ossia punto in cui si suppone applicata la risultante delle forze molecolari di gravità che
: rapporto antropometrico fra il peso e la statura. = voce dotta, deriv
sacchetti, 91-51: subito si mette la via fra gambe, e caccia il
e caccia il capo innanzi, con la foggia, come andava, per andare
... il bariglione / rotto, la buccia putrida. soffici, 1-67:
simil. boccaccio, v-241: tu la vedesti grande e compressa; panni essere
nascondono. bracciolini, 1-7-34: s'empie la terra e si condensa e preme /
. guicciardini, ii-310: acciò che la perdita de'bastioni non potesse portare pericolo
vendete il sistema a bariglioni, / con la modestia pia de'ciarlatani.
. apparecchio per effet tuare la barilatura: consiste in un recipiente che
. = da barile, per la sua forma. barilatura, sf
tipo aratura, cucitura, ecc.; la voce s'è formata per l'
olio o altro (il pesce salato, la polvere da sparo, il tabacco,
barili 18. e se non fussi la carestia del pane, el vino varrebbe
barilli e botte, il campo è la tavola da bere, volsi dir da mangiare
prima del sistema metrico decimale, costituiva la misura di capacità (varia nelle diverse
barili di vino ch'ebbe lo die de la pasqua. idem, 606: anne
pezzo di mia terra che renda ciascuno anno la valuta di barile uno d'olio e
legno e cerchiato di metallo (per la conservazione e il trasporto dei liquidi)
altro. de roberto, 150: la villetta affittata a donna isabella...
barrii (docum. nel 1300); la più antica testimonianza risale al sec.
basso terzarolo '(che è la vela minore, o la vela ripiegata)
(che è la vela minore, o la vela ripiegata), comp. da bas
frescobaldi, 1-104: mandossene a casa sua la nostra botte della malvagia, salvoché ce
= dimin. di barile1: la voce sincopata è viva nel dialetto pisano
avesse bevuto il bariletto di vino che la sua barca riportava vuoto dalla casa d'
corona dentata, in cui si contiene la molla degli orologi. 5. locuz
queste son tre virtù cardinale, / la gola e 'l culo e 'l dado,
ch'io t'ho detto; / odi la quarta, ch'è la principale,
/ odi la quarta, ch'è la principale, / acciò che ben si sgoccioli
solfato sodico (una volta usata per la preparazione di saponi e vetri).
ha promesso che allora ci darà a credenza la provvista dei barilotti. nieri, 335
quelli per il tonno sott'olio o la conserva di pomodoro. tozzi, 2-130
un barilotto da dove le prendeva con la punta di uno stecco. slataper, 1-68
limonaro piantava il suo chiosco, con la tenda a righe bianche e rosse, e
e [marfisa] vòlta a'cavalier che la servieno, / ed a terigi che
da biscotto. dossi, 794: la sua vicina ed amica aura percotti, bari-
due bracci rattratti sopra, ch'era la sagoma di suo figlio; se dubitasse che
e tira su bell'e polita / la sua barlozza, e al conte la presenta
/ la sua barlozza, e al conte la presenta: / ei bevve un sorso
/ ei bevve un sorso, e fu la rabbia spenta. 4. dial
, iv-91: ch'i'vidi in su la strada un certo arlotto / che cavava
si trova libero in natura (per la sua elevata reattività): si ottiene
barrista, per de signare la persona che serve gli avventori. panzini,
sfondo delle bottiglie allineate sulle mensole, la faccia del barista pareva nera di
nera di calore. pavese, 7-75: la ragazza parlava al barista attraverso la
la ragazza parlava al barista attraverso la sala. calvino, 1-374:
nel bar c'erano le sedie accatastate, la segatura in terra. c'era
= deriv. da bar (la voce tose, barrista, dalla forma
d'una prammatica universale. = la scoperta del minerale risale al sec. xvii
poi si chiamò terra pesante, da cui la forma dotta barite (dal gr.
l'esalazione di solfato di bario, la baritina). baritonale, agg
mogliera. soldati, 214: cantava, la mattina, con la sua bella voce
214: cantava, la mattina, con la sua bella voce baritonale, il trovatore
bella voce baritonale, il trovatore e la bohème. baritoneggiare, tr. e
n'andava a carlo mano; / rimase la consorte disperata, / che, piangendo
e in soprano, / ha intorno la famiglia radunata. foscolo, v-132:
scritturati a posta cantavano il passio che la folla pigiata stava a sentire come al teatro
scivolone avvenuto appunto nel voler cogliere un la bemolle che non c'è scritto passò
ha una voce di baritono nell'offrire la mercanzia. 2. agg. gramm
rendere insomma più semplice e più breve la formazione de'nomi e de'verbi, si
tanti eroi? moniglia, xxvi-6-108: la m'è scappata madornale da dovero:
, più i giorni passavano e più la predizione si ficcava dentro i cervelli barlacci.
le strade col suo cervello barlaccio e la sua falce lo faceva riflettere a tante
varchi, 18-1-239: quanto l'amore e la carità nativa della patria, tutti gli
membra inferme. bruno, 53: la vedrete [questa donna] assalita da un
accumulate. monti, x-2-20: ei la salute della patria volle, /..
dir più non poteo, / ché tal la carità del natio loco / lo strinse
sì l'oppresse, che morto / la voce in un sospir languido e fioco.
, e rientegrata in ciascuno di loro la grazia e la carità della vita. giusti
in ciascuno di loro la grazia e la carità della vita. giusti, i-319:
dell'autorità del titolo, sentissero veramente la carità dell'ufficio loro! settembrini,
lo scrupolo religioso, giunsero a svegliare la carità fraterna. carducci, 139:
usa d'accompagnare i corpi morti a la sepoltura, in però ch'è grande carità
non può fare uomo, che dare la sua anima per lo suo amico. piovano
somma carità con ogni severo rimedio levar la commodità di far male a colui che con
torno delle settimane compartite, e assegnate la prima a lui, le seguenti alla duchessa
duchessa sua moglie e ai lor figliuoli la sua a ciascuno: e in essa
in essa il pensiero di provvedere e la carità di assistere, e di servire
premura di parlargli, e che mi faccia la carità di venir da noi poverette,
. verga, 3-116: gli fecero la carità di dirgli che andasse dal capitano del
, offerta; elemosina. -andare per la carità: andare elemosinando, mendicare.
andare elemosinando, mendicare. -mandare per la carità: mandare a chiedere l'elemosina
rispuose quasi commosso: come alleghi tu la carità, che più se ne fa in
carità in effetto. aretino, 8-32: la vedemmo [la cuoca] scherzare in
aretino, 8-32: la vedemmo [la cuoca] scherzare in cagnesco con un peregrino
che chiedendole (mi stimo io) la carità per andare a san iacopo di
, / par che fatta gli sia la carità. cuoco, 1-55: molti altri
beneficienza, fin da que'tempi ne'quali la sola religione, sotto nome di «
lato, m'accorsi ch'ei domandava la carità. manzoni, pr. sp.
, 3 (53): la cerca delle noci rendeva tanto, tanto,
del povero cercatore, fece al convento la carità d'un asino. verga, 3-41
« quel povero bastianazzo mi faceva sempre la carità, quando padron 'ntoni gli lasciava
ancóra chiusi, balbettò macchinalmente: « la carità, per l'amore di dio!
risvegliarono, e tutti sorrisero. « la carità, per l'amore di dio!
morì di crepacuore, il terzo andò per la carità. barilli, 1-95: la
la carità. barilli, 1-95: la sua voce grave e profonda, come l'
, prima di vederlo. era sempre la stessa salmodia sonnolenta: fate la carità al
sempre la stessa salmodia sonnolenta: fate la carità al povero cieco. brancoli,
predicatori che avea preso per sua parte la scienza, quel de'minori che aveva
, quel de'minori che aveva eletto la carità. -carità legale, pubblica,
-carità legale, pubblica, collettiva: la beneficenza esercitata dallo stato o da enti
ii-247: qual è il carattere che distingue la carità legale dalla carità privata? la
la carità legale dalla carità privata? la differenza sta in questo, che la
la differenza sta in questo, che la carità legale è indipendente dalla volontà individuale
per mezzo di regolamenti che hanno ricevuta la sanzione del legislatore; questo non cambia
dico che quando si voglia esaminare attentamente la questione..., si deve necessariamente
boccardo, 1-302: gli economisti avversano la carità legale. alvaro, 7-268:
e alla pietà individuale ha dovuto sostituire la carità collettiva. -figlie della
cappellone e suore della cornetta, per la grande cuffia bianca che le distingue.
pose a sbatacchiarlo senza d'invogliare la curiosità del popolo, acciocché leggendo,
, s'era ricordata della lupacchioli, la sera che aveva fame, e la
, la sera che aveva fame, e la saccentona, scambio di pane, voleva
stata carità fiorita. -carità pelosa: la falsa carità di chi, fingendo di
oggi tu mi sconsigliavi / a cercar più la tancia per mia sposa? / e
mia sposa? / e ingoiartela tu te la pensavi i con questa bella carità pelosa
: tu hai carità pelosa, o la carità di mona candida, che biascicava
biascicava i confetti agli ammalati per levar loro la fatica. botta, 6-i-44: molti
questo procedere del ministro; ma oltramare la cosa ebbe tutt'altro incontro, esclamandovi tutti
sospettosa, permalosa. verga, 3-205: la gente comincia perfino a mormorare che a
perfino a mormorare che a 'ntoni gli fai la carità pelosa. panzini, ii-276:
. -per me, che perda anche la camicia; non ci penso. monti,
, dal clavicordio ai fornelli per aiutar la mammina, ma a volte, indugiata a
non aver capito, non farmi, scusa la parola, la stupida...
, non farmi, scusa la parola, la stupida... tu hai capito
pulci, 21-105: orlando si posò quivi la notte / e fece carità di quel
era / il me'che può co'romiti la sera. lippi, 5-68: così
una persona); che ha per scopo la beneficenza (un'istituzione).
una mummia era ridotto, / sembrava la figura d'un sudario. / videmi
. / risposi sì, ché vedeva la fame / e da tre dì vivea di
parlavano con istima. i poveri benedicevano la sua carità. giusti, iv-166:
concetto caritatevole, è lietissimo di ricevere la moneta di rame, accetta con qualche
un laboratorio di tossici. i mendicanti pativano la fame più tosto che mangiare la carne
pativano la fame più tosto che mangiare la carne cotta in quelle pentole. panzini
ricevute le damigelle a grande onore, la reina l'ordinò di sua compagnia, trattandole
in mente gli autori: l'uno, la società di quel paese in cui vivono
caritativo. sarpi, ii-103: la caritativa correzione da cristo instituita degenerò
pie e caritative persone, dànno volentieri la limosina alle povere genti. g. gozzi
che seguono. baldini, i-546: la casa è piena di fotografie d'ogni
per non lasciare niuna parte a demostrame la vera affezione del suo caritativo amore, volendo
di caritativi, adoperavano li barili e la materia stessa imprestata loro dagli spagnuoli.
caritatevole; benevolo. bonvesin da la riva, v-445-38: respond la vloleta:
bonvesin da la riva, v-445-38: respond la vloleta: eo sont tuta amorevre,
invitato da li reverendi patri canonici de la nostra chiesia caterdale a disenare. b
con questa sembianza di caritevol parlare ritenne la sua podestà, e a'senatori poveri giovò
, di più oltre intender il processo de la cosa! cecco d'ascoli, 4848
l'accesa spene / dimostrano di gloria la via / la qual conduce nell'eterno bene
/ dimostrano di gloria la via / la qual conduce nell'eterno bene.
; pregio. intelligenza, 31: la brettagnina è di maggior carizia, /
della carlina. garzoni, 1-191: la celidonia, il finocchio, la ruta
1-191: la celidonia, il finocchio, la ruta guariscono gli occhi da ogni infermità
guariscono gli occhi da ogni infermità. la genziana, la bistorta, la carlina
occhi da ogni infermità. la genziana, la bistorta, la carlina guariscono i dolori
. la genziana, la bistorta, la carlina guariscono i dolori del corpo. tommaseo
degne di nota tre, cioè, la * carlina volgare '(carlina vulgaris)
era usata altre volte in medicina. la carlina corymbosa, che nasce dapertutto ne'monti
calcari. con questo nome è distinta pure la radice della carlina acaulis, e della
di quegli anni 1'incontro esclamativo con la raggera d'argento che s'apre raso
di seta dell'erioforo. = la denominazione scientifica di carlina (carlina acaulis
(plur. -ghe). aeron. la parte centrale di un aereo destinata a
in mezzo al vuoto, che decifrava la rotta. 2. marin.
osteria con dua garzoni, e la mula; ho speso ciascun dì dieci carlini
acqua e le legne in cucina, spazzar la casa, andare a la staffa e
cucina, spazzar la casa, andare a la staffa e nettar le vesti. firenzuola
senza pensare al carlino che mi costerà la lettera tua, perché nessun carlino mi
quei tre carlini che ci dà per la giornata ». de roberto, 64:
e scaricassero alla sua riva e che la convenzion del prezzo durasse fino al giorno
ecco il resto del carlino; ora la partita è aggiustata. -francare il
-francare il carlino: salvare, compensare la spesa. bandello, 2-1 (i-663
bandello, 2-1 (i-663): ne la villa di mazzenta, non è guari
un don pietro prete, parrocchiano de la villa, uomo assai attempato e tanto avaro
sotto il nome di carlino: per la mascherina nera sugli occhi e il naso
tutta una minestra, e per la breccia aperta dalla fazione opposta, s'
): se noi ci abbigliamo così a la carlona senza aiutar con l'arte le
noi siamo mal nette, vestite a la contadinesca e da star in cucina. aretino
ci sta peggio; e vivendo a la carlona, fuggite la compagnia in casa
; e vivendo a la carlona, fuggite la compagnia in casa e cercàtela fuori:
questa volta perdonatemi se vi scrivo a la carlona. dolce, xxv-2-279: non v'
, 2-213: prima di tutto incurva la persona, / personifica in te la reverenza
la persona, / personifica in te la reverenza; / insaccati una giubba alla
provano ad appoggiarne una in terra. la guardano contro luce. misurano se, tutte
143: vo'dir ch'io credo che la non s'intenda: / voi chiamatela
alla forza ed alla unzione; quasiché la purità della lingua e l'eleganza dello
l'unzione, colla forza e con la semplicità, e quasiché queste tre cose
. carlo borromeo, che ne incrementò la coltivazione; cfr. lomb. carlón.
si iniziò a portare in piemonte verso la fine del xvii secolo. =
dalle costole delle legature, di ballare la carmagnola, e di abbracciare almeno in
, $a ira, $a ira! / la liberté triompherà ». bocchelli, ii-406
9-41: per essere in carattere con la festa, si dovrebbe ballare la carmagnola.
con la festa, si dovrebbe ballare la carmagnola. = dal fr.
e il ritornello era: 'dansons la carmagnole, vive le son du canon!
esterno meccanismo. carducci, i-723: la quale [laura] non io ripeterò
divenne apollo. pascoli, i-801: la quarta volta infine i due livii si
, che si sforzavano di comporre mediante la disposizione materiale dei loro versi una figura
fin del suo mortai cammino, / vide la sua nutrice, e i ricchi marmi
i tuoi carmi / s'odan per la tua lingua. foscolo, gr.,
che d'ira arrabbia. / contra la moglie corre, e sfodra l'arme
carmi, / e che il fauno e la silvana / van sussu- rando lieti /
han tarme. marino, 5-135: grida la tromba in bellicosi carmi: / a
tromba in bellicosi carmi: / a la guerra, a la guerra! a tarmi
carmi: / a la guerra, a la guerra! a tarmi, a tarmi!
sannazaro, 229: compiuto ch'ebbe la letizia di dire, gittò fiori e
bandella, 1-3 (i-53): la coperta era di raso carmesino tutta
dice che se ne fanno [con la ginestra] canapi grossi per le navi,
(càrmino). ant. pettinare la lana o il lino; cardare; scardassare
per mantenere mia vita, io carminerò la dura lana. soderini, ii-195:
chi non ha occhi serve a carminar la lana e levar il pelo dal nervo delle
livio volgar. [crusca]: la mattina, con ciò fosse cosa ch'
fece richiedere il frate; e carminandosi la questione per tutte le congiunture, fu
e nabissando carminava con un poderoso randello la betta, la sua povera figliuola.
con un poderoso randello la betta, la sua povera figliuola. 5
e alle maggior fatiche del mondo rotta la calca, loro tutto pesto e tutto rotto
che quasi non discerneva, corse verso la piazza gridando. = dal lat.
intestini. bencivenni, 5-11: la cosa acuta aiuta a carminare la materia,
5-11: la cosa acuta aiuta a carminare la materia, e risolvere la ventusità che
a carminare la materia, e risolvere la ventusità che per la medicina si piglia.
, e risolvere la ventusità che per la medicina si piglia. = deriv
a. cocchi, 8-121: per la loro purgante ed emolliente e rilassante efficacia
, agg. pettinato, cardato (la lana, il lino). al figur
negri, 2-966: e già si figura la messa di mezzanotte alla quale assisterà con
messa di mezzanotte alla quale assisterà con la mamma, nella vicina chiesa di santa
cocciniglia (e viene preparato facendo bollire la cocciniglia polverizzata con acqua e precipitando la
la cocciniglia polverizzata con acqua e precipitando la sostanza colorante con allume o cloruro stannoso
del fanale / io l'attesi e la vidi che sul labbro / sul labbro del
: ella è già tutta fatta, con la bocca rosea a cuore, le ciglia
a cuore, le ciglia sottili, la pelle bianca e un lieve incarnato fatto
rossastri, usata a volte per tingere la lana e la seta (e si ottiene
a volte per tingere la lana e la seta (e si ottiene facendo agire
greppi vedevo ora le margherite richiudere per la notturna vigilia i petali sfumati di carmino
come quella di un forno, e la brace tinge i lor volti di carminio e
rosso acceso '). registr. anche la forma carmina (sf.) dal
animali). -per estens.: la persona, il corpo umano stesso o
i miei peccati sono poco meno, che la misericordia, perciò fratelli, e perciò
marino, i-51: oltra che non avendo la sella il solito arcione egli lo portava
arcione egli lo portava attaccato alla centura, la qual arrivava sin sotto le zinne per
guisa di architrave o di spezzato tutta la prospettiva di quella macchina. forteguerri,
carnaccia strascicata. giusti, v-205: la mia sarà carnaccia, ma non la
la mia sarà carnaccia, ma non la lascerò cucinare tra due fuochi. la
non la lascerò cucinare tra due fuochi. la meglio è starsene nelle file, fare
meglio è starsene nelle file, fare la sua brava sentinella, la sua brava
, fare la sua brava sentinella, la sua brava ronda e poi arrivedelli.
lascia che ti imbratti del mio sangue la faccia e ti fasci, così
i ghigni, vedendo quelle, che erano la notte gite in camafaù, e
va a veder. 3. la quota in animali o in denaro che viene
di capello biondo. algarotti, 1-79: la natura ben fa gli uomini di varia
contenta del vestito nuovo che le rialza la carnagione, perch'è bianca. tommaseo
perch'è bianca. tommaseo, i-372: la voce agile ma lungamente vibrante, lunghi
vibrante, lunghi gli sguardi, candida la carnagione come di persona allevata negli agi
di peso lordo) brillava invece per la freschezza e per la tinta rosea della sua
brillava invece per la freschezza e per la tinta rosea della sua carnagione. d'
fiorita, di carnagione chiara, con la fronte un po'bassa, le sopracciglia
scorgere sulla faccia patita e lustra com'è la carnagione de'poveri, una contrazione.
una contrazione. pea, 1-13: e la carnagione hanno bianca bianca, forse perché
di lei celesti e senza espressione, la carnagione di latte, i capelli scialbi
di lei, i capelli neri, la carnagione olivastra. 2. la
la carnagione olivastra. 2. la rappresentazione pittorica dell'epidermide umana e del
rustico, vi-1-150 (20-4): ne la stia mi par esser col leone,
un carnaio. varchi, 18-2-243: la carestia... del salnitro per
... del salnitro per far la polvere, il quale s'andava cavando
doni, 3-299: sotto un teschio sopra la porta del carnaio di santa maria nuova
! serao, i-341: malgrado che [la madre] avesse avuto la cassa dei
che [la madre] avesse avuto la cassa dei poveri dalla sezione pendino
settanta o ottanta lire, senza neanche aver la consolazione di sapere che sua madre era
le volte dei sotterranei crollarono e tutta la terra non fu che un carnaio senza
al giardino zoologico di londra, guardando la vetrina dei pitoni... e
1-343: 'carnaio', il luogo da riporre la carne morta che si vuol conservare.
/ come posso, se ho ancora la testa / tu sai, angelo, come
lat. carnàrium 'dispensa per conservare la carne '. carnaiòlo (1carnaiuòlo)
nel carnaiuolo; e comperò un'ampolla con la cassa piena d'inchiostro, e appiccossela
del corpo suo radea con uno testo la puzza che usciva delle carni sue.
, gulosissimi avari, camalazzi infangati ne la feccia de questo ingannevole mundo, ogne
. leone ebreo, 350: la maggior bellezza che gli occhi corporei possono
occhi corporei possono vedere del sole è la propria luce che 10 circonda, e
era 11 suo pianto; / e la rugiada che l'aurora piove, / il
a dispogliarsi dal presente stato, attenuandosegli la materia carnale ed il peso de la
la materia carnale ed il peso de la crassa sustanza. nievo, 1-13:
bimani così numerosa e stimata, io la chiamo anima lumaca, né ella è propriamente
orbe case, ovunque par che incomba / la morte, e che s'attenda oggi
morte, e che s'attenda oggi la tromba / delle carnali resurrezioni.
e. cecchi, 6-238: la moltitudine e il volume dei fiori,
moltitudine e il volume dei fiori, la intensità e nitidezza del loro colore, avevano
pure constatare, il bimbo, che la macchina corporea la gli s'è perfezionata ad
il bimbo, che la macchina corporea la gli s'è perfezionata ad io fisico
e quasi carnale. onofri, 108: la dolcezza carnale, in cui si veste
il noto -è quel carnale senso che la poesia nasce da tutta la vita storica;
senso che la poesia nasce da tutta la vita storica; inseparabile da religione,
d'empir lo vente. bonvesin da la riva, v-451-246: quel è sì com
sozura. / chi pregarà l'altissimo e la regina pura / per mi fra bonvesin
sovr'ogni cosa: / nel paradiso se'la più piacente. fioretti, xxi-966 (
misera e miserabile allora quell'anima, la quale si è posto per specchio le dilezioni
. f. doni, 3-200: la nostra carnai natura sempre vive con travaglio delle
con travaglio delle cose d'altri, la qual si potrebbe quietar nel suo tranquillo
, a quali si donano i beni e la robba del monasterio. cesari [imitazione
i-79: è cosa da notare che la sensuale poesia occitanica precesse e si accompagnò
ali. baldini, i-150: abbiamo la fortuna di odiare il nostro nemico per
-prudenza carnale: l'accortezza, la sagacità, la cautela che guidano l'
: l'accortezza, la sagacità, la cautela che guidano l'uomo prudente nel-
che spesso costituiscono un limite a penetrare la realtà dello spirito. campanella, i-35
e prudenza carnale machiavellescamente, a riconoscere la vera vita. 3. riferito
e gli émpiti carnale, / che la rascion taupina se 'nchina a quisti male;
enno dannati i peccator carnali, / che la ragion sommettono al talento. maestro alberto
. bibbia volgar., v-513: la quale umilità... regola per castità
1-52: cominciò a usare senza freno la sua lussuria, e gli altri diletti carnali
gli altri diletti carnali, ove si riposa la gloria di quelli saracini;..
figliuola d'alcuno de'lavoratori della contrada, la quale andava per gli campi certe erbe
il maschio dopo anni sessanta, e la femmina cinquanta, pognamo che possano usare
, imperò ch'io non posso più sostenere la tentazione carnale. savonarola, 7-ii-42:
carnali allo spirito, non andate secondo la carne, ma secondo lo spirito.
conversare in quelle, si chiama lussuria: la qual'è vera lussuria carnale, o
molliccie. ariosto, 19-57: e poi la notte può assaggiar nel letto / diece
che non tengano camera a nolo meschiando la mundizia esteriore con l'immun- dizia interna
... chi avrebbe ancora supposta viva la guerra deltinclinazioni del senso? egli stesso
d'annunzio, ii-522: anche vidi la carne di francesco, / affogata dal dèmone
in due volute. pea, 1-43: la loro bramosìa carnale era di certezza visibile
visibile a tutti. saba, 272: la mia infanzia fu povera e beata /
angelo custode era lasciata / sgombra, la notte, metà del guanciale; / mai
, metà del guanciale; / mai più la cara sua forma ho sognata / dopo
cara sua forma ho sognata / dopo la prima dolcezza carnale. -assalto carnale:
è meno necessario che ragionevole, perciocché la lussuria vuole essere tranquillata con pensieri vani
i diavoli reprimano il vigore, e la virtù calefattiva dell'uomo, o chiudendo
con corpi assonti fra l'uomo e la donna. brancoli, 4-158: come
. brancoli, 4-158: come mai la chiesa considera nullo un matrimonio per il
per il solo fatto che il marito e la moglie non compiono atti carnali?
: quando eccoti comparire una baldracca con la quale si vide poi ch'egli avea tenuto
margherita... sua sorella, con la quale era fama avesse avuto commercio e
, che li piattoni per poter continuare la loro generazione devono attaccar le loro uova
peli, ed i pellicelli le depositano sotto la cute. alfieri, i-270: né
le molle, se non se quando la vidi [la povera sofonisba] ben
, se non se quando la vidi [la povera sofonisba] ben avvampante e abbronzita
avvampante e abbronzita andarsi sparpagliando su per la gola del camminetto. questo moto frenetico fu
povero elia. leopardi, i-819: la nostra lingua... è sorella carnale
di là dove sonno ed amore, e la fame, sono -congiungimento, congiunzione
soluto con soluta. campanella, i-403: la tragedia... del signor sperone
. del signor sperone, che narra la morte di canace e macareo, non
io ragionava con esso del copularsi con la femina, perché la copula carnale è il
del copularsi con la femina, perché la copula carnale è il primo articulo de
era del re d'araona, e la sirocchia carnale avea per moglie, della quale
del re don giovanni di castiglia, la quale per la morte del re don enrico
giovanni di castiglia, la quale per la morte del re don enrico, suo
b. davanzali, i-260: uccise la rea moglie, per poi tórre la nipote
uccise la rea moglie, per poi tórre la nipote carnale. segneri, i-487:
tutore, di far venire a torino la mia sorella carnale, giulia, che era
mia sorella carnale, giulia, che era la sola di padre. pavese, 6-135
sebbene gli venisse insegnato il mestiere con la stessa passione con cui l'avrebbe insegnato a
all'esterno di quel fatto, ed era la corrente stabilita fra noi in forma di
essere che una cosa sola con lui: la stessa carne. 5. ant
e con gli miei arabi disiderate abbattere la signoria di tunisi. a. pucci,
carnalissima de'figliuoli, mentre gli piacea, la vedea, lei avrebbe creduto ciò fare
, ci commendavano come fratelli, lasciando la maraviglia da parte. firenzuola, 299
fiato / farmi, per te salvar, la strada sgombra: / non sarei che
molte. marino, vii-276: persuadeva la mansuetudine agl'iracondi, la mortificazione ai
vii-276: persuadeva la mansuetudine agl'iracondi, la mortificazione ai carnali, distruggeva le machine
, 180: e non è tuttavia che la rogna, amore- volaccia, e carnaiina
tori, coi denti loro, con la cassa, i canoni; e così la
la cassa, i canoni; e così la spo- ladora con le spuole,
; e insieme il telaro, la cassa,... i carnali,
si sèrvano! abbiano in ogni modo la compitezza di scégliere la giusta parola e
in ogni modo la compitezza di scégliere la giusta parola e non ci parlino d'
preso, nasconde e infigne l'appetito per la vergogna. maestro alberto, 65:
litade. g. villani, 2-8: la qual falsa legge per lo vizio lascivo
umile e obbediente, e ha spregiato la ricchezza e il mondo con tutte le
a. f. doni, 3-138: la natura umana, subito che l'ha
fatto l'uomo, gli è sopragiunto la carità, e fattogli conoscer come i cinque
, come essi nella fetente carnalità, la qual putisce da ogni banda. f
per immagini, che non hanno più la carnalità istintiva e linguistica... degli
del suo luogo, e sì se la congiunse, e fecesela moglie illecitamente.
volgar., iv-11 (48): la carne si diletta in lussuria e camalitadi
non laverà l'anima, che per la contagione de le membra è contaminata e immonda
che non tutti si accordano a cercar la felicità dove ella è riposta, ma chi
felicità dove ella è riposta, ma chi la cerca nelle ricchezze, chi ne'cibi
carnalità di sangue; né potrei con la mia castroneria aggiunger mai a la loro,
con la mia castroneria aggiunger mai a la loro, io non vo'dire,
non cessando lo dimonio di tormentarla [la giovane], li suoi propinqui, carnalmente
, carnalmente amandola e perseguitandola amando, la menarono alli malefici per guarirla del corpo
intendere che, come dante ebbe veduto la santa scrittura carnalmente, cioè litteral- mente
. g. villani, 4-21: gulfo la moglie carnalmente non poteva conoscere né altra
riducendola di mille in una, venne la notte de lo accompagnarci carnalmente, che
il dorme al fuoco aspettava, come aspetta la ricolta il lavoratore. stuparich, 5-141
0 in via di decomposizione; la carne di un cadavere; cumulo di
rustico, vi-1-150 (20-4): ne la stia mi par esser col leone,
dopo il diluvio, non era solo per la colomba, era pel corvo ancora;
mi vedo benissimo arrovesciato al suolo fra la terra e i calcinacci, stroncato in
sfogando brutalmente / con le men caste la sua brama ardente. monti, 13-1067
dei traditori] troviamo i giganti e verso la fine lucifero... lucifero è
cosa sempre uguale su cui erasi fissata la mia curiosità: all'occhiello del tait,
. e. cecchi, 1-37: la città covava nel suo grembo quel bestiale carname
per sollevare grossi pesi e per alzare la vela in modo che pigli poco vento;
galea resti dietro all'altre, si metta la carnara al trinchetto, e alla maestra
imbarcare nella galea, e per alzar la vela. = cfr. carnale2
-in origine: il giorno che precede la quaresima. m. villani,
che vedete. savonarola, iii-31: la città di firenze che nel tempo del
gran devozione. machiavelli, 875: predicò la domenica del carnasciale e, dopo molte
al possibile: del quale feci rompere la quaresima a un cane; che, se
i nostri classici di tipo floreale, la rinascenza ad uso degli stranieri: i canti
... il suo bel carnato riprese la freschezza di prima. cicognani, 3-92
non poteva far a meno di concentrar la forza per alzare le palpebre...
. dio! quel carnato falso e la bocca dipinta e gli occhi cerchiati.
fiorentini assediati, in tanto che davano la carne per cibo, e lasciavansi tagliare
che mi scolora » pregava, « la pelle, / né a difetto di carne
d'una massa di carne, tutti la carne avere. velluti, 72
19: messere giannetto le contò tutta la novella, e come messere ansaldo era
morto assai fiero, / ch'avea la carne secca, ignuda e scalza. leone
vene, panniculi e cartilagini, oltra la carne ch'è un empimento come tra
; da questo fetido odore e da la vista sporca indietro mi ritrassi. tasso,
le carni! garzoni, 1-309: la carne si parte in semplice, glandu-
semplice, glandu- losa e muscolosa. la semplice si ha solo nel capo della
della verga, e nelle gengive. la glandulosa overo nodosa nelle poppe, e
ne gli emuntorii e ne i testicoli. la muscolosa per tutte le parti del corpo
, i nervi e le fibre, la carne de'muscoli, le tonache e le
ferro. d'annunzio, ii-915: la schifiltà dell'aquila a due teste, /
due giovani « mi son presa tutta la carne che manca a voi due »
capelli biondi e le gambocce nude, la giovane carne ancora tiepida di sonno.
dure carni ei fascia / il dolore la forza e lo spavento. sbarbaro, 1-23
primavera posticcia di tela e cartoni, la ballerina si muove -fiore mostruoso di carne
schiva, / che non vada a trovar la carne viva. boccalini, i-284:
il secolo, videro che l'infelice sopra la carne avea quattro dita di croste di
: portate addosso in maniera che tocchino la carne viva, ristagnano immediatamente ogni
le stesse siringhe che s'adoperano per la carne viva. ficcano l'ago cautamente
sannazaro, 10-158: se più tosto la tua nemica ad amarti di costringere tieni
, e sugo di nero aconito, e la picciola carne rapita dal fronte del nascente
dal fronte del nascente cavallo, prima che la madre di inghiottirla si apparecchiasse.
bibbia volgar., v-13: stendi altrimenti la mano tua, metti e tocca la
la mano tua, metti e tocca la bocca sua e la carne; e allora
metti e tocca la bocca sua e la carne; e allora vedrai, se
di ciascuno [colore] / per imitar la carne. bandello, 1-34 (i-420
bandello, 1-34 (i-420): la signora ippolita marchesa di scandasole usava ogni
non si gli vedeva se non tossa e la pelle, e non pareva altro che
che di mulatto verso el giallo; la statura, mediocre. tasso, n-ii-8:
. tasso, n-ii-8: l'argomento de la bianchezza de le carni e de la
la bianchezza de le carni e de la biondezza de'capelli peraventura è fallace:
brutte / e così rancia e ruvida la carne, / che non v'è rischio
fascino ardente e divoratore, contro cui la virtù ha bisogno di tutte le sue
cagione di molti mali. perocché innanzi la sua morte fece consumare il matrimonio del
. varchi, 24-14: il padre e la madre della fanciulla, che ci volevan
. tornasi di lampedusa, 264: la folla dei danzatori, fra i quali pur
carne, iddio mandò il diluvio sopra la terra. cuoco, 1-191: già da
e delle grandini e delle fiamme succede la materia in decomposizione, quanti strazi di
di esseri umani e di cani con la lingua fuori un palmo. rosso di
'carne da cannone'vuoisi che napoleone chiamasse la vita de'suoi soldati. se non lo
non un solo conquistatore chiamò in fatto la carne umana. altri in fatto la
la carne umana. altri in fatto la chiama carne da forca. panzini, iv-113
con intenzione politica è chiamata volgarmente talora la moltitudine dei soldati. dal fr.
. dal fr. chair à canon. la paternità del motto è data a napoleone
uno stupido se l'avesse detto. la frase sarebbe di un nemico di napoleone
considerati carne da cannone non pensano che la maggior parte dell'umanità non è altro
come carlo incominciarono da ragazzi ad appendere la loro medaglietta fra cento altre negli appositi
tomo è vestito de cargne / e ne la cargne paté grann'arsura: / si
cargne paté grann'arsura: / si la concupiscenzia lui affragne / dàglie remedio ne
concupiscenzia lui affragne / dàglie remedio ne la sua affrantura. dante, purg.,
idem, par., 14-43: come la carne gloriosa e santa / fia rivestita
gloriosa e santa / fia rivestita, la nostra persona / più grata fia per esser
parte, dagli usati e amati diletti. la qual cosa si conviene pur fare da
quello, che male si dilettaro, seguendo la volontà propia e ne'desideri della carne
la carne nostra è più fragile che il vano
che potesse essere perdizione della anima mia, la quale il mio salvatore ricomperò col suo
non dà dilettanza alli porci, così la carne mortificata non dà quiete alle demonia
, / che lo spirto gli sciolga da la carne. michelangelo, 78-12: o
più basso, stabilito tornarsene; ma la volontà era pronta, inferma la carne
; ma la volontà era pronta, inferma la carne che lo riteneva in roma.
. doni, 3-90: pasife è la lascivia, la carne, la quale si
3-90: pasife è la lascivia, la carne, la quale si lascia corromper dal-
è la lascivia, la carne, la quale si lascia corromper dal- l'apetito
tutti siamo di carne: ma questa è la più gran vittoria vincere il nemico interno
a piè de l'onda ingannatrice / la vita, e morto in carne in fior
mentre lo spirito spingesi in alto, e la carne giù basso. tommaseo, i-153
commiato sono esortati gli spettatori a castigare la carne e a pensare alla vita eterna.
stampati in firenze e in italia irrompeva la ribellione della carne contro lo spirito. d'
umano alito mai / più grandemente magnificò la carne / misera; mai con émpito più
tradittorio il poeta dello spirito, se la natura cantata dal d'annunzio si vuol
, 19-261: utico gli disse: la fine d'ogni carne è venuta. bibbia
dante, par., 22-85: la carne de'mortali è tanto blanda,
/ dal nascer della quercia al far la ghianda. s. gregorio magno volgar
amava adunque felicita li suoi figlioli secondo la carne, ma per amore della celestiale patria
purg., 23-123: costui per la profonda / notte menato m'ha de'
/ da pigliar occhi, per aver la mente, / in carne umana o nelle
bibbia volgar., v-28: vestita è la carne mia di puzza, e di
puzza, e di bruttura di polvere; la cutica mia è secca, e contratta
homo a morte lo desti, / e la sua carne a nostra malattia / fo
gittava l'acqua a dosso, tutta la lebbra cascava, e rimasono nette le sue
però lascerà l'uomo il padre e la madre, e si colligarà con sua
da un medesimo individuo, l'uomo e la donna si tornano a reintegrare nel matrimonio
[dei padri], a cui commettere la conversione delle malvagie femine che vivono dell'
, quirin, ch'io forba / la cute agli altri? un vende a tutte
vende a tutte voglie / della figlia la carne e della moglie. manzoni, pr
266): eh! non toccate la carne d'un galantuomo, che..
non s'estenda anche a quelli che la predicano, perché non si desideri di poter
di poter dire ch'essi stessi non la seguono, e che quindi può tanto
: e il terrore si propagò per tutta la folla, non da voce a voce
doni, 3-77: mai è stata degna la sinagoga di vedere la verità espressamente,
è stata degna la sinagoga di vedere la verità espressamente, come ha compreso la
la verità espressamente, come ha compreso la nuova legge, il testamento nuovo, il
savere, / quando degnò venire / la maestà sovrana / a prender carne umana /
per tene salvare e per menarte a la via, / carne sì volse pigliare de
via, / carne sì volse pigliare de la vergene maria: / ma non me
me ce vai cortesia, / tanta è la sconoscenza, che vèr de me voi
, par., 23-74: quivi è la rosa, in che il verbo divino
e abitò in noi; e abbiamo veduto la gloria sua, sì come gloria dell'
da siena, iv-m: egli ha presa la nostra infermità, prendendo la nostra mortalità
ha presa la nostra infermità, prendendo la nostra mortalità, e carne mortale; e
pio, / donami grazia, per la tua bontade, / ch'io possi seguitare
morte. boccaccio, i-524: per la salute dell'umana generazione crediamo che sopra
., ix-499: se voi non mangiarete la carne del figliuolo dell'uomo, e
non averete vita eterna. chi manduca la mia carne, e beve il mio
resuscitarollo nell'ultimo giorno. imperò che la carne mia veramente egli è cibo,
è veramente bere. quello che manduca la mia carne, e beve il mio sangue
parvi poi che di poco momento sia la imitazione dei colori naturali in contrafar le carni
raffaello]... in un quadro la nostra donna con il putto gesù che
figure, le arie in grandissima parte, la composizione e il tutto insieme del quadro
insieme del quadro; ma non già la morbidezza ultima delle carni, la freschezza e
già la morbidezza ultima delle carni, la freschezza e il saporito delle tinte;
ciò che nella pittura maggiormente incanta, la magia del colorito. milizia, ii-229
le delicatezze della natura; grazie che la natura a pochi dona. le donò
barilli, 6-134: san vitale, la chiesa rotonda, prosciugata -con i suoi
prosciugata -con i suoi profondi loggiati, la sua piscina quadrata pei battesimi, e
..., affoga con tutta la sua ricchezza incalcolabile, in un fiato
avendo per troppa vaghezza tolta per moglie la nobile e sopra bella dama..
della sua bellezza, che cadendo malato, la natura infiebolita non potè sostenere, e
. b. visconti, ix-75: la voglia mia per cotal voglia adempio, /
. scala del paradiso, 197: la carne è uno amico stolto, disconvenevole
e traditore, però che quanto meglio la notriclierai, più t'offenderà. fioretti
rio: / chi con lor vince la giostra, / diventa figliuol di dio.
basciare il suo, dicendo questi abbassano la tentazione de la carne. belo, xxv-1-133
, dicendo questi abbassano la tentazione de la carne. belo, xxv-1-133: ricordatevi
moglie non possa astenersi da'piaceri de la carne. d. battoli, 36-20:
abbiamo terribilissimi, e sono il mondo, la carne, il demonio. forteguerri,
d'ombra / il rito infecondo / e la carne sazia, / quando la concubina
e la carne sazia, / quando la concubina / seduta su la proda / mi
, / quando la concubina / seduta su la proda / mi guatava in silenzio /
affocati, dove, di certo, la carne operosa dei maggiori aveva premeditato l'
? foscolo, xv-53: il taverniere vende la carne di tre sue figliuole, una
pure gusti il sapore delle carni che vestono la tua anima e di cui già altri
saziasti ». piovene, 1-92: fosse la stanza allegra, fosse la simpatia per
: fosse la stanza allegra, fosse la simpatia per la carne festosa della mia
stanza allegra, fosse la simpatia per la carne festosa della mia amica..
significato osceno. aretino, 8-94: la madre,... tutta in sapore
.. tutta in sapore, aspettava la ingorda de la carne senza osso.
in sapore, aspettava la ingorda de la carne senza osso. -delitto
esclusi i pesci, che costituisce, per la sua ricchezza di sostanze proteiche, il
de le starne, / ma peggio fia la lonza del castrone, / ché 'l
, / ché 'l cuoio farà vendetta de la carne. idem, inf.,
lor vassalli / fanno attuffare in mezzo la caldaia / la carne con gli uncini
/ fanno attuffare in mezzo la caldaia / la carne con gli uncini, perché non
di porco e di bue quando menò la mollie, e per altre sue ispese
, e di quei frutti, che la stagione concedeva. aretino, ii-8:
pezzo di carne lessa, pregandomi che la mangiassi, e protestando che non gli
avrebbe davvero data ad altri s'io non la prendeva. nievo, n: quanto
da tavola e voleva ad ogni costo tagliar la carne col cucchiaio. verga, 3-19
dal vino, col quale a tavola la rimpinzavano, ne era diventato anche più allegro
menomo scalpiccio sulla strada maestra riempiono la notte di minaccia. pavese, 5-84:
chi il vino, il grano, la carne, a chi le donne e i
macello: quella di animali allevati per la macellazione, e distinti da quelli allevati
si vende a pezzi; essa comprende la carne bovina, la pecorina e la
pezzi; essa comprende la carne bovina, la pecorina e la porcina. boccardo,
la carne bovina, la pecorina e la porcina. boccardo, 1-402: 'carne da
1-402: 'carne da macello'... la ricchezza e la forza delle nazioni possono
macello'... la ricchezza e la forza delle nazioni possono, fino ad un
fenoliche che agiscono da antisettici e privano la carne di una parte della sua acqua
mangi sempre della carne allessa, e la carne sia o castrato, o capretto,
, o cappone... oltre la carne lessa si può mangiare ancora qualche
datale un pezzo di carne salata, la mandò con dio. sacchetti, 198-127:
mandò con dio. sacchetti, 198-127: la gran confidenza che mi porti, mi
bernardino da siena, 418: ella governa la carne non si legge che si mangiasse
del quale continuamente n'escono senza strade, la solitaria famiglia dovrà rodersi il pane fiamme
: io voglio credere tutto quel duro e la carne salata. bacchelli, ii-89: vorrei
ecc. d'annunzio, iv-2-135: la condussero nell'interno della casa, dove
accanto le culle; da tutto emanava la serenità della concordia familiare. -carne
che della carne comunemente s'appella, la quale intima che più non si mangi
convenevoli a natura d'uomo, perché la loro carne non è troppo grassa,
. tommaseo, i-74: de'pesci la carne cibò / che l'uom di sue
tubero, fungo, ecc.); la parte interna, tenera, del tronco
di un albero (in cui scorre la linfa). crescenzi volgar.,
crescenzi volgar., 2-4: per la qual cagione spesse volte si seccano [
pianta. slataper, 1-126: piomba [la scure], piccola e chiara,
noccioli colla macina, ma sola e levemente la carne. crescenzi volgar., 4-19
all'osso, / l'alma e la carne tua sia benedetta. soderini, iii-532
mostrano [parecchi frutti] in tutta la lor carne dentro una orditura, e
. c. dati, i-400: la castagna è coperta, anzi armata da sopravesta
redi, 16-viii-68: secondo che la coccola va rasciugandosi, di mano in
in lei il sugo e l'umore, la sua polpa o carne, che dir
pelo... * carne ', la parte opposta al buccio...
1-67): or qui sossopra va tutta la piazza, / là corre gano e
, / là corre gano e tutta la genia / addosso astolfo: carne,
di vesti; a diretto contatto con la pelle. -avere, portare, vestire
, ché così facilissima ci si renderà la cura che voi tenete per disperata.
? -a carne lasciata: dopo la morte. giusti, ii-345: senti
. -avere, dare, volere la carne senz'osso: avere, dare
, / com'a dir, darvi la carne senz'osso. panciatichi, 44:
per aversi, quando si comprano, la carne senz'osso; cosa che pare impossibile
. berni, 81: questa [la primiera] fa le sue cose apoco
apoco apoco; / quell'altra [la bassetta], perché ell'è troppo
altro, « ogni scalzacane vorrà dir la sua; e a furia di metter
troppa carne a cuocere, e adesso mancava la legna per finirla di cuocere. •
sento per te rinnovellare: / carne de la tua carne io ridivento, /
io ridivento, / forza de la tua forza, o santa, o vera
l'ansioso respiro della madre che sente la sua calda vita fluire nel neonato, carne
molto grasso. velluti, 95: la giovanna del detto lambertuccio, fu ed
ella) un'acca; / oltreché la sarebbe carne grassa. -di carne
(238): tu medesimo di'che la moglie tua è femina e ch'ella
di me curato, mi son proveduta a la meglio che ho potuto. aretino,
ho potuto. aretino, 8-49: poveretta la vita loro, dovrebbero pur sapere,
brancati, 4-153: si vede che la propria moglie è una donna di carne
esser bello il mondo... quando la vita non era come ora ridicola,
contorno 11 covo di una lupa, la quale allevando di molti lupac- chini,
rilevato si mostrava, spingendo in fuori la forma di duo pomi rotondi, l'
solamente bene in carne, ma per la naturale abitudine della sua complessione, così
e fresca quando fu trucidata, aveva passato la quarantina. viani, 13-471: spose
, le mendiche, le mie conoscenti e la istessa brigata pur troppo in mia casa
ripulito che non l'avrebbe riconosciuto più la mamma che l'aveva fatto. svevo
carne ed ossa. moravia, iv-193: la sua voce tremò, gli occhi le
chiesi a giorgi. « non conosce la zona? ». « i suoi due
presa; / e grazie a dio la carne non mi pesa. -la
gli è peccato, e poi sa'tu la carne / si fa l'uficio suo
, e direte dua mesi ogni lunedì la messa de'morti per l'anima del
10 me ne ricordo. -lasciare la carne per l'ombra: abbandonare 11
desideri di gloria, che non lasciate la carne per l'ombra. -levare
levar le carni per mormorare disse spesso la santa. -lo spirito è pronto
-lo spirito è pronto, ma la carne è inferma, stanca: la
la carne è inferma, stanca: la volontà è salda, ma le forze mancano
che lo spirito è pronto, e la carne è inferma. petrarca, 208-14:
208-14: baciale il piede, 0 la man bella e bianca; / dille,
parole: / lo spirto è pronto ma la carne è stanca. tasso, v-34
mio venire è più pronto lo spirto che la carne. -non è carne per
ragione i suoi parenti / dirmi: la non è carne da'tuoi denti.
partiti. bottari, 2-97: sotto la veste claustrale tiene un cuore secolare,
che dovrebbe accettar le guarentigie e spianar la via alla conciliazione. verga, 3-14
e non riesce / a impietosirvi più con la sua lagna. -non sapere se
0 pesce: non comprendere, per la gran confusione d'idee, ciò che
colla barba alla 'ngiù. -render la carne alla terra: morire. b
inferma e d'ora in ora per render la carne alla terra... supplico
essersi rimessa competentemente in carne. -ripigliare la carne: risuscitare in anima e in
, inf., 6-98: ciascun rivederà la triste tomba, / ripiglierà sua carne
cavallo] paglia d'orzo, per la quale non diventa soperchio grasso, ma si
convenevoli carni. nievo, 1-12: né la tua campagna si smagrì di nulla per
arieggiate e popolose le stalle, copiosa la vaccheria. -tornare nella carne:
carne al sole e pesce alvombra: la carne per essere molto gustosa deve essere
dal calore. -carne fa carne: la carne è l'alimento che nutre maggiormente
. -carne tirante fa buon fante: la carne poco cotta ha maggior potere nutritivo
. -come dice bene il proverbio: la carne tira, e il diavolo è sottile
, non va carne senz'osso o la carne non va senz'osso: non esiste
-qual carne, tal coltello: la persona malvagia e disonesta deve ricevere da
e nei modi che le sono propri la punizione delle sue malvagità. g
padrone. mi fate ridere voialtri con la roba! la roba l'è niente!
fate ridere voialtri con la roba! la roba l'è niente! non vedete
-costa, pesa più il giunco che la carne: con riferimento a cosa il
di più questa faccenda, perché assicurano che la virtù esiste e anche non esiste.
potè chinare né piegare lo braccio, né la spada, ché subitamente gli diventò arido
. f. frugoni, xxiv-987: la forca divenne macello, e 'l carnefice
da beccaio. algarotti, 3-312: la stessa attitudine della santa con intorno i sacerdoti
, / con dispettoso ciglio / da la vista fuggendo / del carnefice orrendo. alfieri
ho più alcuna delle dolcezze che confortavano la mia vita; non ho più libertà,
, lett. it., ii-405: la dea ragione e la comunione de'beni
, ii-405: la dea ragione e la comunione de'beni avea per risposta l'apoteosi
per risposta l'apoteosi del carnefice e la legittimità! dell'inquisizione. carducci, 332
, / e l'altro coruscar de la bipenne. d'annunzio, iv-2-750:
carnefice -sorvegliava al lume delle fiaccole se la ghigliottina è montata a dovere. bratteati,
una donna reggesse al dolore ne comandò la tortura. ma né verga né fuoco
verga né fuoco né ira dei carnefici la fecero confessare. -per simil.
amator delle novi- tadi, nemico de la verità, suspetto d'eresia. d.
, le molle, se non se quando la vidi [la povera sofonisba] ben
se non se quando la vidi [la povera sofonisba] ben avvampante e abbronzita andarsi
avvampante e abbronzita andarsi sparpagliando su per la gola del camminetto. questo moto frenetico
miei tormenti. leopardi, iii-153: la ragione è la carnefice del genere umano.
leopardi, iii-153: la ragione è la carnefice del genere umano. d'annunzio
annunzio, ii-231: sola nel collo / la caròtide pulsa / come la sbigottita /
collo / la caròtide pulsa / come la sbigottita / rondine cui l'infantile / carnefice
e il cuore è frollo / come la carogna vile / che sul bitume / si
stavi, fra il tuo carnefice e la mamma, / stavi ritta e proterva.
ritta e proterva. montale, 101: la sagra dei miti carnefici che ancora ignorano
stabilisce l'uccisione, il tormento, la pena di qualcuno (anche senza eseguirli
un carnefice onorato ed in dispregio de la giustizia vede premiarsi de gli omicidi commessi
carnefici. de sanctis, i-16: la vostra colpa innanzi a quelli che vi uccisero
colpa innanzi a quelli che vi uccisero fu la vostra bontà; voi avevate un'anima
spuma, freme, minaccia; bestemmia la madonna, chiama carnefice il dio, signore
3. agg. che eseguisce la condanna a morte; che tormenta crudelmente
. g. villani, 9-76: la detta setta reggente creò e fece un
, costei è sfatata, colei sperticata de la persona. chiabrera, 1-23-30: egli
il collo magnanimo distende / sicuro a la carnefice secure. carletti, 135: gli
sempiterna. /... / la schifiltà dell'aquila a due teste, /
innata grandezza. nievo, 14: la professione del soldato è ridotta una scuola
annunzio, v-2-468: l'incendio, la forca, la scure, la mannaia,
: l'incendio, la forca, la scure, la mannaia, lo stupro,
, la forca, la scure, la mannaia, lo stupro, la carneficina
scure, la mannaia, lo stupro, la carneficina a polvere e ad arme bianca
tutta quella puerizia di panno turchiniccio come la fanteria di sua maestà. gozzano, 288
crani infantili... in mezz'ora la carneficina era compiuta. pratolini, 9-371
mutano specie, non potendosi altramente giudicar la gravezza dei eccessi e imponer condegna pena
di esseri umani e di cani con la lingua fuori un palmo. 2
ch'avendo prevaricato da certa legge de la divina adrastia vegnono condannati sotto la carnificina
de la divina adrastia vegnono condannati sotto la carnificina de le furie, acciò sieno essagitati
ruine e morbi, quanto spirituale per la iattura dell'armonia delle potenze cognoscitive ed
ivi poi legato, mentre si ricominciava la crudele carneficina, esclamò che lo lasciassero
gli dessero più « tormenti, che la verità che ho deposto la voglio mantenere *
tormenti, che la verità che ho deposto la voglio mantenere *. beccaria, 1-214
dare delle segrete e private carneficine, che la tirannia dell'uso esercita sui rei e
distolgo gli occhi dalla carneficina, e la vetrina lì sotto m'offre uno spettacolo
affacciò sulla soglia della chiesa / per placare la furia dei tedeschi / e fu condotto
stadio capace di ventimila spettatori, sotto la giovine luce, al pugilato supremo fra il
si concede. panzini, ii-487: la cura del vitto carneo è assai antica.
3. per simil. che ha la freschezza e il colore della carne o
ant. carne di porco, fra la spalla e la pancetta, salata e affumicata
di porco, fra la spalla e la pancetta, salata e affumicata; carne
. ricettario fiorentino, 260: cuoci la carnesecca, e la malvagia insieme. b
260: cuoci la carnesecca, e la malvagia insieme. b. davanzati,
, che a guisa di cocchiume turi la botte. targioni tozzetti, 12-9-114: il
tozzetti, 12-9-114: il maiale è la carne più usuale, o fresca o salata
usuale, o fresca o salata: e la carnesecca, cioè costereccio di maiale salato
cecchi, 1-2-196: oh! ecco / la carnesecca mia ch'esce di casa.
ch'esce di casa. / io la voglio avvertir di quella zana. 3
par mal da biacca. -mangiare la carnesecca col pesce d'uovo: approvare
a mangiare, come dicevano essi, la camesecca col pesce- duovo, cioè volendo
lecito a'preti far così) che la mi lasciasse un poco carnovalare. tommaseo [
ai capi del partito regio che aspettava la fine di quella « carnevalata ». borgese
lampedusa, 71: tutti gli altri ostentavano la loro gioia, portavano in giro baveri
carnevalate, delle quali piu: riconosceva la necessità inevitabile, gli apparivano sciocche e
messer nicia vi piaccia, e se la farete recitare in questo carnovale, noi verremo
dire, che in sulla veglia che fece la mia sirocchia il carnevai passato, che
. f. frugoni, xxiv-1038: la sentenza della critica circa tanti melodrami fu
redi, 16-iv-415: questa sera che è la sera di carnovale in cambio di andare
il carnevale, e si chiama « la contadina *. fagiuoli, 3-3-61:
: è lecito di strappar dal viso la maschera a colui che in tempo di
o carnevale o quaresima, faccio sempre la solita vita. nievo, 213:
di gran vento, quando a vespro la città si empie d'un incessante garrito
, / non si può sradicare. / la festa è, per certuni, un
fa durante il carnevale, / o la stagione, / a non aprire mai le
ungaretti, ix-14: ovunque, per la scala della nave, / per le
arte. nievo, 204: io e la pisana facevamo gazzarra contenti e beati di
di tinte che si disfrena su tutta la pendice. barilli, 1-112: allora
ridere eran di moda; c'era per la musica e per la danza del fanatismo
c'era per la musica e per la danza del fanatismo e del furore; l'
dei costruttori, insomma, e che la democrazia fosse quello degli avvocati. calvino
più alto. ojetti, ii-14: la solidità si vide quando, dopo un secolo
posso arrivare a chiarirmi di qualche cosa, la signora dianira vuol far più d'un
, bizzarra, e gran facciata, / la qual molto contenta la brigata, /
facciata, / la qual molto contenta la brigata, / da quaresima essendo e
, bonario. giusti, 2-183: la dama infatti è un vero carnevale,
raffigura il carnevale). -tenea la vita indietro, alta la testa -pallido in
-tenea la vita indietro, alta la testa -pallido in volto », lippi
una litania amorosa. sole: la primavera è piovosa e fresca quando
cominciare secondo il rito ambrosiano, la quaresima inizia a preoccuparsi e a
e spreg. festa pubblica partiche indicava la * quaresima '(cioè: 'proibire
* quaresima '(cioè: 'proibire la carne '): colarmente lunga
, j là èi nazionale con la riduzione del settantacinque per cento. lo
settantacinque per cento. lo mercato, la carnelevare » (v. carnasciale).
camo- mattioli, 1-101: come la colla taurina, la qual noi
, 1-101: come la colla taurina, la qual noi valesche e baccanali.
co'colori che abbiano colla erane la seguente. redi, 16-v-120: gli aromati
. targioni tozzetti, 12-11-282: la colla di carnizzo che faccia buona presa,
e perciò più atte a far colla; la quale iii-4-38: in quelle notti
: non altro si udiva che la greve e tarda pedata del soldato.
a quasi, un po'tirannide cattedrante, la polpetta cicognina non è se come dei
sul mio nero cappello a cencio la carnevalesca rama bilancia giunta di preso sot
giunta di preso sot sulla la coriacea carniccio d'alloro della fama
aria carnevalesca, ciarlatanesca, diretto contatto con la carne; parte interna del baraccone,
democratici non gli viesoderini, iv-119: la coda [del cavallo] dee essere piena
al palio, al giuoco del calcio propriamente la banda di dentro della pelle delle bestie.
(ant. carnovalino), sm. la prima alcuni frutti. domenica di quaresima
avvertendo alle arrostite di tagliar loro la scorza in su 'l carnézzo, perché non
oggetto stesso che origina l'allegria e la festa. carbonito, qualche osso annerito,
. ricettario fiorentino, 2-26: la cina è una radice di una
quattro avevano il pelame di colore scuro come la cioccolata: ma il quinto, invece
intuisce... bene il colore e la magia degli effetti: bianco sopra bianco
seguitava a poppare in aria, con la bocca molle modellata su la forma del capezzolo
, con la bocca molle modellata su la forma del capezzolo; e la lingua
su la forma del capezzolo; e la lingua era concava come un petalo carnicino;
era concava come un petalo carnicino; e la gola palpitava come se tuttora la irrigasse
e la gola palpitava come se tuttora la irrigasse il latte. negri, 2-940
capelli morati, a onde, e la bocca d'un carnicino vivo: negli occhi
rosso. e. cecchi, 6-296: la scorza rugosa e la polpa del legno
cecchi, 6-296: la scorza rugosa e la polpa del legno s'erano mutate in
edificazione di questi villani, che veggono la tavola piena di broccoli, e la carniera
veggono la tavola piena di broccoli, e la carniera carica di colombacci e germani.
: toma costui [il cacciatore] la sera colla carniera piena, e avendogli
il suo bracco da fermo dipinto in tutta la giornata, non si sazia d'accarezzarlo
li-m: e m'han subito piena la carniera / di certa caccia d'etimologìe,
pensier frugnolare iersera. fagiuoli, 1-2-444: la caccia è bella e buona, e
quando si trova qualcosa con che riempir la carniera. fucini, 41: tirò
, e lui zitto zitto gli preparava la carniera all'ordine e ben fornita.
fornita. 2. per estens. la giacca stessa, detta anche cacciatora.
ed un tascone che ricorre orizzontalmente tutta la parte di dietro. adopravasi più specialmente dai
. venne ma non gliene tornò più la voglia. carnière (ant.
il cacciatore porta a tracolla per riporvi la selvaggina. folgore da san gimignano
getti, il gettaruolo, lo sguinzaglio, la longa, i sonagli, le bracchette
: portanla i cacciatori ad armacollo per riporvi la cacciagione e altre lor robe. faldella
merenda. panzini, i-116: su la tavola rovesciava il carniere pieno di selvaggina
lui cacciata. bocchelli, i-444: la caccia, benché iniziata con ritardo, fu
, e ne deve avere piena la scarsella ». e pongli mano a un
spalle, del bordone in mano con la tavoletta in cima, del fiaschetto da
carniprìvio, sm. ant. la domenica di quinquagesima, da cui i
cfr. muratori, 7-v-468: « la settimana della sessagesima dai greci vien chiamata
: e in ciò sembrerà mara- vigliosa la sua scienza [di pitagora], avendo
il faceto e lo spiritoso, malgrado la natura che m'ha onninamente negata quella
pecora. 2. che preferisce la carne come principale alimento (con riferimento
. a. cocchi, 5-2-146: la città nostra è appunto una delle più
del mondo per questa principal cagione, che la nostra plebe per la sua povertà è
cagione, che la nostra plebe per la sua povertà è pochissimo carnivora. cesarotti
bufala in boschi... / non la tartassa. pea, 1-69: si
lupo, gli orsi, il procione, la donnola, la faina, il tasso
orsi, il procione, la donnola, la faina, il tasso, il gatto
tasso, il gatto, il leone, la tigre, ecc.). vallisneri
, e che sovente agli altri regni estendono la loro ingordigia, e veggiamo in essi
su terreni poveri di azoto, completano la loro nutrizione, e in particolare quella
e in particolare quella azotata, sfruttando la loro capacità di utilizzare le proteine di prede
dell'omo, con ciò sia che tutta la carnosità di tanti muscoli e polpe del
membra maravigliose, e particolarmente avergli dato la sveltezza della gioventù del maschio, e
sveltezza della gioventù del maschio, e la carnosità e tondezza della femmina.
tra l'opulenza di un'albicocca e la carnosità di una pesca. 4
. adriani, 3-4-1t: erasistrato ne diede la colpa alla matrice, quando ha calli
quale, oltre alla sua latitudine, la quale è suo precipuo ornamento, è sì
con quelli de'vivi, che per la coperta della pelle non appariscono terminati nel
appariscono terminati nel modo che fanno levata la pelle; e veduto poi in che
, 5-2- 715: sia squarciata la bocca [del cavallo];..
stretto il ventre. garzoni, 1-302: la lingua poi che sta dentro alla bocca
vene, d'arterie e di legamenti, la cui radice è piantata nell'osso della
scopa. d'annunzio, iv-2-141: la testuggine esitava a toccare le foglie, e
, e nell'aprire le mandibole mostrava la lingua carnosa come quella dei pappagalli.
, pareva gli fosse divenuto, dopo la malattia, più abbondante. comisso,
: i lunghi baffi gli scendono lungo la boccuccia puntuta e carnosa. moravia,
e carnosa. moravia, viii-31: la bocca carnosa, fresca, ridente, con
di sugo; tumido e morbido come la carne (frutti, fiori, foglie
polpa sugosa. soderini, i-155: la polpa negli arbori è quello che negli
a spezzare i petali e a far nera la gardenia. slalaper, 1-50: la
la gardenia. slalaper, 1-50: la fertilità della terra sgorga pregna di succo
, gli tende una mano, schiude la bocca a quel suo sorriso del labbro superiore
latte, accadendo ciò forse, perché la notte stillò sangue dalle boccucie aperte di
fagiuoli, 3-1-104: e dopo visitata la carnuta; / che così chiaman quella
così chiaman quella cassa, dove / la vivanda sta chiusa e trattenuta; /
che sono grossi e carnuti sofferano la medicina più forte. = deriv.
. dante, inf., 15-83: la cara e buona imagine patema. idem
gli occhi passare / una soavità, la qual mi pare / che del cor cacci
. sannazaro, 6-97: e per la allontanala de la cara patria, e per
6-97: e per la allontanala de la cara patria, e per altri giusti
, molto con lui si condolsero de la disgrazia sua. straparola, 1-5: polissena
più degli occhi miei, più de la vita / a me cara amarilli, e
, / perché di un occhio sol la fronte adorno? marino, 5-106: o
tesauro, xxiv-38: strignendo [alcide] la ferrata clava contra'propri figliuoli, pregiavasi
cara moglie, gridava sé aver uccisa la matrigna giunone. d. bartoli, 40-i-435
, e sovvenir ti faccia / de la pudica altrui sposa a te cara.
; e tu che spunti / fra la tacita selva in su la rupe, /
/ fra la tacita selva in su la rupe, / nunzio del giorno;
/ dalla luce dei fulmini infiammata / la trasparenza delle care dita / bagnate dalla
cattiva. il cielo è sporco; la terra piccola e stretta. fuggire; ma
le spine. quasimodo, 1-44: scende la sera: ancora ci lasciate, /
altre: / finirà che il meccanico sposa la vigna che piace / con la cara
sposa la vigna che piace / con la cara ragazza, e uscirà dentro il
dio più cara e più diletta / la vedovella mia, che molto amai, /
quella diservo /... / la qual, poi che d'amar lei non
m'è cara sol di stare a la finestra, / perch'io di lei veder
, dir lo posso, / e più la vorrà que'tuttor amare. petrarca,
: uno de'segnali da vedere se la femina t'ama, il maggiore si
ama, il maggiore si è che la femina ti dia de'suoi danari e de
è che sia tanto tenuta cara, quanto la vita. capellano volgar., i-109
. capellano volgar., i-109: la troppa grande copia di serventi tornava loro
tutta questa oste sia migliore lancia che la sua, né più valente scudiere, ed
caro, / e teco ne verrà con la sua gente, / né avrà cristiani
quel che ha ferito / e a la errante mia vita dar sostegno. s.
sangue disceso, cominciollo ad avere quanto la propria vita caro, pregando cum devoti
sopra lavorata e di dolcissimo sòno; la quale egli molto cara tenea per mitigamento
tumulti che non aveva avuto per male la mossa di quelli. bembo, 1-18
sasso, / mentre che 'l danno e la vergogna dura. / non veder,
riserva altro che una tenace memoria e la imagine di quel caro tempo della tenera età
ci pare che sempre il cielo e la terra ed ogni cosa faccia festa e rida
governava le cose sue, il prete la teneva molto cara. aretino, 2-193:
alto destin dal cielo eletta / a la salute universal d'arcadia, / chi
in queste chiostre amene, / o de la donna nostra amore e spene. idem
.. erano quelle che gli acquistavano la grazia d'iddio. chiabrera, 376:
tassoni, 274: a cui piacea la tenerella etate, / donzellette apparian di
ch'a dio gratissima e carissima sia la musica. redi, 16-viii- 205:
, che l'avrò a caro, perché la verità l'ho detta ». patini
signore, or che più ferve / la mensa, di vegliar su i cibi;
pronto / scoprir qual d'essi a la tua dama è caro. alfieri, vii-15
sta sull'immensa mi- nìea pianura / la beata orcoméno: ivi più caro / ebber
rivegga, il mio dolore mi scavasse la fossa, concedimi ch'io mi renda cara
fossa, concedimi ch'io mi renda cara la morte con la certezza che tu m'
io mi renda cara la morte con la certezza che tu m'hai amato. berchet
ciarle de'villani, per quanto aveva cara la speranza di morir di malattia. leopardi
caro tempo giovanii; più caro / che la fama e l'allor, più che
fama e l'allor, più che la pura / luce del giorno, e lo
vile / e sì dolente, e che la morte è quello / che di cotanta
verga, 4-69: se avessi tenuta cara la pelle... come la tien
tenuta cara la pelle... come la tien cara mio fratello santo..
aurea luce i lampadari, / fragri la rosa e il timo dell'imetto, /
ventura in quel punto avea disciolta / la treccia d'oro, e quel soave sguardo
improvvisi i cari sogni / troncare a la tua dama. giusti, i-180:
ben cresciute le figliuole,... la città più fiorente che mai, carissima
più fiorente che mai, carissima degnissima la società, gentile l'accoglimento; a
non fosse tanto splendido quanto conviene a la sua grida, che non al mio
, che non al mio volere ma a la mia facultade imputino ogni difetto: però
facultade imputino ogni difetto: però che la mia voglia di compita e cara liberalitate
ad una cara donna, liberamente, andata la fanticella avanti, se n'entrò nella
/ ch'io so che tu vi lascerai la vita. bembo, 1-92: quelle
fiera diana fra pilade e oreste fu la magnanima e bella contesa. cellini,
: s'incamminarono alla foresta, trattenendosi la duchessa in dolci prattiche col cavaliere di
. pascoli, 1232: par ch'io la senta [una gaia giovinetta] come
giovinetta] come già levata / desti la casa, e un canzonano spicchi /
/ o caro benvo- gliente / cui la gente riprenda / d'una laida vicenda,
lasciare i vizi. petrarca, 58-2: la guancia che fu già piangendo stanca /
, carissime donne, che ciascheduna cosa la quale l'uomo fa, dallo ammirabile e
idem, vii-184: carissimi fratei, la forma oscura / di me misero teschio
ch'io non credo ancora potere sostenere la penna a scriverti questa lettera. bembo
dell'anno non sia buono, pure la state... alquanto meno senza
speranza,... non son io la tua putta? la tua gioia?
non son io la tua putta? la tua gioia? cellini, 1-48 (126
4-35: eh, caro mio! la nascita... gli antenati..
?... quelli che zapparono la terra! fogazzaro, 7-306: senta un
6. con valore di sost. la persona amata, l'amante. -al
tasso, 20-36: ribatte 1 colpi la guerriera ardita, / che vengono al suo
e molesti. pananti, i-14: e la mia cara non mangia e non beve
se non ogni tanto per ripulirle: la sua vita si concentrava tutta nella stanza
monti, 1-8: la di lei carissima mi ha calmato e quietato
tue e lessi l'offerta che mi fa la nobile direzione pel vegnente carnovale. giusti
. giusti, v-40: questa volta la cara tua non è andata in perdizione,
-caro estinto: familiare defunto, la cui perdita è vivamente sentita. -
grano né biada, per vendere più cara la loro. passavanti, 175: inganna
. passavanti, 175: inganna anche la superbia l'uomo, in quanto ella
maggiore? firenzuola, 470: la giustizia non è cosa sì vile, che
non importa di spendere, pur d'avere la roba a garbo. panzini, ii-67
costar care. 8. che vende la propria merce a prezzi alti; che
età, che a morte / per la patria correan le genti a squadre!
guicciardini, 2-10-364: né questi tali procurano la carestia con lo strignere i grani;
dovere, e di quel che merita la sua abilità, a dargli solamente mangiare,
vivo, « faceva caro » con la mano, e anche lui « fa caro
caro ». -far costar cara la vita, la morte, vender cara
-far costar cara la vita, la morte, vender cara la vita:
vita, la morte, vender cara la vita: difendersi strenuamente, cedere dopo
, e a più di quelli fece la sua morte cara costare: non che
altachiara, / che gli facea costar la vita cara. marini, xxiv-824: il
meglio a costo della propria vita mantenersi la libertà, fece che ognuno si preparasse
. mi rispondevano che avrebbero venduto cara la vita. -farsi caro qualcuno:
acquistarne l'affetto, l'amicizia, la devozione. marino, i-84: perché
6-226: tieni dunque per certo che la tua segregazione dalla nostra fatica, dalla
, né per niuna cosa disidererei tanto la vita lunga, quanto per lungamente poterla
vi-n-59 (20-1): caro mi costa la malinconia, / ché, per fuggirla
arte disgraziata de l'usurare, / la qual consuma la persona mia. dante
de l'usurare, / la qual consuma la persona mia. dante, purg.
, 12-30: caro costò a'pazzi la guerra e oltraggi fatti a quelli di castelfranco
che spedirsi, facendo loro più danno la spesa continova che il comperare caro. monti
di molestare i compagni, che hanno la disgrazia di starti vicini. 13
b. davanzati, i-iio: lamentandosi la plebe del troppo caro, pose al
derrate, un salario sufficiente a assicurare la loro sussistenza! giusti, 3-96:
3-96: sulla fine di dicembre, per la carestia che pativa l'inghilterra e la
la carestia che pativa l'inghilterra e la francia, si manifestò il caro anche tra
per il caro dei viveri e per la disoccupazione. 2. ant. carestia
giamboni, 2-57: e perciò vi viene la fame e 'l caro in quella terra
'l caro in quella terra, e la disfatta delle biade. guittone, ii-240:
arna di tosco e di fele, / la corte di pianto crudele, / la
la corte di pianto crudele, / la zambra d'angostia è tracarca. novellino
se 'l puoi fare, di fornire la casa di grano per due anni, e
: e non essere tanto crudele per la salute tua, di far caro d'una
che se ne'vestimenti si vuol fuggire la miseria, onde tal maestro fa gran caro
. direttamente dal gr. xdcpov (la pianta descritta da dioscoride). nel
cervello, che... tolgono la forza di vegliare..., distinti
; e come egli ha piena la gorga, si sta su un pino e
carogne. caro, 8-360: era de la spelonca al dorso in cima /
tombola, / crepa. il bifolco la carogna all'asino / ne addossa. d'
carogna si levarono i berretti per sentirsi la neve leggera e fresca sui capelli.
come una intollerabile carogna. e nasconde la sepoltura sotto l'enorme cartame burocratico,
, più leggiadra e più attilata che la madre sua. et essendone state a
te le voglia donare, ti squadra la fica, dicendo, togli queste carogna,
per casa, / ed or vuoi far la scusa. -io non lo niego
non son già carogne; ché, a la fede, c'è di bei visi
molinelli. marino, i-191: il padrone la chiamava « carogna * [la mula
padrone la chiamava « carogna * [la mula], ma io le posi nome
], ma io le posi nome « la sposa » percioché camminando su le punte
proprio o quando io più del solito la speronava, metteva un saltetto e sparava
. c. gozzi, i-93: la descrizione del bel pezzo di femmina ch'era
sorsi e a riprese, per non fare la testa come un tamburlano, cosa che
/ co'frati tuoi a''ngrassar la carogna *. 4. figur
bruno, 3-204: colui che ha trovata la verità, che è un tesoro ascoso
è un tesoro ascoso, acceso da la beltà di quel volto divino, non
divino, non meno doviene geloso perché la non sia defraudata, negletta e contaminata
donna tien mala vita, voi pubblicamente la biasimate, e stomacati della sua sfacciataggine
carogne: / mi spiace sol che la vita le ho tolta. g. gozzi
come stesse di salute vera che chiamava la bambina. e sentendo che era gelosa,
, gli diceva: « sei pure la gran carogna a far dispiacere a una ragazza
ginocchio a terra, per impugnare meglio la pistola e darsi come un riparo.
. giamboni, 2-24: elli risuscitò la carogna d'uno uomo morto. lucano
lucano volgar. [crusca]: empire la città di carogne e di sangue e
: credete voi che non tengano a mente la crudeltà de'loro padri, e che
loro padri, e che non sappiano quanto la loro perfidia si distese sopra il sangue
corrotta radice procedette una corruzione che terminò la causa e la vita del notaio a
una corruzione che terminò la causa e la vita del notaio a ciò diputato,
conventi è il secol buono, / ma la rete oggi in quello è troppo vasta
oggi in quello è troppo vasta. / la rabbia, ch'ella or prova,
, ch'ella or prova, e la vergogna / son frutti del suo secolo carogna
g. m. cecchi, 9-4-6: la povera livia / ha in cambio di
forse, ma l'annata, la vita dell'imbecille conta sempre delle
carola ad un verso che facea la fiammetta. poliziano, st., 1-102
a chiese, / dove ridur la nobiltà si suole. guarini, 206:
dita insultanti, che ferivano con le punte la carta pecora di quello strumento così affacevole
gr., ii-325: pur chi pinger la può? mentre a ritrarla / pongo
sguardo, ecco m'elude, / e la carola che lenta disegna / alterna rapidissima
lente. buti, 3-651: ora adatta la similitudine, quelle carole-, cioè quelli
: videro lo scolare fare su per la neve una carola trita al suon d'un
, x-3-541: a te dolenti / alzan la voce e chieggono vendetta. / e
voce e chieggono vendetta. / e la chiede dal ciel la
vendetta. / e la chiede dal ciel la
e sonare e cantare), comandò la reina che gli strumenti venissero. bembo
fine; sì come è il vedere la sua donna... carolando e danzando
danzando muovere agli ascoltati tempi degli strumenti la schietta e diritta e raccolta persona,
. tassoni, 274: a cui piacea la tenerella età te, / donzellette apparian