, na consumata la roba, ha logorata la sanità, si è abbreviati gli anni
, iii-502: palesa [il lucignolo] la sua importanza non può essere operato organicamente
consegue). moravia, 22-191: la malattia dei palestinesi si chiama sradicamento.
meridiana del signor frissi. era questa la ricchezza di federigo? questa, o
poco di più. eco, 5-83: la concreta disposizione che viene costantemente data all'
e nella superficie della terra ed ha la fronde continova e molto spessa,.
, 72: i periti agricoltori, la natura secondando,... le spine
fecero sradicare. muratori, 7-i-380: applicossi la gente ad arginare gli sregolati fiumi,
. pavese, 3-195: a quest'ora la piena dei fiumi ha cominciato a sradicare
c. e. gadda, 6-261: la tirò verso l'uscio. il fara accennò
grande smania, in partic. per la lontananza della persona amata. niccolò
rosso, 176-7: tu me menasti ne la fonte chiara / lasandomi saciar solo una
l'autunno, giacché è ormai finita la primavera. = agg. verb.
pianta). roseo, iii-143: la natura ha provisto che [le piante di
com- prendevasi che non aveva altro fine la regina se non distinguervi affatto ogni reliquia
religione cattolica. foscolo, vi-78: la superstizione non isradicata dalla costituzione comincia a
è venuto a trovare né a condividerne la mentalità e i costumi; che non
non ha o rifiuta di avere legami con la società in cui vive e non ne
universitario. sbarbaro, 1-71: che fu la mia gioventù se non questo disancorato vagabondare
e miserabile, tomo a vedermi traversare la campagna. -sostant. bacchetti,
eran venute [a roma] a infoltire la moltitudine cittadina di vecchia e nuova data
e nuova data. alvaro, 19-30: la letteratura dell'ottocento non sarebbe che una
'sradicati'il sottoproletariato romano ha infatti perso la sua 'cultura', nei cui schemi egli
da zucchero dal terreno, facilitandone così la successiva raccolta con le mani.
= nome d'agente da sradicare-, la prima attestazione, secondo bergantini, è
dalla croce, v-32: quando si vegga la sradicazione difficile..., non
se qualche infirmità sarà generata nel corpo per la causa ch'è del dente, giovarà
io non so più come distinguere tra la follia e la saviezza. fenoglio, 5-i-
più come distinguere tra la follia e la saviezza. fenoglio, 5-i- 1747:
per aver diritto di sragionare, videro la mala prova dei loro tentativi e si misero
io cito me stesso... per la onesta speranza di non parere affatto quello
, 2-171: l'ignoranza di tutto e la troppo tenera 'sragione'di voi novizio,
questi passaggi è un denominatore comune: la quantità e la qualità ai spazio di
è un denominatore comune: la quantità e la qualità ai spazio di cui dispone l'
soggettività e di questo corpo, attraverso la ragione e la sragione, la salute
di questo corpo, attraverso la ragione e la sragione, la salute e la malattia
attraverso la ragione e la sragione, la salute e la malattia, la verità e
e la sragione, la salute e la malattia, la verità e l'errore.
, la salute e la malattia, la verità e l'errore. 2.
che cercare di espiare per aver preferito la concreta razionalità dell'egoismo alle astratte e
lungi dallo spiegare il mondo morale, la libertà lo rende impossibile: per renderci virtuosi
basaglia, 1-ii-414: assumendo su di sé la responsabilità della sragione, la ragione -in
di sé la responsabilità della sragione, la ragione -in questo atto umanitario e scientifico
col punire l'individuo intero, attraverso la punizione dell'intero suo comportamento.
nella facoltà di spendere ed ebbi per la prima volta una piccola mensualità fissatami dal
sragnare, tr. ant. togliere la ragna dal paretaio. gircudi cinzio
iii-9-67: battendo i dumi sragna / tesa la rete, uccellatore ingordo, / perch'
, / perch'uscendo dei vepri, ne la ragna, / pensando di fuggire,
, perciocché nel rifar i rami nuovi gitterà la virtù che gittava nei nodi.
dopo le fatidiche cinque prove di spaccatura con la scure, di taglio con motosega,
a sua voglia mi fosse partito, la nvarebbe sredato. = comp. dal
. m. cassi [« la stampa », 20-xi-1986], 16:
avevano abbandonata o tenuto in poco conto la religione, in vedere tanti divorzi e
sregolamento di costumi, cominciavano a riconoscerne la necessità lambruschini, 2-423: forse le passioni
assoluto mediante lo sregolamento dei sensi e la sublimazione creatrice. -sconvolgimento, pervertimento
uomo per lo sregolamento degli umori, per la ferocia degli spiriti accesi e per altre
cagioni. a. oliviero [« la stampa », 1-vi-1983], i:
: col progresso del tempo, singolarmente la musica teatrale... si rese viziosa
: il lusso, l'ambizione, la sregolatezza non potranno mai presso gli svizzeri
l'abisso in cui era caduto per la sua sregolatezza, io mi vidi perduta.
sinisgalli, 6-53: valéry volle costringere la sregolatezza di leonardo a un metodo.
atto, condotta, situazione che eccede la norma morale, il costume sociale, le
costume sociale, le abitudini personali, la legalità o quanto è stabilito o pattuito.
sregolatezze. chiari, ii-112: essendo io la cagione delle sregolatezze di madamigella, a
causa. piovene, 158: la sua vita [di lorenzo] per qualche
di sregolatezze ignorate. calvino, 1-304: la sregolatezza della notte mi si ripresentava con
chi regola e sregola ogni cosa è la camera del lavoro. 3.
del lavoro. 3. compromettere la capacità di giudizio; turbare la lucidità
. compromettere la capacità di giudizio; turbare la lucidità mentale. capriata, 1142
sregola, poi sopraffà l'intelligenza onde la vita ne viene scemata. -corrompere
di vita. baldinucci, 9-v-107: la conversazione di questo jacone, conciossiacosaché fosse
balbettai, sregolai il mio passo, sbottonai la mia giacca, stracciai ogni orario,
mia giacca, stracciai ogni orario, scombussolai la mia vita. 5. intr
. 5. intr. con la particella pronom. deviare da una norma
. 5. antonino, 2-162: la sensualità, la quale ha cominciato a
. antonino, 2-162: la sensualità, la quale ha cominciato a sregolarsi e aprire
. d. battoli, 30-207: la tempesta per sì strano modo si sregola
sregolatamente. giunta a conoscenza di teodoro la nostra passione, non volendo dare per
magalotti, 21-14: aggiustar in modo la dose dell'acquarzente che non isvarino sregolatamente
dose dell'acquarzente che non isvarino sregolatamente la loro operazione. 3. in
parti e da una assai più lunga, la quale sregolatezza apparisce in quelle basiliche che
era già cominciata, e vi trovò la soluzione alle difficoltà che la vita presentava ad
vi trovò la soluzione alle difficoltà che la vita presentava ad un uomo colpevolmente disoccupato
eccentrico, trasgressivo (un artista, la sua creatività, l'immaginazione).
henri matisse è un costruttore alquanto sregolato, la cui natura appena si potrebbe definire e
di cicerone, ed ha tutta tutta la sua vita sregolata e dissoluta contro ogni
modo, di affermare come a voce alta la propria situazione libera, sregolata, anticonformista
scandalo e mal esempio nel popolo, la rovina e desolazione del regno e della religione
dicono vero. muratori, 7-iv-508: la via più spedita e comprovata dalla sperienza
tanti sregolati movimenti fu quella di mutar la forma del governo e di trasferire in un
scelta e nomina fatta dal clero di tutta la diocesi, volle la civiltà odierna che
clero di tutta la diocesi, volle la civiltà odierna che fosse preferito il secondo.
stesso orrore per il chiostro, per la regola, per l'ubbidienza, scoppiava in
tutto opposto. allora, non solo sopportava la svagatezza clamorosa delle sue allieve, ma
1-218: costoro faceano alcuni gesti sregolati con la bocca, gonfiando le guance.
e romagna. muratori, 7-i-380: applicossi la gente ad arginare gli sregolati fiumi,
agli interventi dell'uomo; selvaggio (la vegetazione). cantù, 2-4:
artifizi dell'uomo. oriani, x-4-4: la vegetazione- sregolata ai una natura che l'
le mandai coll'altra mia parimenti per la posta, non mi fa meraviglia, non
e dalle vicendevoli uccisioni, per caippare la vita corsero a chiedere riparo in quelle terre
e castroni, chiamati 'da'o 'per la sterta'. = probabilmente deriv. da
lo stupore apoplettico e quello che precede la morte. l. ferrio, 2-815:
de marchi, iii-1-362: il conte esaminò la sterza [della carrozza] per una
lo sterzo nei veicoli stradali per mutare la direzione di marcia. -in senso generico
sinistra. algarotti, 1-viii-39: la ragione perché le ruote dinanzi so- glionsi
talmente col peso dei corpi a sinistra che la regola quasi costante era il ribaltamento.
albergo principale. 2. modificare la propria direzione di marcia (un veicolo)
puole passare il segone, per dargli la strada si piglia lo sterzo; si dice
castagneti, e abbiamo già cominciato lungo la strada di san bernardino. cassola, 2-147
media, in cui intendevano restar determinata la rata della prestanza da pagarsi da ciascheduno.
. 5. intr. con la particella pronom. organizzarsi distribuendo opportunamente il
: ti raddrizzan essi d'una buona sterzata la barca che sbandava. c. e
, 2-29: grazie ad una decisa sterzata la chiesa delle scomuniche diventava la chiesa del
decisa sterzata la chiesa delle scomuniche diventava la chiesa del dialogo. -brusco cambiamento di
di questa sterzata: vedremo cioè come la nascita di una tradizione tecnica della 'lingua
.. quello di non far languire la discussione e di guidarla con abili sterzate verso
eseguito in modo regolare, per ottenere la disposizione a quinconce degli alberi.
'a suo tempo mi renderà molto bene la mia sterzata'. = deriv. da
in detti solchi sterzatamente le bucchette con la vanga. = comp. di sterzato2
puole passare il segone, per dargli la strada si piglia lo sterzo; si dice
eseguita sullo sterzo, volta a cambiare la direzione di marcia di un veicolo.
boschi] il secondo o terzo anno dopo la tagliatura. -in senso concreto:
, iv-324: intendo per macchia bassa la sterzatura regolare del ceduo e di tutte quelle
cocchiere. forteguerri, vii-30-24: per la via che da lion si viene / son
ruote direttrici di un veicolo per cambiare la direzione di marcia; negli autoveicoli è formato
e che comanda direttamente una leva per la rotazione di una ruota e, tramite
rotazione di una ruota e, tramite la barra d'accoppiamento, anche dell'altra.
rimpicciolito, ingrossato il basso del corpo, la mano sinistra enorme su la guida dello
corpo, la mano sinistra enorme su la guida dello sterzo. 2.
3. dispositivo che consente di cambiare la direzione di marcia delle carrozze e di
. carena, 2-208: 'sterzo'è la parte anteriore e girevole del carro della
: 'sterzo': rotino posto orizontalmente sopra la sala anteriore delle carrozze, de'carri
voi anelerete nello sterzo col signor filippo e la signora giacinta. foscolo, v-160:
di fabbrica, 6: si incontrano così la 'scocca'..., lo '
molto fìtto di un albero che richiede la potatura. giuliani, i-116: i
puole passare il segone, per dargli la strada si piglia lo sterzo; si dice
i-108: nel cielo, che azzurreggia oltre la stesa dei rami e della ramaglia fine
di carta. gargiollo, 178: la stesa della tela tra i licci e 'l
e dal estro in modo che tagliassero la strada con linee parallele e dirette
, 49: un lucido verde / è la stesa del mare / che lontano si
conservare con le barche armate e con la gente del paese. -estensione della
acque marine. leti, 5-v-663: la stesa dell'acqua è molto più ampia che
quello che per se stesso, per la stessa scrittura e stesa delle parole restava
sapete che cento sterline non mi costano che la stesa d'una ricetta? g.
ricetta? g. contini, 25-59: la stesa testuale si screzia... di
sia di maggior stesa di quella fu mai la potestà della romana republica.
corre e ricorre con mente irrequieta tutta la stesa de'suoi pensieri, appena..
'sereni'i lavoratori dovettero 'scarpinare per la lunga stesa'. 10. stecca
nel disporre un carico ripartito su tutta la struttura. 12. locuz. -a
io registrerei a occhi chiusi nel vocabolano! la nostra maniera dice più che a stesa
con nuovi princìpi e nuovo metodo cose la maggior parte non più udite, come
scrittore sì famoso niuno abbia scritta stesamente la vita! tommaseo, lxxix-i-141: rispondo ora
. porta stesicora: che si trova presso la tomba del poeta stesicoro (vii-vi sec
), a catania, dove secondo la tradizione sarebbe morto. g.
2-3-51: fu sepolto... avanti la porta del suo nome chiamata stesicora
su una superficie; disposto in tutta la lunghezza. -in partic.: collocato
gli arazzi. pea, 7-637: la catena d'oro stesa a festone sulla pancia
, ben teso (un tessuto, la pelle, il cuoio di uno strumento musicale
musicale). ottimo, ii-434: la sazietade empie e però fa la buccia stesa
ii-434: la sazietade empie e però fa la buccia stesa, onde non paiono tossa
paiono tossa. desideri, lxii-2-vi-180: stirando la loro lingua fuori della bocca e inchiodandola
bocca e inchiodandola per diverse parti, la rendono stesa e stirata come si farebbe alla
: il tempiale serve a tener bene stesa la tela. -che non è rilasciato ma
-che non è rilasciato ma teso a scoccare la freccia (un arco).
). leandreide, i-5-18: con la faretra sua e con l'arco isteso,
pugno o con le dita ripiegate (la mano o anche il piede); poggiato
.. per tradizione apostolica benedicendosi con la mano stesa si fa il segno della
i piedi,... tenendo la mano stesa ed il gomito alquanto piegato e
verso il cielo. poerio, 3-103: la invisibile tua mano / l'uomo afferra
sopra di quella et alzando dipoi così steso la testa. marchetti, 5-276: a
il terreno. mazzini, 39-156: la vittima era allora stesa a terra e col
aver fatto tanta offesa / piangerete in su la spoglia / l'amor vostro e la
la spoglia / l'amor vostro e la sua doglia. imbriani, 2-246: ti
stesa sul feretro, deledda, i-914: la figura del suo paulo...
maledetto, e appesa al muro con la sottana e stesa senza respiro sul letto.
croce (cristo). pietro maria la ferrara, lvi-12: il mio dio per
e come sode basi / appoggiate a la terra invidiosa, / su 'l suo
braccia stese e tanto alungate in su la croce, può pigliare essi ligami e
lor copre con l'ombra, e la mia spada all'innocenza è schermo.
è schermo. giuliani, i-456: la madonna avea un braccio steso e coll'altro
: di molte, varie forme / calcan la terra diversi animali: / questi con
coipo enorme / spazzan strisciando col petto la polve, /... / quei
. pendevano equalemente per lo mezo de la testa soa stisi dericti senza nulla destorsione
: li dicti arabi... hanno la voce sua feminile, et hanno li
, 486: finse di chinarsi, mettendo la ma
'casi ghi capelli stesi gli ingombravano la fronte, le tempie e la nuca della
gli ingombravano la fronte, le tempie e la nuca della nostra città che i fuochi di
al lodevolissimo suo desiderio d'illustrare la propria patria. che vi sorge,
un -chiaro, piano (lo stile, la forma espositiva). 9.
t. contanni, lii-15-261: la città di fiorenza è... posta
, e, se noi soffre / la natura del luogo e sotto steso / v'
-figur. esteso, diffuso (la fede cristiana). avisi del giapone
in continovo fervore, bramando vedere stesa pertutto la legge di dio. -privo di
g. giustiniani, lxxx-3-1056: tiene la mira al confin con turchi come più
onofri, 12-120: ininterrotta / è la presenza d'oro che trasogna / sé
non andava ad un'ora ch'ella [la nave] sarebbe in fascio.
-che grava, che incombe (la nebbia, l'afa). faldella
. d. frescobaldi, i-35: la speranza vede scapigliata / sopra '1 disio
vivere, sotto l'ali dell'angiolo, la vita serena della famiglia, ha un'
stesi di fronde. -imbandito (la mensa). -anche in un contesto
porci stese. -intero (la paga, il soldo). sercambi
: processo sanza fallo, / dov'era la sentenza tutta stesa. l. salviati
ghislanzoni, 8-53: il giornalista, levando la faccia dal foglio, rispose che il
mar grande di taranto sono usati per la coltura delle ostriche. dizionario di marina
tiene steso. 3. raccolto (la biancheria posta ad asciugare). tommaseo
ugolini, 195: 'istessamente', avendo la stessa indole che 'medesimamente'e potendo alcuna
ortes, 1-73: il regno, la repubblica, il sacerdozio, l'impero da
stèssere1, tr. (per la coniug.: cfr. tessere).
fu all'antica penelope agevole lo stessere la poco innanzi tessuta tela. mamiani, 8-56
, / c'hanno rughiate in falso la carola, / da poi che t mio
/ vedea su madre, poi sentìa la voce / del banditore: apriva al suo
stessere. 6. intr. con la particella pronom. sciogliersi, sfilacciarsi (
stèssare), tr. (per la coniug.: cfr. tessere).
rettor., 14-8: me lungamente pensante la ragione stessa mi mena in questa fermissima
l'ambascia. aretino, 18-234: la molestia de le continue lettere, de le
1-12: non solamente ritorcono i mortali la colpa delle lor azzioni alla fortuna e
: quell'istesso giorno fu a baciar la mano di sua maestà un ambasciatore di tartari
: il mio palpito stesso / e la rapidità dei lampi / si confusero allora.
sue vestigie osserva / chealtro non è che la gelosia stessa, / ancorché d'altro nome
da loro odiate più non esistono. la stessa firenze ha ceduto alla meravigliosa famiglia dei
ii-59: uomo non solamente buono, ma la stessa bontà! varchi, 18-2-387:
18-2-387: era non pur gentile, ma la gentilezza stessa. 5. in
piacevole in governare le mie possessioni, la mia cosa io stessi, e ricormi
uccide morte, com'è tosto / no la si prende co le sue man'istesso
solo sono virtuosi, i quali, seguitando la divina stessa cosa con diversi nomi. dottori
casti, iii-264: nello stesso anno 1779 la russia conchiuse la do che causa e
: nello stesso anno 1779 la russia conchiuse la do che causa e questione sono materia
. idem, neutralità armata colla danimarca e la svezia per proteggere rettor., 125-12
o più discordino inil loro commercio contro la prepotenza inglese, che voleva imtra se
convenne / leva'il capo a proferer tornata la primavera, tornato s. giuseppe colla stessa
non vengono mai ripetute le stesse tonalità, la stessa dimesso. sacchetti, x-166-8
18-2 (69): allora dico che la de amicis, i-328: ho
5. bernardino da siena, 116: la mutato, immutabile. terza prudenzia si
, 5-62: non pensassi / che con la stessa forma i con altra persona,
abbia di sanctis, 9-218: questa è la forma del prati, il quale non va
proverbia super natura feminarum, xxxv-i-531: de la enpe -che vale ugualmente;
vero ve dico, / / la benedizion sarà la stessa / per me,
, / / la benedizion sarà la stessa / per me, se mi sia
(di persone o di cose): la medesima persona, la medesvillaneggiate ora quegli
di cose): la medesima persona, la medesvillaneggiate ora quegli stessi che levaste a
sima cosa; il medesimo comportamento, la medesima gobetti, 1-i-643: quelli
patrizi, 2-104: non ha difficoltà che la filautia e quel primo 7.
e quel primo 7. sottolinea la ripetizione di un termine già enunamore di
il caso, farebbe lo stesso. la prima successiva convocazione del consiglio comunale si carducci
è a dire de'due sonetti verifica la consegna de'registri della riscossione, e quando
e quando non di gervasio ricobaldo, che la prima volta pubblicati sieguono emergano osservazioni in
. gozzano, ii-184: ha diciassett'anni la nonna! carlotta quasi lo stesso
mento ulteriore. 8. introduce la menzione di un termine, di un ele-
in minor numero, costavano lo con la detta penna, di poi si piglia i
, si adopera lo inchiostro puro stesso. la precedente, in una nuova situazione drammatica o
persone o per più co, in cui la tradizione ellenica riconosceva il princicircostanze; che
7-690: non facevi delle donne anche tu la stessissi vese, 40:
in un momento passa e restare la stessa. da così a così
stessa. da così a così la bella 'mademoiselle'delle due stanze dabbasso?
lo stesso soggetto. piovene, 7-442: la forza prindezze la propria personalità.
piovene, 7-442: la forza prindezze la propria personalità. cipale della francia.
sussurrava. « sii tu stesin tutte la stessa, con differenza non di qualità ma
, finalmente! colpisci, esplodi, è la tua ora! » costituisce la vera
è la tua ora! » costituisce la vera unità nazionale. -essere tutti gli stessi
essi [i poeti], per fuggir la sazietà et renza, va bene ugualmente.
parola si replicasse, cercan di nominar quella la legge toma allo stesso che rimandarla all'anno
car ducci, ii-9-132: la cura di soprawegliare quella scoperta e di
dicea: « se questa donna sapesse la mia condizione, io non credo che cosi
condizione, io non credo che cosi gabbasse la mia persona ». saba, 4-57
per sé. cavour, v-226: la proposizione in se stessa non vedo motivo
, lasciata a se stessa, per ora la sardegna non potrebbe sopperire a questo bisogno
, il qual sentito, / s'aprì la porta nello stesso punto.
da quel momento l'aria non fu più la stessa; cercò l'elica, cercò
-nell'essenza. tasso, 11-ii-32: la materia prima, la quale non ha alcuno
tasso, 11-ii-32: la materia prima, la quale non ha alcuno atto, non
per sé. pellico, 2-89: la tessitura m'è venuta facile e semplicissima,
spy ferute, montao accavallo e trasìo a la vattaglia. = dal lat.
lat. iste ipse, istum ipsum attraverso la forma ant. istesso (v.
. istesso (v.); la forma stessi (sing.) è rifatta
delle opere loro. soldati, 2-122: la stesura della tesi, prima di quell'
il figlio cesareo si trovavano a benevento per la stesura di un rogito.
un testo. bonghi, 1-93: la 'logica'del rosmini, opera degna di chi
. e. gadda, 7-113: per la edizione garzanti il giallo del 1946 è
nel 1505 giam- bellino firma e data la 'pala di san zaccaria', una grande composizione
in civiltà delle macchine, 64]: la limpida stesura dei piani di behrens e
limpida stesura dei piani di behrens e la libera, audacissima articolazione di masse di
forza della stesura scopre il farsetto e la gonna. = nome d'azione da
= nome d'azione da stendere, attraverso la forma del pari, pass, steso
da arteria (v.); la var. è fatta risalire dal d.
e al + ia 'sangue'; la var. è fatta risalire dal d.
da endoscopio (v.); la var. è fatta risalire dal d.
stetòfono, sm. medie. strumento per la trasmissione e l'amplificazione dei rumori toracici
d. e. i. la fa risalire al sec. xix.
sm. medie. apparecchio per misurare la curvatura del torace. = voce dotta
; il d. e. i. la fa risalire al sec. xix.
; il d. e. i. la fa risalire al sec. xix.
stetòmetro, sm. medie. apparecchio per la misurazione delle dimensioni e dei movimenti toracici
, nella sala dei controlli, c'è la lettrice saldata alla poltrona per i polsi
polsi, coi manometri di pressione e la cintura stetoscopica. = deriv.
imposta. sanudo, xxxix-15: la serenità del principe nostro ferdinando fece fare
nostro ferdinando fece fare una dieta in la quale fi fu per li omeni del
, cui fu dedicata da hemandez, che la scoprì in messico nel 1593.
: il prete doloroso, levato di su la botte, ne fu menato così capponato
feroci. rustico, xxxv-ii-362: ne la stia mi par esser col leone /
, ii-274: le anguille, pescate lungo la spiaggia..., vengon messe
c'or è ionto alfin lo banno -de la mia presonzione. / iace, iace
capo. pea, 13-34: rimboccata la gonna di lanetta, / sui bei fianchi
viottoli scoscesi, / bilanciava sul cercine la stia. 8. locuz.
giusti, 4-ii-481: uno che non la voglia a letterato, / che non
capponi nella stia, per tirargli il collo la vigilia delle solennità. -stare i
d'indigestione. = etimo incerto: la voce dovrebbe essere ricondotta, anziché a
della migliarina vuol far tutto mio come la civetta, perché insino ad oggi aveva trovato
tracagnotta. pea, 1-154: la moglie era una stiampóna, belloccia.
.. di piantarci e di ficcarci la quale s'industriò quel macchinista beffardo,
groppe a sodo, / bezzicata mi sia la mia da'lupi. stiatta, v
bere. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'stibiare': beve-
bensì pruova, da che corre adesso la stagion propria, della stibiata nella dose e
antiche e ostinate ulcere ne ho veduta la guarigione dall'uso d'una stibiata.
a giudicare dalle fotografie, la presenza di antimonio, usato per
di pietro ramo, d'autorità la presenza di radicali idrocarburici monovalenti ciadi proclo
], sm. invar. preparato per la cosmesi o stibino, agg. ant
origine germ. chiato il fornimento per la casa del mio iddio:...
. paganino bonafè, xxxvii-103: quando la terra è troppo stibinóso,
lassa /... / et arandogli la ganico dell'antimonio in cui radicali idrocarburici
della famiglia cloroficee. colore a la pietra piombara, ma è più risplendente e
[lo spi to'; la voce è registr. dal d. e
(corallimorphidae, discosomidae, so, la cerussa, lo stibio et altri unguenti o
dalla caratteristica disposizione dei ten la faccia. bresciani, 6-x-43: cotesta teletta
alla mafia e priva di rapporti con la politica e le istituzioni.
politica e le istituzioni. la repubblica [19-iv-1993]: cosa nostra,
repubblica [19-iv-1993]: cosa nostra, la 'ndrangheta, la camorra, la sacra
]: cosa nostra, la 'ndrangheta, la camorra, la sacra corona unita e
, la 'ndrangheta, la camorra, la sacra corona unita e le stidde.
. s. c. sgroi [« la sicilia », 31-viii-1993], 25
], 25: 'quanto a voler datare la prima apparizione in italiano di stidda,
bolzoni'[a. bolzoni, « la repubblica », 4-5-x-1992, p. 20
. a. bolzoni [« la repubblica », 4-5- x-1992], 20
, nella provincia agrigentina diventano 'stiddaroli'. la sicilia [28-xi- 1992], 11
germania. a. bolzoni [« la repubblica », 22-v-1996], 2:
2. intr. anche con la particella pronom. diventare tiepido.
centotrentaquattro franchi e settan- tadue centesimi cne la s. v. mi deve fino dallo
formaggio. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'stiffèlio': for-
di rea steficanza / volò stridendo intorno a la cittade, / sì che, coltivator
volgar., 6-824: per comprovare la steficanza d'ottaviano induce quella d'èrcole
: vedutolo mes- ser marsilio e piacendogli la vista e parendogli che di buona stificanza
fu molti, alla venente di quella, la nostra fie- raenzia non sarebbe da minore
, ii-93: ebbe nome virgilio, perocché la madre, essendo in lui gravida,
una verga che toccava il cielo: la quale cosa volle stificare ch'ella partorirebbe uomo
. jacobo del pecora, lxxviii-iii-7: la natura non è stravolta da'suo'ordini
lo sticadós, che medici lodano, è la rubigo, et è pianta di foglie
colore di cenere, a cui la elevazione sopra la terra è due gom-
di cenere, a cui la elevazione sopra la terra è due gom- biti, e
diavolo). beicari, 5-89: la carne, el mondo e 'l demonio stigante
mondo e 'l demonio stigante / vincon la guerra, perch'io non sono teco.
, preso e innamorato di lei, la promise, e sposo a moglie. simone
stigge palude e di paura mi trema la mano. peri, 15-70: sol mira
contrasto e scherno. oh, meglio de la stige / errar su le notturne acque
ha i suoi flussi e riflussi, / la maggiore. 3. palude che
. 3. palude che circonda la città di dite nell'oltretomba dantesco.
dante, infi, 7-106: in la palude va c'ha nome stige / questo
, quando vogano, a quelli de la stige palude. 4. per
o flegetonte, / e bagnerommi in la stigiata fonte. stigio, agg.
); e, nell'inferno dantesco, la palude stigia circonda la città di dite
inferno dantesco, la palude stigia circonda la città di dite; fu confuso a volte
increbbe. groto, 7-76: amor con la cui lingua i versi io detto,
per tutti arriva / ora da premere / la stigia riva. d'annunzio, iv-2-584
dei canori approdi / quella è che nutre la ealude stigia. bacchelli, 2-xxiii-417:
: meglio è penar su queste che su la stigia barca. fantoni, i-54:
destin severo; / sordo alle preci su la stigia barca / siede il nocchiero.
a molte scorta e duce / sei per la dritta via de'tuoi vestigi, /
de'tuoi vestigi, / anna leggiadra, la cui chiara luce / illuminar potria gli
-stigia fossa, stigie vie: la morte. pignotti, 290: io
anima). boccaccio, 1-i-163: la notte non dormiva, ma furtivamente e
corso d ^ acqua); scuro (la fuliggine); spessa (la nebbia
(la fuliggine); spessa (la nebbia). boccaccio, 9-41:
cassiani, xxii-286: il nero dio la calda bocca involta / d'ispido pelo
, / e di stigia fuligin con la folta / barba l'eburnea gota e il
è il più policromo dei vegetali. la sua gamma che va dal bianco latte
2. per estens. screpolare la pelle. viani, 19-431: i
le acredini saline... stigliavano la gola. 3. intr.
. 3. intr. con la particella pronom. danneggiarsi nella compattezza delle
: non potersi mai serrarli e accostarli bene la terra all'intorno e allo stigliarsi e
, agg. e sm. chi esegue la stigliatura, manualmente o con l'ausilio
stigliatura. 2. macchina per la stigliatura delle fibre librose (in partic
, sf. operazione con cui, dopo la macerazione, si spezza il nucleo legnoso
un fusto. trinci, 6-ii-908: la piegatura e torcitura [dei maglioli],
o 500 tonellate in terra o di stiglierò la portano in mare. =
ecc. de luca, 199: la sostanza [dei fondachi] pare che consista
genovesi, 171: mi mostrino prima la guardaroba fornitissima, non già di quei
rimasero indistinti 7 per ché la guerra fosse in te e in chi adora
monti, x-2-150: èvvi di tutte / la più nera, colei che al conio
potere o per il destino avverso, la colpa, terrore, ecc.; manifestazione
del terror. negri, 1-415: la sua verginità sapea lo stigma / del vizio
il mio fronte pallido lo stimma / de la pietà, che l'awenir rinverde.
. g. contini, 22-63: che la 'commedia'sia l'unico capolavoro del medioevo
s. degli arienti, 2-539: ène la spada cinto e datoce [a noi
di tre parti, cioè delpovario che è la parte inferiore annessa al ricettacolo e contiene
/ fecondato dal polline fraterno / conduceva la stirpe in decadenza. 2.
a immettere nelle trachee l'aria per la respirazione. lastri, v-79: sopra
dell'addome. il divulgatore, 25: la pelle della sanguisuga ('hirudo medicinalis')
ciascun lato presenta dei forami detti stigmi. la natura [28- ali-1884], 414
terrestre. l. ansaldo [« la stampa », 3-x-1984], iii:
si trovano gli stigmi e te trachee per la respirazione. 4. ciascuna delle
). ciascuna delle cinque piaghe che la crocifissione lasciò sul corpo di cristo (
costato dal colpo di lancia); la riproduzione miracolosa di quelle stesse piaghe sul
portando de stimate stampa, / giunse a la madre 'n vie men che non lampa
di stigmate segnata / per guida ad la famiglia poverella. marsilio ficino, 5-24:
giesu nostro signore. ghirardacci, 3-179: la effigie di detta santa, con le
ne'piedi, è portata in processione per la città con gran solennità e concorso di
di nostro signore. cicognam, v-2-135: la scienza medica... resta stupefatta
medica... resta stupefatta e confessa la propria ignoranza, il proprio fallimento davanti
. verga, 3-10: vinti che la corrente ha deposti sulla riva, dopo
qualità poetica. montale, 12-192: la parola ha nello sbarbaro le stimmate della
essere felici se dio gli segnasse su la fronte della stimata di caino. c.
quegli che sono di nobil schiata. la diversità delle stigmate, cioè signali,
generalmente stigmatico: quello in cui la corrispondenza si verifica solo fra certi
f. basaglia, 1-i-480: la malattia, come entità morbosa,..
. assume un significato stigmatizzante che conferma la perdita del valore sociale dell'individuo.
, tribolare. guerrazzi, 13-379: la tirannide stimmatizza le popolesche anime da tutte
. fogazzaro, 1-692: sarà glorificata la carità e stimmatizzato il farisaismo. bacchetti
532: aveva ragione di stigmatizzare la renitenza del contadiname a lasciarsi ricoverare e
. 6. intr. con la particella pronom. rimanere impresso indelebilmente (
santi, ii-209: nel visitare la parte già emersa dei paduli, non
e ferite. parise, i-258: la barba riccia e rossa... si
. f. basaglia, 1-i-148: la 'disposizione all'ansia..., la
la 'disposizione all'ansia..., la stigmatizzazione ansiosa... può spiegarsi
invocando le correlazioni anatomo-funzionali che esistono fra la zona talamo-ipotalami- ca e la corticalità'.
esistono fra la zona talamo-ipotalami- ca e la corticalità'. -fissazione del disagio psichico in
possa giungere a conclusioni tanto assolute come la codificazione delle sindromi e la conseguente classificazione
assolute come la codificazione delle sindromi e la conseguente classificazione nella stigmatizzazione psichiatrica.
basaglia, 1-i-384: ha saputo solo definirne la diversità e incomprensibilità traducendole concretamente in una
; il d. e. i. la fa risalire al sec. xix.
bossi, 355: 'stigmite': roccia la di cui pasta è di retinite o
sono dotate alcune macchine fotografiche per verificare la messa a fuoco dell'immagine caratterizzata da
sia detto con santa umiltà, me la stigno sino col sig. bernieri di
vi-158: il fuoco ardeva nell'acqua sopra la sua possa, e l'acqua si
sua possa, e l'acqua si dimenticava la sua stignente natura. stignere1,
-eo porto el tuo prefazio / e la maledezione -e scommunicazione. / co la lengua
e la maledezione -e scommunicazione. / co la lengua forcuta -m'hai fatta està feruta
hai fatta està feruta: / che co la lengua ligne -e la piaga me stigne
: / che co la lengua ligne -e la piaga me stigne. bracciolini, 5-8-33
al foco fan le seche legne / levar la fiamma in alto più focosa, /
jahier, 2-104: tardi nel pomeriggio la naia si è fatta viva a stilar l'
brusoni, 9-317: gli stilò e medicò la piaga, che si trovò profonda,
solito fare, procedere abitualmente (con la prop. infinitiva sottintesa).
. testi, 2-638: questa è la regola che si stila in questa corte,
. f. ardissone [« la natura », 2-iii-1884], 156:
non farebbero che limitare superiormente e chiudere la loro deviante dall'uso o dalla norma
a c. arpesani [« la natura », 9-xi-1884], 300:
], 300: il viadotto attraversa la valle ad un'altezza di circa 00 metri
circa 00 metri sul fondo, apsignificare la novità e l'originalità espressive che dipoggiandosi
metalliche costruite ciascuna da stinguono un autore, la sua personalità artistica e la quattro colonne
un autore, la sua personalità artistica e la quattro colonne del diametro di 35 centimetri
colonnata. portanti, come la guerra (e nella schematizzazione del
(una scritta); composto la cosiddetta 'ruota di virgilio'vi corrisponde l''
sereni, 4-84: venga per un momento la fitta che trattano di personaggi e di vicende
vicende di media imdel suo nome / la goccia stillante del suo nome / stilato in
stilati e lustri che più vivi che la vivezza somigliano? = deriv.
stilatura, sf. edil. operazione mediante la quale si stilano i giunti.
(dal greco oxix. |3eiv) per la sua lucentezza, ma non per la
la sua lucentezza, ma non per la grazia che avrebbe avuto agli occhi di venere
fungosità gelatinose, stipate, riunite, la di cui parte superiore è un globetto
17-162: mezzo secolo di razionalità critica (la critica marxista, da una parte,
critica marxista, da una parte, la stilcrìtica e lo strutturalismo dall'altra:
, 1-ii-2-275: credete a me, che la dottrina degli stili e della locuzione poetica
altro 'lingua'da 'stile': perché la lettera all'àrteaga, quantunquescritta con minore purità
forma sono sinonimi: lo stile è la forma. gozzano, ii-309: buon
e chiari fatti delli uomini eccellenti con la virtù del poetico stile rendere immortali.
buffon, che privilegia l'ordine e la chiarezza, qualità proprie dell'uomo, quindi
esuberante e solenne che, in accordo con la teoria dell'anomalia sostenuta dalla scuola di
. quello intermedio fra l'esuberanza e la solennità dello stile asiano e la sobrietà
e la solennità dello stile asiano e la sobrietà dello stile attico. -stile laconico:
asiatico, ma tanto eccessivamente che per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile. leopardi,
. cino, cxxxviii-164-2: su per la costa, amor, de l'alto
capellano volgar., i-191: lasciata la disputazione delle cose celestiali, convertiamo nostro
tratti formali (quali il disegno e la coloritura delle figure, l'organizzazione dello
e soggettivo che distingue un artista e la sua opera). -in partic.:
michelagnolo e d'annibale perché prendesse da loro la correzion del disegno e s'imbevesse della
dello stile, fanno di queste pitture la maggiore epopea del quattro- cento, nonché
maggiore epopea del quattro- cento, nonché la gloria di firenze. -ant.
messer tiziano, il quale viene a la corte, che mi tolga col suo stile
col suo stile unico il contorno de la vostra imagine singulare. de dominici, iii-9
conoscono, e così colui che dipigne la sua maniera delle figure si cognosce,
applicate, insieme dei caratteri (quali la forma, la decorazione, il materiale)
dei caratteri (quali la forma, la decorazione, il materiale) che contraddistinguono
di eccellenza o di novità, caratterizzano la produzione di artigiani e disegnatori famosi.
glicini, di color viola, eseguito con la precisione e il realismo di uello stile
nello stile uf- ciale del 'dritte reich'la sua estrema e più alta espressione.
abbigliamento, insieme delle caratteristiche (quali la foggia, le decorazioni, il materiale,
, di un ambiente o che caratterizzano la produzione di uno stilista o di una
(quali il modo della composizione, la struttura melodica, il mezzo espressivo)
il riferimento al genere, a indicare la maniera personale del comporre e poi la
la maniera personale del comporre e poi la qualità originale e soggettiva che distingue un
e soggettiva che distingue un musicista e la sua opera). stigliani, 245
recitativo e comporre; seconda, per la commodità; terza, per la quantità
per la commodità; terza, per la quantità e varietà d'opere che sono necessarie
con un compì, di specificazione che la indica). -stile di vita,
fu il primo maestro che insegnò aver ardire la fronte alzare contra 'l nimico. p
; insieme delle caratteristiche di comportamento che la contraddistinguono (e può riferirsi agli atteggiamenti
ne lo suo cardenile, / cusì la vita umana 'n questo [delle virtù cardinali
. (1-iv-778): alla fine la reina, per seguire de'suoi predecessori
gentili. aretino, 26-172: lodiamo la continenzia di molti capitani e giocatori che usano
di molti capitani e giocatori che usano ne la guerra e nel giuoco i medesimi stili
mutate stile, troverò io il verso e la maniera. pavese, 8-193: questo
: né noi né egli può sapere se la fortuna verso di lui cambierà viso e
è patrio stilo, / ha ne la destra un trisoleato pilo. siri, 1-iv-93
già, come si diceva, salvato la patria, ma non aveva ancora inventato
: se nella successione dell'imperio si terrà la debita maniera ed il legittimo stile si
, da doversi sempre legalmente dedurre secondo la forma e lo stile giudiziario, è la
la forma e lo stile giudiziario, è la peggior via di tutte.
pari e marescialli di francia mi lasciano la man dritta in casa mia. assenno,
, / e stile pur non cangia la mia vita! grafi 5-179: mai
5-179: mai non muta stile / la mia povera vita. montale, 7-49:
cicerchia, xliii-439: non fu per ciò la rete scisa e fratta, / essendo
il velleitarismo, l'astrattismo occorre avvertire la necessità di essere 'sobri'
consuetudinarie che disciplinano a livello intemazionale la redazione delle scritture diplomatiche, relativamente alla
dei soggetti che sottoscrivono l'atto, la previsione della ratifica dei governi degli stati
) o di atti processuali (come la clausola finale 'salvis iuribus') e soprattutto
e passive') e che, per la loro radicale astrattezza, sono dai giudici considerate
.. che possa far propendere per la seconda ipotesi la inserzione del contratto della clausola
possa far propendere per la seconda ipotesi la inserzione del contratto della clausola secondo la
la inserzione del contratto della clausola secondo la quale i comproprietari, ciascuno per la propria
secondo la quale i comproprietari, ciascuno per la propria quota, promettono di vendere l'
indiretto libero italiano')... la prima è... in margine ai
fenomeni come lo stile nominale (cioè la riduzione della funzionalità del verbo a favore del
e di sintagmi nominali), come la semplificazione della sintassi, come il proliferare
bacigalupo aprire le ali, avevo imitato con la fantasia lo stile impeccabile di maroso.
cavalcanti. carducci, iii-7-305: la prima manifestazione dell'ingegno di dante si
svolse nell'opera del 'dolce stil nuovo', la lirica di beatrice. pascoli, 11-1434
ode è quello delle 'nove rime; e la teorica, che dante ne pronunzia,
menti senza ventilazione, incapaci di concepire la vita in grande stile. -con grande
carrà, 66: era [la galleria bemheim] in quegli anni la più
[la galleria bemheim] in quegli anni la più indicata per una manifestazione in grande
, 1-62: è retorica vecchio / stile la luce scarlatta! -che disegna in
. g. l. favetto [« la stampa », 25-vii-1988],
», 18-1-1987], 28: se la qualità povera di identità patria è il
figurativi. eco, 4-111: la disproporzione tra i due livelli, alto e
, nuvole ecc.) che ricorda la sistematica linneana, fu proposta da giovanni
). arpino, 19-97: era la parola giusta, nascostamente antica ma stilettante
bruto e cassio, stilettando cesare, dierono la libertà a roma. baretti, 3-
questa cosa, che non ne fu la metà in roma quando cesare fu stilettato
270: non voglio affatto far credere che la coscienza 2. ant. e letter.
clorinda (se non che silvera, la donna, uccide senza conoscerlo l'uomo amato
. pagaiare, pagaiatore e stilliberista. la stampa [15-viii-1988], 21: la
la stampa [15-viii-1988], 21: la miglior stileliberista azzurra ora in difficoltà a
invenzione... le cleopatre sono la rettorica, gli stilemi, le operazioni aritmetiche
, 7-113: tra gli espunti che la parte 'bene'cioè naturalmente signorile del mio essere
, dicembre 1972], 16: la calligrafia ripete gli stilemi dei profili pittorici e
4-87: da uno stilema si può inferire la struttura tesauro, 2-215: tale.
crepuscoli vengono le ipocrite zanzare a ripeterti la nenia bugiarda, pronte a stilettarti a
ronsardo, che molti aveva stilettato con la penna e con la lingua: 'ho-
molti aveva stilettato con la penna e con la lingua: 'ho- spes, defuncto parce
di dare stilettate, con o senza la mano armata. a. cattaneo,
andar ad ascoltare un vescovo inginocchiato sopra la soglia della sua cattedrale e quivi ammazzarlo
, il quale barcollando va a morire dentro la scena. pratesi, 290: l'
seppe da chi. bacchelli, 1-i-548: la tua pelle non vale nemmeno una stilettata
. dolore intenso, delusione cocente (e la percezione che se ne ha o la
la percezione che se ne ha o la causa di strazio, di amarezza).
moravia, viii-56: ricordai allora che la prima stilettata di quel dolore l'avevo ricevuta
avevo ricevuta udendo poco prima al telefono la voce di emilia, così fredda, così
nel cappuccio, ora che hai menata la tua traditoresca stilettata. 4
giumentaccio da basto o da zerbino, la prima volta gli diè della penna ch'
della penna ch'avea all'orecchio con la punta una stilettatina. stilettato1 (pari
agg. ant. spada stilettata: con la punta triangolare e acuminata. bandi
tutte armi, sì come proprie per la professione del rubbare, così inette alla
sottile, sopra del quale si fermava la pianta del pié de l'angiolo, onde
bonavia, 351: mandai... la valigia bianca... involtovi dentro
valigia bianca... involtovi dentro la palandra sua..., due paia
celimi, 650: si disegna sopra la vernice con uno stiletto di acciaio temperato
di mons. anel vedessi meglio assicurata la congettura espressa di sopra intorno all'ostruzione
stilidio. f. ardissone [« la natura », 22-iii-1885], 183:
negli oceani indiano, pacifico e atlantico; la conchiglia è tondeggiante o ovale, con
vallisneri, ii-148: alle volte è [la ciliegia] tonda, e non rade
se repraesenta uno stilypodio overo columnipedio sotto la base dille columne. = voce dotta
... lo stilismo dallo stile, la squisitezza dall'eleganza, la classicità dal
stile, la squisitezza dall'eleganza, la classicità dal classicismo, l'eloquenza dall'
, l'eloquenza dall'afflato lirico, la bizzarria e l'artificio dalla nativa originalità.
, niente stilismi, niente pensosità. la parola essa [dina galli] la maneggia
la parola essa [dina galli] la maneggia come il pastic- cere lo zucchero
-i). chi disegna e progetta la linea e la foggia del nuovo modello di
chi disegna e progetta la linea e la foggia del nuovo modello di un prodotto
composizione letteraria. bonghi, 1-188: la scienza de'mezzi dello stile distinta in tre
distinta in tre parti, di cui la prima si può chiamar la 'topica', e
, di cui la prima si può chiamar la 'topica', e le due ultime rarchitettonica'
, per i primi a coltivarla, la chiamano 'stilistica': e nella stilistica differiscono
a quelle figliuole fosse più utile che la stilistica e l'estetica? p. petrocchi
laterali non facessero corpo, stilisticamente, con la tavola centrale. pasolini, 17-100:
imperniato sul conseguimento di risultati formali (la creazione letteraria); atto a conseguire
conseguire livelli estetici elevati o raffinati (la capacità creativa di un artista).
. bernari, 3-132: « te la detto io » disse « la lettera »
« te la detto io » disse « la lettera ». ne venne fuori,
4). ojetti, ii-253: la storia comparativa dell'arte, la critica stilistica
ii-253: la storia comparativa dell'arte, la critica stilistica,... m'
di dividere il significato dal significante, la forma del contenuto, l'intuizione dall'
[di masolino] che intercorre fra la 'madonna di brema'e gli affreschi lombardi.
: ci sono molte ragioni per cui preferisco la musica classica a quella contemporanea come commento
contemporanea come commento ai miei film. la prima è stilistica: la creazione cioè di
miei film. la prima è stilistica: la creazione cioè di un 'pasti- che'linguistico
: allungano [i predecessori di giotto] la figura umana oltre ogni naturale misura e
primi secoli del cristianesimo, che attuava la mortificazione di sé vivendo sulla cima di
dei disegni hopi. idem, 9-126: la siluetta della modella seduta che si riposa
di mira unicamente gli aspetti formali (la creazione poetica). b
b. croce, ii-13-366: la prova negativa è offerta quotidianamente dalla poesia
uno stolto. dico che bisogna lasciargli la nudità del suo carattere. è vizio
e cortigiana risalita... ha la potenza e la prepotenza del danaro, e
... ha la potenza e la prepotenza del danaro, e sa camuffarsi,
qualche volta, quasi alla perfezione, la principessa. = denom. da stile
vivo. savinio, 141: prende la parola la mensoletta alla destra del caminetto,
savinio, 141: prende la parola la mensoletta alla destra del caminetto, che regge
determinato modello stilistico, fino a toccare la pura convenzionalità (un'espressione, un
. b. croce, ii-6-441: la mia opera di pacata e ragionata opposizione
generale piacciono, in singoiar modo poi la rude e ingenua sincerità della loro impostazione
il cocchiere, stilizzato all'inglese, reggendo la sua frusta come un cero, era
come trasognati. gozzano, i-388: la biondezza della signora, stilizzata secondo l'ultimo
figurino europeo, fa uno strano contrasto con la magnificienza esotica ed arcaica dell'equipaggio.
acconciato secondo linee rigorose, impeccabili (la barba, i capelli). gozzano
): un volto non garibaldino, nonostante la chioma e la barba stilizzata.
non garibaldino, nonostante la chioma e la barba stilizzata. -snellito e reso
funzione stilizzatrice di un partitopreso luminoso che organizza la forma in piani netti e recisi.
supporto e lo strumento fanno sì che la pittografia primitiva subisca in breve tempo una semplificazione
4-69: ci siamo. si respira. la cornice rigida dei 'caratteri'è spezzata
rigida dei 'caratteri'è spezzata, la stilizzazione lascia il posto allo stile,
di riflessione e di creazione artistica; la trasfigurazione artistica di esperienze e sensazioni fisiche
della bellezza: direi un concetto democratico: la bellezza uguale per tutti. piovene,
per tutti. piovene, 7-306: è la moda del bianco e nero: vetrine
in progetto. pasolini, 8-238: la convenzionalità e quindi la libertà del cinema
pasolini, 8-238: la convenzionalità e quindi la libertà del cinema è nel montaggio,
inquadrature. è nel montaggio che avviene la stilizzazione. = nome d'azione
pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-258: la germana di giove lassa il cielo /
negli occhi possenti, onde sfavilla / la più cocente face ch'abbia amore, /
: né pur, misera terra, a la tua sete / son da l'avara
1-iii-139: allor col bianco velo / la ninfa asciuga l'amorose stille. testi
per rituffarsi nell'acqua, rompevano solo la piana superficie del lago. leopardi,
tetto. d'annunzio, iv-1-88: la baciò in bocca teneramente, provando il
/ d'ebete invasa dalle tue pupille / la leggera fiorita delle stille / sui prati
l'invenzione è stata mia, e la gloria e l'obligo è tutto di ferrante
sofisticherie e miani, 10-i-575: la cognizione nostra di dio rassembra una
« dille » dicea, « a la mia donna / che mi diseta con le
5. bonaventura volgar., 52: la seconda la carne, nata d'affetlodi
bonaventura volgar., 52: la seconda la carne, nata d'affetlodi anzi a
dire. oliva, 52: la sanità del cuore o si conserva o si
che dio, più [i fanali] la luce su '1 fango! verga,
127: una stilla di sensibilità anima la bellezza, ed è il più saliva
angusto e basso, col suolo lutolento e la volta stillante. bell'ornamento della
possa / gustar di dolce sonno la gronda. valeri, 3-193: tiravano in
vese, 105: ora è giunta [la donna] alla riva e ci parla,
e l'altro altare, / a cui la sacra esperta man sommette mattino, / di
giunto alle fornaci, già si votava per la ouirini, 100: tutto stillante
egli stesso, rodendosi e affaticandosi con la mano della natura d'onorati sudori
, iv-2-58: dal becco aperto gemeva [la gallina] il petrarca, 306-112: medusa
sangue a stille. pea, 3-87: la doccia che passa sul muro ester /
dissoluti / da'rai del sol, gronda la pioggia a stille. chiari, 314
a stille, / i'mi consumo, la piaga stillante fuori uscio. tasso, 8-79
stilla a stilla, interminabile, io vivo la mia zione). vita più
mare-, essere cosa di minima rar la piaga ancor stillante. foscolo, ii-ii:
che mi cadessero sul cervello; mi davano la 2. che cade o defluisce o che
. sgocciolamento, stillicidio. umore / cede la pietra. moretti, i-162: via,
gelati, anguillara, 3-56: forma la goccia il tondo, e poi si tronca
presso al mat 201: la gotta, infermità più importuna che mortale,
. dolce, xx-vi-98: eteocle immerse / la flussione salmastra e corrosiva, si ferma
là da l'oceano spumante / piantassi [la passiflora] e lume accrebbe ai
pavese, 6-161: rividi i càrpini, la selva della costa. nel mattino tutto
enfatico). rebora, 3-i-353: la tua cartolina, così stillante di dolore risorto
. leonardo, 2-467: stilla faceto e la stillatura sua fa passare per la sua
e la stillatura sua fa passare per la sua feccia novamente bruciata e calcinata. b
così un pochette metterai nella botte quando la manometti. redi, 16-1-219: alcune
poco il liquore. -rendere possibile la distillazione (il calore). - anche
una gran quantità d'acqua, se la campana fia grande. b. davanzati
fan metalli. -scherz. racchiudere la testa in un copricapo particolarmente scomodo e
sulle pietre scusse scusse, / stillar la testa sotto de'cimieri. -da
con valore aggett.): usato per la distillazione. biringuccio, 2-127:
quale stilla per il lambicco dei guai la lena e i polsi de la vita.
dei guai la lena e i polsi de la vita. - per estens
., 4-10 (1-iv-425): fé la mattina d'una sua certa composizione stillare
sua certa composizione stillare una acqua, la quale l'avesse... a far
de quantità grandissima de acqua rosata, la qual quivi se stila. vasari, ii-33
a stillare oli ed erbe per far la vernice. marino, 1-16-18: parlo,
, in stillar acque / per cancellar la naturai figura / ch'a l'eterno
fina / si può stillar da cento erbe la morte. 2. far passare
nostra, qual era in putrefazione, la terza fiata per le cenere nel modo che
: le stillò su le -figur. trascorrere la vita nel pianto, nel dolore.
così stillando va [il figliol prodigo] la vita in pianto. gli rimanesse
fresca. lemene, ii-84: ove peso la prema, / stilla succo la rosa
peso la prema, / stilla succo la rosa. cesarotti, 1-xxii-127: le sorelle
imperato, 1-14-5: se provenuta fosse la massa da alberi che di mano in
ercole con l'accensione di molti fuochi la palude lemea posta fra argo e micena,
, giunchi, edera, oliva, / la bianca barba e le canute tempie /
intonsi i crin fluire / vide e stillar la mirtea / chioma rugiade assire. soldati
. lomazzi, 4-ii-406: per accennar la dottrina [gli egizi] pin- sero
anonimo [agricola], 131: la passata età l'aere stillò in suevia
siero dolce e rugiadoso, per cui tutta la sostanza del polmone si conserva molle,
, / per rintuzzar lor ire, a la radice / trapassar delle corna un ferro
. volponi, 9-358: quando vide la prua ondeggiare verso il mare aperto e le
) o rendere lacrimosi gli occhi (la vecchiaia). niccolò del rosso,
con lo stillar suo, / ne la pistola poi, sì ch'io son pieno
che pur ora / spunta fuor de la buccia, in cui pur dianzi / stillò
1-ii-360: il precettore di moezz stillò la credenza ortodossa nell'animo baldanzoso di un
uomo di garbo, accioché gli stillasse con la conversazione il diletto del sapere. passeroni
sue opere educative in cui egli stillò tutta la sapienza dei moralisti gentili e dei padri
« o figliuolo d'uomo, poni la tua faccia contro la via d'austro e
uomo, poni la tua faccia contro la via d'austro e stilla inverso africo
il formulario della farmacopea prima di stillar la ricetta. monelli, i-131: perdonatemi,
o esaminare in modo minuzioso e pedante la parte minima di un'opera. carducci
. carducci, iii-18-420: ha fatto la maggiore occupazione della vita sua lo stillare
stillati per lepidezza stenterellesca ^ ma per la paura di dare in qualche scoglio ponendo
lentamente le carte prolungando l'emozione e la tensione dell'attesa. di giacomo,
si stilla, si suda per regger la carica. -per estens. ricavare
18. intr. anche con la particella pronom. cadere, fuoruscire o
gran soavità. pigafetta, 4-72: forano la dieta palma in cima del coresino,
tronco serve a que'popoli per avvelenar la punta delle lor freccie. algarotti,
bionde canne. guerrazzi, 2-101: la pece... stilla copiosa nelle macchie
in abondanza le gomme liquide e colavano per la corteccia. stuparich, i-298: l'
- cadere a piccole gocce (la pioggia). tolosani, 1-2-26:
una pioggia eterna e malinconica / su tutta la pianura. -con uso impers.
stillare, cinque hanno manifestata più o meno la presenzadell'acido muriatico. -in un
una tal fissura passasse senza far sentire la sua acrimonia. fagiuoli, i-172: vedi
carducci, ii-1-29: applico su la parte ferita de la testa una ricotta che
ii-1-29: applico su la parte ferita de la testa una ricotta che rinvenne in un
cervello del signore smorti essendosi stillato per la piccola ferita, per la medesima vi
essendosi stillato per la piccola ferita, per la medesima vi s'introducesse la ricotta.
, per la medesima vi s'introducesse la ricotta. 20. sgorgare per
g. betti, lxxxviii-i-271: mosterre'ti la ritrea sibilla / ire alla caccia ed
ferimento alla goccia di umore che, secondo la medicina antica, provocherebbe tale sindrome)
, i-5-180: parendogli ad ogni poco che la gocciola del reuma gli stillasse dal capo
fasciculo di medicina volgare, 38: la melancolia... in stilando fluisce
. carducci, iii-3-40: quando porge la man cesare a piero / da quella
tigre piena d'atra rabbia / rasembrain vista la feroce belva: / mostra le zanne e
b. corsini, i-121: pensa la donna, onde di rabbia stillo, /
: togli chiara d'uovo ben rotta con la scopa quanto più si può, tanto
26. sciogliersi a poco a poco (la neve, il ghiaccio). c
i-209: dall'alte cime / sciolta la neve arrendesi e si stilla / in rivoletti
pensando quel che potevo fare per curargli la casa, per contentarlo. -consumarsi
stillar del nuovo elettro, / sul po la lira gittò febo e 'l plettro.
/ non pinse l'occhio infino a la prima onda. tinucci, 2-46: sol
altri, trasmettersi (una virtù, la grazia divina). sanseverino, 2-106
il buono cristiano, si stilla giù la grazia del cielo per mezzo delli angeli de
nuovo stillare verso me il dolore e la morte. michelstaedter, 23: le ore
accenderei favilla / e di lui volgeria pietà la chiave. -diffondersi gradualmente per il
bacchelli, i-459: il brivido vellicava la cote della nuca, stillava sulle spalle
vecchio adattassi a una finestra, da la cui bocca si stillava la rabbia del
finestra, da la cui bocca si stillava la rabbia del verno, il proprio mantello
poco alla volta (l'acqua, la rugiada). nannini [olao magno
], 309: quell'aria mescolata con la rugiada là intorno a mezo agosto stilla
lei stilla. cucini, 5-144: la musica rischiari il mondo, stilli dalle
-calare a poco a poco, gradualmente (la sera). pavese, 10-133:
sera). pavese, 10-133: la sera / stilla fredda su tutte le soglie
colui merita il pianto. -stillare la nebbia: essere particolarmente avido di guadagno
guadagno. pananti, i-216: la nebbia stillerebbero perfino, / si fariano
: suggerirglielo. guicciardini, ii-286: la quale varietà., molti attribuivano a
altri. -stillare per gli occhi la vita: morire a forza di piangere,
, finché es- salerò lo spirito per la bocca e stillerò per gli occhi l'avanzo
. lo stillarvi il sangue per acquistar la degnissima palma. -stillare veleno, assenzio
[plinio], 16-11: la medesima ragia se... si cola
alabastro, stillatizio, calcareo, gli parve la sola a cui dovess'essere accordata la
la sola a cui dovess'essere accordata la vegetazione. 3. sf.
. g. villani, 10-119: la sera fece uno bagno, ove fece mettere
cesariano, 1-60: tanto più quanto la figura te indica queste grondazione seu stilicidante
a le sime e con le fenestrelle in la fronte de la corona seu sgociolatorio
e con le fenestrelle in la fronte de la corona seu sgociolatorio seu stilicidatorio.
tetto male coperto, il fumo e la mala moglie. soderini, iii-215: è
fisiologico. dalla croce, v-28: la perpetua volontà d'orinare e lo stillicidio
dopo. r. cocchi, 1-59: la giovine donna arrivata a questa età.
ghiaccio. stoppani, 1-106: durante la notte, il gelo ripiglia anche d'
: cessa lo stillicidio delle nevi. la natura [2-iii-1884], 151: il
sillabe, una demenza di ribellione le abbagliava la vista. montale, 3-146: un'
però non ha timore, perché cognosce la verità; ella è stillata, ché manifesta
in aqua tanto stillata che pareva fusse de la miglior fonte del mondo. targioni tozzetti
, 3-120: stempri perle stillate / la venere d'egitto / in crapole adulate.
. caterina de'ricci, 103: con la debita reverenza la priego sia contenta farmi
ricci, 103: con la debita reverenza la priego sia contenta farmi avere un po'
. p. fortini, 1-27: la camicia... tutta da lo stillato
piccolissime o a goccia a goccia (la pioggia o la manna, secondo il racconto
goccia a goccia (la pioggia o la manna, secondo il racconto biblico)
l'albor stillata manna / e di cipro la canna / cotal dolcezza in sé certo
resina). ottimo, i-519: la mirra stillata della corteccia tiene il nome
bruni, 208: per lei [la primavera] suda la vite / dolce elettro
: per lei [la primavera] suda la vite / dolce elettro di nettare stillato
fiorentin volea cose stillate, / perocché la fatica odiava a morte; / non voleva
cibo). baretti, ii-149: la tavola non ci cureremo consista di mangiari
di stillato. botta, 7-121: io la scongiuro... di voler tòrsi
istruzione). cicognani, 1-73: la malizia disfece il mastice che teneva appiccicata
ridotta allo stillato del mio valore che sostentasse la sua virtù. pallavicino, 10-i-206:
quasi che lambiccasse, ingegnoso chimico, la sostanza della morale in uno stillato limpido,
e mirabile, le quali gli facevan tirare la pelle. allegri, 15: pratico
leonardo, 2-467: stilla l'aceto e la stillatura sua fa passare per la sua
e la stillatura sua fa passare per la sua feccia novamente bruciata e calcinata. pasquinate
calcinata. pasquinate romane, 200: la musica di mastro tarrascone, / le profezie
bono da ferrara volgar., 61: la natura nelle minere delli atramenti genera gli
atramenti genera gli atramenti ne'quali è la virtù nata dal ferro over dal rame
s. bonaventura volgar., 4-51: la diffusione di tua grazia [della madonna
case. de luca, 180: la servitù dello stillicidio... volgarmente diciamo
. bagnato da un continuo stillicidio. la rivista del cai [settembre-ottobre 1992],
e fiori apetali in spighe terminali; la stillingia sylvatica è usata nella medicina popolare
più possente. / contra ciò è stata la toa sentenzia, / donde hai facto
in agguagliata e piana tavoletta / ne la quale prima v'era scritto niente. s
da siena, 32: stando a la predica, scriveva in tavole di cera
: « bello stillo!.. ce la vendi cotesta pentola? »
2. per estens. tendenza a idealizzare la realtà. a. cocchi, 8-127
, 8-127: con tal teoria s'intende la ragione... del giopasolini,
, 13-197: fa scattare in te la nobilitazione di quel mondo di sentimenti che
c. e. gadda, 26-75: la presente a nome di angioletti, per
in lui [dante]... la tentazione stilnovistica si è fatta sentire qualche
. nella storia della letteratura italiana fra la fine del sec. xiii e l'inizio
metallo con un'estremità appuntita, con la quale si scriveva, e un'estremità
, e un'estremità piatta, con la quale si cancellava la scrittura stendendo nuovamente
estremità piatta, con la quale si cancellava la scrittura stendendo nuovamente la cera. -
quale si cancellava la scrittura stendendo nuovamente la cera. - per estens.: pen
: alla quale nobile schiatta se io presto la penna o piegherò lo stilo, 10
ingegno di tanta eccellenzia che niuna cosa dà la natura... egli con lo
. egli con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse. lomazzi
sarpi, vi-1-227: con un stilo attorno la testa gli diedero due ferite nel collo
cellini, 650: si disegna sopra la vernice con uno stiletto di acciaio temperato
di segnare l'ombra dello stilo quando la luce vien meno o il sole l'offusca
da siena, 638: colui che tiene la bossola,... piglia la
la bossola,... piglia la bossola co la calamita, e lo stile
... piglia la bossola co la calamita, e lo stile va sempre dove
, e lo stile va sempre dove è la tramontana. pantera, 1-240: se
ago, ove si sottiene e aggira la rosa, si rintuzzi o spunti, si
bilancia. vannocci biringucci, 5: la libra parimente detta bilancia è un certo
pascoli, 268: prima il fabbro fabbricò la vanga: /... / saldo
14-18: quegli alberi gli avevano dato la travatura per la casa,...
alberi gli avevano dato la travatura per la casa,... il timone al
pascoli, 267: ella, scendendo come la tempesta, / movea la ruota,
scendendo come la tempesta, / movea la ruota, essa lo stile, e tu
, sul ferro e su l'acciaio la testa / alzavi e la lasciavi piombar giù
su l'acciaio la testa / alzavi e la lasciavi piombar giù. -perno di
lamine se colligano, a ciò che da la forza de l'aqua non se disolvano
pollinico, raggiunge l'ovario, consentendo la fecondazione degli ovuli. cianci, abbrev
mandai a chiamar il chirurgo, acciò la considerasse con serietà e la tasteggiasse col
, acciò la considerasse con serietà e la tasteggiasse col stile. q. marin
ruote sue, e lo stile, e la gobbia. ruscelli, 4-14: caccia il
veder se vi è cosa alcuna dentro [la lumiera] che ti desse impedimento.
. conti, 1-227: sul foglietto, la stilo scrisse diligentemente. = abbrev.
. cesariano, 1-5: eziam a la stilobatale base si solea iscribere così le
. giovio, ii-146: desiderarebbe che la ghirlanda avesse li suoi stilobati, overo,
cada al perpen- diculo e non exceda la grossezza de la summitate de la colum-
diculo e non exceda la grossezza de la summitate de la colum- na subposita.
non exceda la grossezza de la summitate de la colum- na subposita. =
rosetta stilo di grana. i pittori la impiegano nelle loro opere. = calco
cartilagine. baldinucci, 103: per la deglutizione due stfiofaringei. d'alberti [
e storia dell'arte, che ha la funzione di reggere la colonna alla cui base
, che ha la funzione di reggere la colonna alla cui base è collocato (
stelo orientabile nel quale è possibile collocare la parte scrivente della penna fungendo da cappuccio
cesariano, 1-5: etiam a la stilobatale base si solea inscribere così le
cartella a lato della scrivania, tirò fuori la sua stilografica d'oro, premio paterno
stilografica d'oro, premio paterno per la laurea con lode, e si mise a
dei cassetti del tavolo, ha tirato fuori la boccet- tina. = dall'
protuberanza sottilissima e allunga- tissima che presenta la faccia inferiore della rocca dell'osso temporale
moderno... giungere con la ragione concorde nella pienezzadello spirito, in luogo
in relazione con l'apofisi stiloide e la mandibola. -legamento stilomascellare-. benderella fibrosa
e. berti, 49: la contemporaneità tra i due dialoghi, recentemente
57 famiglie; in alcune di esse la conchiglia è ridotta e parzialmente o totalmente
, caratterizzate da occhi reniformi avvicinati lungo la linea mediana e dall'allungamento delle appendici
, agg. zool. che ha subito la stilopizza- zione (un insetto parassitato)
in partic. degli ovari, che induce la castrazione parassitaria soprattutto in varie vespe e
fenoglio, 5-i-670: mauri ricevette la testimonianza col più elegante dei suoi sorrisi
del padule d'orgia, 99: de la stima del cui danno si stia al
soldi. bisticci, 3-74: fece pigliare la stima di tutte le sue sustanze.
le sue sustanze. vasari, 4-ii-510: la prima stima che di tali beni fu
in modo alcuno le stravaganze delle stime senza la relazione di quelle al giusto valore della
1-ii-544: quando si tratta dell'olio la stima segue per lo più allorché il
alberi. dessi, 10-179: facciamo la stima del patrimonio: terra, case,
busone da gubbio, 1-178: istimare la detta prieta fecie; e la stima
: istimare la detta prieta fecie; e la stima doplicata per dieci tanti donò loro
che promette l'arte hanno vista e misurata la detta casa e dato di poi la
la detta casa e dato di poi la loro fatta stima al supplente magistrato.
sia suo arbitrio del pegno / determinar la stima. corani, 2-i-47: non
stima i vortici di carid- di, la violenza delle correnti e i naufragi de'pescatori
belloni, 2-ii-48: fu prescelta una materia la cui pubblica e perpetua stima fosse quella
[rezasco], 447: in su la stima della pigione mettere la decima.
in su la stima della pigione mettere la decima. baldelli, 5-8-403: l'entrate
1-ii-434: se l'opera si faceva secondo la sua stima, questo narra vetruvio,
premiavano. v. borghini, 4-ii-645: la regola che10 tengo della sepoltura è che io
uno scritto nel quale si notano compendiosamente la quantità, le qualità e 'l prezzo
dei materiali e dei lavori, e quindi la spesa presunta di tutta una fabbrica da
, 210: promettete de dare a lui la stima del comuno. g. r
) [rezasco], 141: se la ditta persona si sentisse di tale stima
poiché non ho motivo di pensare che la moneta si comporti in modo anomalo.
in buona fede: ma se fosse poi la stima giusta, le altre che cosa
ingiustamente dall'affezione razionale (che determina la stima pratica). rosmini, xxi-138
nello stesso tempo che io giudico migliore la prima delle due cose e giudico men buona
prima delle due cose e giudico men buona la seconda, posso ancora amare la seconda
buona la seconda, posso ancora amare la seconda a preferenza della prima, ap
dante, conv., i-iii-6: la stima oltre la veritade si sciampia.
conv., i-iii-6: la stima oltre la veritade si sciampia. zanobi da strata
non può tener nel suo cuore superbo la grande stima che egli faceva di se
aveva negoziato. cesarotti, 1-ii-34: la stima della plebe cangiossi ben presto in
. foscolo, vii-100: s'acquista la stima de'concittadini e la celebrità del nome
s'acquista la stima de'concittadini e la celebrità del nome tra 'lontani e
forte lampo / che a sano guardator toglie la lena. -riguardo per una
, 4-i-932: gli arebbe di persona presentato la forza, perché non l'oro ma
forza, perché non l'oro ma la virtù facesse tutta la stima de'prìncipi.
non l'oro ma la virtù facesse tutta la stima de'prìncipi. 9.
toglie il diletto a tutte le cose. la stima non proviene che dalla rarità.
milizia, ix-22: risorse... la bella architettura greca-romana, o per dir
greca-romana, o per dir meglio ne risorse la stima. pasolini, 22-ii-2072: così
. pasolini, 22-ii-2072: così è decaduta la stima per la poesia, tipica /
22-ii-2072: così è decaduta la stima per la poesia, tipica / delle infanzie che
stima: complemento di quantità che esprime la misura con cui è valutato un bene
, ii-45: pia e magnanima fu la regina teodelinda, la quale non ebbe in
e magnanima fu la regina teodelinda, la quale non ebbe in sì poca stima
, 233: ramondo prese francesco spinoli e la bandiera di san giorgio, con molti
stima. zucchetti, 426: tutta la tartaruga si mangia, e poi le scorze
, 1-ii-399: vogli... che la ragione istìa disopra e quella non abbattere
. m. adriani, iv-156: la moglie muzia in sua assenza gli fé disonore
diede incominciamento a metter in qualche stima la casa sua. sarpi, i-1-33: sa
importa per opporre a chi vuol mettere la mercanzia in stima. -mettersi in
servizio molto grato alla corte, appresso la quale principiò a prender credito e mettersi
giovane chiamato nastagio degli onesti, per la morte del padre di lui e d'un
stima o cura / più della roba la sua vita dura. ibidem, 345:
/ yes, l'ho rivisto nel pigliar la stima. jahier, 136: sott'
scendeva [il palombaro] a cercar la collina di sabbia per far passare lo stima
i-50: egli ere un uomo stimabile per la sua rettitudine e coraggio. svevo,
per il valore artistico o anche per la rarità; che è o appare assai
incredibile. guittone, i-39-132: riguarda la no stimabile mizeria u'sono ora pervenuto
di porzia e di sulpizia, / or la fama di lor non è stimabile.
ili diedi a ser lippi notaio per la carta de la stimagióne che. ssi fecie
ser lippi notaio per la carta de la stimagióne che. ssi fecie. breve
1305) [rezasco], 698: la stimagióne facta per li soprascripti tre.
, opinione. passavanti, 210: la vanagloria... è uno appetito di
umana, ovvero di riputazione, secondo la stimagióne e toppinione della gente. mazzei
volgar., i-295: nelle loro case la stimagióne delle dignità si pesava in tutte
]: in luogo del rimedio è la stimagióne e la fermezza del coraggio che
in luogo del rimedio è la stimagióne e la fermezza del coraggio che fa più.
miracole de roma, xxviii-434: de la quale campana, lo sacerdote che guardava
quale campana, lo sacerdote che guardava la soa stimana lo tempio, odio sonare
soa stimana lo tempio, odio sonare la campana. ricchi, xxv-1-219: van per
piedi e con le man, per la vecchiezza, / come i cavalli e,
un esame ponderato e competente; fame la stima; valutare terreni, immobili,
. moravia, iv-327: se vendevano la villa l'affare sfumava; se la vendevano
vendevano la villa l'affare sfumava; se la vendevano l'avrebbero fatta stimare: allora
stimandola in luogo di moneta, siccome la valuta di uno agostanod'oro.
c. campana, iii-5- 2-40: la fanteria si stimava di sedici mila buoni soldati
36-58: vien con nui a vedere - la divina belleza, / che te darà
bentham... vuole che calcoliamo la somma de'piaceri e de'dolori che
una legge, per istimarne il valore o la giustizia. c. carrà, 474
, stimare quanto si andasse ognora dilatando la fama ed il nome di antonio.
di antonio. boterò, 9-11: la opulenza di padova si può quindi facilmente
, 2-iv-302: il re, raguardando benignamente la reina, non istimando quello volesse dire
, i-192: non potea l'autore stimare la sua cacciata, però che era nel
pratiche della repubblica fiorentina, 1-988: confortò la signoria ad pensare a tucti e'rimedi
ad pensare a tucti e'rimedi che salvino la libertà, e stasera stimorono venire per
libertà, e stasera stimorono venire per la provisione. de dominici, iii-74:
924: di ciò fa fede la moltitudine che vi ama, che in voi
dopo lo sorpresi che abbassava sull'occhio la palpebra a distinguermi meglio, a stimarmi.
le capacità, 11 comportamento o anche la funzione che esercita; avere una buona
animo, che tu otterrai per suo mezzo la grazia; ché è oggi molto istimato
1-i-380: non solamente essere necessario mantenere la religione e la giustizia, ma ancora stimare
solamente essere necessario mantenere la religione e la giustizia, ma ancora stimare i suoi
e di stimarti. -per rilevare la difficoltà di un'impresa, in una frase
: ne fanno un torso / col tagliarle la testa e braccia e cosce, /
, / ond'è ch'io stimo chi la riconosce. -rifl. guicciardini
, ii-645: diceva: « oh, la mia bella! come l'è bella
un corno. bresciani, 6-x-324: la lauretta... non istimando punto
lauretta... non istimando punto la madre,... si raccogliea seco
da stimare vertù, non tempesta la tolle, non tempo, non turbazione!
aver trovato qui messer jacopo sannazaro, la cui dottrina ho sempre ammirato e il cui
altro stimato. piccolomini, xlv-26: la bellezza de le mani e molto stimata in
suo affetto. goldoni, x-704: è la sincerità quel che si stima. pratolini
gregorio magno volgar.], 20-7: la virtù delle loro mani per nulla era
della vita medesima. dondi, 262: la mente tuta al ciel sublimi / chiunque
/ chiunque vita qui tranquila brama; / la ragion prenda et altro poco stimi.
. leonardo, 2-131: chi non stima la vita, non la merita. fagiuoli
chi non stima la vita, non la merita. fagiuoli, x-124: digli che
». cattaneo, iv-2-40: già la libertà non la stimavano un fico. graf
, iv-2-40: già la libertà non la stimavano un fico. graf 5-990:
che non stima difficultade alcuna fin che prende la lepre. caro, 12-ii-328: quanto
bibbiena, xxv-1-30: se tu stimi la salute mia, trovalo, persuadilo,
1-114: stimava più l'imperio e la potenza che l'onore a donna onesta convenevole
. davanzati, i-239: egli stimava più la fama negli avvenire che la grazia de'
stimava più la fama negli avvenire che la grazia de'presenti. -temere.
ricevere né ubidire né stimare, salva la riverenza debita alla sedia apostolica.
augùri e regger le sue azioni con la scienza astrologica. 8. considerare
stimato. tasso, n-ii-40: parlando de la nobiltà umana, possiam affermare ch'ella
non essere alcuna pena, dove li 'ngannati la stimano intollerabile. boiardo, 1-3:
. pavese, 9-95: gli spiegai che la sua età aveva di bello che le
istima alcun che malagigi parte / ne la vittoria avesse de la notte. muratori,
parte / ne la vittoria avesse de la notte. muratori, 7-v-249: stimavano,
, e non senza ragione, che la cura della repubblica non si potesse meglio
. 9. ant. attribuire la provenienza, far derivare. giov.
10. marin. e aeron. fare la stima della rotta. 11. statist
, differente- / mente danzando, de la sua ricchezza / mi facieno stimar, veloci
scrivere,... se non impedisce la libertà di po
. 13. intr. con la particella pronom. andare fiero di qualcosa
stimo, / da che 'n plurale avete la mtennenza. boccaccio, i-71: quivi
bene invero sti- maron coloro che tennero la cognizione farsi per via di similitudine.
via di similitudine. -stimare la persona: v. persona, n.
: non conosce l'italia e non la stima / chi provata non ha la spagna
non la stima / chi provata non ha la spagna prima. ibidem, 220:
m. vincenzo belegno: pagherete voi la stimaria, e farete che rambot- tino
gnoseologica di derivazione aristotelica, la facoltà percettiva propria dell'anima intellettiva,
che vede aborre, / sì nescia è la sùbita vigilia / fin che la stimativa
è la sùbita vigilia / fin che la stimativa non soccorre. castelvetro, 1-35
alcune pruove che sono dirizzate a prendere la volontà e altre a prendere la stimativa.
prendere la volontà e altre a prendere la stimativa. -percezione sensoriale, senso
cattaneo, 1-68: l'assenzio altera tutta la stimativa del gusto e trasfonde il suo
catzelu [guevara], i-83: secondo la mia stimativa, l'un di noi
fallo. galileo, 622: potrà mai la nostra stimativa e 'l nostro giudizio comprendere
esistente (una facoltà intellettiva, secondo la teoria della conoscenza di ascendenza aristotelica)
tommaseo]: cioè infino a tanto che la virtù stimativa non soccorre all'occhio,
dalle celle, 4-1-66: altra dota è la stimata, altra la non istimata che
: altra dota è la stimata, altra la non istimata che si dà, della
maffei, ni: qual fortuna è la mia di riscontrarmi / nella mia stimatissima
e vigore. de marchi, ii-183: la lettera allegata diceva: « stimatissima signora
stimato. sansovino, 2-30: avegna che la lana d'inghilterra sia di molto pregio