Grande dizionario della lingua italiana

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vol. III Pag.21 - Da CETO a CETRARIA (54 risultati)

portava una livrea che impegnasse a difenderlo la vanità e l'interesse d'una famiglia

linguaggio signorile e piano in cui luceva la buona tradizione classica. soffici, ii-214:

1-103: l'alto ceto siede, fra la seta e le gemme, affacciato ai

salutare sincerità. alvaro, 7-102: la domenica, poi, la passeggiata era

, 7-102: la domenica, poi, la passeggiata era occupata unicamente da un ceto

verri, i-260: invece di ordinare la riforma delle leggi di finanza a un ceto

d'uomini, che ne avesse già la pratica, s'istituì una giunta.

, i-59: il ceto arcadico ha avuta la sua. manzoni, 24: tu

24: tu, cui non piacque su la via più trita / la folla urtar

piacque su la via più trita / la folla urtar che dietro al piacer corre /

l'acqui se non con far che la sua presenza sia presentita dal ributto de

[il fan ciullo] la pagina ribelle / per seppellir le rondini insepolte

nelle rose. dall'orlo del vassoio, la cetonia s'affacciò; poi procedette

dannoso alle viti e alla segala; la cetonia stictica o funeraria, di

., i-xi-ii: lo malo citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del

citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del mal coltello e del mal sonare

essere arciere mi diedi, e prima con la paura del mio arco...

temistocle alquanti anni innanzi ricusando nel convito la cetera, fu reputato uomo indotto. sannazaro

bembo, 1-21: né altro fu la dilettante cetara d'orfeo, che le vaghe

fiumi da'lor corsi ritoglieva, che la voce d'un di que'primi cantori.

straparola, 3-3: le commandò che prendesse la cetra in mano, e alcuna cosa

questa mia premessa si accomodi a render la ragione del maraviglioso problema della corda della

quinta. marino, 7-60: de la prim'opra il semplice lavoro / fu roza

.. cantava, sotto / a la percossa cetera / palpitandole il sen.

bene, osai di pre- sentarmivi con la cetra, e strimpellando alla meglio, di

/ cetra arguta e gentil, che la traversa / avea d'argento. manzoni,

? carducci, 151: febo / la cetera del duol raffrenatric? / agita in

senz'indugio, e porti / meco la cetra, che non forse il cuore /

vivo achille. panzini, i-754: la dama prese da uno sgabellerò una cetra

cétera / sveglia l'interno tremito / sotto la man che l'eccita. nievo,

passi silenziosi. -sempre! -rispose ella. la cetra d'un angelo non moverà mai

d'annunzio, ii-55: e tutta la ben costrutta / compagine sotto lo sforzo

mi trova tutta in un groppo raccolta ne la sponda, e volendomi porre la mano

ne la sponda, e volendomi porre la mano su la cetera, mi lasciai

sponda, e volendomi porre la mano su la cetera, mi lasciai cadere giuso in

. figur. ispirazione, facoltà poetica; la poesia ai margini; i lobi del

e legger lirica stessa, la tradizione poetica. mente piegati a

faccia rivolta verso / secca è la vena de l'usato ingegno, / e

vena de l'usato ingegno, / e la cetera mia rivolta in pianto. machiavelli

: o musa, questa mia la luce, bianchicci dalla parte opposta (ed

pien dicer gli onori, / bisogna non la mia, ma quella cetra / con

cortese / qualche spirto non manca, / la cetra, che per voi / vezzosamente

e trofei. tasso, 6-i-40: la cetra e i miei non rozzi accenti /

oro. metastasio, 600: fili poi la parca avara / i miei dì mill'

miei dì mill'anni e mille; / la mia cetra e la mia fille /

e mille; / la mia cetra e la mia fille / sempre cara / a

me sarà. algarotti, 2-449: or la cetra e la mano in un mi

, 2-449: or la cetra e la mano in un mi porgi, / or

propizio il fato / d'un altro orfeo la cetera, / se montgolfier n'ha

eolie. carducci, i-709: se la cetera dell'anima sua [del poeta]

peccati, non li nascondere. -racconciare la cetra: intonare le corde. -

cui più non vo'ripetere. -temperare la cetra con qualcuno: accordarsi. f

che con giovanni dello aguto avea temperata la cetera [ecc.]. 4

masi (quantunque barbaramente) la scolopendria vera da gli speziali de

vol. III Pag.22 - Da CETRINA a CHE (47 risultati)

da cètra 'scudo ', per la forma degli scudetti del tallo.

più non tarde, / il soave popon la sua sementa, / il freddo citriuol

sementa, / il freddo citriuol, la zucca adunca. soderini, ii-47:

entra in una state in fiorenza per la porta alla croce, che non fu el

un citriolo. collodi, 318: la sua carrozza sarebbe ridiventata un cetriolo, i

lucertole, i suoi vestiti avrebbero ripreso la forma e l'aspetto cencioso di prima

i-330: davanti alla caserma puntellata, la solita sentinella cenciosa che,..

. verga, 3-60: ora [la mangiacarrube] vedeva che era un bel

le spine un porco riscaldato / con la sua sanguinosa e dura cietta. boiardo

avuto / pei medici sul capo avea la cetta / o ne l'essilio avea lor

: le cose pertinenti al lignaiuolo sono la cetta, il cettolino, coltellazzo, la

la cetta, il cettolino, coltellazzo, la punta, la dolatora, tassa da

cettolino, coltellazzo, la punta, la dolatora, tassa da una mano e da

: l'accetta, laccetta, la cetta. cétto { détto)

e ddesfatto, / ca fao rumpere la lie e lo patto. jacopone, 84-28

. che1 (si pronuncia con la e stretta; con l'apostrofo eh'

relativo. invar. il quale, la quale, i quali, le quali (

forza rallentare il corso, / scemando la vertù che 'l fea gir presto.

certezza ho. ser giovanni, 120: la fanciulla fu desta, e mise un

, / alla femmina il maschio non la face. cellini, 1-12 (45)

(45): questo cartone fu la prima bella opera che michelagniolo mostrò delle

m'ancidi, e cuoci, / snoda la lingua, e movi l'intelletto,

: sol ne apprendi / quel che la dolce voluttà rinfranca, / quel che

i desiri, e quel che nutre / la libertà magnanima. alfieri, 1-855:

e par che ondeggi, / seggo la notte. carducci, 515: sento

ogni vena irmi il sospiro / che fra la terra e il ciel sale e discende

vedevano e con una cifra turchina su la tempia. alvaro, 9-187: entrò una

., 2-8 (227): la donna, contenta molto, si dispose

lecito voi di mettere il nome e la persona mia in campo, che mai

: crediam più opportuno di raccontar brevemente la storia antecedente di questa infelice; quel

il reato della pena, cioè tutta la pena, a che altri è obbligato

petrarca, 128-84: non è questa la patria in ch'io mi fido, /

quando il vetturale ebbe assai sofferto, tolse la stecca con ch'egli lega le balle

: viveva sospirando, pensando e immaginando la notte e 'l dì a'legami in

chiamare quella cosa, che, secondo la umana perfezione, fa perfettamente e con grazia

/ i bei colori / di che la guancia un tempo alma fiorì. marino

ossa, i nervi e le fibre, la carne de'muscoli, le tonache e

che per una parte hanno operato su la religione e per l'altra hanno dalla

nelle instituzioni. d'annunzio, iv-2-500: la loro grazia, la loro desolazione e

, iv-2-500: la loro grazia, la loro desolazione e il loro orgoglio traggono

ti ricorda. 3. con la preposizione sottintesa: a indicare una relazione

addio. m. villani, 2-18: la gente a piè e a cavallo che

avendo voluto fare quello si poteva per la nostra gente, non ne campava testa

storia di fra michele, 52: e la mattina ch'avea andare al martirio,

. machiavelli, 1-86: pigli adunque la illustre casa vostra questo assunto con quello

quell'agevolezza che si vede / gittar la canna lo spa- gnuol leggiadro, /

ordire una trama a machinare il modo che la donna si facesse morire. vasari,

vol. III Pag.261 - Da COFANISTA a COGITATA (13 risultati)

imperative, o assolute): quelle la cui osservanza è inderogabile: tali sono

e viene usato in particolare per indicare la partecipazione dei lavoratori alla gestione di un'

in mano. bruno, 3-898: con la rugata fronte cogitabondo, con erte ciglia

. de roberto, 659: che la domanda traesse troppo violentemente il cogitabondo.

conchiude rettamente [cartesio]... la mente essere una cosa cogitante non distesa

sorelle. b. croce, ii-5-37: la sua sostanza cogitante, o, per

dei vizi, v-536-161: loco c'ene la iniustizia / cum bructa temperanza, /

. alessio, v-30-133: lu patre co la matre et tutta roma / cogitavanu che

di dio; e nel sangue lavate la faccia vostra dell'anima. scala del paradiso

possedere niuno bene, ma cerchiamo diligentemente la proprietà di qualunque bene ci paresse d'

che usa rettamente l'amore, loda la forma del corpo: ma per mezzo di

, siccome io l'ho suaso ne la orazione nuziale, e cogito come debbo

frequent. di agire: * agitare la mente con i pensieri '; cfr.

vol. III Pag.262 - Da COGITATIVO a COGLIERE (50 risultati)

(anche sf., cogitativa): la facoltà del pensare. trattati antichi

trattati antichi, 113: rappresenta quelle cose la virtù cogitativa, la quale è nel

rappresenta quelle cose la virtù cogitativa, la quale è nel mezzo del celabro. boccaccio

detta cogitativa. varchi, 8-1-219: la cogitativa si chiama negli uomini quella virtù

maniera di adoperarla, che è per la fantasia stessa, ovvero anima fantastica,

i più antichi claustrali di occidente, esprimono la potenza cogitativa nel suo grado più semplice

più semplice e popolare, che è la semplice storia, o raccolta di nozioni e

nell'anima dell'uomo altre potenze, come la cogi- tatrice, l'estimatrice, la

la cogi- tatrice, l'estimatrice, la memoria, la reminiscenza. cogitazióne

tatrice, l'estimatrice, la memoria, la reminiscenza. cogitazióne, sf.

: già essendo a dio renduta [la nobile anima] e astrattasi da le mondane

se tu avessi cento larve / sovra la faccia, non mi sarian chiuse / le

gloriosa pace, che caccia dell'anima la tempesta delle perverse cogitazioni. s. caterina

, 1-8: all'uscio della cella porrà la guardia del cane della coscienzia, il

, el quale sempre sta grave e priva la mente di cogitazione e operazione, e

malenconiche. machiavelli, 30: intendeva la opinione loro, diceva la sua, corrobora

: intendeva la opinione loro, diceva la sua, corrobora vaia con le ragioni

speroni, 1-1-71: il pensiero e la cogitazione della madre può aver colpa di

testa [hanno], dico, la fantasia retta, la cogitazion sollecita,

], dico, la fantasia retta, la cogitazion sollecita, la memoria ritentiva.

fantasia retta, la cogitazion sollecita, la memoria ritentiva. tommaseo [s. v

tommaseo [s. v.]: la volgata dicendo nel vangelo che * dal

. tornasi di lampedusa, 200: la bonarietà distante dell'accoglienza del principe,

, / come quella che indura / la fronte ed affoca la coglia / dell'ariete

quella che indura / la fronte ed affoca la coglia / dell'ariete pugnace, /

fosse contento se io mangio e pago la pigione con quello che mi dà, e

e che non pretendesse che io facessi la coglia inclusive. idem, v-102:

paesane coglie / liscian lo sposo per aver la moglie; / ma questa coglia che

, inf., 13-32: allor porsi la mano un poco avante, / e

dee., 1-4 (94): la quale andava per gli campi certe erbe

ugolino: « zoanna », chiamando la moglie « va', cògli una insalata »

va', cògli una insalata ». la zoanna torce il grifo, e dice:

insieme. maia materdona, i-116: la bella elisa arava / con terso eburneo

lastri, v-23: non colgasi mai la foglia [di gelso] nell'ore della

/ vergini e mondi, / imperocché la castitate sia / prelata di quell'arbore

voglie, / che parturir letizia in su la lieta / delfica deità dovria la fronda

su la lieta / delfica deità dovria la fronda / peneia, quando alcun di sé

de'medici, 474: cogli la rosa, o ninfa, or che è

vo córre i fior novelli, / la primavera del sesso migliore, / quando son

e snelli. machiavelli, i-44: ma la sua buona fortuna fece nascere una terza

questa via. ariosto, 1-58: corrò la fresca e ma tutina rosa, /

1-29 (i-380): a lato a la sua donna in letto si corcò di

frutto. tasso, 16-15: cogliam la rosa in su 'l mattino adorno / di

11 seren perde; / cogliam d'amor la rosa: amiamo or quando / esser

gite, anime liete, / per la stagion ridente e giovenile, / cogliete

cogliete con man provida, cogliete / fresca la rosa in su l'aprir d'aprile

amor. giovanetti, i-79: ben la vid'io scherzar sotto una folta /

mani e i piedi, coglievano sotto la mensa mia li rimasugli delle vivande.

, iv-xxx-4: come dice esopo poeta ne la prima favola, più è prode al

. frugoni, xxiv-954: aggiravasi ver la sera di un giorno festivo

vol. III Pag.263 - Da COGLIERE a COGLIERE (62 risultati)

agli anni edace / lo spirto e la virtù. spolverini, xxx-1-162: a

gran, che inosservate / fuggita avendo la tagliente falce / seguaci villanelle unirò in

24-14: a prova / vien fuor la femminetta a còr dell'acqua / della

un fascio d'ombre, e su la nostra soglia / crepiti stanco l'ultimo

de pisis, 90: è così ricca la vita invece / per chi sa cogliere

, si pensò che dilettandosi eglino de la caccia, il mostrar di farne una era

tasso, 4-87: usa ogn'arte la donna, onde sia colto / nella sua

gran corpo, che se in passando la colgono, non la trabalzino, non raggirino

se in passando la colgono, non la trabalzino, non raggirino, non la

non la trabalzino, non raggirino, non la mettano in profondo. segneri, i-501

cogliendo / i nostri dardi, tentano la fuga. de sanctis, lett. it

, lett. it., i-65: la fantasia è facoltà creatrice, intuitiva e

facoltà creatrice, intuitiva e spontanea: è la vera musa, il « deus in

il segreto della vita, e te la coglie a volo anche nelle sue più fugge-

verga, 4-41: il marchese limòu la colse a volo mentre s'allontanava,

un'agitazione che, a volte, la facevano balbettare? panzini, iii-617:

, i quali... per la fortezza di quello, e che la strada

per la fortezza di quello, e che la strada vi correa appiè, coglievano pedaggio

6. ant. prendere, stabilire la misura di qualche cosa. giamboni

parlanti fanno / talor dispregio e danno a la fiata. ottimo, i-3: cogliesi

388: donde manifestamente si coglie, che la cannella del zeilan non può essere la

la cannella del zeilan non può essere la medesima cosa che il cinnamomo. marino

da questo discorso si coglie, che la felicità di dio è quel bene onde i

danno mai nulla, che voi non la paghiate loro a doppio. parini,

che risposta renda / chi grida per la via, / noi può il sognante cogliere

fogazzaro, 5-348: si divertiva per la sua propensione a cogliere il comico anche

/ tacque ignoto molt'ore. ivi la fama / con imo il colse de'

armonie nascono che l'occhio coglie con la premura delle gioie uniche e intrattenibili.

sorpresa (una malattia, una disgrazia, la morte). dante, inf.

alpe / ti colse nebbia, per la qual vedessi / non altrimenti che per pelle

ci colga. sacchetti, 13-16: cogliendolo la notte in certe vie tra boschi,

signoria e l'ebbe di potervi con tutta la famiglia stare. aretino, 8-234:

corranno; ch'io non vo'scriver la mia opinione prima ch'intenda la loro

scriver la mia opinione prima ch'intenda la loro. g. c. croce,

d. bartoli, 39-67: se la morte mi cogliesse un dì nel quale

, per esempio, quand'uno per la via è stanco o non ha voglia di

voglia di andare avanti o lo coglie la notte, che egli non avesse ad andare

tommaseo, 1-77: continua battaglia la vita del forte, / per erti sentieri

. / armati ed andati ci colga la morte: / speranza e coraggio.

del castellano. fogazzaro, 5-47: quando la marchesa era còlta in fallo tirava sempre

: che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la

la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? soffici,

guarda e alcuna / nube le corre la fronte. bocchelli, i-109: per terra

. bocchelli, i-109: per terra, la neve ha sentito il sole, e

e. gadda, 370: la moglie, che sedeva in lavori d'uncino

ebber colto lor viaggio / su per la punta, dandole quel guizzo / che dato

dandole quel guizzo / che dato avea la lingua in lor passaggio, / udimmo dire

di faretra / saetta che già mai la colga ignuda. pulci, 5-45: rinaldo

sozzopra fe'cascallo. ariosto, 46-116: la lancia del pagan che venne a corre

8-313: -la spada è in aria, la piomba giuso, e la nostra donna

aria, la piomba giuso, e la nostra donna l'aiuta. -come? -col

aiuta. -come? -col far che la colga di piatto. -lodato sia iddio.

: ei fu colto da titta a la gorgiera, / tra il confin de lo

fiera, / che gli fece inarcar la fronte e 'l petto. d. bartoli

vento... coglie, e percuote la metà sola della corda, ella sonerà

senza aspettare altro ordine dal padrone, drizzata la carabina che teneva alla mano nella vita

non mi fate il dottore, che perderò la pazienza. parini, 677: gestendo

tutto il nerbo / delle tue mani e la tua gran baldanza, / la palma

e la tua gran baldanza, / la palma a me darai, lo spirto a

agguantò quel volume e, presa di mira la testa di pinocchio, lo scagliò con

. tavola ritonda, 1-243: impugna la mazza,... e sìe la

la mazza,... e sìe la getta a tristano; ma il colpo

vol. III Pag.264 - Da COGLIETTA a COGLIONE (40 risultati)

suo giro tutta non si volse [la santa mola] / prima ch'un'altra

] / prima ch'un'altra di cerchio la chiuse, / e moto a moto

li quali lasciando lo studio, e la dottrina della vera teologia, studiano e predicano

dottrina della vera teologia, studiano e predicano la vana filosofia. boccaccio, dee.

., 5-10 (91): udendo la donna queste cose, conobbe che egli

e sonora. de pisis, 56: la tua mano leggera /...

/ in una strana agitazione, / la colgo a volo, nel buio, /

volo, nel buio, / delicatamente la stringo come stelo morto / e alla fronte

stringo come stelo morto / e alla fronte la porto. pavese, 6-247: colsi

disinvolta a un signore preoccupato, e la presi in disparte e le dissi che

prepotente. giamboni, 228: vinta la fede pagana tutta la terra d'oltremare

, 228: vinta la fede pagana tutta la terra d'oltremare, e convertito alla

tutte le genti, colse baldanza sopra la fede cristiana. -cogliere il destro

volge presto / il calvo a chi la chioma non afferra. / se non cogliete

espor che, favellando, ammetta / la nova gemma: e poi che il punto

il punto hai colto, / ratto la scopri, e sfolgorando abbaglia. alfieri,

vespro, coglievano l'occasione per guardare la testa regnante di angelina. palazzeschi, 3-87

fiorito per ancora. -cogliere la palla al balzo: approfittare rapidamente di

ecco il santo! *. peperito colse la palla al balzo e si cacciò a

fitto nella folla. -cogliere la prima rosa del giardino: sverginare.

bandello, 1-54 (i-625): pensano la prima volta che con le mogli si

che con le mogli si congiungono coglier la prima rosa del giardino, e di

, come è un denaro, che è la quarta parte del quattrino fiorentino, con

pensamento, e abbiate ad un tempo la prova se il glossatore colga nel segno.

. passavanti, 206: è [la vanagloria] la prima figliuola della superbia

, 206: è [la vanagloria] la prima figliuola della superbia, colla quale

dosso per levarli li coglioni, se la madre non se ne prende guardia. crescenti

, quella disseminazione che mette in forse la posterità e che mi può far credere

ambra, 112: io non vo'che la colgano / così netta.

han veduto '1 bel, se la son colta. lippi, 4-49: poiché

arabico: è meglio ch'io me la colga. -chi coglie, colga

, ma sìe! gli potevan fare anche la manferina sulla mira: tirava a sesta

dai privati e non dai mercanti; la lana stessa raccolta; lana scelta

in inghilterra e in iscozia sopra la cogliétta e ancora in lane di magioni.

, che ciarlone! / ché mena più la lingua che le mani. sagredo,

per ingiuriare anche gli uomini onesti, la plebe più sozza, più disonesta e sboccata

pur far libri! monti, iii-205: la natura mi ha dato un cuore tanto

avesse patito nel disastro l'ulà: la più grande ruota, aveva detto il calafato

aveva detto il calafato insolente, e la più cogliona che girasse sul po;

a sommergere, col divin permesso, la coglionissima capa. pavese, 7-15:

vol. III Pag.265 - Da COGLIONELLA a COGNAZIONE (44 risultati)

mente lettere a mio padre con tutta la sommissione; non chiedo in quattro mesi

il naso, / (sior dottor, la mi perdoni) / è virtù de'

dimin. coglioncèllo, coglioncino, coglioncellino. la bottiglia del cognacche? ». « compratene

8-352: in tanto io mi lascio cascare la corona e passo via, col fingere

et il coglioncino spicca un saltello, la raccoglie, e con madonna, o

; s'è una coglioneria, scusatene la fretta. vallisneri, iii-467: da coglione

coraggio di scrivermi per timore di tradire la vostra sincerità e confessare che il mio

una vera coglioneria. tommaseo, ii-430: la detta commissione era d'uomini avversi da

fine della loro visita li sentiamo con la massima gravità, frutto di tanta ponderatezza,

leopardi, iii-393: quasi che la natura umana, per coglionesca che sia

i testicoli. sacchetti, 130-153: la valentre donna mandò per uno medico

: vi è, diremo, nel vestibolo la coglitrice di fiori che è, sì

: nel giorno della vendemmia, verso la fine di settembre, nell'alto pomeriggio

lustri, iv-19: coloro che anticipano troppo la coglitura [delle olive], fanno

28-27: il fango del novembre, la neve del dicembre, la fine delle

del novembre, la neve del dicembre, la fine delle stagioni, delle cogliture,

e appena lo raggiungono bisogna coglierli. la coglitura si prolunga perciò tre mesi.

, così chiamata della città di cognac. la forma italiana cognacche, accolta dal petrocchi

il primo gennaio 1950, per accordi con la francia, questo nome si può usare

, anche il marito della sorella e la moglie del fratello del coniuge.

: per quella via ne va da la cognata, / s'altra vendetta non

gente, oditi et enten- diti / la vita che fa questa mia cognata. boccaccio

: narrò come beltramo traditore / per la cognata arse d'incesto amore. aretino

discreto sposo amabile e cortese, / la suocera gentil, savio il cognato, /

delle labbra; i cognati si strinser la mano; le donzelle fecero due belle

più. pavese, 5-34: era la cognata, quella che adesso dormiva con

. tommaseo, i-206: ho presa la pietra per suocera, la nera terra per

ho presa la pietra per suocera, la nera terra per moglie, / ed

stirpe. salvini, 12-8-609: ma la mia virtude e i santi oracoli /

seme divino fece; ovvero, che la recente terra, di poco dipartita dal

cielo ritenea. simintendi, 2-1-7: la ricente terra, e divisa nuovamente dall'

cognato cielo. alamanni, 5-5-1222: la purpurea carota, la vulgare / pastinaca

alamanni, 5-5-1222: la purpurea carota, la vulgare / pastinaca servii, penula sacra

stelle. bruno, 3-872: a la verità nulla cosa è più prossima e

cosa è più prossima e cognata che la scienza. mascheroni, 839: in antico

partorì l'insidie il pianto, / la malvagia fatica e la menzogna / e con

pianto, / la malvagia fatica e la menzogna / e con le bieche rubiconde

rubiconde risse / delle leggi il disprezzo e la deforme / consigliera di colpe orrida fame

spaventosi aspetti. manzoni, 26: ver la mia sacra / terra drizzai le penne

colpa ignudo, / men caro assai la bruna valle asconde. carducci, 651:

e de i dispersi miti / per la selva d'europa indagatore. imbriani,

europa indagatore. imbriani, 1-27: la facoltà d'amare è cognata alla virtù

59: non tra quest'ombre io la vendetta affretto / già meditata; il

assente da roma; ma son sicuro che la mia cognatina avrà saputo provvedere a tutto

vol. III Pag.266 - Da COGNITÉZZA a COGNIZIONE (73 risultati)

no: / fin qui cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione

ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione. salvini, v-499:

: « fin qui cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione

cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione ». / agnazione,

parte di loro [de'reti] per la cortezza del sito cercasse asilo, impariam

impariam da plinio che fu verona, dove la cognazione de'più antichi abitatori è credibile

al figur. leopardi, i-284: la stessa cognazione e fratellanza ch'era tra

stessa cognazione e fratellanza ch'era tra la greca e la latina esiste tra la lingua

fratellanza ch'era tra la greca e la latina esiste tra la lingua italiana e

tra la greca e la latina esiste tra la lingua italiana e la francese.

latina esiste tra la lingua italiana e la francese. 3. ant.

e piue / girato ha 'l monte in la prima cornice, / mio figlio fu

del nome e del ceppo medesimo con la nostra, e di cognazione non lontana,

s'eccita il disiderio di questa comunicanza sia la cognazione: che non so come io

animo e di temperamento di corpo, per la quale noi diciamo volgarmente, il nostro

tre maniere sono della cognazione: cioè la carnale, che è chiamata parentado;

... è da sapere che la cognazione spirituale, la quale comunemente è

è da sapere che la cognazione spirituale, la quale comunemente è il comparatico, si

comunemente è il comparatico, si fa quando la persona dà il santo battesimo. pallavicino

cognazione spirituale. carena, 2-56: la qualità di panino induce una certa cognazione

: però che 'l senso cognitivo, per la virtù del suo obietto, s'informò

2. sf. cognitiva: la virtù conoscitiva. gelli, 9-98:

virtù conoscitiva. gelli, 9-98: la ragion, dipoi, la quale è la

, 9-98: la ragion, dipoi, la quale è la propria natura dell'uomo

la ragion, dipoi, la quale è la propria natura dell'uomo, si dice

. anguillara, 7-182: una galea la cognita marina / solcando vien con la

la cognita marina / solcando vien con la gonfiata tela. c. dati, 170

repubblica vi siano sei patriotti cogniti per la loro morale e per il loro civismo

: / fin qui cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione.

cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione. 2. informato,

le cose], / le rappresenta [la fantasia]. fagiuoli, 3-3-234:

parigino. marsilio ficino, 2-32: la cognizione umana comincia dai sensi, e

acciò che lo intelletto nostro, da la cognizione delle infime sagliendo di grado in

infime sagliendo di grado in grado a la cognizione delle supreme e in esse

delle supreme e in esse contemplando la gloria di dio, pervenga a maggiore

desiderio è i fin loro, come è la cognizione del cibo, che quando se

. machiavelli, 60: da questo nacque la cognizione delle cose oneste e buone,

con l'affabilità e piacevolezza congiunta ancor la cognizione d'infinite cose. firenzuola,

cose. firenzuola, 57: perciocché la bellezza dello animo ci è coperta col

frutto; questa si chiamerebbe cognizione generica, la quale è sempre incerta e confusa:

pero, questa cognizione sarebbe specifica; la qual'è anch'ella confusa e incerta

e incerta, ma non tanto, quanto la generica. vasari, iii-399: gl'

desiderosi di imitare con l'eccellenza dell'arte la grandezza della natura, per venire il

questo è un altro fine superiore de la mente contemplativa, il qual consiste ne la

la mente contemplativa, il qual consiste ne la cognizione de le cose eterne e divine

, l'imaginazione, l'apprensione, la comprensione, cioè la cognizione del vero

, l'apprensione, la comprensione, cioè la cognizione del vero. pallavicino, 1-182

da quanto fin'ora ho detto sopra la bellezza in genere, e sopra gli oggetti

rimira, in quanto solo il rimira, la bellezza di dio, ma la cognizione

, la bellezza di dio, ma la cognizione e 'l piacere ch'egli ne tragga

f. f. frugoni, xxiv-1051: la traduzione delle opere d'un idioma nell'

atterrino se medesime, siccome al contrario la superbia delle menti le porta nell'ateismo.

nozioni morali. compagnoni, i-91: la cognizione della verità d'ogni genere,

cognizione della verità d'ogni genere, la quale appunto s'acquista per la vicendevole

genere, la quale appunto s'acquista per la vicendevole comunicazione delle idee, per la

la vicendevole comunicazione delle idee, per la discussione de'formati giudizi e per la

la discussione de'formati giudizi e per la collisione delle opinioni, guida l'uomo

gertrude s'obbligasse per sempre, con la minor possibile cognizione di ciò che faceva

ciò che faceva. lambruschini, 1-84: la cognizione e l'educazione di sé,

virtù precorse negli uomini l'esperienza e la cognizione del mondo e del tristo vero

ii-262: il punto di partenza è la coscienza di sé: « io, che

che penso, sono », divenuto la base del sistema cartesiano. questa è la

la base del sistema cartesiano. questa è la sola cognizione innata, occulta: tutto

mezzo de'sensi. imbriani, 1-104: la radegonda, semplice sino a quel punto

aveva qualche vaga cognizione medica, perché la moglie sua in terra esercitava la medicina

perché la moglie sua in terra esercitava la medicina insieme con l'arte magica e

intelligenza. maestro alberto, 3: la nostra cognizione -velata dalla corporea tela -a

cognizione -velata dalla corporea tela -a dicemere la veritade de'singulari effetti e le loro

e poca. leone ebreo, 228: la suprema cognizione de l'uomo consiste ne

suprema cognizione de l'uomo consiste ne la mente astratta, qual, contemplando ne

mente astratta, qual, contemplando ne la scienzia di dio e de le cose astratte

materia, si diletta e innamora de la somma grazia e bellezza che è nel

3-89: quella onoratissima cognizione, senza la quale il saper

vol. III Pag.267 - Da COGNO a COGNOME (36 risultati)

, quando bene l'infermo abbia perduta la cognizione. pallavicino, 1-310: la più

la cognizione. pallavicino, 1-310: la più imperfetta maniera di ottener l'essere

esercitare, anche in quel momento, la cognizione e il diletto, che della cognizione

era vietata [a adamo], era la pianta de la cognizione. marino,

adamo], era la pianta de la cognizione. marino, vii-126: quelle sostanze

angioli chiamiamo. pallavicino, 1-346: la cognizione pratica è indirizzata al bene di

altra operazione regolata da lei; dove la speculativa non ha per fine, se non

. p. verri, 1-86: la vita de'grandi uomini, di quelli

uomini, di quelli cioè che per la virtù e per l'ampiezza delle cognizioni

nostre ricerche. nievo, 75: la sua mente si era arricchita di buone cognizioni

meditativa. carducci, i-278: conservando la lingua latina e spingendola anche oltre il

s'incontrarono e mescolarono tra loro, la chiesa compieva un alto officio. panzini,

, e della confermazione de'testamenti, la cognizione de'quali dettono agli ufìciali del

ufìciali del monte. machiavelli, 6-2-359: la cognizione della causa della dissoluzione del matrimonio

genere. leggi di toscana, 6-257: la cognizione e iurisdizione di tutte le soprascritte

il manifesto dell'edizione di tutta quanta la versione dell'iliade di questo poeta,

da quello. varchi, 18-1-416: la quale [eloquenza] in quel tempo non

cognizione. vasari, i-579: recò dispiacere la sua morte a tutti i virtuosi che

cataneo, il quale si diletta de la poesia toscana. fagiuoli, 3-4-136: chi

, 3-4-136: chi chiede ed ha la pretensione / d'una gran cura e d'

dell'invidia, ma non potè. ebbe la cognizione piena e per così dire sfolgorante

studio delle lingue i che oggi è la base », dopo lungo tentennare e

tutta in un tratto, di tutta la fabbrica del corpo umano. monti,

cognizione e riverenza della italia, illustravano la patria ed il secolo. 8

: e il comune avendo bisogno, raddoppiò la gabella del vino alle porte, e

. sacchetti, 53-120: e'tenne la detta vigna a fitto parecchi anni per una

, / che gli cadea, non che la goccia, il cogno. varchi,

di vino, che contiene dieci barili, la quale corrottamente si dice conio. d'

stato sia. aretino, ii-95: la maggior parte de i grandi sono di

, nel cielo della memoria, come se la donna durasse fatica a raccapezzarsi. poi

donna durasse fatica a raccapezzarsi. poi la parola stessa le venne incontro: era

e cognome, e mio padre, e la classe e se avevo condanne. poi

: ora nella memoria -dove di tutta la storia mondiale, situati nel tempo, sì

fatti galleggiano -di licheni ho, con la fisonomia, infiniti nomi e cognomi.

legumi e bestie, saranno stati uditi la prima volta nei tripudi della villa,

leonardo, 7-i-13: voi avete messa la pittura fra le arti meccaniche. certo

vol. III Pag.268 - Da COGNOMINARE a COINCIDENZA (39 risultati)

pensieri a questa santa impresa? per la potenza maravigliosa che dio v'ha data

medici, autorevolissimo cittadino fiorentino, e la dichiarata protezione ch'egli concedette a'letterati

cognome. -anche intr. (con la particella pronominale). boccaccio,

il quale lavinia... partorì dopo la morte d'enea in una selva.

d'enea in una selva. per la qual cosa ella il cognominò silvio.

ad alienare il ducato di borgogna da la corona. aretino, 1-166: commendava

signor claudio tolomei, che si cognomina la virtù. l. salviati, ii-11-72:

, 17: voi doveti in la terra vostra... avere cognosciuto

capitano, per significare con questo titolo la suprema podestà sopra loro. tasso, n-iii-1004

trattali antichi [crusca]: pigliarono la nobile cogno- minazione de'bardi.

di sacco tenuto aperto da cerchi, per la pesca delle anguille. crescenzi

in luoghi stretti di valli con rete, la qual chiamano cogolaria, la qual rete

rete, la qual chiamano cogolaria, la qual rete è grande, forte e fitta

poco si ristrigne infino alla coda, la quale è molto lunga, ed ha molti

'cogolaria', sorta di rete da pescare, la quale è grande, forte e fitta

poco si ristrigne insino alla coda, la quale è molto lunga ed ha molti ricettacoli

perché intercetti il pesce che scende con la corrente). muratori, 7-iii-199

origine sono della stessa natura che la pietra etite, cioè formati di sfoglie concentriche

. pietra viva e bianca, usata per la composizione del vetro. garzoni,

bianca di fiume che si adopera per la composizione del vetro. i naturalisti danno questo

che ha un certo aspetto di vetro, la quale si adopera per la composizione di

vetro, la quale si adopera per la composizione di esso a preferenza della renella

variabili sulle quali si opera con la medesima sostituzione lineare. coguaro,

. fanzini, iv-145: 'coibente': la materia impedisce il passaggio nel suo interno

usi, come coietto che tien salda la pietra nel cane della piastra d'un archibuso

tiene salda fra le ganasce del cane la pietra focaia. 2. farsetto

farsetto di cuoio portato dai cavalieri sotto la corazza. buti [inf.,

franchezza di mettersi tra i ferri; così la purità del vero dà sicurtà di parlare

: piero, senz'altr'arme che la spada sola, e col coietto sfibbiato sulla

119: correva tutto il popolo per la via larga alle case dei medici a vedere

ii-205: lo scorticò tutto, ed acconciata la pelle, secondo che gli era stato

e quello portò per alcun tempo sopra la camicia. dizionario militare [1847]

lattia. b. croce, i-2-91: la logistica è scienza che si riferisce

di questa coincidenzia delle cose predette, la quale è grave a discernere, preghiamo

, preghiamo iddio umilemente e puramente che la ne tolga. bruno, 3-286:

ne tolga. bruno, 3-286: la coincidienza di questo atto con l'assoluta

per una di quelle coincidenze delle quali la superstizione è sempre pronta a giovarsi,

rapporto di analogia tra il giudizio e la coscienza morale si fa, nell'unità dello

spirito, coincidenza. palazzeschi, 156: la felice coincidenza / di tutte queste cose

vol. III Pag.269 - Da COINCIDERE a COITO (44 risultati)

quei servizi. calvino, 1-110: la notte, se finiva per aggregarsi a qualche

dei contrari: espressione (usata per la prima volta da niccolò cusano, ripresa

ripresa poi da giordano bruno) che esprime la trascendenza e l'infinità di dio,

luminosi, il concorso de'quali sopra la retina è una condizione necessaria alla chiarezza

. bruno, 3-178: avete la ragione di... come coincida in

in un soggetto principio l'efficiente e la forma, e come l'una causa

ma un buono scotista ci vedrà benissimo la differenza. parini, 644: è

o diversi personaggi. alfieri, i-23: la mia partenza si trovò dunque coincidere con

mia partenza si trovò dunque coincidere con la morte del fratello. pascoli, i-619

. 2. geom. occupare la stessa posizione nello spazio (due punti

non sono coinquinate, ma conservarono perfettamente la loro verginità. donato degli albanzani,

egli ebbe alquanti anni l'imperio, per la coinquinata e lussuriosa sua vita fu privato

delle abbominazioni di coloro, i quali la riempierono dalla bocca insino alla bocca nella

stesso « ho ottenuto dei crediti cointeressando la gente... ».

gadda, 311: prese... la corona del re agilulfo che gli veniva

, e con una risolutezza spavalda se la pigiò su la capa lui stesso, cointeressando

una risolutezza spavalda se la pigiò su la capa lui stesso, cointeressando l'onnipotente

era cointeressato, per quelli finiti voleva la sua quota liquida, e per quelli

-per simil. carducci, i-848: la grammatica andava come poteva, come i

appaltatori, quantunque non si possa negare la loro derivazione da due legittime parole,

-contratto con il quale un imprenditore attribuisce la partecipazione agli utili e alle perdite della

-contratto con il quale un imprenditore attribuisce la partecipazione agli utili della sua impresa a

'. pratolini, 2-488: e con la dote della moglie, che gli consente

coinvòlgere, tr. (per la coniugazione: cfr. volgere).

che aveva fatto, di andare a mendicare la tessera del fascio. 2.

nell'immagine di questa torma smarrita che la parola « profughi » mi suscitava, un

, attratto. comisso, 7-219: la vita di venezia non le piaceva giacché

scorso, che non s'è trovata la raggione e vera causa, per cui l'

, avere rapporti sessuali, accoppiarsi per la procreazione. vallisneri, ii-168: i

amplesso erotico; copula; atto per la procreazione. ristoro, i-20 (38

amendue muoiano. boccaccio, viii-2-152: la lussuria è vizio naturale, al quale

lussuria è vizio naturale, al quale la natura incita ciascuno animale, il quale

e femmina si procrea; e ciò fa la natura avvedutamente, accioché, per l'

simile a sé, e così si continui la spezie di quello. buti, 1-33

. buti, 1-33: questo vizio [la lussuria] pare al principio dilettevole,

[inf., 6-4]: temendo la natura che la negligenzia o la fatica

, 6-4]: temendo la natura che la negligenzia o la fatica che è in

temendo la natura che la negligenzia o la fatica che è in nutrire e allevare e'

figliuoli non impedisse tale generazione, pose la voluttà del coito. marsilio ficino,

coito. marsilio ficino, 2-22: per la qual cosa lo appetito del coito e

leone ebreo, 295: l'uomo e la donna si tornano a reintegrare nel matrimonio

, i-78: fu publicato da molti la morte di giovan galeazzo essere proceduta da

da coito immoderato. aretino, v-1-154: la natura ha infuso il desiderio del coito

, perché essendoci statuiti brevi termini a la vita, potiamo rino- varci ne i

vol. III Pag.270 - Da COL a COLÀ (61 risultati)

destino; che è il coito e la morte; la fecondazione, la genitura.

è il coito e la morte; la fecondazione, la genitura. pavese,

coito e la morte; la fecondazione, la genitura. pavese, 8-no: la

la genitura. pavese, 8-no: la donna che fa il figlio, trova in

che fa il figlio, trova in questo la sua pace; l'uomo, se

pace; l'uomo, se non trovasse la pace nel semplice coito, non la

la pace nel semplice coito, non la troverebbe mai. 2. astron

adunque della luna, cioè quando la luna si congionge col sole, si

tipo di setaccio usato per colare la calce o la rena. baldinucci

usato per colare la calce o la rena. baldinucci, 142:

avvertire... di non pigliar la calcina che cade sotto la cola, ma

non pigliar la calcina che cade sotto la cola, ma quella che scorre per

, vicine, parallele, per farvi passare la calcina, ovvero separarne le pietruzze,

l'uva. paoletti, 1-2-259: la perfetta ammostatura dell'uve dunque è l'

di cola. lastri, iii-100: oltre la manuale macerazione coll'ammostatoio...

macchina di grosse stecche, chiamata volgarmente la cola. il conciliatore, i-427: l'

per questo non sarà mai raccomandato abbastanza la culla o cola. quando si renderà

(bada, i toscani dicono la cola). 4. setaccio

4. setaccio metallico per purificare la cera fusa. carena, 1-358

col fondo pieno di forellini, dai quali la cera strutta cade sul cilindro.

boterò, 5-254: abbonda [la sierra leone] di viti selvatiche,

magalotti, 24-15: [si fonda] la lor ricchezza maggiore in un frutto che

una voce indigena della sierra-leone, attraverso la forma francese cola (« les produits foumis

(« les produits foumis par la rivière de sierra-leone et ses affluents sont:

« or convien che si torca / la nostra via un poco infino a quella /

in quel canto fitta, / è la via dello amore, / dove chi casca

tanta roba, che né io né essi la potevano più portare. cellini, 1-36

comporre una somma di filosofia. aprirono la loro accademia colà ne'profondissimi fondi dell'

schiavi ingollino. magalotti, 9-1-40: la gran venerazione che colà si porta al

. bar etti, 1-130: la ragione che lo indusse a pubblicarne colà

a stampare fuor di milano, io non la so bene. alfieri, i-277:

so bene. alfieri, i-277: la bellezza di quei caratteri, la diligenza

i-277: la bellezza di quei caratteri, la diligenza degli artefici,...

, e lungamente / mi sedetti colà su la fontana / pensoso di cessar dentro quell'

pensoso di cessar dentro quell'acque / la speme e il dolor mio. nievo

in risa in conversari in merende finché la mamma l'amante e la luna le

merende finché la mamma l'amante e la luna le riconducano a casa. verga,

. verga, 3-116: gli fecero la carità di dirgli che andasse dal capitano del

6-1 (103): essendo forse la via lunghetta di là, onde si partivano

felici anime curano de le mondane cose, la nostra massilia ne avrà grazia nel cielo

e similmente, ricercandoti io per qual cagione la gragnuola cada la state e non il

io per qual cagione la gragnuola cada la state e non il verno, se tu

verno, se tu mi rispondi che la seconda region dell'aria d'inverno è calda

d. bartoli, 34-i55: onde la tramontana, che di colà comincia, abbia

. b. croce, ii-8-124: la poesia classicistica è stata identificata con la

la poesia classicistica è stata identificata con la forma poetica dei popoli romanici e neolatini;

forma poetica dei popoli romanici e neolatini; la romantica (non ostante l'etimologia del

, 19-41: ma colà dentro ornai da la fatica / le stanche e gravi tue

che si raccoglia / il vecchio re ne la guardata soglia. marino, 6-39:

ad imo / là giù colà dove la batte l'onda, / porta de'giunchi

qualor l'anima mia / vola colà dove la chiama amore. fioravante, 38:

, o pur destin celeste, / da la terra deserta a la costiera, /

celeste, / da la terra deserta a la costiera, / colà dove fa lido

costiera, / colà dove fa lido a la marina / del lembo ultimo suo la

la marina / del lembo ultimo suo la palestina. d. bartoli, 37-26:

da siena, 1-68: è maggiore la misericordia di dio, che le nostre iniquità

e vomitare il fradiciume del peccato per la santa confessione. tasso, 10-41: ma

dalle filosofie, escono colà: che la calamita abbia una simpatia occulta col ferro

col ferro, e si fanno di tutta la natura un vasto corpo animato che senta

usanza sempre colà di dicembre d'andarsene la moglie ed egli in villa.

ben del maggiore, / e di chi la bacchetta tien per lui, / e

vol. III Pag.271 - Da COLABILITÀ a COLARE (41 risultati)

assaggiando varie qualità di vini, ritornava la sera a casa con due occhiacci,

. verga, 3-25: se la pigliava coi topi che le avevano bucherellato

ma perché il fanno essi? perchè la fame rode, dice omero, le budella

sacchetti, 17-102: questi diavoli che vanno la notte, non fanno se non male

male, ché non che altro, ma la botte mia, che era in su

giù sepulta. tasso, 3-9: da la cittade in tanto un ch'a la

la cittade in tanto un ch'a la guarda / sta d'alta torre, e

monti e i campi, / colà giuso la polve alzarsi guarda. marino, 10-175

che colaggiù si facesse, che macchinasse la natura, che minacciasse l'infemo,

punto di questa muraglia andasse fuor per la finestra a percuotere colaggiù appunto nel mezzo

dal trono. / temendo non gli squarci la terrena / vòlta sul capo il crollator

, / ed, intromessa colaggiù la luce, / agli dei non discopra ed

tommaseo, i-452: non è costì la chiesetta dell'annunziata, e bastia colaggiù

, i-44: in quella gaia compagnia la loro / gondoletta non venne. e tu

loro / gondoletta non venne. e tu la miri / colaggiù, solitaria, in

lebbroso, ed ogni uomo che ha la colagione, ed ogni uomo immondo per un

le nostre acque] fanno ancora promovendo la separazione della bile nel fegato e l'

: 4 colagogo ', medicina che purga la bile per di sotto. y<ùyó?

. y<ùyó? 4 che trasporta la bile ', comp. da xoatj

: un colao (che dicemmo essere la prima dignità dopo il re), scritta

l'azione del far colare, e la materia colata. 4 colamento ',

inoltre, è un gocciolamento qualunque: la colatura si fa d'ordinario per filtrazione

entro carrucole, e servono ad esercitar la manovra del vascello. = dal fr

di due manici, usato per scolare la pasta in modo che resti asciutta.

tempesta per venti, e con dolce acqua la mescoli, e lievemente colandola, al

cennini, 80: tastala [la colla] colle palme delle mani, e

acqua si colerà sovente, si correggerà la sua malizia. citolini, 339:

sua malizia. citolini, 339: la feccia de 'l vino, e 'l tartaro

2-31: guide cieche, che colate la zanzara, ed inghiottite il camello. baldinucci

però avvertire... di non pigliar la calcina che cade sotto la cola,

non pigliar la calcina che cade sotto la cola, ma quella che scorre per lo

che abbia sedimento, in modo che la parte chiara rimanga separata dalla posatura.

separata dalla posatura. panzini, ii-230: la mamma ha colato il brodo nella piccola

certo merendon cresciuto all'uggia, come la zucca o 'l melon per superchio omore

; ma li manca il cavolo o la foglia della zucca da colare il lattime

che lo profferito, / e no la scalda fuoco e no la cola.

/ e no la scalda fuoco e no la cola. m. villani,

il fe'colare. sassetti, 148: la pietra con che si fanno le bocche

pestarsi. bruno, 43: rimasta la signora vittoria sola, fa di bei

sicuro, e s'infoca a vendicare la lunga angoscia invernale. in questo suo giorno

entrarci a rivedere il banco ordinato, la linda e minuta suppellettile degli arnesi della sua

vol. III Pag.272 - Da COLARE a COLASSÙ (46 risultati)

metallo; voi, maestri, avete fatto la forma. viani, 19-479: l'

., 25-78: e perché meno ammiri la parola, / guarda il calor del

vedendola guastare. marino, i-24: la mensa ha un tova- glin tra bigio

il cannello è ripieno, nulla ostante la libertà, che gli si è data,

i quali [fuscelletti] seguita a colare la manna non finita di condensarsi. monti

condensarsi. monti, x-3-275: rattien la neve, o borea, / che giù

via, come se fosse ornai colma la misura dei dolori assegnatile dal divino volere.

/ da i sen forati e da la rotta tempia. svevo, 2-511: le

ii-93: dal cavo / còrtice sgorga la copia / del miele e liquida cola /

: non poteva parlare che gli colava la bava. barilli, 2-153: l'acqua

che colano. montale, 29: la scaglia d'oro che si spicca / dal

ormai / ischeletriti. silone, 5-228: la tosse tornò a scuoterlo. egli reclinò

tosse tornò a scuoterlo. egli reclinò la testa su una spalla e un tenue filo

-figur. monti, x-3-445: per la virtude che dal tralcio cola, i

-, e toccava co 'l dito la sottosporgenza del labbro inferiore onde gli cola la

la sottosporgenza del labbro inferiore onde gli cola la barba veneranda. faldella, 2-187:

si ritirò dall'ultimo balcone, visitò la pozza, in cui colava la troscia

, visitò la pozza, in cui colava la troscia dei ritratti di famiglia, quindi

nell'interpretazione della lettera del volpini; la risposta colò intera dalla penna esperta di

di emilio. cicognani, 3-108: la fine della sera colava giù nella corte inzuppandola

: incessante, sommessa, sotterranea, la fiumana di scampati, di truppa,

e di levare quelle introduzioni da quali la corte riceveva tali emolumenti e per quali

. bartoli, 40-ii-62: altro che la lor cina, in cui sola stimavano esser

rimanente di europa. cuoco, 1-170: la nazione napolitana è una nazione agricola.

è una nazione agricola. in tali nazioni la circolazione è sempre più languida che nelle

, / e non m'aveggio che la notte vene, / e parmi crescer e

colare. baldinucci, 167: serve [la terra di mattoni bianchi] a'gettatori

a'gettatori di metalli, per intonacare la parte interiore della fornace,..

,... e vale acciocché per la veemenza del fuoco i mattoni, con

fuoco i mattoni, con cui è fatta la fornace, non colino. 12

sommergere *; ed usasi generalmente allorché la sommersione è conseguenza di naufragio o di combattimento

. aretino, 3-35: tale è la importunità del vampo, che ti distrugge

, poteva forse meritare un qualche compatimento la cagione che mi movea a fare simili

di frapporre come ostacolo per me infrangibile la vergogna del ricadere in quei lacci,

, vorrei per mia fé sonare non pur la piva, la ribecchina, la cornamusa

mia fé sonare non pur la piva, la ribecchina, la cornamusa, ma anche

pur la piva, la ribecchina, la cornamusa, ma anche il cullasone. vai

/ talvolta il carnevale / cantar solevo la bemaccalà? b. corsini, 1-1:

essendo le corde assai lunghe, e la testudine di piccola mole. era usato specialmente

522: un tropo sei, come la cetra / la lira o il colascione /

tropo sei, come la cetra / la lira o il colascione / su'cui si

mandar fillide a l'etra / o la « riparazione ». 2. per

quando non possa esserle di disturbo, la terrò ragguagliata di quanto andrò cantarellando sul

egli accorda il suo colascione, ha fiutato la mancia '. = voce dei

di 'cassetto '(a designare la * cassa 'dello strumento).

insalare carne? per cui? per la sua famiglia? tu sa * bene che

vol. III Pag.273 - Da COLATA a COLATO (43 risultati)

finestra ima bella signora; ella debbe esser la duchessa di roma. guarini, 344

andar di sopra, ché io ho chiusa la porta della scala; non farò molto

. colà su ancora è acqua, la quale, qualora le cattaratte del cielo

hanno in frontispicio diverse immagini per ingannar la mostra, è un gran tempo che s'

. redi, 16-i- 10: se la druda di titone / al canuto suo marito

* nostri cari, e rifacendo colassù la nostra famiglia e la nostra patria.

e rifacendo colassù la nostra famiglia e la nostra patria. faldella, 2-74:

nostra patria. faldella, 2-74: la serva di casa diceva che io andavo

, lo spargersi di un liquido; la massa di liquido colato. -anche al

penna ho fatto il mandriano a percotere la spina. la colata è di sangue

il mandriano a percotere la spina. la colata è di sangue bono; e

traverso. una colata di benzina anneriva la strada. 2. operazione mediante

strada. 2. operazione mediante la quale la massa liquida di un metallo

2. operazione mediante la quale la massa liquida di un metallo, di

spillato da un forno di fusione; la massa liquida in elaborazione in detto forno.

il demone versatile a cui è sottomessa la furia della colata, getta nel bacino

secondo, 2-113: purissimo reverendo, la responsabilità forse che vuol misurarla come la

la responsabilità forse che vuol misurarla come la forma misura la colata dello zolfo?

che vuol misurarla come la forma misura la colata dello zolfo? pratolini, 9-358

le fabbriche, dettero a vedere d'aver la cacca al culo ». « era

tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto

lungo un pendio. -per estens.: la massa stessa consolidata. ojetti,

tremito disfarsi. idem, 3-371: [la melma] aveva cominciato a risortire,

basso del vascello fra i ginocchi e la colomba, affinché la parte appianata dallo

i ginocchi e la colomba, affinché la parte appianata dallo staminale comparisca meno, e

un ramoscello di ginestra, a incidere la scorza rugosa di un albero: e quel

per raffreddamento o per evaporazione (la cera colata dalle candele o la materia che

(la cera colata dalle candele o la materia che, nelle fornaci o nelle

[il liquido trasudato dagli avornelli] la più densa e crassa parte, accagliata

cera ne'torcetti; e questa è la manna. tramater [s. v.

cortili dove sudicia e pesta si squagliava la neve. 4. sm. scolo

= deriv. da colare, secondo la formazione di appiccicaticcio, ecc.

il punto da cui si compie la rilevazione, costituente il complemento a 90°

af. adriani, 3-4-79: ipponatte prese la differenza dall'essere il seme più saldo

ristoro, viii-4 (255): de la quale [terra] feciaro vasa per

cicognani, 3-32: dai due finestroni la luce colata. soffitti, pareti,

/ colato nei mondissimi vaselli / ove la man spremette i fiali pregni. pavese

: anche ammesso che io abbia raggiunta la nuova tecnica che cerco di chiarirmi, va

campanile di san piero, e abbatté la cupola e parte del campanile, e tutte

eterna, amen. tutto oro colato: la comunione dei santi, la remissione dei

colato: la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la vita eterna

dei santi, la remissione dei peccati, la vita eterna. -prendere ogni

e. gadda, 521: non dargli la soddisfazione di credere al loro stemma.

vol. III Pag.274 - Da COLATO a COLAZIONE (45 risultati)

antichi, 46: cenere del colatoio mitiga la pena. burchiello, 142: i

via le nostre fante, quando elle la cavano de'colatoi da ranno, fate vostro

, ch'empiesi di cenere, per la quale passando l'acqua, ne scioglie

cioè i turamenti del colatoio onde esce la rema. garzoni, 1-303: sono anco

. garzoni, 1-303: sono anco sotto la lingua certi pezzi di carne glandosi,

stanno due piccioli buchi, che spurgano la saliva a guisa d'un colatoio. d'

per uno degli ossi del capo ond'esce la rema, che anche dicesi cribriforme.

e che il comune gli farà osservare che la linea tracciata porta l'acqua salsa nelle

1-824: e in questo mestiero si notano la lavandaia, i panni brutti, il

, i panni brutti, il saponere, la cenere, le smoglie, il ranno

un altro strumento per colare); la materia stessa colata. -in particolare

stessa colata. -in particolare: la cera colata dalle candele; i residui

, 5-31: sono di quegli che danno la infusione, non la colatura; quando

quegli che danno la infusione, non la colatura; quando si cerca di solvere,

si cerca di solvere, e'danno la colatura. crescenzi volgar., 4-40:

di strada non manca mai a raccattare la colatura dei torcetti e delle candele. d'

col naso rincagnato, col gozzo sotto la barba caprina, con le unghie cresciute

cresciute fuori dal tomaio degli stivali, con la fronte sudicia di colature, infelice come

da più giorni ardeva; e per la finestra apparivano i fuochi del cratère, le

fenditure infiammate, te lunghe colature roventi, la soprastante nube rossa di riverberi.

in comunicazione ima valle da pesca con la laguna, in cui si catturano i

uno or l'altro ce partimo de la camera e lassiamo la giovene sola col

altro ce partimo de la camera e lassiamo la giovene sola col frate. colazióne

i cibi stessi che vengono consumati durante la colazione. af. villani

pagare. masuccio, 473: fatta la loro collazione, esopo pigliò lo canistro

tanto caminò nante del- l'altri che la sera arrivò allo ospicio nante tutti l'altri

collazione cum voi, e pigliarò modo che la lassaremo sola cum la persona vostra.

pigliarò modo che la lassaremo sola cum la persona vostra. belo, xxv-1-92:

della cena mirabilmente. carletti, 21: la mattina, per collazione, si dava

. redi, 16ix- 417: se la sete urgesse, si può aggiungere al latte

come è l'asciolvere della mattina, la merenda del giorno, e 'l pusigno

buona voglia; e che domattina dopo la mia colazione avrei saldato il suo conto.

caffè e latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere e « il

, e compare mangiacarrubbe, per mettere la pace, disse che era ora di far

andava nella cucina dell'affittacamere, preparava la colazione e me la portava lei stessa,

affittacamere, preparava la colazione e me la portava lei stessa, sopra un vassoio

pasti gli uccide; e fingendo far la sera colazione, alzano il fianco solus

iersera a colazione appunto, che leggevo la vostra lettera,... me ne

cervello] alquanta i giorni neri, la sera a colazione, scambio di bruciate.

al malmantile, 1-58: alloracbé pel digiuno la sera si mangia poco, si dice

cole- zione ', talora parcamente mangiare la sera invece di cenare.

tutti, laggiù. alvaro, 9-150: la mia signora, oggi, è andata

. ojetti, i-41: sua maestà la invita a colazione, sull'erba,

le collezioni in simili feste; per la sua destrezza fu ordinato che la alessandra

per la sua destrezza fu ordinato che la alessandra pigliassi in mano una confettiera piena

vol. III Pag.275 - Da COLBACCO a COLECISTITE (45 risultati)

di mettere i cibi in comune durante la refezione o merenda. nell'ambiente dei monasteri

nell'ambiente dei monasteri il termine indicò la * conferenza 'tenuta da un confratello

una città di frontiera quando è imminente la guerra. d'annunzio, v-1-868: la

la guerra. d'annunzio, v-1-868: la pace meglio sarebbe firmata a potsdam che

, ma in procinto di coprirselo, la lussuri ante e cresputa e però non

cavallo della guardia di napoleone (dopo la spedizione in egitto, nel 1798)

kalbak ». colbertismo, sm. la politica economica protezionistica che in francia caratterizzò

mercantilismo. cattaneo, ii-x-251: la scienza falsa traviò gli amministratori delle nazioni

pubbliche parzialità alle arti. s'inceppò la circolazione delle materie prime, decimandosi gravemente

. bibbia volgar., v-746: tale la mattina è sano e forte, anzi

è ammalato; e tale si colca la sera sano e salvo, che è trovato

e salvo, che è trovato morto la mattina in sul letto. n. del

marmo. boiardo, 2-4-37: sopra la riva se colcò nel prato. ariosto,

e stende; / sotto di sé la spada e il corno mette; / volta

spada e il corno mette; / volta la testa alla pagana gente. d'annunzio

gente. d'annunzio, v-2-138: certo la sua anima è tratta in dietro verso

era quatto. aretino, 8-329: la luna non iscema e non cresce mai

e non cresce mai senza saputa de la ruffiana, et il sole non si leva

e non si colca senza licenza de la ruffiana. d'annunzio, ii-426:

intorno, / dove sia de ranaldo la persona, / e'dormir vede il

.. una cen- taura, con la parte cavallina tutta colcata in terra. redi

16-iv-370: [non può] star la notte colcato e disteso nel letto.

ii- 581: s'inclina [la spica] e più s'inclinerà domane /

e più s'inclinerà domane / verso la terra ove sarà colcata / col gioglio,

il malvagio suo fratello, / con la vena selvaggia / col ciano cilestro, /

manovali], per dormire, poggiavano la testa ricciuta sul fusto d'una colonna

nel silenzio notturno. ojetti, i-277: la bibbia la lasciavano dormire colcata nel suo

notturno. ojetti, i-277: la bibbia la lasciavano dormire colcata nel suo forziere.

genetica e cario logia per la sua azione sulla divisione cellulare. =

nei prati dal mare alle regioni montane, la cui fioritura inizia nella tarda estate

quegli che avessero bevuto il colchico, la cicuta e il doricnio. d'alberti [

e ne'giardini, ove coltivasi per la bellezza del suo fiore. si crede

tommaseo [s. v.]: la specie più importante è il 4 colchico

. pascoli, 44: e dice la rosa alba: oh! chi mi svelle

terra; e non sta a chiedersene la ragione. gozzano, 121: la

la ragione. gozzano, 121: la morte dell'estate era tranquilla / in quel

i suoi veleni (vi era nata la maga e avvelenatrice medea); cfr

. stuparich, 5-162: raggiunta la cima, m'affacciai allo spettacolo violento

in un velario di colchidi; e la tristezza mi fece groppo alla gola.

. ant. l'intelletto attivo secondo la concezione filosofica d'avicenna (considerato come

di ferro, che si ottiene mediante la calcinazione del proto-solfato di ferro in un

altre sostanze, e qual colore per la pittura; si reputa astringente, ed

-et). farmac. che ha la proprietà di favorire l'afflusso della bile

operazione chirurgica che consiste nell'asportare parzialmente la vescichetta biliare, affetta da calcolosi,

calcolosi, asportarne i calcoli, suturare la parete e riporre l'organo nella cavità

vol. III Pag.276 - Da COLECISTOCINETICO a COLERA (33 risultati)

-ci). farmac. che ha la facoltà di provocare la contrazione della colecisti

farmac. che ha la facoltà di provocare la contrazione della colecisti allo scopo di liberarla

fisici, psichici e nervosi); la sostanza stessa che provoca tale azione.

medie. tecnica radiologica che, sfruttando la proprietà di numerose sostanze chimiche opache ai

x di essere eliminate dal fegato con la bile, quindi di accumularsi nella colecisti

della vescichetta biliare che si ottiene mediante la colecistografia. = voce dotta,

. intervento chirurgico consistente nell'anastomosi tra la cole- cisti e un segmento dell'apparato

, digiuno) allo scopo di curare la calcolosi biliare o di liberare da ostruzioni

. tasso, n-iii-725: a la serenissima signora e padrona mia colendissima la

la serenissima signora e padrona mia colendissima la signora duchessa di mantova. bruno,

, i-438: son tomo da preferire la commedia di mercato nuovo e di piazza

a forma di sacco che protegge avvolgendola la radichetta delle graminacee e che durante la

la radichetta delle graminacee e che durante la germinazione è da questa perforata.

]: 'coleorizza', guaina che avviluppa la radicella delle graminacee ed altre piante monocotiledoni,

lo scarabeo, il cervo volante, la cerambice, la lucciola, la coccinella

il cervo volante, la cerambice, la lucciola, la coccinella, ecc.)

, la cerambice, la lucciola, la coccinella, ecc.).

lo dicevano professore d'etimologia. la sua « passione *, la sua «

la sua « passione *, la sua « specialità * furono i coleot

teri. montale, 2-59: la rana, prima a ritentar la corda

2-59: la rana, prima a ritentar la corda / dallo stagno che affossa

[coleòptile), sm. bot. la prima foglia delle plantule delle graminacee

sot tostanti (e con la sua estremità appuntita essa perfora il

, le unghie meno lunghe e la totale assenza di coda esterna.

di morire. leopardi, iii-1122: la peste, chiamata per la gentilezza del secolo

iii-1122: la peste, chiamata per la gentilezza del secolo cholera, ha fatto

biliose contemporaneamente per l'ano e per la bocca. rajberti, 2-116: il

rajberti, 2-116: il terremoto, la carestia, la guerra, il choléra

2-116: il terremoto, la carestia, la guerra, il choléra, che cosa

molte contrade d'europa, si manifestò la prima volta nel regno nell'autunno del

ventiduemila persone, come sta scritto su la porta del camposanto dove furono sepolti.

: a siracusa una giovinetta bella come la madonna, la quale ballava sui cavalli ammaestrati

una giovinetta bella come la madonna, la quale ballava sui cavalli ammaestrati in teatro

vol. III Pag.277 - Da COLERE a COLICA (32 risultati)

la sua nevrastenia, a proposito del carattere violento

del farmacista, che ci ha buttato la polverina del colera delle galline. lei,

polverina del colera delle galline. lei, la genoveffa, dice così.

soltanto una 'colica biliare *; poi la malattia infettiva (a partire dal 1817

choléra-morbus. anche in italia si trova la grafia cholera durante il primo ottocento.

1-8: o, tutti dotti ne la adulazione, / (l'arte che più

stagioni ordine e stato, / vincer la rabbia de le stelle, e 'l fato

/ un cieco amor, c'ha la faretra e l'ale; / ch'or

. marino, 4-225: per supplicar la dea, ch'ivi si cole, /

/ s'asciuga i fiumi, onde la guancia verga, / e poiché dentro s'

sole, / che spira in mezzo a la pietà spaventi. maia m ater dona

ai sol vi diede; / voi che la grecia cole, e il mondo ammira

). farm ac. che ha la proprietà di eccitare la secrezione biliare del

. che ha la proprietà di eccitare la secrezione biliare del fegato (la bile

eccitare la secrezione biliare del fegato (la bile stessa, l'acido deidro- colico

.); il farmaco o la sostanza che possiede tale proprietà. =

de roberto, 389: diffondevasi per la prima volta con violenza straordinaria nel bosco

nel paese un'epidemia colerica; e la mortalità fu grande. bacchetti, ii-340:

, ii-340: fece comparsa in città la minaccia di una epidemia colerica.

campo a prendere le mie robe e la mia paglia, ho incontrato la barella del

robe e la mia paglia, ho incontrato la barella del coleroso forse moribondo,

soli- dificabile. = secondo la formazione di colesterico e colesterina.

217: coll'acido nitrico si converte [la colesterina] in un acido particolare chiamato

, e solubile nell'alcool, che costituisce la parte cristallina d'alcuni calcoli biliari.

): non si conosce con esattezza la sua funzione. = voce dotta

o a malattie in cui è forte la presenza del colesterolo nel sangue.

-ci). composto di coliambi, la cui forma metrica è il coliambo (

trimetro giambico, nella cui penultima sillaba la breve regolare è sostituita con ima lunga

in basso, in accordo perfetto con la forma dei fiori da cui traggono il nutrimento

acqua che è molto calda, dissolve la colica, cioè il mal del fianco e

colica, cioè il mal del fianco e la ventosità della milza. bandello, 2-36

per andarne in lombardia e poi ne la magna, che volendo partire da acqua-

vol. III Pag.278 - Da COLICO a COLLA (40 risultati)

colica si distinguono secondo le cagioni, che la producono, 0 pure secondo le parti

che ne vengono affette. tali sono la colica ventosa, la colica d'indigestione,

. tali sono la colica ventosa, la colica d'indigestione, la biliosa, la

colica ventosa, la colica d'indigestione, la biliosa, la pituitosa, la dissenterica

la colica d'indigestione, la biliosa, la pituitosa, la dissenterica, la sanguigna

, la biliosa, la pituitosa, la dissenterica, la sanguigna, la spasmodica,

, la pituitosa, la dissenterica, la sanguigna, la spasmodica, quella del

pituitosa, la dissenterica, la sanguigna, la spasmodica, quella del 4 miserere '

mali da due mesi sofferti dalla teresina mancava la colica. ella n'è stata sì

n'è stata sì fieramente tormentata in tutta la settimana scorsa durante specialmente la notte e

in tutta la settimana scorsa durante specialmente la notte e con tanta regolarità di periodo

speculare le stelle. verga, 4-228: la baronessa era ancora 11, dove aveva

al cassettone, piegata in due quasi avesse la colica, gemendo e lamentandosi, mentre

avoltoro bianco, mangiato, cura perfettamente la colica passione. cecco d'a scoli

pieni di rimedi contra... la dissenteria, la passione colica, la peste

contra... la dissenteria, la passione colica, la peste, il

. la dissenteria, la passione colica, la peste, il cancro, il fuoco

ispano volgar., 2-23: nota che la colica nasce per ventosità rinchiusa in

tienle nell'aceto e 'l quarto rinetta con la spugna et in un vaso di terra

, neltintestino, nei vasi sanguiferi (e la loro azione è mediata dall'acetilcolina

quello nervoso), che ha la proprietà di promuovere la trasformazione dell'

), che ha la proprietà di promuovere la trasformazione dell'acetilcolina in colina inat

bucato come un colino » diceva la gente. = dimin. di

lo più, molesto colamento, com'indica la desinenza; ma nel senso di

dall'altra biancheggianti e nervose. la corteccia di tutta la pianta non è altrimenti

nervose. la corteccia di tutta la pianta non è altrimenti liscia, ma

vista dal mattiolo in valle anania, la colizia così detta, ma non rassembra

(o anche vegetali, come la colla di farina o la colla di glutine

come la colla di farina o la colla di glutine) o da

d'una colla là oltremmare, la quale è sì tenace e sì forte,

si fa di pasta cotta, la quale è buona da cartolai e maestri che

seme di pere fa una certa colla, la quale tiene che gli smalti non

smalti non cascano. mattioli, 2-850: la colla di carniccio oggi non si

si guasta e crepa tutta [la figura] per esser lavorata in su

] per esser lavorata in su la colla fresca i colori freschi. bruno,

: cosa indegna che gli fanciulli la possono imaginare, che forse credere-

perciò più atte a far colla, la quale serve a dipingere a tempera e indorare

, coi pezzi delle pagine riappiccati con la colla e le striscioline di carta velina,

offeriva amicizia, lasciava intendere che 4 la colla cordiale, per cui l'uno

hanno l'anima attaccata al corpo con la colla cervona '. quando hanno passato

vol. III Pag.279 - Da COLLA a COLLABORAZIONE (60 risultati)

si chiama colla di spicchi, la quale si fa di mozzature di musetti di

lavata ed essiccata, viene asportata la parte interna, che viene messa in

domenichi, 1-218: dedalo trovò la fabrica del legname, e in essa la

la fabrica del legname, e in essa la sega, l'ascia, il

il perpendiculo, il succhiello, la colla, la colla di pesce.

perpendiculo, il succhiello, la colla, la colla di pesce. -colla forte

lavoro. carena, 1-251: [la] colla forte,... maggiormente

, a colla ed a guazzo, la pittura fa scorciare una figura.

aggiunge alla pasta con cui si fabbrica la carta per scrivere. carena, 1-71

, 1-71: * incollare ', dar la colla alla carta perché sia atta a

l'uso più moderno è di incollare non la carta, ma il pesto..

: egli, ch'è più plebeo che la plebe, cominciò raffazzonato d'una casacchetta

d'una casacchetta di velluto duro per la « olla, come una carta pecorina,

le sue scarpe di terzopelo, e la berretta ancora, ad intervenire per le

mascagni, ii-200: in simili macchinette umane la colla senza colore s'estendeva in piccola

a foggia di guaina membranosa sopra tutta la superficie del loro corpo, dalla quale

apunto del bordello. oriani, x-4-336: la pasta di faenza, solita ad essere

i vermicelli facevano, come suol dirsi, la colla. = deriv. dal

. fune usata per infliggere torture; la tortura stessa; corda, canapo.

per gravezza di carni, morì in su la colla. boccaccio, dee.,

palazzo, ci parlerete d'altro verso su la colla. n. capponi, 1-54

7-i- 473: i fiorentini usano la voce 'colla'per significare il tormento della

verbo * collare '. -dare la colla: infliggere la tortura della fune

'. -dare la colla: infliggere la tortura della fune. sacchetti

lo pose alla colla, e accomandò la colla all'aspo, e così ve 'l

non avessi voglia / e stessi quasimente su la colla, / molto mi loda porri

, / molto mi loda porri con la foglia. angiolieri, 40-12: avvegna

/ che per mill'ore stare 'n su la colla; / ch'è già diece

di te. camillo / sta su la colla. 3. marin.

lo mio amore con elle / e la giente che v'à andare.

apposite funi. 4. prov. la tavola o la mensa è una mezza

4. prov. la tavola o la mensa è una mezza colla: i

tavola rendono l'uomo incline a dire la verità. redi, 16-i-71: tanto

noi toscani abbiamo un proverbio: la tavola è una mezza colla.

, 622: ella sedè, reggendo / la risonante pectide; ne strinse / tacita

questa. io ammiro ma non partecipo la fede dei tanti che sentono con essi

allo sviluppo del suo commercio da cui dipendeva la sua e la vita dei suoi.

commercio da cui dipendeva la sua e la vita dei suoi. 2.

quel suo piccolo mondo! dovevo dire la mia volontà ad ogni proposito,.

siamo né io né lei che salveremo la patria. si fa quel che si può

ammissibile che il partito socialista collaborasse con la monarchia? collaborasse coi preti? collaborasse

conservava ancora, e poteva mostrarla, la tessera dell'anno 1904, non tollerava certo

riferimento al periodo d'occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale). = voce

ora vi lamentate perché io non trovo la via di scrivervi un rigo. io già

] dee entrare in comunione intellettuale con la gioventù, e farla sua collaboratrice.

egli è per riprendere in buenos ayres la pubblicazione della * cronaca bizantina ',

nel cuore, che resterà nella storia la più amabile contradizione di una generazione fatalmente

diventar intimi amici. voi dovete essere la mia collaboratrice. c. e. gadda

: non mancheranno al pio officio né la vedova inconsolabile ovvero affranta dal dolore (

di labbro sincero, il cui consiglio, la cui riprensione e la lode sono una

il cui consiglio, la cui riprensione e la lode sono una collaborazione continua. svevo

era parso che in simili casi tutta la famiglia fosse obbligata alla collaborazione. b

croce, ii-8-155: non rara è la collaborazione di due individui in opere teatrali.

, ancora ignoto com'ero, di proporre la mia collaborazione a quei giornali, assai

parlato. e. cecchi, 6-146: la scuola tiene il più stretto contatto con

le famiglie degli alunni, ne sollecita la collaborazione, le raduna a consiglio.

manuale o intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. -elemento caratteristico

impiego, consistente nel concorrere, con la propria attività amministrativa o tecnica, all'

dagli operai). - anche: la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende

il lavoro risulti paralizzato. 3. la partecipazione al governo di gruppi o partiti

vol. III Pag.280 - Da COLLABORAZIONISMO a COLLARE (52 risultati)

le autorità d'occupazione tedesche, durante la seconda guerra mondiale. = deriv.

tommaseo. collaborazionismo, sm. la collaborazione, l'aiuto, l'assistenza

riferimento al periodo dell'occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale). 2

collaborazione di un partito d'opposizione con la maggioranza governativa. panzini, iv-146:

'collaborazionismo'. voce del linguaggio politico: la partecipazione dei socialisti al governo della cosa

un partito d'opposizione, collabora con la maggioranza di governo. panzini,

'collaborazionista'. socialista che intende collaborare con la borghesia (sic!), cioè partecipare

casa dove si cenava; tanto che fornita la cena, vestito di drappo d'oro

una collana d'oro sottilissimamente lavorata, la quale era sì bella e sì vaga

che ha venduto le possessioni, perché la moglie compri i zibellini col capo d'

di rubin tutta contesta / gli orna la gola, e simil cinta il fianco.

fugge; cosicché, per campare la trista vita, non ti vo'dire che

e poi, m'avrebbe a restituir la collana d'oro di mia moglie,

d'oro di mia moglie, che la baratterei in tanta polenta. tommaseo- rigutini

tommaseo- rigutini, 3523: chiamavasi collana la catena d'oro da cui pendeva,

d'oro da cui pendeva, quando la moda voleva così, l'orologio delle

orologio delle signore; che qualche volta la appuntavano, per maggiore sfoggio, alle

là in modo che se ne vedesse la lunghezza. nievo, 221: le collane

, gli spilloni, le catenelle innondavano tutta la persona. verga, 3-129: la

la persona. verga, 3-129: la mena aiutava anch'essa a pestare il

, e ci aveva un'altra volta la veste turchina e la collana di corallo

aveva un'altra volta la veste turchina e la collana di corallo che avevano dovuto dare

orecchini, due anelli d'oro, la collana di corallo; promise altri soccorsi

. pea, 1-37: voleva si mettesse la collana a pippoli d'oro con la

la collana a pippoli d'oro con la croce. cardarelli, 1-109: o angelo

colori in cui sembri figurare il dispetto e la tenebra che ti gravano sull'anima

tutto il corpo e bruscamente strappò la collana; si udì un tintinnìo secco

mani posate sui bracciuoli della poltrona, la madre lasciava che la collana si sciogliesse

della poltrona, la madre lasciava che la collana si sciogliesse e le perle rotolassero sul

gas. sbarbaro, 1-69: di notte la vallata si incendia: una luminaria sospesa

7-110: questa strada... è la più orrenda del mondo...

è all'inizio... verso la fine, la collana di case, simile

... verso la fine, la collana di case, simile a una collana

sul ponte e si fermarono a guardare la collana dei riflessi nell'acqua. cassola

acqua. cassola, 2-20: fosse la lentezza, fosse la miopia, il professore

, 2-20: fosse la lentezza, fosse la miopia, il professore non aveva ancora

aretino, 2-4: le ferite e la perdita dei membri sono le collane e

il profano licaone, dopo aver contemplato la sua aurea collana. garzoni, 1-72:

al collo. marino, vii-195: la collana era segno di segnalato onore,

greci un ballo chiamato il vezzo e la collana. 4. figur

epici, ma anche rapsodici: che la cittadinanza milanese anelava di assaporare, avidi

, 6-100: un editore ha avviato la pubblicazione di una collana di utopisti.

viso. verga, 4-177: bianca la sera innanzi s'era visto capitare a

colla molle elasticità d'uno stelo, la testa di folta chioma. 6

sollevò una collanina che ella aveva, e la lasciò ricadere. -dimin. e vezzegg

gli splende. magalotti, 9-1-196: non la guarderà a donare a plutone quel bel

anche collarino). -in particolare: la striscia di tela bianca che copre il

, 1-8: ma più assai che la delfica corona / valutava la cherica e il

assai che la delfica corona / valutava la cherica e il collare. manzoni

: -oh cappellano amatissimo! come va la salute? -cominciò il feudatario. -

arrivava il vescovo col collare pavonazzo e la grande croce d'oro sul petto.

importante; importanza che si rivela con la dignità del portamento fatta di riserbo e