paradiso; / e ancor che con la lancia non mi tocchi, / abbattuto
le abbattute mura / e s'indirizza a la gran pugna in fretta. d
mi ha trovato tutto abbattuto e sconvolto per la perdita fatta in questi giorni medesimi della
, 9-97: il mio dolore per la disfatta non fu disperato, era una abbattuta
. tozzi, i-115: emaciato, con la pelle del viso più floscia, si
animo. idem, ii-237: eppure la bestiola era meno abbattuta del giorno avanti
abbattuta del giorno avanti, e dimenava la coda; benché non rie- scisse a
benché non rie- scisse a tirarsela su la groppa come pareva che volesse fare.
più stretti, che non fa l'ellera la querce. -per abbatuffolarsi e sgrugnottarsi alla
; il complesso degli edifìci che ospita la comunità. targioni pozzetti, 12-11-165
abbazia non ha nulla di antico, salvo la piccola abbazia benedettina...,
piccola abbazia benedettina..., la quale ha dato il nome alla grande
convento retto da un abate '. la voce è di tradizione dotta rispetto alla
, passando, si era inchinata a baciar la mano e l'anello abbaziale della badessa
: un'edera più nera che verde, la cupa edera del colore dell'elce,
di tufo giallastro di cui sono fatti la chiesa, la torre, il palazzo
giallastro di cui sono fatti la chiesa, la torre, il palazzo abbaziale.
alcun tempo tra'letturi o ascoltanti de la racontata novella vi fusse alcuno,..
] alquante zaffate... per la pochissima attenzione prestata al suo indice nel leggere
319: io non so che cosa è la scienza, perché la vacca quando ero
che cosa è la scienza, perché la vacca quando ero un ragazzo mi ha mangiato
nudo sasso al sole, / dove [la biscia] le spoglie d'oro
giorno, ii-297: finché poi cade la feconda pioggia / che gli uomini e
fiammella / che di raggio ospitai la valle abbella. leopardi, 4-4: celeste
15-92: molti altri semi, de'quali la terra vie più s'abbella. boiardo
palese error. mazzini, ii-387: la creazione s'abbella di nuova vita, e
, 779: voi [siete] la cagion più cara, ond'io mi abbellì
giacomino pugliese, i-122: or no la vegio né notte né dia, /
., ii-vi-10: seguito io, a la preghiera fatta de l'audienza, questa
, dico, abbellimento, annunziando loro la mia intenzione, la quale è di dire
, annunziando loro la mia intenzione, la quale è di dire nuove cose.
. battoli, 40-iv-444: già dicemmo che la pensione... egli tutta la
la pensione... egli tutta la consacrò a dio nell'abbellimento e fabrica
inseriti in un passo musicale per variare la melodia (acciaccatura, appoggiatura, arpeggio
, abellire / non vi de'sì la passione mia, / che star vèr voi
albertano volgar., i-120: abbellisca la vergogna e la peritanza i detti e i
, i-120: abbellisca la vergogna e la peritanza i detti e i fatti tuoi
e vaghezze particolari che sì mirabilmente abbelliscono la terra, resteriano di là su invisibili
erudizione. c. dati, i-395: la geometria è per così dire, il
l'arti cava tutto il sugo e la tintura migliore per abbellirne ed arricchirne l'
que'fregi soli che servono ad abbellir la verità, non già ad infrascarla.
, e fatte sue cerimonie per abbellire la cosa, s'accostò agli orecchi della
abbelliva di maria, / come del sol la stella mattutina. dossi, 709:
, non che imbellirla o rimbellirla, la deturpano più che mai. la terra
, la deturpano più che mai. la terra s'abbellisce di verzura; il discorso
il discorso, d'ingenua eleganza; la virtù, di pudore; l'ingegno,
della vivifica luce. carducci, i-329: la vita repubblicana abbellivasi ancora di fogge cavalleresche
tommaseo-rigutini, 594: e dove c'è la bellezza della roba, c'è da
* passi, signore, ché la troverà da abbellirsi '; 'la s'
ché la troverà da abbellirsi '; 'la s'abbellisca come le piace ',
cadono a gran folta, / abenché la più parte ariva invano. firenzuola, 143
. goldoni, vi-10: io trovo la commedia ottimamente condotta con caratteri diversi,
e che il corticelli qualificò per barbara: la crusca la notò come antica. oggi
il corticelli qualificò per barbara: la crusca la notò come antica. oggi da molti
alfieri in poesia...; ma la poesia ha maggiori privilegi della prosa.
., 17-1 (131): abbendarono la ferita e addolciarono la piaga col medicamento
): abbendarono la ferita e addolciarono la piaga col medicamento degli unguenti. livio
, ed era uscito della pressa per abbendare la piaga. -figur. guinizelli
e quivi abbeverando le lor bestie, la mula stallò nel fiume. ariosto,
dell'abbeverare. né guari stette, che la pastorella, cantando, con ambe le
ambe le gregge innanzi si mosse verso la fontana. marino, 6-178: con l'
importunità l'audacia venne, / poi la consuetudine seguia; / costoro in guisa
ebro divenne / l'abbeverar del vin de la follia. monti, 24-446: e
verga, ii-354: tornava a supplicare la moglie, prendendola colle buone, colla
pie'del celio infrequente, / sotto la porta capena / gemere udì l'acqua
: una mattina di quell'ottobre, la ragazza esce di casa col pretesto d'abbeverare
nell'intenzione della serva, doveva rammentare la spugna acetosa che abbeverò gesù sulla croce
: lo male m'abevera lo dì e la notte d'amari beveraggi. idem,
d'ogni saggezza e d'ogni follia la sua anima. idem, iv-2-13: che
, al sole di luglio, tra la verzura folta, mentre... abbeverava
vasari, iii-634: ma dubitando, per la grandezza del getto, che il metallo
il metallo non raffreddasse, ond'ella [la statua] non riuscisse, messe il
palladio volgar., 5-11: torremo la rubrica, cioè terra rossa liquida,
. rifl. figur. dissetarsi (saziando la sete dell'anima); colmarsi,
. di giacomo, i-426: continuando la luce a mostrare quelle cose, la
la luce a mostrare quelle cose, la breve navata del tempio anch'ella se ne
tutta quanta. d'annunzio, v-1-746: la mia sete non si placa se non
mi pasco. cinelli, 7-128: la salvezza è in quella innocenza: guarire
è in quella innocenza: guarire con la salute di lei, rifarsi la vita con
guarire con la salute di lei, rifarsi la vita con quella giovinezza, abbeverarsi di
: e tardi usciti / a unire la mia veglia al tuo profondo / sonno
e in tal modo ne risulti garantita la tenuta e l'impermeabilità. -anche al
. buonarroti il giovane, 9-127: la ricchezza... /...
abbeverati compagni, ereditaste bensì col nome la virtù, ma non già l'austerità
lasciava, or sono sessantacinque anni, la pieve dei monti di villa per avventurarsi
porche abbeverate. gozzano, 156: guardo la terra abbeverata e sento / ad ora
non mettervi l'argento, infino che la coppella non è bene abbeverata di piombo
l'abbeveratoio della vostra gabbia, che per la molta acqua che vi si versa sopra
paura ti mostra vigoroso; e sovente la tua parte sia aiutata dal grido
tolse, che a certo tempo aiutò la povertade. guittone, 3-15: prudenzia è
dal sepolcro, ed atollo impendere per la gola, così morto. bartolomeo da s
75): ne li occhi porta la mia donna amore / per che si fa
prenda, conforterà lo stomaco, e aiuterà la virtù digestiva, e farà buon alito
l'arte da loro posta nell'aiutare la beltà naturale, o nell'affettarla.
dante, inf., 1-89: vedi la bestia per cu'io mi volsi: /
. foscolo, v-354: passando per la vostra città, vide un vecchio d'
assale subitana- mente, / si che la vita quasi m'abbandona: / campami
, /... / perché la mano ad accertar s'aiuta, / e
: se se'ingiuriato, aiutati co la ragione, e vincerai ogni superbo. alberti
. berni, 14-41 (ii-15): la qual gettata fu, com'intendeste,
su le frondi d'alberi, pigliando la figura sferica e s'uniscono per non dividersi
ii-244: m'aiuto quanto posso, acciocché la canizie, le fatiche e le traversie
ali. baldini, 4-129: ecco la pipa a lunga portata... con
pipa a lunga portata... con la quale s'aiutava a sognare quei suoi
trattato d'astrologia [crusca]: per la quale cosa, hae mestier colui che
e dolci, aiuta assai, dopo la prima sera che sieno messi...
. salvini, 39-ii-4: comincia la sua satira contro alla nobiltà, non aiutata
] mori improvvisamente l'anno scorso: la vedova ha cercato di tirare innanzi aiutata
, secondo gli accidenti, a'dicitori, la fortuna ancora, alcuna volta aiutatrice de'
, alcuna volta aiutatrice de'paurosi, sopra la lor lingua subitamente di quelle pone,
idem, 417: aiutatrice della continenzia è la tranquillità e l'orazione e lo stare
alcuno l'esecuzione di un lavoro, la sistemazione di un affare; assistenza,
dee., 2-8 (225): la sanità del vostro figliuolo non è nello
ma nelle mani della giannetta dimora, la quale... il giovane focosamente
vi ricordo che io non medico con la mia scienza, anzi con l'aiuto
: di sicuramente a me quale sia la cagione della tua doglia, acciò che io
potrò senza l'aiuto vostro rimettermi su la traccia, per poter procedere avanti.
grave ascoltare una favola, imperocché sovente la menzogna a tempo usata porge aiuto non
è facile, procedendo per eliminazione, cavare la vera lingua parlata e da parlarsi,
. crescenzi volgar., 1-139: la quale [la vite] sanza pota-
volgar., 1-139: la quale [la vite] sanza pota- mento e sanza
volte adiviene, con picciolo agiuto de la propria mano senza danno si rileva.
qualche aiuto di costa, e di grazia la lettera dice che v. e.
: i margini della spaventosa losanga trasudano la breve pena vermiglia, subito detersa con
ancor darvi espugnata, e aprirvi / la ricca reggia sua. dizionario militare [
di milizia straniera, che militavano per la repubblica. 7. locuz. -venire
grandissima, a cui venne in aiuto la coltura della dottrina. -ant
feciono loro molto aiuto, quando sentirono la nobiltà del principio del tempio.
aspetto dello spirito e sì perché vedeva la morte vicina per la tempestante nave,
sì perché vedeva la morte vicina per la tempestante nave, con grandissimo pianto verso
tempestante nave, con grandissimo pianto verso la poppa gli parea fuggire, e gridare verso
e voltato il capo, il vide supra la lancia chiuso che parea un fiero giustratore
che parea un fiero giustratore, e con la secunda paura cacciò la prima, e
, e con la secunda paura cacciò la prima, e tuttavia fuggendo cominciò a
, 25-32: e per essa medesima [la retto- rica] ànno li amici certissimo
. novellino, 38 (68): la notte piovve,
più aiutare mi può, cioè a la veritade. idem, conv., iv-iv-i
idem, conv., iv-iv-i: a la quale [vita felice] nullo per
. simone da cascia, 658: se la conversazione è con minori, sia con
cesare, 16: rendeteci quello aiutorio de la legge la quale la iniquità de'malvagi
: rendeteci quello aiutorio de la legge la quale la iniquità de'malvagi pretori ci à
quello aiutorio de la legge la quale la iniquità de'malvagi pretori ci à tolto.
idem, 7-25: e ora con la grazia di dio e col suo aiuto.
gregorio magno volgar.], 22-10: la presunzione della propria virtù tanto nella disperazione
dalla umiltà: e perché attribuisce a sé la forza dell'opera propria, non ricorre
si dee legare, acciocché alcun movimento la fragile età del sermento procedente non ispezzi
: non può solo lo gubematore salvare la nave sanza l'aiutorio de'marinari. giovanni
occhi. idem, ii-345: questa è la regola delle cose terrene, che,
: l'anima larga e fresca come la bianca fuga dei colombi impauriti dai miei
? che se, invece di romper la folla, si fossero sparpagliati loro tra
quel peccataccio turco e scomunicato che è la vendetta! d'annunzio, iv-2-255:
vendetta! d'annunzio, iv-2-255: la gente, con una gioia crudele, in
colazioni. idem, iv-2-1007: il fratello la trasse a sé con uno di quei
quei gesti quasi violenti ch'egli usava verso la salvatichetta pel vezzo di aizzarla come una
rumore monotono della macina del grano e la voce esile... che di tanto
aizza il topo a fuggire toccandolo con la zampina e subito gli è sopra e
. 2. intr. con la particella pronom. eccitarsi, irritarsi.
verbo originato da quel suono che fa la voce, dicendosi sm sm, o dalla
b. davanzati, ii-403: la gara passò ne'mariti fratelli, aizzata
. b. davanzati, ii-29: e la parte de'galli... era
dispettoso. foscolo, v-145: la mogliera del notaio, sì come colei
, 7-217: il seno le balzò sotto la giacca, e il mento ebbe una
252): uno spirito con ale tenea la rota da uno lato e un altro
inf., 16-87: indi rupper la rota, ed a fuggirsi / ali sembrar
/ d'abbandonar lo nido, e giù la cala. idem, purg.,
a destra o a sinistra, esso distenderà la destra 0 la sinistra alia, cioè
sinistra, esso distenderà la destra 0 la sinistra alia, cioè quella alia ch'è
lato dove esso si vole voltare; la quale alia distesa trova maggiore somma d'
, onde più si tarda che non fa la opposita alia, ch'è più ristretta
e 'l motore d'esse alie, superando la resistenzia deh'aria, si leva in
corpo. olina, i-260: [la passera solitaria] è in tutto di color
aspetto, / e de'freschi ruscei smalta la riva, / l'ale spruzzasti al
/ battendo esulta nella chiusa stanza / la gallinella. carducci, 676: or son
in tutto il cielo, essa [la calandra] rimane. idem, 371:
a riprese. deledda, ii-733: la gallina, spaurita, spiegò un'ala
spaurita, spiegò un'ala senza aver la forza di ripiegarla, abbandonandosi pesantemente in
! ha l'ali, ignora / la mia pena secreta, il mio dolore /
, 12-91: a noi venia la creatura bella, / bianco vestita e nella
ale [figliuolo di citerea] mostrano la tua volubilità, né m'è della memoria
! idem, i-401: dedalo per la sua salute, essendogli chiuso il mare e
sua salute, essendogli chiuso il mare e la terra, con maestrevoli ale fuggì per
e portorono l'anfora tra il cielo e la terra. queste sono le compagne della
[amore], / superbamente inver la madre sale. ariosto, 14-78: dovunque
nubi, e va sublime / sovra la terra e sovra il mar con queste.
. idem, par., 22-105: la dolce donna dietro a lor mi pinse
quella scala, / sì sua virtù la mia natura vinse; / né mai qua
. scala del paradiso, 451: la fede è l'alia dell'orazione, però
, 2-151: attribuisce due ali a la anima, con le quali a le sublimi
l'una stimiamo essere quella investigazione con la quale la mente continuo a la verità si
stimiamo essere quella investigazione con la quale la mente continuo a la verità si sforza:
con la quale la mente continuo a la verità si sforza: la altra ala
mente continuo a la verità si sforza: la altra ala, il desiderio del bene
il desiderio del bene, per il quale la nostra volontà sempre arde. leone ebreo
celerità gli fa andare a trovare sempre la persona amata. imitazione di cristo,
cose terrene con due ale, cioè con la semplicità e con la purità. tasso
, cioè con la semplicità e con la purità. tasso, 8-6-1792: ma l'
. c. dati, i-384: senza la geometria è impossibile applicarsi al ritrovamento di
quel gran problema riguardante l'architettura, la fabbrica, le distanze, i movimenti
. alfieri, 39: di tua beltà la dolce visione / precedendo mi va con
, 26: con l'ali de la mente a lei / appressarmi tentai. tommaseo
di poesia, / luce d'amor che la mente saluti, / su l'ali
saluti, / su l'ali de la vita anco s'aderge / a te l'
ali de l'anime; / irrompete a la guerra, o desii torbidi. pascoli
inganni, / e non senz'ali era la sua parola. d'annunzio, iv-1-1015
sue ali di nuvole sul mare e la brughiera. borgese, 6-117: le
. idem, 8-57: sorgea la notte intanto, e sotto l'ali /
206: l'antica vendetta entro la molta / strage l'ali battea torbide e
, / e del solenne tempio la solitaria cima. stuparich, 2-346: l'
corvo, era vestita di raso, la gonna nera, la blusa celeste
vestita di raso, la gonna nera, la blusa celeste corsa da merlettini bianchi
e quando il dente longobardo morse / la santa chiesa, sotto le sue ali
sue ali / carlo magno, vincendo, la soccorse. bibbia volgar., v-180
alla destra tua, guarda me, come la pupilla dell'occhio: sotto l'ombra
animali; come, iddio, moltiplicasti la tua misericordia. ma gli figliuoli degli
321-3: è questo 'l nido in che la mia fenice / mise l'aurate e
noi allora moviamo le navi, e tentiamo la via, e spandiamo l'ali delle
giacere in secco, / portaste ognun la vostra ala di remo. d'annunzio,
cappello tra l'occhio di monsignore e la luna, copersi affatto la veduta del
monsignore e la luna, copersi affatto la veduta del monte aventino, in modo però
, in modo però che si vedesse la luna comparire sopra l'estremo dell'ala
trapunto di tante pagliuzze d'oro, la bocca che brillava di un rosso assai
ali spioventi. calvino, 1-220: la sua faccia appare per un momento ancora
: l'ala dritta, dov'è la biblioteca, edificata forse per dimora d'
grido feci costruire le due ali che la fiancheggiano. 10. serie di cose
onore a chi passa o per contenere la ressa. buonarroti il giovane, 9-48
avanzarono alcuni de'suoi servidori a spazzare la strada per dove aveva a passare,
po'da scorta, era arrivato con la carrozza, potè collocarsi in una di quelle
popolo. d'annunzio, iv-2-199: tutti la riconobbero, sùbito; e tutti quasi
, diremo così, per bene, la cosa mutava aspetto... essi ci
cavalcature. pirandello, 5-54: tutta la navata di centro era occupata da due
11. ala di un partito: la parte che rappresenta una tendenza più spiccata
tutti si lagnavano della * patria *, la direzione del partito liberale di cui noi
ardimento dell'uomo, non avrà mai la vita d'una trepida, minuscola ala d'
, che gli servirà stanotte a riparar la testina ripiegata nel sonno. -ala
anche aletta. bocchelli, 1-i-2: la gran ruota, l'alà, come la
la gran ruota, l'alà, come la chiamano, gira coll'andar del fiume
gira coll'andar del fiume reale, e la sua lenta cadenza diventa tutta alacre nella
infine dalla cavalleria, che poteva eseguire la manovra aggirante. g. villani
, che fiancheggiava dal lato di fuori la gente regia a cavallo. dottori, 1-350
1522-248: e cotant'ale / m'inpennò la paura a i piè fugaci, /
41-17: stolto è chi non vede / la giovanezza come ha ratte l'ale.
sul leggìo, dondolandosi un poco quando la musica metteva l'ali. cicognani,
lievi, / mostrate da qual mano inver la scala / si va più corto.
-alzare le ali da terra: abbandonare la vita; disprezzare le cose mondane.
di gualoppo, / ma batterò sovra la pece l'ali ». idem, inf
poi dietro ai sensi / vedi che la ragione ha corte l'ali.
ale. b. croce, i-2-24: la ricerca di vocaboli che impediscono assolutamente gli
aiùccia. cor azzini, 3-18: la rondine di mare che ieri, mia dolente
alucce sgomente, / erra sempre a la sorte del suo tenero volo? marotta,
uno stecconato, e dietro quello, la porta, cioè due aiacce di mino,
ala2, sf. marin. cavo per la manova dell'alaggio. -ala
. a forma d'alabarda. la vela di straglio; qualsiasi cima con cui
sopra, te faran sentir l'empito de la carca che portano. =
, il carbonchio, il balasso, la granata, l'ametisto, l'alabandina.
iniziale (assorbita dall'articolo valabandina, la labandina). alabandite, sf
fanno bene l'ufficio loro prima che la zuffa si ristringa; perché, ristretta
, 1-11 (i-140): fece fermar la porta e volle che li dui stessero
primo a spezzarti questa alabarda in su la testa. buonarroti il giovane, 9-143:
un dopo l'altro, gli ultimi rattenendo la folla con l'ala- barde.
, 710: fosco / tra la bormida e il tanaro s'agita e mugge
e scrosci di risa da far venire la pelle d'oca al più ardito scampaforche
. lippi, 9-48: e perché la labarda anch'egli appoggi, / staffieri
mattina domandato il granduca dove io appoggiavo la labarda, ed avendolo saputo, ha comandato
(da combattimento, per assalire); la voce è penetratacon i lanzichenecchi e con le
bracciolini, 1-17-41: ma tra la furia delle alabardate, / tra il
: « con questa spada (e la mostrò sanguinosa) ho ucciso otone »
. alabastraio, agg. che ha la tinta o la trasparenza dell'alabastro.
, agg. che ha la tinta o la trasparenza dell'alabastro. viani
alabastro. viani, 14-422: la « boina » cartista, specie di berretto
portava lievemente inclinata, velava di celeste la carnagione d'avorio e gli occhi alabastrai.
sen venne. marino, 7-219: la dea d'amor, ch'i membri alabastrini
coprir velo né manto, / tenea bassa la fronte e gli occhi chini. idem
chini. idem, 16-107: de la mano ai candori alabastrini / io vo'
mano ai candori alabastrini / io vo'la palma dar d'ogni beltate. maia m
che nel succiare l'untuosità consistesse appunto la perfezione ed il pregio maggiore dei vasi
di luce mistica i marmi; e la serbavano nella lor pia sostanza bionda così
carne alabastrina. ojetti, i-400: la chiarezza della pelle nuda, fronte spalle
nella funebre penombra dei teatri lirici ha la levigata dolcezza delle lampade alabastrine. beltramelli
lampade alabastrine. beltramelli, i-359: la gran fiamma rossa de'capelli si spartiva
rossa de'capelli si spartiva a incorniciare la grazia del pallido viso alabastrino. borgese
, 14-340: di lassù egli vedeva anche la cattedrale alabastrina di san frediano. idem
. landolfi, 1-105: immobile procede la teoria delle vergini sorelle / recando forse
di roccia sedimentaria, che si distingue per la sua composizione in alabastro calcareo (con
si lavora agevolmente (al tornio, con la mola, con lo scalpello) per
par., 15-24: né si partì la gemma dal suo nastro, / ma
dal suo nastro, / ma per la lista radiai trascorse, / che parve foco
per una linea d'uno raggio che la croce mettea, trascorse a similitudine di
arda quasi come sopra uno untume; la quale pietra anche si mette in confezione
uno vaso d'alabastro, nel quale la candela risplendea più che in sottilissima lanterna
chiama [il poeta] per similitudine la croce nastro, e l'anima che
quella, gemma, perché sì come per la gemma che si porta per pendente al
o sia cordella, e da quello la gemma non si parte, così quest'
, nel trascorrer dal corno al piede de la croce, non si partì né uscì
da essa croce, ma trascorse per la radiai e corruscante lista di quella, che
leonardo, 2-599: altri disson che la luna era composta di parte più e men
e risplendente, non però trasparente, la quale alcuni chiamano 'stimi ', altri
due sorti, cioè maschio e femmina: la femmina è più stimata; il maschio
manco chiaro e più arenoso; all'incontro la femmina riluce, si stritola, e
poco pregio, possono acquistarlo grande se la perizia dell'arte sa tórre da loro
le strade. nievo, 519: la trovai pallida e consunta da far pietà,
iv-1-22: ella si fece schermo con la mano nuda che s'illuminò come un alabastro
volto, specie intorno alle narici, aveva la trasparenza di certi alabastri lividicci. idem
vedeva con i terribili occhi del desiderio la donna disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta e
oro. idem, iv- 1-829: la pelle aveva un colorito indescrivibile, rarissimo,
marmo bianco, su cui è passata la mano giallina del tempo: un color di
morti. idem, iii-361: con la lampada nelle pallide conche di alabastro,
e formano un nastro bianco ondeggiante fra la terra e le stelle. negri, 2-497
della cui fiamma interna non si scorge la forma, ma si gode il pacato chiarore
di alabastro. idem, ii-1078: la torre merlata sopra la quale volteggiavano due colombi
, ii-1078: la torre merlata sopra la quale volteggiavano due colombi bianchi raggianti come
era diventato trasparente come l'alabastro: la fronte ampia e ormai tutta d'osso.
d'alabastro. tombari, ii-271: la luce penetrava fioca e giallognola come attraverso
, 288: cerchiava l'alabastro / de la colonna pura / che reggea l'edificio
ostro vago. pascoli, 1050: la luna estiva, di tra l'alabastro /
vesti. deledda, ii-xoi: vedo la luna salire come un volto d'alabastro sul
chiamiamo gelato è dell'istessa sustanza che la stiria: anzi non altro che una
l'alabastro diacciato porta questo nome per la similitudine che ha col diaccio e con
ch'è piena d'occhi e nugolette che la rendono vaga. 4.
del capo suo asciugavali, e con la bocca basavali, e con l'unguento gli
, 3-228: appena ebbe inteso [la donna] com'egli [gesù] era
33 * 33 © 36-12 (v. la cit. nella voce alabastrite); e
da lacca (v.), con la concrezione dell'articolo. alàccia1,
. alache e alacha * sardella 'e la * salsa 'che se ne fa
corto. il tonnarello è chiamato così per la cortezza delle sue pinne (alette)
fame de l'oro / ascende vigile la prora, e anela / le infami insidie
e anela / le infami insidie drizza e la vela / al lido moro. idem
forse che placida al sonno commise / la dolce donna, caldo de'baci suoi
, 844: alacre, industre, a la sua terza vita / ella [la
la sua terza vita / ella [la cittade] sorgea, sollecitando i fati.
panzini, ii-206: a fissarla [la macchina] lungamente, sembra, con quel
quei tempi. bontempelli, 6-29: la pioggia continuò alacrissima tutta la notte.
6-29: la pioggia continuò alacrissima tutta la notte. idem, 8-20: ecco già
e giovane, scintillando in piedi sopra la cenere. linati, 30-65: messa dell'
di tante buone opere da compiere lungo la giornata. = dall'agg.
cervello riposava: avevano restaurata e pulita la gran macchina umana. non avevano fatto
trasporto e impegno per il lavoro, per la fatica, per il movimento.
soldati le nostre persone, il dì e la notte, a tutte le guardie a
lasciato chiaramente vedere... che la lena e l'alacrità veniva lor manco.
gli sprizzarono in capo risoluti e virili; la volontà piegata un momento rizzossi con miglior
petrarca volgar., i-38: sia la severità sua [del re] mescolata
. cicerone volgar., 2-118: la cupidità... e la vana alacrità
2-118: la cupidità... e la vana alacrità, cioè letizia gestente,
alacrità e letizia di volto, con la quale si tengono allegri e di buon animo
pace tornare in famiglia, stava per ritrovare la sua antica alacrità di spirito.
porto] con propria ordinanza... la destinazione di determinate zone alla costruzione,
sette porte. idem, iii-2-349: la rapiremo nella reggia / di tindaro, alternando
: vicino a me è niche, la vittoria, l'alalà, il sacrificio umile
'e longa 4 lunga '. la voce è in uso nell'italia merid.
alla signoria dei romani, quando signoreggiavano la germania, cioè alamagna »; e
di ser alamanno salviati, che introdusse la coltivazione di quest'uva in toscana (detta
. carena, i-53: alamari, bottoni la cui anima è allungata in forma di
una forte corrente marina, o per la violenza del vento). -anche imbardata
di due parti, una inferiore, la caldaia (dove si mette il liquido
circola l'acqua fredda e che produce la condensazione dei vapori. della porta
di vetro. manzini, 10-213: la vicinanza di un microscopio o d'un alambicco
4 vaso tondo fornito di becco '. la forma alambicco è un neol. scient
anche pezzato (alano arlecchino): la sua conformazione sta tra quella del mastino
alano / che fissi i denti ne la gola gli abbia, / molto s'affanna
/ or le cluni gli addenta, ora la coscia. arici, 136: una capanna
si è detto che tali parole siano la corruzione di t alano »; un mercato
uguale: aequalanus, ugualano: è la parola che si trova nell'area dei
2. aeron. apertura alare (la massima dimensione di un'ala);
di un'ala); profilo alare (la sezione dell'ala ottenuta con un piano
il rapporto fra l'azione aerodinamica e la superficie). = voce dotta,
(anche di pietra) per reggere la legna del camino (e anche lo
è voce rimastaci dal latino lares, la qual voce spesse volte era presa per
volubili e scherzose e suonan liete, / la stanza empiendo di giocondi e vari /
alari. pea, 7-66: per tenere la legna sollevata da terra, metteva di
alare. vasari, i-139: finita la cera e ferma la figura, mette
, i-139: finita la cera e ferma la figura, mette l'artefice su due
, come un arrosto, al fuoco la sua figura. = lat. làr
, l'alaterno, il quale ha la foglia fra il leccio e l'ulivo.
eccede. crudeli, 1-1: che la tremante lira / di sue corde sguarnisce,
e ognun chiamando tuttavia per nome / la voce alata dileguò lontano. d'annunzio,
, iv-i- 506: ella aveva la grazia, l'agilità, la leggerezza delle
ella aveva la grazia, l'agilità, la leggerezza delle creature alate. idem,
ogni canto. traboccavano di nidi. la vita alata che si sprigionava dal loro
dal loro cuore aveva ad un tempo la semplicità dei fenomeni naturali e l'irrealità
33-88: poi che l'alato ne perdé la traccia, / ritorna in cielo,
sommessamente. negri, 2-712: dove la ramaglia è più rada, si scorge
riso e l'ostinato affanno, / la gioia alata, e 'l costante dolore.
spole. d'annunzio, iv-1-170: la melodia..., piena di
tutte quelle figure che hanno ali contro la loro natura (leoni, cervi, ecc
], i-1064: l'ha inoltre [la cresta] quel piccolo uccello, che
, sf. il sorgere del giorno; la prima luce del mattino; lo schiarirsi
intelligenza, 11: levasi a lo matin la donna mia, / ch'è vie
giorno. petrarca, 22-7: comincia la bella alba / a scuoter l'ombra
/ a scuoter l'ombra intorno de la terra. boccaccio, dee., 8-7
dee., 8-7 (277): la notte, dopo molto e lunga dimoranza
alba rugiadosa, / l'acqua, la terra al suo favor s'inchina. tasso
8-1: e l'alba uscìa da la magion celeste / con la fronte di rose
alba uscìa da la magion celeste / con la fronte di rose e co'pié d'
oriente, e all'alba in fronte / la stella matutina i colli indori. parini
/ ecco tutta di sionne / si commosse la pendice. leopardi, 25-37: veglia
, bianchissima, gelata, * utta la nudità della campagna romana apparve, nella
coppa del tempo, ed improvviso lo sorprese la luce, e l'alba rossa sorgeva
d'alba, a render più smorta la luce violacea della lampadina notturna. idem
lampadina notturna. idem, 2-941: la nebbietta dell'alba fascia e confonde contorni
il sole non scolpisca ogni forma con la sua chiarezza infallibile. deledda, ii-851:
aprire la finestra. era un'alba leggera, tra
d'un'alba di finimondo che non ce la faccia più a vincere la tenebra.
non ce la faccia più a vincere la tenebra. frocchia, 386: la corrente
la tenebra. frocchia, 386: la corrente grigia del fiume si illuminava di
. pascoli, 85: dov'era la luna? ché il cielo / notava in
perla. d'annunzio, iv-1-647: cadeva la sera... su i vetri
5. figur. inizio; la prima manifestazione. redi, 16-viii-298:
prima manifestazione. redi, 16-viii-298: la supplico a dire a me...
costretti a foggiar quivi tra i pericoli la vita nuova con l'utensile e con
alba dei tempi. cardarelli, 6-32: la fazione dove io mi trovai coinvolto all'
(dies) alba; si noti la distinzione che gli antichi facevano con 'candido'
servire all'altare. 2. la domenica e gli altri giorni della settimana
altri giorni della settimana dell'ottava dopo la pasqua (v. albis).
un po'più studiosi delle cose oltramontane, la nostra albagia sciocca si diminuirebbe alquanto su
palo in corpo, con quel guardar la gente, che pareva che si stesse tutti
altro panno di colore da soldi 24 la canna. testamento di lemmo di balduccio,
33: che fra un anno dopo la sua morte si spendano de'beni suoi
. disus. cumulo di sabbia presso la riva del mare; duna. =
altra maniera che si chiama albana, la quale tardissimamente pullula, ed è uva bianca
peso giù non si piegano, tanta è la durezza del suo legno, e le
colorate dal sole, e molto tosto la sua maturità si compie, ed è assai
sapore. pascoli, 835: beviam la gioia dell'albana bionda. beltramelli,
ordinò una bottiglia d'albana, ma la voleva di bertinoro. -è tutta di bertinoro
. da albus 4 bianco '; la voce si diffuse, come termine di falconeria
albania. grazzini, 2-213: la mattina maestro manente se n'era andato
, ricevuta di pagamento (che attestava la tassa pagata per la merce importata,
(che attestava la tassa pagata per la merce importata, ed esentava il mercante da
balducci pegolotti, 274: e se la porti [la mercatanzia] da una
, 274: e se la porti [la mercatanzia] da una terra a un'
dogana del signore, per potere mostrare onde la recasti. = spagn.
regia', dall'arabo al-bard'a 4 la ricevuta di pagamento 'e perciò 4 esenzione
di miele e di friscello / la focaccia che fu grata a priapo, /
fa il nido / sul mar sicano / la sposa alcyone. idem, ii-794:
il deriv. dial. albasamentu (la istoria di eneas, 92: « aspictavanu
pareva un mucchio di carboni ardenti, per la intensità della tinta, sul suolo bruno
che sai di funghi e spiri la malia, / cui tutto io già scampanellare
acqua venire a ruscelli. / l'annunzia la capinera / tra li àlbatri e li
fronde. d'annunzio, iv-1-185: la bimba sbucò dal folto dei lauri agilmente
lauri agilmente, portando tra le mani la paglia colma di piccoli frutti rossi che
acuta (vive nei mari australi); la specie principale (diomedea exulans)
ali di quattro metri (i naviganti la chiamano montone del capo per la sua
naviganti la chiamano montone del capo per la sua corpulenza). beltramelli,
marine, fra gli albatri, su la grande spiaggia... seguiva i grandi
un'ala schiantata. il vecchione e la ragazza gli fissarono l'ala con delle stecche
basso, col sole sulla schiena, dietro la propria ombra. quasimodo, 91:
propria ombra. quasimodo, 91: la sera è qui, venuta ultima,
targioni tozzetti, 12-1-13: nel senese la pietra ordinaria da calcina si chiama albazzano
. 2. fis. rapporto tra la quantità di luce riflessa in tutte le
corpo illuminato di forma pressoché sferica e la quantità di luce incidente. 3
di luce incidente. 3. la parte più interna (biancastra e spugnosa)
albeggiante. o. rucellai, 2-2-10-52: la neve, siccome quella che d'innumerabili
alba. d'annunzio, iv-2-87: la luce... era una di quelle
dati sul partir più di mille basci a la sua innamorata. alfieri, 1-252:
molte vite, / dove che albeggi la tua notte e un'ombra / vagoli spersa
nel sereno barlume delle stelle; ora la baciava nel diffuso albeggiare del giorno.
dice arte. da quando albeggia in lui la coscienza, per tutta la vita,
in lui la coscienza, per tutta la vita, in ogni condizione e maniera di
, egli si trova davanti, dentro la sua propria coscienza, questa luce dell'
fulgori. /... / la perla, onde la bocca orba notteggia,
... / la perla, onde la bocca orba notteggia, / a l'orecchia
. sull'albeggiare nebuloso degli olivi tra la foschia silvana che li circondava.
pavese, 5-18: sotto avevamo la piana del belbo, le albere che
segnavano quel filo d'acqua, e davanti la grossa collina di gaminella, tutta vigne
si pagava dalle navi nei porti per la merce imbarcata. tonelli [
che si paga in alcuni porti secondo la qualità e la quantità delle merci imbarcate
in alcuni porti secondo la qualità e la quantità delle merci imbarcate o sbarcate.
cacciatore / di farfalle vi giunge con la sua rete, / l'alberaia sul muro
. altoni, 32: tornerà [la battaglia] come si è dimostro da principio
ordine. 4. intr. con la particella pronom. ant. inalberarsi,
serafino aquilano [tommaseo]: con la sua lancia ferio lo cavallo di messenzio
di un viale, di un fiume; la via fiancheggiata dagli alberi.
e molle. idem, 2-765: la massa alberata è quasi unicamente composta di
navigazione, 192-63: l'alberatura, la velatura e l'attrezzatura rela
rive dell'oder, che, come la duina, mena giù al baltico di così
, e tutti quelli che han dentro la carne, osso duro. idem, iii-319
fiere sorelle / che aspettàr macbeth su la fatale via? d'annunzio, iv-2-181:
fusto con potatura corta (praticata per la vite e gli alberi fruttiferi).
per lo più a forma cilindrica, con la bocca più stretta; per unguenti,
boccaccio, 8-66: senza che, la casa mia era piena di fornelli,
: alcuni medici galantuomini, che intendono la ciurmeria, permettono più volentieri che i
i barbieri, a quel tempo, esercitavan la bassa chirurgia). 2.
dell'imbianchino ', come farebbe pensare la locuz. imbiancare due muri con un
bianchiccia, dalla cui cottura si ottiene la calce idraulica e il cemento a pronta presa
piglia bellissimo pulimento. soderini, i-500: la proprietà del terreno produce di questa fatta
: ottima per tale effetto proviamo noi la calcina di settimello,...
col quale ne'nostri paesi si chiama la pietra da far calcina. d'annunzio
in silenzio. paolieri, 2-145: tutta la pievanìa, antica, costruita di solido
l'argine. palazzeschi, 1-577: la domenica sull'amo, lungo l'albereta per
fuori della città lungo il fiume. la riva difronte è un'albereta folta ed
un'albereta folta ed altissima che produce la propria ombra sull'acqua. =
arno,... e sopra la verde minutissima erbetta sedermi sotto il primo
.. e lo accomodi bene con la terra. targioni tozzetti [gherardini]:
rinforzato con cavi metallici): ha la funzione di portare i pennoni delle vele
, ma conviene che si porti la vivanda. = lat. mediev
purg., 26-62: ma se la vostra maggior voglia sazia / tosto divegna,
fur cortesemente. tasso, 2-96: era la notte allor ch'alto riposo / han
qual solea, / non alberga fra noi la bella astrea, / ma con l'
casa sua. nievo, 138: per la prima volta il suo nome gli parve
troverà questa donna nobilissima quando si truova la sua camera, cioè l'anima in
l'assalto, / ne'quali amore e la mia morte alberga. idem, 50-30
egli alberga. idem, 63-5: la fraile vita ch'ancor meco alberga, /
occhi vostri aperto dono, / e de la voce angelica soave. marco polo volgar
(464): e domandatolo dove la sera dinanzi albergato fosse, rispose che
ricordava che andato era ad albergare con la fante del maestro mazzeo. idem,
oltraggiare v'avessi voluto, schernita ve la poteva lasciare; ma tolga iddio via
storia di fra michele, 20: diliberò la mattina di non muoversi, ma che
che arebbe ben caro d'aber- gare la sera fuori della città. bembo, 1-17
della città. bembo, 1-17: già la bella virtù e il giovevole intendere,
alberga. idem, 9-68: caccia la spada a berlinghier nel seno / per
seno / per mezzo il cor, dove la vita alberga. idem, 13-11:
fondo usciti / caliginoso e tetro de la terra. idem, aminta, 1288:
, iv1- 865: comparendo egli su la porta della casa dove aveva albergato,
di tortura. 3. con la particella pronom. disus. cavalca,
cavalca, 16-4-93: e vedendosi in su la sera, non sap- piendo in qual
sap- piendo in qual luogo s'albergare la notte,... varinosene a
sei miglia inante, / che troverai la sanguinosa stanza / dove s'alberga un
e con molto piacere cenò e albergò con la donna. = lat.
iacopone, 2-47: non sirìa convegnenza la divina potenza / facesse violenza en sua
de'quali tutti scampato, pur sono la notte poi stato in buon luogo e
suoi compagni e l'albergatore trovò tutta la notte stati in sollecitudine de'fatti suoi
(357): [ella] domandò la buona donna dello albergo chi egli fosse
chiese chi fosse. comisso, 12-140: la solita albergatrice aveva ideato di dare un
idem, 6-iv-1-138: o figlie de la terra, / compagne de l'aurora,
, 246: [sperando] che la gran donna... di tale albergheria
da castiglionchio, 37: una albergheria, la quale debbono dare gli uomini di rosano
a babilonia. foscolo, v-168: la notte annuvolavasi burrascosa, e indusse il
168: era a dir vero [la mia camera] la sola di tutto quel-
a dir vero [la mia camera] la sola di tutto quel- l'alberghetto nella
peregrino che va per una via per la quale mai non fue, che ogni casa
e non trovando ciò essere, dirizza la credenza a l'altra, e così di
qual per un'altra, secondo la loro usanza. ariosto, 17-108:
errante. giunse all'albergo e dimandò la donna; trovòe due conti con lei in
durò infino alla sera, che tutta la giente fue all'alberghi a dormire. petrarca
. idem, 105-13: chi smarrita ha la strada tomi indietro, / chi non
errori, / son fuggito io per allungar la vita. idem, 126-19: s'
4-1 (394): rivolta sopra la coppa la quale stretta teneva, il cuor
394): rivolta sopra la coppa la quale stretta teneva, il cuor riguardando,
tutti i miei piaceri, maledetta sia la crudeltà di colui che con gli occhi della
152): alcuna volta vi veniva la sera a cenare e ad albergo e la
la sera a cenare e ad albergo e la mattina se ne tornava a bottega.
ti voglio confortare ad avarizia seguire, la qual cosa so che non può istare in
2): e sì lo invitò la sera a cena e albergo; e santo
e santo francesco accettò, e cenò la sera con lui e albergò. poliziano,
. idem, 11- 174: la mia nobile e generosissima patria; la quale
: la mia nobile e generosissima patria; la quale..., oltra al
timor mai non diede albergo / estima la vii turba e tarme tante / quel che
3-5: osano a pena d'inalzar la vista / ver'la città, di cristo
pena d'inalzar la vista / ver'la città, di cristo albergo eletto,
, i-51: non l'accettare [la lode]: di'che non le vuoi
. parini, giorno, i-418: e la vigile tua mano per vezzo / ricusò
riposato albergo, / ove una volta la fortuna cessi / dalle vendette. idem,
di chiedere alloggio, congetturando bene che la sua non dovesse esser più abitazione che da
di chiedere albergo, congetturando bene che la sua non dovesse esser più alloggio che
cavoli, lattughe, bietole... la mattina si trovarono tutte colle costole e'
vento ch'apre le novelle fronde / la rondinella torna ed a l'amore. panzini
: le faraone, dagli alberi dove la notte avevano albergo, scendevano attorno a
tanta grazia come se ella fosse stata la madre di loro. 4. albergo
i sambuchini, e prugnoli nascono per la proprietà del terreno, nata atta a
quinta soglia / dell'albero che vive de la cima / e frutta sempre e mai
albero si vede verzicare di sopra ne la primavera, si comprende che non è secco
. galileo, 4-3-129: non potrebbe la natura far alberi di smisurata grandezza,
per tutte quelle campagne, le quali lavorano la maggior parte et in più luoghi con
ricompone naturalmente i suoi rami, e riceve la grandine come il ciel la manda.
e riceve la grandine come il ciel la manda. idem, pr. sp.
l'albero più brullo: / piovea la quercia, vergognando alfine, / le vecchie
306: l'albero ha il fiore e la rondine il nido. d'annunzio,
nella sua ora più delicata, quando la sua sensibilità si risveglia affluendo nelle gemme
rotti dalla fatica di spremere per generazioni la dolcezza dei frutti. c'è l'albero
foglie. idem, i-no: odo la primavera nei rami neri indolenziti /..
alberi, poco fa quando è sopraggiunta la notte, ancora secchi. / iddio
cari ai cambebba. alvaro, 9-288: la montagna, nel fondo portava ancora i
portava ancora i suoi alberi suscitando sempre la vecchia immagine di una confabulazione solitaria,
certo tu morrai. lambruschini, 1-60: la proibizione fatta ai progenitori di tutta l'
, fosse corso a l'albero de la vita pentendosi, sarebbe vivuto assai più
croce (o legno della croce): la croce su cui fu crocifisso gesù cristo
virtù si monta, né sanza sudore la palma della vittoria s'acquista. idem
: l'allegria si sveglia. c'è la neve? titì ha sognato l'albero
548: ho ballato intorno all'albero facendo la parte del genio della libertà: e
ogni generazione. ojetti, ii-642: proprio la storia ci passa davanti: l'albero
i popoli; e già presso gli antichi la spiritosa bevanda aveva i suoi appassionati amatori
ingresso c'era un albero araldico con la discendenza del giovane macellaio, sormontato da uno
fiacca, / tal cadde a terra la fiera crudele. m. villani, 11-30
... una navicella di pescatori, la quale (per ciò che pure allora
d'albero e di vela e di remi la trovò fornita. carletti, 42:
solamente quelle... aperte sopra la prima coperta nel mezzo dall'albero in
d'abete / levò, lo congegnò dentro la mastra, / e con drizze di
/ e con drizze di cuoio alzò la vela. d'annunzio, iv-2-121:
a benzina, e aveva l'albero con la randa ben legata, per andare a
. in cima all'albero, c'era la bandierina bianca rossa e verde, ma
piccola, ed è per questo che la gente diceva che era nave da guerra.
pendolo pea, 3-108: era vasta la veduta del mare, l'isola in fondo
sartie, scerpati dai pennoni, con la sola crocetta di mezzana. idem, 19-523
dentro le buffe di pelo, guardarono la vetta dell'albero di maestra poi si
di maestra poi si mortificarono fino a toccare la fronte sul fasciame. frocchia, 958
sul fasciame. frocchia, 958: la base d'un albero stretta da grossi
da grossi anelli di ferro, lungo la quale cadevano dall'alto pulegge e gomene
ampia, ricca di pieghe, e abbracciandola la sentii ridursi e comprimersi intorno alle belle
dritte, muscolose e dure, come la velatura abbondante di una nave intorno
sul carro. / un lieve tocco dà la martinella, / e bianca e rossa
albero dei segnali il disco che segnava la sua vittoria. idem, iv-2-931:
quadro bipartito bianco e rosso che indicava la gara del più alto volo.
paio di calzoni color albicocca. appunto la chiave, che va bene a i loro
galileo, 448: holla veduta [la luna] talvolta del color del rame
: albicando qual pato d'asfodèlo / la morta lacca. beltramelli, iii- 1085
volse verso gli alberoni dai quali proveniva la notturna malinconia [del chiù]. barrili
2-264: passan degli alberoni che han la corteccia grigia spruzzata di calce. bocchelli
(cfr. qui arbore) perché * la [pianta] produttrice di frutti '
populus tremula. fanfani, 1-1: la tettoia della casa... è
, giornata calda e quieta: comincia la luna di gennaio; que'frutti prima,
durante i secoli xii-xiii) che accettavano la dottrina dualistica del bene e del male
del male (condannando il matrimonio, la pro albino creazione
rifiutando il magistero ecclesiastico, e vietando la costruzione delle chiese e la venerazione delle
e vietando la costruzione delle chiese e la venerazione delle immagini).
albinaggio, in virtù del quale la successione di uno straniero non naturalizzato
mercanti. idem, i-99: la più parte degli stati avevano sostituito, al
di questo vocabolo, io preferisco, siccome la più conforme a ragione ed a
dell'uva) facendoli marcire con la sua rete serica. = lat
le ciglia chiare, quasi albine per la polvere della strada che ci s'era
, ix-291: era quasi albino, con la pelle rosa e trasparente, gli occhi
mira, / già mai de la vostr'ira non se parte; / e
: prima settimana e prima domenica dopo la pasqua. magri [tommaseo]
bianco [i neofiti] per significare la stola dell'innocenza battesimale: qual abito
innocenza battesimale: qual abito portavano tutta la settimana, per ciò chiamata in albis
comandi come gli pare, quale sia la prima i suoi amori narrante. idem,
., i-41: qual cosa può la femmina dare maggiore, che la sua persona
può la femmina dare maggiore, che la sua persona disporre allo albitrio dello amante
si taglia a forma di ombrello. la corteccia di una sua varietà (albizzia
= dal nome di filippo degli albizzi che la introdusse in toscana da costantinopoli nel 1794
. -fico albo: che ha la buccia bianchiccia. -spina alba: albaspina
vettori, 87: veggo che ella [la parola albo] è passata nella nostra
. pascoli, 44: e dice la rosa alba: oh! chi mi svelle
: per essere nominato esattore è richiesta la iscrizione all'albo nazionale degli esattori delle
possedere i requisiti richiesti dalla legge per la nomina ad esattore, essere muniti almeno di
ricorresse contro questa deliberazione, rese pubblica la nomina nell'albo pretorio quando non era
comune deve avere un albo pretorio per la pubblicazione delle deliberazioni, delle ordinanze,
. album (cfr. anche album e la relativa indicazione etimologica).
sopra bonitti e albucore, seguitano sempre la nave poi di averla trovata una volta,
gattice. pascoli, 171: la gran reggia doventa una gran macchia /
le cinciallegre] e da'pini / fanno la guardia. idem, 301: ora
dolce vento. bonagiunta, ii-299: per la beltà m'ha cinto, / che
. testi fiorentini, 193: è la primavera quando gli albori cominciano a fiorire e
foglie. arrighetto, 222: così suole la borea rivolgere le foglie degli àlbori;
rivolgere le foglie degli àlbori; così la fortuna colla ruota gli uomini volge.
volgere le foglie delli àrbori, e così la fortuna li uomini]. boccaccio,
i-249: gli àlbori sono lodati per la bella disposizione de'rami e per lo
sua. 2. figur. la croce. sacchetti, ii-274: in
sacchetti, ii-274: in venerdì in su la nona il nostro signore fu su l'
nostro signore fu su l'albore de la croce crocifisso. = lat.
, sm. primo chiarore dell'alba, la sua luce leggera e diffusa. -anche
pier della vigna, ii-116: crudele [la morte] che punìo sanza penzare
] che punìo sanza penzare / la sublimata stella de l'albore. rinaldo
quella ke dà splendore / come la ragia albore, a lo sguardare. guinizelli
iv-31 (14-2): vedut'ho la lucente stella diana, / ch'appare
del giorno apparve alcuno albore, / la fata bianca in pie'si fu levata.
, st., 1-25: e la ingegnosa pecchia al primo albore / giva
monte / ch'ai raggio matutin volge la fronte. barberini, iii-267: gli augei
23-11: somiglia alla tua vita / la vita del pastore. / sorge in sul
in sul primo albore; / move la greggia oltre pel campo, e vede /
acque. panzini, i-652: per la via non era gente, perché era il
albori. viviani, i-558: su la traccia delle più diritte [vie a così
dal cui seno ardente / par che spunti la pace, e n'esca fuore,
dante, conv., ii-xiv-7: la galassia non è altro che moltitudine di
d'andare verso quello, credendo fosse la chiesa. leonardo, 1-150: e quanto
poco albore, perché in lui penetra la oscurità della notte che si mostra nell'aria
sciugatoio; vedretelo voi? egli è pur la sera albore. chiabrera, 2-8-4:
albore. idem, 33-17: orba la notte resta, / e cantando, con
te su'boschi d'abeti imminente / la gelida luna diffonde, / mentre co
un antro maritimo. idem, iv-2-1150: la luna nascosta diffondeva un albore simile all'
minuto, nell'albore sparso per tutta la camera scòrse in un angolo spuntare un
494: l'albore lunare allagava la pianura, la sommergeva in chiarori.
: l'albore lunare allagava la pianura, la sommergeva in chiarori. tombari, ii-265
sue squame si ricava una sostanza per la fabbricazione delle perle artificiali.
rete di seta a maglia stretta per la pesca delle alborelle. = deriv.
gine. sacchetti, ii-187: la albugine o 'l bianco de l'occhio
de l'occhio è appropriato a la invidia. mattioli, 71: mondifichi le
ottimo, iii-571: indi è la tunica aranea,... ch'è
. anat. albugineo; che ha la quantità o il colore dell'albugine.
tutte quelle parti nella cui composizione entra la fibra albuginea. àlbulo, agg.
posato su un tavolino... la sua esistenza di donna era contenuta in quell'
noi. ojetti, i-249: traversammo la stanza da pranzo dove adesso sta l'
e ora accanto a maria: -guarda: la riconosci? -le disse mostrandole il
qualche maniera. idem, 6-198: la tela si voltò a mo'di una pagina
fotografie e si metteva a sfogliarlo, la sua mano invariabilmente si fermava sopra il ritratto
un giovane vestito di nero. = la voce album è un latinismo (come neutro
, io: « certo è preferibile la prima forma [albo] come più interamente
] come più interamente italiana; ma la seconda [album] prevale nell'uso »
»; panzini, iv-16: « la crusca rigetta album e accetta albo come
egidio romano volgar., ii-3-4: la natura à ordinato nell'uovo il bianco
baldini, i-329: scriveva queste righe con la vista appannata, gonfio d'albumina
. che contiene albumina; che ha la natura o l'aspetto dell'albumina.
. medie. alterazione del- rurina per la presenza dell'albumina: indizio d'infiammazione
ablu- tionem fieri solitum est ». la voce è d'area settentrionale. nel
strato legnoso non del tutto compatto tra la corteccia e il legno più duro (
pianta ch'è fra il libro e la materia. d'annunzio, ii-366: come
come il bianco alburno / celandosi sotto la scorza / si fa vigor novo del
da'dolci canti degli uccelli, li quali la prima ora del giorno su per gli
e nell'oceano glaciale artico: ha la testa e la parte superiore del corpo
glaciale artico: ha la testa e la parte superiore del corpo di colore nero
fino a metà del secolo scorso), la grande gazza marina o pinguino del nord
piccolissime insufficienti al volo (che furono la causa del suo sterminio a opera dei
carducci, 890: e a te volando la strofe alcaica, / nata ne'fieri
libera, / tre volte ti gira la chioma / con la penna che sa le
volte ti gira la chioma / con la penna che sa le tempeste. idem,
a. cocchi, 5-2-127: la parte di sé dell'aceto più grosso
reprimere o spegnere ogni alcalescenza e massime la più ordinaria degli indigesti sughi dei cibi
nel canale degli alimenti, dove reprimono la soverchia alcalescenza ed effervescenza della bile.
, dalla combustione delle quali si ricava la cenere per gli usi domestici e delle
indicata col nome di alkali o alcali la parte salina di queste ceneri. tommaseo [
alcun animale. redi, 16-ix-219: per la prima sembrano indicati rimedi alcalici, atti
, ma che li costituisse essenzialmente per la sua unione a diversi corpi...
'nascita, origine '), secondo la formazione di 'idrogeno, ossigeno '.
. analisi chimica che permette di determinare la concentrazione alcalina di una soluzione.
soluzione alcalina in presenza di indicatori (la cartina di tornasole passa dal rosso al
fonte. viani, 14-346: sopra la pensione sgorga l'acqua del san giovanni,
diuretica alcalina. alvaro, 3-242: la cioccolata era troppa, si masticavano con
]: alcalizzare, dare ad un misto la reazione di alcali, per la infusione
misto la reazione di alcali, per la infusione o l'aggiunta di un alcali
nelle ceneri alcalizzato e fisso, ritiene la facoltà di rappresentarne singolarmente nel ghiaccio,
e per tingere ancora il dorso, la criniera, il zoccolo dei cavalli
alcana, docum. nel 1423; ma la forma diretta è alfeua, corrente
famiglia cervidi, tra cui si distingue per la grande e robusta corporatura (è
e gli scorrono verso ai lati; ha la barba proporzionalmente, come la capra.
; ha la barba proporzionalmente, come la capra. pascoli, 638: vedevam laggiù
alcès (anche alx aids) di cui la prima menzione e descrizione è dovuta a
; poi plinio (8-16: cfr. la cit. del domenichi): è
ha le foglie simili alla verbenaca, la quale si chiama ancora aristereo: ha
di malva; ha le foglie divise come la verbenaca, tre o quattro gambi,
, tre o quattro gambi, che hanno la scorza simile al canavo silvestre; il
. d'annunzio, iv-2-1340: gualcita è la seta dei gracili rosoni che s'
uccello acquatico (della famiglia alcionidi) la cui denominazione più comune è quella di
, azzurre / e verdi, che per la salsèdine / curvi sanno errori dedurre.
*, perché gli alchimisti credevano che la rugiada trovata sulle foglie di questa pianta
alcoolica: colorato in rosso con la sostanza che si ricava da una
possono fare coi pinòli, con la cioccolata e con valchermes. idem, ii-200
andava alla dispensa a tirar fuori la bottiglia à. e] tal
nello. bocchelli, 1-ii-278: s'indolcirono la bocca con una zuppa dolce bagnata
vili e qualsiasi altra sostanza, mediante la ricerca di un unico principio agente (
che si pensava di ottenere materialmente, la cosiddetta « quintessenza », « pietra
magiche (fu avversata dalla chiesa che la ritenne d'istigazione demoniaca), l'
ricerca che presagiva una scienza vera, la chimica. pratica della chimica.
nell'archimia alcuna parte è lecita, la quale operare non è peccato; alcuna
per corruzione delle sue prime parti: la qual malizia intende l'archimia a sanare
ma è tanto più degna di reprensione [la negromanzia] che l'archimia, quanto
il che nonne interviene nella archimia, la quale è ministratrice de'semplici, prodotti
ariosto, 6-59: e par che la sua altezza [della muraglia] al
se non s'attende ad atto che a la gola, e si crede ereticamente se
. cecchi, 1-2-504: oh sappi che la corte è un'alchimia, / e
d'ottenerlo. leopardi, i-973: la teologia s'è abbandonata da chiunque ora influisce
l'indirizzo della filosofia della natura, come la chimica non avvalora l'alchimia, nondimeno
ora aveva il suo viso di dèmone, la sua più perigliosa bellezza, quella emanata
alchìmia. panzini, i-632: sotto la direzione di quel grande maestro di alchimia
dicono molti teorici, si produca per la cooperazione di un fattore oggettivo e di
pensatori eclettici. idem, ii-9-221: la credenza o la tendenza a credere nell'
idem, ii-9-221: la credenza o la tendenza a credere nell'alchimia della trasformazione
altruismo, l'odio in amore, la paura in coraggio. 3.
mescolamento di vari succhi '); la voce spagn. alquimia è docum. fin
morato. idem, 52: conoscerrete la forma dell'alchimici barrarie in cencio.
sostanza alchimica, leggero metallo, dentro la forma estranea delle cose.
sperienzia, s'abbat- teron a creare la minima cosa che crear si possa da essa
mano o gamba gli era, / la rappiccava, che parea di cera..
, chi sparso per sinistro caso tutta la sua composizione infra le cènnari, e chi
alchimisti dei corpi ', da che la presunzion, che gli imbriaca, esperi-
cecchi, 2-504: oh sappi che la corte è un'alchimia, / e i
quel ch'ebbi, non farebbe per la decima parte, mi son maravigliato, e
tu de l'indocile / mago a la vista, / del chiostro torpido /
punto preciso dove il sogno finisce e comincia la realtà. beltramelli, i-336: un
per i lambicchi dell'alchimista che per la pentola quotidiana. comisso, 12-27: avevo
. comisso, 12-27: avevo trasformato la grande stanza del comando in uno studio bizzarro
varii prodotti del mio spirito, analizzai la serie degli « stati d'animo »
non musica, ma quel fastidioso disse che la sua sarebbe
meno offende, alchimizzando metalli e falsando la materia. 2. figur.
impreveduti valori delle parole consuete, che la magia dello spirito alchimizza! alchimiz$atóre
re enzo, 2-58: la virtuti ch'ill'avi / d'alcirim'e
gabbiano, martin pescatore (alcione è la denominazione classica, ora d'uso letterario
bisogna di volare basso, però che la bassezza t'è mezzana via. alcione volando
maggiore della passera, di color azzurro la maggior parte, solo con alcune penne
, / se non quanto sol ode appo la riva / gemer le folichette e gli
? 10 non ne avevo mai udita la voce, che ora m'è stata
anima! carducci, 83: passa la nave mia, sola, tra il
11 volo d'un grigio alcione / prosegue la dolce querela, / e sovra la
la dolce querela, / e sovra la candida vela / s'affligge di nuvoli il
il nido / sul mar sicano / la sposa alcyone. tozzi, ii-328: con
e disuguali. fracchia, 981: la varia e mescolata famiglia degli alcioni, degli
ariosto, 10-20: fin che l'aurora la gelata brina / da le dorate ruote
voi, fanciulle, volare, volare a la danza, / come il cèrilo vola
fu convertita dalla dea del mare teti la giovinetta alcione, figlia di eolo il
di eolo il re dei venti, la quale si gettò in mare disperata per
quale si gettò in mare disperata per la morte dello sposo ceice, figlio di espero
figlio di espero (o lucifero, la stella del mattino): cfr. ovidio
, metam., xi-410-750. per la falsa etimologia medievale, cfr. isidoro,
di ceice e d'al- cione e la lor fè; / e non ti conto
quanto dolore / ceice nel mar con la sua nave affonda, / né come l'
astro, nominano gli astronomi tuttavia la più luminosa tra le pleiadi,
più luminosa tra le pleiadi, la quale il medler crede essere il centro
fanno il nido sette giorni innanzi la bruma, e in altrettanti dopo figliano
. d'annunzio, iv-2-1176: era la grande serenità alcionia come nei giorni favolosi
si osservava che l'alcione nidificava e faceva la cova). cfr. plinio,
eos et navigabili * (si veda la cit. corrispondente del domenichi);
(denominazione data a questo zoofito per la sua somiglianza ai nidi degli alcioni)
d'una palla, alquanto alta, con la entrata molto stretta, a similitudine delle
. v.]: alcoole assoluto, la porzione spiritosa dell'acquavite preparata in modo
, sostanze organiche, le quali per la composizione e certe proprietà chimiche tengono analogia
le tazze. linati, 8-94: la mia fronte è bruciata come dalla vampa
2-279: ma il sabato sera e la domenica è un disastro: l'alcool.
. si vede questa brava gente cercar la propria casa, e sono già le
di iodio, in realtà, dopo la depilazione e il lavaggio preventivo con alcole
con alcole. alvaro, 3-327: e la stanchezza, gli aspri alcool e il
orecchi. marotta, 6-58: lava la fronte e le guance imbrattate di sangue;
vino] animandosi sempre più, trasformando la dolcezza in alcool. pratolini, 8-26:
antimonio (polverizzato) ', con la stessa radice di ak}d 4 nero '(
ardens rectificata et mundissima »). la voce spagn. alcohol è docum.
di 'collirio') è del 1543. la forma àlcole è il tentativo (ancora inefficace
taglio con vini genuini, è punito con la multa. 2. sm
), sm. strumento per registrare la quantità d'alcool di un liquido.
centigrammi e se non lo porta ve la incide il laboratorio metrico dell'ufficio centrale
codice penale, § 2: contravvenzioni concernenti la prevenzione deu'alcoolismo e dei delitti commessi
fa degli spiriti, d'onde segue la ubriachezza, e quindi la lenta distruzione
d'onde segue la ubriachezza, e quindi la lenta distruzione della persona, per eufemismo
combinazione chimica: esaltazione egoarchica mescolata con la vanità, e fatta esplodere dall'alcoolismo
ubriaco. di giacomo, i-430: la sua voce rauca, alcolizzata, d'
285: ricordo che in quella casa stava la sarda moglie dell'alcoolizzato amico dell'amico
alcool aveva a poco a poco ingrossata la lingua fino a impedirgli di parlare. bocchelli
: doveva essere soppresso il brano dove la figlia in un momento impetuoso giudica il
chiamaronla alcoran. fazio, v-10-55: la gente giovinetta con la vecchia / gridaron
fazio, v-10-55: la gente giovinetta con la vecchia / gridaron tutti insieme: «
che dio ci apparecchia ». / la legge alcoran, nascosa e priva,
/ tengon, dicendo, in man la spada nuda: / -la legge a morte
: / in quel del nostro è la vita perfetta / scritta di cristo; e
grande inclito bembo! oh frenesia! te la perdoni la vergin maria, gli è
! oh frenesia! te la perdoni la vergin maria, gli è un porre col
, che si proccuri di diffonderla [la religione] coh'armi fi più che
giusti, 2-53: ah! predicar la bibbia o l'alcorano, / san giovanni
, è tempo perso: / mostrateci la borsa, e l'universo / sarà cristiano
broccato d'oro, si vedea, la quale, come in un'alcova, ricopriva
dall'altro una trave massiccia che attraversava la camera, gli appartavano in una specie
dal fodero. idem, i-114: allorché la sposa fu entrata in quella cameraccia scura
; vidi il letto, vidi sul guanciale la macchia cupa dei capelli. panzini,
corica [il vagabondo] / con la volta di un grande arco d'alcova /
2-172: e il martin pescatore e la martina scavano a gran colpi di becco
femminile compagna che col braccio gli cinge la vita. delicata e viva cintura.
adiacente a una sala '; cfr. la pronuncia romana alcòva. cfr. arila
che ogni differenza e diversità procede da la forma. = comp. di
ecc.]. bertola, 168: la montagna di s. giacomo introduce qui
trova alcunché da ridire, io ho già la mia scusa bella e pronta. panzini
pauroso. b. croce, i-3-120: la volizione produce alcunché di diverso, cioè
vita, non solo, ma di rivolgere la parola. idem, i-589: non
, rettor., 79-16: e certo la colpa e la cagione si mette sopr'
, 79-16: e certo la colpa e la cagione si mette sopr'altrui quando l'
a quelle parole le quali sono scritte ne la mia memoria sotto maggiori paragrafi. idem
alcuno già si trasse li occhi, perché la vergogna dentro non paresse di fuori.
e 'nfelice. guicciardini, 123: la natura delle cose del mondo è in
altri ha a bere, o su la vivanda, che altri dee mangiare, per
che se cavour fosse vissuto più tempo, la storia d'europa avrebbe preso altro viaggio
: incontrai talvolta alcuno che, per la comune simpatia e il giovanile trasporto mi
mi sembrò l'uomo adatto per ritentare la prova. saba, 563: le sue
sua credenza, abbine retenenza / e la lingua sì lenta, / ch'un altro
lenta, / ch'un altro no la senta / sanza la sua parola. novellino
un altro no la senta / sanza la sua parola. novellino, 1 (9
a li occhi miei / quei de la bella donna alcuna volta. idem,
di sua giornata / talora è consolata [la stanca vec- chiarella] / d'alcun
alcun breve riposo, ov'ella oblia / la noia e 'l mal de la passata
/ la noia e 'l mal de la passata via. idem, 70-11: ragion
, xxi-993 (49): alcuna volta la mente sua era levata agli splendori de'
. tasso, 18-12: era ne la stagion ch'anco non cede / libero
anco non cede / libero ogni confin la notte al giorno, / ma l'oriente
tue parole, / lecito sia ch'anzi la mia partita / d'alcun tuo caro
, 1-47: se arte ci è alcuna la quale oltre al naturai genio richiegga.
. un particolare e pertinacissimo studio, la pittura è pur dessa. leopardi, 16-14
petrarca, 23-93: ónde più cose ne la mente scritte / vo trapassando, e
fugge. boccaccio, i-260: era la misera madre insieme con fiorio piangendo,
è manifesto che quelle cose che più la quiete dell'animo impediscono, sono le sollecitudini
alcuni casi che è stato impossibile che la legge determini con regola certa, gli rimette
il caffè rallegra l'animo, risveglia la mente: in alcuni è diuretico,
poesia italiana. cesarotti, i-192: negai la nobiltà in alcuna di alcune lingue privilegiate
in alcuna di alcune lingue privilegiate, la superiorità senza limiti, la perfezione assoluta
privilegiate, la superiorità senza limiti, la perfezione assoluta. colletta, iii-223: fece
non breve tempo; dopo alcune ore la visita fu resa e più lunga. manzoni
si maravigli dunque alcuno se lunga è la digressione de la mia scusa. idem,
alcuno se lunga è la digressione de la mia scusa. idem, conv.,
: e noi movemmo i piedi inver la terra, / sicuri appresso le parole
alcun. mare amoroso, v-371-157: la natura non errò in voi alcuna cosa
noi non possiamo alcuna cosa fuori de la veritade, ma per la veritade. petrarca
fuori de la veritade, ma per la veritade. petrarca, 29-7: verdi
me alcuna paura... -io ve la dirò [la verità], pregandovi
... -io ve la dirò [la verità], pregandovi per misericordia che
permetterebbe ad alcuno negli ordini intellettuali, la permettiamo poi molto facilmente a noi medesimi
che n'esce, e mostrasi, poi la sua faccia di tanta onta è
questo tempo appunto per arbace / la monarchia giù cadde de li assiri, /
sensi, 13: e per arte magica la conobbi, però che ella parlava
onde il giovane li rispuose che la sua lunga età li faceva migliore scudo che
sua lunga età li faceva migliore scudo che la lingua o la forza. cellini
migliore scudo che la lingua o la forza. cellini, 1-105 (246)
pascoli, 847: lontana splende la grande orsa, / splende orione,
= voce dotta, arabo ad-dabaràn * la seguente ', perché segue le pleiadi
fra l'alcool e l'acido (è la condizione del vino che sta per inacidire
il mondo che attende l'uomo dopo la morte. deledda, ii-782:
malattie in cui non è vero che la coscienza si spegne: rimane come sepolta sotto
ne vanno, sempre hanno cura di chiudersi la porta dietro le spalle. il solo
di là senza chiudersi l'uscio dietro la schiena è dante. marotta, 5-97
padroni, ma perché lavorava a metà la terra di san giovanni. = lat
c. croce, 322: aldendo marcolfo la sentenzia del re disse. =
scrivermi alla minuta, tanto più confonderai la mente dello aldi- tore. idem,
chim. composto chimico che presenta insieme la funzione aldeidica e quella alcoolica (ha
-alé! calvino, 1-80: vedeva la corda scendere scendere ma non si muoveva
dell'alea. bacchelli, 1-iii-500: la necessità del colono d'essere alleviato dei pesi
mezzadria. -correre l'alea: affrontare la sorte, tentare il rischio.
prova depredando il prato e 'l bosco / la sollecita truppa. idem, 6-123:
. varietà d'uva rossa (e la vite), che dà il vino omonimo
45: in quel momento smaltiva taciturno la solita sbornia d'aleatico asciutto. ojetti
sassi e rinnovava i viziati: stirpava la fragolina e piantava colombana e aleatico.
alea, chi arrischia, chi tenta la sorte. d'annunzio, iii-1-1090
per cavarne guadagno. barilli, 2-283: la luce è aleatoria: un riverbero morto
a vedere le pietre, l'acqua, la terra mescolati. papini, 25-60:
appare nel sogno, -ma quanto aleatoria la visione, quanto triste il risveglio! fr
alèssere), tr. (per la coniugaz.: cfr. eleggere).
lo figliuolo di dio disiando essa [la povertà], di cielo discese e alessela
due vecchie, e non sarebbero che la morte aleggiante intorno a me. tombari
alieggiare, cioè quasi girare intorno con la ruota dell'alie, come fa l'aquila
/ a vagarvi, il piacer solo la increspa / una lieve aleggiando aura soave
lett. it., ii-67: riabilitare la vita terrena..., restituire
, 420: e ti cade in mente la certezza che in fondo alla miseria del
! dove aleggia una leggenda d'amore la gente corre a vedere. deledda,
sentiva un mistero aleggiargli intorno, e la città gli sembrava una foresta di pietra
biancheggiar delle albe. linati, 30-36: la donna è di una grandezza mirabile e
della selva. idem, 30-53: la quiete alta e meriggiante dell'alpe che
un alito di vento che, aleggiando per la stanza, faceva tremolar le fiaccole dei
del re. idem, i-263: la fortuna secondava tarmi alemanne. berchet,
, / su! lombardi, puntate la spada: / fate vostra la vostra
, puntate la spada: / fate vostra la vostra contrada, / questa bella che
annunzio, iv-2-662: che da tutta la terra alemanna sorgano i combattenti! beltramelli
beltramelli, i-72: tutto ch'ella [la città] poteva offrire alla curiosità dei
annunzio, iv-1-130: alenava però; e la sua estrema pallidezza...
/ e di gusto mordace arde la gola, / e gli stomachi offende,
! * / cominciò pluto con la voce chioccia. i. alighieri, 65
però sì come principio della scrittura, la quale in sé tutto contiene:
1-200: aleppe: « alep » è la prima lettera dell'alfabeto de'giudei
lettera dell'alfabeto de'giudei, la quale egli usano a quello che noi usiamo
usano a quello che noi usiamo la prima nostra lettera, cioè a, ed
avere questa lettera, percioché è la prima voce la quale esprime il
questa lettera, percioché è la prima voce la quale esprime il fanciullo come è
sia venuto in questa vita, la quale è piena di dolore e di
è nome ebreo, e chiamasi così la prima lettera del loro alfabeto,
, 7-1]: per mostrare la grandezza della maraviglia, replica la
la grandezza della maraviglia, replica la voce col nome, dicendo papè satàn,
aleppe in luogo d'aleph per accomodar la rima, che in latino significa
, e venivano meccanicati da tutta la famiglia che si addossava dietro quattro
della città siriana di aleppo, da cui la stoffa proveniva. alèppo2,
prolungarono, lo estesero, lo impressero su la faccia del paese che di mano in
pietra, portante in cima ripetuto per tutta la lunghezza lo scudo degli ateleta e un
cone * adalaro * aquila ': la stessa base del tedesco adler).
leggere. b. croce, ii-2-134: la storia letteraria ci parla anch'essa
alternamente di sdruccioli e piani, onde poi la accordanza alessandrina; se non che fu
così alessandrine, che ci si perde la tramontana. panzini, i-732: era arrivata
tramontana. panzini, i-732: era arrivata la carta alessandrina a formare « i volumi
alessandrina voluttà. pasolini, 82: la stupenda, adusta sensualità / quasi alessandrina,
di dodici sillabe, con cesura dopo la sesta): medievale e moderno (da
moderno e sermonatore. baldini, 4-128: la contessa... tiene una specie
grandissimo, e i versi riempiono tutta la riga: vero quaderno per versi alessandrini
di afasia in cui si perde la capacità di comprendere la parola scritta.
si perde la capacità di comprendere la parola scritta. = voce dotta,
essere quell'apollo allessicaco, che guarir possa la italia da quella febbre lenta di sonetti
certi microbi patogeni o di attenuarne almeno la virulenza). = voce scient
due lenti), che ha la proprietà di presentare le immagini in rilievo
profumati e foglie a lanugine, che la fanno parere come infarinata. =
nelle alette della cocca quando ella traendo la corda verso la tempia destra piglia la
cocca quando ella traendo la corda verso la tempia destra piglia la mira. idem
la corda verso la tempia destra piglia la mira. idem, iv-2-1323: mi riconosce
due alette d'oro che luccicano su la mia manica. deledda 11-579: d'
poco; un rossore diffuso le colorì la sommità delle guance. 2.
. (alétto). munire di alette la superficie esterna del cilindro. alettato
di tubo d'acciaio alettato, che già la sua officina costruiva. 2.
ordinatrice di pianti..., appo la quale sono le triste battaglie, e
, e insidie. arrighetto, 226: la pietade ti faccia pietoso, acciò che
pietade ti faccia pietoso, acciò che la crudele aletto cessi, che desidera lacerare
betussi [boccaccio], 550: la prima delle furie, aletto, è figliuola
indi traesse / il furor pazzo e la discordia fèra; / e che,
ne gli occhi orribili gli ardesse / la gran face d'aletto e di megera
guittone, 3-19: aletti, temendo non la vendetta de'loro misfatti, se
speciali virtù: si formava, secondo la credenza pagana e medievale, nel ventriglio
galli. intelligenza, 18: la terza pietra si ha nome allettorio,
, / conserva l'amistà vecchia e la nova; / la sete spegne e 'ncende
amistà vecchia e la nova; / la sete spegne e 'ncende la lussuria, /
nova; / la sete spegne e 'ncende la lussuria, / se femina la porta
'ncende la lussuria, / se femina la porta uom ne 'nnamora. domenichi [plinio
perché con le abbondanti secrezioni zuccherine determinano la fumaggine). = lat. scient
di divinazione, praticata gettando sul fuoco la farina e osservando l'aspetto della fiamma
sm. tecn. strumento per misurare la percentuale di glutine contenuta nelle farine (
come riserva di nutrimento dell'embrione durante la germinazione). = voce dotta
per l'alezion ch'è fatta ne la mangna. = deriv. da aleggere
. alfa e omega: il principio e la fine (l'omega è l'ultima
ode l'istoria. moneti, 13: la bella gioventù per lor s'impiega /
per venire. 4. astron. la stella principale (di prima grandezza)
gamma. 5. chim. la posizione in cui si è avuta una
avv. in ordine alfabetico; secondo la serie, la successione che hanno le
ordine alfabetico; secondo la serie, la successione che hanno le lettere dell'alfabeto
stata una al mondo, voglio dir che la scrittura alfabetica non sia stata inventata in
un solo, e da questo sia passata la cognizione e l'uso della detta scrittura
, per farvi ridere, di apportare la tavola alfabetica de'nomi de'piccolissimi insetti,
importo della somma, e per alcuni la motivazione della morosità. alfabetismo, sm
l'alfabetismo acquista sempre più terreno. la causa dell'alfabetismo è la causa della civiltà
terreno. la causa dell'alfabetismo è la causa della civiltà ». = ricavato