portava una livrea che impegnasse a difenderlo la vanità e l'interesse d'una famiglia
linguaggio signorile e piano in cui luceva la buona tradizione classica. soffici, ii-214:
1-103: l'alto ceto siede, fra la seta e le gemme, affacciato ai
salutare sincerità. alvaro, 7-102: la domenica, poi, la passeggiata era
, 7-102: la domenica, poi, la passeggiata era occupata unicamente da un ceto
verri, i-260: invece di ordinare la riforma delle leggi di finanza a un ceto
d'uomini, che ne avesse già la pratica, s'istituì una giunta.
, i-59: il ceto arcadico ha avuta la sua. manzoni, 24: tu
24: tu, cui non piacque su la via più trita / la folla urtar
piacque su la via più trita / la folla urtar che dietro al piacer corre /
l'acqui se non con far che la sua presenza sia presentita dal ributto de
[il fan ciullo] la pagina ribelle / per seppellir le rondini insepolte
nelle rose. dall'orlo del vassoio, la cetonia s'affacciò; poi procedette
dannoso alle viti e alla segala; la cetonia stictica o funeraria, di
., i-xi-ii: lo malo citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del
citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del mal coltello e del mal sonare
essere arciere mi diedi, e prima con la paura del mio arco...
temistocle alquanti anni innanzi ricusando nel convito la cetera, fu reputato uomo indotto. sannazaro
bembo, 1-21: né altro fu la dilettante cetara d'orfeo, che le vaghe
fiumi da'lor corsi ritoglieva, che la voce d'un di que'primi cantori.
straparola, 3-3: le commandò che prendesse la cetra in mano, e alcuna cosa
questa mia premessa si accomodi a render la ragione del maraviglioso problema della corda della
quinta. marino, 7-60: de la prim'opra il semplice lavoro / fu roza
.. cantava, sotto / a la percossa cetera / palpitandole il sen.
bene, osai di pre- sentarmivi con la cetra, e strimpellando alla meglio, di
/ cetra arguta e gentil, che la traversa / avea d'argento. manzoni,
? carducci, 151: febo / la cetera del duol raffrenatric? / agita in
senz'indugio, e porti / meco la cetra, che non forse il cuore /
vivo achille. panzini, i-754: la dama prese da uno sgabellerò una cetra
cétera / sveglia l'interno tremito / sotto la man che l'eccita. nievo,
passi silenziosi. -sempre! -rispose ella. la cetra d'un angelo non moverà mai
d'annunzio, ii-55: e tutta la ben costrutta / compagine sotto lo sforzo
mi trova tutta in un groppo raccolta ne la sponda, e volendomi porre la mano
ne la sponda, e volendomi porre la mano su la cetera, mi lasciai
sponda, e volendomi porre la mano su la cetera, mi lasciai cadere giuso in
. figur. ispirazione, facoltà poetica; la poesia ai margini; i lobi del
e legger lirica stessa, la tradizione poetica. mente piegati a
faccia rivolta verso / secca è la vena de l'usato ingegno, / e
vena de l'usato ingegno, / e la cetera mia rivolta in pianto. machiavelli
: o musa, questa mia la luce, bianchicci dalla parte opposta (ed
pien dicer gli onori, / bisogna non la mia, ma quella cetra / con
cortese / qualche spirto non manca, / la cetra, che per voi / vezzosamente
e trofei. tasso, 6-i-40: la cetra e i miei non rozzi accenti /
oro. metastasio, 600: fili poi la parca avara / i miei dì mill'
miei dì mill'anni e mille; / la mia cetra e la mia fille /
e mille; / la mia cetra e la mia fille / sempre cara / a
me sarà. algarotti, 2-449: or la cetra e la mano in un mi
, 2-449: or la cetra e la mano in un mi porgi, / or
propizio il fato / d'un altro orfeo la cetera, / se montgolfier n'ha
eolie. carducci, i-709: se la cetera dell'anima sua [del poeta]
peccati, non li nascondere. -racconciare la cetra: intonare le corde. -
cui più non vo'ripetere. -temperare la cetra con qualcuno: accordarsi. f
che con giovanni dello aguto avea temperata la cetera [ecc.]. 4
masi (quantunque barbaramente) la scolopendria vera da gli speziali de
da cètra 'scudo ', per la forma degli scudetti del tallo.
più non tarde, / il soave popon la sua sementa, / il freddo citriuol
sementa, / il freddo citriuol, la zucca adunca. soderini, ii-47:
entra in una state in fiorenza per la porta alla croce, che non fu el
un citriolo. collodi, 318: la sua carrozza sarebbe ridiventata un cetriolo, i
lucertole, i suoi vestiti avrebbero ripreso la forma e l'aspetto cencioso di prima
i-330: davanti alla caserma puntellata, la solita sentinella cenciosa che,..
. verga, 3-60: ora [la mangiacarrube] vedeva che era un bel
le spine un porco riscaldato / con la sua sanguinosa e dura cietta. boiardo
avuto / pei medici sul capo avea la cetta / o ne l'essilio avea lor
: le cose pertinenti al lignaiuolo sono la cetta, il cettolino, coltellazzo, la
la cetta, il cettolino, coltellazzo, la punta, la dolatora, tassa da
cettolino, coltellazzo, la punta, la dolatora, tassa da una mano e da
: l'accetta, laccetta, la cetta. cétto { détto)
e ddesfatto, / ca fao rumpere la lie e lo patto. jacopone, 84-28
. che1 (si pronuncia con la e stretta; con l'apostrofo eh'
relativo. invar. il quale, la quale, i quali, le quali (
forza rallentare il corso, / scemando la vertù che 'l fea gir presto.
certezza ho. ser giovanni, 120: la fanciulla fu desta, e mise un
, / alla femmina il maschio non la face. cellini, 1-12 (45)
(45): questo cartone fu la prima bella opera che michelagniolo mostrò delle
m'ancidi, e cuoci, / snoda la lingua, e movi l'intelletto,
: sol ne apprendi / quel che la dolce voluttà rinfranca, / quel che
i desiri, e quel che nutre / la libertà magnanima. alfieri, 1-855:
e par che ondeggi, / seggo la notte. carducci, 515: sento
ogni vena irmi il sospiro / che fra la terra e il ciel sale e discende
vedevano e con una cifra turchina su la tempia. alvaro, 9-187: entrò una
., 2-8 (227): la donna, contenta molto, si dispose
lecito voi di mettere il nome e la persona mia in campo, che mai
: crediam più opportuno di raccontar brevemente la storia antecedente di questa infelice; quel
il reato della pena, cioè tutta la pena, a che altri è obbligato
petrarca, 128-84: non è questa la patria in ch'io mi fido, /
quando il vetturale ebbe assai sofferto, tolse la stecca con ch'egli lega le balle
: viveva sospirando, pensando e immaginando la notte e 'l dì a'legami in
chiamare quella cosa, che, secondo la umana perfezione, fa perfettamente e con grazia
/ i bei colori / di che la guancia un tempo alma fiorì. marino
ossa, i nervi e le fibre, la carne de'muscoli, le tonache e
che per una parte hanno operato su la religione e per l'altra hanno dalla
nelle instituzioni. d'annunzio, iv-2-500: la loro grazia, la loro desolazione e
, iv-2-500: la loro grazia, la loro desolazione e il loro orgoglio traggono
ti ricorda. 3. con la preposizione sottintesa: a indicare una relazione
addio. m. villani, 2-18: la gente a piè e a cavallo che
avendo voluto fare quello si poteva per la nostra gente, non ne campava testa
storia di fra michele, 52: e la mattina ch'avea andare al martirio,
. machiavelli, 1-86: pigli adunque la illustre casa vostra questo assunto con quello
quell'agevolezza che si vede / gittar la canna lo spa- gnuol leggiadro, /
ordire una trama a machinare il modo che la donna si facesse morire. vasari,
imperative, o assolute): quelle la cui osservanza è inderogabile: tali sono
e viene usato in particolare per indicare la partecipazione dei lavoratori alla gestione di un'
in mano. bruno, 3-898: con la rugata fronte cogitabondo, con erte ciglia
. de roberto, 659: che la domanda traesse troppo violentemente il cogitabondo.
conchiude rettamente [cartesio]... la mente essere una cosa cogitante non distesa
sorelle. b. croce, ii-5-37: la sua sostanza cogitante, o, per
dei vizi, v-536-161: loco c'ene la iniustizia / cum bructa temperanza, /
. alessio, v-30-133: lu patre co la matre et tutta roma / cogitavanu che
di dio; e nel sangue lavate la faccia vostra dell'anima. scala del paradiso
possedere niuno bene, ma cerchiamo diligentemente la proprietà di qualunque bene ci paresse d'
che usa rettamente l'amore, loda la forma del corpo: ma per mezzo di
, siccome io l'ho suaso ne la orazione nuziale, e cogito come debbo
frequent. di agire: * agitare la mente con i pensieri '; cfr.
(anche sf., cogitativa): la facoltà del pensare. trattati antichi
trattati antichi, 113: rappresenta quelle cose la virtù cogitativa, la quale è nel
rappresenta quelle cose la virtù cogitativa, la quale è nel mezzo del celabro. boccaccio
detta cogitativa. varchi, 8-1-219: la cogitativa si chiama negli uomini quella virtù
maniera di adoperarla, che è per la fantasia stessa, ovvero anima fantastica,
i più antichi claustrali di occidente, esprimono la potenza cogitativa nel suo grado più semplice
più semplice e popolare, che è la semplice storia, o raccolta di nozioni e
nell'anima dell'uomo altre potenze, come la cogi- tatrice, l'estimatrice, la
la cogi- tatrice, l'estimatrice, la memoria, la reminiscenza. cogitazióne
tatrice, l'estimatrice, la memoria, la reminiscenza. cogitazióne, sf.
: già essendo a dio renduta [la nobile anima] e astrattasi da le mondane
se tu avessi cento larve / sovra la faccia, non mi sarian chiuse / le
gloriosa pace, che caccia dell'anima la tempesta delle perverse cogitazioni. s. caterina
, 1-8: all'uscio della cella porrà la guardia del cane della coscienzia, il
, el quale sempre sta grave e priva la mente di cogitazione e operazione, e
malenconiche. machiavelli, 30: intendeva la opinione loro, diceva la sua, corrobora
: intendeva la opinione loro, diceva la sua, corrobora vaia con le ragioni
speroni, 1-1-71: il pensiero e la cogitazione della madre può aver colpa di
testa [hanno], dico, la fantasia retta, la cogitazion sollecita,
], dico, la fantasia retta, la cogitazion sollecita, la memoria ritentiva.
fantasia retta, la cogitazion sollecita, la memoria ritentiva. tommaseo [s. v
tommaseo [s. v.]: la volgata dicendo nel vangelo che * dal
. tornasi di lampedusa, 200: la bonarietà distante dell'accoglienza del principe,
, / come quella che indura / la fronte ed affoca la coglia / dell'ariete
quella che indura / la fronte ed affoca la coglia / dell'ariete pugnace, /
fosse contento se io mangio e pago la pigione con quello che mi dà, e
e che non pretendesse che io facessi la coglia inclusive. idem, v-102:
paesane coglie / liscian lo sposo per aver la moglie; / ma questa coglia che
, inf., 13-32: allor porsi la mano un poco avante, / e
dee., 1-4 (94): la quale andava per gli campi certe erbe
ugolino: « zoanna », chiamando la moglie « va', cògli una insalata »
va', cògli una insalata ». la zoanna torce il grifo, e dice:
insieme. maia materdona, i-116: la bella elisa arava / con terso eburneo
lastri, v-23: non colgasi mai la foglia [di gelso] nell'ore della
/ vergini e mondi, / imperocché la castitate sia / prelata di quell'arbore
voglie, / che parturir letizia in su la lieta / delfica deità dovria la fronda
su la lieta / delfica deità dovria la fronda / peneia, quando alcun di sé
de'medici, 474: cogli la rosa, o ninfa, or che è
vo córre i fior novelli, / la primavera del sesso migliore, / quando son
e snelli. machiavelli, i-44: ma la sua buona fortuna fece nascere una terza
questa via. ariosto, 1-58: corrò la fresca e ma tutina rosa, /
1-29 (i-380): a lato a la sua donna in letto si corcò di
frutto. tasso, 16-15: cogliam la rosa in su 'l mattino adorno / di
11 seren perde; / cogliam d'amor la rosa: amiamo or quando / esser
gite, anime liete, / per la stagion ridente e giovenile, / cogliete
cogliete con man provida, cogliete / fresca la rosa in su l'aprir d'aprile
amor. giovanetti, i-79: ben la vid'io scherzar sotto una folta /
mani e i piedi, coglievano sotto la mensa mia li rimasugli delle vivande.
, iv-xxx-4: come dice esopo poeta ne la prima favola, più è prode al
. frugoni, xxiv-954: aggiravasi ver la sera di un giorno festivo
agli anni edace / lo spirto e la virtù. spolverini, xxx-1-162: a
gran, che inosservate / fuggita avendo la tagliente falce / seguaci villanelle unirò in
24-14: a prova / vien fuor la femminetta a còr dell'acqua / della
un fascio d'ombre, e su la nostra soglia / crepiti stanco l'ultimo
de pisis, 90: è così ricca la vita invece / per chi sa cogliere
, si pensò che dilettandosi eglino de la caccia, il mostrar di farne una era
tasso, 4-87: usa ogn'arte la donna, onde sia colto / nella sua
gran corpo, che se in passando la colgono, non la trabalzino, non raggirino
se in passando la colgono, non la trabalzino, non raggirino, non la
non la trabalzino, non raggirino, non la mettano in profondo. segneri, i-501
cogliendo / i nostri dardi, tentano la fuga. de sanctis, lett. it
, lett. it., i-65: la fantasia è facoltà creatrice, intuitiva e
facoltà creatrice, intuitiva e spontanea: è la vera musa, il « deus in
il segreto della vita, e te la coglie a volo anche nelle sue più fugge-
verga, 4-41: il marchese limòu la colse a volo mentre s'allontanava,
un'agitazione che, a volte, la facevano balbettare? panzini, iii-617:
, i quali... per la fortezza di quello, e che la strada
per la fortezza di quello, e che la strada vi correa appiè, coglievano pedaggio
6. ant. prendere, stabilire la misura di qualche cosa. giamboni
parlanti fanno / talor dispregio e danno a la fiata. ottimo, i-3: cogliesi
388: donde manifestamente si coglie, che la cannella del zeilan non può essere la
la cannella del zeilan non può essere la medesima cosa che il cinnamomo. marino
da questo discorso si coglie, che la felicità di dio è quel bene onde i
danno mai nulla, che voi non la paghiate loro a doppio. parini,
che risposta renda / chi grida per la via, / noi può il sognante cogliere
fogazzaro, 5-348: si divertiva per la sua propensione a cogliere il comico anche
/ tacque ignoto molt'ore. ivi la fama / con imo il colse de'
armonie nascono che l'occhio coglie con la premura delle gioie uniche e intrattenibili.
sorpresa (una malattia, una disgrazia, la morte). dante, inf.
alpe / ti colse nebbia, per la qual vedessi / non altrimenti che per pelle
ci colga. sacchetti, 13-16: cogliendolo la notte in certe vie tra boschi,
signoria e l'ebbe di potervi con tutta la famiglia stare. aretino, 8-234:
corranno; ch'io non vo'scriver la mia opinione prima ch'intenda la loro
scriver la mia opinione prima ch'intenda la loro. g. c. croce,
d. bartoli, 39-67: se la morte mi cogliesse un dì nel quale
, per esempio, quand'uno per la via è stanco o non ha voglia di
voglia di andare avanti o lo coglie la notte, che egli non avesse ad andare
tommaseo, 1-77: continua battaglia la vita del forte, / per erti sentieri
. / armati ed andati ci colga la morte: / speranza e coraggio.
del castellano. fogazzaro, 5-47: quando la marchesa era còlta in fallo tirava sempre
: che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la
la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? soffici,
guarda e alcuna / nube le corre la fronte. bocchelli, i-109: per terra
. bocchelli, i-109: per terra, la neve ha sentito il sole, e
e. gadda, 370: la moglie, che sedeva in lavori d'uncino
ebber colto lor viaggio / su per la punta, dandole quel guizzo / che dato
dandole quel guizzo / che dato avea la lingua in lor passaggio, / udimmo dire
di faretra / saetta che già mai la colga ignuda. pulci, 5-45: rinaldo
sozzopra fe'cascallo. ariosto, 46-116: la lancia del pagan che venne a corre
8-313: -la spada è in aria, la piomba giuso, e la nostra donna
aria, la piomba giuso, e la nostra donna l'aiuta. -come? -col
aiuta. -come? -col far che la colga di piatto. -lodato sia iddio.
: ei fu colto da titta a la gorgiera, / tra il confin de lo
fiera, / che gli fece inarcar la fronte e 'l petto. d. bartoli
vento... coglie, e percuote la metà sola della corda, ella sonerà
senza aspettare altro ordine dal padrone, drizzata la carabina che teneva alla mano nella vita
non mi fate il dottore, che perderò la pazienza. parini, 677: gestendo
tutto il nerbo / delle tue mani e la tua gran baldanza, / la palma
e la tua gran baldanza, / la palma a me darai, lo spirto a
agguantò quel volume e, presa di mira la testa di pinocchio, lo scagliò con
. tavola ritonda, 1-243: impugna la mazza,... e sìe la
la mazza,... e sìe la getta a tristano; ma il colpo
suo giro tutta non si volse [la santa mola] / prima ch'un'altra
] / prima ch'un'altra di cerchio la chiuse, / e moto a moto
li quali lasciando lo studio, e la dottrina della vera teologia, studiano e predicano
dottrina della vera teologia, studiano e predicano la vana filosofia. boccaccio, dee.
., 5-10 (91): udendo la donna queste cose, conobbe che egli
e sonora. de pisis, 56: la tua mano leggera /...
/ in una strana agitazione, / la colgo a volo, nel buio, /
volo, nel buio, / delicatamente la stringo come stelo morto / e alla fronte
stringo come stelo morto / e alla fronte la porto. pavese, 6-247: colsi
disinvolta a un signore preoccupato, e la presi in disparte e le dissi che
prepotente. giamboni, 228: vinta la fede pagana tutta la terra d'oltremare
, 228: vinta la fede pagana tutta la terra d'oltremare, e convertito alla
tutte le genti, colse baldanza sopra la fede cristiana. -cogliere il destro
volge presto / il calvo a chi la chioma non afferra. / se non cogliete
espor che, favellando, ammetta / la nova gemma: e poi che il punto
il punto hai colto, / ratto la scopri, e sfolgorando abbaglia. alfieri,
vespro, coglievano l'occasione per guardare la testa regnante di angelina. palazzeschi, 3-87
fiorito per ancora. -cogliere la palla al balzo: approfittare rapidamente di
ecco il santo! *. peperito colse la palla al balzo e si cacciò a
fitto nella folla. -cogliere la prima rosa del giardino: sverginare.
bandello, 1-54 (i-625): pensano la prima volta che con le mogli si
che con le mogli si congiungono coglier la prima rosa del giardino, e di
, come è un denaro, che è la quarta parte del quattrino fiorentino, con
pensamento, e abbiate ad un tempo la prova se il glossatore colga nel segno.
. passavanti, 206: è [la vanagloria] la prima figliuola della superbia
, 206: è [la vanagloria] la prima figliuola della superbia, colla quale
dosso per levarli li coglioni, se la madre non se ne prende guardia. crescenti
, quella disseminazione che mette in forse la posterità e che mi può far credere
ambra, 112: io non vo'che la colgano / così netta.
han veduto '1 bel, se la son colta. lippi, 4-49: poiché
arabico: è meglio ch'io me la colga. -chi coglie, colga
, ma sìe! gli potevan fare anche la manferina sulla mira: tirava a sesta
dai privati e non dai mercanti; la lana stessa raccolta; lana scelta
in inghilterra e in iscozia sopra la cogliétta e ancora in lane di magioni.
, che ciarlone! / ché mena più la lingua che le mani. sagredo,
per ingiuriare anche gli uomini onesti, la plebe più sozza, più disonesta e sboccata
pur far libri! monti, iii-205: la natura mi ha dato un cuore tanto
avesse patito nel disastro l'ulà: la più grande ruota, aveva detto il calafato
aveva detto il calafato insolente, e la più cogliona che girasse sul po;
a sommergere, col divin permesso, la coglionissima capa. pavese, 7-15:
mente lettere a mio padre con tutta la sommissione; non chiedo in quattro mesi
il naso, / (sior dottor, la mi perdoni) / è virtù de'
dimin. coglioncèllo, coglioncino, coglioncellino. la bottiglia del cognacche? ». « compratene
8-352: in tanto io mi lascio cascare la corona e passo via, col fingere
et il coglioncino spicca un saltello, la raccoglie, e con madonna, o
; s'è una coglioneria, scusatene la fretta. vallisneri, iii-467: da coglione
coraggio di scrivermi per timore di tradire la vostra sincerità e confessare che il mio
una vera coglioneria. tommaseo, ii-430: la detta commissione era d'uomini avversi da
fine della loro visita li sentiamo con la massima gravità, frutto di tanta ponderatezza,
leopardi, iii-393: quasi che la natura umana, per coglionesca che sia
i testicoli. sacchetti, 130-153: la valentre donna mandò per uno medico
: vi è, diremo, nel vestibolo la coglitrice di fiori che è, sì
: nel giorno della vendemmia, verso la fine di settembre, nell'alto pomeriggio
lustri, iv-19: coloro che anticipano troppo la coglitura [delle olive], fanno
28-27: il fango del novembre, la neve del dicembre, la fine delle
del novembre, la neve del dicembre, la fine delle stagioni, delle cogliture,
e appena lo raggiungono bisogna coglierli. la coglitura si prolunga perciò tre mesi.
, così chiamata della città di cognac. la forma italiana cognacche, accolta dal petrocchi
il primo gennaio 1950, per accordi con la francia, questo nome si può usare
, anche il marito della sorella e la moglie del fratello del coniuge.
: per quella via ne va da la cognata, / s'altra vendetta non
gente, oditi et enten- diti / la vita che fa questa mia cognata. boccaccio
: narrò come beltramo traditore / per la cognata arse d'incesto amore. aretino
discreto sposo amabile e cortese, / la suocera gentil, savio il cognato, /
delle labbra; i cognati si strinser la mano; le donzelle fecero due belle
più. pavese, 5-34: era la cognata, quella che adesso dormiva con
. tommaseo, i-206: ho presa la pietra per suocera, la nera terra per
ho presa la pietra per suocera, la nera terra per moglie, / ed
stirpe. salvini, 12-8-609: ma la mia virtude e i santi oracoli /
seme divino fece; ovvero, che la recente terra, di poco dipartita dal
cielo ritenea. simintendi, 2-1-7: la ricente terra, e divisa nuovamente dall'
cognato cielo. alamanni, 5-5-1222: la purpurea carota, la vulgare / pastinaca
alamanni, 5-5-1222: la purpurea carota, la vulgare / pastinaca servii, penula sacra
stelle. bruno, 3-872: a la verità nulla cosa è più prossima e
cosa è più prossima e cognata che la scienza. mascheroni, 839: in antico
partorì l'insidie il pianto, / la malvagia fatica e la menzogna / e con
pianto, / la malvagia fatica e la menzogna / e con le bieche rubiconde
rubiconde risse / delle leggi il disprezzo e la deforme / consigliera di colpe orrida fame
spaventosi aspetti. manzoni, 26: ver la mia sacra / terra drizzai le penne
colpa ignudo, / men caro assai la bruna valle asconde. carducci, 651:
e de i dispersi miti / per la selva d'europa indagatore. imbriani,
europa indagatore. imbriani, 1-27: la facoltà d'amare è cognata alla virtù
59: non tra quest'ombre io la vendetta affretto / già meditata; il
assente da roma; ma son sicuro che la mia cognatina avrà saputo provvedere a tutto
no: / fin qui cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione
ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione. salvini, v-499:
: « fin qui cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione
cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione ». / agnazione,
parte di loro [de'reti] per la cortezza del sito cercasse asilo, impariam
impariam da plinio che fu verona, dove la cognazione de'più antichi abitatori è credibile
al figur. leopardi, i-284: la stessa cognazione e fratellanza ch'era tra
stessa cognazione e fratellanza ch'era tra la greca e la latina esiste tra la lingua
fratellanza ch'era tra la greca e la latina esiste tra la lingua italiana e
tra la greca e la latina esiste tra la lingua italiana e la francese.
latina esiste tra la lingua italiana e la francese. 3. ant.
e piue / girato ha 'l monte in la prima cornice, / mio figlio fu
del nome e del ceppo medesimo con la nostra, e di cognazione non lontana,
s'eccita il disiderio di questa comunicanza sia la cognazione: che non so come io
animo e di temperamento di corpo, per la quale noi diciamo volgarmente, il nostro
tre maniere sono della cognazione: cioè la carnale, che è chiamata parentado;
... è da sapere che la cognazione spirituale, la quale comunemente è
è da sapere che la cognazione spirituale, la quale comunemente è il comparatico, si
comunemente è il comparatico, si fa quando la persona dà il santo battesimo. pallavicino
cognazione spirituale. carena, 2-56: la qualità di panino induce una certa cognazione
: però che 'l senso cognitivo, per la virtù del suo obietto, s'informò
2. sf. cognitiva: la virtù conoscitiva. gelli, 9-98:
virtù conoscitiva. gelli, 9-98: la ragion, dipoi, la quale è la
, 9-98: la ragion, dipoi, la quale è la propria natura dell'uomo
la ragion, dipoi, la quale è la propria natura dell'uomo, si dice
. anguillara, 7-182: una galea la cognita marina / solcando vien con la
la cognita marina / solcando vien con la gonfiata tela. c. dati, 170
repubblica vi siano sei patriotti cogniti per la loro morale e per il loro civismo
: / fin qui cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione.
cognita ho ben la mia agnazione / e la mia cognazione. 2. informato,
le cose], / le rappresenta [la fantasia]. fagiuoli, 3-3-234:
parigino. marsilio ficino, 2-32: la cognizione umana comincia dai sensi, e
acciò che lo intelletto nostro, da la cognizione delle infime sagliendo di grado in
infime sagliendo di grado in grado a la cognizione delle supreme e in esse
delle supreme e in esse contemplando la gloria di dio, pervenga a maggiore
desiderio è i fin loro, come è la cognizione del cibo, che quando se
. machiavelli, 60: da questo nacque la cognizione delle cose oneste e buone,
con l'affabilità e piacevolezza congiunta ancor la cognizione d'infinite cose. firenzuola,
cose. firenzuola, 57: perciocché la bellezza dello animo ci è coperta col
frutto; questa si chiamerebbe cognizione generica, la quale è sempre incerta e confusa:
pero, questa cognizione sarebbe specifica; la qual'è anch'ella confusa e incerta
e incerta, ma non tanto, quanto la generica. vasari, iii-399: gl'
desiderosi di imitare con l'eccellenza dell'arte la grandezza della natura, per venire il
questo è un altro fine superiore de la mente contemplativa, il qual consiste ne la
la mente contemplativa, il qual consiste ne la cognizione de le cose eterne e divine
, l'imaginazione, l'apprensione, la comprensione, cioè la cognizione del vero
, l'apprensione, la comprensione, cioè la cognizione del vero. pallavicino, 1-182
da quanto fin'ora ho detto sopra la bellezza in genere, e sopra gli oggetti
rimira, in quanto solo il rimira, la bellezza di dio, ma la cognizione
, la bellezza di dio, ma la cognizione e 'l piacere ch'egli ne tragga
f. f. frugoni, xxiv-1051: la traduzione delle opere d'un idioma nell'
atterrino se medesime, siccome al contrario la superbia delle menti le porta nell'ateismo.
nozioni morali. compagnoni, i-91: la cognizione della verità d'ogni genere,
cognizione della verità d'ogni genere, la quale appunto s'acquista per la vicendevole
genere, la quale appunto s'acquista per la vicendevole comunicazione delle idee, per la
la vicendevole comunicazione delle idee, per la discussione de'formati giudizi e per la
la discussione de'formati giudizi e per la collisione delle opinioni, guida l'uomo
gertrude s'obbligasse per sempre, con la minor possibile cognizione di ciò che faceva
ciò che faceva. lambruschini, 1-84: la cognizione e l'educazione di sé,
virtù precorse negli uomini l'esperienza e la cognizione del mondo e del tristo vero
ii-262: il punto di partenza è la coscienza di sé: « io, che
che penso, sono », divenuto la base del sistema cartesiano. questa è la
la base del sistema cartesiano. questa è la sola cognizione innata, occulta: tutto
mezzo de'sensi. imbriani, 1-104: la radegonda, semplice sino a quel punto
aveva qualche vaga cognizione medica, perché la moglie sua in terra esercitava la medicina
perché la moglie sua in terra esercitava la medicina insieme con l'arte magica e
intelligenza. maestro alberto, 3: la nostra cognizione -velata dalla corporea tela -a
cognizione -velata dalla corporea tela -a dicemere la veritade de'singulari effetti e le loro
e poca. leone ebreo, 228: la suprema cognizione de l'uomo consiste ne
suprema cognizione de l'uomo consiste ne la mente astratta, qual, contemplando ne
mente astratta, qual, contemplando ne la scienzia di dio e de le cose astratte
materia, si diletta e innamora de la somma grazia e bellezza che è nel
3-89: quella onoratissima cognizione, senza la quale il saper
, quando bene l'infermo abbia perduta la cognizione. pallavicino, 1-310: la più
la cognizione. pallavicino, 1-310: la più imperfetta maniera di ottener l'essere
esercitare, anche in quel momento, la cognizione e il diletto, che della cognizione
era vietata [a adamo], era la pianta de la cognizione. marino,
adamo], era la pianta de la cognizione. marino, vii-126: quelle sostanze
angioli chiamiamo. pallavicino, 1-346: la cognizione pratica è indirizzata al bene di
altra operazione regolata da lei; dove la speculativa non ha per fine, se non
. p. verri, 1-86: la vita de'grandi uomini, di quelli
uomini, di quelli cioè che per la virtù e per l'ampiezza delle cognizioni
nostre ricerche. nievo, 75: la sua mente si era arricchita di buone cognizioni
meditativa. carducci, i-278: conservando la lingua latina e spingendola anche oltre il
s'incontrarono e mescolarono tra loro, la chiesa compieva un alto officio. panzini,
, e della confermazione de'testamenti, la cognizione de'quali dettono agli ufìciali del
ufìciali del monte. machiavelli, 6-2-359: la cognizione della causa della dissoluzione del matrimonio
genere. leggi di toscana, 6-257: la cognizione e iurisdizione di tutte le soprascritte
il manifesto dell'edizione di tutta quanta la versione dell'iliade di questo poeta,
da quello. varchi, 18-1-416: la quale [eloquenza] in quel tempo non
cognizione. vasari, i-579: recò dispiacere la sua morte a tutti i virtuosi che
cataneo, il quale si diletta de la poesia toscana. fagiuoli, 3-4-136: chi
, 3-4-136: chi chiede ed ha la pretensione / d'una gran cura e d'
dell'invidia, ma non potè. ebbe la cognizione piena e per così dire sfolgorante
studio delle lingue i che oggi è la base », dopo lungo tentennare e
tutta in un tratto, di tutta la fabbrica del corpo umano. monti,
cognizione e riverenza della italia, illustravano la patria ed il secolo. 8
: e il comune avendo bisogno, raddoppiò la gabella del vino alle porte, e
. sacchetti, 53-120: e'tenne la detta vigna a fitto parecchi anni per una
, / che gli cadea, non che la goccia, il cogno. varchi,
di vino, che contiene dieci barili, la quale corrottamente si dice conio. d'
stato sia. aretino, ii-95: la maggior parte de i grandi sono di
, nel cielo della memoria, come se la donna durasse fatica a raccapezzarsi. poi
donna durasse fatica a raccapezzarsi. poi la parola stessa le venne incontro: era
e cognome, e mio padre, e la classe e se avevo condanne. poi
: ora nella memoria -dove di tutta la storia mondiale, situati nel tempo, sì
fatti galleggiano -di licheni ho, con la fisonomia, infiniti nomi e cognomi.
legumi e bestie, saranno stati uditi la prima volta nei tripudi della villa,
leonardo, 7-i-13: voi avete messa la pittura fra le arti meccaniche. certo
pensieri a questa santa impresa? per la potenza maravigliosa che dio v'ha data
medici, autorevolissimo cittadino fiorentino, e la dichiarata protezione ch'egli concedette a'letterati
cognome. -anche intr. (con la particella pronominale). boccaccio,
il quale lavinia... partorì dopo la morte d'enea in una selva.
d'enea in una selva. per la qual cosa ella il cognominò silvio.
ad alienare il ducato di borgogna da la corona. aretino, 1-166: commendava
signor claudio tolomei, che si cognomina la virtù. l. salviati, ii-11-72:
, 17: voi doveti in la terra vostra... avere cognosciuto
capitano, per significare con questo titolo la suprema podestà sopra loro. tasso, n-iii-1004
trattali antichi [crusca]: pigliarono la nobile cogno- minazione de'bardi.
di sacco tenuto aperto da cerchi, per la pesca delle anguille. crescenzi
in luoghi stretti di valli con rete, la qual chiamano cogolaria, la qual rete
rete, la qual chiamano cogolaria, la qual rete è grande, forte e fitta
poco si ristrigne infino alla coda, la quale è molto lunga, ed ha molti
'cogolaria', sorta di rete da pescare, la quale è grande, forte e fitta
poco si ristrigne insino alla coda, la quale è molto lunga ed ha molti ricettacoli
perché intercetti il pesce che scende con la corrente). muratori, 7-iii-199
origine sono della stessa natura che la pietra etite, cioè formati di sfoglie concentriche
. pietra viva e bianca, usata per la composizione del vetro. garzoni,
bianca di fiume che si adopera per la composizione del vetro. i naturalisti danno questo
che ha un certo aspetto di vetro, la quale si adopera per la composizione di
vetro, la quale si adopera per la composizione di esso a preferenza della renella
variabili sulle quali si opera con la medesima sostituzione lineare. coguaro,
. fanzini, iv-145: 'coibente': la materia impedisce il passaggio nel suo interno
usi, come coietto che tien salda la pietra nel cane della piastra d'un archibuso
tiene salda fra le ganasce del cane la pietra focaia. 2. farsetto
farsetto di cuoio portato dai cavalieri sotto la corazza. buti [inf.,
franchezza di mettersi tra i ferri; così la purità del vero dà sicurtà di parlare
: piero, senz'altr'arme che la spada sola, e col coietto sfibbiato sulla
119: correva tutto il popolo per la via larga alle case dei medici a vedere
ii-205: lo scorticò tutto, ed acconciata la pelle, secondo che gli era stato
e quello portò per alcun tempo sopra la camicia. dizionario militare [1847]
lattia. b. croce, i-2-91: la logistica è scienza che si riferisce
di questa coincidenzia delle cose predette, la quale è grave a discernere, preghiamo
, preghiamo iddio umilemente e puramente che la ne tolga. bruno, 3-286:
ne tolga. bruno, 3-286: la coincidienza di questo atto con l'assoluta
per una di quelle coincidenze delle quali la superstizione è sempre pronta a giovarsi,
rapporto di analogia tra il giudizio e la coscienza morale si fa, nell'unità dello
spirito, coincidenza. palazzeschi, 156: la felice coincidenza / di tutte queste cose
quei servizi. calvino, 1-110: la notte, se finiva per aggregarsi a qualche
dei contrari: espressione (usata per la prima volta da niccolò cusano, ripresa
ripresa poi da giordano bruno) che esprime la trascendenza e l'infinità di dio,
luminosi, il concorso de'quali sopra la retina è una condizione necessaria alla chiarezza
. bruno, 3-178: avete la ragione di... come coincida in
in un soggetto principio l'efficiente e la forma, e come l'una causa
ma un buono scotista ci vedrà benissimo la differenza. parini, 644: è
o diversi personaggi. alfieri, i-23: la mia partenza si trovò dunque coincidere con
mia partenza si trovò dunque coincidere con la morte del fratello. pascoli, i-619
. 2. geom. occupare la stessa posizione nello spazio (due punti
non sono coinquinate, ma conservarono perfettamente la loro verginità. donato degli albanzani,
egli ebbe alquanti anni l'imperio, per la coinquinata e lussuriosa sua vita fu privato
delle abbominazioni di coloro, i quali la riempierono dalla bocca insino alla bocca nella
stesso « ho ottenuto dei crediti cointeressando la gente... ».
gadda, 311: prese... la corona del re agilulfo che gli veniva
, e con una risolutezza spavalda se la pigiò su la capa lui stesso, cointeressando
una risolutezza spavalda se la pigiò su la capa lui stesso, cointeressando l'onnipotente
era cointeressato, per quelli finiti voleva la sua quota liquida, e per quelli
-per simil. carducci, i-848: la grammatica andava come poteva, come i
appaltatori, quantunque non si possa negare la loro derivazione da due legittime parole,
-contratto con il quale un imprenditore attribuisce la partecipazione agli utili e alle perdite della
-contratto con il quale un imprenditore attribuisce la partecipazione agli utili della sua impresa a
'. pratolini, 2-488: e con la dote della moglie, che gli consente
coinvòlgere, tr. (per la coniugazione: cfr. volgere).
che aveva fatto, di andare a mendicare la tessera del fascio. 2.
nell'immagine di questa torma smarrita che la parola « profughi » mi suscitava, un
, attratto. comisso, 7-219: la vita di venezia non le piaceva giacché
scorso, che non s'è trovata la raggione e vera causa, per cui l'
, avere rapporti sessuali, accoppiarsi per la procreazione. vallisneri, ii-168: i
amplesso erotico; copula; atto per la procreazione. ristoro, i-20 (38
amendue muoiano. boccaccio, viii-2-152: la lussuria è vizio naturale, al quale
lussuria è vizio naturale, al quale la natura incita ciascuno animale, il quale
e femmina si procrea; e ciò fa la natura avvedutamente, accioché, per l'
simile a sé, e così si continui la spezie di quello. buti, 1-33
. buti, 1-33: questo vizio [la lussuria] pare al principio dilettevole,
[inf., 6-4]: temendo la natura che la negligenzia o la fatica
, 6-4]: temendo la natura che la negligenzia o la fatica che è in
temendo la natura che la negligenzia o la fatica che è in nutrire e allevare e'
figliuoli non impedisse tale generazione, pose la voluttà del coito. marsilio ficino,
coito. marsilio ficino, 2-22: per la qual cosa lo appetito del coito e
leone ebreo, 295: l'uomo e la donna si tornano a reintegrare nel matrimonio
, i-78: fu publicato da molti la morte di giovan galeazzo essere proceduta da
da coito immoderato. aretino, v-1-154: la natura ha infuso il desiderio del coito
, perché essendoci statuiti brevi termini a la vita, potiamo rino- varci ne i
destino; che è il coito e la morte; la fecondazione, la genitura.
è il coito e la morte; la fecondazione, la genitura. pavese,
coito e la morte; la fecondazione, la genitura. pavese, 8-no: la
la genitura. pavese, 8-no: la donna che fa il figlio, trova in
che fa il figlio, trova in questo la sua pace; l'uomo, se
pace; l'uomo, se non trovasse la pace nel semplice coito, non la
la pace nel semplice coito, non la troverebbe mai. 2. astron
adunque della luna, cioè quando la luna si congionge col sole, si
tipo di setaccio usato per colare la calce o la rena. baldinucci
usato per colare la calce o la rena. baldinucci, 142:
avvertire... di non pigliar la calcina che cade sotto la cola, ma
non pigliar la calcina che cade sotto la cola, ma quella che scorre per
, vicine, parallele, per farvi passare la calcina, ovvero separarne le pietruzze,
l'uva. paoletti, 1-2-259: la perfetta ammostatura dell'uve dunque è l'
di cola. lastri, iii-100: oltre la manuale macerazione coll'ammostatoio...
macchina di grosse stecche, chiamata volgarmente la cola. il conciliatore, i-427: l'
per questo non sarà mai raccomandato abbastanza la culla o cola. quando si renderà
(bada, i toscani dicono la cola). 4. setaccio
4. setaccio metallico per purificare la cera fusa. carena, 1-358
col fondo pieno di forellini, dai quali la cera strutta cade sul cilindro.
boterò, 5-254: abbonda [la sierra leone] di viti selvatiche,
magalotti, 24-15: [si fonda] la lor ricchezza maggiore in un frutto che
una voce indigena della sierra-leone, attraverso la forma francese cola (« les produits foumis
(« les produits foumis par la rivière de sierra-leone et ses affluents sont:
« or convien che si torca / la nostra via un poco infino a quella /
in quel canto fitta, / è la via dello amore, / dove chi casca
tanta roba, che né io né essi la potevano più portare. cellini, 1-36
comporre una somma di filosofia. aprirono la loro accademia colà ne'profondissimi fondi dell'
schiavi ingollino. magalotti, 9-1-40: la gran venerazione che colà si porta al
. bar etti, 1-130: la ragione che lo indusse a pubblicarne colà
a stampare fuor di milano, io non la so bene. alfieri, i-277:
so bene. alfieri, i-277: la bellezza di quei caratteri, la diligenza
i-277: la bellezza di quei caratteri, la diligenza degli artefici,...
, e lungamente / mi sedetti colà su la fontana / pensoso di cessar dentro quell'
pensoso di cessar dentro quell'acque / la speme e il dolor mio. nievo
in risa in conversari in merende finché la mamma l'amante e la luna le
merende finché la mamma l'amante e la luna le riconducano a casa. verga,
. verga, 3-116: gli fecero la carità di dirgli che andasse dal capitano del
6-1 (103): essendo forse la via lunghetta di là, onde si partivano
felici anime curano de le mondane cose, la nostra massilia ne avrà grazia nel cielo
e similmente, ricercandoti io per qual cagione la gragnuola cada la state e non il
io per qual cagione la gragnuola cada la state e non il verno, se tu
verno, se tu mi rispondi che la seconda region dell'aria d'inverno è calda
d. bartoli, 34-i55: onde la tramontana, che di colà comincia, abbia
. b. croce, ii-8-124: la poesia classicistica è stata identificata con la
la poesia classicistica è stata identificata con la forma poetica dei popoli romanici e neolatini;
forma poetica dei popoli romanici e neolatini; la romantica (non ostante l'etimologia del
, 19-41: ma colà dentro ornai da la fatica / le stanche e gravi tue
che si raccoglia / il vecchio re ne la guardata soglia. marino, 6-39:
ad imo / là giù colà dove la batte l'onda, / porta de'giunchi
qualor l'anima mia / vola colà dove la chiama amore. fioravante, 38:
, o pur destin celeste, / da la terra deserta a la costiera, /
celeste, / da la terra deserta a la costiera, / colà dove fa lido
costiera, / colà dove fa lido a la marina / del lembo ultimo suo la
la marina / del lembo ultimo suo la palestina. d. bartoli, 37-26:
da siena, 1-68: è maggiore la misericordia di dio, che le nostre iniquità
e vomitare il fradiciume del peccato per la santa confessione. tasso, 10-41: ma
dalle filosofie, escono colà: che la calamita abbia una simpatia occulta col ferro
col ferro, e si fanno di tutta la natura un vasto corpo animato che senta
usanza sempre colà di dicembre d'andarsene la moglie ed egli in villa.
ben del maggiore, / e di chi la bacchetta tien per lui, / e
assaggiando varie qualità di vini, ritornava la sera a casa con due occhiacci,
. verga, 3-25: se la pigliava coi topi che le avevano bucherellato
ma perché il fanno essi? perchè la fame rode, dice omero, le budella
sacchetti, 17-102: questi diavoli che vanno la notte, non fanno se non male
male, ché non che altro, ma la botte mia, che era in su
giù sepulta. tasso, 3-9: da la cittade in tanto un ch'a la
la cittade in tanto un ch'a la guarda / sta d'alta torre, e
monti e i campi, / colà giuso la polve alzarsi guarda. marino, 10-175
che colaggiù si facesse, che macchinasse la natura, che minacciasse l'infemo,
punto di questa muraglia andasse fuor per la finestra a percuotere colaggiù appunto nel mezzo
dal trono. / temendo non gli squarci la terrena / vòlta sul capo il crollator
, / ed, intromessa colaggiù la luce, / agli dei non discopra ed
tommaseo, i-452: non è costì la chiesetta dell'annunziata, e bastia colaggiù
, i-44: in quella gaia compagnia la loro / gondoletta non venne. e tu
loro / gondoletta non venne. e tu la miri / colaggiù, solitaria, in
lebbroso, ed ogni uomo che ha la colagione, ed ogni uomo immondo per un
le nostre acque] fanno ancora promovendo la separazione della bile nel fegato e l'
: 4 colagogo ', medicina che purga la bile per di sotto. y<ùyó?
. y<ùyó? 4 che trasporta la bile ', comp. da xoatj
: un colao (che dicemmo essere la prima dignità dopo il re), scritta
l'azione del far colare, e la materia colata. 4 colamento ',
inoltre, è un gocciolamento qualunque: la colatura si fa d'ordinario per filtrazione
entro carrucole, e servono ad esercitar la manovra del vascello. = dal fr
di due manici, usato per scolare la pasta in modo che resti asciutta.
tempesta per venti, e con dolce acqua la mescoli, e lievemente colandola, al
cennini, 80: tastala [la colla] colle palme delle mani, e
acqua si colerà sovente, si correggerà la sua malizia. citolini, 339:
sua malizia. citolini, 339: la feccia de 'l vino, e 'l tartaro
2-31: guide cieche, che colate la zanzara, ed inghiottite il camello. baldinucci
però avvertire... di non pigliar la calcina che cade sotto la cola,
non pigliar la calcina che cade sotto la cola, ma quella che scorre per lo
che abbia sedimento, in modo che la parte chiara rimanga separata dalla posatura.
separata dalla posatura. panzini, ii-230: la mamma ha colato il brodo nella piccola
certo merendon cresciuto all'uggia, come la zucca o 'l melon per superchio omore
; ma li manca il cavolo o la foglia della zucca da colare il lattime
che lo profferito, / e no la scalda fuoco e no la cola.
/ e no la scalda fuoco e no la cola. m. villani,
il fe'colare. sassetti, 148: la pietra con che si fanno le bocche
pestarsi. bruno, 43: rimasta la signora vittoria sola, fa di bei
sicuro, e s'infoca a vendicare la lunga angoscia invernale. in questo suo giorno
entrarci a rivedere il banco ordinato, la linda e minuta suppellettile degli arnesi della sua
metallo; voi, maestri, avete fatto la forma. viani, 19-479: l'
., 25-78: e perché meno ammiri la parola, / guarda il calor del
vedendola guastare. marino, i-24: la mensa ha un tova- glin tra bigio
il cannello è ripieno, nulla ostante la libertà, che gli si è data,
i quali [fuscelletti] seguita a colare la manna non finita di condensarsi. monti
condensarsi. monti, x-3-275: rattien la neve, o borea, / che giù
via, come se fosse ornai colma la misura dei dolori assegnatile dal divino volere.
/ da i sen forati e da la rotta tempia. svevo, 2-511: le
ii-93: dal cavo / còrtice sgorga la copia / del miele e liquida cola /
: non poteva parlare che gli colava la bava. barilli, 2-153: l'acqua
che colano. montale, 29: la scaglia d'oro che si spicca / dal
ormai / ischeletriti. silone, 5-228: la tosse tornò a scuoterlo. egli reclinò
tosse tornò a scuoterlo. egli reclinò la testa su una spalla e un tenue filo
-figur. monti, x-3-445: per la virtude che dal tralcio cola, i
-, e toccava co 'l dito la sottosporgenza del labbro inferiore onde gli cola la
la sottosporgenza del labbro inferiore onde gli cola la barba veneranda. faldella, 2-187:
si ritirò dall'ultimo balcone, visitò la pozza, in cui colava la troscia
, visitò la pozza, in cui colava la troscia dei ritratti di famiglia, quindi
nell'interpretazione della lettera del volpini; la risposta colò intera dalla penna esperta di
di emilio. cicognani, 3-108: la fine della sera colava giù nella corte inzuppandola
: incessante, sommessa, sotterranea, la fiumana di scampati, di truppa,
e di levare quelle introduzioni da quali la corte riceveva tali emolumenti e per quali
. bartoli, 40-ii-62: altro che la lor cina, in cui sola stimavano esser
rimanente di europa. cuoco, 1-170: la nazione napolitana è una nazione agricola.
è una nazione agricola. in tali nazioni la circolazione è sempre più languida che nelle
, / e non m'aveggio che la notte vene, / e parmi crescer e
colare. baldinucci, 167: serve [la terra di mattoni bianchi] a'gettatori
a'gettatori di metalli, per intonacare la parte interiore della fornace,..
,... e vale acciocché per la veemenza del fuoco i mattoni, con
fuoco i mattoni, con cui è fatta la fornace, non colino. 12
sommergere *; ed usasi generalmente allorché la sommersione è conseguenza di naufragio o di combattimento
. aretino, 3-35: tale è la importunità del vampo, che ti distrugge
, poteva forse meritare un qualche compatimento la cagione che mi movea a fare simili
di frapporre come ostacolo per me infrangibile la vergogna del ricadere in quei lacci,
, vorrei per mia fé sonare non pur la piva, la ribecchina, la cornamusa
mia fé sonare non pur la piva, la ribecchina, la cornamusa, ma anche
pur la piva, la ribecchina, la cornamusa, ma anche il cullasone. vai
/ talvolta il carnevale / cantar solevo la bemaccalà? b. corsini, 1-1:
essendo le corde assai lunghe, e la testudine di piccola mole. era usato specialmente
522: un tropo sei, come la cetra / la lira o il colascione /
tropo sei, come la cetra / la lira o il colascione / su'cui si
mandar fillide a l'etra / o la « riparazione ». 2. per
quando non possa esserle di disturbo, la terrò ragguagliata di quanto andrò cantarellando sul
egli accorda il suo colascione, ha fiutato la mancia '. = voce dei
di 'cassetto '(a designare la * cassa 'dello strumento).
insalare carne? per cui? per la sua famiglia? tu sa * bene che
finestra ima bella signora; ella debbe esser la duchessa di roma. guarini, 344
andar di sopra, ché io ho chiusa la porta della scala; non farò molto
. colà su ancora è acqua, la quale, qualora le cattaratte del cielo
hanno in frontispicio diverse immagini per ingannar la mostra, è un gran tempo che s'
. redi, 16-i- 10: se la druda di titone / al canuto suo marito
* nostri cari, e rifacendo colassù la nostra famiglia e la nostra patria.
e rifacendo colassù la nostra famiglia e la nostra patria. faldella, 2-74:
nostra patria. faldella, 2-74: la serva di casa diceva che io andavo
, lo spargersi di un liquido; la massa di liquido colato. -anche al
penna ho fatto il mandriano a percotere la spina. la colata è di sangue
il mandriano a percotere la spina. la colata è di sangue bono; e
traverso. una colata di benzina anneriva la strada. 2. operazione mediante
strada. 2. operazione mediante la quale la massa liquida di un metallo
2. operazione mediante la quale la massa liquida di un metallo, di
spillato da un forno di fusione; la massa liquida in elaborazione in detto forno.
il demone versatile a cui è sottomessa la furia della colata, getta nel bacino
secondo, 2-113: purissimo reverendo, la responsabilità forse che vuol misurarla come la
la responsabilità forse che vuol misurarla come la forma misura la colata dello zolfo?
che vuol misurarla come la forma misura la colata dello zolfo? pratolini, 9-358
le fabbriche, dettero a vedere d'aver la cacca al culo ». « era
tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto
lungo un pendio. -per estens.: la massa stessa consolidata. ojetti,
tremito disfarsi. idem, 3-371: [la melma] aveva cominciato a risortire,
basso del vascello fra i ginocchi e la colomba, affinché la parte appianata dallo
i ginocchi e la colomba, affinché la parte appianata dallo staminale comparisca meno, e
un ramoscello di ginestra, a incidere la scorza rugosa di un albero: e quel
per raffreddamento o per evaporazione (la cera colata dalle candele o la materia che
(la cera colata dalle candele o la materia che, nelle fornaci o nelle
[il liquido trasudato dagli avornelli] la più densa e crassa parte, accagliata
cera ne'torcetti; e questa è la manna. tramater [s. v.
cortili dove sudicia e pesta si squagliava la neve. 4. sm. scolo
= deriv. da colare, secondo la formazione di appiccicaticcio, ecc.
il punto da cui si compie la rilevazione, costituente il complemento a 90°
af. adriani, 3-4-79: ipponatte prese la differenza dall'essere il seme più saldo
ristoro, viii-4 (255): de la quale [terra] feciaro vasa per
cicognani, 3-32: dai due finestroni la luce colata. soffitti, pareti,
/ colato nei mondissimi vaselli / ove la man spremette i fiali pregni. pavese
: anche ammesso che io abbia raggiunta la nuova tecnica che cerco di chiarirmi, va
campanile di san piero, e abbatté la cupola e parte del campanile, e tutte
eterna, amen. tutto oro colato: la comunione dei santi, la remissione dei
colato: la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la vita eterna
dei santi, la remissione dei peccati, la vita eterna. -prendere ogni
e. gadda, 521: non dargli la soddisfazione di credere al loro stemma.
antichi, 46: cenere del colatoio mitiga la pena. burchiello, 142: i
via le nostre fante, quando elle la cavano de'colatoi da ranno, fate vostro
, ch'empiesi di cenere, per la quale passando l'acqua, ne scioglie
cioè i turamenti del colatoio onde esce la rema. garzoni, 1-303: sono anco
. garzoni, 1-303: sono anco sotto la lingua certi pezzi di carne glandosi,
stanno due piccioli buchi, che spurgano la saliva a guisa d'un colatoio. d'
per uno degli ossi del capo ond'esce la rema, che anche dicesi cribriforme.
e che il comune gli farà osservare che la linea tracciata porta l'acqua salsa nelle
1-824: e in questo mestiero si notano la lavandaia, i panni brutti, il
, i panni brutti, il saponere, la cenere, le smoglie, il ranno
un altro strumento per colare); la materia stessa colata. -in particolare
stessa colata. -in particolare: la cera colata dalle candele; i residui
, 5-31: sono di quegli che danno la infusione, non la colatura; quando
quegli che danno la infusione, non la colatura; quando si cerca di solvere,
si cerca di solvere, e'danno la colatura. crescenzi volgar., 4-40:
di strada non manca mai a raccattare la colatura dei torcetti e delle candele. d'
col naso rincagnato, col gozzo sotto la barba caprina, con le unghie cresciute
cresciute fuori dal tomaio degli stivali, con la fronte sudicia di colature, infelice come
da più giorni ardeva; e per la finestra apparivano i fuochi del cratère, le
fenditure infiammate, te lunghe colature roventi, la soprastante nube rossa di riverberi.
in comunicazione ima valle da pesca con la laguna, in cui si catturano i
uno or l'altro ce partimo de la camera e lassiamo la giovene sola col
altro ce partimo de la camera e lassiamo la giovene sola col frate. colazióne
i cibi stessi che vengono consumati durante la colazione. af. villani
pagare. masuccio, 473: fatta la loro collazione, esopo pigliò lo canistro
tanto caminò nante del- l'altri che la sera arrivò allo ospicio nante tutti l'altri
collazione cum voi, e pigliarò modo che la lassaremo sola cum la persona vostra.
pigliarò modo che la lassaremo sola cum la persona vostra. belo, xxv-1-92:
della cena mirabilmente. carletti, 21: la mattina, per collazione, si dava
. redi, 16ix- 417: se la sete urgesse, si può aggiungere al latte
come è l'asciolvere della mattina, la merenda del giorno, e 'l pusigno
buona voglia; e che domattina dopo la mia colazione avrei saldato il suo conto.
caffè e latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere e « il
, e compare mangiacarrubbe, per mettere la pace, disse che era ora di far
andava nella cucina dell'affittacamere, preparava la colazione e me la portava lei stessa,
affittacamere, preparava la colazione e me la portava lei stessa, sopra un vassoio
pasti gli uccide; e fingendo far la sera colazione, alzano il fianco solus
iersera a colazione appunto, che leggevo la vostra lettera,... me ne
cervello] alquanta i giorni neri, la sera a colazione, scambio di bruciate.
al malmantile, 1-58: alloracbé pel digiuno la sera si mangia poco, si dice
cole- zione ', talora parcamente mangiare la sera invece di cenare.
tutti, laggiù. alvaro, 9-150: la mia signora, oggi, è andata
. ojetti, i-41: sua maestà la invita a colazione, sull'erba,
le collezioni in simili feste; per la sua destrezza fu ordinato che la alessandra
per la sua destrezza fu ordinato che la alessandra pigliassi in mano una confettiera piena
di mettere i cibi in comune durante la refezione o merenda. nell'ambiente dei monasteri
nell'ambiente dei monasteri il termine indicò la * conferenza 'tenuta da un confratello
una città di frontiera quando è imminente la guerra. d'annunzio, v-1-868: la
la guerra. d'annunzio, v-1-868: la pace meglio sarebbe firmata a potsdam che
, ma in procinto di coprirselo, la lussuri ante e cresputa e però non
cavallo della guardia di napoleone (dopo la spedizione in egitto, nel 1798)
kalbak ». colbertismo, sm. la politica economica protezionistica che in francia caratterizzò
mercantilismo. cattaneo, ii-x-251: la scienza falsa traviò gli amministratori delle nazioni
pubbliche parzialità alle arti. s'inceppò la circolazione delle materie prime, decimandosi gravemente
. bibbia volgar., v-746: tale la mattina è sano e forte, anzi
è ammalato; e tale si colca la sera sano e salvo, che è trovato
e salvo, che è trovato morto la mattina in sul letto. n. del
marmo. boiardo, 2-4-37: sopra la riva se colcò nel prato. ariosto,
e stende; / sotto di sé la spada e il corno mette; / volta
spada e il corno mette; / volta la testa alla pagana gente. d'annunzio
gente. d'annunzio, v-2-138: certo la sua anima è tratta in dietro verso
era quatto. aretino, 8-329: la luna non iscema e non cresce mai
e non cresce mai senza saputa de la ruffiana, et il sole non si leva
e non si colca senza licenza de la ruffiana. d'annunzio, ii-426:
intorno, / dove sia de ranaldo la persona, / e'dormir vede il
.. una cen- taura, con la parte cavallina tutta colcata in terra. redi
16-iv-370: [non può] star la notte colcato e disteso nel letto.
ii- 581: s'inclina [la spica] e più s'inclinerà domane /
e più s'inclinerà domane / verso la terra ove sarà colcata / col gioglio,
il malvagio suo fratello, / con la vena selvaggia / col ciano cilestro, /
manovali], per dormire, poggiavano la testa ricciuta sul fusto d'una colonna
nel silenzio notturno. ojetti, i-277: la bibbia la lasciavano dormire colcata nel suo
notturno. ojetti, i-277: la bibbia la lasciavano dormire colcata nel suo forziere.
genetica e cario logia per la sua azione sulla divisione cellulare. =
nei prati dal mare alle regioni montane, la cui fioritura inizia nella tarda estate
quegli che avessero bevuto il colchico, la cicuta e il doricnio. d'alberti [
e ne'giardini, ove coltivasi per la bellezza del suo fiore. si crede
tommaseo [s. v.]: la specie più importante è il 4 colchico
. pascoli, 44: e dice la rosa alba: oh! chi mi svelle
terra; e non sta a chiedersene la ragione. gozzano, 121: la
la ragione. gozzano, 121: la morte dell'estate era tranquilla / in quel
i suoi veleni (vi era nata la maga e avvelenatrice medea); cfr
. stuparich, 5-162: raggiunta la cima, m'affacciai allo spettacolo violento
in un velario di colchidi; e la tristezza mi fece groppo alla gola.
. ant. l'intelletto attivo secondo la concezione filosofica d'avicenna (considerato come
di ferro, che si ottiene mediante la calcinazione del proto-solfato di ferro in un
altre sostanze, e qual colore per la pittura; si reputa astringente, ed
-et). farmac. che ha la proprietà di favorire l'afflusso della bile
operazione chirurgica che consiste nell'asportare parzialmente la vescichetta biliare, affetta da calcolosi,
calcolosi, asportarne i calcoli, suturare la parete e riporre l'organo nella cavità
-ci). farmac. che ha la facoltà di provocare la contrazione della colecisti
farmac. che ha la facoltà di provocare la contrazione della colecisti allo scopo di liberarla
fisici, psichici e nervosi); la sostanza stessa che provoca tale azione.
medie. tecnica radiologica che, sfruttando la proprietà di numerose sostanze chimiche opache ai
x di essere eliminate dal fegato con la bile, quindi di accumularsi nella colecisti
della vescichetta biliare che si ottiene mediante la colecistografia. = voce dotta,
. intervento chirurgico consistente nell'anastomosi tra la cole- cisti e un segmento dell'apparato
, digiuno) allo scopo di curare la calcolosi biliare o di liberare da ostruzioni
. tasso, n-iii-725: a la serenissima signora e padrona mia colendissima la
la serenissima signora e padrona mia colendissima la signora duchessa di mantova. bruno,
, i-438: son tomo da preferire la commedia di mercato nuovo e di piazza
a forma di sacco che protegge avvolgendola la radichetta delle graminacee e che durante la
la radichetta delle graminacee e che durante la germinazione è da questa perforata.
]: 'coleorizza', guaina che avviluppa la radicella delle graminacee ed altre piante monocotiledoni,
lo scarabeo, il cervo volante, la cerambice, la lucciola, la coccinella
il cervo volante, la cerambice, la lucciola, la coccinella, ecc.)
, la cerambice, la lucciola, la coccinella, ecc.).
lo dicevano professore d'etimologia. la sua « passione *, la sua «
la sua « passione *, la sua « specialità * furono i coleot
teri. montale, 2-59: la rana, prima a ritentar la corda
2-59: la rana, prima a ritentar la corda / dallo stagno che affossa
[coleòptile), sm. bot. la prima foglia delle plantule delle graminacee
sot tostanti (e con la sua estremità appuntita essa perfora il
, le unghie meno lunghe e la totale assenza di coda esterna.
di morire. leopardi, iii-1122: la peste, chiamata per la gentilezza del secolo
iii-1122: la peste, chiamata per la gentilezza del secolo cholera, ha fatto
biliose contemporaneamente per l'ano e per la bocca. rajberti, 2-116: il
rajberti, 2-116: il terremoto, la carestia, la guerra, il choléra
2-116: il terremoto, la carestia, la guerra, il choléra, che cosa
molte contrade d'europa, si manifestò la prima volta nel regno nell'autunno del
ventiduemila persone, come sta scritto su la porta del camposanto dove furono sepolti.
: a siracusa una giovinetta bella come la madonna, la quale ballava sui cavalli ammaestrati
una giovinetta bella come la madonna, la quale ballava sui cavalli ammaestrati in teatro
la sua nevrastenia, a proposito del carattere violento
del farmacista, che ci ha buttato la polverina del colera delle galline. lei,
polverina del colera delle galline. lei, la genoveffa, dice così.
soltanto una 'colica biliare *; poi la malattia infettiva (a partire dal 1817
choléra-morbus. anche in italia si trova la grafia cholera durante il primo ottocento.
1-8: o, tutti dotti ne la adulazione, / (l'arte che più
stagioni ordine e stato, / vincer la rabbia de le stelle, e 'l fato
/ un cieco amor, c'ha la faretra e l'ale; / ch'or
. marino, 4-225: per supplicar la dea, ch'ivi si cole, /
/ s'asciuga i fiumi, onde la guancia verga, / e poiché dentro s'
sole, / che spira in mezzo a la pietà spaventi. maia m ater dona
ai sol vi diede; / voi che la grecia cole, e il mondo ammira
). farm ac. che ha la proprietà di eccitare la secrezione biliare del
. che ha la proprietà di eccitare la secrezione biliare del fegato (la bile
eccitare la secrezione biliare del fegato (la bile stessa, l'acido deidro- colico
.); il farmaco o la sostanza che possiede tale proprietà. =
de roberto, 389: diffondevasi per la prima volta con violenza straordinaria nel bosco
nel paese un'epidemia colerica; e la mortalità fu grande. bacchetti, ii-340:
, ii-340: fece comparsa in città la minaccia di una epidemia colerica.
campo a prendere le mie robe e la mia paglia, ho incontrato la barella del
robe e la mia paglia, ho incontrato la barella del coleroso forse moribondo,
soli- dificabile. = secondo la formazione di colesterico e colesterina.
217: coll'acido nitrico si converte [la colesterina] in un acido particolare chiamato
, e solubile nell'alcool, che costituisce la parte cristallina d'alcuni calcoli biliari.
): non si conosce con esattezza la sua funzione. = voce dotta
o a malattie in cui è forte la presenza del colesterolo nel sangue.
-ci). composto di coliambi, la cui forma metrica è il coliambo (
trimetro giambico, nella cui penultima sillaba la breve regolare è sostituita con ima lunga
in basso, in accordo perfetto con la forma dei fiori da cui traggono il nutrimento
acqua che è molto calda, dissolve la colica, cioè il mal del fianco e
colica, cioè il mal del fianco e la ventosità della milza. bandello, 2-36
per andarne in lombardia e poi ne la magna, che volendo partire da acqua-
colica si distinguono secondo le cagioni, che la producono, 0 pure secondo le parti
che ne vengono affette. tali sono la colica ventosa, la colica d'indigestione,
. tali sono la colica ventosa, la colica d'indigestione, la biliosa, la
colica ventosa, la colica d'indigestione, la biliosa, la pituitosa, la dissenterica
la colica d'indigestione, la biliosa, la pituitosa, la dissenterica, la sanguigna
, la biliosa, la pituitosa, la dissenterica, la sanguigna, la spasmodica,
, la pituitosa, la dissenterica, la sanguigna, la spasmodica, quella del
pituitosa, la dissenterica, la sanguigna, la spasmodica, quella del 4 miserere '
mali da due mesi sofferti dalla teresina mancava la colica. ella n'è stata sì
n'è stata sì fieramente tormentata in tutta la settimana scorsa durante specialmente la notte e
in tutta la settimana scorsa durante specialmente la notte e con tanta regolarità di periodo
speculare le stelle. verga, 4-228: la baronessa era ancora 11, dove aveva
al cassettone, piegata in due quasi avesse la colica, gemendo e lamentandosi, mentre
avoltoro bianco, mangiato, cura perfettamente la colica passione. cecco d'a scoli
pieni di rimedi contra... la dissenteria, la passione colica, la peste
contra... la dissenteria, la passione colica, la peste, il
. la dissenteria, la passione colica, la peste, il cancro, il fuoco
ispano volgar., 2-23: nota che la colica nasce per ventosità rinchiusa in
tienle nell'aceto e 'l quarto rinetta con la spugna et in un vaso di terra
, neltintestino, nei vasi sanguiferi (e la loro azione è mediata dall'acetilcolina
quello nervoso), che ha la proprietà di promuovere la trasformazione dell'
), che ha la proprietà di promuovere la trasformazione dell'acetilcolina in colina inat
bucato come un colino » diceva la gente. = dimin. di
lo più, molesto colamento, com'indica la desinenza; ma nel senso di
dall'altra biancheggianti e nervose. la corteccia di tutta la pianta non è altrimenti
nervose. la corteccia di tutta la pianta non è altrimenti liscia, ma
vista dal mattiolo in valle anania, la colizia così detta, ma non rassembra
(o anche vegetali, come la colla di farina o la colla di glutine
come la colla di farina o la colla di glutine) o da
d'una colla là oltremmare, la quale è sì tenace e sì forte,
si fa di pasta cotta, la quale è buona da cartolai e maestri che
seme di pere fa una certa colla, la quale tiene che gli smalti non
smalti non cascano. mattioli, 2-850: la colla di carniccio oggi non si
si guasta e crepa tutta [la figura] per esser lavorata in su
] per esser lavorata in su la colla fresca i colori freschi. bruno,
: cosa indegna che gli fanciulli la possono imaginare, che forse credere-
perciò più atte a far colla, la quale serve a dipingere a tempera e indorare
, coi pezzi delle pagine riappiccati con la colla e le striscioline di carta velina,
offeriva amicizia, lasciava intendere che 4 la colla cordiale, per cui l'uno
hanno l'anima attaccata al corpo con la colla cervona '. quando hanno passato
si chiama colla di spicchi, la quale si fa di mozzature di musetti di
lavata ed essiccata, viene asportata la parte interna, che viene messa in
domenichi, 1-218: dedalo trovò la fabrica del legname, e in essa la
la fabrica del legname, e in essa la sega, l'ascia, il
il perpendiculo, il succhiello, la colla, la colla di pesce.
perpendiculo, il succhiello, la colla, la colla di pesce. -colla forte
lavoro. carena, 1-251: [la] colla forte,... maggiormente
, a colla ed a guazzo, la pittura fa scorciare una figura.
aggiunge alla pasta con cui si fabbrica la carta per scrivere. carena, 1-71
, 1-71: * incollare ', dar la colla alla carta perché sia atta a
l'uso più moderno è di incollare non la carta, ma il pesto..
: egli, ch'è più plebeo che la plebe, cominciò raffazzonato d'una casacchetta
d'una casacchetta di velluto duro per la « olla, come una carta pecorina,
le sue scarpe di terzopelo, e la berretta ancora, ad intervenire per le
mascagni, ii-200: in simili macchinette umane la colla senza colore s'estendeva in piccola
a foggia di guaina membranosa sopra tutta la superficie del loro corpo, dalla quale
apunto del bordello. oriani, x-4-336: la pasta di faenza, solita ad essere
i vermicelli facevano, come suol dirsi, la colla. = deriv. dal
. fune usata per infliggere torture; la tortura stessa; corda, canapo.
per gravezza di carni, morì in su la colla. boccaccio, dee.,
palazzo, ci parlerete d'altro verso su la colla. n. capponi, 1-54
7-i- 473: i fiorentini usano la voce 'colla'per significare il tormento della
verbo * collare '. -dare la colla: infliggere la tortura della fune
'. -dare la colla: infliggere la tortura della fune. sacchetti
lo pose alla colla, e accomandò la colla all'aspo, e così ve 'l
non avessi voglia / e stessi quasimente su la colla, / molto mi loda porri
, / molto mi loda porri con la foglia. angiolieri, 40-12: avvegna
/ che per mill'ore stare 'n su la colla; / ch'è già diece
di te. camillo / sta su la colla. 3. marin.
lo mio amore con elle / e la giente che v'à andare.
apposite funi. 4. prov. la tavola o la mensa è una mezza
4. prov. la tavola o la mensa è una mezza colla: i
tavola rendono l'uomo incline a dire la verità. redi, 16-i-71: tanto
noi toscani abbiamo un proverbio: la tavola è una mezza colla.
, 622: ella sedè, reggendo / la risonante pectide; ne strinse / tacita
questa. io ammiro ma non partecipo la fede dei tanti che sentono con essi
allo sviluppo del suo commercio da cui dipendeva la sua e la vita dei suoi.
commercio da cui dipendeva la sua e la vita dei suoi. 2.
quel suo piccolo mondo! dovevo dire la mia volontà ad ogni proposito,.
siamo né io né lei che salveremo la patria. si fa quel che si può
ammissibile che il partito socialista collaborasse con la monarchia? collaborasse coi preti? collaborasse
conservava ancora, e poteva mostrarla, la tessera dell'anno 1904, non tollerava certo
riferimento al periodo d'occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale). = voce
ora vi lamentate perché io non trovo la via di scrivervi un rigo. io già
] dee entrare in comunione intellettuale con la gioventù, e farla sua collaboratrice.
egli è per riprendere in buenos ayres la pubblicazione della * cronaca bizantina ',
nel cuore, che resterà nella storia la più amabile contradizione di una generazione fatalmente
diventar intimi amici. voi dovete essere la mia collaboratrice. c. e. gadda
: non mancheranno al pio officio né la vedova inconsolabile ovvero affranta dal dolore (
di labbro sincero, il cui consiglio, la cui riprensione e la lode sono una
il cui consiglio, la cui riprensione e la lode sono una collaborazione continua. svevo
era parso che in simili casi tutta la famiglia fosse obbligata alla collaborazione. b
croce, ii-8-155: non rara è la collaborazione di due individui in opere teatrali.
, ancora ignoto com'ero, di proporre la mia collaborazione a quei giornali, assai
parlato. e. cecchi, 6-146: la scuola tiene il più stretto contatto con
le famiglie degli alunni, ne sollecita la collaborazione, le raduna a consiglio.
manuale o intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. -elemento caratteristico
impiego, consistente nel concorrere, con la propria attività amministrativa o tecnica, all'
dagli operai). - anche: la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende
il lavoro risulti paralizzato. 3. la partecipazione al governo di gruppi o partiti
le autorità d'occupazione tedesche, durante la seconda guerra mondiale. = deriv.
tommaseo. collaborazionismo, sm. la collaborazione, l'aiuto, l'assistenza
riferimento al periodo dell'occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale). 2
collaborazione di un partito d'opposizione con la maggioranza governativa. panzini, iv-146:
'collaborazionismo'. voce del linguaggio politico: la partecipazione dei socialisti al governo della cosa
un partito d'opposizione, collabora con la maggioranza di governo. panzini,
'collaborazionista'. socialista che intende collaborare con la borghesia (sic!), cioè partecipare
casa dove si cenava; tanto che fornita la cena, vestito di drappo d'oro
una collana d'oro sottilissimamente lavorata, la quale era sì bella e sì vaga
che ha venduto le possessioni, perché la moglie compri i zibellini col capo d'
di rubin tutta contesta / gli orna la gola, e simil cinta il fianco.
fugge; cosicché, per campare la trista vita, non ti vo'dire che
e poi, m'avrebbe a restituir la collana d'oro di mia moglie,
d'oro di mia moglie, che la baratterei in tanta polenta. tommaseo- rigutini
tommaseo- rigutini, 3523: chiamavasi collana la catena d'oro da cui pendeva,
d'oro da cui pendeva, quando la moda voleva così, l'orologio delle
orologio delle signore; che qualche volta la appuntavano, per maggiore sfoggio, alle
là in modo che se ne vedesse la lunghezza. nievo, 221: le collane
, gli spilloni, le catenelle innondavano tutta la persona. verga, 3-129: la
la persona. verga, 3-129: la mena aiutava anch'essa a pestare il
, e ci aveva un'altra volta la veste turchina e la collana di corallo
aveva un'altra volta la veste turchina e la collana di corallo che avevano dovuto dare
orecchini, due anelli d'oro, la collana di corallo; promise altri soccorsi
. pea, 1-37: voleva si mettesse la collana a pippoli d'oro con la
la collana a pippoli d'oro con la croce. cardarelli, 1-109: o angelo
colori in cui sembri figurare il dispetto e la tenebra che ti gravano sull'anima
tutto il corpo e bruscamente strappò la collana; si udì un tintinnìo secco
mani posate sui bracciuoli della poltrona, la madre lasciava che la collana si sciogliesse
della poltrona, la madre lasciava che la collana si sciogliesse e le perle rotolassero sul
gas. sbarbaro, 1-69: di notte la vallata si incendia: una luminaria sospesa
7-110: questa strada... è la più orrenda del mondo...
è all'inizio... verso la fine, la collana di case, simile
... verso la fine, la collana di case, simile a una collana
sul ponte e si fermarono a guardare la collana dei riflessi nell'acqua. cassola
acqua. cassola, 2-20: fosse la lentezza, fosse la miopia, il professore
, 2-20: fosse la lentezza, fosse la miopia, il professore non aveva ancora
aretino, 2-4: le ferite e la perdita dei membri sono le collane e
il profano licaone, dopo aver contemplato la sua aurea collana. garzoni, 1-72:
al collo. marino, vii-195: la collana era segno di segnalato onore,
greci un ballo chiamato il vezzo e la collana. 4. figur
epici, ma anche rapsodici: che la cittadinanza milanese anelava di assaporare, avidi
, 6-100: un editore ha avviato la pubblicazione di una collana di utopisti.
viso. verga, 4-177: bianca la sera innanzi s'era visto capitare a
colla molle elasticità d'uno stelo, la testa di folta chioma. 6
sollevò una collanina che ella aveva, e la lasciò ricadere. -dimin. e vezzegg
gli splende. magalotti, 9-1-196: non la guarderà a donare a plutone quel bel
anche collarino). -in particolare: la striscia di tela bianca che copre il
, 1-8: ma più assai che la delfica corona / valutava la cherica e il
assai che la delfica corona / valutava la cherica e il collare. manzoni
: -oh cappellano amatissimo! come va la salute? -cominciò il feudatario. -
arrivava il vescovo col collare pavonazzo e la grande croce d'oro sul petto.
importante; importanza che si rivela con la dignità del portamento fatta di riserbo e