. medie. far combaciare, congiungere i labbri di una ferita. c.
e dal digiuno: giustappone i loro labbri. = deriv. da bocca.
parini, giorno, i-139: de'tuoi labbri onora / la nettarea bevanda ove abbronzato
che divino accento / ha su'tuoi labbri amor! d'annunzio, iv-2-1304: parlava
membra / adipe cresce, de'tuoi labbri onora / lor nettarea bevanda. idem,
adolescenti il più gentile ornamento de'loro labbri, il pudore. pascoli, ii-917
amore] le parole mi s'agghiacciano sui labbri. serra, ii-491: mi si
(permette di tenere a contatto 1 labbri d'una ferita). = cfr
nimico, il dolce si è nelli labbri suoi; e nel cuore suo t'agguata
del suo naturale, né muovono i labbri di come se gli sono accomodati allo
occhi una stella, / e da i labbri, che a pena ella movea,
dame in tanto / sovra l'arco de'labbri aleggi e penda / insolente sbadiglio.
torbido / bergo, che i labbri allappoli. = deriv. da
ambrosia / venne all'italia nauseata i labbri. idem, giorno, ii-280:
e. gadda, 3-52: sui loro labbri stupendi quel nome veneto risaliva l'etimo
una stella, / e da i labbri, che a pena ella movea, /
faccette; due mandibole a cucchiaio; due labbri, di cui l'inferiore costituisce la
convitata unqua presuma / di porvi i labbri. arici, i-319: l'accolta linfa
/ che s'apra il paradiso / co'labbri vermi- glietti e rispondenti. crescenzi volgar
perle orientali un mare, / ma i labbri aprirò il bel tesor dei denti
parini, giorno, i-114: e de'labbri formando un picciol arco, / dolce
bocca, difendente alla vista co'bellissimi labbri gli argentei denti. tasso, 18-39:
cosa, per estinture innumerevoli, arsicci labbri anelanti, per ovunque guere la
nel menar la lingua su pe i labbri assaporo fegatelli e migliacci di quanti manicaretti
parini, xix- 62: i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena,
1847], 122: bave, piccoli labbri di metallo sul piano della bocca delle
, e '1 viso furibondo, / i labbri grossi, e par la befanìa.
489: chi doppia schiaffi, chi labbri si rode, / chi rompe corna,
che faceva accosto alla grata, coi labbri celati dentro il cavo delle mani,
stretta del suo naturale, né muovono i labbri di come se gli sono accomodati allo
con una boccuccia piccolina, li cui labbri parevan due rubinetti. poliziano, i-2-21
/ far girar traboccanti / tazze co'labbri d'oro. lippi, 8-44:
donne [crusca]: primieramente li labbri sono ulcerati sì come fossero tocchi dal
, bramiva terribile, con una schiuma nei labbri. = fr. ant.
! un rumore... ai labbri ti si porta / la penna, un
ministri poi de la tua dama ai labbri: /... come sorbir la
va] con gli occhi smarriti, coi labbri brucenti: per il suo bene
lippi, 6-99: non occorre brunir co'labbri i sassi, / dice plutone,
al malmantile, 6-99: brunir co'labbri i sassi,... intende
qui dare il lustro a'sassi co'labbri, baciandogli spesso, atto che si
i-120: quella mosca riede / sui labbri, gli entra nei buchi del naso
secreto. parini, xix-65: i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena,
e sigillativi isquisitamente, stuccando il coperchio a'labbri dell'apertura per cui furono intromessi.
più ristringendosi, fino a prendere i labbri d'un canale, che qui ha
i segni che separano le guancie dai labbri della bocca, e le nari dal naso
pericolo, et è meglio ficcare ne'labbri della natura anelletti di rame dorato o
, 3-203: il petto, e'grossi labbri s'è già infranto / con que'
/ lo scellerato cenno / uscì da'labbri miei. finch'io re
, giorno, ii-753: ai labbri accosta / colmo bicchiere a lo cui orlo
. / accosto il volto a evanescenti labbri: / si deforma il passato, si
le gote di grana; i labbri di rubini, i denti di perle.
d'i'i- setti in cui i labbri e le mascelle sono come saldati fra
: ha tumidetti e roridi / i labbri e d'ostro pinti; / ha gli
qual vaso ha la circuizione de'suoi labbri di eguale altezza. 3
corone dei denti, che, disseccati i labbri, talora si palesavano, chiuse,
parini, giorno, 11-751: ai labbri accosta / colmo bicchiere a lo cui orlo
stringere... / se questi labbri su quei labbri... ahi,
.. / se questi labbri su quei labbri... ahi, misero!
, stando in continua sete, con i labbri tocca un rivo d'acqua fresca né
fu vista /... co'bei labbri / semiaperti aspettar, quasi marina /
più freschi odori, / vanne ai labbri e alle guance amorosette / della mia bella
in una apertura a doppia ogiva, con labbri di più colori sovrapposti, dal sanguigno
mani pie. / non muove i labbri un tremito leggiero? / ma non scorrono
. gadda, 6-52: sui loro labbri stupendi quel nome veneto risaliva l'etimo,
delle peggiori porcherie sino a sgrondarne dai labbri, ebbene, io mi comporto come un
de i vini / più corallini tuoi labbri fa! / bacco vi stilla soave
egli [ippocrate] sollecito / ai labbri tuoi prepara / le nauseate polveri /
quel che han sul cor non han sui labbri. manzoni, pr. sp.
, le guance rase, ed i labbri, la fronte purissima, dove avrebbe
ride. / accosto il volto a evanescenti labbri: / si deforma il passato,
clori ha nel cor, lilla ne'labbri, / ognun canta di pene e di
682: la luna ti deponea tra i labbri la querela / de l'usignuolo al
sopra le nari un poco depresso: labbri alquanto grossi, nientedimeno belli e ben
/ e, quando ella da'rosei / labbri il canto devolse, / tutto pendeva
spirito possente e pellegrino, / e i labbri gli or dorme. algarotti, 2-495:
: la profondità del cratere da'suoi labbri sino al fondo sembra essere d'un
gadda, 6-206: e il moto dei labbri andava accompagnando con una digitazione vivace,
una apertura a doppia ogiva, con labbri di più colori sovrapposti, dal sanguigno al
: corallina e graziosa / tra'bei labbri sorridenti / dischiudea bocca vezzosa / bel
zia nini; le ha disegnato lei i labbri col rossetto. 9.
si volgea indietro, volendosi bere i labbri e mangiare la lingua del confessore.
, o al facente funzione, e dai labbri dell'idolo dispiccica l'oracolo quotidiano della
faccia sia sempre diritta e gli suoi labbri niente sì storcano. ariosto, 5-25
vittore volgar., 42: i suoi labbri sieno fatti fiadoni di mele distillanti.
. parini, giorno, i-115: de'labbri formando un picciol arco, / dolce
nimico, il dolce si è nelli labbri suoi; e nel cuore suo t'agguata
in un'effervescenza piacevole, affiorante sui labbri atteg giati al sorriso e
urna effigiata, argento tutta / dai labbri in fuor, sovra cui l'oro
intelligenza, 207: i suoi labbri grossetti e bene accolti, naso
corone dei denti, che dissecati i labbri, talora si palesavano, chiuse, a
copia mancò. parini, xix-63: i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena
e. gadda, 6-52: sui loro labbri stupendi quel nome veneto risaliva l'etimo
ai mio core / quel che ne'labbri miei / essaggerava amore, / oggi
suoi... esprimet- tono i labbri loro. tassoni, 7-44: vede marte
sangue, e quello con gli estremi labbri gustato verserò tutto in una fossa fatta dinanzi
né il muovere dei peli estremi dei labbri per respirare.
a dirlo si accingea, tutta sui labbri / l'anima fuggitiva egli raccolse;
e. gadda, 6-52: sui loro labbri stupendi quel nome veneto risaliva l'etimo
. / accosto il volto a evanescenti labbri: / si deforma il passato, si
e. gadda, 6-250: rasciugò i labbri, portatovi in una falciata ratta il
/ e, vera ancor, da'labbri tuoi mi spiace. parini, giorno,
/ così un « sì » de'labbri gli uscì fuore / pur con vergogna e
, / se non quanto su i labbri oro gialleggia, / di vulcano fattura.
avete per un vago errore / dolce sui labbri d'eloquenza incanto / arbitro delle menti
suo seggio, e da profani / labbri inquinato d'eloquenza il fonte. foscolo
in una apertura a doppia ogiva, con labbri di più colori sovrapposti, dal sanguigno
chi hae litigine, patisce fessura de'labbri, per la siccitade della complessione,
volgar., 42: i suoi labbri siano fatti fiadoni di mele distillante.
dello stoppino, che gli avvicinarono ai labbri, appena appena ma pure oscillò.
senza denti: ancorché l'estremità de'labbri sia tempestata da finissimi e picolissimi denti
, 2-253: filialmente alla destra i labbri miei / imprimerò con voluttà devota.
, agli angoli della bocca lo argina dei labbri. pavese, 1-127: qualche spruzzo
senza denti: ancorché l'estremità de'labbri sia tempestata da finissimi e piccolissimi denti
per un vago errore / dolce sui labbri d'eloquenza incanto / arbitro delle menti
fece un fischiolino quasi afono tra i labbri, sul genere di quelli che si fanno
xviii-209: vedrò la gioventude / i labbri torcer disdegnosi e schivi, / e
sul monte, / e ne'tuoi labbri il fonte / della parola aprì.
. fregiati di vermiglio / i due labbri sottili. anguillara, 1-11: i colli
un sol occhio, e sopra i labbri / sta un ampio naso con ben larghe
682: la luna ti deponea tra i labbri la querela / de l'usignuolo al
. morante, 2-82: i suoi labbri, un poco screpolati dal freddo,
. metastasio, i-300: tutta sui labbri / l'anima fuggitiva egli raccolse.
parini, giorno, i-141: de'tuoi labbri onora / la nettarea bevanda ove abbronzato
malizioso ghignuzzo sul destro canto fra i labbri, dàvano il moscadello. -furbettèllo
fazzone! intelligenza, 207: i suoi labbri grossetti e bene accolti, / naso
rotolio d'occhi e il galoppar di labbri d'un ministro degli esteri.
oro, le gote di grana, i labbri di rubini, i denti di perle
i-65: gelido un riso le movea dai labbri. fogazzaro, 7-6: non le
malizioso ghignuzzo sul destro canto fra i labbri. -spreg. ghignàccio. cellini
que'baci incontra, e da'bei labbri sugge / l'alma di lei che sospirando
, / se non quanto su i labbri oro gialleggia, / di vulcano fattura.
papini, 20-xxx: quando hanno consumato labbri e ginocchi in qualche materiale divozione credono
insieme... da tutti i labbri degli uomini. 2. per
e dal digiuno: giustappone i loro labbri. pavese, 8-141: scrivere è consumare
, stando in continua sete, con i labbri tocca un rivo d'acqua fresca né
perdè ad un tratto la parola su'labbri, e cosi insieme ammutolito ed attonito
bibbia volgar., vi-62: li labbri tuoi sono sì come la vite che
ii-230: gonfiano il collo: stringano e'labbri: aprono le ciglie: spandono le
: gonfiano il collo: stringano e'labbri. berni, 23-40 (ii-223):
e di senso cattivo sopra la pelle de'labbri, overo della faccia, che.
. intelligenza, 207: i suoi labbri grossetti e bene accolti, / naso affilato
tasso barbasso. barabasco. guaraguasco. labbri d'asino, pelliccione. erba maestra.
ambrosia / venne all'italia nauseata i labbri. foscolo, 1-176: la mia voce
e candido, / né su i tuoi labbri il riso. manzoni, pr.
giorno, iii-194: illividirò / i labbri onde l'amor l'ali rinfresca. tarchetti
tutte queste parti poi sono rinchiuse nei labbri esterni, e l'imene non è altro
impiccia / i sensi, morde i labbri, in convulsione / trema.
iv-738: la stizzosa dama / i due labbri aguzzando il pugne e sferza / con
. menzini, i-12: de i labbri imporporati / l'ostro vermiglio,
: quegli occhi così neri, / quei labbri imporporati, / vagliono più di cento
che quella / di licor peregrino ai labbri accosta / colmo bicchiere, a lo
premer d'un bacio che le cerca i labbri. d'annunzio, iv-1-81: venivano
, / che incenerisce l'erbe sino ai labbri / dal lido, e cresce sotto
, lasciata innanzi di accostarla a'miei labbri; e la baciai. tommaseo [s
confida i tuoi pensieri; / i labbri incoraggiti mi parlino sinceri. incorallare,
chi era la diva, stringo i labbri, alzo le ciglia, increspo la
ed increspa le ciglia, / e i labbri aguzza, e rannicchia le spalle,
dei denti, vien così da i labbri stretta, / che non può più parlar
e increspate le ciglia, i sommi labbri / appoggia in sul ventaglio.
. corsini, 18: quei ch'i labbri hanno tuffati / nella chiara di claro
ognor che '1 volto affisi e i labbri sciogli / palme innebrii d'amore.
e tarda infliggi pena ai procaci / labbri, ai dannati labbri colpevoli / d'umidi
ai procaci / labbri, ai dannati labbri colpevoli / d'umidi baci? d'
alla disperazione. montale, 5-86: o labbri muti,... /..
pindemonte, ii-14: di natio minio i labbri pinta, / tu vita sei del
, ché non voglio i profani / labbri ingolfar negli amorosi arcani. p. verri
smarrirò la strada buona! intanto i labbri s'ingrossaranno a caminar sì forte a questa
e ai singulti: immobili erano i labbri, che si aprirono sempre a parole
puerili. batacchi, ii-74: ognuno i labbri a motti insulsi e inetti / apre
è un pezzo di ferro con due labbri larghi, un poco intaccati a sega.
intenerito e un po'sfatto, i labbri socchiusi e tumidi parevan serbare l'impronta
alcuni le interiora de'vasi appresso de'labbri ungon di latte di vacca. leggenda aurea
morire, / purché io m'intinga i labbri d'una sprizza. g. malipiero
l'invitava, e spesso / su'labbri il canto le rompea co'baci. mazzini
dolce contegno inzuccherato, / che stringe i labbri come 'l cotognato. siri, x-726
. b. casaregi, 11: i labbri a un ampio tin porse [polifemo
membra / adipe cresce, de'tuoi labbri onora / la nettarea bevanda ove abbronzato
rispose nulla. soltanto, serrando i labbri, tentennò lentamente il capo in un no
calice cinquedentato, e quasi a due labbri, dalla corolla polipetala papiglionacea, dal
labbia. casti, 260: i labbri tumidi, / molli, vivaci / da
. cecchi, 6-289: le tremavano i labbri, come ai piccini, che confessino
sgridati. montale, 5-86: 0 labbri muti,... /..
sentenze, 1-54: iddio distrugge gli labbri maliziosi e le lingue vantatrici. rinaldeschi
amato, con quella lingua e quelli labbri con li quali soliamo parlare degli amori
metastasio, 1-i-18: come! da'labbri tuoi / dido saprà che abbandonar la
una accorsa anelante / che ai poveri labbri si tocca / per dir tante cose
la fronte lata e crespa, e i labbri e gli occhi nericanti. trattato delle
dello sposo è tagliar col ferro i labbri della fanciulla così conglutinati e consolidati.
tutte queste parti poi sono rinchiuse nei labbri esterni. idem, 1-53: nelle
dalla croce, ii-97: fissure de'labbri, chiamate da'moderni leporine. r
mostri per incompleta formazione, come i labbri leporini, o sono malattie che torsero
che consiste nell'essere l'uno dei due labbri diviso d'alto in basso, e
divisa nel lembo in due parti o labbri, il superiore dei quali, per lo
una corolla ringhiosa, la quale avendo i labbri chiusi rassomiglia spesso al muso di un
tasso barbasso. barabasco. guaraguasco. labbri d'asino. tramater [s.
crescenzi volgar., 2-23: de'labbri della fessura [del tronco da innestare
. zambeccari, 1-9: ripuliti i labbri della ferita con una spugna molle d'acqua
assalto. baldinucci, 9-xii-198: i labbri delle medesime pile [dell'acquasanta]
con orlare o spianare il taglio de'labbri, che si possa sicuramente chiudere con
è un pezzo di ferro con due labbri larghi, intaccati a sega. [sostituito
/ che incenerisce l'erbe sino ai labbri / del lido, e cresce sotto il
[s. v.]: 'labbri della morsa ', diconsi le due
-avere sempre sulle labbra o jra i labbri: ripetere continuamente; nominare, chiamare
. metastasio, 1-3-212: avea fra'labbri / sempre il tuo nome: impallidia
d'acqua ma appena si bagna i labbri. -bruciare le labbra: v
imperciò che fui uomo il quale hae i labbri poi- luti, e abito nel mezzo
sulle labbra! -non circonciso dei labbri, incirconciso di labbra: che ha
tutte queste cose non peccò job ne'labbri suoi, né alcuna cosa istolta parlò
messaggero, gli occhi spalancando, / i labbri strinse, e dimenò la testa:
bascia e stringe. -tenere i labbri chiusi, stretti: tacere ostinatamente.
iii-310): meglio era lor tenere i labbri stretti. tasso, 13-30: chiamato
fiume, / che da'dotti onorati labbri vostri / con sì dolce soave mormorio /
ed affiena. parini, xix-61: i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena
silenzio! una parola uscita dai vostri labbri, sarebbe morte a qualche altro di
: / melodiosi accenti / da'tuoi labbri volavano. angioletti, 1-162: dalle
corolla gamopetala zigomorfa, che presenta due labbri separati, inferiore e superiore (e
-ferita lacerata: che presenta i labbri sfrangiati. dalla croce, iii-28:
. ferita lacera: quella che presenta labbri sfrangiati, prodotta per lo più da uno
si tagliavan mani, testicoli, lingue e labbri e in lor presenza si buttavan quei
85: il padre baciò su i labbri il figliuoletto lamentoso,...
crescenzi volgar., 2-23: de'labbri della fessura tolta via ogni lanugine,
, color florido del volto e de'labbri. d'alberti [s. v
, corolla monopetala, divisa in due labbri ineguali, il superiore intero, l'inferiore
rovesciata, il cui orlo presenta due labbri formati da cinque lobi rotondi ineguali.
e increspate le ciglia, i sommi labbri / appoggia in sul ventaglio. manzoni
, cibo appetitoso e da leccarsene i labbri; ed è meno di 'leccume', e
rude e pieno il coro dei lor labbri avvinati. idem, 348: « la
ii-490: in nausenanti rughe / ripiega i labbri, e poco pane intanto / rumina
sangue che gli cola nella commettitura dei labbri. con un salto leonino egli si
dalla croce, ii-97: fissure de'labbri, chiamate da'moderni leporine. r
mostri per incompleta formazione, come i labbri leporini, o sono malattie che torsero
occhi una stella, / e da i labbri, che a pena ella movea,
/ e prima lo gustò co'primi labbri. monti, 6-326: ma deh!
venendo l'alma e ne'socchiusi / labbri a libar le voluttà promesse. zendrini,
il canto della squadra, toccando i labbri. tasso, 11-iii-1104: il lauro e
i-410: faccia tonda,... labbri alquanto grossi, nientedimeno belli e ben
di sentenze, 1-54: iddio distrugge gli labbri maliziosi e le lingue vantatrice.
, 6-250: [zamira] rasciugò i labbri, portatovi in una falciata ratta il
6-250: [la zamira] rasciugò i labbri, portatovi in una falciata ratta il
fanciul co'denti / memore nota / sui labbri imprima. = denom
tutto bianco e tutto divenuto livido i labbri, quando gli fu appresentato la spera
il suo loro, offerivagli con i labbri disseccati un'arachide o una nocciuola parimente
. e. gadda, 6-184: i labbri... parevano oggimai la soglia
uomo, ampoi confessava che ne li labbri de l'uomo abitava facondia più dolce che
di sentenze, 1-54: iddio distrugge gli labbri maliziosi e le lingue vantatrice.
messaggero, gli occhi spalancando, / i labbri strinse e dimenò la testa: /
. magalotti, 2-149: appena i labbri io sciolsi / a risonar del mio
. -in partic.: ciascuno dei labbri di una ferita. -anche al figur
focoso e timido / da i fidi labbri uscio, / conforto a i lunghi
una corolla ringhiosa, la quale avendo i labbri chiusi rassomiglia spesso al muso di un
irregolare, la quale ha i due labbri chiusi da una prominenza in modo che
convitata unqua presuma / di porvi i labbri. [sostituito da] manzoni, pr
parlar melato, che trabocca / da'labbri suoi, quando di voi discorre, /
: / melodiosi accenti / da'tuoi labbri volavano. jovine, 2-24: parlava
... dànno una rossetta ne'labbri e nelle gote cotali meluzzine. vittorelli,
il thè nel bucchero, / come quei labbri allor che si dimenano / e non
cennini, 92: così bagnando co'labbri un poco da capo pasticcinola del pennello
la lunga,... i labbri più a la mediocre grossezza che a la
più disgiungerli i due margini esangui dei labbri; di due peluzzi a ricciolo esornati
strepitoso / che dal naso e dai labbri il sangue n'esce. arlia, 1-219
che divisa e sparsa / liba i labbri di silvia e siede all'ombra / del
? e nel chiamarlo / conviene unire i labbri e far quel suono, / giusto
volgar., i-572: ne li labbri de l'uomo abitava facondia più dolce che
nel menar la lingua su pe i labbri assaporo fegatelli e migliacci di quanti manicaretti
: o tu di natio minio i labbri pinta, / tu vita sei del mondo
. intelligenza, 207: i suoi labbri grossetti e bene accolti » /
, pronti molti audaci / avea, labbri facondi e non soavi, / vermigli,
, 10-82: voleva, tra i labbri, d'un diaccio calice il labbro sottile
sul monte, / e ne'tuoi labbri il fonte / della parola aprì.
ghignuzzo sul destro canto fra i labbri davano il moscadello. = deriv
, i mostacci che coprono i primi labbri. p. della valle, 3-14:
. e. gadda, 6-263: i labbri le principiarono, poco a poco,
iv-739: la stizzosa dama / i due labbri aguzzando il pugne e sferza / con
membra [salute] di natio minio i labbri pinta, / tu vita sei del
più nauseabonda aduanti rughe / ripiega i labbri. bocalosi, ii-18: oh che
diva de le selve amica / raggrinza i labbri e nauseando volge / al biondo ganimede
celeste ambrosia / venne all'italia nauseata i labbri. foscolo, vii-145: stanco e
i divini / candor del collo ai labbri miei contesta. govoni, 208:
al sommo e la spuma sormontava i labbri del vaso, le palle, scostandosi,
, la fronte larga e crespa, i labbri e gli occhi nericanti e corni forti
. f. villani, i-410: labbri alquanto grossi, nientedimeno belli e ben
tutte queste parti poi sono rinchiuse nei labbri esterni. filangieri, ii-563: noi sapiamo
. parini, xix-63: i labbri, or dolce tumidi, / or dolce
, /... i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena,
, 1-141: il petto e i grossi labbri s'è già infranto / con que'
tromba o molto corta con i due labbri salicati o allungata a guisa di sifone e
diva de le selve amica / raggrinza i labbri, e nauseando volge / al biondo
quattordicenne che stringa la prima volta tra labbri la prima e proibitissima sigaretta.
fer pazziar? moniglia, 1-iii-17: labbri leggiadri, / occhiucci ladri, / non
ridevo e sghignazzavo, sghignazzavo tirando i labbri, torcendo la pancia. =
.., con tumidi, rossi labbri: quasi di silfide bambina, ma precocemente
fiume, / che da'dotti onorati labbri vostri / con sì dolce soave mormorio /
taglia sopra. aleardi, 1-189: sui labbri tuoi vedea che la bugia / anch'
modo con orlare o spianare il taglio de'labbri che si possa sicuramente chiudere con le
, ii-751: di licor peregrino ai labbri accosta / colmo bicchiere, allo cui
? d'annunzio, iv-1-902: i labbri leporini, i gozzi, le scrofole,
, 2-106: il bimbo, con semiaperti labbri, stringe nel proprio calore l'orsacchio
, molto corta e terminata da due labbri retti, la cui estremità finisce in
. gadda, 6-206: il moto dei labbri andava accom pagnando con una
lippi, 6-99: non occorre brunir co'labbri i sassi, / dice plutone,
del viso! mazza, ii-74: ne'labbri di fin ostro ardenti / e su
che manna scaturisce un rio / ai labbri miei dal tuo baciato aspetto!
/ dei denti, vien così da i labbri stretta / che non può più parlar
si torce anche di più entro i labbri sdendati. -per estens. soppressione patologica
la bocca pari ': accomodare i labbri per ipocrisia, per nasconder qualche atto d'
gastigo era il pedagogo che tollerò su labbri del discepolo la scabbia di sì sporca
chetarsi infine non resta che il succio dei labbri; rimasto a parodiare su una cannuccia
cocchi, 4-1-15: il colore dei labbri è buono e buona pare che sia
lo ficcò a parte a parte de li labbri della sua natura; e subito bassa
dal buco e se ne imperlarono i labbri, agli angoli: era il suo modo
. / accosto il volto a evanescenti labbri: / si deforma il passato, si
nuovo si pelaro / il mento i labbri e il ciuffo della fronte.
. tasso barbasso, barabasco, guaraguasco, labbri dfasino, pelliccione, erba maestra.
, 3-98: un sorriso gli increspava i labbri peliosi. -membranoso.
ogni prelazione d'uso, a forbirsi i labbri con quella parola fattorino.
senza espresso percotimento della lingua o de'labbri il lor suono mandin fuori. gigli
che bel sorriso / su que'turgidi labbri porporini. gramsci, lini: -deve
/ e le guance amorose / e i labbri peregrini. -raro, splendido (
capitano francese, il quale, composti i labbri al sorriso, tuttoché protestasse che non
di piccole, soavissime bulle, sui labbri, accompagnava il ricupero: che con
corolla ringhiosa, la quale avendo i labbri chiusi rassomiglia spesso al muso di un
foscolo gr., 97: stilli da'labbri della terza [grazia] il mele
non restò in petto, passò sui labbri e fu comunicato a parecchi miei camerati
. parini, giorno, i-114: de'labbri formando un picciol arco, / dolce
): una boccuccia piccolina li cui labbri parevan due rubinetti. boccaccio, ii
alle bocche di qualsivoglia cosa simile a'labbri della bocca. -festone, cordone
alla lingua inciampo / e ristagna sui labbri. pellico, 2-50: un giorno
si presenta, / che alzando i labbri aperti in ver le stelle / disse ragliando
: ma e'se ne leccherà i labbri, il piluccone. g. m.
ttrincato, masticato mortadella, pitturato i labbri d'olévano,... vomitato l'
modo che i contorni di questa combacino coi labbri di quella, la scorza avventizia si
: pervennero da ultimo a cavarle dai labbri la bugia racchetante, la bugia plausibile.
ti specoli, / che posi i labbri agli apollinei pocoli. 4.
alla base, aprendosi poi in 2 labbri. le specie principali sono: la
vanni: « pompeggia su i vostri labbri la frase di 'mio re', nella quale
i bambini poppando. -popparsi i labbri: baciarsi. g. visconti,
. b. casaregi, 11: i labbri a un ampio tin porse [polifemo
una accorsa anelante / che ai poveri labbri si tocca / per dir tante cose
s'ostina? milizia, i-203: i labbri tinti del più bel vermiglio..
ambrosia / venne all'italia nauseata i labbri. leopardi, iii-572: nelle idee di
per mirar molto fiso / i rossi labbri e gli occhi vaghi e belli, /
contro ogni prelazione d'uso a forbirsi 1 labbri con quella parola fattorino.
e. gadda, 6-261: riserrati i labbri, dimentica oramai d'ogni invito e
van col suo presago ardore / qualor ne'labbri miei febo favella. poerio, 3-20
troppa prosperità di bocca, rimbombando da'labbri de'pretendenti e
: quegli occhi così neri, / quei labbri imporporati, / vagliono più di cento
ii-750: lungi o labbra profane: ai labbri solo / de la diva che qui
secche sur muro derimpetto: prolati i labbri in un suo broncio baggiano. 4
singulti chiamò colei che pronunciano prima i labbri dei figli. -attribuire un predicato
al primo muovere che giacomo fece dei labbri, le membra le si prosciolsero;
alberi condotte da un piccolo canale tra labbri da barcaccia di piazza di spagna.
delle peggiori porcherie sino a sgrondarne dai labbri, ebbene, io mi comporto come
bella... con tumidi, rossi labbri: quasi di silfide bambina, ma
? / - pugno per due bei labbri di corallo. -di animali.
elefante. d'annunzio, iv-1-902: i labbri leporini, i gozzi, le scrofole
de'suoi:... rasciugò 1 labbri, portatovi in una falciata ratta il
appendono / il lor ansito ai suoi labbri. / coi peccatori, coi miseri
: pervennero da ultimo a cavarle dai labbri la bugia racchetante, la bugia plausibile:
tutte queste parti poi sono rinchiuse nei labbri esterni, e l'imene non è altro
, in nauseanti rughe / ripiega i labbri. manzoni, pr. sp.,
crescenzi volgar., 2-23: de'labbri della fessura tolta via ogni lanugine,
. batacchi, ii-74: ognuno i labbri a motti insulsi e inetti / apre
principio ed increspa le ciglia / e i labbri aguzza e rannicchia le spalle / ed
i-125: un bacio vorrei / rapir co'labbri miei, / per dir se sian
viso, / co'i grossi labbri immobili / in un paterno riso, /
redentore? gozzano, ii-229: i labbri protende / all'ostia redentrice.
due volte appena / s'ode da'labbri nostri / un nome replicar, che siamo
, ma di sentirlo / piacemi replicar dai labbri vostri. ghislanzoni, 18-129: da
, lasciata innanzi di accostarla a'miei labbri; e la baciai; e il sangue
). altissimo, 45: i labbri da'sospir caldi ho riarsi, / e
vino / con gli occhi torbidi coi labbri riarsi / come in faccia a un
per quel riso / e per que'labbri vermigli e vezzosi, / che fan
cadavero, trovai lo zirbo attaccato ai labbri interni della ferita ricucita. 8
. zambeccari, 1-9: ripuliti i labbri della ferita con una spugna molle d'
più disgiungerli i due margini esangui dei labbri. = comp. dal prefi lat
di piccole, soavissime bulle, sui labbri, accompagnava il ricupero. 2.
certi animali per smorfie che fanno co'labbri, si dice che 'ridono'. un cane
bene ogni contorno, naso, occhi, labbri e orecchie, di questo verdaccio.
alle bocche di qualsivoglia cosa, simile a'labbri della bocca. d. bartoli,
il grifo rincagnato nel naso e i labbri grossi. manni, ii-62: 'viso ricagnato'
un popolo assetato, / che con labbri asciutti ed arsi / da lui [ai
davano risalto e turgidezza all'attaccatura dei labbri, contornandone la sinuosità d'un superbo
risarola, stringete ben forte quello co'labbri o pure con i denti. =
e candido, / né sui tuoi labbri il riso. cornoldi caminer, 194:
amore. magalotti, 2-149: 1 labbri io sciolsi / a risonar del mio
lingua inciampo / e ristagna su i labbri. 6. essere sottratto alla
panni, xix- 56: i labbri, or dolce tumidi, / or dolce
tipo di fasciatura che tiene accostati i labbri di una ferita facilitandone la saldatura.
/ fa rigirando e, s'oltre i labbri è spersa, / è riso che
dal cor, più che da i labbri riso / si riversava. ascoli, 52
ei l'invitava, e spesso / su'labbri il canto le rompea co'baci.
fredo: e da i vermigli / labbri de le fanciulle a lui volaro /
799: ha tumidetti e roridi / i labbri e d'ostro pinti. d'annunzio
le tumidette rose, / ond'ella i labbri suoi tinge e colora, / su
mani pie. / non muove i labbri un tremito leggiero? / ma non scorrono
ordine; poi dànno una rosetta ne'labbri e nelle gote cotali meluz- zine.
denso spremeva una patisce fessura de'labbri per la siccitade della comples
alle spole. milizia, i-203: i labbri tinti del più bel vermiglio...
fortuna volge, / chi ha rotti i labbri, chi il naso s'ammacca.
, non potendo, per la rozzezza de'labbri e della lingua loro, dar finimento
e con una boccuccia piccolina li cui labbri parevan due rubinetti, sorridendo rispose.
, in nauseanti rughe / ripiega i labbri. arti e mestieri, i-247: bisogna
[1765], 128: co'bei labbri / semiaperti aspettar, quasi marina /
st! un rumore., ai labbri ti si porta / la penna, un
guerrazzi, 7-132: sopra i muscoli dei labbri gli saltellava un riso dolcissimo.
braccia pelose anche alla piegatura, i labbri tumidi, le gengive sanguinolente.
la sirocchia bravamente, / sbadaglia i labbri e dice a sacripante. = var
non mai / breve sospiro da'suoi labbri sbocchi. nievo, 1-vi-593: sembra che
son che scaldo / la bocca e i labbri / pel freddo scabbri / colla pappina
si risponda, ma che tutti chiudano i labbri e aprano le scarselle. -avere
ogni scevola delle mani, naso, labbri e così ai piedi et alle mammelle
per troppo caldo e per le schioppature de labbri causati dalla febbre. =
? » « sorella? » storse i labbri schifìtà, « io nun ciò sorelle
, in nauseanti rughe / ripiega i labbri e poco pane intanto / rumina lentamente.
ogni scevola delle mani, naso, labbri, e così ai piedi et alle
troppo caldo, e per le schioppature de labbri causati dalla febbre. =
la corolla ha il lembo a due labbri, de'quali il superiore è diviso o
, perché possa correre liberamente addosso a i labbri sciolse / a ragionar con essa in tuon
che van chiedendo / stilla d'acqua sui labbri scolocascanti. fucini, 196: anch'
, 2-328: di dietro i suoi labbri arrogantemente chiusi, scoppiettò, quasi a
al demonio il vedere la sete ne'labbri per mettervi la fame. se vede che
viso riverso sotto il furor dei miei labbri scottanti. govoni, 7-15: non son
manrovescio gli aveva segnato il viso e i labbri.?. indicare il tempo
terminato; / tornate a richiamar su i labbri il riso. alfieri, 12-262:
7... / e da'sordidi labbri sgangherati / uscian lezanne, e qual si
: la stizzosa dama / i due labbri aguzzando il pugne e sferza / con
spalliera del bracciuolo, / ed or i labbri tormentar co'morsi. baruffaldi, xxx-1-119:
fagiuoli, x-20: a ufo i labbri non s'allargano: / né preci in
i carmi sgorghin didolcezza aspersi / dai vivi labbri che animò l'amore. mazzini,
. e. gadda, 6-186: i labbri sizienti, infebbrati come le gengive,
... unmotto appena / sibileran dai labbri. moravia, i-330: queste ultime
fiate chi hae litigine patisce fessura de'labbri per la sic- citade della comprensione.
socchiusi: con la sigheretta fra i labbri, le scarpe cricchianti sul marciapiedi.
... con tumidi, rossi labbri: quasi di silfide bambina, ma precocemente
lamenti. monti, x-3-68: quei labbri che soleansi di riso in pria vestir
singulti chiamò colei che pronunciano prima i labbri dei figli. 2. singhiozzo determinato
davano risalto e turgidezza all'attaccatura dei labbri, contornandone la sinuosità d'un superbo e
, evocativo o responsale che fosse: i labbri sizienti, sìzio del macinato, vengo a
4-434: gli occhi avea chiusi, i labbri smorti..., i polsi
una cuajja, / se mozzica li labbri e svorta l'occhi, / si pputtana
metà cammino, tra la strozza dei labbri. -diminuire di intensità, attenuarsi (
superficie delle gengive e deh'intemo de'labbri e della bocca, nel guastamente e nella
/ ministri poi de la tua dama ai labbri: / or memore avvertir s'ella
i. frugoni, i-3-121: su'bei labbri mirò il riso / che i bei
sen candido giglio, / altre i labbri due rose. parini, 472: io
se mai mi accosterete il vostro calice ai labbri, non però vorrete che anch'io
occhi una stella, / e da i labbri, che a pena ellamovea, / un'
/ ma sottocchi la astute damigelle / co'labbri chiusi al riso fanno sponde. monti
e strepitoso / che dal naso e dai labbri il sangue n'esce. soldati,
rispose al vanni: « pompeggia sui vostri labbri la frase di 'mio re, nella
(chocolate) a la cioccólatta esortando ai labbri della tazza i labbri del giovinetto signore
cioccólatta esortando ai labbri della tazza i labbri del giovinetto signore. 3.
, che divisa e sparsa / liba i labbri di silvia e siede all'ombra /
la penna nel calamaio e, stretti i labbri, levato il capo in su,
: tantalo ai pomi a l'acque i labbri stende, / ma deluso in sua
le membra, le orecchie, naso e labbri, avevaio fatto miserabile spettàculo.
con onare o spianare il taglio de'labbri che si possa sicuramente chiudere con le dita
: sott'occhi le astute damigelle / co'labbri chiusi al riso fanno sponde.
accese / que'baci incontra e da'bei labbri sugge / l'alma di lei che
, / purché io m'intinga i labbri d'una sprizza. 2.
, pervennero da ultimo a cavarle dai labbri... la bugia plausibile.
bibbia volgar., vi-246: gli labbri degli sciocchi straboccano cose sciocche.
nimico, il dolce si è nelli labbri suoi; e nel cuore suo t'agguata
fortuna volge, / chi ha rotti i labbri, chi il naso s'ammacca,
, gli occhi spalancando, / i labbri strinse e dimenò la testa: /
nuttis, avida, perfida, con i labbri contratti in un ghigno, aveva suggerito
perle serene / succerei, con que'labbri < run colore, / che gittano un
[al vecchio] che il succio dei labbri; rimasto a parodiare su una cannuccia
per quel riso / e per que'labbri vermigli e vezzosi, / che fan cogli
. tassoni, 10-71: da'bei labbri sugge / l'alma di lei che sospirando
dal cor, che sui taciti / labbri venia, chiamando. -che non
la palla], che ne i labbri della tagliatura venga a farsi una incastratura.
civiltà delle macchine, 275]: i labbri inferiori gironi entrò in seminario.
sul taglierò. fagiuoli, i-160: a'labbri chi di por pensa il bicchiere,
: favoleggiar profane muse / che da'tantalei labbri un dì fuggisse. = voce
: st! un rumore., ai labbri ti si porta / la penna, un
io chi era la diva, stringo i labbri, alzo le ciglia, increspo la
tagliavano mani, testicoli, lingue e labbri e in loro presenza si buttavan quei sanguinosi
egli urono nutricati, traendo con gli labbri il latte dalle tette della detta fiera
ridevo e sghignazzavo, sghignazzavo tirando i labbri, torcendo la pancia. -sporgere
.. fanno combaciare a lungo i labbri tinti, per titillare l'insoddisfatta lascivia degli
e agnellini, / e pugne e i labbri aveano ancor sanguigni; / ma
8-53: si prova: e quando a'labbri s'awicina / per cominciare la prima
un popolo assetato, / che con labbri asciutti ed arsi / da lui venga a
come avare stille d'acqua sopra i labbri aridi per lunga sete, refrigerio divino
/ far girar traboccanti / tazze co'labbri d'oro e ber non parchi. b
mio? cesarotti, 1-xxxii-72: pendea dai labbri del divin maestro / l'egregio alunno
tutte le gote e il disotto dei labbri s'infoltivano d'una generosità maschia del
ad arte ordita: / chi da i labbri rubicondi / mobil fiato ad arte inspira
io non gli avessi le parole su'labbri per dare allo sdegnoso mio quello sfogo
, ii-247: te pinsi; e i labbri, e i luvidi / lumi,
/ l'umilicordia e attende / mentre i labbri protende / all'ostia redentrice.
'sì'focoso e timido / dai fidi labbri uscio, / conforto ai lunghi spasimi /
prelazione d'uso, a forbirsi i labbri con quella parola. 17. il
di senso cattivo sopra la pelle de'labbri, overo della faccia,...
, 1-65: accosto il volto a evanescenti labbri: / si deforma il passato,
il venturato / scontro, che i labbri incerti al bacio spinse, /
per mirar molto fiso / i rossi labbri e gli occhi vaghi e belli, /
, 10-82: e voleva, tra i labbri, d'un diaccio calice (v.
mostri per incompleta formazione, come i labbri leporini, o sono malattie, che torsero
lui, però, le zuzzurellava sui labbri in una specie di solletico o di prurito
col rotolio d'occhi e il galoppar di labbri d'un ministro degli esteri..
col rotolio d'occhi e il galoppar di labbri d'un ministro degli esteri..