. sacchetti, 159-29: tirato addietro la testa con tutta la persona, spezzò
159-29: tirato addietro la testa con tutta la persona, spezzò la briglia, e
testa con tutta la persona, spezzò la briglia, e voltosi dietro alla cavalla verso
21: impuose al fameglio che da la stalla de un suo vicino gli menasse
bisogno de le cavalle e somere de la cità. landino [plinio], 169
e bello il libero stallone / con la coda e la criniera ai venti! /
libero stallone / con la coda e la criniera ai venti! / mai ne'
in cavallo al fine di giacere con la ninfa oceanina filira, dalla cui unione nascerà
.). aretino, 20-256: la sciocca, sfamato di se stessa lo stallone
26: vò tirarmi dentro e gire avertire la moglie che si metta in ordine,
, muoio di vergogna. bisognerà che la sua moglie d'altro stallone si procacci.
pittagora. casti, i-2-216: a scozzonar la fante spesse fiate / toma, bravo
. e iron. per indicare un uomo la cui unica funzione è quella riproduttiva.
penoso, e fatto / stallone ignobil de la razza umana. 3. region
tanara, 354: si piglia [la pavoncella] con le pareti di ducen-
electi tre buoni e leagli uomini de la decta arte de'lanaiuoli di siena e'
di siena e'quali debiano imponere et impongano la decta gabella a tucti li tignitori del
cerbolectai et a tutti gli altri sottoposti de la decta arte, di qualunque condizione sieno
scrivi domani, bada di sigillare scrupolosamente la lettera. non credo politica il venire io
politica il venire io da te dopo la lunga conversazione di stamattina. carducci, ii-6-160
, ii-6-160: stamattina mi è morta la mia povera e cara mamma...
povera e cara mamma... ora la sotterreremo qui, a pié degli appennini
suo figliuolo. pavese, 10-110: stamattina la vita ci scorre sull'acqua / e
tentenno: / però fuggite, gufi, la stam- becca. ugolino martelli, 267
. dove io me afretai de saetarlo cum la stam- bechina mi mandò vostra eccellenzia.
quanto di stambecchino arco disteso / è la voga ed il tratto. = deriv
varie specie e, in partic. con la amante, volendo stalloneggiare con angelica
a sottrarsi per qualspecie capra ibex e la sottospecie capra ibex nubiana, che tempo
maiale. a scimitarra, che possono raggiungere la lunghezza di fanfani, uso tose.
tanto che il grigio brunastro in estate e la barbetta sul mento più maiale, essendo
maiale, essendo dentro, possa metter fuori la testa e pigliare il o meno
. bianciardi, 4-126: rincasando con la sua masnada di portatori e di guide dalla
ci sarà il suo uomo, con la borsa gonfia di carte sottobraccio e nuove proposte
rinchiudersi nei tuguri e nelle stamberghe, la folla cenciosa dei marinai guardava impaurita.
. fucini, 189: di fra la nebbia dei lumi a petrolio che filavano
grand'arme a bandiere dipinte, e la casa d'atto, uno stambergónealto, nero
'sasso'e * berga 'alloggio') si oppone la tarda attestazione della voce: ciò che
: a mano destra una stanzetta per la portinaia; ed è vuota, perché
portinaia; ed è vuota, perché la mobilia dèe chi vi toma portarla da sé
altro stambugio, anzi un sottoscala, dove la portinaia suole riporre suoi attrezzi. capuana
il gatto, che curiosamente stazionava dietro la porta del mio stambugio, su e giù
del mio stambugio, su e giù con la sua ombra più buia del buio.
donna che vi stava sola a finir la sua colazione entro uno stambugétto, l'
: era venuto uno zaus dii stambularo di la morea. = adattamento di una
712: portavano quell'abito che si chiamava la stambulina, una specie di tight.
che porta il piccolo tepè di feltro, la stambulina corta ». = deriv
uno stamburaménto. patini, vi-738: la musica negra o d'imitazione selvaggia è.
un pilastro del cancello, strepitando con la bocca, faceva i trombetti del corteo
. papini, iv-864: ormai sappiamo la formula:... versi bolsi +
rumoreggiare picchiando insistentemente su una superfìcie (la pioggia). graf 2-191: udivo
monti, 279: a furia di far la voce grossa, di tempestar sui giornali
dal pulpito n'avevan riemf) ita la testa a tutti. malaparte [in v
. d'azeglio, 1-146: la mattina s'ebbe tosto una strombettata e
in mente dannunziana, opere annunziate con la solita stamburata, non mai pubblicate né pubbli-
sostant. bucini, 13-166: la produzione di un nuovo lavoro di d'an-
lo stesso strombettare e stamburellare che precede la prima rappresentazione. = comp.
. ant. sf.). la parte più lunga e fine della fibra di
lana sottoposta alla pettinatura, adatta per la resistenza e la migliore friabilità alla produzione
alla pettinatura, adatta per la resistenza e la migliore friabilità alla produzione di tessuti di
. testi sangimignanesi, 101: de la pena a chi facesse lo peso dello
statuto della gabella di siena, 17: la soma de lo stame filato di garbo
, / né dei serici stami / la moverebbe ancor vago lavoro, / né pur
d'oro. gelsi, 73: la rocca è quella, acciò ch'ognuno intenda
di stame porporin con maestria, / ne la qual storiate si vedeva, / il
di fumo. pea, 7-156: la campagna si rifà bella come la notte passata
7-156: la campagna si rifà bella come la notte passata e il fumo che vien
è quello instrumento el quale gittato tra la stame vi mette la trama: el quale
quale gittato tra la stame vi mette la trama: el quale è sì leggieri che
con le organice administrazione de le tele la connexione del stamine a la trama non
de le tele la connexione del stamine a la trama non solamente copriendo li corpi gli
ma ancora de l'ornato gli adgiunga la onestate. n. villani, i-5-23:
: si chiamerà drappo sopra stame quello la cui catena è di lana pettinata e
cui catena è di lana pettinata e la riempitura di filo floscio o di lana cardata
i ragni emettono dalla bocca per formare la tela. musso, ii-10:
fermo sostegno ha pria composto: / sotto la molle carne al corpo umano / di
ogni creder delicatissimi stami onde è tessuta la gentil macchinetta animale. arici, i-229:
, 16-38: il legno va ondeggiato per la sua lunghezza di maniera che la parte
per la sua lunghezza di maniera che la parte più vicina alla radice è più
ferma. alcuni hanno polpa senza vene, la quale è di stame puro e sottile
5. il corso dell'esistenza, la vita stessa. - stame della vita
laccio. ottimo, i-153: per la detta anima disse a sesto che nello inferno
, el progresso, el corso e la fine della vita umana. adunque la prima
e la fine della vita umana. adunque la prima che significa el nostro nascimento è
significa el nostro nascimento è decta cloto: la quale tiene la rocca con lo stame
è decta cloto: la quale tiene la rocca con lo stame. ariosto, 34-89
, 2-40 (ii-45): dubiosa de la guisa del morire, non sapeva con
sapeva con qual morte troncar lo stame de la sua travagliata vita. parabosco, 7-9
stesso il coltello del fato che tronchi la stamme mio vitale. beccari, xxx-4-339.
. beccari, xxx-4-339. questa è la ninfa mia, questa è colei / che
stame? marino, 1-1-8: così la dea del sempreverde alloro, / parca immortai
fuso d'oro / di stame adamantin la vita fili. alfieri, 8-124: viver
per me credo che lo stame, onde la parca compone la vita delle creature,
che lo stame, onde la parca compone la vita delle creature, così maschi come
l'inclito, / almo ventura, che la sorte iberia / a ragion vede ora
ben dei popoli / i numi amici su la parma ordirono. 7. svolgimento o
stampa, 113: ben è vero che la tela, che [amore] m'ordisce
spogliata delle folli brame / miri per la serena e pura luce / de'grandi
. / viva venezia! 8. la trama di un intrigo, di un inganno
false prove / sentì del caldo amor la soza stamma. morone, 187: io
ai lor discorsi e ordire / pian pian la frode co'1 più nobil stame /
groto, 7-94: lo stame e la memoria che ho di voi. io
i lor lumi e spianata mi avessero la strada alla difficoltosa impresa. genovesi, 102
. rosmini, xxvii-420: giobbe deplorando la malizia della umanità dimandava: « e
? » e di cui perciò tanta è la miseria che la corruzione abita nei primi
di cui perciò tanta è la miseria che la corruzione abita nei primi stami e rudimenti
18-196: disse morgante: « io vedevo la fame / in aria come un nugol
de genchian / per svariar la tua la mia io farò intrar. 6
bussola). pigafetta, 113: la calamita nostra, svariando uno sempre,
9. intr. anche con la particella pronom. svagarsi, divertirsi,
, disse il rosso fermandosi e prendendogli la manica, vengo con te per svariarmi.
divagarsi in diversi pensieri, fa svariar la mente dal fine. rebora, 3-ì-105:
attenzione invece s'allenta e svaria, la combinazione viene scartata. 11.
lamenti storici, iv-75: gl'ochi, la fronte so ch'arà cambiata / di
della luce. cucini, i-iii: la frigidezza / dell'alpe svaporata all'orizzonte.
non mancavano coloro che le riportavano [la poesia, l'arte e la bellezza]
[la poesia, l'arte e la bellezza] addirittura all'istinto sessuale o
perduto le caratteristiche originarie, sfumato attraverso la riflessione (un concetto, un'immagine
). de sanctis, 11-204: la caricatura è il brutto riprodotto come immagine
debole. -confuso, intorpidito (la mente). marinetti, ii-435:
marinetti, ii-435: so soltanto che la mia povera testa era come svaporata.
, 3-117: qualche volta l'assiste la fortuna / intanto ch'egli se ne va
e sulle arti di milano, iii-61: la svaporazione dell'acqua genera il freddo.
pietre di creta,... lasciano la bianca tintura alle cose che toccano per
qualche svarico / riccorro a quei come la donna al specolo. p. nelli,
isvariamento. l. salviati, ii-i-68: la celestiale provedenza ha partiti i nostri petti
quegli svariamenti di facolta onde fu prodiga la natura poco meno alle schiatte che agli
di cuore, dopo quattriore di travaglio la pose in grembo alla morte.
occhio). morante, 4-106: la grinta di nino, coi suoi occhi svarianti
nino, coi suoi occhi svarianti e la bocca violenta e dura, rispondeva: «
e serenità. 13. fallire la mira, non colpire il bersaglio (anche
non svario. gaiani, xcii-ii-248: la punta svaria assai più che non fa il
. bartoli, 1-7- 112: la mano dell'empio non ubbidì alla mira dell'
molto a vedere il padre suo e la madre sua isvariarsi l'uno da l'
l'altro così disguagliatamente ne l'osservamento de la fede loro. bandello, ii-1046:
più tra essi, che non fa la bussola da navigare in tempo di caligo.
tempi. landolfi, 2-34: svariava [la ferocia] rapidamente, prima ancora di
il paesaggio o i suoi elementi, la vegetazione, il manto di un animale
rose viole e fiori, / per la virtù del ciel che fuor li tira.
. landolfi, 2-203: immobile rimase la grande cometa lassù, incupendo svariando affumandosi
dal vento (gli uccelli in volo, la chioma degli alberi, uno zampillo)
... camina sempre ordinatissimo, sotto la linea eclittica, né svaria più qua
acquistato il nome -sostant. e la fama ai 'mago delle fiere'. g.
anime piangono e cantano, così la montagna è svariata di luoghi alpestri e di
abituato u. buzzolan [« la stampa », 10-i-1988], 25:
(v.). mai la tentazione di volgere un po'il capo verso
tentazione di volgere un po'il capo verso la ringhiera svariataménte, avv. (superi
, svariatissimaménte). del viale per godere la vista dell'aperta campagna sottostante ant.
quelrlmperio, l'una tanto svaalberati predomina la chiara quercia americana, che...
g. bianchetti, 1-210: e la sua vita intiera, come un intierotic.
l'adelaide ogni sera, prima di darmi la buona notte, mi largiva il succo
spazia nei più diversi campi, multiforme (la = comp. di svariato1. cultura
, 120: ma tu hai vissuto e la svariata tua vita ti son d'ogn'
n-ii-634: ne ho letto diverse pagine -secondo la tro libri diversi di mole,
da cessole volgar., 1-16: sopra la sedia fue posta una -contrario alle aspettative
sentenze, perché alla fine si possa prendere la migliore. cesari, bartolomeo da é
mente-, uscito di senno. quanto la cosa è più svariata cum rascione tanto è
salvini, 36-68: comandò che fosse / la pulcella di mente e tanto ha
: un ruscello... rompendo tortuosamente la svariata eguaglianza di una pianura.
trovaremo e. lpanimale ogne svariazione che la virtude del cielo ha en sé de potere
de potere dare, secondo lo sugello la cera. cennini, 3-41: io ti
... faceva uno svario che la vedevano da tutte le parti.
. montanari, fl-304: se guariamo la differenza ch'è restata fra lo scudo e
differenza ch'è restata fra lo scudo e la moneta bassa... sono quattro
e cento cinquanta. magalotti, 21-167: la proporzione non è tornata mai la medesima
: la proporzione non è tornata mai la medesima; vero è che gli svari non
cattaneo, i-30: quanto più avidamente aprono la mano, tanto più strettamente chiudon la
la mano, tanto più strettamente chiudon la bocca per palesare lo svario. goldoni
svario se già dai venti non fussi la palla sforzata. 5. errore
con che altri, che non ebbero la direzione delle sue medesime lettere, hanno
isvaria, / e 'l tuorlo sia la terra / che dentro a lei si serra
mantenersi, quantunche isvarie passioni e strani casi la nimica iunone li aparechiasse.
. savinio, 27-306: vecchia, la nonna d'isabella aveva conservato una vivacità
suo amore svarione e un po'matto, la sua mania di pigliare in giro i nipoti
; cantonata. -in senso concreto: la parola, l'espressione, il dato,
parola, l'espressione, il dato, la notizia, il concetto che costituiscono errore
l'origine di questo grande svarione è stata la voce sciatta mancante dell'h. manzoni
, di scempiaggini e di assurdità, la sua cronaca c'è pervenuta intrinsecamente falsa
le piante dai vasi, per rinnovar la terra, ripulir le radici e usare attorno
. giudici, 8-129: per questo chissà la pellicola di sudore / dall'uno occhio
tartaro. 2. intr. con la particella pronom. farsi più largo.
d'annunzio, 4-13: sedeva a far la siesta, l'estate, sul divano
tutta di pietra grigia -che è poi la sola impiegata in questo paese -,
pagode. alvaro, 11-206: per tutta la provincia di palermo l'ho veduto [
petto, da quello inferiore svasato, la veste. -che si allarga,
illustrazione italiana [7-i-1945], xix: la linea della pelliccia segue, grosso modo
[marzo 1959], 55: la gonna è leggermente svasata. -largo
raimondi, 2-223: svasata com'era, la piazza raccoglieva le acque del sottosuolo;
. 3. marin. che ha la prua modellata a u o a v molto
estremità in forma conica. -anche: la forma che così si ottiene, la parte
la forma che così si ottiene, la parte così lavorata. -in partic.
. b. licata [« la natura », 22-vi-1884], 412:
412: una porta-coperchio, che per la sua forma tronco-conica s'adatta mirabilmente alla
r. longhi, 416: la testa, come deposta sul garbo del collo
guizzo interno, dalla caviglia, su per la svasatura dei polpacci, e oltre.
slanciata nervosa e di perfetta svasatura [la gamba]. 4. archit
. da aperture marcatamente strombate); la forma di tale spazio. bonsanti,
indicò aldilà del vano lo spettacolo da cui la sua curiosità era attirata, quindi si
in disparte. borghini riuscì a infilare la testa dentro la svasatura [del finestrino
. borghini riuscì a infilare la testa dentro la svasatura [del finestrino).
allargamento delle ordinate lo scafo sopra la linea di galleggiamento. -anche: angolo
g. f. loredano, 7-74: la qual [toppa] per esser oltra svassel-
di un corso d'acqua. la stampa [18-i-1986], 6: la
la stampa [18-i-1986], 6: la stessa provincia autonoma provvederci allo sgombero dell'
40 cent, ha le gote e la gola cinerine, la parte anteriore, i
ha le gote e la gola cinerine, la parte anteriore, i lati del collo
dei laghi. pescatore abilissimo, insegue la preda fino a notevole profondità e la
la preda fino a notevole profondità e la cattura con il becco lungo e acuminato.
dove sono orientati a sinistra, secondo la direzione di uso del mulino di preghiera
senso concreto: insegna, distintivo che la rappresenta. gioberti, 2-109:
precedono l'ottavo secolo, e contengono la svastica o mistica croce e altri emblemi buddistici
emblemi buddistici. j. la bolina [« l'illustrazione italiana »,
berretto di maggiore delle ss, con la svastica e i simboli del mio grado
sulla soglia stava un guardiano arenato, con la svastica sul bracciale. 2.
: le richieste dei fasci erano: la proporzionale, la costituente, la repubblica,
dei fasci erano: la proporzionale, la costituente, la repubblica, lo '
erano: la proporzionale, la costituente, la repubblica, lo 'svaticanaménto'(«
esuberante. a. jacoviello [« la repubblica », 28-i-1986], 8:
due o tre anni, allorquando si fa la capata per i macelli. 3
direzione di uno svecchiamento che ha influenzato la radio stessa. = nome d'azione
generale si propongano di svecchiare e sprovincializzare la vita e la cultura nazionale. bernari
di svecchiare e sprovincializzare la vita e la cultura nazionale. bernari, 3-374:
di aiutare rita levi montalcini a svecchiare la nostra ricerca, tacquero. -sostituire
v.]: 'svecchiare': dar via la roba vecchia, mobili, vestiti,
di neutro 'bisogna svecchiare'. -liberare la lingua dalle forme arcaiche o antiquate per
si toccano; se son vecchi, la potatura sta bene ogni du'anni per
più sfogo ai rami novelli. svecchiata la pianta, gli altri rami vengon più gagliardi
castagneti di grandissima estensione. -cambiare la destinazione colturale di un terreno. targioni
. 5. intr. anche con la particella pronom. ritornare giovane, riacquistare
stampa », 25-iv-1986], 5: la società si è svecchiata, è meno
67: « con lo scippo berlusconiano, la rai rischia ora di svecchiarsi » predice
moderne. mamiani, 3-189: sopravvenne la rivoluzione del '30. quell'aristocrazia così
vegetazione. targioni tozzetti, 12-7-25: la macchia [di pietrasanta]...
però costa loro [ai dragoni] la vita, poiché il svecchiato sangue serve loro
che ha da sé potenzialità innovative, la capacità di svecchiare, di provocare rinnovamento
potatura. targioni tozzetti, 12-4-349: la chioma alta degli alberi si potrebbe con
un tamburo cilindrico con la superficie interna alveolata, usata nell'industria
il vantaggio, cerca li cimenti con la medesima. muratori, cxiv-4-132: scrivono
allegrezze parvero tepide in paragone della germania: la quale se avesse da un canto soggiocato
o vive in svezia, che ha la cittadinanza, la nazionalità di tale stato.
svezia, che ha la cittadinanza, la nazionalità di tale stato. - anche
e al plur. indica per lo più la popolazione stessa). a
e lor seguaci con tarmi e con la forza alla pace, studiavano li primi ministri
anni cinquanta e sessanta, che privilegia la semplicità delle linee, le praticità e la
la semplicità delle linee, le praticità e la robustezza dei materiali. moravia,
svedesi costumi. leopardi, ii-430: la presente letteratura svedese, danese, russa,
russa, ecc. non è che la francese. carducci, iii-15-243: ce n'
anche solo svedese, sm.): la lingua e l'insieme dei dialetti parlati
teutonica ha veramente prodotto più lingue che la latina: inglese, tedesca, olandese,
ii-18-308: mi spiace di non conoscere la lingua svedese. pirandello, 1-i-617: c'
, in quel periodo, a praticare la ginnastica svedese. -quadro svedese,
comoldi caminer, 57: per seguire la gran moda [gli orologi] devono
arbasino, 1-300: renato ignominiosamente trascinando la svedesina che aveva portata con sé,
aveva cominciato a ballare di continuo con la ragazza di qualcun altro. =
. ^ vedovare2, intr. con la particella pronom. { mi svédovo).
mi svédovo). ant. abbandonare la condizione di vedovo, rimaritarsi.
per trovarmi un marito che mi guarisca la tosse quando sono infreddata. = comp
4. isterilito e privo di vegetazione (la terra). restoro, ii-47:
ii-47: pare [d'inverno] che la terra sia svedovata. svegghiare,
. 2. intr. con la particella pronom. scuotersi dal torpore spirituale
riposo notturno (anche nell'espressione dare la sveglia). garibaldi, 3-33
fatto l'effetto della tromba che dà la sveglia in caserma. -qualsiasi espediente
risoluto a non fame parola per non dare la sveglia ed invogliarli ad andarvi. bernari
stata... cadetta a dargli la sveglia e a cacciarlo dal suo letargo.
battaglia. fagiuoli, xlii-io: udì la sveglia / della tromba guerriera. 2
, 2-19: squilla in una tasca / la sveglia spaventosa. cassola, 2-180:
. cassola, 2-180: non sentì nemmeno la sveglia ai piero. -il
ora voluta e determinata; dicono pure la sveglia. deledda, iv-776: guardò
al cassettone, bianco e impassibile come la luna, continuava a girare le sue lancette
carducci, ii-10-81: dormiamo. a quando la sveglia? c. carrà, 609
secchio d'acqua ghiaccia e ci spruzzava la testa per svegliarci. vittorini, 5-246
si o sveglia, / stata colta la notte andando a veglia. segneri,
dèe comparire alla presenza del giudice e sostener la tortura e stare alla sveglia. a
sveglia e connamelle. redi, 16-i-156: la sveglia era uno strumento da sonare usato
cecchi, 1-1-474: cammillo / sta su la sveglia; il vecchio ha fatto entrare
; il vecchio ha fatto entrare / la figliuola nel letto. giuliani, i-142:
i-142: basta, qui bisogna accomodare la cosa e farla finita, ma presto presto
buti, 1-107: questo volle significare per la luce vermiglia e per lo suo addormentamento
si ignorava, credendosi universalmente, che la letargia e lo svegliamento dipendano unicamente dal
rivolsimi in quel lato là 'nde venia la vuce. dante, vita nuova, 23-12
aurora lo sveglia a salutare il sole e la sua laura. manzoni, pr.
a svegliarla, perché si preparasse per la gita di monza. d'annunzio, 11-651
a credersi in dovere di svegliare lei la fanciulla. -risuscitare, far tornare
cane, che potrebbe darci aiuto ne la caccia e svegliar, se dormissero, gli
virtudi e delle perfezioni degli padri spirituali isveglia la mente e l'anima degli uditori a
imprese? g. correr, lxxx-3-463: la quarta et ultima speranza che abbia con
bella, / tanto che svegli ne la mente amore, / pressai orgoglio e durezza
volgar., 1-7: lo sermone e la paraula dura isvel
... le sopite fiamme de la vecchia nemistà. tasso, 6-71: ahi
, i-22: questi oggetti, insomma la natura da per sé e per propria forza
ho nominato incontriamo talvolta il cinismo e la mostruosità è solo per svegliare le nostre
g. venier, lxxx-4-355: pare la costituzione del governo incapace di questa provida
po'di buio; ma serve a svegliare la diligenza ed aguzzare ben gli occhi al
porco una salata natica / che svegliarla la lingua ad una spia. ceresa, 1-200
svegliando / gli occhi col corno e con la voce i cori. g. del
ventosa] posto un vescicante e svegliata la vescica, di là proccurano di tirar fuori
vescica, di là proccurano di tirar fuori la materia peccante. -sollecitare,
un evento. tanara, 285: la fecondità delle quaglie ha svegliato negli ingegni
essendo poi svegliata, rovinò al tutto la libertà romana. -sollevare un problema
chiabrera, 1-iii-49: a che teco svegliar la rimembranza / dell'argo argiva? pallavicino
fistole dolci. marchetti, 5-62: la soave melodia si forma / da musico gentile
canoro strumento. foscolo, 233: la secreta melodia soave / svegliando da'vocali
baldini, i-94: l'altra sera la bora svegliava un urlo agl'imbocchi delle
contrappunto greco. 8. provocare la manifestazione di un evento naturale. leonardo
soffio [della natura] il turbo e la bufera. -far germinare le semenze
9. intr. per lo più con la particella pronom. destarsi dal sonno,
meraveio, / onde lo gomo pensome e la noite me sveio. dante, purg
un gran fuoco, che dura tutta la notte, perché alcuno della camerata,
legna preparate. goldoni, xiii-520: la mattina per tempo, oltre il costume,
e piagate. cicerchia, 1-194: la donna [la madonna] allor dal suo
cicerchia, 1-194: la donna [la madonna] allor dal suo pasmo si
. -per estens. risuscitare dopo la morte. zanobi da strata [s
vita infino a tanto che non verrà la fine del mondo. -apparire nella
d'un vel ricuopra, / onde veder la verità non ponno: / svégliati ornai
, corona i tuoi diritti e fa'che la rivoluzione sia fatta per te. bacchetti
della vita adulta, e in cui la fatica degli adulti ci è risparmiata. arbasino
(141): amor, che ne la mente la sen- tia, / s'
): amor, che ne la mente la sen- tia, / s'era svegliato
piccolomini, 10-243: subito si sveglia la vista e verso di sé la tira
si sveglia la vista e verso di sé la tira [un oggetto]. g
una fame stimolante. calandra, 4-102: la sua voce si svegliò sonora, vibrata
repubblica. ungaretti, xi-284: fu la prima città delle fiandre a svegliarsi dopo la
la prima città delle fiandre a svegliarsi dopo la decadenza del '6oo. bernari,
/ ché sopra 'l leto mi sentia la morte. cantico dei cantici volgar.,
primo svegliarino; vi avrei mandato subito la novella. = deriv. da svegliare1
: dormì sì serrato, lui il quale la notte pativa la svegliatela, da non
serrato, lui il quale la notte pativa la svegliatela, da non destarsi.
questo... m'è toccata, la mattina, quella bella svegliata.
piacere. delminio, 2-132: per la qual rota fiammeggiante spesse volte aviene che
d'una semente che chiaman caveè, la quale dicono che ha virtù di far stare
iii-118: « sono stato svegliato tutta la notte. » « perché svegliato?
dormire ». carducci, ii-3-168: la sua mamma la messe in letto ieri sera
carducci, ii-3-168: la sua mamma la messe in letto ieri sera dopo le
che vede aborre, / sì nescia è la sùbita vigilia / fin che la stimativa
è la sùbita vigilia / fin che la stimativa non soccorre. -riaperto al
li passati tempi, / fatta è la pace del temporeggiare. 2.
s. bernardino da siena, v-31: la donna temente idio è un sole della
svegliato di fermo e meno interessato a scoprire la verità. dossi, 1-i-449: si
, evoluto. foscolo, vii-86: la plebe fiorentina era più svegliata e men
., 196: a quelli che hanno la mente e la discrezione nelle midolle e
a quelli che hanno la mente e la discrezione nelle midolle e nel profondo dell'intelletto
. g. bragaccia, 1-195: la industria presuppone intelletto svegliato e non punto
.. ogni proieto d'aggiustamento accompagnando la risposta con tratti altieri, e minacciosi,
di sveglia- torio, per isvegliarti bastandoti la moglie per tutti questi. tesauro,
alessandro, per isvegliatoio, tenea nel pugno la palla. inventario di alfonso ii d'
. fausto da longiano, iv-129: la beltà delle donne non è se non
svegliatoio del cuore. tesauro, 2-ii-194: la nobile educazione, le spoglie de'vinti
generose operazioni. siri, 1-v-809: la mossa delle squadre nemiche servì di sveglia
dichiarazione più espressa. gioberti, 1-iii-365: la sim- scalco del comune di siena subito fece
più efficace del senso morale. risentire tutta la brigata, e così fu fatto.
dell'ira. domenichi, 5-407: la speranza de'premi e della lode onorata sve-
qua e di là del pari, e la paura della vergogna la quale è gagliardissimo
pari, e la paura della vergogna la quale è gagliardissimo stimolo a'poltroni ancora
che io vinsi ora mi vincono, e la mia manifesta forza e famoso onore ora
di dormire ed invece ero sveglia e la stanchezza e il nervosismo mi illudevano di
dormire. g. bassani, 5-163: la luce l'avrebbe spenta non prima di
dai rumori che fa mettendo in ordine la stanza. 2. per estens
fratelli, 5-231: se rivado con la memoria al tempo lontano in cui fummo
silvio, il più sveglio di noi con la sua esuberanza di vita.
-vigile, attento (lo sguardo, la mente). verga, 8-41:
e paga, che ha sempre sveglia la coscienza del dovere compiuto. bertolucci,
condizione quest'ul- tima necessaria per intendere la poesia. = part. pass
, che spararono una pistolettata senza impedire la frettolosa salita dell'argine. =
de'medici, 12-695: so maneggiare la marra e il marrone, / e suono
marra e il marrone, / e suono la staffetta e lo sveghone. varchi,
g. m. cecchi, 1-2-329: la cornamusa, il cembalo, e le
boschi e cespugli. turra, xl-231: la ragione medesima, che produsse lo svégro
e que'tratti maestri, che dànno loro la morbidezza, il rilievo, e l'
b. croce, ii-13-54: bisogna sgombrare la f>retesa o l'illusione che l'opera
travaglio d'esaminar diligentemente in lor cuore la preterita vita, e la vergogna di svelare
lor cuore la preterita vita, e la vergogna di svelare ad un uomo le
ambe m'udite: / io vi vogliotuto la ragione; questa m'ha svelati gli occhi
: nel suo volo vico si lascia addietro la sua vecchia politica vinta e distrutta,
più tardo? / voliam dunque a la ninfa. massaia, iii-117: in francia
: in francia,... la santissima vergine si compiacque comparire, e svelare
il pio alessandro / ti ha svelato la fiamma / che ora nutre nel cor?
padre. gadda conti, 1-168: la voce gli vibrava, come d'un uomo
-smascherare una persona, rivelandone pubblicamente la vera identità. goldoni, iii-1097:
di immischiarsi in tali faccende, e la madre di quest'ultimo di- cevasi averlo
danno peggiore che a noi possa fare la filosofia si è quello di svelarci le
vera identità. alfieri, iii-1-171: la di lui pusillanime cittadinanza lo [virgilio]
porse al carnefice, che glie ne spiccò la testa. bellori, 2-379: la
la testa. bellori, 2-379: la vergine svela il bambino sopra una cesta di
: una ragazza si china a tirar la calza fin sopra il ginocchio, e svela
-liberare gli occhi da ciò che ne ottunde la capacità visiva. laudario della
svelati. -per estens. aguzzare la vista; disporre l'intelletto a una
svelassi, e loro della verità rendessi la luce chiara. oddi, 1-151:
umani discorsi, ci debba essere svelata la mente e tolta via quella caligine che ora
e tolta via quella caligine che ora ce la tiene offuscata. -svelare gli occhi a
: matteo svelò una lantemetta, e gettò la luce sul viso e negli occhi del
un lampo svela ad or ad or la gente / mesta, seduta, con le
. 6. intr. con la particella pronom. rendersi pienamente evidente,
e caldi e geli / simili corpi la virtù dispone / che, come fa,
. varchi, 22-19: ella [la fortuna] che ancora agli altri si cuopre
ha saputo vincere le tenebre che coprivano la mia innocenza, costringere la calunnia a
tenebre che coprivano la mia innocenza, costringere la calunnia a svelarsi. tarchetti, 6-i-507
vii-276: gli alberi si diradano, la pianura si svela. ungaretti, i-103:
. 2. intr. con la particella pronom. ammainare le vele (
di firenze, era venuto a casa mia la prima volta con gran mistero e più
alle fazioni politiche. carducci, iii-28-315: la metrica delle odi barbare...
alla vecchia commedia, la quale svelatamente e con una pericolo
che fu sì cruda / a chi la vide in mezzo tacque ignuda. / ma
iii-1-375: ella è là, presso la porta, svelata, con quei suoi
i. andreini, 1-5: veggo la terra in ogni parte chiara e veggo il
guarda. de amicis, ix-78: la notte è serena, il dio [il
parlo con l'anima sincera, svelata da la fraude e d'ogni adulazione. biondi
. i. frugoni, i-11-192: confusa la menzogna / partì svelata e vinta,
non si pensi inoltre che questa letteratura rifiuti la vita, no, l'accetta soltanto
e forse colassù cara non giunge la bella poesia, né, dove regna /
sotterfugi. leti, 5-iv-170: la regina elisabetta cominciò a mostrarsi alla svelata
illustrazione italiana [15-ix-iq12], 271: la russia è il paese ove il numero
5. intr. per lo più con la particella pronom. sfogare il risentimento,
particella pronom. sfogare il risentimento, la rabbia, il rancore lungamente accumulato,
con qualcuno. sacchetti, 192-39: la donna rispondea a ritroso; e colui con
si svelenava tanto che 'l romore andò per la contrada. la spagna, 5-37:
'l romore andò per la contrada. la spagna, 5-37: fa che davanti a
sua 'narrazione'. bernari, 6-269: la verità è che con noi si svelena di
. ant. che ha sfogato completamente la propria rabbia, il proprio risentimento.
ch'era d'altronde giusto e regolare. la re-pubblica [12-vii-1986j, 14: proprio
. 3. intr. con la particella pronom. perdere il veleno,
particella pronom. perdere il veleno, la propria tossicità (una pianta).
pianta). tesauro, 4-507: la velenosa pianta di persia, trapiantata si
cattivo umore, il proprio risentimento, la propria disapprovazione in partic. prendendosela con
le quali, siccome colte in fallo per la loro sprovvedutezza verso la fanciulla, si
in fallo per la loro sprovvedutezza verso la fanciulla, si svelenirono contro la mia petulanza
verso la fanciulla, si svelenirono contro la mia petulanza. volponi, 9-23:
), agg. che ha sfogato la propria rabbia, la propria tensione, il
che ha sfogato la propria rabbia, la propria tensione, il proprio cattivo umore
. 2. che ha perso la propria carica di astio e risentimento.
, i-128: siano i suoi capelli e la barba lavorati con una certa morbidezza,
svèrre), tr. (per la coniug. cfr. divellere). sradicare
dalle barbe e da'bronchi: e anche la felce e la gramigna si dissipa e
da'bronchi: e anche la felce e la gramigna si dissipa e sveglie innanzi i
l'ulivo, onde è stata svelta la quercia, perché certi vermini...
e valli, / com'or si trova la mia stanca vita, / che fa
« sottilmente, aveduta giovane, » -disse la reina - « ti sei ingegnata di
, / anzi ognor viva al ciel alza la cima. giraldi cinzio, i-168:
cader, gli arbori svelle, / e la rena del mar caccia a le stelle
. giuliani, 1-407: si cava intera la paglia. nello svergerla si fanno le
congetturando, quando nel parco che circondava la nostra solitudine cominciò, prima lontanissimo poi
svellendo rami. -intr. con la particella pronom. petrarca, 318-1:
radici. -figur. indurre con la forza a trasferirsi. collodi, 669
: 1 naviganti sogliono quando è nata la tempesta tagliare l'ancora, non potendo sveglierla
, 18-36: ella stese alla pietra la mano sua, e svelse i monti dalle
i monti dalle radici. allora stese la santa chiesa la mano alla pietra, quando
radici. allora stese la santa chiesa la mano alla pietra, quando essa distese il
il braccio della sua predicazione a convertire la durezza de'gentili. marchetti, 5-12
furioso poco mancò non svellesse dai picchetti la tenda mia che di tutte è la più
picchetti la tenda mia che di tutte è la più solida. -disarcionare un cavaliere.
il giovane valoroso... trasse con la destra un dardo dalla faretra, ed
usandone a guisa di mani, svellere la freccia. monti, 5-144: diè
forte così che solo una tanaglia o la mano del sardo in una stretta cruda
5. strappare i capelli, la barba (e come atto compiuto su
sé esprime disperazione, dolore vivissimo), la lingua, i denti, ecc.
che, svegliendo una setola del dosso, la sua radice sia sanguinosa. ariosto,
querele altissime, e di voci / empiei la selva d'ida. s. carlo
: quando il popolo d'israel dopo la lunga sua servitù ritornò di babilonia in hierusalem
, stracciò le sue vestimenta, svelse la barba e i capelli, e dalla
cranio spacca, / e per lo squarto la lingua gli svelle, / che battuta
armata e l'elsa afferra, / e la spada gli svelle. 6. figur
figur. estorcere con l'inganno o con la forza. goldoni, vii-1260: un
labbro, / quai nulli e vani la cangiata sorte / tutti terrebbe.
quest'anima / sarà ch'io svella / la dolce immagine / del tuo sembiante.
/ ch'ogni dolor mi svelse de la mente. s. gregorio magno volgar.
il culto divino, e nel procurare la salute dell'anime che per isvellere da
per piantarvi in loro vece ancora bambina la santa fede; ad imitazione del loro
miei tempi molti uomini svellere da radice la religione, perché la religione aveva sino
svellere da radice la religione, perché la religione aveva sino ad ora favorita la
la religione aveva sino ad ora favorita la tirannide. carducci, iii-12-150: bisognava
non volere / per cosa vana perder la salute, / che procede virtute / a
diletto mista / l'ingordo spettator sveller la vista. 11. uccidere,
giovanetto. 12. intr. con la particella pronom. allontanarsi, partirsi.
si svelle. pasqualigo, 460: rilessi la vostra lettera con lacrime più amare di
a qualcuno: ucciderlo, provocarne la morte. ariosto, 1-iv-332:
svellermi / non che i danar de la borsa, ma l'anima / del corpo
, xii-36: della tua crudeltà sazia la fame / nelle viscere mie svellimi il
mie svellimi il cuore: / sarà la gloria mia tanto maggiore, / quanto
l'ugna, e i carboni e la terra. 2. enucleazione di
, oltre naturalmente le grazie fisiche e la disponibilità ad accettare sveltamente i miei favori
arei, che ammiro da ieri per la loro sveltezza e robustezza, saliamo al paese
3-22: il vagabondo, nel vedere entrare la giovane donna balzò in piedi dal tavolaccio
, i-470: anche il signore con la barba guizzò fuori della sua camera e con
, 3-84: quella sera lasciò trapelare la sua sveltezza nel giuoco. 3
. frugoni, ii-25: tanta dunque è la discrepanza da i quadri a i libn
figure molta sveltezza. scrofani, xxiii-539: la sveltezza, la robustezza, la beltà
scrofani, xxiii-539: la sveltezza, la robustezza, la beltà delle tebane. pananti
: la sveltezza, la robustezza, la beltà delle tebane. pananti, iii-100:
d'arabia, se se ne avesse la stessa cura. foscolo, xvii-278: la
la stessa cura. foscolo, xvii-278: la prima bellezza degli animali maschi consiste nella
, / ecco che tu stupiresti in veder la sveltezza e la forza.
che tu stupiresti in veder la sveltezza e la forza. 5. sviluppo
colonne). serlio, 7-124: la figura qui davanti segnata... sarà
segnata... sarà gracile per la sottilità e sveltezza delle colonne. aretino,
: lodò sommamente [delle colonne] la sveltezza iscannellata del fuso. p.
sveltezza. temanza, 363: per essere la chiesa di struttura tedesca, le conveniva
ancora principio. leopardi, i-18: la mollezza e dirò così sveltezza, agilità
due temi politici contemporanei: l'ammucchiata e la sveltina. » benni, 1-168:
così impara! »; in tal senso la intese anche papa che isvelti il ritmo
progresso, fuorché di essermi sveltita molto la mano su la tastiera. alvaro,
fuorché di essermi sveltita molto la mano su la tastiera. alvaro, 20-22: le
baldinucci [d'albertij: fece risplendere la propria virtù... singolarmente nello
dappertutto, » rispose cauto enrico. la vita militare non lo aveva sveltito; al
lo aveva sveltito; al contrario. la capria, 1-242: si allontana in fretta
esposizione..., l'omeoteleuto la isveltisce. boine, iv-194: la prosa
omeoteleuto la isveltisce. boine, iv-194: la prosa è artificialmente sveltita dalla spezzatura del
. 6. intr. con la particella pronom. acquisire agilità, disinvoltura
egli effettua una quantità di esemplificazioni. la tavola non è più a ferro di
). cavalca, 6-1-265: la disperazione propriamente è peccato in spirito santo
opra, e con piacer crudele / contemplava la polve e il denso fumo / delle
segneri, iv-180: quella porta, la qual, se non cadde svelta ancora
: i svelti massi rotolando fremono / per la scoscesa rui- nosa balza.
martello, 6-i-578: quanti avrà morsi la spietata fame, / che queste carni
6. portato via o allontanato con la violenza o con la costrizione dal luogo
via o allontanato con la violenza o con la costrizione dal luogo in cui vive o
frugoni, 203: carlo perciò non isminuisce la gravità del suo capo e 'l regio
svelta nel chiudere un cassetto, / la donna? silone, 4-180: andava svelta
piero e bargagli, che avevano proseguito per la carraia, furono più svelti di loro
dal movimento svelto delle sue gambe sotto la gonna scodinzolante. -che scorre rapido,
svelta svelta dietro le proprie spalle, la testa grigia di sua madre. -che
, 1114: col maltempo canta [la gronda] con la goccia / il suo
maltempo canta [la gronda] con la goccia / il suo svelto motivo di
mi pare nella conciliazione della stringatezza con la ripetizione; svelto e stordito, lo stile
degli accademici. carducci, n-21-140: la ringrazio del bel libro donatomi; e mi
: un giorno entra in rapporti con la fabbrica d'armi anglo-svedese nordenfelt, che
balcani. è a cavallo. ottiene la rappresentanza. si mostra svelto. fenoglio,
, facevo il conto svelta svelta con la matita e un pezzo di carta gialla,
, maliziosi. bacchetti, 1-iii-194: la ragazzaglia svelta e precoce dei mulini parteggiava
dei mulini parteggiava coi suoi maggion contro la finanza. moravia, xi-277: mio
plastica. aretino, 26-356: la gonnella cinta d'un vincastro, campeggiava
vincastro, campeggiava sì bene in su la sua isvelta personcina. vasari, 1-3-113:
4-i1-81: essere le vergini, per la tenerezza dell'età loro, isvelte di membra
potuto disegnarli il primaticcio bolognese, custodivano la porta. ungaretti, xi- 184
fogge che mostrino chiaramente lo svelto de la tua persona, la franchezza de le
chiaramente lo svelto de la tua persona, la franchezza de le braccia, la maestà
, la franchezza de le braccia, la maestà de le spalle. 7
per dar luce all'intemo, sorregge la cupola svelta e maestosa. bacchetti, 10-48
spighe. -elevato e aguzzo (la vetta di un monte). molineri
monte). molineri, 2-182: la curva dell'anfiteatro,... sale
1-247: kit parlava svelto in dialetto con la donna e lodava il vino.
corpo'. pratolini, 2-339: prendi la tintura di iodio, l'alcool, il
iodio, l'alcool, il cotone, la garza. su svelta! cassola,
183: pinocchio notava alla svelta per raggiungere la spiaggia. paolieri, 2-17: andiamo
che con tanto valore e destrezza maneggia la pericola arma della satira civile, pericolosa,
, al buon successo di chi non la sappia trattare con mano svelta e con
c. e. gadda, 22-138: la fatica della fabbricazione... ricadde
. 2. intr. con la particella pronom. allontanarsi, partirsi.
una persona tagliandole le vene, provocarne la morte per dissanguamento. - per estens
mano a mano, / ed avanti a la matre per più pena / femo svenar
matre per più pena / femo svenar la bella polissena. bandello, 1-10 (i-136
. bandello, 1-10 (i-136): la svenò per mezzo la gola, e
i-136): la svenò per mezzo la gola, e la sfortunata cadde in terra
svenò per mezzo la gola, e la sfortunata cadde in terra morta. d
, 11-13-174: gli sbuccia innanzi anche la donna classica, la donna di alfieri
gli sbuccia innanzi anche la donna classica, la donna di alfieri, che si fa
saria voler tutti gli colpi / de la spada crudel, dritti e riversi, /
. il nobil corsiere rigava di sangue la via, finché cadeva spirando l'ultimo
candida cervetta / svenar ti voglio su la pompa eletta / d'are devote.
: le cui prodezze consistono nel liberare la grecia da ladri formidabili di terra e di
, i-152: né questo è uno svenar la cristianità per ingrassamento di roma, come
argento assetato svenava il pupillo, scorticava la vedova, già ferrare carnefice, si squarcia
una passione. mascardi, 2-281: la madre... intrepida doma con la
la madre... intrepida doma con la divina legge la fierezza del suo cordoglio
. intrepida doma con la divina legge la fierezza del suo cordoglio, col ferro della
cordoglio, col ferro della mortificazione svena la tenerezza del proprio affetto. busenello, 58
quest'empia voglia / l'ardir mio, la mia costanza. 10.
, argentieri, ecc. il far la pelle più morbida. 12.
parole se innanzi il giorno segnato de la vita partisse, con un coltello se
guerrazzi, 11-ii-46: tentò passarsi con la spada la goletta dell'armatura e svenarsi.
11-ii-46: tentò passarsi con la spada la goletta dell'armatura e svenarsi. papini,
avevi aderito alla congiura di pisone con la speranza d'esser fatto imperatore. montale
, che s'era strozzata o svenata per la vergogna di cui lo aveva coperto.
lupis, intr.: scrivo per la buona fortuna che incontro, e questo
. 13. intr. con la particella pronom. sgorgare (una sorgente)
). achillim, 1-53: da la piaggia sabea tosto sen viene / nuvol
de'loro capi, furono costretti a capitolarne la resa, che appena esequita, restarono
del maria, e l'istoria era: la morte di seneca svenato. casti,
. negri, 1-68: se bene [la renna] scampa dal primo assalto,
farti levar sangue: 10 voleva strapparmi la benda e morire svenato. piovene [
in una mano, e nell'altra la scimitarra insanguinata ed il corpo svenato gettando dalla
pensier vie più che amore, / e la mia fé schernita altrui dimostri / svenato
favella. arpino, i-386: guarda la parete di fronte, sentendosi svenato e
fronte, sentendosi svenato e incompreso per la generosa recita di poco prima.
, ii-30: più fiate fu tentato tórre la vita a la donna e allo amante
più fiate fu tentato tórre la vita a la donna e allo amante cór un certo
, ecc. per fare alle loro statuette la pelle più morbida, cioè di grana
sui tronchi dei pini per fame fuoruscire la resina. d'annunzio, v-3-253:
il d. e. i. attesta la voce nel 1348 a firenze, senza
1348 a firenze, senza però precisarne la fonte. svenatura, sf.
di denaro (e ciò che ne è la causa). corazzini, 4-190:
er sangue, ^ st'ignezzione, / la chiamerebbe invece svenatura! 2
sfaldatura nel taglio delle forbici de'cimatori, la qual cosa accade più comunemente ne'coltelli
intiera da levare e mettere, con la sua vite da comandarla di fuor dall'occhio
svéndere, tr. (per la coniug.: cfr. vendere).
capite) non li potrà certo indossare la vostra figliuola. chi sa che abiti saranno
309: trovandosi in troppi a fabbricar la stessa merce, la devono svendere a prezzi
troppi a fabbricar la stessa merce, la devono svendere a prezzi fallimentari. bartolini
il governo di uno stato. la stampa [18-v-1990], 6: welkom
3. trattare qualcosa senza il riguardo e la considerazione che merita, anche per bassi
umana e non umana dovunque, / la svendono in tutte le sue forme,
in tutte le sue forme, / la spregiano in tutte le sue guise / per
spregiano in tutte le sue guise / per la più disperata / e più sanguinosa bancarotta
tempo relativamente costante. gramsci, 4-161: la tassa sul macinato era causa di svendite
motori accatastati uno sull'altro come per la svendita d'un fallimento. =
molle ed infemminito istrione facesse in una tragedia la parte di achelle, di teseo,
bestialmente a darmi una mentita, senza addurre la minima ragione del suo discredere.
quel che d'oro il collo cigne la gola aver d'una svenevol grue.
accorgeva nemmanco, che le sue scede, la sua svenevolezza provocavan solo i cachinni e
uomini. pea, 7-323: per lei la cosa era naturale: rassegnata a sopportare
smorfiosa che sghignazzando di continuo perché ha la bocca bella vuol far mostra di quella bocca
sdolcinato. foscolo, vi-703: tutta la passione, che abborre in tali occasioni
schifato. n. villani, 2-292: la parola 'disgrazia'non solamente significa sciagura,
, palandra mia, che cotesta signora la non è sola a fa'di queste svenevolezze
17-258: si veda... infine la futile, manieristica, svenevolmente anaforica 'gli
lo to mal che per lor caxon lasse la svengia d'ogni vostra ingiuria.
s'in volse pur pagar e far la svengiangga, quella sentenzia ch'el tegne in
: voglio andare in ierusallem a portare la novella de pellias a suo fratello pollinor,
è mio nevo che vegna a svengiare la morte de pellias. 2.
. 2. intr. con la particella pronom. vendicarsi, compiere la
la particella pronom. vendicarsi, compiere la propria vendetta. s. giovanni crisostomo
gamberai, 1-45: mi pare che la cosa sia chiara come l'acqua di
... un altro svenimento a la contessa, con una passion di core e
. de'mori, 23: intesa la reina la novella del figliuolo e lo svenimento
mori, 23: intesa la reina la novella del figliuolo e lo svenimento del
terra, sul proprio vomito, / con la testa trafitta da un calore / che
fortuna abbandonando se stessa, più cara la morte avena avuto che la vita. moravia
, più cara la morte avena avuto che la vita. moravia, ix-356: camminammo
soprapreso da un svenimento mortale lasciò infelicemente la vita. -con meton.:
natura. lancellotti, 303: se la terra 1800 anni sono, quando o non
, che ne'più affezzio- nati vacillava la speranza della sua prima robustezza. quirini,
in filippo iv ora regnante viene a chiudersi la quinta mascolina, con quel periodo che
una folla di fantasie, e vi riempiono la mente e il cuore senza paragone più
. svenire1, intr. anche con la particella pronom. (per la coniug
con la particella pronom. (per la coniug.: cfr. venire).
o stupefacenti; venire meno per la commozione, per la paura, per
; venire meno per la commozione, per la paura, per un'emozione improvvisa e
paura dalla proda, / e per la gran percossa tutto svenne. bandello, 1-15
svenire accanto a me una dama, la quale a auel suono temette non il gatto
suono temette non il gatto avesse assaltato la sua cagnolina. manzoni, pr. sp
. lemene, ii-365: qui gelò la rosa e svenne, / e cadea già
entro il suo seno, / il giacinto la sostenne. b. del bene,
. non trattiene / il vento che la sfiora / e di se stessa sviene /
, x-3- 169: svenne del dì la luce; e dentro il lembo / della
di modo che sviene l'ammirazione per la già osservata grandezza di lui.
con grande ingenuità non sudargli mai più la fronte o svenirgli il fiato che quando egli
de viventi. conti, 70: la beltà fragile sviene, / grigi fansi i
crespi o non crespi, / grinza la faccia o non dipinta o pinta. gioberti
! molestia: / fa svenir, doler la testa, / sicché per non lo
svenire2, intr. (per la coniug.: cfr. venire).
, il che spessamente in questo tenpo per la qualità de * preti noi veggiamo smuovere
urgenza dei nostri bisogni, né con la nostra dignità già troppo umiliata e vilipesa
bacchelli, 3-10: era celebre quanto la sua risata sventaglian- te e lacerativa.
fiammata di rami. calvino, 1-39: la ragazza airoldi, alzando il capo da
: questi era schiacciato tra il muro e la tavola, gli occhi fuori dalle orbite
erta di fronte a lui, spingendo la tavola con la pancia, la fragile creatura
fronte a lui, spingendo la tavola con la pancia, la fragile creatura gli sventagliava
, spingendo la tavola con la pancia, la fragile creatura gli sventagliava la faccia di
pancia, la fragile creatura gli sventagliava la faccia di schiaffi. 2.
marinetti, 2-iii-156: frate novatore sventagliando la sua sigaretta di giusquiamo mi grida da
fatto largo nelle tradotte. -dimenare la coda. cicognani, iii-2-240: ogni
ogni volta che entrava nella scuderia, la dora annitriva, e sitosa con tutti lasciava
annitriva, e sitosa con tutti lasciava che la bambina le s'accostasse appoggiando, da
opposta, purenon stando alle mosse e sventagliando la coda. piovene, 13-115: il
: il cane... sventagliava la forte coda come a ritmo di musica e
stesso modo girava a destra e a sinistra la testa tenuta molto alta.
e abbandoni / a labbra schiuse verso la chimera / che sventagliava la sua traccia nera
schiuse verso la chimera / che sventagliava la sua traccia nera / da abissi fino
contro cui batteva quel suo meloncino, la pafossi pose e sventagliò le foto di
: è come un gallo che, muovendo la testa, muove tutto il piumaggio del
, 8-215: son persino disposto ad affrontare la minacciosa corriera e il suo mal sito
... non riescono più a tener la strada / tra gli abbaglianti fari delle
che le prendono in mezzo / sventagliando la melma inargentata. quarantotti gambini, 11-60
a me sulla panchina, / mentre la notte il faro sventagliava, / intermittente e
. farsi aria con un ventaglio, con la mano, con un fazzoletto, ecc
tanto perché avesse caldo, quanto per la stizza che la coceva. faldella, ii-2-92
caldo, quanto per la stizza che la coceva. faldella, ii-2-92: dentro
, v-1-235: soffriva maledettamente il caldo. la vedo ancora l'estate rientrare in casa
auff! » tozzi, iv-419: per la strada, non si parlarono quasi mai
aria agitando un ventaglio, muovendo rapidamente la mano, sventolando un fazzoletto. tommaseo
aria o per cacciare un insetto (la mano). comisso, 17-101:
bonsanti, 4-321: già si alzava la mano di sara, ma restò in aria
calcistico, scoccare un tiro violento verso la rete. gazzetta dello sport [16-i-1961
modo nostro diritti verso l'isonzo quando la sventagliata d'un proiettore ce lo rivela,
proiettili, tutte le finestre erano chiuse e la villa doveva essere disabitata. g.
per niente, tutti presi a preparare la corda, sotto le sventagliate della pioggia.
ecc. bacchelli, 2-xix-269: la pedanteria salta fuori nella conclusione e nella
arma automatica. arpino, 7-164: la seconda raffica setaccia crudelmente il camion che
intermittente. bernari, 6-246: sollevò la fronte... verso lo scenario di
però del coraggio, quando io veggo la mia fortuna affidata a sì buone mani
partic. mediante una contromina o neutralizzandone la carica dirompenteliberando i gas deflagranti. floriani
rimedio che nel darle fuoco dagli spagnuoli la sventarono. brusoni, 4-ii-178: il
dette canne, senza calcalverla, e poi la scaricano col fulminante: la quale operazione
e poi la scaricano col fulminante: la quale operazione fa sì che si ra-
spesso e fermava gli sguardi, così la guardiana si trovava spesso nel caso di
loro intendere ch'ella vegliava, e che la loro mina era sventata. verga,
domandar egli col suo nome di erostrato la mano della fanciulla. faldella, i-4-37
ii-30: questo è quel che sventò da la bottega / del pan digesto quelforribil tuono
digesto quelforribil tuono, / che fé fuggir la scapigliata strega. 5.
lo straccale. -sventarsi a qualcuno la vena cefalica della musa: comporre o
, far tali smorfie, gli si sventò la vena cefalica della sua musa.
sventando le bandiere / tu accompagni a la tenzone / il prussiano granatier.
(in partic. nell'espressione sventare la vena). garzoni, 7-341:
[s. v.]: 'sventar la vena * dicono oggi i cerusici al cavar
tutta prodigalità e oro e argento §er la vanità, si fanno sventar allegramente le ricchezze
il terzarolo, e ne'vascelli navareschi levando la bonetta o sventando le vele. dizionario
9. intr. anche con la particella pronom. deflagrare senza effetti distruttivi
mina). ruscelli, 4-42: la causa perché le mine per la maggior parte
4-42: la causa perché le mine per la maggior parte sventano è perché gli uomini
. busca, 149: pongasi la gente in ordinanza, acciò,..
acciò,... sventata che sia la mina, si trovi pronta a dar
italiano [1833], 1-iii-74: 'sventare la mina'... dicesi in signif
mine che non fanno effetto od esercitano la loro potenza fuori del luogo designato.
tellurico). boccone, io: la bocca di mongibello essendo vicina alle dette
servendo di sfogo al terremoto, facesse sventare la forza della dilatazione dell'aria.
10-iii-174: elettrizzato intendiamo chi comunica con la catena e senza toccar terra ne riceve l'
alla piena dell'odio quasi universale di tutta la francia e far isventare le mine colle
lo straccale-, farsi volgare, meno la palizzata nella medesima buca del fornello sventato da
nor novello, / volando intorno a la guardata bella. / altri sventa il liquor
che in tutto il campo sola / sventa la sua bandiera? buzzi, 51:
. 6. intr. con la particella pronom. alleviare una pena,
quelli peccatori, che si mostravano con la schiena un poco fuori, per isventarsi.
trascinare. de roberto, 419: la sventataggine di consalvo lo metteva in bell'
, 83: ardenti / di sventatezza giovanile la romanesca / loro sera di maggio scuri
inoffensivo mediante una contromina o neutralizzando la carica dirompente. brusoni, 4-ii-223
dirompente. brusoni, 4-ii-223: la mattina fecero anch'essi un volo che
e studiosa. bechi, 2-73: con la mia testa sventata non ho pensato a
/ zefir con mormorar dolce e soave la sua vesta qual vela sventilava.
aveva in fondo niente a che fare con la testa. in fatti la testa era
fare con la testa. in fatti la testa era un oggetto rotondo, una sfera
dorso della mano aperta, con tutta la propria forza e con ampio movimento del
momento si intese dai margini della conca la partenza della prima coppiola di mortaio.
prima coppiola di mortaio... la quarta sventola approdò quasi esattamente sull'
automatica. montale, 15-483: così la storia / trascura gli epistemi per le
gli strumenti della eco in orchestra, con la sordina sul ponticello) c'è il
drappo, un panno, un telo, la chioma, ecc.); che
, 4-ii-495: dorme [amore] con la chioma d'oro, con le tempie
salvini, 45-7: chioma bionda, la molta disciolta, la piccola intrecciata, all'
chioma bionda, la molta disciolta, la piccola intrecciata, all'aure sventolante.
. d'annunzio, i-765: per la sacra via / vedrai su l'alto carro
movimenti rapidi, ripetuti e ritmati (la mano). arpino, i-575:
burattino nasuto. -compiuto agitando ripetutamente la mano (uncenno di saluto).
. arpino, 13-33: rispose con la mano a un paio di saluti sventolanti
-dimenato ritmicamente, fatto dondolare (la coda). f. f.
addosso, mentilo con ossequio guardingo e con la coda sventolante procurava di conciliarmene il patrocinio
dove le vacche colle gambe divaricate e la coda sventolante non mandavan giù l'erba
di guerra e sterminio, / con la sinistra sventola! fracchia, 246
in mano, strascicando le ciabatte sventolando la vestaglia, si affacciava a questo o
per il francobollo », le risposi sventolando la lettera. calvino, 2-25: con
. ne uscì una vespa arrabbiata, lui la cacciò via sventolando il tricorno.
detta cera, ella si rappiglia per la freddezza dell'acqua e del cavo.
sventolando e diguazzando il cavo, si vota la cera che è in mezzo del cavo
2. far ondeggiare o fluttuare la chioma, un vestito, un drappo
... / se non vedea la lacrima distinta / tra fresche rose e candidi
non giova no il crespone, / ché la brezza lo sventola, e i piombini
mi mostra gli anelli come se fosse la cosa più naturale del mondo.
. burchiello, no: se fortuna la mia vela sventola / mi farò la
fortuna la mia vela sventola / mi farò la minestra colla pentola. 3
3. rivoltare il grano sollevandolo con la pala e facendolo ricadere dall'alto,
da stran calore non sieno infetti, la qual cosa quando avvenisse, con la pala
, la qual cosa quando avvenisse, con la pala si rivolga a sventoli pe'granai
. a. cattaneo, ii-52: la falce della morte segherà le vite di
giunto di là. 4. agitare la mano nell'aria per salutare, per manifestare
beati qui lugent ». -scrollare la testa; scuotere la chioma. palazzeschi
. -scrollare la testa; scuotere la chioma. palazzeschi, 1-481: levando
. palazzeschi, 1-481: levando poi la testa, quanto il collo gliene permise
sventolandola verso l'alto, parve con tutta la dedizione volerla offrire al sole direttamente.
rapidamente un ventaglio, una ventola, la mano o un oggetto con analoga funzione,
barezzi, 1-431: pensano, col darsi la cola ai mustacci e sventolar quattro piume
e sventolar quattro piume, avere acquistato la nobiltà e 'l valore, essendo infami
distraeva cercando di capire cosa stesse facendo la zia. la intese accendere il fuoco
di capire cosa stesse facendo la zia. la intese accendere il fuoco, sventolare,
il fuoco, sventolare, e poi riempire la catinella e lavarsi la faccia.
e poi riempire la catinella e lavarsi la faccia. -intr. m.
aria grossa e puzzolente del pozzo e de la mina, così anco a questo medesimo
venti: / sventola amor fiamme, fiamme la madre sua. redi, 16-ii-57:
eroi sepolto frale / eterna splende di virtù la face. / passa il tempo,
face. / passa il tempo, e la sventola coll'ale, / e più bella
sventola coll'ale, / e più bella la rende e più vivace. deledda,
mal accesa luce, / spiccò, la strinse. -diffondere nell'aria un
campanilone bastona e sventola giù per tutta la valle la scampanata ululante che chiama alla
e sventola giù per tutta la valle la scampanata ululante che chiama alla messagrande.
moravia, 18-209: il sublimato nasconde la cultura, il desublimato la sciorina, la
sublimato nasconde la cultura, il desublimato la sciorina, la sventola.
la cultura, il desublimato la sciorina, la sventola. 10. manifestare
facoltà morale. carducci, iii-19-25: la vecchia casa feudale di brandeburgo rinfocava
vecchia casa feudale di brandeburgo rinfocava la vampa degli odi e delle cupidigie nazionali sventolandola
di gloria solo per voglia di sterminare la francia. 12. ant.
organo. bencivenni, 7-1 io: la sapienza il creò [il polmone] perché
per non avere a dar conto de la loro ignoranza, per non affannar le
magno volgar. [crusca]: quando la terra sarà sventolata ovvero soffiata dall'austro
, percioché o veramente si purgavano con la fiaccola e col solfo, o si lavavano
si sventola. palazzeschi, i-651: la signora, prendendo a sventolarsi ad ampio
sventolarsi ad ampio raggio, rispose con la più clamorosa risata. calvino, 2-31:
più clamorosa risata. calvino, 2-31: la ragazzina... prese un ventaglio
al crine, / che sventolava biondo ne la fronte. caro, 11-1436: insiememente
processione del io dicembre in oregina, la bandiera tricolore. pirandello, 8-127: smilzo
il signor aurelio s'avviava ogni giorno per la sua speciosa villeggiatura. moravia, i-285
insieme per servare intiera... la natura sua, farà grande resistenza a tal
diverse. giacosa, 161: la fiammella della lampada, accesa tutto giorno,
. linati, 9-217: dietro loro la coda della cometa schioccava sventolando nell'aria che
braccia tese, tra le foglie stretta / la via di casa con la lampadina /
stretta / la via di casa con la lampadina / che sventola alla svolta.
ideologico). mazzini, 77-234: la bandiera che porta scritto: 'libertà, indipendenza
] riuscì a far sventolare verso tutta la terra una bandiera sulla quale è scritto:
-agitato in segno di saluto (la mano). c. e.
quivi... piantò una bandiera, la quale sventolata dall'aria,..
, in quel polverìo di ammirazioni con la tosse, in quella baldoria di sventolati entusiasmi
letter. che fa ondeggiare e scomporre la chioma (il vento). rezzonico
, il vaghegiarsi stativi nello specchio con la beretta rossa in capo; secondo, la
la beretta rossa in capo; secondo, la sventolatura del ciambelotto fatta alle reni e
ciambelotto fatta alle reni e a tutta la forma delle mutande a braccia de'palafrenieri
ho, grazie al cielo, perso ancora la capacità di percepire, nello sventolìo delle
. montale, 1-120: così va la certezza d'un momento / con uno sventolio
del vento. comisso, iv-173: la macchina descrisse con dolcezza una curva in
bambini vestiti eleganti; sulle altre panche la solita gente varia; da ogni parte
c. e. gadda, 15-11: la ciurma... fu sempre e divertita
come giovedì adì 6 di novembre 1483 la bartolomea mia donna diede a monna agata,
dolce, 8-50: voleva andar per la sventraiuòla: ma ella non è femina
), agg. che incide profondamente la terra (l'aratura). bacchetti
aratura). bacchetti, 2-xix-464: la stirpe delle cicale oggi è diradata e
. l'organo sessuale maschile. la stampa [21-x-1991], 5: e
., i-145: feriolo sì mortalemente co la lanza che le passao l'arme e
nelle baionette. alvaro, 17-292: la sua trippa scendeva a toccare la sedia come
17-292: la sua trippa scendeva a toccare la sedia come se lo avessero sventrato.
arma o all'ordigno esplosivo che produce la ferita. fenoglio, 5-i-605: l'
per privarlo delle interiora e prepararlo per la vendita o per la cottura.
e prepararlo per la vendita o per la cottura. ramusio [oviedo],
comisso, v-89: le sorelle con la madre aiutavano a sventrare i polli.
. pavese, 5-33: mamma virgilia strappava la pelle ai conigli dopo averli sventrati.
pratolini, 6-37: era intento a schiacciare la cicca nel rimasuglio del caffè; la
la cicca nel rimasuglio del caffè; la pigiava e sventrava col cucchiaino.
, 5-104: con un coltello gli sventravano la più bella zucca del campo. bacchetti
monelli, i-101: cominciano a grattare la roccia coi picconi, aforarla con i pistoletti
una città, una casa. demolire la parte malsana, infetta... vogliono
piani regolatori. 5. perforare la terra per estrarre minerali. -anche assol
, iii-574: quelle lezioni che mi sventrano la giornata, mi annoiano orribilmente.
: il fiume rasenta il paese e sventra la campagna. 8. mangiare con
che animelle. 9. emettere la voce con tono profondo e baritonale.
. faldella, ii-2-42: poi arriva la moglie, ed ha la penna ancora
: poi arriva la moglie, ed ha la penna ancora più tagliente per isventrare i
. 12. intr. con la particella pronom. ferirsi gravemente al ventre
al ventre. marinetti, 2-iii-88: la morte del mio amico simon parigino sventratosi
. passeroni, iii-156: nel far la tela sua sì rara e nota, /
a risecchire sui rami, arrossa la polpa del popone. alvaro, 17-128:
pasolini, 5-111: pedalavano allegri, per la strada di campagna, con le siepi
montagna). pirandello, 7-105: la ricchezza nostra... se ne va
terreno). pavese, 10-71: la poca dolcezza / della terra sventrata che
volponi, 2-393: uno snack-bar sventrato per la strada da una luce sanguinosa.
moneti, 2-40: essendo poi, dopo la sua gravidanza, al fine sventrata,
bello di fama e di sventura / baciò la sua petrosa itaca ulisse. manzoni,
ulisse. manzoni, ii-1-530: te collocò la pro- vida / sventura in fra gli
sventura. n. ginzburg, ii-582: la sventura, la malattia, la pazzia
. ginzburg, ii-582: la sventura, la malattia, la pazzia, la morte
: la sventura, la malattia, la pazzia, la morte, sono offese orrende
, la malattia, la pazzia, la morte, sono offese orrende contro la felicità
, la morte, sono offese orrende contro la felicità. -come personificazione o come essere
essere mitologico. foscolo, vli-157: la sventura è la figliuola primogenita di giove
foscolo, vli-157: la sventura è la figliuola primogenita di giove, mandata sulla
sulla terra ad istituire con dolcissimi affanni la virtù e a punire inesorabilmente la follia e
affanni la virtù e a punire inesorabilmente la follia e la superbia degli uomini.
virtù e a punire inesorabilmente la follia e la superbia degli uomini. -influsso
fruga. ottimo, ii-243: naturalmente la serpe è inimica dello uomo. dice
sfavorevole che rovina totalmente una persona o la danneggia gravemente nei beni, negli affetti
, 5-3 (1-iv-467): in tutta la notte di sospirar né di piagnere la
la notte di sospirar né di piagnere la sua sventura e quella di pietro..
nessuna sventura lo aveva fatto soffrire quanto la morte di lei. -come esclamazione di
indugiar l'empia masnada / a far la preda delicata e bella, / ed (
e chi mai potrà intendere quello che la divina provvidenza ci ha fatto ai grazia.
posso sventurato / poi che d'amor la gran percossa sento! erizzo, 114:
non disse allora, / ch'ei se la strinse al vecchio sen rugoso. borgese
figlio mio sventurato! te lo diceva la mamma tua di non ti perdere con le
un giorno osò rivolgerle il discorso. la sventurata rispose. de roberto, 766:
pulci, vi-35: io nacqui come la lepre e altri animali più sventurati,
sventurata. -misero, infelice (la condizione o il destino di una persona
di mentana. leoni, no: la guerra fu sventurata. -con valore
valore attenuato: avverso, sfavorevole. la menzogna o alla reticenza anche contro la nostra
la menzogna o alla reticenza anche contro la nostra volontà. -che è stato
, 2-7 (1-iv-174): constanzio con la donna, che la sua sventurata bellezza
: constanzio con la donna, che la sua sventurata bellezza piangea, si sollazzò.
quella repubblica. cavour, i-52: sinora la nazione francese non si è commossa
nazione. -infausto, avverso (la sorte, un pronostico), che
, 1-282: ahi sventurato! grida / la turba per pietà del fanciulletto.
più trova di can farsi lupi / la maladetta e sventurata fossa. 4
, i-516: ben è tanto dogliosa / la mia vita, che morte / apellare
oimè lasso, / quanto è sorda la morte a chi la chiama...
quanto è sorda la morte a chi la chiama...? 2
sbornia ogni sventurosa avventura sessuale deve avere la sua celebrazione fra i cupi echi medicei
avendo altro l'infelice in che riporre la svenuta donna, vuotò la cassa nella quale
in che riporre la svenuta donna, vuotò la cassa nella quale si conservavano i pannilini
suoi e dei compagni e ivi entro la chiuse. chiari, 2-ii-153: poco mancò
, 4-25: entrando nella sua stanza con la nonna a portarle la colazione, la
sua stanza con la nonna a portarle la colazione, la trovammo per terra svenuta.
la nonna a portarle la colazione, la trovammo per terra svenuta. -sostant.
-venuto meno (il vigore, la forza). d. bartoli,
. 3. inaridite, brullo (la terra); che ha perso colore e
fiore). lancellotti, 303: la terra 1800 anni sono... era
stile). cesarotti, 1-i-322: la fredda uniformità, il platonismo affettato,
logoro e svenuto dal soverchio uso, perdé la freschezza e la grazia. sverdiménto
soverchio uso, perdé la freschezza e la grazia. sverdiménto, sm. lo
da voi prendon il costume / sverdiscono la fronte e fansi amare. 3
. pascarella, 2-233: è la 'biguà silva virgen'! da poco sverginata,
i-70: lussuria prima è semplice fornicazione; la seconda è stupro, ch'è inlicito
, 25-13: il cavallo era soltanto la causa indiretta del suo sverginamento. in
battesimo una giovane in sabato santo e poi la notte seguente sì la sverginò. ottimo
santo e poi la notte seguente sì la sverginò. ottimo, i-80: quivi [
, i-80: quivi [achille] sverginò la monaca deidamia, figliuola di licomede,
sia di questi bramini e fallo dormire la prima notte con la moglie sua, acciò
e fallo dormire la prima notte con la moglie sua, acciò che la svirgene
notte con la moglie sua, acciò che la svirgene. sassetti, 7-423: altri
. dossi, 1-ii-543: per 500 lire la lasciò sverginare dal principe., di
ramore, entrando dentro di lei come dentro la mia vita stessa. -per
2. figur. usare per la prima volta; inaugurare. aretino,
medesimo volle sverginargli. -aprire la corrispondenza altrui. guarini, 1-349:
leggerle. 3. intr. con la particella pronom. avere il primo rapporto
e combatte. 5. compiere la prima esperienza in una determinata attività.
), agg. che ha perso la verginità, declorato (anche in modo violento
violento). simintendi, 2-201: la quale sverginata... dallo iddio febo
. giuliani, i-407: per la sverzatura (svergitura), quand'è il
2-4-543: si disperarono affatto di vincerne la costanza, né colla pena dello svergognamento,
carne sono manifeste,... la fornicazione, l'adulterio, la sozzura,
. la fornicazione, l'adulterio, la sozzura, la svergognanza. s
fornicazione, l'adulterio, la sozzura, la svergognanza. s. agostino volgar
, 2-2 (i-673): lo a la presenza di tutti lo svergognerò e gli
, 3-207: voglio svergognare lui e la santuzza davanti a tutto il paese, quando
d'annunzio, v-3-424: le cortigiane la circondano, la svergognano; le ricordano
, v-3-424: le cortigiane la circondano, la svergognano; le ricordano i luoghi ove
svergognano; le ricordano i luoghi ove la videro, ove la incontrarono,
ricordano i luoghi ove la videro, ove la incontrarono, le
aminta, 789: tu prima svergognasti / la nobiltà d'amor. amenta, 1
amenta, 1 -diai:. hanno svergognato la patria. settembrini, vii-97: i
-disonorare qualcuno, in partic. la propria famiglia, tenendo comportamenti riprovevoli;
, fare sbeffar il zio, vituperar la sorella e svergognar la casa, eh?
zio, vituperar la sorella e svergognar la casa, eh? g. c.
io ho una sorella chiamata fudasia, la quale essendo divenuta meretrice tutto el nostro
7-338: se'tu chiaro abbastanza che la fanciulla fu svergognata? niccolini, 1-215:
1-215: diede il sacco a tutta la città e la maggior parte di essa ridusse
il sacco a tutta la città e la maggior parte di essa ridusse in mucchi di
: tu, o cleodemo, non isvergognasti la moglie di sostrato tuo discepolo?
? 3. intr. con la particella pronom. perdere la dignità o
intr. con la particella pronom. perdere la dignità o il buon nome; screditarsi
volentieri gridato, ma temeva svergognarsi con la vecchia. a. f. doni,
a ridere e schemivaio e guardavalo per la faccia. e allora il cavallo tutto
senza rispetto per l'onestà o per la dignità. cavalca, 19-208:
... isvergognatamente insuperbendo, ho disprezzato la tua maestade. pellico, 4-223:
, era poi disposto a vendicare con la violenza qualunque mancanza di rispetto verso una
, 1-1-60: pazzamente e svergognatamente scherniscono la religione cristiana. 3. volgarmente,
scalvini, 1-391: nel cimitero dietro la chiesa una lapide mentisce svergognatamente ai fedeli
volgar. [tommaseo]: a riprovare la nostra isvergo- gnatezza, è qui recato
solito comanda di nascondere. e allora è la volta degli uomini di deridere le donne
. sbregognato). che ha perduto la stima altrui; che è ritenuto privo
dalla stessa viltà svergognato, spregava ansiosamente la prece. -divenuto pessimo a causa di
]: le vendette legali sono continue, la pubblica cosa affidata a persone di fama
rimbambita. d'annunzio, v-1-655: la statua del giovine vincitore imperitura è uscita.
dall'arte dell'uomo che vide svergognata la sua città, la libertà spenta nel
uomo che vide svergognata la sua città, la libertà spenta nel vomito della crapula.
poeti. 2. costretto con la forza o convinto anche con pressanti lusinghe
. erizzo, 143: eufemia, la quale aveva euraclio nel bagno lasciata,
fuori delle finestre. verga, i-208: la povera madre di peppa dovette..
augura di vedere... svergognata la petulanza di costoro dal muratoriano sapere. vìani
di obbrobrio. aretino, v-1-585: la malizia, la qual suole vituperare e non
aretino, v-1-585: la malizia, la qual suole vituperare e non essaltare l'
l'altrui fatiche, si rimane isvergognata da la bontà che mosse le cortesia del vostro
le cortesia del vostro intelletto grande ad onorare la indegnità del mio ingegno piccolo.
delle vergini de li ariani paterini, la più svergognata de l'altre, salìo
ti vale con tanta prudenza aver retto la casa tua, se in un sol punto
: le gazzette ufficiali e più di tutte la svergognatissima di venezia s'affaticano a ingannar
magno volgar.], 1-6: la svergognata pertinacia nostra. s. agostino
garrimento svergognatissimo. cesari, 1-1-172: la svergognata disonestà della moda corrente, che
disonestà della moda corrente, che è la divisa delle mondane sfacciate. guerrazzi, 6-668
bacchetti, 13-712: mi sentivo fumar la rabbia per quella svergognata disubbidienza.
caterina da siena, v-144: oh isvergognata la vita nostra, che non cognosciamo ancora
. bacchetti, 2-xxiii-453: essa [la guerra] dovrebbe rendere, quelli che
guerra] dovrebbe rendere, quelli che la fanno, più cauti... e
sua moda. moravia, iv-62: la vide turbarsi e, quel che fu peggio
non mentirono tu fosti, clodia, la più svergognata e perfidafemmina di roma. moravia
moglie ogni sera per tre anni con la scusa di andare alla monda delle mandorle
degli anni andati? morante, i-12: la defunta proprietaria e arredatrice di questo alloggio
arredatrice di questo alloggio non sembra darsi la pena di nascondere, ma ostentare, piuttosto
di nascondere, ma ostentare, piuttosto, la propria vita svergognata. -sconcio
sulla rapita e svergongniata tela / chi sie la vecchia e quel ch'ella presenti.
sm. che disonora un'istituzione o la carica esercitata. f.
spudoratamente. cavalca, 20-633: la sua impunita lussuria a tanto l'ha condotto
che v'era venuto per medicare e per la salute del corpo, e poi cominciò
marinetti, 1-114: 'svergolamento': manovra con la quale si inclina o si raddrizza lateralmente
marinetti, 1-114: 'svergolare': eseguire la manovra dello svergolamento. 2
. 4. intr. con la particella pronom. subire la deformazione dello
intr. con la particella pronom. subire la deformazione dello svergolamento (uno strumento,
. c. borrelli [« la stampa », 23-iv-1986], 4:
. cucciolo, dai parassiti intestinali attraverso la somministrazione di medicamenti. = comp
tic. cucciolo). la stampa-tuttoaffari [7-iii-1999], 39: setter
xviii-39: nell'anno successivo si ripetè la lunghezza del verno, e bisognò fare acquisto
, sm. lo svernare, il trascorrere la stagione invernale in determinati luoghi per lo
svernare. g. martinat [« la stampa », n-ii-1986], 3:
airone [3-vii-1981], xviii: dopo la chiusura dell'attività venatoria, il numero
progressivamente. g. bologna [« la stampa », i8-xi-iq8i], ii:
e letter. che canta per annunciare la fine della stagione invernale (un uccello
svernare1, intr. anche con la particella pronom. (svèmo).
meglio sopportare le avversità di stagione, la rigidezza del clima (un esercito,
. b. davanzati, ii-151: la legion terza fu messa in capua a svernare
avea di svernare. cattaneo, iii-3-26: la divisione palombini, ridotta a tremila combattenti
incomodi e di pericoli. -sospendere la navigazione e le campagne navali durante l'
le navi... svernano aspettando la state. p. ragazzoni, lii-6-479: