-rivoltare il cesto: mutare radicalmente la situazione della società. verga,
: in molte piante erbacee, come la lattuga, l'indivia, anche il
si ritrova una terza spezie di endivia, la quale fa i cesti molto grandi,
rimasti lì cogliemmo il tempo per salutare la padrona, che... non avevamo
pareva un prete còrso colla cuffia, e la cuffia un gran cesto d'indivia.
parte del giardino, dove pasquino e la simona andati se ne erano, un grandissimo
suo cesto, così come lo creò la natura. buonarroti il giovane, i-384
buonarroti il giovane, i-384: durò la stirpe sua di ramo in ramo,
cesto tornato da studio, a toccar la mano a suoi padroni. sassetti, 166
prime falangi delle dita, passavano sotto la palma e avvolgevano il polso e l'
cavalli, / al corso, a la palestra, al cesto, a l'arco
duro cesto / fiero mostrossi ed a la lotta invitto; / chi lanciò dardo,
venere ha aspetto con marte, e la dipingono cinta del cesto, quando fa
p. f. giambullari, i-32: la terza, più lascivetta che l'altre
a caestus (v. cèsto1, e la cit. di festo).
e avvolto in un involucro; quando la proglottide, espulsa dall'ospite, viene
un nuovo scolice (e sono cestodi la tenia, il botriocefalo, ecc.)
che si chiude a scatto, usato per la cattura degli uccelli. tommaseo [
grandi dimensioni. - in particolare: la grossa cesta che viene assicurata sul baroccio
10 bene? berni, 153: e la torre, ove stette in doi cestoni
il dì di san bernardo si fa la festa in palazzo di fiorenza, e
son dentro. spesse volte accade che la fune si spezza, e gli sventurati.
. verga, 4-78: giù per la china, di tanto in tanto, si
cestone: rintronare di chiacchiere, confondere la mente con ciarle inconcludenti, con rumori
o quattro, tra il medico e la gente di casa, dopo andati via
cestrum aurantiacum, coltivate nelle serre per la bellezza de'loro fiori porporini o d'un
sotto- si metta una pietra, sicché la barba vi si sparga suso ripercossa,
secondo membro, e coincide sempre con la fine di una parola).
si può scusare. algarotti, 1-397: la cesura ne'piccioli versi dee precisamente cadere
iambico catalettico; il quale ha sempre la cesura dopo la terza arsi, onde ciò
il quale ha sempre la cesura dopo la terza arsi, onde ciò che resta forma
d'una spirale / al timpano che imita la notte. / ma il tuo volto
cavità nasali che funzionano da sfiatatoi; la bocca è armata di denti (odontoceti)
di fanoni (misticeti); sotto la pelle vi sono abbondanti strati di grasso
da ossa porose, piene di grasso, la cui leggerezza facilita il galleggiamento; hanno
sucide schiume anche dal fondo / stride la rena: e qua e là si
fino alla bocca e m'accorgo che la cupola... sembra la bocca
accorgo che la cupola... sembra la bocca d'un cetaceo schiusa ad afferrare
mostruoso cetaceo di ferro si mosse, virò la prua verso l'antemurale, si apprestò
l'antemurale, si apprestò a doppiarlo volgendo la poppa alla città. moravia, iv-345
preme / ben mezo il mar la smisurata cete. marino, 19-371:
malispini, 105: come appare per la sua pistola, la quale dettoe maestro
: come appare per la sua pistola, la quale dettoe maestro piero delle vigne,
delle vigne, che comincia, detta la sua salutazione, 'avvegnaché noi crediamo '
entriamo in cetere, noi saremo la favola del popolo. f. d'ambra
, intr. { céteró). suonare la cetra. giamboni,
e per vero odo, impetro / ne la mia mente, e poi così
... / fe'le corde a la cetera tagliare. = deriv.
è nota, o signori miei, la novelletta d'eunomo ceteratore di locri?
(ceteréggio). ant. suonare la cetra. salvini, 17-555: apollo
ceterizzare, intr. ant. suonare la cetra. b. davanzali,
citharizare, dal gr. xt&apt£oa suono la cetra '. ceteróne, ant.
grazzini, 4-505: ben lo sa la mia bartola, ch'è stata pegnorata
dir poi, ceteron, ch'i'do la soia. 3. e ceteróne:
alta borghesia. -ceto medio: la media e piccola borghesia. -basso ceto:
.. non aveva ancora potuto studiare la scenica popolazione, e desiderava d'essere
de'più brutti. monti, x-3-208: la prima volta il nome udissi allora /
in ceto, e giunse ancora / la bassezza a tentar del contadino. /
5. specie di coppa metallica posta tra la lama e l'impugnatura di un'arma
spada, sciabola): per proteggere la mano. -anche: parte metallica dell'
, 213: 'coccia della spada', dicesi la guardia della mano posta sotto l'impugnatura
del sottoscatto chiamata dai francesi bride de la poignée... la coccia corrisponde
bride de la poignée... la coccia corrisponde al fr. calotte.
gangole, che son quivi [sotto la lingua], si seghino in più
del campanile del nostro duomo, che ha la coccia pelata. g. a.
puoti, 81: 'coccia', dicesi la mancanza de'capelli, la parte calva
'coccia', dicesi la mancanza de'capelli, la parte calva del capo, o il
popolo lo chiama [il capo] burlescamente la coccia. tramater [s. v
così prosternato che appena si. scorge la sommità della sua coccia senza capelli.
. 8. locuz. avere la coccia dura: essere testardo, caparbio
, in modo basso, prendesi per la 'testa '. onde * aver la
la 'testa '. onde * aver la coccia dura ', vale * aver
coccia dura ', vale * aver la testa dura '. = deriv.
, munita di lungo sacco tubolare, la cui forma è mantenuta da cerchi di
marina, 173: 'cocchia 'è la veneziana e triestina còda, messa in
dalla voce veneta e triestina còda (arbitraria la forma italianizzata cocchia): lo
meno complicato e provocando negli animali stessi la malattia detta coccidiosi, che può arre
e dal suff. diminutivo -cstov per la forma granulare. coccidiòide, sm
respiratorio, trasmissibile all'uomo sia per la via respiratoria, sia per ingestione di
forma triangolare, che termina in basso la colonna vertebrale (ed è nell'uomo
0. rucellai, 2-150: la spina si chiama tutto quello concatenamento d'
ovvero codrione. baldinucci, 146: la spina è il canale osseo, recettacolo della
che tu miri passeggiare un uomo con la destra sotto il mento e la sinistra
con la destra sotto il mento e la sinistra dietro la vita, verso il coccige
sotto il mento e la sinistra dietro la vita, verso il coccige dove alle
verso il coccige dove alle bestie spunta la coda. imbriani, 2-243: quell'arcipelago
/ bramando scorrere, / ti fei la corte. panzini, iii-454: voi che
non fan di peggio, provocano attraverso la spina dorsale nel cerebro un turbamento e
, poi * osso coccige '(per la forma a becco di cuculo).
con il nervo coccigeo, che occupa la parte inferiore e posteriore della cavità del
sotto, ed i fiori in corimbo. la corteccia dà un olio fragrante come il
, regione dell'indocina, da cui la pianta proviene. coccinèlla1, sf.
]: ad una delle sue specie, la * coccinella da sette punte ',
, perlopiù vivamente colorato e punteggiato; la maggior parte si nutre di afidi e
corsini, 2-246: forse fu chiamata così la cocciniglia dal grano coccineo, che diede
scarlatto -la clamide coccinea dei legionari -e la butta addosso alle spalle rosse di sangue
cose, delle quali maggiormente abbondava [la provincia di tlascàla], era la
[la provincia di tlascàla], era la cocciniglia; ma stata sempre oziosa ed
uso migliore. forse fu chiamata così la cocciniglia dal grano coccineo, che diede
dal sangue del murice, o sia la porpora. redi, 16-iv-430: del resto
porpora. redi, 16-iv-430: del resto la cocciniglia americana son vermi effettivi veri,
ii-287: con questi [zoofiti] ponghiamo la cocciniglia, le cimici o cappe degli
degli emitteri, una cui specie, la cocciniglia del catto (coccus cacti)
fa uso... sono grandi come la testa di un grosso spillo, di
del messico e dell'america centrale, la coccus cacti: usata come colorante per
una certa preziosa mercanzia di vermicciuoli, la quale si adopra a tignere in cremisi
; ed è di diverse maniere, la più perfetta delle quali dicesi canuta per
dal mare l'argento, l'oro, la cocciniglia, il cacao. c. gozzi
i miniatori. leopardi, ii-557: la nostra * cocciniglia 'è un color fatto
. guerrazzi, iv-302: io compro la parte che spetta loro [agli schiavi
fuori un calabrone color cocciniglia riempiendo con la sua rauca voce mattiniera tutta quell'ora
: 4 cocciniglia silvestre', così dicesi la coccola che si trova tra le radici della
(messico, perù) che forniva la sostanza colorante '. è da escludere la
la sostanza colorante '. è da escludere la origine indigena della voce, che è
letto ad una piazza e mezzo, la comodina, il cassettone, un minuscolo
tavolino e un lavabo di ferro, con la catinella di coccio. 2.
fossi giammai romano, e menti per la gola di esser di cotal sangue; testaccio
un coccio ', perdere le forze, la salute. palazzeschi, 3-120: mia
e raccontava di amiche sue che per la vita troppo fine si erano rovinate la
la vita troppo fine si erano rovinate la salute, s'eran ridotte cocci, tisicumi
capaci di girar per le strade con la faccia congestionata, divenuta paonazza per la
la faccia congestionata, divenuta paonazza per la sofferenza. -anche nella locuz. figur
di quei pupazzi che si fanno ancora con la creta; il tipo del vecchio uomo
sono suoi: il colpevole deve portare la pena della colpa. proverbi toscani,
/ ne spunta. guerrazzi, i-282: la religione hanno convertito [i preti]
l'uovo, si sente dentro al coccio la voce del pulcino. 3.
bolla che si produce nell'intonaco quando la calce non è stata ben trattata.
c. bartoli, 1-56: quando [la calcina] si mette di subito in
) con calce grassa, con la quale gli antichi romani usavano rivestire
di barone senza testa. taluni confondono la cocciutaggine con la costanza. nievo, 614
testa. taluni confondono la cocciutaggine con la costanza. nievo, 614: un contadino
del friuli ha tutta l'avarizia, tutta la cocciutaggine d'un mercante genovese, e
di savoia metteva in pegno a modena la sua corona per averne sussidi alla intrapresa
: per due ragioni lo ammirai, per la cocciutaggine savoiarda a indebitarsi per amor di
dopo filippo il bello; e per la prudenza dei cittadini italiani che par non si
: è...; e rappresenta la cocciutaggine che non conosce ragione. d'
: lachne si alza. scote indietro la sua cocciutaggine adorabile. placa la sua
scote indietro la sua cocciutaggine adorabile. placa la sua gonna su le sue gambe tanto
gambe tanto che mi bruciano quando mostrano la peluria attraverso la seta sottile. se ne
mi bruciano quando mostrano la peluria attraverso la seta sottile. se ne va.
pirandello, 5-189: gli pareva impossibile che la gente non si capacitasse di questo
bietà, cocciutaggine. moretti, 17-54: la zia cinta, seduta accanto a
seduta accanto a mattea, scosse la testa con cocciutaggine da contadina.
non ha che fare né con la speranza, né con la ragionevolezza.
né con la speranza, né con la ragionevolezza. = deriv. da
s. bernardino da siena, 505: la siconda è questa, e ben cocciuta
marziale ebbe contraria 1 opinione di tutta la famiglia.......
rassegnata, arrendevole, ma disperatamente cocciuta la gente nuova venuta si ferma fuori a sedere
cieca caparbietà. collodi, 642: la bibbia si riproduce: è sempre il povero
3-79: che era lui? tutta la sua vita, così cocciuta, nonostante l'
è una drupa fibrosa che può raggiungere la grossezza di una testa umana, con pericarpo
veduta ancora, ma tutta arena, la quale non è però deserta, ma ricchissimamente
domandiamo noci d'india, i quali sono la rendita, il campo, la vigna
sono la rendita, il campo, la vigna, gli ulivi e 'l bosco di
] è ancor verde e che la sustanza della polpa è tutta in
v.]: 'cocco', chiamasi anche la 'noce'0 sia il frutto di
, il terebinto,... persino la cannella, persino l'ebano,
, persino l'ebano, persino la palma da cocchi. viani, 19-397:
terre dei malabaresi essa mi dette la stoppa per calafatare le canoe altrimenti
il fortunato viaggio... la segatura di questo albero, sciolta nell'acqua
. giusti, v-62: saprai che la seta è rincarata, e per conseguenza
conseguenza gli ombrelli... quello per la zia è montato in cocco e costa
infantile per designare un oggetto rotondo, la testa, il cranio. cfr.
in certe loro ville, per godere la freschezza dell'aria e delle palme, delle
i funghi che si mangiano, cresce la amanita... detta volgarmente cocco.
, 16-98: ma per chi ne scoprì la cacca e 'l cocco, / vistosi
landolfi, i-208: e mentre a uno la signora largisce un « bel bruno »
. aretino, 8-234: se ben la invidia fu puttana, e perciò è
e quando senti, o vedi che la signora tullia o la signora beatrice,
, o vedi che la signora tullia o la signora beatrice, sfoggi di razzi,
mostrane allegrezza, e dì: veramente la lor virtù e le lor gentilezze,
cose, iddio facci di bene a la cortesia di chi gliene ha fatto dono.
, tante son le cure, tanta la passione con che ella lo abbraccia, che
dette virtù; cioè per l'oro la iustizia, per l'ariento la prudenzia,
l'oro la iustizia, per l'ariento la prudenzia, per lo indico la fortezza
ariento la prudenzia, per lo indico la fortezza,... per lo cocco
fortezza,... per lo cocco la carità. alunno, 1-110: '
intende egli altro per il chermes che la grana chiamata da i greci cocco.
. marino, vii-401: ed essendo la sudetta tonica intinta non nella porpora di
intendiamo il * cocco ', o sia la 'grana de'tintori ', con
comanda moisé, che, quando s'ammazzasse la vacca per far sacrificio, si dovesse
tinto. ottimo [crusca]: la femmina era in porpora ed in cocco ed
, tinta scarlatta '; cfr. la citaz. di isidoro sotto la voce
cfr. la citaz. di isidoro sotto la voce cocciniglia. còcco,
quando hanno fatto l'uovo: 'la gallina ha fatto coccorè-, guarda se ci
e diceva: -è lei, poverina! la riconosco! -e molto la elogiava per
poverina! la riconosco! -e molto la elogiava per la sua virtù feconda. baldini
riconosco! -e molto la elogiava per la sua virtù feconda. baldini, i-527
: si sentiva un coccodè di galline, la voce fresca dell'acqua d'un mulino
l'ansito cadenzato di qualcuno che dietro la siepe dirimpetto dava lo zolfo alle viti.
nera la trattennero [la gallina] per le zampe
nera la trattennero [la gallina] per le zampe mentre un
mascella supe riore); la coda è lunga, compressa sui lati;
coda è lunga, compressa sui lati; la pelle è rinforzata da scudi ossei
corpo. è diffuso in tutta la fascia tropicale, dove si presenta
: allor mi ragionò del coccodrilo / la forma, la sua vita e come,
ragionò del coccodrilo / la forma, la sua vita e come, mentre / che
non questo: questo solo morde movendo la mascella di sopra e non quella di
; el dì sta in terra e la notte in acqua. mattioli [dioscoride]
de gli uomini... ha la lingua il crocodilo di tal sorte intricata,
una torma di crocodili per guardia de la vigna, e ciurme di mano in mano
stesso crocodilo, quando egli rovesciandosi apre la bocca per volerli mordere, gli cacciano attraverso
acqua, dicono che gli cala da la fronte una membrana sottile, per la qual
da la fronte una membrana sottile, per la qual egli vede altri e non è
nelle salse. oltre i mentovati di sopra la lontra, il coccodrillo, che pare
per le nostre parti, strano, con la scorza delle radici, sopra terra,
sopra terra, rugosa e squamosa come la pelle dei coccodrilli. l'hanno abbattuto
ch'è cavalcato da una figura, la quale ha tutto lo ignudo coperto di scaglie
garzoni, 1-245: significava il cocodrillo la dannosa libidine, perciò che raccontano i
, perciò che raccontano i magi, che la mascella destra del medesimo appesa al braccio
destra del medesimo appesa al braccio destro incita la lussuria in chi la porta.
braccio destro incita la lussuria in chi la porta. 6. radiotecn.
per un personaggio di cui si prevede la morte (per estens., anche
più carpelli che diventano carnosi e dopo la fecondazione si fondono in un unico corpo
infelice. ricettario fiorentino, 84: la mortella s'abbrucia per fare l'anti-
9-512: poi di coccole palladie / la sustanza io non repudio. marino,
palpitanti e coccole aride ed amare rompono la compostezza chiusa della fosca chioma. slataper
e mette or drento, or fuor la filistroccola / o vermenella, o bagattella,
, di color di fungo / sotto la fronte ha duo coccole d'osso. d'
. d'alberti, 213: sotto la fronte ha due coccole d'osso, cioè
si vede or sì or no, come la lucciola; / sicché comincia a girar
; / sicché comincia a girar lor la coccola. baldinucci, 2-6-48: gli domandò
io! rispose giovanni: secondo che la coccola gira. baretti, 2-395:
coccola gira. baretti, 2-395: la consapevolezza del suo iniquo delitto, e la
la consapevolezza del suo iniquo delitto, e la paura per conseguenza di esserne da me
risposta al bue pedagogo, gli fa girare la coccola. tommaseo- rigutini, 1809:
per * testa 'e 'girar la coccola '. 7. locuz
come mentre il lusignuolo garrisce, e la lodola tirelira, ed il pappagallo squittisce
squittisce, ed il corvo crocita, e la cornacchia gracchia, ed il cucco cuccoveggia
e cantando il gallo, e coccolando la chioccia, e pigolando il polcino,
1-42: fecero tutti silenzio, anche la vecchia: solo si sentiva gisella sbavare
, il favore della scipita fanny? perché la blandiva con tutti i possibili 'cocolezzi
ampo'! pataffio, 2: marcocco avrà la tossa coccolina. mattio franzesi,
[s. v.]: se la dura, vuol esser proprio un bel
volfango con un grido (ma gli misero la mano sulla bocca per moderarne la voce
misero la mano sulla bocca per moderarne la voce) -vi farò i cappelletti come
prato colle gambe incrociate intento a stracciare la tiglia da alcuni fusti di canapa.
di canapa. pea, 3-168: anche la canarina, che sta coccoloni dentro la
la canarina, che sta coccoloni dentro la cova, par che abbia voglia di
. ant. disco adoperato per otturare la parte posteriore della canna di una bocca
tonda, col quale si separava la carica della polvere posta nella camera o nella
civetta. arrighetto, ii-1-189: la coccoveggia la notte ischernisce li uccelli
arrighetto, ii-1-189: la coccoveggia la notte ischernisce li uccelli col suono
. palladio volgar., 1-37: alcuni la coccoveggia coll'ale stese suffumicano. crescenzi
si fanno brevicegli da pigliar gli uccelli con la coccoveggia. prati, ii-32z: abita
da tempo e da ruina / se la notte non vuoi tenia né topo /
tetti. betteioni, i-236: manda la coccoveggia dai comignoli / il singulto che
chiacci scerpellati coccoveggiando come fosse su la gruccia per pettirossi. quando la sua
su la gruccia per pettirossi. quando la sua guardatura bieca si posava su me
rimanessi incenerito. 2. fare la civetta, civettare (una donna).
). soldani, 1-5: sbarcata la vedremo anco a'festini, / ove
rovente; che scotta (il sole, la fiamma, un liquido fortemente riscaldato)
liquido fortemente riscaldato); bruciante (la febbre). boccaccio, vii-50
più cocente cielo / ferve di libia la pianura aprica, / beltà non v'ha
1-3-194: il suo coppiere avendo fatto la credenza e 'l saggio della bevanda, che
di quel che comportar si potesse, la porse a britannico; e perché parvegli cocente
se le scolpiva in faccia dell'interno / la contentezza, la quiete vera; /
faccia dell'interno / la contentezza, la quiete vera; / al più cocente state
sole mi dardeggiava cocentissimo sul capo, la terra mi si sfregolava sotto i piedi
mi si sfregolava sotto i piedi per la grande arsura, ed io di nulla mi
ed io di nulla mi accorgeva per la grande ambascia che mi tumultuava dentro. barilli
, 6-134: appena calato il sole la gente dei sobborghi viene a sedersi sulle
necropoli sono famosi, oltre tutto, per la « taréntula apuliae » la quale,
, per la « taréntula apuliae » la quale, nei mesi estivi, li predilige
margini. sassetti, 398: la scorza delle barbe è molto più cocente che
celabro quasi olio di spigo, o come la canfora. 3. figur. violento
deo dàgli dolor pognente, / contra la deformanza un vergognar cocente, / ed un
esti tormenti / cre- scerann'ei dopo la gran sentenza, / o fier minori,
starsi colla mente in quella sollecitudine da la quale forse et io non saprei distormi
morissi, conciò sia cosa che non averebbe la mia virtù potuto a cotanto incendio resistere
potuto a cotanto incendio resistere, operò la crudeltà di quella donna, per lo
e negli occhi possenti, onde sfavilla / la più cocente face ch'abbia amore,
i-522): il conte ugo partitosi de la camera restò sì ebro del cocente amore
camera restò sì ebro del cocente amore de la matrigna che in altro che ne le
col suono del flauto mitigò più volte la sfrenata licenza d'alcuni, li quali
in questo commercio chiunque si lascia scappare la parola d'amore, se per un'
! rajberti, 2-117- oltre a essere la professione delle più cocenti umiliazioni, [
professione delle più cocenti umiliazioni, [la medicina] pone il medico in contatto perpetuo
1-184: chi pensa quanto è cocente la gelosia di mestiere non crederà lieve questa
di odio che l'esercito portava a la guardia nazionale. carducci, i-116: veramente
nella stanza vicina percepì chiara e sonora la voce di queiraltra sognatrice, il suo
picciole voci, perché ancora / era la piaga fresca che gli accora. anonimo
i miei sospir cocenti / di flegetonte la fiamma infinita. marino, 14-221: pensa
: l'acqua, lo vento posa: la lengua nequitosa / non pò maie
con parole cocente, che me fendo la mente. d. bartoli,
, 40-iii-243: sì cocente fu la risposta che il dottor paolo in
guance e pel naso, sembravano scottarle la pelle arrossandola. = comp.
sf. disus. donna che fa la civetta. algarotti, 5-167:
in caso che an- ch'essa possedesse la voglia di coquettare), sono io il
c. gozzi, i-329: trovai la ricci il giorno successivo desolata e immersa
comportamento di dònna leggera, che fa la civetta. a. verri,
/ che 'l pigro re de la sua inerzia deste. = adattamento del
sm. ant. cottura. -anche: la digestione (del cibo).
bencivenni [crusca]: questo cociménto appella la fisica primiera digestione. 2
coscie. firenzuola, 308: per la doglia del cociore di quella lucerna rammaricandosi
, con un gran risalto corse con la mano ver la spada e gridò: -chi
gran risalto corse con la mano ver la spada e gridò: -chi va? baldini
tozzetti, 12-3-232: giunta che sia la caldaia a perfezione, i cuocitori cominciano con
cotali spettacoli, ma i carboni pesti, la cocitura dell'accia, la polver dei
pesti, la cocitura dell'accia, la polver dei mattoni, i calcinacci e così
leopardi, i-1120: furono tardissime, la stessa cocitura delle carni, dell'erbe.
se stato non fosse che, rassodandosi per la cocitura del fuoco tutto quello che il
una volta coclea d'archimede, per la sua forma a chiocciola).
dà nome di 'coclea'a tutta la macchina. sinisgalli, 6-129: i romani
aghi, ecco, vengono introdotti sotto la pelle così pitturata, ma tenuti,
un odore pungente, che ricorda la senape: cresce sulle rive del
molte specie di questo genere, la * coclearia officinale '(cochlearia
'(cochlearia officinalis), la * coclearia a foglie di guado '
'(cochlearia glastifolia), la * coclearia mascula ', impro
cochlear 'cucchiaio ', per la forma delle foglie. cocleato,
di curva piana, che è la proiezione di un'elica cilindrica.
un notissimo problema geometrico che importa la risoluzione di un'equazione siffatta [di terzo
[di terzo grado] è la divisione di un angolo in tre parti uguali
angolo in tre parti uguali; la prima risoluzione per via geometrica sembra sia stata
il tifo dei giovani « sportivi », la camicia western color pomodoro ed erba ruta
, sm. ant. verso che contraffà la gorgia fiorentina. fagiuoli,
il morto al vescovo, mentreché dicea la messa per lui, in una cocolla candida
una giovane è sopra il capo posta la benda bianca e indosso messale la nera
capo posta la benda bianca e indosso messale la nera cocolla, che ella più non
di tanti dispersi, astringendosi a portar la cocolla negra, e la correggia insieme
astringendosi a portar la cocolla negra, e la correggia insieme. campanella, i-32:
baretti, 3-296: mò sì, che la paternità sua quattordici volte reverenda potrà satisfare
, che gli ribollì sempre fervidissima sotto la cocolla, sotto lo scapulare! manzoni,
furor bollente, / e inzuppata di sangue la cocolla. / ciascun reca una coppa
d'innocente / sangue tempiere, e la posar su l'ara. carducci, i-1220
stato frate. a trent'anni aveva gettato la cocolla e preso moglie. de roberto
, circondato da tutti i padri con la cocolla, celebrava, accompagnato dal grand'
pontificale. negri, 2-745: portano la cocolla di cerimonia, a larghe maniche ricadenti
ricadenti, a fittissime crespe: assistono la comunicanda, pregano per lei. paolieri
uno adorno pergamo reale; / dove la gente a piede stava umile, /
dante, par., 9-78: la voce tua, che 'l ciel trastulla /
/ che di sei ale fatt'han la coculla, / perché non satisface a'miei
x-2-14: vidi chierche e cocolle armar la plebe, / consumar colpe che d'atreo
finché... si contentano di bandir la croce addosso ai cappuccini e alle cocolle
. e sm. che porta la cocolla; frate, monaco.
da un violento accesso di rimorso per la fetta troppo sottile che le ha dato
volgar., vi-384: e sarà abbandonata la figliuola di sion, come uno spaventacelo
come uno spaventacelo nella vigna, e come la guardia che sta nel cocomeraio. trattato
virtù, 41: siccome nel cocomeraio la paura nulla guarda, così sono i
i cocomeri. beltrameili, iii-564: la spiaggia pareva convertita in un cocomeraio ché
piazza non indarno. boccaccio, 1-47: la terra di dovere producere mostrava..
non ti sdegnerai portar su tumero / la cara zappa, e pianterai la nèputa
/ la cara zappa, e pianterai la nèputa, / l'asparago, l'aneto
più non tarde / il soave popon la sua sementa, /... /
leopardi, i-232: piccoli arboscelli producono la zucca, il cocomero (uno in quest'
cocomero messo in fresco nel pozzo, la schiacciata coll'uva, un bichierino di
cipria e di donne scollate. ha fatto la comparsa nel suburbio la rossa lima del
. ha fatto la comparsa nel suburbio la rossa lima del cocomero. -per simil
-per simil. sassetti, 323: la giava, che matura in quel tempo,
ovata come un grandissimo cocomero, e ha la sua scorza a punte di diamanti,
cocomero. collodi, 720: aveva la faccia paonazza come un cocomero varcato il
d'una delle due fazioni restò, con la testa spaccata in due come un cocomero
fagiuoli, 3-5-62: ell'ha [la fortuna] vergogna di portar su gli omeri
/ col cocomero in corpo, apri la via / a queste mani alla vendetta mia
appena sanno una cosa, che piglian la tromba e mandano il bando...
alla busca: ove che sia, la troverò io: veggian ch'io mi cavi
sviluppano nell'interno gas che finiscono con la loro pressione per farli staccare bruscamente dal
dato a bere innanzi l'accesso, caccia la quartana. crescenzi volgar., 6-41
j: soderini, ii-84: la coloquintida, o, come si domanda,
si domanda, il cocomero salvatico o la zucca, ha le foglie intagliuzzate,
dogane non possino sgabellare detta roba senza la licenza de'magonieri. allegri, 2-31:
altrimenti che tagliar festosa / suole la plebe nelle sue merende / il dì di
a casa mia / que'gran cocomeroni per la via. = dal lat.
rosea, inginocchiata nell'atto di sfilarsi la camicia, che certo qualche commesso viaggiatore
dante immerse nello sterco... la cocotte professionista direi che fu speciale nel
speciale nel secolo xix *. celebre la poesia di gozzano intitolata cocotte ('
! '. / co-cotte... la strana voce parigina / dava alla mia
buonarroti il giovane, 9-556: e la cucuzza non sare'sicura. panzini,
rosso vivo che metteva in rilievo la magnificenza di una chioma d'oro
ah! » esclamò, battendo la mano sulla sua zucca monda, « que
excelencia, che ha già tanto la luna a rovescio, per quel
« ah! * sciamò, facendo scorrere la palma sul suo cocuzzolo calvo].
, il cappellino sordido. 2. la parte più alta del cappello (o dell'
di seta rosso attorno al collo, la gonna corta e legata sullo stomaco,
gonna corta e legata sullo stomaco, la pianella col tacco alto e il fiocco
tacco alto e il fiocco verde, la pettinessa d'argento nell'alto cocuzzolo dei capelli
. caro, 8-358: era de la spelonca al dorso in cima / di
vi si fa buio di mezzo dì per la nebbia, che fascia il cocuzzolo della
montagna. pananti, ii-18: posa la gabbia sopra piano loco, / non sul
ciascuno. d'annunzio, v-2-433: la piazza era diventata solitaria come il cocuzzolo
cima ai cocuzzoli rocciosi si confondevano con la pietra. vittorini, 1-53: le strade
le strade salgono e si ritorcono verso la cattedrale che torreggia isolata a ridosso d'
cocuzzolo. -la parte superiore, la punta di un oggetto. deledda,
le notti sul piroscafo quando dormiva sopra la caldaia, e i piattini gli facevan la
la caldaia, e i piattini gli facevan la musica per compagnia; e mi fa
per compagnia; e mi fa vedere la barchetta di salvamento, nel naufragio,
* (forse da cuculia, per la forma). s'è congetturato un incrocio
peduncolo caudale, a cui sta attaccata la pinna codale (che è organo di
crostacei, il portaddome degli scorpioni, la protuberanza terminale dell'addome degli afidi,
, ecc. giamboni, 2-69: la loro vita [delle murene] è ne
loro vita [delle murene] è ne la coda; e chi la fiede nel
è ne la coda; e chi la fiede nel capo o nel dosso, non
, non ha male, ma chi la fiede ne la coda, immantenente è morta
male, ma chi la fiede ne la coda, immantenente è morta. idem,
2-75: abbiano [gli sparvieri] la testa picciola,... la coda
] la testa picciola,... la coda lunga e sottiletta, e l'
sottiletta, e l'ale lunghe infino a la terza parte de la coda, e
lunghe infino a la terza parte de la coda, e la piuma di sotto la
terza parte de la coda, e la piuma di sotto la coda sia taccata.
la coda, e la piuma di sotto la coda sia taccata. dante, inf
; / quelle ficcavan per le ren la coda / e il capo, ed eran
, purg., 9-6: di gemme la sua fronte era lucente, / poste
figura del freddo animale / che con la coda percuote la gente. idem, purg
animale / che con la coda percuote la gente. idem, purg., 32-134
ritragge l'ago, / a sé traendo la coda maligna, / trasse del fondo
vago vago. simintendi, 1-41: la figliuola di saturno tolse questi [gli occhi
penne del suo uccello; e empiegli la coda di stellate gemme. marco polo volgar
più d'un palmo, e sono la maggiore parte; e dimorano nelle montagne
, nel regno di spagna: / la testa ha schietta e grossa ciascuna anca
schietta e grossa ciascuna anca; / la coda e còme bionde a terra vano,
poliziano, 3-52: spiega il pavon la sua gemmata coda. sannazaro, 10-162:
coda. sannazaro, 10-162: tutta la terra si potea vedere coverta di fiori,
e di tanti colori dipinta, quanti ne la pomposa coda del superbo pavone, o
. bibbiena, xxv-1-58: questo è la fagiana che, stanotte, sognai aver
: se ferro fia mai che la recida, / vedrassi in terra raggirar qual
tra le mense a servir le fe'la dea. / con la coda sapea ne'
le fe'la dea. / con la coda sapea ne'soli ardenti / scopar
, 16: ha [il pettirosso] la coda lunghetta, per lo più di
, per lo più di dodici penne; la quale muove spesso, tenendola, quasi
, alzata. redi, 16-iii-68: la coda [degli scorpioni di barberia] ha
. fiacchi, 73: con la festevol coda il can volea / fare al
: al tuo passar, siccome a la sua dea, / il bel pavon l'
, il gatto e le belle cornacchie con la coda aperta a ventaglio, sonnecchiavano qua
un tratto innanzi all'uomo uggiolando con la coda bassa a pennacchio. montale,
: nel pino lo scoiattolo / batte la coda a torcia sulla scorza. / la
la coda a torcia sulla scorza. / la mezzaluna scende col suo picco / nel
scende col suo picco / nel sole che la smorza. è giorno fatto. malaparte
: le lucertole furon condannate a perder la coda. e le code si staccavano
guizzare. piovene, 5-156: alzare la vipera per la coda non è..
, 5-156: alzare la vipera per la coda non è... lecito in
. ne patisce, e può rovinarsi. la buona regola è fermarla per la coda
. la buona regola è fermarla per la coda mentre si muove (non quando è
ferma e arrotolata), poi prenderla per la collottola, e metterla in un sacchetto
, 5-11: cignesi [minosse] con la coda tante volte / quantunque gradi vuol
, inf., 17-1: ecco la fiera con la coda aguzza, / che
., 17-1: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i
l'anime infelice; / e taglierei la coda a quel minosse, / se come
ogni diavol fosse; / e pelerò la barba a quel caron, / e leverò
orca marina] / nel mar batte la coda, / che fa vicino al ciel
cielo, che questa stella, che è la terra, è fissa nel medesmo firmamento
d'esser chiamato ottava sfera, dove è la coda de l'orsa, che dove
de l'orsa, che dove è la terra, nella quale siamo noi. marino
si corca appo il lembo, / con la vista le ride, / con la
la vista le ride, / con la coda l'applaude e sparge intorno /
, 8-15: si vedeva chiara tutta la forma dell'augello: ora anche il collo
e il capo col becco, anche la coda e le zampe. era più
, 3-62: nella paranza lo canzonavano perché la sara l'aveva piantato, mentre serravano
piantato, mentre serravano le vele, e la carmela vogava in tondo lenta lenta,
lenta, lasciandosi dietro le reti come la coda di un serpente. soffici, ii-240
: tutti a coda ritta, e con la testa ficcata in un macchione.
divenne simbolo della reazione durante e dopo la rivoluzione francese: essere una coda:
s. bernardino da siena, 130: la prima, dico, è per la
: la prima, dico, è per la mala vita. o donne, aviate
io l'abbi vedute, fu ne la lombardia, e a poco a poco
allor co i nastri e lega / ben la treccia; e fatto poi, /
e fatto poi, / donne, la coda. g. gozzi, 1-57:
teschio affatto spolpato, e tuttavia con la coda de'capelli annodati con una cordella
dal palco cerchi dello staffiere, per la mantiglia; la metta alla dama,
cerchi dello staffiere, per la mantiglia; la metta alla dama, ne acconci le
di vestimento un segno di congiura; la coda dei capelli tagliata, i capelli
eran le code del novantanove, ché lassù la coda non fece diventar bestia nessuno.
, che sembravano accordellati dalla versiera, la moglie del diavolo. -a coda
, tutte pettinate come le attrici, con la chioma che gli scendeva giù liscia o
burchiello, 97: l'altra è la coda che voi strascinate / facendo della roba
quelli che lo volevano consigliare che facesse la cappa lunga colla coda; non ne
di perpignano. ariosto, 353: la sciocca s'imagina / d'esser più bella
or che s'ha fatto mettere / la coda dietro; e parie che, venendovi
città del sole] della vita imbellettarsi la faccia, o portar pianelle, o vesti
/ del manto del suo re resse la coda. collodi, 674: ogni volta
nievo, 220: su e giù per la podesteria e per la piazza toghe nere
e giù per la podesteria e per la piazza toghe nere d'avvocati, lunghe
suo abito di casimiro grigio stretto su la persona, ma così pesante che ella
un abito di seta bianca con attaccata la coda, la quale era sostenuta da
seta bianca con attaccata la coda, la quale era sostenuta da due paggetti.
: i manti viola riposano a terra la coda infinita, / s'ammassan fra l'
/ manzini, n-8: il nano con la penna di pavone cedeva il posto al
che di foco porta vista / e con la lunga coda sempre gira. p.
: una cometa grandissima, orribile per la lunga coda e per i molti
larga e lunghissima riga di luce, la quale fu da me subito giudicata esser
quale fu da me subito giudicata esser la coda di una cometa, il cui capo
vivo ed acceso dell'altro, qual è la coda della cometa,...
di questo. panzini, ii-625: la testa della cometa non verrà a sbattere
alfieri, i-139: senza contar poi la coda di questa per me fatale e
e sul neo un ciuffo lucido come la coda d'una cometa. palazzeschi, 1-342
. fra le due torri della villa risplendeva la mia coda di tela d'argento lunga
te porgerai tanta virtù e fama che la patria ti riceva et impóngati parte de'
quante in grembo n'accoglie / con la sua dolce e placida aretusa / l'
l'innamorato e peregrino alfeo, / a la nobil quadriglia / fecer coda e corona
angolo esterno dell'occhio. -guardare con la coda dell'occhio: senza voltare il
, 8-7 (272): cominciatolo con la coda dell'occhio alcuna volta a guardare
sue due copriture, esso chiude prima la secondina, la qual chiude dal lacrimatoio
, esso chiude prima la secondina, la qual chiude dal lacrimatoio alla coda d'
alla coda d'esso occhio, e la prima si chiude di basso in alto
era e forse più si stimava, con la coda de l'occhiolino alcuna volta il
incre- scesse. straparola, 9-1: la reina, che era festevole e baldanzosa
di natura benigno, cominciò ballestrarlo con la coda dell'occhio e accenderlo del lei
lettere che son portate, e io con la coda dell'occhio le guardo e leggo
coda dell'occhio le guardo e leggo la soprascrittura. baldinucci, 4-14: questa
due palpebre, che volgarmente si dice la coda dell'occhio. g.
g. gozzi, 1-78: la bestiuolina era ammaestrata per modo, ch'
modo, ch'ella... la si metteva in contegni. ora pigliava un
leggere; ma in fatto guardando con la coda dell'occhio fuori delle carte.
dell'occhio, mi irritai, e la volli vincere. manzoni, pr. sp
per lasciarli passare, li guardò con la coda dell'occhio, e continuò tra
aveva parlato curio, il quale schiusa la coda di un occhio riconobbe il coraggioso
un ufficiale delle guide camminare lesto lesto lungo la spiaggia, senza sciabola, proprio una
. pascoli, i-40: guardiamo con la coda dell'occhio i grandi che stanno
cicognani, 3-157: un momento volse la coda dell'occhio e intravide dalla scollatura.
due cipressi ai lati. / con la coda dell'occhio me li vedo / come
il bavero del cappotto e aveva abbassato la tesa del cappello, bruno fingeva di soffiarsi
il naso, per coprirsi alla meglio la faccia. con la coda dell'occhio
per coprirsi alla meglio la faccia. con la coda dell'occhio vedevano uomini e donne
lui fer non vero indicio, / da la coda del carro strascinate / patian nel
. cellini, 618: di poi la testa di sopra della vite vuole essere
lunga stanga. garzoni, 1-879: la calamita ha capo e coda, cioè
fa il contrario. magalotti, 11-165: la difficultà... sta in determinare
cordicella, o mette in un buco la coda d'una chiave. nievo, 219
rapidissimi progressi nel latino, aveva ottenuto la grazia segnalata di potermi arrampicare in coda alla
divano era discosto dal caminetto, lungo la coda del pianoforte che le pieghe ricche
esistenza del proprio cervello, via come la coda della folgore! 8. foglio
: -di che ridete voi? -rido de la scusa, che hanno trovata coloro a
hanno trovata coloro a quali non si rizza la coda. -tentacolo (del polipo)
rendete grazie immortali a colui che mozzò la coda al breviale; onde dite l'
maninconia. caro, 12-ii-267: ne la coda della vostra lettera era, che
il veleno. nievo, 1-130: la signora peppina dal canto suo l'aveva
risultato furono i mari del sud con tutta la coda. 11. figur.
5-3 (30): in roma, la quale, come è oggi coda,
alla fine della turba francamente percossero. la quale codazza più temenza che difesa dimostravano;
temenza che difesa dimostravano; e tanto la coda si ritraeva alla testa, che quegli
: mancato il capo, male sta la coda. machiavelli, 514: ne
nel piano di ripoli... tenendo la coda fino a meo oste. caro
meo oste. caro, 12-i-6: arrivammo la prima sera alla gran villa di monte
gran villa di monte ruosi; de la quale non ho che dirvi, se
se non che ci avemo fatto acquisto de la bestia, che vi si invia:
presa di buia notte, che seguitava a la coda la nostra carovana. manni,
notte, che seguitava a la coda la nostra carovana. manni, 2-340: ben
montagne, donde tornarono poco dopo ad infestare la coda dell'esercito francese, che vide
fino a mezzo il passatoio per porger la mano alla contessa. dopo questa passava
mano alla contessa. dopo questa passava la contessina clara quando la vi era poiché
dopo questa passava la contessina clara quando la vi era poiché sovente rimaneva presso la
la vi era poiché sovente rimaneva presso la nonna, e in coda o il piovano
da persone a cui fa difetto finanche la particolare ciarlatanesca genialità dei ciarlatani, si
, cioè su precettistiche, e scoprono la loro nullità in questo, che né al
capo né alla loro coda si vede la presenza di un nuovo poeta ossia di
nuova opera poetica. borgese, 1-233: la coda del corteo si perdeva oltre il
corteo si perdeva oltre il foro bonaparte e la testa era a mezzo corso vittorio
stadio, ecc.). -fare la coda, mettersi in coda: fare la
la coda, mettersi in coda: fare la fila. manzoni, pr. sp
al di là di pitocchi che fan tuttavia la coda ai gabinetti d'europa, come
le usanze d'oggi accostino e rimescolino la gente, per poco che uno non
davanti a un pittore, bisogna fare la coda ». 13. figur
diete fatte, e altri movimenti, contro la santità di n. s.,
n. s., e lui mostratogli la coda che poteva aver questa cosa,
il porro abbia il capo bianco, che la coda sia verde. paoletti, 1-2-225
sia verde. paoletti, 1-2-225: quando la coda, o sia il picciuolo del
(e ha lo scopo di permettere la messa in macchina della pellicola nel proiettore
. geogr. coda di un ciclone: la perturbazione atmosferica di minore intensità che la
la perturbazione atmosferica di minore intensità che la meteora lascia in un luogo dopo il
rimano fra di loro (ed è la forma metrica preferita dalla poesia burlesca e
secolo). tasso, n-iii-641: la fronte co'versi e i piedi con
fronte co'versi e i piedi con la sirima e i piedi con versi possono star
piedi con versi possono star insieme, ma la fronte con la coda non si congiunge
star insieme, ma la fronte con la coda non si congiunge insieme in una medesima
insieme in una medesima testura, cioè la parte semplice con la doppia e la
testura, cioè la parte semplice con la doppia e la doppia con la semplice
cioè la parte semplice con la doppia e la doppia con la semplice e la doppia
con la doppia e la doppia con la semplice e la doppia con la doppia s'
e la doppia con la semplice e la doppia con la doppia s'accoppiano,
doppia con la semplice e la doppia con la doppia s'accoppiano, ma la semplice
con la doppia s'accoppiano, ma la semplice con la semplice non suol esser tessuta
s'accoppiano, ma la semplice con la semplice non suol esser tessuta insieme.
tirata d'archetto o un sonetto con la coda, si liquefacevano in sugo di melangole
un madrigaietto, / un vago sonettino con la coda, / daran più brio,
lui anche i capitoli e i sonetti con la coda. 22. milit.
piccolo mortaio. sozzini, 148: la sera, con le due seguenti, furono
due seguenti, furono fatti fuochi in la torre... ed in molti luoghi
v. bellini, 50: ho accomodato la sortita di david, che ho pensato
david, che ho pensato di farci la cabaletta in tempo binario con l'istessissimo
insegnar... ai gioveni di pigliar la spada in mano... e
fatiche... era stato il trovar la regola, di poi metterla in opera
opera al gran colos; e così, la iddio grazia, mi era riuscita a
a gli artefici nostri, attento che la differenza non è nella cosa ma nelle
ma nelle parole, poi che così la secure come la coda di rondine cominciando
parole, poi che così la secure come la coda di rondine cominciando strette si vanno
contrafforti c d e, ove appiccano con la cortina a b, sono sottili,
coda d'una bestia tratto / inver la valle ove mai non si scolpa *.
di toscana, 9-70: viene esasperata la pena della morte a chi maneggia e
del patibolo. botta, 4-37: per la quale confessione e sospetto il conte fu
facto. -avere il pepe sotto la coda: essere pieno di vivacità,
di scatto. montale, 3-72: la voce, diceva il vecchio maestro,
se volete l'arzente, il pepe sotto la coda. -avere la coda corta
pepe sotto la coda. -avere la coda corta: avere breve durata,
, ha coda corta. -avere la coda di paglia: temere e sospettare
di aver qualche difetto, non avendo la coscienza tranquilla. giusti, ii-441
, seppure il padrone serenissimo, avendo la coda di paglia, non ha anco il
possa accennare a lui. -avere la coda più lunga del grado: avere manie
/ né più del grado aver la coda lunga. -avere la coda
aver la coda lunga. -avere la coda taccata di mal pelo: essere
che di mal pelo avea taccata la coda, disse: madonna, a me
seguaci e amici de'gambacorti. -bruciare la coda: fare un dispetto, un torto
che t'hanno fatto? t'hanno bruciato la coda? vuoi farmi piangere?
vuoi farmi piangere? -bruciarsi la coda: mettersi nei guai. bencivenni
le brocchette, il coltello, la raspa, il capeccione, gli uncini,
franco. -dipingere il capo senza la coda: cfr. capo, n
gente: e lo 'ngrato popolo gli fece la coda romana. -far di testa
cuciono a refe doppio. -fare la coda alle lucciole: essere estremamente ingegnoso
sotto il segno di capricorno, se la sagacità delle donne non li coprisse.
, se le femmine non sapessero far la coda alle lucciole! -guastare la
la coda alle lucciole! -guastare la coda del fagiano, del pavone:
pavone. -il diavolo ci ha messo la coda: v. diavolo. -il
tante migliaia di code innocenti, come la mia e quella delltozzelli; se fosse stato
ed eccomi qui a collottola piegata sotto la livrea di me stesso, che è un
qualche barlume di dignità sinodale gli rischiarava la fìsonomia. carducci, i-850: e
punzecchiando il rossinante del mio idealismo lungo la via sacra in coda ai palafreni impennacchiati
credo ch'a pagar l'oste e la cena / ve rimarrà la coda ed ambe
l'oste e la cena / ve rimarrà la coda ed ambe mani. -la
-la coda è più difficile da scorticare: la parte più difficile di un'impresa è
altro, al quale scappò detto che la coda è la più difficile a scorticare,
quale scappò detto che la coda è la più difficile a scorticare, non sognò dicerto
virati e le commissioni governative, tutta gente la quale, non che una coda come
quale, non che una coda come la nostra, scorticherebbe quella delle lucertole.
quella delle lucertole. -lasciare la coda negli artigli di qualcuno: lasciarci
volatile elegantissimo è lì lì per lasciare la coda negli artigli della polizia.
negli artigli della polizia. -levare la coda: acquistare baldanza, rallegrarsi vivacemente
95): monna aidruda, levate la coda, ché buone novelle vi reco.
7: doman 10 saperai: leva la coda. -lisciare la coda
leva la coda. -lisciare la coda: adulare, piaggiare. b
1-3-324: ma quanto più gli lisciava la coda, / e quel crudel superbo con
d'adulare, soiare, o dar la soia,... talvolta ligiar la
la soia,... talvolta ligiar la coda. -lisciare la coda al diavolo
. talvolta ligiar la coda. -lisciare la coda al diavolo, alla volpe: darsi
veggo quel che s'alleva in sen la serpe: / quel che nel vaglio piscia
/ e quel che liscia alla golpe la coda. -mangiare il porro dalla
quello che n'esce. -mettere la coda: insinuarsi in un'impresa (
corte si facea gran festa, / la qual cosa più ch'altro gli è molesta
va sottilizzando / dove e'potessi più metter la coda. -mettere la coda dove
più metter la coda. -mettere la coda dove non va il capo: cercare
/ dove il capo non va metto la coda. -mettersi la coda fra
metto la coda. -mettersi la coda fra le gambe, andarsene,
le gambe, andarsene, fuggire con la coda fra le gambe, con la coda
con la coda fra le gambe, con la coda bassa: ritirarsi scornato dopo un
presenti, molti di quelli averebbero tenuta la lingua ne la strozza e fra i
di quelli averebbero tenuta la lingua ne la strozza e fra i denti, e
, e come proverbialmente si dice, messa la coda fra le gambe e non sarebbero
in nome della legge, si posero la coda tra gambe e vennero a patto coi
andava colla coda fra le gambe, la testa infossata nelle spalle, barcollando.
roberto, 221: il giorno che arrivò la notizia della pace di villafranca, per
partito che tenevano, mogi mogi, la coda fra le gambe, vociava, trionfante
fosse andato alla chetichella, e con la coda fra le gambe. -mostrare la
la coda fra le gambe. -mostrare la coda: rivelarsi molto pericoloso, foriero
non si lascia conoscere né a que'che la fa, cioè a que'che presta
accatta, se none quando ti mostra la coda e quando con essa ti trafigge.
sé gli stimoli per il lavoro, per la propria attività, ecc. giusti
capo, n. 19. -reggere la coda: porgere aiuto, soccorrere.
fugli / alle spalle, e nessun la coda resse. -saper dove il
. -saper dove il diavolo tiene la coda: v. diavolo. -scarpe
di moda a firenze. -spuntare la coda { a un'opera letteraria, a
rendere innocua, velando i fatti, la verità. baldini, i-397: la
la verità. baldini, i-397: la... forza che rimandava indietro
occhi, strappava le orecchie e spuntava la coda ai corrispondenti dei giornali.
giornali. -tenere l'anguilla per la coda: v. anguilla, n
, n. 2. -ungere la coda spelata: dopo un insuccesso,
per rifarsi da una corbellata basta ungere la coda spelata e lasciarle tempo di crescere;
, 159: 'quanto più si frega la schiena al gatto, più rizza la
la schiena al gatto, più rizza la coda '. d'alcuni che quante più
. idem, 208: 'tagli la coda al cane, e'riman cane '
chi ha del panno, può menar la coda '. perché la ricuopre sotto l'
può menar la coda '. perché la ricuopre sotto l'ampiezza delle vesti.
259: 'guarda che tu non lasci la coda nell'uscio '. che tu
scampato. idem, 263: * la volpe si conosce alla coda 'la volpe
* la volpe si conosce alla coda 'la volpe ha paura della sua coda '
ha paura della sua coda '. * la troppa coda ammazza la volpe '.
coda '. * la troppa coda ammazza la volpe '. perché la fa distinguere
coda ammazza la volpe '. perché la fa distinguere da lontano, e perché
di bocca a questo osso, in verso la terra, esce il fine della stiena
ell'è, una piccola codina, la quale è composta di cinque ossicini.
e tagliato a fil di reni, la riga dei bottoni d'oro e terminato
= dal lat. cauda, con la variante coda; per il significato del
. 12 cfr. fr. aller à la queue (1794), / aire queue
le maniere sue... e poi la mazza sorda, la coda di cavallo
.. e poi la mazza sorda, la coda di cavallo e i paltrufali da
[dioscoride], i-577: chiamasi la coda di cavallo per il più 'cauda
con culmi eretti, prefogliazione conduplicata; la ligula è corta, la guaina è giallo-chiara
conduplicata; la ligula è corta, la guaina è giallo-chiara o giallo-scura e bruna
isperimentato, che subito che le vacche la mangiano vanno al toro. ricettario fiorentino
di dioscoride. redi, 16-v-53: la qual'erba lupa è così nominata da'contadini
: ed è l'orobanche di dioscoride, la quale, com'afferma il mattiuolo,
leone, dalla similitudine che ella ha con la coda di questo animale. d'alberti
e della sicilia. fiorisce per tutta la state, ed è sempre verde.
5-404: un piacere di ancona è pranzare la sera nelle osterie... vi
che appartiene al genere phleum, che ha la spiga quasi cilindrica, piccola, il
culmo risorgente, le foglie oblique, la radice bulbosa, articolata, ed è comune
ne'luoghi umidi, così detta per la sua somiglianza colla coda della volpe.
comune fra le biade. = la denominazione * coda di volpe '(lat
], 21-17: lo alopecuro ha la spiga tenera e folta lana simile a
bagliore di lava fiammeggiante nelle tenebre, la fiaccola che s'aggira in un palazzo
s'aggira in un palazzo vuoto, guardate la morte. guardatela in faccia senza piegare
e senza erigerlo orgogliosamente: voi sentirete la necessità di essere in pace coi vostri
tolomei, vi-n-50 (19-22): ma la sua gran codardia / lui fa partir
sbigottito per codardia... abbandonò la città, e fuggissi. b. visconti
fuggissi. b. visconti, ix-75: la voglia mia per cotal voglia adempio,
castiglione, 109: come nelle donne la onestà, una volta macchiata, mai più
non ritorna al primo stato, così la fama d'un gentilom che porti l'
son di tanto cuore, e liberamente confesso la mia codardia. campanella, 1091:
x-2-155: antica] sua compagna fedel la codardìa / ogni favilla di valor ammorza
tra loro! leopardi, ii-619: la timidità, la codardia e la debolezza
leopardi, ii-619: la timidità, la codardia e la debolezza amano molto di
ii-619: la timidità, la codardia e la debolezza amano molto di accompagnarsi colla crudeltà
prima che l'italia avesse tempo di ordinare la sua milizia, eziandio affinché li effetti
/ che carlo tien, ch'ha la barba fiorita. pratolini, 1-109: forse
fiorita. pratolini, 1-109: forse la codardia si ammantava coi panni del buonsenso,
casi importanti, assai migliore / è la temerità che la prudenza. / ma prudenza
assai migliore / è la temerità che la prudenza. / ma prudenza par questa
né divenne magiore. giamboni, 2-149: la mano del forte ha signoria, e
mano del forte ha signoria, e la mano del codardo serve altrui. cavalca
: baldanzosa, lieta e sciolta / la veggio e te codardo inver di lei
prete, va canta la messa, e guarda il tuo tesoro,
. cavalcanti, 37: sapete come la chiesa è abbandonata da tutte le altre
tutte le altre potenze: non che la sia abbandonata, ma ella è nelle
alardo, / svilaneg- giando carlo e la sua corte, / chiamando ogni cristian
in india, et io no? per la mala ventura, se io sarò più
: / ma va cercando (e non la cerca in vano) / illustre morte
cominciano a ritrarse / e poi prendon la fuga in abbandono. / * volgete il
. frugoni, xxiv-984: non valse la lor bravura poltrona a resistere al numero
al numero della sbirraglia codarda, conciosiaché la colpa soglia render pauroso anche più che
colpa soglia render pauroso anche più che la vile condizione. goldoni, iii-60:
variare le opinioni del bene secondo che la necessità governa la loro vita. c
opinioni del bene secondo che la necessità governa la loro vita. c. bini,
codardo. nievo, 243: oh se la mi avesse buttato le braccia al collo
, e dimenticare 1 crudeli momenti che la mi aveva fatto passare. carducci,
del codardo visitato dall'audacia! era la corsa della disperazione e del livore
codardia. monti, x-2-127: veder la numerosa oste, e primieri / assalirla
sgominarla / e far che molti mordano la polve / molti cedano il ferro, e
tripudio; ché i perigli sono / la danza degli eroi. manzoni, 42:
di mille voci al sonito / mista la sua non ha: / vergin di servo
carducci, 209: non più di frodi la codarda rabbia / pasce roma nefanda in
/ e 'l percosse del calcio de la lancia, / dicendo: codardon,
, / non ti si tigne di rossor la guancia? = dal fr.
) 'codardo': propriamente 4 chi tiene la coda bassa '(deriv. dal lat
del falcone che s'era lasciata sfuggire la preda. codaspro, sm.
bocchelli, ii-198: fu lesto a cacciar la fiocina, e il crudo arnese straziò
beltramelli, iii-806: tutto finì sotto la sterminata fiumana degli eserciti codati.
pucci, cent., 15-60: la gente si partì quasi sconfitta, / perché
alla fine della turba francamente percossero. la quale codazza più temenza che difesa dimostravano;
temenza che difesa dimostravano; e tanto la coda si ritraeva alla testa, che quegli
... notificò con gran querimonia la lettera alla signoria. b. davanzati,
buonarroti il giovane, 9-422: senza dilatar la filatera, / e dietro un gran
e uscì tirandosi dietro il codazzo tutta la comitiva; ma ognuno prima di seguirla mi
seguirla mi volgeva due occhiate che sanzionavano la giusta sentenza della castellana. verga,
= deriv. da coda, per la forma dei suoi fiori a grappolo.
alcaloide contenuto nell'oppio, insieme con la morfina (ed è usato in sostituzione
cui è meno tossico, per calmare la tosse, in forma di pastiglie o di
, 1-270: io sono quello che sonai la campanella, io, none cotesti;
; nel linguaggio commerciale e burocratico indica la persona, l'ufficio, l'ente
persona, l'ufficio, l'ente, la società a cui ci si rivolge.
in te servò, si manifesti / la pietade, il valor, l'ardir feroce
più si sbracciarono per cotesta infallibilità; la qual dichiarare in quel modo e adesso
teste che abbiamo! ora vogliamo fargli la festa a tutte coteste teste di pesce
comare venera... voleva godersi la faccia che avrebbe fatto 'ntoni a quella notizia
come è pur codesta, in verità la scelta dell'ultima dimora da cui non
cotestùi e cotestei, se è [la persona] accosto a chi ascolta. alfieri
= forma obliqua di codesto: cfr. la formazione di cui, costui,
sarà appena alla fine del ginnasio, la sorellina ha ancora le codette.
osterie rustiche... dove si vende la coda di baccalà... insieme
e nelle vecchie stampe si poneva sotto la lettera e a indicare il dittongo ae
si colloca sotto le vocali a indicare la pronuncia aperta). salvini, 30-2-18
per ordinario di tre righe, la quale si pone nel canto sinistro della
.]: codetta', farina ordinaria, la peggiore che caschi dal frullone accanto a'
, vedendo baccio tutto il giorno e la sera in quelle stanze, insospettiti di
, fu trovato all'altare che celebrava la messa. guerrazzi, iv-63: esce di
sua moglie. faldella, 2-136: la sartina gli passò avanti, essa tremolò
; traversò subitanea il cortile e prese la scala. il marchesino la codiò.
cortile e prese la scala. il marchesino la codiò. 2. ant.
maravigliosa. per lo più suole avere la figura di una lunga borsa da danari,
? - forse che n'è cagion la codicalca, / - rispose a me -
e di gran lunga preferibile alla vulgata la lezione che dà quel codice di certi versi
sue miniature azzurre e ad oro, con la lettera grande del testo e la minuta
con la lettera grande del testo e la minuta della chiosa latina, con le coperte
firenze. pascoli, i-174: esamina con la lente la graffiatura d'un codice.
pascoli, i-174: esamina con la lente la graffiatura d'un codice. d'annunzio
a trent'anni! improvvisamente si spalancò la finestra scopersi l'universo come folle gettai
nere a terminazione codici che provano la ignoranza dei russi a quel tempo.
caudatus), col capo sia più agevole la ricerca e più facile l'interpretabianco,
: legge speciale contenente tutte, o la maggior parte, 0 le fondamentali tra
sistematicità, avente 10 scopo di agevolare la conoscenza delle norme giuridiche in vigore (
. buti, 3-164: iustiniano fece la correzione di tutte le leggi in tre
sembra che 1 giudici romani si regolassero la maggior parte con qualche breve trasunto e
, che, molte volte, quando la incontro, mi domando a che cosa
: m'appariva chiaramente quanto foss'ella [la bibbia] il codice della santità,
a bice il formarsi del romanticismo, la cavalleria e i suoi codici d'amore
: sugge l'ape alla rosa, e la formica / porta il cibo del verno
per le segnalazioni con bandiere, con la radio, con segnali luminosi o acustici
. clausola codicillare: nel diritto romano la clausola inserita dal disponente nel testamento,
di parole, per quella clau- sula la quale da'giuristi si dice codicillare; che
non era condizione necessaria e inderogabile per la sua validità. capitoli della compagnia della
mi ricordi. foscolo, vii-132: la letteratura e la fama sin dalle fondazioni
. foscolo, vii-132: la letteratura e la fama sin dalle fondazioni de'gesuiti e
e di facoltà; famiglie che o per la promessa di codicilli alle pie fondazioni o
di codicilli alle pie fondazioni o per la loro preponderanza nel governo erano accarezzate e
, perderei il giardino dei gelsomini con la gazella e con tutto il resto. panzini
al ladro, giovanni alla madre, la madre a giovanni, il sangue alla croce
a giovanni, il sangue alla croce, la carne a'chiodi, i sacramenti alla
sapesti mai. caro, 12-iii-61: se la vostra de gli otto d'aprile fosse
d'aprile fosse venuta senza il codicillo de la signora claudia, l'arei tenuta piuttosto
abeto / trattò meglio che il calamo, la barra / di battaglia assai meglio che
e. gadda, 342: verso la fine, il papa, tanto per far
il ciaraffo a'regnanti, e'disperdano la genia maladetta degli infi- deli: mentre
i-1028: [catullo] vuole indietro la roba sua: sono sangue del suo sangue
, e il timore s'accompagna con la crudelità, e la prodigalità con la
timore s'accompagna con la crudelità, e la prodigalità con la rubbaria.
la crudelità, e la prodigalità con la rubbaria. = deriv. da
: dopo cristo e dopo u logos, la natura si fa staccata dalla sorgente mistica
spirito). è pronto il campo per la scienza moderna che constata e codifica la
la scienza moderna che constata e codifica la materialità l'indifferenza della natura.
suoi ricordi [del guicciardini] sono la corruttela italiana codificata ed innalzata a regola
). boccardo, 1-477: la smania codificatrice che ha invaso le società
cento formule e scrupoli non è solo la codificazione della mondana giustizia, ma è
boccardo, 1-477: brameremmo quindi soltanto che la codificazione fosse disposta per guisa da potere
tutti i successivi mutamenti e progressi che la società viene compiendo sotto gli occhi del
codilungo1, agg. letter. che ha la coda lunga. d'annunzio, v-2-456
pulci, 14-59: quivi era la calandra e 'l calderino, / e
, spezie d'uccelletto, che ha la testa e 'l dorso di color turchino,
di penne bianche e turchine a vicenda, la coda bianca e le gambe nere '
codimózzo, agg. letter. che ha la coda mozza. sacchetti,
] così codimozzo. burchiello, 58: la donna mia, con bruchi codimozzi /
giusti, iii-256: peccato che la codinerìa italiana e latina di questa
, con il codino a frullo sotto la pioggia! -per simil. c
le trecce a codino come voleva la lucia e teneva alzata una gamba sopra il
, portata dagli uomini cinesi finché dominò la dinastia mancese. carducci, 766
le brache color granata, ci correva la gran differenza! verga, 4-40: allungava
! verga, 4-40: allungava verso la piazza grande il collo dal cravattone nero,
letterario (così chiamata perchè, durante la rivoluzione francese e la restaurazione, i
perchè, durante la rivoluzione francese e la restaurazione, i nostalgici del vecchio regime
amico di mio padre, deplorare amaramente la poca rispettabilità... de'tribunali
non dir meglio di voi, che la libertà è un tesoro inestimabile e la istruzione
che la libertà è un tesoro inestimabile e la istruzione una gemma d'infinito valore.
silvestro, il segretario, il quale la sapeva lunga, non avesse predicato che
, linea mediana del campo, lungo la quale viene tesa una rete.
codina: nel granducato di toscana, la lira granducale (con allusione ai reazionari
una coda posticcia, ed allora fra la plebe ebbe voga questo ritornello: 'vuoi
e tu tiragli il codino. / se la coda ti viene in mano, /
di vari uccelli, fra i quali la cutrettola gialla, la ballerina gialla,
fra i quali la cutrettola gialla, la ballerina gialla, ecc. =
, intr. (condìnzolo). dimenare la coda (i cani), scodinzolare
pulci, 14-59: quivi era la calandra e 'l calderino, / e
petto e 'l codione rosso, e specialmente la coda, per cui è così detto
ha il dorso e il capo grigi, la gola nera, il ventre e la
la gola nera, il ventre e la coda di color rosso. abita su
tordo, di colore cenerino-azzurrognolo, con la coda e l'addome rosso ruggine, insettivoro
è così detto dal suo dimenar continuamente la coda. tramater [s. v.
cilindrica, il culmo piegato a ginocchio e la radice bulbosa. 'codino ',
di codola (da coda): per la forma. códoloy sm. sasso,
reni a calandrino! 2. la parte di un'arma da taglio, di
con vite verso il mezzo... la estremità posteriore, foggiata in codolo,
gambetto ', ripiegata a squadra riceve la pressione del sottoscatto, quando si spara
arma. ojetti, ii-391: m'aprì la vetrina delle armi per mostrarmi una spada
quanto una daga. 3. la parte di un cucchiaio, di una forchetta
può stringere nella mano. 4. la parte inferiore del manico di un violino
tarra, ecc., è la parte inferiore, e come la base del
, è la parte inferiore, e come la base del ma nico di
colore delle anitre, così chiamato per la sua gran coda. tramater [
grop piera che passa sotto la coda dei cavalli. carena,
che è tonda, e passa sotto la coda del cavallo. = acer
): il codion pas- sogli per la pancia. cellini, 726: questo osso
. gozzi, 3-5-399: e tu che la cavalchi, / ti rompi intanto il
ch'era troppo soda / d'asse la sedia, e danno al codione; /
è costretta a con torcer la persona, / ed a ben dimenar tutto
avanti una quantità algebraica, e che la moltiplica. boccardo, 2-1056: io
di aumento, a cui dovrebbe sottoporsi la tariffa normale. -rar. agg
stesso ed è caratterizzato dal fatto che la sua entità (valore numerico e relativa
o organica dializzabile e termostabile, avente la proprietà di eccitare l'attività di un
che costituiva uno dei modi con cui la donna, in occasione del matrimonio,
chi, in tale famiglia, deteneva la patria potestà, liberandosi al contempo da
liberandosi al contempo da ogni vincolo con la famiglia d'origine; al di fuori
matrimonio, costituiva un espediente per liberare la donna dai vincoli che la tenevano unita
per liberare la donna dai vincoli che la tenevano unita alla famiglia d'origine.
matrimonio fra gli antichi romani, con cui la donna veniva in podestà del marito
coepiscopato, sm. eccles. la dignità di moltiplicato per la quantità
. la dignità di moltiplicato per la quantità fisica dei beni o delle monete
5. sport. elemento per la determinazione del punteggio in una partita.
: un tempo come il nostro in cui la pratica è il coefficiente maggiore d'ogni
coefficienze, che ponno fare alterare qualche poco la loro verità. coèfora, sf
, iv-2-820: risuscitata dalla melodia, la moira rivisse per lui in forma visibile,
[s. v.] registra anche la forma maschile: « coefori, ministri
: 'coeguale'e 'coequale 'scrive la crusca... ma i successori della
comando, a essere attuato anche con la forza o, in genere, con l'
senso che loro danno i legali, e la terza e la quarta, a quello
danno i legali, e la terza e la quarta, a quello in cui sono
coercitivi '. orioni, x-7-187: la monarchia di marsilio è quasi una repubblica
rappresentativa colla sovranità assoluta del popolo: la chiesa risedente nella universalità dei credenti e nelle
sugli eretici. boriili, 6-154: la tua inerzia deve essere totale. è
i mezzi economici degli stati uniti e la loro quiete politica, né possiamo servirci di
i piani seguendo solo il calcolo e la ragione. = deriv. dal lat
, accennando d'usare verso i disubbidienti la forza. non bello; ma sta
più breve termine. panzini, ii-413: la coercizione poi di pesare ogni parola,
parti coerenti, se v'intende l'acqua la qual gionge e copula le parti,
né composto di parti ugualmente coerenti, la sua frattura si farà ove la coerenza è
, la sua frattura si farà ove la coerenza è minore. d'annunzio,
in modo che una stessa relazione colleghi la misura delle grandezze derivate a quella delle
fondamentali. -fenomeni periodici coerenti: quelli la cui differenza di fase è costante nel tempo
c. mei, 237: la cosa mi è perpetuamente riuscita coerentemente al
tosi, 2-17: ciò che riguarda poi la vasta ruina coerentissimamente alla causa dal manifesto
bruno, 3-458: quello che fa per la coerenzia uno continuo, è l'acqua
dell'acqua tra di loro, per la quale contrastino e resistano alla divisione,
vuol esser d'una durezza tale, che la coerenza delle sue parti non possa esser
equabile, e più diffusa che intensa, la quale può dirsi forza di coerenza,
; tiene in sé le parole con la coerenza d'un diamante. c.
. gadda, 492: e vide infatti la dama: incastonata nella più assoluta coerenza
: incastonata nella più assoluta coerenza con la propria figura, come l'avessero modellata
: l'arco nitido delle sopracciglia, la palpebra vasta, curvata come un petalo
montecuccoli, 2-182: il turco non aspetta la guerra, ma in casa d'altri
guerra, ma in casa d'altri la porta. la coerenza de'suoi stati,
ma in casa d'altri la porta. la coerenza de'suoi stati, e gli
e gli eserciti sempre allestiti glie ne recano la comodità. 3. disus.
fedelmente, e come troveranno puramente essere la verità, descrivendo li confini e coerenze,
di atti, di parole che testimoniano la piena osservanza dei princìpi morali o delle
ciò che facesse parer buona da principio la platonica [filosofia] già l'ho accennato
a. cocchi, 5-2-129: potevano sapere la coerenza di esso [metodo] colle
più per l'ardire, o piuttosto la coerenza da me usata nello scriverlo, che
: nascendo il brutto dal rompere la coerenza estetica per un fine o comodo
con quella di martino '. 'la villa del priore coerenzia con quella di
fermentati... indeboliscono e rompono la coesione e l'elasticità dei solidi col
natura. d'annunzio, v-3-44: come la coesione è una forza fisica inerente alla
una forza fisica inerente alla materia, così la disciplina è una forza morale inerente all'
e padre della patria,... la pluralità aveva acquistata in un momento,
un momento, ma per un momento, la coesione e l'unità di una fazione
: [il nucleo familiare] con la sua forza di coesione è più volte
[s. v.]: far la materia coesistente a dio è un annullare
idea di creazione. boccardo, 2-1066: la varietà stragrande di coesistenti imposte richiede una
o l'arrivo delle altre. se la coesistenza o la successione è costante,
arrivo delle altre. se la coesistenza o la successione è costante, la deduzione è
coesistenza o la successione è costante, la deduzione è certa; se non è costante
certa; se non è costante, la deduzione è soltanto probabile. manzoni, 100
il linguaggio ricusa l'espressione che significherebbe la coesistenza di rivelazioni diverse, perché la
la coesistenza di rivelazioni diverse, perché la ragione la riconosce impossibile. pascoli,
di rivelazioni diverse, perché la ragione la riconosce impossibile. pascoli, i-916:
riconosce impossibile. pascoli, i-916: la coesistenza di forme come paravisti e parasti,
tempi storici. bocchelli, 1-iii-54: la coesistenza di due sovrani nella città, che
, o gruppi di stati, limitano la loro competizione al campo economico, cercando
coesistere, intr. (per la coniugazione: cfr. esistere)
altre. leopardi, i-1206: esiste [la per fezione] qui con
tore che riesce a far coesistere la bontà verso l'animale e la
la bontà verso l'animale e la previsione dell'arrosto nello stesso moto dell'animo
b. croce, iii-23-16: la controriforma prese quel che le bisognava e
coessenziale, agg. che ha la stessa essenza. b. fioretti
l'infinito, lo stante- per-sé, la causa-prima e simili, essendo titoli coessenziali
coèssere, intr. (per la coniugazione: cfr. es
sere). essere insieme, avere la medesima es senza.
. coestèndere, tr. (per la coniugazione: cfr. estendere).
). estendere ugualmente, per tutta la lunghezza. - anche al figur.
che opera il fuoco nell'anima: la costringe a muoversi del suo moto trasfuso
agg. e sm. che ha la stessa età. boccaccio, 5-5:
stessa età. boccaccio, 5-5: la mia bellezza... più miei coetanei
: [nei circoli d'istruzione] la gioventù va ad... acquistare dai
de'suoi coetanei. palazzeschi, 4-157: la povertà aveva anticipato in lui il senno
] potuto e non avendo voluto ascoltare la quasi sempre a sé coetanea revelazione,
il secondo beneficio del sapere, è la riverenza de'coetanei, e la sperata immortalità
, è la riverenza de'coetanei, e la sperata immortalità nella gloria dei posteri.
infinite latine. gioberti, il-n: la loro sentenza sarà ratificata in cielo,
equa posterità. carducci, i-32: la lirica dei rimatori siciliani di corte e
tommaseo [s. v.]: la coetemità del verbo non bene si direbbe
tengono che fino a l'ora de la creazione solo dio fosse in genere, senza
vieni a me, o coetema a la venustà celeste. marino, vii-137: propagine
, 3-2-100: qual dubbio dovrà restare che la pietra, portata sulla sommità della torre
sommità della torre che si muove con la medesima velocità che tutto il globo terrestre,
che tutto il globo terrestre, conservi la medesima inclinazione nel suo venir giù a
nel suo venir giù a basso? la medesima, dico, la quale non come
basso? la medesima, dico, la quale non come quella della nave gli
nave gli è accidentaria, ma è la sua naturale primaria e coetema inclinazione.
magalotti, 13-75: se non basta la legge degli uomini,...
tu se'antico e coevo della natura, la quale tu vai sempre più disvelando al
disvelando al guardo mortale, mostrami almeno la più schietta delle sue forme. de
it., ii-142: questa lotta tra la fede e la scienza, l'autorità
ii-142: questa lotta tra la fede e la scienza, l'autorità e la libertà
e la scienza, l'autorità e la libertà, è antica, coeva alle origini
-rendere pan per cof accia: rendere la pariglia. a. pucci, cent
ghiaia nel muc chio presso la strada: -andavano lentamente, cantando,
, 3-132: acchiappò con due mani tutta la cofana, piena di cinìce accesa
piena di cinìce accesa che scoppiettava, e la gettò pro prio sulle fette
uno cofanetto, e trane [traene] la punta, la quale riposta avea.
e trane [traene] la punta, la quale riposta avea. d'annunzio,
, l'altro robe di rispetto e la miccia accesa. = dimin.
panzini, iii- 589: prese la lettera e la nascose nel seno, che
589: prese la lettera e la nascose nel seno, che allora, con
quello in alto, dove ce stava la chiave... e aveva indovinato.
. milit. cassa per il trasporto e la conservazione di munizioni e materiali per l'
ii-882: romba il carriaggio / su la selce. seduto è l'artigliere /
cassetta, spesso lavorata, per custodire la bandiera di combattimento. -cofano dei cannoni
. rigutini-cappuccini, 184: 'cofano', la parte anteriore dell'automobile, che contiene
... cofani corpacciuti, co'quali la terra si porta. crescenzi volgar.
: schiacciano, picchiando con una pietra la mandorla su un'altra pietra che tengono
protetta, situata sugli alberi e recante la stazione di direzione del tiro delle artiglierie.
dicesi anche del paniere fatto per trasportare la zavorra, il biscotto e simili.
d'una grossa nave, sul quale sta la veletta, o sia il marinaio
una voce. d'annunzio, ii-824: la plebe dalla bianca dentatura, / lustra
capelli tuoi castagni / mentre stai su la coffa alla vedetta. bontempelli, 8-192:
, 8-192: tutti s'affollarono contro la murata o salirono ai ponti più alti
l'unghia. panzini, ii-244: [la pesciaiuola] si stava appollaiata, alta
suo baroccino sgangherato. deledda, iii-56: la notte prima della festa sognò il santo
perché nei vecchi galeoni le coffe avevano la forma di una cesta. còffea