nel 1784. alabarda (ant. labarda), sf. arma lunga formata
lippi, 9-48: e perché la labarda anch'egli appoggi, / staffieri attorno
domandato il granduca dove io appoggiavo la labarda, ed avendolo saputo, ha comandato
e la feci pigliare in mano una labarda. tassoni, 4-40: e beve in
coda dell'occhio il censore lanzo senza labarda, che s'era appressato al capannello
: più in là era ima vecchia labarda e un giannettóne. -figur.
, v-2-248: e il censore lanzo senza labarda avea torto nel suo bisticcio:
v.) per aferesi. labarda, sf. ant. e letter.
fatto sembiante di volergli menare d'una labarda che egli aveva inalberata, gli disse
2. locuz. -appoggiare la labarda in un luogo: sistemarvisi comodamente,
i suoi comodi ha appoggiato qui la labarda, e ora rivede le scritture con
tutta sua quiete. -appoggiatore della labarda: mangiatore a ufo, scroccone.
e seco insieme / quegli altri appoggiator della labarda. 3. peggior. labardàccia
nella pancia! = deriv. da labarda (cfr. anche alabardata).
qualità. = deriv. da labarda, per la simiglianza della forma.
consueta minaccia del censore, lanzo senza labarda. 2. per estens.
alla portiera far il lanzi / senza labarda, ed esser rivestito / della guamacca
1-303: lasciata in un cantone la labarda, / minacciano al nemico e fiamme
consueta a noi minaccia del censore lanzo senza labarda. bartolini, 4-131: fui portato
. lippi, 9-48: perché la labarda anch'egli appoggi, / staffieri attorno a
'sergentini': arme in asta a guisa di labarda, della quale si servono i sergenti
un tal guglielmo, / ch'ha la labarda e i suoi calzoni a strisce: