Grande dizionario della lingua italiana

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vol. II Pag.69 - Da BARCOLLANTE a BARDANO (41 risultati)

borgese, 5-275: la sua camminatura col barcollamento diagonale ricordava forse

egli aveva rifatto quegli scalini, scendendo con la testa in giù, quasi barcollante.

i denti e moveva passi barcollanti per la piccola stanza dove solo si sentivano nel

. borsieri, conc., i-532: la prosa italiana... fra tanti

che van continua- mente facendo [con la nave], aggira loro il capo,

stessi, e poco più d'agonia ha la morte. magalotti, 21-69: un

. e barcollando dibatter l'ali e la coda. bar etti, 1-4: egli

sedile di marmo. idem, 3-76: la provvidenza, mentre camminava verso la marina

: la provvidenza, mentre camminava verso la marina, barcollava sui sassi come avesse

, 5-130: non era il dolore per la morte della madre che lo faceva barcollare

lo faceva barcollare e che gli offuscava la vista. panzini, ii-338: si alzò

, ii-338: si alzò barcollando su la grave persona, col bicchiere in mano.

occhi chiusi. gozzano, 209: la nave s'arresta; salgo sul ponte,

di farina lordata. bartolini, 1-147: la palomba per un attimo parve rimanere dietro

volo a causa della compagna ferita: la quale barcollò per un attimo; un altro

2. figur. cominciare a perdere la sicurezza, l'autorità, la stabilità

perdere la sicurezza, l'autorità, la stabilità (in una situazione, al

dal giorno che tu più non sei la mia sola e prima passione, il tuo

spiando sul suo volto paffuto... la compiaciuta sicurezza di un'autorità, che

. firenzuola, 264: e per la sconcia soma, e per le

zoppo e barcolloni, né potendo più la vita, io mi fermai dentro ad

si potendo aiutare, che percosse in su la punta della zagaglia di quel ribaldo di

aquilina su cui s'era appoggiata, e la vidi uscir barcollone dalla camera. barilli

con altre barche dovevano scorrere su e giù la riviera, per aggiugnere ancora questa sorte

battello nero con i cuscini rossi, la tenda bianca e rossa...

allentano. soldati, 150: avevo studiato la via più breve per andarci, mi

che paiono barconi. morante, 2-62: la nostra vita andrebbe avanti pesantemente, come

2. barca piatta (per la costruzione di ponti provvisori).

luogo dove si ammassano i covoni per la battitura (nell'aia).

un sito nell'aia ove si raduna la messe, acciò resti più custodita e disposta

, che né tacque né gli animali la danneggino. = acer, di

e conducergli per mare a roma; la quale cosa fu fatta: ch'elli armarono

una delle quali rizza uno stile in su la poppa. = dimin. di barca1

fannosene materasse, e sopr'esse dormono la notte. sacchetti, 74-33: costui

): fece anco metter in ordine la cavalla con barde molto grandi ed una testiera

acciaio. aretino, ii-57: voglio ricamare la mia veste d'oro, riccio sopra

, riccio sopra riccio, e mente per la gola chi vuol dire che ella sia

paladino di francia, senza esaminare per la fretta se il morso o le barde

mascalcie [crusca.]: molto importa la maniera del bardaménto del puledro.

, eccitanti del cuoio capelluto); la bardana è detta anche lappa o lappola

della bardana. montigiano, 204: la bardana ancora ha le foglie simili al

vol. II Pag.70 - Da BARDARE a BARDO (47 risultati)

bardare, tr. mettere la barda al cavallo, alle cavalcature;

al quale ordinò che facesse preparare subito la lettiga e i lettighieri, e sellare due

al quale impose che facesse tosto approntare la lettiga e i lettighieri, e bardar due

come vedeva prendere il basto, gonfiava la schiena, aspettando che lo bardassero.

.. diede ordine che gli si bardasse la mula e fischiò su una chiave per

. tr. avvolgere tocchi di carne per la cottura con fette di lardo, prosciutto

nelle sacre tele / dipingono il bardassa e la puttana. c. gozzi, 4-167

maestro. de roberto, 591: « la nostra parentela non è così stretta!

porta con il suo lanternino, se la rideva di cuore e momolo brontolava: -ohe

, e non in legno / fosse la maestà del vostro viso, /..

note / dicendo a ognun, sapete la gran nuova? / sapete il bardasson

nievo, 15: voi non volete fare la vostra comparsa sopra un bel cavallo bardato

velluto rosso? palazzeschi, 1-324: la berlina dell'incoronazione... è

autorevole in vista, anche per cavalcar la bestia più riccamente bardata, si tolse

: spuntò dalla nebbia prima il collo e la testa di quel demonio [il cavallo

non era bardato e sollevava in su la mano di ganola stretta al morso.

-figur. moravia, vi-209: la collina ligure, bardata di vigne,

e di professori. viani, 4-102: la sera in cui bussai alla porta della

] nel foro bardato d'insegne, la stola rossa a frange piena di medaglie

. insieme dei finimenti indispensabili per bardare la cavalcatura; l'atto di bardare.

ogni passo, ad ogni piccolo movimento la ricchissima bardatura... mostrando, vibrava

di montare, andrea esaminò attentamente tutta la bardatura, si assicurò d'ogni fibbia e

del mulo diventano d'argento brunito, la bardatura è d'argento brunito. baldini,

ciriegie d'amarasche. moravia, vi-274: la pesante bardatura dei suoi impegni politici.

col sottogola, si fanno ammirare per la loro resistenza nel bagno. 3

quell'assetto anormale, che dovette assumere la nazione durante la guerra. =

, che dovette assumere la nazione durante la guerra. = deriv. da

bardella. aretino, 1-36: vinse la bardella della cavalla a un villano che pur

): sopr'una mula ch'avea la bardella, / vien folderico. boccalini

prìncipi] assuefatti i popoli poliedri a soffrir la bardella. buonarroti il giovane, 9-379

mano. panzini, iii-279: sopra la bardella c'era il sacco della farina.

, iii-619: 11 vecchio contadino con la berretta nera a calza in capo e

steso a pancia all'aria, appoggiata la testa su una bardella d'asino, se

carico. pascoli, 481: han la tiglia soda / più che nimo altri

mattinata / porti in monte il cavestro e la bardella. 4. locuz.

4. locuz. i poliedri pongono la bardella ai cozzoni: i governanti si

affine che i poliedri non abbiano a por la bardella a'cozzoni. 5

, tr. (bardèllo). mettere la bardella al cavallo, alla cavalcatura.

alla pastura, e così solo prese la volta verso barberia con una giumenta bardellata

non sarò già quel che voglia mettergli / la briglia e 'l bardellóne. 2

che si fende in lamine sottili come la lavagna. targioni pozzetti, 7-32:

, volgarmente detto bardiglio, di cui la cava è ne'vicini monti lunensi.

, e, sotto, i colombari: la parete tutt'uno scacchiere e davanti a

dentro certe conchiglie di pietra, sporse la testa in fuori. -bardiglio di bergamo

cesarotti, ii-120: le loro istorie, la sacra memoria de'lor maggiori, gli

, 2-2-169: sentì dall'alta ercinia la procella / de'volanti guerrieri il bardo ullino

per sì lungo tempo, ancor dopo la conquista fatta da'romani,

vol. II Pag.727 - Da CAPRATO a CAPRICCIO (7 risultati)

, il conoscimento della divina onnipotenza e la coscienza della debolezza dell'ingegno umano,

non potendo soffrire che l'uom rinieghi la sua nativa obligazione per rendersi schiavo dell'

ci dispiacciono... in morale la sorgente più feconda di capricci è il gusto

di quel sesso che ha in appannaggio la debolezza. pananti, i-28: ognun seguire

suo capriccio vuole. cuoco, 1-192: la prima caratteristica degli uomini vili è quella

così sotto l'apparenza del capriccio nascondono la viltà, e promettono più di quel che

sentire l'imprecazioni e gli scherni contro la prigione claustrale, e talvolta espressi in

vol. II Pag.728 - Da CAPRICCIO a CAPRICCIO (34 risultati)

in quella bocca. leopardi, 32-171: la natura crudel, fanciullo invitto, /

: gli è vero che partiti i forestieri la pisana tornava a compiacersi di farmi da

capricci, e un po'anche dura la sua tirannia. ella non ci badava,

tirannia. ella non ci badava, la cattivetta. carducci, i-1264: il governo

ora... vado a celebrare la santa messa... la messa di

a celebrare la santa messa... la messa di mezzogiorno!...

di animali. pirandello, 7-108: la scimmia si chiamava tita; era vecchia

vecchia e tisica per giunta. don filippino la curava come una figliuola, la carezzava

filippino la curava come una figliuola, la carezzava, s'assoggettava senza mai ribellarsi

: io m'era prefisso di toglier la lingua al despotismo dell'autorità, e

donna gentile, diss'io sollevandole alquanto la mano; e questo è pure uno de'

le vigne e i poderi, verso la marina, la terra incolta, con le

i poderi, verso la marina, la terra incolta, con le sue chine pietrose

: nella durezza omogenea delle masse [la neve] mette... un pudore

drammi; le grotte, gli archi, la breve spiaggia tra roccia e roccia.

di acque mi faceva sentire vagamente anche la presenza del lago, che non doveva

come uomo di grandissimo giudizio, considerò che la pittura non consiste solamente in fare uomini

'. g. gozzi, 1-193: la sostanza di questo libretto non inganna punto

, questa è certamente il manfredi. la tenuità del soggetto e dei personaggi,

di stile con cui è scritta, la libertà del carattere di zambrino,..

alta fantasia e il capriccio, tra la concretezza sensuosa dell'opera poetica e la

la concretezza sensuosa dell'opera poetica e la sensualità o lascivia posta al luogo dell'arte

ad un capriccio, che il tempo e la distanza avrebbero vinto. panzini, iv-no

, come fossero 230: sopra la medesima tavola non finita vennemi già veragi

1-3: hanno capricci per tutta la persona, e si arriccian loro

corporea sostanza. / troncare a la tua dama; ond'ella, scossa /

bizze (un bambino, / e la fronte bagnando e il guancial molle. anche

, sopra le tende (e spesso ricade la quando strillava, capricci. me

della vecchia, e a tutto la propria fantasia, seguendo i propri impulsi

presente chi era lui, la sua salute, i suoi gusti.

nostri apennini... trovai, la dio mercé, dopo molti sudori, nascere

errati tanti uomini grandi a capriccio perché la cagione loro parve troppo facile e trita

parve troppo facile e trita, né la credettero vera perché costava troppo poco il

egli coglieva i pretesti più bizzarri per allontanarsi la

vol. II Pag.729 - Da CAPRICCIOSAMENTE a CAPRICORNO (39 risultati)

capricci che non glieli toglie / né la moglie né l'innamorata, io

... fanno a rimpiattarella con la dama; della quale scusano i capriccetti e

loro condizione non sarebbe convenuto, e la ragazza, a cui i mosconi ronzavano

fantastico. guarini, 33: la donzella, odiata da lei per amor di

è egli dunque assai strano, che poiché la lingua toscana si mostrò sin dal suo

ai loro genitori e che abbandonano capricciosamente la casa patema. nievo, 1-6: la

la casa patema. nievo, 1-6: la strada, rotta dal tempaccio de'giorni

correva capricciosamente, da vera selvatica che la era, per burroncelli, poggi e

onorata gentildonna, maritata molto riccamente, la quale era d'un cervel più gagliardetto

giorni più condizioni; perché essi, per la molta speculazione, han debole lo spirito

blandi. goldoni, vii-1193: veramente la signora giacinta è un po'capricciosa ed osti-

, 6-30: l'altro ricominciava con la sua voce malsicura a trattare amelia di

compita, essendo incerta, e instabile come la luna, e cacciando i professori d'

il diletto del gusto, onta a la vista. d. battoli, i-433:

maraviglioso le chiocciole ne'loro gusci; la bizzarria dell'invenzioni, la varietà degli

gusci; la bizzarria dell'invenzioni, la varietà degli avvolgimenti, la vaghezza degli ornamenti

invenzioni, la varietà degli avvolgimenti, la vaghezza degli ornamenti, la disposizione de'

avvolgimenti, la vaghezza degli ornamenti, la disposizione de'colori, le capricciose forme.

secondo il costume. cesarotti, i-57: la forma di essa [sintassi] è

[sintassi] è piena di diversità: la scelta dei segni, l'ordine materiale

arbitrarii. questa parte conseguentemente non ammette la qualificazione di bella o difettosa, poiché non

un folto di piante secolari sui cui rami la lambrusca tesseva gli attendamenti più verdi e

attendamenti più verdi e capricciosi. coronava la cima d'un olmo, e poi s'

il quarto d'ora più felice. la mia chiacchiera capricciosa fece divertire tutti. cicognani

e di gelsomino. vittorini, 1-17: la roccia, metallica, che qua e

regole, altro non era che ristringere la grandezza e scemar la vaghezza de'parti

era che ristringere la grandezza e scemar la vaghezza de'parti loro. marino,

dipignendo, non però lascia d'adoperar la mano, ma motteggiando e cianciando par che

par che con le ciancie si pigli la pittura a gabbo, e tirando tuttavia

lungo, piacevolmente o con violenza, la fantasia degli uomini. 4

alcun pezzo di musica, ed indica la libertà e bizzarria della composizione, e

una pizza alla capricciosa, il matto la pizza alle quattro stagioni. 6

voi gli presentiate l'inclusa letterina, la qual è per risponder ad una capricciosetta

sua domanda. redi, 16-vi-348: la terza [tartaruga]... era

a dio padre, che fosse celebrata la nativitade del nostro signore gesù cristo essendo

, e lasciano diventare il naso e la faccia porporina, e soffrono delle piaghe ai

/ capri- corno rimasero indistinti / perché la guerra fosse in te e in chi

] son riposte tra queste fredde e la torrida, e perciò temperate, circoscritte l'

lo interesso di me, che ho la elezione di potermi trasformar

vol. II Pag.730 - Da CAPRICORNULO a CAPRINO (26 risultati)

in ariete o in capricorno, do a la cagione di ciò titolo di maga.

sotto il segno di capricorno, se la sagacità delle donne non li coprisse.

, se le femmine non sapessero far la coda alle lucciole i = voce

taurus, leo, capricornus, e la fine del sagittario ». caprìcòrnulo,

: per introdurre e stabilire fra noi la caprificazione, tanto utile in alcuni paesi

', fecondazione artificiale del fico, la quale praticavasi da tempo immemorabile in oriente

quelli del fico domestico e ne operavano la fecondazione. = deriv. da caprifico

l'ombra nel gran silenzio ardente / accarezzava la vecchia chitarra scordata / cantando a bassa

-figur. giusti, i-555: la mia smania sarebbe di passare alcuni mesi

di caprifogli. calvino, 1-520: la madre era in giardino. i caprifogli

marino, 6-65: ecco satiro poi pasce la torma / con coma in testa e

ecco due volte in aquila trasforma / la spoglia, inteso a due leggiadre prede

forteguerri, 22-25: pone egli a pena la zampa caprigna / sopra il terreno che

i satiri securi / tempran nel fresco mio la siria fiamma, / col piè caprigno

sulla fronte, il naso arcigno, la corta pipa spenta fra i denti, la

la corta pipa spenta fra i denti, la barba caprigna che gli pioveva giù dal

esopo volgar., 3-85: desiderando la capra pascersi, e temendo eh 'l

: tornare a martinazza mi bisogna: / la qual dianzi lasciai, se vi sovviene

da caldo, e quando da fatica tutta la corporea massa incitata geme, e spira

. l. frescobaldi, 1-47: la coda sua [dell'elefante] è caprina

coma in testa tendenti al cielo; la faccia ignea, con la una

al cielo; la faccia ignea, con la una verga e una fistula con

di satiro che certe piccole cornetta e la testa caprina. vasari, ii-57: fece

baccanti che è una maraviglia a vedere la diversità de'zaini e delle vesti,

de'zaini e delle vesti, e la varietà delle cere caprine, con una grazia

'caprilina', nome particolare di portavano la camicia: cotali sono gli ideali del medio

vol. II Pag.731 - Da CAPRIO a CAPRIOLO (56 risultati)

vedere riflessa dallo specchio azzurrognolo dell'acqua la larga faccia camusa e gli occhi caprini

: cartapecora. garzoni, 1-673: la miniatura... è specie di pittura

. è specie di pittura particolare, la quale in picciole tavolette comunemente si dilatta

quelli. anguillara, 15-45: né sol la lepre e 'l caprio fuggitivo / uccise

un caprio. marini, xxiv-827: posava la destra sul mezzo d'uno spiedo che

d'uno spiedo che aveva a canto, la cui punta era rivolta al suolo,

ferro onde l'infelice caprio aveva ricevuta la morte. = lat. capreus,

(ant. cavriuòlo), sf. la femmina del capriolo. boccaccio

natio boschetto / alla madre veduta abbia la gola / stringer dal pardo, o

astri le palme; e poi con la scimitarra propria troncargli la testa, appresso cavargli

e poi con la scimitarra propria troncargli la testa, appresso cavargli il cuore prima

aromati. gherardello da firenze, ix-516: la bella e la vezzosa cavriola / con

da firenze, ix-516: la bella e la vezzosa cavriola / con tanti affanni da

ebreo, 264: le dilettazioni de la sapienzia non son saziabili come ogni altra

salomone ne li suoi proverbi, comparando la sapienzia, dice: « cerva d'amore

: e tra me dico: / la capriòla è nostra, cani all'erta.

], 1-553: siati ella [la sapienza] una cerva amorosa ed una cavriuola

: una mattina in un viale me la vedo innanzi saltante come una cavriola.

come una cavriola. nievo, i-in: la povera fanciulla era pazza; pazza dalla

. algarotti, 1-239: non è egli la medesima cosa che se altri in passeggiando

del mondo. pascoli, i-63: la sua fanciullezza passò... tra giuochi

, andava in un angolo, ballava la tarantella e faceva le castagnette con le dita

era possibile. de roberto, 263: la folla gridava: « viva il duca

viva il nostro deputato! », mentre la banda sonava l'inno di garibaldi e

sul lastrico. palazzeschi, 3-66: la pastora mostrò loro tutte le abilità sue

le abilità sue e della bestia con la quale, una volta aizzata, si rotolava

e riscappava. manzini, 11-5: la bestia non fece la solita faccia annoiata

, 11-5: la bestia non fece la solita faccia annoiata con la quale,

non fece la solita faccia annoiata con la quale, sempre, intendeva sottrarsi all'attenzione

di cose. verga, 3-133: la barca si raddrizzò e fece prima un

sulle onde. panzini, ii-632: la gente si mette a gridare: « e'

si discorre, per farsi contemplare, la cittade, si visitano ed intertegnono le dame

e delle sorche, / che vi menan la danza trivigianà, / e sì grosse

vi corrono il « facchino * e la « quintana », / giuocano a capriole

più volte son tagliate, più apparisce la maestria e forza del medesimo saltatore.

bilicato lungamente sul piè sinistro, spiccava la capriola, e da quella passava di

. confalonieri, conc., i-491: la fortuna sta in alto e la fa

: la fortuna sta in alto e la fa da pescatrice. tiene in mano

fa da pescatrice. tiene in mano la canna, a cui stanno appesi i fili

esca, e gli uomini saltano. la maggior parte spicca il salto nel momento

salto nel momento in cui s'alza la canna e non istringe che aria.

aretino, iii-137: come il sonno e la fame trae gli sbadigli fuora de la

la fame trae gli sbadigli fuora de la bocca di chi vorria mangiare o dormire,

l'incarico di collettore sindacale. ma fare la capriola, non posso.

al cavallo] le raddoppiate giustamente, la ciambetta, le capriole, i cornetti,

v.]: 'capriola ', la più elevata e la più perfetta di

'capriola ', la più elevata e la più perfetta di tutte le arie di

: io vidi in siena, in su la piazza ch'e'chiamano il campo,

reccio da quella parte ch'egli ha la punta: ed eccoti in un tratto

tratto appresso al ferro di quell'asta, la quale egli avendosi messa dalle parti da

capriolétta, / dicendo: gli ha impaniata la civetta. = cfr. capriola1

figure. cicognani, 1-164: è triplicata la velocità dell'andatura, e la strada

triplicata la velocità dell'andatura, e la strada non è più il bel rettilineo

i delfini caprioleggiando nella spuma, sotto la prua della nave. stuparich, 5-283

5-283: cercai più da vicino, sotto la calda mammella, la presenza del suo

vicino, sotto la calda mammella, la presenza del suo cuore: il cuore di

vol. II Pag.732 - Da CAPRIOLO a CAPRONE (26 risultati)

levatasi, là entrò donde uscita era la cavriuola, e videvi due cavriuoli forse

domenedio creato che ebbe il cielo e la terra, fece i pesci per i mari

o, qualche volta, più raramente la tosse del capriolo. -per simil.

di caprioletto saltativo: che senta già la primavera in anticipo dentro le ossa.

fece un capriolo sul pavimento, contro la cassa, picchiando la cucuzza. =

pavimento, contro la cassa, picchiando la cucuzza. = cfr. capriola2.

pezza onorevole di primo ordine che ha la somiglianza di una v capovolta, tenendo

somiglianza di una v capovolta, tenendo la punta verso il capo, le due aste

. monti, i-25: voi adesso ve la godete in ferrara, ve la divertite

ve la godete in ferrara, ve la divertite con le vostre anticaglie, e forse

le quali ora becca il pettirosso e la capinera, e col quale allora si tingeva

dolce al capro, a noi amara la ginestra. redi, 16-i-3: infiniti /

: il capro nuoce, anzi distrugge la vigna. prati, ii-142: piede

che copula / è l'uomo, con la lussuria / la strage il servaggio e

l'uomo, con la lussuria / la strage il servaggio e la fame. vittorini

lussuria / la strage il servaggio e la fame. vittorini, 1-51: tappeti

intrecciati i motivi della decorazione sarda: la danza e i cavallini o il capro

2-44: or sa che differenzia è da la carne / di capro e di cingial

espiatorio di tutti. soffici, 1-141: la vecchia si fece coraggio. e a

stata spesso, come ogni altro, la vittima dell'ingordigia del vecchio, ma che

da un pezzo in qua, era divenuta la principale tributaria, una sorta di capro

236: golasecca... si accarezzò la sua lunghissima barba di caprone, e

i fatti suoi. deledda, iii-129: la luna apparve fra due nuvole che parevan

grossolana, dall'aspetto volgare, con la barba incolta, di statura bassa e

straparola, 9-4: et come s'addimanda la gatta, figliuolo mio? -felis,

cielo così all'improvviso -diceva ponzio tergendosi la fronte. -non sa una parola d'

vol. II Pag.733 - Da CAPRONICO a CAPTIVO (30 risultati)

. sottofamiglia di bovidi, che comprende la pecora, la capra, l'ammotrago

bovidi, che comprende la pecora, la capra, l'ammotrago e l'emitrago

per segnare, e anche per avviare la capruggine, la quale poi si rifinisce

e anche per avviare la capruggine, la quale poi si rifinisce con una sponderòla

e il pane e vino per la celebrazione eucaristica. = voce dotta

, della famiglia crocifere, comprendente la specie capsella bursa-pastoris, nota come

nelle armi portatili) destinato a subire la percossa della punta del percussore e a

del percussore e a determinare, con la propria esplosione, l'accensione della carica

carena, 1-141: rimessa in sesto la canna, il cane a magliuolo va

magliuolo va a percuotere lo schidionano, la capsula esplode... dopo che

a cavare dalla giberna il fulminante, o la capsula come si dice nel linguaggio dei

di alluminio) con cui si ricopre la bocca della bottiglia e dei fiaschi di

come il rene, il fegato, la milza, ecc.). -capsula adiposa

di ceramica) che serve a proteggere la corona dei denti cariati (e anche

acustica); e serve a far vedere la forma sinusoidale delle onde sonore.

dell'onda sonora in energia elettrica (per la trasmissione sulla linea telefonica: capsula trasmittente

tecn. macchina usata per chiudere la capsula sul collo delle bottiglie e

sé (l'attenzione), conquistarsi (la benevolenza, l'affetto di una persona

]. manzini, 7-13: quando per la prima volta scòrsi i protagonisti della storia

« zona dei fontanili * per distribuirne la portata ne'prativi ad irriguo, ad

irriguo, ad aumentare il numero e la copia delle fienature. 3. ricevere

: mentre di notte si aggirava per la casa, io cercavo di captare tutte

le radio possibili. era ormai chiaro che la guerra continuava, e senza scopo.

di lui, fosse ch'egli possedeva la facoltà di captare persino le onde della

: già da secoli, per altro, la sistemazione idrica della città e del territorio

mi accorgere che 'l nemico delltnferno con la tregua ché or mi concede sotto colore

.., se non per captivar con la vaghezza de i nomi giovanili, che

un pallor d'agonia, le illumini la bontà d'un consenso o le oscuri un'

le dischiuda il piacere o le torca la sofferenza, portano sempre in loro un

ultimi tentativi politici del papato e la captività di avignone. = deriv

vol. II Pag.734 - Da CAPUA a CARABO (43 risultati)

, 1-182: dunque terrai tu la tua preda, ed io / della mia

captivo / della vittoria, con la fronte oppressa. idem, iv-2-141:

: ai primi tepori d'aprile la testuggine uscì dal letargo. un

d'improvviso, sbucò di sotto allo scudo la testa serpentina e tentennò debolmente mentre

forza di sminuzzamenti e capziosità, la semplice vita di cristo. c. e

per dir così gesuitesca, onde accomoda la lente della furberia e del profitto alla morale

d'inganni, degna che il pontefice la dannasse. pallavicino, 3-270: raccontavansi

227: benché a prima vista la maniera di attaccarsi alla parola possa sembrare

. p. verri, i-215: la verità è sempre più bella e più

, x-21-79: senza lasciarglielo scorgere, la guidava abilmente dai sentieri capziosi della fantasia

con una mimica sapiente, di accrescere la spiritualità, irraggiando una capziosa luce d'

l'ebbrezza capziosa / e ài avuto la mesta grazia. sinisgalli, 6-80:

tommaseo [s. v.]: la specie più nota è la chara comune

.]: la specie più nota è la chara comune detta anche * erba

le carabattole, / ed ambular per la calcosa. f. f. frugoni,

, di origine sconosciuta: e si noti la conser vazione della g latina

dal persiano kàhrubà 1 che attira la paglia '. carabìa, sf

canna, a palle, per la grossa selvaggina. montecuccoli, 2-126

montecuccoli, 2-126: dee aver [la cavalleria leggera] per offesa la scimitarra

[la cavalleria leggera] per offesa la scimitarra, o la spada, e la

] per offesa la scimitarra, o la spada, e la carabina. brusoni,

la scimitarra, o la spada, e la carabina. brusoni, xxiv-884: in

xxiv-884: in portamento di paggio con la carabina alla mano sedeva in faccia al

dalla parete una carabina... se la mise ad armacollo. cattaneo, iii-4-92

i giovani] anteponevano mettersi a spalle la carabina, all'andare colle insegne d'

che ti spaccano il cranio con la palla alla distanza di 1800 metri,

avete mangiato e bevuto, e allungate la carabina dappertutto dove vedete un po'di

gli saltò subito addosso, gli strappò la carabina. « se gridi, cane,

neve, con gli stivaloni infangati e la carabina a tracolla. slataper, 1-89

dola estasiati, pezzo per pezzo: la toccavano, timidi, con un ditino

a palla forzata, cioè nelle quali la palla costringesi per forza di colpi

opposte scanalature della canna: tuttavia la questione della aggiustatezza del tiro non era risolta

tiro non era risolta completamente mancandovi la carabinatura. carabinière, sm.

che ha il compito di tutelare la sicurezza pubblica e altre funzioni di

una sorpresa dello stesso genere, ma chi la tentò ebbe a fuggire colle trombe nel

da lontano del carabiniere che barricava tutta la strada, s'ingegnò di passargli per sorpresa

io proverò poi che non potei ricevere la citazione. de roberto, 3-1 io:

un recinto di mortella. si distingueva la lucerna di un carabiniere. soffici, 1-218

carabinieri del luogo in alta montura, con la tracolla bianca attraverso al petto nero scintillante

fra le natiche e i garetti, la lucerna ornata del pennacchio azzurro e rosso passeggiavano

come due enormi carabinieri, / fanno la guardia / due cipressi neri.

chiaro diede nuova forma all'esercito. la guardia del presidente fu mutata in guardia

, 1-6-165: osservarono molti, che mentre la cosa andava fra corazze e corazze o

vol. II Pag.735 - Da CARABO a CARACOLLO (34 risultati)

l'ombra di simonide ancóra / insegna la musica ai figli / dei marinai pileati /

/ sul càrabo curvo che porta / la scorza e la ghianda del cerro.

curvo che porta / la scorza e la ghianda del cerro. 2.

s'incastrano gli uni negli altri per la metà della loro grossezza; i quali poi

ha voluto dire che s'appella [la veste da camera] / caracalla, e

tommaseo [s. v.]: la caracca sulla quale andrea doria aftdò contro

. caraque (sec. xiv). la voce araba harrdq dipende dalle forme romanze

, per manifestare il proprio dolore per la morte del suo signore o per una

: viene compiuto aprendosi il ventre con la spada. -fare carachiri: uccidersi.

. fiore assai odoroso della caracalla; la pianta di caracalla. salvini,

: il fiore odoroso detto caracò ha la figura di chiocciola. p. viani,

caracòllo e caracò furono pronunciate e legittimate la prima volta da bocche toscane in firenze

i-352: armati a cavallo caracollano per la piazza del garosello; e si celano

che scivolando fra tetto e tetto, la luna fa luccicare le corazze e i

in faccia a i loro amori, / la giuba a tempo fluttua vaga tra i

. eippi, 5-48: lascia [la ronda] la sentinella, è caracolla

, 5-48: lascia [la ronda] la sentinella, è caracolla / giù pel

caracollava accanto all'amico stringendo a sé la meno in carne delle strufacchie, dette

bartolini, 1-239: preme il grilletto: la nuvola di polvere bianca s'è scaricata

, s'abbatte. pirro ha già varcata la siepe, è già sopra la bestiola

varcata la siepe, è già sopra la bestiola e la riporta caracollando come un

, è già sopra la bestiola e la riporta caracollando come un carabiniere. «

3. fare evoluzioni tattiche (con la cavalleria), per assalire con maggior

alla retroguardia, caracollando e aggirandosi per la 'campagna, non ardirono d'investire nel

potrà, mercé il caracollo, guadagnar la mano della briglia al nemico come la

la mano della briglia al nemico come la parte più debole, oppure girargli alla

in coda (e alla fine seguiva la carica all'arma bianca). dovila

). dovila, 1-6-33: abbassata la visiera,... assalì con tanto

, che nel primo incontro ruppe e riversò la truppa de'nemici, e..

investono con caracollo, e quindi pigliano la carica; onde, mentre che girano

xxiv-944: s'introduce con altera prosopopea la mora galiana, oscura e stellante come la

la mora galiana, oscura e stellante come la notte bruna e serena, col cembalo

bailar '. monti, 18-840: stava la turba a riguardar le belle / carole

carole, e in cor godea. finian la danza / tre saltàtor che in vari

vol. II Pag.736 - Da CARACOLLO a CARAMELLAIO (39 risultati)

); v. chiocciola. per la penetrazione del termine spagnolo, cfr. prati

quale è un uccello tutto bianco) secondo la sua generazione, l'upupa e lo

fare che il suo amore fosse da la giovane riconosciuto. aretino, 2-94:

acqua fresca sul desco, ponete dentro la secchia la caraffa piena. mattio franzesi,

sul desco, ponete dentro la secchia la caraffa piena. mattio franzesi, xxvi2-

con alcuni fiori dentro, dove oltra la maraviglia della vivezza, aveva imitato la rugiada

oltra la maraviglia della vivezza, aveva imitato la rugiada dell'acqua sopra, sì che

, sì che ella pareva più viva che la vivezza. sassetti, 119: in

vetro, con un sottilissimo collo, la quale contiene dello spirito di vino, che

di aceto. panzini, iii-871: la gente mangiava, fuori, fettuccine,

2. locuz. ant. fare la caraffa: forma di divinazione che consiste

per trarre auspici dal modo in cui la sostanza versata si condensa. note

staccio, o il pentolino, o la caraffa. 3. dimin.

, 554: have napole... la testa de santo iennaro, che fo

d'agrumi. verga, 4-130: la gnà grazia allora entrò svolgendo adagio adagio il

prenda meglio v. s. illustrissima come la protestazion, ch'io feci di

feci di sopra, del non dir che la cometa si figurasse in un grandissimo

entrata; e chi giuocando tollera la perdita, diventa savio, ché

altri gli adula, sì perché la lor massa così fa parergli. -quanti ne

0. targioni pozzetti, iii-552: la caranna, che si conosce presso di

indiana o malese karambal (a designare la pianta e il frutto).

) con cui si fa toccare con la propria palla la palla dell'avversario e il

si fa toccare con la propria palla la palla dell'avversario e il pallino;

tirare un carambolo: il battere con la propria palla una delle palle che sono

carambolo '(v. carambola1); la voce spagn. risultava come un

anche le caramelle verdi di menta per la tosse, e una polverina bianca per i

, 546: rideva allegra, felice, la signorina adalgisa, mi porgeva la coppa

, la signorina adalgisa, mi porgeva la coppa delle caramelle: « com'è

vuole?... aspetti, glie la trovo io... e la menta

glie la trovo io... e la menta? e il ratafià? »

-per simil. brancoli, 4-26: la tua faccia, così spolpata com'è,

, così spolpata com'è, se la leccano come una caramella. 2

un giovinotto elegantissimo, incastratasi nell'occhio la caramella, avanzò verso don clemente.

: allora quello biondiccio si scosse, crollò la testa, tanto che la caramella gli

, crollò la testa, tanto che la caramella gli cascò dall'orbita. cicognani,

ora, uno pallido e trasandato con la parola amara e la caramella beffarda,

e trasandato con la parola amara e la caramella beffarda, ora -ma assai più

, caraméllina. pasolini, 3-30: la madre di lello era la sora anita,

, 3-30: la madre di lello era la sora anita, quella che stava a

vol. II Pag.737 - Da CARAMELLARE a CARATARE (19 risultati)

perugia, fabbricava confetti e caramelle; la stessa perugina nacque dall'opera di questa

vendono pere cotte, pan pepato, la frutta caramellata infilata nello stecchino, zucca

si direbbe che, in certi casi, la persona umana « si fissa * in

ognor a lato! galileo, 928: la supplico a salutarlo caramente in mio nome

, x-2-137: caramente ei prese / la fanciulla per man; che compiaciuta /

l'illustrissimo signor don rodrigo nostro padrone la riverisce caramente *. pellico, ii-132

esilaravano, ci facevano più caramente sentire la presenza di colui ch'è sì magnifico

morte di beatrice fino al compianto su la morte di esso il poeta trovasi così

si fosse né donde, pregò caramente la buona femina che per l'amor di

casa vostra... noi ve la raccomandiamo, signor conte pietro, quanto più

manzoni, 939: è conservata [la canzone] più caramente che gli altri

]. oriani, x-21-189: noi vogliamo la tua felicità, tutto quello che

tua felicità, tutto quello che la vita concede, pur facendoselo pagare

caramussale ', sorta di bastimento turco con la poppa eccessivamente alta... serve

mattioli [dioscoride], 1-686: la vite bianca e la nera, quella

], 1-686: la vite bianca e la nera, quella che volgarmente chiamano alcuni

oncia. biringuccio, 1-132: la sustanzia di tale arte [del zecchiere]

mettere alla prova (il carattere, la volontà, di qualcuno). leonardo

. leonardo, 6-153: vogliamo abbracciare la mente di dio, nella quale s'

vol. II Pag.738 - Da CARATARE a CARATTERE (32 risultati)

una nave (gli antichi le assegnavano la vita media di ventiquattro anni, e

o vendita. tassoni, 4-28: avea la pancia come un carratello, / e

un carratello, / e avria bevuta la città d'albano; / né mai

tempo, il variar di clima e la navigazione medesima anche in caratelli, se

più meravigliato di me di quella bellezza, la quale non era altro che una stanza

nessuna voce, nessun rumore. spinsi la porta ed entrai. l'oste stava seduto

: accordati con un barcaruolo di far la burla a un certo ebreo ch'era in

barca, dove tutti insieme devorarono la robba del caratello. viani, 19-325

o caratta, sf.). la ventiquattresima parte di un'oncia; unità

[inf., 30-90]: la purità e finezza dell'oro si divide in

vero carato. celiini, 740: la detta opera si è tre figure,.

caro, 12-i-9: vuol far ricca la sedia apostolica d'entrate a milioni,

talmente inorpellò le sue azioni, che ancorché la maggior parte fossero di piombo e di

povero mastro adamo, bruciato vivo per la inflazione di appena tre carati di mondiglia

. villani, 6-53: allora si cominciò la buona moneta d'oro fine di ventiquattro

20 a 30 franchi secondo sarà e secondo la caratta ci è, e se da

di bassezza impura. baldinucci, 138: la differenza che è fra 'l rubino e

dall'eccellenza e perfezione di questa pietra, la quale, quando arriva agli ultimi carati

nobilitata, almeno moralmente e religiosamente, la plebe, insegnando ai nobili che il

a trovarmi. giusti, v-175: la nomea di martire è una cosa troppo

per tradizione internazionale, si usa dividere la proprietà di una nave mercantile. boccardo

. ciascuna quota in cui si divideva la proprietà di un'impresa anche non marittima;

-figur. marino, i-116: la mia è una pazzia dove tutta la

: la mia è una pazzia dove tutta la pretensione che ho si rissolve in attaccarmi

dar in testa a missier giannetto menando la canariglia. questa è una mercanzia della quale

, [il negromante] cavò fuori la spata, e con quella fe'un gran

pentaculi. ariosto, 4-38: di su la soglia atlante un sasso tolle, /

vasari, ii-134: né si può esprimere la bellezza di quegli astrologi e geometri che

caratteri. ricchi, xxv-1-234: consacra la casa in ogni canto / con quei

far tutti i caratteri; / e la verga e la stola. bruno, 3-139

caratteri; / e la verga e la stola. bruno, 3-139: dal canto

bruno, 3-139: dal canto de la terra forma otto semicircoli, dove ordinatamente

vol. II Pag.739 - Da CARATTERE a CARATTERE (49 risultati)

d'una volta. 2. la forma e la figura delle lettere di un

. 2. la forma e la figura delle lettere di un alfabeto o

di un'opera (1carattere mobile); la serie dei tipi che hanno lo stesso

che andò in quelle parti, imparata la lingua, voleva imparare a scrivere. il

mandatomi, nel quale io estimo che a la bellezza del carattere debba corrispondere quella de

o sia per metafore, qual è la favella eroica; la terza epi- stolica

metafore, qual è la favella eroica; la terza epi- stolica per parlari convenuti negli

, le quali andavano e venivano per la posta con poca prudenza. nievo,

guisa d'un grandissimo libro scritto da la mano infallibile di dio, le stelle sono

suoi caratteri. marino, vii-259: io la chiamerò [la lingua] ostetrice degli

, vii-259: io la chiamerò [la lingua] ostetrice degli animi, stampa delle

lionardo, pur di caratteri scritti con la mancina a rovescio, che trattano della

n'ha luigi spadini... la qual fu scritta per suo sollazzo da

quanto io vagheggio il suo carattere e la diligenza de l'ortografia, o me beato

goldoni, vii-1137: trovate qualcheduno che copi la lettera, o copiatela voi e procurate

carattere fatta per man di notaro, la qual ricognizione potete farla seguire anche fuori

il cielo ch'ella invece non perda la pazienza per indovinare le cifre di questo

ore che pur mi sembrarono eterne, e la lettera alfin comparve. oh qual gioia

. a questo fine, ci farò la sopraccarta di carattere alterato. settembrini,

,... a lui affidai la faccenda di trovare un calligrafo che scrivesse

faccenda di trovare un calligrafo che scrivesse la lettera inventata da me, imitando il carattere

pirandello, 5-24: si mise a leggere la lettera, ch'era scritta di minutissimo

/ già cancellata degli antichi lai / la pietosa scrittura, / tutto per man d'

antichi dominatori messicani. 4. la forma dei numeri o dei simboli matematici.

sì come ci riferì tito livio, [la lingua] non sapendo scriverli co'caratteri

il suo calendario. vico, 353: la volgare tradizione ci accerta ch'essi fenici

le geroglifiche egizie. ma, perché la volgar tradizione abbia alcun fondamento di vero

da'caldei. de sanctis, i-87: la poesia non è spiegazione, ma rappresentazione

che è severo. patini, 748: la decorazione poi tutta e la pittura delle

748: la decorazione poi tutta e la pittura delle scene spezialmente, molto adattate

alla rappresentazione. cesarotti, i-107: la corrente degli scrittori, sia per mancanza

non tenta nulla di più; quindi la lingua resta sempre sterile, uniforme,

delle spose, e, senza scompor la bellezza, le dà un carattere particolare.

locali dei vari paesi d'italia, e la necessità di provvedervi, determina per conseguenza

ambiente, e nel clima storico, era la cima di un lavoro critico. nievo

, 68: il signor conte e la signora contessa nel loro talamo sconfinato erano

che per una parte hanno operato su la religione e per l'altra hanno dalla

nei costumi e nelle instituzioni: allora la religione prende quasi il carattere della nazione

quasi il carattere della nazione, e la nazione quel della religione alla sua volta

quali sedevano gl'invitati, e che evidentemente la padrona vi lasciava per una fine amabilità

pascoli, i-395: ricordatevi ancora che la calma è il carattere principale della fortezza

fortezza. b. croce, ii-8-9: la poesia... di sopra il

il cozzare delle parti contro le parti innalza la visione delle parti nel tutto, sul

l'armonia, sull'angustia del finito la distesa dell'infinito. questa impronta di

evitare di cadere nel generico e, per la via del generico, nell'insignificante e

nell'insignificante e infine nel falso, smarrendo la fisionomia e il carattere proprio e individuale

fosse, colui che gli lesse ne la fronte i caratteri che scrive la natura

lesse ne la fronte i caratteri che scrive la natura: e se pur le lettere

natura: e se pur le lettere de la natura non son fallaci,

vol. II Pag.740 - Da CARATTERE a CARATTERE (46 risultati)

seguono il vizio, come tutte le buone la virtù. buonarroti il giovane, 9-577

miri, o anima? miri forse la terra? tu sei più bella della terra

terra, perché hai il carattere e la similitudine di dio. brusoni, xxiv-882

di dio. brusoni, xxiv-882: la più vera causa però che il ritenne dall'

festivo alle battaglie. campana, 81: la piazza ha un carattere di scenario nelle

, in una sorta d'involuzione verso la politica della ribellione per la ribellione, in

involuzione verso la politica della ribellione per la ribellione, in quei modi e con

sue con- ghietture e stabilì fra sé la natura del male, toccandogli frattanto il

parini, 612: per avere offesa la sua modestia, non mi pare d'aver

il nilini, che ada, con la solita furberia delle donne, avrebbe potuto fare

di carattere, che rendeva più irosa la mia condanna, più torbido il mio

proprie di un individuo, che distinguono la sua personalità da tutte le altre;

contiene, ma bado eziandio a dicifrare la tempra, o, come comunemente diciamo

me stesso di quelle qualità primitive che la natura mi avea improntate nell'animo, fra

fiero indipendente, / che hai conservata la tua lingua antica. cuoco, 1-253

l'uomo avezzo a portar negli affari la circospetta attenzione di un giudice la porterà

affari la circospetta attenzione di un giudice la porterà anche sulle persone. manzoni, 801

anche sulle persone. manzoni, 801: la giurisprudenza [romana] aveva poi determinate

ecco dunque in che maniera intendevano che la tortura purgasse l'infamia...:

tortura purgasse l'infamia...: la tortura ha purgato l'infamia, restituendo

, potentemente cooperarono, non meno che la natura medesima, a temprarne il carattere

chiusa, triste; dispregiò in segreto la prudenza dei genitori che la contrariavano.

dispregiò in segreto la prudenza dei genitori che la contrariavano. svevo, 3-598: le

, perché essa ne potenzia e sprigiona la fondamentale virtù. pratolini, 9-326:

fondamentale virtù. pratolini, 9-326: la mamma non è mai entrata in confidenza con

; coerenza e onestà verso se stessi; la persona stessa che possiede tali virtù.

tanto carattere. leopardi, ii-454: la fermezza di carattere è di due sorti

di sé, hanno a loro istrumento la forza, impetuosi fino all'imprudenza, semplici

; gli animi fiacchi hanno a loro istrumento la malizia, coscienza della loro impotenza,

-siete tutti vili, voialtri uomini -dice la padrona. -le donne solo hanno un po'

imposto loro, protestavano di voler gettar la pala nel forno, e andarsene.

. gozzi, 1-297: nella prima [la commedia improvvisa] tutta la mira dee

prima [la commedia improvvisa] tutta la mira dee essere rivolta alle maschere,

al piacere e alla ridicolosità: nell'altra la diligenza dello scrittore dee essere riposta nell'

diligenza dello scrittore dee essere riposta nell'imitare la natura de'caratteri da lui trovati,

. parini, 68 7: la poesia, movendo in noi le passioni,

farci prendere abborrimento al vizio, dipingendocene la turpezza, e a farci amar la virtù

la turpezza, e a farci amar la virtù, imitandone la beltà. e

e a farci amar la virtù, imitandone la beltà. e che altro fa il

e batte. carducci, i-409: la poesia italiana nel suo progressivo idealizzarsi andò

e parole e suoni che simulavano lusinghieramente la vita. d'annunzio, iv-2-817: le

iv-2-817: le parve talora di smarrire la sua sincerità umana e di ritrovarsi nello stato

mucchi e fasci. i ciclopi mostrano la loro allegrezza, vedendo tanto avanzato il

, pareva che camminasse da sé: la mascherata era bella; noi tutti eravamo vestiti

con soli tre cangiamenti di vestito per la prima fila e due cangiamenti per le

poca fatica, poco tempo, e la paga correva egualmente. -cantante di

vol. II Pag.741 - Da CARATTERINO a CARATTERISTICA (53 risultati)

. -tenore di mezzo carattere: cantante la cui voce si appoggia soprattutto ai falsetti

per cercare sua ventura a venezia con la servitù della penna o della mestola,

di cucina. algarotti, 3-367: la fabbrica ha un sodo maestoso che gareggia

che gareggia cogli antichi edifizi: e la facciata con quell'arcone nel mezzo ha

sigismondo. 13. filos. la nota, il segno per cui un essere

insensibili... da tal conato uscì la luce civile, di cui è carattere

carattere apollo, alla cui luce si distinse la civile bellezza onde furono belli gli eroi

, cioè battesimo, gli ordini e la cresima; e nel pigliamento di ciascheduno

lei ispartire. savonarola, 7-ii-7: la quale potestà [d'amministrare i sacramenti]

carattere e l'ordine, sono sempre sotto la potestà della chiesa, né possono far

battoli, 37-56: consagrato il sabato avanti la santissima trinità dal vescovo di gaona col

peccato. iacopone, 50-40: tutta la gente veio ch'è signata / del

, 337: se sarà chi adori la bestia, cioè la insegna di queste armi

sarà chi adori la bestia, cioè la insegna di queste armi o insegne, cioè

arà le carattere nella fronte sua, cioè la insegna, dentro nella sua mente,

mente, o faccisi capo, ovvero la porta in mano con operazione; costui berà

i-101: se sarà alcuno che adori la bestia o piglierà la carditola della bestia

sarà alcuno che adori la bestia o piglierà la carditola della bestia. 16

l'armonia, uniscono con molti anelli la catena d'ogni vivente, perché d'ogni

rappresentare, conservarsi in carattere: secondo la natura e i modi propri a una

i-15: farem colpo ed effetto; / la bella conservandosi in carattere. giusti,

bécero, / toma droghiere, / leva la maschera / di cavaliere.

caratteri greci. marino, vii-566: ne la fronte e nel volto ha per trofeo

di tutte le ammirande invenzioni umane, e la chiusa de'nostri ragionamenti di questo giorno

sé, il suo caratteraccio, e la fatalità di una vita vissuta male, fino

, i-950: metteva insieme, con la stessa diligenza di giudizio e di studio

lei e del re s'ha da far la fila, tanta è la calca,

da far la fila, tanta è la calca, dalla lettera con cui re luigi

necker, al famoso diario dove sotto la gran data del 14 luglio 1789,

ne fece, delle imprudenze, che la nuova relazione non potè non avvertirsi da molti

, voilà, della signorina consalvi, la quale, sì, poverina, meritava veramente

si compiacesse troppo nel rendersi più grave la pena. ¦ = » dimin

di inquadrare in modo sintetico e chiaro la visione generale di un problema,

lo più matematico, e di facilitarne la spiegazione. grandi, 1-87:

vile e ridicola, e a rallegrarti la fantasia d'un sorriso non indegno di te

/ si mascheri a salmista, / io la mia parte buffa / recito, né

recito, né dò retta / a chi la penna tuffa / nell'acqua benedetta.

che, formalmente o sostanzialmente, costituisce la nota distintiva, la qualità propria di

sostanzialmente, costituisce la nota distintiva, la qualità propria di una persona o di una

o di una cosa e ne determina la particolare fisionomia che la distingue dalle altre

e ne determina la particolare fisionomia che la distingue dalle altre. targioni tozzetti

: alcuni pendevano per ima oligarchia, la quale non avrebbe potuto sostenersi a fronte

, dove l'odio contro i baroni era la caratteristica comune di tutte le popolazioni.

dei passato. baldini, i-536: la caratteristica del monte di san marino è

trecento metri. calvino, 1-279: la sua caratteristica più vistosa era il modo

-caratteristica di eccitazione: diagramma che rappresenta la forza elettromotrice indotta in funzione dell'intensità

di calcolo. cavalieri, 1-6: la prima figura di esso log. (la

la prima figura di esso log. (la quale prima figura... è

.) si può avere facilissimamente senza la tavola: poiché essendo il dato numero

essendo il dato numero di una figura, la caratteristica (quale sarà significata da questa

.. cioè in somma sarà sempre la car. un'unità meno del numero

del dato numero. agnesi, 1-2-434: la caratteristica con cui soglionsi esprimere le differenze

con cui soglionsi esprimere le differenze è la * lettera d. -caratteristica

vol. II Pag.742 - Da CARATTERISTICAMENTE a CARAVELLA (43 risultati)

-caratteristica di una conica: la sua eccentricità. 5. meccan.

5. meccan. caratteristica meccanica: la relazione, per lo più espressa graficamente

motrice provvista di albero motore rotante e la velocità angolare, oppure la relazione tra

rotante e la velocità angolare, oppure la relazione tra la potenza motrice e la

velocità angolare, oppure la relazione tra la potenza motrice e la velocità angolare.

la relazione tra la potenza motrice e la velocità angolare. 6. mus.

funzione di una o più variabili (la funzione è rappresentata grafica- mente mediante un

loro brutti costumi. leopardi, i-1046: la natura non è... caratteristicamente

debito del mio instituto d'assister continuamente la tradizione de'grandi principi i e degl'importanti

. si possa ridurre a brevi termini la situazione d'un popolo, in un'epoca

segno più caratteristico del vero fiorentino era la sua tradizionale antipatia per i viaggi,

lunghi viaggi. carducci, i-440: la società vecchia... masticava l'oppio

del poeta manierato e squisito a cui la civiltà moderna ci ha avvezzi. alvaro

. b. croce, ii-8-84: la poesia è un fatto storico, ma un

, ma un fatto storico che ha la sua propria qualità, diversa da quella di

caratteristico », ma il suo risultato è la « bellezza ». piovene, 5-64

corredi, il folclore, il dialetto, la stravaganza. 3. mus.

, che noi diremo principale o caratteristica, la quale regola tutte le altre sillabe che

l'una e l'altra cadenza, la media cioè e la finale. =

l'altra cadenza, la media cioè e la finale. = deriv. da carattere

è il gabinetto del gusto, roma la reggia delle arti, e napoli il giardino

e temerari. svevo, 3-623: capitò la zia rosina, una sorella di giovanni

quale sua sorella. prima di tutto la stessa coscienza dei proprii diritti e dei

il critico spende il suo acume e dimostra la sua finezza e delicatezza. 2

salvini, 39-ii-163: l'orgoglio e la violenza vengono a fare, per così

questi sintomi quel che caratterizza più propriamente la melancolia. baretti, 1-9: il suo

gli arcadi. cesarotti, i-16: la lingua scritta dee considerarsi come il compimento

scritta dee considerarsi come il compimento e la perfezione dèlia parlata, dovendo essa aggiungere

alla scelta che le sono proprie, la franchezza e la fecondità che caratterizzano l'

le sono proprie, la franchezza e la fecondità che caratterizzano l'altra. lastri

furono mirabili in caratterizzare i tempii secondo la natura delle loro deità, le quali

che faceva ripensare a tempi in cui la vita doveva certo avere uno stile meglio caratterizzato

oggi. pavese, 8-89: essendo la volontà dell'adulto condizionata dalle centomila decisioni

che studia il carattere prendendo in esame la genesi e la dinamica dei fattori che

carattere prendendo in esame la genesi e la dinamica dei fattori che 10 compongono,

o tipi. -per estens.: la rappresentazione che un poeta, uno scrittore

m. -ci). che concerne la caratterologia. caràttola1, sf. ant

io ero caldo di testa, trattomi la birretta, mi messono un cappuccio di

non vi sono convenzioni in contrario, la nave è divisa in 24 carati, la

la nave è divisa in 24 carati, la cui proprietà viene distribuita, in proporzione

d'entrare in un processo dialettico con la realtà. = deriv. dal persiano

kàrwàn-sàrài * palazzo della carovana '; la forma odierna è ricalcata sul fr. caravansérail

, usata per il traffico e per la guerra soprattutto dai portoghesi nei secoli xv

vol. II Pag.743 - Da CARAVELLA a CARBONARO (40 risultati)

cerine da la chitarra, vi-n-186 (7-3): di

re di portogallo per mandar ad aspettar la flotta dell'india, e con quelli

nave caràvi), quattro alberi, oltre la zevadera, e nel primo di proda

, e nel primo di proda portano la vela quadra con il suo trinchetto di

7-85: quel genovese... con la caravella d'una sua prosa leggera,

cennini, 77: come si fa la colla di caravella, e come si

che si chiama colla di spicchi, la quale si fa di mozzature di

cannella o rosso- bruna, e con la polpa fondente e di squisito sapore.

, processo in cui si compiono contemporaneamente la carburazione e l'azotu- razione, col

avviata per questa via agli organi che la espellono daltorganismo. = voce scient

, detti anche glucasi, che provocano la scissione idrolitica dei glucidi. = voce

sf. specie di fornace per trasformare la legna in carbone: costituita da una

carbone: costituita da una fossa su cui la legna viene accatastata e ricoperta di terra

fuoco (e vengono chiuse non appena la combustione si è iniziata in tutta la

la combustione si è iniziata in tutta la massa) e un certo numero di

poco, in sei o otto giorni la carbonara s'infuoca e va cocendo. carena

in carbone... * infuocare la carbonaia ', è l'appiccar il

della carbonaia, poi risale. quando la carbonaia è tutta infuocata a un determinato

a un determinato grado, se ne tura la bocca con foglie, paglia e terra

lo zoccolo ed avanza, / fuma la carbonaia. cassola, 2-147: il giorno

-parte della stiva in cui si conserva la provvista di carbone per le caldaie.

'carbonaia ', che di solito rigira la città lunghesso il piè delle mura

al minuto il carbone (e anche la legna da ardere). passavanti

arte si vivea. e avendo accesa la fossa de'carboni, una volta stando la

la fossa de'carboni, una volta stando la notte in una sua cappannetta a guardia

bandello, 2-28 (i-954): e la matina essendogli stato apparecchiato un bagno,

. bracciolini, 1-59: combattin con la brace i carbonari, / e non la

la brace i carbonari, / e non la gente, che nell'arme è dotta

è dotta. algarotti, 3-7: la più memorabil cosa che sino allora ci

guerrazzi, ii-67: il carbonaio e la sedia parevano ricavati dal medesimo pezzo di

cupo e solo, nel bosco, a la capanna / del carbonaio il re sedeva

i-1301: tra le sette il carbonarismo fu la più complessa e larga ad un tempo

, allettato a sua volta da murat con la più vasta idea d'indipendenza e unità

l'esercito di lui le marche e la romagna, e indi si diffuse all'italia

sorse allora [circa l'anno 1808] la setta dei carbonari, la quale acquistò

1808] la setta dei carbonari, la quale acquistò questo nome, perché ebbe

quale acquistò questo nome, perché ebbe la sua origine, e si mostrò la prima

ebbe la sua origine, e si mostrò la prima volta nelle montagne dell'abruzzo e

natura e per abitudine, teme che fra la madre e il figliolo esista un linguaggio

asino, con le spalle nude, la mitera in testa, circondato da soldati

vol. II Pag.744 - Da CARBONATA a CARBONE (51 risultati)

: del dottor antonio, io ho soltanto la barba, suppongo, non sono certo

con mille stenti, / per far la carbonata intorno al fuoco? sacchetti,

pan fesso. michelangelo, 57-20: la carne, che nel sai si purga e

il marito dee far quelle carezze a la moglie, che il pan fesso fa

, che il pan fesso fa a la carbonata che l'ugne. berni, 79

piglia un fastidio di niente. -comprar la carbonata perché altri si mangia il pan

pan unto: comprare una cosa perché altri la goda. aretino, 8-144: io

mio (bontà tua) son diventata la favola de le cortigiane di roma, e

, e si fa le comedie de la semplicità mia, e quello che mi cuoce

nulla, dicendo noi non vogliamo comprar la carbonata, perché altri si mangi il

in alcune industrie alimentari, per favorire la conservazione di certe sostanze o renderle più

contiene carbonio. cattaneo, ii-2-174: la superfice coltivabile dell'agro lodigiano è miscolata

sotterra a diramarsi nella città e portandovi la materia illuminante. cartonatura, sf

corpo, e le più volte sotto la lingua: è una durezza rossa a modo

lingua greca antrace ha nome quello, / la notte splende per ogni stagione. tavola

da tutti i suoi denti vermigli! e la lampada illuminò tra il verde il frutto

negli ornamenti del tempio, che per la fenditura della sua maturità precoce mostrava la

la fenditura della sua maturità precoce mostrava la sua chiostra di carboncelli. =

in domino / quant'ha in sé la mia donna amorosa. cecco d'ascoli,

oscura notte facea giorno; / avea la faccia angelica e modesta, / che riluceva

] è frison, che circonda tutta la terra dove è l'oro e il

e altre pietre preziose: e questo significa la prudenzia. marino, vii-102: quinci

gemme, l'oro fra'metalli, la porpora fra'colori, il miele fra *

muschio fra gli aromati; tra'fiori la rosa, tra le piante il balsamo,

f. frugoni, xxiv- 1024: la camicia infiorata e di finissima tela, coi

a niente? collodi, 453: la porta era d'oro, coperta di

i dintorni. d'annunzio, v-2-341: la vetrata di lorenzo pelago percossa dal sole

predicando [il frate] vide tra la feminile turba madonna agata nominata, quale

parve. ber chef, 39 7: la nitida / gazzella il collo innalza /

della macchia, e pavida / via per la sabbia sbalza; / le sue pupille

al sol. nievo, io7: la contessa si fece innanzi strascicando oltre l'

si fece innanzi strascicando oltre l'usanza la coda della veste, e mi si piantò

si piantò proprio sul viso; che la vampa del focolare le rendeva gli occhi

, e lucente al pari d'un carbonchio la goccioletta che spesso aggiungeva vezzo al suo

: scintillava il vino nell'ampolla sopra la tavola dell'altare: non spinello ma carbonchio

sopracciglia esigue! montale, 61: la trota annusa e va via, / il

carbonchio, rosso come il rubino, secondo la luce. 2. dimin.

: in quinto loco è da verno la zambra, / ove fuoco si fa pur

grano dovuta a un fungo che intacca la spiga e sviluppa abbondanti spore simili a

: cospirarono ai danni delle campagne anche la volpe, il carbonchio, la melata.

campagne anche la volpe, il carbonchio, la melata. -per estens.:

dossi, 242: ed ecco, diradandosi la pineta, sciorinàr- glisi al guardo,

se non si letamina bene, rende la vigna magra. = lat. carbunculosus

usato per tracciare disegni o per dare la sfumatura. negri, 2-1004:

: m'era giunto, di lei, la sera prima, un biglietto a mano

6-23: ginia si mise a guardare la grossa mano di barbetta che, tenendo

una terra così chiamata, si corregga con la vite magra. =

combustione lenta che viene interrotta dopo la completa disidratazione e disossigenazione (car

avendo egli [il carbonaio] accesa la fossa de'carboni, una volta stando

fossa de'carboni, una volta stando la notte in una sua cappannetta a guardia dell'

, calda e secca, convertita mediante la virtù di quella introduzione che v'ha

vol. II Pag.745 - Da CARBONE a CARBONE (40 risultati)

e rilucendo per le chiese infiniti lumi per la solennità del giorno, il rotolare di

, con rozze / cantilene mol- cendo la fatica, / dà il fiato e il

e poi colle mani al petto deploriamo la penuria dei combustibili. carducci, 528:

in calabroni / con l'assenzio facciam la reazione, / e sputiamo i polmoni.

giù trafelato, e si fermava ancora sotto la nostra terrazza per far intendere che cantava

fatti e spolverizzati insieme, son buoni per la polvere, che fa con essi men

nell'acqua, che tale appunto è la bevanda del caffè. -figur.

. aretino, 8-329: sa [la ruffiana] quante legne vanno a far

calore prodotta dal carbon forte, è la maggior sua densità, per cui sotto un

più grande quantità di materia combustibile, la quale nell'abbruciare, cioè nel combinarsi coll'

c. e. gadda, 368: la sollevavano, con una certa loro amazonica

un canto della camera, di quegli la cassetta empierono. sacchetti, 87-97:

con uno gorgozzule grande, e con la gola lunga, che parea proprio desso

, 97: quando misse man ne la scarsella / vi trovò dentro tre spenti carboni

dentro tre spenti carboni; / con la man si percosse la mascella / e disse

; / con la man si percosse la mascella / e disse: -i'so chi

carbon lieta favilla; / ed in me la serena / faccia converti e 'l lampeggiar

nel gioco / si rivelano, come la figura / dell'uomo in pochi segni

n'assaggia un bocconcino almanco, / la segni nel cammin col carbon bianco.

morto assai fiero, / ch'avea la carne secca, ignuda e scalza. boiardo

per vivo candor quella soverchia / sì che la sua parvenza si difende, / così

dalla carne, / che tutto dì la terra ricoperchia. ottimo, iii-334 [par

[par., 14-52]: la fiamma procede del carbone acceso, né però

greca antrace ha nome quello, / la notte splende per ogni stagione. fioretti,

isaia profeta. boiardo, 2-8-30: la figura che avea l'arco teso,

l'arco teso, / subitamente scocca la saetta, / e gionse drittamente nel

che in un piccolo carbone in fra la tiepida cenere, remaso era, del poco

i ad dui altri carboni ch'erano presso la fornace, fece venir a proposito di

carbone pregnante, dove presto, per la forza del fuoco incenerito, stillò l'

somma quanto il velocitar co'i mantici la fiamma de i carboni, mista con vapori

,... non solamente sospenderlo sopra la fiamma d'una candela, ma posarlo

e spegni. nievo, 1-116: la fanciulla si fece allora in ginocchio dinanzi

via prendi il fosforo! * disse la voce. « no, no, mi

modo; lasciatemi fare! » rimbeccò la povera scema. e seguitò infatti a

di bocca aperta, quasi volesse mangiarsi la gente. pratolini, 9-84: la verità

la gente. pratolini, 9-84: la verità, si disse, è proprio un

è proprio un carbone acceso: non la tieni in mano, ti fonde anche il

che in via del corno ci fosse la polizia, aveva la sua influenza. e

corno ci fosse la polizia, aveva la sua influenza. e non solo i

cui camminava, e quelli di tutta la città idem! -essere come il

vol. II Pag.746 - Da CARBONELLA a CARBONIGIA (31 risultati)

dolendosi d'avermi impedito, se bene la vendetta s'era fatta a misura di carboni

e per questo non si guarda così per la minuta in darne più qualche libbra:

da un garzone accostare il foglio con la palma della mano contro la parete curva,

foglio con la palma della mano contro la parete curva, vi spolverava su il

umida tinta di nericcio, fetidissima, la quale, rasciugata e secca, non

manetti, 1-40: carbone si dice quando la sostanza del granello diviene nericcia, fetida

della malattia detta propriamente volpe, per la quale il granello con tutta la sua

per la quale il granello con tutta la sua sostanza si converte in polvere fetida e

suspizione. / a lui davanti, ne la mensa altiera, / sopra de un

e brilla di sorte, che abbaglia la vista. 11. carta carbone

bianco: le riserve idriche utilizzabili per la produzione di energia elettrica; l'energia

-la locuzione fu anche adoperata per indicare la forza costituita da quelli che emigrano all'

ossido di carbone recato a'polmoni mediante la respirazione produce una speciale ilarità, l'

mollette d'in sullo altare, e toccommi la bocca. anonimo, ix-449: per

voglia, con entrovi acqua; indi ponete la catinella sopra una fiamma dolce, o

arieggiato da una finestrucola graticolata e dove la lampada era un carboncino rosso agonizzante,

forse perché scrive le sue cabale con la carbonella, sopra uno sporco pezzetto di

non valsero a preservare le selve contigue. la sabbia v'è mescolata di cenerume e

un marciume! nemmeno buona per fare la carbonella! 2. brace spenta

trinci, 1-225: dipoi si riempia [la fossa da piantarvi li agrumi] per

del ferro colati dalle fornaci, come la carbonella cenerosa avanzata dai forni.

sopra il fumaiolo della cucina, raccoglie la fuliggine e si annerisce).

l'abolizione del potere assoluto, con la concessione di uno statuto, l'indipendenza

o leggerne qualcosa. verga, 4-162: la carboneria, capite!...

sotto il suggello della confessione. abbiamo la sètta anche qui! panzini, iii-701:

posto è] quello dove l'ha messo la carboneria, la mazzinianeria, la massoneria

quello dove l'ha messo la carboneria, la mazzinianeria, la massoneria, e compagnia

messo la carboneria, la mazzinianeria, la massoneria, e compagnia bella: roma!

carbone. soderini, i-204: [la rena] di cava, o bianca o

come quelle sapienti officine di birmingham, la cui atmosfera non è più lurida di

appoco appoco in sei o otto giorni tutta la carboniera se infuoca e va cocendo.

vol. II Pag.747 - Da CARBONILE a CARBURAZIONE (27 risultati)

apertura nella parte superiore del carbonile, per la quale si butta giù il carbone.

separarlo dalla cenere. i compratori riaccendono la carbonella d'inverno nei caldani delle botteghe

costituisce il diamante, nella forma esagonale la grafite e nello stato amorfo il carbone.

dalla vita e correvo alla scienza ch'è la vita stessa benché ridotta in un matraccio

si trasforma in un composto stabile, la carbossiemoglobina, che non cede più ossigeno

aria inquinata si prolunga, può sopravvenire la morte (e i sintomi dell'avvelenamento

esplosivi possono riuscire molto pericolosi per la presenza di gas infiammabili).

c'era un'anima, in tutta la distesa carbonizzata dei campi, lungo le

chimica subita da sostanze vegetali accumulatesi dopo la morte dell'organismo, fuori del contatto

. trattamento chimico a cui si assoggetta la lana per privarla delle fibre o particelle

meno doviziosa dell'esca awiva- trice è la cina, dove i campi carbonosi stendonsi sopra

ed è largamente usato come abrasivo per la sua grande durezza).

(v.), diffuso dopo la creazione (1959) della comunità europea del

ossigeno necessario ai tessuti, per cui la sua presenza nel sangue risulta gravemente tossica

come io dico tanto rari, che risplendono la notte, questi solamente si domandano carbonculi

, 3-204: colui che ha trovata la verità, che è un tesoro ascoso

è un tesoro ascoso, acceso da la beltà di quel volto divino, non meno

divino, non meno doviene geloso perché la non sia defraudata, negletta e contaminata

occhi brillavano come due carbuncoli schietti; la sua faccia florida e rubiconda tra le

di carbonio e di idrogeno, come la benzina, il benzolo e la nafta

come la benzina, il benzolo e la nafta. - anche al figur.

. ma il carburante più fido è la speranza della gloria. c. e.

11 bisogno di calcolare qualche cosa: la spinta trasmessa dal pistone di un compressore

di un compressore, ad esempio: o la resistenza di un fondo di cilindro,

tempi: i consumi di carburante, la durata della fase di lavaggio...

sm. apparecchio in cui si forma la miscela d'aria e di combustibile con

di carburo di calcio, che aumenta la durezza del metallo).

vol. II Pag.748 - Da CARBURO a CARCERAMENTO (50 risultati)

. = deriv. da carburare. la voce è registrata dal tommaseo. carburo

gas acetilene; altri carburi servono per la preparazione di idrocarburi, come materiali

all'azzurrigno. piovene, 5-269: la vita di terni è, come tutti sanno

siderurgici ed elettrochimici, questi ultimi per la produzione di carburo e calciocianamide,

9-141: facendo il corpo suo tranare per la terra, vituperosamente a'fossi in un

scomunicato. arrighetto, 220: siccome la ghiotta mosca seguita il mèle, e il

e il lupo il carcame, così la gente di questa etade s'apparecchia di

di questa etade s'apparecchia di seguire la preda, cioè le ricchezze, e non

; tanto erano di lungi dall'uso dove la natura li pose, che piuttosto sarieno

di morto assai fiero, / ch'avea la carne secca, ignuda e scalza.

/ reca in un tondo: filiner la succia. / « miracolo, miracolo

/ informe fatta come vii carcame / era la vacca infame / offerta dalla frode al

, 166: comunque il buonarroto / dipinge la quaresima e la fame, / dicon

il buonarroto / dipinge la quaresima e la fame, / dicon che vuol ritrar questo

saltava a quel putrido carcame di rubarmi la mia parte di vita? 2

umano alito mai / più grandemente magnificò la carne / misera; mai con émpito più

ribelli a una verità inesorabile, che rotta la spera, sfasciato il carcame, sui

che mi presenta innanzi una mulissima, la qual... certo era molto savia

e di buona vita, perché, oltre la macerazione della carne, che si conosceva

diafano, ad ogni passo inginocchioni baciava la terra. imbriani, 3-139: allampanato

spirito irrideva al suo carcame e disegnava la propria caricatura, fingendo provvisti con viti

gli ritornò nella memoria lucidamente in tutta la sua miseria umana. -figur.

è, in così gran parte, la storia. = probabilmente deriv.

, piccola, e molto lieve hanno la mole del cervello, come può vedersi

. d'annunzio, iv-2-126: scorse la bestia tutta ripiegata su lo strame in

roca e tenace scoteva di tratto in tratto la gran carcassa malcoperta di cuoio; sopra

verminose; e si direbbe ci sia passata la guerra. alcune di esse, sfondate

ed il dottore vi attingeva lena per la sua vecchia carcassa che poi strapazzava senza

-urlo con tutte le forze. ora stringo la sua povera carcassa affannata, lo accarezzo

ore e ore / ho trascicato / la mia carcassa / usata dal fango / come

-figur. giusti, iii-367: la bastonatura è stata proprio con tutti i

e tedeschi, ne è ricoperta anche la carcassa del nostro paese infelicissimo. carducci

del mese, / dato un calcio a la cassa, / venda a un lord

òmero pugno e ginocchio / innanzi spignea la carcassa / della sua fame allegra.

sanguigno dentro gli arsenali / ove marcì la gloria in vecchi legni, / le ferrate

iv-2- 927: l'ordegno percosse la terra con tale impeto che vi s'

. esplose nell'urto il serbatorio inondando la carcassa schiantata e l'uomo vivo. la

la carcassa schiantata e l'uomo vivo. la fusoliera ardeva come un brulotto. nella

saba, 225: [s'ode la voce d'un fanciullo / che gioca in

cavalli] bestie decrepite che avevano logorata la vita trascinando su per la strada di

avevano logorata la vita trascinando su per la strada di chieti due volte al giorno la

la strada di chieti due volte al giorno la gran carcassa d'una diligenza piena di

e contendevano con grande scompiglio... la carcassa si mise in moto, traballò

ii-5x: volle sfondare coffe sue mani stesse la vecchia carcassa, come chiamò con ingratitudine

muschi. 5. tecn. la sovrapposizione di più tele gommate che costituisce

modo che ciascuno potesse mirarlo in tutta la sua miseria di carcassóne in ruina,

nella ghiaia fuor delle verghe, e la locomotiva mezza spenta sfrigolante per la fuga

, e la locomotiva mezza spenta sfrigolante per la fuga attraverso i buchi della caldaia e

giorni, per settimane, forse, tutta la sua forza d'animo cadde, la

la sua forza d'animo cadde, la viltà dell'uomo imprigionato sorse, ed

vol. II Pag.749 - Da CARCERANTE a CARCERE (35 risultati)

imprigionare. iacopone, 74-8: la iustizia en estante l'affetto sì ha

, / che dèi esser condennato de la 'niuria c'ha fatta: / tralise

angelo querini, avea sofferto due volte la prigionia d'ordine del consiglio dei dieci

fingevano le maggioranze nel maggior consiglio. la seconda volta, dopo aver promesso di

materia, fu carcerato anche prima che la promessa potesse aver effetto. =

maturato alla vita carceraria, ora che la fantasia dovrebbe essersi calmata su tutto,

pargoleggio così? baldini, i-306: la vista del nero carrettone carcerario fermo avanti la

la vista del nero carrettone carcerario fermo avanti la porta della pretura è tutt'altro che

l'una dall'altra e in alto verso la fine vi erano invece tre file di

che sono carcerati per debiti, per la securtà et cauzione data a lor creditori

sotto l'ascella camminava a piedi quando la diligenza andava adagio. « dove si

. « a roma, per vedere la canonizzazione del beato alfonso de liguori e del

troppo mostruosamente tutte le nazioni civili; la statistica dei carcerati e dei delinquenti.

meravigliarsi con noi stessi, che abbiamo la conscienza sì tranquilla e tant'ozio e

il re reputato crudele non meno per la carcerazione degl'innocenti giovani reali, che

degl'innocenti giovani reali, che per la morte del duca di durazzo. bencivenni,

il magistrato proibite, ed eseguendo con la carcerazione di alcuni, si scoperse contradizione

: in effetto non so se sia vera la sua carcerazione, perché son parecchi giorni

effetti stranissimi di una gelosia inglese, la gelosia italiana si vede costretta di ridere

, iii-63: arbitra- riamefnte avendone ordinata la carcerazione e conoscendo di non potersi sottrarre

meritato castigo, prolungano per quanto possono la loro prepotenza onde dar peso all'iniquo

è possibile che uno dei più importanti sia la speciale psicologia che nasce durante una lunga

proprio temperamento. codice penale, 137: la carcerazione sofferta prima che la sentenza sia

137: la carcerazione sofferta prima che la sentenza sia divenuta irrevocabile si detrae dalla

vi furono prese e arse, e rotta la carcere della volognana, e scapolati i

diserra / chi 'ntomo al collo ebbe la corda avinta. marco polo volgar.,

nimi- cizia verso filippo maria, per la nimichevole compagnia che fatto gli aveva,

nelle carcere di volterra. fu confiscata la roba di tutti. tasso, 6-iii-31

carceri di portogruaro erano molto solide e la fretta della sua cattura troppo significante perché

poterla scapolare. pascoli, i-222: la pietà vuole entrare dove le era precluso

porte del carcere, sulla cui soglia sta la giustizia in armi. d'annunzio,

gesti disordinati e un po'convulsi, la parola rapida e quasi ansiosa; l'

e quasi ebri nel primo contatto con la vita estranea. pirandello, 7-220: esco

vecchietto che faceva parte del comitato per la redenzione dei condannati, voci ci salutarono

de roberto, 316: vi manca la libertà?... siete chiusi in

vol. II Pag.750 - Da CARCERIERE a CARCHESIO (54 risultati)

tu dispregi le carceri, tu ami la croce, tu non temi la pena,

tu ami la croce, tu non temi la pena, tu aspetti il martirio,

e di confiscazion dei propri beni / remunera la patria ispesse volte / quelli che la

la patria ispesse volte / quelli che la sublimano col sangue. p. f

nella lot- teringia occupata da'francesi dopo la carcere di carlo semplice. marino,

: al contrario, 10 risposi, la ricompensa che egli ebbe, fu la stessa

, la ricompensa che egli ebbe, fu la stessa che, per avere discoperto un

delle forche. beccaria, 1-280: la carcere è... la semplice custodia

1-280: la carcere è... la semplice custodia di un cittadino, finché

significa essere obbligati al lavoro, portare la catena ai piedi, dormire su nudi tavolacci

seppe organizzare l'espiazion correttiva, come la chiesa ne'suoi ordini religiosi e disciplinari;

ordini religiosi e disciplinari; dalla quale la civiltà nostra trasse il concetto del carcere

bando di vent'otto mesi da tutta la giurisdizione della patria. cicognani, 6-65

concordato fu che il signor amadio evitò la carcere, ma a loro non rimase

cercar di alterare i contagiri, perché la prima volta c'è ima multa,

prima volta c'è ima multa, la seconda si triplica, la terza c'è

ima multa, la seconda si triplica, la terza c'è multa, carcere e

si deve stare per forza, contro la propria volontà. firenzuola, 447:

volontà. firenzuola, 447: per la tua liberazione son venuto a proferirti ogni

/ augelletti dell'aria, / perder la libertà, dal colorato / carcere alzar la

la libertà, dal colorato / carcere alzar la voce, e a chi vi pasce

del patrio carcere non sei contento, / la chiave abomini grata a i pudichi,

. / anche gli è a noia la casa patema, / un carcere la scuola

noia la casa patema, / un carcere la scuola. -figur. passione cieca

comparsami avanti, m'imprigionò l'alma con la sua bellezza nello sprigionarmi il corpo dall'

nel carcere della croce, per allentar la gravezza di que'durissimi e pungentissimi ceppi

e pungentissimi ceppi. 4. la vita terrena, il corpo umano (intesi

maestro alberto, 75: ma se la mente di buona coscienza dal terreno carcere

-non dispregia colui ogni fatto terreno, la qual, godendo il cielo, sé

questa, padre, questa anima, la quale tiene serrata il misero carcere, questa

santo padre, ricevi l'anima che la dolorosa turba flagella. de iennaro,

. michelangelo, 73 * 96: la carne terra, qui tossa mie, prive

[della donna] una onestade / che la fe'd'onestà venir amante; /

riguardare che come carcere che tien rinchiusa la sua libertade, vischio che tiene impaniate

piedi, velo che gli tien abbagliata la vista. campanella, i-94: quinci

/ disdegnosa del carcere terreno / che la divide dal materno seno. leopardi,

/ lasciatelo nelle sue vene! / schiudete la carcere esangue, / sciogliete le ignave

/ sciogliete le ignave catene! / lasciate la morte alla morte! d'annunzio,

, una carne opaca e impenetrabile, la pesante carcere umana, ma un'anima

/ e congiurando de le furie insieme / la turba ribellante / a'danni del tonante

ingiuria e guerra / i figli de la terra. 6. luogo angusto

tasso, n-iii-824: da lei [la luna] procede il flusso e il

e tinondazioni de l'oceano e per poco la ritirata; da lei ne le conche

marino, 297: io ti campai la vita, / tu m'esponi a la

la vita, / tu m'esponi a la morte. / io ti donai lo

, 'barriera, steccato che delimitava la pista dei carri nelle corse del circo '

prigione '. cfr., per la congettura etimologica, varrone, v-151:

, xxiv-780: ne spalancò il carceriere la porta a leonilda, ed ella mandò

mazzo di chiavi, lo sbattè a la porta, entrò gridando: « dentro

odiava... gertrude, per la quale si trovava ridotta, senza saper

entra in tutto ciò, ma non la vecchia tradizionale pedanteria. carcerulare, agg

agg. bot. disus. che ha la struttura del carcerulo. = deriv

cfr. tramater, ii-94, che registra la voce al femm.: « carcerala

; era lungo, spaso e piatto verso la metà; i suoi

vol. II Pag.751 - Da CARCINADE a CARDARE (8 risultati)

dolorosi e disposti alle funeste esulcerazioni costituenti la pessima di tutte le piaghe, quale

come il granchio colle sue forbici abbranca la preda; o perché finalmente questa malattia

, come il granchio non abbandona mai la sua preda. cassola, 2-148: se

. carcinomatòso, agg. che ha la natura del carcinoma. = voce

piantonaia, verziere e semenzaio, dà tutta la speranza d'esser buono e grasso

1-4-4: il terreno per farvi la carciofaia conviene che abbia un qualche declive,

radicati a un'esperienza così individuale come la città-campagna e tutte le trasfigurazioni giungono soltanto

carciofo. garzoni, 1-176: la nobiltà d'oggidì consiste in aver..