una particolare sensibilità della bocca e delle labbra ed è connesso con la suzione del
bocca e partecipa ai vari movimenti delle labbra. morgagni, 233: il tumore
tra i congiunti che pendevano dalle sue labbra, due bei bafficci grigi di foca e
-far bocca d'or duolo: protendere le labbra in atteggiamento, per lo più eccessivamente
graf, 5-397: oh, dalle labbra di canute ancelle / udir ricordi di gioie
). fagiuoli, xii-148: le labbra arrovesciate, il collo attratto, /
grandi occhi, grandi orecchie, grandi labbra e grandi guance che muoveva mangiando con
. tommaseo, 20-200: con le labbra m'onora [questo popolo],
l'ago con facilità possi penetrar ambedue le labbra della ferita. -ciascuno dei
apro, / odo sonar su le nestoree labbra. -aprire le orecchie
si applica alle orecchie o anco alle labbra degli animali equini, onde poterli domare e
musicali vibrano quando vi si accostino le labbra soffiando. savi, 1-387: con
organo della voce divina e con le labbra corporali esprima e pronunzi gli oracoli e
: desiderò mercurio di aver su le labbra ancora il latte dalle poppe di giunone succhiato
donne brune, incipriate e dipinte alle labbra. erano orrende. arhasino, 3-9
flutto, / aprir ver me le scolorite labbra / e dirmi in tuono orribile e
e sacramentare, gonfiando orribilmente quelle sue labbra di poppante. -in modo molto
. savinio, 2-32: le sue labbra rosseggiavano tra torrido della barba.
io vedevo giacometta che si mordeva le labbra per non scoppiare a ridere e credo di
incontro. allora spontanea mi uscì dalle labbra la salutazione: -gesù della gleba,
corsini, 17-40: ebbe pronte / le labbra a dispiegare 1 suoi concetti, /
per lo lungo... spicca le labbra della buccia dall'osso, che essendo
: scusami, ho del rossetto sulle labbra? -con riferimento a un soggetto
o meglio ostentata in una certa piega delle labbra e nel modo di portare il capo
e, senza ostentazione, sporse le labbra. = voce dotta, lat
laude, cioè, il frutto delle labbra, le quali confessino il di lui nome
invecchiata e callosa overo che ha le labbra tumefatte, che costoro chiamano ostracina overo
della carnagione; colorazione naturalmente vermiglia delle labbra (e spesso è usato al plur
: pingerete il bel rubino / de le labbra ver- migliuzze, / de le morbide
eventi. -con metonimia: le labbra, la bocca. trissino, 55
romanzo, la cara sigaretta fra le labbra, quella sì era poesia! pirandello,
insieme la languida e stupida oziosità delle labbra e degli altri organi interni della favella
. capuana, 7-106: pacchiava colle labbra asciutte, mostrando impazienza.
ii-11-135: quel viso tutto pace, quelle labbra che sorridendo pare attirino i baci.
, sf. patol. ispessimento delle labbra. = voce dotta, comp.
dio. e quest'invocazione la sento sulle labbra di tanti, che ritornano per un
meravigliosa padronanza, se non che le labbra troppo chiuse e un leggerissimo increspamento della
di sopra con terra, faccendo palchistuolo alle labbra della fossa. = sovrapposizione di
dorma a tre palchi aprendo le sue labbra. 21. locuz. -avere
iv-2-246: come il bimbo rincrespava le labbra per piangere, ella fece due o tre
verga, 3-51: quei ragazzi avevano le labbra pallide dalla fame. misasi, 7-i-221
gozzi, i-4-231: un bocchino con due labbra sottili, orlate di un color pallido
balìa sua mente, tanto che le labbra tremano, i denti si ripercuotono e 'l
., 9 (150): le labbra, quantunque appena tinte d'un roseo
non aveva perduto un palpito delle sue labbra. -lieve oscillazione (dell'ago
, poscia ch'io ho bagnate le labbra entro alle onde di lete e solcata
barbetta aguzza di satiro, strizza le labbra. moretti, ii- 989:
può vedere d'una femina con le labbra bianche, soggiunge egli? gherardini [
il colore bluastro che possono assumere le labbra o la lingua in condizioni di alterazione
s'infittiva sopra i suoi occhi, le labbra pavonazze sburravano appena le parole attraverso la
la lingua pavonazza che usciva a metà dalle labbra bavose. d'annunzio, iii-1-1219:
. gridi di ammirazione partono dalle loro labbra insugate, misti a pargoleg- gianti onomatopee
, 437: la bocca e le sue labbra assottigliando e i suoi denti diminuendo,
ecco, o lorenzo, fuor delle mie labbra il delitto per cui dio ha ritirato
romoli, 200: alcuni hanno le labbra pari e i denti congiunti, come
e piani. redi, 16-v-m: quelle labbra non le potresti tu tenere un po'
: tra sé parlando, arricciando le labbra, / sputando tondo. -compiere
. e. gadda, 6-290: le labbra... non denunciavano alcuna inclinazione
circo, sonavano come poetiche sulle sue labbra. moravia, 14-258: me ne
si partia. bandello, ii-ino: rosate labbra, donde fòr si parte / il
suo naturale colore di rose dalle sue labbra. -dimenticato. gherardi,
dell'intelletto e cerni; ficca le labbra e ciba l'approvata dottrina di tanto
tutti una pasta di sudore; le labbra rosse e sorde tremolavano. piovene,
il vecchio digiuno, dopo avere colle labbra scoronata la chicchera della sua spuma [della
due vetrini bigi delle iridi, le labbra senza colore non denunciavano alcuna inclinazione a
aveva, che con un moto delle labbra accennò a sotto il letto. 4
terminava in patatina, il moto delle labbra. -bitorzolo. palazzeschi,
alvaro, 9-35: non parlo delle sue labbra screpolate per la sua vita all'aria
. periodici popolari, i-222: effluisce sulle labbra di ciascuno il vanto di patriotta,
nel suo lembo / e le labbra non s'aprono per dire / il
tutti, con ossa di pesce forato le labbra e il mento: uomini molto grandi
bucentoro, / sì ch'a le labbra fan doppio palvese. -difensore,
con le mani tronche, con le labbra inchiodate, con il giogo al collo.
pciàc, sm. schiocco prodotto dalle labbra du rante la masticazione oppure
mole maggiore e con pelame scuro e labbra bianche, che ha abitudini prevalentemente notturne
. quirini, ded.: nelle cui labbra [di una donna] la pecchia
febbre delirante, bagnandogli la fronte e le labbra e insieme alleggerendolo di quasi la metà
della notte, con una sigaretta tra le labbra. montale, 2-81: un
, / non avrai tu dalle mie labbra un carme? carducci, iii-30-293: o
con calice tuboloso, corolla a due labbra, di cui l'inferiore è trilobo,
schifoso ': parole che male suonano sulle labbra di un ministro, peggio di un
la faccia colore della cenere e le labbra pavonazze. svevo, 6-176: non
quel- l'altro come si morde le labbra e si pela quella barbic- cia stenta
i-458: il francese, sia pure sulle labbra ritinte di due 'pellegrinanti esuli dame
pelo, infocar gli occhi, stringer le labbra, morder le dita, alzar la
peli che alcuni animali hanno intorno alle labbra e sul rimanente del viso hanno dato
, / con poco naso e punte labbra. misasi, 6-i-16: questo era un
ingordigia degli uomini: più soave delle labbra più devote e la peluria di cigno
la sua pena traboccava spontaneamente dalle sue labbra. -ansia, preoccupazione.
2-189: con poco naso e punte labbra; a cotesta palla, / dal picciuol
e perforante voce che gli sprizza dalle labbra come sangue da una vena.
perigliosa, si passa una mano sulle labbra rase e... assume la posa
for misura. betussi, xliv-322: le labbra rosate, la bocca picciola, i
d'annunzio, iv-2-984: scorgeva tra le labbra mosse dalla parola la perlagione della gengiva
. d'annunzio, iv-1-696: le labbra si schiudevano come un fiore di due
notare la permanenza di quel sorriso su le labbra del cognato, mentr'egli manifestava con
un forte soffio d'aria fra le labbra serrate, con la lingua protratta in
cassieri, 114: istintivamente atteggiò le labbra a un pemàcchio. = var
, ricascanti, poi ne staccava le labbra, girando il capino tondo coperto di
agitando l'indice sinistro e arrotondando le labbra come se poppasse -non tollererà l'oltraggio
stendersi al suolo a bocconi con le labbra all'arena inchiodate o tenendo alla bocca
personata: quella gamopetala irregolare con due labbra, di cui l'inferiore ha una
cuor vostro e la persuasione sulle vostre labbra. pascoli, i-198: dice una voce
annunzio, ii-325: parole, corrotte da labbra / pestilenti d'ulceri tetre.
dall'espressione dolce e ironica e le labbra brune e gonfie. -vizzo (
esclamazione petrarchesca che spiccicavamo a stento dalle labbra. -spiritualmente elevato (anche nell'
, 13-49: appena un po'ravvivate le labbra; pettinata in modo che la fronte
discioglie in petulante riso / l'impure labbra, e tra spumanti tazze / ebbra i
terminava in patatina, il moto delle labbra, che si aprivano di tanto in
l'anima di pezza e il cuore sulle labbra, a parole. 4
suo proprio gomito tirandoselo fin presso alle labbra. 8. locuz. per
ed odiato? -bocca caratterizzata da labbra intensamente rosse che spiccano su un volto
lv-140: vi erano ragazzi a cui le labbra semiaperte segnavano nel lurido pallore del volto
l'orator di pilo, / dalle cui labbra discorrea la voce / più che liquido
gadda conti, 1-527: col dito sulle labbra, comandò di parlar piano.
e irresistibile del suo fiato e delle labbra dipinte e degli occhi da 'primo piano'
. -per estens. accostare alle labbra con gesto risoluto e introdurre parzialmente in
era tosto padroneggiato; ma aveva le labbra strette... e teneva lo sguardo
è usato dalle donne per deformare le labbra. -anche nell'espressione piattello labiale.
del 'piattello'sulla futura sposa. le due labbra sono forate sulla linea sagittale a un
:... i piattelli nelle labbra come l'aspetto di termitai delle case.
; debolmente disegnato, rientrante (le labbra, la bocca); camuso, schiacciato
sono avvenenti i nasi piatti e le grossissime labbra che a noi paiono tumide. d'
tanè, pieni di pigrizia; le labbra grandi, piatte e come schiacciate.
431: ha [l'esercito] sulle labbra quel motto servile: nel piatto ove
, maturo, piccante e che lassi le labbra asciutte. bizoni, 131: qui
d'una mobilità che solo le di lei labbra sapevano vincere. bocchelli, 2-v-113:
protesta... gli andavano alle labbra, su cui egli picchiava con la palma
violino sotto il mento o il flauto alle labbra, compongono qualcosa di comico e di
adorno, cominciale a baciare quelle sue labbra sottili, vermigli e a toccare suo
una piccola piega amara all'angolo delle labbra faceva pensare che colei pensasse. pavese,
sulla fronte bassa,... le labbra turgide e sensuali. = var.
, che di coglierla viva di su le labbra del popolo e di amorosamente serbarcela fresca
scozzese a pieghe, camicetta, sigaretta alle labbra. -marin. rivolgimento di vele
gli occhi umidi di lagrime, colle labbra pallide serrate in una piega dolorosa. b
a lungo / ed intorno alle mie labbra la piega / amara della sazietà? comisso
si risponde con una leggera piega delle labbra. pavese, i-396: la donna guardò
quella parola 'che schifo'gli rimase attaccata alle labbra,
negli occhi, ne'cigli, nelle labbra d'un volto che il rendono bellissimo
cassieri, 207: le sprangò le labbra con un bacio a croce di s
, testa a pera, piega intorno alle labbra, sottile, astuto, pieghevole.
di galantuomo?... e le labbra rilevate e le guance piene, non
il suo gestire era parchissimo, le sue labbra erano piene di un sorriso incantevole.
piene ha le labbra e n'arricchisce i petti. bruni,
alzò in piedi, segnandosi, colle labbra ancora piene di avemarie. 26
1-35: povera vecchia! le sue labbra sono livide come quelle delle morte, e
d'amore divenne un pigolio, a labbra schiacciate sul microfono. -piagnucolìo
stupor di già le serra / le labbra e al deboi suon toglie la via /
e le corte parole / mosser le labbra mie un poco a riso. petrarca,
, occhi neri, capelli crespi, labbra gonfie, vendono su un banchettuccio pinocchiate e
imbellettato, truccato (il viso, le labbra). conti, 70 non è
nell'acconciatura di moda, con quelle labbra pinte e il cappello aderentissimo che determina
e mezza e una nazionale accesa tra le labbra. 2. dimin. piottèlla
bandello, ii-1159: quanta in quelle labbra piove / grazia il parlar umanamente grave
dalla quale per poco tempo scostano le labbra. genovesi, i-ii-m: i selvaggi
ad ogni due o tre parole ripete colle labbra il movimento del pippare e, se
di radica che egli aveva fra le labbra, rimise gli occhi sul giornale.
de pisis, 1-462: fra le labbra tiene serrata una pipetta con gambo corto corto
/ e una donna in veder fa labbra tumide. -che ha la chioma
per modo che gli uni attaccavano le labbra agli orecchi degli altri. bandi,
fianco della signora batraci. stava pitturandosi le labbra. 3. per estens.
del rossetto (la bocca, le labbra). e. cecchi, 6-373
che rapidamente si passò un fazzoletto sulle labbra troppo pitturate e quindi affondò il dente
fa piumacciuoli o n'arma delle labbra, allorquando, essendo imbrigliato, tiene
tu tieni / vicino alla matita delle labbra, / al piumino, alla lima.
-mi diss'egli recisamente, fregandosi le labbra col pizzo dello asciugatoio. de amicis
lo reverì, poscia ebbe pronte / le labbra a dispiegare i suoi concetti. f
di chirurgia plastica alle orecchie, alle labbra e al naso. = voce
amoroso. bandi, 1-i-204: le labbra rosse come fragola e le narici aperte
. si limita a sorridere con le labbra strette pensando fra sé che la mamma è
le palpebre, rivedea quel sorrider di labbra. 8. stor. il
sardonica la poccia che avea tra le labbra. e. cecchi, 7-72: una
il sopracciglio?... le labbra rilevate e le guance piene, non
un pochino, e gli bagna le labbra, il palato non bagna. svevo,
sospenderanno per un po'fra le tue labbra e le tue narici il riso e
, 3-67: si direbbe apra le labbra tremanti in un brivido, batta le
rotto il freno, / per le prodighe labbra alto si desta / fragor di carmi
, con vestiti chiari e sommari, labbra e occhi policromati. policromatofilia,
viene sempre accantonato, celebrato a fior di labbra, e la sua fine tragica deforma
riuscisse a trovare una via tra quelle labbra tormentate per pronunciare il nome di ugo.
. bianco da siena, 163: i labbra miei polluti, brutti e infetti,
solo o tanto la polluzione di sue labbra, ma è molto più la particella che
. 8. figur. le labbra. d annunzio, i-194: schiudere
bocca e le tempie e le piccole labbra piene di polpa. gavoni, 2-219:
la gretteria delle idee informavano le sue labbra polpute e brutalmente arricciate. savinio,
onde la bocca sola emergeva, scarlatte le labbra come ciliege, polpute come pericuocole e
della gattina, 4-238: le sue labbra rosse, polputelle, animate di un
idiota... licenziava fuor dalle labbra... una sua bava poltigliosa come
con le palpebre abbassate, accarezzandosi le labbra con l'indice della sinistra. oriani,
in bocca / sputare in terra con le labbra asciutte. tansillo, xxx-3-289: v'
, 8 (127): le sue labbra non erano ancora tornate al posto,
cornice, la stessa linea sottile delle labbra smunte, gli stessi occhi appannati. e
essere spartito si diede del pomo nelle labbra e si spezzò due denti. manzoni
, un altro grido mi vien sulle labbra. deledda, iii-372: un giorno del
assai mi dolse, / guancial le labbra e queste poppe il letto. canaldo,
acceso che lussuria scocca, / livide labbra di baciare ansanti, / lingua che cerca
si dee portare e ugnere le sue labbra di biturro o di grasso di porco.
proprie man le poppe / entro le labbra tenerine e molli.
agnelli, anime che mai non istaccarono le labbra dalle poppe dell'innocenza e furono sempre
soffici, v-1-93: oramai aveva messo le labbra alle poppe della vita, le quali
e, dalle poppe pendendo, a labbra suggenti, principiò ad attacarsi con occhi
: il volto roseo e fresco e labbra mulatte come quelle dei bimbi poppanti.
poco, lavai prende tra le grosse labbra la sigaretta e se la poppa a
yard. landolfi, 2-97: due labbra si protesero, abboccarono il becco della
un labbro all'altro: stringere le labbra in una smorfia vezzosa. boiardo,
, popparsi di rabbia: atteggiare le labbra e la lingua in una smorfia di rabbia
gingive. di chi move le labbra e la lingua in atto d'ira compressa
prodotto con la lingua e le labbra, come richiamo per animali domestici.
stringendo ed allungando nel tempo stesso le labbra premute in guisa da lasciare una tenuissima
di medoro riesca a baciare angelica sulle labbra è quel vecchio porcaccione dell'eremita negromante
, 1-103: non accostami più le labbra alle palme unite e incavate delle mani
-gli fa zena il lungo. - labbra di bue! - gli risponde pin.
, sonanti / baci scoccavi nelle curve labbra / de'tuoi bambini, il niveo collo
vieni, vieni, / e porgimi le labbra: io voglio perdermi / in sogni
... sembran così belle / le labbra che si porgono e così molle l'
: / l'un ne le belle tue labbra vivaci, / l'altro in bicchier
, con due pupille nere e due labbra porporine. borgese, 1-180: la musica
faccia ardente d'un'amazzone, con le labbra porporine. ungaretti, ix-27: di
son degno / di colà por le labbra / ove tu pon le piante. casalicchio
soprattutto sulle mammelle e sulle labbra dei bovini e degli equini.
corpo, e più di tutto alle labbra e alle mammelle. -per estens
purissima. -la bocca, le labbra. tansillo, 15: felice l'
meglio ostentata in una certa piega delle labbra e nel modo di portare il capo.
sì, e portò la mia mano alle labbra. lisi, 318: un suonatore
bocchino d'oro, la portò alle labbra, offrì in giro, accese.
indietro, fuori della portata delle mie labbra. -rendere alla portata di tutti
roero, 3-i-41: dal 'sia'di quelle labbra portentose / l'universo, la luce
perigliosa, si passa una mano sulle labbra rase e..., socchiudendo gli
: le tremolava il mio nome / sulle labbra, posava sulla mia / testa la
lo spinette. -accostare le labbra. gnoli, 1-99: il sole
, ii-2-203: essa smaniò morsicandosi le labbra. poscia dal volto fisso ed eretto
. « altre mani la toccano, altre labbra la baciano ». albertazzi, 88
selvaggio atroce poeta che ha così melliflue labbra. -con sineddoche. buonarroti
chiari, 11-68: col cor sulle labbra le scopersi il mio desiderio, dopo
ma ella fu debitamente bevuta dalle mie labbra, io propiziai alle nozze il tuo figlio
, 8 (127): le sue labbra non erano ancora tornate al posto che
schiuse un sorriso cretino, si ripulì le labbra colla lingua e mormorò un 'posso?
, una preghiera che flutta su quelle labbra tumide. moravia, 12-253: una
/... fioria su le labbra e si posava / nella pozzetta nitida del
fronte o una chioma di capelli o due labbra o una pozzettina del mento.
calice a 5 denti e a 2 labbra. la specie principale è il 'prasium
il parlar pravo e fa'che le labbra tua siano aliene dalle detrazioni. c.
stava scorrendo un giornale, piego le labbra a un sorriso di precauzione e guardò
mia sposa precipitare la serenità, fuggir dalle labbra il riso e sparir dalle guancie i
. « altre mani la toccano, altre labbra la baciano ». e, mentre
: delle precordia non si disconvengono le labbra mie. firenzuola, 252: tutto
freno in van col morder de le labbra / allo scrosciar de le importune risa /
che gli occhi apra al sol, le labbra al latte, / per le viscere
. le sillabe muovono appena le sue labbra trascolorate. -o padre nostro / che sei
fatta col cuore e non solo colle labbra, perocch'egli non attende alle parole del
dette più col cuore che con le labbra. 'preghierine in versi ':
bee l'aria pura di tra le sue labbra, / tra le sue braccia prieme
caro, 11-916: ne le tenere labbra [della bambina] il padre stesso
anche lieve, di soddisfazione su le labbra di lui e dell'amico. cassola
muta protesta che si compie stringendo le labbra. f. casini, ii-193:
abbassamento di ciglio, una premitura di labbra alla disposizione divina. = nome
l'altro con un'effervescente premuta delle labbra. 2. spremitura.
lui, con gli occhi fissi e le labbra premute. -figur. sottoposto a
; né verun ardia / appressarvi le labbra, se libato / pria non avesse al
pliche derivanti dalla parte superiore delle piccole labbra, che si congiungono sulla linea mediana
negli occhi e ne'cigli e sulle labbra turgide e ghiotte, d'un rosso lle-de-
si presentò al mondo col sorriso sulle labbra. -presentarsi da sé: essere
, più degli occhi cupidi che delle labbra impacciate, cercò di schermirsi. -che
dolcezza avanza / il fiato di due labbra rugiadose. -prematuro (la morte
lupa [la massaia] avvicinandosi alle labbra incartapecorite il tuo culetto morbido (della
viso pensoso, nella piega maligna delle labbra ricadenti. montale, 5-89: anni
del lutto e la sigaretta appesa alle labbra sottili. 6. convinzione presuntuosa
5-78: ben di rado bagnava le labbra nel vin pretto e beveva cupamente vin
taceva, assorta...: le labbra senza colore non denunciavano alcuna inclinazione a
quanti sulla punta delle dita, colle labbra cucite dal rossetto, il seno che
seno, mentre apriva le tue / labbra la titubante / primizia delle parole.
4-251: don raffaele incrociò l'indice sulle labbra per raccomandarle silenzio e prudenza. del
e procacissima, ardente negli occhi e nelle labbra, spirava dalle segrete sapienti cure della
. e. gadda, 6-25: le labbra, fatte di due cuori congiunti smaltate
procacità e, quasi mi sfuggì dalle labbra, l'oscenità dalle chiese? 3
cocentissima attesa suscitati dalle rosse, umide labbra di lei, da quei dentini fulgidi,
ottiene con arrotondamento e protrusione simultanea delle labbra. = deriv. da procheilo
ottiene con protrusione e arrotondamento simultaneo delle labbra (un'articolazione). =
dotta, gr. npóxcixo? 'con labbra in avanti ', comp. da
, 1-9: questo popolo mi onora delle labbra, ma li lor cuori son lungi
, ed alla bella / spesso le labbra irrori; / egli fecondo e audace è
, anche lieve, di soddisfazione su le labbra i lui e dell'amico.
occhi sempre opacamente malinconici e le tumide labbra che si gonfiavano di una continua,
all'effetto che farà il movere le labbra. -che usa con profusione eccessiva
il freno, / per le prodighe labbra alto si desta / fragor di carmi.
parini, giorno, ii-750: lungi o labbra profane: ai labbri solo / de
mani, abitando il capo, movendo le labbra senza arrivare a profferir parola. d'
ed impuro / che fean mezzo le labbra e mezzo il naso, / rompendo
una fronte profilata nelle grazie e due labbra che vezzeggiavano con gli ostri. c
! -esclamò il giovane, premendo alle labbra una mano profilata, umida, ardente
, iii- 33: alle medesime [labbra] è profittevole molto l'oglio di
a peso d'oro per refrigerarsi le labbra ande dal cantare, ora ne ha
oh, oh -fece il prete mordicchiandosi le labbra - battervi? a duello, non
, sm. anat. parte esposta delle labbra, di colorito rosso. =
africa piacciono i nasi camusi e le labbra estremamente prominenti. manzoni, fermo e
, fermo e lucia, 154: le labbra regolarissime, dolcemente prominenti, benché colorate
volto mobile e romantico; l'altro, labbra diritte, mandibole prominenti, mento quadrato
grandi a segno d'uscire fuori delle labbra esterne, ma in altre terre e sotto
la mano verso il promontorio delle labbra che accennavano a rincagnarsi.
ella pure / ebbe a'discorsi suoi le labbra pronte. -sm. scioltezza,
e per quella boccuccia che fanno le labbra di chi lo pronunzia. bonghi, 1-55
della bocca, della lingua e delle labbra si possono pronunciare le parole distintamente e
associazione dfdee, egri pronunciò fra le labbra un nome: - celestina! palazzeschi
di ebbrezza non smaltita; propagato dalla labbra di tullio, il rossetto le si
bonsanti, 5-23: si allontanò con sulle labbra il sorriso dei vent'anni..
la penna che ripetere quanto prorompea dalle oscene labbra! a. monti, 37:
. monti, 37: gli prorompeva dalle labbra un ritornello di vecchia canzone. frateili
dal profondo delle viscere. -venire alle labbra con prepotenza (un'espressione).
già la fanciulla augusta svincola gustosamente le labbra in una lettura prosciolta, con tal
prospetto. nievo, 464: non più labbra che ci sorridono, non più occhi
prostendimento perdette i denti e riempì le labbra di piaghe. = nome d'
. frugoni, 1-578: saetta massimo dalle labbra come da un arco sempre teso a
tutto prò-'strato a terra immergendo le labbra in mezzo il rivo. graf,
e protendendosi fino quasi a toccarle le labbra. c. e. gadda, 6-274
mano sventolata. landolfi, 2-97: due labbra si protesero, abboccarono il becco della
desiderio? io sentiva che le tue labbra erano pure, pure come il fuoco
occhi dolcemente arrovesciati sotto le palpebre, dalle labbra protese al freddo bacio. pirandello,
il collo, le tumide e livide labbra in fuori. bacchetti, 5-103: nello
nome della sua protettrice tronco tra le labbra, lucia s'addormentò d'un sonno perfetto
3. fonet. far avanzare (le labbra, nell'articolazione di determinati suoni o
profusione labiale: avanzamento e arrotondamento delle labbra che si compie nell'articolazione di determinati
cavalca, ii-13: chi tempera le sue labbra, cioè che parli quando e come
rughe profonde, alta prudenza / dalle labbra t'uscì. giordani, vt-29: quegli
fiora sguizzando indietro passandosi la mano sulle labbra come per toglierne il bacio. ma tremava
angoscia strana, che le suscitava, alle labbra, quasi un prurito di riso e
nomycosis e caratterizzata da neoformazioni alle labbra simili a quelle causate da actinobacillus li
. di- sus. ipertrofia delle piccole labbra della vulva, che, essendo molto
: 'pterigòma ingorgo cronico delle piccole labbra o ali della vulva che impedisce il
pterigio), con allusione alle piccole labbra della vulva. pterigomandibolare, agg
tibie e il pube, gli angoli delle labbra. 3. per simil. periodo
dai tegumenti dello scroto o delle grandi labbra. balainucci, 175: dal tronco
piantò tutto nella sua scranna, strinse le labbra, chinò la testa, strinse le
dol un po'imbarazzato; tutte le labbra si son premute amorosamente a cercare la
, i-271: come e che le sue labbra siano più morbide che le rose?
qual sentimento di sdegnosa protesta schiudesse le labbra al pungente suo verso. carducci,
guancie un rosso / malore e fuoco sulle labbra e spuma. marradi, 23:
viso / quel sottil gelo che le labbra imbianca. piovene, 15-42: il vento
umano (dito, lingua, dente, labbra, naso, mento, spalla,
ora mettendo la punta delle mani sulle labbra, a prendere un bacio, che le
bocca, stringendo con la punta delle labbra ora una foglia, ora un petalo.
-trattenere una parola in punta di labbra: astenersi dal pronunciarla, nonostante il
e trattenne una bestemmia in punta di labbra. -venire in punta in punta
e, senza ostentazione, sporse le labbra. bacchetti, 1-iii-540: io non so
, la rosea puntina del mignolo sulle labbra..., pareva una vignetta inglese
creatura erano di una magrezza miserevole; le labbra violacee erano coperte di punti bianchicci.
d'esplorazione il naso puntuto, le labbra armate di quei venti spunzoncini. beltramelli
il signore della sigaretta penzoloni fra le labbra, già grigio, un po'annoiato,
rosate guance, amabili pupille, / ridenti labbra! monti, x-4-129: innocente tu
, 4-72: il ragionamento, che le labbra del costruttore lasciarono cadere con sicumera,
molte bugie, la quale le mie pure labbra conviene che la purghino. e insegnatole
, xiii-198: ei che purgar le labbra del peccator non sdegna, / ei de'
molte bugie, la quale le mie pure labbra conviene che la purghino. e insegnatole
si spezzò prima d'avere / tocche le labbra del sacrificante. -mente pura
.], 23-14: le mie labbra parleranno la pura sentenza. la semplicità del
-di un rosso molto intenso (le labbra: ed è presente una forte connotazione
: così disse ella, e le puipuree labbra / del tosco asperse, e quell'
-alè, -fa pin, con le labbra che gli tremano, pallido. sa che
monsignor manassei in piedi, asciugatesi le labbra con una pezzuola di batista, cominciò
profili / dagli occhi pesti e dalle labbra molli / si libra il melodramma.
i-693: aveva appressato alla ferita le labbra, e succhiato, lungamente, rigettando
il sangue e il veleno, forbendosi le labbra bianche col suo gran moccichino scuro a
licida tu lodi, o tumide / labbra, ahi! che tutte scuotonsi / in
borgese, 1-427: essa mosse le labbra, pregando mentalmente quegli che può di
gersi gli occhi e le labbra. non è una cocotte. « non
borgese, 1-274: celestina dischiuse le labbra e fece « oh, oh, oh
attimo dietro la porta per quietare le labbra che ancora le sussultavano, aprì il battente
forte, / e così roca su le labbra smorte / vi muor la voce,
lampo dell'occhio, un muover delle labbra, poche parole d'eco allo scherzo
, che le faceva venir verdi le labbra sottili. -acer. rabbióne (
c. gonzaga, 18-40: gonfie le labbra e rabbuffato il ciglio. bracciolini,
arringare schizzando veleno dagli occhi e dalle labbra rabida come furia d'avemo.
già le invade il furor, le labbra spumano, / anelano, si rotano,
nostra lingua. -prendere con le labbra, suggere. -anche al figur.
terra degna / te raccogliesti con le labbra el sangue. aretino, v-1-931: perché
, anch'io andrò raccogliendo con le labbra de la vanagloria quelle che mi dànno
dolce che non è quello delle supreme labbra, percioché non solo egli si raccoglie
); stringere, serrare (le labbra); abbassare, distogliere (lo
colle braccia aperte e col mele sulle labbra! carducci, iii-9-74: elena..
ii-206: l'estremo / fiato dalle tue labbra almen raccolgo. stampa periodica milanese,
della giovinetta innamorata e raccoglie dalle sue labbra spiranti una confessione a cui si mesce
il suo cammino, mordendosi quando le labbra e quando le dita. d.
bramati pomi / e radendo gli van le labbra tonde. g. bentivoglio, 4-317
di radica che egli aveva fra le labbra, rimise gli occhi sul giornale.
infelice, / come chi tien tra le labbra un fiore, / e sente l'
le ciglia, il vermiglio de le labbra. jahier, is: in quest'orribile
in partic. del capezzolo, delle labbra e deir ano, è di difficile guarigione
piedi, all'entrata delle narici, sulle labbra e nelle loro commessure, nelle palpebre
palpebre, sul prepuzio, alle grandi labbra della vulva ed all'ano. lessona,
ragazzaccio audace dai denti bianchi e dalle labbra grosse. -riferito a uomini maturi
cosa o, sdegnati, così raggrinzano le labbra che mostrano i denti. panni,
gli occhi in traverso, strinse le labbra, tese a tutta forza l'arco dell'
redi, 16-iv-159: come raggrinza le labbra il cane, quando digrigna 1 denti
rispondere, e la risposta le tremolò sulle labbra, ma, sopravinta dal duolo,
l'orecchio beva / la dama dalle tue labbra rapita: / con cenno approvator vezzosa
un risolino di miscredenza gli increspò le labbra; quindi, versandosi un bicchier di vino
irradiandosi per le rughe pareva avesse cento labbra, serviva quel pan biondo che porta
tonino mi ha voluto aiutare »: dalle labbra di maria antonietta sfuggì questo rammarico che
la piega ritta e sottile delle sue labbra quand'io le nominai la sua ottima
, 2-131: il sibilo lieve delle mie labbra se lo por tava via
1-84: il vanto a tue purpuree / labbra contende invano / il più ramoso e
bianchezza de'denti, il vermiglio delle labbra, ohimè, sono espressioni troppo rancide
sentimentalismo con una bestemmia a fior di labbra. -inutile. caro,
con gli occhi bassi e con le labbra strette. landino, 237: venivono portando
su mio padre morente e mettergli le labbra sulle labbra rantolanti per raccoglierne l'estremo
mio padre morente e mettergli le labbra sulle labbra rantolanti per raccoglierne l'estremo sospiro,
: le parole uscivano a stento dalle labbra di emilia, accompagnate da una specie
colore. guerrazzi, 2-556: le labbra rosse ranuncolo, tumide e semiaperte,
più spaventevole, col capo chino, labbra livide e spumanti, coll'occhio stralunato,
fra le colonne, con le loro labbra rapaci mi sorridevano. bacchetti, 1-iii-210
182: amedeo beato sentì sulle proprie labbra un bacio rapido e casto.
odor mille rapine / fra le tue labbra con più bel concento. buonarroti il
furioso le rapiva le parole di su le labbra. panzini, ii-107: quale affetto
ti rapressare a lei, perché le sue labbra ànno dolci parole e più ch'olio
. palazzeschi, 1-99: le mie labbra ardono rasciugate e le tempie battono da
... desto si sente le labbra e le fauci più rasciutte di prima.
. e. gadda, 6-25: le labbra, fatte di due cuori congiunti smaltate
rasciutto il latte sui denti o sulle labbra: essere ancora un fanciullo.
occhi 'o 'rasciutto il latte sulle labbra ': essere ancora fanciullo.
comisso, v-315: le loro fresche labbra mi rasentarono alle guance come foglie rugiadose
aggett.): che ha le labbra sottili (la bocca). pratesi
; il riso gli si rassega sulle labbra; l'applauso gli si spegne nelle mani
. pirandello, 7-858: aveva sulle labbra, rassegato, un sorriso freddo e
, 8-787: col sorriso rassegnato sulle labbra che parevano dipinte e senza levarsi le
fresca come un fiore e di due labbra soprattutto imitanti il cinabro,...
: mi innervosisco, mi mordo le labbra, rastrello con le dita le briciole
volta la buona parola mi venne alle labbra dieci volte, e dieci volte la
che la parola volesse fuggirle irresistibilmente dalle labbra; ma si rattenne.
, 13-49: appena un po'ravvivate le labbra. pratolini, i-93: era una
anni, pallida e bionda, le labbra appena ravvivate dal rossetto e un volto
vede, / che si morde le labbra e vuol razzare, / quelli, che
risa d'infanzia, risa di feminee / labbra scarlatte in dolce arco dischiuse, /
incontro in due eguali gesti, / di labbra mute nel languor del viso. moretti
[d'austria] uscita fuora de le labbra, il mio sperare ne le promesse
due sicilie. arbasino, 14-30: le labbra carnicine deliziosamente sussurravano: « specchio!
specie per effetto del movimento delle sue labbra aveva ceduto a quella d'un fanatico sdegno
desiderio? io sentiva che le tue labbra erano pure, pure come il fuoco.
-mi diss'egli recisamente, fregandosi le labbra col pizzo dello asciugatoio. ferd. martini
ragazze ricordava i visi reclinati, le labbra nette e un po'pallide come se quell'
baciava sulla fronte, e le sue labbra erano gelide, le occhiaie rosse sembravano cicatrizzarsi
sustenta l'anima imbecille e le tue labbra rencieno l'animo esuriente. s.
la beccatura, gli comincia con le labbra a soffiar su 'l male, e
un viso come un morto con le labbra livide e un corpo tanto afflitto e
vicino a morte e colta- nima sulle labbra se ne stava per piombare all'inferno.
versi e per reggimenti, istringendo le labbra e dimezzando le parole. -venire in
del paganesimo e quelle che suonano su labbra di personaggi cristiani? gozzano, ii-202
ho mai riso che a fior di labbra; poi ad accrescere, a regolarizzare
guardava intentamente, un remoto sorriso sulle labbra. -che abita terre lontane rispetto
, / con mille storcimenti / e di labbra e di denti, / non che
occhi sempre opacamente malinconici e le tumide labbra che si gonfiavano di una continua,
assai lene e squasi represso con le labbra ristrette e con la lingua e fiato leggermente
e in aspro carme immerso / sulle mie labbra il verso / bestemmiando vien.
è parso una creatura ridicola, con sulle labbra un linguaggio vanesio, sotto i baffi
a mostrare tutto: peli, grandi labbra, talora anche l'interno del sesso
resche. pirelli, 207: le labbra... le muove spaziatamente, arriceiandole
spedali e delle chiese, consumate le labbra nella decisione delle cause e nella frequenza
iii-2-325: ippolito è immobile, socchiuso le labbra, lene respirante. -sostant.
valeri, 3-87: baciare su le tue labbra il profumo / della tua profonda primavera
e la ho succhiata, e le nostre labbra e i nostri respiri si sono confusi
la radio apre la sua bocca senza labbra e senza denti alla trasmissione dei 'puritani
sorriso di compatimento aveva sfiorato le sue labbra. volponi, 2-469: gerolamo fu
nella sua bocca, e lingua e labbra erano pronte, secondo le esifenze,
e mirarsi l'uno l'altro con le labbra e barbe tremanti. -concentrare
organo della gola, 1 denti e le labbra, e così attraversare, ristringere,
de'tuoi / cigli e varco di tue labbra e la rete / delle tue vene
le maniere di dire una cosa colle labbra e fame capire un'altra o colla fisonomia
minella la pinzochera, con quelle sue labbra sottili e violette che si stiravano nel
.. mi capitava di svegliarmi con sulle labbra le parole: tiro da a una
, scarmigliata, la lingua tra le labbra, gli occhi bianchi e revulsi,
esanime. comisso, v-81: le labbra violacee erano rialzate sui denti e la
i ricordi). -anche: ritornare alle labbra natale mi riaffluisce alla gola,
natale mi riaffluisce alla gola, alle labbra? chiamo, grido, interrogo. angioletti
cati, 4-301: antonio rovesciava le labbra e rialzava adagio adagio il mento.
-contratto. comisso, v-81: le labbra violacee erano rialzate sui denti e la
, riportare in tavola col sorriso alle labbra. -figur. (anche sostanti
nuovo gagliardo bacio si impresse sulle sue labbra. = comp. dal pref.
lotta. -disgiungersi nuovamente (le labbra nel sorriso). d'annunzio,
. d'annunzio, iv-1-824: le labbra un istante si ricongiunsero; poi con
4. secco (la gola, le labbra, per la sete o per un'emozione
. giuliani, i-316: tenea le labbra sempre riarse e aperte: io pativo
. pratesi, 5-62: alle riarse labbra dei trafelati parvero buone le pozzanghere dove
ne pose una [sigaretta] fra le labbra e l'accese: fatto ciò si
, e lo scontro successe nelle regioni delle labbra, e fu tanto poco guerriero che
3. imprimere di nuovo o ripetutamente le labbra su un oggetto (in partic.
4. scherz. accostare nuovamente le labbra a un recipiente per bere.
-ribaciare in bocca: baciare intensamente sulle labbra (come segno di saluto o di amicizia
: convalescenza, invermigliarsi lento / delle labbra già tinte di viola, / ribalenar dello
e sticciato, da abboccarlo facilmente colle labbra, scendeva la medicina tanto precipitosamente che
fumo lasciandogli un piccolo spiraglio tra le labbra. cassola, 6-23: accese una sigaretta
. le ingiurie vi si affollano sulle labbra. difficile è ricacciarle dentro, le ingiurie
a sommo del petto e le saliva alle labbra. sbarbaro, 2-58: m'irrita
mio parlare ricalcando la smorfia delle mie labbra: « tutù, titi, tatà »
veggo ben io cn'ell'ha le labbra smorte. / -che si può far?
, antiquario si mordeva di dispiacere le labbra ed andava cercando modo di ricattarsi.
5. alquanto incurvato nel riso (le labbra). jovine, 3-89: lo
. -serrare (la bocca, le labbra). fenoglio, 178: «
-serrato (la bocca, le labbra). dante, purg.,
della gentile fille-de- / de le mie labbra abbandonarti neghi? coltivazione. chambre con tinta
ch'ella arrossisse -tumido (le labbra). anco. foscolo, v-134:
sedia. gli hanno messo tra le labbra la sigaretta che stava fumando. bianciardi
la tavola! -richiudersi (le labbra). d'annunzio, iv-1-824:
. d'annunzio, iv-1-824: le labbra un istante si ricongiunsero; poi con
.. " qual essa uscì dalle labbra del gigantesco navarrini. -ricuperare il
: ella si arrese, gli fermò le labbra sulle labbra con un bacio lungo,
arrese, gli fermò le labbra sulle labbra con un bacio lungo, pieno di consenso
, poi ne'denti e poi nelle labbra. -risanarsi, guarire (un
bocca al marito. -ricucire le labbra: tacere. c. e.
. per simil. chiuso, con le labbra serrate per impedirsi di parlare (la
, appena repressi da un morder di labbra o da un rapido nascondersi del volto
mostra i denti arricciando il naso e le labbra, per celia ironica: 'guarda come
. chiabrera, i-rv-82: ridean sue labbra e sfavillava il guardo. panzini,
: dire, proferire col riso sulle labbra. guglielminetti, 1-17: gli risi
oro / della tua testa, e le labbra ti bagna / d'un umore di
ridicolaggine del suo atteggiamento, premette le labbra contro i vetri. -uso
montatura nera, poi ridiscendeva piegato sulle labbra. 3. ricadere a terra
nota e protendendosi fino quasi a toccarle le labbra. ungaretti, xi-168: ora che
era messo il cappello e rifatte le labbra: non pareva più il viso di prima
a occhi spalancati..., labbra e sopracciglia perfettamente rifatte.
, / ecco che i miei versi alle labbra docilmente ritornano. -con riferimento
se la svignò dalla stanza mordendosi le labbra ma non osando rifiatare. pratesi, 5-115
bocca viva, spirante aure schifose a labbra gelide, rifiatanti caldi respiri. 11
affanni, ansie); ritornare sulle labbra (un canto, parole).
che rifioriva ogni cosa, e sulle tue labbra la scienza più austera pigliava quasi abito
cibo rifiutato dallo stomaco gli usciva dalle labbra. -deprecato, rifuggito per quanto
fuoco. comisso, v-81: le labbra violacee erano rialzate sui denti e la
parve rifoggiare secondo il disegno delle sue labbra il verbo evangelico: « finché luce hai
pace io morirò col tuo nome su le labbra. manzoni, vi-i- 338:
avvolgersi nel mistero, che rifuggono dalle labbra per rimaner celati nel cuore.
cola sorriso amaro e la sigaretta sulle labbra io ti chiedessi b rifugio debe cure
grassi capponi lo siastiggino, e chiudendo le labbra e 'l naso torcendo, cogli occhi
/ ed a lambire instabili / le labbra palpitanti. / il vivo umor ne suggono
i-693: aveva appressato alia ferita le labbra e succhiato, lungamente, rigettando il
il sangue e il veleno, forbendosi le labbra bianche col suo gran moccichino scuro a
. varano, 1-218: guaste le labbra, aperto il petto e ranche / gonfiate
pisis, i-77: le sue orribili labbra rigonfie animalesche si apersero appena in un
gli occhi cupi, il tremor delle labbra, i fremiti del corpo, mettevano nell'
[crusca): giammai le mie labbra noi toccarono, ma sempre l'ho riguardato
11. locuz. rilassare le labbra: riprendere a parlare dopo un periodo
della gran signoria e rilasciate / saran le labbra delle genti pie. =
abbandono, languidi gli occhi, le labbra spiranti. parini, 516: al
iv-1-453: rilevandomi, accostai le mie labbra ai suoi cigli, le bagnai nel
organo, come il naso, le labbra, oppure i muscoli). -anche:
glauchi che tendono al bianco, colle labbra alquanto rilevate, e rosso di pelo
superiore: elevatore. rilevatore comune delle labbra: canino. rilevatore dell'ala del
del mento. rilevatore dell'angolo delle labbra: canino. rilevatore dell'ano:
disegnate con nettezza e in rilievo le labbra. -con valore aggett.:
borgese, 1-65: guardò di soppiatto quelle labbra senza rilievo, a fiore del volto
. d'annunzio, iii-1-192: le mie labbra erano pure..., sono
denti bianchi, forti e sani, labbra carnose e cariche di rossetto, che
d'annunzio, iv-2-699: le chiuse le labbra con la mano uniforme della moderna
nume il nettare soave; / chiuse le labbra, l'inarcò, le scosse,
mano che va acconciando la mammella alle labbra del bambino. 3. figur
una persona, il volto, le labbra). caro, 7-681:
con la mano verso il promontorio delle labbra che accennavano a rincagnarsi.
d'una che si proa a mordersi le labbra, per falle diventa'rosse, a
menbra, l'orecchi, naso e labbra, reso così deforme e rinchiuso dentro
2. per simil. arricciamento delle labbra sui denti (proprio degli equini per
testa orecchiuta, per un rincrespamento delle labbra flosce mostrando le gencive quasi in un
incurvare, contrarre nel pianto (le labbra); deformare in una smorfia (il
3-149: come il bimbo rincrespava le labbra per piangere, ella fece due o
e la lingua in movimento fra le labbra. rincriccare, intr. con
chiaro gli venne d'un tratto alle labbra con imprevedibile e incontenibile violenza. malerba
mi vennero dieci volte le parole alle labbra e dieci volte le ringoiai.
passar ne'suoi occhi e sulle sue labbra un infernale sorriso di soddisfazione.
, sempre cincischiano col menar de le labbra il 'miserere', il 'domine ne in furore'
. pirandello, 7-1297: erano le labbra di saro, suo cugino, che nell'
piena era rinsecchita alla mandibola; le labbra erano divenute piccole e amare. c
annunzio, iii-1-135: sembra che le sue labbra si gonfino, che sieno per aprirsi
bianchi, il naso aquilino, le labbra alquanto rinversate. sagredo, 1-380: di
la ventraia, / faceva lui tener le labbra aperte / come l'etico fa,
ripària2, sf. patol. presenza sulle labbra e sulle gengive di croste brunastre in
a baci, sbocconcellarli fra le proprie labbra. -possedere carnalmente. moravia
9. rilevare ulteriormente i contorni delle labbra o i tratti del volto con gli
manzini, 16-124: si ripassava le labbra con... cura, e
voluttà. moravia, 25-118: le labbra presero a sfregare lentamente le sue [
balìa sua mente, tanto che le labbra tremano, i denti si ripercuotono e 'l
ripetute ne'cento giornali, suonanti fra le labbra di quei che avevano assunto il governo
. gli balzavano ora dall'anima alle labbra. 4. compiuto più volte o
di quei sorrisi nati e rassegnati su certe labbra infallibili e di quei modi pari e
filippo ritornavano e non giungevano fino alle labbra le parole che rispondono: « amen
, ecco che ode risonare tra le labbra di caterina il nome di giesù crocifisso,
lo rimbecca con le labbra bianche: / vatti a riporre, masche-
pomi e l'acqua fino a le labbra e non poterli gustare, il portare e
il gesto ai scrivere mentre con le labbra sillabava con un sibilo che riproduceva il
. alvaro, 20-112: strinse le labbra riproducendo uno schema di donna perfida che
e l'altra guancia? -asciugare le labbra del liquido che si è appena bevuto
pulsa). le labbra pronte. prati, ii-77: la dolorosa
, riportare in tavola col sorriso alle labbra. = comp. dal pref
/ a scendervi con le sue spellate labbra / a fondo, sempre più a fondo
. 6. venire irrestibilmente alle labbra. f. f. frugoni,
di ossigeno o di mordere sopra due labbra cedevoli e coralline una fitta di salubri
fini, / riseppi le sagaci / labbra e commista ai baci / l'asprezza dei
balia accostava per vezzo il bicchierino alle labbra del fantolino... il fantolino avido
, riportare in tavola col sorriso alle labbra. = comp. dal pref.
in atto di patire e poi le labbra verdiccie, ché io non avea pensato di
, mi parla dell'insolito color delle labbra. stampa periodica milanese, i-475: all'
troppo parlare (la bocca, le labbra). b. corsini, 14-68
, / perché se ornai le labbra ho riseccate, / e forse mi son
pelle); secco, screpolato (le labbra). tommaseo [s.
portava a tracolla, e aveva sulle labbra risecchite e più negli occhi, e quasi
26-16: la bocca larga e le labbra sottili, col mento corto e le guance
molli, / gocciar su per le labbra; e 'l gelo strinse / le lagrime
tutto garbato, sempre colla risina sulle labbra. = femm. di risino2
umano. burchiello, 19: labbra scoppiate e risa di bertuccia.
del senno e genera un certo spasimo nella labbra che par veramente che sempre ridano coloro
sette. -fuggire il riso dalle labbra di qualcuno: venire meno in modo
mia sposa precipitare la serenità, fuggir dalle labbra il riso e sparir dalle guancie i
riso appena accennato, a fior di labbra, per lo più impertinente, ironico,
. gozzi, i-23-92: le belle labbra con quel risolino / che parte spunta
risolino che non guadagnava gli angoli delle labbra. carducci, iii-26-368: altri, scioccamente
d'annunzio, iv-2-16: sulle grosse labbra accese il suo solito risolino di ragazzo
che il risveglio mi aveva colto sulle labbra, mi accorgevo che era del tutto
nuovo un liquido, aspirandolo con le labbra. ceresa, 1-729: il favore
vertice in coincidenza con la commessura delle labbra, la cui contemporanea contrazione permette alle
, la cui contemporanea contrazione permette alle labbra di atteggiarsi a riso. -nervo
colla fronte alta, col sorriso sulle labbra, accesi nel viso, tremanti dalla
sottrai precipitosa / a fior di queste labbra e già la spendi / in fremiti
che non sapeva tingersi / né le labbra, né gli occhi, né le orecchie
: io le parlo col cuore sulle labbra e con tutta l'ingenuità di una
fenoglìo, 3-107: poi, con le labbra sporche di fango, [miltonj rispianò
ventraia, / faceva lui tener le labbra aperte. la fisiognomia, 43: quegli
una lagrima e rifiorì la litania sulle labbra della moglie del capopesca. -manifestarsi
trepidante / d'esultanza e desio schiudea le labbra / a nuove inchieste. mazza,
xxiii-435: sedutomi... su le labbra del cratere e dimoratovi sopra due ore
di maraviglia guardava la configurazione di coteste labbra, le interne iareti. ghislanzoni,
stretto, serrato (la bocca, le labbra); chiuso, socchiuso (l'
farsi, se non sporgendo in fuori le labbra ristrette insieme, con che si viene
. fanzini, i-462: spesso le labbra umidette e ristrette si allungano. fenoglio
: con una prassi rituale, a labbra premute e gli occhi ristretti. -vergine
labbra, il quale apparteneva al ristretto numero di
altro liquido organico con una contrazione delle labbra e delle nuance. pirandello,
già erogata saliva. -ritrarre le labbra contraendone verso l'interno i margini superiori
si ferma di nuovo; risucchia le labbra; impallidisce nella fronte. fenoglio, 5-i-498
regis risucchiò in dentro le sue magre labbra e scosse la testa, con una
si risucchiò le guance, si morse le labbra, s'impettì un poco. pratolini
nell * acqua, prese a bagnare le labbra aperte del moribondo, che
serrato e contratto verso l'interno (le labbra, la bocca). savinio
, la occa larga con le labbra risucchiate. -compiuto con forte aspirazione
. 3. forte aspirazione con le labbra contratte per sorbire un liquido o un
. -per simil. serrare le labbra per impedirsi di parlare. fenoglio
del sole tira loro le voci fuor delle labbra, chi può dire come in eterno
fracchia, 608: essi sentivano sulle loro labbra il sapore della salsedine e il loro
aveva mai colta prima d'allora dalle austere labbra di lui, insisteva a non finire
naso alla faccia, / e le labbra ingrossò quanto convenne. 21.
, stringere i denti, ritirar le labbra. atti del primo vocabolario della crusca,
da cibi o bevande sgradevoli (le labbra, anche in un contesto figur.)
acerbe al gusto carnale fanno ritirar le labbra di molti da sì propizia medicina.
ella sorrideva socchiudendo gli occhi e le labbra. gozzano, ii-353: la bionda
tubetto rosso e incominciò a ritoccarsi le labbra. alvaro, 5-77: cuprio ritoccò
.. si ritoccò allo specchio le labbra, se le guardò accuratamente. moravia,
rimirata a lungo, si ritoccò le labbra e si ravviò i capelli alle tempie
viso pallido e senza cipria, le belle labbra rosa senza rossetto, gli occhi neri
. graf 4-9: oh, dalle labbra di canute ancelle / udir ricordi di gioie
mie parole furono più volte infino alle labbra per domandarlo qual fosse la sua noia;
che, come misi le mani e le labbra in quell'acqua gelida, venni meno
lo reverì, poscia ebbe pronte / le labbra a dispiegare 1 suoi concetti. gualdo
e ricadente (le palpebre, le labbra). iacopone, 22-50: palpetra
.. / faceva lui tener le labbra aperte (come l'etico fa, che
.. rivissero brutali nelle forme sulle labbra degli avidi manifatturieri. -riacquistare
, che al dirceo / rivo bagnar le labbra, ove museo, / omero e
flebile accento le uscisse l'anima dalle labbra mese aperte. alfieri, 6-20: tutta
grossi, il naso aquilino e le labbra grosse e dimostra in viso gravità accompagnata
vacillano; ed imprimendo le ardenti sue labbra sulle labbra gelate dell'estinta amante, appoggia
ed imprimendo le ardenti sue labbra sulle labbra gelate dell'estinta amante, appoggia la
: balbettò colla voce roca, le labbra smorte e tremanti, gli occhi umidi
di vascello olandese gli faceva roder le labbra, poiché, prendendo la baia di lui
che, pria d'appressarsi / alle labbra quel caro tesor, / un notaio si
. linati, xvi-53: stretti, labbra contro labbra, adesso non sentirono che
linati, xvi-53: stretti, labbra contro labbra, adesso non sentirono che la romba
,... parlando con le labbra impresse nelle sue vesti...
sì fiera botta, che li ruppe le labbra e dui denti in bocca. speroni
-inumidito, umettato di saliva (le labbra). mazza, 799: ha
mi tieni con tanta gentilezza tra le labbra umide e roride come un fiore dell'alba
o da timidezza; colore rosso delle labbra. -anche: le guance, il viso
: le guance, il viso, le labbra quando sono rosee o rosse.
minotetti / di perle son serrati; / labbra vermiglia, li color'rosati: /
guance, amabili pupille, / ridenti labbra! monti, 1-191: d'esperti /
intenso; rosso, vermiglio (le labbra). petrarca, iii-2-42: poi
iii-2-42: poi mosse in silenzio / quelle labbra rosate. giusto de 'conti,
intenso colore rosa o vermiglio (le labbra). aretino, 20-300: che
ciglia nere, che fronte grande, che labbra di rosato, le diceva io.
., 9 (150): le labbra, quantunque appena tinte d'un roseo
e lo riguardò in faccia con le labbra storte per la rabbia. 4
di pollo e bagnava a mala pena le labbra in un bicchiere di vino. fogazzaro
dell'erba mezza rosicchiata, e le labbra facevano ancora quasi un atto di sforzo
di lui, le guancie rosifere, le labbra colorifere. = voce dotta, comp
, / distillando / sodisfatto fra le labbra /... / la dolce voluttà
poi guido vide l'interno scuro delle labbra di ettore, il maglione, l'aria
, gliela scorgeva negli sguardi, nelle labbra, nell'aridità e nella rosse- dine
e di nari proporzionevoli, e le loro labbra sieno quasi nere o rosseggìanti. landino
colorite le gotuzze né così rossette le labbra. 2. sm. colore
si usa nel trucco per colorare le labbra. verga, 8-225: la prima
quanti sulla punta delle dita, colle labbra cucite dal rossetto, il seno che
mettersi solo un poco di rossetto alle labbra e di indossare un vestito non appariscente
: il rossetto acceso della bocca fingeva labbra inesistenti. pavese, 7-18: la finestra
quale si ri passano le labbra con l'apposito cosmetico. bartolini
tamente, come fanno a tingersi le labbra, le gote, gli archi
per la gola, / va dalle labbra di tisicuccio imberbe / su le mie
, diventò rossa rossa, strinse le labbra, pianse due grosse lagrime, scoppiò
abbattiti sopra me, / spegni con labbra ardenti il mio desiderio furente, /
: mi piacerebbe darmi il rosso alle labbra, e provare a fumare.
al giglio e il rossore di due labbra alla rosa a gran ragione assomigliati tutto
cert'occhi incantati, abbacinati, con le labbra spenzolate; tutta gente con certi vestiti
braccia nude, la sigaretta fra le labbra roventi e il basco sull'orecchio? idem
. brancati, 4-301: antonio rovesciavate labbra e rialzava adagio adagio il mento.
. -piegato all'infuori (le labbra, la bocca, anche in una
perenne aria di compassione, delle sue labbra aggroppate e rovesciate. -stravolto
5-i-702: proprio mentre johnny accostava alle labbra il mestolo colmo raso, una granata rovinò
la destra, pose l'indice sulle labbra come a dire: zitto! poi nell'
unghie); vivacemente rosse (le labbra). f. scarlatti, lxxxviii-ii-568
colore spiritoso, di occhio vivace e di labbra rubiconde. s. majfei, 7-105
pananti, i-336: oh quanto quelle labbra rubiconde / s'abbellan di leggiadra verginella
sì opportune a simboleggiare il porporino delle labbra, ma al giglio, che nulla
perle. -in similitudine con le labbra femminili, per l'intenso colore rosso
vermigliuzze / le gotuzze, / le due labbra rubinetti. giov. soranzo, 13
; / e'rubinetti e le rosate labbra, / ch'a le mie fèr coperchio
colorito delle guance, lo scarlatto delle labbra o, anche, l'intenso rossore
. strozzi, 4-436: le rosate labbra sopra gli eburnei e candidi denti accesi
rubini parieno. patrizi, 2-30: le labbra... paiono due precisissimi rubini
moscadello ispano. -colore scarlatto delle labbra. firenzuola, 822: beltà in
firenzuola, 822: beltà in su le labbra i rubin pose. bruni, 46
.. /... / nelle labbra ridenti / perle e rubini ardenti.
.): rosso molto intenso delle labbra. poliziano, 6-432: la bocca
2. vermiglio, scarlatto (le labbra). buonarroti il giovane, 10-896
nello stesso tempo la freschezza delle sue labbra mi stordivano. = deriv.
aveva tutt'altra faccia anche lei: le labbra strette per non lasciarsi scappar la pazienza
). boccaccio, 21-32-n: le labbra sue sono come quelle dell'orecchiuto asino
della gola, i denti e le labbra e così attraversare, ristringere, allargare
un ruggito, un'imprecazione scocca dalle labbra di tutti gli spettatori; ma scocca
incosciente, suoni indistinti le uscivano dalle labbra misti a qualche ruggito. -mugolio
latte. -rorido di saliva (le labbra, i baci). casoni,
dolcezza avanza / il fiato di due labbra rugiadose. tommaseo, 2-iii-20: oimè
pisana. tarchetti, 6-i-261: le labbra colorite di cinabro e sempre molli e rugiadose
in un guizzo altero il filo / delle labbra rugose e le corde del collo,
e più servile di questa, mordersi le labbra, nudrir la collera in segreto,
. raimondi, 7-53: il movimento delle labbra, delle ossa tra la fronte e
il vino con un lungo risucchio delle labbra. -suono prodotto dall'emissione
parole prese a prestito da libri e labbra / e gattamorta e rumori scurrili e
nini rubiera... si morsicava le labbra dal dispetto, pensando a quel che
giulebbe che veloce / sgorga dalle sue labbra e in lor trabocca, / di lullo
sta zitto zitto e si morde le labbra. 2. propagarsi strisciando per
: sulle loro [delle cavallerizze] labbra sottili rimaneva stampato il disprezzo per tutto
il naso schiacciato e lordo, le labbra grossolane, la bocca smisurata. delfico,
demostene scolpito, / di mel le labbra e d'aromati il fiato. redi,
si spezzò prima d'avere / tocche le labbra del sacrificante, / ostia le cui
tetti / di perle son serrati; / labbra vermiglia, li color'rosati: /
zarmi. chiabrera, i-n-19: qui le labbra chiudea, che a mirar belle /
6-255: rimase [la ragazza] a labbra aperte, poi disse: «
, / riseppi e sagaci / labbra e commista ai baci / l'asprezza dei
, con gli occhi svergazzati, le labbra morelle, l'una coi capelli rossi come
inverso il foco. -rendere le labbra serrate (uno stato di tensione emotiva
spezzò la contrazione che le saldava le labbra. -figur. rimediare una situazione
granelli di tale sostanza sono posti sulle labbra del battezzando come simbolo di sapienza.
senza salire all'altare. -salire alle labbra: venire spontanea (una risposta).
volte questa risposta m'è salita alle labbra se qualcuno mi sollecitasse a un'impresa.
gl'impallidisce il volto, accostanseli le labbra e seccasi la scialiva. fiore [
battezzando con il dito umettato con le labbra. zucchelli, 234: mi risolsi
abbondante salivazione (la bocca, le labbra, un sorriso). - anche:
pisis, i-77: le sue orribili labbra rigonfie animalesche si apersero appena in un
, e tornò indietro col sorriso sulle labbra e la tabacchiera in mano lui pure.
, ma il salmeggio latino, errante sulle labbra, si affievoliva di minuto in minuto
): rigonfio, carnoso (le labbra). savinio, 10-10: trillano
i mandolini intorno al grasso mulatto con labbra a salciccia e capelli di lana, che
5. figur. comparire, spuntare sulle labbra a scatti, con vivacità (il
.. ce li ho ancora fra le labbra. 2. per estens.
deve rispondere che con un moto delle labbra e lasciare al suo lacchè la cura
con sacro orrore dei benpensanti, sulle labbra di tutti. 4. figur
una particolare conformazione della bocca, con labbra talmente sottili da essere ridotte a una
tu tieni / vicino alla matita delle labbra, / al piumino, alla lima:
contro il principal poneva le sue labbra, né ti nettavi la bocca se non
13-7: asciugatosi con la salvietta le labbra, s'alzò per andarsene.
sul sofà, la sigaretta tra le labbra, senza far niente salvo chiacchierare al telefono
e bianco, muso non lungo, labbra e orecchie pendenti, coda lunga,
, iv-2-166: egli ebbe su le labbra un balbettamento vago, tra la schiuma che
: mi ha colpito il rosso sanguigno delle labbra che erano insieme sottili e sporgenti come
sul ventre, sugli opercoli o sulle labbra un vivissimo colore rosso di fuoco. trovasi
a pochi minuti prima il naso e le labbra, ora era una buca piena di
-di colore rosso intenso (le labbra dipinte col rossetto). moravia
brezza le imporporava le guance e le labbra e scompigliava i riccioli sulla fronte.
tuoi / cigli e l'arco di tue labbra e la rete / delle tue vene
caro, i-334: fece con le labbra e col naso un certo nif- folino
che hai sulla pelle, che hai sulle labbra / quando esci dall'acqua e ti
occhi... sapore delle tue labbra. michelstaedter, 617: il dolce sapore
valeri, 3-112: hai su le labbra un amaro sapore / di caldi desideri soffocati
, una soavità di refrigerio su le labbra, nelle narici. barilli, 7-51:
mai dimenticare gli occhi azzurri e le rosse labbra di quell'angelica creatura che balla così
saporosamente, e con un succiar di labbra votò la tazza. segneri, ii-77
tra pelare, palpebre e labbra dischiuse, un antico, saputissimo,
da aapxà&o 'dilanio la carne, mordo le labbra per la rabbia repressa'da capi;
del senno e genera un certo spasimo nelle labbra, che par veramente che sempre ridano
d'annunzio, iv-2-130: aveva le labbra sempre increspate come se masticasse l'erba
sardonica la poccia che avea tra le labbra. d'annunzio, iv-2-462: il divino
una e dall'altra parte i muscoli delle labbra, così chiamata perché somiglia all'effetto
: movimento convulsivo che tiene separate le labbra e le guance. quest'epiteto deriva,
gravius sustinere'. -brunire con le labbra i sassi: v. brunire1, n
oltre a queste qualità il rosso per labbra... ha la dote eccezionale di
dote eccezionale di donare e fissare sulle labbra una lucentezza satinata. 3.
, chiazzata di macchie cenerognole, colle labbra vizze e ratratte a un riso satirino.
come bianca e giovane... e labbra umide e rosse, eran capaci d'
apostolica benedizione, sfarfallando a fior di labbra: « sii in nomine patris et
una bara, mi venne da sé alle labbra la constatazione: « taci, anima
: un tentativo di rossetto sbaffava le labbra sottili; un velo di cipria troppo rosa
segnati sulla maschera i sopraccigli, le labbra e il rosso delle gote. bernari,
pitture comunemente quelle guancie vermiglie con le labbra di corallo, perché così fatti volti
dalla paura. -far schioccare le labbra, la lingua. rajberti, 5-180
viola, sbavava fuori dalla linea delle labbra e, mentre sorrideva coi suoi denti
così nascosto e velato, su quelle sue labbra enfiate, delle feritoie tra i denti
. e. gadda, 19-95: dalle labbra tumide e aperte gli colava una sbavatura
] alla sua laura un paio di labbra di coralli, le gote sbellettava di rose
e ridendo e portandosi le dita alle labbra come nel saluto musulmano. -figur
., 9 (150): le labbra, quantunque appena tinte d'un roseo
sullo schienale della / sulle sbiancate labbra / dei nostri più cari morti, /
a ritrarsi dalla sua bocca; le labbra si sbiancano. la lontananza estrema
3. per simil. sfiorare con le labbra. g. giudici, 8-100:
. faldella, ii-2-267: sbiecavano dalle labbra di nerina parole, accenti, singulti
3-87: incominciarono a ridere tra le labbra serrate e a sbirciarsi per prendere coraggio
festoni e maschere bellissime, e dalle labbra esce l'acqua del detto pilo che
frugoni, vii-164: moveva fanatico le labbra, impiastricciate di schiuma, qual cavallaccio
colore. -apparire sul viso, sulle labbra (il sorriso), sfavillare improvvisamente
forme e del sorriso / che fra le labbra sboccia. guglielminetti, 1-7: come
proibita « pèrkele! » sbocciar sulle labbra dell'allegra ragazza. landolfi, i-578:
ragazza. landolfi, i-578: dalle loro labbra, a parte le ben architettate bestemmie
, / ch'io non poteva le labbra serrare, / onde mi bisognava sbombardare
invece sfuggire uno sbotto di risa dalle labbra come una piccola fuga di vapore.
fare questi presti giochi di lingua e labbra che io so fare. 2.
) / cui non baciar queste assetate labbra. beltramelli, ii-589: ciò che può
, 38: oh, premere le labbra, con ardire / pio, sul tuo
scorticarsi. soderini, iv-32: le labbra si scalficcano di piaghe e d'ulceri
. sdentato, gli occhi scalpellinati, labbra mencie, barba spinosa. = pari
, i-4-9: tutto tremava e ne le labbra un gelo / mostrava tal che non
su cui affisse a più riprese le labbra. d'annunzio, iii-1-823: figliuola
di scaricatori di carbone, con le labbra rassegnanti e gli occhi lucenti sulle facce
diventò rossa scarlatta, si morse le labbra con una delle sue solite smorfie e
bocca; e colla bocca priva di labbra imprimervi un bacio disperato, secco, lungo
. -assottigliarsi nel sorriso (le labbra). palazzeschi, 6-215: la
palazzeschi, 6-215: la finezza delle labbra che si scami- vano tanto nel somso
giusto si bagnava un'altra volta le labbra, quando uno scarpicciò nel cortile,
su gli scarsi baffi e le tumide labbra! verga, 8-166: si alzò in
sguardo obliquo. -venire alle labbra (un'espressione). de marchi
de marchi, i-iq: da quelle labbra scattava un pensiero scemo, vanesio,
d'intonazione beffarda. -venire alle labbra (una battuta). betteioni,
vedermelo con quegli occhi malinconici e quelle labbra serrate. -poco rispettoso delle norme
ma poi le parole gli muoiono sulle labbra e s'azzitta. pirandello, 8-1070
con quel laido ghigno rassegnato su le labbra. bocchelli, 2-xxiv-438: non sempre ebbi
profilo aristocratico e sulla piega scettica delle labbra di mario re- vertera, il padre
: fumava, portando ogni tanto alle labbra, con due lunghe dita scheletrite, una
, nel troppo calore umano, le labbra s'uniscono in un bacio ne molto
preso una espressione meno feroce e le labbra si erano delineate ad un sorriso di
. ed ha un sorriso ipocrita sulle labbra, quale colui che scoperto a barare
il naso schiacciato e lordo, le labbra grossolane, la bocca smisurata. pratesi,
schiacciata. d'annunzio, 2-191: le labbra grandi, piatte e come schiacciate.
salotto. calvino, 10-65: le labbra strette sul cannello d'ambra della pipa
sentì schiaffeggiata da quelle parole che sulle labbra di don jacopo e accompagnate dal suo
con uno schianto improvviso non dalle sue labbra soltanto ma da ogni vena, la travolgesse
mano che va acconciando la mammella alle labbra del bambino, concluderà che masolino non
alzava il viso insonnolito e porgeva le labbra a fleury. 3. ant
prato e rivoltino il verde in due labbra nere, buone a coprire il seme
dimenticherò mai, lo sfiora con le labbra schiette. bacchelli, 1-ii-392: senz'esitare
vizzo il petto; somigliano le sue labbra un morto schietto e 'l fronte stretto
, a me ritirai presto / le labbra e 'l viso sbigottito in tutto.
quel genere'non venivano pronunciati che da labbra atteggiate a schifiltosa cautela.
, schifiltoso europeo, potessi mettere le labbra sull'asciutto. bacchetti, 2-14:
volta in vita sua che accostava le labbra a un bicchiere che non fosse di
o produrre un analogo rumore con le labbra (per indicare golosità, gusto nell'
ghiottoneria, l'anonimo schioccò anzi le labbra, avendoci solo intrigato di più,
già » disse, schioccando amaramente le labbra. pratolini, 10-47: tirava verso di
-dare un bacio premendo con forza le labbra socchiuse e riaprendole rapidamente. deamicis
-con riferimento alle dita e alle labbra, o al suono dei baci.
i-iii- 223: faceva schioccare le labbra e le dita, cupido egli stesso
. 2. suono prodotto dalle labbra chiuse e riaperte di colpo o dalla
annunzio, iv-2-236: si asciugò le labbra col dorso della mano e fece schioccare
2. emettere uno schiocco con le labbra. de marchi, iii-1-459: selmo
marchi, iii-1-459: selmo schioppettò con le labbra come se dicesse: « bel pasticcio
). aprire, socchiudere lievemente le labbra, la bocca, gli occhi,
/ d'esultanza e desio schiudea le labbra / a nuove inchieste, ma il confuso
. fracchia, 315: ella schiuse le labbra ad uno smorto sorriso e debolmente s'
terse la schiuma che s'affacciava sulle labbra. verga, 3-81: la zuppidda
le percorreva di volta in volta le labbra a'cui umidi angoli si raccoglieva una
dannunzio, iv-2-166: egli ebbe su le labbra un balbettamento vago, tra la schiuma
bufalino, 1-177: si sentiva salire alle labbra un irrefrenabile zampillo di rossa schiuma e
dita, e poi se le mette alle labbra. g. vialardi, 1-23:
, con precisione, senza incollare le labbra né far schiumare il vino.
nere bollicine che gli salivano schiumando alle labbra. -coprirsi di sudore (il
sguardi dietro lunghe ciglia, / e le labbra schiuse e le guance smunte e la
vede, / che si morde le labbra e vuol razzare, / quelli, che
, 8-787: col sorriso rassegnato sulle labbra che parevano dipinte e senza levarsi le
e il pube, gli angoli delle labbra. idem, 9-943: il pallore sul
dipinto ma appena scialbato di rossetto alle labbra, era pallido e un po ^ patito
quella povera testa scialba. dalle gelide labbra e dal naso trasparente come lo spermaceto
[gogof], 127: le labbra erano suggellate da un intero sciame di dorate
con acutezza, stringendo occhi e labbra per non perdere nulla e come convinta
disse che non solamente gli occhi e le labbra, ma la configurazion della testa e
basso e liquido delle pupille, nelle labbra risucchiate, i caratteri delle loro ieratiche
fervidi sonanti / baci scoccavi nelle curve labbra / de'tuoi bambini. nievo,
e gli scoccò un bacio su le labbra. moravia, xi-405: lei mi scoccò
neicalici, gli occhi brillavano, scoccavano dalle labbra le arguzie e i motti procaci.
un ruggito, un'imprecazione scocca dalle labbra di tutti gli spettatori; ma scocca
da l'estremo / de le gelate labbra / parve cader, non iscoccare il bacio
due freni all'umana lingua: uno di labbra e l'altro di denti. s
nievo, 510: le si strinsero le labbra come per voglia di piangere, e
si appesantisce, tutto diventa funereo sulle labbra sventurate. -divenire meno intenso
dito tuo petto ed agita / le tue labbra scolorite. pascoli, 727:? \
, col miele, / tu chiudi nelle labbra ser girolimo, che avete voi
, / aprir ver me le scolorite labbra / e dirmi in tuono orribile e severo
d'annunzio, i-715: ella muove le labbra scolorite / ne la preghiera continuamente.
per via della cipria pallida, le labbra scolorite. -chiarissimo, slavato (
il capo e... movea le labbra, senza però scolpire parola che niente
, ed essa, mettendogliene il rovescio sulle labbra: « scomodate la vostra lingua,
ci chiude nel suo lembo / e le labbra non che posa trare cascuno dei
dispetto, all'ira; atteggiare le labbra a una smorfia di dispetto o di rabbia
occhi, aggrizzare la fronte, scontorcere le labbra? oliva, • 3-130:
la faccia. -far aprire sguaiatamente le labbra (il riso). l.
vedere... in su le labbra... e, pervenutoci, le
2. smorfia del viso o delle labbra; strabuzzamelo degli occhi. oliva
e lo scontro successe nelle regioni delle labbra. -scambio convulso di baci,
la bestemmia che gli erano salite alle labbra. 2. lesivo del valore e
, a pendere, io, dalle sue labbra, e a giocare con lui a
intravvedeva una bocca molto rossa, dalle labbra informi. -scopino (v.
, 22-7: morder de le labbra 7 allo scrosciar de le importune risa /
, spaccato. burchiello, 19: labbra scoppiate e risa di bertuccia. domenichi,
ai giuocatori, portando un bicchiere alle labbra e facendo lo scoppietto colla lingua.
-risultare visibile per il sollevarsi delle labbra (la dentatura, le gengive)
, il fren più crudo / pose alle labbra mie. -rivelarsi agli uomini (
la bocca sigillata, / e comes'alle labbra avesse il morso, / a dare il
anche lieve, di soddisfazione su le labbra di lui e dell'amico. sbarbaro
il vecchio digiuno, dopo avere colle labbra scoronata la chicchera della sua prima spuma rigogliosa
diego lo accostò [il bicchiere] alle labbra, per cortesia, e lo scoronò
a sgorgarti dagli occhi e scorrerti su le labbra. carducci, iii-12-36: sublime così
dico, ché la parola mi scorre dalle labbra corrodente peggio dell'acqua forte. settembrini
grazia ed amore le scorreva pei muscoli delle labbra un po'smorte e pei denti bianchi
arrotolando la sigaretta e poi portandola alle labbra per inumideme l'orlo, e scorrendola
escono scorticate dai denti stretti e su le labbra vi levano le gallozzole come se fossero
di desiderio (la bocca, le labbra, la pelle). papini,
darsene per intesi. -scottare le labbra, la lingua: essere impellente o
niente affatto, e non ho nemmeno le labbra scottate. fenoglio, 5-i-841: johnny
(la pelle, in partic. delle labbra). tommaseo [s. v
c'era un vento che screpolava le labbra, e adesso sì l'odor del mare
lungo tempo il sapore del sale su quelle labbra screpolate. papini, 27-525: la
. in queste croci osservai che le labbra, per dir così, della ferita erano
-fare schiocchi di lingua o di labbra masti- denaro preso a usura.
sorrisetto di vanagloria che gli tremolava sulle labbra. pirandello, 8-396: « mea
freno in van col morder de le labbra / allo scrosciar de le importune risa /
/ convien ch'io rida: invan le labbra mordomi, alla bocca per non
a scusirse. -dischiudersi (le labbra). arpino, n-16: bocche
vicina, tocca colla sua estremità le proprie labbra, lascia con trascuratezza cadere la sua
alfin corse ilfervente / gioir mio su le labbra. cesari, ii-308: ora simile
membra di licida tu lodi o tumide / labbra, ahi! che tutte scuotonsi /
massaia, ix-203: nel sentire dalle labbra di quell'uomo facezie e scurrilità anziché
un sorriso tra tenero e sdegnoso sulle labbra. -adirato (il volto)
sdentate, / baci d'amore e di labbra guglielmotti, 810: 'sdentare':
, il mondo tutto è sospeso alle sue labbra legalmente sdottoreggianti. manifesti del futurismo [
sdruciolino per così dire dalle loro giovanili labbra? -incombere minacciosamente, stare per
: la sua pelle si seccò, le labbra screpolate avevano sempre una goccia di sangue
gtimpallidi- sce il volto, accostanseli le labbra e seccasi la scialiva. cesarotti,
. -arso, inaridito (le labbra, la gola, per la sete,
xxv-1-354: io ho sì secche le labbra ch'io non posso par
scollo dellaveste, e disse con le sue labbra divenute secche e pallide: « non
quei sorrisi nati e rassegati su certe labbra infallibili e di quei modi pari e
secesso. ghirardacci, 3-120: aveva le labbra fesse da due lati del naso co'
la guancia molle secondava il moto delle labbra. -seguire una persona nei movimenti
quale / su le ciglia inarcate e mute labbra / stupor vi siede! carducci,
a. verri, ii-163: le labbra tumide e porporine rimaneano socchiuse e disposte
, la parola gli si sgonfia sulle labbra, il gesto gli si ghiaccia a
tema di stona e procede faticosamente, a labbra strette, sgorbiando di infinite cancellature il
sgorgarti dafli occhi e scorrerti su le labbra. d'annunzio, iv-1-85: /
6. uscire fuori dalla bocca, dalle labbra, dalla penna spontaneamente, con vigore
sue gli sgorgò fervido, impetuoso dalle labbra. - venire emesso,
, 10-138: misteriosamente le tornavano alle labbra le ultime parole del suo uomo.
sgrammaticato e convenzionale, fioriva sulle loro labbra. ojetti, ii-711: molte lettere
arte astratta: così sgriccia, scrosta le labbra aggrumate e gli sfinteri della traccia organica
che favolosa sgrifata perché muoveva le labbra gonfiando le gote a mo'dei ghiottoni
generalmente dovuto a un'insufficiente pressione delle labbra sull'ancia). = voce
non istringono abbastanza l'ancia colle labbra. = voce di origine onomat
nel caldo sigillo delle mie con le sue labbra. sgroppato2 (part. pass,
o dal mezzo toscano incastrati fra le labbra: gente della campagna, che parlava
che terminava in patatina, il moto delle labbra, che si aprivano di tanto in
che non sa per parlare aprir le labbra. / e vuol far creder, perché
e spirò loro l'insulsa ilarità sulle labbra. 3. intr. guardare
. pratesi, 5-62: alle riarse labbra dei trafelati parvero buone le pozzanghere dove
sguizzando indietro, passandosi la mano sulle labbra come per toglierne il bacio.
gli occhi sgusciati e al boccio vivo delle labbra. -privo di barba e capelli
spigoli acuti, gli angoli retti, le labbra dello sguscio taglienti come rasoi, e
. 8. fischiare emettendo aria dalle labbra accostate, in partic. in segno
: le parole uscivano a stento dalle labbra di emilia, accompagnate da una specie di
con mille storcimenti, / e di labbra e di denti, / non che porghiate
che pela la faccia e arrostisce le labbra e spunta le dita. -con
pigliava con le zanne di lupo nelle labbra con tanta piacevolezza che le facea venir
com'egli le batteva, e muovere le labbra, com'egli le muoveva. jahier
vietato / sigarette taluno ha fra le labbra / pallide, di fanciulla. calvino,
. chiudere la bocca serrando strettamente le labbra. panzini, iii-563: il rettore
stomaco. -sigillare la bocca, le labbra: impedire di parlare, far tacere
era quell'alto / silenzio che le labbra le sigilla, / ineffabil dolor l'
del tavolino. profferire siffatto consenso labbra sigillate dalla paura? -segnato con
sigilvera che fa sbocciare in sorriso le labbra ìersera sigillate lati mattoni, il
ostinatamente serrato (la bocca, le labbra); che non si schiude in un
attorno al signorino, malinconici e con le labbra sigillate, come quando si circonda una
. p. levi, 5-206: labbra sigillate in un sorriso ermetico evocatore di
, non il sigillo / delle mie labbra. -eccles. sigillo di o
vengo'e simili che si forma con le labbra come dicemmo i greci aspirare il 'pi'
ma che cosa significano gli auguri sulle nostre labbra? cassola, 2-168: era venuta
i capelli unti e arruffati, le grosse labbra sensuali, i gesti pieni di pigrizia