di saltimbanchi e di ciarlatani che imbonivan la folla pigiata tutt'intomo e allagante il
delle baracche delle meraviglie, le sirene con la coda di pesce e il seno e
ora spera, ma non molto, che la prendano a dormire in una di quelle
, pessimo vestiario, scenario infelicissimo, la sala sporca, i palchetti sudici. de
de roberto, 314: e così la baracca andava avanti, col solito armeggio
in rovina. borgese, 1-196: la guerra ha avuto questo di buono, di
. adesso che ha l'anello e la giumenta riprende subito il suo progetto di
subito il suo progetto di piantare tutta la baracca occidentale e tornarsene al suo paese
, signor alfio, il giorno che cascasse la baracca, vi faccio nominare a occhi
lui se ne va sui monti con la figlia pinabella, a tagliar legna.
vuole il padrone? -come va la baracca?: come vanno le cose?
riscosso certi bricioli e era stato tutta la sera a far baracca. panzini, iv-58
..., dando ai balconi dove la forma di e piatto) nella forma del
.). a condurre avanti la baracchétta ereditata dal padre. collodi
d'annunzio, v-1-321: è la mia voce, la mia voce di com
, v-1-321: è la mia voce, la mia voce di com di
di com di gente, la quale si affollava intorno a un gran baraccone
. verga, ii-521: dove la sera fluviale blandisce le baracchette di legno
un cantoniere fluviale esce, con la bandierina, dalla sua tavolato dov'
ami l'attendente gli consegnava la posta. moravia, vii-43:
di ripostiglio per gli arnesi, per la guardia di notte. baraccone con
. legno il quale attrasse invece molto la mia curiosità. fra giordano [
sm. complesso di baracche sequele romantiche, la voce dell'organo dava qualcosa (per ricovero
, di di lontano e desolato: pareva la musica dei baracconi prigionieri). quando
3-250: che cosa potevano valere, cessata la magazzini stipati /... / squadre
circo. pavese, 2-197: mi ricordo la sera su quel baraccare, intr.
. disporre baracche in prato, dopo che la gente si era dispersa, e veniva il
cattaneo, iii-1-249: le varie imposte su la proprietà vano figliuole da maritare.
figliuole da maritare. stabile e la quota barracellare su le proprietà mobili,
1836 i barracelli vennero di per la seconda volta mi avevano fermato davanti alla nuovo
i morti coi denti bianchi, anche senza la polverina per = voce piemontese e
. di baracca-, ma è probabile che la voce del chi si crede avere
chi si crede avere queste virtù, la pruova è il baragóne. se
hai, tu puoi dire d'averle ne la man dritta. = variante dial.
tiene alla famiglia plagiostomi (cioè che hanno la affermative (indicate nella sillogistica con
affermative (indicate nella sillogistica con la vo bocca bassa, all'
, ii-855: io non so proprio dove la trovino bella, cale a
lungo, con quella bocca in giù come la affermativa (indicata con la vocale i:
in giù come la affermativa (indicata con la vocale i: lipton).
per lo rimbombo che in barbara per la carriera, più in celarent per l'
9-1-262: non lo dico, perché la ragione argomentando in baralitton, concluderebbe [
.]. d'azeglio, 1-132: la mia educazione s'era intanto tirata innanzi
don barucchi, e scrivendo in latino la fìsica sotto la dettatura del noto e
e scrivendo in latino la fìsica sotto la dettatura del noto e stimato vassalli eandi
, cioè per bastagi del peso che la pongono [la lana] e levano del
bastagi del peso che la pongono [la lana] e levano del peso,
gli costumieri del re, a tutta la quantitade in somma denari 2 in 3 steriini
2-124: malinconico / lasciai di pisa / la baraonda / tanto gioconda. settembrini,
tutti in una volta, ciascuno dicendo la sua; una baraonda da sbalordire. cantoni
, ballava meglio degli altri, e la gran baraonda del sessantasei, trascinandolo seco
, un bivacco, in cui si dava la posta una baraonda di gente, amica
signora. de roberto, 283: la baraonda di napoli, eh? che paesone
, ii-82: terminate le danze, la baraonda si fece, sotto altro aspetto,
. m. -chi). che ha la confusione di una baraonda; pieno di
svevo, 5-405: porsi all'olivi la mano come deve fare un gentiluomo quando
barato e non si sa darne la prova. d'annunzio, iii-1-1110: passa
cecchi, 6-350: nel peccato che ostenta la vivacità e i colori della gioia,
barato al giuoco ed aveva oramai perduto la sua partita. emanuelli, 1-32:
ecco tutto, aveva imparato a memoria la serie delle combinazioni. 2. tr
11-69: maestro, assai chiara procede f la tua ragione, ed assai ben distingue
ortolano e agricoltor de l'arbore de la vita, fuste maleficiato sì, che te
dante ascendere tra inni d'angeli / la tósca vergine trasfigurantesi / vedea, sentiasi
di mille metri / d'altezza, la macchina infila / una strada ottenuta nel
di sotto. piovene, 1-246: la pianura ai miei piedi era coperta di neve
e i filari dei gelsi, leggeri come la piuma, apparivano quasi in una fosforescenza
, apparivano quasi in una fosforescenza. la neve riprese a cadere in quel baratro
nel quale cascano quelli che vogliono andare per la larga strada di questo mondaccio. casti
baratro che si spalancava lentamente ad inghiottire la mia felicità. faldella, iii-85: nel
volta, che formavano, anzi sformavano la mia scultura, la mia pittura e
, anzi sformavano la mia scultura, la mia pittura e il mio pianoforte.
sarà stata magari un regalo per lui, la morte. e intanto qua adesso tutta
giù nel bàratro. palazzeschi, 1-369: la mente si turba, si sconvolge,
riuscire mai a riempire il baratro tra la data di partenza e la data di arrivo
baratro tra la data di partenza e la data di arrivo delle cartoline verdi.
strumento usato nelle crociere oceanografiche per misurare la velocità e la direzione delle correnti sottomarine
crociere oceanografiche per misurare la velocità e la direzione delle correnti sottomarine. =
perché quando 'l senso è fatto obediente a la ragione e che la lassa proceder inanzi
fatto obediente a la ragione e che la lassa proceder inanzi, spesse volte trova di
; / allor fu grande e spessa la baratta. fazio, iii-17-61: e tutti
come fu al campo, intorno ha la baratta / de molti cavallieri e de agramente
schiera, / onde fu alfine occisa la gran fiera. = cfr.
tra le procelle: / rumoreggiava tutta la contrada / di battenti, di calcole
cucire, a filare, a tessere la canapa su due telai massicci: ed era
nelli, 19-1-14: or vado a ordire la tela. -disponila bene e tessila con
canti carnascialeschi, 1-117: sotto si mena la calcola bassa, / lo stangon sopra
. croce, 228: io non vedo la più bella capra che te, io
che si fa in un dato tempo per la nutrizione delle piante,...
enorme nel mare. russo, i-375: la religione è rispetto all'uomo un agente
, leti, it., ii-103: la storia, come la natura, non
., ii-103: la storia, come la natura, non è regolata dal caso
e calcolanti non vogliono capire che la fortuna è una virtù, anzi una delle
possibile. aretino, 2-99: quando la infermità ci strascina nel letto...
le fiche a le bevande aromatiche, la bestialità de le quali calcula i ghiribizzi
de le quali calcula i ghiribizzi de la luna e del sole, volendo sapere se
i poverini tirano le calze e scuotono la borsa. statuto inedito dell'arte degli
, cioè dalle quali calcolando si raccogliesse la stella nuova essere stata sopra la luna.
raccogliesse la stella nuova essere stata sopra la luna. carletti, 17: domandando
l'incetta di tanto guadagno, quanto con la penna stando in spagna avevamo calculato.
che si fa in un dato tempo per la nutrizione delle piante,...
compagni l'ufficio di altrettanti precettori, sotto la vigilanza di un solo istruttore. leopardi
cattaneo, ii-2-243: il povero vedeva solo la grandezza della sperata quaderna, incapace di
incapace di calcolare che gli stava innanzi la probabilità di vincere una volta sola in cinquecento
sentono il bisogno di calcolare qualche cosa: la spinta trasmessa dal pistone di un compressore
un compressore, ad esempio: o la resistenza di un fondo di cilindro, a
tempi: i consumi di carburante, la durata della fase di lavaggio..
soltanto le fave e i ceci sotto la strada li calcolavamo a sacchi. 2
e non lo ricognosce; ma chi ha la vista acuta e che sa applicare e
/ si torser tutti e rin- crespàr la fronte, / dicendo che volean morir pugnando
: conosciute le prove, e calcolata la certezza del delitto, è necessario concedere al
. ma nelle cose della religione, la regola sarebbe ben più falsa, perché
competitori, che lo precedevano, calcolando la forza e la scienza di ciascuno.
lo precedevano, calcolando la forza e la scienza di ciascuno. pirandello, 7-264
duello, dopo aver fatto con me la campagna del '66, ragazzetto...
abbiamo calcolata noi, questa pellaccia? la vita ha prezzo per quello che ti
ordinaria, aggiungono alla longitudine così calcolata la processione degli equinozi. paglini, 2-177:
degli equinozi. paglini, 2-177: la variazione della gravità in diverse distanze dall'equatore
1-2-24: fuori di tali casi, la spesa sarà certamente minore della da me
me calcolata. cattaneo, ii-2-197: la calcolata e cauta tessitura con cui le
sorde e impotenti, panni ella [la lingua] dire, che fate voi meco
antichità, di scienze, a provocar la tua bile, e non ti vedi davanti
baretti, 2-296: il buon frate se la gode, e trionfa, e si
e si ringalluzza, e mi chiama con la sua solita lepidezza claustrale un bel bue
verri, i-178: l'intensione e la durata, sia de'beni, sia de'
252: il lavoro sviluppa l'attenzione, la precisione, il giudicio e in certe
loro servisse quel gesto, vagliandone crudamente la convenienza. = lat. calculator -óris
bruno, 3-29: ha resa la causa, già ridicola, abietta e
, onorata, preggiata, più verisimile che la contraria, e certissimamente più comoda
e certissimamente più comoda ed ispedita per la teorica e raggione calculatoria?
le quattro operazioni aritmetiche, e specialmente la moltiplicazione e la divisione. boccardo
aritmetiche, e specialmente la moltiplicazione e la divisione. boccardo, 1-169:
. un cervello dolce e vuoto; la macchina calcolatrice che ci stava a pigione
, acciò gli astronomi futuri possano perpetuare la scienza, e ne'tempi avvenire non
queste opinioni. castelli, 1-106: la forma istessa dell'argomento, come fondato
geometrico ed aritmetico, mi ha aperto la strada a scoprire un sottilissimo inganno.
battoli, 32-75: poi, presupposto, la luna esser da noi lontana cinquanta semidiametri
agevolissimo a formarsi, che,, se la luce, per correre un quarto di
: contavano [gli ebrei] giusta la ragione de'tempi corsi del mondo, oggi
. b. croce, iii-23-61: la natura, sottomessa all'osservazione, all'
al calcolo, non è certamente più la natura dei miracoli e prodigi, ma quella
storia, ha immanenti le proprie leggi, la propria logicità, e perciò è una
è stato forse il calcolo a scoprire la diffrazione e l'interferenza degli elettroni?
elettroni? 2. per antonomasia: la matematica. gioberti, ii-206: già
non lo ricognosce; ma chi ha la vista acuta e che sa applicare e distinguere
amore sempre sbaglio di calcolo, e la mia povera ragione mi servì in quel punto
accidenti debbano mettersi a calcolo e che la somma finale dell'esito dipenda meno dagli
popolo [il greco] doveva esercitare la sagacità de'prudenti, il valore de'forti
de'prudenti, il valore de'forti, la virtù de'savi e il vigor degl'
e nella loro lingua il colorito, la musica e tutto il disegno ad un tempo
tutto il disegno ad un tempo e la filosofica precisione. manzoni, 209: ammettere
filosofica precisione. manzoni, 209: ammettere la vita futura è riconoscere che..
, l'avarizia... cadono sotto la categoria dell'interesse, consistono nel freddo
italia si combattevano le ultime battaglie per la libertà e l'indipendenza nazionale; il
quello che gli noccia o gli giovi. la vita è per lui un calcolo aritmetico
un calcolo aritmetico. orioni, x-21-203: la ricchezza di bice, sulla quale molte
. b. croce, iii-23-137: la stessa letteratura ascetica s'imbeveva di calcolo e
era posticcia l'allegria con cui giocava la sera a tresette col maggiore berti. bacchetti
che aveva disperato dello scampo, e così la sua costituzione ai carabinieri. alvaro,
, ti dai / a me, con la confidenza dei febbrili / moti dell'amicizia
e parea ignita di fuoco), la quale è detta calcolo, il quale lo
ateniese oratore non fec'egli collo exercizio la lingua agile et versatile? il quale
da natura pigre et agroppate si empieva la bocca di calculi, et apresso de'
appunto di mal di pietra, vendicò la parca pria che 'l seppellisse con quella
in cammino, in viaggio. -battere la calcosa: camminare, viaggiare.
, balchi, dughi, e trucca per la calcosa, erano assassinati, come un
le carabattole, / ed ambular per la calcosa, ed irsene / di buon amor
mia, per mettersi domattina in su la calcosa e ambulare in altro paese.
3-60: a cui battiam, diceva, la calcosa, / ch'affeddidiaci là dove
sottopone un pezzo metallico per renderne possibile la lavorazione. 2. locuz.
aretino, 8-187: nascondilo nel camerino de la fante, dove fa che stia sempre
fante, dove fa che stia sempre la predella da fare i tuoi fatti,
tuoi fatti, et a posta mangia la sera cose, che ti movino il ventre
, 342: passata poi che gli fu la caldaccia, il raccontava da sé.
sole sfiora i rami delle pioppete e la caldaccia è spenta; dobbiamo prendere la
la caldaccia è spenta; dobbiamo prendere la gente a cena come si prendono le
prendono le galline al pollaio perché quando la gente è satolla ha 11 cuore più
lor vassalli / fanno attuffare in mezzo la caldaia / la carne con gli uncin
/ fanno attuffare in mezzo la caldaia / la carne con gli uncin, perché non
quando due grandissime caldaie di broda, la quale a'frati di questo convento e
ser giovanni, 29: il figliuolo tagliò la testa al padre e portònela via,
che in un piccolo carbone in fra la tiepida cenere, remaso era, del
e poveramente se medesimo notrìa, quando la minestra della cucina, per usare con
quella appresa, e posta di sopra la caldara, sanz'altro sospetto, di
sicuramente si parte. ariosto, 29-23: la donna in questo mezo la caldaia /
29-23: la donna in questo mezo la caldaia / dal fuoco tolse, ove quell'
/ il più schifo belletto, che a la prima / mi fe'voltar lo stomaco
che nell'arte si trovano il tintore, la tintoria, le caldaie, le tine
tine, i cavaletti, le mazze, la zattera, il guado, la zaffara
, la zattera, il guado, la zaffara. carletti, 194: [ii
uve], e subito prima che concepiscano la minima fermentazione, si mettano in una
, i-374: su di questo proposito interrogata la moglie dello sventurato mora, per nome
a empire alla caldaia: tornato, la diede, con un cucchiaio, a renzo
a renzo. nieyo, i-iii: la vecchiaia o meglio l'impotenza l'ebbe
caldaia che piombandole di peso sulla mano la rese affatto monca e storpiata. verga
, e aiutare a soffiare nel fuoco sotto la caldaia della pece anche loro. d'
. aretino, 8-329: sa [la ruffiana] quante legne vanno a far
attizzeremo i fuochi fino a far scoppiare la caldaia! *. 2.
di locomozione che è destinato a cambiare la faccia del mondo incivilito. d'annunzio,
del lavoro fornito. soffici, 1-286: la locomotiva mezza spenta sfrigolante per la fuga
: la locomotiva mezza spenta sfrigolante per la fuga attraverso i buchi della caldaia e
, 136: mi racconta il combattimento contro la miseria ch'è stata la sua delle
combattimento contro la miseria ch'è stata la sua delle vite. viaggi e battaglie di
battaglie di un contadino * italiano contro la miseria. e mi porta le notti
le notti sul piroscafo quando dormiva sopra la caldaia. pavese, 1-51: passai
caldaia. pavese, 1-51: passai la mattina sotto la tettoia delle macchine:
pavese, 1-51: passai la mattina sotto la tettoia delle macchine: la motrice a
mattina sotto la tettoia delle macchine: la motrice a caldaia la capivo, bastava un
delle macchine: la motrice a caldaia la capivo, bastava un talino qualunque a
in una caldarétta di ferro, se la bevono quotidianamente più per modo di medicina
tommaseo [s. v.]: la caldaina è più piccola della caldaiétta.
bruno, 3-799: non inferisca che la sufficienza della magia caldaica sia uscita e
magia caldaica sia uscita e derive da la cabala giudaica; perché gli ebrei son
quadrangolare in cui sulle navi si cuoce la minestra dell'equipaggio. prudenzani
prudenzani, ix-537: per le case la farina / colta fo subitamente / e
cotta bene e coltivata, / nel campami la fer portare. crescenzi volgar.,
acqua appeso, e tanto bolla che la terza parte si consumi. caro, 7-707
lunedì un caldaio di fagiuoli per tutta la settimana. garzoni, 1-459: si trovano
che si apre e si chiude con la stessa meccanica di quel movimento, quasi
li ritrovava nel caldaro, lo prendeva la malinconia e non ne voleva toccare. silone
voleva toccare. silone, 5-254: la capraia lagrimava ad attizzare della legna verde sotto
. monti, iv-260: è tanta la sartagine degli scritti piovuti d'ogni parte
. f. castagna cotta nell'acqua con la sua scorza. in firenze: ballotta
, scritta a quel modo, si declina la sola prima voce, dicendosi al plurale
declina intera, e si dice caldallesse. la medesima osservazione cade in 'caldarrosto'. fil
vuoi sapere come chiamasi in buona lingua la castagna cotta allesso colla sua buccia,
il costrutto di questa faccenda, saperne la cagione e investigare se questa e l'
il signor tesauro, a voler consegnar la detta cassa, nella quale sono alcune
marini, xxiv-821: caldamente mi raccomandò la propria vita, l'onore di serpilla e
per esiliare con sentenza capitale dalla repubblica la lingua greca e la latina. manzoni
capitale dalla repubblica la lingua greca e la latina. manzoni, pr. sp.
riso universale, e interruppero un momento la questione che s'agitava caldamente tra i commensali
i commensali. leopardi, iii-40: la prego caldissimamente che mi perdoni l'audacia
volta [di pordenone]; onde la santa gli fu caldamente raccomandata da questo
così per quelle cinque ore di viaggio la giovinetta sentì dimezzato il peso della melanconia
.: ribollimento del sangue (per la violenza improvvisa di un sentimento, di
non era buono a spiccar sillaba. la velia sull'uscio. « ci à gente
, / il nobil messer can per la caldana / soperchianza ne prese, / sì
della coppa, gostanzo... prese la coppa e portò bere al padre.
qualche pome assaggia / per volontà e per la gran caldana. stuparich, 5-150:
in pericolo più evidente, sedendo tra la ciurma di quella gente maledetta intorno a
ovvero con un'asta di ferro, la quale, fermata nel centro del fondo,
caldano tutto il giorno, e fuoco la sera pel letto. guerrazzi, iii-398:
vesti e le carni di lei; la mattina la rinvennero cenere. collodi, 23
le carni di lei; la mattina la rinvennero cenere. collodi, 23: si
in firenze! gli affissi che lascian passare la sizza, i pavimenti nudi a mattonelle
nudi a mattonelle... e per la casa gli uomini coi « paltò *
10-2-1: oh canchero! è altro che la carta in terra: ell'è una
bruciata. tassoni, 4-35: la testa a furio da la coccia fende,
, 4-35: la testa a furio da la coccia fende, / e nel ventre
, / e nel ventre a vivian la spada caccia. / il primo avea
quantità di ferro che si fonde durante la calda. carena, ii-245: '
', il quale poi, terminata la caldatura, si apre nel fare la 4
la caldatura, si apre nel fare la 4 scea '. caldeggiare, tr
al cardinale segretario di stato, caldeggiavano la nomina sgradita al quirinale per la sede
caldeggiavano la nomina sgradita al quirinale per la sede arcivescovile di torino. fracchia,
, 2-194: l'inimico vorrà attaccare la piazza stessa di gia- varino, e
. frittella calda. cenne da la chitarra, vi-n-183 (iv-6): olio
leone ebreo, 249: dicono significare la terra il caos, il quale gli
scrittore, come afferma erodoto, cominciava la scrittura da la man destra e procedeva verso
afferma erodoto, cominciava la scrittura da la man destra e procedeva verso la sinistra
scrittura da la man destra e procedeva verso la sinistra in quel modo che fanno gli
astrologo. bruno, 3-943: secondo la volgare imaginazione delle nove sfere, mostrano
teologi son distinte in nove ordini per la perfezione del numero che domina nell'università
3. sm. la lingua caldea. ariosto, sai.
caldiere grandi, fin tanto che la robba sia disseccata: e questo si
si fa d'un'erba, la qual si chiama ugnea, overo di felce
leonardo, 2-204: se voi dicessi la poesia è più eterna [della pittura]
, 25: piglisi ramina, che è la scaglia che fanno i calderai, quando
che gli confezionasse una penna indispensabile per la nuova sua carica. panzini, ii-123:
, che percorrevano in qualità di calderai la nostra contrada, aveva piantata la tenda.
di calderai la nostra contrada, aveva piantata la tenda. 2. operaio addetto alla
. 3. operaio che cura la condotta di una caldaia. biringuccio,
manichi longhi fatti in forma di ceste la cavano. targioni tozzetti, 12-7-252:
. pulci, i4-59: quivi era la calandra e 'l calderino. buonarroti il
, / mucidi e lordi, come fra la pania / calderini o fiorranci.
senso osceno. aretino, 8-24: la tradi torà badessa lasciato il fren- guello
fregare l'archetto del fanciullo su per la sua lira, disse amor mio fammi di
non sta fissa, perché sempre fugge la luce del sole, che sempre è in
. cellini, 518: dopo che la tua opera sarà stata nel calderone a
quarto d'ora, e'si piglia la detta opera intagliata, e si mette in
come acqua e legne e governato / ben la mia stalla e spazzato la casa /
/ ben la mia stalla e spazzato la casa / e netto gli usuvigli di cucina
. forteguerri, 16-56: e parea la fiumana un caldaióne, / così forte bolliva
coralli era stato licenziato a mia contemplazione per la pratica che teneva con la ricci;
contemplazione per la pratica che teneva con la ricci; chi diceva ch'era stato
in libertà. vittorini, 1-67: visitando la fonderia era con tetra disperazione che diavoli
nelle orecchie; fondo più largo che la bocca; questa senz'orlo, e
in giro le masserizie della cucina: la piattaia, una cassa ch'era in un
altri tre figli col solo calderotto per la polenta, ma vuoto. 2
: sempre piena di mel sia la tua bocca, / di giugiole, et
ch'è lor comandato, né solamente con la voce, ma ancora co'piedi
, 3-8: appreso il fuoco, aggiugnendovisi la caldezza dell'aria, arsono tutte le
/ con altre cose, ad indurar la pelle; / ma pur ricordo che 'l
ma pur ricordo che 'l naso e la bocca / non si convien salare, /
fare legermente noia, / tant'è sottil la pelle con che nasce / e tant'
con che nasce / e tant'è la caldezza c'ha con seco. zanobi da
. scala del paradiso, 136: per la caldezza delle ferventi lagrime aveano le gote
carletti, 200: perché nuoca meno la sua [dell'ananas] caldezza, lavano
poco di sale, et in questo modo la mangiano con mirabile gusto e meno danno
del quale inzuppamento cagione non è né la caldezza né la freddezza dell'acqua.
inzuppamento cagione non è né la caldezza né la freddezza dell'acqua. oriani, x-21-297
serena di settembre l'aria aveva ancora la caldezza dell'estate, ma le ombre
una specie di guerra, nella quale la caldezza era pemiziosa, la tardità utile
, nella quale la caldezza era pemiziosa, la tardità utile; in uno altro tempo
i-543): se n'andò a far la debita riverenza a le signore reine,
supplicandole umilmente che amendue in favore de la confermazione ch'egli ricercava degnassero scrivere con
verso di lui usati, scusandoli con la caldezza del suo affetto e con la
con la caldezza del suo affetto e con la credenza ch'ei fosse reo di colpa
sopr'ogn'altro affetto, per meritarle la bella sorte che deve poi ottenere nello
, sieno di tutte le qualità che la sorte dispensa agli animi umani, le più
termini erano da lettera di traffico, la voce era piena d'impeti e di caldezze
tra le commessure del lastrico luccicanti ribollisse la feccia dell'estate. = deriv
volgar., 1-127: nasce [la centaurea maggiore] in terra a caldino e
. che comunica calore, che dà la sensazione del calore (e si riferisce
le pietre naturalmente sono fredde, ed io la trovai calda. calda non puote essere
1-1: [dio] ordinòe che la natura del maschio fosse calda e umida
. - / forse che per fuggir la solitudine / or cerchi le cittadi, ove
amor gemina / suo strai temprati ne la calda incudine? ariosto, 16-53:
a. f. doni, 3-106: la rovere difendeva la vite la state da
doni, 3-106: la rovere difendeva la vite la state da i soli caldissimi,
3-106: la rovere difendeva la vite la state da i soli caldissimi, et
state da i soli caldissimi, et la vite ornava di dolcissimi frutti la quercia.
et la vite ornava di dolcissimi frutti la quercia. bruno, 3-107: vogliono
bruno, 3-107: vogliono che anco la luna ed altre stelle per maggior e
e se ne fa un liquore per la troppa sua focosità non sofferibile a bersi
patetico gioco oltre più assai / producesti la notte; e stanco alfine / in aureo
dove / cadde, si giacque contorta la grossa cervice: ed il sonno / che
della sua gola, e con rutti la carne degli uomini a tocchi. / sotto
carne degli uomini a tocchi. / sotto la molta cinigia il mio palo sospinsi in
. d'annunzio, iv-1-30: egli la strinse forte ai polsi ed appressò la
la strinse forte ai polsi ed appressò la sua faccia a quella di lei così ch'
lei così ch'ella ebbe in su la bocca il caldo alito. bocchelli, 2-255
quanto gli ebrei / vedean lui verso la calda parte. g. villani,
(206): vi dico che tutta la provincia di mabar non fa loro bisogno
nella sua partita, e massime con la donna e co'figliuoli. boiardo, 1-3-35
ai liti rubri / venenoso erra per la calda sabbia. idem, 36-40: come
da maravigliarsene, perché l'ambiente caldissimo la potrà riscaldare. tasso, 1-42:
particulare o principalmente il maggio, scalda la schena, ed in climi caldi e temperati
anno è su 'l mezzo / de la stagion più calda. era nel centro
calda. era nel centro / de la sua rota il giorno, / e le
gli altri caldissimo, mentre tutti su la nona facevano la siesta, noi due
, mentre tutti su la nona facevano la siesta, noi due stavamo facendo l'
omero, nel carme tuo sempre sonanti / la calda ora mi vinse. d'annunzio
terribili città. deledda, iii-674: la balia era già pronta, la culla
: la balia era già pronta, la culla calda. a tutto la nonna aveva
, la culla calda. a tutto la nonna aveva provveduto; e fu lei
in germania ci vogliono le stufe, la birra e le bevande calde; in riva
credo che tra le botte della testa, la sfinitezza della fatica e del digiuno,
capitò di lì a un'ora, la fame erami passata e le era succeduta
anche lui, fra quelli che aspettavano la messa, e a scaldarsi al braciere
. pascoli, 166: pose la teglia su l'ardente brace, / col
cecchi, 6-263: poi s'oscurava la stanza, e sulla tela cominciavano a sfilare
crescenzi, volgar., 6-31: la centaurea, cioè fiel di terra,
se m'annebbia il guardo, arde la faccia, / e ringonfia le vene,
, i-89: e temendo forte che la misera anima non avesse abbandonato il corpo e
alcuna parte trovasse nel corpo calda, la quale di vita rendesse speranza. s
. niuno può essere veramente caldo senza la virtù di dio, e la virtù
senza la virtù di dio, e la virtù sua è nella scienzia. piovano arlotto
, 89: partitosi il piovano, la febre fredda lo lasciò e sopravenne la
la febre fredda lo lasciò e sopravenne la calda. monti, x-3-15: svegliò nel
gioia feroce aveva invaso gli animi. la vista e l'odore del sangue inebriavano
dee., 2-7 (196): la quale più calda di vino che d'
103: se pur ti conviene usare a la villa, guàrti di non ti raunare
le feste... né 'n su la piazza co'lavoratori, però che tutti
pure egliono, però che stanno tutta la semmana nel campo sanza favellare se non
palazzo, ci parlerete d'altro verso su la colla; menateli oltre *. f
un calore arrecarono, il quale, cacciata la pallidezza, me rossissima e calda rendè
, ch'era di potenzia caldo, / la sera al conte orlando aveva detto:
ariosto, 1-8: che ambi avean per la bellezza rara / d'amoroso disio l'
l'animo caldo. idem, 26-8: la ribalda / vecchia gabrina ad ogni mal
che nelle persone da bene fa assai la bontà della natura e lo amore della
e lo amore della patria, pure la speranza di una tale esaltazione gli fa
perché il grande iddio più gode de la fervida volontà dei cori che de la
la fervida volontà dei cori che de la gonfiata superbia dei doni, ciascuno a la
la gonfiata superbia dei doni, ciascuno a la somma bontà ricorso, là dove il
supplisce con il caldo volere: ne la guisa che, ne lo offerire al gran
magalotti, 20-72: posso dirvi d'aveme la mente così calda, come s'io
di novo diletto, / tutta di lei la immagine / dentro a la calda fantasia
di lei la immagine / dentro a la calda fantasia venir. alfieri, vi-54:
padre / di sdegnosi pensier calda ha la mente, / sempre avverso, e
e fraternizzarono. colletta, i-241: la regina ne'circoli, rammentando quelle allegrezze,
si sentì caldo di sdegno; tuttavia scosse la testa e si contentò di sospirare:
-per simil. giocosa, 155: la neve sull'alta alpe è di ogni stagione
di ogni stagione. ma l'estate la terra, tutta calda di vita germinativa,
, tutta calda di vita germinativa, la respinge; i fiocchi radi e leggeri svolazzano
rimaritasse, per lo troppo caldo metterebbe la barba come uomo. s.
candidi visi per il callido effecto de la fiorentina donna. d'annunzio, iv-2-55
iv-2-55: lori vegliava: a lui tra la lascivia segreta del novilunio appariva erta l'
bartolini, 1-19: gli orsi amano siffattamente la vita isolata che si riuniscono soltanto nel
. bandello, 1-17 (i-198): la fante alora, entrata seco in ragionamento
da capo e tutto l'amore de la sua madonna e il desiderio di quella affettuosamente
le sono devotissimo, non tanto per la sua grandezza, quanto perché tiene così
tanto cavaliere. algarotti, 1-235: la musica vocale era quale ha da essere
vocale era quale ha da essere secondo la vera instituzione sua; una espressione più
tutte le mie poesie staccate, questa sia la più calda e la più grave.
, questa sia la più calda e la più grave. cuoco, 1-210: i
mancando di coraggio, perdettero loro stessi e la repubblica, e caddero colla patria,
riposato albergo, / ove una volta la fortuna cessi / dalle vendette, e
ma calda di memorie, / mi correrà la vita. giusti, i-40:
magnificava sempre le imprese degli americani e la civile grandezza di washington che aveva sciolto
americane. abba, 1-5: attraversando la città, abbiamo dato e pigliato delle
, temendo di far guasti, perché la mente fredda non è più la fantasia calda
perché la mente fredda non è più la fantasia calda, e la lima è
non è più la fantasia calda, e la lima è un pericoloso strumento. pirandello
appunti, osservazioni, domande, che la indussero a spiegare, a discutere; e
: in questo mestiere di poetare non è la calda ispirazione che crea l'idea felice
, travagliato. quasimodo, 1-52: la nostra terra è lontana, nel sud,
scala del paradiso, 147: mentre che la piaga è calda e recente, si
opere originali de'migliori veneti, nota la diversità delle tinte che nel veronese son
serao, i-841: ha... la pelle di un colore molto caldo,
. gli occhi grigi e fieri, la bocca grande, le labbra grosse e bonarie
ad angiolina, associava nel suo pensiero la dolce faccia, il caldo color dei
caldo come quello di una aurora, la falce era alta da terra stasera,
nel crepuscolo, e sopra ad esse la grande distesa del cielo intenerito ai primi lumi
calore sensuale. petrarca, 157-9: la testa òr fino, e calda neve il
e casto petto, / veggio spirar la calda e bianca neve, / e dolce
negri, 2-960: riodo con tenerezza la calda voce comunicativa, venata di vibrazioni
. e. cecchi, 1-142: la sua voce aveva stranissimi rivolgimenti di tono.
nel buio / stesa al sonno: la camera è calda di odori.
che uno sia ignorante non basta per la giustizia. tutte queste campagne sarebbero dentro
xxiv-829: piangeva ella a calde lagrime la sua sventura e non sapea darsi pace
maestà alle parole, come alle medaglie la ruggine. alfieri, vii-84: non
ti stringe?... è la tua madre; / ed è il suo
dolore / fu più l'avemo che la terra amico. -vestito, stoffa
rossa: aveva un panierino elegante per la colazione. -caldo caldo: subito,
in mezzo; dritto dritto, per la via più breve; appena compiuto,
uccise. aretino, 8-278: odi la crudeltà d'uno uomo mentovato, bontà
miglia, e l'ho cavata de la pentola or ora, onde è calda calda
., morti 'che furono quelli, dovesse la natura mandar fuori e sfornare, come
dati al papa. alfieri, i-308: la lettura di questa alceste di euripide mi
piedi mi accingerei caldo caldo a distendere la sceneggiatura d'una nuova 'alceste '.
: spedisco a personelli colla staffetta di oggi la dedicatoria, senza lasciarla un poco dormire
contro i romantici. state ben attento la prima sera, e caldo caldo correte
subito un colpo a punire calda calda la mancanza, ci porgerà in se medesimo un
sangue freddo, senz'ira, senza la più leggera inquietezza, con severità che
venir a diportarsi ha per usanza. / la stanza non è commoda né ricca:
, 2-602: si dice ancora: la tal cosa non m'è né calda né
essere indifferente a riceverla e a non la ricevere. -pigliarsela, prendersela calda
/ e sempre ognun più calda se la piglia, / perché il timor gli spinge
i fianchi. pananti, i-239: me la son presa calda, e chi son
birri, né che prendesse tanto a cuore la sua riputazione, né che avesse intenzion
che ai birri, né che se la pigliasse tanto calda per la sua riputazione,
né che se la pigliasse tanto calda per la sua riputazione,, né che avesse
essa [fazione imperiale] v'avea chi la prendeva calda e chi fredda; chi
» borbottò con acredine. « perché te la prendi così calda? » disse antonio
abbia offeso ». -avventarsi come la fame al pan caldo: senza esitazione
femina maschio, ti si avventerà, come la fame al pan caldo.
con forza, con decisione per vincere la resistenza altrui, e ottenere ciò che
era caldo. nievo, 1 134: la camilla, interrogata da suo padre del
mese dacché a menico trinca gli era morta la prima moglie, e il letto era
vedendo faccie di sbirri travestiti che sorvegliano la mia bottega, la casa qui di
travestiti che sorvegliano la mia bottega, la casa qui di buggini, e quella
/ che non paia bello, / to'la cenere alquanto caldetta, / e fregane
: per non essergli lecito di accarezzar la fante, fece carezze al signore in
quest'alberello / bell'e calduccia, come la mattina / allo spedai si dà la
la mattina / allo spedai si dà la medicina. redi, 16-ix-12: userei da
1-2-128: il mio sentimento sarebbe, che la detta dama... si bagnasse
il mondo a sua posta purché non manchi la cena? 14. avv.
. latini, i-796: poi la collera vene / che caldo e secco
poco. iacopone, 24-141: ecco la state, che ven con gran calde.
, ii-464: se non ti caggia la tua santalena / giù per lo colto
d'un forese folle, / che la stropicci e rendalati a pena, / dimmi
, / dimmi se 'l frutto che la terra mena / nasce di secco, di
e caldi e geli / simili corpi la virtù dispone. idem, par.,
mi si nascose / dentro al suo raggio la figura santa. idem, par.
col puzzo delle tante carogne, fu la cagione di molti morti; perocché i
grandi e che a pensieri onorevoli abbiano la mente volta, si consuma tosto,
sì infesto, / che più che da la peste me gli involo. idem,
di modo che vinta dal caldo de la stagione ed arsa dal calor del fuoco ed
il buon fiasco di mano, inghiottì tutta la vernaccia. aretino, 8-363: la
la vernaccia. aretino, 8-363: la vidi spogliare ignuda, e colearsi seco
, sendo il caldo grande, e perché la camera rispondeva in un orto, le
ii-275: il caldo de i lenzuoli confetta la vita. vasari, ii-47: si
prima levò il capo, che finì la vita nell'età sua d'anni quaranta o
sterminata pioggia. tasso, 6-i-214: la vecchia fama nelle selve ascose / gli
guardia pose. galileo, 284: perché la proposizione del signor mario è vera,
al mondo, a cui pur serve la morte continua delle parti, come a
né sentito li strani effetti che fa la zona torrida, distemperata per l'eccessivo
freddo si vale acconciamente a'suoi principii la tensione, per attribuir loro l'ascendere
loro l'ascendere che fa il mercurio con la tramontana e 'l discendere collo scilocco:
: perocché quella, condensando col freddo la materia del vuoto, la riduce a
condensando col freddo la materia del vuoto, la riduce a men luogo. magalotti,
il caldo di una casipola che bolliva per la state, uscì, passate le ventiquattr'
belle colline gl'intollerabili caldi che incendiano la città, ho differito di qualche ordinario
gambe un ragazzo scontroso, giallo come la cera, vestito alla marinara. ungaretti
sento come carne della mia carne; la rosa è viva e fiorirà certamente, perché
il caldo prepara il gelo e sotto la neve palpitano già le prime violette,
migliore che gli alberi / o la solita strada. -figur. boccaccio
al sole del regio splendore, con la luce de la lor gran civiltade son sufficienti
regio splendore, con la luce de la lor gran civiltade son sufficienti a spengere
rabbia come un orso, e venir la tentazione di correr a strappar le coperte
insieme). nievo, 141: la ci viene sovente, ella, alla fontana
? -oh, spessissimo; -rispose la doretta -massime quando ho caldo. alvaro
saccheggiate, e i fienili incendiati. la gente, fuggita nei burroni, sentiva i
. otino mieteva nei campi e sentì la notizia e continuò la mietitura. « tanto
campi e sentì la notizia e continuò la mietitura. « tanto vale, »
passare ». si raddrizzò e passò la mano sopra gli occhi. « vacci di
eccessivo. collodi, 30: e la casacca, babbo? -l'ho venduta.
esopo volgar., 1-27: quando è la state, sì rende [il sole]
cose. -sentire caldo: avere la sensazione esterna del calore. cellini
quell'oche, senti'assai caldo; per la qual cosa io non lasciai fare altrimenti
sentii tanto conforto, che mi dette la vita. pavese, 6-318: mi sentii
temendo, mi pareva mettere nel mio seno la fredda serpe, immaginando lei dovere,
vene, disseccate le fauci, asciugata la bocca, incollata al palato la lingua
, asciugata la bocca, incollata al palato la lingua, onde tutto adusto da questo
. ant. il fuoco dell'inferno, la pena dei peccatori. iacopone,
caldo del suo furore non pensando che la città era sua e antica nel regno,
era sua e antica nel regno, la fece ardere e disfare, perché più non
io temetti che troppo caldo non trasportasse la lingua disavvedutamente dove essa andare non voleva
son certa che se sarà in voi la virtù della carità, non si potrà tenere
possa accrescere diletto alle gazzette vostre con la mia penna, datemene voi un'onesta
ii-80: ciò che interessa il machiavelli è la spiegazione de'fatti nelle forze motrici degli
storia drammatica. bocchelli, i-277: la loro unione scientifica era necessaria e indispensabile
si rimaritasse, per lo troppo caldo metterebbe la barba come uomo, e così avvenne
il maschio dopo anni sessanta, e la femmina cinquanta, pognamo che possano usare
favore di certi fiorentini, levarono a romore la terra di prato per sospetto de'pugliesi
pisani per caldo del re manfredi ruppono la pace, che era tra loro e i
e sodducimento del re manfredi, ruppono la pace ch'era tra loro e'fioren
, e che segretamente atassono a mantenere la difesa. a. pucci, cent.
rivolte d'anime assassinate (assassinate con la guerra o con la pace, con
assassinate (assassinate con la guerra o con la pace, con la virtù o col
guerra o con la pace, con la virtù o col vizio, a caldo o
, vivo e sano, / voi impegnastemi la fé. -al caldo e al gelo
al suo focone, e l'altra [la riccia] mi si lascia qualche volta
di capello, per rizzarsi loro sopra la testa, quando elle sono in caldo
viso si gli coricò sopra, e ponendo la casa in sul camino gli fece fare
ben fasciato nel suo ferraiuoluccio / farà la veglia e sentirà il calduccio. slataper
d'una lepre, io frugando trovavo la prima primola, il primo raggio di sole
anni vegnenti le portan via, seco la giovanezza, la bellezza, la piacevolezza
le portan via, seco la giovanezza, la bellezza, la piacevolezza, i vaghi
seco la giovanezza, la bellezza, la piacevolezza, i vaghi portamenti, i dolci
venendo innanzi a voi intarsiate di citazioni la più parte in latino, ditemi di
non arrivò che in sulle sei. la caldura era agostana, il polverio denso rossastro
come, costeggiando torpidi canali, rividi la mia ombra che mi derideva nel fondo
sassetti, 394: perocché andando [la cannella del zeilan] col suo calore
gusto risolversi se è maggiore l'offesa, la quale riceve dalla caldura, o 'l
caldura, o 'l diletto che gli porge la dolcezza. 3. locuz
delle oppilazioni. getti, 6-343: la terza [cosa che è nel sole]
cosa che è nel sole] è la virtù calefattiva, la qual procede e da
sole] è la virtù calefattiva, la qual procede e da l'una e da
che i diavoli reprimano il vigore e la virtù calefattiva dell'uomo, o chiudendo le
con corpi assonti fra l'uomo e la donna. = voce dotta,
serapione volgar. [crusca]: la sua disseccazione [del calamo aromatico] è
è più grande che non è la sua calefazione. 3. applicazione
ad olio o con vernice liquida, la quale è più forte tempera che sia.
... per l'affanno e per la doglia, de sudore glie gociolava el
, de sudore glie gociolava el viso e la fronte, e dimandare aiuto per la
la fronte, e dimandare aiuto per la pena non potea; e, se potuto
medicuzzo afflitto e scuro, / che la befana par d'un poverino / per calèffo
per ingiuria o per calèffo / tocchi la maestà del suo decoro. =
disegni graziosi, variabili a piacere con la rotazione del tubo. manzoni,
sarebbe come se veniste a chiedere, se la gente si diverta ancora col kaleidoscopio.
: colma d'un fosforo d'oro, la finestra; sui vetri le mille /
... dalla giovinetta ingenua che la famiglia dell'artigiano manda a servire perché
artigiano manda a servire perché si procacci la dote, alla mezza sgualdrinella cittadina tutta
lisci e fronzoli. palazzeschi, 4-321: la sveltezza e agilità della portatrice vennero in
, e muovendosi nell'impossibilità di frenare la loro esuberante allegria e il loro vigore
2-52: ond'egli addiviene che là ove la luna è l'uno anno prima,
e di chiusura della caccia, secondo la selvaggina e la regione. aretino,
della caccia, secondo la selvaggina e la regione. aretino, ii-67: voi
. manfredi, 3-24: calendario chiamasi la serie di tutti i giorni d'un anno
mese per mese,... con la specificazione delle feste. foscolo, v-115
parve contenesse un imperativo supremamente categorico, la seguente: « terzo giorno del sesto
calendario ecclesiastico entrare in chiesa e sentirsi la messa; lo vedemmo a passeggio in
sul calendario con molta avvedutezza. se la luna non è fatta il vino non trova
astrolabio innanzi e in dreto, / battendo la diana in sul lunario, / avea
etrusche voci e cribra e affina / la gran maestra e del parlar regina; /
di storia] isidoro ne aggionge anco la quarta, che sono i calendarii, i
r. bertini, 6-3-282: e la sorte per me giva al contrario,
sventoli una bandiera gialla e nera, o la sventoli tricolore, non è nel mio
pasolini, 3-204: era sera, la prima dei suoi due giri di calendario
se ne vede alcuno che, perdendo, la scampano con il peteggiar con bocca,
scampano con il peteggiar con bocca, altri la isvolgarizza con lo isquadrar di mille paia
senza far motto, altri recatosi con la mente il calendario tra i denti si
. leonardo del riccio, 2-200: la quale [onesta brigata] pur di
. compagni, 3-26: molti doni fece la imperadrice la mattina di calen di gennaio
3-26: molti doni fece la imperadrice la mattina di calen di gennaio 1310 ai suoi
7-34: nel detto anno 1269, la notte di calen d'ottobre fu sì
/ dov'è dell'acqua più cupa la fonte. boccaccio, dee.,
alla città con sue arti fece sì, la notte alla quale il calendi gennaio seguitava
quale il calendi gennaio seguitava, che la mattina apparve, secondo che color che
a quel calendi che i senesi rinnovano la signoria, ed essendo alla loro tratta
gonfaloniere di giustizia; là ove tutta la plebe fece grandissima festa. bandello,
trovassero a le nozze e coronazione de la reina. marino, i-114: la patrona
de la reina. marino, i-114: la patrona, come quella che si diletta
ministro va alle calende greche; e la mia anima frattanto marcisce nella perplessità e
; sragionare. tassoni, 4-35: la testa a furio da la coccia fende,
, 4-35: la testa a furio da la coccia fende, / e nel ventre
, / e nel ventre a vivian la spada caccia. / il primo avea
-cavare di calende: far perdere la ragione. lippi, 1-30: così
iii-80: costoro, che soglion sempre fiutarmi la casa, come i topi de gli
/ e così va per terra / la coronata e le sue sante mani, /
il primo giorno del mese '; la locuzione alle calende greche è già nel lat
resta, / dicendo che già mai a la sua costa / non dormirà, se
, se que'no gliele presta. / la roba, in questa guisa, sì
bandire questo torniamento: che chiunque volesse la figliuola per moglie, venisse il dì di
panzini, i-669: è impermalita [la primavera], perché al calen di maggio
! ». idem, iv-99: vive la parola calendimaggio in virtù di certa grazia
. ant. personaggio fantastico che rappresenta la festa del primo giorno di maggio.
], calendimaggio mio fratello, e la befana mia sirocchia fummo tutti (ma
: errano coloro che si pensano che la calendola, la qual noi chiamiamo in toscana
che si pensano che la calendola, la qual noi chiamiamo in toscana 'fior
... le radici di genziana, la calendula o fior rancio, il dittamo
febbre accompagnata con un improvviso delirio, la quale suol essere comune a quelli
marinai, si dà a divedere piuttosto la notte che il giorno, perché allora
il lucherino. marino, 7-28: la merla nera e 'l calenzuol dorato /
vuol gli uccelli nominati sorte, / la passera, il fanello, il calenzuolo.
il calenzuolo. tommaseo, ii-362: la g. mi manda due pennine della
, e come si sgolava nell'alto la calenzuola! soffici, li-io: allegro cinguettìo
panciatichi, 34: comunemente è più stimata la padella che il calepino, eziam col
trovano esser sempre tra il calepino e la grammatica, quasi direi tra l'incudine
diceva orazio, se egli è vero che la poesia debba recare utilità insieme e diletto
isonzo forse è ancora un grosso calepino con la cronaca delle vicende della parrocchia.
/ già non ti cale a cui spegni la vita, / perché tu, fonte
cal cotanto, / che tu abbi però la ripa corsa, sappi ch'i'fui
morte] / punto di me, e la misera vita / dimoranze prolunga per
parve che le ne calesse, / sì la trovai ver me crudel e fera
., sappiendo verso che parte n'era la fregata andata, fattane armare una
, / ma il modo né la via non ci conosco. de jennaro,
a cui nullo altro è equale / rida la pena mia, / e stiasi
voglie, / dé tra'fuor della tasca la zampogna; / e can- terem
ombrose foglie: / ch'i'so che la mia ninfa il canto agogna.
, 41-47: il vento e la tempesta gli minaccia, / ma più la
la tempesta gli minaccia, / ma più la conscienzia lo confonde: / teme
2-1033: poi ch'io fui giunto a la magione antica / del padre mio
che 'l regai manto / e la mia nobil reggia io mi conserve.
, 4-68: narra ch'attaccata è la battaglia / tra il re de'sardi e
l'incerto marte / non hai compagno e la tua spada è sola, / non
/ stolto ti fan quei, cui la vista abbaglia / di verità che lor disveli
suoi detti, / che più di re la maestà gli cale, / che il
intemerata e pura e casta, / la sua verginità, l'amor de tarmi
come da grande cagione ella nasca [la pazzia], ma in chente animo ella
non'calere. guittone, 3-22: né la grandezza del cuore, né la beltà
né la grandezza del cuore, né la beltà, né 'l1 piacere dell'onorata persona
essi tutte l'altre cose, fuori che la sapienza, avere messe a non calere
barbare morte / a chi dà lor la tomba. manzoni, 318: ma se
in mano. leopardi, i-457: [la] persona propria... è
cale dalla capricciosa fan- ciulletta; e la martinella eresi rimessa in ginocchione dinanzi a
fosse stato. panzini, iii-41: la verginità, che prima era un onore della
1-121: il giovanetto conducente procede per la strada in salita: sorride, all'
gente che passa, mostrando lui tenere la furia del torello in non cale.
e con l'udir richeggi / ad ascoltar la mente e lo 'ntelletto: / io
io triemo più che non fa la foglia al vento / di grande paura che
65-48: e mise al non caler la donna e il figlio. boccaccio,
fritata cacciar carotte, e trattener la brigata ogni sera dalle vintidue fino
viso, corrucciarsi insieme, far la pace, morir dalle risa.
. magalotti, 7-187: con la spesa intollerabile d'avere a noleggiare due o
a noleggiare due o tre volte la settimana calessi a vettura o cavalli di posta
mestiere. / apparve di titon la meretrice: / s'apron le porte;
. parini, 749: tutta la mascherata era a cavallo o sopra carri vagamente
nostro italiano uno ci si trova quasi su la groppa di essi, e si
al gabbion sempre si schiaccia [la civetta], / se invece di volar
foscolo, v-74: al dì seguente la fleur assumea la sua carica; e gli
v-74: al dì seguente la fleur assumea la sua carica; e gli consegnai la
la sua carica; e gli consegnai la valigia e la chiave, con l'inventario
; e gli consegnai la valigia e la chiave, con l'inventario della mia
volse com'era suo solito, e per la prima volta ei vide al balcone la
la prima volta ei vide al balcone la camilla, che, asciugandosi gli occhi,
va? » dimandò il cavallante. e la vecchia: « a montalto ».
! come fanno adagio, » gemè la nuora battendo i denti. ma, infine
suste. pascoli, 547: avanti la rimessa era già pronto / il calessino.
rimessa era già pronto / il calessino. la cavalla storna
il fattore di calenzano è per la strada da un pezzo, col suo calessino
. parini, 754: fu questo la corsa, che chiamasi de'calessetti,
corsa, che chiamasi de'calessetti, la quale si eseguì nello stesso luogo che
furono otto. alfieri, i-57: la delicatezza di questo prezioso [cavallo].
per quello che avea altre volte corsa la posta con tanto brio, e sbeffarmi
galestrino agg. ant. che ha la natura del calestro; che assomiglia al
dire, in quel calestro, / che la natura fece per dispetto. =
, in modo che il risalto, o la parte rilevata dell'imo, chiamato '
precisione. ojetti, i-616: la volontà di spiegare l'universo con alcune
del prodigio perché il sole calettava entro la via. = etimo incerto.
. palazzeschi, 4-222: ora che la sua voce sarebbe stata un intervento celeste
intervento celeste con una strofettina calettata per la circostanza, l'infernale creatura era muta
quanto avesse patito nel disastro l'ulà: la più grande ruota, aveva detto il
, aveva detto il calafato insolente, e la più cogliona che girasse sul po;
(comune in luoghi sabbiosi, presso la riva del mare: dalle sue ceneri
dalle sue ceneri si ricavava un tempo la soda). ricettario fiorentino,
il cali... per farne la soda. = voce dotta,
o di argento che si staccano durante la lavorazione. note al malmantile,
; cianfrusaglia. sacchetti, 351: la ragion militar si converìa / ordinar sì
. palazzeschi, 4-55: dopo essersi addobbate la cintura e il collo di fiocchi,
il petto con qualche altra calìa, la testa con forcine e pettini luccicanti, incominciavano
sopra un cuscino, nudo e con la manina sul pube. 3.
7-7: ma facendo i suoi conti per la via, / s'accorge ch'e'
mano vittoriosa, mentre con l'altra stringeva la collottola deltinforme calibano che le serviva da
'(popolo del ponto famoso per la lavorazione dell'acciaio). calibeate
da fuoco; controllare con tapposito strumento la misura dei pezzi meccanici lavorati in serie
. v.]: calibrare, misurare la portata delle artiglierie, cioè il diametro
puoi più stare; che è ricomparsa la gerla, che la ripari, che calibri
che è ricomparsa la gerla, che la ripari, che calibri amorosamente le cose
, sentivo come alla rotula dei ginocchi la calibrata previsione di quanto sarebbe accaduto a
strumento da misurare [nell'orologio] la grandezza delle ruote dei rispettivi luoghi ove
un piano inclinato, e vi s'introduce la palla, la quale, se viene
e vi s'introduce la palla, la quale, se viene ad arrestarsi in esso
. 2. apparecchio usato per la cernita dei grani in rapporto con le
. cassola, 2-234: bruno tirò fuori la pistola -una beretta calibro 7, 65
caricatore, ce lo rimise, mise la pallottola in canna e applicò la sicura.
mise la pallottola in canna e applicò la sicura. 2. per estens
ojetti, ii-232: di qua, la sigaraia... dosa le miscele,
uncino e a cucchiaino raspante per estrarre la medulla dall'osso-buco, casseruole lunghe da
dall'osso-buco, casseruole lunghe da bollirvi la trota, pere di gomma d'ogni
- dello stesso calibro: che hanno la stessa qualità. -essere dello stesso calibro
. -essere dello stesso calibro: avere la stessa natura (e ha un valore
sto- ricuccio come questo, parlare con la più noncurante prosopopea d'ovidio, di
un calibro o d'un altro, la regola migliore per tutti è non parlarne
. e. cecchi, 6-173: la risposta dei grossi calibri cinematografici al manifesto
specie, il quale propriamente è come la pianta dell'oriuolo, dise- gnandovisi la
la pianta dell'oriuolo, dise- gnandovisi la grandezza delle ruote, e il luogo dov'
contribuito nella pronunzia piana o sdrucciola. la prima, più antica, a poco a
, con forte profumo aromatico (e la corteccia è usata come tonico stimolante)
oriente. d'annunzio, v-2-786: la donna... un tempo seduta
un tempo seduta a ragionare presso la finestra bassa nel profumo dei calicanti. panzini
. -anche: bicchiere in genere; la bevanda contenuta in un bicchiere.
venir via con il calice traboccante con la destrezza del niente ispargeme. marino, 5-44
iv-2-789: ella posò il calice su la sponda del pozzo che era in mezzo
di due bottiglie di vino francese che la cameriera aveva portato in quel momento.
-per simil. negri, 1-479: la tua freschezza, o creatura, è simile
le foglie acute-lanceolate. pecchi, 3-154: la padrona, una donna del popolo,
2. il vaso liturgico usato per la consacrazione del vino eucaristico nella messa:
del vino eucaristico nella messa: con la coppa d'oro o d'argento dorato
il calice, innanziché le profferisse, la colomba bianca venne in su l'altare
, 97-24: frate sbrilla, minacciata la ciovetta, che non starebbe più in quel
il calice col vino, e compieo la messa. s. caterina da siena,
, i-222: voi richiedete la nettezza del calice per portare all'altare
cantari cavalleraschi, 148: rubata è la mia abbadia, / de'calici non ci
/ de'calici non ci ho più la semenza, / perduto ho i paramenti dell'
dell'altare, / non posso più la messa celebrare. bisticci, 3-74: dispensò
. bisticci, 3-74: dispensò tutta la roba sua, e restò imo calice e
non ci fosse, egli avrebbe impegnato la cotta, la croce, la pietra sacrata
, egli avrebbe impegnato la cotta, la croce, la pietra sacrata e credo
impegnato la cotta, la croce, la pietra sacrata e credo anco il calice
il sacro impero, / sotto l'usbergo la crociata fé, / e ne la
la crociata fé, / e ne la man che in pace tra il sacrato /
addottrinò! verga, 3-102: io voglio la roba mia, che l'ho fatta
fra giordano, 3-300: calice suole chiamare la scrittura il beveraggio amaro: e cristo
il beveraggio amaro: e cristo chiamoe la passione calice. bibbia volgar.,
, e ingi- nocchiossi, e con la faccia elevata diceva: padre mio,
siena, 337: se sarà chi adori la bestia, cioè la insegna di queste
se sarà chi adori la bestia, cioè la insegna di queste armi o insegne,
le carattere nella fronte sua, cioè la insegna, dentro nella sua mente,
, o faccisi capo, ovvero la porta in mano con operazione; costui
i-107: cristo, quando vuol far la grazia particolare ad un uomo gli dà a
favori, e nelle aversità si conosce la grandezza. segneri, iii-1-191: così ad
del mondo,... è la goccia cordiale e il dolce che viene dal
questo calice d'amarezza, ho avuta la virtù di tacere. cuoco, 1-195:
pietà, se degna d'alcuna cura la vita e la morte di una umile
se degna d'alcuna cura la vita e la morte di una umile creatura, non
, o mio dio, sia fatta la tua volontà! *. tommaseo, i-156
: e se i migliori oggimai sentono la necessità di ritornare all'antica sapienza patria,
vita. deledda, iii-773: con la bocca un po'storta dell'uomo che ha
all'utero o sacco dell'ovidutto, restando la tunica esteriore col picciuolo appiccata al graspo
esteriore col picciuolo appiccata al graspo; la qual membrana, perché è simile e
, 385: che per un caliciuzzo che la madonna ha donato al suo servo santo
alma verdea /... / per la salute lor avido bea. =
si uniscono e fanno calice; e la sostanza del fiore, che sono sottili
fiore, che sono sottili fila con la cima larga e tonda, sta appiccata nel
rasa e d'altri amari succhi contra la avidità di animaletti tali, sapendo esse
16-viii-70: nel medesimo tempo cresce internamente la polpa,... dentro alla quale
: dal calice succhiato in ceppi stretta / la mosca in seno al fior trova la
la mosca in seno al fior trova la tomba. monti, x-3-464: de'più
etereo / cogliemmo. foscolo, 1-246: la bella donna di sua man i lattei
i lattei / calici dell'arancio, e la più casta / delle viole, e
di una vera bellezza orgiaca, screpolandosi sotto la pressione di un turgore febbrile, lasciavano
, iv-2-547: il naviglio scorreva su la nivea greggia lievemente: pel solco i
foglie ondeggiavano lasciando scorgere nella limpidità cristallina la pallida selva degli steli, pallida e
steli, pallida e pigra come se la nutrisse il fimo letèo. negri, 2-697
fra 'l calice sporta, / ride la bocca tua voluttuosa / che bianchi denti per
combinazione giglio », adottato da quando la contessa si era stabilita a firenze in
producono alcuni grandi e duri calici con la bocca volta verso la terra, e dalla
duri calici con la bocca volta verso la terra, e dalla natura coperta a
stento ad occhio nudo, si rivelano sotto la lente paesaggi fulminati, apocalittici; dove
se tu vuoi senza a pena accennar la contrada, o la casa dove dimori.
senza a pena accennar la contrada, o la casa dove dimori. = dal
sapore amarognolo, se bene lava poi la bocca; a chi l'usa, buona
effetto e giovamento a'deboli di stomaco per la sua calidézza, aiutando maravigliosamente alla digestione
359: 10 vi confesso che la calidità in sé è più perfetta che
calidità in sé è più perfetta che la frigidità; ma questo non seguita nelle cose
e uomini da niente, i quali per la gran calidità del sole percossi, erano
che è accidente, non avendo chi la reggesse, non verrebbe insino a te.
più che sia appresso qualche fiume, perché la calidità e la siccità sogliono esser cagione
qualche fiume, perché la calidità e la siccità sogliono esser cagione de gli odori,
, 4-94: non d'altronde procedendo la loro magrezza, che dalla soverchia acredine
acredine e calidità dei loro fluidi, la qual calidità lima e consuma le loro
calido, naturalmente da quella qualità piglia la leggerezza, il moto e la instabilità
piglia la leggerezza, il moto e la instabilità; e, per contrario, la
la instabilità; e, per contrario, la donna dalla frigidità, la quiete e
contrario, la donna dalla frigidità, la quiete e gravità ferma e più fisse impressioni
posa i... i ne la sera / calida di felicità, lucente /
. panzini, iv-100: califfato: la podestà del califfo, o sultano, capo
signore califfo grande et alto, per la grazia di dio, elmire matti
u-ii-431: e fra macomettani ancora la dignità sacerdotale è stata con la regia ne'
ancora la dignità sacerdotale è stata con la regia ne'califfi d'egitto.
soldati romani. pascoli, 912: su la via sacra si sentia la pesta /
: su la via sacra si sentia la pesta / di càlighe. coorti, legioni
/ passavano. idem, i-553: la ferrea marcia delle legioni romane..
le sue e sapevano in poco tempo liberare la stiva dal carico di pietre, come
per cinque ore di seguito a reggere la barra del timone in sussulto ai colpi del
, certe colonne di sentore veneto mi evocano la caligante languidezza di venezia.
dante, par., 8-67: la bella trinacria, che caliga / tra
carducci, 105: per lo pian stridea la roggia / allu vione de'
simintendi, 2-97: lo cielo premette la terra con calig- gine. palladio
mura e de'solai che cadevano per la città. leonardo, 1-168: vederesti
ombra colle mani, e riguardare infra la folta e confusa caligine per essere attenti
del capitano. ariosto, 34-44: ma la caligine alta ch'era ultrice / de
quanto un lampeggiar riluce / per entro la caligine profonda. idem, n-ii-60:
ancor non giunse dell'ucciso amico / la funesta novella; e tra gli achei /
del vespero autunnale, segna e séguita la corrente del fiume. verga, 4-76:
rari e magri, di fichidindia polverosi, la pianura sotto budarturo come una landa bruciata
tacito, è grigio il mattino; / la terra ha un odore di funghi;
pieno il giardino. / immobili tra la leggiera / caligine gli alberi. d'annunzio
alberi. d'annunzio, iv-2-813: la laguna e la caligine inghiottivano tutte le forme
annunzio, iv-2-813: la laguna e la caligine inghiottivano tutte le forme e tutti
e tutti i colori. soli interrompevano la grigia eguaglianza i gruppi dei pali,
, 6-209: qualche vela bianca contro la caligine, ferma. viani, 13-199:
caligo. e. cecchi, 6-306: la caligine lentamente si richiudeva. e tirandosi
coltrone bluastro e striato di nero, la città cercava di rimettersi a dormire,
1-164: il bruciar doloroso dell'aurora fra la caligine della città. bocchelli, 2-256
caligine i destrieri. carducci, 292: la verde caligine de'boschi. borgese,
false oppenioni si vestono, dalle quali la nata caliggine delle perturbazioni il vero sguardo
confonde. sannazaro, 12-201: questa, la qual tu ora da nubilosa caligine oppresso
oppresso pare che non riconosci, è la bella nimfa che bagna lo amato nido de
bella nimfa che bagna lo amato nido de la tua sin- gulare fenice. bembo,
o imagine o verità, che dir la vogliamo, che a noi bene intesa
intesa si dimostra,... la qual tuttavia, se è male intesa,
abbagliamento e menzogna. tasso, 11-ii-5: la volontà... non è a
mosse quella di lucifero, ch'essendo per la sua bellezza apportator di luce, divenne
bellezza apportator di luce, divenne caligine per la superbia e in questa maniera perdé la
la superbia e in questa maniera perdé la sua prima nobiltà: e in questo
prima nobiltà: e in questo modo la perdono gli uomini i quali corrompono l'
. galileo, 463: il che [la conoscenza perfetta delle cose] né anco
ben da profonda e densa caligine adombrato, la qual viene in parte assottigliata e chiarificata
che ingombra le fronti degli studiosi, la conversazione erudita asperge di letizia e rischiara
caligine il senno, / quando por la mia patria in obblio / le straniere
i-195: si passò una mano su la fronte come per mandar via certe caligini che
-in senso mistico: oscurità che avvolge la mente umana nel penetrare i misteri divini
mente umana nel penetrare i misteri divini; la profondità, l'insondabilità del mistero stesso
angelico trapassa, / ed entra en la caligine col figlio della virgine. tasso
ascosi ne le tenebre e quasi ne la caligine che non senza cagione fu assegnata
non senza cagione fu assegnata da esiodo la notte per madre de l'amicizia.
della valle, 406: e giunge [la preghiera] dove in luminoso velo /
il corto / immaginar, tu vedi la sublime / maestosa caligine che cela / questo
... i e lasse su per la prima cornice, / purgando la caligine
per la prima cornice, / purgando la caligine del mondo. bembo, 1-147:
caliggine dinanzi agli occhi levandoti, vorrai la verità sanamente considerare, vedrai alla fine
sommo sole! campanella, i-235: apri la mente al suo calor fecondo, /
per calare al mare atlantico, fa la terra rimaner gelida, orrida e tenebrosa.
, 2-63: tanto è vero che la caligine dell'antichità suole ingrandire nella nostra
tenti aprir col tuo felice raggio / la gotica caligine che annosa / siede su
pratica in un oggetto, nel quale la caligine de'tempi deve ascondere la mano
quale la caligine de'tempi deve ascondere la mano dell'uomo per non lasciar apparire
viso, che erano in parte da la caligine tinti, e cacciato via il
nei camino preso aveva, a lato a la sua donna in letto si corcò di
si sdegni di ricevere il fumo e la caligine che da'camini leva il raschiatore
perché egli è posto tra gli orecchi e la lingua, come tra l'aria e
. tasso, 11-82: ma fuor uscì la notte, e 'l mondo ascose /
in quella parte del cielo che meritamente la più pura e sincera stimar si deve,
dolce, xxv-2-282: non oportet che la caliginosa ignoranzia dell'uomo abbia a imponer
essendo usciti dal fango e caverne de la terra, quasi mercuri ed apollini discesi
sofisti ed asini. campanella, 961: la scrittura è tòrta; e non si
noi che le menti beate nel rimirar la divina essenza veggono presenti, certe e
meno, et esalan più chiaro, secondo la differenza de'loro umori o grassi o
le barbe e tutti i peli che la natura ha posto per adornezza del corpo,
, non altrimenti che a'tempi è la terra coperta di brina, o di maggio
mucchietto di polvere, indi presane con la destra una gran pizzicata, se la
la destra una gran pizzicata, se la follò su per le nari, che per
però che avea gli occhi caliginosi per la vecchiezza. ottimo, iii-256: per
maestro alberto, 21: costei [la notte] se 'l forte boreas giugnendo
tra quell'oscuro succedersi di colli sotto la caligo mattinale. panzini, ii-137:
armento perduto fra i boschi, segnano la rotta al battello del lido, ai bastimenti
: non altrimenti che oggidì si faccia la calisea, panno che si fa in calisea
calixtini e calicisti), che amministravano la comunione sotto le due specie.
'calice ', perché nel dare la comunione sotto le due specie si servivano anche
rientrando brontolando nel suo seno, e la calita scopriva la battima, che lustrava
suo seno, e la calita scopriva la battima, che lustrava come un foglio di
forcatella di sue spine / l'uom de la villa quando l'uva imbruna, /
l'uva imbruna, / che non era la calla onde saline / lo duca mio
, / che non si volga dritta per la toppa », / diss'elli a
. giov. cavalcanti, 169: la nostra valle è situata di una strettissima
una strettissima calla; e dentro è la valle, assai, per ogni verso
: il signore di lucca manderà giù la calla, e l'acqua ritornerà in serchio
serchio; e così seguì. pure la notte si mandò due fanti a piè a
mandò due fanti a piè a alzare la calla, e stette alquante ore. grandi
ed è coltivata per ornamento); la richardia elliottiana ha la spata di colore
ornamento); la richardia elliottiana ha la spata di colore giallo più o meno
., 25-7: così entrammo noi per la callaia, / uno innanzi altro prendendo
callaia, / uno innanzi altro prendendo la scala, / che per ertezza i
25-7]: così entrammo noi per la callaia, id est, per l'entrata
., 25-7]: essi entraron per la callaia, ciò è, per la
la callaia, ciò è, per la calle e stretta via, la qual conduceva
per la calle e stretta via, la qual conduceva sopra del balzo. sacchetti
uno [ulivo] a vedere poi la macchia della vigna, appunto dove è la
la macchia della vigna, appunto dove è la callaia quando l'uva imbruna, non
monte,... che avanzandosi con la sua pianta molto di spazio dentro il
l'acqua sbocca, quando / è la chiavica aperta, ecco ch'io veggo
. monti, 22-190: trascorsero veloci la collina / delle vedette; oltrepassàr,
delle vedette; oltrepassàr, lunghesso / la callaia, il selvaggio aereo fico /
iv-2-440: lo, aiutai nel varcare la callaia. sentendo cedere le zolle, egli
fioriti, respirò forte, accolse tutta la bella apparenza ne'suoi occhi chiari, ne
, 81: conoscendo di non poter acquistar la fama del petrarca, del bembo,
, del bembo,... spaventandogli la strada
erta, sassosa e stretta, e la callaia all'ignoranza loro ragionevolmente imprunata.
/ ch'io t'ho sturata e rotta la callaia. 3. ant.
, cent., 19-5: arno allagò la cittade /... / che
tratto, sotto sturate le callaie, la faccino traboccare presto a coprire chiunque vi
da mulino. viani, 14-118: la provvida luna, alzandosi dai monti,
ha dato il sospirato riempifondo delle acque; la palude gonfia fa impeto alla callaia delle
gonfia fa impeto alla callaia delle cateratte; la spalanca e tacque corrono al mare portandovi
15-44: sempre ove a te paia / la mia persona, chiariella, è
aspetta [il saracino] a la callaia, / vedrai che la tua gente
a la callaia, / vedrai che la tua gente fia riscossa. -mandare
me vuoi perdonanza, / uccidi la seconda, che in callaia / la manda
uccidi la seconda, che in callaia / la manda, per che in te
entrarono in una stradetta che era tra la chiesa e la casa di don abbondio
una stradetta che era tra la chiesa e la casa di don abbondio; al primo
, sotto cui una riga metallica, la stura: in mezzo tra ima fitta di
mattio frarnesi, xxvi-2- 128: la gola unsi / con un pollastro, a
volte impruna... l'uom de la villa, cioè lo villano, quando
, e però chiude 10 callare de la vigna, perché nolli sia mangiata l'uva
di fossi per facilitare 11 transito tra la via e i campi; callaia.
latini, i-143: venendo per la calle / del pian di roncisvalle,
via non essere usitata da gente, la chiama 'calle ', il quale
ancora ombrosa, / quando, giunta la gente in su quel calle, / prima
, / e poi si spargon tutti per la valle. ariosto, 2-12: volta
2-12: volta il cavallo, e ne la selva folta / lo caccia per un
le tenarie grotte / l'arbitro de la notte, / ammonito da giove, il
a piedi insieme il calle / ne la solita nube. 2. figur
le toglie, proposi di gridare a la gente che per mal cammino andavano, acciò
, 25-12: [se] trovaste per la via fossati o poggi, / fu
, / e quanto alpestra e dura la salita, / onde al vero valor conven
, / ch'egli spaventa altrui sol de la vista. ottimo, i-557: qui
gli antichi filosofi: nell'una pongono la ragione, la quale con temperato passo
: nell'una pongono la ragione, la quale con temperato passo movendosi lo scorge
più tosto che ritrovi il calle / la fama d'avisar, gli abbia [l'
fatto scancellare quell'odio, che per la trasgressione del nostro primo padre ne portava
e in quello scambio ne hai data la sua benivolenza, cognun- gendo esso con
, per calle pio ritorni / per la candida via, ch'è più lucente,
per rinvenir l'uscita: / ma la porta superba, ond'entrò pria, /
bello il cielo. rolli, 588: la numerosa e a gli avil simile,
manzoni, 5: clio, che tratti la tromba e il plettro eburno, /
ii-810: pe'capegli repente l'abbrancò / la morte, l'abbatté, pel calle
l'abbatté, pel calle oscuro / la trascinò: di là dal fiume curvo,
fiume curvo, / nel regno buio la portò la morte. idem, v-1-297:
, / nel regno buio la portò la morte. idem, v-1-297: penosa
di man del popul franco: / ma la più parte trovò chiuso il calle.
, 12-96: s'ode picciol romor per la foresta, / se tronco il calle
deh, che fu rimirarlo, arso la pelle / e dimagrato il busto, /
e ricerca ogni riposto calle. / tien la gran mazza ne la man feroce,
. / tien la gran mazza ne la man feroce, / la libica faretra ha
mazza ne la man feroce, / la libica faretra ha da le spalle.
le spalle. michiele, i-315: la dea di cinto... /.
fai, / silenziosa luna? / sorgi la sera, e vai, / contemplando
tebro innominate glebe. 6. la direzione costante dei venti. carletti,
carletti, 197: m'imbarcai con la nave che parte di cina per l'
già venuto il tempo che si chiama la monsone, ch'è una calle di vento
continui. 7. letter. la scriminatura dei capelli. ariosto, 112
ancor fu quel gemmato alloro / tra la serena fronte e il calle assunto, /
toro. 8. sf. la caratteristica stradina veneziana. g. gozzi
. g. gozzi, 1-97: la calle del forno a san polo è quale
forno a san polo è quale io la descriverò al presente. larga, lunga,
verno stannovi dentro intanate, e quando la stagione comincia a migliorare, escono a guisa
certo pensato alle calli, così strette che la gente vi si pigia e le voci
, ed entrato dentro pianamente, levò la sargia e posele la mano sopra il
dentro pianamente, levò la sargia e posele la mano sopra il petto.
poi * via 'in generale. per la congettura etimologica degli antichi, cfr.
= comp. di callido. la bibbia ha callide (exodus, 32-12
. bruno, 3-648: ha [la prudenza] due insidiatrici nemiche che sono
che sono viziose: dalla destra si trova la callidità, ver- suzia e malizia;
suzia e malizia; dalla sinistra, la stupidità, inerzia ed imprudenzia. e
inerzia ed imprudenzia. e versa circa la virtù consultativa, come la fortezza circa
versa circa la virtù consultativa, come la fortezza circa l'impeto de l'iracundia.
a invescare e a giocare l'avidità e la dabbenaggine dei gruzzolanti: con una callidità
alcuni callidi e vezzati, cioè per la fraude e per la malizia che in
vezzati, cioè per la fraude e per la malizia che in loro regnava parea ch'
s. degli arienti, 15: rispose la donna, che era callidissima: «
mante di mantexi, famiglia antiqua de la nostra citade, nominato carletto, il
anni e molto callido e astuto, la madre uno giorno li dette denari, ché
fino più che tutti gli altri che la terra produca. prati, ii-225:
produca. prati, ii-225: dietro la porta ha il suo folletto ognuno, /
vetrina: dalle lenti a stanghetta solleva la fronte aggrottata, alza il dito didattico
, voce aggiunta a'rimedi che vantano la guarigione dei calli, coniata come febbrifugo
sino al mille durò in molti luoghi la 'caligrafia ', o vogliam dire la
la 'caligrafia ', o vogliam dire la buona e vistosa scrittura, come si
e dovendo produrre l'effetto di formare la mano a una scrittura anche ordinaria e
di calligrafia, usava passar qualche ora sotto la cappa del gran camino. tommaseo [
tommaseo [s. v.]: la moderna calligrafia toglie alla mano di scritto
parla di scritto. panzini, iv-100: la parola calligrafia ha perduto il senso etimologico
, quando mi basta poco per dare la fisionomia di un albero o per fare
calligrafia e i disegni di macchine. (la gente dice: « la calligrafìa è
. (la gente dice: « la calligrafìa è la scienza degli asini! »
gente dice: « la calligrafìa è la scienza degli asini! »).
modo personale, caratteristico, di tracciare la scrittura. imbriani, 3-7: finché
scrittura. imbriani, 3-7: finché la gomma collega le quattro alette della busta
a mio grado. poniamo che abbia riconosciuto la calligrafia, concedimi che sia d'una
zuccherino di brigida. ojetti, i-65: la carta delle lettere già s'è ingiallita
l'inchiostro s'è impallidito così che la calligrafia sottile e irregolare del pascoli,
della scrittura, gliela consegnavo. egli la ricopiava su carta intestata, con la
egli la ricopiava su carta intestata, con la sua grassa calligrafia commerciale, la passava
con la sua grassa calligrafia commerciale, la passava al copia- lettere, la chiudeva
, la passava al copia- lettere, la chiudeva in busta; e via tutt'e
d'inchiostri e di cartoncini finissimi per la sua corrispondenza particolare; aveva una calligrafia