Grande dizionario della lingua italiana

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vol. III Pag.99 - Da CHIUSO a CHIUSO (48 risultati)

ch'alle mura / si trovar de la terra e in su la porta. /

trovar de la terra e in su la porta. /... / la

la porta. /... / la porta è chiusa. castiglione, 190

volta quivi arà avuto grazia di contemplare la sua donna. a. f

, / odi il martel picchiare, odi la sega i del legnaiuol, che veglia

chiuse s'impasta il pane, e la stanza è piena del calore acido che

che emana il lievito, v'è la stessa atmosfera d'una natività. -figur

questi argomenti della ragione hanno trovata chiusa la porta del mio cuore, perch'io

tra'popoli diffuso / alletta tutti a la mercé proposta, / onde non trova alcun

è nascosta. leopardi, 16-2: la mattutina pioggia, allor che l'ale /

/ battendo esulta nella chiusa stanza / la gallinella, ed al balcon s'affaccia

involto con cura (un'apertura, la bocca di un recipiente, di una

interruppe di nuovo, per assicurarsi se la tasca fosse proprio chiusa, per palpare

chiusa, per palpare il biglietto attraverso la stoffa. 5. privo di

ariosto, 9-29: col fuoco dietro ove la canna è chiusa, / tocca un

pena. d'annunzio, iv-2-908: la loro fraternità vigeva già dalla prima giovinezza,

che s'addensasse intorno a me con la lentezza di quell'ombra crepuscolare. e

dante, conv., iv-xxvii-4: appresso la propia perfezione la quale s'acquista nella

, iv-xxvii-4: appresso la propia perfezione la quale s'acquista nella gioventute, conviene venire

, le palpebre, le labbra, la bocca, le mani, il pugno,

loro alcuno senso (dal quale comincia la nostra conoscenza), pure risplende nel

risplende nel nostro intelletto alcuno lume de la vivacissima loro essenza, in quanto vedemo le

voi infino in questa terra abbiate recata la bocca chiusa. s. agostino volgar.

s. agostino volgar., 4-45: la mano tua sta chiusa e aperta;

aperta; come ti piace, che tu la puoi aprire e chiudere, e così

aprire e chiudere, e così ti piace la mano tua aperta come chiusa. ariosto

ariosto, 27-63: e, tratto da la colera, avventosse / col pugno chiuso

le mani. tasso, 8-33: chiusa la destra, e 'l pugno avea rivolto

de l'imperatore e a gli altri de la corte cesarea, a'quali per lo

non teneste mai chiuse le mani de la vostra liberalità. marino, 10-42: tempo

sporgente dalle coltri e l'altro arrotondato sopra la fronte come un bel angelino addormentato.

». montale, 15: entra la luna / d'amaranto nei chiusi occhi,

10. calato, abbassato (la visiera, la celata dell'elmo)

. calato, abbassato (la visiera, la celata dell'elmo). ariosto

ariosto, 36-36: quella già con la visiera chiusa / venia. 11

dove all'incontro, sventate, per la poca o niuna resistenza che incontrano al

che fa uscire il suono a fatica (la gola). d'annunzio, iv-2-52

annunzio, iv-2-52: nella stanza accanto, la moglie vegliava atterrita, stringendosi le coperte

, stringendosi le coperte addosso, con la gola chiusa da un singulto, rabbrividendo se

da siena, i-15: mi pare che la via della verità sia chiusa in voi

mezzo il bosco, / con tal rumor la chiusa via si fende. tasso,

mandati, / da cui si debbia agevolar la via, / e i vóti luoghi

franchi proferir potrebbe: / chiusa è la via? natura al mio nemico /

., 16 (285): trovaron la strada chiusa con travi e con carri

arabico, o mar rosso, che la fanno come penisola. manzoni, pr.

vestigi / del saper discoperse, e feo la chiusa / valle sonar di così nobil

piana / che d'ogni chiuso cor volge la chiave. tommaseo, i-110: son

, / che a grugno stufo / la gente scansano / facendo il gufo, /

vol. III Pag.100 - Da CHIUSO a CHIUSO (56 risultati)

abitò [diogene] in una botte, la quale elli volgeva; la state chiuso

una botte, la quale elli volgeva; la state chiuso contra il sole, e

, 78: beato te, che a la reai pregione / per te stesso sei

imperadrice per consegnarla: e di poi la battaglia con se medesimo in che passò

con se medesimo in che passò tutta la notte appresso, chiuso dentro ima stanza;

, chiuso dentro ima stanza; e la vittoria in che ella si terminò. manzoni

., 15 (270): la cordicella [del manichino] circondava il

di modo che, girandoli, ristringeva la legatura a volontà; e con ciò

ciò aveva mezzo, non solo d'assicurare la presa, ma anche di martirizzare un

ciriege e gettava giù i noccioli, e la gente si accapigliavano per raccoglierli e di

, / cerchiamo un segno che superi la vita. pavese, 4-267: non mi

dolori della podagra, gli baciò ginocchione la mano. 20. ben custodito

, siringo, ornai da chiuso ovile / la greggia ai paschi, ai tepidi ruscelli

/ costui si porti; e sarà mia la cura / che tutto ei sveli.

ristretta e intima (l'esistenza, la vita); riservato, limitato a

darsi un po'di svago, per vincere la depressione nervosa che tanti anni di chiusa

del buio? e che il laceramento, la trasformazione di quella vita, accadessero proprio

di quella vita, accadessero proprio per la vittoria dell'uomo contro l'oscurità?

lui; ed in questo si manifesta la condizione del furo, che sempre cerca d'

se tu avessi cento larve / sovra la faccia, non mi sarìan chiuse /

non dovevi tu sì lungamente / celarmi la cagion de la tua fiamma, / se

sì lungamente / celarmi la cagion de la tua fiamma, / se la fiamma celar

cagion de la tua fiamma, / se la fiamma celar non mi potevi. i

tasso, 4-27: e in su la prima sera / parte, e tiene sol

infallibil ragione, per cui provare, la natura doversi compiacer d'esso, e dilettarsene

tornielli, 485: di notte oscura la menan per mano / entro i segreti del

gli anelli che stanno entro compongono tutta la scala delle virtualità e passioni umane,

l'affetto di famiglia, il terzo la religione, il quarto la carità fraterna

il terzo la religione, il quarto la carità fraterna, e così via via fino

tutti, e si trova essere per avventura la scienza del bene e del male.

sorse per mezzo del chiuso ardore / la vena inestinguibile e gioconda / del riso

, s'alimenta / della chiusa passione, la ritrova / a ogni angolo più intensa

7: non è sì chiusa [la scrittura] che uomo se ne debbia

di punte per respingere l'affetto altrui e la bellezza delle cose di fuori. giusti

. verga, 4-82: dover celare sempre la febbre dei guadagni, la botta di

celare sempre la febbre dei guadagni, la botta di una mala notizia, l'impeto

di ima contentezza; e aver sempre la faccia chiusa, l'occhio vigilante,

faccia chiusa, l'occhio vigilante, la bocca seria! cicognani, 3-16: la

la bocca seria! cicognani, 3-16: la mamma... guardava, appassionata

giuseppina, il curato di lasnigo raccomandò la maria: chiusa e dura, questa

anche ai pidocchi. pratolini, 9-326: la mamma non è mai entrata in confidenza

interna. d'annunzio, i-535: la luna diffonde / pe'cieli suo latte

/ profonde. papini, 8-51: la campagna che sento io, la campagna

8-51: la campagna che sento io, la campagna mia, è quella di toscana

dei solitari. alvaro, 9-22: la montagna si presentava davanti a noi chiusa

piante negli orti nelle vailette umide attestavano la vita umana. pavese, 4-263:

corridoi s'andava sotto i tetti, e la grande cappella semibuia, facevano un mondo

avversari, angli superbi, / celebrate la fuga; e dite al vostro / re

ora toma il bel tempo ». alzò la testa e: « dico »,

genti non ci è nel machiavelli che la se'mplice base scientifica, un punto di

successori. il suo campo chiuso è la politica e la storia. dossi, 76

suo campo chiuso è la politica e la storia. dossi, 76: egli

dovevamo saperlo che l'amore / brucia la vita e fa volare il tempo.

[giuoco], il quale con la lancia più vicino alla terra colla sua punta

oltra misura, il ponte passa / con la vista alta e sotto l'arme chiuso

; / va su l'aviso e tien la spada bassa, / come colui che

vol. III Pag.1043 - Da CULOBIANCO a CULTO (28 risultati)

bambino. aretino, 8-37: bascia la balia il bambino ch'ella allieva,

un fuoco d'artifizio di tenerezza, la madre la chiama con nomi d'animali

fuoco d'artifizio di tenerezza, la madre la chiama con nomi d'animali: pulcino

pulcino, ranocchia, maomao... la bacia dappertutto: sul viso che repugna

che repugna come sul culetto baldanzoso. la metterebbe in bocca potendo, zuccherino,

: avvi anche una maestra di scolari, la quale non sapendo in qual altra dottrina

che, nel muoversi, dimena ridicolmente la parte deretana. slataper, 1-88:

e affetti... altre più a la cultézza e ornato attendano. b.

alberti, 300: io mi compererei la posessione de'miei danari, che fusse

miei, acciò che io con più amore la facessi governare bene et molto culti vare

naturali. marsilio ficino, 2-153: la città non è fatta di pietre,

v. coltivare), che ha mantenuto la forma lat. deriv. da cultus

andiamo, se vi piace, a vedere la possessione: vi mostrerò molte belle cultivazióne

tasso, 13-i-1147: e s'ovunque la fama intorno vole, / non sol

1336: così [come gli alberi secondo la coltura] l'animo ancor, se

,... / in don la offerse al padre nilo, e

manifesta: rito, liturgia. -secondo la teologia cattolica: culto pubblico: quello

sendo ambasciatore a napoli pe'fiorentini, la sua maestà lo fece invitare la notte

, la sua maestà lo fece invitare la notte di pasqua di natale all'ufficio.

. serdonati, 7-57: e per la guardia, e per il culto di

gran santità. tasso, 11-ii-409: la contemplazione è de le cose rivelate,

attendono a'sacrifici e al culto de la religione, l'altra de gli scolari

come una tavola della sommersa nave de la religion e colto di noi [dei

hanno verun culto di religione, conoscono la poesia. alfieri, vi-54: il prence

riam. foscolo, iv-334: dove la ragione non è inviscerata nelle leggi e

col culto. pavese, 4-250: la cosa più bella del culto, degli altari

a respirare sotto il cielo, e la portiera ricadeva, si era liberi, vivi

della collettività, istituzionalmente organizzata, che la pratica: comunità religiosa, chiesa,

vol. III Pag.1044 - Da CULTORE a CULTRO (47 risultati)

il linguaggio ricusa l'espressione che significherebbe la coesistenza di rivelazioni diverse, perché la

la coesistenza di rivelazioni diverse, perché la ragione la riconosce impossibile. -culti

di rivelazioni diverse, perché la ragione la riconosce impossibile. -culti acattolici:

vario tipo (e si può avere la condizione d'intolleranza, di tolleranza,

di libertà o di parità legale con la chiesa cattolica). -culti ammessi:

-culti ammessi: nell'ordinamento giuridico precedente la costituzione repubblicana, quei culti acattolici per

un'apposita disciplina rivolta sia a garantirne la libertà e i diritti come istituzioni,

, 103: busso forte all'usciolo sotto la loggia: nessuno risponde. sarò io

nessuno risponde. sarò io a sorprendere la rigida parente che aveva tante cose da

l'onore che si dimostra a qualcuno per la sua eccellenza e dignità; oggetto di

s'appartengono. firenzuola, 283: la vera venere, accorgendosi che le celesti

condusse i cavalli in battaglia e solamente la lancia non fu ardito di toccare,

insegne e l'imprese, lascia sola la libertà del parlare come peso troppo grave

italia] con disprezzo, intanto che la spagna l'adora con una maniera di culto

culto glorioso in quel luogo ove più la civiltà e la prosperità della nazione vogliam

quel luogo ove più la civiltà e la prosperità della nazione vogliam che si mostri

verità, e tale da rendere disperata la causa dei persecutori suoi. leopardi,

oggi è questo il cancro che rode la razza latina nel pieno fiore della coltura

forte ingegno. idem, i-725: ammiriamo la pronta e lieta conversione del popolo italiano

in segrete cerimonie per insegnarmi a rivivere la vita degli antichi iddii. b.

poco, guardando al pieno seicento, la lode che si suol dare al culto

inchinarsi. alvaro, 7-109: varrebbe la pena di soffermarsi su tale carattere dell'

2-295: anche questa di voler conservare la casa come un sacrario, era un'

che stanno in timore e che sono sotto la custodia del maestro. tasso, 16-30

culto della persona. marchetti, 4-202: la donna stessa / con l'azioni piacevoli

cavalli,... / tengon la notte e il giorno. 6

e di fama serve anzi a contaminare la felicità delle lettere e de'loro cultori.

!... tu sei 'la verginità della mente ': e perciò tanto

sempre l'immenso vantaggio di durare tutta la vita de'tuoi cultori.

e l'altra sicilia, dove faccia la residenza; come vi ha tre templi miei

] si avessi potenzia di far turbare la tranquilla serenità dell'aria, convertendo quella

. bruno, 3-628: in luoghi de la terra in questi tempi si scuoprono de

geopo- nico atto solo a discernere se la mano del cultore meni con la debita

se la mano del cultore meni con la debita obliquità le falce pel prato e con

debita obliquità le falce pel prato e con la giusta dirittura l'aratro pel campo.

/ suda, e incallisce al vomero la mano. monti, 16-557: allor

mugghiando, e del cultore / corrompono la speme e la fatica. manzoni, 229

del cultore / corrompono la speme e la fatica. manzoni, 229: qual

nelle ore che le cure della famiglia la lasciavano libera. ma a chi le ne

ardenti. monti, x-2-284: sotto la mano della pia cultrice / ricevean nuove leggi

3-34: abbiamo dottrina di non cercar la divinità rimossa da noi, se l'

che gli coltori degli altri mondi non la denno cercare appresso di noi, l'

feconda / quinci e quindi spiegar varia la chioma, / s'avien ch'arte cultrice

, / che mescolando il pampino e la fronda / curva le verdi braccia a

il sacerdote durante il sacrificio, sgozzando la vittima, quando si trattava di animali

trario', colui che ne'sacrificii colpiva la vittima con un asce, o con una

asce, o con una mazza, e la scannava subito. = voce

vol. III Pag.1045 - Da CULTUALE a CULTURALE (70 risultati)

; altro è l'ornamento, altro la cultura. d. battoli, 13-3-10:

quella coltura di non pochi anni, con la quale oggidì alleviamo nello studio delle scienze

studio delle scienze e della religiosa perfezione la nostra gioventù. magalotti, 9-2-160:

contenteranno di vederle così in superficie, onde la cultura sarà più universale, ma più

che colà solamente regnasse lo spirito, la vivacità, la leggiadria, la gentilezza e

regnasse lo spirito, la vivacità, la leggiadria, la gentilezza e la coltura.

spirito, la vivacità, la leggiadria, la gentilezza e la coltura. p.

vivacità, la leggiadria, la gentilezza e la coltura. p. verri, i-135

stile, e di quella coltura che allontani la lingua vostra dalla barbarie, scrivete.

proprie facoltà abbrevia incredibilmente il tempo e la fatica deltimparare. de sanctis, lett

e civile, metterla in comunicazione con la coltura straniera, avvicinare e accomunare le

più, ogni seme ideale, che sparga la scienza e l'arte. svevo,

lottatore che dava risalto alla mia debolezza, la mia cultura, la mia timidezza.

mia debolezza, la mia cultura, la mia timidezza. d'annunzio, iv-1-167:

. d'annunzio, iv-1-167: possedeva la coltura abondante e varia, l'imaginazione sviluppata

e varia, l'imaginazione sviluppata, la parola colorita di chi ha veduto molti paesi

ingegno non ha nemmeno cultura, perché la cultura non è davvero tale se non

a'luoghi quando si trattava di accrescere la mia coltura. alvaro, 7-61:

sono le convenzioni più squisitamente civili; la cultura in quanto educazione e perfezione interiore

il rispetto della persona umana; e la solidarietà; e il pudore della propria

e faccendo contra loro tormenti, trovò la croce di cristo, la quale andava cercando

tormenti, trovò la croce di cristo, la quale andava cercando. tasso, n-ii-313

cato, che, sì come ne la prudenza e ne la intelligenza de le

, sì come ne la prudenza e ne la intelligenza de le lettere agguaglia il padre

con l'affabilità de'costumi e con la coltura de l'umane lettere a ciascun altro

grandissima, a cui venne in aiuto la coltura della dottrina. parini, 830

pregi poetici, merita d'esser riguardata la cultura della lingua e la nobiltà e

esser riguardata la cultura della lingua e la nobiltà e la ricchezza dello stile. alfieri

cultura della lingua e la nobiltà e la ricchezza dello stile. alfieri, i-183:

religiosa di giovanni, degli orizzonti che la breve conversazione aveva pure aperti alla sua

con l'ingegno dello storico, si procura la cultura storica; chi nasce con l'

chi nasce con l'ingegno del poeta, la cultura poetica; chi con quella

poetica; chi con quella del filosofo, la cultura filosofica: nel mondo dello spirito

. nievo, 223: nei primi la gravità il riserbo la credenza se non

223: nei primi la gravità il riserbo la credenza se non l'entusiasmo e l'

da piovano in cappellano; nei secondi la coltura classica, la libertà filosofica, l'

; nei secondi la coltura classica, la libertà filosofica, l'eleganza dei modi

, l'eleganza dei modi, e la tolleranza religiosa erano instillate dai liberi colloqui

una piccola borghesia ostinata nella credenza che la cultura classica nobiliti l'uomo e la

la cultura classica nobiliti l'uomo e la sua famiglia. -alta cultura:

anche dall'esperimento; e in lui la curiosità diveniva più acuta come più si allargava

diveniva più acuta come più si allargava la conoscenza. panzini, iii-784: i nostri

maestro, che... sembrava la persona meno importante ed era la persona

sembrava la persona meno importante ed era la persona principale; e l'unica che legasse

unica che legasse al mondo della coltura la nostra fatica privata e gelosa. baldini,

, 69: mi ha molto divertito la storia della conferenza di innocenzo cappa. questo

, 1-44: i passi che faremo verso la coltura non faranno che renderci servi degli

verdeggiava immortale. manzoni, 424: la mitologia, diffusa perpetuamente nelle opere degli

riverenza superstiziosa. leopardi, iv-195: la educazione buona, la coltura de'costumi

leopardi, iv-195: la educazione buona, la coltura de'costumi e delle menti,

menti, conservano nella società degli uomini la giustizia e la mansuetudine. cattaneo,

nella società degli uomini la giustizia e la mansuetudine. cattaneo, ii-2-176: sembra

. cattaneo, ii-2-176: sembra che la civiltà penetrasse navigando su per la corrente

che la civiltà penetrasse navigando su per la corrente del po; giacché l'accesso al

, lett. it., 1-6: la sicilia avea avuto già due grandi epoche

grandi epoche di coltura: l'araba e la normanna. il mondo fantastico e voluttuoso

, 69: in generale penso che la cultura moderna (tipo americano),

di declino della cultura, poiché è la cultura a scoprire la vita associata coi

, poiché è la cultura a scoprire la vita associata coi suoi bisogni e le sue

3-346: per essere delineatore del campo de la natura, sollecito circa la pastura de

campo de la natura, sollecito circa la pastura de l'alma, vago de la

la pastura de l'alma, vago de la coltura de l'ingegno e dedalo circa

d. bartoli, 43-2-35: aggiunta la coltura dello spirito con che la compagnia si

aggiunta la coltura dello spirito con che la compagnia si studia d'allevare i suoi

, le dispute meramente grammaticali, infine la letteratura delle nude parole, annoia ora

letteratura delle nude parole, annoia ora la dio mercé gran numero di persone che non

, le scienze, le arti, la coltura dello spirito. panzini, i-61:

luminari del cielo [il sole e la luna] deputati da dio al servigio de

, relativo alla cultura, che concerne la cultura. rigutini-cappuccini, 187: 'culturale'

c. e. gadda, 393: la gran parte [dei suoi scritti]

vol. III Pag.1046 - Da CULTURALISMO a CUMULATIVO (29 risultati)

, avv. per quel che concerne la cultura; sul piano della cultura.

, incoloro, usato nell'industria per la preparazione delle resine cumaroniche. =

isolanti; nell'industria sono usate per la fabbricazione di lacche, di vernici,

violetti o rosei; i semi dànno la fava tonca (usata per aromatizzare il

per aromatizzare il tabacco); anche la corteccia e il legno sono profumati.

, un po'compresso, usato per la preparazione di alcuni liquori (soprattutto il

come il finocchio...; ha la radice bianca, quasi arida nella superficie

e farisei ipocriti, percioché voi decimate la menta e l'aneto e 'l cornino

grandi della legge: il giudicio e la misericordia e la fede. dizionario del commercio

: il giudicio e la misericordia e la fede. dizionario del commercio, iii-1174

pascoli, 741: si voltò celando la mannella / della sua messe. ma

ma con un sorriso / a lui mostrò la sua panthide, e disse: /

. papini, 20-370: pagano puntualmente la decima della menta, della ruta, del

e dell'aneto ma non hanno in sé la giustizia, la misericordia e la fedeltà

ma non hanno in sé la giustizia, la misericordia e la fedeltà.

sé la giustizia, la misericordia e la fedeltà. = voce dotta,

deriv. dal gr. xùjxivov. per la cit. di diodati e di papini

operato / e molto male ho cumulato ne la mia vita passata. bisticci, 3-105

opinione s'accosta in un certo modo la scuola de'teologi nostri disputando tuttavia della

glorie, cumulando i copiosi sussidi che la quiete, il ritiro, la vita

che la quiete, il ritiro, la vita celibe e frugale, e il comune

, ma quella eziandio che in tutta la guerra e in cotanti mesi fosse stata

dar diletto alla gola, e che fa la vigliacca e vergognosa professione di andare a

telminti turbeilari dell'ordine alloecoela: hanno la faringe variabile, l'intestino sacciforme e uno

signore ', de'quali uno solo la conterrà unicamente, e tutti gli altri

[requisito] che si faccia [la presentazione a un benefizio] di una persona

padroni laici, alli quali si concede la facoltà di fare una presentazione cumulativa solamente

esprimere una cosa che faccia a'calci con la pittura, essendo l'idea cumulativa dell'

le seguenti abbracciarono le precedenti, secondo la natura progressiva e cumulativa di ogni svolgimento

vol. III Pag.1047 - Da CUMULATO a CUNA (47 risultati)

punto il popol senza legge / rompe la fede e 'l cumulato mele, / suo

in tutti i movimenti suoi portino tutta la leggiadria, tutti i gentil costumi, tutto

situazione propria della scuola francese: donde la magnifica unità e semplicità onde ella è

vita tutto il mondo circostante, perché la concentra tutta nel suo protagonista; il

d'operai a domicilio i quali ricevono la mercede dell'opera, l'affitto dei locali

molte altre cause, come ancor per la opinion universale, la quale sùbito accompagna

come ancor per la opinion universale, la quale sùbito accompagna la nobilità.

opinion universale, la quale sùbito accompagna la nobilità. 4. sm.

sé no'lauda il suo cumulatore dopo la sua vita, come fa la scienzia

cumulatore dopo la sua vita, come fa la scienzia? la quale sempre è testimonia

vita, come fa la scienzia? la quale sempre è testimonia e tromba del suo

creatore, perché ella è figliola di chi la genera, e no'figliastra, come

genera, e no'figliastra, come la pecunia. = voce dotta,

. buti, 3-25: * quando la rota '; cioè la cumulazione e

: * quando la rota '; cioè la cumulazione e la revoluzione di tutta la

rota '; cioè la cumulazione e la revoluzione di tutta la natura non che dei

la cumulazione e la revoluzione di tutta la natura non che dei cieli,..

non che dei cieli,... la quale * tu desiderato '; cioè

cumulo / crescer di neve alpina / la man che ne le floride / dita lieve

d'annunzio, ii-636: passano per la macchia, / vanno verso la ripa

per la macchia, / vanno verso la ripa, / tra i mucchi di legname

voi scendete giù in cucina e trovate la tazza del latte, appena munto, e

7-146: qualche ora dopo seppero che la città era stata quasi distrutta e la

la città era stata quasi distrutta e la loro casa ridotta a un cumulo di rovine

gnosciuto un misser lorenzo, che fu de la nostra illustre comunità cavaliere araldo onoratissimo,

indrizzarlomi [il disegno promesso] per la posta in ravenna... ed

che resta impossibile... il descriverne la minor parte. baretti, 2-357:

scempiate bugie quel vostro ripetuto asseverare che la 'frusta 'è stata da tutti in

alta pur dianzi e tesa, / scorrea la vista a scernere / prode remote invan

-diceva, -da codesto cumulo di bellezze, la religione: che resta? settembrini,

, gli fu impossibile rispondersi. per la prima volta, tutto il cumulo delle

cumolo. foscolo, iv-363: suonava la campana de'morti, e il presentimento della

omogenea e a contorni arrotondati, con la sommità a cupola o a protuberanza (

a cupola o a protuberanza (mentre la base è quasi orizzontale), la

la base è quasi orizzontale), la cui formazione è dovuta a correnti ascendenti

di quota; preannunciano i temporali, la grandine e il nevischio; sono di

che commette, aggiugne quasi per cumulo la bestemmia. -fare cumulo:

contrabbandieri le fucilate, le prigioni, e la corda. del resto ognuno è libero

petrarca, app., 22-9: la baila, le mie fasce e la mia

la baila, le mie fasce e la mia cuna / ho biastemato mille fiate

le fasce / ricche prepari, altri la nobil cuna, / ove al bambino

si dondola dondola dondola / senza rumore la cuna / nel mezzo al silenzio profondo

dante, inf., 14-100: rea la scelse già (la montagna ida in

, 14-100: rea la scelse già (la montagna ida in creta) per cuna

contende -l'acquisto del trono / la fortuna -d'un rozzo pastor? algarotti

: che sant'onofrio? è questa la vetta superba di giano, / fortezza

nascesse una, / che ratto divorasse la sua cuna! baretti, 1-90: così

vol. III Pag.1048 - Da CUNARE a CUNEO (72 risultati)

ricca di dolori e di rimembranze verso la pace del sepolcro. d'annunzio,

: degno il sepolcro, se fu vii la cuna, / vo procacciando con le

vile anco son fregi. / chi de la gloria è vago / sol di virtù

d'acqua. giocosa, 9: aveva la più cattiva tappa dello stradale, tutta

., 32-118: poscia vidi avventarsi ne la cuna / del triunfal veiculo una volpe

e però dice: 4 avventarsi ne la cuna '; cioè gittarsi in el letto

per dare ad intendere che in mezzo de la chiesa si levonno queste sette dell'eresia

5. locuz. -avere, sortire la cuna: nascere, venire alla luce

/ venere prima, ed ebbe amor la cuna; / o nuda in fonte,

fasce, e... aveva avuta la cuna quasi ne gli alloggiamenti militari.

dilatare al do macone, / più sicure la fede ebbe le cune. metastasio,

le ingiurie alla fortuna, / se avrò la tomba ove sortii la cuna. alfieri

/ se avrò la tomba ove sortii la cuna. alfieri, 1-276: null'altro

vedere il loco ov'ebbe / oreste suo la cuna. prati, ii-246: figlio

alle nevose / mie tirolesi balze ebbi la cuna / come il camoscio, e le

/ fra'miei vecchi pastori. -dare la cuna: dare i natali, essere patria

cinto delle torri inespugnabili, quanto per la cuna che desti a questa gloriosissima squadra

, / cominciando dal latte e da la cuna. alamanni, 5-1-900: né fra

ne le sue sorgive / livida già la vita: da le prime / cune

giovevole il castagno * concludeva mio nonno la sera, prima di salire le scale.

le scale. « ri- cordatevelo: la omelia, in cui foste allevati, è

allevati, è paretata di castagno; la cassa, in cui sarete sepolti, sarà

notturna d'un mio soliloquio cunava io la mia prole. cantava io un canzoncino

prudenza e virtù, escludono quanto possono la potestà della fortuna, bisogna almanco confessino che

una specie di guerra, nella quale la caldezza era pemiziosa, la tardità utile;

nella quale la caldezza era pemiziosa, la tardità utile; in uno altro tempo

di cuneo. tassoni, vii-12: la linea retta è la più breve e spedita

tassoni, vii-12: la linea retta è la più breve e spedita e la figura

è la più breve e spedita e la figura cuneale la più atta a farsi strada

breve e spedita e la figura cuneale la più atta a farsi strada. cuneare

è cuneato e fermato nel tronco: la sua parte dinanzi e di dietro,

. maffei, 5-5- 184: la prima fascia di esso [quarto piano]

quarto piano], ch'è sopra la cornice, ha tutte le pietre cuneate,

sud-occidentale). gioberti, ii-130: la bibbia negli articoli più rilevanti è ormai

aver trovata, almeno in parte, la chiave delle lettere piramidali. sbarbaro,

vi si metta. torricelli, 67: la libra, la leva e l'argano

. torricelli, 67: la libra, la leva e l'argano sono macchine già

già note al mondo... ma la vite, il cuneo, i piani

inclinata quercia il cuneo, lascia / la sposa a l'ara *. verga,

. verga, 4-68: se scappa la leva!... mia madre non

figur. d'annunzio, v-1-735: la mano di mia madre si distaccò dalla

forse al solo tocco di quella mano la commessura coronale si risuggellò sopra la verità

mano la commessura coronale si risuggellò sopra la verità penetrata. linati, 30-113: è

sopra le nuvole per aver tempo di raddrizzare la rotta, ma sopratutto egli ha detto

costituita da due piani inclinati uniti per la base, con la quale si possono

piani inclinati uniti per la base, con la quale si possono esercitare sui fianchi sforzi

o per farvi contrasto o per regolare la distanza fra due viti a contrasto più

che veniva usato a coppie per fissare la forma contro il telaio sul piano del

cuneo di legno che si poneva sotto la culatta per alzare o abbassare la volata

sotto la culatta per alzare o abbassare la volata). 7. archit.

arco stesso, in modo da formare la superficie di combaciamento e di contrasto con

là nelle scaglie di scialbo rimaste su la panchina fulva, rosseggiavano vestigi di affreschi

ojetti, ii-360: che cos'era finora la chiave di un arco? una pietra

db, levatone una parte, cioè la metà, segandolo diagonalmente, e lasciato

alla qual metafìsica anderebbero di sèguito così la logica degli stoici,... come

logica degli stoici,... come la fisica, la quale ponga per principio

,... come la fisica, la quale ponga per principio di tutte le

corporee il cuneo in quella guisa che la prima figura composta, che s'ingenera in

geometria, è 'l triangolo, siccome la prima semplice è 'l cerchio,

nemico. giamboni, 7-34: la terza volta è da comandare che quadrata

comandare che quadrata schiera subitamente facciano. la qual cosa fatta in ischiera di tre

tre canti, che cuneo è nominata, la detta schiera si disponga e si muti

si vedono gli eserciti... ordinar la battaglia, con l'antiguardia, la

la battaglia, con l'antiguardia, la bataglia, la retroguardia, le filze,

con l'antiguardia, la bataglia, la retroguardia, le filze, il far'ala

quadro, il rombo, il cuneo, la forbice, la sega, i comi.

rombo, il cuneo, la forbice, la sega, i comi. cattaneo,

i più forti, a rompere nel mezzo la linea nemica; ovvero opprimevano con ordine

corpi. d'annunzio, v-3-636: fu la vittoria massima, fu la vittoria classica

: fu la vittoria massima, fu la vittoria classica: la forza del cuneo

massima, fu la vittoria classica: la forza del cuneo romano che spezza l'

il movimento di un cuneo, con la forza di un cuneo. panzini

vol. III Pag.1049 - Da CUNETTA a CUOCERE (48 risultati)

era come una fiatata di mostro marino la mezzaluna di mare che balzava su,

rovesciato. calvino, 1-325: con la punta delle dita spingeva a cuneo tra il

: solo un breve marciapiede corre davanti la casa: il resto della strada è

punto, per aprir d'un tratto la cateratta del flagello. perciò bisogna sorvegliare rigagnoli

rigagnoli e cunette, il corpo e la cresta dell'argine, pronti ai ripari

si voltò: un soldato aveva raggiunto la strada sopra di lui. si buttò

il passaggio. lorini, 62: la cunetta nella fossa si faccia larga braccia

, lodano nondimeno in mezzo del secco la cunetta, che è un fosso picciolo

pieno d'acqua, si per assicurare più la fortezza della scalata, come per difenderla

generazione è di combattere sotterra celato, la quale via è cunicolo, cioè via di

appellata, perché si fa secondo che fa la lievre, che sotterra cava, acciocché

da'romani con nomi di cuniculi, per la somiglianza che hanno con le cave le

conigli. botta, 4-809: siccome la piazza si difendeva con estrema ga- gliardia

scolo per le acque, escavazione per la collocazione di tubazioni o conduttori elettrici o

aveano. targioni tozzetti, 12-3-150: la vena del rame, collocata dalla natura

è una miniera di ferro, detta la buca della vena. ella è un profondo

dentro ai filoni del sasso morto componenti la pendice del monte. bocchelli, ii-138:

aprire. piovene, 5-491: ho visitato la miniera di cozzo- disi. qui rammodernamento

, 3-25: agual si semina e cultivasi la cunella in quel modo che l'aglio

cunella in quel modo che l'aglio e la cipolla. crescenzi volgar., 6-85

landino [plinio], 20-15: de la cunila, oltra a la dimestica,

: de la cunila, oltra a la dimestica, più specie sono in medicina:

cimila. f. baldelli, 5-59: la testugine col mangiare la cunila, che

, 5-59: la testugine col mangiare la cunila, che si suol chiamare bubula,

landino [plinio], 20-16: la terza specie [della cunila] da'

di garofano (e sono usati per la preparazione di essenze e di medicinali)

e ricreativo del respiro. si concia la cunzia in diversi modi secondo il gusto,

secondo il gusto, ed ancora secondo la possibilità di chi vuol servirsene. d'annunzio

anche avremo di miele e di friscello / la focaccia che fu grata a priapo

azione del fuoco: produrre, determinare la cottura dei cibi. rustico

se non, per certo, morir la farete. poesie bolognesi, v-336-37: eo

che quando alcuno uomo è morto per la signoria, egli il fanno cuocere e

440): questi pesci su per la mensa guizzavano, di che il re

ordine, che se tu hai a quociare la carne, quando tu vieni alla predica

tu vieni alla predica, fa'che tu la sera l'abbi comprata, e fa'

, e fa'che tu ti levi la mattina a sovana, e che tu la

la mattina a sovana, e che tu la ponga a fuoco, e schiumala bene

fuoco, le coceva quando faceva bollir la colla, e non sei o otto per

algarotti, 3-57: si distribuisce loro la farina, e appena arrivati in un campo

sta facendo cuocere le fave »; osservò la nunziata dopo un po'. « egli

nessuno in casa che vi faccia trovare la minestra alla sera, quando tornate stanchi

stanchi ». deledda, iii-310: è la sua casa sì, coi suoi cestini

di rame per cuocere i maccheroni, la cassa con la biancheria, il materasso

cuocere i maccheroni, la cassa con la biancheria, il materasso di traliccio bianco

materasso di traliccio bianco e turchino, la caffettiera amica. sbarbaro, 1-272:

d'invrea, nelle case han cotto la focaccia da portarsi lassù: impastata d'

vivande. ser giovanni, 56: la figliuola dell'oste cosse la sera di sua

56: la figliuola dell'oste cosse la sera di sua mano, e fece

vol. III Pag.1050 - Da CUOCERE a CUOCERE (67 risultati)

, innanzi che cominci a cuocere [la calcina], fiorini quattro. bisticci,

salvo che una fornace a vico; la quale ho ordinata che si faccia cuocere

. f. doni, 3-249: la natura ha insegnato di cuocere la terra in

: la natura ha insegnato di cuocere la terra in matto i. per che

de templi per mantenersi il più che la può acanto all'eternità a sedere. garzoni

voglion cuocere con legne dolci, che facciano la vampa chiara, acciocché non tingano i

adoprano nella fabbrica, non solo non la fortificano, ma non possono neppure reggerla

: in primo luogo, bisognava cuocer la calce, e per cuocerla, rimetter

e per cuocerla, rimetter in pristino la fornace, scavare il calcare, far le

fare i metalli, perciò... la ragion vuole che io mostri e dichiari

certo umore tenace e viscoso come da la madre, ma esser cotti e prender

piedi, cuoci in una pignatta nuova la radice del benevischio, e le foglie de'

importanza... e abbi apparecchiata la caldaia con l'acqua calda, e

e cosi poi ch'ella bolle anche la volgi, ma non tanto. targionitozzetti,

framm., ii-40: muzio, che la sua destra errante coce. boccaccio,

il sole colla sua gagliardia cuoce subito la scorza di fuori, e gli fa

. d'annunzio, ii-745: or tutta la palude è come un fiore / lutulento

bruciato e cotto, / vinse paura la mia buona voglia. s. agostino

, 4-102: questa è quella pentola, la quale vide geremia profeta, che bolliva

di carbonata, senza dar cura de la bocca e de le dita, che nel

ben spesso, [le bertuccie] finendosi la candela e scottandole, l'andavano trapassando

per non cuocersi, avanti che se la lassassero cadere, il che non fanno

sopportare. -intr. (con la particella pronom.). maturare.

: / d'essa, in uguale pianoro la parte che guarda a solivo / cuocesi

e rotondo, il quale masticandosi cuoce la lingua. sassetti, 398: le foglie

non cuocano, masticandole, come fa la cannella, non le sono molto inferiori,

. sono astringenti spiacevolmente, e fanno la bocca lubrica, come chi tenesse in

130: le buone parole non cuocono la bocca. bruno, 3-1130: come il

innanzi tossendo e asciugandosi dell'una mano la fronte che gli gocciava di sudore.

aggia il mosso terren, pria che la vite / se gli commetta in sen.

, quanto il freddo, valor di cuocere la terra, e fermentarla e risolverla.

segava erba e trifoglio, / che la brinata non gliele cocesse. fracchia, 856

di sole e di acqua che dovrebbe cuocere la terra a lento fuoco. pavese,

di luce, che cuoce adagio / la sua terra. 6. figur

perciò che in ogni avversità di fortuna la più disavventurosa generazione di ria ventura si

essere stato felice. arrighetto, 222: la notte piango e ripiango, e raddoppio

ripiango, e raddoppio i gemiti, e la moltitudine de'dolori cresce in me,

varchi, 23-92: cuocelo sempre ed impassiona la coscienza del benefizio intrapreso. g.

ancidi, e cuoci, / snoda la lingua e movi l'intelletto, / o

giustissim'ira. bruno, 53: la vedrete [questa donna] assalita da

il timor m'agghiaccia e coce / de la triforme dea, ch'è donna anch'

questo lo crucia. monti, x-3-466: la forosetta i morbidi / velli all'egizia

l'opera / amor, che rio la cuoce. foscolo, xv-152: il mio

gli altri guerreggiano. mi cuoce anche la libidine di viaggiare; e ritornando al reggimento

; e ritornando al reggimento potrei vedere la germania settentrionale. manzoni, 7: dolce

sapere quel che son veramente, qual'è la mia parte personale in quello che ho

che ha rotte tutte le costumanze tanto la vita gli è dura, atroce.

che appitito di mangiare aiuta a cuocere la vivanda. campanella, 1043: se

. bartoli, 3-12: poi, [la zanzara] se non ha cuore in

e vene, e sangue, dove ha la fucina del sempre vivo suo calor vitale

nutrimento, e per qua'vasa il comparte la facuità digestiva? 8. ant

10. intr. (anche con la particella pronom.). ricevere cottura

l. frescobaldi, 2-161: ti darà la carne sanz'osso perché così costumano,

perché così costumano, e ancora se la comperassi cotta dal cuoco, te la

la comperassi cotta dal cuoco, te la dà ancora sanz'osso; se già tu

dà ancora sanz'osso; se già tu la volessi coll'osso l'avresti; e

: il cane che dormiva, teneva stesa la gamba destra e raccolta sotto la stanca

stesa la gamba destra e raccolta sotto la stanca, e la scimia che vegghiava

destra e raccolta sotto la stanca, e la scimia che vegghiava, sentite le brusciate

che gli stavon di sopra, presa la zampa del cuccetto con tutte due le

, o vecchia come il cuco, che la massara ci spende un carro di fascine

vampa: un gran fuoco ardeva sotto la cappa; gli arnesi di cucina luccicavano per

le fette della polenta si cocevano su la graticola. ojetti, ii-359: col

leggiero, se non cocesse, con la mano toccare, si trova una erba,

appoco in sei o otto giorni tutta la carboniera se infuoca, e va cocendo.

10-68: e 'l bel collo e la faccia dilicata / de la donna e le

collo e la faccia dilicata / de la donna e le man bagna veloce.

vol. III Pag.1051 - Da CUOCO a CUOIO (35 risultati)

i giorni, avvicinandosi san lorenzo, che la canicola sfogava l'estrema sua forza,

e il cielo sfatto in sole verberava la terra affocata, che prona sotto quel

senza orizzonte. montale, 2-61: la rédola nel fosso, su la nera /

2-61: la rédola nel fosso, su la nera / correntia sorvolata di libellule;

ma eo tutto coco; / co 'n la fornace, trovare pò loco: /

12. arrossire, avvampare (per la vergogna, l'umiliazione).

prima coce e duole / a colui che la vuole. petrarca, 23-67: qual

mio (bontà tua) son diventata la favola de le cortigiane di roma, e

, e si fa le comedie de la semplicità mia, e quello che mi

più nulla, dicendo noi non vogliamo comprar la carbonata, perché altri si mangi il

assai ci cuoce privarci di quel diletto che la vendetta ci poteva promettere. pindemonte,

di tutte. d'annunzio, iv-2-256: la nuova accusa le coceva più della prima

debba cuocere, più che ad altri, la vergogna della patria. cassola, 2-159

si coceva di non poterci andar per la più corta; ché la corrente era,

poterci andar per la più corta; ché la corrente era, in quel luogo,

14. intr. (quasi sempre con la particella pronom.). innamorarsi.

dice di loro, che eglino hanno la carne dura, e non si cuocono così

, col bersi e ribersi nel cuore la voce fresca, il riso d'argento,

15. intr. ant. (con la particella pronom.). ubriacarsi.

buommattei, iv-217: è pare, se la regola de'comparativi non è distrutta,

a'lor vassalli / fanno attuffare in mezzo la caldaia / la carne con gli uncin

/ fanno attuffare in mezzo la caldaia / la carne con gli uncin, perché non

compagne. / fatto il comandamento, ecco la casa / tutta in scompiglio: spenditori

nozze. redi, 16- vii-100: la mia cuoca, colla quale comunico sempre

da sella. nievo, 45: quando la nonna abbisognava d'un caffè o d'

stanza, non s'accontentava ella di sonar la campanella, ma scendeva in persona alla

quelli che plinio nomina delicati, venendo la delicatezza dal punto che seppe pigliare nel

il goloso. -i troppi cuochi guastano la cucina: se più persone si mettono

se più persone si mettono a fare la stessa cosa, i risultati che si

non si risente. i troppi cuochi guastano la cucina. = lat.

mezo, e sono detti cuocoli posti con la parte spezzata in fuori, onde fanno

per fare una coverta da libro grande per la botega, s. vi. cellini

non più buone alla concia, ingrassano la terra. buonarroti il giovane, 9-133:

meno utili che i predetti, e la lor carne si giudica esser troppo maninconica

di cuoiame disdicevano gl'impegni o rimandavano la merce o si rivolgevano altrove.

vol. III Pag.1052 - Da CUOIO a CUOIO (33 risultati)

di cuoio. iacopone, 3-30: la camiscia espògliate e veste esto celizo:

espògliate e veste esto celizo: / la pendenza vètate che non agi delizo; /

, 5-2 (26): poi per la mano nella sua casa ne la menò

poi per la mano nella sua casa ne la menò, nella quale ella con alquante

un coscino di cuoio, il quale ne la caldissima stagione porgea gratissimo ristoro a l'

, i-995: di nobil cuoio a te la gamba calzi / purpureo stivaletto. foscolo

, seguitava a tenersi sull'altra ripiegata la sua ragazza, centellinando di conserva un

: non soltanto era riuscito a salvare la biancheria, ma aveva portato anche cinque chili

vicine come sorelle o come rondoni sotto la pioggia, posando i piedi ben calzati sullo

con decorazioni in oro, usato per la fabbricazione di armature. tavola ritonda,

prodotti ottenuti sia utilizzando i ritagli o la polvere di cuoio, sia impiegando materiali

ulivier lo segue tuttavia; / trasse la spada, che par che riluca /

fece el re d'india a semiramis; la quale... per isbigottirlo e

bovi, castrati e vitelli ne raccogliamo la carne salubre per mangiare, i cuoi e

guarrà. iacopone, 8-44: che farà la misera prò aver polito 'l volto?

di persia avea posto uno giudice ne la sua corte che tenesse ragione a tutti i

per fallo commesso ma per vendetta. la qual cosa venne a l'orec- chie

membra. lippi, 6-44: nepo la mena allora alle sue stanze, / che

annunzio, ii-388: e quella gesta / la scrisser già su le tue vecchie cuoia

de le starne, / ma peggio fia la lonza del castrone, / ché 'l

, / ché 'l cuoio farà vendetta de la carne. idem, par.,

idem, par., 24-93: la larga ploia / de lo spirito santo,

del paziente / ilota, che trita la spelta / o il latte agita nel secchio

schiuso / dal cuoi'd'ulisse, e la catena sciolta. d'annunzio, ii-813

cuoia, / che me le schianti almen la giovinezza / terribile! 8

8. strato di cuoio che forma la parte più interna dell'armatura a difesa

e ben ferrato suo frassino] e con la punta a punto in mezzo / si

cuoia / ond'era cinto, e la corazza e 'l petto / passogli insieme.

c. dati, vii- 3-111: la castagna è... vestita di cuoio

anguillara, 15-92: sforza il vento la terra, e fa ch'ell'abbia

lo pelo, secondo il suo grado e la sua facoltà. -fare d'altrui

, dei crivelli, ecc. (per la gioia o per la rabbia).

ecc. (per la gioia o per la rabbia).

vol. III Pag.1053 - Da CUOIUCCIO a CUORE (27 risultati)

, ii-93: l'assiste, lo riguarda la mogliera / credendo ognor ch'ei ripieghi

noia. -rischiar le cuoia: rischiare la vita. giusti, 2-336: per

sia) / ci vuol testa e la testa è una gran noia / perché la

la testa è una gran noia / perché la testa dà malinconia; / e per

testa dà malinconia; / e per la testa si rischian le cuoia, / e

. targioni tozzetti, 7-33: la terra di cuoiuccio è un composto di

v. coprire). = la forma cuoprire (l'infinito rifatto sulle forme

cuora 'in que'paesi è nominata la terra paludosa che comincia a produrre cannette

, / s'infiora, odora / travolge la cuora, / trae l'alga e

questa tanta resistenzia di caldo ha fatto la natura, acciocché e'possa resistere al

dei ventricoli, dove sono dimostrabili mediante la radiografia. -cuore a goccia: forma

insufficienza cardiaca nell'obesità, qualunque sia la lesione precisa che ne è causa.

delle arterie il cui tono muscolare e la cui elasticità influiscono anche sulla circolazione generale

intorno. 2. per estens. la parte del petto dove si trova il

al cuore. d'annunzio, li-m: la carena ha un cuore di fuoco /

un cuore di fuoco / onde creasi la propulsante / virtù dell'ali marine /

dell'ali marine / che tùrbinan sotto la poppa / tra ruota e timone sommerse

sommerse. campana, 39: e fatua la sera e tremola ma c'è /

d'un bel gemmato cor gli ornar la fronte, / da bei legami d'or

cuori. d'annunzio, iv-2-1168: sotto la cupola, nell'altare dedicato alla vergine

una mossa ch'ella fece, con la bocca a cuore. alvaro, 9-129:

cuori. pindemonte, 221: tra la gente leggiadra, e negli ostelli / usa

, n-iii-973: platone... pose la ragione nel capo, l'ira nel

capo, l'ira nel cuore e la cupidigia nel fegato. bruno, 3-1137:

cuore o testa, ma anima è la religione, contra aristotile, nel libro

4 gli antichi egizii doveano porre la mente e l'intelligenza nel cuore,

287: il cuore è la sede delle affezioni: 'cuore sapiente'adunque

vol. III Pag.1054 - Da CUORE a CUORE (29 risultati)

nostri in quel gran cuore de'5-86: la verità che vive / nei cuori non si

; / lo cor fo paventato de la sua annunziata. bartolomeo da s.

2 (42): lo spirito de la vita, 10 quale dimora ne la

la vita, 10 quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore, cominciò

tempo onde natura / fa più lucente la stella d'amore, / quando la terra

lucente la stella d'amore, / quando la terra copre di verdura, / e

cuore deve raffreddarsi prima di parlare con la mente ». gozzano, 21:

, 21: o mio cuore che valse la luce mattutina / raggiante sulla china tutte

gli occhi per sapere a chi dà la sua creatura... non dico per

addosso anche quel povero orfanello di corrado la gurna... una tragedia a

, del pensiero, della sensibilità, la memoria dei sentimenti, degli affetti:

bocca, alle labbra, che indicano la finzione delle parole, che non rispecchiano

finzione delle parole, che non rispecchiano la verità dell'animo). -in cuore:

dio servare il corpo mondo: / con la bocca e col cuor questo ti dico

ha,... rider spesso con la bocca quando il cor piange. cellini

ma de le nozze amante, / la freddissima vergine... in core /

, in più d'un'occasione, la riputazione di quel signore...

d'amore. -donna del cuore: la donna amata. -avere il cuore di

voi. guittone, ii-257: ho da la donna mia in comandamento, / ch'

, / co non t'ha consumato la piena ennamorata? guinizelli, ii-408: al

cor gentil repara sempre amore / com'a la selva ausello 'n la verdura.

com'a la selva ausello 'n la verdura. chiaro davanzali, ii-376: graze

. / ch'ha fatta rallegrar la mente mia, / ch'era montata in

. g. cavalcanti, ii-439: de la jran doglia che l'anima sente,

agli occhi miei sempre d'orrore: / la mano avrai, ma non sperare il

e non descrive. non è ancora la storia, è la cronaca del suo

. non è ancora la storia, è la cronaca del suo cuore. carducci,

vostro cuore. saba, 577: amai la verità che giace al fondo, /

del cuor di dio. 15. la persona amata. -cuore mio, cuore

vol. III Pag.1055 - Da CUORE a CUORE (55 risultati)

che avete voi così subitamente? che è la cagione di questo dolore? deh!

: con un forte sforzo levò un po'la testa e disse a maddalena, guardandola

disse a maddalena, guardandola: « dimmi la verità... che vuoi,

xxv-1-165: il grande iddio più gode de la fervida volontà dei cori che de la

la fervida volontà dei cori che de la gonfiata superbia dei doni. guarini,

a dar l'usato segno / de la futura caccia; ite svegliando / gli

/ gli occhi col corno e con la voce i còri. chiabrera, 186:

s'apparecchiò, e sì avea vestita / la roba frate alberto da gir soro.

cor mio, da gesù impara: / la tua croce ancor tu prendi, /

se credono alla chiesa quando insegna che la contrizione riconcilia a dio, perché non

/ in ogne benananza, / che tutta la sembianza / d'alessandro tenete. monte

cor e lo meo disio / e la mia speme e tutto il mio valore /

misfatto a vostro modo, fateci levare la testa. dante, inf., 18-86

e fecene gran festa, / e la suo gente fe'armar con quella. boccaccio

., 6-7 (121): accusata la donna, la fece richiedere. la

(121): accusata la donna, la fece richiedere. la donna, che

la donna, la fece richiedere. la donna, che di gran cuore era,

molto franco. machiavelli, 6-2-313: per la morte di piero capponi si mandò in

, 1-110 (258): per la qual cosa lui disse, ch'era disperato

/ che ben si cambi con l'onor la vita. marino, 10-240: per

di gracco ed il pensier di dante / la terza italia. verga, 3-128:

inghiottirseli in un boccone, loro, la 'provvidenza'e ogni cosa, quel

ii-3: o tu che col tuo cor la tua carena / contra i perigli spignere

segneri, ii-233: ma mentre questa è la via comune di tutti, cuore,

animali. monti, 17-131: freme la belva in suo gran core, e

si muore. cuoco, 1-171: quando la sovranità è divisa, pretenderete invano veder

, ci era l'immagine della patria. la libertà non voleva ancora morire. deledda

, tacitamente riconosciuta e scusata da tutta la famiglia, perché deve scontarla bellia?

. 20. per anal. la parte centrale, la più interna,

. per anal. la parte centrale, la più interna, 11 mezzo (di

paese). -al figur.: la parte più importante, la parte essenziale (

.: la parte più importante, la parte essenziale (di un discorso,

raggio nello sol si vela / stando la luna avvinta nel suo core. g.

quelle frutte che ci sono costà di ricreamento la state. marino, vii-469: sotto

punto universal de l'universo, / dentro la bolgia del più cupo fondo / stassi

spingeva le due braccia dell'esercito lungo la curva dei bastioni... e di

serao, i-42: divorò a grossi bocconi la mela, non sapendo ove gittame il

ove gittame il cuore, senza che niuno la vedesse: circolava sempre gente. d'

del meriggio / pesa, o mèsse, la tua maturità. palazzeschi, 3-161:

nel cuore del secolo, e tramontando la sua bellezza sul tramonto di esso,

meritava, e non bastò a destarlo la ripresa del fuoco e delle azioni nel

quasimodo, 1-48: invano cerchi tra la polvere, / povera mano, la

la polvere, / povera mano, la città è morta. / è morta:

t'anni non l'hai vista. valeva la pena, valeva. era più bella

sacro cuore: oggetto del culto che la chiesa cattolica rende al cuore fisico di

del suo amore per l'umanità; la festa liturgica che lo celebra; chiesa

si lamenta più; / questa domenica è la festa / del sacro cuore di gesù

del colletto. -cuore del legno: la parte centrale, morta, del fusto

soderini, i-156: il core, la matrice, la midolla e gli interiori

i-156: il core, la matrice, la midolla e gli interiori negli arbori si

25. enigm. varietà di gioco, la cui soluzione è data da una serie

modo da creare una figura che ha la forma approssimata di un cuore.

: se... ci apparisse [la luna] al cuor di leone,

, tornando domani da sera a riguardarla, la vedremo essersi dalla detta stella allontanata.

: fu questa [cometa] osservata la prima volta, per quanto mi riferirono

vol. III Pag.1056 - Da CUORE a CUORE (36 risultati)

, 3-321: guarda se par che la dica da cuore. ariosto, 19-1

/ ed ama il suo signor dopo la morte. berni, 41-50 (iii-326)

darete gran contento e pace a tutta la casa vostra, e iddio vi adiuterà:

: bungodono..., maladetta la perfidia de'cristiani, disse, peggior

7-130: si seppe di gente arrestata perché la sera andavano insieme al caffè..

cuore di una persona: secondo la sua inclinazione. boccaccio, dee

secondo il cuor mio,... la quale io intendo di tor per moglie.

cuore mio: mostra bene per certo la sua eccessiva perfezione, e fa disparere

; ma uno spergiuro ed una bugìa la potrà dire a sì mal cuore,

altro in sua difesa / ben sostenea la favorita impresa. d. bartoli, 9-31-2-59

e sì nobili gl'in- terceditori per la vita di cesare, che siila, pur

era conosciuto da tutti e conosceva tutti: la padrona, il ganzo della padrona,

, prediletto. collodi, 278: la pregava di stare allegra, durante la

: la pregava di stare allegra, durante la sua assenza; che invitasse le sue

volgar. [crusca]: egli non la facea con buon cuore. goldoni,

cuore le figlie. pellico, ii-136: la gioia mi tolse il respiro,

malvagità. nievo, 1-145: oh la grande bestia che fui!...

pochissimi, perché ho sdegno di sapere abusata la tua bontà, la tua natura schietta

di sapere abusata la tua bontà, la tua natura schietta e generosa. verga,

era alcuno. pratolini, 9-477: anche la guerra, deve averla combattuta, mentre

e dirò con due cuori. -con la morte nel cuore: in preda a uno

all'uscire, tomai a casa con la morte in cuore, credendomi disonorato per sempre

e nutrito fui in fino al colmo de la vita mia, e nel quale,

feci olocausto, / qual convenìasi a la grazia novella. passavanti, 138:

prego e supplico, / che me la concediate. bandello, 2-37 (i-1103)

quel cuor contento della cugina anna invece la prendeva allegra. faldella, 2-55:

facilmente. settembrini, 1-18: [la regina] andava nel più fitto del

, 242: tutti dicono che voi siete la più buona pasta d'uomo di questo

cru- deltate. segneri, iii-1-9: la predicazione fu già ne'primi tempi una

pindemonte, 11-344: venne d'anfitrlon la moglie, alcmena, / che al saturnìde

benefattore della famiglia e pregavano dio per la prosperità del bravo figlio dal cuor d'

ottimo, quell'ec- cellente leo! la madre aveva ragione, in fondo era un

da sconforto. deledda, iii-180: la disgraziata invece saliva su per i sentieri

di lacrime. pancrazi, 2-69: e la pernice ne aveva il cuore grosso,

/ passa per giunger sino a me / la tua mano leggera / come ala e

/ in una strana agitazione, / la colgo a volo, nel buio.

vol. III Pag.1057 - Da CUORE a CUORE (30 risultati)

, 24 * 111: tra i cavallier la donna di gran core / si mette

: non mi lassa dir com'io la bramo, / e com di buono cor

del miglior cuore del mondo vi do la mano. monti, i-336: ho incominciato

monti, i-336: ho incominciato finalmente la mia risposta a mazza, e scrivo

cellini, 1-33 (94): rottosi la gamba dritta in tronco, in casa

gamba dritta in tronco, in casa la ditta pantasilea ivi a pochi giorni morì,

cuore il signore dio, che felice la conservi. caro, 12-i-12: pregovi mi

. voleva andar da suo padre, voleva la sua dote, voleva far delle cose

squillo si senta / passar su romagna la forte, / tutti d'un cuore s'

. monti, 13-131: ne fuggian la possa / come timide cerve, che

timide cerve, che vaganti / per la foresta, e imbelli e senza core,

incivilito e cortese e sì rinomato per la gentilezza de'sentimenti. locchi, 1-18:

/ col suon dell'armi e con la rauca voce / e col funereo ceffo

. credo che lento studio aveste sopra la quistione. aretino, 8-238: - la

la quistione. aretino, 8-238: - la mi è andata al cuore.

. manzoni, 144: il reo sfugge la società di quelli che non lo somigliano

27-36: cosa ch'a core / quanto la vita e l'anima aver deggia.

e plebei non ebbero a cuore fuorché la patria. leopardi, i-912: quelli

i-912: quelli che hanno a cuore la bellezza di una lingua...

di una lingua... saviamente la richiamano a'suoi principii. cassola, 2-530

, 2-530: si era anche guadagnato la benevolenza del comandante di compagnia, che

il coraggio (e a volte anche la sfacciataggine) di farla; aver voglia

con piccoli castighi molto più che con la comminazione di castighi gravissimi, ai quali poi

aspetta prima che ti narri come l'andò la faccenda, dacché l'era così nuova

quasi a tradimento, mentre ti dava la sua ebrezza più forte. calvino, 1-143

una cosa: pensarci molto, averne la mente occupata. fra giordano, 3-112

questa porta lassa, / e per la tomba giù calando passa. segneri, 2-1-2

parlava quel giovane audace, / ma la sua gente, che ha per lui gran

e d'acordo, si ingegnassi con la forza pigliare tanta autorità che potessi constituire

cava gli occhi ed il core, quando la vagheggiava. forteguerri, 27-86: o

vol. III Pag.1058 - Da CUORE a CUORE (22 risultati)

forteguerri, ii-19: dimando / chi sia la giovanetta, e m'è risposto

: dall'una parte gli dava cuore la giovanezza, e dall'altra la gloria e

cuore la giovanezza, e dall'altra la gloria e la fama del suo avolo

giovanezza, e dall'altra la gloria e la fama del suo avolo. montecuccoli,

come a una festa, a cimentare la salute e la vita. -dare

una festa, a cimentare la salute e la vita. -dare cuore, dare

dava il cuore di montare in su la più alta torre che vi fosse. boccaccio

né dielle il core / di sprezzar la dimanda e il mesto addio / rinacerbir

: perché a'più era a cuore la sua salute. bruno, 3-916: volete

, società, contubernio, e sotto la banda e vessillo de la vostra communione

, e sotto la banda e vessillo de la vostra communione questo asino che vedete ed

elmo ed usbergo? leopardi, i-395: la religione pubblica fu... a

, e innanzi vanno, / contra la belva insidiosa e truce. b. davanzali

, balzò di sella e a far cuore la confortò. redi, 16-v-367: reveritissimo

90: fate cor; tremenda / è la prova; ma il dio degl'infelici

banditore. fagiuoli, 3-3-193: ella [la poesia] cercava di far cuor di

molto. lippi, 10-18: quando la maga vede un tal presente, /

domandi pace, vuo'tu ch'io la t'insegni avere? ferma il tuo cuore

, continua- / mente, stanchissimi e con la tristezza mangiandoci il cuore. pavese,

determinata cosa: infondere il coraggio, la volontà di farla; ispirarla. -mettersi

; / che gliele puose in cuor la dea giunone. forteguerri, 2-3:

così zitta zitta sul ballatoio, come la madonna addolorata; « quando tornerò vi

vol. III Pag.1059 - Da CUORE a CUORE (35 risultati)

pascoli, 1349: mai non vedrete la presa / d'ilio la ripida, ché

mai non vedrete la presa / d'ilio la ripida, ché sopra lei giove il

sopra lei giove il vasto-tonante / ha la sua mano distesa, e ripreso hanno

birri, nè che prendesse tanto a cuore la sua riputazione, né che avesse intenzion

liberato, sebbene taramanna avesse preso subito la cosa a cuore presso il governo.

il cuore, e dimostrata co'fatti la premura. -rapprendersi il cuore: venir

: non perdersi d'animo, conservare la volontà, il coraggio (di fare una

non mi regge il cor, se la mia bella / forza è che parta,

mi dite nulla, comare mena? la ragazza aprì la bocca due o tre volte

, comare mena? la ragazza aprì la bocca due o tre volte per dire qualche

se il duca pensasse ad altro che a la mia moglie. grazzini, 2-104:

agli altri. svevo, 2-415: la parola li fece ridere di cuore e furono

di dolore / chi, veggendola [la salsiccia] in tavola venire, / non

vai, 2: non ostante la fede / a te più volte in mia

di farla. verga, 3-26: la povera donna non sentendosi il cuore di

donna non sentendosi il cuore di lasciar la bestiola sulla strada a quell'ora, aveva

ti soffrì il core, / tal vèr la tua cognata usar oltraggio? leopardi,

che, così mezze guaste e senza la freschezza loro, [queste pesche] mi

vittorie ottenute contro a'vicini, spregiando la ricchezza di tiberio,...

tanto a cuore..., la consigli di venire a mettersi sotto la mia

la consigli di venire a mettersi sotto la mia protezione. leopardi, 2-7:

ogni sera, in famiglia, avevano ventilata la questione se ella dovesse scrivergli o no

suo padre cui stava molto a cuore la dignità della famiglia non aveva voluto saperne

le stava a cuore. -occupare la mente, assillare (un pensiero,

ella pure aveva lungo tempo cercato la verità e che dopo molte fatiche,

ovidio volgar., 2-115: se per la ventura le mie preghiere ti toccano lo

uomo buono toccare il cuore, aperta la borsa e trovatovi drento 6 portughesi,

quella vivanda gli fa prò, diciamo: la tal vivanda gli ha toccato il

a fatti quel che sia toccar iddio con la sua pietosa mano un cuore. manzoni

. m. cecchi, 9-1-5: che la livia possa uscirmi / di grazia,

dagli occhi, lontan dal cuore: la lontananza attenua l'amore e fa dimenticare

lontananza attenua l'amore e fa dimenticare la persona (o la cosa) amata.

e fa dimenticare la persona (o la cosa) amata. savonarola, iii-376

lontan dal cuore. -signora sì; la lontananza ogni gran piaga salda. proverbi

. proverbi toscani, 377: 'la lontananza ogni gran piaga sana', e

vol. III Pag.1060 - Da CUORIFORME a CUPIDIGIA (47 risultati)

una disperazione, della quale non trovereste la simile nei cuoricini cachettici della città.

che egli ha speso pel nome e la gloria del pittore spadini sono una bella prova

. dossi, 399: dopo la verde e la rossa, veniva la gialla

dossi, 399: dopo la verde e la rossa, veniva la gialla stagione.

dopo la verde e la rossa, veniva la gialla stagione. le cuoriformi barbate foglie

di galere e d'esilii, ci dié la fosca figura di francesco cenci, nell'

belvedere di stelle, sentiva cupamente che la guerra era cosa degli uomini e sua

comincioro a far battaria alle mura accanto la porta a camullia, ed in tutto il

cupare il fosso fra le mura e la ritirata. ¦ = deriv.

sportiva a due posti, così chiamata per la linea tagliata della parte posteriore.

forse notare che questa voce è la francese * coupé ', e che corrisponde

quello delle campane sulle pendole, tutta la scatola foderata di panno turchino, le

, noi vede essendo in pelago per la cupezza dell'acqua. s. bernardino da

: e dalle luci dissipa dell'aere / la notturna cupezza, andando fuore. targioni

. orioni, x-21-174: tratto tratto la luna da una cantonata gettava una larga pezza

giacca color bianco avorio, perché odia la cupezza del nero. 4.

.). salvini, 39-ii-148: la cupezza fu sempre infeconda, e povera

mie pènere. soffici, ii-13: la tristezza perpetua della mamma, la insolita

ii-13: la tristezza perpetua della mamma, la insolita cupezza e inquietudine del babbo.

inquietudine del babbo. bocchelli, i-122: la letizia degli orti stupendi romagnoli e dei

dei gentili pescheti, non arrivava a schiarire la cupezza biancastra e deserta della casa livida

riempì egli di ammirazione e di fama la città tutta, tanto che la gioventù

fama la città tutta, tanto che la gioventù, dismessi i giuochi e tralasciati i

610: ma in luogo di seguitare la guerra, abbracciata cupidissimamente la pace,

di seguitare la guerra, abbracciata cupidissimamente la pace, e convertita in fine la pace

cupidissimamente la pace, e convertita in fine la pace ancora in un ozio molle ed

bertola, 103: non so tacere la maraviglia che ne mosse il vedere come i

aucise li soi parenti, / e poi la mandegà cani, corvi e serpenti.

. dante, par., 30-139: la cieca cupidigia che v'ammalia / simili

che muor per fame e caccia via la balia. maestro a iberto, 4:

, 4: cotale uomo non dae la popolesca greggia, che bruta pasce solo

pompa dell'usurpata gentilezza si truova, la quale i vilissimi infangati di fangosa libidine

dee., 1-8 (in): la precedente novella, care compagne, m'

senza frutto pugnesse d'un richissimo mercante la cupidigia. 5. girolamo volgar

; conciossia cosa che colui che guadagna la ricchezza, l'ama più che non fa

ama più che non fa quello che la trova guadagnata. caro, 10-985: or

sangue, / che pure è pio, la cupidigia estingua / de'suoi nemici.

di lombardia, usata di servire a la cupidigia del suo principe più ch'a le

a le leggi, ma d'una la qual, vivendo in libertà lungamente, ha

resulta sovente bene alla republica, che la sordida cupi- diggia di danari. campanella

femminile e annebbiata da bollenti passioni; la terza dell'acton, corrotta da cupidigie

. non ambizioni, non cupidigie; la grande patria sovra ogni cosa, spirito di

, avevano espresso il loro pensiero su la necessità di chiudere l'inferma in una

della feroce cupidigia ch'essi celavano sotto la sollecitudine, il dottore fece un ritratto

ritratto spietato. b. croce iii-6-12: la borghesia industriale ha distrutto la fratellanza ideale

iii-6-12: la borghesia industriale ha distrutto la fratellanza ideale dei popoli in un dio

un dio o in un cristo, sostituendovi la gara delle cupidigie.

vol. III Pag.1061 - Da CUPIDINE a CUPIDO (69 risultati)

verde con una cupidigia di scoiattolo famelico; la testa era immersa nell'ombra; il

in cui siamo, invece di diminuir la cupidigia, vorrei anzi un poco accrescerla

accrescerla nelle classi inferiori, presentando loro la prospettiva di uno stato di vita più

: platone, dissi io, ragionò de la parte concupiscibile, ne la quale alberga

ragionò de la parte concupiscibile, ne la quale alberga questo affetto, che merita

d'amore. oriani, x-21-212: la donna era sempre stata per lui come un

quella donna per violenza, appagare così la terribile cupidigia carnale, poi uccidersi.

f. villani, i-413: anche commentò la volgare canzona di guido cavalcanti fiorentino,

volgare canzona di guido cavalcanti fiorentino, la quale de'movimenti, cagioni e costumi

in una terra di grecia, de la quale io ora non so il nome,

questo umor cupidinésco -gli è montato su la testa. cupidino, sm. amorino

latini, rettor., 13-20: la cieca e folle ardita signoria dell'animo

folle ardita signoria dell'animo, cioè la cupiditade. giamboni, 2-115: questa

e lo loro proprio dispregiano, dico che la loro mossa viene da cinque abominevoli cagioni

mossa viene da cinque abominevoli cagioni. la prima è cechi- tade di discrezione;

prima è cechi- tade di discrezione; la seconda, maliziata escusazione; la terza

; la seconda, maliziata escusazione; la terza, cupidità di vanagloria; la quarta

la terza, cupidità di vanagloria; la quarta, argomento d'invidia; la

la quarta, argomento d'invidia; la quinta e ultima, viltà d'animo,

maestro alberto, 50: qual dunque fren la stra- bocchevol mola / della cupidità,

mondo, / con ciò sia che più la sete cresca, / quanto più ha

da siena, 301: avevi aperta la via a dare la limosina: ora

301: avevi aperta la via a dare la limosina: ora hai la mano e

a dare la limosina: ora hai la mano e 'l cuore in cupidità. alberti

delle publice cose che delle private, più la volontà della patria che delle proprie cupiditati

fortuna. marsilio ficino, 2-67: la cupidità di ciascheduno, da poi che

, senza dubbio si adempie: come la fame e la sete per cibo e poto

si adempie: come la fame e la sete per cibo e poto si quietano.

timore? savonarola, iii-103: tanta è la cupidità della gloria propria, che cerca

della gloria propria, che cerca di guastare la gloria di dio per mantenere la propria

guastare la gloria di dio per mantenere la propria. leone ebreo, 14: questo

guicciardini, 7: volle più tosto perdere la utilità grande che era presente e la

la utilità grande che era presente e la speranza di fare uno figliuolo gran maestro

uno figliuolo gran maestro, che maculare la conscienzia sua di fare un figliuolo prete

grandezza. tasso, n-ii-49: tuttavolta la cupidità del tiranno non è di ricchezze

del tiranno non è di ricchezze, la quale è vilissima cupidità, là dove elle

là dove elle non sian necessarie a la conservazione degli stati, ma è cupidigia

, ma è cupidigia di comandare, la quale suole esser fondata sovra la grandezza

, la quale suole esser fondata sovra la grandezza de l'animo. bruno, 3-1124

mi traeva dagli occhi le lagrime sopra la disubbidienza... della volontà umana,

alle turbazioni. tommaseo, i-373: la s'era abbattuta a uno di que'polacchi

contante e in piaceri senz'amore, la gloria, i dolori ed il sangue

mettersi contro e costringere ad amare subitamente la persona ch'è amata. alberti, 121

è amata. alberti, 121: la età ornai matura, di di in dì

il vedere è posto in mezzo tra la mente e il tatto. di qui.

. di qui... ora surge la cupidità del toccare, ora il desiderio

6-62: il buono anziano aldobrandino udendo la promessa, non fece come cupido

, sospettoso; ma cupido di trattar la guerra per ministri. prati, ii-13:

ispidi flutti cavalca, / e con la cupida mente egli calca / rischi e terrori

dita lunghe, aride, cupide, che la sigaretta vorrebbero portarla alle labbra, finalmente

chi gl'insegnò? chi gli aperse la via si difficile ed ambigua ad andarvi?

, n-ii-482: io avrei creduto che la cupidità del guadagno non fosse lodevol cosa

/ allor che da le pendule / nubi la maritale / pioggia a la terra cupida

pendule / nubi la maritale / pioggia a la terra cupida / discende in grembo,

guicciardini, 36: narrasi che lei [la regina] fu molto amatrice della giustizia

animo molto generoso, in modo che la si può comparare a qualunque altra donna

religiosa di giovanni, degli orizzonti che la breve conversazione aveva pure aperti alla sua

a me rivolse, quel feroce drudo / la flagellò dal capo infin le piante.

bugiardo e avaro. guarini, 69: la verginella, / mentre cura materna /

verginella, / mentre cura materna / la custodisce e chiude, / chiude anch'ella

sguardo / di cupido amator vien che la miri, / e n'oda ella

del tratto; onde gridando / a la casta reina / accusò con la voce,

a la casta reina / accusò con la voce, / additò con la mano

accusò con la voce, / additò con la mano / del forsennato errante / l'

solenne promessa. saba, 76: la baciavi, la chiamavi bella, / le

saba, 76: la baciavi, la chiamavi bella, / le piangevi sul petto

nei giorni in cui mariangela poteva sperimentare la costanza degli amici e la carità del prossimo

poteva sperimentare la costanza degli amici e la carità del prossimo nelle disgrazie. a

tasso, 20-99: come olmo a cui la pampinosa pianta / cupida s'aviticchi e

vol. III Pag.1062 - Da CUPIDO a CUPO (47 risultati)

mortali e dèi, accendendo in loro la passione amorosa. dante, par

gozzo assai orrevole le faceva postema ne la gola, e si disse che cupido

disse che cupido il teneva pieno de la ruggine de dardi, che faceva brunire

rozza, imo apolline e una diana, la leonessa di marmo con tanti aligeri cupidi

con tanti aligeri cupidi che fece arcesilao, la carozza e il carrocchiero tanto sottilmente lavorati

s. girolamo volgar., 1-3: la carità perfetta e buona non ha invidia

rasa e d'altri amari succhi contra la avidità di animaletti tali, sapendo esse

/ dov'è dell'acqua più cupa la fonte. biringuccio, 1-63: si fa

del centro / u'mai non trova la rovina il fondo. tansillo, ix-602:

/ fuggi dagli occhi miei: fuggi la luce / delle stelle e del sol!

viscere della terra; / se pur la terra istessa a un empio padre, /

, 1-229: non si può dire la moltitudine, la bellezza e la rarità

: non si può dire la moltitudine, la bellezza e la rarità de'monumenti scavati

può dire la moltitudine, la bellezza e la rarità de'monumenti scavati da que'cupi

. parini, giorno, iv-643: la vasta quiete osa da un lato / romper

, al giardino zoologico di londra, guardando la vetrina dei pitoni: sei o sette

, 55: verso sera / la collina è percorsa da brani di nebbia,

percorsa da brani di nebbia, / la finestra ne accoglie anche il fiato. la

la finestra ne accoglie anche il fiato. la strada / a quest'ora è deserta

/ a quest'ora è deserta; la sola collina / ha una vita remota nel

cupo cupo, il quale ha tanto grossa la vena, che più se ne cava

, 1-1-230: andare accettando e chiedendo la limosina al popolo, porgendo la mano cupa

chiedendo la limosina al popolo, porgendo la mano cupa innanzi, come fanno i

bassi e soprani. marino, 233: la nera gola e 'l cupo sen che

mai non diede albergo, / estima la vii turba e l'arme tante / quel

sotterra, difese da venti meridionali, la porticella aperta in ver tramontana. bertola

, come da un fitto velo, la spera del sole, pallida, che spargeva

. quasimodo, 1-47: e ancora la notte d'inverno, / e la torre

ancora la notte d'inverno, / e la torre del borgo cupa coi suoi tonfi

e le spine. cassola, 2-127: la macchia cupa dei lecci lo rallegrava quanto

-per estens. fitto, folto (la pioggia, la nebbia, ecc.

. fitto, folto (la pioggia, la nebbia, ecc.).

ristoro, vi-13 (176): la magiure congiunzione de pluvia che mai possa

azzurro cupo, che pareva dipinto su la flessibile e formosa persona, alla cui

dignitosamente burocratici. campana, 49: la falterona è ancora avvolta di nebbie.

alterne del sole non riescono a diradare. la pioggia à reso cupo il grigio delle

, x-1-162: vide in su per la truce aria tranquilla / correre spade infocate

fiume. baldini, i-29: alle spalle la cupa furia dei nostri cannoni che attaccano

(il sonno); insaziabile (la fame); ossessionato da angosce,

l'altre bestie hai preda, / per la tua fame sanza fine cupa! tasso

cupo silenzio, più che ascoltata, la lettura di vari indirizzi di adesione, si

a denunziare il fatto che era stato la cagione prossima del tumulto. de sanctis,

: attraverso le sue lacrime vedi brillare la cupa fiamma dell'odio. carducci,

non mi lascia tempo, ripigliando con la solenne semplicità di chi ha devota l'

spese. gozzano, 75: ecco poi la quarantina / spaventosa, l'età cupa

i-135: non appena marcellino, finita la messa, sedeva in cattedra, sulla

consolatorie, gentili, fraterne, umane la giovane era tornata a rinchiudersi

vol. III Pag.1063 - Da CUPO-CUPO a CUPOLA (23 risultati)

per il suo esile corpo o per la sua naturale gentilezza d'animo. brancoli

, ii-658: è di pochi giorni addietro la cupa definizione che ha data di se

e pesante. cuoco, 1-196: la storia ha dato un luogo distinto tra

di filippo secondo, ai fatti dei quali la posterità aggiungerà gli orrori commessi in napoli

: quando furono in casa, matteo chiuse la porta col catenaccio e restò pensoso e

avvertimento. e. cecchi, 6-324: la lingua spagnuola ha una cupa eloquenza,

d'appendice. montale, 1-79: oh la favola onde s'esprime / la nostra

oh la favola onde s'esprime / la nostra vita, repente / si cangerà nella

ne l'alto là dove michele / fe'la vendetta del superbo strupo. aretino,

fondo, onde fa lor mestieri supplire con la velocità del corso quel che non han

gorgogliar, desta i figliuoli, / desta la moglie in fretta, e via,

manzoni, 310: han carca la fronte de'pesti cimieri, / han poste

legno che, fatto muovere regolarmente con la mano, dall'alto verso il basso e

, a parabola od ovoidale (talvolta la base può essere ellittica o poligonale come

il campanile di san piero, e abbatté la cupola e parte del campanile, e

vasari, ii-115: avendosi a ricoprire la chiesa della madonna di loreto e voltare

chiesa della madonna di loreto e voltare la cupola già stata cominciata e non finita da

, dubitavano coloro che di ciò avevano la cura che la debolezza de'pilastri non reggesse

che di ciò avevano la cura che la debolezza de'pilastri non reggesse così gran

sopra colonne grosse e belle assai. la cupola grande ha in mezzo una cupoletta

quattro pi- lieri immensi e gravi / la cappella maggior curva la vòlta; /

immensi e gravi / la cappella maggior curva la vòlta; / e da quattro grand'

da quattro grand'archi e quattro travi / la sua mirabil cupola è suffolta. baldinucci