le labra di corallo, i denti d'avorio,
altro che un succiar leggermente l'altrui labra o guance o che che sia,
gusto del bacio scoccato / impresso su labra lontane. 5. ant.
. far di maraviglia / stringer le labra e inarcar le ciglia. vasari, i-387
ignorante et temeraria cominciò a stringere le labra, chiudere li denti, et inarcare
(cose beate) / in due labra dolcissime rosate / gustato ho i vostri
: la bocca sua avea talmente le labra divise, proporzionate e vermiglie, che
or da gli occhi e da le labra or sugge. birago, 534: inchinatosi
iii-1-31: nel trar che de le labra al fanciul fece / giunon le poppe,
ringorganti, in questi accenti sciolse le labra, ingioiellate dalle parole. l. bellini
la lingua e 'l sugge da le labra immonde. monti, 13-133: come timide
e serpentini capelli e fronte coralina e labra di brocato m'hanno cavato di me
: quel bel vermiglio, che le labra inostra, / alcun dubbio non ha
bruno, 3-879: hanno ingrossate le labra, insolidate le mascelle, incotennuti gli
del padre! lucini, 155: codeste labra che insudiciavano le donne delli altri!
e scrutatore; / sopra alle rosse labra si raduna / coll'ironia sarcasmo sprezzatore.
7-45: che vuol dir questo stringer le labra, intrecciar le mani e tante maraviglie
lucini, 5-225: oh patria sulle labra inunguentate. / giudicate voi stessi.
battista, iv-246: t'irrigan le labra acque loquaci. alfieri, 1-1129:
occhi e le ciglia, / e le labra vermiglia, / e lo naso afilato
iacopone, 25-47: or chiude le labra prò i denti coprire. dante,
, / mirar le rose in su le labra sparse, / porvi la bocca e
labri disopra e di sotto: e queste labra sono composte de nervi, carne e
liba or da gli occhi e da le labra or sugge. tassoni, 10-31:
l. quirini, i-329: le labra a le tue labra acosto / e de
i-329: le labra a le tue labra acosto / e de l'anima il fior
i distillati umori / apron l'avide labra erbette e fiori. emiliani-giudici, 1-97:
va, ma lento; e tien le labra chiuse / o gli ragiona in guisa
il nostro cuore, che faranno le labra, che portano per entro il veleno
la lingua e 'l sugge da le labra immonde. pignotti, 93: ardono gli
intestini grossi, si deveno cusir le labra de essi con la setta sì come si
meglio lassarli così e tener congionte le labra della ferita con teste di formiche grandi
1-812: 'gocciar su per le labra, e il gielo strinse / le lagrime
, 18-32: giungi i labri a le labra, il seno al seno.
, 22-12: non avea messo ancora le labra in molle, / ch'un villanel
le labbia. tasso, 7-87: le labra il crudo per furor si morse,
e far di maraviglia / stringer le labra ed inarcar le ciglia. batacchi, i-253
, ma lento, e tien le labra chiuse. -uscire, sfuggire,
dolci detti? / esce da vaghe labra aurea catena / che palme a suo voler
quella... viene / su le labra un sospir. manzoni, pr.
= voce dotta, lat. class, labra -6rum. labbro2 { labro),
il naso e gli orecchi: le labra dalle quali sono chiamati labeoni.
forma commune del fiore simile a due labra aperte. tommaseo [s. v.
con qual vezzo amoroso / le rubiconde labra apre e non apre, / e i
a quell'umor vivace / e le languide labra alquanto aprio. bianchi, 89:
, pelle più o meno nera, grosse labra. rovani, 3ii- 217: spartaco
di quella lana insino all'estremità delle labra e degli occhi. boccaccio, iii-4-28
, 1-807: giunto già a le labra il spirto lasso, / speranza si li
-e'mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e quelle gote vino e ricotta
spirti corsi per diletto / su le labra si bever dolcemente, / poi lenti a
liba or da gli occhi e da le labra or sugge, / ed in quel
. bruni, 151: spirin le labra, ov'ogni vezzo è accolto, /
e rotto in parte / le somme labra onde il liquor si versa. lai li
sua sedia rovente, gli lucchettava le labra. = denom. da lucchetto.
): la picciolina bocca aveva duo labra che dui lucidi e fini coralli parevano.
quei dolci martiri / da le vermiglie labra più che rose, / lacrimando egli
/ e ne le guance e ne le labra accolto / dolce color di mattutine rose
gnendo e'ccantando, / denti, labra leccando, / ke. tte crede
tasso, 14-536: esce da vaghe labra aurea catena / che prese a suo
tenerezza paterna, uscitagli così a mezze labra dal core, mi domandò cosa mi paresse
morte fura, / va ricogliendo con le labra meste, / fin ch'una minima
breve. groto, 7-12: due labra, ov'amor chiuse il suo tesoro
mirar le rose in su le labra sparse, / porvi la bocca e non
). lucini, 1-99: nude labra e mentite baciammo nella vita..
. giraldi cinzio, iii-9-93: le labra non così stringe a corsiero / con
gli archi d'ebano, le labra di corallo, i denti d'avorio
talora lucrezia del caro amante le tumide labra, rendendogli delle morsure la pariglia ch'
] la mosca procace al canto delle labra: la mosca tentatrice fra il cinabro
/ tra le treccie disfatte, / le labra socchiuse al respiro. -con
pesto e tutto trito, / per le labra e le nari in copia grande /
non perdere la rimembranza del diletto delle labra. b. spaventa, 1-66:
e le ciglia, / e le labra vermiglia, / e lo naso affiato,
barbaro, 84: l'apriture, o labra, sono come le finestre,
3-169: il vate / coglie da labra verginali il bacio, /...
. matteo correggiaio, 9: le labra sottil, quando divide / nel soave
guardava acuto, spuntava in fuori le labra alquanto. 6. conturbare,
la chiara onda fresca / l'asciutte labra, e con le man diguazza,
si fa aprendo i denti e le labra. baldi, i-82: quell'armato
cosa, avemo a sapere che le labra del tavoliere ripresentano il muro della detta
cum le perle serene / te suciarìa le labra d'un colore, / che gettano
una ciera sospirante et afflitta apriva le labra ad un palpitante oimé. 9
alle papille, senza levar mai le labra dalle labra di lei? lomazzi,
, senza levar mai le labra dalle labra di lei? lomazzi, 2-198:
. matteo correggiaio, 9: le labra sottil, quando divide / nel soave
talora lucrezia del caro amante le tumide labra, rendendogli delle morsure la pariglia ch'
rapressare a lei, perché le sue labra ànno dolci parole e più ch'olio è
potendo sofferire i baci crudeli di quelle labra immollate nella calvaria aterna, anzi forzata
che alquanto abbiano poste e bagnate le labra nel fonte pegaseo, vi s'affaticano
). ber ni, 79: labra di latte, bocca ampia celeste; /
dì (cose beate) / in due labra dolcissime rosate / gustato ho i vostri
condite, / che chiudean tra le labra, / uscian da * penetrali / de
: chiamerà parimente una persona urbana le labra d'una bella donna rubini e li denti
apportano questi che a pena han posto le labra altorlo delle scienze che vogliono sfacciatamente dar
certo che il vostro flamminio ha le labra ancora tinte di latte né sa quello
in mano. tasso, 7-87: le labra il crudo per furor si morse,
vece di risposta, viene / su le labra un sospir, su gli occhi il
i-337): la picciolina bocca aveva duo labra che dui lucidi e fini coralli parevano
piegare il nostro cuore, che faranno le labra, che portano per entro il veleno
. dossi, 3-5: le nostre labra, in baciucchiando, pispigliano.
il filio / com'io le belle labra e i nitidi oculi / di chi tien
s'emendano. la verità dalle nostre labra l'aspettano i popoli. 14
è possibile. che coteste vostre labra di zuccaro cremesino, d'onde
porcine, / orecchie di somar, labra bovine, / occhi di gatto e pel
vituperi, enormità verbali e violente, / labra sapienti, dipinte in rosso, /
, 1-340: dicendosi metaforicamente che le labra sono cote di rubino e la lingua un'
giuroti... che giamai le mie labra noi toccarono [il nappo],
amato, / il rubin de le labra e l'or de'crini.
fin gravi de tacque, / con le labra e co 'i pel bevute a forza
spazzola, dal naso camuso e dalle labra sottili, affondato in un maglione da
vece di risposta, viene / su le labra un sospir, su gli occhi il
cerimonia e di rispetto risuonava, sulle labra scolorite e raggrinzate, fuori del consueto
, / chiuse le luci, indi le labra aperse. bruni, 323: sol
la lingua melate parole / e ne le labra un ami- chevol ghigno, / e
la vita da chi entro doppio ricinto di labra e denti non sa tenere a regola
11-244: v'era il fiore delle tue labra, rosaura, rosa / in mezzo
palpitando li tremolava su l'estremità delle labra per partirsene fuggitiva. marchetti, 5-
sua sedia rovente, gli lucchettava le labra. -intr. con la particella
, 4-241: l'amorose e delicate labra, / ch'adombra a pena intorno intorno
alli occhi, alle divine / rosate labra e all'altre parti belle, / non
-e'mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e quelle gote vino e ricotta.
sempre innanzi, / e de le dolci labra ha per ventura / di ricevere
tasso, aminta, 461: avvicinò le labra / de la sua bella e dolcissima
ere ringorganti, in questi accenti sciolse le labra, inlate dalle parole.
grande, occhio grosso, naso aquilino, labra rinversate, pallido in faccia.
, alli occhi, alle divine / rosate labra e all'altre parti belle, /
e 'l bel vermiglio / di duo labra felici / t'è culla. marino,
altro che un succiar leggermente l'altrui labra o guance o che che sia, ciò
fuor di misura ristrette, come le labra rosate,... e come insomma
, 3-ii-443: la vedean nelle chiese a labra santamente risussurranti offrire supplice il timiama delle
in pezzi. tasso, 7-87: le labra il crudo per furor si morse,
morando, i-285: ecco pur, labra mie, rompeste al fine / l'
malattia. chiari, i-13: le labra ho pallide, gli occhi assai piccioli,
chiome d'un biondo rosseggiante, le labra come coralli, gli occhi vivacissimi. e
vinello limpido, trasparente, che mordeva le labra a guardarlo. -avere nel
: appresso quelle sì vaghe e sì divine labra,... fra esse e
, percioché ebbe..., le labra grosse, rovesciate e pendenti. tarchetti
/ con qual vezzo amoroso / le rubiconde labra apre e non apre, / e
o bellissimo silvio, / l'amorosette labra? / spiritosi rubini, ostri vivaci,
: chiamerà parimente una persona urbana le labra d'una bella donna rubini e li denti
cortegiani]... ancora le labra, si struggono di furore, s'infiammano
ombre della notte, con le mie rugiadose labra vi bacio umidamente la mano. mazza
l'uman genere, / apre le labra ai carmi suoi dottissimi, / coron le
che gli occhi apra al sol, le labra al latte, / per le viscere
e'mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e quelle gote vino e ricotta.
secreto ti è scappato da'cancelli delle labra ». 9. sm.
, 7-263: anch'io vi intinsi le labra e me le bruciai,
versi e m elicona / di satollar le labra al sacro rio. goldoni, xiii-154
palpar le terga. / sbavan le labra, e con lasciva sferza / la
ad illividirle la faccia, ad attossiccarle le labra et ad agitarle tutte le membra scatenatamente
tergea / l'imputridita gronda / con le labra divote, / fea risuonar il ciel
, matteo correggiato, 9: le labra sottil, quando divide / nel soave
si duole con la schiuma su le labra per lo sdegno di quel ribaldo- naccio
la lingua melate parole / e ne le labra un mentica sciaguratamente il suocero siva e
finito di bere, si succhiano le labra e li mostacci, il che chiamano la
toglie / l'udir de le tue labra il bel concento? / scorgo che tu
che sien maturi, se gli scortichino le labra. misasi, 32: le vesti
tristi e balordi / dua con le labra secche e assetate. gli ingannati,
plicetta età resti delusa / dalle mal caute labra e beva broccato, il saio fregiato d'
7-263: anch'io vi intinsi le labra e me le bruciai, quasi, al
: chieder ne vuol: poi tien le labra chete, / ché teme non si
lorenzo de'medici, 7-104: le secche labra e la serrata gola / ti mostrar
smilse o livide, e così se le labra son similmente livide e smilse.
/ il 'piccolo'assetato / smoccola colle labra il suo quintino. 5.
tasso, 19-107: da le pallide labra i freddi baci, / che più caldi
ragioni a morte, / baciando queste labra essangui e smorte. marino, 1-16-120:
simil prova all'onda porge / l'avide labra e smorza in petto i pianti.
avete / nel nettare del ciel le labra infuse / e ne'lavacri più riposti siete
matteo correggiato, 9: le labra sottil, quando divide / nel soave parlar
poiché sì dolci siete, / soavissime labra. forteguerri, 2-41: tutto quel giorno
verno, / aura dolce spirar da quelle labra, / onde sempre soffiò turbo e
gran pena a la summità de le labra, e li cristiani la beveno con tanto
e spaziosa,... come le labra rosate, la bocca picciola, i
scopertidenti, / e li unti cibi dalle labra caggiono. / quindi il sordin, le
sarà intestini grossi, si deveno cusir le labra de essi con la setta sì come
dolente. matteo correggiato, 9: le labra sottil, quando divide / nel soave
medici, 7-140: ve'gote rosse e labra asciutte e cotte: / il su
... /... / labra ha verdi e spumanti e man sanguigne
musica rischiari il mondo, stilli dalle labra di donna. banti, 10-99: le
socrate vuole che solamente il vedere le labra e l'udire lo strepito dei baci lievi
: si mordono... ancora le labra [i cortigiani], si struggono
, overo si stringono in modo le labra e i denti che, non potendo il
sofferir poco uso, / morde le labra e di furor si strugge. goldoni,
occupato,... con le labra non so che fra se stesso tacitamente submormorando
bianche guan- cie, vermiglie gote, labra succhiose, occhi divini, petti di smalto
remetteva dentro, quasi leccando et sucando le labra. seneca volgar., 3-325:
or dagli occhi, e da le labra or sugge. marchetti, 5-183: nelle
l. quirini, 61: qualor le labra a le tue labbra accosto / e
assai d'un comando tirannico in sulle labra d'un padre. botta, 5-7:
che il vostro flam- minio ha le labra ancora tinte di latte né sa quello che
i cuori: il riso trionfò su le labra, il giubilo campeggiò su le fronti
iacopone, 25-50: or chiude le labra -prò i denti coprire: / par
il lavoro poscia da le sue labra alme divino / questi accenti d'udir mi
da dietro il solliciti con quel trùscio di labra e con minacciarlo di voce, e
talora lucrezia del caro amante le tumide labra, rendendogli delle morsure la pariglia, ch'
1-807: e giunto già a le labra il spirto lasso / speranza sì li fece
matteo correggiaio, ix-61: e le labra sottil, quando dividi / nel soave
ombre della notte, con le mie rugiadose labra vi bacio umidamente la mano. govoni
belli occhi e le ciglia / e le labra vermiglia / e lo naso afilato /
: mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e quelle gote vino e ricotta
il bel tirreno / baci con labra di spumosi argenti; / non perché voli
2-44: mi par mille anni succiar quelle labra ver- migliuzze e quelle gote vino e
la sì frustata spe rapido tira rle taciturne labra a lamentarsi. bembo, 5-29: aveva
e i carboncelli, le fessure delle labra e della lingua, le croste della
/ la lingua e 'l sugge da le labra immonde, / tale ei se 'n
/ non farebbe altro che indolcir le labra; / quella dunque del papa è al