a spiritare dalla paura, che avendo la testa piena di terremoti, sentii traballarmi
sia il traballamento della barca, sia la mancanza di forze e la vista che le
, sia la mancanza di forze e la vista che le si oscurò, se pollino
5-5: il bonaccorsi aveva già rammassato la sua roba, avvoltolato il materasso, tolti
i pochi libri dalla scansia; la brocca e la catinella fasciate da giornali
pochi libri dalla scansia; la brocca e la catinella fasciate da giornali perché per la
la catinella fasciate da giornali perché per la strada, nei traballamenti, non si rompessero
per riprender lena. deledda, v-206: la signora corse, tutta affannata e traballante
radura tra gli alberi, per farvi la giostra d'armi. calvino, 3-102:
. sempronio, 10-38: ha tremante la lingua, ottuso il guardo, /
, ottuso il guardo, / debil la voce, e traballante il piede. leopardi
. -per estens. disarmonico (la grafìa), tremolante. de marchi
oggetti). fucini, 730: la mobilia era poca e molto semplice: un
caffè? parise, 5-20: anche la scrivania di diabete era carica di pile traballanti
nannina si era levata e rassegnata attraversava la stanza sulle mattonelle traballanti. arbasino, 23-1334
i-288: a fui restava confitta in cuore la spina di quella povera esistenza, traballante
di quella povera esistenza, traballante fra la vita e la morte, vinta da
povera esistenza, traballante fra la vita e la morte, vinta da un morbo di
che mi accompagnerà, spero, tutta la vita. quella di non mentire più
5-225: così tra questi contrasti, vedo la posizione di rebo (ma anche quella
: l'oro che a piene mani spandeva la regina manteneva tutti cheti e ossequenti e
fare per ottenere dall'america l'aiuto per la ricostituzione del proprio esercito nazionale, poggiato
a. ariosto, 46-130: ne la guancia de l'elmo e ne la spalla
ne la guancia de l'elmo e ne la spalla / fu ruggier colto, e
corpo pesante e finiva poi, slacciandosi la cintola, per sfasciarsi sulla branda. fenoglio
, il piè traballa, / balbutisce la lingua. goldoni, xii-97: per timore
. a. cattaneo, i-415: la qualità della colpa, e la circostanza
i-415: la qualità della colpa, e la circostanza del tempo gli pose un tal
, risultare annebbiato (gli occhi, la vista). alfieri, 1-306:
. tozzi, vii-635: mi traballa la vista! 2. oscillare o
di movimenti sotterranei, di onde sismiche (la terra). soderini, i-492:
terra). soderini, i-492: la botte si puntella o lega o si carica
e tremare con tale dibattimento che tutta la stanza sensibilmente traballava. monti, 5-224
5-224: così quando del xanto in su la sponda / marte a difesa de'troian
in favor degli achei l'asta movea, la terra tutta traballava. arici, ii-92
, ii-92: al cenno onnipossente / la terra tutta traballò, con gli orridi
8-6: nessuno osava avventurarsi su per la scala che traballava. d'annunzio,
. d'annunzio, v-1-218: mettiamo la cassa sul lettuccio a ruote. operazione
a ruote. operazione lunga, perché la cassa traballa, non trovando il suo assetto
cecchi, 2-61: il tavolino al quale la commissione era seduta, traballava paurosamente per
mosse, facendo traballare e cigolare un po'la lanterna spenta. 3.
i-416: anna e cenzo rena correvano verso la città, c'era il sole e
città, c'era il sole e la strada era asciutta ma ancora non polverosa,
strada era asciutta ma ancora non polverosa, la macchina traballava nei solchi profondi che aveva
macchina traballava nei solchi profondi che aveva fatto la pioggia. -perdere l'equilibrio
arcione, cadere da cavallo. la spagna, 5-16: orlando del destrieri vegliantico
aria. / i nuvoloni; / e la fiammella gialla / del lampione traballa.
lampione traballa. pavese, 1-44: sento la vecchia che grida a una figlia,
grida a una figlia, e poi la luce dalla porta s'allontana e traballa.
punto di perderlo; essere in pericolo (la regalità, il trono).
trono). siri, i-ii: la regina madre... credette essere assai
capaci d'abbattere, o far traballare la sua autorità. filicaia, 2-2-314: l'
papa era traballato ed occupata e schiavi-democrizzata la sua roma. s. spaventa,
al governo. e. bartoli [« la repubblica », 16- v-1986],
grave crisi politica (uno stato, la forma di governo). -anche: versare
, tentennare fra più alternative; perdere la propria sicurezza intellettuale, l'intransigenza morale
. se non ha acquistato con quest'esercizio la jrontezza intellettuale e l'agilità meccanica necessaria
, / a in- tacchiare un po'la gravità; / anzi ch'ei va talor
il pittore entrato nel gabinetto di toilette pose la regina dentro il lavandino riempito d'acqua
, 3-14: « grazie! » rispose la giovane levandosi traballoni. pratesi, 5-224
poeta sonator di chitarra: altri spaventati se la dettero, traballoni, a gambe per
dettero, traballoni, a gambe per la via buia. = deriv.
di cavalli che cascano o che pigliano la mano, derivano quasi sempre dall'
trabaltare, intr. anche con la particella pronom. tose. ribaltarsi,
pezi soli de artellaria a pavia per mezo la porta di santa maria in pertega,
, et do pezi si sono trabaltati ne la strada a binasco. pesci, ii-1-409
enomao per ippodamia non si sarebbe fracassata la testa trabaltando per un pernio o acciarino
cocchiere levato. cicognani, 1-186: la madre... la madre poi era
, 1-186: la madre... la madre poi era un tappo di botte
bilico su due pieducci: ogni volta che la si moveva, veniva voglia di
per simil. e al figur. superare la fase più acuta (una malattia)
s. v.]: 'trabaltare': la malattia trabalta, ha trabal- tato.
intanto il coito si è ridotto, per la stragrande maggioranza degli utenti, a pura
, i-647: si compie di questi giorni la frettolosa bisogna dello sgombero, ed è
un elemento naturale, in partic. la violenza del mare in tempesta): far
caso, alla ventura, far capitare (la sorte, il caso). - in
che di continuo e senza intermissione flagellavano la nave, erano così gagliardi e veementi
, quantunque ella fosse molto grande, la trabalzavano d'alto a basso su que'liquidi
delle lettere. pascoli, ii-381: la navicella era trabalzata dai flutti nel mezzo
relazione delvìmpero ottomano, lii-12-457: se la disputassero [la fede], oltre
, lii-12-457: se la disputassero [la fede], oltre che facilmente sarebbero convinti
trabalzai / come paggetto. -abbattere la vegetazione (il vento). alfieri
suol, stritola, annulla / del par la mala infetta pianta, e i fiori
del tempo il vasto gorgo incalza. / la puerizia in gioventù rissolve, / la
la puerizia in gioventù rissolve, / la giovinezza in mezza età trabalza. papi
non gli averìa poste le coma, ma la paura del baston de la madre,
, ma la paura del baston de la madre, la trabalzò a suo modo.
paura del baston de la madre, la trabalzò a suo modo. 4
noi trabalzassero, e medesimamente per vedere la contrada, e se era atta ad impopolarsi
giustizia, e quando credettero di trovar almeno la suppellettile sontuosa altro non trovarono che
persona da un luogo, anche con la violenza o con l'inganno; rapire.
, perché questa libertà apresso di noi la riteniamo, secondo che giornalmente ne verrà
riteniamo, secondo che giornalmente ne verrà la materia, per poterle a modo nostro
e metalli. -alterare, esagerare la verità gambino d'arezzo, 75:
6. intr. anche con la particella pronom. cadere giù, precipitare
voi menare, / férmese andare -contra la ventura, / no poner cura -
trabalsato dal cielo il monopolio, la turba, la setta. monti, x-3-17
il monopolio, la turba, la setta. monti, x-3-17: parve un
il cristallame. bechi, 2-300: la casa trabalzò come investita da un'ondata
19-56: il prenderla pietosamente per mano, la fece dalla lieta fiducia trabalzare a certezza
dovetti nuovamente ritornare al teatro per campare la vita. -scosso, reso instabile.
vieni a lavorarmi l'orto / con la tua marra, e zappi sì di rado
a male stento lo comporto. -scavare la terra. - anche assol. ulloa
eletto, / zapperanno al mio dio la mano e 'l piede. 2
il toro] esce e zappando a la battaglia, / e ferro e foco con
battaglia, / e ferro e foco con la fronte squassa: / né contrastar vi
l'altro piè zappa e percote / la terra allegro e fermo star non potè.
e qual virtù mai chiamerà quella, la quale da'vendicativi si finge, quella
le ciglia infocate e zappar con piè orgoglioso la terra e divenir orso e lupo e
principii. g. gozzi 1-379: la sagra storia dell'antico e del nuovo testamento
.. osassero gettare l'anatema contro la scienza popolare chiamandola prostituzione degli ingegni.
: se mai venisse zappata e rovinata la parte dinanzi, resti la parte di
zappata e rovinata la parte dinanzi, resti la parte di dentro sostenuta dalla cortina a
cavaliere. rostagno, 254: su la dritta dell'opera sudetta s'avanzava il nemico
orto, n. 8. -zappare la terra: fare il contadino. -zappare
terra: fare il contadino. -zappare la terra sotto i piedi a qualcuno: nuocergli
: alla fin fine e'sonderanno pure zappando la terra sott'a piedi.
tu. -lavorazione del terreno con la zappa; zappatura. roseo, iii-51
forti, tre vangate o zappate. la prima ha da esser nel fior di potare
. e f. invar. chi zappa la terra, chi compie i lavori agricoli
senato, donde queu'accortissimo popolo trasse la congettura che un aratore, un zappaterra
un'altra dama: / in grazia la vorrei un po'vedere. / se ella
= forse dallo spagn. zapatilla [de la reina] 'papavero'. zappato (
zappare), agg. lavorato con la zappa (il terreno, in partic.
). lauro, 68: la terra, zappata mentre che è fresca,
è fresca, lauro, 68: la terra, zappata mentre che è fresca,
zappati i cimiteri. pirandello, 8-212: la vigna era zappata di fresco, e
(femm. -tricé). che lavora la terra zappando; che compie i lavori
sacchetti, 40: rivolto avea il zapator la terra, / e poi risecca era
d \ annunzio, iv-2-1312: 'comincia la messa officiata da un prete robusto come
sono seminatori, sono mietitori. come la terra non è terra: è latifondo.
credo alla capanna, nella quale trovaro la serva e il servo degli schiavi del cielo
può credere. antonio latini, lxvi-2-246: la folica... è cibo da
oscuro. carducci, iii-9-311: quando la nova scuola degli eruditi, i rozzi
del rinascimento, cominciarono ad insorgere contro la scolastica, il musico cieco si fece a
, il musico cieco si fece a difendere la logica di occam. 2
ingegneri dufort. d'annunzio, v-1-151: la compagnia di moschettieri si compone di tre
mista. bacchelli, 1-i-47: aveva la gran barba che nelle armate napoleoniche distingueva i
lo zappare; lavorazione del terreno con la zappa, anche come preparazione alla semina,
l'uva a diventar vaia, fa la terza zappatura alle viti. tommaseo [s
.]: il capoccia, per la zappatura, distribuisce all'opre un po'di
giuliani, ii-413: poi c'è la zappatura, quella butta in terra, bisogna
a tagliare quercie, zappini e cipressi: la foresta si mise tutta per storia di
alguno di leto se movese, / a la zapadura quelo se co-grande valenza. galanti,
quel genere di pino che dà la pece. zappésco, agg.
d'anno, o, per dirlo con la stolta metafora zappesca, in
fanzia dell'anno, come il dicembre è la vecchiaia. 2. sostanza estratta
c. e. gadda, 6-278: la vecchia s'era data fatti di cesare,
discesa con una zap de la nave. petta di che s'
). dial. zappettare. brandiva la zappetta o il rastrello per ammazzarla. tecchi
e ritoccare, come se l'accarezzasse, la terra del suo riquadro per 2
ore. chia che, per la forma, ricorda una piccola zappa.
della cura delle malattie [redi]: la radice sia cavata re, zappare
paganino bonafè, xxxviii-158: quando la stopia è arada / = dimin
tr. { zappetto). smuovere con la zappetta, crovili a lassi stare.
a lassi stare. lavorare con la zappa in modo superficiale. -anche:
b. del bene, 1-86: dopo la seminatura, quel luogo non ha da
qualche volta s'indugiò sull'alba / la stella bella, due laggiù vedendo / da
l'arnese, e ci condusse a veder la chiesa. = denom. da
zappettare), agg. lavorato con la zappa (il terreno); smosso di
, 2-117: una croce di ferro e la terra zappettata di fresco indicavano il punto
di fresco indicavano il punto dov'era spellellita la moglie. zappettatura, sf. lo
limitare l'evaporazione del terreno e migliorare la respirazione delle radici). =
del giardino, e in particolare, la vanga, la pala, la zappa,
e in particolare, la vanga, la pala, la zappa, il zappetto,
particolare, la vanga, la pala, la zappa, il zappetto, il rastel-
è] della medesima forma che che la marra; e il contadino si serve di
stadio primitivo di agricoltura, in cui la lavorazione del terreno si fa solo con la
la lavorazione del terreno si fa solo con la zappa, senza l'ausilio di altri
. durante le pause pubblicitarie. la repubblica [25-xi-1988], 31: quei
quii campo. silvestri, xl-198: la speranza di maggior profitto,...
il zappone più stretto, il quale muove la terra con pietra. fioravanti, i-30
, i-30: zapponi e badili per dimenare la calcina. lorini, 120: il
et il picco è molto utile, dove la terra fosse dura e sassosa. inventario
il terrapieno alzare / favvi, e la scarpa molto innanzi piega / e così
sepellire un zappone, che travagliava sotto la nostra galeria. rostagno, 205:
ad un fornello, ch'egli aveva su la dritta del panigrà, vicino alla banchetta
citolini, 335: gl'istrumenti per la terra sono quelli, che son fatti per
sai che lo impedisce, / zar, la tua legge, nagàika, / zar
, 21 milioni di lire all'anno. la lista civile dello zar spodestato non costava
garzo, xxxv-11-313: zara, chi la 'mpara, / fa la mano avara.
zara, chi la 'mpara, / fa la mano avara. novellino, 5 (
6-1: quando si parte il gioco de la zara, / colui che perde si
né a zara, / dov'ho perduta la poletra cara. g. morelli,
pare simile. allegri, 178: la corte simile alla zara, / dove chi
bagordi! ma senza allegria, a lui la vita sapeva di poco. allegri erano
poco. allegri erano i dadi, la zara, il vino, la vivanda,
dadi, la zara, il vino, la vivanda, le donne. -per
i-369: ned ei mettesse a zara la sua gloria in tanti anni acquistata. latti
bisteghi, xcii-ii-342: se poi, scagliata la palla all'indietro, andrà a incontrare
, andrà a incontrare qualche zarra che la rimandi avanti, se non riuscirà a
pericolo in un luogo, ne lievi la casa e la moglie, altrimente vi tornerà
luogo, ne lievi la casa e la moglie, altrimente vi tornerà e darà
lavorarla; e sono questi, la zappa, il zappone, il zapponcèllo,
il zapponcèllo, il sarchiello, la vanga. -giocare a zara: sprecare futilmente
, sat., 1-120: pensa che la cara / tua libertà zappullare,
da zappare, con infisso frequeni -uscire ultimo la zara: fallire. zaptiè
zaptiè, sm. invar. durante la dominazione italiana latti 5-55: né
/ d'aver ad escer l'ultimo la zara. in libia, soldato
danno. partire domattina e prendere egli la direzione delle operazioni, sercambi, 1-i-445:
né nuove rivolture o stran trovati, la tromba nella caserma dei zaptiè. / furiosi
, ii-524: basta solo un cenno de la bocca / a quella plebe,
imperatori 228): toma a la zuffa il giovanetto forte / sì rosso in
. / guardatevi, pagan', che vien la morte: / zara a po {
lo zarismo presuppongono un 'superuomo'(ossia la perfezione nel capo). gramsci,
capo). gramsci, 4-111: la quistione dei rapporti tra i borbone di napoli
sovietica, rivisitare l'epoca liberty, tra la fine dello zarismo e l'inizio della
, 3-122: il governo zarista aveva portato la circolazione da 1679 milioni di rubli alla
. -anche: governato dallo zar (la russia pre-rivoluzionaria). einaudi,
). einaudi, 632: la vedemmo [la teoria dello spazio vitale]
einaudi, 632: la vedemmo [la teoria dello spazio vitale]...
spazio vitale]... spingere la russia comunistica al par di quella zaristica alla
3-155: quando il caro ebbe fornita la canzone accusata s'imaginò quello che averrebbe
altro commodo et utile per portare sopra la schiena dell'uomo pietre o terra. siri
quei cittadini e gli ecclesiastici maneggiando la zappa e portando il zarletto in tutela
: guardative, pagan, ché el vien la morte! / a zaro il resto
: egli parlamentava della grandeza delpimperio con la modestia sua: « quella mente sola
capace di tanta mole, avergli con la parte de'carichi impostagli insegnato quanto arduo
tutto ». tassoni, iv-2-17: la guerra è il gioco degli stati non meno
e zaroso, vi s'intriga molto talor la fortuna. mamiani 3-452: diviene [
in casa e fuori. in effetto, la sussistenza loro tiene del precario ancora e
. e. bonerandi [« la repubblica », 29-xi-1998], 8:
il rispetto. baretti 2-360: voi non la guardate tanto pel sottile, quando si
lo suo fracasso. e spezzerassi, come la zara di quello che fa li vasi
in capo, uno venne e tolse la zara. federici, lxii-4-57: venti d'
. m. membré, 40: la aqua che el beve, la tiene in
40: la aqua che el beve, la tiene in sua man uno labriola,
sua man uno labriola, 1-i-15: la battriana e il zaratustrismo. de
a. verri, 2-i-2-317: la zara di moscovia cerca due cittadine romane
, i-316: in un modo così fatto la zarabanda, che si sona dagli
, 15-69: ma stanca ornai di far la gente indegna 7 ciaccone, zarabanae
. f. frugoni, 5-132: fu la vita d'aurelia per la fortezza una
: fu la vita d'aurelia per la fortezza una gagliarda, per la splendidezza
aurelia per la fortezza una gagliarda, per la splendidezza un torneo, per le rivolte
per gli raggiri una zaravanda, per la brevità una corrente. = var
degli arienti, 238: era scaltrito quanto la natura un altro creare avesse potuto e
men si affà d'un asino a la lira! m. membré, 59:
il compito,... di contrapporre la morale della chiesa unica e universale a
lari che portano intesta, io non passarò la fiumara. idem, xxxiv-48: avia
: allorché le dame attaccarono una 'zarda', la folla si sentì come presa, travolta
paolo contarini, lii-14-224: s'accostò con la sua [galea] al zardaco,
lacerba, iii-27]: cinque banalità circa la tirannia zaresca, le infamie della polizia
zaresca, le infamie della polizia moscovita, la ferocia dei cosacchi knuttatori di mugicchi e
, 7-481: lo zarevic non tende la mano verso la corona caduta; e il
lo zarevic non tende la mano verso la corona caduta; e il malvagio
attaccar una guerra è quello che tenne la presente czarina in polonia dove per protezione
in polonia dove per protezione gli portò la rovina. quarantotti gambini, 10-180: lo
gambini, 10-180: lo zar e la zanna hanno lasciato all'estero una sostanza considerevole
considerevole. g. scaraffìa [« la repubblica », 24-ii-1990], 18:
di diderot] carattere. a contatto con la zarina aveva avvertito l'ineliminabile ferocia di
iron. l. laurenzi [« la repubblica », 29-viii-1985], 13:
, 13: all'epoca era ancora la più celebre e amata vedova d'america,
mondane. a. cavallari [« la repubblica », 3-iv-1990], 1:
è un mistero che nessuno ami più la thatcher, questa zarina che tutti chiamano gloriosa
scappan via tutti i pacifici bagnanti dalla la fanno ovviamente più semplice: vai alla scuola
. c. durante 2-408: curansi con la zarzaparilla molto meglio quei mali che sono
: pur che possa frequentare il caffè, la zarzuéla e la corrida lo spagnolo ^
frequentare il caffè, la zarzuéla e la corrida lo spagnolo ^ accontenta di ben poco
si pensa alla spagnola zar- zuela perché la musica ha caratteri di voluta baracconesca volgarità
= dal toponimo [reai sitio de la] zarzuéla, piazza di madrid,
dice tulio, zascuna medesima persona e la mente de quillo medesimo zascheduno non è
de roma, xxviii-438: zascheduna porta abe la via soa, e l'altra ène
e l'altra ène elusa là dov'è la ecclesia de santo barnaba.
e dial. ciascuno. bonvesin da la riva, xxxv-i-685: ella receve zascun,
dice tulio, zascuna medesima persona e la mente de quillo medesimo zascheduno non è
che qua chiamiamo zatta, in su la quale s'usa andare ^ iu per l'
incerta: non convincono le ipotesi di chi la considera come zampa (con uso metaforico
stendersi comodamente su quei soffici guanciali con la pancia all'aria come d'estate al
quel tempo in tutto il paese per la squisitezza del loro odore e sapore.
è fatta, / cotanto piena pinza era la sala / che non c'entrava il
della riva in modo che l'acqua non la potesse via menare. g. barbaro
: l'eroe crocchiare / udiva un po'la zattera compatta, / opera sua nell'
che nell'arte si trovano il tintore, la tintoria, le caldaie, le fine
fine, i cavaletti, le mazze, la zattera, il guado, la zaffara
, la zattera, il guado, la zaffara. 5. edil.
e il ponte di corridoio, che assicura la galleggiabilità e la stabilità della nave quando
corridoio, che assicura la galleggiabilità e la stabilità della nave quando venga colpita da
per l'adige a verona, per la piave a conigliano, per il tagliamelo
. -anche: piattaforma galleggiante ancorata presso la riva. tommaseo [s. v
. pasolini, 1-15: « ecco la pipinara! » disse sullo zatterone un giovanotto
). g. mura [« la repubblica », 21-i-1990], 33:
far finta di non sapere come funziona la moda? torneranno i pantaloni a zampa
: conduttore di zattere di legname lunga la piave (cadore): antica arte.
: era venuto uno zaus dii stambularo di la morea. = voce turca.
per uno zavalì, che non trova più la via di mettere insieme un madrigale.
lunghe sono di molto timore perché corrompono la temperatura del cervello, debilitano i sensi
], iii-126: 1 vecchi per la età lunga zavariano, ed i fanciulli per
età lunga zavariano, ed i fanciulli per la tenera età e fanciullezza loro non sano
lingua. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 367: 'zavatina': lingua
= da zavatta, forse per la forma appiattita. zavatta, sf
so che più in là, incontrerò la fruttaiola scema, che balla nuda nel mezzo
e zavattieri. / tocca non è la torta del comune. = var.
in ogni lato, aprivano di maniera la bocca, che se li fosse stato lecito
temporaneo, sulle navi, per assicurarne la stabilità. landino, 156:
, / che 'l peso ferme tien de la zavorra. d. bartoli, 1-1-50
di ferro, di che è composta la zavorra, per la grande agitazion del navilio
che è composta la zavorra, per la grande agitazion del navilio, era sdrucciolato
, inf, 25-142: così vid'io la settima zavorra / mutare e trasmutare.
trasmutare. guiniforto, 586: vid'io la settima zavorra, la settima bolgia,
586: vid'io la settima zavorra, la settima bolgia, della quale il fondo
per valparaiso, ove giunti si noleggiò la carmen per un viaggio dal chili a boston
di altro materiale che serve a equilibrare la differenza fra la forza ascensionale e il
che serve a equilibrare la differenza fra la forza ascensionale e il carico. -con
una cesta, con cui si teneva sommersa la canapa al macero. bacchetti,
, raccolte le centinaia di pali occorrenti e la zavorra di ciottoli per affondare meglio il
star suole / le cose preziose e la zavorra. -cibo eccessivo e indigesto
degli anni. bacchetti, ii-196: la donna di tonino era una vedova an-
ai venti delle passioni manca al popolo la zavorra del senso comune. 4
s! che fu tempo in cui tutta la zavorra sociale fu e
della zavorra. viani, 19-516: la zavorra del paese s'era alleata alla
invitati: zavorra di cui è inutile la menzione. -con riferimento alla donna
, iii-306: oh che mala zavorra è la donna, che altro al fine che
una narrazione. manzoni, v-1-241: la tragedia [tadelchi] della quale volete
quale volete pur ricordarvi, giace aspettando la correzione e il suo povero autore è
. b. croce, i-4-136: la storia della poesia... pur non
fantastiche, che hanno scosso via da se la zavorra degli interessi pratici e il freno
: in fondo al volume c'era tutta la zavorra dei moderni. soffici, v-5-231
: 'zavorra'(o 'savorra'): la cassa in cui s'incunea l'albero.
. v.]: 'zavorrare': mettere la zavorra nella nave. 2.
portuale addetto a caricare e a disporre la zavorra su una nave. = nome
papini, vi-897: non dev'essere [la natività]... zavorratura di
, 73: della qual cosa si sente la divina scrittura in diverse parti per decniarare
andando il prete di fitto meriggio per la contrada or qua or là zazeato,
medesimo verbo, e alcuni 'zacconato', la qual voce io non so quello che si
che accortosi il zazzeóne, che viveva a la sboccata et in presenzia della moglie diceva
viene quest'altra ricolta, / io me la farò far più d'una volta.
fu lasciato l'uso antichissimo di portar la zazzera lubrano, 2-470: qual il privilegio
grande a vedersi, nella guardatura tremendo, la zazzera avea rabbuffata, spiovuta. foscolo
pio vi] il primo a portar la zazzera d'abate. settembrini [luciano]
le moltissime anella che portava, per la coltura della zazzera, per la rilassatezza del
per la coltura della zazzera, per la rilassatezza del vivere. nievo, 174
! e toma presto, piccino! -riprese la contessa accarezzandomi quella zazzera disgraziata cui tante
talvolta s'impuntava, ombroso, scuotendo la sua gran zazzera. g. bassani
simo, con una gran zazzera grigia. la capria, 1-203: una ragazza,
: essa reina [teodolinda] fece dipignere la storia de'longobardi, dove si vedeva
, 18-153: presso il pulpito, vedo la donna che 'lui'mi indica..
240: quello che si contenga in sé la favola / (perché non è punto
iscuotere il capo, che ti cascherà la zazzera. muratori, 6-388: però non
7. locuz. - avere la zazzera: essere vecchio, sorpassato,
, 1-1-503: queste feste a parole hanno la zazzera. -in zazzera, in zazzera
star troppo sotto il letame, fanno la zazzera. 9. dimin.
girolamo volgar. [tommaseo]: fuggi la compagnia delle giovani e de'giovani.
pirandello, 7-734: gli tremolava su la nuca una rada zazzeretta argentea. pasolini
di tre anni, biondo, carnoso, la zazzerina degna di un fratino di benozzo
/ gli scompigli una volta, e ne la polve / lo travolga e nel sangue
mutaron gli elmi in zazzerini, / la guerra in sonno e in sprimacciate piume
d'un spin ch'è nato in me'la via / ve- dut'ho 'l vostro
caro, i-187: spettatori, voi dovete la più parte avere conosciuti, li 'straccioni'
: appariva lindo, zazzerato, con la sua brava chierica bianca quanto una fetta di
perditempo. liburnio, 33: la vera pietà cristiana, che a voi signoreggia
. dottori, 1-447: ferì poi su la testa litaldino, / un giovane galante
che un pavone, egli camminava per la via a brevi saltetti. marinetti, 2-i-79
impressione ». « perché? » non la capivo e volevo capirla. « perché
]: quindi egli [romolo] cintasi la veste e inghirladatosi lo zazzeruto capo di
oscurantismo. s. viola [« la repubblica », 20-x-1985], 9:
. genere di piante della famiglia graminacee la cui unica specie è il mais. -
mattioli [dioscoride], 483: la falaride produce assai fusti, da minute
. g. soderini, ii-398: la zea, cioè la spelda, se n'
, ii-398: la zea, cioè la spelda, se n'è trattato di sopra
spinaci e nei piselli, che stimola la divisione delle cellule, la fioritura, la
che stimola la divisione delle cellule, la fioritura, la prevenzione della senescenza,
la divisione delle cellule, la fioritura, la prevenzione della senescenza, ecc.
, / dopo scorso un gran campo, la stanchezza / ruba il piede e la
la stanchezza / ruba il piede e la lena? niccolini, 40: le fiorentine
di commiserazione e d'inai ^ nazione per la virtù oppressa, pei miseri popoli tiranneggiati
imp. zebba}., per connotare la violenza di colpi, di botte.
-urlò ancora più forte il trattore -che la m'ha rotto, gli zebedei!
che... gli era girata la testa fino a tirare delle pistolettate contro
d'andare inanzi... di vedere la carta del navigare, di guardare il
delpafrica. cavazzi, 37: la zerba, animale selvatico, è simile al
animale selvatico, è simile al mulo con la pelle bianca curiosamente listata di nero.
castagna oscuro. pratesi, 5-39: la zebra, un asino che non è asino
collo della giraffa, ma restò corto; la velocità della lepre, ma restò indietro
ai giocatori delle due squadre in quanto la loro maglia bianca e nera a strisce verticali
. = etimo incerto: verosimilmente la voce risale a un lat. volg
riflesso zebrava di rosso e di viola la parete di fronte e il soffitto. quarantotti
, o d'intere foreste, zebravano la pianura verde, ch'era tagliata e intersecata
2-5-509: a'tempi nostri, avendosi trovata la internai invenzione dell'artiglieria divisa in tanti
di zebrare), agg. che ha la superfìcie del corpo o il mantello segnati
. oriani, x-15-61: si vedeva dinanzi la faccia dello strozzino, diventato uno di
rotondi, dalla pelle zebrata che tessono la propria rete verticalmente dinanzi alle finestre delle
logore dagli anni e dai malanni. la capria, 1 -77: a volte due
, saraghi zebrati. -che ha la carrozzeria dipinta a imitazione del manto di
e. cecchi, 3-62: ecco la inseparabile coppia di pagliacci che, nelle
da strisce di luce (l'oscurità, la penombra). calvino, 1-189:
nemmeno di andare al balcone a sollevare meglio la persiana, ché anzi quella zebrata penombra
squadra di calcio della juventus, per la maglia a strisce bianche e nere.
sovrappone con meravigliosa sveltezza il disegno e la tinta preferita,... e ne
, crostacea s'interrompe, e s'apre la vista del mare, e la sabbia
apre la vista del mare, e la sabbia, ormai tutta granelli sciolti impazienti
moravia, 18-14: lanciata con forza, la rivista va a cadere sull'asfalto e
a cadere sull'asfalto e io ho la soddisfazione di vedere una macchina passarci sopra
zebrina, deriv. da zebra (per la stria- tura delle foglie).
e da tiro. - anche: la pelle di tale animale. f
bue da soma affricano così detto per la di lui somiglianza col nostro bue sebbene non
spiega anche, nello stesso tesoro, la scodella a testa di zebù, 1 cui
, nelle nazioni europee) è affidata la coniazione e l'emissione di monete metalliche,
sigilli dello stato, ecc. (e la zecca di stato italiana nel 1978 si
e soldi xi e danari vili ne rendea la zecca. m. villani, iii-7-41
e tagliare dappiè il nobile palagio e la torre della guardia della moneta, dov'era
torre della guardia della moneta, dov'era la zecca del comune. gir. priuli
menuti, salvo de quelli novamente battuti in la zecca veneta e che tutti li altri
fu che esso senato e popolo occupò la zecca e si cominciò ad usare i soldi
le spese erano molte, ci sarebe voluta la zecca in cantina, altro che le
moneta). aretino, iii-135: la voglia di civanzare in la mercatanzia de
, iii-135: la voglia di civanzare in la mercatanzia de le gioie ce l'ha
. bertini, 1-55: ed ora [la frase] la direte voi più nuova
1-55: ed ora [la frase] la direte voi più nuova di zecca?
in altrettanti saluti, congratulazioni, appuntamenti per la cena e pel ritorno, tutti i
37: se l'arte che imparasti fu la stecca, / e sfoderare al popolo
al popolo aretino / qualche scarpa fiammante de la zecca, / guardargli pur i piedi
: potranno cominciare anch'essi a condurre la medesima vita tranquilla e contenta in una
alle zecche. redi, 16-iii-180: la zecca del leone ha per appunto la stessa
la zecca del leone ha per appunto la stessa figura di quella della tigre,
dipende dalle zecche, che penetrano dentro la pelle fra l'unghie. giuliani, ii-237
di zecche. quasimodo, 6-149: la [sul letame] argo giaceva tutto
dice aromatica ed alessifarmaca, la quale portata in bocca da'medici
. che si riferisce, che riguarda la testa, che gli è prossimo, cefalico
iv-2: si chiama zefalica perché la è la vena dela qual una parte munta
si chiama zefalica perché la è la vena dela qual una parte munta al ce-
, 275: quivi sarà il manipolo o la pugnata de la cosa presa con mano
quivi sarà il manipolo o la pugnata de la cosa presa con mano, e così
: e'ver ch'un ne gustai come la pece, / che mi de'il
europa rivestire /... / siede la fortunata calaroga. lanfredi, vi-535 (
navilio, da piacevolissimi zeffiri mosso verso la plaga, orientale, navicando l'altissimo pelago
[vento] zefiro, che spira da la contrria parte, da l'occidente equinozziale
a voi zefiro spira dal colle pio de la guardia / che incoronato scende da tapennino
i biondi / solleciti grani cui copra / la neve del verno e cui mondi /
, 1-123: aggotti, e già la barca si sbilancia / e il cristallo dell'
di siphno si zeccava tanta moneta che la decima parte, che se ne riponeva
del carpio nella generale rifusa di tutta la moneta d'argento zeccò 352. 388 libbre
dall'adulazione, coniate dalla frode, la zecchiera della corte. = deriv.
, 10- 49: eglino toccano la colla de le provature col paragone de le
pagati dal zechiere. garzoni, 1-860: la sostanza di tal arte consiste in una
, il quale congiunto agli altri utili sopra la monetazione ed altri emolumenti che se gli
manzoni, vi-1-234: le cose che sono la sostanza della questione, è sempre meglio
i lupi di mare. non mangiano la galletta. non giuocano a zecchinetta. sciascia
un brutto momento: i lascuda e la loro coda l'abbandonarono, aprirono un circolo
ma comprar un par di guanti con la concia de gelsomini di spagna e spendere i
g. r. carli, 2-xiv-14: la diminuzione della moneta adunque produsse l'alterazione
quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?
, 6-129: si capisce, è la tua 'montagna rosa'ad attirare tempesta,
. = deriv. da zecca1-, la denominazione risulta dalla sostanti- vizzazione dell'espressione
siena, 298: qualunque sottoposto de la decta arte [dei lanaiuoli di siena]
mento di farsi réndare li zeccoli che de la pezza si trarrà, senza frode.
e pannolino per lo segio 600 de la camera. -scheggia di legno del
. fasciculo di medicina volgare, 6: la cura de tale infir- mità è tenere
cura de tale infir- mità è tenere la zedoaria in bocca per spazio da una ora
e meza. desideri, lxii-2-vi-9: la zodoaria o zedoaria, che nasce insieme col
. 0. targioni tozzetti, ii-ii: la zedoaria... è una radice
tradizionalmente raffigurato come un giovane alato annunciante la primavera. poliziano, st.,
fatto al suo nido già ritorno / la stanca rondinella peregrina. ariosto, 11-82:
animal discreto / che portò friso, illuminò la sfera, / e zefiro tornò soave
zefiro tornò soave e lieto / a rimenar la dolce primavera. testi, ii-149:
, / già vien co'zefiretti / la stagion degli amanti; / e ne'prati
/ e ne'prati è rinata / la famiglia odorata. zappi, 07: vorrei
annunzio, 1-476: né vedremo più ondeggiare la no- ile bandiera della nobilissima instituzione,
non veda scendere da uno scompartimento riservato la bella donna botticelliana, col suo seguito
plur. ittiol. famiglia di pesci zeiformi la cui specie più nota è il sanpietro
medie. affezione cutanea, identificata con la pellagra, dovuta alla prevalenza quasi esclusiva
tinto in colore simile all'oro; la qual zelamina non solo tinge il rame,
iii-8-32: si mostravano zelanti a mantenere la legge e la sua esecuzione. guicciardini,
mostravano zelanti a mantenere la legge e la sua esecuzione. guicciardini, 2-1-223:
fare in servizio di lei e di tutta la sua casa, lo farò più che
persona così zelante della mia riputazione, come la vostra cordialità vi fa essere. ferd
». parise, 5-103: insomma, la mia vita è mutata radicalmente come prevedevo
era stato molto zelante e fervente circa la fede. gemelli careri, 2-ii-344:
con le quali fu messa in scena la 'città morta'. calvino, 2-19: ancor
carducci, ii-3-387: ho sentito con dolore la tua ricaduta. ti prego ad averti
fede per glorificare dio e per ottenere la salvezza spirituale propria o altrui.
da siena, 1031: primo, oprare la volontà di dio, poi che tu
né udire niuna cosa che sia contra a la volontà sua. gigli, 4-49:
l'anime'e 'gustatore dell'anime', dice la santa nello stesso senso che zelare e
spelonca e zela l'onore di dio e la salute delle anime e vede ogni bene
, iii-32-238: quei giacobini italiani zelavano la libertà politica, vale a dire un concetto
fervore per glorificare dio e per ottenere la salvezza spirituale propria e altrui; sostenitore
di gesù cristo, 42: ed incontanente la madre, siccome zelatrice della povertà.
gustare l'animo'e 'gustatore delpanime', dice la santa nello stesso senso che zelare e
carducci, ii-6-316: ora rinnovo istantemente la domanda, sicuro che ella, così nobile
ecc. moretti, iii-946: con la miracolata, detta ora 'la van- dina'
di s. marco, 151: item la spierà verso la piaza, cum li
, 151: item la spierà verso la piaza, cum li xii segni zelesti e
, 17-66: oh! se non fosse la zella che c'è in giro,
tutte le cosse fuora, polveriza tutta la carne di specie e toi gelatina da foco
e distemperalo con el zello e conza la carne entro lo vaso là che tu voi
entro lo vaso là che tu voi che la staga con foglie de lauro e miti
ratori, iii-51: si stese la cura e lo zelo dei conservatori della
cittadi no vice-presidente, ritrarre la mia prigionia, le mie ferite ed il
il sole che il sergente, lui, la guerra la faceva con zelo e
sergente, lui, la guerra la faceva con zelo e con passione e,
, 8-83: così dicea, segnato de la stampa, / nel suo aspetto,
si stampi d'orma, / e la terra stellata, erboso il cielo.
'l puro e temperato cielo / de la felice arabia,... /.
, fervore spirituale (che, secondo la catechesi cattolica, si manifesta attraverso la
la catechesi cattolica, si manifesta attraverso la preghiera, la predicazione, l'impegno
, si manifesta attraverso la preghiera, la predicazione, l'impegno concreto nei confronti
il zelo santo, / per cui la vita a rischio posta avièno, / era
.. i -io son del cielo / la prima meraviglia. / e, quando
amoroso zelo, / sen venne cum la sua nutrice al lito. berni, 2-1
mie osservazioni... se queste provano la necessità di restituire queste terre alla naturale
le quali fa menzione lo filosofo ne la sua rettorica, cioè grazia, zelo,
narramento gli fece per due cagioni: la prima, perché lo vedeva zeloso al
padri], più zeloso di quello che la religione ordinava, si oppose in questo
musso, 12: io voglio che la teniate a mente, bitontini, non perché
, 3-44: quando andava in publico per la città era seguitato da numero infinito del
; orsù ti voglio contentare, io rivelerò la congiura e i congiurati. =
che richiede un culto esclusivo, geloso (la divinità). cavalca, 6-1-220
dunque nella quadratu ra vidi la zelotypa clymene che i capilli in mobile fronde
tempestato di pietre preziose. bonvesin de la riva, xxxv-i-682: quella [la vergine
de la riva, xxxv-i-682: quella [la vergine maria] è corona d'oro
, zembuto / bracante, ch'era a la costion venuto. 2.
sanudo, 3-56: adì 31 zener, la translazion del corpo di san marco,
biagi], i-65: vermi soto la codega zeneradi e ven chiamadi la infirmitade bovina
soto la codega zeneradi e ven chiamadi la infirmitade bovina. idem [altieri biagi
umori abili a zenerar porro e ligamento in la rotura de l'osso. = var
. [altieri biagi], v-9: la zenere del suo legno con la polvere
: la zenere del suo legno con la polvere dele pome engranade cura lo pa-
zeniti, zenitti). intersezione con la sfera celeste della verticale che passa per
del cielo, che perpendicolarmente ci è sopra la testa, e quello che è a
senso orizzontale. serao, 1-307: la strada di posillipo era deserta, la luna
: la strada di posillipo era deserta, la luna, salita già allo zenit sul
nadir cancro / capricorno rimasero indistinti / perché la guerra fosse in te e in chi
... colla tragedia pastorale 'la figlia di jorio', rappresentano lo zenit dell'
/ un zendado ch'ella avea: / la serrò con le due mani,
di seta o cotone impresso / con la forza che potea: / non lentolle mai
forza che potea: / non lentolle mai la gola / fin a rilievi, usato
dinanzi una lunga schiera di popolo, donne la più parte, cozan 'donna')
pellegrine in sosta che hanno durato / tutta la = voce venez., deriv
dei pari. pass. notte la loro litania / s'aggiustano gli zendadi sulla
polo volgar., 3-302: ecco venire la donzella tutta sola, vestita d'una
3-7 (1-iv-306): di dosso dittatosi la schiavina e ogni abito pellegrino, in
chiamava dissia, nella quale terra è la immagine del nostro signore gesù cristo fatta in
sbattocchiando pendoloni fino a mezza gamba con la musica del tif, taf. brusoni,
intorno a quell'adipe disciolto non ricorda la pelle lenta e motosa dell'elefante da dietro
una cedola scritta, e piegatala, la legò tra più zendali, e cucilla in
zenzadi azzurri. carducci, iii-3-349: su la punta de la lancia / leva un
carducci, iii-3-349: su la punta de la lancia / leva un candido zendal:
rimase impressa sopra il zendado con cui la beata veronica asciugò pietosamente la fronte del
zendado con cui la beata veronica asciugò pietosamente la fronte del divino maestro. tozzi,
tovaglie a fiorami, zendali, rivedevano la luce, dopo anni di reclusione.
che si chiama medessa, là dove era la imagi ne del nostro signore iesù cristo
capo ricadendo sulle spalle e fin oltre la vita. -anche: scialle nero molto
in mille irresoluzioni vidde non senza stupore la moglie che, ricoperta da un zendado
chiocciò prima con un pugno su 'l volto la maschera, e poistrappatomi di testa lo zendado
di testa lo zendado, mi gittò con la schiena attraverso d'una cassa..
fatto travedere. nievo, 502: la pisana vestita a nero, coi suoi begli
si gettò fra le braccia gridando che la salvassi. malaparte, ii-222: cara
a cui una polverina di sale spruzzatovi su la sera dinanzi abbia fatto un zendado di
1-4-34: e non avria ugualmente ragione chi la [la voce 'tertiame'] traesse da
e non avria ugualmente ragione chi la [la voce 'tertiame'] traesse da teqéoj 'terebro'
: 'agramainio'non è altro che la propria forma zendica di 'ari
vesta. rezzonico, 4-i-122: la repubblica letteraria non ignora i rischi e
questa lingua, già possente da sè. la quale delle più nobili tra le indo-persiche
.). savinio, 167: la morte e i funerali della nonna segnarono lo
. tornasi di lampedusa, 121: la sua ammirazione per il tatto di tancredi raggiunse
: dicono ai fanciulli che a guardar troppo la luna si riceve uno schiaffo. in
. che è in grado di osservare anche la parte di cielo che si trova a
, / - miserere de mi -disse la voce. sanudo, 3-63: dall'altra
è scritto 's. m. veneti'et la nome del dose. boschini, 380
novelle della repubblica letteraria, xl-55: la natura del mentovato 'ente semplice e
gentile, nobile. bonvesin da la riva, xxxv-i-683: quella zentil polzella,
ella fosse nadha, / il ventre de la matre -sì fo sanc- tificadha; /
, / che per prixoni andasono a la corte. = var.,
magi fazendo reverenzia si disnodano solo in la zentura, sarà molto meglio di fare che
fare che loro faciano reverenzia anche con la testa che farà pi bel atto vedere.
accesi, / e molti altri volien la signoria / del comun di firenze,
dei liquori. -per estens.: la spezia ricavata da tale pianta. -
volponi, 4-136: fra il coperchio e la testa aveva sistemato il pastone bagnato di
non abbassa gli occhi e lascia nel vasetto la pomata della porpora. bacchelli, 2-294
molto spinosa, delle cui radici si fa la zenzeverata. burchiello, 28:
: ora io non so se questa fusse la zenzaverata dell'altra volta, quando un'
alla rinfusa, ha recitato alcuna orazione, la quale sia stata come il pesce pastinaca
del genere di pesci a cui appartiene la specie sanpietro (zeus faber),
zeo'; esso medesmo è chiamato fabro in la gade. domenichi [plinio],
domenichi [plinio], 9-18: la natura ha fatto ancora, che un pesce
, agg. miner. che ha subito la zeolitiz- zazione (un minerale, una
partic. tufacee e feldspatiche, che determina la trasformazione dei loro componenti o di taluni
male ingarbata e peggior lavorata, togliendo la pece dalli tavolini rotti della nave, e
tavolini rotti della nave, e cavando la stoppa, da dovunche la ritrovavano, e
e cavando la stoppa, da dovunche la ritrovavano, e quelli chiodi, che potevano
allor fu ritrovato il duro ferro / e la stridente lama de la sega / ché
ferro / e la stridente lama de la sega / ché pria sfender solean con zeppe
v-102: in 12 mosse si alzò la guglia quasi tre palmi da terra,
con valore aggett.): che ha la forma di un cuneo, che serve
10-5n: mastro alessandro, recatasi in mano la zeppa, scalzò il piede sinistro di
qualcne zeppa. montale, 12-51: la leggerezza del suono fa difficili a scoprirsi le
. beltramelli, iii- 770: la mente ha bisogno delle sue zeppe per non
). ricci, 3-69: anche la stessa luce, che io ho, dicono
a mettere zeppe fra il padrone e la padrona, fu licenziata. 6
. agric. operazione che consiste nell'inserire la marza della pianta che si desidera ottenere
si desidera ottenere fra il tronco e la scorza dell'albero innestato (anche nelle espressioni
a zeppa', quando fra il tronco e la scorza dell'albero che si innesta si
dell'albero che si innesta si frappone la marza dell'albero domestico che si vuole
vuole avere. giuliani, ii-427: la zeppa (l'annesto a zeppa) a
usato per riempire gli spazi vuoti durante la composizione. 12. dimin. zeppétta
sul margine opposto della spaccatura, cioè la varcasse, allogandone quindi la testa in un
, cioè la varcasse, allogandone quindi la testa in un leggero incavo sul nostro
. 2. intr. con la particella pronom. fermarsi a lungo,
i giorni si zeppi qui come se la nostra libreria fosse il suo confessionale!
in pianura, e s'incammina per la via principale della città, i cui marciapiedi
terrestri e di tutte le libidini che stravolgono la ver- minaia, che si torce sulla
rigido di grandi dimensioni, usato durante la prima guerra mondiale come bombardiere, e in
). pieno, colmo in tutta la capienza; riempito in ogni parte.
di rottami. sinisgalli, 2-48: la casa è zeppa ai mobili, di ritratti
al mezzo il grosso ceppo / con la fune, con cui legato egli era;
: strappargli il cuore dal petto, gettare la sua testa zeppa di superbi sogni nella
colmo. v bellini, 322: la mia norma... di sera in
veggo el mazzo / e 'l zeppo e la manara, / se dio non ce repara
fo menato lui fino sul zepo con la spada, per farli paura di taiarlo
c. gozzi, ii-175: la gelosia industre gli suggerì di attaccare con
l'aprire senza spezzare lo spaghetto e senza la caduta del grosso zeppo. bartolini,
primo ed il vino zampillò tranquillo per la gioia di discendere nella gola dei bevitori
potete pensarvi. savinio, 2-70: la precauzione presa prima di cena di infilare degli
: il tronco sodo ora sputava fuori / la zeppola d'acciaio con uno sprillo,
d'acciaio con uno sprillo, / or la pigliava, e si sentiva allora /
, 1-iii-134: si separa in vari luoghi la sua scorza dal legno, con insinuarvi
allora cuochi vocianti friggevano e inzuccheravano per la via. = voce dial. di
è fatta risalire a zeppa, per la forma; altri la riportano al lat.
a zeppa, per la forma; altri la riportano al lat. tardo zippùlae 'sorta
momento che questi dolci vengono preparati per la festa del santo. zéppolo {
era, e pareva solo che stesse su la lindura e zerbineria ancor che nel discorso
, 1-22: égli satireggia con tutta la necessaria mordacità gli effeminati costumi di que'
toccherei un mal vecchio decrepito, / e la zerbineria farebbe strepito. baldini, 3-159
in mano,... e tutta la zerbineria del rione, gli sbirri e
zerbineria del rione, gli sbirri e la ciurmaglia. -per estens. elemento
, 1-4: dopo che aristarco ebbe spesa la miglior parte della sua travagliosa vita,
arrivi prima puoi entrare e aspettarmi. la chiave è sotto lo zerbino. =
solerà avea per sposo, / zerbin de la contrada e falimbello, / di manfredi
, detto leonello. soldani, 1-104: la figlia monacanda, che s'addestra /
virginali in tal palestra, / sbarcata la vedremo anco a'festini /...
aristocratico zerbino della città corteggiavano essi pure la clara. faldella, 8-161: d'
ciarlatori ed i zerbinelli non vagliono per la libertà. -zerbinétto.
appellato dalla dama, che fatta fermar la lettiga, perché non se 'l vide appresso
vide appresso, stese fuori di essa la mano. = per anton. dal
: venditor sono di ventole / per la state che verrà: / ma se il
il caldo sarà grande, / e la merce mancherà, / in iscambio de le
vedutolo dal re ch'era superbo / de la vittoria, ch'ebbe a giorni dianzi
matti, / appena io messo avea la man ne'piatti. = var.
consiglio di pregadi che si dovesse far la zerca zeneral de tutta la gente d'arme
si dovesse far la zerca zeneral de tutta la gente d'arme in bersana e veronese
fato corno mezo zerchio, e conzonzesse con la in guine e con l'
, gergo. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 323: qui si dichiara
nella irlanda. garzoni, 1-582: con la commodità de'vocaboli ignoti, da lor
zergo e furbesco, ragionano di pigliar la borsa, chiamandola foglia e tuosa.
avete ragione: chi non sa che la vittoria è nostra e che la pace
sa che la vittoria è nostra e che la pace triunfarà de la sua nemica?
nostra e che la pace triunfarà de la sua nemica? poiché amore combatte per noi
broccardo e intitolata 'nuovo modo de intendere la lingua zerga'. g. a
, capanno, in partic. per la difesa di soldati. pascoli,
ambessa. d'annunzio, iii-1-1217: la via è là, deserta; la porta
: la via è là, deserta; la porta è là, chiusa attendo,
chiusa attendo, come all'agguato dietro la zeriba non so che farò, non so
non so in che modo si presenterà la preda panzini, iv-756: 'zeriba o za
scarfoglio, 1-101: da due giorni la zeriba di idris, sul bahr- el-gazal
molta bravura per mostrarne l'inettitudine e la zerità. = deriv. da zero
qualità si fosse, a portar terreno con la zerla in spalla per edificar li baloardi
, 1-iii-499: le ragioni per le quali la zerla, ossia lo scambio delle opere
1-i-146: un altro genere d'ormeggio era la stanga di legni congiunti e snodati,
ogni altro commodo e utile per portare sopra la schiena dell'uomo pietre o terra.
pietro da bascapè, v-189-195: maledegia la terra sia / in la toa lavorarla
v-189-195: maledegia la terra sia / in la toa lavorarla! / zermo nascerà gargon
il numero che indica tale grandezza; la cifra, il segno grafico che lo
perfetta forma il 'zero'differenziale, o sia la 'negazione'd'ogni differenza. g.
. buzzati, 1-82: novità zero, la sentinella martini si è sentita male.
o l'anno zero, e di fondar la pace perpetua all'aia. pasolini,
della storia, 1 luoghi da dove la letteratura si difende non hanno più nessuna corrispondenza
dei dolci. pea, 7-651: la pasimata è come il panettone di milano.
scrisse pur per mia commissione alla lisabetta, la quale piglia un poco troppo ardire,
. goldoni xli-268: ma con voi la moglie / che mangierà, se non
giorno di non poter accogliere... la sua proposta. pratolini, 10- 300
specialmente quella copulazione di verso e insiem la lode ecc. l. gualdo,
/ sarebbe maldicenza l'evangelo. / la vostra è un'impostura, ed un
massaia, xi-139: su quelle alture la temperatura suole scendere anche verso zero.
è a zero. carducci, ii-16-282: la notte passata il termometro segnava zero:
, usato nelle votazioni scolastiche per impedire la falsificazione in 6, 9 o io
oppure in informatica per evitare confusioni con la lettera o. 11. figur.
con dirmi: « c'è ben rimasta la parte tua, sì ».
, dal maniscalco a farmi rapare con la macchinetta a zero. soldati, 2-66
i capelli; scomparsi i riccioli castani; la grande fronte sembrava ancora più ossuta e
e il resto glieli rasarono a zero con la macchinetta. -rasoterra, fino al
guance segnate sotto gli zigomi e attraversò la stanza per abbassare a zero le serrande laterali
ogni patto, / che ci rubò la vostra gente audace; / perché altramente
da dovere. cannoniera, 54: la conclusione è ch'ogn'atto, ogni tua
, abbia radice nella borsa, altrimenti la lite, la domanda, la grazia
radice nella borsa, altrimenti la lite, la domanda, la grazia se n'anderà
altrimenti la lite, la domanda, la grazia se n'anderà a zero.
'zero via zero'. rebora, 3-i-222: la 'voce', 'l'acerba'per ragioni
di zero. ibidem, 176: la nobiltà è come lo zero. ibidem,
voltmetro che è in grado di segnalare la tensione zero nella misurazione delle differenze di
, dell'alfabeto greco; il segno che la rappresenta e le articolazioni foniche corrispondenti.
nome della lettera greca t, che è la sesta nell'ordine alfabetico greco.
sua /... / e la zeta sarà l'entrata sua. citolini,
partire da zero, condannando in blocco la nostra civiltà neocapitalista. g. bassani,
è tempo da ricominciare da zero, e la nostra generazione ne ha prese talmente tante
tutti questi vantaggi, osserverò solo che la sordida e ladra tara delle soperchierie ha
era ridotto a zero, anche dopo la vittoria. -spaccare, squartare lo
proprio questo che volevo. lazzarone! la parola italiana suonò irta di teutoniche zete
signora che mi accompagnava,... la dottoressa uraza si è girata di scatto
fatto a zeta. moravia, 14-132: la sciarpa era tutta bucata, il cappotto
fagiuoli, ii-99: vuole aver di leggere la virtù, / e non distingue l'
scena; or sì che è fatta la frittata; / chi ha la tosse,
è fatta la frittata; / chi ha la tosse, chi il capo che gli gira
capo che gli gira, / chi la piglia a due soldi la calata; /
/ chi la piglia a due soldi la calata; / la gente non può intendere
piglia a due soldi la calata; / la gente non può intendere una zeta:
2. medie. disartria nel pronunciare la consonante 'z \ piccola enciclopedia
arazzo fiammingo di casa doria e a fronte la sovrammirabile dalmatica dell'eccellentissimo capitolo vaticano
, ricerca incessante del vero pur con la consapevolezza che non lo si può mai
filosofi scettici greci, che si prefiggevano la ricerca della verità; che è proprio o
, 1-iv-200: 'zetetico': metodo d'investigare la so = var., di area
sciogliere un problema, e nel cercare la ragione e la natura di alcuna cosa.
, e nel cercare la ragione e la natura di alcuna cosa. 2
basidio- miceti, cellula in cui avviene la fusione dei due nuclei. =
plur. stor. nell'antica atene, la terza delle classi sociali istituite da solone
ha periodo, in cui non metta la zeuma. carducci, ii-4-227: o non
serve a due soggetti si accorda con la persona più vicina. = voce
l'insieme delle tecniche diagnostiche che sfruttano la risonanza magnetica. = voce
anonimo toscano, lxvi-1-49: de la zeunia di colombi, polli e altri
civada. -per estens.: albero che la porta. pantera, 1-41
tre altri. crescenzio, 2-1-71: però la lunghezza dell'antenna della mezana sarà lunga
al pari del suo albero; essendo la sua vela alla latina pero più sottile;
filosofia! landolfi, 8-19: dico che la zeugma), quanti erano necessari per
a una, bianciardi, 4-117: così la gente subisce spaurita e silenziosa zézero
di cantare, / com'elgli terminar vo'la mia vita. = var.
restai di cortesia, / e n'ebbi la pariglia coll'usura; / perocché in
luogo dove cristo... dette egli la madre sua al nipote, quivi il
quivi il nipote alla zia, quivi la chiesa a pietro. chiari, 2-ii-36:
pietro. chiari, 2-ii-36: tornò la sera a visitare donna virginia, che supponeva
, 2-1-141: zia è quando, voltando la proda, vogano verso il petto i
petto i remieri per far tornar a dietro la galea. = deverb. da ziare
. ant. remare a ritroso; invertire la direzione di un'imbarcazione. ulloa
ulloa [castagneda], ii-117: tutta la furia dell'artiglieria deli nimici rompeva in
, 2-1-130: si farà ziascórre per voltar la poppa verso terra: avendo tra tanto
tra tanto... fatto portar con la fregatma o schif- fo il capo,
zia e l'altra voga, acciò che la galea giri. = comp.
sacchetti, 161: lasciai il calamaio e la penna, / che scrisse / insino
sì larga, questo meritava di entrare per la gentilezza e la leggiadria. nievo,
meritava di entrare per la gentilezza e la leggiadria. nievo, 4-115: mai non
studioso di teologia dovrebbe reputare bene spesa la fatica di acquistare una conoscenza della lingua
11-i-462: tengo uno zibaldone, rileggo la corrispondenza. -zibaldone di pensieri:
sommario e zibaldone, / chi copia la sua parte, chi ordina e dispone.
zibellino. serpetro, 299: la più bella sorte di donnole è dai tedeschi
donnole è dai tedeschi chiamata 'zibellina', la cui pelle è di gran prezzo; perché
mondo. m. fiorio, 526: la quinta sorte di mustelle più di tutte
vien chiamata zibelino. sagredo, 1-390: la provida natura nella moscovia, dove abbonda
che ha vendute le possessioni, perché la moglie compri i zibellini col capo d'oro
. magri, 74: il pontefice ancora la notte di natale nel tempo del mattutino
abito da facchino, e sopra di esso la toga nera fornita di zibellini. manzoni
, o addirittura a prestarsi a vicenda la gomma da cancellare e la cintura di zibellino
a vicenda la gomma da cancellare e la cintura di zibellino. = da
, camoscio, moscado e zibetto, / la donnoletta e 'l pulito ermellino. lorenzo
: tu tagliami questo codardo / con la squarcina del riso, / tagliuzzalo come lombata
grezzo, l'avorio, lo zibetto e la gomma rabica. -come appellativo affettuoso.
. a. bonciani, lxxxviiì-i-307: mirai la verde volta delle fronde, / ch'
: ora esse portan scarpe e zibrette e la sirena non s'ode più.
braccio, via svelte, zibrettando, per la strada battuta dal gelo, a cielo
tre e con uno cortello ponitelo sopra la ponta de la mazza. =
uno cortello ponitelo sopra la ponta de la mazza. = adattamento di una
ziemi stanno baggi, / perch'hanno la minestra lor condita. = comp.
l'azienda preposta a tale ufficio; la sede stessa. documenti delle scienze fisiche
tenere il danaro, e sopraintendere a tutta la zienda dello spedale. maniglia, 1-iii-345
1-iii-345: figliuol, per una casa / la vedova è una manna; la fanciulla
/ la vedova è una manna; la fanciulla slnganna / nel pigliar la zienda
manna; la fanciulla slnganna / nel pigliar la zienda ed il maneggio. lastri,
nobel parentato. / l'imperator guardava la sua ziera, / ma non considerava dela
, 28: fa ch'io vegia a la fiata / la tuo ziera anzelicata /
fa ch'io vegia a la fiata / la tuo ziera anzelicata / per cui vivo
feste. monti, 5-142: gli solleva la testa, che pesava / qual se
di piombo o travertino, / e con la destra valorosa a brava, /
viani, 19-516: gente che dibassava la scienza..., metteva i
secondo le lor più manifeste qualità, ne la prima saranno sotto 'l nome di cetacei
ciò è... l'orca, la rota, l'arbore, il fìsetro,
che ti verremo incontro. -ho la bocca arida così di sete, che mi
rinova / che comincia a sembrar per la campagna / un uccelletto. = var
satiro che sonava il ziffulo, secondo la voce de gli altri, dii quale ne
cose e de consigli del turco minutamente la zifera scritto. citolini, 519
qui le pupille ove erudita / spiega la fiamma a noi zifre fumanti.
fizio; / staraioce per zifra a la mascione. 6. acer.
/ di quà, di là s'imbestialì la gente, / e rinforzar tra lor
o romania, allevate per l'ingrasso e la produzione di di un singolo carattere dell'
. lamenti storici, iii-281: tutta la città de zena / la menomo per
iii-281: tutta la città de zena / la menomo per uguale: / fin che
menomo per uguale: / fin che la botte fu piena / non lassomo de far
lassomo de far male, / a la piazza de zigalle / tra brocadi e veludi
riferisce ai musicisti zigani; che ne ricorda la cultura e la tradizione.
; che ne ricorda la cultura e la tradizione. savinio, 12-361:
e al plur. indica per lo più la popolazione stessa). p.
. p. guzzanti [« la repubblica », 19-vii-1990], 12:
: in slovacchia è in agitazione anche la turbolenta minoranza zigana. -per estens.
-per estens. suonatore ambulante (per la fama di abili musicisti girovaghi acquistata in
? da quanti anni non s'udiva? la repubblica [8-vii-1988], 26:
ricorre talora questa parola tzigany per indicare la musica degli zingari, la quale è
per indicare la musica degli zingari, la quale è assai caratteristica per le sincopi e
di s. marco, 152: item la campana granda e pizola cum li doi
cicala). carducci, iii-24-125: la voce era come d'un coniglio che zi-
di specie, e ha per tipo la 'zygoena filipendula', di cui la larva
per tipo la 'zygoena filipendula', di cui la larva vive sul trifoglio. la farfalla
cui la larva vive sul trifoglio. la farfalla ha le ali azzurre o di un
sfima. citolini, 228: ne la prima [qualità] saranno sotto 'l nome
, cioè... l'orca, la rota, l'arbore, il fisetro
zifio, e 'l rosmarino di scandiana, la pristi, la malta, la zigena
'l rosmarino di scandiana, la pristi, la malta, la zigena, l'elefante
, la pristi, la malta, la zigena, l'elefante marino. salvini,
. (e al plur. designa la popolazione stessa). gioberti, 1-64
'stabilimento del porto'il momento nel quale la marea raggiunge la sua maggior altezza,
il momento nel quale la marea raggiunge la sua maggior altezza, nei giorni delle zigizie
e bianco. erbolario volgare, 1-77: la radice de ziglio... sia
. ponzela gaia, 4: dime la veritade, o zilio d'orto, /
dona adonda, / seresti de queli de la tavola redonda? = var. di
coppie. capuana, 1-iii-257: domineddio o la natura (è lo stesso) provvide
coniugate, comprendente vari generi fra cui la 'spirogyra'e la 'zygnema', con tallo filamentoso
vari generi fra cui la 'spirogyra'e la 'zygnema', con tallo filamentoso, semplice
ife sessuali che sostiene il gametangio o la zigospora. = voce dotta, comp
s. v.]: 'canicola': la zigognola... da trar l'acqua
zìgola, v. z ivo la. zigóla, sf. dial
deza aver per vieto / lo pan de la mistura / con la zigola cruda,
/ lo pan de la mistura / con la zigola cruda, / faxoy, ayo
vuol gli uccelli nominati sorte, / la passera, il fanello, il calenzuolo,
quella compresa fra le apofisi pterigoidea e la branca montante della mandibola. -muscolo zigomatico-
nastriforme situato nella regione della guancia, con la funzione di sollevare lateralmente la commessura labiale
, con la funzione di sollevare lateralmente la commessura labiale. -nervo zigomatico: ramo
: ramo del nervo mascellare che innerva la ghiandola lacrimale e la cute della palpebra
mascellare che innerva la ghiandola lacrimale e la cute della palpebra e della regione mascellare
il frontale, l'ala dello sfenoide e la squama del temporale. baldinucci
. baldinucci, 145: la mandibula superiore è composta d'undici ossa
sincero, gl'irregolari stiramenti dei muscoli, la smorfia d'una bocca contratta dalla paralisi
e da'latini pari e iugali, per la somiglianza che tengono con il giogo che
principio del 23, nel quale verso la sera il ragazzo ebbe certe pezze rosse sopra
, il pelame, gli zigomi, la fronte, il cranio, o che so
guance scavate, / gli zigomi alti e la fronte sudata, /... /
parafrasi del decalogo, v-422-102: quand la zigonia è vegia e no po volare
vegia e no po volare, / la zigonia zoven se la met a covare,
po volare, / la zigonia zoven se la met a covare, / e sì ye
non siano offesi [i muscoli temporali] la natura gli diede due ossa in discesa
parte anteriore dell'arco neurale con la funzione di consentire mobilità e stabilità alla
tuyóv 'giogo'(v. zeugma); la var. zigoto e registr. dal d
piante superiori, che avviene subito dopo la fecondazione dell'ovocellula. zigotismo,
tessuto, una tela in modo da rendere la superficie granulosa e ruvida come quella dello
vidi conferire col signor panini e togliersi la bluse: zigrinai due pezzi da solo,
pezzi da solo, finché non suonò la sirena. 3. per simil
farlo. t. scarpa, 4-11: la superficie che calpesti è liscia, anche
, che non necessita di colla per la saldatura (una sigaretta "). -
, costituisce uno stacco fra questo e la parte soprastante (un filo metallico).
. 2. impiegato per effettuare la zigrinatura della moneta o di altre superimi
o un tessuto in modo da renderne la superficie granulosa e ruvida come quella dello
pelle di alcuni squali, che per la ruvidezza e durezza veniva usata per levigare
un guarnel di zigrin, l'amo e la sporta. a. monti, 450
giusti, i-396: per tutta la sala un zighizzaghi, un arruffio che
. fucini, 340: in altre vie la circolazione è qualche volta preclusa da ogni
si ride. faldella, 2-52: la polca le ha già avvolte nei suoi zighizzaghi
balistica, e s'immagini che, se la mano trema, la palla faccia zig-zag
che, se la mano trema, la palla faccia zig-zag lungo il percorso. montale
zighe-zaghe dei fulmini. buzzati, 3-201: la folgore, dopo tre zig-zag, precipitò
: egli doveva aver preso... la mulattiera che dapprima costeggiava il ruscello e
milizia, ii-164: il borromini portò la bizzarria al più alto grado del delirio
lungo un palmo. montale, 3-194: la macchina percorse a zig-zag parecchie strade,
linea spezzata. garibaldi, 2-461: la fronte del villaggio... aveva una
delle 'grazie', il signor m. sciolse la mano da quella della vecchia e corse
un fluido misterioso, e dove rivive la grande provenza dei suoi trovatori.
). b. valli [« la repubblica », 27-iii-1991]: si ascoltano
campsom campsummie, che cussi etiam era la volontà ae'zilebi per tocar la paga,
etiam era la volontà ae'zilebi per tocar la paga, fo facto soldam.
storia di stefano, 15-65: lui e la molie e familia / servia lo vechio
; / infina ch'el vise, con la chiara zilia, / per caro padre
. fr. colonna, 3-270: la navicula era... non di zopissa
storia di stefano, 8-8: e con la dona forte mente inniquitoxo / amara mente
ziloxo, / e pur al tuto io la voleva amazare. = var.
: anche mozart,... con la sua armonica a vetro...
zim, zim, zim... la glasharmonika è fatta con questi bicchieri qui
2-593: lasciò i remi, si tolse la zimarrina. -zimarrino, sm.
. zimarràccia. razzi, 6-102: la vostra zimarraccia mi pare quella che egli
zimarrato, agg. che indossa la zimarra. -per estens.: che
. -per estens.: che esercita la professione accademica in modo pedante.
pre item el razo sora la marzaria con uno samarco de mezo et una
, x-2-13: tal s'allaccia in senato la zimarra, / che d'elleboro ha
dormissero d'amore e d'accordo sotto la direzione del presidente. -tonaca
ravanà entrò in camera; si tolse la zimarra, restò con le brache scinte e
che è nella mia camera, eccotene la chiave, e per la porta dirieto,
camera, eccotene la chiave, e per la porta dirieto, in modo che nessuno
animali, detta fermenti figurati... la diastasi del lievito, che trasforma lo
in gli- cosi. questa trasformazione precede la fermentazione alcolica. = voce dotta
del loro compagno, non possono conoscere la causa che lo ha messo in moto
, / fuor che con quelle che la tina uccella, / che chi più l'
, / per avergli negato in moglie la ragazza. 4. intr.
pascoli, 2-521: il mostro rappresenta la frode ed è tricorpore. ha quindi
, e questo è l'intelletto. la frode invero spiace più a dio perché è
. sta sempre alla finestra a fare la zimbellatora. è brava a far la
fare la zimbellatora. è brava a far la zimbellatora. 3.
modo tale da richiamare altri uccelli verso la trappola tesa dal cacciatore. - per
, con il canto o anche con la sola presenza. crescenzi volgar.
di zimbello, si tengon legati per la coda. tanara, 407: senza reti
chiuso nella ragna appare un merlo? la colpa è dello zimbello che s'è
troppo alto quando i tordi già scendevano; la colpa è dei richiami che stamane per
colpa è dei richiami che stamane per la nebbia sono pigri a zirlare. bacchetti
da un animale per attirare e catturare la preda. boterò, 11-180: il
xii-521: le polpe del suo tenerume circa la pannocchia son tutte fatte a spicchi,
fortuna io. de sanctis, ii-11-53: la sventura toglie alla fanciulla la poca forza
ii-11-53: la sventura toglie alla fanciulla la poca forza morale che avea da natura,
poca forza morale che avea da natura, la rende uno zimbello del fato, angiola
comodo. pea, 7-613: ero diventato la favola del mio scrupolo. e non
ogni ora va a rischio / d'aver la morte, se per sua sciagura /
ha ella rivolgendotisi, mantenuto più tosto la sua costanza- quando con zimbelli, e
f. f. frugoni, 5-4: la scaltrezza in una femmina quando non le
li uccelletti allettati cascano su le paretelle recando la loro rava pallottolina bianca nel beccuzzo canoro
di borbone per zimbello, per trarre la gente a'suoi voti. c. gozzi
atti a provocare determinati comportamenti, e la cui esibizione da parte di un animale {
e 'l gemello / arion con acon la lor potenza / dimostravan nell'armi a tal
inconsueto. febus el forte iv-50: la gente di cjuella contrada, / veduto
sàmin, sanùn 'grasso', anche se la salsa e la zuppa in questione sono spesso
'grasso', anche se la salsa e la zuppa in questione sono spesso magre e
). biochim. batteriofago che provoca la lisi del lievito. = voce dotta
. biochim. metodo impiegato per stimolare la fermentazione. a. bonavilla
sostanze per mezzo delle quali si fa la fermentazione. tramater [s. v
'zimotecnia':... arte di eccitare la fermentazione. = voce dotta, comp
biochim. ramo della chimica che studia la fermentazione. = voce dotta,
zimotiche': quelle che, nate per la massima parte da principi tossici, presentano
altri singhiberi, cioè gengiovo, non è la radice dell'albero del pepe, come
sul buzzino, un palloncello che la faceva parer pregna di tre mesi parecchio
dalla manica il famoso foglio, che la suora, allontanandosi caccia in fretta dentro
suora, allontanandosi caccia in fretta dentro la saccoccia dello zinale. 2.
, sul modello di grembiale, con la sovrapposizione di zinna. zinalino,
. vetriolo1. l'arte di far la ventura, ossia d'astrologare le fanciulle.
orto, sotto il vento, crepitava come la fucileria. bacchetti, 2-xxiv-1115: le
, attuata con varie tecniche, attraverso la quale si rivestono di zinco oggetti di
oggetti di ferro o di acciaio per impedirne la corrosione. -anche: la soluzione di
per impedirne la corrosione. -anche: la soluzione di zinco che si usa in
contengono, o in cui si esegue la zincatura. zincìfero (zincìfero)
diversi minerali; è usato, per la sua proprietà di ricoprirsi all'aria di un
. pavese, 1-99: talino gettò ancora la sua manata, e le sentimmo tempestare
: 'cloruro di zinco': serve per la conservazione del legno, per raffinare l'olio
del vetro, ecc.) e per la produzione di medicinali e cosmetici.
e si forma in questo modo durante la fusione dell'ottone; si ottiene per via
via umida, precipitando con carbonato sodico la soluzione in un sale di zinco.
a lancia, a colori vivaci, la vegetazione di zinco, di latta dipinta,
pascoli, 1-25: fa che si trovi la carta, e ch'ella sia imprimi-
voi avuto tanto petto / da contraffar la finta zinganétta, / e quell'aria,
per scopo di imprimere i disegni sostituendo la pietra litografica collo zinco, e fu
lui stato primo a violarla; ma la giovane, detta caterina, l'afferma costante-
e a colori di miei dipinti che la casa zincografica ed editrice alfieri- lacroix avrebbe
. lastri, v-69: dopo la potatura restano gli unghielli, i così
si disseccano, si putrefanno, e la putrefazione attacca il centro dei rami e del
ancora. lorenzi, 1-64: dico la scorza che il confin divide / de la
la scorza che il confin divide / de la radice appunto, e de lo stelo
al gelo: / chi troppo basso, la speranza uccide / de'figli che veder
1-v-7: avea conservata nel fondo dell'animo la gr. chi è addetto ai lavori
chi del gitano i giorni abbella? / la persona dei comunisti persiani e fatta sinonimo
, sì, du occhi, » ribattè la ines: « ma diversi. diversi
,... potendo attestare e sapere la piena libertà del suo stato, me
piena libertà del suo stato, me la tratti adesso da zingara e da persona
: mando questa a milano, affinché ve la mandino: non so dove ora andiate
, sf. atto diretto ad assoggettare la volontà altrui. imbriani, 13-329
altrui. imbriani, 13-329: la morfina mi stava facendo di brutti scherzi
della provincia levarsi agile e allegro per la splendente aria di maggio il metro delle
ha come protagonista una zingara che esercita la chiromanzia e chiede l'elemosina. segneri
, avv. al modo, secondo la foggia propria degli zingari. d'
delle epoche agresti -la ginestra, immortale, la povera acacia passeggera. 2.
d'aver condiviso per vent'otto anni la vita del marito, dapprima tempestosa, zingaresca
truffare, a raggirare, ad assoggettare la volontà altrui. tesauro, 7-301:
tesauro, 7-301: mi faria dunque venir la grande rangola il truffatore, con quella
zingaresca e si ornano dell'ambra, la quale si trova in quel mare.
attività come il commercio di cavalli, la lavorazione e la riparazione di oggetti di
commercio di cavalli, la lavorazione e la riparazione di oggetti di rame e,
di rame e, soprattutto le donne, la chiromanzia e l'accattonaggio, e solo
al plur. indica per lo più la popolazione stessa). pulci,
, 20-127: solo ci è di buono la fede che elle mantengano: che zingari
prati, dato a se stesso che la ballata fosse come una bandita pe'suoi capricci
raccoglieva tizzoni spenti coi quali gli segnò la faccia di nero. lui si dipinse due
ciangola / e abbaia, / e ha la zinhinaia / e l'aia / che
zinhinaia / e l'aia / che la ricca pettina / con pettina di stoppa.
grazzini, 2-13: un tratto sentì [la moglie] dileguarsi il rincrescimento e l'
il rincrescimento e l'affanno della febbre, la gravezza e la debolezza del capo e
affanno della febbre, la gravezza e la debolezza del capo e la lassezza e la
gravezza e la debolezza del capo e la lassezza e la stanchezza delle membra,
la debolezza del capo e la lassezza e la stanchezza delle membra, e tornar tutta
leggiera e col seme generativo gittare insieme la zinghinaia e tutto il malore. =
. l'alpinia, lo zenzero e la curcuma. lessona, 1576:
., 3-169: attorno questo fiume per la contrada nasce molto zinzibero. marsilio ficino
nella vesfalia superiore partendosi, salutava con la voce... né contenta della
fantino in fascia; / quando vide la zinna uscir dal seno. lomazzi,
, 4-ii-43: ne le donne [la mammella] si addimanda mamma, cizzo
, le quali si tagliarono nel far la professione d'amazzoni, secondo l'antico
c. e. gadda, 15-211: la giovinetta oppone, 'senza volerlo', alle
insurgono per conto loro... sotto la veste floreale di primavera. moravia,
morette. marino, xii-511: non avendo la sella il solito arcione, egli lo
, egli lo portava attaccato alla centura; la qual arrivava sin sotto le zinne.
nutrichino largamente i vitelli, pur tuttavia la brezza notturna rattrappa loro le zinne per
uno sbevazza, / e che abbocca la zinna / del fiasco e della tazza.
sm. pasolini, 3-286: venne la tarpana, coi zinnoni, prese e portò
sostant. firenzuola, 996: mangiasi la salsiccia inanzi e drieto /...
/... io per me la vorrei de la nostrale, / fatta con
. io per me la vorrei de la nostrale, / fatta con le mie mani
zinnute e chiappute -tutt'un insieme che senta la libera uscita del militare.
quasi fino a zinochio e li busti de la vestura sono troppo curiti. = var
costituito da gridi brevi e acuti (la rondine). - anche sostant.
. n. villani 4-104: la pennuta di zefiro furierà, / la rondine
: la pennuta di zefiro furierà, / la rondine dich'io; con voce arguta
tanara, 199: ha canto [la rondine], il quale da'latini fu
: quando a'tramonti lividi / trema la prima sizza /... la fuggitiva
trema la prima sizza /... la fuggitiva rondine / con bianchi lampi guizza
minima entità. palazzeschi, 1-477: la coda del mio occhio non desisteva dal