i padri e parlare del luogo per far la casa, gli proposero quel campo,
, niente di meno le parole non la dimostrano se non con tanta obscura ambiguità
pindaro né orazio, vi do subito la buona notte. settembrini, 1-19:
suta fattagli da filippo di ser brunellesco la qual cosa quadrava molto al grasso che
chi filippo era. landino, 49: la prima sentenzia quadra meglio. fallamonica,
potenza usante l'atto, / finché la morte vien che tutto squadre. p.
medesimo, non essendo u ed o la medesima vocale. varchi, 3-101: quando
gli occhi fissi al soffitto, ricapitoliamo la nostra giornata, prima di addormentarci, e
capello, mi pare a me, la sua sposizione. nievo, i-vi-256:
quadrare li vostri appettiti. -quadrare la testa, il cervello, la mente a
-quadrare la testa, il cervello, la mente a qualcuno: aiutarlo, costringerlo
an saper profondo / con tutta quanta la sua matematica. gocalosi, ii-164:
nel calcolo algebrico e sì questo come la geometria oltre al quadrare la mente li
sì questo come la geometria oltre al quadrare la mente li troveranno avere una stretta relazione
una stretta relazione colle due tattiche e la militare architettura. tommaseo [s. v
. v.]: 'quadrare la testa ': abituarla a ragionare. a
': abituarla a ragionare. a taluni la matematica quadra la testa, in quanto
ragionare. a taluni la matematica quadra la testa, in quanto sforma testa e cuore
. b. barezzi, 1-163: la malincolia di darassa in tanto andava molto
quadrare2, intr. anche con la particella pro- nom. letter. ant
: si è studiato di effigiare diversamente la ruvidezza di queste pietre risaltate, che si
di diamante. carradori, 36: la torci-verzella è un ferro ottangolare, che
loro [agli ignoranti invidiosi] quadratamente la simboleggiatura dei topi, tanto più che
discorsi militari '. mentre ne intendo la significazione 'al di là 'e,
(v. quadrare), attraverso la forma del pari. pass. (cfr
scavati sul vetro, ciascun de'quali è la diecimillesima parte dell'area di un pollice
. -legge quadratica: legge che esprime la dipendenza di una variabile dal quadrato di
dire lineare (in effetto poi sarà la parabola vulgata) e che tangente sia
sarà come il quadrato ab al bc così la retta ad alla dc, ma se
4-4-55: nella parabola quadratica abc, la superficie abc alla dbe sta come il
al cubo de. grandi, 84: la linea np è iperbola quadratica o sia
'incomplete ', secondoché contengono insieme la prima e la seconda potenza dell'incognita o
, secondoché contengono insieme la prima e la seconda potenza dell'incognita o solamente la
la seconda potenza dell'incognita o solamente la seconda. la forma generale delle equazioni incomplete
dell'incognita o solamente la seconda. la forma generale delle equazioni incomplete si è
. un siluro, per incontrare a prora la minima resistenza da parte del mezzo liquido
agg. letter. ant. che ha la forma del quadrato. fr.
a. boni, 21: quando la salsa sarà ben montata versatela in una
è quello il cui piano superiore è la metà del quadrato tondo, sì che due
. quadratone]: il quadratino è la meta della riga del corpo, e
quadrato1, agg. che ha la forma esatta o approssimata di un quadrato
di qualunque figura quadrata o tetragona si darà la debita longhezza, gli anguli de le
loro baluardi, per esser causati da la rettitudine degli anguli di tai figure,
tessera si chiama per questo, che la forma sua è da ogni sua parte quadrata
quadrato con ritondarlo un poco e levandone la maggior parte degli angoli delle lettere per
'alfabeto rotondo... è la scrittura dei dotti. -costituito da denti
animaletto in berretto quadrato, il quale tolse la parola a tutti gli animaletti filosofanti.
xxxv-ii-323: questa cic- tade trovase ne la sancta scriptum / da deo pronunc- tiata
tiata: / 'n apocalipsi legese tucta la sua mesura / da omne parte quadrata
ogni canto. brusoni, 4-i-249: era la città discosta dalla marina a tiro di
: il reduce quirite / guardava in alto la città quadrata / dal sole arrisa.
sacre. -approssimatamente quadrangolare (la forma di uno stato).
. l. donato, lii-6-353: la spagna... è di forma non
verrebbe s. a. ad ingrossar la fronte del suo stato col ridurlo in
secondo uno schema a colonne affiancate (la formazione di un esercito, con partic
quadrata scesero nel piano che giaceva tra la città e i colli tifati. v
, e se fussero alla stretta ordineriano la squadra più lunga che larga, ma
in quadrata schiera. foscolo, vi-695: la perfezione sta negli ordini, e più
d'armi vieta l'agilità, e la velocità è impedita dagli ordini profondi e
battaglione quadrato 'è l'ordine cui la fanteria ricorre quando è priva ai appoggio
che riproduce, in modo approssimato, la forma di un parallelepipedo. -in par-
un'armatura o due longhe quanto tutta la stanzia e larga sì che commodamente sopra
si veggono in roma, ove era la piazza e il tempio di augusto,
concepire detto campanile, per quanto riguarda la struttura generale, giotto si attenne al
duca è di età di trentatré anni. la forma del suo corpo è quadrata.
-robusto, vigoroso, massiccio (la corporatura). giovio, i-159:
; largo, ampio (le spalle, la schiena, le membra).
. che fu bello e formoso de la persona, di giusta statura e membri quadrati
con le grosse spalle quadrate, tutta la larghezza d'una bassa finestra. piovene,
piovene, 14-124: era bionda, la faccia rotonda,... piccola di
, intonato più d'una solfa, la gattesca battuta. carducci, iii-4-24: bei
comisso, v-331: se non esistesse la possibilità della fantasia, vi sarebbero solo
maria, ed io nutro per lei la più rispettosa ripugnanza: imaginate un corpo
-che ha una forma squadrata e rozza (la testa). lorenzo de'medici,
de'medici, ii-151: non vidi mai la più leggiadra testa, / né sì
. -pronunciato, ben marcato (la mascella, la fronte).
-pronunciato, ben marcato (la mascella, la fronte). baldini, i-695
ometto basso coi capelli a spazzola e la mascella quadrata. -stentoreo,
-stentoreo, gagliardo, potente (la voce). allegri, 175:
, io mando a v. s, la inclusa, acciò ella
imbronciarti, non piangere. tu se'la nostra cara gaia: bacia i tuoi bramosi
siffatte parole ed altre, que'beceri la rabbonacciarono. faldella, 3-376: per
turbavasi e dava in escandescenze, che la sola marinetta avea il dolce secreto d'
favorevole. benvenga, 154: rabbonacciata la calma con l'oro, comparve sparso
4. intr. anche con la particella pronom. ritornare in bonaccia (
fuggito boso- lino del porto, tutta la notte con grande pericolo, s'andarono
avviluppando per tonde del mare. e la mattina rabbonacciò un poco la fortuna e
. e la mattina rabbonacciò un poco la fortuna e trovarsi verso sardigna. g.
b. adriani, 1-ii-274: la mattina, rabbonacciatosi il mare alquanto,
spezzò le bonette della vela ed awolseci la vela all'albero e trasportocci insino nella
insino nella barberia... per la grazia di dio cominciò a rabbonacciare.
: per lo suo giudicio dispone quando la tempesta della persecuzione esca fuori e quando
: fa'che 'l beveraggio rabbondi entro la tua gola. = comp. dal
un ministro, ma da una parte la politica e la paura lo consigliano a
ma da una parte la politica e la paura lo consigliano a non far mutamenti
ha indotti i due antagonisti a stringersi la mano. collodi, 407: chiese della
, 407: chiese della comare: la chiamò a quattr'occhi e le raccontò il
sfacciato concorrente di sua figlia e con la sua lingua viperina confermava le teorie dei me-
in quel panorama di ferrovia consacrata, la si provò a rabbonirlo [il cane]
-figur. rendere meno violenta e intensa la contrapposizione cromatica delle masse pittoriche.
di salomone '... ma la onestà ragionevole dell'accademico toscano che s'
accademico toscano che s'illude per tutta la vita di poter rabbonire il rabbuffato e
disposto, favorevole; cercare di procurarsi la benevolenza e l'approvazione altrui, facendo
rabbonire i fiorentini. amari, 1-iii-403: la reggenza fece opera, la prima cosa
1-iii-403: la reggenza fece opera, la prima cosa, a rabbonire le classi più
con tutto il paese, per rabbonire la gente. brancati, 4-82: la nomina
la gente. brancati, 4-82: la nomina di edoardo len- tini a podestà
si diede a frequentare tutti i giorni la sede della federazione fascista. moravia,
, riconciliare. nievo, 709: la [l'aquilina] vidi talvolta adoperarsi
l'aquilina] vidi talvolta adoperarsi presso la pisana per rabbonirmela. 3.
1-62: aveva appuntamento, e non era la prima volta, con adelina, una
4. intr. con la particella pronom. ritornare in bonaccia (
insoddisfazione, daltirrequietezza; calmarsi, rifare la pace con qualcuno con cui si era
tetro innanzi alle riprensioni del padre, se la madre sopraggiunta gli accarezza la guancia,
, se la madre sopraggiunta gli accarezza la guancia, s'intenerisce, scoppia a
misasi, 149: singhiozzava con la testa fra le mani. egli la contemplò
con la testa fra le mani. egli la contemplò a lungo, rabbonendosi a poco
poco a poco; poi le sollevò la testa, le asciugò gli occhi. c
mossero per eseguire l'ordine, ma la vecchia parve come per incanto rabbonita.
che otto giorni ancora e poi si finirebbe la guerra. -reso mansueto (un animale
gesto ed un sorriso rabbonito. -c'è la pianta pianimetrica. potranno orizzontarsi.
pioppi. 4. divenuto favorevole (la fortuna). carcano, 205:
). carcano, 205: trovava la vecchia mamma intenta ad apparecchiar quel desinare
mamma intenta ad apparecchiar quel desinare che la fortuna rabbonita le permetteva.
2. disus. bordare nuovamente la vela o il fasciame. guglielmotti,
rabbordare ': bordare un'altra volta la vela, il fasciame. = comp
vaca / di casa i pazzi rabbracciò la 'nsegna / co'monche- rin, ma
volgar., 3-84: ci conviene rabbracciare la speranza, la quale è prima via
: ci conviene rabbracciare la speranza, la quale è prima via di salute. landò
abbracciato. nievo, 7-155: così la dolce coppia abbrividita / eternamente rabbracciata insieme
si rabbrevi. 2. affrettare la conclusione di una trattativa. -anche assol
rabbrezzare, intr. anche con la particella pro- nom. (rabbrèzzo)
avvertire brividi per il freddo o per la febbre. -anche: provare sgomento
buon lavorante; e ogni giorno se la rabbriccica... e strappa alla meglio
meglio il campamento per sé e per la famiglia. p. petrocchi [s.
e alla meglio rabbriccica il campamento. se la rabbriccica. = comp.
mare con trafelato e lento / soffio la brezza, e tra le fronde in giro
rabbrividire, intr. anche con la particella pro- nom. (rabbridisco,
sentire i brividi per il freddo o per la febbre. cantù, 478
1-701: -rabbrividisci? -aperta / è la porta, e vi passa / l'alito
mattonelle gelate del pavimento, andò presso la porta a staccare dal massiccio attaccapanni in
pratolini, 9-807: subito, lungo la discesa, il viale si fece più
temperatura, raffreddarsi (l'aria, la notte). barilli, 8-93:
: camminavano in fretta, senza accorgersi che la notte rabbrividiva improvvisamente. -ricavare
così [giove] favellò e rabbrividossi la venerabile giunone dal bovino-sguardo. alfieri,
, certi del regio sorriso, superavano la crudeltà del loro padrone. fogazzaro, 5-436
, e le sdruciture, gli strappi, la misera stamigna, la sordida povertà del
gli strappi, la misera stamigna, la sordida povertà del vestito. -provare
: le declamava 1'* aristodemo 'e la faceva -è la propria espressione della fanciulla
* aristodemo 'e la faceva -è la propria espressione della fanciulla -rabbrividir di piacere
era trascorso. èeltramelli, iii-369: la gente non fiatava, si raccoglieva rabbrividendo
non fiatava, si raccoglieva rabbrividendo per la gran dolcezza. parise, 11-179:
l'uomo rabbrividì piacevolmente e pensò che la prima attività era quella ai infilare un
. d annunzio, iv-1-63: aiutando la dama a indossarla, le sfiorò
/ rab- brividian le rose / sotto la pioggia. graf 5-105$: un vento
un vento diaccio e fosco / turba la cara pace: / rabbrividisce il bosco.
: un crepitìo fresco propagasi / ne la campagna: rabbrividiscono / i tronchi da
i tronchi da l'ime radici / sotto la pioggia primaverile. e. cecchi,
del prato. valeri, 3-296: già la terra fuma, soffocata / da desideri
palazzeschi, i-96: il pensiero della morte la rabbrividiva tutta, le faceva rintuzzare il
padri cappuccini, svegliatasi dal letargo durante la notte, saltata giù dal cataletto dov'era
dal frate sagrestano sceso mattiniero a spazzare la chiesa. 3. freddo,
di increspato, di rabbrividito, mentre dentro la mia testa la nebbia del sonno insoddisfatto
rabbrividito, mentre dentro la mia testa la nebbia del sonno insoddisfatto se ne andava.
rabbruscare, intr. anche con la particella pronom. (rabbrusco, rabbruschi
serdonati, 9-517: egli, rabbruscata la fronte e raggrot- tata le ciglia,
dimandarono prima, più che pria singhiozzanti, la compassione. = comp. dal pref
(rabruzzare), intr. anche con la arriccila pronom. letter. ant.
, / ché basta solo un cenno de la bocca / a quella plebe, poi
': il raffreddar dell'acqua verso la sera. 3. figur.
rabbruzzolare, intr. anche con la particella gronom. { rabbrùzzolo; aus
, i-233: ciascuno osso pingeva in fuori la rag grinzata pelle, e
in compenso della bellezza esterna, / la sua poi gli esibisse beltà vera ed interna
gli esibisse beltà vera ed interna, / la qual non traspareva da quel canuto incolto
destrezza contraffece il rabbuffamento dell'aria e la furia della pioggia e de'venti.
mettere in disordine i capelli; arruffare la barba. attribuito a petrarca,
2-8 (i-iv-189): messesi [la donna] le mani ne'capelli e rabuffatigli
. aretino, vi-461: -rabuf- fati la barba con mano. -è rabuffata d'avanzo
si agiti sulla propria seggiola e rabbuffi la chioma per ispirarsi e non sappia più
pantiere e tigri / e quelli rabbuffar la fulva chioma, / quest'altre i dorsi
penne. -intr. anche con la particella pronom. marino, 1-12-58
di stalla non così rabbuffa / con la stregghia dentata la sua rozza, / che
così rabbuffa / con la stregghia dentata la sua rozza, / che suda bolsa ed
nosa sbuffa, / dopo ch'ha rimenata la carrozza. 2. mettere in
cromatiche, sollevandole come riarse, scapigliando la moda, rabbuffando le piume lisce e le
: non erano corsi molti anni che la poesia italiana era uscita dalle mani dei marinisti
volevamo. bettini, 1-246: c'era la ventaccio che lo rabbuffò: - corri
minaza. daniele barbaro, 1-66: la veemenza conviene con l'asprezza, perché
, lxxtv-16: dando e togliendo incomincio la zuffa / e de parol ciascun ben se
se rebufa: / el torto sempre la iustisia rufa. 4. atteggiare
incomincia e m'arronciglia / gli occhi la fronte, e mi rabbuffa il volto
quando io torcio il muso, e come la turba netta il paese, se io
anche restava: / seguelo e con la frusta lo rabbuffa. n. agostini,
dicendo anch'esso lo ribuffa / e con la spada fli diè ne l'omblico.
ributta / ch'in duo o tre fuochi la spada gli ficca. monti, -264
uffa, e piu sena è la battaglia. 6. ant.
6. ant. contrastare, ostacolare (la fortuna). cieco, 5-37:
il cuore che dubitavo di perder affatto la respirazione. 8. con uso
7-63: or puoi, figliuol, veder la corta buffa / d'i ben che
d'i ben che son commessi a la fortuna, / per che l'umana
uno uomo acapigliato con l'altro, per la qual capiglia i capelli sono rabuttati,
quali [mondani] beni si rabbuffa la umana gente l'uno contra l'altro,
rabbuffa; / chi qua chi là con la spada percuote. boiardo, 2-10-44:
rabbuffa, / fanno dai morion cascar la muffa. 9. intr.
9. intr. anche con la particella pronom. andare in collera,
infuriarsi, sdegnarsi. -anche: manifestare la propria rabbia con gesti incomposti. buonarroti
e impossibile l'arrogare al popolo fiorentino la proprietà. 10. volgere al
mare stesso, rabbuffandosi d'altra maniera la seconda volta e mettendosi in una.
impetuoso soffio. -figur. incombere (la morte). lubrano, 2-511
: già screpolavano sdrucite le intavolature e la morte via via rabbuffava in punta a'vortici
musicali del trecento, lxxxiv-361: nui tufi la seguimo [la camozza] cum effetto
lxxxiv-361: nui tufi la seguimo [la camozza] cum effetto, / cridando l'
chiappini, cxiv-14-169: non è stata la prima la rabuffata costà scritta che sia stata
cxiv-14-169: non è stata la prima la rabuffata costà scritta che sia stata fatta
avvisai a v. m., tutta la terra era impaurita. giovio, i-199
capelli, aprì un gesto largo, raffinò la voce in una sonorità vibrata di intenzione
che ha i capelli tutti in disordine (la testa); arruffato (la barba
(la testa); arruffato (la barba). giamboni, 6-108
massimo volgar., i-82: ne la vigilia de la notte, conciofosse che dormisse
, i-82: ne la vigilia de la notte, conciofosse che dormisse cassio parmense
dormisse cassio parmense in uno letticello adormentata la sua mente nelle sollecitudini e ne'pensieri
con rabuffato crine / bon testimonio de la vita rende / che si mena fra
: poi vidi che si levarono e la patrona, tutta con i capelli rabuttati
specchio a raconciarsi il capo e spazzarsi la vesta. ariosto, 8-39: stupida e
filosofo, con li capelli irciuti e tutta la barba rabuffata, cor una verga di
landò, 157: sendo al tutto sforzata la giovane di darsi in preda al cavaliere
per ordinario de'fijiti; e tengono la faccia e 'l corpo pieno di cenere
e confusa? alfieri, 12-275: la ragazza / è una bellezza: e,
modo che dai peli rabbuffati vedevi comparire la pupilla. c. arrighi, 2-44:
pupilla. c. arrighi, 2-44: la sua testa [della zingara] era
bocca, rintuzzate tarmi de'piedi, con la chioma rabbuffata e cadente cangia la fierezza
con la chioma rabbuffata e cadente cangia la fierezza in pigrizia. baruffaldi, iii-109
ha i capelli scompigliati e arruffati, la barba scarmigliata (anche in una costruzione
accusativo alla greca). cenne da la chitarra, xxxv-ii-434: chi ve mira sì
. sannazaro, iv-246: nella stagion che la gran matre antica / si spoglia il
coi rabuttati crin, con gran fatica / la dura terra rompe in ogni loco.
: il boien- tis, essendo con la toga lunga indosso e non si potendo
furia d'archibusate gli farò far per la piazza, conforme si fa a simili
quei filosofacci rabbuffati / che fan consister la filosofia / nell'aspro dir, ne'
uomo smorto, rabbuffato i capegli e la barba, scalzo, nudo le gambe,
petto. grossi, ii-164: per la città strascinan le catene / sonanti,
rapine. verga, 7-573: appena la riconobbe, così rabbuffata, a quel
erano bestie e tenevano gli occhi e la bocca aperta e tutta pareva furiosa rebufada
gufo. martello, 6-i-369: temei la rabbia / del leon rabbuffato e minaccevole
, 1-20: imboccavano le cascine; e la cavalla scagliandosi in corsa spargeva al vento
cavalla scagliandosi in corsa spargeva al vento la criniera e tuffava dentro la barroccina la
al vento la criniera e tuffava dentro la barroccina la coda rabbuffata. -caotico
la criniera e tuffava dentro la barroccina la coda rabbuffata. -caotico (un
prete, in mezzo alla stanza, con la tonaca tutta rabbuffata su le terga,
arte. rovani, 3-i-41: se la rabbuffata ma tremenda eloquenza di mirabeau derivò
, i-1-6: s'è giusto voto che la gioventù conosca e pregi la rabbuffata bellezza
voto che la gioventù conosca e pregi la rabbuffata bellezza di shakespear,...
è bello incitarla a sconoscere e dispregiare la decorosa bellezza di virgilio e di sofocle
alla nuda cameretta. pirandello, 8-764: la sera, quando il guardiano della villetta
quando il guardiano della villetta ha spento la luce della scala e il giardino resta
o d'ira (il ciglio, la fronte). c. gonzaga,
sospirando a capo basso / e con la fronte tutta rabbuffata, / cn'un
caino] avea smarrito il colore, rabbuffata la fronte, rientrate le luci, perduto
tali contumelie e bestemmie da far tremare la nave. -burbero (il tono della
di salomone '... ma la onestà ragionevole dell'accademico toscano che s'
accademico toscano che s'illude per tutta la vita di poter rabbonire fi rabbuffato e
alzò, riscotendosi, e s'awiò verso la porta tutto rabbuffato e iroso quasi verso
. ant. e letter. che ha la punta rivolta ah'insù (il naso
e maddalena, 17: alla quale la misera peccatrice maddalena tutta gonfiata di superbia
rabbuffo quando con parole conturbiamo e scompigliamo la mente d'uno. cornazano, 1-19
bibbiena, 1-405: expecto non per la prima che verrà, ma per l'altra
scrivere. castiglione, 2-ii-111: dategli la qui alligata con fargli un poco di
giovani, che fanno l'amore con la mia padroncina, se ben ella fa loro
fermo e lucia, 44: agnese, la madre di lucia, era pure stupita
biliatti, che gli disse: maestà, la limosina avvilisce! fusinato, i-264:
colombi, 2-102: questa mattina, dopo la colazione, il malvezzi fece un rabuffo
al lantgravio, ch'è capo de la secta luteriana. d. barbarigo,
, quali gli fecero intendere che per la prattica d'uscochi nel regno si distruggerebbe
prattica d'uscochi nel regno si distruggerebbe la navigazione dimandando perciò diminuzione e sollievo.
il principe al ministro, allorché gli dice la verità e dà un buon consiglio,
dà un buon consiglio, basta chiudergli la bocca per sempre. monti, 4-495
breve, il rabbuffo: e poi fanno la pace. luzi, 11-74: il
punto un rabbuffo di vento dovè aver infilato la strettura della calle perché lo si sentì
calle perché lo si sentì correre lungo tutta la viuzza. -vento.
carfa sopra alquanto dal rabbuffo / de la sua coda, di sotto al groppone
una voce nasale proponeva una frase, la ripeteva più alta. un'altra voce le
mormorare e altri molti peccati, li quali la scrittura pone per mortali, noi stoltamente
, non doveva più oltre il re procrastinare la missione de'plenipotenziari suoi.
della coscienza. praga, 4-248: la sirena del suicidio venne a cantargli nell'
, v-2-518: ii rabbuiamento delle pratiche per la pace e la continuazione delle miserie di
rabbuiamento delle pratiche per la pace e la continuazione delle miserie di guerra sì atroce sareb-
rabbuiare, intr. anche con la particella pronom. (rabbuio; aus
via, come noi semo rimasti, la violante. caro, i-294: era già
già cominciato a rabbuiarsi ed aveano per la soprawegnente notte posto fine ai loro piaceri
-entrare nella zona non illuminata dal sole (la terra). trattati antichi,
. trattati antichi, 94: per la rotondità della terra che rabbuia dove il
vede. -rinchiudersi su una persona (la prigione). buonarroti il giovane,
sp., 35 (608): la nebbia s'era a poco a poco
nel volto e rispose: oh, la mamma mia era una povera donna moglie d'
e emilio sentì colare a picco tutta la sua speranza. bernari, 6-44:
baleno. il nostro cavaliere accostò ancora la seggiola mentre veniva invermigliandosi.
erabuio e talora anche perche rabbui dov'era la luce. mazzini, 1-230: da
bastava a ralle grare tutta la compagnia e a rabbuiare, sotto le loro
quanto più dici, io più rabbuio / la vista dell'ingegno. .
.. che questa difficultà rabbuiare potesse la negoziazione. idem, xii-349: un disegno
aiutavano il saro a tirare a secco la barca. -non più illuminato dalla
volto, claudio accettò l'involto e seguì la signora sotto il portico. -corrucciato
duro, con le mani in tasca e la faccia rabbuiata. 3. pieno
, 9-37: debbe nel generale affermarsi che la intera filosofia del secolo andato, rispetto
una età rabbuiata e quasi spartita fra la temerità estrema e la estrema sfìdanza.
quasi spartita fra la temerità estrema e la estrema sfìdanza. ràbdia (ràddia
(v. rabdo), per la forma stalattitica. rabdite, sm.
chiamata4 sutura sagittale ', che assomigliasi per la sua forma ad una verga. dizionario
ed operose, cioè il moltiplico e la divisione, colle due più facili,
più facili, cioè l'addizione e la sottrazione, col mezzo di due piccole
tale intento escogitò e rese noti pubblicandone la descrizione nel 1627: ma dalla 'rab-
chi ha o pensa di avere la capacità di trovare sorgenti sot
]: chi esercita cotesta divinazione [la rabdomanzia] chiamerebbesi 'rabdomante '.
da una vena incognita che oggi è la sua placida ricchezza. viani, 13-
di pannolana ha tratto da una borsa la sua carta da visita: fra ermenegildo
. moretti, ii- 683: ecco la figura dello smilzo rabdomante che, sorridendo
si sente forse in balìa, agita la sua bacchettina che sta per ricevere non
della rabdomanzia. govoni, 851: la tua giannettina di rabdomante, / scettro
dantesca. r. longhi, 753: la novità apparente della storia del cavalcasene,
umidi. dessi, 7-89: soltanto la menta (quella che chiamiamo menta rabdomante
: chi esercita cotesta di- vinizione [la rabdomanzia], chiamerebbesi rabdomante...
acqua o dai metalli del sottosuolo attraverso la mediazione del corpo umano. tommaseo
ma lo spinse bensì a tentare finalmente la pratica della rabdomanzia, per farsi grande
. calvino, 2-115: praticava anche la rabdomanzia, non visto, perché erano
pollice verso o col pollice retto. senonché la rabdomanzia è troppo spesso l'arte dell'
dall'ingrossamento delle neurofibrille, che assumono la forma di bastoncini, con un piccolo
inventività verbale, di violenta satira contro la cultura e i costumi del tempo, in
cameroni, 1-42: tentate di creare la più rabelaisiana fra le composizioni, sforzatevi
nel piu profondo di se stessa per la sua avventura con gioiazza, avventura decameroniana
civiltà contemporanea. soffici, v-6-420: amava la schermaglia, l'estremismo polemico, il
nel suo tempo e nel suo clima, la * pochade ', col diavolo nella
. d'annunzio, 8-40: tutta la persona fiorisce in una leggera pinguedine incipiente
-carrozze fin che ne vuole, ma per la coincidenza del battello non c'è che
ricordino che, malgrado il rispetto per la veneranda antichità e malgrado il merito trascendente
. guglielminetti, 1-115: ti celerà la gran pianta che accoglie / l'ombra
pianta che accoglie / l'ombra sopra la porta e la rabesca / con profili di
/ l'ombra sopra la porta e la rabesca / con profili di rami erti
613: se l'onda si ritirava, la minutaglia restava invescata sui suoi piedi rabescandone
invescata sui suoi piedi rabescandone di nero la lucida bianchezza. -intr. con la
la lucida bianchezza. -intr. con la particella pronom. venditti, 1-96:
: non ho nessunissima fretta di rabescar la parola 'fine 'in calce al
pigro scrittore, punzecchiato dal tedio a cessare la sua letteraria pigrizia, volto lo sguardo
gli presentava. 4. tagliare la barba (nell'espressione rabescare via)
., il costringevano a giurare per la sovrana deità di se stesso ch'egli
... un coro di giovinetti e la banda precedevano il santo portato a braccia
. sbarbaro, 5-53: procedono verso la chiesa come verso l'ombelico del mondo.
impugno è perfetta; / l'arte la volle così; / brunita e rabescata,
tipografica). amari, 1-111-813: la t ai varie forme e variamente rabescata
). chiari, 3-ii-109: ecco la condizione de'nei che per uso inveterato
riesce più leggiero degli altri, per la licenza che vi si ha non solamente
piante, / tratta fuor dajl'astuccio la lancetta, / intagliar quasi a gioco
ii-61: era il muro che cinge la moschea, un vecchio muro merlato, nel
con rabeschi dorati e un tondo con la sacra famiglia alla spalliera posteriore.
calligrafo bolandini trova una grande rassomiglianza fra la musica di beethoven ed i rabeschi calligrafici
alla vista. redi, 16-iii-206: la loro figura [dei polmoni] scorgea-
valperga di caluso, 6: era [la grotta] a grottesco, / ove
rabeschi dorati e purpurei delle bragie e la candidezza delle ceneri recenti. negri, 1-720
esornativi... solcavano tacque vicine con la leggerezza di un guscio vuoto. ne
bianchi sparsi dal ginocchio alla corona (la gamba di un cavallo).
o bianco o seminato distinta- mente sopra la gamba; ed è grande indizio della bontà
ogni cenno e pronte, / rabican ne la coda e ne la fronte. nomi
/ rabican ne la coda e ne la fronte. nomi, 2-37: che un
lo faceva rabicano una macchia bianchiccia su la groppa a guisa di gelso che si ripeteva
si ripeteva minore e meno pallida su la pelle bruna dell'omero umano. viani,
cavezze assai di moro e rabicani / giudicai la più parte. baretti, 6-102:
/ porre a un destrier più che la pece nero: / così melissa pavea
del corpo. d annunzio, v-3-84: la strana cifra segnata dai peli bianchi in
rabicare { ubicare), intr. con la particella pro- nom. { mi
« a bertolotto tu sai bisticciare: / la schiazzamaglia non ha de'fiorini. /
d'isdegno e rabidézza incredibile, contra la casta dona è stato inventore di nuova
. v colonna, 2-53: del padre la pietà, di te l'amore,
, entro i lor nidi, / lungo la strada, stimolate all'ira / da
] paventa. carducci, iii-4-228: la lupa con un guizzo del rabido artiglio la
la lupa con un guizzo del rabido artiglio la bianca / aquila ghermì al petto,
bianca / aquila ghermì al petto, la straziò ne l'ale. -con
si accostano... patiscono ancora la rabbia in modo particolare, quando le
dalle mie braccia. emiliani-giudici, 1-414: la vecchia strega già cominciava ad arringare schizzando
politico). faldella, i-4-155: la farina, il più rabido e furioso rivale
: andò a schiavar l'uscio, e la versiera incarnata glielo sbattè sulla faccia,
fuori dal masso. -bramoso (la bocca). fr. colonna,
3-9: feci vaso da bevere gratissimo; la quale infusa nel fonte et di acqua
alla rabida et hanelante bucca et refrigerare la succitudine dell'aestuante pecto.
rabido furore. parini, 405: scorrea la furia e 'l rabido veleno / le
anelano, si rotano, sparpagliano / la sciolta chioma e mandan gridi ed ululi /
uno sfogo basso: e s'avanzò verso la cameriera e le diede una gotata con
papini, vi-380: da lunghi anni la nostra specie è posseduta da rabidi accesi
suicida. -sfrenato, smodato (la cupidigia). pellico, 2-482:
tigri sorelle, desolando gl'innocenti satolleranno la fame che rabida è in amendue. e
maldestre, sconclusionate. e neppure con la più madornale ingenuità, neppure con la
la più madornale ingenuità, neppure con la più rabida sete di gloria, uno
fame gran conto. -insaziabile (la fame). imbriani, 6-96:
, 6-96: c'era di che soddisfare la fame rabida del cacciatore e da sollecitare
un infante co 'l rabido / vagito de la fame / contende, ansa, travagliasi
zuffa rabida con l'io, / quando la fantasia si slega e frulla / travalicando
. d annunzio, i-43: va la nubivaga turba [degli avvoltoi] con
del fiume, quando corse le linee la fucileria, subito balzarono le rabide mitragliatrici.
uso nel contado pistoiese. 'mi prese la rabina e gli lasciai andare un manrovescio
'è un rabino, che ci vuol la pazienza de'santi a star con lui
. soldati, 6-216: bevo per la prima volta nella mia vita la ribolla
bevo per la prima volta nella mia vita la ribolla (in slavo, rebula)
ora chiamiamo pepe di rabo per la differenza che ha con l'altro
sulle ali e sulla coda; la testa è caratterizzata da un ciuffo
= nome d'agente da rabottare', la var. è registr. dal dizionario
ci serve quand'un vuole portar via la grossezza del legno; com'è sgrossato
. = deriv. da rabottare; la var. è registr. dal dizionario
penso... volere in questo luogo la parola ribaldo significare un soldato animoso,
. diavolo. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 358: 'rabuino
, avvocato che cercava di prevalere alzando la voce e creando confusione nelle cause.
non possono essere affabili, non conoscendo la vera natura e forza ed il vero
seduta secreta del consiglio, fi giorno dopo la votazione per le maestrine, mentre lo
per l'opposito dispiacciono etiam a vederle la cinerea e la rabucula e la simsca.
dispiacciono etiam a vederle la cinerea e la rabucula e la simsca. domenichi [
a vederle la cinerea e la rabucula e la simsca. domenichi [plinio],
vederla [l'uva] cinerea, la rabùscola e l'asinisca. =
in eterno. pascoli, 177: sopra la soglia d'infinite chiese / pregò.
fratello. riccardi di lantosca, 2-187: la popolarità, ch'egli godeva presso /
apposito cavetto del pennone per fissare la trozza aìl'al- beretto.
plebaglia. viani, 19-180: la bottega di fortunato era un porto di
mare, il rifugio di tutta la mitraglia della strada, della stramaglia
gente senza punta civiltà. 'tu te la dici troppo con quel giovane: o
francesco da barberino, 344: imprenda [la fanciulla] in fare borse, fregi
ella, essendole stata svelta e tagliata la lingua, esprimesse con l'aco nel suo
inedite, lxv-294: le vostre brache a la vostra presenzia / son tutte raccamate,
que'libri. pananti, ii-9: è la civetta un fonte di piacere / che
piacere / che incontriam passo passo per la via; / ci fa raccapezzar tutte
le mani il pavimento, per veder raccapezzare la sua ricevuta. -ritrovare in
per augusta. -figur. riacquistare la condizione spirituale precedente o uno stato d'
riso dal fondo delle mie marmitte e la versa nella gamella del vecchio. linati
dal borsellino: -via, -pensava, -è la solita signorina di famiglia che cerca marito
o raggravarono. amari, 1-iii-233: la condizione legale de'vinti, non essendo
dai diplomi. fucini, 452: riapro la lettera... e finché vi
.. e finché vi sarà tempo te la infarcirò alla rinfusa del meno peggio che
). pulci, 25-301: tutto la reina raccapezza / e dubitava d'ogni
, 1-1: -ancora non posso raccapezar la cosa. -ora te la spianerò affatto
non posso raccapezar la cosa. -ora te la spianerò affatto. buonarroti il giovane,
chiaro della mia sorte, si avviò verso la casa del marito, credendo quivi poter
(probabilmente dal pomè) avete avuta la prima notizia della mia giunta in italia.
/ che io mi son messo con la cantatrice / a far il bello, a
nome luisa scritto dalla stessa regina luisa con la punta delle forbici. -riconoscere
modelli superstiti. foscolo, xv-137: la 'crusca 'fu dittamo e latte,
articoli mentre il fabbro mi andava raccapezzando la vettura. -riprendere (il filo
replicò il visir d'accorgersi molto bene che la disputandone tra loro durerebbe un anno senza
nostri cospetti, / e finalmente chi la fa l'aspetti. -coordinare, collegare
su quella mia nottolata mi fece venir la voglia di essere quattro braccia sotto terra.
e ne'pozzi, chi di raccapezzare la famigliola che qua e là se n'
. 7. intr. con la particella pronom. rendersi perfettamente conto di
zzare: fin dalle prime pagine ha la chiave del racconto. iuliani, ii-324
m'aiutano le dita, ma nello scritto la mente non mi dice nulla, non
: le nostre risposte accrescevano sempre più la sua curiosità, ma ogni tanto rimaneva così
il giornale senza corsivo, ci accorgiamo che la vita è un labirinto dove ci sarebbe
2-107: non si raccapezzava più a trovar la strada di casa. calvino, 1-86
una volta nel bosco coccinella parve perdere la riluttanza a muoversi, anzi, poiché il
8. locuz. non raccapezzare la cena col desinare: stumasi di fare.
americani una vita più lauta e ordina la distruzione di immense riserve, mentre milioni
mentre milioni di suoi concittadini non raccapezzano la cena col desinare. = comp
gli stampatori. papini, 28-278: la barca l'ho fatta tutta da me,
il mare. bacchélli, 12-85: la fretta ansiosa aveva già sconsigliato d'andare
manzini, 18-77: temeva le lacrime come la grandine sul raccolto. e il raccolto
). raccapigliare, intr. con la particella pronom. (mi raccapiglio)
. malispini, 2-992: di tutta la sopraddetta quantità, chi era nobile e
s. ma trinità che io feci la mia santa professione in sino a questa mattina
, v19: mentre è spogliato, per la pestilenza / ch'egli esala, si
i comincia a gridar: guardia, la padella. = comp. dai
: e pensando in che forma raccappucciare la potesse, assotigliando lo ingegno, ebbe tostamente
una sola scintilla di fuoco a toccar la polvere militare rinchiusa dentro una mina,
cervello. barilli, 8-141: oggi la piazza del popolo si può attraversare liberamente
carrà, 200: ah, la bellezza raccapricciante che dà la scalata ai
: ah, la bellezza raccapricciante che dà la scalata ai paradisi arbitrari del dio-unico.
dio-unico. borgese, 1-353: siccome la luce meschina faceva giochi raccapriccianti con l'
ombre, andò in cerca dell'interruttore e la spense. govoni, 8-37: il
di letture licenziose e crudeli, e la corruttela di cotesta punta della sua immagi
reccapricciare), intr. anche con la particella pronom. (raccaprìccio).
giamboni, 4-295: quanta fue la pistolenzia degli uomini, io medesimo che
che gli bastassi l'animo di mirare la gente, la quale con le ciglia tese
l'animo di mirare la gente, la quale con le ciglia tese aspettava il
quegli architravi e quelle catene che serron la volta... che io non mi
i-15-23: io d'orror mi raccapriccio / la vecchiezza in contemplar. a. casotti
generale, si guarda nello specchio con la coda dell'occhio e si vede,
sovente quelle tragedie domestiche che fanno raccapricciar la natura. rosmini, xxi-369: l'umanità
: l'umanità, dileguandosi da lei la morale, perdeva ogni decoro: raccapricciava
apprezzamento. magalotti, 9-1-65: ve la manderò 'la satira 'quest'ul-
magalotti, 9-1-65: ve la manderò 'la satira 'quest'ul- tima settimana,
, / si scordi 'l morto e la consoli * 1 vivo. i..
2. rabbrividire per il freddo, per la febbre, per una sensazione spiacevole,
otta empiono [tali pietre medicinali] la bocca d'uno amaro così potente e perverso
fine, ma di più benissimo macinato su la pietra, perché, come arriva a
, 6-37: lucilio, che speculava con la barba lunga davanti alla porta e raccapricciava
. 3. rizzarsi per la paura (i capelli, i peli)
. burchiello, 2-24: sbaviglia, la dolciata, ad ora ad ora; /
divenimmo là 've spiccia / fuor de la selva un picciol fiumicello, / lo cui
che vider ne le braccia di nettunno / la paura, che ancor li raccapriccia.
. codemo, 224: noi disgraziati! la notizia del nostro disonore mi raccapricciò.
quando veggo questi vecchi patrioti alcuna a la mia mente ancor s'affaccia!
lo sguainò, lo mirò, ne provò la punta su l'unghia del pollice.
pollice. un brivido le raccapricciava tutta la carne; ma il cuore le restò
scorso che letto il messale, recitare la messa in compendio e rappresentarla in iscorcio
soggiunsi ancora, con sforzo per snodare la lingua, raccapricciato come uno che debba
che debba iterare il colpo per finire la vittima. pirandello, 8-317: la
la vittima. pirandello, 8-317: la signora fana,... sbalordita di
suo [di mercurio] cospetto perde la favella, levati i capelli per ricapriccio.
raccapriccio del sacrilegio. ghislanzoni, 16-144: la condotta di quell'uomo mi faceva raccapriccio
, metteva raccapriccio. cantoni, 458: la figlia dello speziale e il figlio delle
, iv-1-715: risparmiami... la vista delle tue lividure. io non so
paralisi e dell'agiatezza distruttta, vide la gente intorno a lui ritirarsi e guardarlo
corpo, pan a un tremendo parassita, la vorace forza divina. -di
, affermano di aver già sparato, la prima volta. l'aiutante maggiore taglia corto
plotone si riordina. un cenno, la scarica. e finito. il plotone d'
de'capelli del capo, che significa la paura. 2. persona sulla
sperda o per lo meno riduca di molto la schiera dei giovani che sono un ribrezzo
). graf, 5-340: per la selva folta e scura, / sotto il
, 6-191: non chiegg'io già che la ferrata chiave / strida raccapricciosa men di
che snerva e sfibra / e fa provar la morte e il suo ferire.
fortini, ii-440: egli, vedendo che la donna era rimasta sgarata per la libertà
che la donna era rimasta sgarata per la libertà che ella li aveva commesso,
che ella li aveva commesso, molto la cominciò a racarezare e con molte paroline la
la cominciò a racarezare e con molte paroline la fece restar contenta. = comp
pipa. 2. intr. con la particella pronom. accartocciarsi. v.
come ella dice, cinico, la colpa e sua. paptini, 27-660:
colpa e sua. paptini, 27-660: la [chiesa] romana e l'
vano del focolare o recipiente per raccogliere la cenere delle caldaie; ceneratoio. -
vasetto da tener sui mobili per raccattar la cenere dei sigari o delle spagnolette.
entrò nella chiesa e, raccatatane indi la mano, con grande benignità in momento
le mani il pavimento per veder di raccattare la sua ricevuta? ovvero: per raccattare
sua ricevuta? ovvero: per raccattare la sua ricevuta? carducci, iii-17-372:
/ tutta sgomenta, avanti a sé, la mamma, / brocche, fuscelli,
è vero: non ho mai visto la palla », ammisi. « e anche
cavalcar: / se gli cade in via la lancia, / non ha uno a
vecchio vagabondo, / scuoto il ramo, la prugna raccatto. -estrarre un minerale
j verga, 7-894: mandava la filomena, sua figliola, a sco>
, sua figliola, a sco> are la chiesetta ed a raccattare i soldi che i
personificazione. de amicis, ix-48: la verità non invecchia e di ogni briciola
4-128: ella raccattò febbrilmente sull'uncinetto la maglia che l'era scappata.
era scappata. -rimboccare, sollevare la gonna. pascarella, 1-83: la
la gonna. pascarella, 1-83: la folla delle damine che si raccattano il
, 37 (643): guardando per la strada, raccattava, per dir così
così, i pensieri che ci aveva lasciati la mattina e il giorno avanti, nel
ed altri romani, aveano comechessia raccattata la libertà. -recuperare (il tempo
al suo tempo, lo raccattava poi la sera e la notte. 5
tempo, lo raccattava poi la sera e la notte. 5. risollevare,
guerrazzi, 1-894: verso mezzogiorno, chi la chiedesse ignoro, ma suppongo i romani
fucini, 57: mezzo minuto dopo la raccattavano giù nel mezzo della strada con
raccattavano giù nel mezzo della strada con la testa fracassata. a. monti, 69
del torrente, e gli aveva pure insufflato la vita. -figur. risollevare dal
il logoro sasso del torrente, / come la notte sola e nuda, / anima
terrori / perché non ti raccatta / la mano ferma del signore? -prendere
detto: « se volete, potete raccattare la francia », rispose: « mi
più numerosa del solito, perché per la strada avevan raccattato due altri compagni,
: s'era così raccattato dintorno tutta la corte degli scotabicchieri che pratican per le fiere
, si faceva passare per pittore. la signora olimpia non so dove lo avesse
guerrazzi, 1-750: fu spedita sopra la strada di terra- cina una scarsa banda
-scherz. arrestare, fermare (la polizia). c. e.
e. cecchi, 5-473: filano verso la rimessa; ma il condu
partiti dal quartiere di menargues per raccattare la preda di cavalli e saccomanni fatta mentre
ben grossa della cavalleria di lerida, la raggiunsero di là del ponte.
ponte. -riacquistare lo stato o la condizione (di salute fisica o morale
. onde ella fu più casta ed ebbe la virtù della castità più che tutte le
mente. cesari, 1-2-78: la vendetta aperta di dio delle preterite colpe
molto mi maraviglio com'elli vuole raccattare la madre e la moglie e le figliuole
maraviglio com'elli vuole raccattare la madre e la moglie e le figliuole, anzi che
, di no ricomparare quella cosa da la curie in neuna guisa, e di no
cucchiaino, n. 1. -raccattare la fiaccola: rifarsi a una determinata tradizione
vende, l'italia povera oggi raccatta la fiaccola dell'eroismo, da tutti lasciata
da tutti lasciata stridere nel fango e la solleva e la riagita.
lasciata stridere nel fango e la solleva e la riagita. 12. prov
e alla raccolta di oggetti che riguardano la vita e la persona di un santo.
di oggetti che riguardano la vita e la persona di un santo. papvni
, 8-27: vidi... che la sapienza vera non poteva consistere..
forza di spaghi. betocchi, 5-59: la simile [croce] cred'io l'
. manzoni, vi-1-631: per dimostrarne la verità pratica... abbiamo addotti
. cucini, 4- 209: la sua [di d'annunzio] caratteristica consiste
è stato ad un pelo dal vincere la seconda guerra mondiale; e tuttavia aveva come
come giustificazione, diciamo così, culturale la spazzatura ideologica raccattata nei caffè di vienna
rincasando anzi tempo, capitava che sfondasse la porta a spallate. e sovente profanava il
ogni sincera credenza deve quasi ringraziare chi la libera da essi. -sm.
quattro o cinque fusa, io sarei la mal raccattata. monosini, 320: la
la mal raccattata. monosini, 320: la piena verrà tutta addosso a me.
di raccattoni da fiesole e da camaldoli contro la lingua d'una nazione?
dispetto maggiore. c'è press'a poco la stessa differenza che da 'ceffo *
[s. v.]: tutta la sera a raccenciare questi ragazzi.
palchi a conficcarsi; / invasato avea ognun la fantasia / di smattanarsi e insiem di
di smattanarsi e insiem di raccenciarsi. / la gala e 11 lusso era una signoria
, ii-311: non si canti or più la nencia, / poi che l'è
di cui divise fa gala di raccenciarsi la sua maggior nemica, la superbia
raccenciarsi la sua maggior nemica, la superbia, 'ne vilescat '.
. racèndere), tr. (per la coniug.: cfr. accendere)
., 7-8 (i-rv-638): aperta la camera e racceso il lume, trovò
camera e racceso il lume, trovò la fante sua tutta pesta. sacchetti, v-34
più né meno si spegne e raccende come la candela. porcacchi, i-436: comandai
-per estens. suscitare scintille combattendo con la spada. pulci, 22-107: io
ognun fussi un acchille: / odi la spada d ^ aldignier che fischia; /
raccende faville! -intr. con la particella pronom. accendersi (un materiale
.., dubitando che, per la soverchia tema e per l'alterazione degli
non gli si raccendesse il sangue e sopravenisse la febre. 2. per
2. per simil. far risplendere la propria luce, far brillare i propri
10-79: non cinquanta volte fia raccesa / la faccia de la donna che qui regge
volte fia raccesa / la faccia de la donna che qui regge, / che tu
casso / lo lume era di sotto da la luna, / poi che 'ntrati
spegne il lume sotto alla luna per la interposizione che fa la terra tra lei e
alla luna per la interposizione che fa la terra tra lei e li raggi del sole
sotto, cioè alla parte che guata la terra. -manifestarsi sul volto illuminandolo
a collera, s'alcuno con pazienzia sostiene la ingiuria e si aumilia al nimico,
ogni nostro sforzo, perché allora ravvicina la divina potenzia. beicari, 5-101: raccendi
aretino, 10-88: l'arbitrio de la nostra umanità unisce le voglie, ristora
, spirante odio e veleno; / la sua turba tremava, ei la raccese /
; / la sua turba tremava, ei la raccese / e ravvivò.
al corso. -intr. con la particella pronom. lasciarsi trasportare da un
bandello, 2-24 (i-896): veggendo la beltà de la donna amata, in
(i-896): veggendo la beltà de la donna amata, in tal modo il
punto mi raccendo ne l'ardor de la fama e mi raffreddo ne l'impossibile
e mille alti desiri / raccenderei ne la gelata mente. boccaccio, dee.,
fu arrostito, raccenda nelle vostre anime la divozione che in lui aver dovete, non
divozione che in lui aver dovete, non la penna che io volevo, ma i
i-116: fattosi da nami portare per la nera nel tevere, raccese l'ira
è questa [voce], ugo, la tua, che a te mi chiama
... tu raccendi ne'nostri petti la sola virtù utile a'mortali, la
la sola virtù utile a'mortali, la pietà. -intr. ant.
manifestamente presente (il buon diritto, la ragione). monte, xxxv-i-461:
raccendono didone. -intr. con la particella pronom. ritornare a essere presi
tornandosi chi egli era e qual fosse la 'ngiuria ricevuta..., nello sdegno
..., nello sdegno raccesosi e la compassione e il carnale appetito cacciati,
5. per simil. restituire la facoltà visiva. nievo, 751:
ardente. -intr. con la particella pronom. ritornare a vedere,
pronom. ritornare a vedere, riacquistare la vista. dante, par.,
qualcuno. d'annunzio, iii-2-216: la preghiera è vana, / ed è vana
rinnovare l'ardore, l'entusiasmo, la fede, la devozione. boccaccio
ardore, l'entusiasmo, la fede, la devozione. boccaccio, i-386:
, che fosse loro mandato uno che raccendesse la lucerna della fede, che poco meno
era spenta. ariosto, 8-72: la donna sua, che gli ritorna a mente
raccende nel core e fa più ardente / la fiamma che nel dì parea sopita.
se 'l valore antico / non raccendea la mia reai cittade, / qual riparo a
g. gozzi, i-n-21: la spenta virtù de'miei maggiori riceverò io
. -riportare alla mente; rinfrescare la memoria. dante, purg.,
riconosciuto al viso; / ma ne la voce sua mi fu palese / ciò che
tutta mi raccese / mia conoscenza a la cangiata labbia, / e ravvisai la faccia
a la cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di forese. daniello, 402
non avria potuto mai il poeta raffigurar la faccia di quell'ombra, per esser tanto
distrutta, ma riconobbela alla voce, la quale, alla guisa che la favilla
, la quale, alla guisa che la favilla accende la fiamma, così raccese in
, alla guisa che la favilla accende la fiamma, così raccese in esso poeta la
la fiamma, così raccese in esso poeta la sua spenta conoscenza. -intr
spenta conoscenza. -intr. con la particella pronom. manifestarsi nuovamente o con
, 1-385: colla moglie sanza peccato quasi la furia della carne si spegne e si
: io nel cor sento / che de la mia vendetta or si raccende / e
or si raccende / e si conforta la speranza. nievo, 666: alla
666: alla vista del fratello tutta la sua compassione s'era raccesa. dannunzio
et un rinnovarsi e raccendersi nell'animo la cosa imitata, che già era quasi
confortando gli sbigottiti, egli solo raccese la battaglia che di già era spenta.
pungevano i sadducei, raccesero a dismisura la disputa, e il tumulto facevano sempre
quel d'eufemio: donde raccesero immantinenti la rivoluzione. b. croce, ii-2-vni:
vico. -intr. con la particella pronom. riprendere con rinnovata violenza
gano in tutto male, / benché la libertà perduta avesse; / e mentre con
lui va verso le tende, / la battaglia in più lochi si raccende. giorgio
e sottigliezza dì tiberio si nutrisse appoco la rovina della repubblica e come ella poi s'
, vi-222: merce de'trafficatoli fu sempre la povertà dello stato, la quale riparata
fu sempre la povertà dello stato, la quale riparata con usure ognor raddoppiate e
spegne il lume sotto alla luna per la interposizione che fa la terra tra lei
alla luna per la interposizione che fa la terra tra lei e li raggi del sole
questa solitudine, e coloro che raccerchiano la città m'hanno percosso e ferito.
. dilata l'animo, e così la memoria della miseria il raccerchia e ristringe.
bene di dentro e tòr via tutta la feccia...; è necessario che
e si raccerchi, e dopo che la sia raffondata e ben cerchiata impecisi.
. 3. intr. con la particella pronom. assumere forma circolare.
. 2. intr. con la particella pronom. acquistare certezza, risolvere
in conforto sua paura, / poi che la verità li è discoperta, / mi
, / manda da lui mercurio e la richeza / per farlo in tutto de miseria
augusto. 3. riacquistato (la vista). poerio, 3-214:
capo / s'affida all'origlier, così la nostra / intima essenza neltalta quiete /
quiete / s'adagia, e strano la percuote il raggio / che piove a lei
il raggio / che piove a lei per la raccesa vista. raccettaménto, sm
racettare), tr. (per la coniug.: cfr. accettare).
ha una usanza, perché così vuole la corte, che se uno arà una sua
amici armati. serdonati, 9-437: la notte finalmente, tutti bagnati dalla pioggia
fumo raccertati e dato loro el bisogno per la loro vita. manzoni, fermo e
: tornando que'ch'avie col brando / la libertà di roma racquistata, / incontro
carducci, iii-7-180: nell'italia greca la scuola ravennate serbava i libri di giustiniano
serbava i libri di giustiniano e raccertava la coltura giuridica d'oriente.
strozzi, 1-102: - però fa'che la tua grazia io raquisti. / -io
. fausto da longiano, iv-214: la mia giovami carne... trovossi
.. trovossi in solitudine, e la soletudine con la libertà odorarono il mondo
trovossi in solitudine, e la soletudine con la libertà odorarono il mondo, e odorandolo
(v.); in molti casi la voce pare aver subito l'influsso semantico
raccet- tatore esser sempre raccettatóre. e la galanteria del detto consiste qui nel nome
. andrea da barberino, i-320: la corona di francia non si governa se
era buono. irretrattabile adunque dev'essere la raccettazióne, salda rimanere la riconciliazione.
dev'essere la raccettazióne, salda rimanere la riconciliazione. = nome d'azione
fatto per ciò un raccerto, come la ninfea et i triboli e la salce et
, come la ninfea et i triboli e la salce et i giunghi. -aiuola
pervennero da ultimo a cavarle dai labbri la bugia racchetante, la bugia plausibile: quella
cavarle dai labbri la bugia racchetante, la bugia plausibile: quella che..
quella che... sembrò alfine la verità. racchetare (ant. racchettare
. lei, che... la sua sventura piagnea, s'ingegnavan di
forte il raccheta. savonarola, ii-50: la madre... dà la mela
: la madre... dà la mela al suo figliuolo, quando piange,
. castelletti, 46: vedi se tu la potessi racchettare et indurre a perdonarmi.
: li raccheta, li consola / la pia madre. carducci, iii-2-358: taci
e l'affamato / pargol raccheta ne la notte buina. soffici, v-2-108: un
pucci, cent., 9-12: allor la gente sì fu racchetata, / cacciarne
cacciarne i ghibellini, e molto tosto / la città fu da'guelfi riformata. trissino
i rosumi con possa e con la pelle nella fornace. quanti modi v'eran
(i-178): ora, racchetata tutta la gente che 'a l'udienza era
il suo compagno racchetava il canino con la voce. 2. sedare una
loro pianti. cicerchia, xliii-375: la donn'allora suo pianger racheta. dolce
numero. cesarotti, i-xxxm-39: io ritener la vidi / nelle ferme sue mani i
quartieri per procurare... di racchetare la tumultua- zione. -far cessare
3. intr. per lo più con la particella pronom. cessare di piangere,
, 2- 135: trovai che la padrona si aveva messo il brigante in
si rachetava. bembo, io-vn-31: la vostra lettera comune a tre noi tanto
. doni, 3-155: una femina piangeva la morte elei suo marito, né si
salvini, 39-vi-202: chi ama porta seco la (ragione del suo pianto;.
incontanente amendui furo attanagliati e impiccati per la gola sul campo di siena: rachetossi la
la gola sul campo di siena: rachetossi la gente. machiavelli, 1-i-238: fu
facessono lo scambio, si racchetò tutta la concione. varchi, 18-1-143: non pure
e si mosse, ma io toccai la lira, e al suono subito si racchetò
, consolarsi. bembo, io-vn-244: la morte del nostro navagiero m'è stata
d'intensità, smorzarsi (l'ira, la collera). marini, 63:
gran rovina ci è stata. ora la cosa s'è raccheta. e
., 8-1 (186): fatta la fine alle arde ed a'sermoni,
o da un'attività; smetterla. la spagna, 17-43: non pensate, signor
1-161: se tu mi vai più rompendo la testa / né ti raccheti, io
né ti raccheti, io ti farò la più / scontenta donna che fosse mai al
c. e. gadda, 6-126: la personalità di lei, strutturalmente invida al
e solo racchetata della prole, quando la prole manchi accede a una sorta di disperata
-che ha cessato il proprio canto (la cicala). ariosto, 14-40:
. ariosto, 14-40: come appresso la sera racchetata / la cicaletta sia,
14-40: come appresso la sera racchetata / la cicaletta sia, ch'or s'ode
al padre fra l'ispane torme / la condurremo. racchéto, agg.
sagrata, / e, 'nnanzi che la boce sia raccheta, / mi guardon
è usato in vari giochi come anticamente la palla- corda e, in età moderna
di vetro e di carbonio, mentre la cordatura è per lo più di materiale sintetico
. citolini, 483: il giuccar a la lunga, a la corda, a
il giuccar a la lunga, a la corda, a la facciata, con la
lunga, a la corda, a la facciata, con la mano, con la
la corda, a la facciata, con la mano, con la pala, con la
la facciata, con la mano, con la pala, con la racchetta, con
la mano, con la pala, con la racchetta, con gli scagni, co'
, 10- 77: talor con la rachétta over col guanto / palle di cuoio
poi fra quelli della palla soda, la quale da molti ancora è detta palla
, e ultimo è quello da rachétta con la corda. idem, xcii-ii-200: la
la corda. idem, xcii-ii-200: la rachétta va quasi fatta sul garbo della ci-
, senao nella parte che si abbraccia con la mano ristretta e nel resto sempre più
galileo, 3-1-178: di qui nàsce la soluzione di quell'effetto che i giocatori
che tale è il lor termine) la palla, cioè rimetterla con la racchetta ob-
termine) la palla, cioè rimetterla con la racchetta ob- bliqua in modo che ella
parlarne impallidisco, / era il giocar con la racchetta e 'l disco. baluda,
, 13]: non veggo che la lettera de 27 scorso mi porga alcun motivo
l'userò mai, e chiamerò sempre la racchetta 'racchetta ', come la
la racchetta 'racchetta ', come la chiamano generalmente tutti i giocatori di palla-
venne carla dal tennis, salendo lentamente la scala;... portava sulle
. portava sulle braccia il mantello, la racchetta e la reticella delle palle,
sulle braccia il mantello, la racchetta e la reticella delle palle, sorrideva.
) rimo che comincia il giuoco mette su la racchetta il baionetto e, tenendolo fermo
van dietro seguendolo. il primo con la racchetta sbalza il ballonetto in alto avanti
ballonetto da terra, egli il percuote con la racchetta di un rovescio in qualunque parte
, 392: diede il re ordine la medesima sera al gran priore di francia,
del duca di guisa, a giocare la mattina seguente alla racchetta. brusoni,
così bene alla racchetta, sapete che la palla quanto più fortemente è battuta a
medesimo del signor maresciallo, appunto sotto la rachétta ove è la nostra stampa.
maresciallo, appunto sotto la rachétta ove è la nostra stampa. 5. racchetta
nella neve molle. bacchetti, ii-183: la neve alta e farinosa aggravava le racchette
. calvino, i-97: poi rimettersi la roba nelle tasche, e i guantoni
, e unire i due bastoncini uno con la punta infilata nella racchetta dell'altro per
che permette di registrare il bilanciere variando la lunghezza della molla; stringilama.
. e. garuffa, 1-117: la racchetta è montata sul ponte del bilanciere
], 30: le fabbriche zenith lanciano la loro nuova serie di orologi:.
, i-240: a sabionzeli... la vezilia di san zuane batista.
>rendo di racchette incendiarie 1 toscani, misero la deso- azione fra quella gioventù ardita ma
una stupenda festa popolare... la banda civica, le luci elettriche, gran
ogni istante con profusione luminaria e più la lietezza di tanta moltitudine giubilante formava uno
socci, ii-1-636: una racchetta portò via la coscia del
rac- chettieri inviato dagli austriaci a riconoscere la forza di questi volontari a gavardo.
, / don mecenate al giocò de la corda / esercitarsi il dì, ma col
fra cui raccare); secondo alcuni, la voce risalirebbe invece a un etrusco *
marc'aurelio, 223: 'genoveffa la racchia '. - gastone, quando
'. - gastone, quando chiederete la mia mano? -e perché? non sono
. racchiocciolare, intr. con la particella pro- nom. (mi racchiocciolò
racchiocciolava e non desiderava più che la sua sfortuna mutasse; e aveva perduto ogni
severo. racchioccolato come si ritrovava con la faccia contro il comodo e lo zipeppe in
in braccio, non ne andò divulgata la porpora. 2. ant.
. rachiudere), tr. (per la coniug.: cfr. chiudere)
domanda padiglione. gemelli careri, 2-ii-22: la muraglia... fu fatta in
sulla porta dell'ampio stecconato che racchiudeva la notte i buoi e le giovenche,
filippo cavalcante, il padrone della mandra, la quale non contava meno di cinquanta capi
de l'acqua in sé racchiude, / la vergine giacente un suo divino / sonno
sul canterano dell'impero, sotto / la campana di vetro che racchiude / le
destra, in una sontuosa urna riposa la bella isotta. una ricchezza d'arte composta
bel corpo. gozzano, ii-238: la morte, intanto, il feretro pre
para: / a l'alba di diman la madre e il figlio / saran racchiusi
un volume in ottavo. essa racchiude la storia minuta, esatta ed imparziale dell'
a'tempi di pitagora allor quando stabilì la sua scuola a cottone. questo nome racchiudeva
questi soli quattromila anni racchiudono giustamente tutta la serie dell'istoria sagra, qual è
nella vulgata. romagnosi, 4-1196: la prefinizione... del tempo di trent'
media delle generazioni, come racchiudere poteva la prova della memoria testimoniale, provvedeva pure
dei cittadini i quali veramente non sorpassano la loro età. 2. comprendere
cui è nota l'onnipotenza di dio e la sua virtù creatrice, soglieno divisare una
alfieri, 5-18: da oggi in poi la parola 'misogallo 'consacrata in tua
e libero italiano. foscolo, vi-419: la teologia de'popoli racchiude sempre i germi
loro legislazione. rosmini, 2-10: la potenza da sé sola non racchiude tatto
aritmetica 'di diofanto alessandrino, che racchiude la somma delle cognizioni possedute dai greci riguardo
compiacenza, racchiude nei suoi frutti con la tua morte la perdizione di tutto il genere
nei suoi frutti con la tua morte la perdizione di tutto il genere umano.
1- 236: incredibile temerità sarebbe la mia, se io qui pretendessi in
, 10-9: egli racchiude nel cervello la tignola dell'interesse. -ant.
per addietro sono passate, le quali per la loro eccellenzia sono sì degne di viva
che antichitade con ciechi morsi, cioè la morte, non le puote consumare,
s'imbruna, li villani vanno impiumando la loro siepe colle spine, acciocché sua
., 4-34: se 'l vino cón la feccia lungo tempo dimori...
marini, i-98: racchiuse subito crisanta la porticella co'catenazzi. lemene, ii-127
: chi ricompone in pace il ciel, la terra? / chi bel perdono impetra
ciel disserra? -figur. tappare la bocca a qualcuno; indurre al silenzio
nell'arca di noè ed a distribuire la mangiatoia degli animali che dovevano ivi esser
quattro elementi, cioè l'acqua, la terra, l'aria e 'l fuoco.
consolarmi il vero, / deh narra la cagione onde in quei vepri / così ti
11. intr. anche con la particella pronom. trovarsi insito, stare
/ che ciò che si racchiude entro la bella / valigia di velluto da te sia
inonda il piano. gioberti, i-137: la civiltà tutta quanta è un'applicazione di
: diversi pensieri... scorreano per la mente dell'amato insieme ed odiato imperadore
ne divampavano. muratori, 7-i-425: sotto la diversità de'vestimenti si può racchiudere un'
racchiudono tutti gli altri errori che compongono la falsa setta de'thibetani, è il
tre granelle di sale, acciò che la piaga non racchiuda. pascoli, i-369
: in quel luogo sacro, prima che la nuova italia fosse compiuta,..
d'achille! lucini, 5-50: la piaga aveva impallidito e si racchiudeva.
sommo bene e 'l fin suo: la prima il penetrar con l'ali del suo
passar le celesti sfere...; la seconda, poi, amministrar prudentemente se
poi, amministrar prudentemente se stesso, la repubblica e la casa sua. magalotti
amministrar prudentemente se stesso, la repubblica e la casa sua. magalotti, 21-15:
, d'un senso così squisito che la fiammella cruna candela che gli asoli punto dattorno
e di viole / tanta era ivi la copia ed eran tanti / i vasi dove
tornasi di lampedusa, 274: degustava la raffinata mescolanza di biancomangiare, pistacchio e
. f. frugoni, 1-18: lagrimò la grand'anima in trovarsi racchiusa, ancora
racchiuso in un tugurio, salì su la cima d'un monte. -con riferimento
che mi debba fare: vo'che finisca la sua vita tra le murate, ché
e contamina nei ragazzi maìavezzi o racchiusi la trista sensualità senza amore.
che circonda tutto l'orizzonte e non la lascia uscire. f. f. frugoni
che, colla loro gagliarda soffregagione apertagli la strada, egli fuori in volanti faville
non sanno più esplodere oggi sento / la mia immobilità come un tormento.
carducci, iii-19-186: vero che per la ristrettezza, per l'aria racchiusa,
quelle cure che ai prigionieri faceva usuali la loro agiata condizione e neces
e neces sarie ad alcuni la condizione della salute, nell'aw. ferrari
splendido ne adduce, / soprastar possa la racchiusa luce. -pervaso da un'
alcuna cosa ritengano, debbano, levando la scorza, scoprire e mostrare il senso
. c. carrà, 589: la scultura è racchiusa nei limiti di una
pelo al cui detto struffaldo: / la cubattola non racciabattare. g. m
stracciati, e perciò procurano di racciabbatar la loro vergognosa togaccia, che ha tanti
alle zampe gli abbricca / e tagliagli la carne e 'l nervo e l'osso:
a questo. -figur. rincarare la dose; infierire verbalmente. n.
pensassi / e di nuovo a giesù la raccoccassi. = comp. dal pref
per me non saranci altri moccoli / per la via, mi contento andare al buio
. verga, 7-888: poi [la mucca] tornava a fiutare il vitellino,
macchina agricola impiegata per l'estirpamento, la scollettatura e la puntura delle barbabietole da
impiegata per l'estirpamento, la scollettatura e la puntura delle barbabietole da zucchero.
o dividente, conciò sia cosa che la diranitiva raguni le parti a tutta la
la diranitiva raguni le parti a tutta la diffinizione e la demonstrativa dalla causa produca
le parti a tutta la diffinizione e la demonstrativa dalla causa produca il causato.
loro in compagnia, che andassimo per la terra vedendola a loro piacere. grossi,
oneste / tra il garzon ricambiate e la donzella, / due donne azzo chiamo.
1600: lo 'ncenso... ha la virtù di salire per la sua qualità
. ha la virtù di salire per la sua qualità e di costrignere per la sua
per la sua qualità e di costrignere per la sua racco- glienza e di confortare perché
còlliaré), tr. (per la coniug.: cfr. cogliere).
. bizoni, 34: salimmo la montagna dove feci raccòrre una palla di
una palla di neve e mettere sopra la soma. chiari, 1-iii-58: una sera
dall'alto della mia loggia il cappello e la maschera nel parterre. il caso fece
, / che per non far del tuo la terra degna / te raccogliesti con le
si succhia le dita che nel mele de la lode gli intingono coloro che si dilettano
io andrò raccogliendo con le labbra de la vanagloria quelle che mi dànno le vostre
io che, come cani, sotto la mensa mi venissero a raccogliere le reliquie
in un gemito di cristiana rassegnazione. la nuova scuola non aveva saputo e potuto
ferite. goldoni, 1018: vuol la insalata, / e vuol ch'io la
la insalata, / e vuol ch'io la raccolga. casti, 253: mirerai
e destre. tommaseo, 11-299: la moabite ell'è che per amore / seguì
grano, così pallido e lattiginoso; sennò la stagione, prima di maturartelo, rientra
pavese, 5-36: mi disse che la madama della villa era venuta solo ieri a
minerale). desideri, lxii-2-iv-7: la maniera nel thibet di raccogliere toro non
potrà. pea, '-28: la belloccia, che aveva scorto il padrone,
(un ferito); comporre per la sepoltura, seppellire (un cadavere, i
innanzi, e da lui volse sapere la cagione di sì fatte ferite che egli da'
inviò un certo de'suoi a vedere se la carne era al tutto consunta, sì
una pattuglia vestita di bianco, sotto la luce della luna, per raccogliere un
età di diciott'anni, si spinse tra la gente folta e gli tirò un colpo
armeno, 1-266: come che tutta la notte per ogni parte del bosco avessero
del bosco avessero cercato, diliramma, la qual dal mercatante era stata raccolta,
capanna. beltramelli, iii-988: quando la discreta giovinezza non ha da offrire niente
niente più di se stessa, chi la raccoglie chi? 4. prendere
abito ampio. tomielli, 482: la gonnellina raccogliesi e sale / con sforzo
chiome sciolte. bechi, 2-196: la contessa raccolse la gonna con un moto
. bechi, 2-196: la contessa raccolse la gonna con un moto rapido della mano
. baldi, 60: diede natura la sacrata verga, / onde l'incenso
verga, / onde l'incenso a la stagione estiva / liquefatto dal sol lucido cade
, i-185: dietro san giovanni apparisce alquanto la vergine che vien meno, ritenuta da
. tolomei, 3-119: venendo aoppo la metitura vostra, o poche o nulla
. deve dare ordine che sia ritirata la sua artiglieria dalle batterie, facendo raccogliere
artiglieria dalle batterie, facendo raccogliere tutta la monizione da guerra che è restata,
chierici senza mai cessare raccoglievano con rastrelli la moneta gittata dai fedeli ai piè dell'
il giovane se ne andò in viaggio con la donna dell'isola, per la corrente
con la donna dell'isola, per la corrente del fiume, verso il mare.
. -riunire nel mondo creato (la materia, gli elementi; ed è
.. iddio rivolta il cielo, la terra e il mare, oramai resta di
nella chiesa di san lorenzo degli speziali con la vergine e 'l bambino adorato dagli
, inf, 18-18: da imo de la roccia scogli / movien che ricidien li
cuore anche mandati fuori, ma con la forza del tiro se ne tira egli altri
gli bee. pantera, 1-289: quando la vacca o il bue guardano il cielo
, a una maglia restò presa non la gola d'un pesciolino, ma, a
tortorella, / ch'or, su la mia fenestra il voi raccolto, / ti
/ e bella ardita palpitante come / la procellaria che raccoglie il volo.
volo. -arrestare il cammino, la marcia, il viaggio; concluderlo.
pervenuti alla stanza nostra, ritrovammo apparecchiata la mensa con vivande diverse. tasso,
. piccolomini, ii-90: per esser la luna più imperfetta degli altri corpi celesti
feccia di quelli, non può per la densità sua raccorre così perfettamente la luce
può per la densità sua raccorre così perfettamente la luce né così internamente per ogni sorte
mezzi militari); rendere disponibile per la propria necessità e per l'uso previsto
che dalle rendite si può raccorre, la quale è molto incerta e molto variabile.
buonarroti il giovane, 9-21: vostra la cura fia, valerio accorto, /
. seneca volgar., 3-xxxi: la temperanza segnoreggia a'diletti; alcuni n'
, più intense. idem, ii-273: la mia salute cagionevole e la difficoltà grande
ii-273: la mia salute cagionevole e la difficoltà grande della scienza mi stringerebbero a
. ant. e letter. aggrottare (la fronte, le sopracciglia); stringere
perfino nella bottega elle ricamatrici, la rossa... avea poggiato il gomito
mento, leggermente china da un lato la testa angelica, gli occhi nel vuoto
denti scantucciati, scuri, subito raccolse la bocca, facendo sporgere il labbro inferiore.
labbro inferiore. pavese, 4-107: la vecchia tacque, stringendosi nella braccia e
sbarbicargli e distruggergli, e poi raccorre la moneta vecchia e sopprimerne il corso, dando
vecchia e sopprimerne il corso, dando fuori la nuova. -ritirare (una lettera
anibai suoi corridori fece corrare per mezzo la contrada per le prede raccogliere e prendare
raccogliendo tutto il bestiame che si trovava per la campagna, andarono ad alloggiare in un
raccolto il vostro cavallo, volterete pronto su la mano destra. 14.
dicere a quelli quando se dovarà fare la visitazione. capellano volgar., i-335
capellano volgar., i-335: raccolta la corte delle donne in guascogna, di
in guascogna, di volere cu tutta la corte, con perpetuale costituzione fu fermato
novelle spose / fian de'mariti aa abitar la stanza, / vesti- ran tuoi compagni
fagiuoli, vii-84: insieme fu raccolta / la camerata, e alla carrozza andammo /
alla carrozza andammo / verso firenze a ripigliar la volta. g. gozzi, 1-465
quale dovea fare una venere, perché la fosse oltre misura bellissima e avesse un'
affrettarci a raccorre queste dispersioni e formare la nazione che ancora non è, tenghiamo
, i-23-78: le campestre piva, / la canna umìl raccolti han sulla sera /
: lonze alli campi de parabianco. la prima cosa raccoize tutti quelli li quali
coll'esercito che stava raccogliendo, ebbe la mala gloria di esser primo tra tanti faziosi
/ sì grande lume, quanta è la larghezza / di questa rosa ne l'
fiorite, / o rode il verme la tenera foglia, / o l'uva è
gvostre memorie e glorie e parla a tutta la valle con la voce soave e profonda
glorie e parla a tutta la valle con la voce soave e profonda delle sue campane
appartamenti che raccolgono i cento dipinti e la serie numerosa dei disegni e delle stampe.
disegni e delle stampe. -concentrare la propria luce su un unico oggetto,
luminosa). cantù, 490: la lanterna ch'egli recavasi in mano, lasciando
1-32: gli occhi spalancati delle finestre raccoglievano la luce notturna su muri scabri.
ampio focolare / che raccoglieva intorno tutta la famiglia. -rappresentare; significare allusivamente
e tutte ritratte dal vero, [la commedia] raccoglie. nievo, 414:
di palliare per un misero orgoglio nazionale la viltà buffonesca di tutte queste scene.
i-354: l'anima sta: tranquilla rispecchia la vita e raccoglie / entro il suo
oggetto il pensiero, l'animo, la mente o, anche, un sentimento
, 1-68: non chieggo io già che la mia sia / senza parte del caldo
mio studio, o vittore, / la tua canuta effige, piegata nel dolore
canuta effige, piegata nel dolore / la profetica testa su la man destra, sta
nel dolore / la profetica testa su la man destra, sta. /..
miei danni antichi. manzini, 17-136: la leggevo e imparavo a raccogliermi l'anima
machiavelli... rimproverò a dante la sua avversione per firenze, e, disperando
m quella sola citta il centro e la sorgente della lingua. 18.
colonne volgar. [tommaseo]: la reina ecuba si leva incontro a loro e
. degli arienti, 1-400: essendo la sua virtù da illustri omini visitata, lei
in casa mia. landò, i-30: la patria... è dovunque l'
: una di loro, a cui la schiera bella / tutta portar parea maggior rispetto
cortese aspetto. testi, 1-160: la domenica mattina il signor principe francesco giunse
f. frugoni, 5-378: onorato la raccolse [aurelia] a braccia sbarrate
è raccolta. -accettare, accogliere la lezione di un testo. algarotti,
nella santa chiesa i popoli fedeli secondo la varietà de'costumi e delle lingue.
le ben nate genti / raccolse lei ne la sua mae- state. brancati, 4-12
, imbarcare. marini, iii-7: la nave di cipro, che avea raccolti dario
il mare. barilli, ii-472: la coperta di poppa è carica di pellegrini
scoglio cum opinione che zefiro al modo usato la racogli e porti a l'albergo d'
, 64- 205: dov'è la tomba che dovea raccogliere tossa nostre su
tossa nostre su terra libera e sotto la bella bandiera per la quale ponemmo la
terra libera e sotto la bella bandiera per la quale ponemmo la vita? govoni,
la bella bandiera per la quale ponemmo la vita? govoni, 278: tutto viene
30-26: cristo incarnò in giudea, la qual fu posta nel mezzo de'popoli
leone ebreo, 246: ancora loro renderanno la sua parte a ciascuno de li due
parenti nel quinquagesimo millesimo anno, cioè la sustanzia e materia al caos, il quale
restata viva quella mia sorella minore, la quale si chiamava liperata, che era
dalla serenità vostra,... apersi la casa, non pur all'illustrissimo signore
di nuovo perché voi siate raccolto ne la servitù del signor don odovardo. idem,
vostre signorie illustrissime si degnino di favorir la mia buona volontà e di raccogliermi ne la
la mia buona volontà e di raccogliermi ne la loro protezione. buonarroti il giovane,
quivi quivi ben hanno / gli staffieri la cuccagna, essi padroni / de'lor
. n. franco, 4-157: la pietà del nostro animo promette a l'
], xxxi-709: avea raccolto di tutta la città e di ogni altro luogo cercate
questo pallazzo si costudisce per il re la reai libreria, stata raccolta e congregata dal
, 3-i-116: ciascuna scuola dovrebbe avere la sua biblioteca appropriata, e facile sarebbe
'non ti scordar di me 'e la stessa 4 strenna italiana ', le
è oggetto di commento non sempre benigno la moderna consuetudine di raccogliere in volume gli
s s castelvetro, 8-1-397: la quarta maniera potrà raccogliere quelle persone che
: dante alighieri... andò raccogliendo la cuzione della sua 4 divina commedia '
d'italia. tommaseo, 11-103: la natura..., quasi piramide.
molti altri casi, ove bisogna tutta la dizzione distesamente spiegare, né si può
dizzione distesamente spiegare, né si può la vocal seppellire, quantunque abbia la liquida
può la vocal seppellire, quantunque abbia la liquida vicina, li quali raccogliere con ogni
ogni cura minutamente lasceremo a coloro che la toscana gramatica ci vogliano interamente insegnare.
voci e, per lo più, postavi la loro autorità nell'esempio. muratori,
se non avrà giudizio, perderò io la prudenza. stampa periodica milanese, i-261
tanto lontano che non vi sia conosciuta la gloria di giobbe. 26. riassumere
sentenzia, che si appella spessamente, la quale ha luogo quando molte cose che
questo è raccorre insieme le conclusioni e la somma... di molti argomenti.
. c. dati, 4-39: per la compilazione del nostro etimologico sono da avvertire