a trattar le scienze e arti secondo la possa di ciascuno. carducci, ii-8-300:
donna. n. ginzburg, i-178: la sua singolare bellezza suscitava l'amore in
-particolarmente pregevole, assai apprezzabile per la qualità e il valore estetico (un prodotto
là dove troverai gente pensosa / de la singular morte dolorosa. -molto giovevole
: eran le riforme di pio ix e la speranze d'italia, in quel singolarissimo
sole] ha solo, non per la sua potenza, ma per singular dono del
e rare. caro, 3-2-296: io la prego che sia contenta per amor mio
nudo per grazia vostra singolare, e la madonna ve lo renda! -professato
-professato o tributato in sommo grado (la stima, l'ammirazione, un riconoscimento
ha della porta. passavanti, 52: la vergine maria... ha singolare
. cavalca, 20-18: sì graziosamente la sua vita menava e con tanta reverenzia
sente dentro a sé, sperando d'ottenere la cosa amata. s. caterina da
a quella città e a'ghibellini di tutta la toscana. forteguerri, 15-79: di
numi. d'annunzio, 8-76: la corda dà, dicono, una singolare
fiio e carissimo me'nazione cne hanno la prima e la terza. monti, xii-7-132
me'nazione cne hanno la prima e la terza. monti, xii-7-132: è
, percosso dalla folgore, con tutta la sua casa arse per singulare morte. tassoni
e uno stolto che ero, che la mia natura fosse rara e incomprensibile;
riccardo levò gli occhi e notò che la moglie aveva un'espressione singolare che le vedeva
un'espressione singolare che le vedeva per la prima volta da quando erano sposati.
qualche notizia ch'abbia del singolare e senza la quale molti luoghi dell'istoria rimarrebbono male
(l'aspetto, il colore, la forma di essi). varthema,
4-ii-228: questa lava è anche singolare per la grossezza compagnum in santo studio e
, vi-603: anche adalgisa coppini, la padrona di casa del toti, era una
animali. tanara, 109: è la rondine singulare tra gli uccelli nel man
romboidali. d'annunzio, iv-1-164: aveva la pelle d'un color singolare, d'
oltre alla singolarità dell'ente, anche la genericità o l'universalità di esso; nei
di esso; nei nomi collettivi designa la pluralità degli enti). latini,
i peccatori, i quali attendono a seguitare la sua iniquità e quasi traggono ombra d'
l'ombra in singolare numero, secondo la grammatica, è ciascun peccatore. buti
'lo'. stigliani, 62: la prima regola generale è che, terminandosi
e ciò è che nel presente del congiuntivo la seconda persona singolare può sempre e in
singolare può sempre e in ogni verbo pigliar la stessa termi- proprietà della nostra lingua
non s'accorda se non se con la terza persona del singolare.
filosofica di ascendenza platonica, che costituisce la concreta manifestazione dell'idea o che vi
in esse si conserva eternamente e stabilmente la natura delle sostanzie singolari in qual si
e contingenti. vico, 4-i-788: la plebe romana, a guisa dell'ateniese,
, i-180: ho fatto riflettere sovente che la maggior parte delle leggi, tanto sotto
maggior parte delle leggi, tanto sotto la repubblica quanto sotto gl'imperatori, furono
ai signori sempre... a la pena di v cento libre di denari per
17. sm. filos. secondo la tradizione filosofica di ascendenza platonica, singola
, conosciuti da'sentimenti, non contempla la nostra mente. piccolomini, 1-45: chiama-
b. croce, i-2-177: la filosofia generale non è altro se non le
entità. piccolominì, 10-220: la condizion del simile riguarda il particolare o
fra giordano, 3-226: questa è la ragione che nelle criature ben basta un
insino in tre; e questo è per la diversità e singolarità delle cose. onde
, 3-341: quella unità e tutto, la quale non è esplicata, non è
alla poesia, nel senso che anche la poesia sempre abita nella concretezza e nella
cose e degli esseri. -secondo la teologia cristiana, unicità della sostanza divina
, iii-516: 'lo reai manto', cioè la nona spera, ch'è ammanto e
; e in essa si è universale la virtù informativa delle mondane singularitadi e tutte
nannini [petrarca], 309: la virtù ha questa eccellenza in se medesima
questa singolarità, che ella dà a chi la possiede de auttorità et a chi le
aretino, v-1-773: il dono de la singularità il qual si comprende sì di
ai narrarlo. morando, 376: la singolarità del valore, la leggiadria dell'aspetto
, 376: la singolarità del valore, la leggiadria dell'aspetto, la soavità dei
valore, la leggiadria dell'aspetto, la soavità dei costumi e sopra tutto la simpatia
la soavità dei costumi e sopra tutto la simpatia del sangue furono i mezi co'
mezi co'quali si acquistò di cesare tutta la grazia, la benevolenza, l'affetto
acquistò di cesare tutta la grazia, la benevolenza, l'affetto. breme, 47
s'apprec- cniasse in queste stesse pagine la più completa soddisfazione dovuta a un'indole
1-i-56: mostrano le grandezze degli onori, la singolarità de'privilegi, la gloria delle
onori, la singolarità de'privilegi, la gloria delle corone. -oggetto raro e
santa maria, ii-43: fece l'inquisitore la stima... del breve apostolico
conoscere un umorista il quale, con la singolarità de'suoi pensamenti, mi avrebbe
comacchio l'idea d'un borgo montano la può dare; né gli mancherebbe, per
, per rafforzarla, l'isolamento, la gelosia di se, e l'invariabilità e
fare singularità, ma solo ciò che la comune regola del monisterio e gli esempli
sempre mi sono ingegnato di caminar per la strada comune, senza uccellare al nome
una persona. savinio, 23: la singolarità di nivasio dolcemare invece è così
superficie nulla trapela e si confonde con la più smaccata normalità. -con meton
», maggio-giugno 1981], 82: la stella produce quel che i matematici chiamano
personale. mazzex, i-401: attendiamo la lettera farete, o già avete fatta,
distinguere. getti, 17-275: perché la materia è il primo principio di dividere
per oppenione di tutti i buoni filosofanti la quistion del nome va innanzi a tutte
l'altre che sieno, poi che la prima nota che s'offra allo 'ntelletto
46: non rimiravano quegli animi grandi la ricompensa, ma tesser con una corona
una persona. loredano, 2-254: la natura, l'educazione e l'esperienza sin-
educazione e l'esperienza sin- golarizano tanto la virtù di vostra eccellenza che i suoi con-
211: è inutile di sforzarsi a singolarizzare la situazione del domenichino chiamandolo un 'quattrocentista
7. intr. per lo più con la particella pronom. spiccare per doti,
[mé- rimée], 90: la prima condizione per piacere a una donna è
meriti particolari. scannelli, 303: la serenissima casa d'este,...
fra giordano, 2-27: ella [la madonna] è ordinata e consti- tuta
114: io òe medicato tutta la famiglia sua da possa in qua che
nardi, i-479: voleva e desiderava la signoria che la tale autorità dovesse essere
: voleva e desiderava la signoria che la tale autorità dovesse essere generale, e
singolarmente della circoncisione de'lor bambini, la quale a'cinesi sembrava intollerabile crudeltà temanza
b. martini, 2-1-3: non che la musica, ma quasi ogn'altro loro
componimento). algarotti, 1-iv-34: la lingua francese... fu in picciol
, 1-iv-754: così adunque tu remuneri / la tanta servitù ch'a te ingratissima /
spartaco (gladiatore trace che capeggiò la principale rivolta di schiavi in roma e,
nel 71 a. c.) o la sua vita, il suo atteggiamento rivoluzionario
m. a. levi, 396: la rivolta spartachiana era il prodotto occasionale di
lega di spartaco o spartachista) durante la prima guerra mondiale a opera di alcuni
... si è poi rassodato dopo la guerra, con la resistenza contro lo
poi rassodato dopo la guerra, con la resistenza contro lo spartachismo o comunismo rivoluzionario
che reprime duramente lo spartachismo, viene la reichswehr definitiva, derivata dal trattato versagliese
a roma per partecipare al convegno tra la federazione troskista internazionale e l'unione spartachista
sentenzia, che si appella spessamento, la quale ha luogo quando molte cose che
che conveniva passarsi e molt'acqua sgorgata per la via da farsi, ben pensò esser
, quasi come gente furiosa e irata la condussono spartamente come vedieno che richiedesse la
la condussono spartamente come vedieno che richiedesse la faccenda. 2. in disparte
rebora, 3-i-53: rivendico come uomo la mia interezza di coscienza e di volontà
torno a ridirvelo, spartanamente, su la dedica del viaggio di sterne. tommaseo [
. l. laurenzi [« la repubblica », 4-iv-1986], 17:
repubblica », 4-iv-1986], 17: la ragazza- trascorse un mese intero all'argentario
il messaggero [31-i-1968]: la rilevante riduzione è stata ottenuta spartanizzando al
riduzione è stata ottenuta spartanizzando al massimo la vettura. = deriv. da
conia, famosa per il valore militare, la bellicosità, la severità e l'austerità
per il valore militare, la bellicosità, la severità e l'austerità dei costumi.
agli spartani. guicciardini, 2-2-137: la successione... gli spartani non
non arebbono introdotta, se da principio la republica loro fussi stata libera. tasso
ed al problema si tratta di trovare la soluzione ottima, che sia lontana dal taglio
. g. gozzi, i-13-202: la moglie dell'oste, uscita dell'osteria con
animo di donna spartana, andò ad assalire la guardia con le parole e con un
era, quando venuto era a fare la guerra spartana. vico, 4-i-872: a'
severo; impavido nell'affrontare sacrifici per la patria; che impartisce un'educazione fondata
, spartana: una donna tale non la potrei soffrire. gozzano, i-760:
, non t'impongo nemmeno di sentire la guerra. sii semplicemente la donna di
nemmeno di sentire la guerra. sii semplicemente la donna di spirito che sei sempre stata
sei sempre stata. eco, 14-133: la morale di quei tempi ci voleva tutti
spartani, dicevamo: « bisogna vincere la guerra. le parole non contano ».
dalla necessità di tutto quel superfluo che la ragione non ha forza di farci dimenticare
colle di montmartre... vi ricorda la tragica morte... di molti
londra, ma non credo che neanche la sua innamorata possa co stringerlo
possa co stringerlo a mantenere la promessa di scrivere lunghe lettere né spesse
), 'la renault 4 è spartana come la vita di noi sportivi'in altro testo
statuario. pasolini, 21-311: avevano la spalla quadrata, spartana. 6.
tassoni, 1-10: viveano i modanesi a la spartana / senza muraglia allor né parapetto
della casa, nella quale si riducevano la sera, per aspettare la madre con la
si riducevano la sera, per aspettare la madre con la cena da cuocere.
la sera, per aspettare la madre con la cena da cuocere. = voce
. 3. intr. con la particella pronom. dividersi emotivamente fra due
. spartare2, intr. con la particella pronom. ant. allontanarsi da
spesse volte si tien meglio a mente la cosa detta brevemente che detta spartatamente.
non difese, / trovandole spariate, dàn la caccia, / le giungono, le
, che chiamano il nutrimento e facilitano la circolazione. = deriv. da
e ne fanno anche i moderni per la pesca del tonno. ha le foglie
radicali e nella maturità divengono cilindriche; la pannocchia a spighe con reste pelose alla base
sale candido, affinché riesca più bianca la salamoia, empiuta una sporta di giunco o
sporta di giunco o spartea, ve la metti dentro. guerrazzi, 2-824: ii
: ii piede destro gli entrò sotto la legatura rilasciata della corda di spartea, e
vizi del pesco vale a sospendervi suso la spartea legata, cioè que'vimi di che
avvolte cosicché si rassomigliano al giunco, la infiorescenza è spatacea ed il seme è
si estrae dalle acque madri che dànno la 'scoparina'. è un liquido oleoso e incoloro
distillazione si ottiene un alcaloide benefico, la sparteina. = dah'ingl.
colonne volgar., i-107: piangeva amaramente la spartenza de la soa mugliere elena,
i-107: piangeva amaramente la spartenza de la soa mugliere elena, portatande in tanto vituperio
somma porzione si deve alla spagna per la sparteria. = deriv. da sparto4
appunto messo in quel treno per fare la linea della dorsale appenninica, e scender poi
landolfi, 20-93: pericoloso spartiacque / tra la poesia e la prosa.
: pericoloso spartiacque / tra la poesia e la prosa. 4. aspetto
. piccola enciclopedia hoepli, 3092: la sua popolazione [di sparta] si componeva
sulla parte anteriore delle macchine mietitrici con la funzione di deviare verso la sega i
mietitrici con la funzione di deviare verso la sega i culmi da tagliare; spartigrano
di piccoli fori che serve a suddividere la fiamma in piccole fiamme distinte, per sta
. m. bianchini [« la stampa », 16-xii-1987], 1:
delle mietitrici e delle mietitrebbiatrici che ha la funzione di inclinare verso la lama gli
che ha la funzione di inclinare verso la lama gli steli da falciare.
fine questo nuovo spartiménto della monarchia spagnuo- la. botta, 4-760: che direbbero l'
mercenarie, non dovè mutare gran fatto la proprietà territoriale. gioberti, iii-107:
un edificio. -in senso concreto: la parte di uno spazio risultante da una
. vasari, 1-3-188: chi considera la grandezza di quest'opera, stupisce com'
: quanto poi alla giacitura, ella [la provincia] non è tutta in piano
, 16-viii-72: abbiamo... trovata la mosca o formica alata nel centro della
una composizione pittorica o scultorea (e la sezione che ne risulta). -
né poco anco perdemmo quando fu subiata tutta la maravi- liosa volta di detta chiesa e
e i battuti. temanza, 13: la distribuzione delle parti di questa porta è
mantenere fornita d'armi e d'armature la soldatesca; e dell'infinito numero ch'ella
dovere queste cose venire, elia tesbiten, la fede tina 'siepe formata da ginestre', che
giudei, anticristo persecutore, cristo giudicatore, la re'di sparto'. surrezione delli
fatto ingegno dotato sovvengono che ha la funzione di sgomberare la sede stradale dal
che ha la funzione di sgomberare la sede stradale dal tante varie
acconcio al bisogno e insieme bello la neve, ammucchiandola ai lati. -anche:
neve, ammucchiandola ai lati. -anche: la lama e grazioso. metallica trainata da
sarebbe giovato il solo cambiare alla spera la division degli spazi e lo spartimento de'
lo spartimento de'numeri, peroché dove la saetta mostrerebbe le ore alla maniera cinese
. -in metallurgia, separazione attraverso la fusione di metalli diversi (in partic
m. fiorio, 308: perché la cottura è uno spartimento di quelle cose
ben io che quest'acqua di spartimento la qual separi del tutto l'oro della carità
imola volgar., ii-332: per la quale pecunia insuperbiendo, coman- dòe che
: ove ne vanno i miei donzelli senza la donna loro? oimè che doloroso spartimento
e sopra 'l popolo tuo e sopra la casa del padre tuo li dì, li
dilungati da lui, ma nel die de la resurressione generale sarebbe il grande danno d'
superbia, per tanto è necessario che la colpa d'ogni peccato mortale pigli principio
1994], 62: oltre a insegnare la tecnica basata sul frenaggio a spartineve e
quello spartirono per sorte, lasciando ciascuno la sua parte in una stanza. crescenzio,
goldoni, ii-842: -ricordatevi che voglio la mia parte. -volentieri. -son trecento scudi
spartiremo. carducci, ii-16-61: maritandosi la sorella, quel po'che hanno lo spartiscono
sa, miratosi a torno e vedendo non la poter spartir fra tanti suoi capitani e
fra tanti suoi capitani e soldati, la sparge in terra dicendo non esser cosa
: ora dov'è, dov'è / la bella compagnia / d'allora -la gaia
spartì mezzo il suo: e così ebbe la pace da me. baretti, 6-311
arrivava dalla pianura l'assegnazione di tabacco e la spartivano coi borghesi. -aprire
: intanto a sant'agata le avevano messo la veste nuova e aspettavano la festa di
avevano messo la veste nuova e aspettavano la festa di san giovanni per toglierle la
aspettavano la festa di san giovanni per toglierle la spadina d'argento dalle trecce, spartirle
: si era acconciata in modo diverso la chioma, spartendola nel mezzo e lasciandola
piovene, 13-105: annalia aveva aperto la valigia, e spartiva i pochi indumenti
, i quali sparti'in croce, la quale croce era sedici braccia di vacuo.
vasari, 1-3-141: nel palazzo dove abitava la signoria ordinò e spartì, dove era
, i-2-180: di tua mano / tessi la sera, o di lino o di
reti, che... attraversate spartano la selva / e sospese alle lor funi
terre vicine, / giacea per avventura a la campagna. manzini, 12-138: scaffali
mundo. buonarroti il giovane, 9-740: la terra / già comune, indivisa,
sua bandiera: umiliare i ricconi, spartire la terra'. n. ginzburg, i-408
. n. ginzburg, i-408: la guerra sarebbe finita e la germania e l'
, i-408: la guerra sarebbe finita e la germania e l'italia si sarebbero spartite
esanto, lo quale, spartendo la citate per mezo, dava grande utilitate a
palazzo del capitano da canto a presso la corte, che solo la strada la
canto a presso la corte, che solo la strada la sparte. petrarca volgar.
la corte, che solo la strada la sparte. petrarca volgar., iii-43:
aspri monti chi sparteno l'italia da la franza. botta, 4-1038: queste fortezze
. dati, 4-94: di più, la briga della correzione si spartisce, la
, la briga della correzione si spartisce, la quale a un solo è grandissima e
bella e saggia costumanza o legge che la vogliano chiamare fu stimata quella degli egiziani
., i-72: lo duca nestore co la soa lanza ferìo per tale muodo lo
., i-400: santificherai... la spalla del montone la quale spartisti.
... la spalla del montone la quale spartisti. romoli, 162: pigliate
cassiano da macerata, lxii-2-iv-116: presa la spalletta del castrato, con le proprie
proprie mani senza servirsi d'altro istrumento la spartì in due parti. giuliani,
in prima s'appedona (gli si fa la recisa al piede) per vedere che
si spartisce per vero mezzo: se la tendina è al suo punto, con due
l'altra, nella quale si prostende la stessa pianta e co'suoi tralci si
il tifone si genera così. quando ne la nugola acquosa e fredda è rinchiusa essalazione
e... vuole uscire de la nugola, sendo molto liggiera, con grand'
liggiera, con grand'impeto ascende a la parte de la nuvola, da la quale
grand'impeto ascende a la parte de la nuvola, da la quale per sua
a la parte de la nuvola, da la quale per sua spessezza è ripresa a
quale per sua spessezza è ripresa a la parte di sotto, e per vertù de
per vertù de l'altra violenzia sparte la nube ne la parte di sotto, ove
l'altra violenzia sparte la nube ne la parte di sotto, ove è più debbole
parte e metà dall'altra per circondare la palazzina. 6. allontanare una
apostolo 'che adam non fu sedutto ma la femmina', se non che essa si credette
. de nores, 1-ii-2-108: zeppa vede la sua donna godersi con spinelloccio tavena,
il giorno seguente fa il medesimo con la donna di spinellocio senza spartir l'amicizia
. f f -fendere la folla o le schiere nemiche, ributtandole
li grieci, sparteva le schere de la gente da onnen parte per miezo.
, altri ne cacciava alla città per la pianura per dove i greci scompiliati fuggivano
il sergente perego spartiva come freddo scoglio la sudorosa fiumana delle donne. -separare due
que'dui baron fu necessario / spartir la zuffa. bandelle, 4-28 (ii-828)
in chiesa, corsero al romore e spartirono la mischia. tassoni, 11-10: promiseri
: promiseri tutti essergli appresso, / e la spugna spartir di propria mano. p
il seguito s'acciuffa, / onde chiamar la guardia ed i soldati / fu duopo
da dio. giamboni, 144: la limosina è cosa santa: accresce li beni
s. agostino volgar., 4-88: la tribolazione sparte l'uomo dal mondo e
gigli, 2-24: è altresì [la z] lettera che ha bisogno le siano
., i-194: né dobbiamo spartire la memoria di marco marcello da questi esempli
dato per riposo, noi viviamo solamente la metà della vita, l'altra metà
d'ogni proporzione. -distribuire la materia in un'opera o il tempo in
agli altri e specialmente a vergilio stesso la spartizione non doveva garbare. b.
. p. segni, 1-1: la locuzion della prosa dividono e spartiscono certe
, l'affetto di una persona o la conoscenza, anche una responsabilità. i
rotta, per tutto ciò che concerne la condotta nautica della nave, spartisce col
nautica della nave, spartisce col comandante la responsabilità. faccioli [in arte della
]: certo il romoli si lascia prendere la mano, più d'una volta,
apparivano importanti, perché spartivano con nella la vita di tutti i giorni.
lodato come suole accadere alla moltitudine, la quale non crede essere adulata, perché le
. 11. fissare o segnare la misura del tempo, dividendone la durata
segnare la misura del tempo, dividendone la durata in parti uguali. a.
. 13. intr. con la particella pronom. dividersi in gruppi o
, figli miei! andate pure e spartitevisu la faccia della terra, la quale tutta iddio
pure e spartitevisu la faccia della terra, la quale tutta iddio per vostra casa vi
). barilli, 5-184: mentre la loro massa [delle formiche] si spartisce
spartisce in rigagnoli, il formichiere affonda la sua tromba nel flusso e si disseta
. g. bianchetti, 1-163: la conversazione è come un'acqua che se
per lo più di sotto, che trae la sua sorgente da molti luoghi spesso lontani
ampia, tenerissima e quasi bianca, la quale con invecchiarsi si sparte, si
quelle del piazzale del monte, dove la incontrava nei pomeriggi d'estate.
di tartaro si pone; / di solfo la metà gli si comparte / e in
si sparte. 15. applicare la propria attenzione, spendere le energie,
cariche di concime da depositare a mucchi su la costa per la favata della nuova stagione
depositare a mucchi su la costa per la favata della nuova stagione, non sapeva più
non aveva mai avuto niente da spartire con la giustizia! fenoglio, 5-iii-683: lui
che ha da spartire il romanzo con la filosofia, con la scienza, con la
il romanzo con la filosofia, con la scienza, con la religione?
la filosofia, con la scienza, con la religione?
di causalità. bonsanti, 5-272: la lunghezza del viaggio quale si viene determinando
, viii-690: non era questo un spartirsi la pelle dell'orso avanti che fosse preso
? capuana, 14-300: chi sparte ha la meglio parte, dice il motto degli
spartire2, intr. per lo più con la particella pronom. { sparto, sparti
., viii-445: veggendo giuda e la sua gente la potenza del re e
viii-445: veggendo giuda e la sua gente la potenza del re e della sua grande
tutte addolorate. alberti, iii-159: se la ripa dov'ella batte sarà ferma e
ferma e soda, l'acqua fa come la palla nel muro, quale, mandata
, 14: chi se sparte de la caritàe de lo proximo, no porea tegnei
lo proximo, no porea tegnei in sì la caritae ni la dilecion de de.
porea tegnei in sì la caritae ni la dilecion de de. -distaccarsi dal
tu, il quale se'increata sapienzia, la quale illumini le menti angeliche e celestiali
stolone). soderini, ii-149: la fravola... si distende et allarga
... si distende et allarga sopra la terra senza far gambo, con molti
radice. -dividersi dal corpo dopo la morte (l'anima). oddi
. 4. figur. perdere la coscienza di sé, sdoppiarsi. alvaro
scriminatura, lecchi, 13-05: rotondetta la bruna, con una bella spartita sui
ghirlandetta di metallo dorato, dietro la chioma, quasi a raggera.
del maestro ceco. caro, 5-255: la narrazione nel genere demostrativo non si fa
ii-373: addobbò d'altro bel damasco verde la stanza, l'ornò d'intorno spartitamente
. s. reggiani [« la stampa », 15-i-1988], 2:
una spartitizzazióne che inquieta per i pericoli verso la stessa democrazia. = comp.
: l'erba..., perché la sua sementa vien tardi, èmeglio di potere
targioni pozzetti, i-83: dicesi [la foglia]... spartita,.
in bande o ciocche (i capelli, la barba). baldelli, 3-570:
i neri e giovanili capelli, spartiti sopra la fronte, con una bianca e sottile
sul capo i capelli; poi si strinse la barba rossiccia, spartita sul mento.
fiumi menimano per li molti rii e la fiamma ispartita, essendone levate le legna,
. crescenzi volgar., 6-2: la venturosa postura dell'orto è quella alla
fra l'un canale e l'altro la quarta parte del canale che serva per piano
per piano. verga, 7-854: la pianura lombarda, di un verde tranquillo,
5-105: spartita dal greto del bisagno, la vallata si apre... campagna
poema di dante non pure è uno per la ragione testé allegata, ma eziandio quasi
ogni parte di vera favola pastorale, la volle spartita in cinque atti.
gli uomini poi, ch'erano spartiti per la contrada, s'accolsero a questo luogo
. contano 160 mila combattenti regolari senza la leva in massa proclamata ovunque; e 150
; e 150 cannoni volanti. tutta la massa armata è spartita in 4 divisioni.
siri, 1-iv-507: sopra questo affare la gente era molto spartita. nievo,
11-48: per questo peccato fue percossa da la lebbra e stette sette die fuor del
3-92: insistete, o signore, per la effettuazione la più pronta ed estesa di
, o signore, per la effettuazione la più pronta ed estesa di quei veicoli meravigliosi
2-i-327: colui che ha in sé la divisione... è spartito dal corpo
). anonimo romano, 1-74: la settima, cioè filadelfia, ène de
nilo,... dove per la fortuna de lo populo romano lo lacerato corpo
de lo populo romano lo lacerato corpo e la capo spartita da lo tronco il vencetore
2-27: rer ntrovar... la ricercata proporzione delle velocità si adatti un
si riconoscono, l'astrologia veramente e la cosmografia tanto bene, con tanto ordine
tessute e intrecciate. la città con magnifica chiuditura, non ci si
di dettaglio, che ne avrebbero costituita la parte ornamentale ed artistica. 2
animo). siri, 1-i-328: la paura era spartita; e ciascuno temeva l'
. corona de'monaci, 17: la carità sta nell'amare iddio e 'l
eternale. -distaccato dai sensi (la mente in estasi). domenico da
. domenico da montecchiello, 2-86: la mente è levata nel corpo, è
sono state sottoscritte separatamente dal capitano con la fissazione del nolo o in grosso e
del nolo o in grosso e per tutta la nave, o a minuto e per cia-
uasi tutto lo esercito, ritrovandosi a la spartita, dove sei, dove ieci
in tante risa botta, 6-i-552: la., escusazione sarebbe per avventura accettabile
barcaroli'. monti, 5-4: terminata la cena, a uno spartito a di musica
. carducci, iii-23-110: un altro concedeva la costituzione, ma solamente per i nobili
i nobili e gl'impiegati, e con la discussione segreta; un terzo la rimandava
con la discussione segreta; un terzo la rimandava a quando avesse ultimato un suo
fioravanti. b. croce, ii-1-246: la prima battuta del motivo non è tutto
maggior tempio delcennini, 3-206: con la punta del coltellino dispartisci un poco questo
soffia ben forte. ricevi in su la mano la tua figuretta di gesso:
ben forte. ricevi in su la mano la tua figuretta di gesso: e sarà
. a. reichlin [« la repubblica », 8-vii-1986], 2:
aperto verso il giardinetto spartitraffico e guardavo la pioggia: la riconoscevo, dopo le cataraffe
giardinetto spartitraffico e guardavo la pioggia: la riconoscevo, dopo le cataraffe che si
). d'annunzio, v-3-72: la foglia con le sue nervature dentature spartiture
. faldella, ii-2-89: federico aveva la stessa statura da capitano di cavalleria,
stessa statura da capitano di cavalleria, la stessa fronte bianca di meditazione serena, la
la stessa fronte bianca di meditazione serena, la stessa spartitura di barba piena e dorata
governi diversi. moravia, 22-343: la spartizione del mondo in zone di influenza
mondo in zone di influenza non è la pace. l'illustrazione italiana [23-viii-1914]
[23-viii-1914], 176: la prima spartizione del regno di polonia -fra russia
altri e special- mente a vergilio stesso la spartizione non doveva garbare. di
m. e. bruzzone [« la stampa », n-x-1989], 2:
i fiumi come le usl, o come la kai. rapporto censis 1992, 393
più mi sorprende in tale parricidio è la 'spartizione'o forse meglio la 'moltiplicazione'delle responsabilità
parricidio è la 'spartizione'o forse meglio la 'moltiplicazione'delle responsabilità per quanto riguarda la
la 'moltiplicazione'delle responsabilità per quanto riguarda la figura del parricida. 3.
della credenza, tolse dalla seconda spartizione la bottiglia del cognac e la scatola degli avana
seconda spartizione la bottiglia del cognac e la scatola degli avana. -suddivisione di uno
e posare il getto, si sciolga la madreforma, la quale per mezzo delle sue
getto, si sciolga la madreforma, la quale per mezzo delle sue ben fatte spartizioni
, iv-2-125: aveva gli occhi chiarissimi e la bocca stragrande, e i capelli castanei
il sangue de'becchi e de'tauri e la cenere della vitella sparta può santificare e
sparta può santificare e mondare li peccatori secondo la legge vecchia. s. bernardino da
ma porrallo isparto per modo che tutta la casa se ne imbratta. anguillara,
per piani e per colli / secondo la fatai prefissa norma, / deposta la durezza
secondo la fatai prefissa norma, / deposta la durezza e fatti molli, /
sparte / si copre l'uscio e più la via s'interna, / più s'
g. prati, ii-23: ecco la quercia e i candidi / fiori d'intorno
le ingombra, / e scorgerai come la terra sgombra / ne fu ben tosto
gnoli, 1-303: son tossa bianche per la terra sparte pascoli, 5-84: io
e insieme a te sul rogo / finir la vita. 2. disseminato in
de marmo et ornate d'oro sparte ne la riviera. nardi, 392: i
irrigazione. boccaccio, i-317: andò la donna per tutto rimirando e cogliendo erbe
: e tanto più ancora avea operato la virtù degli sparti liquori che i frutti,
415: una notte, guardando lui per la finestra, vidde una luce sparta disopra
che avea cacciate tutte le tenebre de la notte. s. agostino volgar.,
che non sia altro esso ed altro la luce che lo illumina. -abbattuto
sparte, / mercé il valor de la tua nobil arte / fosti a cantar
arme furiando non s'allegra d'avere la via, se 'l sangue non è sparto
sangue sparto / e del santo sepulcro la rapina. garisendi, xxxvin-312: possedean
lieti vivendo poi premio non parco / de la sua fede e del suo sangue sparto
... rabassò, e cessò la piena dell'acqua, ch'era sparta per
piena dell'acqua, ch'era sparta per la cittade. livio volgar., 1-32
scompigliato; sciolto, non acconciato (la chioma, i capelli). petrarca
ne le treccie sparte, / sì che la neghittosa esca del fango. boccaccio,
piangendo, come se 'n dispetto / avesson la mia gloria, a l'altre genti
lucenti capelli erano sparti; / or su la vaga fronte / veggio raccolti, e
/ e in qua e in là strappata la gonnella. leopardi, 1-14: sparte
d'annunzio, iii-2-238: ecco, su la rupe, / nel turbine dei pepli
volgar., i-281: essento iti per la fame li cavalieri africani a predare,
2-64: quasi asse allargato le giunture, la republi- ca in qua e in là
infimo ad aversa..., la quale in quel tempo nonn. era murata
: tu continuo resguarderai questa città e la rivera intorno, sparta da mano destra
. landolfi, 2-124: della dea la fanciulla aveva la stessa linea slanciata lo
, 2-124: della dea la fanciulla aveva la stessa linea slanciata lo stesso seno sparto
/ se me crede condurre in su la riva. -che avviene tutto intorno
e sparte che tutto il volgo e la meno scelta parte del popolo s'affatichi e
avanti a rifiorire, e, quindi per la francia sparto, finalmente in italia,
7. propagato, divulgato (la fama, una notizia, una fede
signore, lo quale sappiamo essere venuto per la salute del mondo, e in ogni
mondo, e in ogni contrada è sparta la sua fama. ottimo, iii-532:
larga scrittura procedente dallo spirito santo, la quale è sparta nelli libri del vecchio testamento
ed apostoli. ser giovanni, 3-78: la fama di costei era sparta per tutta
prencipe e prelato ai tutta quanta la ecclesia, la quale è sparta in tre
ai tutta quanta la ecclesia, la quale è sparta in tre parti del
rozzo in questa religione e tanto sordo contra la sua fama per lungo e per lato
del core, ov'è sì combattuta / la vita, ch'è perduta, /
sparte. b. corsini, 10-33: la dama stessa a guancie sparte / di
, perché questo luogo non è da tutta la quistione, siccome uno membro sceverato,
, 10-ii-452: co'passi sparti e con la mentevaga / cercando vo per ogni aspro sentiere
., 18-1: se carlo avesse la sua gente sparta, / perseguitando i fuggenti
però che non possono stare sparti per la città. donato degli albanzani, ii-605
donato degli albanzani, ii-605: già la sua gente sparta e invilita per le
s'opponea solo il potta in su la foce / del ponte, e di fermar
. g. capponi, i-264: la moltitudine della gente a piè, ch'era
si han da congiungere, ed allora va la maestra ed apre l'uscio dell'una
-dissipato fra desideri e tentazioni mondane (la mente). - anche sostant.
. simone da cascina, 73: la sesta sia la mente divota: none
da cascina, 73: la sesta sia la mente divota: none isparta di disideri
, 125: signore iddio, ritiene la vacillante e mutabile, ciba la stanca,
ritiene la vacillante e mutabile, ciba la stanca, raccoglie la sparta, libera
e mutabile, ciba la stanca, raccoglie la sparta, libera la schiava, risana
stanca, raccoglie la sparta, libera la schiava, risana la spessata. tommaseo,
sparta, libera la schiava, risana la spessata. tommaseo, 1-81: disdegnosa
agli uòmini straniera, or troppo avvinta la mente insana or va.
-diviso dal corpo (l'anima, con la morte). carducci, iii-2-201:
anche sostant. tommaseo, 14-24: la filologia... al vico è la
la filologia... al vico è la filosofia dell'autorità; è l'ordine
dell'autorità; è l'ordine e la ragione de'fatti, che, raccogliendo lo
di giano, / chi porrà mai la mano -a riserrarti? / sai chi sta
tutta l'area mediterranea ed è coltivata per la fabbricazione di pasta da carta, di
, 228: fanno [le api] la cera de'fiori d'ogni albero et
cotone, il lino d'egitto, la canapa, il lino, lo sparto,
. gadda, 204: lo sparto irretisce la duna. si pensa con amore a
accetta l'aridità per preparare ad altre la vita. -con sineddoche: la
la vita. -con sineddoche: la fibra di tale pianta. pigafetta,
uno pezo de corda de iunco, che la chiaman 'strengue', di sparto molto batuto
. magalotti, 9-2-135: tutta coperta [la tavola] fino all'orlo d'una
una marva overo spartura tramezata, con la sua raschiatora di ferro, con setacci
p f. giambullari, 2-33: con la similitudine, per dimostrare la sparutezza d'
: con la similitudine, per dimostrare la sparutezza d'una persona: 'ombra pareva,
agesilao, re di sparta, e la sparutezza di filopemene, capitan della lega
ch'ella tiene sul globo, come per la picciolezza e sparutezza sua, per le
cameriere che gli affetti tra me e la pisana s'erano raffreddati di molto,
erano ben lontane dal credere che questa fosse la causa della mia sparutezza.
altre città principali d'italia: altri la crederebbe povertà, quando è più tosto gola
,... l'un celebre per la chiarezza de'miracoli, l'altro ammirabile
de'miracoli, l'altro ammirabile per la sparutezza de'colori più vivi, perché
di vita. siri, xii-979: la teorica delle politiche è un belletto..
nella prova del reggimento sparisce e manifesta la sparutezza de'difetti. papini, v-203
l'età avanzata o giovanile, per la denutrizione e gli stenti o in seguito
se in altro è buono, però che la guaina non fa il coltello né buono
il commissario ci fece ritirare, perché la vista delle nostre sparute persone non 1'
). martello, 6-ii-162: riconosco la reggia, non tanto all'auree cime
mia testa, che pende in su la porta. monti, x-4-416: ho visto
, c'era, alta da terra, la cassa di finto noce tra quattro candele
sparute. -fioco, fievole (la luce). bacchelli, 13-182:
luce). bacchelli, 13-182: la brina... faceva bellissimi giuochi di
e tisicuzze qua e là; insomma la vera miseria abitante in un palazzo. praga
di sabbia minuta, / ove tragge la barca sparuta / il nocchiero che all'alba
monte in vetta / se ne sta la poveretta, /... /
preda, / che ha vergogna ch'io la veda. 6. composto da un
drappello della ridotta nuova era tornato e la fortezza si disponeva alla veglia, un'
notte inutilmente sprecata. sciascia, 8-115: la sparuta clientela era di forestieri: gente
componimenti, bavarese, 115: colpiva la sparuta quantità delle cose da vendere.
re degli alberi il ranno, non per la sua grandezza, non per la sua
non per la sua grandezza, non per la sua bellezza o fecondità, essendo un
... ma perché dovea coronare la fronte del re de're. chiari,
duecento metri sul fondo della valle, che la vegetazione, riducendosi a pochi arbusti sparuti
solitudine alpestre. angelini, 1-45: la vegetazione si riduce, si fa sempre più
palma sparuta. -poco folto (la barba). bacchelli, 1-i-85:
alcuni riccioli bianchi e giallastri, come la barbetta sparuta. 8.
vestite che, a voler loro trarre la maschera, vi rimane una ossatura sparuta e
se non sparutissima vista, finattanto che la sentenza mia con le sue ragioni, di
van pieni infiniti volumi che fanno noiosa la lettura de'classici. scabbie, onde fu
, onde fu magra e sparuta anche la lingua italiana. carducci, iii-15-375: di
persone immaginate non si rappresentano operanti secondo la loro natura. papini, 27-110: sempre
il corpo, diceva che, dove la natura aveva mancato, essi si dovessero
arte, imparando le scienze e abbracciando la vertù. assarino, 4-34: si può
questo interviene nella no- tomia massimamente, la quale, quantunque sia impossibil cosa a
ell'è per colpa di chi malamente la pratica divenuta sì vile e sì sordida,
grave e modesto, che con tutta la sua poca apparenza non lascia d'aver
anche il signor vincenzo, uomo oltre la trentina, un po'sparutèllo.
un'imbarcazione, in partic. perché ha la chiglia molto acuta e appena calafatata)
chi addestra e governa gli sparvieri per la caccia. sacchetti, 195-12: lo
sparvero a una pemise, e lo sparvero la prese. bresciani, 6-xiii-7: il
adatta a vivere nei centri abitati; la femmina depone da due a sei uova
marroni; un tempo era addestrato per la caccia. anonimo, i-572:
dubitoso / quando è co gli agelletti a la foresta, / e poi diventa ardito
o un smirle n'aura pran de la mitat. idem, 78: prendi ili
bio e con maggior astuzia volteggiare la preda, e con animo non raro
masuccio, 266: era andato fuori la cità per suo diporto a caccia de sproveri
per qualche pena, non si toccasse la spada e lo sparviere. monti,
li persegue. carducci, iii-3-349: ne la sua guancia destra ha un segno /
anche in sardegna e corsica, dove la forma locale insulare... venne separata
ad uno sparviere. bacchetti, 13-232: la faccia singolarmente puntata di fronte, di
fosco come quello degli sparvieri quando senton la preda e il sangue. -di sparviere
le unghie); molto aguzzo (la vista). quando si trattò di
a l'affamata gola e appetito de la donna altro non era che un pasto de
106): in quello giorno, ordinàro la festa, e po- neasi uno sparviere
, / trento per gazza, ch'a la zuppa e pronta. -geto di sparviere-
cui si teneva legato il rapace per la zampa. iacopone, 52-12: nullo
, / ma èglie upporto confessare / de la mia parlazione. / parto iette de
tu sposi tranquillamente..., che la colomba si unisca allo sparviero. ma
voltano di qua, ti aggirano di la. giraldi cinzio, intr., 2
avrò molto caro di quel modo che la mi scrive per tener il vento.
dimando qualche picciol favore, rimettendomi a la cortese relazione di vostra signoria, che
un renacchio; scambia lo sprovièro con la cinta della sua capanna, il guanciale con
cinta della sua capanna, il guanciale con la sua panat- tiera di bassetta.
dal roccolo e un contadino andava a vuotare la rete. g. gangi
certa quantità di malta e prelevarla con la cazzuola per lanciarla contro la parete (
prelevarla con la cazzuola per lanciarla contro la parete (e il termine allude al
sicuro, né il padrone di casa né la domestica, né tanto meno colui che
teneva in una mano lo sparviere e la cazzuola nell'altra, ebbero un moto di
l'orfo, lo scorpion marino, la scarpena, il nibbio marino, lo
risolute che par tengano in pugno tutta la bretagna sacra e profana. bacchetti,
piglio di ardito e spicciativo furfante, la sua faccia sparviera. -acuto,
). gioberti, 1-iii-398: certo la poverina non ha occhi così lincei e
e sparvieri che possa conoscere per minuto la tela dell'avvenire. sbarbaro, 1-211
vi faccia, come si costuma dire, la barba di stoppa e vi mandi a
. genere di piante papilionacee, comprendente la sola specie spartium junceum, comunemente nota
valore. -anche il cestello delle posate o la cesta di vimini o il vassoio di
che sono sul telaio..., la scala dei turchini. d'annunzio,
miglior pesce, donde poi un servo la ritirava. 2. stor.
commercianti di pelle e calzature forestieri per la vendita effettuata sul mercato della città il giorno
iomo de lo iovidì, per ragione de la spasa, cioè sole, calciamenti cosute
. de bonis, 12: la compagna, vedendo el male e 'l pego
acuto. porcacchi, i-321: la ferita... gli dava maggiore spasima
crocifissi. guerrazzi, 14-95: ebbi la ventura di coglierne l'ebreo tra la
la ventura di coglierne l'ebreo tra la bocca e il naso, sicché, spasimante
, sicché, spasimante pel dolore, lasciò la presa e guglielmo ebbe agio di sguizzargli
hanno commosso colui che non ha visto la carneficina, ma è stato colpito
e del bisogno, / spasimante per la sete d'eternità. bernari, 3-192:
verga, 7-734: ne aveva avuti tanti la bella figliuola degli spasimanti che ustolavano dietro
, al funerale, fosse stata presente la spasimante di mario. spasimare (
venire meno, che si concludono spesso con la morte; provare dolori lancinanti per ferite
, il manovale che s'era rotta la gamba, sudando e spasimando. pasolini,
tito morì, dopo aver spasimato tutta la notte, gridando e intorcinandosi per il dolore
enfatico. bacchetti, 9-396: « la s'è voluta » mi spiegò « fare
è messa un paio di scarpette che già la fanno spasimare. c'è giudizio,
cita le membra nervose del dorso o appresso la nuca, o la parte anteriore della
dorso o appresso la nuca, o la parte anteriore della coscia appresso il ginocchio.
il ginocchio. verga, 8-51: la mano colla quale appoggiavasi alla spallina della seg
. -ant. svenire, perdere la coscienza. g. villani, iv-12-66
g. villani, iv-12-66: per la qualcosa l'acqua gli entrò per la
per la qualcosa l'acqua gli entrò per la piaga, e quelle incrudelita per lo
sì ispasimòe. sercambi, i-59: per la gran calca alquanti ne spassimarono. bandello
il conte, per l'ambascia de la mano mezza tronca e per il dolore del
di che fermò gli occhi e aprì la bocca, quasiché il cuore gli si
mi svenne. 2. soffrire per la fame, la sete, il caldo,
2. soffrire per la fame, la sete, il caldo, ecc. (
spasima di caldo, e l'invernata la prima ed ultima neve è la sua.
l'invernata la prima ed ultima neve è la sua. allegri, 157: mancò
a dieta casa è lo loco ove spaxemò la gloriosa vergine maria. b. taccone
i vostri, mi scorano insegnandomi che la bellezza appena è mai che si trovi insieme
de roberto, 8-154: quanto più la noverca avrebbe smaniato,... tanto
cassola, 5-88: presto sarebbe venuta la vendemmia e poi la svinatura, che
: presto sarebbe venuta la vendemmia e poi la svinatura, che tanto mi faceva spasimare
ho fatto con lui in tanti anni la millesima parte delle cose che ho fatto
fatto stanotte con te. -con la particella pronom. bizzarri, 13:
per dolore e pianto, vedendo e gustando la nostra igno- ranzia e negligenzia, e
russi, i quali stravedono e spasimano per la loro terra. -per estens.
sesso, / spasima e invoca lui che la possieda. panzini, ii-584: gli
allungava su lo schermo bianco, rappresentasse per la gran folla del pubblico come una eccelsa
. settembrini [luciaborgese, 1-303: la coscienza, fulminea, di desiderare irresino]
seco una donnetta idea, non stibilmente la donna appunto perché due ore prima aveva bruttina
di provarsi a ricoverar l'onore e la cina. fagiuoli, x-33: d'essere
gozzi, i-4-139: spasimavano il padre e la madre di sapere quel ch'ella fosse
ch'ella fosse. foscolo, xvii-428: la sera stessa ch'io passava un povero
. fr. colonna, 3-280: la spaventifica prosperina nel suo luctuoso re- gnio
tetano. c. durante, 2-353: la radice [di peucedano], trita
, sì che si sentirà venir meno per la stanchezza, con le gambe rotte e
: una donna, nella quale doppo la paracentesi si stravasò l'acqua nell'addome,
corpo. -arald. raffigurato con la bocca aperta e senza lingua (un
, [maddalena] corre ed abbraccia la croce. -svenevole, patetico (
a cintola si vanta spasimato / de la sofferente, oppressa, scamata umanità, /
di campo di fiore, né se la potè mai cavare, per non aver il
, 4: non ne fu già causa la spasimata voglia dello studiare o il pensare
lede il lor amor proprio e quasi la loro stessa dignità -con riferimento all'amore
col lume della santissima fede cogno- sciuta la verità e la eccellenzia de l'obbedienzia,
santissima fede cogno- sciuta la verità e la eccellenzia de l'obbedienzia, uditala con
chiamare santa maria dello spasimo, per la spasimata pena che nostra donna ebbe in
vado » disse re pente la donna, guardando negli occhi il fratello con
più lesto del solito, sì per la grande emozione da cui si sentiva invaso
emozione da cui si sentiva invaso rivedendo la fanciulla spasimata. palazzeschi, 6-38: il
regalie, avrebbe voluto che lavorassero anche la notte, al lume delle fiaccole, in
in modo da veder crescere per incanto la spasimata costruzione che del resto venne eretta
lo spasimato. razzi, 8-56: la natura di tutte queste femminac- ce è
/ un costante che non osa / la sua bella far gelosa. goldoni, vii-176
: pur una notte trall'altre che con la sua spasimata dormiva, si destò su
aretino, 20-213: volete voi farvi schiava la signora? or compratele la cotal cosa
farvi schiava la signora? or compratele la cotal cosa, perché ella ne ha una
, 20-122: dato una giravolta, trovando la porta chiusa, facevano una doglienza spasimevole
caro, 12-i-230: ne la vostra grazia, e del signor ravaschiero
mente bacio le pentolesche gote de la dolce mogliozza. = comp.
si morì. sacchetti, 156-93: la fanciulla gridando forte del duolo, el padre
forte del duolo, el padre e la madre, avendo paura non morisse di spasimo
furore, / che 'l corpo diè a la terra e 'l spirto a dio.
del popolaccio e condannato a pascer muto la fame degli avoltoi? magalotti, 9-1-119
. pensate, con quel continuo spasimo, la voglia, anzi la possibilità che ho
continuo spasimo, la voglia, anzi la possibilità che ho di lavorare. d'annunzio
settimane di spasimi. bacchelli, 1-ii-271: la fibra robusta, opponendosi al male,
gli spasimi. morante, i-102: la febbre violenta che la consumava da due
morante, i-102: la febbre violenta che la consumava da due giorni le salì al
. palazzeschi, i-io: allorquando nacque la prima delle mie fanciulle, con gli
, colica. pallavicino, 1-504: la lussuria, sì come distruttiva della sanità,
sono insoffribili per l'atrocità, come la podagra, la pietra, gli spasimi dello
per l'atrocità, come la podagra, la pietra, gli spasimi dello stomaco;
: un colpo di spasimo le ruppe la parola. borgese, 1-23: leggermente proteso
: leggermente proteso in avanti, con la mano destra nascosta, pronta a cavar fuori
di tempo pativa minacciava di strozzargli a mezzo la frase. cassola, 7-10: fausto
disgusto, il qual torceva in spasimo la bocca. -violenta contrazione muscolare;
che debia vignire over spaxemo over ultimamente la morte. fasciculo di medicina volgare, 7
7: spasimo è infermità di nervi la qual ritira el nervo contro alla sua origine
o tendoni si contraono o ritirano verso la loro origine involontariamente e con alcun sforzo
ve di essere quando la vide a portarsi innanzi olio di mandorle spasimosaménte
essere così onorare, come affaticare ne la chiesa di dio. dolce, 9-41:
/ per me una stella, / ma la fortuna, / cne mi è adesso eran
2-102: spasimo della madre era il pensare la scarsa dote del- dalla croce,
zoccoli, ormai alla pari, battevano la crosta del deserto così forte che lo
. corti, 19: d'improvviso suona la campana. un vero colpo per i
, io per me giudico più discreta la morte che sì fatto ispasimo, che
alla fine egli è forza sfogarsi così la fantasia con due sgorbiate di penna e
, nell'ora terribile, tutto intero la preda di lei sola; egli era al
. betteioni, i-332: gli frangea la fibra lo spasimo voluttuoso / dei replicati
bene,... mi difformavano la mia creatura. papini, 27-731: un
piacere. moravia, i-344: la vita era essere sprofondati in questa carne e
destano una folla di fantasie e vi riempiono la mente e il cuore senza paragone più
provai nel petto! deledda, ii-134: la donna taceva. il sofferente fu assalito
finché, prova e riprova, venne la volta buona. 3. che
1 suoi occhi sono arsi e tutta la sua persona è contratta da uno sforzo
lei come lo rividi quando sedeva su la panca al lungo tavolo di quercia con le
ore inerti, sognanti: / ella è la forza della bellezza nuova, / che
spasmare, intr. anche con la particella pronom. ant. essere sopraffatto
morire, / i'non posso finire / la vita mia: a questo modo spa =
. caracciolo, 262: levato cristo, la matre l'abracciò e subito spasmò ed
a dieta casa è lo luogo ove spasmòe la gloriosa vergene maria. -essere atterrito
il sangue, il petto arde, la lingua è aspera e sitibonda, i pazienti
ottenere qualcosa. machiavelli, 1-viii-58: la gente, / vedendo ch'ognun bia-
un'opra / che il vento guasti o la nebbia ricuopra. bizzarri, 29:
erbolario volgare, 1-13: alli membri spasmati la aristologia è utile sopra tutti li altri
portava alla donna sua, sì per la paura che quazi di spasmo morìo.
bota: adeo li venne il spasmo e la notte morite. ariosto, 19-22:
che stagna il sangue, e de la piaga rea / leva ogni spasmo e perigliosa
un compì, di specificazione che designa la patologia contraddistinta da tale stato convulsivo o
patologia contraddistinta da tale stato convulsivo o la sede in cui si manifesta. ferd
2. spavento improvviso (e la causa che lo determina). parabosco
un grado più avanzato dell'affezione ipocondriaca, la quale non può non essere dove le
universali. castelnuovo, 273: la luce andò a cader piena sul viso dell'
. oriani, x-28-155: questa idea la fece torcersi spasmodicamente le mani, ma
parole. landolfi, 2-81: continuava la fanciulla con esaltazione sempre senza guardare il
delle dame e dei signori che nemmeno avvertivano la sua presenza. moretti, i-722:
lancinante. pananti, ii-340: ringraziate la duchessa dell'interesse che prende per me
dà dolori spasmodici. verga, 5-364: la mia destra mi produceva un dolore spasmodico
con certe spasmodiche remate fece per spingere la barca al largo. calvino, 10-46
che. vittorini, 1-54: arriva anche la seconda macchina, e la gioia di
arriva anche la seconda macchina, e la gioia di novità che provano questi bambini
il d. e. i. attesta la voce nel xix sec. spasmóso,
... /... / la soleretta ornai di sangue è piena /
ornai di sangue è piena / e la pena spasmosa cresce ogn'ora.
con l'ale spase / onde venia la coppia gloriosa. -con meton.
, iv-1-601: una vacca di lontano, la camicia d'un agricoltore, un telo
). leopardi, 312: con la lancia poderosa il suolo / percosse e
3. ampio, spazioso (la fronte). guido delle colonne volgar
., i-90: maravigliavase apriesso de la fronte sua, blanchessema piu cne lacte e
mon- strava de dare naturale lustrore per la forte blancheze soa. 4.
forma piatta, molto allargata; che ha la circonferenza ampia; che ha l'orlo
poco sane. crescimbeni, 37: la man grava d'uno spaso / aureo vaso
di lupini gialli. -che ha la tesa larga (un cappello).
aperte. -allargato, ben aperto (la bocca). martello, 6-ii-101:
cui fidi consigli il pio soccorso / la contesa arianna a bacco impetri.
(i capelli); non curato (la barba). forteguerri, vii-20-94:
: e nel cassone / contare in copia la pecunia spasa. 8. ampiamente
forteguerri, i-253: le collinette e la campagna rasa /... / ove
samartello, non dir male di colei con la quale egli e in uno di quei
. spassamentare, intr. con la particella pronom. { mi spassaméntó)
onore di dio ed a spassamento de la vostra onesta e graziosa gioventù.
spassare1, intr. per lo più con la particella pronom. darsi ai piaceri,
in quest'altra parte si potrà riposare la notte e quinci oltre s'andrà ispassando
dì della festa... t'invita la sensualità che ti vadi spassando e o
paradiso. biondo, xlv-149: e [la donna] 'vana', cioè si spassa
nelli piaceri pacescamente. lifpi, 6-36: la donna resta lì trasecolata, / vedendo
e di rallegrarvi. verga, 3-127: la sera mangiava ingrugnato la sua minestra,
, 3-127: la sera mangiava ingrugnato la sua minestra, e la domenica andava a
mangiava ingrugnato la sua minestra, e la domenica andava a gironzolare attorno all'osteria
a gironzolare attorno all'osteria, dove la gente non aveva altro da fare che ridere
5. tr. ricreare lo spirito, la mente, procurando svago e castrazione;
d'esser materia che vi spassi in modo la fantasia che non pensiate al conto che
che spassare i lettori e persuaderli per la blanda via delle risa. canta,
delle risa. canta, 1-93: la fanciulla compra un santino per la nonna devota
1-93: la fanciulla compra un santino per la nonna devota; la nonna gingilli da
un santino per la nonna devota; la nonna gingilli da spassar il bambino quando il
l'affanno ha aùto della donna, la quale or vede guarire. -riti
. aretino, iv-5-305: il richiedermi la signoria vostra del ciò che faccio al
mi spasso. -allietare, ricreare la vista. sozzini, 200: il
in qualche luogo di dove potesse vedere la strada, per ispassare l'occhio che
giochi, passeggiate o altri svaghi; passare la vita nei divertimenti. sacchetti,
e di capi ameni, che spassavano la loro vita in caccie in contese in amorazzi
1-vi-636: il fratello sfuggito da tutti se la
cassola, 8-100: il dottor nicolucci se la spassa con la maestra.
: il dottor nicolucci se la spassa con la maestra. 8. prov
volgar., 6-90: fa'vi venir la vecchia a spassare e a letto,
vecchia a spassare e a letto, la qual co la tremante sua mano vi rechi
e a letto, la qual co la tremante sua mano vi rechi vuova e lo
parla dei rei influssi che hanno sopra la educazione della gioventù parigina li fastosi spasseggiamenti
. spassezzaré), intr. anche con la particella pronom. (spasséggio, spasséggi
l'avea in sua compagnia spasseggiando per la piazza. gelli, 17-92: giova ancor
odorifere. aretino, vi-350: tuttavia che la festa di testaccio si fa, in
], 138: questi due vecchi giudici la vedevano quando ella entrava nel giardino e
baldinucci, 9-xiii-87: spasseggiava egli per la città, come far suole ogni viandante
... lo tastava, gli passava la mano su la schiena quasi a fargli
tastava, gli passava la mano su la schiena quasi a fargli maggiormente rilucere il
settembrini [luciano], iii-3-55: la moltitudine ammira il portamento, la voce
: la moltitudine ammira il portamento, la voce, lo spasseggiare, il culeggiare,
voce, lo spasseggiare, il culeggiare, la cantilena, la scarpetta e quel tuo
, il culeggiare, la cantilena, la scarpetta e quel tuo scoccante 'checché'.
lutrech e disarmato spasseggiava a cavallo per la città. sansovino, 6-428: cavalcan-
cavalcan- < 30 spasseggia ne'luoghi appresso la città. siri, v-1-353: spasseggiava
, v-1-353: spasseggiava in carrozza fra la folla della gente nella ripetta. giannone,
secondo il solito intorno alla spianata fuori la città. -camminare sulle acque in
con silenzio di ciascuno, tanto per la gran sala, quanto l'ira che lo
lasciando [i mormoratori] in ogni lato la bava sozza della loro lingua inumana.
a'servi, quali pianpiano li facevano spasseggiare la piazza che sta avanti la casa del
li facevano spasseggiare la piazza che sta avanti la casa del bascià. 5.
in braccio. capuana, 12-216: la levava di culla per metterla in braccio
metterla in braccio ad andrea, perché la dondolasse, la spasseggiasse, intanto ch'
ad andrea, perché la dondolasse, la spasseggiasse, intanto ch'ella, gettatogli
col gigante salmoneo altitonare, quando se la spasseggiano da purpurato satiro o fauno con
preferendo di spasseggiarsela per il corso, squadrando la gente. -andare avanti e
. capuana, 1-ii-151: voi ve la spasseggiate per la stanza, non rischiando
, 1-ii-151: voi ve la spasseggiate per la stanza, non rischiando neppure un carlino
/ che ti rinfresca al tempo de la state, / quando in camiscia, col
scaletta, si lasciò cadere in un subito la veste e... si gittò in
comincia a spogliar per corcarsi, togli la sua berretta e pontela in capo, poi
con morditure di dita, con pugni su la tavola, con grattature di capo,
qualche versetto cantato a stracci per disfogare la collera. = nome d'azione
. fr. morelli, 53: verso la sera anderò allo spasseggio, e di
o altro luogo usato per passeggiare per la particolare amenità da persone del bel mondo
d'egitto! » vociferavano. « la patria è un'invenzione dei borghesi.,
forte, di spasseggio, alzando armoniosamente la spalla fuori dell'acqua. 5.
, che non che a me, ma la togliono e furano a se stessa.
spassionare, intr. per lo più con la particella pro- nom. (spassiono)
marcello si spassionava con me, per la piega che avevan preso le cose.
mazzini, 32-59: a me pare che la gente dovrebbe cominciare a spassionarsi dei bei
. frugoni, 3-iii-65: sperimentando al fine la piissima dama che le diligenze umane e
possono rinegare, per un tempo, la logica e spassionare l'orgoglio a parlare di
dottissimo cabeo, egli non averìa certamente fatto la sopraddetta opposizione. zeno [in muratori
piacere, e qua e là mi muove la rabbia e la nausea. alfieri,
qua e là mi muove la rabbia e la nausea. alfieri, i-58: esaminando
conciliare a ogni suo detto il candore e la spassionatezza che traluce nel suo scrivere.
, 2-xix- 481: passione per la vita che attinse nell'espressione estetica quella
che idealmente e molt'anni avanti che la nostra accademia degli apatisti fosse fondata, da
una persona, il suo animo, la sua mente). b.
ancora gl'ingenui e spassionati che non poco la lodarono. -con uso awerb.
? -letter. che sostiene la necessità di dominare razionalmente gli eventi,
avremmo! segneri, iii-1-97: tutta la gioventù si assolda sotto queste bandiere del
di festa per avere in essi maggior la comodità di pigliarsi spasso. magalotti,
mia cara sposa,... la meno in una gran città, dove abbonda
come tutto spasso vanno poi a bere con la donna cannone. -in espressioni
i figliuoli a petto a quello de la madre sono ispassi. berchet, 116:
madre sono ispassi. berchet, 116: la somiglianza che corre sì frequente tra'l
giunta dovere agevolare ai tanto al traduttore la fatica d'essere fedele da renderla quasi uno
. 2. persona che con la propria presenza, lo spirito brillante,
propria presenza, lo spirito brillante, la conversazione piacevole infonde negli altri allegria o
intese, poiché, non avendo avuto la sorte di nascere a'tempi del vostro padre
: vedendomi venire in aria risoluta con la spada sotto il braccio e non ci avendo
4. che non rivela emozioni (la voce). bacchelli, 2-iv-379:
, dell'uomo, ha veramente e necessariamente la sua principal sede nelle città grandi,
le mie lettere davano spasso e gioco a la gente. giuseppe di santa maria,
santa maria, i-200: v'erano sopra la nostra nave due ucelli, detti martini
: gli spassi amorosi sono i giardini de la vita, la quale tanto è giovane
amorosi sono i giardini de la vita, la quale tanto è giovane quanto di quegli
, i-294: vedrete il piacer, la festa e 'l gioco, / contentezza e
, come in un altro proposito dice la scrittura santa, traboccano nell'inferno? segneri
, pentiti, si daranno a fare la disciplina una volta la settimana, si persuadono
si daranno a fare la disciplina una volta la settimana, si persuadono di operare prodigi
pigliava spasso. firenzuola, 291: la nuova usanza di quelle voci per la lor
: la nuova usanza di quelle voci per la lor continua conservazione già le cominciano a
mai. f. scarlatti, lxxxviii-ii-555: la pace è glo ria di
cuore per mio spasso scrivere di nuovo la vita di dante con maggior notizia delle
, 9-1-251: andando a spasso lungo la mosa, vidi un vascello grossissimo fabbricato di
, come gli sposi novelli, lungo la spalletta del fiume. -decadere,
marchesi... e ogni cosa e la riputazione nostra è andata a spasso.
ahi lasso! / che l'età leva la mente: / dell'apologo presente /
mente: / dell'apologo presente / la morale è andata a spasso. -andare
, per l'eccesso di chiacchiere, per la stranezza della situazione in cui si trova
). caporali, i-113: fu la nave / arsa e lasciata gir pel mare
e in bolletta non cambierei con lui la punta delle mie babbucce. pea, 3-267
delle mie babbucce. pea, 3-267: la coppia dei comici a spasso, o
desiderio aveva di picchiarmi, quando sciolsero la regia guardia e rimase per un pezzo sbirro
carlo borromeo, 1-84: se hai ricuperata la tua pristina bellezza, non hai tu
dirupando un gran torrente, / quanto la grossa grandine che a spasso / ne
-cacciare via. passeroni, iii-271: la gola e il sonno, dice una stampita
, dice una stampita, / van la bella virtù mandando a spasso, / anzi
della sua politica. fogazzaro, 12-x-248: la ragazza... aveva già lanciato
buzzati, 3-36: se non ci fosse la polveriera qualcheduno di noi sarebbe mandato a
. g. gozzi, i-15-6: per la qual cosa, pensando i suoi compagni
tiolendose spasso d'una persona che merita tutta la venerazione e el respetto. verga,
qualche ripetizione? m. serri [« la stampa », 23-ix-1991], 13
spasso il cane', poiché si racconta che la moglie gli affidasse proprio questo incarico quando
è da far lo spasimato, / né la fanciulla da menare a spasso! pascoli
casa e quella bottega, perché il padrone la vuol ridurre a granaio...
: le visite che si fanno a vicenda la mattina sono tanti spassetti che vanno al
borgese, 1-377: si divertivano come fa la gente di buona salute, dopo una
= deriv. da spasso. la voce è attestata dal tommaseo in baldinucci
in pace, ed a chi ingombra / la terra santa pinga la sua asta.
chi ingombra / la terra santa pinga la sua asta. / per altro modo già
già mai non si spasta / la grande infamia dove tanto corre.
. 5. intr. con la particella pronom. perdere consistenza, disfarsi
rebora, 2-213: si va per la strada profonda spastata, ingoia
landino [plinio], 479: la baccarà è medicinale; alcuni de'nostri
baccarà è medicinale; alcuni de'nostri la chiamano perpensa... è cosa salutare
, formaggio, uova provoca in me tutta la solidarietà d'un vecchio colitico spastico cronico
-spasmodico. fenoglio, 5-i-529: la voce di lei era aspra e precipitosa,
voce di lei era aspra e precipitosa, la sua stretta della figlia spastica.
non ha dramma. ogni partita è la stessa partita anche se è un'altra partita
, tr. { spastoio). togliere la pastoia a un animale. capuana
farlo arrabbiare! 2. sciogliere la lingua e cominciare a parlare. fenoglio
fenoglio, 5-iii-100: lulli si spastoiò la lingua per precisare che arrivavano a san
. sacchetti, 135-67: questo saccardo la mattina portò la lima a bertino,
, 135-67: questo saccardo la mattina portò la lima a bertino, e menò alla
di spastoiarsi da quelle boscaglie, dispone la marchia con ordine al capitano latino.
a spastoiarvi dal fango, a cercar la felicità dovella risiede veramente, nell'adempimento
nell'adempimento dei doveri più santi che la coscienza imponga ad uomo nel nostro tempo
? 9. locuz. spastoiare la penna a qualcuno: liberarlo dai vincoli
hanno dato armi; ci hanno spastoiata la penna. = comp. dal pref
mattioli [dioscoride], 151: la corteccia della palma... overo
le palme. soderni, iii-76: la palma sola fra tutte ha il seme nelle
. 0. targioni pozzetti, i-132: la spata o mestola...
del fuoco. e. accati [« la btampa », 13-vii-1983], iii:
spatàceo, agg. bot. che ha la forma di una spata;
in una spata o che ne ha la forma o ne fa le veci.
spataffiata aggiunta al mio proposito, perché la cosa non lo merita e quel 'non
. soderini, iii-459: ricercano la custodia e 'l governo in tutto e
= etimo incerto: non è esclusa la derivazione dal nome della casata aristocratica palermitana
, che vive in nicchie, comunicanti con la superfi cie, scavate nei
, diviso da lamarck in due sezioni. la prima compren de le specie
le specie fomite di quattro ambulacri; e la seconda quelle che ne hanno cinque
dru- so. amari, 1-i-188: la cosa andò tant'oltre che due spatari dello
, da connettere con spatassare (con la sovrapposizione di pedata in spedatta).
negli antichi telai verticali, serviva per battere la trama e rendere più fitto il tessuto
annunzio, iii-2-277: seduta al telaio è la nutrice; che, a sé traendo
fili pari, getta nell'intervallo con la spola il filo della trama e con la
la spola il filo della trama e con la spate il tessuto rado serra.
s. v.]: 'spatella': la piccola spata che avvolge una diramazione dello
. barbaro, 74: battesi bene la terra, cioè si spadazza con certe
con le man dimesse / si piantan la mattina in una chiesa / spatemostrando a udir
barbignano e della gaeta, e ridurre duttile la ghisa. = deriv.
di pallottole immonde, si va a posarsu la rosaccia spampanata. = voce dotta
spatinato, agg. che ha perduto la patina originale e le velature di colore
106: cenere bianchiccia e caustica come la calcina di spatto. fortis, 1-126:
minerali che hanno comune una tessitura lamellosa e la tinta cangiante. 'spato adamantino': sinonimo
sinonimo di 'armofane'; così detto per la sua grande durezza e per la facile sfaldatura
detto per la sua grande durezza e per la facile sfaldatura. roccatagliata ceccardi, 1-594
, trasparente e birifrangente, usata per la costruzione di strumenti ottici. li
per modellare, neh'industria ceramica per la formatura, ecc. c
padella di rame e mescola sempre con la spatola. libro di esperimenti di caterina
: uno speziale distende e allunga con la spatola sur un pezzo di tela i
sovrappone con meravigliosa sveltezza il disegno e la tinta preferita, adoperando certe spatole di
attico tanto che diventi rossigno, e pigliasene la mattina quanto ne tiene la lingua overo
e pigliasene la mattina quanto ne tiene la lingua overo spatola. -coltello bitagliente
di produzione del formaggio, per rompere la cagliata. -spazzola del tergicristallo.
, fra il groviglio delle gocce e la spatola del tergicristallo che, un poco
spingendosi dentro il coperto, esso tiri la spatule con il piegarsi a guisa di corda
d'arco, e, lasciandoli, la spatula di novo tiri al suo luogo il
loro spatola / dàn di punta a la tua scatola. salgari, 31-106: avevano
larghe della bietola. moravia, 16-232: la grossa mano pelosa, dalle dita corte
478: il chirurgo, i ferri, la forfice, il rasoio,...
forfice, il rasoio,... la siringa, lo speculo, l'ago
, lo speculo, l'ago, la spatola e gli unguenti. garzoni, 7-522
superfluo, conservar senza dolore e proibire la putrefazione... nelle quali cose adopranoper
seghe, le lanzette,... la spatula, il dio- deo. documenti
tasta'o 'tenta', instrumento chirurgico attissimo per la cura degli occhi. 3
3. stecca di legno usata per maciullare la canapa e il lino, così da
dirompea co'denti, non altrimenti che la 'maciulla', la gramola over spadola dirompe il
, non altrimenti che la 'maciulla', la gramola over spadola dirompe il lino e
secca; seccato, si dirozza con la spatola. 4. estremità anteriore
mediana e fortemente dilatato alle estremità; la specie più nota è la platalea leucorodia
estremità; la specie più nota è la platalea leucorodia, diffusa nelle sone paallungato
moti delle braccia e spalli, variano assai la schiene. dalla croce, v-5:
spatoletta di legno, che svapori tutta la parte sulfurea e maligna, sino che
che può essere lavorato o applicato con la spatola (un rivestimento murario).
spàtolo). lavorare una superficie con la spatola. - in partic.: stendere
uniforme un materiale o una sostanza con la spatola. 2. maciullare con
spatola. 2. maciullare con la spatola il lino o la canapa per
. maciullare con la spatola il lino o la canapa per separare le fibre tessili da
, sf. tratto di colore steso con la spatola su una tela o su una
, agg. bot. che ha la sommità allargata e arrotondata e si restringe
'spatulató': aggiunto della foglia cuneiforme, la cui lamina è larga e appuntata verso l'
, i-80: spatolata... se la foglia cuneiforme è appuntata verso l'apice
verso l'apice ed allungata e ristretta verso la base. è. accati [«
base. è. accati [« la stampa », 2-iii-1983], iii:
bilobo che si piega in due lungo la nervatura mediana. 2. disteso
2. disteso, spalmato con la spatola (un colore, un rivestimento
spatolatura, sf. operazione eseguita con la spatola nella lavorazione del formaggio o nella
), agg. disus. che ha la struttura o la consistenza della spato.
disus. che ha la struttura o la consistenza della spato. targioni pozzetti,
spato. targioni pozzetti, 7-42: la medesima polvere, o, per dir così
farina terrosa, è quella che compone la massa delle pietre e quella delle terre
fluore spattoso che ha indurita in pietra la fanghiglia fortis, 1-9: io ho
spatosa. d. sestini, 71: la gita fatta a bumabat... mi
se ne impoveriscono i negozianti, manca la materia alle permute ed al giro universale
di prima necessità, si produrrebbe anche la carestia, la desolazione, lo spatriaménto
necessità, si produrrebbe anche la carestia, la desolazione, lo spatriaménto. gioberti,
spatriaménto in generale, e in ispecie la cattività o l'esilio, furono sovente il
sovente il mezzo di cui si valse la provvidenza per diffonder e radicar largamente gli
dottrine, le credenze, le instituzioni, la civiltà di un popolo predestinato..
romagnola che pare fatta apposta per mettere la gente a proprio agio. = nome
spatriare, intr. anche con la particella pronom. { spàtrio, spàtrii
può benissimo una società d'uomini godere la piena libertà di lasciar mutar patria e
dissi che di qui a parecchi anni la mia famiglia avrebbe spatriato, mi è
per li archibusi s'usano che così con la morte come con il scopio li hanno
sostant. foscolo, v-48: la bilancia del sentimentale commercio prepondererà sempre e
e morto celibe colà alvaro, 10-107: la vita della città era una vita di
patriottico, che non prova amore per la patria. g. manganelli,
16-240: 1 genitori non esitano ad augurarsi la morte dei figli, piuttosto che vederli
. ant. forma di divinazione con la quale si traevano auspici esaminando le spalle
. achillini, 47: segue alcuno altro la avinoman- zia, / che è per
mangiare andai all'osteria / e così finisce la storia mia. = adattamento
tanara, 147: è [la passera] animale di grandissimo danno, né
animale di grandissimo danno, né temono la voce dell'uomo né gli spaventi o spauracchi
sembra un peccato / e ne rispetti la frondosa vetta, / ad una lunga pertica
della lega, 125: entrano, aprono la feritoia, smorzano la lanterna, seggono
entrano, aprono la feritoia, smorzano la lanterna, seggono: il capoccia nel mezzo
, anche, lacera, trasandata, la cui presenza induce un senso di paura o
altri che egli avesse tolto a giove la giovialità, con quella sua faccia orrida a
era elegante, seduttore di professione, con la fama di spadaccino, di duellista fortunato
magalotti, 20-135: il bau, la versiera in firenze, il lupo mannaro
. b. davanzati, i-25: druso la dimane chiamò a parlamento: e così
usciti dalle stamperie luterane, sdegnando di studiar la sacra scrittura, come leggendario di spauracchi
fargli uno spauracchio ed impedirgli di proseguire la commissione,... in vece
... in vece di prendere la fuga, pigliò l'espediente di scrivermi sull'
,... pensando che forse la marchesa potrebbe prendere quella lettera per un artificio
cappellaccio nero. moretti, iii-359: la getulia aveva protestato, agitando lo spauracchio
. de marchi, ii-971: ora la febbre non faceva che dar corpo e
, / cioè di quelle a cui fece la notte / col suo carro si grande
, spavento. bonvesin da la riva, 15: dicto de la terza
da la riva, 15: dicto de la terza pena, de la quarta dire
: dicto de la terza pena, de la quarta dire ve volio: / de
vede il tempo chiaro, / però che la tempesta lo spaura. ugurgieri, 66
o nievo de filiro amaistrà in la citara achille e corrompé li feri animi
spaura / allor questo deserto: a sé la terra / forse il mortale inabitabil fatta
e non puoi immaginarlo. vedi solo la sua ombra. così i primi solitari
chi parla di morte? chi oppone la scura / larva al genio che vive ed
ombra v'offende e spaura: / è la morte un'antica menzogna. montale,
spaura. penna, 227: qui è la cara città dove la notte / alta
: qui è la cara città dove la notte / alta non ti spaura.
5. intr. per lo più con la particella pronom. spaventarsi, impaurirsi,
a una minaccia. bonvesin da la riva, 16: li peccatori ke apenano
villani, lvii- 170: miri la forma mia; né ti spaurì? /
degli alberghi / va radendo le mura e la secreta / ombra seguendo, e resta
spauravano di perdere la potestà temporale, credendo di decadere nell'opinione
e sacrifici agli dii immortali; e la città, spaurata prima e sollicita dell'avvenimento
li mari dal so- vran cielo: la notte venne a li occhi nassuda da la
la notte venne a li occhi nassuda da la spaventada quanta cavalli che corsono insino
ferrari, vi-1081: quando è spenta la candela / io pur tremo spaurata.
. gadda, 15-9: si direbbe che la coscienza collettiva e la singula, oltraggiate
: si direbbe che la coscienza collettiva e la singula, oltraggiate dal coltello, dal
in una zona munita d'acqua, contro la storia spaurata. spaurégsio, agg.
animale). guiniforto, 38: la... viltà o timidità molte fiate
da incutere paura. bonvesin da la riva, 15: elli sono sì pieni
orrore, spavento. bonvesin da la riva, 17: non serave omo al
spaurezzare (spagurezare), intr. con la particella pronom. (mi spaurézzó)
presi dal terrore. bonvesin da la riva, 22: non ge fano pur
era uno spauriménto, una ribellione contro la vita. comisso, iv-230: il padrone
intorno al capannuccio con molti ispaurimenti. e la gente d'intorno il pregava che si
: da due parti i cartaginesi per la indugia de'suoi animali, i quali
spaurire e turbare i nimici, travolgendo la fortuna il consiglio, furono rotti.
me spagurirebbe. machiavelli, 1-vii-257: la passata sua spaurì assai i fiorentini. busca
assai i fiorentini. busca, 2-103: la prestezza tiene il nimico occupato,.
occupato,... lo spaurisce, la forza e il core in un tempo
un tempo levandogli. deledda, v-873: la mia ombra mi pare il diavolo zoppo
il colera si diffuse anche in paese. la notizia era circolata spaurendo.
conte guido usciva fuore di pisa con la gente, sonandoli innanzi una cena- mella
li fiorentini foggiano e diceano: « ecco la volpe ». elli li aveva sì
con arme in certi cantoni della città la notte, s'avvisano forse pel soverchio vino
, cioè a suo modo vulnerabile, la inteneriva più che non la spaurisse. emanuelli
vulnerabile, la inteneriva più che non la spaurisse. emanuelli, 1-126: la
non la spaurisse. emanuelli, 1-126: la domanda... non mi spaurì
, sorprendere. bacchetti, 2-xix-707: la morte sottrasse a quello scarpello, il
testimoni e il cui furore talvolta infrangeva la statua, i pieni, gli scabri,
4. intr. anche con la particella pronom. spaventarsi, impaurirsi,
a un pericolo, a una minaccia per la propria incolumità. bonvesin da la
la propria incolumità. bonvesin da la riva, 18: eio vedo ke torno
morti e fier tormenti, / perché la gente spaurisse piue. sercambi, 2-i-104:
. sercambi, 2-i-104: lo prete postoli la mano al capo, lo gallo acostatosi
capo, lo gallo acostatosi alla donna, la donna spaurendo si mosse, lo gallo
pendìi fioriti. bacchetti, 1-i-402: la vecchia donata, senza tempo di spaurire
aria si scurò alli suoi occhi per la paura. fr. colonna, 3-6:
a. f. doni, 2-65: la donna, spaurita, non potendo per la
la donna, spaurita, non potendo per la furia né saltare, né smontare,
come colei che mai avrebbe creduto che la mula fosse sì scorsa, se n'andò
levate. buonarroti il giovane, 9-677: la po- destessa / precipitosa cadde spaurita,
volte batto, / e risvegliar tutta la strada faccio, / e credo che mi
subito, perché cercano il riparo massiccio, la roccia o il grosso tronco
a. f. doni, 2-53: la timorosa fanciulla spaurita dalla vista del principe
», disse a carminella. « la funzione non è finita », rispose la