quale [lionardo da vinci] oltra la bellezza del corpo non lodata mai abbastanza,
corpo non lodata mai abbastanza, era la grazia più che infinita. tasso, aminta
già pianto e sospirato: / faccia altri la sua parte. galileo, 878:
forme delle consonanze, non mi parendo che la ragione che comunemente se n'adduce da
. nievo, 138: per la prima volta il suo nome gli parve non
fare il negoziante. ojetti, 47: la prima onestà di te scrittore è imparare
imparato abbastanza. soffici, ii-143: la sicurezza con la quale avevano operato lo
soffici, ii-143: la sicurezza con la quale avevano operato lo diceva abbastanza.
vicino al nipote, per quanto ora la sua faccia dolorosa fosse una cera sul
nulla? abbastanza è il limite ragionevole, la saggezza: il riparo contro l'eccesso
1059: tra abbatacchiare e sbatacchiare, la differenza par questa: che il primo (
9-329: [castruccio] ebbe per patti la fortezza degli strozzi... e
schiatta doversi producere del sangue troiano, la quale abbatterebbe le rocche di cartagine.
loro regni ampliati, e per conseguente la fama loro. idem, i-155: giungendo
sopra il siniscalco, sì forte con la sua lancia il ferì nella gola,
tutto il reame mandò legati a seminare la santa sementa, e per tutto mandò comandando
e per tutto mandò comandando che chi la sua grazia disiderasse, prendesse il battesimo
apria. segneri, iii-3-196: quando la casa del mio vicino va tutta in
rifiutato di aprire, io avrei abbattuta la porta con un colpo di spalla. d'
ii-810: pe'capegli repente l'abbrancò / la morte l'abbatté, pel calle oscuro
l'abbatté, pel calle oscuro / la trascinò. idem, iii-2-362: la
la trascinò. idem, iii-2-362: la scure al primo / colpo non l'abbatté
abbatté ma sol l'incise / su la collottola. idem, iv-2-1123: l'aveva
violatore micidiale, rinnovandole quella paura che la faceva gioire più d'ogni dolcezza.
predator francese / tasta, signor, con la man giusta e forte, / e
, iii-2-339: se t'è dolce la vita, or tu mi devi / abbattere
in dietro. ojetti, ii-534: la prammatica è infatti che il toro deve essere
in gioia. compagni, 3-24: volle la sua venuta fusse per abbattere e gastigare
un potere costituito, e coll'innalzare la bandiera della guerra civile. leopardi, 32-
d'insudiciare. borgese, 6-20: la tirannide fu dispersa e vinta, ma
prefetto... se ne tornò con la sua gente a monte- fìascone. idem
che tomi al tempo ove fu abbattuta la superbia del tedesco. idem, 7-13
. boccaccio, i-3: commossa adunque la santa dea per le costui opere,
propose di riducerlo a niente, abbattendo la infiammata sua superbia, come quella degli antecessori
. d. bartoli, i-439: atterrata la mole del corpo, con che le
tutti insieme gli altri lor pregi: la bellezza, l'agilità, la gagliardia
: la bellezza, l'agilità, la gagliardia, gli ornamenti, la pulitezza,
, la gagliardia, gli ornamenti, la pulitezza, le armadure e le armi
, le armadure e le armi, la ben formata attitudine, la bravura, tutto
le armi, la ben formata attitudine, la bravura, tutto preso, come da
arici, 144: nuoce all'armento / la molta piova, il gran- dinar frequente
insieme e soave, che, aumentando la fiducia, mitigava il dispetto, e
iv-1-482: sentii all'improvviso abbattermisi contro la spalla il capo di giuliana pesantemente come
: nella calura di questo settembre torrido la cattedrale... sembra calcinata
ombra gigantesca s'abbatte sul piazzale, la investe di stupore lunare. idem,
, 163: e andando per la foresta, s'abbattetero alla fontana ove
/ e quando pur t'abbatti / ne la sua donna, fingi non vedella.
, e quanto al contrario sia grande la copia, e come dura vita sia
ripollo con studio, sì che levi via la cagione che tu noi perda e che
come s'abate a un loto, la prima cosa ch'elli fa, vi mette
cosa ch'elli fa, vi mette la boca. alberti, 171: sempre fu
a mia alcuna scrittura, subito me la consegnasse. pulci, 4-20: a qualche
qualche cosa che piaccia loro, se la dipingono tanto eccellente nel cervello, che
più fatte tante cerimonie per farsi insegnar la strada. idem, pr. sp.
abbattuti in un personaggio, il nome e la memoria del quale, affacciandosi, in
in qualunque tempo, alla mente, la ricreano con una placida commozione di riverenza.
tavola rustica. panzini, ii-65: ma la loro pupilla, che s'abbatté con
loro pupilla, che s'abbatté con la mia per un attimo, si meravigliò.
certe scenate che scop- piavan frequenti fra la contessa e l'amico. 8.
volontaria sperienzia, s'abbatteron a creare la minima cosa che crear si possa da essa
pigli qualche volta degli errori. ma la buona sorte degli uomini consiste in questo
, 17-17: abbattendoci noi ad avere tra la comitiva del patriarca due scarpellini..
novellino, 64 (108): la gente rallegrandosi abbatèrli la ventaglia [=
108): la gente rallegrandosi abbatèrli la ventaglia [= la visiera] dinanzi dal
gente rallegrandosi abbatèrli la ventaglia [= la visiera] dinanzi dal viso, e pregarlo
non abbattete voi me, che mia è la colpa? 12. assol.
abbattifièno, sm. botola per la quale si fa cadere il fieno dal
torri. d'annunzio, iv-2-777: sotto la sera purpurea d'autunno egli si trasfigurava
, in uno di quei genii agresti la cui gola era gonfia delle glandule stesse
, 3-2-770: am- monivali * che la riformazione fosse moderata, acciò che non
poterono, l'abbattimento dell'idolatria, e la predicazione generale della fratellanza, s'eseguisce
così) fa un passo di più verso la conciliazione, e trova agli illusi una
., studiò l'origine, ritrovò la giustificazione, ottenne la conferma. egli credeva
origine, ritrovò la giustificazione, ottenne la conferma. egli credeva di trovare un
disgraziata opera d'abbattimento; e aumentava la sua sofferenza. 3. figur
si maraviglia della grandezza di cartagine, la quale soleva essere case di pastori; maravigliasi
. abbattiménto degli animali: operazione con la quale gli animali domestici vengono costretti ad
gli animali domestici vengono costretti ad abbandonare la posizione eretta, al fine di rendere
, al fine di rendere più agevole la macellazione, gl'interventi di carattere terapeutico
, gl'interventi di carattere terapeutico, la cosiddetta « marcatura ». =
fra giordano [crusca]: concedè la forza agli abbatti- tori delle mura di
36-99: contra le mura armando poi la fiamma / abbattitrice di città, i
il divino abbattitóre, che ci faceva la scorta. -figur. carducci
per le vigilie notturne... mutò la imminente sconfitta in folgorante vittoria! deledda
, ii-923: il bambino stava presso la porta-finestra, coi suoi grandi occhi azzurri
/ ore e ore / ho strascicato / la mia carcassa. 6.
banche, diceva. idem, 18: la fanciulla stridendo per la paura agguattò 'l
, 18: la fanciulla stridendo per la paura agguattò 'l viso in grembo de la
la paura agguattò 'l viso in grembo de la madre. idem, 37:
37: il buon uomo per la paura che ebbe, credendo che fusse
fusse gente che fussero entrati dentro per prendere la terra, unde s'agguattò sotto una
gavetta e mani nella pila e se la portarono, traboccante alla bocca riarsa.
ei ne verranno dietro più crudeli [con la variante: se l'ira sovra 'l
e congiugne col mal volere, con la mala volontà. vellutello [inf.
prima, dirò così, agguerrirla [la nazione], che armarla; e agguerrirla
di venir alle guerre per non agguerrire la moltitudine de'plebei. colletta, i-81:
quali si dovevano agguerrire alla vita sotto la scorta di un uomo tanto debole.
segneri, i-540: questa [la sapienza] ti fa operare in tal
ti dolere se non m'udrai perorare per la nostra indipendenza per la quale io usciva
udrai perorare per la nostra indipendenza per la quale io usciva d'ogni speranza dal
usciva d'ogni speranza dal dì che la gioventù nostra agguerrita alle armi restò tutta
ad offendere. de marchi, 817: la fanciulla si sentì così dotta e agguerrita
contro le spine. einaudi, 1-148: la insufficienza della attrezzatura tecnica...
nella stessa azione, vale più sempre la geniale ispirazione e il felice impeto del soggetto
e il felice impeto del soggetto verso la realtà che non la più agguerrita e guardinga
del soggetto verso la realtà che non la più agguerrita e guardinga sapienza. e
avvincere. guinizelli, v-344-10: prendete la canson, la qual io porgho /
guinizelli, v-344-10: prendete la canson, la qual io porgho / al saver vostro
. ant. avvol gere la matassa attorno al guindolo o bindolo;
. 2. intr. con la particella pronom. volgersi, girarsi attorno
2-19: debba il pesatore fame la tara secondo l'ordine infrascritto...
donie, / han costor pronte tra la lingua e l'ugola. =
sì forte e impetuoso, che sciarrò tutta la detta armata. = deriv.
biacca once quattro...: la biacca e l'aghetta sieno trite,
seta fine, a uso di allacciare la fascetta; chiamanlo anche 'passamano ',
dicesi stringa, dal suo uffizio; la stringa dicesi aghetto, dalle due
dunque: infilare l'aghetto, allentare la stringa. collodi, 315: strapparono [
dodici aghetti per serrarsi ai fianchi e far la vita striminzita. -cordellina,
, per parere più belle, tengono la bocca forzatamente più stretta del suo naturale
nuovo! finalmente, come volle la fortuna, lo sciolsi. tommaseo [s
. palazzeschi, 1-364: con la vocina da beccafico, e i
scosse e l'aghiron volteggia, / la gru le sue falangi ordina in schiere,
scemando al bel fanciullo / di spianargli la strada avea trastullo. / così stroz-
g. villani, 7-42: e piacendogli la stanza di firenze per l'agio
per l'agio dell'acqua, e per la sana aria, e che la
la sana aria, e che la corte avea ogni agiaménto, si ordinò di
ordinò di soggiornare e di fare la state in firenze. idem, 12-1:
. firenzuola, 612: chiamata la sabatina, la menò di quella camera nell'
612: chiamata la sabatina, la menò di quella camera nell'agiamento.
gonfiate, come se essi sonassero la tromba o soffiassero nel fuoco, non
4-861: s'era a dormir sopra la poppa agiato. forteguerri, 27-56:
poppa agiato. forteguerri, 27-56: la buona notte a lui pregar di cuore /
cuore / i giovanetti; e su la stesa paglia / si agiàr vestiti.
boccaccio, viii-1-12: sentendo per costui la qualità dell'avaro, il quale,
a farsi notte, elli comandò che la sua gente s'agiasse di mangiare e
tuo modo. ariosto, 43-92: la prega che non faccia,...
non faccia,... / ne la città dimora; / ma ne la
la città dimora; / ma ne la villa, ove più agiatamente / viver potrà
, 338: di novo manto / la terra rivestita / ne sorride e n'invita
e quindi traendo ragionevole guadagno, reggevano la casa e la vita assai agiatamente.
ragionevole guadagno, reggevano la casa e la vita assai agiatamente. = comp
, placidità. baldinucci, 2-6-477: la cagione di tanta agiatezza era, perché
, il lusso derivante da tanta febbre, la naturale reazione. = deriv
novellino, 49 (82): la donna ha cominciato a fare figliuoli in duo
fare figliuoli in duo mesi; per la qual cosa io non sono sì agiato.
g. villani, 11-94: la maggior parte de'ricchi e nobili e
, crucciata, / e dica che la roba sua sia 'n pegno: / '
mazzini, ii-127: seminate collo spionaggio la diffidenza! cacciate i delatori nelle famiglie
famiglie: addormentate col lusso, e la corruttela le classi agiate de'cittadini. padula
uno appunto di quei signori di cui la mamma parlava così spesso. 2.
villani, 10-17: anichino di bongardo con la sua compagnia... fu costretto
l'agricoltura, animarsi il commercio; la sussistenza divenne più agiata. 3.
buono sito e agiato luogo... la detta piccola firenze fu bene popolata.
438): comperò una possessione, sopra la quale un bel casamento e agiato fece
de'bisogni e uomini e persone e la ricolta tutta col bestiame, e tutto
come allora vi adirate voi subito con la guida, la quale a tanto stento
adirate voi subito con la guida, la quale a tanto stento vi mena per
quale a tanto stento vi mena per la più trista! leopardi, 32-250: al
, pacato. firenzuola, 483: la buona pulce, veggendo apparire il lume
. che è in grado, che ha la possibilità. boccaccio, dee.,
per scienzia. leone ebreo, 35: la prudenzia è abito degli atti agibili secondo
prudenzia è abito degli atti agibili secondo la ragione, e consiste ne l'opera
gelli, 5-1-222: e questa è la prudenza, la quale non è altro che
5-1-222: e questa è la prudenza, la quale non è altro che una vera
all'agire. varchi, v-794: la filosofia reale pratica si divide principalmente in
si divide principalmente in due parti. la prima e più degna si chiama agibile
legge. arila, 19: la voce 'agibilità'per 'apertura', dicendosi,
è una papera tanto grande, quanto la cupola del duomo. rigutini-cappuccini, 172
si può spesso evitare, come insegna la lingua comune. il guaio si è che
ateniese oratore non fec'egli collo exercitio la lingua agile et versatile? marsilio ficino,
ricchissimi di vestimenti. idem, 575: la iblea soporella è molto ben grassa;
stella, / spiccando un salto abbandonar la sponda, / e le braccia inarcando
braccia inarcando agile e snella / con la mano e col pie'percuoter l'onda
s'udì scrosciare un nuovo rovescio su la vetrata del soffitto; ed ecco, lo
parti... cadde in fine la musica;... scrosciò l'applauso
precorre l'evento, / e sogna la fine del duro servir. carducci,
maneggevole. gelli, 8-43: la seconda [qualità] è, che ella
, sottile. tommaseo, 1-393: la fiamma non si spegne, ma si
ardui steli marmorei, / e ne la tenebra sacra somigliano / di giganti un
ce n'era uno sciame lì su la linea estrema, ritte, acute,.
in fuga. deledda, ii-731: la vita era agile, con un bel dorso
un bel dorso onduleg- giante sul quale la stoffa della camicetta rosa aderiva come una
: ampia, battuta, snodavasi [la strada] com'agile nastro sul petto della
ii-8-49: coi suoi agili periodi e con la sua malignità ricca di grazia, [
ricca di grazia, [voltaire] dié la grande battaglia alle superstizioni. =
serdonati, 6-328: l'agilità e la destrezza de'navigli piccioli, è la contezza
e la destrezza de'navigli piccioli, è la contezza del mare e delle secche,
d. bartoli, i-439: atterrata la mole del corpo, con che le bestie
tutti insieme gli altri lor pregi: la bellezza, l'agilità, la ga-
pregi: la bellezza, l'agilità, la ga- gliardia, gli ornamenti, la
la ga- gliardia, gli ornamenti, la pulitezza, le armadure e le armi
, le armadure e le armi, la ben formata attitudine, la bravura, tutto
armi, la ben formata attitudine, la bravura, tutto preso, come da
agilità, destrezza. pirandello, 5-18: la natura aveva voluto dotare il corpo.
, vii-276: e questa volta acchiappò la sporta e si allontanò con un'agilità
v'è in lui l'agilità e la destrezza del giavellottista e dello schermitore.
tare l'agilità del suo spirito e la facilità della sua facondia. ojetti,
quando il tuo corpo invecchia, vedi che la tua mente conservi l'agilità e l'
trastulli, sono tutte indirizzate a fare la persona per le funzioni di guerra, a
magalotti, iv-25: ma una volta che la molla è addolcita, che la lingua
che la molla è addolcita, che la lingua è dirotta, che il braccio è
anche 'braccio della bilancia ', per la sua pronta oscillazione, e il deriv
di 'inchinare ') bonvesin da la riva, v-451-239: « la rosa
bonvesin da la riva, v-451-239: « la rosa per vergonza la soa testa agina
v-451-239: « la rosa per vergonza la soa testa agina, / e gramament a
e gramament a casa si torna sor la spina ». per la diffusione della voce
si torna sor la spina ». per la diffusione della voce, cfr. spagn
bisogno. idem, 3-57: tutta la vita vostra avete fuggito agio, e dimandato
, 7-42: piacendogli [al papa] la stanza di firenze per l'agio dell'
incominciarono pure una volta, ma sotto la coverta del comparatico avendo più agio,
del comparatico avendo più agio, perché la sospezione era minore, più e più volte
tiene in acqua tanto che, lasciata la durezza e asprezza sua, si venga indolcendo
sua, si venga indolcendo e lasciando la natura di prima. baretti, ii-252:
avuto agio di riandare più e più volte la mia vita. 3. calma
agevole di scendere dalla reale sedia, la quale era presso al fuoco, ed in
della vita: il benessere materiale e la tranquillità di spirito, il piacere che
ariosto, 3-48: e l'ornarà [la sua terra] di templi e di palagi
: negli agi immersa effeminata e folle / la pronta gioventù marcir si vede. idem
i caldi sono eccessivi, e dove la lunga pace e la tranquillità, o
eccessivi, e dove la lunga pace e la tranquillità, o sieno dono della natura
degli studi. foscolo, ii-2-149: la speranza di agi domestici e di cariche sono
giamboni, 4-140: senza dubbio la cittade avrebbero presa i galli per
cittade avrebbero presa i galli per la moltitudine e baldanza della virtù loro
, si posa ad agio, / quivi la notte si rinchiude e serra.
[egli] che tutti i luoghi de la casa ottimamente sapeva, senza punto esser
n'andò. firenzuola, 448: la trista della golpe, come prima lo vide
/ io ne vo a mescolarmi infra la turba / de'pastori festanti e coronati.
potrà presto godersi a suo bell'agio la compagnia di queste madri. idem,
perché mia madre potesse godersi con agio la sfilata delle carrozze. -per agio:
-ant. essere all'agio: avere la comodità; possedere a sufficienza.
che sta ad agio / di quel che la natura contentarse / dovria. -ant
, / subito in zambra entrò per la finestra, / e vide la regina star
entrò per la finestra, / e vide la regina star ad agio. berni,
99 (216): dall'altra parte la reina ne fia a troppo male agio
una cosa: avere il tempo, la possibilità di farla. tesoro volgar.
firenzuola, 515: bene conosco ora la verità di quel proverbio: 'chi
(161): udì il padre e la madre fare romore nell'agio. grazzini
e fece suo agio, e raggirandosi per la camera, se ne tornò finalmente al
, per evitare i danni eventuali che la dilatazione del metallo provocherebbe. = fr
a rivestire di elementi leggendari e mitizzanti la biografia di un personaggio storico, la
la biografia di un personaggio storico, la narrazione di un evento (a scopo
31, disse essere stata detta apocrifa la lettera di cristo ad abgaro da gelasio
salvini, 39-vi-227: benché a prima vista la maniera d'attaccarsi alle parole possa sembrare
egualmente impediscono [i noccioli] che la pressione dello strettoio agisca sopra di essa
nel tarso, nell'incedere leggo ugualmente la felicità elementare d'una creatura che agisce
carta brugerai ch'è bianca, vedrai la vampa bianca essalare, la quale è la
, vedrai la vampa bianca essalare, la quale è la parte tenue della carta
la vampa bianca essalare, la quale è la parte tenue della carta, e restare
parte tenue della carta, e restare la materia nera, grossa. ma se il
ma se il fuoco più age, la fa vetro. negri, 2-584: la
la fa vetro. negri, 2-584: la gaiezza, la loquacità...
. negri, 2-584: la gaiezza, la loquacità... agiscono su lui
iniezione corroborante. manzini, 10-210: la bella franchezza che lo assisteva quando si
: tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
iacopone, 9-31: « non porrìa veghiar la notte a stare en pè en orazione
si genera lo fuoco alcuna volta e la saetta, e alcuna volta no, secondo
saetta, e alcuna volta no, secondo la forte e debile resistenzia delle nuvole,
forte e debile resistenzia delle nuvole, e la quantità de'vapori. magalotti, 21-150
in discredito tutte le leggi, facendo entrare la società in un caotico agitamento senza regola
scoterlo si stanca. sempronio, iii-216: la nemica a l'uom cruda fortuna /
, / se non l'agita ancor dentro la cuna. fontanella, iii-347: ogni
sua sorte, e dentro / telmo la gitta del maggiore atride. /..
tutto lo spazio intorno a lei e aumentare la luce agitandola. deledda, ii-57:
casto, fiorito; / un alito agita la vecchia tenda / e già mi par
di star meglio. alvaro, 2-77: la vita le pareva piena di tradimenti,
con alcuna ragione, o lasciar che la conosciuta verità per se stessa vi persuada
/ nova furia co'serpi e con la face / tanto t'agiterò, quanto t'
amai. baretti, i-45: per la mia vicina partenza sono agitato dalla rabbia
volto / fu spruzzato d'essenze a la tua dama; / ella rinvenne alfin
ad obliar se 'n vanno / fra la sorte del gioco i tristi eventi /
del gioco i tristi eventi / de la sorte d'amore, onde fu il giorno
che il moto sta nella vita e la tranquillità nella morte. leopardi, 6-100:
: per le balze / quella [la fera] l'inferma plebe / agiterà delle
, i-2-72: « l'amore è la vita * può essere il detto di un
poeta che noti un'impressione onde è agitata la sua anima e la significhi enfaticamente.
onde è agitata la sua anima e la significhi enfaticamente. 3. incitare
, 65: [il dittatore] agitata la causa sua, ne fu assoluto.
: cominciossi ne'consigli loro ad agitare la cosa, affermando non essere conveniente che
parole... interruppero un momento la questione che s'agitava caldamente tra i
romantica. comisso, 12-36: si agitava la questione di fiume e della dalmazia,
e benché recassero nuovo spavento, per la strettezza delle schiere e asprezza del luogo,
carducci, 710: fosco / tra la bormida e il tanaro s'agita e
ride senza ragione e si agita come la foglia al vento. idem, ii-788:
. beltramelli, ii-64: [vedevo] la mia formidabile zia... agitarsi
, ii-195: precipitando il male verso la catastrofe, la povera cara fanciulla si
: precipitando il male verso la catastrofe, la povera cara fanciulla si agitava sempre più
,... e agitavasi con tutta la persona nel fermento da cui si sentiva
nei panni. alvaro, 2-95: la donna si agitava ora su un cumulo di
canta e culla i queruli mostri de la sua mente, / e quel che vive
farebbe alla società e vita umana; la qual più si aiuta e fassi agiata
, ii-6-204: agitatevi pure, io conosco la molla che vi fa danzare, e
agitarsi delle menti, il pretendere che la letteratura sorga e rischiari il cammino alle
iv-1-89: come più s'inebriavano, la chimera del loro cuore ingigantiva, s'agitava
fa patire; ma se no, la vita procede calma, senza scosse né
e molise levate in armi; la terra di lavoro si agitava. alhertazzi,
crispi, l'antico rivoluzionario per la libertà, era divenuto, per
. vallisneri, iii-541: per mantenere la vita sana è necessario, che non
che non è uso in mare e vede la nave andare in giù e in su
biancheggiare fra le fiondi agitate da'venti la pietra della mia fossa. manzoni, pr
investiva torto torcendone ogni stelo e invadeva la casa con le sue ondate ardenti.
, ii-607: di là dal muro, la casa delle monache... e
come ali. palazzeschi, 1-140: la serata è assai buona ma molto fredda e
vento funebre. fracchia, 128: la fiammella della candela era fioca e agitata
agitate e grosse. settembrini, 1-404: la traversata fu orribile pel mare agitato.
. deledda, il-n: fuori cadeva la notte, faceva freddo, il vento rombava
agitato sen né gli occhi ponno / la quiete raccòrre o 'l molle sonno. idem
laborioso influisce in quanto che meccanicamente precipita la digestione. manzoni, pr. sp.
fui agitato tutta sera, non chiusi occhio la notte, e fra tante incertezze non
nata nel suo limbo una quiete che la faceva scivolare dolcemente alla plaga dei
sogni docili. idem, 9-224: e la strada piena d'un suono agitato in
cuore e con labbra agitate / dici la tua menzogna. piovene, 2-148: loquace
39-iv-139: esempio illustre di ciò ne sia la quistione, tra'moderni e tra gli
muratori, 1-14: però noi miriamo la stessa causa agitata in un tribunale composto
tribunale composto di più persone, sopra la quale così facilmente si trovano divisi i
. nelle partiture di brani musicali, la didascalia che prescrive di dare all'esecuzione
magnifico. -aggiunto alla parola allegro, la quale nondimeno viene talora solamente sottintesa,
selve, / amor di giove e di la tona vanto, / diva da l'arco
iperenòr? carducci, 49: de la quadriga eterea / agi- tator sovrano,
, quant'è più inutile e impotente la cosa (secondo l'analogia di abbaiatorello)
levin cagione e materia di tempeste; e la continua profondità di così ampio mare gli
, 6-19: o pure succede eziandio che la violenza de'moti loro [degli affetti
gli si era compresso nel petto per la grande agitazione, uscì romo- rosamente in
della forza creatrice? idem, iv-1-149: la sua anima si empì tutta d'una
i-254: ero affranto, disfatto; solo la persistente agitazione nervosa faceva sì ch'io
sentore dell'infanzia. soffici, ii-195: la vidi raggomitolata nel suo letticciolo in preda
della paglia. stuparich, 2-99: la tranquillità aveva ceduto in lui a una tensione
sediziose. marotta, 6-12: finì la guerra e cominciarono le agitazioni sociali.
agliata, / in presenza di tutta la brigata, / vestito alla civil fa l'
bagattella. sacchetti, 133-10: confortavasi la brigata molto con gli aglietti. burchiello
: sotto le quali [piante] la terra di dovere producere mostrava le cipolle
: dicon che ponendo l'aglio quando la luna è sotterra, e anche a luna
, e intignivi dentro il pane o la carne. savonarola, iii-213: ha
forte. fa cattivo alito, come la cipolla; ma non quando è cotto.
perciocché si vede che l'aglio e la cipolla talliscono ancora che siano fuor della
aglio d'india una proprietà stravagante, la quale è questa, che un anno fa
uni erbuccie / e taglio a spicchi e la cipolla a doppi. fanzini, ii-291
dell'aglio. papini, 28-33: la barba color d'aglio secco gli arrivava a
come un aglio: ma s'intende non la freschezza, che denota il verde dell'
questa fanciulla, / ma voglia dio la non mi sappia d'aglio. /
sbaglio, e che alla fin del conto la ti saprà poi d'aglio.
617: giustiniano... dice che la legge delle xii tavole con la voce
che la legge delle xii tavole con la voce adgnatus avesse chiamati egualmente gli agnati
salverà, ordinando... doversi attendere la manifesta loro dilezione delle persone sostituite,
c. e. gadda, 7-47: la voce di virgilio non è la voce
7-47: la voce di virgilio non è la voce pecorina della semplicità, sembra piuttosto
degli etruschi, hanno similmente espressa [la luna] in medaglie. = voce
9-697: fin qui cognita ho ben la mia agnazione, / e la mia cognazione
ben la mia agnazione, / e la mia cognazione. salvini, v-499:
, affinità. magalotti, v-89: la maggior parte de'nesti provano meglio sopra
territorio diversi climi, diversa è pure la pratica, quanto all'agnellatura. i
della mandria l'agnellatura, il latticinio, la lana e lo stallatico.
agnellino proprio bianco qua e là, cui la lana non aveva fatto a tempo di
agnellino, a quello che, per la osservanza di essa [dell'obbedienza]
tutto agnelle: imperocché l'agnelle per la lor giovinezza non possono ancor generare.
certamente l'agnello non ha in odio la vita e figura del lupo: ma
vita e figura del lupo: ma la distruzione di sé, che dal lupo seguita
: l'agnel, trottando, pur la materna orma / segue ed alcun che pur
ariosto, 8-76: come, poi che la luce è dipartita, / riman tra'
è dipartita, / riman tra'boschi la smarrita agnella? domenichi [plinio],
meglio che sieno in età perfetta innanzi la state, che innanzi al verno.
il monton de l'agnella? de la giovenca il toro? idem, 8-6-645:
credi di avere scritto altre volte che la provincia di chorasan produce anche gli agnelli
caprette al colle. foscolo, v-164: la tua capanna è beata, -e beato
pasqua o è cominciata o sta per cominciare la sua decadenza. verga, i-178:
1-198: e bastava / a schiacciarti [la primula] un agnel con la breve
[la primula] un agnel con la breve unghia. deledda, ii-862: era
deledda, ii-862: era a letto, la grande padrona, dolce e bianca come
come da un gregge che avvalli tra la tormenta, si levavano i vagiti dei
assiso della pia dimora / egli mirava la nascente stella, / i pingui bovi,
dante, par., 25-5: la crudeltà che fuor mi serra / del
l'agnello così fugge il lupo, la cerbia così fugge lo leone. fiore di
31 (88): e puossi assimigliare la virtù dell'umiltà all'agnello, il
: e sarà menato alla morte come la pecora, e tacerà come l'agnello
, e fanno ragione di non conoscere la loro dolcezza. fioretti, xxi- 937
lupi. giov. cavalcanti, 48: la guerra de'lupi sempre fu ed è
ficino, 2-154: il vero amatore la gioventù da falsi amanti difende: non altrimenti
difende il gregge degli innocenti agnelli da la pestilenziosa voracità de'lupi. guicciardini, 133
ii-504: péra colui che prima osò la mano / armata alzar su l'innocente agnella
le molli / lingue lambenti tortuosamente / la man che il loro fato, ahimè,
3-277: il lupo è lupo con la ferocia crudele del suo istinto carnivoro, e
e. cecchi, 6-80: quando fra la calca ci facemmo strada per uscire,
al macello e non lo sa e lecca la mano che lo trascina verso il coltello
, 24-2: o sodalizio eletto a la gran cena / del benedetto agnello, il
qual vi ciba / sì, che la vostra voglia è sempre piena. fiore di
di vista. sinisgalli, 6-76: la croce era stata voluta in legno per ricordare
avventato alla gola, e presala forte, la cominciò a portar via come se stata
e ferocità di leon quasi, la quale sotto agnina pelle era occultata.
: cala il cappuccio, stringe a sé la cappa / con pelli agnine.
idem, i-752: deono dare, a la festa di pentacosta anno treciento uno,
). agnizióne, sf. la rivelazione drammatica, in un'opera teatrale
però ne l'ultimo luogo, quella agnizione la qual proceda da parole dette, non
parole dette, non perché il contesto de la favola necessariamente le ricerchi, ma perché
, e di messer torello che riconosce la chiesa dov'egli fu portato per arte magica
, de'quali è propriissima l'agnizione de la persona, la quale è una mutazione
propriissima l'agnizione de la persona, la quale è una mutazione de l'ignoranza ne
quale è una mutazione de l'ignoranza ne la notizia, affine d'amicizia o di
: ferma il pie', ninfa, sovra la campagna, / ch'io non ti
375: già del piacer commune / la vitella dal toro / pagamento non chiede
con gismondo, che arà anch'egli la sua. = cfr. lat.
, ii-374: poco differente da'salci è la vitice... 1 greci
vitice... 1 greci la chiamano ligon, altri agno, perciocché le
l'agno casto: casto detto perché conserva la castità messo sotto, e mangiato o
delle spose perché si mantenessero tranquille durante la loro assenza. = voce dotta
soprannome. berni, 275: fanno la prefazione in lettere maiuscole in triangulo,
giusto uomo in continua paura, e considerando la grandezza di tanta maestade agnosca se medesimo
e della conoscenza, e perciò dichiara la propria ignoranza o indifferenza; consapevole
[virgilio] sembra avere dubbii su la cagione delle cose.
questo caso per soluzione l'agnosticismo, la consapevole ignoranza. idem, i-2-293:
principi filosofici. idem, ii-13-129: la logica dello storicismo assoluto dissipa l'agnosticismo,
stico investe né più né meno che tutta la filosofia e perciò tutta la conoscenza
tutta la filosofia e perciò tutta la conoscenza umana... e perciò l'
il petto, recita ad alta voce la preghiera che comincia colle parole agnusdèi.
agnusdèi. dicesi, per esempio: la messa è all 'agnusdèi. 2
sm. sotmachiavelli, 898: vorrebbe la marietta le portassi, tile asticciola
triste che lasciaron l'ago, / la spuola e 'l fuso, e fecersi 'ndivine
fecersi 'ndivine. ugurgieri, 387: la sua gonnella è dipinta con opera d'
in paradiso che ad un cammello entrare per la cruna dell'ago. le quali parole
, si veste di schiavina, apiccasi la scarsella, e mettevi ago e refe e
, a i fusi / inchinar non degnò la man superba. idem, 20-95:
raccolse / chi costei fosse: -ecco la putta e 'l drudo: / meglio per
l'ago / ch'in tua difesa aver la spada e 'l vago. idem
, e con l'istessa celerità con la quale scrive con la penna il più spedito
istessa celerità con la quale scrive con la penna il più spedito scrittore. baretti
lasci ignorare l'arte del cuoco e la bella disposizione della tavola. carena,
tremavano ancora talmente che l'ago punzecchiava la stoffa. idem, i-154: ei sapeva
corredo. sbarbaro, 1-162: poteva con la stessa urbanità ascoltare i propositi d'un
urbanità ascoltare i propositi d'un dinamitardo e la signorina che gli discorresse dei suoi lavori
). sbarbaro, 1-140: [la piccina] non mancava di aggredirlo [
. pulci, 24-109: onde e'punge la mente con mille agora, / esser
in tutto l'essere di una donna come la punta di un ago. d'annunzio
.. ho sentito i capelli su la fronte come aghi, sino alla mattina,
, d'un freddo fisso, sotto la cappa cinerea. idem, 2-980: una
, un ago di donna che pur con la parola pungeva e trafiggeva. deledda,
. qui mi cadde l'ago: indica la consapevolezza di aver interpretato con le proprie
: « sì mi die'dimandando per la cruna / del mio disio »; ciò
dalle trecce l'ago crinale e trafigge la vittima. 6. bot.
aghi d'abete. slataper, 1-51: la bora aguzza di schegge mi frusta e
l'ago, / a sé traendo la coda maligna, / trasse del fondo,
, che appare in posizione verticale quando la bilancia è in equilibrio. anche,
bilancie sono pari. carletti, 162: la quale stadera è certo molto commoda et
nell'uno o nell'altro peso, la linguetta o l'ago di essa bilancia arriva
(magnetici ed elettrici), specie la bussola. -ago d'inclinazione: che
: sì che l'ago si drizzi vèr la stella. tesoro volgar., 2-55
a queste due tramontane vi s'apprende la punta dell'aco, ver quella tramontana
iv-8-37: con l'ago e con la calamita / e con la carta passava quell'
e con la calamita / e con la carta passava quell'acque. ottimo,
, euterpe,... calliope sono la mia calamita e il mio ago,
: quei cangiamenti subitanei cui è soggetta la declinazione degli aghi magnetici. bontempelli,
, 8-118: rimase sul ponte tutta la notte e all'alba rifece il punto e
, non gli aghi si muovono ma la stella. e. cecchi, 5-253
dischetto di luce che lascia passare per la sua larga estremità superiore forata.
16-iii-368: [ha]... la vescica dell'aria... la
. la vescica dell'aria... la sardina, l'ago primo del rondelezio
metallica, con punta acuminata, attraverso la quale, dopo averla adattata alla siringa
bocca. moravia, vii-392: durante la mattinata, la rivedevo spesso, sempre a
, vii-392: durante la mattinata, la rivedevo spesso, sempre a quella finestra,
, ecco, vengono introdotti sotto la pelle così pitturata, ma tenuti,
è un'asticciuola di ferro, la quale, partendo dall'intemo della toppa,
ferma poi nel piede o nell'orizzonte la bussolina con paghino calamitato, ti servirà.
dopo queste preghiere, quasi come se la dea l'avesse punto d'uno agone,
imponderabili mutamenti ritmici che, insieme con la dinamica, caratterizzano l'interpretazione di un
agognanti cani. salvini, 16-284: né la ghirlanda di pe sante rame
di pe sante rame / la lancia gli arrestò;... /
grande famiglia di gesù spersi su la terra e agognanti il cielo. idem,
idem, iv-2-612: tale era la misteriosa volontà che poteva investire il
: l'un penser parla co la mente, e dice: -che pur agogni
questa sua malattia non avea perduto la gola,... ma
di regnar s'agogna / per la più parte; e quanto più s'acquista
non sia tempo aspettar ch'altri la 'nviti. caro, 4-243: e nel
agogna, / vassene, e non la tien tema o vergogna. idem,
: fra lo sdegno... e la vergogna / si rode, e lascia
soliti riguardi, / e in cotal guisa la vendetta agogna / che sua perdita
vano. campanella, 2-39: la tepidità desidera maggior calore, perché anch'essa
non a se, non ad altrui, la bella / felicità, cui solo
felicità, cui solo agogna e cerca / la natura mortai, ve runo
idem, 722: io son la furia di borgogna / che nulla attinge e
, 1033: a tergo mi lasciai la grama / che il mondo dice poesia,
e agognato. viani, 19-777: la bocca boccheggiava come le serpi in letargo
sonar delle parole, / ma per la vista che non meno agogna. boccaccio,
doveva involarsi innocente per lasciargli nelle braccia la salma agognata. tombari, 1-247:
agognatori. ottimo, i-96: qui la ragione [virgilio] nella bocca
, 7-211: arbitra sia / della scelta la sorte, e sia l'eletto,
dall'ardente agone, / degli achei la salute e di se stesso.
, 20-73: salse in cima a la torre ad un balcone, / e mirò
e i gran giochi del caso e de la sorte. idem, 8-6-29: in
/ di ripari e d'offese / son la bella guer- rera e 'l bel campione
punto superiorità. idem, ii-13-48: la religione combatte, dunque, in questo
l'essere e 1'esistenza propria contro la minaccia di morte o di tal conversione [
parerne gran follia: / rom- pennose la scala, a terra è sua mascione.
aprirle colla tua solita balordaggine, perché la carta che vi troverai dentro vale 100
agonia, sf. periodo morboso che precede la morte, durante il quale si perde
morte, durante il quale si perde la coscienza (con grave alterazione della faccia
quando egli fu tentato nel deserto, e la sera in agonia. d.
turba. idem, iv-1-135: dopo la mortale ferita, dopo una specie di
viltà,... dovrei vincere la ripugnanza del mio animo, della mia
un grido. pavese, 126: la lunga fatica / fin dall'alba, vai
. (e indica il momento che precede la fine: di un sentimento, della
poi un'ora -la natura e la pazienza erano all'agonia. tommaseo,
sole in agonia, / e danzava la polvere morta lungo la via. palazzeschi
, / e danzava la polvere morta lungo la via. palazzeschi, 1-129: nessuna
e di queste incredibili giornate / vai componendo la tua stagione / ch'è tutta una
, di stare sospeso, che la morte semplicemente. alberti, 309:
sensi? manzini, 10-59: ora la mia pietà si acuiva, perché in quella
curiosa. marsilio ficino, 2-147: la agonia delli amanti tanto tempo dura,
carlo, per l'agonia di mettersi la corona dell'imperio in testa, concedeva ancor
[s. v.]: anco la noia è un'agonia, e non
quando tutta l'ellade si moveva per la corona d'oleastro, l'estate ridiveniva
lodare l'eru dizione e la bontà di nobilissima donna, che l'acrimonia
donna, che l'acrimonia e la destrezza a'morsi satirici; poiché la dicitura
e la destrezza a'morsi satirici; poiché la dicitura manca di muscolose braccia,
colonna. g. gozzi, 1-80: la pittura rap presenta un miracolo
l'assoluzione ch'io v'ho impartito ve la confermi iddio. -e si diede
2-741: cristo agonizzante sulla croce abbandona la testa... sul costato.
conquistatori dell'italia,... la trovarono già languente, e ben presto la
la trovarono già languente, e ben presto la ridussero agonizzante. giordani, ii-153:
ridussero agonizzante. giordani, ii-153: la ringrazio del nobile amore che porta ai
non morti). giacosa, 16: la lampada era un carboncino rosso agonizzante.
casa una sola finestra era illuminata, la finestra del cristiano che agonizzava aspettando l'
io m'intesi un gelo per tutta la persona e dubitava s'era vero quello che
e agonizza. beltramelli, iii-646: la candela era quasi finita, agonizzava sussultando
d'oro o d'argento, che con la mano o con un piccolo martello
, sf. stor. e letter. la piazza ove i greci tenevano le
: ne l'àgora sedea, curvo a la terra / il capo venerando.
ferveva fremeva urta- vasi / de la sua voce al suono / sì come al
colti dalla elefantiasi, dalla resipola, la pinguedine, i dolori articolari, l'ipocondria
ipocondria, l'accidia, agorofobia, la atassia, avevano diritto al servizio a
nei boschi appese a un albero versano la lor voce melodiosa. = voce
papini, 20-227: sfogava ora la lussuria rattenuta e l'amore del fasto
, 45: si sciolse oltremonte / la folle cometa agostana / nell'aria ancora serena
prato. slataper, 1-30: pioveva. la notte era oscura e fangosa. scridivano
ci scopre il tempo in cui si fece la battuta di essi agostari, con iscrivere
'(dall'imagine dell'imperatore, secondo la cit. del villani); cfr
luterano o agostiniano, della coincidenza tra la grazia e il merito, tra la
la grazia e il merito, tra la volontà divina e il fare umano.
fare umano. 2. che segue la regola di s. agostino. -regola
è membro di un ordine che segua la regola di s. agostino. p
concorso. giusti, ii-463: e la morte [di leopardi] fu tanto
: fu grande agostinista, e intese bene la sua dottrina. agostino1, agg
: e tanto più ancora avea operato la virtù degli sparti liquori, che i
d'agosto. pulci, 3-41: se la ragione aspetta che costoro / l'aiutino
tempo delle corse d'estate, verso la fin d'agosto. d'annunzio, ii-742
il gran sole di agosto riuscì a colorirgli la faccia. pavese, 143: l'
dì primo d'agosto, il quale per la carestia di tutte le cose..
di mia cantina. panzini, i-113: la festa di mezzo agosto, verso sera
mezzo agosto, verso sera, su la piazza, fra un tumulto di villani
siero acido del latte, impiegato per la preparazione della ricotta. = deriv.
dee., 4-10 (457): la donna cominciò a temere non fosse morto
.], 33-37: spesse volte quando la ingordigia della gola è ristretta dall'astinenza
della gola è ristretta dall'astinenza, la impazienza dell'ira più agramente signoreggia.
solamente uno che laudava con troppo efficacia la bellezza d'un fanciullo, lo riprese agramente
medie. disturbo psichico consistente nell'alterare la sintassi del discorso (per amnesia,
agricoltura. pavese, 6-141: la mia idea... era che questo
.. era che questo giovanotto frequentasse la scuola d'agraria. diventa sempre più
agraria. diventa sempre più difficile sfruttare la terra. = deriv. da
). -diritto agrario: che concerne la disciplina giuridica delle attività agricole.
-contratto agrario: che ha per oggetto la produzione agricola. -sciopero agrario:
: fisica e chimica agraria, ossia la ricerca degli elementi più favorevoli alla vegetazione
. panzini, ii-123: giungemmo, attraverso la laguna di mezzano, a portomaggiore,
, società agraria è pure da noi la unione dei proprietari di terra, in lotta
agraria. piovene, 5-98: ma la piaga maggiore è la paura della riforma
5-98: ma la piaga maggiore è la paura della riforma agraria che minaccia le
stata una città nuova, come canta la storia. -leggi agrarie: quelle
commosso e incitato, e ispecialmente per la legge agraria ch'era fatta, laonde
quali da'suoi cittadini tanto fu travagliata la famosa republica romana. boccardo, i-58
republica romana. boccardo, i-58: la legge agraria venne a principio violata fraudolentemente
rullo propose una nuova legge agraria, la quale, sotto il pretesto del sollievo dei
di agrément. agremani è cosa che passa la parte, ma purché si parli come
con l'accettare agrimani. del resto la voce non è recente, ma fu
dal fr. agrément (agremà, secondo la pronunzia) e plurale agréments (agremani
. « agrestata è voce, come la bevanda, non usata fra noi toscani *
, 227: l'agreste lattughe sono la violenza del digiuno, la fatica e 'l
lattughe sono la violenza del digiuno, la fatica e 'l dolore e la sofferenza
digiuno, la fatica e 'l dolore e la sofferenza de'mali. caro, 9-18
/ belle ci renda e amabili / la libertade agreste. arici, 134: lungo
iv-2-777: uno di quei genii agresti la cui gola era gonfia delle glandule stesse
, 1-37: vi passano dei pescatori / la sera e la mattina, / qualche
passano dei pescatori / la sera e la mattina, / qualche scalza bambina / con
d'annunzio, iv-2- 873: la pace della pianura ove le ombre e le
., 2-17: serbansi le noci tra la paglia,... ovvero tra
non maturata che rimane sulla vite dopo la vendemmia. = deriv. da
coi guanti. leonardo, 2-469: la feccia dell'agresto destillata, ma prima
resolutiva. machiavelli, 739: la corte ha ordinato una tassa...
è in agresto, è nera morata come la ca- naiuola; così parendo ella matura
, / e cor l'agresto de la salmeria, / fece in un tratto le
, in che consiste... la maggior delizia di questa polvere. paoletti,
, 3-25: di questo mese si semina la lattuga, acciocché d'aprile si possa
iv-n-10: dice santo iacopo apostolo ne la sua pistola: « ecco lo agricola
lo agricola aspetta lo prezioso frutto de la terra ». idem, par.
essendo al vallicare d'un fiume, a la riva del quale era un agricola che
agricola vede, ogni aratore / fuggir da la campagna. garzoni, 1-503: dagli
noceva a gli agricoli, né si turbava la campagna. idem, 1-506: columella
rustica vuole che il buono agricola conosca la qualità del luogo, per seminarvi dentro
le persone agricole sono il contadino, la contadina, il padrone, l'affitavolo.
: gli instromenti agricoli o sono per la terra, o per gli frutti della
agricoli è agevole scorgere quanto sia grande la loro molteplice varietà dipendente dalla molteplicità delle
dei lavoratori » nella quale fosse raccomandata la solerzia e la passione per i lavori
» nella quale fosse raccomandata la solerzia e la passione per i lavori agricoli. barilli
arrivo. c. dati, i-383: la terra s'abiterebbe né più né meno
retore prese certamente un abbaglio, essendo la gemma delle viti termine proprio, perché
canto. cattaneo, ii-2-357: malferma è la prosperità che si confida al tutto nelle
le forze. pascoli, 221: la neve nascondea tutti i colori. / su
! troppo fortunati / agricoltori, cui la madre terra / latta da sé, come
il tremito della mano callosa nel prendere la moneta riposta e nell'esporla al rischio.
agricoltori che spiano il cielo se si avvicini la tempesta. calvino, 1-445: l'
onesti..., si mischiavano con la coscienza d'essere un cattivo proprietario.
, conv., iv-ix-13: e conoscere la vertù de l'erbe pare aver parentela
.. [benché] lo conoscere la vertù de l'erbe sia sotto la medicina
la vertù de l'erbe sia sotto la medicina overo sotto più nobile dottrina.
richiegga. soderini, i-356: per la chiara prova dell'esperienza, nella quale
, nella quale sola è fondata tutta la scienza dell'agricoltura. boterò, i-243
altro pregio si raccogliesse in quella, la sola antichità basterebbe a farla celebre e
che dal principio del genesi vediamo che la prima operazione che fece il primo uomo fu
fece il primo uomo fu il coltivare la terra, ararla, piantarla, seminarla,
miglior partito possibile dalle terre, sarà la base fondamentale d'ogni operazione economica;
l'agricoltura si regge sui proverbi. ma la verità, fortunatamente, è più grande
economiche, ecc.) che riguardano la coltivazione dei campi (più comun.
sparger sangue per raccogliere oro: questa la feroce agricoltura praticata allora dai posteri della
. bencivenni [crusca]: usano la decozione delle foglie dello agrifoglio. soderini
scoli, 830: sul limitare, tra la casa e l'orto / dove son
una neve... che fingevamo la vigilia di natale spargendo sugli agrifogli e
color verde metallico fino al nero, la cui larva è dannosa per le piante
o tabulario. carena, i-93: la quale maniera di misuramento trovasi...
di ferro magnetico, ossia calamitato, la cui naturale direzione verso tramontana serve all'
fa professione di misurare terreni e delinearne la figura sulla carta. carducci, iii-6-241
sf. scienza che ha per oggetto la misura dei terreni e la loro rappresentazione
per oggetto la misura dei terreni e la loro rappresentazione sulle mappe (determinazione delle
: l'agrimonia è quella erba con la quale, e con foglie d'ufiva,
: egli è contra natura, che la creatura che nasce, venga fuori coi piedi
canapè con un solo bracciuolo e con la spallina alta e leggermente arcuata da una
da potervisi comodamente adagiare e distendere con la persona: la chaise longue de'francesi
adagiare e distendere con la persona: la chaise longue de'francesi. probabilmente è
e tutte cose agre distrugono e amendano la malizia dell'aque che si convengono usare.
boccaccio, v-227: le gelatine, la carne e ogni altra cosa acetosa o
caldo di primavera non maturano bene per la copia della lor materia densa et agra.
capo, sorseggiando il vinetto agro, ristorandosi la schiena al sole. d'annunzio,
. calvino. 1-9: continuava finché la sua piccola cesta non era piena di
non era piena di patelle; qualcuna la mangiava appena colta, succhiandone la polpa
qualcuna la mangiava appena colta, succhiandone la polpa umida ed agra come da un cucchiaio
nelle sue etimologie afferma, che per la differenza e natura varia de'efimati i
; e sì m'è stata benivola la fortuna che in quelle da molti sono
vivono, è molto dolce cosa; ma la memoria di coloro che furono, ci
il marito, fatta un'agra riprensione a la moglie che più non incappasse in questo
. parini, giorno, i-753: rise la fresca / gio- ventude animosa, e
, e d'agri motti / libera punse la senil baldanza. manzoni, pr.
introduce l'autore il suono agro che fece la porta tarpea dello tesoro di roma,
roma, quando cesare... la dispogliò. nieri, 176: lo squadrò
gozzano, con quel pallore dorato e la voce agra. moravia, xi-220:
potuto essere. piovene, 2-34: qui la sua voce si alzò, prese d'
fiumatica. idem, 14-272: dietro la giostra c'è il vagone zingaresco, verde
pane di rame] col martello sopra la 'ncudine: e se si tiene al martello
: il principe, dopo aver preso la mattina agro di limone e semenzina per la
la mattina agro di limone e semenzina per la paura provata, fece una passeggiata nel
virgiliani lavoratori. beltramelli, i-368: la sua vita passò penosamente nel silenzio della
nel latino di livio si videro splendere la prima volta i giovenchi d'èrcole nel verde
, per antonomasia, vagro): la campagna che circonda roma. arila,
l'agro il tramonto d'autunno versava la lava impalpabile delle sue eruzioni. idem,
, incolto e malarico, ammirato come la tetra preparazione alla comoda magnificenza di roma
l'erba è più minuta e dove la terra risuona sul vuoto delle catacombe:
spetta... al comune di roma la facoltà di designare al ministero le zone
concentrato estratto dagli agrumi (serve per la preparazione dell'acido citrico).
. leggi agrarie, 207-3: la camera agrumaria esercita la vigilanza sulle fabbriche
agrarie, 207-3: la camera agrumaria esercita la vigilanza sulle fabbriche di agrocotto a mezzo
natura che il risentimento o il rimprovero o la minaccia traspaiono attraverso la forma urbana
rimprovero o la minaccia traspaiono attraverso la forma urbana e bene vola
i caratteri del suolo in rapporto con la vegetazione (mediante analisi fisiche, chimiche
russo, i-306: eccetto la toscana, si coltiva per tutto il
ii-3-148: l'andamento agronomico di tutta la bassa lombardia si può dire interamente regolato dal
: chimica agronomica, quella che studia la natura e la composizione dei terreni, dei
, quella che studia la natura e la composizione dei terreni, dei concimi, delle
trattato di fisica rurale, che è la parte più astrusa dell'insegnamento agronomico.
scrittore di memorie agronomiche ed economiche dove la dottrina si accorda alla pratica e la
la dottrina si accorda alla pratica e la scienza alla elegante proprietà dello stile.
della gramigna. bacchelli, i-404: la calce lasciata sparsa dai muratori vi aveva
una agrù lungo [= lunga] la gola, acciò che più lungo fosse il
agrume. pulci, 10-36: prendi la spada io ti disfido a morte / e
da per sé, che vi sia dentro la pianta d'agrume, e sia arancio
iii-326: gli aranci... hanno la foglia simile all'alloro, più delicata
sono di quelle che si mangiano con tutta la buccia come li nostri limoni. redi
i tempi passati e vivono nella credenza che la vita si sia sempre svolta fra prati
muli legati avevano ucciso le piante rodendone la scorza. = deriv. da
. idem, 3-37: nulla fue la mia consolazione, né la mia pace,
nulla fue la mia consolazione, né la mia pace, ver'ciò, ch'è
maestro alberto, 53: vuo'tu con la fortuna fare ragione? agual primamente con
più lungamente di lui, e caccia fuori la vita la quale pur aguale avea ricevuta
lui, e caccia fuori la vita la quale pur aguale avea ricevuta. boccaccio,
e lacerato. idem, 1-912: dar la corda con contrapesi di piombo o di
con l'ago. negri 2-837: la donna del popolo agucchiante alla finestra appare
era per abitudine, o perché nessuno aveva la mano tanto leggera da far maglie abbastanza
tanto leggera da far maglie abbastanza floscie per la sua pelle dilicata. carducci, 721
una soglia. panzini, i-545: la padrona dall'angolo dietro il banco dove
d'amore. viani, 14-236: la padrona grassa, seduta al banco, agucchiava
donne che agucchiano. lombari, 1-196: la moglie presso di lui agucchiava un maglione
e ripassare in un bel panno pavonazzo la sua agucchiata di seta. = deriv
,... saranno tenuti notificarne la quantità e qualità al rettore criminale.
cennini [tommaseo]: ma prima gratta la perfezione delle pieghe con qualche punteruolo di
giovane: percossela a terra e tanto la tenne che l'uccise. dante,
aguglia sollazzando ischifava il colpo, e la palla ritornava per lo rimbalzo in mano al
e li cigni, sempre a'meno possenti la iniqua colpa si suole dare. marco
come l'agnella il lupo, come la cervia il leone, come le colombe
uccello vivente di ratto, che per la sua fortezza e suo ardire è chiamato
. 2. insegna romana con la figura dell'aquila; emblema dell'autorità
ghibellina. intelligenza, 98: mosse la 'nsegna ad aguglia promente, / e
promente, / e i cavalier entrar per la pianura, / ardendo e dibrusciando ville
, nasceva un segno d'aguglia sotto la spalla diritta. andrea da barberino, n7
adorne arme del mondo, e in su la sopravesta dinanzi e di drieto aveva l'
. cfr. aquila, rispetto a cui la forma aguglia è di formazione popolare,
, colonne. baldinucci, 169: la più alta parte delle torri termina alcuna
peregrinazioni. d'annunzio, iv-1-212: la cappella non è grande; eppure la
la cappella non è grande; eppure la mia anima s'è dilatata come in una
obelisco; e, sotto, aprivasi la tazza della fontana; e lo zampillo e
, essere stata tratta in circo massimo per la porta che va ad ostia, e
il diritto de lo lungo, divisono la piazza in duoi corsi, o in due
, e andava tutta via assottigliandosi verso la cima, e per questo assottigliamento lo
, iii-2-17: pregate coi ginocchi in su la vela, / né lasciate l'aguglia
vela, / né lasciate l'aguglia né la piastra. idem, iii-2-39: datemi
donne, una conocchia per filare / la cànape, un'aguglia per cucire /
. mazzeo di ricco, ii-195: la vostra belleza mi c'invita / per
invita / per forza, come fa la calamita / quando l'aguglia tira per
il vanto, / ripieno d'alga la cui pelle mostra / da qual parte
ciel spirano i venti? -i nocciuoli, la tracina, l'aguglia. idem,
signore sedute vi stavano ad agugliare attendendo la discesa del giorno. = deriv
aquila imperiale con le ali spiegate e la testa rivolta a sinistra, sul rovescio
testa rivolta a sinistra, sul rovescio la vergine col bambino (v.
ojetti, i-505: guardo davanti a me la terra gialla coperta dagli aguglioli secchi dei
sei, assicurati al timone, con la punta giù, ed a distanze eguali tra
galileo, 560: le cagioni che diminuiscono la propensione allo scendere... son
scendere... son due, cioè la leggerezza del mobile e la vicinità al
, cioè la leggerezza del mobile e la vicinità al termine di quiete, ed amendue
si sforzerà di mantenere od agu- mentar la grazia del suo signore, eccoti l'animo
il popolo di genova amico ed agumentare la benevoglienza della nobiltà. 2.
da samminiato, i-103: quella nobiltà, la quale per lungo tempo s'è acquistata
, lunghissimo tempo si è quello che la consuma. galileo, 369: in tutti
: in tutti i moti retti naturali la velocità si va sempre agumentando.
. radunare. -anche intr. con la particella pronom. intelligenza, 129:
intelligenza, 129: io veggio apparecchiata / la fiamma di ninfemo a cui s'aguna
né sorte né agura, / né la cristinidad c'à tuta en soa rancura.
, 107-6: egli appiccat'ha con la pece / l'anima sua, che
io ora veggio. idem, iv-47: la quale cosa egli forse tenendo a mente
sappiendo ella stessa che ragione a ciò la si movesse, in se stessa prese
con cui parla. cavalca, iii-99: la morte di cristo fu acerba,
17-ii-233: impossibile cosa è che la nave sia chiusa e salda sanza chiovi,
camino, acciò che tu conficchi la rota; e se ciò non fai,
se si chiava con molti aguti la detta pianta, molto adiutorio riceve quanto a
annunzio, iii-2-205: è bella. noi la inchioderemo / fra le due cùbie
e aguzzamento dal caldo, e la retinenza dal freddo. l. bellini,
freddo. l. bellini, 5-18: la ruota... ha bisogno
par ch'inviti / con vani colpi a la battaglia i venti. idem, 6-ii-145
gli strali. garzoni, 1-507: batter la falce, aguzzarla, segar l'erba
il robusto e giovinetto tauro / per la giovenca sua vezzosa e bella, / e
tanto oltre volendola raffinare e aguzzare [la spada], che siamo presso a
, e fatto uno stecco l'aguzzai con la pietra focaia. boccardo, i-62:
. pulci, 24-18: iscrisse adunque la reina a gano / che dovessi aguzzar
aguzzi. idem, iv-2-865: -forse -rispondeva la donna, aguzzando il suo sorriso che
ordine colla fame per mangiare... la similitudine è tratta dall'aguzzar la macine
. la similitudine è tratta dall'aguzzar la macine del mulino; il che si fa
sferza e si percote / per isvegliar la ferità nativa, / tale ei suoi sdegni
tale ei suoi sdegni desta, ed a la cote / d'amor gli aguzza ed
. d'annunzio, iv-1-620: aspettai la sera, deliberato a compiere il delitto.
quanto di energia ancóra mi rimaneva, aguzzai la mia perspicacia, studiai tutte le mie
miei atti. idem, iv-2-529: la diligenza e la modestia di un pubblico scriba
idem, iv-2-529: la diligenza e la modestia di un pubblico scriba che la
la modestia di un pubblico scriba che la tema d'esser licenziato aguzzi senza tregua.
iii-1141: il giovine, diritto su la plancia, aguzzò ogni sua forza di
forza di intesa e di attesa, scrutò la notte. -aguzzare gli occhi,
: appuntare, tendere lo sguardo, la vista. -aguzzare vorecchio: ascoltare
forma che suol far il vecchio sartore ne la cruna de l'ago, perché essendo
l'ago, perché essendo ne'vecchi la veduta debole, per meglio poterne usare
meglio poterne usare, cercano di ristringer la virtù di quella in più breve spazio
a tanto che alla mia conoscenza pervenne la bella forma. galileo, 725:
mezo giorno così piccola che ben bisogna aguzzar la vista, e che pur poi nella
., 20 (351): « la vedo », rispose la vecchia,
): « la vedo », rispose la vecchia, cacciando avanti il mento appuntato
. beltramelli, iii-754: procedemmo per la tenebra aguzzando gli occhi per quanto più
non riuscivo a vedere. -aguzzare la mente, vingegno: renderlo penetrante,
divoratore, aguzzavasi l'intelletto per riandarsi la pancia. manzoni, pr. sp.
nelle proprie [iniziative] e per la cui realizzazione aguzzava la mente.
] e per la cui realizzazione aguzzava la mente. -aguzzare i ferri:
che io non tanto raggiugnerla, ma la passai assai bene. -aguzzare vappetito
, 151: un mazzo di porri la mattina a buon'ora per fare buon stomaco
l'appetito. tombari, 2-911: la teneva lì, ferma, palpitante, scrutandola
fis. rendere pungente. -intr. con la particella pronom.: diventare pungente.
diventare pungente. varchi, 7-247: la secchezza aguzza il calore e lo fa
. 6. intr. con la particella pronom. farsi acuto, appuntito
s. c., 30-1-12: schiumasi la bocca a'porci salva ti chi e
fauci al palato in alto ascende [la lingua], / quanto basta e
convien polputa e grossa. / larga ha la base e quanto più si stende /
. 7. intr. con la particella pronom. figur. farsi più
de'nostri desiri, / da'che la mente s'aguzzi a cercare / il sommo
, v-5: e più addentro alquanto che la scorza / possa mostrar della tua deitade
gli accusanti. tasso, 7-75: la virtù stimolata è più feroce, i
s'aguzza in esso [nell'uomo] la curiosità del trovarla [la cagione]
uomo] la curiosità del trovarla [la cagione], come lo stesso nome di
iii-326: hanno [gli aranci] la foglia simile all'alloro, più delicata
1-49: può cadere il caso che resti la farina peggiorata dalla mescolanza di quel tritume
della mente ogni oscurità levatami, in tanto la vista di quelli aguzzati rendè chiara che
de'peregrini ingegni, donando lo onore e la ghirlanda de la vittoria, avea
lo onore e la ghirlanda de la vittoria, avea ad ambiduo i suoi pegni
questa auzzatura o arena, mescolata con la farina, non si separa come la crusca
la farina, non si separa come la crusca, ma resta nel pane.
, 8-49: e messer carlo dopo la sposizione del suo aguzzétta, di sua
aguzzétta del detto messer ugo, e tagliargli la testa. m. villani,
o galeotti, e che veglia per impedire la lor fuga. in ogni galea v'
ed un dato numero di uomini armati per la custodia dei galeotti. d'annunzio,
gentiluomo spaccia e 'l titolato, / la spia facendo insieme e l'aguzzino. settembrini
e scuotono le vesti, ti tolgono la catena se sei condannato all'ergastolo, e
se sei condannato all'ergastolo, e te la osservano e ribadiscono se sei condannato ai
, 27-272: mi proposi di abbattere la potenza della piratesca e mercantesca inghilterra e
slataper, 1-128: è strano che la gente non crederebbe io possa essere aguzzino
non crederebbe io possa essere aguzzino. la gente non crede ch'io sono freddo e
io sono freddo e calmo e che la loro miseria mi dà semplicemente un senso di
dante, inf., 17-1: ecco la fiera con la coda aguzza, /
., 17-1: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i
marino, 6-31: gli spirti unisce a la pupilla, e spira / da la
la pupilla, e spira / da la gemina sfera il raggio vivo, / che
1048: via tra lo sdrucio de la nuvolaglia / erto, aguzzo, feroce si
luccio. idem, iv-2-321: su la cute il rossore era cresciuto, ed un
. idem, 2-998: bassa la casa, alto il pagliaio aguzzo: sì
cremagliera. moravia, xi-228: aveva la faccia come il muso di una faina,
quelle ombra colle mani, e riguardare infra la folta e confusa caligine. d'annunzio
innanzi a sé,... con la fronte corrugata quasi a serrare fra ciglio
quasi a serrare fra ciglio e ciglio la sua volontà angusta e aguzza, piantata
poggiandosi al fucile. come nei duomi la preghiera è sostenuta dalle guglie e dai pinnacoli
le rughe. idem, ii-72: la stessa classica e fredda e aguzza volontà
vi sarete sentiti penetrare in qualche parte la punta aguzza della curiosità. 3
ojetti, i-589: odo sulla scena la fresca voce di vera vergani, la
la fresca voce di vera vergani, la voce aguzza di tofano. = deverb
e forte, / che nel pensier rinnova la paura. landino, 3 [inf
e però usò questa dizione ah, la quale e'latini chiamano intergezione. alberti
piccino. pascoli, 73: e la stella che vede, ne parla / al
! palazzeschi, 3-272: quando alzava la tenda della cabina divenuta un sipario,
cabina divenuta un sipario, e sporgeva la punta del cappellino era un: «
risata sul principio rattenuta, in tutta la sua violenza esplose. idem, i-698:
mo'di uno che l'avesse con la rena, e batteva e ribatteva coi denti
, 2: ai, gentil donna, la vostra loquea / mi fa ben (
, iii-vm-12: ahi mirabile riso de la mia donna, di cui io parlo,
d'una fera che mi strugge / la voce e i passi e torme. idem
54-6: ai, quanti passi per la selva perdi! boccaccio, dee.,
a parlare: -ahi quanto è misera la fortuna delle donne e come è male
'n ogni parte farsi strada / con la cruenta spada. ahi vita trista /
il possa. idem, 12-67: la vide, la conobbe: e restò senza
idem, 12-67: la vide, la conobbe: e restò senza / e voce
, i-132: ho perduto colei senza la quale la vita è una lenta morte:
: ho perduto colei senza la quale la vita è una lenta morte: ahi!
sventura! sventura! sventura! / già la terra è coperta d'uccisi; /
coperta d'uccisi; / tutta è sangue la vasta pianura. pellico, ii-94:
anni! idem, 906: ahi, la bianca faccia e 'l bel velo /
'l bel velo / salutando scompar ne la tènebra. idem, 909: ahi tristi
ahi, che vorrebbe invano / rinnegare la vita...! idem, 435
potervi riescire. idem, 178: la speranza mi invita da lunge come un
me, forse io non saprei consolare la sua tristezza. idem, iv-2-561: ahi
, 3-78: firenze non è più la idillica città ch'io vi descrivo,
traffico aumentato, il fragor delle macchine, la polvere, quanta polvere ahimè, specialmente
lui, e ahi me, -aveva la passione del canto e studiava canto.
sulla schiena e, ahm!, con la bocca sulla sua bocca come volesse morderla
urlando: « ahò, non balzar la voce! hai capito? qui non si
! hai capito? qui non si alza la voce ». idem, xi-142:
., ix-306: nella cui mano è la pala, epur- garà l'aia sua
soli e a'venti, non lontana da la capanna,... accioché ne
de'contadini l'un pollo tórre la spica di becco all'altro, così
4-219: in quella guisa che dopo la mèsse / ventilate e battute alcun l'
questo mese m'apparecchio l'aia. / la mondo e sarchiellata lievemente / la concio
/ la mondo e sarchiellata lievemente / la concio con la pula e con la morchia
e sarchiellata lievemente / la concio con la pula e con la morchia / sicché
/ la concio con la pula e con la morchia / sicché difenda la biada da
e con la morchia / sicché difenda la biada da topi / e da formiche e
altra gente infesta. / e poi la piano con la pietra tonda, / con
infesta. / e poi la piano con la pietra tonda, / con legno;
, e bene / co'piedi lor la faccio rassodare; / e poi si secca
trebbiatori da qualche aia remota, sotto la luna. panzini, i-863: davanti all'
dove si batte il grano, è piantata la bandiera. negri, i-535: la
la bandiera. negri, i-535: la casa è bianca nella luna piena..
soldati. tozzi, iii-313: la dolcissima aia costruita bene e spazzata
! govoni, 1-93: l'estate era la trebbiatrice / che andava d'aia
che corte, e vi batteva la luna. titta rosa, 2-111: l'
, un po'd'erba listava la sua nudità. bartolini, 4-10: dormiva
: lavorando i villani ricurvi lontano, / la donnetta è rimasta sull'aia e
canali: e in queste aie aprirai la fossa di un palmo. soderini, ii-14
abbondanza; e vedevisi lo sventurato iacinto, la forma di aiace e qualunque altro è
aiace e croco, / e con la bella clizia il vago acanto. =
. aggiacere. aiata, sf. la quantità di covoni che si può disporre
si può disporre in un'aia per la battitura. buti [par.,
poi ch'è battuta l'ima aiata de la pallia, sicché ne sono uscite le
restato a mezza via fra il cielo e la terra. pascoli, 1030:
/ son li aierini che vi fan la danza. idem, 1031: e li
serve per lavori d'intaglio e per la fabbricazione della cellulosa (cfr. anche
dai passeggi pubblici, non ostante la sua statura gigantesca, il suo
= cfr. agina. secondo dante, la canzone composta da « quidam florentinus
iacopone, 64-21: en carta ainina la nota divina / veio ch'è
di gennaio / già si risveglia [la natura]: l'aio / di casa
discesa gaia e banale, correva verso la marina. aióne1, avv.
), coltivata a scopo ornamentale per la sottile eleganza delle sue foglie, spesso a
, sm. dial. strumento agricolo per la trebbiatura. sinisgalli, 5-63
macchina? c'è l'aire, la forza; c'è l'aria, un
leggero; ci sono le ali, la poesia; e c'è un luogo,
dal male, l'utile dall'inutile, la poesia dalla nonpoesia. =
... gli dà l'aire. la polla si gonfia, s'erge ad
arabo. soffici, 6-15: alla fine la formica, con uno sforzo supremo e
aire e a quante saette abbiamo limato la punta! viani, 14-317: sulla
di cartone tutte infiorate, poi imbracavano la bestia e l'agganciavano al canapo e
ragazza una serenata... portandole sotto la finestra un buon grammofono e dandogli l'
, 1-140: al merlo, bastando la vista della sua carnefice per ferirsi di
ferirsi di panico ai ferri, impietosita la madre gli diede l'aire.
fa suo nido in arbore. e la sua natura è tale che incontanente che
e si alza sì in aere che la tempesta non ha podere di farli noia
avevano compiuta una macchina leggera e potente la cui ombra somigliava l'ombra dell'airone
nel nome il proposito di volare sopra la nube. panzini, i-319: quindi tornava
roso dai tarli e non ha più la calottina, lo scocchetto da frate sopra il
addome delle lucciole... e sopra la calotta del capo hanno uno scocchetto da
parte sciolto / portava, e ne la treccia a destra mano / un mazzo
mano / un mazzo d'aironi a la bizzarra. d'annunzio, iv-2-930: rivide
viso di fascino e di periglio sotto la larga falda ornata dall'airone bianco
piume tremule. frocchia, 414: la ghirlanda e il pennacchio d'airone..
al grande airone inanimato che aveva già la tela tesa su le cèntine delle sue ali
ali. idem, iv-2-892: vedeva la nuda brughiera lontana, il suo grande
il suo grande airone bianco ricoverato sotto la tettoia di ferro e di assi.
(borgese, 2-170: « egli la vide da lontano col suo cappello di
a una fresca fontanella »). la voce germ. penetrò con l'arte
sostituì il termine latino ardea (si veda la cit. del tesoro volgar. e
pugliese, ii-137: donna valente, / la mia vita / per voi, più
si pose. alberti, 47: veggo la natura... essere sollecita a
pietate alcuna. sannazaro, 3-72: la sollicita turba degli animosi cani, secu-
tosto l'onor vi lascierà o la vita. idem, 43-59: la sua
o la vita. idem, 43-59: la sua città... / contra tutto
d'un suo servidore levò soavemente via la coperta dal letto. idem, 1-9 (
e si rimette / de'medicanti a la discreta aita. marino, 317: rivolta
rivolta a l'arenosa sponda / chiama la madre ad alta voce indarno, / e
lingue di coltelli interrogato, / con la bocca di più d'una ferita, /
i-52: a questo eccesso è giunta / la mia sorte tiranna: / deggio chiedere
96: or tener cara pel tuo amor la vita; / or, poiché il
aita. manzoni, 16: io la seconda vita / vivrò, se alle mie
nullo conforto / lo spietato dolor che la stracciava / ammollir ne fu dato in parte
, e 'l vulgo inerme / de la tenera etate, e i vecchi stanchi /
/ ch'hanno sé in odio e la soverchia vita, / e i neri fraticelli
, i-288: vedete... la serva correre a quel richiamo e in vista
di amore vigile. bartolini, 15-202: la bellissima era veramente tale: aitante,
ragioni, le quali approvano ed aitano la fede nostra. dante, purg.,
pò aitarme. idem, 23-15: qui la memoria non m'aita, / come
debile il filo a cui s'attene / la gravosa mia vita / che s'altri
e forte; / questi in vecchiezza la scampò da morte! ». boccaccio
il mandrian s'affretta / d'aitar la meschina. manzoni, 297: « t'
giorno, / fia risoluta fra noi due la lite ». carducci, 760:
, 10-3-20: non puote avere autorità la parola che con essempro non è aitata.
consumata da molto fuoco, appena fra la cenere riservò i suoi vestigi. aitatóre
le foglie rosseggianti a varie tinte; e la terra lavorata di fresco, spiccava bruna
stoppie]. leopardi, 22-15: e la lucciola errava appo le siepi / e
chiostro contornato da un portico che reggeva la terrazza superiore, pieno di statue, di
un grande giardino posto a solatio, dove la dura terra portava ancora il disegno di
e seminata un'aiuola in inverno, la rivede in maggio. essa è tutta fiorita
: i fiorentini trasformarono per lei [la regina margherita] in aiole le loro piazze
verde aiuola ovale, larga quanto tutta la facciata della casa, circondata da un sentiero
2. letter. piccola area: la terra abitata. dante, par.
22-151]: l'aiuola, cioè la piccola aia, cioè la terra che appar
aiuola, cioè la piccola aia, cioè la terra che appar fuor dell'acqua.
., 22-151]: gli parve [la terra] una piccola cosa a comparazione
quali è quasi centro; e però la chiama aiuola, id est, piccola
ci fa tanto feroci: maravigliasi de la umana stoltizia, la qual piglia tanta
: maravigliasi de la umana stoltizia, la qual piglia tanta insolenza per cosa sì
insolenza per cosa sì piccola, come è la terra. bembo, 1-153: e
siccome nella più infima parte, fermò la terra, quasi aiuola di questo tempio.
286: diminuiscesi e abbassasi anche la cosa per via d'iperbole, come
pigmeo: e dante parlando della terra, la quale in comparazione del cielo è cosa
comparazione del cielo è cosa minima, la chiamò aiuola. tasso, 8-6-298:
vide, o di veder gli parve / la terra che ci fa tanto feroci,
una certa mia nuova altezza, sopra la quale mi ritrovava, e riguardando allo
ritrovava, e riguardando allo in giù la terra, che una picciola aiuola parea
un'altra generazion di reti, con la qual si pigliano molte generazion d'uccelli,
generazion d'uccelli, e massimamente quando la terra è coperta di neve, che
né si chinano a terra quando si tira la corda, ma stanno alte, congiunte
ben tirar l'aiuolo, / diègli la borsa, e non credette mai / esser
allora rifuggono all'aiutante grazia, per la quale diventino suggetti a dio. segneri,
dio. segneri, iii-3-212: oltre la grazia abituale santificante... riceviamo ancor
l'attuale, ovvero l'aiutante, la quale ha per proprio di rinvigorire la
la quale ha per proprio di rinvigorire la nostra volontà contro il peccato. 2
cantari, 324: ora cerbin ha avuta la vittoria /... con gran
, el giovane aiutante, / perché la fiamma è grande e la baldoria /
, / perché la fiamma è grande e la baldoria / (ardeva forte quel legno
veniva diritto di mosca, aveva passata la beresina a guazzo e non sui ponti.
dice al nostro sindaco: -sua maestà la invita a colazione. c. e.
quanto conosco ben ch'io sono / la 'v'io non posso difender mia vita
se essi trovassero il mulo caduto con la soma, non l'aiuterebbero a rilevare.
/ tutto ciò che l'aiuta e la sostene. ammaestramenti, 266: chi alli
rivestito e senza alcuno indugio; aiutandolo la sua innocenzia,... alla porta
446): il padre di lei e la madre, dolorosi di questo accidente,
. paolo da certaldo, 184: cui la ventura aiuta troppo, sì lo fa
rimasta. b. davanzali, i-108: la notte aiutava il credere, il buio
tasso, 10-55: e mentre la battaglia ardea più fera, / per disusate
nera / lei salva al fin ne la città raccolse. campanella, i-325: il
: non dite, amico mio, che la filosofia non ci sia utile. la
la filosofia non ci sia utile. la filosofia ci aiuterà, come ha aiutato molti
, per le persone d'onore, la prima delle opere di misericordia è aiutare i
povera bambina. -locuz. aiutare la barca: adoperarsi in favore di una
. redi, 16-viii-119: ognuno aiuterà la barca, ed il sig. neri
salvini, v-484: noi diciamo 'aiutar la barca'; sovvenire il compagno in qualche
con gli effetti, ha sempre aiutata la barchetta quando le sue piccole forze han
han potuto. -prov. la fortuna aiuta gli audaci. p.
p. f. giambullari, 130: la fortuna aiuta gli audaci; e il
audaci; e il numero non dà la vittoria, ma la virtù de'soldati
il numero non dà la vittoria, ma la virtù de'soldati con la prudenzia del
, ma la virtù de'soldati con la prudenzia del capitano. 2. accrescere
uomini mescolato col suono delle trombe aiuta la paura a coloro che usato non l'