. guerrazzi, 5-103: tutta la mia scienza abbottinata nelle rade scorrerie da
un soldo: e consentaneamente mi riposi la borsa in saccoccia, l'abbottonai.
troppo bonaria. silone, 5-64: la sottana aveva davanti ventotto bottoni. che
necessario. giacosa, 102: la grama giacchetta abbottonata stretta stretta alla persona
: con tanto freddo non aveva che la giacca leggera, tutta abbottonata, col risvolto
.. ebbesi una ricchissima spada con la manica d'oro..., ed
diamanti. de amicis, i-301: attraversò la strada con un plico nell'abbottonatura della
della tunica. marotta, 5-163: la sua giacca ha i baveri e l'abbottonatura
fatto come un abbozzamento di tutta la fabrica. galileo, 3-3-466: entrai in
: di rozzissima, ch'ella era [la lingua], l'hanno prima abbozzata
bisognerebbe farmi rifare da chi mi abbozzò la prima volta. galileo, 5-261: quanto
alquanto, se non esprimere, figurati che la sposa di cui si parla è l'
e gl'inglesi regolarono primieramente ò abbozzarono la loro ortografia e scrittura col solo o
sassetti, 364: per andare avanti la pace che si era prima abbozzata.
segreti dell'autorità. idem, 4-284: la timidità gli faceva abbozzare una parola che
altro, romper con tutto, con la poesia, con l'amore, con la
la poesia, con l'amore, con la politica. pirandello, 6-545: devo
, 6-173: siamo state a vedere la luna. -disse in tono leggermente farsesco
luna. -disse in tono leggermente farsesco la bionda. -avete avuto una ispirazione romantica
ma spesso ha sulla punta della lingua la risposta che è un colpo di frusta
militare [1847], 9: la voce abbozzare esprime il ritenere qualche
. è ritenere l'ancora pendente sotto la prua, mediante la bozza. si abbozzano
ancora pendente sotto la prua, mediante la bozza. si abbozzano i pennoni delle
. abbozzare3, intr. con la particella pronom. far pozza;
vico, 499: abbozzatamente intesero che la concupiscenza è la madre di tutte le passioni
: abbozzatamente intesero che la concupiscenza è la madre di tutte le passioni. =
'l meglio questa storia stia, / come la si sta ora, abozzaticcia. nievo
abbozzato. baldinucci, 2-4 180: la tavola se ne stava nella stanza del pittore
per meglio dire del ghiaccio abbozzato dentro la palla. bar etti, ii-161: eccovi
che vi si appendono, piuttosto che la stessa trasfigurazione di raffaello. manzoni,
in meditazione. abbozzate tra la fanga, torme fonde pollano acqua torba
va a poco a poco facendo gonfiare la prima abbozzatura delle figure fatte di piastra
marino, i-42: ricevala [la canzonetta] come abbozzo e scusi le
figure..., accordando così bene la rozzezza di quei naturali scherzi col ruvido
natura medesima. segneri, iv-188: la provvidenza divina con somma gloria finì di
belle canzoni del chiabrera non sono per la maggior parte altro che bellissimi abbozzi.
... prima che fosse promulgata la legge organica. de sanctis, i-235:
di storia generale. ojetti, ii-217: la chiesa di santa cristina [a bolsena
viani, 14-492: dopo l'abbozzo e la martellatura..., sottoponeva il
ch'e'sono, rappresentano al vivo la figura del riccio spinoso. = deriv
). abbracchire, intr. con la particella pronom. (m'abbracchisco)
il corbello al tornito e soffiando per la fiataccina sentenziava ad angiò che s'era
esempi d'autorevoli penne, reputo che la voce abbracciabile sia bonissima e da spendersi
lingua. fil. ugolini, 3: la parola abbracciabile manca alla legittima favella;
salvini, v-435: è una pianta [la madreselva] detta anche abbracciaboschi; da
foglie prive di picciolo, che con la parte inferiore aderiscono al fusto.
. boccaccio, i-416: venuta la notte si coricarono, continuando gran parte
alfeo] a trovare i soavi abbracciamenti de la siciliana aretusa. bembo, 1-35:
di quelle membra candide e leggiadre / gode la dea gli abbracciamenti a l'ombra.
, i-1061: nella battaglia d'imera richiamò la musa classica e la romantica a un
d'imera richiamò la musa classica e la romantica a un abbracciamento di bellezza in
, xxi-993 (49): alcuna volta la mente sua era levata...
voleva che il signore... la ricevesse un'altra volta nella benignità del
; altri uccide col fiato, altri con la mortale bruttura del veleno. tasso,
/ e con quanti iterati abbracciamenti / la vite s'avviticchia al suo marito. carducci
ii-23: come io sentivo quella mattina la carezza, l'abbracciamento, quasi sensuale
lo qual [firmamento] ei mostra la tua gran potenza / per lo suo
, ad abbracciare, come si diceva, la carriera militare. tale abbracciamento consisteva nell'
allora, mangia- patate), con la prospettiva di divenire, appunto, sergente.
inf., 16-51: vinse paura la mia buona voglia / che di loro
non ti senti sopra le gambe: la qual cosa se avviene, non volere troppo
che appena le bastava a tanta letizia la vita. idem, dee., 5-6
dolcissimamente. pulci, 1-17: alda la bella, come vide quello, / per
, / e ben mez'ora a sé la tenne stretta. c. bartoli,
marino, 294: per teseo abbracciar la man distende / una e due volte
due volte, ed una e due la tragge / senza nulla toccar che 'l
come amorini, ed uno ancor lattante. la sventurata ab- bracciavali spesso in mia presenza
abbracciò e baciò non sapendo come dimostrare la propria riconoscenza. d'annunzio, iv-2-1021:
idem, ii-26: però ch'£iltronde la città non teme / de l'assalto
vecchia e stanca. galileo, 371: la sua denominazione non par che sia presa
maestà circonde, / sdegni lo scettro e la corona altronde, / che corona è
corona altronde, / che corona è la quercia e scettro il pino. guiducci
il pino. guiducci, i-272: la calamita stessa non altronde trae questa proprietà
a freno, / e misil per la via quasi smarrita; / però che dì
qualor de gl'importuni altronde / volga la turba, sederan gli amanti / l'uno
dai nostri. cattaneo, il-i-m: [la forma di dialogo] riesce singolarmente adatta
d'innamorarsi di chichessia: bastava che la passione non andasse oltre. idem,
? idem, par., 1-3: la gloria di colui che tutto move /
avesse disviando altrove vólto, / ne la fronte a madonna avrei ben letto.
ogn'altro membro pareresti, per avere la percossa più tosto altrove che nel cuore;
è carro della anima, mentre che la anima attende altrove, ancora egli altrove
, mostrando loro alcuna novità e rivolgendo la loro attenzione altrove. tasso, 5-59:
altronde. viviani, i-578: su la traccia delle più diritte [vie a
d'impetrare qui il permesso, là la tolleranza, altrove la clemenza. pascoli,
permesso, là la tolleranza, altrove la clemenza. pascoli, 209: c'è
finite. saba, 377: io la credevo altrove, e qui non sola la
la credevo altrove, e qui non sola la vidi e in compagnia credevo altrove,
credevo altrove, e qui non sola la vidi, e in compagnia per me
di continuo verso l'altrove, verso la cosa nuova. è la mania di tutti
, verso la cosa nuova. è la mania di tutti i tormentati e di
imprevedibili fatti mi costrinsero a rivolgere tutta la mia attenzione altrove. 3.
): tu se'stato con colei la quale... con false lusinghe tu
. tesoro volgar., 7-20: la natura degli uomini è tale, che elli
del prossimo, e per conseguente disiderare la sua rovina. paolo da certaldo,
: chi l'altrui servizio prende, la sua libertà rende. pulci, 3-47:
, 8: bestemmia... la sua trista condizione, ma molto l'altrui
tante / il corridor ch'in sua balia la porta, / ch'ai fin da
/ ed è soverchio ornai ch'altri la segua. marino, 12-89: fia dunque
mova / più l'amor mio che la perfidia altrui? sempronio, iii-207:
armata / tien giudizii funesti / su la turba affannata / che tu [il
): ma guai s'io dovessi prender la mia debolezza per misura del dovere altrui
, e tomerowi ancora / per dar de la mia luce altrui diletto. idem,
a te. petrarca, 22-14: quando la sera scaccia il chiaro giorno, /
e selve sappian di che tempre / sia la mia vita ch'è celata altrui.
: frate, tu vai / mostrando altrui la via dove sovente / fosti smarrito
recarsi a quella vera legge che chi la seguisse, mai non errerebbe, cioè:
che non è. ariosto, 5-67: la legge nostra che condanna a morte /
, 2-23: -non volsi far de la mia gloria altrui / né pur minima parte
altrui toglie il respiro / il fulmin de la voce. parini, giorno, i-89
ii-84: frattanto io non invidierò altrui la potenza d'imprigionare e d'ammazzare,
di ragionare. manzoni, 431: la prima condizione per far ricevere altrui una legge
, 100: e tal fiata riprende la gente / altrui di quel ch'eff'
tanto gentile e tanto onesta pare / la donna mia quand'ella altrui saluta,
quanto è possibile, in altrui / la disiata vostra forma vera. idem,
altrui perfettamehte quanto me stessa, e la vita mia. tansillo, ix-616:
, 7-84: tien di nettare e mel la lingua infusa, / che persuase altrui
poche vite furono spese in questo come la sua. leopardi, 19-91: ed hawi
crede fare. guittone, 24-3: che la cosa, ch'altrui par venen sia
dante, 36-14: ell'ha perduta la sua beatrice: / e le parole ch'
., 1-95: questa bestia, per la qual tu gride, / non lascia
, / non lascia altrui passar per la sua via, / ma tanto lo
quanto è possibile, in altrui / la disiata vostra forma vera. idem, 105-38
far lieto altrui. idem, vi-73: la qual varietà fa spesso altrui / vaneggiar
una sola città a tutti. ove che la fortuna ponga altrui, ella noi può
quello. in ciascun loco giunge altrui la morte con finale morso. tasso, 10-14
iacopone, 9-8: si tu regge la fameglia, no la regger de l'
: si tu regge la fameglia, no la regger de l'altrui; / al
e guarda che non toglia / che la tua guarda alcun cosa qual sia, /
. dante, 36-4: giù per la gola tanta roba hai messa, / ch'
, non si contentò di chiamar la prima col nome complesso di carità
nome complesso di carità, ma la chiamò altruismo. questo è, infatti,
nella carità, ma non è la carità. l'altruismo ha dello psichico e
che altro è il costo marginale ove la cultura si estenda a centomila ettari,
ed altro quello probabile nell'ipotesi che la cultura si estenda a centoventimila. papini,
e ciriegi. idem, 2-126: la lepre sempre teme; e le foghe che
che caggiano delle piante per altunno sempre la tengano in timore e 'l più delle volte
. = da autunno, con la consueta alternanza popolare di au-e al-.
i quali s'appagavano visibilmente di padroneggiare la città dalle alture occupate e ridurla,
mortai, de le tue cure / ne la diva armonia sommergerà. pascoli, 33
. pascoli, 33: sali pensoso la romita altura / ove ha il suo
, senza realità. idem, iv-2-1022: la mole ferrigna di san giusto si levava
poco a poco, alla zolla succede la roccia. linati, 30-150: a
, 30-150: a destra s'apre la montagna, un vasto scrigno di valle
, v-22: e, sì come la palma inver l'altura / si stende,
li nuvoli. idem, 2-380: ha la natura dato che tutti li grandi uccelli
ellittici, negli otto lati, interruppero la monotonia e l'altura della fascia.
me è avenuto simigliante / con de la spera a l'asciellett'avene, / che
'l foco movesi in altura / per la sua forma ch'è nata a salire
giordano, 2-293: avemo detta la prima parte delle quattro che avemo proposte,
quattro che avemo proposte, cioè, la incognoscibihtà deha maestà, per l'abisso e
degnità. sacchetti, iv-447: volge la ruota a basso chi è in altura.
sono quelle larghe parti che ne fa la sorte cortese a qualcuno, levandolo in
è una virtude d'animo, per la quale l'uomo né per le tribulazioni del
in altura. iacopone, 14-1: la superbia de l'altura ha fatte tante
, / va', pone mente a la sepoltura. fra giordano, i-133: non
miglia galachnidi, a cui appartiene la tignola dei cereali (sitotroga cerealella
privo di fondo, usato per la sublimazione dello zolfo. = spagn
allo scopo di accre scerne la portanza. = dimin. di
ala1. alunnato, sm. la condizione di alunno; pe
sprezzando a'loro alunni le belle lettere e la soda corretta eleganza, allevano de'geometri
un dialogo levando a cielo non pure la lingua toscana ma il volgo le siepi
da scuola privata. -anche chi frequenta la scuola di un convitto ma non è
? idem, giorno, ii-519: la sua bella / vergine cuccia de le
ontano. sannazaro, 12-212: la tortorella, che al tuo grembo crebbesi
. favo), costruite dalle api con la cera per deporvi le uova e lasciarvi
; massimamentede'suveri, imperocché non trasmettono la forza del freddo e del caldo..
questo animai regna pigrizia, / ché la mattina, come è chiaro 'l giorno,
di vetro da gente vaga di osservare la loro arte nella fabbricazione del mele.
terrazze. idem, 12-163: lungo la strada vi erano innumerevoli alveari con api furenti
5-267: al di là della palude appariva la città con l'aspetto modesto ch'essa
arrivava sino lassù. civinini, 1-229: la popolazione più povera si agglomerava nei luridi
cenciose. linati, 30-207: tutta la scalea, sotto di me, è sparsa
prima deserti, adesso, quasi che la casa fosse un alveare in allarme,
dell'alveo a fondo tutta quanta / muor la riviera e gli arsi campi asseta.
al suo alveo antico, aveva [la vita] ripreso a scorrere per il
annunzio, iv-2-615: sorge ancóra [la musica] al tocco di mani religiose
sforza. d'annunzio, iv-1-138: la via lattea svolgevasi come un regai fiume
poi rivolgi il copertoio dell'alveo sopra la terra, e con una verghetta di ferro
ottimamente con quella medesima il mele e la cera e tapi strigni. =
2. ling. che si pronuncia portando la punta della lingua agli alveoli degli incisivi
, iv-2-617: un molle viso niveo dove la bocca aprivasi come un alveolo umido di
svevo, 5-164: m'awicinava la bocca dai piccoli denti, niente di
-per estens. (raro): la sede dove è allogato, contenuto un
contenuto un oggetto (permettendogli di assolvere la funzione a cui è destinato).
destinato). moravia, i-257: la maniglia si impuntò, poi gli cedette
m. villani, 10-92: la compagnia era in borgogna, capitanata dal
. parini, giorno, iii-307: ecco la sposa / di ramni eccelsi l'inclit'
invar. cerimonia solenne dell'alzare la bandiera (nelle caserme, sulle navi)
cieco di disperazione, discese a corsa la stradetta alzaia, che passa sotto il
... / e traesse il bardotto la sua fune / senza canto per l'
), da helciàrlus * che tira la barca con la fune '(deriv.
helciàrlus * che tira la barca con la fune '(deriv. da helcùm
fatto del letto d'arno... la città fu più allagata. galileo,
, queste stesse vene avrebbero potuto ribevere la sopravvenente copia di acqua per la pioggia
ribevere la sopravvenente copia di acqua per la pioggia, e in cotal guisa annichilare l'
cavalli all'alzana, che tiravano la barca dissi che non movessino la barca
che tiravano la barca dissi che non movessino la barca in sino che io ritornassi
molti fiumi e canali, dove la gente era avvezza a viaggiar per
, / panni pur ch'a'tuoi dì la grazia tocchi. idem, 128-67:
curava poco, anzi sospirando vergognosa bassava la testa come davanti le veniva, senza già
, 3-2: alzava con due man la spada forte, / per dare al suo
dare al suo cavai, se può, la morte. savonarola, iii-195: non
. berni, 40-34 (iii-299): la coda alzava nell'uscire spesso. anguillara
in fronte alzando a i popoli guerrieri / la man sacerdotal, li benedisse. idem
, li benedisse. idem, 12-69: la man nuda e fredda alzando verso /
oblio, / colmo di meraviglia, / la sua vermiglia e sonnacchiosa testa. morando
e da lussuria oppressi / non alzasser la mente a belle imprese. parini,
e il gomito protende; / e mollemente la man ri piegando, /
lume sul viso, e facendovi, con la mano stesa, ribatter sopra la
la mano stesa, ribatter sopra la luce. idem, pr. sp.
), afferrandola d'improvviso per la vita, l'alzò da terra. lucia
, l'alzò da terra. lucia girò la testa indietro atterrita e cacciò un
24 (424): l'innominato alzò la mano, come per mantener quel
mantener quel silenzio improvviso; alzò la testa, che passava tutte quelle
il capo per ringra ziare la sua benefattrice. carducci, 64: lenti
aria immota. baldini, 4-105: subito la gigantesca violetera mi ha alzato gli
del sud forte di zàgare, / spingi la luna dove nudi dor mono
e invertire le due parti (sovrapponendo la parte di sotto a quella di sopra
celebrare, onorare; nobilitare. -alzare la propria bandiera: agitare, esprimere le
e debolissime, non meno di alzarla [la lingua] che d'ar- ricchirla.
, sarebbe forse bene che ciascuno alzasse la sua bandiera, e si tenesse a
fatto del letto d'arno, per la mala prowedenza del comune di lasciare alzare
le molina in arno,... la città fu più allagata. b.
sopra tetto, o corte del vicino, la debba turare quando 11 vicino vuole alzare
/ alzare il tempio o pure alzar la tomba / di questa che volò quasi colomba
, 9-822: babel, che temerario alzò la torre, / profondissimo ardì di fare
gli altri che alzare / trono superbo a la bugia, se ancora / bugie da
ha necessariamente... elevazione, la quale è quando s'alza con la voce
la quale è quando s'alza con la voce la sillaba, e posizione,
quale è quando s'alza con la voce la sillaba, e posizione, la quale
voce la sillaba, e posizione, la quale è quando la sillaba s'abbassa.
e posizione, la quale è quando la sillaba s'abbassa. tasso, 18-101
tutte le squadre il grido alzare / de la vittoria altissimo e festante. g.
; facendo il basso, quando bisogni, la parte anco del tenore;..
, i-741: alzate i canti de la gioia ai cieli eterni! / nessuno oggi
5. locuz. -alzare il capo { la testa, la cresta), alzare
. -alzare il capo { la testa, la cresta), alzare la gloria:
testa, la cresta), alzare la gloria: cercare di affermarsi, farsi valere
capo, ché gli anni crescono e la costanza diminuisce. pure tiriamo là,
. pure tiriamo là, ché già la meglio parte della vita è trascorsa. idem
è trascorsa. idem, ii-225: la dura riflessione del mio essermi tanto adoperato
bene il mestiere; gli operai milanesi alzan la cresta; chi vuol gente abile bisogna
; chi vuol gente abile bisogna che la paghi. nieri, 328: quando
, 328: quando poi aveva alzato la gloria, e cominciava la chiacchierina,
poi aveva alzato la gloria, e cominciava la chiacchierina, ragionava così: - chi
, 1-512: egli loro mostrò appresso la creazione de'belli spiriti, i quali
loro fattore alzarono le ciglia, per la qual cosa eterno esilio meritarono de'beati
promessa; giurare. -anche: alzare la fede (cioè fanello che si porta
a queste mie parole il duca alzò la fede e disse: -fa'conto di averle
gomito quanto più poteva. -alzare la mano, le mani: a percuotere,
accarezzare. boccaccio, i-149: alzò la mano, e diegli sì gran pugno
e diegli sì gran pugno in su la testa, che quasi cadere lo fece sopra
d'annunzio, iv-2-340: alzava sempre la voce; qualche volta, le mani.
panzini, ii-624: l'uomo che alza la mano sopra una donna, è un
: si avverta però di non alzar molto la mano con la gommagutte, perché in
di non alzar molto la mano con la gommagutte, perché in gran dose può produrre
, svignarsela in gran fretta. -alzare la voce: parlare più forte, gridare;
ma comandando ancora et ragionando mai alzare la voce. firenzuola, 317: la quale
la voce. firenzuola, 317: la quale, un'altra volta alzando le
153): allora subito io alzai la voce, e dissi: -io ringrazio idio
io ora so ragionare com'è fatta la fede de'papi. della casa,
611: non istà bene alzar la voce a guisa di banditore; né
, e di fatto cominciò ad alzar la voce. b. davanzati, i-330:
. b. davanzati, i-330: alzano la voce, muno mortale né in armi
9-76: e giunto fra'nemici alza la voce / pur com'uom che tutto
, 10-884: senti com'ella va la voce alzando? / e'se ne 'ntende
[i prelati] contro di loro la voce,... né si curarono
alquanto i comuni istrioni scordare, perché alzano la voce nell'ultimo, acciocché ella si
gli uomini zelanti e sinceri che alzassero la voce contro questi abusi. pellico,
vicenda d'essere affamati. alzammo alquanto la voce, e le sentinelle gridarono. panzini
mi fu mestieri far rumore e alzare la voce. palazzeschi, 4-282: per nulla
per nulla sarebbero state capaci di alzare la voce verso il nuovo e legittimo proprietario
fosse una gola troppo stanca per alzare la voce. -alzare i prezzi: rincararli
quelli che hanno possibilità di comprare e la loro capacità di acquisto. -venat
. calvino, 1-377: c'è la valle sgombra, pulita, tutta cespugli
cespugli bassi, di brugo, e la mattina non c'è niente nebbia,
. 6. intr. con la particella pronom. mettersi in piedi,
ariosto, 2-49: come suol far la peregrina grue, / che corre prima,
: e, così detto alzossi / su la ferita coscia. chiabrera, 218:
/ e fresca gioventute / gir per la vigna intorno, / e come s'alza
., 24 (411): la povera lucia, sentendo che il cuore era
che tu ti svegli. alzati! la rugiada / è sulle foglie, e viene
-è rimasta. moravia, v-28: la notte mi trovava ancora al cucito e
notte mi trovava ancora al cucito e la mattina mi alzavo col giorno perché gli studi
inferno l'uomo..., che la fa seco da lucifero, e gli
guerra. colletta, i-143: prima la plebe, poscia il popolo, ed
. intr. (per lo più con la particella pronom.). sollevarsi,
l'onda alzarse. soderini, ii-201: la lentaggine è una pianta che s'alza
7-79: le preghiere / mosse da la speranza in dio secura / s'alzàr
bassa farsi / l'isola prima, e la seconda alzarsi. bruno, 366:
seconda alzarsi. bruno, 366: la maggior parte, non pos- sendo alzarsi
deitate, non altrimenti che coloro ch'edificaro la torre di babelle. campanella, 1061
: così parlò / l'iddio per la città che deve alzarsi. idem,
ogni cosa: e vedendo quanto chi la togliesse s'alzasse, ragionò di proculeio
e aspro, in bologna tanto alzò la neve, che comunemente giunse all'altezza
/., 15-5]: quando la luna arriva al levante, il mare alza
legno grosso un braccio e lungo quanto la larghezza della sala ne commesse un altro
. soderini, i-475: procurando che la paglia, che alzi quattro diti, sia
b. davanzati, ii-528: custodiscila [la ragnaia], e mantiella alta e
fra balen. magalotti, i-433: la trefulium [sorta di palma] alza più
14. tr. marin. tirare la corda per sollevare una vela (un
migliori acque alza le vele / ornai la navicella del mio ingegno, / che lascia
all'alzata d'occhi con che conchiuse la sua domanda -ben è vero -e dio non
mai chi non ha altro rifugio fuorché la carità del mondo. manzoni, 886
assemblee, manifestare il proprio voto, la propria approvazione alzandosi in piedi (mentre
1-140: si parlava d'una alzata di la masa, per togliere a garibaldi la
la masa, per togliere a garibaldi la dittatura e assumerla lui gridato dal popolo
. contro l'alzata di terreno che difende la trincea. pirandello, 8-91: riuscita
trincea. pirandello, 8-91: riuscita [la tartaruga] con sommo stento a superare
di un edificio in proiezione verticale; la fronte di un edificio costruito, sia
rispetto alla pedata, che ne rappresenta la parte orizzontale). baldinucci, 125
loro corpi. idem, 1-432: la palma propriamente non ha tronco: e
: e si può dire che tutta la pianta e l'alzata del suo edilìzio
tenervi frutta o dolci. -anche: la parte superiore dei mobili che constano di
si ricordò che sul carretto era rimasta la frutta. 7. ant.
16-iii-68: questi scorpioni... tengono la coda alzata e piegata in arco.
a milano... non accusiate la mia poca puntualità, ma la mia
non accusiate la mia poca puntualità, ma la mia sfortunata salute. ad ogni modo
per guadagnare quattrini aiutavo più che potevo la mamma e spesso restavo alzata fino a
: che ora sarà? che sia alzata la stella? 4. costruito
porca, cioè quella terra alzata, la quale è fra due solchi, dove
. b. davanzali, ii-546: la volgar lingua che nacque di corrozione.
7. marin. spiegata, distesa (la vela). sassetti, 203:
pianta. lami, i-x: si vede la pianta e l'alzato interiore del nostro
: chiunque pertanto si faccia ad esaminare la pianta e l'alzato di questo tempio,
costruzione. lorini, 77: essendo la scarpa quella che ne assicura non si
e, come l'alzavola, prese la via degli orizzonti. = lat
tiro (diretto o indiretto) secondo la distanza del bersaglio. ojetti,
gli istrumenti per dare il livello, la direzione e l'alzo. =
, che sa farsi amare (per la bellezza, il garbo, la grazia,
(per la bellezza, il garbo, la grazia, la gentilezza), che
, il garbo, la grazia, la gentilezza), che ispira amore o simpatia
che è più umana, e questa è la giustizia. maestro alberto, 79:
, 79: costui congiugne i popoli e la gente / con amistade amabile e santa
: amabili donne, come in noi è la pietà commendata, così ancora in noi
in noi è dalla divina giustizia rigidamente la crudeltà vendicata. torini, 301: non
piccoli rivi. firenzuola, 545: la complessione vostra..., fatta dalla
di avere addormentato animo e sonnacchioso; la qual cosa ci rende poco amabili a coloro
ella non fosse amabilissima da chiunque la vede, o la sente pur nominare.
da chiunque la vede, o la sente pur nominare. l. salviati,
allor che all'amabile fiorita / stagion la rea dié loco. l. bellini,
i-143: l'uomo che s'acquista la stima di una donna, di rado si
quella, per una certa tempera stravagante che la natura ha data al cervello di quel
amabil sesso. idem, ii-185: la loro infinita superbia e la tracotanza loro smisuratissima
ii-185: la loro infinita superbia e la tracotanza loro smisuratissima... non
sorrisi. nievo, 233: la [sua] conversazione... era
, 891: te [courmayeur] da la gran giurassa da l'ardua grivola bella
. panzini, ii-202: raccoglie [la giovinetta], solamente le rose, discende
con amabile stento. idem, ii-530: la parola marito dipinse sul volto della giovane
]: ancora disse ipocras, che se la vivanda è piacente e amabile allo stomaco
: quella vostra moglie? se pare la amabilità fatta persona! de marchi, 387
, 387: si sforzava di sostenere la conversazione colla consueta amabilità, provocando essa
discorsi. d'annunzio, iv-1-43: la marchesa, facendosi incontro ai due sopraggiunti,
con uguale amabilità. manzini, 10-67: la conversazione, sempre priva di amabilità,
1555) e amac dal 1658. la cit. del pigafetta risale al 1 5
al 1 5 1 9; la ripresa moderna è dovuta al d'annunzio (
. 1827; ma nel primo autografo la frase 'a foggia d'hamac 'portava
dei boschi, che nasceva e moriva con la stessa pianta che l'impersonava e custodiva
, iv-2- 582: bisogna che la nostra anima divenga, a quando a
simile altamadriade per sentir circolare in sé la fresca energia dell'albero convivente. panzini,
amalfi. d'annunzio, 11-866: la rosa dei venti amalfitana, / già
punte, / si consecrava presso la campana. = deriv. da amalfi
l'argento vivo] con l'oro la grandissima convenienza, si abbraccia e si unisce
si unisce con quello fuso; chiamasi la lor mistura amalgama; e di essa
, perciocché, inongendo di detta amalgama la superficie del metallo che vogliono, si
del metallo che vogliono, si pone la cosa indorata ad un proporzionato calore:
di cose diverse 'non è regolare. la crusca novella la registra, dandole per
non è regolare. la crusca novella la registra, dandole per corrispondente una voce
voce anche più strana e più falsa, la famosa * accozzaglia 'trovata dal manzoni
il bronzo, le spalle rotonde, la corazza, l'elmo: qualche cosa di
cui si è perduta ahimè! anche la meno esatta ricetta, ho per un attimo
, da cui spagn. amalgama. la vecchia etimologia che riteneva la voce araba come
amalgama. la vecchia etimologia che riteneva la voce araba come alterazione del gr.
.. è quella stessa, con la quale si spoglia l'oro da tutto quanto
come: * mino si amalgama con la canaglia 'amalgama stranamente, il grave
fu confusione: il mondo morale presentò la immagine del caos. rigutini-cappuccini, 11
e bionde le donne amàle / entro la bella verona, odinici / carmi intonando
, iii-457: cioccolatini... con la amandola dentro. = lat. tardo
lamelle e con anello al piede. la specie buona è quella dell'ovolo (
verrucoso e gambo bianco e bulboso; la tignosa verdognola { amanita phalloides),
, quai gioie / m'apparecchia la notte ch'or aspetto. morando, iii-228
di dimostrarsi. baretti, ii-122: la maggior parte degli uomini, quando hanno un
leonardo, 1-349: muovesi l'amante per la cosa amata come il sugetto colla forma
medesima. idem, 2-76: se la cosa amata è vile, l'amante si
l'ale tue d'òr non mettan fuor la punta. 2. chi è
appellati amanti, / ma pochi son ne la grazia d'amore. dante, conv
congiunge e unisce l'amante con la persona amata... le passioni
amata... le passioni de la persona amata entrano ne la persona amante,
passioni de la persona amata entrano ne la persona amante, sì che l'amore
cotanto amante. intelligenza, 290: la gran bieltà... / ch'ai
quando per tal ventura tutta ignuda / la vide in mezzo de le gelide acque,
gelide acque, / ch'a me la pastorella alpestra e cruda / posta a bagnar
e adorni di casta vergogna, infin che la lunga consuetudine fa gli animi esser eguali
le cose sono amate; alcuna per la virtù dell'una, e alcuna per
virtù dell'una, e alcuna per la potenza dell'altra, secondo che la cosa
per la potenza dell'altra, secondo che la cosa amata è, e similmente l'
3-6 (318): e conoscendo allora la donna quanto più saporiti fossero i basci
amante che quegli del marito, voltata la sua durezza in dolce amore,..
. idem, 2-40: l'amante scolpisce la figura dell'amato nel suo animo.
un certo specchio, nel quale riluce la imagine dell'amato. savonarola, iv-458
però uno amante sempre vorrebbe stare con la cosa amata, e gli amanti insieme vorrebbono
, 55: l'amore fa che continuamente la vita muoia e viva la morte de
che continuamente la vita muoia e viva la morte de l'amante... non
... non si può credere la grandezza del dolore de l'amante, se
l'amante de l'amato deve / la vita amar più della propria. idem,
abbia a sprezzar d'amor l'arco e la face, /... / né
l'agnelle. idem, 7-235: ama la terra il delo, e 'l bel
vaghi rai, / corsi a mercar la bella preda, amante. forteguerri, 22-31
garzoncel, come inesperto amante, / la sua vita ingannevole vagheggia / e celeste beltà
l'amante. verga, i-46: la sera andarono a spasso l'ultima volta.
avrebbe potuto essere un'amante deliziosa per la carne e per lo spirito. deledda,
palazzeschi, 4-144: conduceva a mano la sua bella macchina,...
. arici, 106: e queta la giovenca iva frattanto / pascendo erbe e
12-109: questa è orazione, per la quale i fiorentini... la tua
per la quale i fiorentini... la tua eccelsitudine amantissimamente destano.
occhiata sul tavolo... ripresi la sciocca fatica di amanuense. cicognani,
dell'amanuense: il pelo al pennino, la carta che suga. cardarelli, 6-51
ha aggiunto in grossi ed incerti caratteri la parola: disperso. gramsci, 157:
preferisco pensare che ti sia venuta meno la collaborazione di un amanuense di buona volontà
, 1-3: vostr'orgogliosa ciera / e la fera sembranza / mi trae di
ii-137: or ti rimembri, bella, la dia / che noi fermammo la dolze
, la dia / che noi fermammo la dolze amanza. guido delle colonne, ii-162
e vivo in allegranza, / ca per la vostr'amanza, / madonna, gran
: bella, per grande orgoglio / de la vostra fiereza, / miso di fin'
freno curre en precipitanza: / sì fa la falsa amanza senza vertute, andare.
, ce for tante gettate, / veder la no- vetate, cristo novo piagato.
cristo novo piagato. idem, 71-78: la smesurata amanza / de lo core 'nfocato
/ che quella è vertù vera, tener la mente intera, / non per paura
339 [par., 4-118]: la quale [beatrice], essendo la
la quale [beatrice], essendo la sacra teologia, è la divina sapienza:
, essendo la sacra teologia, è la divina sapienza: onde ottimamente la chiama
è la divina sapienza: onde ottimamente la chiama amanza del primo amante, idest di
amanza. passavanti, 51: la notte vegnente essendo egli coricato con una sua
o cavalieri, / ch'io sono la tu'amanza a sta fiata. idem
troveria una sì bella amanza / come è la mia gentile damigella; / e quella
né sopravegnente bisogno di cose né altra aversità la ti faccia cambiare. bar etti,
donne fede punito dell'obblio in cui la desolata amanza ha mandato. parini, giorno
quando, raccolta / dall'un lato la cappa, contegnoso / guida l'amanza a
aferesi { l'amanza, lamanza, la manza). cfr. b. cavalcanti
grossolana e si ottiene un alcaloide (la sparteina) usato in medicina come diuretico
chiamarono amaraco quello che l'egitto e la siria chiaman sansuco... l'amaraco
dee., 2-7 (198): la donna amaramente e della sua prima sciagura
dee., 4-5 (426): la giovane destatasi, e dando fede alla
quanto lungo errore / istato son con tutta la mia gente. ariosto, 13-35:
'l nostro re, che vien piangendo / la morte di suo figlio amaramente. tasso
a far ghirlande di verno. tutta la sua natura è divisata nel nome, essendo
. idem, 897: e sovra la sua bianca e fredda pietra / gigli narcisi
, vago d'esser reciso / da la nova d'amor parca innocente, / parea
/ parea da man sì bella amar la morte. idem, 6-132: ne'fior
e giacinto. stigliani, iii-294: ride la calta in fronda, / il soave
, e di viole / tanta era ivi la copia, ed eran tanti / i
. monti 167: poscia al crin la corona del vivace / amaranto immortai,
, 258: sotto il suo piè fioria la primavera, / e giacinti e melisse
lustrali / amaranti educavano e viole / su la funebre zolla. manzoni, 26:
zolla. manzoni, 26: or la viola, / or la rosa coglieva,
26: or la viola, / or la rosa coglieva, or l'amaranto.
farne. montale, 15: entra la luna / d'amaranto nei chiusi occhi.
scialle sul dorso. pratolini, 2-39: la coperta di raso amaranto, col risvolto
; sentire il culto, venerare (la virtù, la giustizia, la verità
il culto, venerare (la virtù, la giustizia, la verità).
(la virtù, la giustizia, la verità). tesoro, volgar
, volgar., 6-49: ciascuno ama la sua fattura più ch'egli non è
vedemo che 'l suo contrario, cioè la ingiustizia, massimamente è odiata. idem
l'anima sua, cioè di fare la sua propria volontade, che non è altro
se medesimo col proprio amore, sì la perderà. petrarca, 53-29: l'
2-1j: ciascuno quella cosa ama, per la bellezza della quale si maraviglia. idem
prima si desidera e, di poi che la cosa desiderata s'è ottenuta, l'
più ch'ella si voglia, amiam la vita. idem, 11-7: te genitor
entrando nelle tenebre di questo corpo smarrì la verità, e perché sopra ogni altra
., 2-5 (160): per la sua bontà e piacevolezza vi fu ed
ha amato. varchi, 8-2-140: la costui professione... era d'amare
palazzeschi, 4-156: lo amava [la madre] con quella forza per cui
fede / mi rispose in volgare / che la forza d'amare / non sa chi
d'amare / non sa chi no la prova. novellino, 99 (159)
poco, l'amerò; e se appresso la morte s'ama, non mi rimarrò
amore; e conseguitolo,... la 'ndusse a dar veleno al marito.
tasso, 2-28: ahi! tanto amò la non amante amata. idem, 16-15
amata. idem, 16-15: cogliam la rosa in su 'l mattino adorno /
seren perde, / cogliam d'amor la rosa: amiamo quando / esser si puote
ii-791: fatemi amare ancora, poiché la vita è amore, e senza amore è
/ l'orno per l'orno e per la salce il salce / e l'un
sospira. marino, 7-235: ama la terra il cielo, e 'l bel sembiante
drizza qua il tuo corso: ama la riva, e concedi che la palmula
: ama la riva, e concedi che la palmula rada i sassi da la parte
che la palmula rada i sassi da la parte sinistra. alberti, 254: l'
. s. borghini, 1-3: la curiosità umana s'impigrisce; amano d'
del nostro vocabolario siamo costretti ad amare la moglie, come si ama il rezzo
desinari. fogazzaro, 2-368: non la chiamò... figurandosi che non amasse
amava più di muoversi, di vedere la luce. viani, 14-325: gli accattoni
i ricchi. slataper, 1-125: la mia scure è bella, col manico
, 50-1: ma egli dee amare piuttosto la signoria a sé, che ad altrui
, sì veramente ch'egli insieme conoscesse la fede. beltramelli, i-28: seguitemi.
. soderini, ii-343: ama [la senapa] la terra che sia bene
, ii-343: ama [la senapa] la terra che sia bene arata. b
, 1-5-21: senza troppo individuare, la coltivazione toscana ama di mettere insieme più
tutti gli artefici s'amano insieme per la similitudine del mestiero. marsilio ficino,
/ ch'amareggiare al fin non te la voglia. segneri, iii-2-170: adoperate qual
. figur. rattristare, addolorare; offuscare la gioia. g. cavalcanti,
quello i tanto desiati sponsali [con la murena], che in fine consumati,
da un uguale può bensì molto amareggiare la vita allo scrittore, ma non può
nostri dì mortali. leopardi, ili-io: la sua assenza che lascia un gran vuoto
intollerabile, se non conoscessi ciò, che la cagiona. vedendo che essa ha per
, ecco rinnovellati quei dolori che amareggiarono la nostra prima gioventù. carducci, ii-8-187
e a calunniarmi. panzini, ii-84: la curia gli amareggiò con gratuita crudeltà la
la curia gli amareggiò con gratuita crudeltà la vita terrena. gentile, 3-153: ogni
foce). ariosto, 8-26: la fune indi al viaggio il nocchier sgroppa,
5-198: o pur ti senti amareggiar la strozza, / come se dessi verbigrazia un
paradiso di un attentato così orgoglioso contro la persona di cristo. =
: il condottiero di eserciti, non solo la roba, l'onore e la gloria
solo la roba, l'onore e la gloria, ma la vita medesima alla.
l'onore e la gloria, ma la vita medesima alla... da lui
); specie di salvia, come la scarleggia { salvia sclarea).
erano stati invitati alla veglia dal sindaco. la moglie aveva servito l'acqua con le
calvino, 1-105: pensò di far la sua provvista prima d'andar- sene,
[cruscai]: e se procede [la colica] da collera, avviene sete
pecchie dall'amarezza del timo sanno trarre la dolcezza del mèle. g. del papa
. non vedete che mi si torce la bocca, mentre parlo? idem,
pensier sovente adombra / il tuo gioir, la tua beata sorte? segneri, ii-26
pieno. foscolo, ii-2-389: la dolcezza c'inebbria per alcune ore; e
annunzio, iv-1-103: talvolta, contro la donna lontana, l'invadeva una bassa ira
, iii-642: dolenti rughe scendono su la bocca e disegnano ima inespressa amarezza.
terra calecù] è molto simile [la gomma di castagno] nell'odore e nel
iacopone, 41-47: non aver dubitanza de la recezione [in paradiso];
sustanza e virtù, che chi ne beve la mattina una delle dette ciotole..
... per tutto quel giorno se la può passare senz'altro mantenimento. spolverini
etiopica dell'amhara. -in particolare: la lingua semitica derivante dall'antico etiopico.
varietà, tra cui il narciso, la belladonna, il bucaneve, l'amarilli,
). giamboni, 2-67: la rena di mare... de'essere
amaritudine di esso beveraggio, ma piaceci la sanità, la quale riceviamo per essa amaritudine
beveraggio, ma piaceci la sanità, la quale riceviamo per essa amaritudine. boccaccio,
8-6 (268): sì tosto come la lingua sentì l'aloè, così calandrino
così calandrino, non potendo l'amaritudine sostenere la sputò fuori [la galla].
l'amaritudine sostenere la sputò fuori [la galla]. palladio volgar., 1-45
. di ciò, imperocché egli sente pure la sua propria amaritudine, in che egli
propria amaritudine, in che egli ha la lingua rinvolta, con la quale si
egli ha la lingua rinvolta, con la quale si gusta, e non quella del
ma perch'il vin vecchio, perdendo la dolcezza, acquista quella forza piena d'
amara. panzini, ii-160: [la birra] quella acquosa amaritudine tedesca,
... no, io non la berrò! 2. figur.
3-15: ma, come dice boezio, la dolcezza della grandezza umana di molta amaritudine
fra giordano, 1-98: questa medicina è la penitenzia, la confessione, e l'
: questa medicina è la penitenzia, la confessione, e l'amaritudine, e 'l
dante, conv., iv-xxv-10: la verecundia è una paura di disonoranza per
57: oh, come di molte amaritudini la dolcezza della umana felicitade è bagnata!
amaro dolore. anighetto, 216: la dolcezza della mia viuola è convertita in
di lagrime. idem, 219: se la natura voleva ch'io sostenessi tanta amaritudine
una novella non meno vera che pietosa; la quale, ancora che lieto fine avesse
, 3-7 (323): e vide la sua donna sedere in terra in una
..., i'ne voglio avere la consolazione e l'amaritudine per potere riparare
s. bernardino da siena, 978: la mia cosa quando io la lasso,
978: la mia cosa quando io la lasso, m'è amaritudine amarissima: però
il pensare a questa prossima festa, che la nostra marchisana cità de far se appresta
comparire secundo io vorrei, e corno a la nostra condizione e tua grandissima presenzia e
: quanto più di maggiore amaritudine è la ingiuria, tanto più richiede aspra la vendetta
è la ingiuria, tanto più richiede aspra la vendetta. lorenzo de'medici, i-33
in questo desiderio e timore si mostra la mistione sopradetta della amaritudine colla dolcezza,
presuppone l'amaritudine, e il desiderio la dolcezza. savonarola, iii-212: la vera
la dolcezza. savonarola, iii-212: la vera delettazione debbe essere sanza mescolanza di
.., non già che avesse perduta la sua amaritudine, ma insieme con essa
don abbondio fece di tutto per nascondere la noia, che dico? l'affanno e
dai trent'anni che aveva trascorsi tra la selva e la semina, la forca e
che aveva trascorsi tra la selva e la semina, la forca e la lettiera
trascorsi tra la selva e la semina, la forca e la lettiera delle pecore.
e la semina, la forca e la lettiera delle pecore. = lat.
216: quel sapore amarissimo imprimamente caccia la dolcezza. boccaccio, dee.,
avrà il porco, non potrà mandar già la galla, anzi gli parrà più amara
(268): calandrino, se la prima [galla] gli era parata amara
vergognandosi di sputarla,... la tenne in bocca. idem, i-307:
sensorio della lingua guasto, giudicano per amara la cosa dolce. ricettario fiorentino, 3-44
, come lo stesso spirito animale per la diversa qualità e senso. di capua,
c. dati, i-400: dentro [la pesca] vi si racchiude mandorla oltre
molti giorni. marchetti, 2-197: la semplicetta età resta delusa / dalle mal caute
, ii-940: una sete amara gli intossicava la bocca. 2. per simil.
quando sotto tonde sicule / correrai, la sua acqua non tramescoli / amara dori
che dal pastore / d'amaro fumo è la caverna offesa. ojetti, i-154:
doloroso. latini, ii-92: come la fornace / prova toro verace, /
/ prova toro verace, / e la nave lo mare, / così le cose
co mal vidi, amaro amore, / la sovra natoral vostra bellezza! tesoro volgar
. idem, conv., i-vn-3: la vera obe- dienza... vuole
essa è beatitudine de lo 'ntelletto, la sua privazione è amarissima e piena d'ogni
e forte / che nel pensier rinnova la paura! / tant'è amara che poco
fu per lei amara / in urica la morte. idem, purg., 3-9
quella parte onde non ha riparo / la picciola vallea, era una biscia, /
e spirto santo; / e sì alluminiate la mia mente, / ch'i'possa
. m. villani, 5-47: [la gente della terra] sentendo le galee
galee partite... presono sicurtà, la quale tosto tornò loro amara. trattato
sollecitudine, chi potrebbe credere o pensare che la tua dolce radice producesse sì amaro fratto
idem, iv-113: come mi furono già la tue lagrime dolci! ma ora conoscendo
l'uomo vorrà essere spirituale, tanto più la presente vita gli diventerà amara. michelangelo
poco. della casa, 619: così la ragione, che per sé è dolce,
/ d'esser sempre presente / e la mia bella silvia; / e bevea
/ ch'intese l'amarissima novella / de la tua morte, tramortir d'affanno.
chiuse il dolore; / sì che tornò la flebile parola / più amara in dietro
liberiate amara. campanella, i-183: la morte è dolce a chi la vita
: la morte è dolce a chi la vita è amara. artale, iii-405:
è amara. artale, iii-405: sia la notte che strinse i vostri nodi /
danno e con le beffe, figuriamoci se la gli deve parere amara. leopardi,
! idem, 10-61: amarissima allor la ricordanza / locommisi nel petto, e
. giusti, 2-224: sentìa nell'inno la dolcezza amara / de'canti uditi da
manifestazioni interiori le quali mi paressero fornire la prova della malvagità fondamentale umana. idem
entro di me una ripugnanza amara come la nausea. deledda, ii-690: il
. deledda, ii-690: il pianto la soffocava, più amaro dell'acqua del
): appresso ciò poco dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto.
, 12 (54): poi che la mia beatitudine mi fue negata, mi
, in solinga parte andai a bagnare la terra d'amarissime lagrime. petrarca,
il dolore, / sì che tornò la flebile parola / più amara in dietro a
moravia, i-253: donde gli veniva la piega un po'amara che s'incurvava agli
i suoi occhi grigi ridiventavano protervi, la sua bocca riprendeva la piega amara del
ridiventavano protervi, la sua bocca riprendeva la piega amara del disprezzo. 7
], ed a lui sempre / la forte bile sopra il naso siede. manzoni
contro alla medesima persona. -avere la bocca amara: avere la sensazione del
-avere la bocca amara: avere la sensazione del sapore amaro. -al figur
amara. d'annunzio, iv-1-119: la bocca ancóra amara delle profferte ingiurie.
rassegnare. bembo, 1-16: per la qual cosa non si debbono ramaricar gli
a subire. déledda, ii-166: la vedova cercò di raddolcire alquanto il calice
dolce si conosce per l'amaro, / la notte per lo dì e 'l mal
. che l'amaro dell'aloè e la vivacità di un dato brillante, sorpassa il
gentile / stato del mio non è sotto la lima, / sì dolce è del
/ sì dolce è del mio amaro la radice. bembo, 1-16: perciò che
, 28-9: amaro e noia / la vita, altro mai nulla; e
l'amaro / del riso ti lasciò presso la bocca, / ritrovo il tuo sapor
una rimescita di vino da cui egli faceva la spola: bottega rimescita, rimescita bottega
: bottega rimescita, rimescita bottega. la sera lo tenevano in due. la
la sera lo tenevano in due. la mattina beveva l'amaro dei frati. gramsci
7-2-3: questa lettera che ho avuta, la quale m'è pure alquanto amaretta stata
sorta [di tortore] che hanno la penna gialla, ma non sono così buone
ma non sono così buone, avendo la loro carne di sapore amarogno. forteguerri,
. / e perché vuota e lieve sia la canna, / perché il salcio polputo
perché amaro sia il fiel, dolce la manna. d'annunzio, ii-724: non
d'annunzio, ii-724: non s'inghiotte la ragia. / ma se la mastichi
inghiotte la ragia. / ma se la mastichi negli ozii, / quantunque ha sapore
, 2-107: quando cercavo respiro sotto la pianta, ne veniva un odore amarognolo
: giudicando i censori che ella [la crusca] avesse, anzi che no,
non vollono gli accademici, che con la nostra si mescolasse. buonarroti il giovane,
caro pietro metastasio,... poiché la virtù ha un saporino piuttosto amarognolo,
a un tratto,... me la faceste bere tutta d'un fiato.
. pier della vigna, ii-116: la morte m'este amara, che l'
pallamidesse, v-293-48: fa come a la donzella, / ch'à l'unicorno preso
e fallaci felicità temporali, che dopo la soperchia allegrezza segna soperchio amarore.
. c. dati, vii-186: la censura del casa, come si dice,
che crudele ed amaroso amaro / ne la perdita tua gustar dèa core. =
amarulenta / assaporai l'orìgano e la menta. = voce dotta,
iacopone, 81-4: amor, la tua amicizia è piena de letizia;
. fra gidio, 1-124: per la sua figliuola possiamo intendere la virtù amativa
: per la sua figliuola possiamo intendere la virtù amativa, cioè la dilezione. iacopone
possiamo intendere la virtù amativa, cioè la dilezione. iacopone, 81-39: amore
luce ad onnia che ha luce: / la luce non è luce, lume è
dante, conv., iv-xvn-5: la sesta [virtù] si è amativa
] si è amativa d'onore, la quale è moderatrice e ordina noi a li
petrarca, 24-11: ché non bolle la polver d'etiopia, / sotto 'l
dee., 10-8 (467): la quale [onesta povertà], se
verdi selve. tasso, 7-19: ne la scorza de'faggi e de gli allori
chiabrera, 3-2-58: avea [ridolfo] la terra, che 'l grand'arno
zaffiri ha negli occhi, e ne la bocca / i rubini e le perle?
rasponi, questo è quanto posso dire per la relazione mandatami. savioli, 750:
vantato, vantata: l'uomo amato, la donna amata. fra giordano,
marsilio ficino, 2-39: una solamente è la morte nell'amore reciproco: le resurrezioni
l'amato, ed essendo l'amato la parte più nobile di questa unione e
nobile di questa unione e l'amante la manco nobile, naturalmente l'amante non
680: tu non mi potevi far la maggiore ingiuria, avendomi con questo colpo
ad un tratto e l'amata e la roba. gelli, 5-3-7: tutti gli
, / onde l'amante ottien doppia la vita! / l'una quando l'amata
10-8: esso sottrae dai suoi amati la presenza della bellezza sua. ottimo,
gravemente ne scampavano pochissimi, o per la violenza del fuoco, usandosi archibusi assai
: grandi e popolani e mercatanti, e la maggiore parte amatori di parte guelfa e
men buono investigatore di chi piena aveva la borsa, che di chi scemo nella
viii-1-16: se bella fia reputata [la moglie], chi dubita che essa subitamente
molti amadori, de'quali alcuno con la sua bellezza, altri con la sua nobiltà
con la sua bellezza, altri con la sua nobiltà, e tale con mara-
a tutte coteste figliuole speciale orazione per la pace... e per me
ardente fiamma. guicciardini, i-262: la loro repubblica [di venezia] amatrice
cellini, 2-81 (441): la quale [patria] era governata da un
questa mia opera] l'altezza vostra con la sua solita benignità; e se ci
anzi un uomo fatto apposta per amare la gente dotta e dabbene. cesarotti,
. d'annunzio, ii-814: ahimè, la vigna è piena di languore / come
popoli; e già presso gli antichi la spiritosa bevanda aveva i suoi appassionati amatori.
giacomo da lendini, v-86-1: molti amadori la lor malaria / portano in core che
: poi che de le donne è la più giente, / più ricco dono aio
iii-xn-13: quasi come druda, de la quale nullo amadore prende compiuta gioia. g
g. villani, 12-75: [la reina] infra gli altri suoi amadori tenea
145: ivi il vano amador che la sua propia / bellezza desiando fu distrutto
: per via di motti assai cortesemente la domandò se ella avesse alcuno amadore.
, un po'rozza, in cui è la donna che parla, e congeda l'
, ii-1-21: poscia il calif gli confidò la cura / dei pensili giardini deliziosi,
ami che sé. alberti, 121: la età ornai matura, di dì in
parole amatorie, con bassa voce parlando la stimolava. marsilio ficino, 2-83:
potevano gli uomini intendere che cosa fosse la vera bellezza, e quello che fosse
modo si dovesse amare: tanta è la potenzia, e sublimità della facultà amatoria.
industrioso. leone ebreo, 33: né la nostra volontà ama secondo che lui è
capo a quattro secoli conserva tra noi la sua prima intatta freschezza. d'annunzio,
2. che eccita la passione amorosa; erotico. guicciardini,
, 88: è ima epistola amatoria, la quale maestro manfurio gli ha composta,
ogni giovane era vittima del filtro amatorio che la natura aveva deposto nel suo sangue dal
dirsi, che possegga, e maneggi la chiave di quella conserva di spiriti, che
l'oste: « ma ci avete la vostra specialità... gli spaghetti all'
nervo ottico, senza che sia alterata la chiarezza esterna dell'occhio).
, cioè che non altera in apparenza la chiarezza di quella sfera. tommaseo,
annunzio, iv-1-584: io mi chinai su la sofferente. ella aprì gli occhi e
nelle parti d'oriente una provincia, la quale si chiamava dell'amazzoni, nella
cento città! d'annunzio, iii-2-336: la femmina amàzone dalla / mammella incesa.
iv-2-957: era un pomeriggio nemboso. la giovine estate combatteva nel cielo come un'
di amazzone, il profilo diritto, la bocca volontaria, la mascella forte. manzini
profilo diritto, la bocca volontaria, la mascella forte. manzini, 7-100:
7-100: per ogni innamorato, sai, la sua donna, anche se è un'
. cavallerizza. colletta, ii-4: la regina... sopra quadriga con abito
di giacomo, i-717: alla porta la piccola amazzone che riscoteva il prezzo dei biglietti
prezzo dei biglietti era già alta come la madre, e il petto sodo le fremeva
colletto maschile. gozzano, 480: la sua persona svelta vestiva con grazia intelligente
'seno, mammella '. cfr. la duplice etimologia popolare registrata da isidoro,
. ornit. pappagallo detto parlatore per la sua vivacità e socievolezza: comprende numerose
numerose varietà, che si distinguono per la diversa statura e per il vario piumaggio
chi reggea nell'amazzonia sede / tolsi la cinta e l'oro ond'era adorna.
sotto il capo ei s'abbia / la sàgari amazònia, la materna / arme,
ei s'abbia / la sàgari amazònia, la materna / arme, e sia solo
: un torso amazzonio si scopriva sotto la camicetta sciolta. = voce dotta,
ritirarsi qui su quest'amba, per ordinarvi la rivoluzione. pascoli, 881: la
la rivoluzione. pascoli, 881: la luna / risplende su l'ambe lontane.
1-119: quelli di roma volevano far la guerra, e l'avrebbero fatta fare
pistoiese, deriv. da abbacare con la m di lambiccare. ambage, sf
rosei veli. idem, ii-208: la danza / fingea con ambagi infinite / il
17-31: né per ambage, in che la gente folle / già s'inviscava.
or, poi che tolta m'è la santa luce, / che ne mostrava la
la santa luce, / che ne mostrava la via nell'ambage, / veggo restarmi
e d'ambagi. leopardi, i-571: la lunghezza, e strettissima e fortissima legatura
: s'affigge con aperta bocca / la contadina, quando a lei pensosa /
, quando a lei pensosa / de la quartana del marito apprende / affetto lui di
attonita ravvolge. oriani, 1-600: la politica... personale dell'imperatore
classicismo di denis è l'oggettivismo, la scuola, l'arcaismo. luzi,
ebbero saviamente e bene proposta e detta la loro ambasceria, la fede cristiana.
proposta e detta la loro ambasceria, la fede cristiana... si mosse alla
, per li quali fosse cortesemente domandata la figliuola der re. boccaccio, i-244
non volìa. idem, 254: la madre, che sapea per ve- ritade
, che sapea per ve- ritade / la sua tornata, fece ambasceria / a tutti
dante, inf., 24-52: la lena m'era del polmon sì munta /
ambascia è troppa copia d'alito, la quale molto offende chi sale per luoghi
.. se non fusse già che la persona avesse tossa, o asma, o
come d'ambascia di caldo, chiamò la fante, che le desse da bere un
è ito sino al cielo, perché tra la ambascia dello apportatore e il fascio grande
egli poi, che no 'l sostenta / la gamba, offesa troppo ed impedita,
da noi toscanamente si chiama asima, la quale è ima difficoltà di alitare, che
mattina, / senza far motto altrui, la patria lascia /... /
patria lascia /... / la donna che del cor gli era regina,
regina, / già non oblia per la seconda ambascia. segneri, iii-3-214:
fatica, dell'ambascia e del lavoro la festa, la pace e la vacanza.
ambascia e del lavoro la festa, la pace e la vacanza. forteguerri,
del lavoro la festa, la pace e la vacanza. forteguerri, 22-21: ma
pensiero / tra tante ambasce mi reggea, la speme / di narrartele un giorno.
sole mi dardeggiava cocentissimo sul capo, la terra mi si sfregolava sotto i piedi
mi si sfregolava sotto i piedi per la grande arsura, ed io di nulla
ed io di nulla mi accorgeva per la grande ambascia che mi tumultuava dentro.
è? » chiedeva con segreta ambascia / la trista madre. pirandello, 5-49:
ammonii a non prepararmi nuove ambascie per la stregata luna di marzo. emanuelli,
di marzo. emanuelli, 1-141: la faccia stravolta da una furiosa ambascia,
ambasciare, intr. anche con la particella pronom. (ambàscio).
giordano [crusca]: lo trovò per la strada, che fortemente ambasciava. sannazaro
missione diplomatica. -per estens.: la persona incaricata di trasmettere un messaggio.
villani, 12-108: sentendo i fiorentini la venuta del re d'ungheria...
a'cardinali solenne ambasciata, a inducere la chiesa contro alla grande tirannia dell'arcivescovo
, il quale era in ambasciata per la pace a roma. n. capponi,
, 1-74: il legato voleva seguitare la pratica della pace con le ambasciate tutte che
a rimino gli spuosono l'ambasciata, la quale ambasciata e risposta fu nella forma
ven- nono a firenze, e spuosono la loro ambasciata solennemente dinanzi a'signori,
andò in persona... a sporre la sua ambasciata. idem, 2-20:
persona doni e ambasciate, né mai la detta donna volse ricevere o udire nulla.
sollecitata. firenzuola, 467: andò subito la bar- biera a casa dell'amica,
biera a casa dell'amica, e ancorché la trovasse nello stato che voi medesimi avete
2 (io): li ambasciadori fecero la domanda loro, e videro fi costumi
domanda loro, e videro fi costumi e la corte; poi, dopo pochi giorni
grande festa. testi fiorentini, 182: la mattina, al punto del die,
libertà a'suoi ambasciadori di potere fermare la concordia. idem, 4-70: fu dato
concordia. idem, 4-70: fu dato la balia di pieno sindacato a tutti e
piacque a fiorio di significare al padre la sua felice tornata per convenevoli ambasciadori.
e ne le pubfiche solennità dee a la grandezza del suo signore aver riguardo; ma
ch'ancor sia ambasciatore, dee ricordarsi de la sua propria e naturai condizione e la
la sua propria e naturai condizione e la convenevolezza de la publica persona in guisa
e naturai condizione e la convenevolezza de la publica persona in guisa accompagnare con quella
persona in guisa accompagnare con quella de la privata ch'egli si mostri piacevole con
. idem, iii-131: scrivo a la signora ambasciatrice. vostra signoria le darà
signora ambasciatrice. vostra signoria le darà la lettera. carletti, 215: portano inoltre
incanto. magalotti, 7-38: viene la memoria dei buccheri datami in vienna dalla
del gran re di danimarca a chiedere la tua mano di sposa. baldini, 4-192
ambasciatori, che annunziano l'eccellenza de la gloria e maestà de dio. segneri,
sua gioia, non s'indusse a dar la risposta all'ambasciadore celeste. manni,
da lei ai sommi pontefici a richiamarne la sede, traile quali quelle dell'ultima
trionfavano... tenendo ostaggi va, la b, la x che erano andate
. tenendo ostaggi va, la b, la x che erano andate ambasciatori..
dee., 4-3 (414): la maddalena... per un cauto
, 30-1-289: cosa divina adunque è la favella, ambasciatrice e spositrice della ragione
novità di non vedere l'ambasciatore promesso, la fece risolvere. alvaro, 2-77:
che messer bernabò aveva ciò fatto per la strutta e dolorosa apparenza del suo ambasciadore
este nuare quanto si potesse la reputazione di quell'amba- sciadorìa, non
ma per milano, e comandatogli facesse la via di quivi. = deriv
: da cui tu più potrai apprendere de la prudenza e de la gravità convenevole a
potrai apprendere de la prudenza e de la gravità convenevole a gli ambasciatori [variante
degli albanzani, 2-475: una vedova per la morte di un suo giovanetto figliuolo,
: ma lascia, lascia pur, ché la bertuccia / ne vorrà cavar l'acqua
guida, e così cadranno ambedue ne la fossa *. idem, inf.,
s'è che pò beare altrui / co la sua vista, o ver co le
. sannazaro, 4-80: pastori belli de la persona, e di età giovanissimi:
discernere quale fusse stato più prossimo a la vittoria, amboduo giudicò degni di somma
ambidue, / l'amante cupidissimo e la ninfa. rajberti, 2-29: la diligenza
e la ninfa. rajberti, 2-29: la diligenza si move; con ambedue le
. ambedue si vergognavano a non avere la forza di uccidere. moravia, v-82:
senza consenti mento di tutta la compagnia. idem, 144: poi del
destrier di spagna / e gente costumata a la francesca. cantari, 237:
annunzio, v-1-954: non avevamo se non la chinea am biante e il
e il cavallo di san francesco, o la vela e il remo. ambiare
i-129: il marito, per cavarle ben la biz zarria del capo,
biz zarria del capo, la fece trottare e ambiare parecchie volte
in qua e in là per la sala, tuttavia porgendole di questo
farlo essi altressì; e potrebbe [la pietra] venire alle mani a loro
, agg. che può usare indifferentemente la destra o la sinistra per qualsiasi lavoro
che può usare indifferentemente la destra o la sinistra per qualsiasi lavoro.
usava l'una mano e l'altra per la ritta. b. segni,
. giocatore di calcio che può colpire la palla di destro o di sinistro con la
la palla di destro o di sinistro con la medesima bravura. = comp.
un tratto ambieggiando attra versar la piazza della memoria de'galant'uomini vostri
ambiente. beltramelli, iii-866: la compagnia era assortita e ottimamente ambientata
figur. galileo, 448: la luna si mostra più luminosa assai la
la luna si mostra più luminosa assai la notte che il giorno, rispetto all'oscurità
concedo che il reflesso dell'etere ambiente la luna gli porge quel poco di rossigno.
. idem, 4-3-15: riuscì tale la compressione della corda tra il cannone ambiente
il vuoto. baldinucci, 84: la maniera di condurre le linee ambienti, a
sopravvenendo il calore ambiente, e disponendo la materia, si risentono quegli estremi residui
trapelando traile due superficie, non impedisca la squisitezza del toccamento. salvini, 39-iv-143:
metafore che le discipline morali prendono con la pala dalle fisiche. nievo, 46:
, 46: onde avvenne che se la mia vita corse come quella degli altri uomini
so; ma io scrivo per dire la verità, e non per dilettare la gente
dire la verità, e non per dilettare la gente con fantasie prettamente poetiche. carducci
tuttavia permane. idem, ii-9-284: la verità è che l'ambiente ha sempre la
la verità è che l'ambiente ha sempre la sua realtà ed efficacia sugli uomini come
cui l'ha tutto il passato, tutta la storia precedente, e perciò solo in
in casa si mangia meglio; ma la trattoria è un ambiente. baldini,
7-115: frequentava i grandi alberghi dove la sua presenza dava un certo tono all'ambiente
degli studi. emanuelli, 1-162: la fresca sensazione che emanava da quel corpo
sono stanze. giocosa, 37: la vecchia padrona disseminò i pochi mobili nei
. imperato, i-18: è [la marga zonite] di natura di cadmia
o confusione della vera attitudine a chi la considera. leone ebreo, 7
adunque che ima verità sia contraria de la medesima verità? solvimi questa ambiguità, che
e con le sentenzie ben distinte esplichi sottilmente la in- tenzion sua, ed ogni ambiguità
... senza che ne nasca la più piccola ambiguità. d'annunzio, iv-
cose oscure. idem, iv-2-508: la sua grazia delicata era un po'contratta
equivoco (che nasconde l'inganno o la perversione). oriani, iii-53:
d'annunzio, iv-1-143: l'ambiguità, la simulazione, la falsità, l'ipocrisia
: l'ambiguità, la simulazione, la falsità, l'ipocrisia, tutte le forme
passavanti, 229: sanza ch'eglino avviliscono la scrittura la quale... con
: sanza ch'eglino avviliscono la scrittura la quale... con vocaboli ambigui e
. con vocaboli ambigui e dubbiosi dimezzando la dividono. idem, 251: e perch'
ambiguo. baretti, i-239: ma la sua lettera è tanto prolissa senza bisogno,
foscolo, ii-2-12: l'età rende inferma la memoria, ambigue le lingue, ed
per lo... signale e prodigio la turba del teatro fazzea grande romore e
con i corpi sicuramente mobili, o la terra, o pure il sole e le
alberti, 65: chi gli aperse la via sì difficile et ambigua? sarpi
et ambigua? sarpi, i-192: la guerra sarebbe riuscita molto ambigua e pericolosa
induce a sospetto circa le intenzioni, la moralità; subdolo, doppio, falso,
una maniera ambigua e irritante; e la curiosità rendeva più pungenti i suoi occhi
ninfa e d'un semidio, stende la sua forma ambigua tra il rifulgere delle
: frequentavamo i locali più ambigui, la gente più balzana. quasimodo, 132:
quasimodo, 132: ambiguo riso tagliava la tua bocca / a darmi pieno soffrire.
amanti a dolce lotta sfida / con la beltà ch'ha in ciel forse il simile
ombre era ambiguo / tra il sogno e la vita. idem, ii-826: novilunio
/ tra il giorno senza fiamme / e la notte senza ombre. idem, iv-2-1029
senza ombre. idem, iv-2-1029: la luce ambigua, ove toro lunare cominciava
pareva farla mediatrice fra il giorno e la notte. idem, iv-2-1253: l'
afosa e umidiccia. vivanti, 7-157: la vedeva venirgli incontro con quel sorriso ambiguo
d'uomini. deledda, ii-1033: la verità sola può salvare la nostra coscienza nei
ii-1033: la verità sola può salvare la nostra coscienza nei suoi momenti ambigui.
momenti ambigui. beltramelli, i-37: [la] sottile bocca piegata sempre in sorriso
in sorriso ambiguo, fra lo scherno e la benevolenza.
corso. d'annunzio, ii-824: la siliqua, che ingrassa la muletta / dall'
ii-824: la siliqua, che ingrassa la muletta / dall'ambio lene. panzini
l'ambio; o il galoppo, anzi la carriera, o la pastura al sereno
il galoppo, anzi la carriera, o la pastura al sereno. fracchia, 843
sull'ambio della bestia, schioccava svogliatamente la frusta. 2. locuz.
testa bassa. ojetti, ii-84: la bestia... gratta un poco la
la bestia... gratta un poco la polvere con l'ugne, poi se
alla mula. idem, 24-22: la torrei nel letto proprio, / ma ella
cecchi, 1-1-146: ve'costei con chi la pratica! / che sì che questa
il portante. fiacchi, 155: quando la scimia / ebbe carpito il lume,
di carità per salute del prossimo ambisca la prelatura, e poi a se medesimo
,. e solo di sé lasciò la meraviglia, e 'l duolo / a lui
: se mi avesse / lasciata il ciel la figlia amestri, a lei / ti
giusti, i-212: così barcollo e passo la vita tra l'ambire e il riconoscermi
contrizione. d'annunzio, iv-1-395: la nostra grande e strana passione è conosciuta;
alto gaudio a cui possano ambire su la terra gli eletti: rinascere conscientemente.
. c., 38: non ebbono la signoria, anzi furono condannati per una
d'ambito. bembo, 5-2-299: per la qual cosa si potè conoscere l'ambito
potere. nardi, 2-106: fu allora la prima volta proposta la legge dell'ambito
: fu allora la prima volta proposta la legge dell'ambito al popolo. tosi,
tirannide portavi / soltanto il peso; ma la infamia e l'onta / n'erano
mertati ferri. imbriani, 1-179: se la radegonda avesse potuto leggergli in core!
avesse potuto leggergli in core! et indovinare la stizza, il rovello, con cui
qualche personaggio qualificato, di transito per la città, facesse scalo ai suoi venerdì
in un soggetto di impulsi contraddittori verso la stessa persona o situazione; tendenza a
l'arrogantia v'aletterà, ma quanto la virtù vostra et gratia de'cittadini vi darà
hanno molto bene imparata, ma hanno la penitenzia appresso del peccato, perché non
. " " e benché per molte cause la vista nostra poco discema, pur sopra
e detestabile che ha per unico fine la grandezza, come hanno communemente e prìncipi
prìncipi, e quali, quando se la propongono per idolo, per conseguire ciò
, 573: [allento] un poco la briglia alla mia ambizione, che gode
grattarvi le orecchie e co 'l gonfiar la vostra ambizione. achillini, iii-172:
parte nel ministero trova o può trovare facilmente la via di sattollare la sua ambizione e
può trovare facilmente la via di sattollare la sua ambizione e la sua avarizia, che
via di sattollare la sua ambizione e la sua avarizia, che come tu sai
indissociabili dall'ambizione amareggino ed accorcino piuttosto la vita. idem, ii-2-145: la
la vita. idem, ii-2-145: la passione della gloria degenera sì fattamente,
ambizione e l'orgoglio versano tenebre su la mente più illuminata. idem, v-34
questo fondamento dell'ambizione, che è la gran molla che renda operoso l'amor
: concorrere efficacemente a constituire in italia la prosa narrativa e descrittiva moderna: ecco
prosa narrativa e descrittiva moderna: ecco la mia ambizione più tenace. panzini, iii-
d'un onesto padre di famiglia? la felicità della propria figliuola, ne convenite
, dell'ambizione. e ho considerato la mia esistenza a scopo di fama.
. idem, ii-985: l'ambizione era la mia passione di quel tempo: diventare
di superarli. bacchelli, 2-9: la naturale ambizione del romanziere è che il
. godo; / ma quest'ambizionetta non la lodo, / farsi porre in
. nievo, 50: cresciuta la banda, era cresciuta in lei di pari
, 54: le lodi talvolta la spronavano a mostrarsene degna; ma poco
. cfr. cesarotti, i-38: « la voce latina ambitio non ha niente
opera. b. segni, 116: la quale in questo mede simo
essa vita, e che non possegghino la utilità e bellezza del mondo. savonarola
nuove desiderosissimo. guicciardini, 104: la ambizione non è dannabile, né da
o dignità. caro, 15-i-254: procuratemi la grazia di monsignor reverendissimo vostro, della
uomini mediocri. marino, 207: apra la ricca sfera / pavon vago e gentile
'l seno e 'l volto) / da la bellezza de le rose offesa; /
cuor nutrite. pisani, iii-451: su la gonna a bere- cintia ordita, /
ambizioso in repubblica non abbia per meta la gloria più assai che la potenza?
abbia per meta la gloria più assai che la potenza? e che l'ambizioso nella
tirannide si proponga altra meta, che la potenza, la ricchezza e la infamia?
altra meta, che la potenza, la ricchezza e la infamia?..
, che la potenza, la ricchezza e la infamia?... quindi,
onori senza potenza. bertola, 260: la riva destra, quasi ambiziosa di mover
per riscattarle, ambiziose di veder trionfare la propria forza traboccante simile a una febbre.
certa splendidezza,... solleticava la vanità dell'ambiziosello. -spreg
vita si contenta di poco, che è la più sana delle ambi zioni
(axolotl), rimanendo tale per tutta la vita. = voce dotta, lat
punite ambe le luci, / ch'a la strada d'amor mi furon duci
gli occhi, 'l mento, la man punge e percote. c. dati
punto né poco in veder quivi la madre spaventata. metastasio, 1-4-159: ambo
: quel felice istante / che la noia o l'amor vi strinser ambo /
gravai d'ambo l'ale / congiunte con la stringa del mio cinto. idem
gli prese una mano, se la mise sul ginocchio, cominciò a
pochi temi. giusti, 2-56: la pappa condita / cogli ambi sognati / sostenta
pappa condita / cogli ambi sognati / sostenta la vita / di mille affamati. verga
chi ci vinse l'ambo fu solo la gnà venera. anzi ci avrebbe preso il
sua voglia, soltanto al modo di lisciare la barba e di far segno: zitto
diceva: « giocate forte e tagliatemi poi la sinistra se non esce *. c
di roma. marotta, 4-76: la disgrazia di don michele fu insignita di
dalla quale non c'è da raccapezzare come la pensi in tale o talcosa, o
/ e lu serviziu de deu faciendo / la lor vita contenendo. liber ystoriarum romanorum
l'uno né l'altro [= né la vecchiaia, né la morte],
[= né la vecchiaia, né la morte], dovendovi pure capitare di necessitade
meglio. marsilio ficino, 2-107: la calamita tira il ferro: l'ambra la
la calamita tira il ferro: l'ambra la paglia: il zolfo 11 fuoco.
1-8 (i-113): conciossi poi la testa più vagamente che puoté, ed al
idem, ii-1384: ed è manifesta la cagione della favola, la qual vuole ch'
è manifesta la cagione della favola, la qual vuole ch'e'nasca in po
dita, in maniera ch'ella riceva la forza del caldo, tira a sé la
la forza del caldo, tira a sé la paglia e le foglie secche che son
foglie secche che son leggere, come la calamita il ferro. i pezzi dell'
ardono più chiaro e più lungamente che la midolla del pino. garzoni, 1-515:
i rami. tutto tremola e scintilla / la rèsina sul tronco è come l'ambra
nel rovescio di un'ambra larga quanto la mano d'un bimbo. idem, ii-567
boreali come l'ambra del baltico, la quale più tardi fece capo ad aquileia.
seno altro non miro / ch'ombra de la beltà che poco dura. marino,
libero, / che a'temperati ardori / la dolce per i barbari / de l'
bra liquida. idem, iv-1-708: la bellezza di venezia è il naturale quadro
aria veneziana. idem, iv-1-829: la pelle aveva un colorito indescrivibile..
ambra aerea. idem, iv-2-617: la lacrimazione assidua delle torce pendule ne'cestelli
pendule ne'cestelli di bronzo che raccòglievano la cera gialla come l'ambra. panzini
3-60: si fece avanti una suora, la più piccina di tutte: bionda e
sono l'acate,... la baripto, la dionisia, la pirite,
,... la baripto, la dionisia, la pirite, l'ambra nera
.. la baripto, la dionisia, la pirite, l'ambra nera. magalotti,
i cristalli, l'ambra bianca e la nera, tra le quali materie non si
.]: ambracane, ambra odorifera, la quale sembra dover essere lo stesso che
tre volte al giorno:... la terza con ima gran dose piuttosto
lasciando vedere con un candore di madonna la sua mammella ambrata un po'lunga come
beltramelli, ii-240: tutta ambrata la finissima pelle, come una seta lucente
arancione ardente. viani, 14-448: la grecia portava agli onori delle sue raffinate
ambrato. baldini, i-800: e la lavanda dal colore ambrato, e il
immortali. petrarca, 193-2: pasco la mente d'un sì nobil cibo /
: un sereno vapor d'ambrosia / da la tua coppa diffuso awolsemi, / o
si sta tra foglia e foglia / chino la fronte e lacero la spoglia. redi
e foglia / chino la fronte e lacero la spoglia. redi, 16-i-9: manna
d'un fiore / l'ambrosia sugge e la rugiada. manzoni, pr. sp
. bembo, 1-152: ella [la mente] data non ci fu, perché
più sempre abbonda, / né de la sete mia manca pur dramma. parini,
il precettor del tenero idioma / che da la senna, de le grazie madre,
carducci, 572: la mantuana ambrosia e 'l venosino / miei
senti'un vento da per mezza / la fronte, e ben senti'mover la piuma
/ la fronte, e ben senti'mover la piuma, / che fe'sentir d'
chi di pomposo e barbaro monile / la bella gola e candida attraversa. monti,
. idem, gr., iii-287: la bionda ebe... /.
/ e dell'altre [immortali] la vaga opra fatale / rorò d'ambrosia;
, 45: sparve / agli occhi lor la boschereccia diva, / e la fragrante
lor la boschereccia diva, / e la fragrante dalle membra effuse / celeste ambrosia,
carducci, 20: cosa di cielo è la mia donna allora / che il roseo
ambrosia irrora. idem, 150: essa la diva, / con le dita d'
, essa da gli occhi / tergea de la mortai giovine il pianto. idem,
oh baci d'una dea fragranti tra la rugiada! / oh ambrosia de l'amore