ancora a menomissime cose dell'arte pose la mano, facendo arme di casate
e lucia? che avesse data a colui la più piccola occasione, la più leggiera
a colui la più piccola occasione, la più leggiera lusinga, non era un
un poco di tempo, mutata leggermente la disposizion del corpo, a poco a
menomissimo e indifferente in apparenza a cui la legge morale non sia applicabile? pirandello
, senza che il coro ne mostri la menoma sorpresa, come certo avrebbe dovuto
che sei. nievo, 656: la pisana non ha mai saputo far un conto
che il menomo dolore prostra, che la menoma gioia rialza. landolfi, 2-23:
riuscisse con poca repugnanza di favorirmi, la supplico non dimenticarsene, ma dove abbia
incommodo o dispiacere, con egual calore la supplico a tralasciarne l'impresa. c
i-185: il conte fristano non ebbe la menoma difficoltà di domandarmi se io lo
trovare il menomo ostacolo e senza avere la necessità d'impugnare né pure una spada
io l'ami, oh, né la menoma / ombra d'ingiuria ha da temer
x-ii-21: non si scorgeva in esso la menoma mancanza che desse una qualche imperfezione
diabolico. 9. sm. la minima parte di qualsiasi cosa. -anche
qualche spontanea comunione o società, che è la sola specie che può sussistere col menomo
della natura, che ha posto in noi la concezione distinta di certa unità variabile di
, cessano le mestruazioni e si spegne la capacità generativa. c. e. gadda
. e. gadda, 321: la sua menopausa le era costata due milioni e
della casa era così generale, fra la fulgidezza degli ideali politici e li uragani
tronco; l'unica specie nota, la menopoma alleganiensis, ha abitudini notturne e
. menosdire, intr. (per la coniug.: cfr. dire1).
menosvenire, intr. (per la coniug.: cfr. venire).
tropotassia, consistente in una reazione verso la luce con mantenimento di un angolo costante
con mantenimento di un angolo costante con la sorgente luminosa. = voce dotta
e il ventre umetta, e con la salsuggine dissolve gli umori grossi e menovali
preghino tuctavia / ke. nno guardi a la nostra menovanza. 2
. federico ii, 159: la fiore d'ogni fiore / prego, per
giordano [tommaseo]: quando tu reputi la cosa
maggiore che non è, sì menovi la gloria di dio dalla tua parte.
674 volendo alcuni de'giudei convertiti a la fede strignere e menovare la bontà de
giudei convertiti a la fede strignere e menovare la bontà de la grazia di dio,
fede strignere e menovare la bontà de la grazia di dio, per la quale,
de la grazia di dio, per la quale, di grazia e non per
quale, di grazia e non per la legge, siamo salvati,...
barnaba... mostrarono che sola la bontà de la grazia di dio bastava
. mostrarono che sola la bontà de la grazia di dio bastava sanza la legge
de la grazia di dio bastava sanza la legge. 2. limitare,
. non possano menovare il termine de la compagnia del comune, né ordinare ke
mischiato altra sozzura, / e sì la notte come 'l dì schiamazza. / ci
sia cosa che l'università dell'arte de la lana de la città di siena sia
università dell'arte de la lana de la città di siena sia di molti e gravi
terza guerra punica, 62: fu la forza dello re anibai molto menovata.
detti capitoli, sanza consentimento di tutta la compagnia. capitoli della compagnia dei disciplinati
quali debbano rivedere e correggere gli capitoli de la detta compagnia, e possano correggere,
; consumarsi. pallamidesse, xxxv-1-468: la pena ch'aggio cresce e non menova
34: si dee... essere la sua pazienza come l'oro, il
l'umidità sarà menovata, avaccio sopravverrà la vecchiezza, secondamente che nella terra de'
gli apostoli nel cenacolo tra l'ascensione e la pentecosta, veggendo piero che 'l numero
. giamboni, 8-i-58: non menovò la farina della scodella della povera femina,
: sega da peretola marito de la bona ci de'dare s. x,
intrante maggio, che ili menovaro a la condanasscione, che pagò cinque livre.
ellino [i vecchi] ànno menovata la vita e gli onori e 'l calore naturale
, che del ladro che menasse a la sua casa li convitati, e la
a la sua casa li convitati, e la tovaglia furata di su l'altare,
segni ecclesiastici ancora, ponesse in su la mensa e non credesse che altri se
chi gli togliesse. petrarca, 50-21: la mensa [lo zappador] ingombra /
ora del desinare, il re e la marchesana ad una tavola sedettero e gli altri
una tavola sedettero e gli altri secondo la lor qualità ad altre mense furono onorati.
mense acconce. ariosto, 13-37: ne la spelonca una gran mensa siede, /
grosso piede, / cape con tutta la famiglia il ladro. tasso, 14-49:
105: le mosche che volano su la testa ai tignosi, vanno su la mensa
su la testa ai tignosi, vanno su la mensa regale ancora e cacano nella propria
, giorno, i-78: ti attendea la mensa / cui ricoprien pruriginosi cibi / e
mensa: gli oggetti necessari ad apparecchiare la tavola. carena, 2-240: '
tripode ovvero mensa: si riconosce che è la guardia dell'infermo e dolente anch'essa
gioco. tansillo, 1-189: ecco la mensa: qui vengano i dadi.
linguaggio delle mense ufficiali nell'arcigno salone con la sua doppia fila di antenati corazzati e
orticel dispensa / cibi non compri a la mia parca mensa. g. c.
appetito è condimento delle vivande e però la nostra mensa viene a esser più lauta
vostro. pallavicino, 1-299: dopo la mensa rimasero per brev'ora in soave
s. caterina da siena, 30: la mensa ordinaria nel viaggio era di poco
. pindemonte, ii-49: fuma / la mensa e porporeggia il terso vetro. manzoni
. borgese, 1-138: l'ozio e la mensa sana lo rimisero presto in carne
carne. -benedizione della mensa: la preghiera che, fin dai primi tempi
le ragioni della mensa ospitale e saccheggiata la sua ricchissima casa, l'aveva preso
xxxv-1-518: se tu fi'convitato a la mensa, / de poco favelare te sia
e a'grandi mangiari, riprendendo tobia la loro niquità e crudeltà de'cittadini di
donne. tasso, 17-41: giunto a la gran tenda, a lieta mensa /
. gioberti, iii-227: partite sapientemente la vostra vita fra i crocchi, i diporti
tutte quelle squisite e rare cose dilettavano la vista, oltre il palato, disposte con
-prima mensa (o prime mense): la prima portata. boccaccio, dee
prime mense. alamanni, 5-5-551: or la salubre in divia, or
salubre in divia, or la sorella / di più amaro sapor, ma
sapor, ma pien di lode / la cicorea sementi, onde si adorni / poscia
si adorni / poscia al tempo miglior la mensa prima. anguillara, 16: mangian
parole. 5. intr. con la particella pronom. calmarsi, placarsi.
placarsi. baruffaldi, i-172: la greggia allora che nitrisce indomita, /
milizia, i-73: alla musica attribuivano la dolce morigeratezza degli arcadi, quantunque abitassero
... pubblicarono un editto per la pudicizia e morigeratezza pubblica. romagnosi,
: nei tempi moderni si è adoperata la parola 'moralità'per significare ciò che gl'italiani
anche da sommi scrittori, io definisco la moralità « la facoltà di conformare le
scrittori, io definisco la moralità « la facoltà di conformare le proprie azioni ad
: ieri ancora un esercizio salutare, la morigeratezza, un medicinale qualunque, alleggeriva
qualunque, alleggeriva, rischiarava, abbelliva la vita. 2. persona esemplarmente
morigerata (anche per anton.: la morigeratezza in persona). pirandello,
paese pero sapeva bene che io, la temperanza, la morigeratezza in persona,
bene che io, la temperanza, la morigeratezza in persona, avevo fatto per
tenersi lontano dagli eccessi; che pratica la temperanza, la sobrietà, la continenza
eccessi; che pratica la temperanza, la sobrietà, la continenza; moderato,
pratica la temperanza, la sobrietà, la continenza; moderato, onesto, assennato,
. achillini, 1-281: dura è la separazione, doppo tant'anni d'indivisa compagnia
al mondo,... informando la gente civile e morigerata e onesta de'
da far rabbrividire qualsiasi ragazza, anche la più tranquilla e morigerata.
scoraggiano i morigerati, deridendo e denigrando la modestia dei giovani e la ritenutezza delle
e denigrando la modestia dei giovani e la ritenutezza delle giovani. -come
di questi giovanotti / che credono che la storia si svolga nell'anno 1967-68,
/ -con una smorfia di disprezzo per la carità 2. che si distingue
2. che si distingue per la costumatezza degli abitanti (un luogo,
: qui [nei saggi di zweig] la pittura della scena, la vicissitudine esterna
zweig] la pittura della scena, la vicissitudine esterna. tonalità liriche, accenti
nero, ha il petto color vinoso, la testa rossa, la fronte bianco-pallida,
color vinoso, la testa rossa, la fronte bianco-pallida, con un poco di nero
nero e di verde nelle ali; la capsola della sua trachea è arrotondata,
amaro, aromatico e vermifugo, ha la forma di quello del gelso.
anche sostant. castri, iv-10: la più sicura e men fallace pianta
rinello... mostra... la più decisa tendenza a lanciarsi in alto
comprende dieci specie tropicali, fra cui la più nota è la moringaoleifera, dai cui
tropicali, fra cui la più nota è la moringaoleifera, dai cui semi si estrae l'
[c. acosta], 262: la moringa è dell'altezza d'un lentisco
come li rami si rompono con molta facilità la foglia è verde oscura d'un color
decandria monoginia, famiglia delle leguminose, la cui principale specie è la 4 moringa
leguminose, la cui principale specie è la 4 moringa oleifera ', i cui semi
: in quel tempo noi già cantavamo la canzone di sante caserio e quella,
. pratolini, 1-123: -diciamoci francamente la verità, - scattò un morino -quest'
come fa esperienza de'figliuoli; la quale è fatta da quella spezie d'aquila
alta cresta nella parte superiore e con la tesa rialzata e terminante in due alte
sono il morione, il celatone, la secreta, la goletta, e d'acciaro
morione, il celatone, la secreta, la goletta, e d'acciaro e di
io? che sia forbita quell'armatura, la buffa co'l morione e quel bricchier
non usano comunemente altro che, per la difesa della testa, alcune celate leggieri
. adriani, ii-316: uno, ficcandogli la punta della zagaglia per la visiera del
, ficcandogli la punta della zagaglia per la visiera del morione,... l'
1-168: l'armi più consuete per la fantaria de'nostri tempi sono per diffesa
celata; ma il morione à di più la cresta. alfieri, 7-21: è
armatura, col morione chiuso, con la lancia bassa, assorto in un sogno
a spacciar delle ciarle,... la mattina a letto sin tanto avanti pranzo
italia /... c'imbacuccano la zucca / nel cappuccione a visiera, morione
. algarotti, 1-viii-164: per trovar la longitudine in mare avea immaginato un binoculo
nel morione uscita in 0 ed i passivi la loro in or. 4
4. locuz. -fare cascare la muffa dai morioni'. vibrare colpi violenti
rabbuffa, / fanno dai morion cascar la muffa. -fare il morione a
lippi, 9-18: chi versa giù bollente la rannata / che pela i visi e
: / nell'olio un'altra intighe la granata / e fa l'asperges sopra i
, guardingo. baldini, 14-9: la sorte tornava a metterlo periodicamente in compagnia
ma di lui più maturi, che avevan la forza di reggere addosso indefinitamente l'armatura
plinio], 808: morion indiana, la qual traspare con nerissimo colore. cito
colore. cito lini, 177: sotto la di- vision de le pietre nigricanti sarà
le pietre nigricanti sarà l'ambra nera, la magnesia, l'onice nero, la
la magnesia, l'onice nero, la mirmecia, il morione, l'ab-
populi sono tenute in preggio... la coronide, exebemo, eumetren, arminode
], ii-129: fece anco imbandierare la fortezza e suonar le trombe e la campana
la fortezza e suonar le trombe e la campana della guardia, acciò che i
tante celate e morioni accesi. e la notte seguente... tolsero molte
/ che nel mondo venire / mi fece la ventura, / poi ch'io non
? non sai novella? / morta è la donna tua, ch'era sì bella
più, se vecchia scindi / da te la carne, che se fossi morto /
, 22-15: già ti sarebbe nota la vendetta / che tu vedrai innanzi che
86-4: è bel morir, mentre la vita è destra. boccaccio, dee.
49): era tanta nella città la moltitudine di quelli che di dì e
morire; / e il pome de la spada in terra pone, / che su
spada in terra pone, / che su la punta si volea ferire. trissino,
muoi, nell'altro mondo ti donerò la luna. de sanctis, ii-18-39:
quel minuto avanti che morissi, / portai la mano al capo sanguinante, / e
fa lo cesne quando more, / che la sua vita termina in cantando. cecco
dolcemente canta nel morire / infino che la morte non l'abbacchia. petrarca, 141-4
li gran savi si confessa / che la fenice more e poi rinasce.
., anche predicativo, che indica la causa del decesso. giacomo da lentini
che sopra senna / induce, falseggiando la moneta, / quel che morrà di colpo
nel coltello. guicciardini, i-294: la notte innanzi all'ottavo dì d'aprile morì
: gentil mia donna, mentre ho de la vita, / per tal ch'io
che '1 condanna? / ov'è la colpa sua, se ei non crede?
di pietade ignuda, / satolli ornai la sua inclemenza cruda, / usi le
tanto che nella visita delle chiese molti per la grave calca morirono soffogati. foscolo,
determinato luogo. brancoli, 3-89: la città aveva dato alla luce tre grandi
in una contesa sanguinosa); immolare la vita peruna causa, per un ideale.
dovea quindi fuggire / tra l'ombre de la notte o pur morire. capriata,
uom s'avea; / lavergne disparì ne la paura: / l'armi fallian.
devema tuit piorer cum gran dolor / la dura mort del nostr bon crator, /
morir per reiner li peccator / susa la crox assi gran desonor. dante,
quale volle morire nel trentaquattresimo anno de la sua etade. bibbia volgar.,
dalla morte non muore più, e la morte non averà signoria in lui più
il quale ha pigliato in se stesso la nostra povertà per donarci le sue ricchezze.
, 3-5: osano a pena d'inalzar la vista / vèr la città, di
a pena d'inalzar la vista / vèr la città, di cristo albergo eletto,
ch'i spero / farmi immortai, perché la carne moia. storia dei santi barlaam
l'onore. epicuro, 32: parmi la carne a poco a poco moia.
degli uomini morissono. -con la particella pronom. latini, i-1618:
: « di neces- sitade convene che la gentilissima beatrice alcuna volta si muoia »
crucifisso, dispettoso e fero / ne la sua vista, e cotal si moria.
cittadino sognò che un leone gli mordeva la mano e di quello morso si moriva
mora, / mentre più incrudelisce / la gelid'aria del notturno cielo? scalvini,
e morirommi sola, / e non udrò la tua dolce parola. -con
l'estremo sospir / con fede saluti / la libera gioia / del patrio avvenir.
avvenir. carducci, 734: perché viva la patria, oggi si muore. pascoli
so ben io, si muore / la sua stringendo fanciullezza al petto, /
, un vegetale). -anche con la particella pronom. dante, xliii-42:
termine le fronde / che trasse fuor la vertù d'ariete / per adornare il
si muore. tasso, 11-iii-1101: la proprietà de la palma...
. tasso, 11-iii-1101: la proprietà de la palma... è di nascere
nascere e di morire co t sole come la fenice. segneri, iii-1-180: chi
né il frutto che egli desidera, né la pianta, che tosto muore. ginanni
le canne fitte dell'orto, / che la mimosa, ch'è morta, e
il mar senz'onde, / e la sua luce avrà t sol da la luna
e la sua luce avrà t sol da la luna, / e i fior d'
. 4. giungere al termine (la vita); finire, concludersi.
custodita / da gli orologi suoi, la vita more. pascoli, 75:
uomini, se non fossero tristi. la loro vita deve pur morire.
sensi, svenire. -anche: perdere la sensibilità e il moto; intorpidirsi, paralizzarsi
che non ebbe disciplina, e ne la moltitudine de la sua stoltezza sarà ingannato.
disciplina, e ne la moltitudine de la sua stoltezza sarà ingannato. tarchetti,
, se pel- l'uomo di genio la società non ha creato questo terribile dilemma
venti anni fa, muore appena scende la notte. nessuna luce alle finestre,
michelstaedter, 355: è... la nascita il caso mortale per cui gli
un'onda o una foglia, accettando la sorte. è morire a una forma
, ma tornata con sé nella patria la cacciata libertà e avere fatto che ella
. guicciardini, 2-1-97: hanno di poi la chiesa vicina, che è potente e
augustulo, nel qual finalmente morì fra noi la maestà di cotanto grado. tasso,
i partiti religiosi non muoiono fuorché dopo la vittoria, quando il loro principio vitale
dei costumi. carducci, iii-12-367: la grande italia sta per morire. in
vene purissime. fogazzaro, 7-236: la chiesa non muore, la chiesa non
7-236: la chiesa non muore, la chiesa non invecchia, la chiesa ha nel
muore, la chiesa non invecchia, la chiesa ha nel cuore il cristo vivente
. b. croce, iii-26-60: la paura che la filosofia faccia morire la
croce, iii-26-60: la paura che la filosofia faccia morire la poesia, il
: la paura che la filosofia faccia morire la poesia, il gusto d'amare,
quasimodo, 1-48: invano cerchi tra la polvere, / overa mano, la
la polvere, / overa mano, la città è morta. / è morta;
: in napoli le entrate che vi ha la maestà cattolica si spendono tutte e muoiono
: ma di alcuna di queste cose la morte non apparisce a noi, perché
che troneggia imperterrita, finisce di morire la casa dove abitò mata hari.
assai lungo. gozzano, i-1016: la fragranza dei frutti more nel fetore acre
carne macellata. govoni, 8-53: la zolla di calcina viva /...
. leopardi, 11-3: d'in su la vetta della torre antica, / passero
nella volgarità con almeno mezzo pollo in pentola la domenica. pascoli, 577: l'
per noi l'ora che indaga. / la fanciullezza era morta in un giro a
1-206: il pomeriggio già moriva, la voce del pianoforte si era fatta fioca
era fatta fioca. -con la particella pronom. g. cavalcanti,
nuvole. 11. mutare lentamente la propria configurazione topografica (una località)
, / che ne condusse in fianco de la lacca, / là dove più eh'
,... tal che ripercuote la faccia del mezzo delle scale nei risalti,
): cammina, cammina arrivò dove la campagna coltivata moriva in una sodaglia sparsa
[il reno], non pur la navigazione di lombardia e del mare a
vena, / era già morto: onde la lepre invano / umor cercava in su
. perdere, lentamente o improvvisamente, la propria forza propulsiva; cessare di muoversi
artiglieria percotevano in quella bambagia e per la morbidezza sua perdevano tutto l'impeto e
di spuma. frateili, 1-135: la scossa morì in un urto soffice. arbasino
morire del moto e '1 moto per la morte de la forza. -cadere
e '1 moto per la morte de la forza. -cadere. palazzeschi
. dottori, 3-54: già ne la bella faccia / muoion le rose. monti
luce, il fuoco). -anche con la particella pronom. leonardo, 2-585
pronom. leonardo, 2-585: la fiamma che troppo si condensa subito more
starsi, l'acqua può stagnare, la terra può non si muovere, ma
quante sono al mondo villanelle / è la taddea la maraviglia e il fiore.
al mondo villanelle / è la taddea la maraviglia e il fiore. / dinanzi
5-322: tacita muore / entro il camino la consunta bragia. pascoli, 649:
n: negli alti finestroni / muore la luce della tarda sera. -cessare
3-89: quivi chiudesi il golfo e muor la vista, / ma colei che a
una mietitrice. baldini, i-658: la dolcezza di quell'ultimo dondolio di campana
così intrattabili e che ora avevano aperto la loro grana a sentir morire il gemebondo
un'involuzione (un genere letterario, la letteratura stessa, l'arte). -
l'arte). - anche con la particella pronom. petrarca, 189-13:
petrarca, 189-13: morta fra tonde è la ragion e l'arte; / tal
casa, il varchi e annibai caro la nostra lingua? galileo, 8-xvi-ii7o:
spuntare, nascere, crescere, toccare la perfezione della maturità e, ahimè,
cui ci si fermasse, addio: non la
poesia o la filosofìa sarebbero morte, ma la verità
poesia o la filosofìa sarebbero morte, ma la verità stessa non avrebbe più posto nella
tutti i giornali, che avevano accettato la collaborazione dell'insigne critico, morirono dopo
letteraria o artistica). -anche con la particella pronom. nardi, 7-ix:
7-ix: avendo io... descritto la vita del vostro antonio giacomini tebalducci e
, essere dimenticato. - anche con la particella pronom. latini, 3-18:
fu mai contento di quel fine che la natura ci ha dato nel vivere, e
64): ciò che m'incontra ne la mente more, / quand'i'vegno
d'achille e d'altri cento / per la virtù deificati in terra / quando morrà
virtù deificati in terra / quando morrà la gloria? magalotti, 3-4: il
il sentimento di questi versi suppone necessariamente la notizia della circolazione del sangue; la
la notizia della circolazione del sangue; la quale... se fosse stata immaginata
morta nella sua mente. graf 5-121: la memoria che langue e che si muore
per lasciare morire negli occhi dei dannati la memoria e il contento d'ogni luce
punto / che del futuro fia chiusa la porta. petrarca, 128-96: vertù
, 211-7: regnano i sensi, e la ragion è morta; / de l'
gli amici non si trovano, / la fede è morta e regnano le 'nvidie,
aretino, v-1-8: morì l'ardire e la letizia nel cor di tutti. tasso
u'l'arte in bando, u'già la forza è morta. busenello,
io le cangiassi. nievo, 487: la giustizia, l'onore, la patria
487: la giustizia, l'onore, la patria vivono nel mio cuore, e
morranno mai. graf, 5-754: la speranza muore / dopo morto il desio.
si disfacesse senza rimedio. -con la particella pronom. m. frescobaldi,
m. frescobaldi, 1-42: quest'è la donna per cui vivo in gioia /
c'ogni mio spirito si moia / per la molta dolcezza del diletto. tasso,
, che nacque il matino, morse la sera. mazzini, 64-252: noi veniamo
si scrive un paio di volte e finalmente la corrispondenza muore, per così dire,
: certo ella piange sì che quale la mirasse doverebbe morire di pietade.
g. villani, 7-27: veggendo la sua gente così barattare, prima l'
e mille nasco: / tanto da la salute mia son lunge. poliziano, 1-612
strazio / mora, e sia data la polvere al vento: / che più
che vivendo. machiavelli, 696: la voglia che lui e lei hanno di
3-20 (ii- 367): conosceva la donna il suo marito esser il più
che d'ogni minimo strepito che sentisse la notte moriva di paura, né ave-
paura, né ave- rebbe avuto ardire la notte andar per casa se non era
tu già morirai della voglia di conoscere la mia ottavia. borgese, 1-119: tu
d'andarci e non potessero. -con la particella pronom. chiaro davanzati, vi-75
/ l'estate è di vedere / verso la sera al tardi, / mille celesti
farebbe rallegrar, se tu sentissi / la millesima parte di mia gioia. betussi
più, non resistere. -anche con la parti- cella pronom. boccaccio,
dee., 2-2 (137): la cominciò a pregare che, se esser
potesse, quivi non lo lasciasse di freddo la notte morire. macinghi strozzi, 1-29
morire al mondo). -anche con la particella pronom. abate isaac volgar.
anticipata- mente da tutto ciò che finalmente la morte dovrà levarne, dalla roba,
33 o il 34,... la verzicola è guastata... tali segni
conta due: ed il 29, morendo la verzicola, dove esso entrava, conta
letter. affrontare, subire, accettare la morte o un determinato genere di morte
morte onorata? marino, 242: morendo la morte, / di quel piacer sì
attività del volere deliberato con cui portasi la morte, invece d'essere da lei
lei portati via. boine, i-135: la morte bisogna morirla. -perdere
morte bisogna morirla. -perdere (la vita). tommaseo, 18-i-137:
tacque del dolor. / senza lui moriam la vita: / tu, dolore,
peccato, debellato l'inferno, morta la morte e incatenato il diavolo.
-ca die e notte pantasa; / la iente di chiamàrano: - « oi
de troia fo sconfitto, e ne la fuga fo morto e tre soi filii.
morto o preso, / non però tua la bella donna fia, j che,
condotto vivo in sagrestia e, chiusa la porta, guardato non potessi essere morto.
l'uso. gussoni, li-3-474: la strada ove [enrico iv] fu
., i-38: maledetto sarai sopra la terra, la quale aperse la bocca sua
: maledetto sarai sopra la terra, la quale aperse la bocca sua e ricevette
sarai sopra la terra, la quale aperse la bocca sua e ricevette lo sangue suo
presto morta con li denti che sofferire la grande vergogna ch'ella faceva al parentado
ancor fanciullo, fu da lui con la lira percosso e morto. b
colletta, i-264: fu poi morta la regina, indi la principessa elisabetta per
: fu poi morta la regina, indi la principessa elisabetta per condanne inique di tribunale
et erali apposto che perciò dovea perdere la testa. intelligenza, 176: dominzio volse
morto. burchiello, 2-19: dice la volpe: « i'ho morto alcun
sia morta o presa per ogni modo la pantera. spallanzani, 4-vi-391: quel freddo
. viani, 4-126: -la foudre, la foudre -esclamavano straniti, e stavano lì
139: credono [i troiani] che la reina [di- done] si sia
e disonestati! 27. provocare la morte di qualcuno; esserne la causa
provocare la morte di qualcuno; esserne la causa, l'occasione, il pretesto,
par., 16- 137: la casa di che nacque il vostro fleto,
nievo, 7-160: sul virgineo mattino [la bella cosacca] fu morta / dalla
. dante, xliii-47: tanto è la stagion forte ed acerba / c'ha
, / li quai non poten tollerar la brina. 29. per simil
arlia, 358: 'morire '. la sapete la nuova? questo verbo intransitivo
358: 'morire '. la sapete la nuova? questo verbo intransitivo è divenuto
gogna i governi che 'morivano 'la patria ». 30. figur
be'pensier celati, / ch'hanno la mente desiando morta, / vidivi di
, xliii-53: chiusa del paradiso fu la porta / ché già l'uom mai non
poteva entrare; / per lo peccato fu la strada morta, / ché l'uomo
scarlatti, lxxxviii-ii-540: fa'che abbia la tua mente acorta / di prender altro
giuoco / e che per te sia la superbia morta. centurione, xxx-10-
tutte le forze dell'intelletto e morta la fantasia. foscolo, 1-160: i tuoi
valor di roma. dossi, iv-212: la telegrafia ha morta la rettorica.
, iv-212: la telegrafia ha morta la rettorica. -allontanare dai vizi e dalle
buoni religiosi,... con la parola di dio, con il lor buon
, 15-5 (64): per la ebrietà del gran tremore / le pietre par
viva amore, e muoia soldo e tutta la brigata. luca pulci, 1-5-23:
traditore / e'suoi seguaci e tutta la sua corte! poliziano, orfeo,
abbondanza! moiano gli affamatori! moia la carestia! proverbi toscani, 157:
idolo vano dell'onore. e viva la dea bottiglia. io son del partito
piacere. aretino, 20-170: la dolcitudine che piacendo ti solleticarci tutta,
non fare nulla per evitargli o ritardargli la morte; costituire la causa o l'occasione
evitargli o ritardargli la morte; costituire la causa o l'occasione della sua morte
: molti son gli animali a cui [la lupa] s'ammoglia, / e
che il veltro / verrà, che la farà morir con doglia. m. villani
disfatto il campo intero / e che la figlia m'è stata cagione /..
venire un barbaro desire / di far la figlia e il cavalier 'morire '.
con deliberata volontà di togliere ad altri la vita in modo violento, sovente ingiusto
morire per colpa propria, e anco la trascuranza colpevole può tenere dell'omicidio.
morire di noia, ve ne risparmio la descrizione. carducci, iii-9-165: faccia
morire: non fare nulla per evitare la morte; soffocare, di proposito o istintivamente
chi disse ch'egli medesimo si tolse la vita. leggenda della beata umiltà faentina
pigliare? di giacomo, i-465: la vecchia s'era seduta nella poltrona di
congresso, dunque stasera mi devi consegnare la relazione, se non vuoi lasciartela morire
diritti civili, politici; l'autorità, la riputazione, l'onore. ghislanzoni,
corpo. arlia, 1-226: usa la maniera 'morir coi semi in corpo
'morir coi semi in corpo come la zucca 'per significare piacevolmente che uno
è morto co'semi in corpo come la zucca ». -morire come le
. 17. -morire con la grillanda (o con la ghirlanda):
-morire con la grillanda (o con la ghirlanda): v. grillanda,
, n. 4. -morire con la lingua: v. lingua, n.
di qualcuno: esserne ucciso, diventarne la vittima. luca pulci, i-81:
2-25: d'un medesimo amante son morti la moglie e il marito. tasso,
mani. marino, i-67: [la] beatissima vergine... non volse
dicemi: « che fai? / la tua donna si muor di te, aspettando
vuoi restare solo con lei, ecco la verità. -ammirarlo straordinariamente.
ricevuto i conforti religiosi); fare la morte del giusto. guittone, vii-32
, ii-3-90: ha chiesto di nuovo la confessione e la comunione, e l'ha
ha chiesto di nuovo la confessione e la comunione, e l'ha fatta con
-morire in sé: spegnersi senza perdere la conoscenza, conservare fino all'ultimo le
stretto ': impiccati. -morire la parola, la voce, il discorso,
impiccati. -morire la parola, la voce, il discorso, la lingua
parola, la voce, il discorso, la lingua a qualcuno in bocca o in
costei, alla quale in niuno atto moriva la parola tra'denti, né balbettava la
la parola tra'denti, né balbettava la lingua, ebbe ciò che ella diceva
.. e di modo gli era morta la parola in bocca, che non poteva
se stesso in forse, / li muor la lingua e '1 cor le batte forte
che non sappia che cosa significhi morire la parola tra 1 denti. manzoni,
mio cuore che anche a me morì la parola sul labbro. nievo, 575:
nievo, 575: gli si incolorò la fronte d'una rabbia quasi infernale,
a parlare, ma gli morì nelle fauci la voce. verga, i-406: alle
i-406: alle volte le moriva sulle labbra la domanda se nei giornali non ci fosse
lei. d'annunzio, iii-1-393: la parola le muore in gola; la
la parola le muore in gola; la sua faccia si sbianca; i suoi occhi
palazzeschi, 1-543: rispondevo -no -ma la parola incominciava a morirmi dentro la gola
-ma la parola incominciava a morirmi dentro la gola. -morire nei propri peccati
per qualcuno o per qualcosa: immolare la vita in sua difesa, per la sua
la vita in sua difesa, per la sua salvezza, per la sua gloria
, per la sua salvezza, per la sua gloria, per il trionfo degliideali che
fia salute, / per cui mori la vergine cammilla. idem, par.
pietro e paolo, che morirò / per la vigna che guasti, ancor son vivi
, 39iii- 64: questi muore per la verità, per l'innocenza, per
verità, per l'innocenza, per la religione. carducci, 709: voi se
ecco le spade, / morrete per la nostra libertà. pascoli, 1289: figlio
, mi ti manda un guerriero cui fugge la vita / rapida, simile a vino
nostra guerra /... / manca la gloria per cui ben si muore.
898: di chi si deve / pianger la morte? di chi muor vivendo,
, / che di sé vergognar fa la natura. -neanche a morire:
son vivo. -non morire la lingua in bocca a qualcuno: v
, 345: non morrò che io trarrò la lingua a un paio di queste cicale
il ferro? che il soldato monta la guardia e il ferro china bisleri. più
o gli par di sentire, che la vita manchi. ma per estensione, anco
credo che il fanfani voglia morire: è la prima volta che mostra di parlare da
che ciò fare, amore hanno a la memoria di costoro. boccaccio, dee
consorte / si ponesse a perieoi de la morte. gelli, 17-161: non ti
minimamente; essere pronto a scommetterci la vita. berni, 119: pareva
petrarca, 207-64: un bel morir tutta la vita onora. trattato del ben vivere
mal muore. leonardo, 2-50: la bocca n'ha morti più che 'l
osservo il proverbio che dice: morta la capra, partita la compagnia..
che dice: morta la capra, partita la compagnia.. v /. correr
alla mia, sa come si provi la verità di quel proverbio che dice aspettare
servitore che non vuol obbedire, smarrir la strada quando si vuol ire, aver un
). l'ultima che muore è la speranza. tanti ne nasce quanti ne more
more. (di denari). la mal erba non mor mai. (le
a indicare, non senza biasimo, la facilità con cui i vivi dimenticano i
careri, i-v-m: l'ordinario cibo è la mo- rischetta o riso cotto in
sostant. boterò, 6-100: la più parte di quelli miscredenti, per
poderi loro e delle altre commodità che la patria suol prestare, si convertirono fintamente
bastone,... il cane con la morise e catena sua. garzoni
garzoni, 1-494: le forfici, la pazzeda, e poi il cane, con
e poi il cane, con la morise e catena sua. =
, politiche e civili dell'islam; la cultura islamica, il mondo musulmano,
mo- resmo de'mori, fa viva la iustizia fra le persone del mondo.
, 1-50: è maggior fatto ricreare la mente, la quale in eterno
è maggior fatto ricreare la mente, la quale in eterno s s
li dii e le stelle che sani la sua fortuna. benvenuto da imola volgar.
2. che si riferisce, che riguarda la morte fìsica.. v.
f f carducci, iii-2-430: la scure, ahi di gran sangue impura
del fato, e il sole arrise / la serena tua fronte moritura. beltramelli,
tua fronte moritura. beltramelli, iii-1094: la iallida faccia malinconica si illuminò di una
dio, fissava / coi mille occhi la fronte inalterata / d'un morituro. carducci
o morituri, il funeral: / la liberta tocca il tamburo, e insieme
. d'annunzio, iii-1-1054: risolutamente la moritura si lancia su per la scala
risolutamente la moritura si lancia su per la scala buia, scompare. papini, 27-465
. d'annunzio, i-514: ne la coppa elegante / ove il sole ha
giglio morituro. gozzano, i-195: la lieve incrinatura / e insanabile ormai; il
i-256: oh freschissime risa tintinnanti a la brezza / del vespro, salutanti dal
5. figur. che ha esaurito la propria funzione storica, non essendo più
si avvia verso un irrimediabile declino per la progressiva e irreparabile perdita di potenza,
pratesi, 1-261: si spandeva per tutta la serva italia un fremito, un'aspettazione
pace romita. e del resto, se la civiltà moritura era stata capace di creare
a cui forse essi davano inizio con la loro passeggiatina mattutina, ne avrebbe creato
moritura città del valentino per pochi giorni la mostra dei fiori. 6
morituri a venezia, et amavano piui la citade veneta che la loro nativa patria
et amavano piui la citade veneta che la loro nativa patria. = voce
idem, iii-19-102: vede in pensiero la sposa morlacca, che pascendo la vaccherella
pensiero la sposa morlacca, che pascendo la vaccherella su '1 litorale adriatico sta aspettando
. v. agostini, 4-7-49: la volpe astuta col sagace lupo / van
astuta col sagace lupo / van con la preda soli, in poggi strani, /
, vi-1178: il ritorno alla caserma. la colazione. la carne nei piatti.
ritorno alla caserma. la colazione. la carne nei piatti. il prosciutto troppo
buoni maestri e coloro che 'ntendono ben la forza del disegno la sanno scorgere e
che 'ntendono ben la forza del disegno la sanno scorgere e imitare. =
chiamansi schiacciati o larghi; e sono la sinagri, l'antia,...
mormo, empusa e efialte... la mormo era un altro fantasma dipinto da
vangelo in chiave gnostica e panteistica; la setta, che comprende un duplice sacerdozio
degli adulti, prevedeva -sin verso la fine del secolo scorso -l'espiazione cruenta
cruenta dei peccati, l'uccisione degliapostati, la poligamia e affermava l'inferiorità delle donne
delle donne di fronte all'uomo; la rapida diffusione della setta diede origine a
al 330 dopo c., e ristabilì la vera dottrina, insegnata dallo stesso cristo
, trasferitosi dalla palestina in america dopo la sua gloriosa risurrezione. così favoleggia lo
suo sistema politico-religioso, avente per base la comunanza
ii-241: diverranno mormoni e vorranno senza la seccaggine del matrimonio defiorare le tue figliuole
ultimo giorno. fedi \ la stampa, 20-viii-1977], 11: il
santi degli ultimi giorni ». conclusa la missione italiana, il « papa dei
3-483: è qui che hanno appena finito la prima chiesa mormona d'inghilterra: l'
.]: setta mormonica. fedi [la stampa, 20-viii-1977], n:
20-viii-1977], n: come devono impostare la loro vita i fedeli? « essendo
. relig. setta dei mormoni; la loro organizzazione; il complesso delle loro
e vita dei mormoni. fedi [la stampa, 20-viii-1977], n: domani
. moniglia, i-iii-1-234: consisterà tutta la mia cicalata nel protestarmi che, senza
mia cicalata nel protestarmi che, senza la permissione di mormoracchiare un tantino, non
a ogni gioia; / simile fa la scelerata troia / di questo doloroso mormoràio.
suo noia, / non aspettar di cavarti la foia, / perché de'tristi è
, iii-453: in essa aquila, per la moltitudine dell'ani me eh'erano in
antichi tempi e che iddio ha riserbato la indegnazione dell'ira sua infino ad ora
baci / a lambirle il bel piè stendea la lingua. c. gozzi, 1-81
. f. gadda, 18-32: la struttura stessa del faggio è nei rami ch'
luogo). savinio, 1-119: la corsa pazza del mio treno non dura
, 1-97: chi... senza la divina grazia abi tano,
metteva i suoi libri, mandò intitolando la raccolta di epistole greche pubblicata nel '
volgar ^ 1-148: quando lo signore difese la maddalena, disse al mormorante: mettendo
suon de'mormoranti carmi / sin ne la reggia sua pluton spaventa. tanara,
l'utilità che dagli uccelli ha cavato la musica, mentre in essa hanno gli
che zampillano, di onde che lambiscono la riva); gorgogliare. petrarca
. li. a. mario [la leggenda del piavé': il piave mormorava
ventiquattro maggio. de pisis, ±2: la fontana di paolo iii con la sua
: la fontana di paolo iii con la sua pigna bianca / mormorava lieve.
. tasso, ii-558: sperando ne la felicità de la stagione, che m'inviterà
ii-558: sperando ne la felicità de la stagione, che m'inviterà co 'l dolce
beata. -picchiettare, ticchettare (la pioggia). de marchi, ii-502
). de marchi, ii-502: la pioggerella mormorava monotona nel canale. de
goccia che mormora. moravia, ix-122: la pioggia non faceva che cadere, fitta
cadere, fitta e regolare, e io la sentivo mormorare sui tegoli del tetto.
salvini, 16-521: intorno d'oceano la corrente / correa di spuma, mormorando,
pavese, 10-71: non sa del vento la donna che dorme / e respira:
rivi e mormorano i venti / freschi a la savoiarda alpe natia. onufrio, 124
zefir con mormorar dolce e soave / la sua vesta qual vela sventilava. ercole bentivoglio
venti, / mormora il tuono e fischia la saetta. -crepitare (il fuoco
gli oggetti in cui urtava, con la mano o con la fronte, mormoravano
cui urtava, con la mano o con la fronte, mormoravano e brontolavano di mosche
liquefarsi e descender giù mormorando, come la neve dai monti il maggio. tasso
/ sentiv'io là, ov'el sentia la piaga / de la giustizia che sì
, ov'el sentia la piaga / de la giustizia che sì li pilucca. testi
e a mormorare tra lloro medesimi de la pietà ch'elli avevano de'loro tempi
mi coman- darà baldelli, 3-115: la notte egli usa di lamentarsi della sua
mormorando e piangendo. tassoni, 11-31: la desiosa turba intenta aspetta / che venga
mormorava alta e sonora '. la voce alta e sonora non è del mormorare
non è del mormorare, ma piuttosto la bassa e placida. g. gozzi,
appena egli ebbe così detto che subitamente la frotta de'circostanti cominciò a bollire, a
giustinian, 1-89: farò cun fa la tortora, / quando la perde l'amor
cun fa la tortora, / quando la perde l'amor so: / la
quando la perde l'amor so: / la pianze, zema e mormora. bembo
trice / che lamentando mormori / da la natia pendice, /...
/ subito. tarchetti, 6-i-434: la natura era piena di profumi e di
li si faceva incontro mormorando e menando la coda. giov. soranzo, 17:
mormorar d'or- ribil latrati / empia la reggia dell'eterna notte, / mentre
con maligne insinuazioni, gli atti, la condotta, le intenzioni; diffondere notizie
in presenza di tutti i monaci aprir la cella di costui e far loro vedere il
prima da lei sentire come andata fosse la bisogna.. s. bonaventura volgar
705: era già pervenuta al campo spagnuolo la fama del passare de'nemici, ed
momo, sta'cheto, se vien la mazza, / fatto sarai com'una pera
spesso una lingua a mormorare avvezza / è la cagion che il gobbo poi si spazza
gli tolga il sugo, ma perché la radice non tramanda ed è scarsa per
un po'del collegiale; brutta qualità! la testa poi,... per
testa poi,... per dire la verità, non è romanzesca,..
? per non mormorare del prossimo dirò che la sua testa mi par 'niente'. ghislanzoni
tollera i cento galanti che le fanno la corte, e non bada che il
: è passato il tempo in cui la gente poteva mormorare sul mio conto. ormai
e ridevasi del fatto mio per tutta la città di argo, né io ancora mi
polizia tutti d'accordo che, certo, la povera donna deve aver sofferto molto per
fece elli... di divietare la gente dalli peccati e re- strignere il
lxiv-103: iniqua, falsa, disturbi la pace / con molti inganni e spisso
ii-38: il timore d'iddio, la perdita dell'anima del fanciullo, il
rinvigorire e a mormorare e parlare per la città, dogliendosi delle spese e incarichi
guido novello e dagli altri che reggiano la terra. boccaccio, dee.,
avvenisse per i suoi peccati, laudava la potenzia di dio di continove laudi.
il detto frate masseo andava mormorando per la via tra se medesimo, dicendo per
via tra se medesimo, dicendo per la via: « che è quello, ch'
varchi, 18-2-103: quasi ne gli rimordesse la coscienza, o dubitando di dover essere
sopradetti riuscivano vani, tanto più cresceva la lor paura e l'occasione di mormorare,
navigli e dicendo che l'ammiraglio con la sua pazza fantasia avea deliberato di farsi
1-v-28: perché mormoravano i religiosi per la mia dimora in convento, pensai di
dimora in convento, pensai di sgombrare la camera, per non far sentire quelle
, quasi senza avvedersene, anche quando la ragione adora. bernari, 3-70:
, 3-70: allora dovrebbero arrestare tutta la città... più o meno tutti
. io, il mio amico, la mia cameriera, tutti. -sostant.
433: li achei, soli di tutta la grecia, parevano troppo possenti in quello
di tutte. tasso, 10-36: con la faccia baldanzona e lieta / sorgendo,
coloro al cuore de'quali mormorava alto la coscienza per roba indebitamente acquistata, sia
far sentire, in modo quasi segreto, la propria presenza ed efficacia. - anche
.], 5-29: quando apertamente la clarità sua [di dio] si sarà
fola; / mentre all'intorno mormora la morte. 12. tr.
quell'accidente era ciò che imbrogliava tutta la storia. si mormorava il nome di
avuto bisogno che altri venisse a mormorarle la calunnia. sinisgalli, 9-55: mamma
84: « mi dispiace per la filomena... povera putella »,
». di giacomo, i-383: la porta s'aperse. una bianca figura apparve
sola. e. a. mario [la leggenda del piave]: il piave
. frugoni, ii-262: ben si scorge la grandezza di un tanto uomo, poiché
1-1-229: ne'privati ragionari si mormorava già la trista sembianza della gente catalana: male
intrichi per questo. mazzini, 38-219: la storia allora confermerà quello ch'oggi mormora
mormora, a scolpar chi tradiva, la calunnia dei prezzolati: 'la guerra lombarda
tradiva, la calunnia dei prezzolati: 'la guerra lombarda periva, perché i lombardi
, 1-i-502: il quartiere mormorava che la baldracca, la scandalosa, la femminaccia,
il quartiere mormorava che la baldracca, la scandalosa, la femminaccia, s'era
che la baldracca, la scandalosa, la femminaccia, s'era messa anche a
scandalo di tutto il mondo, contra la sede apostolica. cavazzi, 311: veg-
cavazzi, 311: veg- gendolo ritornare la seconda fiata in quel paese...
, ii-154: mormoravano in lima bravamente la morte del fattore. -recriminare,
si mormora vano che voleano la paga. tortora, i-65: i cattolici
andar subito a roma... la lasciava libera, senza tuttavia tacerle che
. croce, 144: chi batte la moglie dà da mormorare ai vicini. p
come un voto perché perpetua fosse non la chiesa cattolica ma la repubblica veneta. carducci
perpetua fosse non la chiesa cattolica ma la repubblica veneta. carducci, iii-5-200:
lieve rossore. palazzeschi, 3-215: la domenica sera all'ave maria la sora
3-215: la domenica sera all'ave maria la sora vittoria vi diceva [nella cappella
5. foscarini, li-2-515: aggravando la malevolenza di così odiose pratiche con le
bi- linguo è maledetto, perocché turba la pace di molti. bibbia volgar.
detrattore. trattati antichi, 77: la natura della fanciulla nata sotto il segno
bernardino da siena, v-397: non avere la lingua mormoratrice e detrattiva, non dire
e i torti: / un ch'ha la lite e la discordia a lato,
: / un ch'ha la lite e la discordia a lato, / cicalator,
apriranno l'intelletto e i mormoratori impareranno la leggie. garzoni, 7-170: gli
il dovere: sediziosi, come catilina contra la patria; murmuratori, come i figli
, si può credere ch'egli usi la propria ortografia del suo tempo...
pensi ', 1 incascare ', la * mormoratura '. = nome
indiretto, insinuante e sommesso, attraverso la malignità e la diffamazione per recare danno
e sommesso, attraverso la malignità e la diffamazione per recare danno o pregiudizio alla
v-25: dalla mormorazione viene e generasi la presunzione: e ciò si può vedere in
altra republica. bruno, 3-176: la murmurazion di servitori, gli sussurri di
esente dai biasimi delle più gran corti la repubblica di venezia. giuglaris, 322
, orò a dio. e avuta la risposta disse al po- pulo: udito
., ii-63: infra questo tempo nacque la mormorazione del popolo contra iddio, per
mormorazione del popolo contra iddio, per la fatica dello andare. statuto dello spedale
utili e da dio ispirate; ma la prima mormorazione che tu facevi era cieca
non mancarono nel campo gagliarde mormorazioni contra la tarda e troppo melensa natura del cardinale
giorno tutto era pieno di mormorazioni, la notte passava in conventicole et in disegni:
dovesse essere contro di esso l'ira e la mormorazione del pubblico, « della nobiltà
. pascoli, 958: cotale fu la mormorazione, / sommessa, in cuore
lunghe mormorazioni contro il rancio, contro la caserma, contro i superiori. landolji
ormai [i fascisti] lasciano correre la mormorazione perché non sanno che farsene; si
un... suo ufficiale per ordinar la guardia della terra,...
parte de'genovesi... rincrescea la signoria del re. 5. bernardo
andando, sedendo e stando, sempre la tua faccia sia chinata in terra, in
209: coloro che si pascono a la mensa della penitenzia, se non vanno con
non vanno con vera umiltà e che la penitenzia loro non sia posta per principale
, spesse volte per questa mormorazione offendaranno la per- feczione loro. s. maria
,... poiché dalle segrete consulte la cosa era passata a mormorazioni palesi,
. e. gadda, 17-7: la sacra corrente seguiterà defluendo, con una mor
ricrea più che un abete, quando la selva loro riveste le terre e il vento
invidia], vedente con occhio tosto la dia fuggente, diede piccoli mormori.
dàn bando al mal eh'inaspra ogni or la vita. 2. voce di
un uomo imbarazzato dopo lungo viaggio per la pianura s'arresta ad un rapido fiume
. casaregi, 79: sta sull'ale la fama e l'aurea tromba / già
87: qualor tu sciogli al canto / la voce, il cor mi leghi;
cor mi leghi; / se dolcemente poi la stendi o pieghi / e teco mormoreggi
). porzio, 3-191: mormoreggiandosi la morte del conte e veggendo la signoria
mormoreggiandosi la morte del conte e veggendo la signoria nel palagio adunata,..
che scorrono, da onde che lambiscono la riva, da fonti che sgorgano;
dolcissimo era l'ombra,... la dolcezza del venticello, il mormorio degli
spiri. fantoni, i-152: più la notte rendean tetra e dolente / il mesto
venti. imperiali, 4-80: fa [la natura], non ure al canto
mormorio di quella, / lieve percossa, la cadente foglia. g. gozzi,
pendio della collina / gemer s'udia la vergine dolente. carducci, iii-3-186: oh
o romore d'armi, secondo la qualità di chi li riceve e la forma
secondo la qualità di chi li riceve e la forma delle caverne donde esce. d'
mormorio che subito rimanderanno potremo valutarne o la moltitudine o la scarsezza. -mugolio
rimanderanno potremo valutarne o la moltitudine o la scarsezza. -mugolio (di un
/ rotti singulti e flebili sospiri / de la gente eh'in un s'allegra e
mormorio s'aggiri. pasini, lx-2-91: la vecchia,... stando con
tenacemente annodati, awe- rebbeno desiderato che la terra si fosse aperta per se- pellirli
tacque, s'alzò, per tutta la sala un mormorio di pietà e di
mostrò al popolo dalla finestra del castello, la folla, varia nei suoi effetti e
ammirazione. d'annunzio, iv-1-112: la tribuna si ripopolava rapidamente, già che
forza si dirizzò per ferire ascalion sopra la testa. domenichi, 5-398: si misero
certa lor canzone e raccogliendo con mano la polvere in terra, se la gettavano dietro
mano la polvere in terra, se la gettavano dietro le spalle. g
dentro al gran palazzo e fuori / la vaga fama un mormorio diffonde. biondi
520: non potè... la segretezza es ^ er tale che degli
. villani, 7-13: quelli che reggeano la città di firenze, a parte ghibellina
est e dal sud. l'italia e la serbia si agitano. siero, 383
con lento mormorio / e l'alletta la vita / da lontano infinita / sorrisa di
dolce. / perché non t'ha seguita la memoria? / è nuvola il tuo
il mormorio: / i clamori di tutta la vita. — segno premonitore
. mazzini, 1-369: no, la poesia non è morta: il popolo
poesia non è morta: il popolo la farà risorgere:... essa si
cavalca, 20-339: a lei rimase la veritade sanza mormorio e coloro ne rimasono
el mormorio doglioso / non turbi or la corrente de la lingua. 13.
/ non turbi or la corrente de la lingua. 13. medie. mormorio
una cascata, nella qual cascata rimase offesa la testa, con un mormorio nelle orecchie
'mormorevole'. bacchetti, 2-xxiv-76: la folla mi mareggia incontro mormoriosa.
nire. pulci, vi-59: la carnefice di tonello truccherà di primo
scalfa, ma il medesimo lustro, verso la mor- nia, ritruccherà e ristansonerà
che abitano l'africa, per rispetto de la mauritania si chiamano mauri, ovvero mori
x-28-51: qui sono uno scandalo: la mia bellezza, ormai me ne avete
avete persuasa, il mio lusso, la mia mora, tutto scandalizza. jahier
, e dicevano: « insieme faranno la crema ». -per estens.
trentadiavoli vivo vivo; e se io non la davo a gambe per le scale,
denti, era incollato al muro, / la lenza a spalla ed una mano al
. tassoni, 10-71: il conte la saluta in candiotto / ed ella gli
segneri, iii-3-233: che ha da far la bruttezza di un moro con la bruttezza
far la bruttezza di un moro con la bruttezza di un peccatore sì mostruoso d'
cola, buon uomo, ma con la faccia di moro e la voce d'orco
, ma con la faccia di moro e la voce d'orco. bianciardi, 4-33
, intendevo di fatto il padrone, la sua anima nera... il moro
. pratesi, 1-174: non conosceva la tortura di quel fantastico lavorio per cui
verdi ', come appella il moro la gelosia del suo cuore. -i
mori, eretto tra cinque e seicento presso la fortezza vecchia. -le quattro
-le quattro teste di negri che la casa d'a- ragona assunse come emblema
m. adriani, vi-108: aperta la porta degli alloggiamenti, l'alfiere portator d'
e altri sopra le mammelle, ciascuno la marca del suo padrone. casti,
stagion facea dimora / d'un'ampia signoria la marchesana, / al cui servizio era
, 1-14 (i-152): carmosina, la quale oltra modo de la partita del
carmosina, la quale oltra modo de la partita del suo amante era rimasa dolente
f. galiani, 3-394: aggiungasi la peste quasi continua che percorse l'italia
l'italia dal 1492, che ve la recarono i mori detti « marrani »
pananti, iii-154: i mori rappresentano la morte come il termine delle umane miserie
nuvola di grazia e di perdono e copra la sua tomba del fulgore della celeste luce
, spiccava un re moro incatenato per la gola. siero, 473: la vecchia
per la gola. siero, 473: la vecchia fantesca maomettana si espresse con tanti
araba lingua, / come quei che ben la sa: / - moro, prégoti
. tolomei, i-54: essendo stata la spagna molti e molti anni dalle genti
giubba azzurrina ornata d'oro / quindi ei la veste, e le ricopre il seno
-maomettano, musulmano, islamico (la religione). b. segni,
quelle pene di non mai voler rinnegar la fede di cristo, benché gli fosse
di cristo, benché gli fosse proposta la libertà, se si faceva di religione
de l'oro / ascende vigile la prora, e anela / le infami insidie
e anela / le infami insidie drizza e la vela / al lido moro.
ma è un bell'uomo. ha la pelle mora'(di color bruno).
e in pregio. / ulivastra è la mora; inculta ad arte / la sciatta
è la mora; inculta ad arte / la sciatta e sporca; pallade somiglia /
color celeste. salvini, 39-ii-175: la mora agli occhi dell'amante sembra.
, nero, corvino (i capelli, la barba). — anche: ricoperto
è tendente allo scuro, al bruno (la carnagione). - anche: abbronzato
e salde. cinelli, 11-154: la sottana bianca di tela insaldata si sollevava
moniglia, 1-iii-192: quattro mucini / la nostra gatta mora / v'ha partorito
ricordo ben che fu quel dì / quando la vacca mora partorì. salvini, 16-265
pecora mora doneranno. verga, i-156: la cavalla mora si accostava, masticando il
scuro. 12. locuz. lavare la testa al moro: dedicarsi a un
umiliato vedendomi nella matta impresa di lavar la testa al moro. 13.
... imbandiva sulle sue ginocchia la cena a tre moracchiotti vispi e sani come
[l'orco] arrostì de'moricin la notte, / che gl'infilzava in
-morùccio. baruffaldi, 36: la mia elisa in avorio dipinta, /
. (lecchi, ii-231: ecco fuor la tua moglie! ah, traditora!
molti mori gensi e molti vermini che la fanno. boccaccio, vi-181: sbigottito
g. visconti, ii-3-4: fuor de la porta un fonte par che sia /
selva oscura. tausilio, 115: la prima volta, o galatea, che '1
neri e di quelli più grossi assai, la terza neri pendenti in rossigno. c
artificiosi vermicelli... che fanno la seta. documenti delle scienze fisiche in toscana
, come più ordinariamente sogliamo chiamarlo, la quale conduceva le sue more d'una
non hanno il moro bianco, e nientedimeno la seta vi viene ottima. lastri,
suo frutto, di cui s'imbandiva la mensa. s'incominciò poi ad avere in
ad avere in pregio nella sicilia circa la metà del secolo xii per uso dei
(cina, giappone, india) per la carta che si estrae dalla corteccia,
dura gran tempo, sì perché per la antichità diventa in processo di. tempo
. idem, iii-197: veggiamo la terra in alcune parti co
franco, 4-220: parmi che, levate la rustica semplicità e ogni ruvidezza di vivere
/ ch'accende e quasi insanguina / la mia faccia purpurea, / rappresenta e
fomite / nutre là sovra l'aria / la region de l'etere.
.. qui sarà lo scanale, la morena, la tonnina... o
sarà lo scanale, la morena, la tonnina... o altri pesci salati
che fusse cieco, può venire che, la caldaia avendo troppo in corpo nel bollire
goti e altri mori che già occuparono la spagna e l'africa, e, come
, alle vigilie della notte, dipo'la gloria del salmo nonage- simo quarto (
, della letargia e simili; la follia e la stupidità sono le
della letargia e simili; la follia e la stupidità sono le sue specie.
, ma non già dee condannarlo per la disubbidienza o morosità a gravi pene.
, ii-141: ad uno che volea fuggire la patria a irne in essilio, disse
: quando il titolare sia moroso a pagare la pensione. g. m. casaregi
, subito che ha potuto, presentata la medesima, come moroso dovrà tutto il danno
foste mio debitore moroso, non vedo la differenza. g. bassani, 5-107:
. di natura sessuale), in cui la volontà indugia più o meno a lungo
si chiama morosa, dal tempo che la volontà vi dimora intorno. a.
9-88: non credere che io porti la penitenza a un estremo / gusto di
ribellione della disperazione e alla bestemmia contro la virtù. -lungamente protratto.
cesarotti, 1-ix-158: all'incontro presso sofocle la dea esce sulla scena, racconta la
la dea esce sulla scena, racconta la sua azione ad ulisse con una compiacenza
il sol, di sbieco / attraversando la tendina bianca, / impallidiva quel profilo
di sotto 'l giogo della regola, la qual sotto così morosa deliberazione gli fue
'rapresentata come moroso e morosa. la venexiana, xxi-11-509: madona..
che se noma lulio forestier, co la dise, moroso de madona valiera.
al corpo di san burano! dunque la si risolve d'esser la mia morosa?
burano! dunque la si risolve d'esser la mia morosa? l. veniero
, 1-48: io ti voglio far aver la più bella fanciulla di questa terra per
moroso, / e sai ch'e'la cavrà forse di stenti. foscolo, xv-
zaino è un armadio fornito; e la carezza della nostra donna, quando si
deve dargliela al moroso, altrimenti lui la pianta. cassola, 2-500: -oh
chi si vede. -non ce l'hai la morosa, stasera? arbasino, 53
. -teatr. i morosi: la coppia di giovani innamorati che comparivano come
alle contrastate vicende dei quali s'imperniava la trama (cfr. anche innamorato, n
campagna gioiosa, / e conta a la mi'amata / lo mal che patit'aggio
tacer virtù che puote / trasformar chi la mira in pietra dura, / che
jahier, 2-104: così abbi am scavato la fossa, e presentato le armi alla
di farci obliare, e amava tanto la vita da gettarla a quel modo, perché
lo dimando per me, al quale la verità è manifesta, ma forse per altri
; uno, senile, era la morosa denigrazione d'ogni novità; l'altro
novità; l'altro, era la tentazione di darsi importanza e gravità.
pedicutidae [phthirus pubis), che provoca la pediculosi del pube; piattola, piattone
inferiore a n e tentando d'indovinare la quantità complessiva delle dita distese (per
fare o giocare alla morra, fare la morra). tommaso di silvestro
. / levar più d'un con la mano o dir sette, / al gioco
colonne / per bocca più che non hanno la mora. sabba da castiglione, 43
sono giuochi da taverne, e sono la mora, le piastelle, le chiavi e
bel giocator che balza fuora / con la mestola in man leggiero e sciolto,
furbo pappette nell'ora che si doveva la gondola mettere in viaggio, perdutosi al
perdutosi al magazzino a bere e giuocar la mora, non si lasciò mai trovar
mai interrotto al pian terreno in tutta la sera fino al tardi, non fosse
gesti convenzionali della mano, per rappresentare la pietra (pugno chiuso), che
medio protesi e disgiunti), che tagliano la carta (mano distesa), che
distesa), che, infine, avvolge la pietra. moravia, 18-45:
se riesce il rimedio, a loro sia la gloria; se non, alla natura
di dietro alla mora. -fare la morra con qualcuno: tenergli compagnia.
appesa giunone. -ella aveva a fare la gatta di masino, come fate voi.
voi. -che non vadi a far la mora con prometeo. — giocare
morto, ohimè le schiene, ohimè la testa! oste traditore, che fai
aiuto! -cancaro questi dui giocano a la morra. — giocare alla morra
verb. lat. micare, per la prestezza dell'alzarsi delle dita...
che i francesi scrivono mourre, con la r raddoppiata, confessando i francesi medesimi
sf. gerg. nella locuz. fare la morrocca: fare la spia.
. fare la morrocca: fare la spia. tommaseo [s. v
usata dal volgo nella frase 'fare la morrocca ', per far la spia.
'fare la morrocca ', per far la spia. = deriv. dall'ebr
orificio del sedere e per le vene moroidali la sua naturai frescura a tutte le viscere
tacopone, 1-81-26: a mme venga la podagra /... / e
sangue. alghisi, 1-80: se la mano, nel dare il tratto al taglio
sono, ora, i suoi rapporti con la congregazione aei morronesi, da lui fondata
vasari, i-604: si giri [la cupola] col sesto di quarto acuto.
con le morse di pietra s'incateni la fabbrica per la grossezza. p. de'
di pietra s'incateni la fabbrica per la grossezza. p. de'bardi,
segni, che si lasciano, denotanti la continuazione di un'altra fabrica e li
mezzane ritte per banda, che faccino la grossezza della muraglia; e queste saranno
silvestro, 34: certi lombardi cavavano la rena sotto alla greppa della vigna;.
colpa fa restar dio le morse per la pena. cesari, 3-5-61: già
m. leopardi, 1-26: colei è la rivoluzione, che, astuta e sottile
gabinetto, e siamo tutti da capo. la carta si è dettata da lei e
carta sono le morse lasciate per congiungere la rivoluzione passata con le rivoluzioni future.
adoperato per bloccare rapidamente un pezzo durante la lavorazione a mano o a macchina,
. e stretta gagliardamente dentr'una morsa la vite del mezzo, l'empiemmo d'acqua
essa fermato dalle due forze opposte che la compongono e dalle parti opposte che esso
: quella in cui, per assicurare la tenuta, le superfici di presa delle ganasce
delle ganasce sono ad angolo retto e la ganascia mobile si presenta dentellata.
in lavorazione secondo diverse angolazioni, senza la necessità di toglierlo dal fissaggio primitivo.
, il vigore di una presa, la forza di una stretta. tarchetti,
energica. - anche: le braccia o la mano stessa. guerrazzi, 2-29:
mercé un colpo dell'indice della destra la faceva girare dentro la medesima morsa.
indice della destra la faceva girare dentro la medesima morsa. ojetti, ii-286: d'
, ii-286: d'un tratto sotto la lente vedo, in oro, un uomo
l'uomo ha afferrato con le due braccia la fiera pel collo, la strangola,
due braccia la fiera pel collo, la strangola, e a tenerla ferma nella morsa
tenerla ferma nella morsa le schiaccia con la gota sulla nuca la criniera. borgese,
le schiaccia con la gota sulla nuca la criniera. borgese, 1-337: lei
forte, per districarsi, e squarcia la camicia, ed io le cado addosso
.. le stringo in una morsa la caviglia, implacabile! venditti, 1-164:
/ sorriso amaro a quella sconosciuta / la preda delle bianco-azzurre morse. bacchetti,
mugolava il signor alfio, dentro la mano del poliziotto... ma
... ma il poliziotto strinse la morsa e gli schiacciò la parola fra
poliziotto strinse la morsa e gli schiacciò la parola fra le labbra. -in
infissa nel muro, / e sotto la morsa dell'ultimo anello / il piede
di zucchero ghiacciato: invano / battono la prigione trasparente / dell'invernale acquitrino /
si torcevano per l'impazienza di rompere la morsa della terra. 4
palladio volgar., 4-27: se la cavalla scalcheggiasse e impazzasse, affatichisi un
una 'morsa 'detta d'alemagna, la quale è costituita da una corda della
indietro le commessure delle labbra, torcendo la fune col cilindro di legno, attorno
, 1-244: quando il cavallo ha la tosse ed è infreddato, tolle una pezza
e volgila nell'oglio laurino, e poi la volgi attorno la morsa del freno,
oglio laurino, e poi la volgi attorno la morsa del freno, e falli sempre
5. dispositivo costrittori© usato per la tortura. d. bartoli, 4-3-483
. pea, 11-181: appena azzannata la preda, mossa la molla, sganciate
11-181: appena azzannata la preda, mossa la molla, sganciate le ganasce della trappola
molla, sganciate le ganasce della trappola, la morsa si chiude di scatto serrando il
. manette. pananti, i-58: la gente che incontravasi, che scorse /
. 8. dispositivo che stringe la pietra focaia nel meccanismo d'accensione dei
schioppo; ma il male si è che la morsa non stringe più, e alle
stringe più, e alle volte prendo la mira e scocco il grilletto, ma
avvenire, m'accorgo invece che manca la pietra. 9. plur.
tempo dai lanaiuoli per fissare alla tavola la testa dei panni di lana.
orditori, con denti loro, con la cassa,... il telaro,
cassa,... il telaro, la cassa, le calcole...
legno, fra i quali è presa la testa del panno, serrati l'uno contro
da pareti scoscese che si avvicinano verso la sommità. 11. disus.
o tenaglie. soderini, iv-233: la più diritta e breve è strignere i
. n. villani, 1-225: « la forbice e t martel lascia e sospende
'forbice 'avesse detto, perché realmente la tanaglia o la morsa sono la '
detto, perché realmente la tanaglia o la morsa sono la 'forcipe 'dei latini
realmente la tanaglia o la morsa sono la 'forcipe 'dei latini. magalotti,
con morse. spallanzani, 4-ii-184: ove la profondità è picciola, mi era utile
profondità è picciola, mi era utile la grande tanaglia, mentovata dal donati,
raccomandata ad una o più pertiche, la quale mediante un adatto funicello si stringe
; e c'era, dentro, tutta la paura che le aveva stretto in una
, 76: contr'essa già la vita cieca torse / punte acute di
/ punte acute di scherni, e la confina / dove un gelo solingo di rovina
un gelo solingo di rovina / già la costringe in sue tenaci morse. jahier,
richiamandoci al mondo nostro, ha buttato la gravina, additando i monti, con
di ammirato terrore: « lassù! la compagnia! ». silone, 9:
compagnia! ». silone, 9: la vita degli uomini, delle bestie e
sue morse. pasolini, 2-148: la nostra storia! morsa / di puro
messo ha sue morse, / de la cosa che è certa ancor sospetta, /
morse / stringendo naturai complessione, / la lingua refrenando e gli occhi e il core
le morse sono generalmente abbattibili per facilitare la manovra di rimozione delle varie imbarcazioni.
estreme della carena, quando occorra ripararne la fodera, o durante 11 disarmo d'
cavallo che, quando va, porta la testa alta senpre e con la testa
, porta la testa alta senpre e con la testa percuote colui che vi è suso
. che prende parte alla masticazione (la superficie masticatoria dei denti molari).
savio filosofo... pose in mezzo la piazza una forca, una morsatoria e
lacedemoni... con questa morsatoia stringono la lingua a'calunniatori. =
li denti di sopra e di sotto con la lima, poi li fora col tabareloto
poliziano, 1-678: ell'ha logra la gingiva: / tanto biascia fichi secchi
, ed è già in erba / la seconda raccolta ed è spuntata.
una morsèlla di carne immollata in aceto, la quantità di una mandola.
falcetto, ivi scappucciava sempre e ne la vanga e nel badile e in fasci
[l'uccello] regetta il pasto o la carne, quando pascie, piglia sette
, piglia sette grani di strafizaga e levane la scorza e fanne polvere e fa'che
ben dorato: / io taglierò solamente la coda, / e poi l'arrostiremo,
gradevole. grazzini, 583: la rabbia, il morso, il canchero e
rabbia, il morso, il canchero e la tossa / erano un morselletto ben dorato
perché dopo non molto fu trovato / la tortura, il capresto e la mannaia /
/ la tortura, il capresto e la mannaia / e lo squartare e l'
. redi, 16-ix-136: si è usata la polvere viperina, i morselletti fatti di
] in ogni tempo, ma particolarmente la state, a mantener fresca la bocca,
particolarmente la state, a mantener fresca la bocca, pigliandone dei pezzetti a uso
uso di morselletti e rimu- cinandogli con la lingua senza masticargli. g. del
del papa, 6-i-117: per mitigare la tosse nella sua impor tunità
piccola soddisfazione. bellincioni, i-206: la costanza ti dà de'morselletti, /
arte / per governar e te e la tu'amica: / di buon morse'tuttor
tu'amica: / di buon morse'tuttor la mi no- trica. leggenda della reina
: quando lo ucello ha vermi in la testa, el segno de ciò è che
briciolo. leti, 5-ii-517: la casa d'austria, tutta nudae stracciata,
dei vizi, xxxv-n-343: si venne la i usti ti a cum soi sanctu troppellu
tucti s'è adbrazzata. / a la raione adpressase, deoli lu soi mantellu
i-57: ricove- ravasi nell'anticamera presso la sala da pranzo... per
per domandare loro [ai domestici] la roba sua: -un morsellino! un
, con una morsetta di ferro con la sua vite per pigliare la gamba di
di ferro con la sua vite per pigliare la gamba di legno di esso strumento.
piccola morsa da tenersi in mano; la vite si serra con gaietto, cioè una
anche, per unire due elementi durante la loro lavorazione. -morsetto gobbo: privo
far chiasso, tutto rosso, con la testa cacciata tra la tavola della macchina e
rosso, con la testa cacciata tra la tavola della macchina e i morsetti.
incollati e tenerveli fermi, fino a che la colla abbia fatto presa.
piccoli. cassieri, 214: la stava tempestando di abbracci e di baci,
, essendo nella villa, gli morsicò la spalla; subito me la feci mostrare,
, gli morsicò la spalla; subito me la feci mostrare, trovai il segno.
alla mano da un puledro; e la mano s'è gonfiata. -morsicchiare voluttuosamente
gendosi aver in balia così bel giovine, la cui prima lanugine a pena spontava.
si parlavano quasi mai... la notte, tuttavia, era un'altracosa,
pezzetto di pane e di carne che la supplicai di morsicare prima. -intaccare
dappertutto. 3. irritare (la pelle). iacopone, 1-7-33:
assol. laudario urbinate, lxxxiii-62: la bocca di'aver elusa e la lengua
: la bocca di'aver elusa e la lengua affienata, /... /
male de'miei greci dove lo vuole la verità, onde posso anche dir male
, perché allora si mette in prova la natura con l'arte e si tempera nel
misura. -danneggiare, pregiudicare (la reputazione altrui). liburnio,
. 7. intr. con la particella pronom. marin. disus.
ha morsicato sul duro... la ragazza gli ha dato sulla grinta un bel
vezzo di una persona, che accompagna la riflessione. gualdo priorato, 134:
farne memorabil vendetta. -morsicarsi la lingua: pentirsi di aver parlato a
giuglaris, 2-692: data contro sé la sentenza, ingabbiato e portato attorno,
, ebbe tempo tre anni di morsicarsi la lingua, da cui era venuto a tutte
avventure. maestro antoni però si morsicò la lingua, come faceva ogni volta che si
si fece all'istante nella stanza: la signora mor- sicavasi le labbra, e
le labbra, e ciascuno rimase immobile per la sorpresa. nievo, 14: il
- chi è morsicato dalla serpe, teme la lucertola: chi ha subito un grave
fai gran sapienza, / cà chi la serpe morceca la lucertola à 'n temenza
sapienza, / cà chi la serpe morceca la lucertola à 'n temenza.
per lui, mi sono coricato con la febbre. non importa. c'è
. f. frugoni, 1-636: ecciterebbe la maraviglia, se non accadesse sovente il
contaminato, risanar tosto, facendovi solamente la marca su la ferita, colla chiave che
tosto, facendovi solamente la marca su la ferita, colla chiave che chiude le
come... potrà esser mai vera la storia del mattiolo,...
1-101: per compiacere chi domanda se la persona morsicata in murano morisse arrabbiata,
ricerca con polizza a chi m'avea mandata la notizia. foscolo, xvi-280: hai
, x-157: anche molti animali domestici la sera si ritiravano morsicati da serpi e
. moravia, xiii-19: sergio osservava la scena, incuriosito, sempre con quel
morsicato in mano di cui avvertiva vagamente la sconvenienza. calvino, 6-107: i
riferimento ai proiettili di piombo, per la credenza antica secondo cui, se deformati,
, sfilacciato. pasolini, 3-224: la camicia era vecchia, tutta morsicata sull'
morsicata sull'orlo del colletto, e la cravattina era un ricordo, non si
. — anche: il segno o la lesione prodotta da un morso.
tagliar quella parte di membro dove è la morsicatura prima che il veleno discorra per
. soderini, ii-234: posta sopra la morsicatura delle serpi, [la nepitella
sopra la morsicatura delle serpi, [la nepitella] vale assai. redi, 16-iv-170
, 16-iv-170: se bene si succiò la morsicatura, con tutto ciò in capo a
vita. zucchetti, 76: se poi la guardia sudetta si addormenta,..
tutti [i macachi], rivoltandosi contro la medesima, la regalano di tante morsicature
macachi], rivoltandosi contro la medesima, la regalano di tante morsicature che più volte
morsicature che più volte le tolgono fino la vita. massaia, iv-91: i poveri
che dice i denti e che misura / la felicità della bocca / dove sono fiorenti
e nelle gote non dimostreravi ferite per la patria ricevute, ma dolci morsicature da
oliva, i-3-49: dunque, per la morsicatura di un frutto, adamo,
vespe e pericolose e venenose, e la sua morsicatura senza comparazion fa maggior dolore
. gozzi, 3-5-460: così [la pulce] gli disse: / io non
è ver, l'uomo rispose: / la tua morsicatura è piccioletta. verdinois,
mi sento inclinato a voler credere che la rogna... non sia altro che
penose che chiesero in conto di grazia la morte. -sofferenza fisica derivata dallo
, ecc. spontone, 1-276: la fame incominciò a stringer la gente,
, 1-276: la fame incominciò a stringer la gente, ma gli alemanni sopra gl'
. - anche: il danno che la calunnia produce a chi ne è vittima.
intorno. a. cattaneo, i-96: la pazienza, la fortezza, la generosità
cattaneo, i-96: la pazienza, la fortezza, la generosità cristiana sopporteranno animosamente
: la pazienza, la fortezza, la generosità cristiana sopporteranno animosamente grandi travagli,
il malato tentava ancora di morsec- chiare la mano che gli sfiorava il viso. g
e ogni altro oltraggio le fece, salvo la fine della sua intenzione. imbriani,
gli morsec- chiava, per ischerzo, la mano sinistra, che aveva preso tra
, e sarebbe forse andato oltre, se la zina non avesse strozzato la musica gettandosi
, se la zina non avesse strozzato la musica gettandosi sullo sposo e morsicchiandolo nei
'1 mangi, di certo / lei la lingua ti morsecchia. 4.
e per appuntarlo. nardi, ii-76: la domestica e intrinseca vita sua passò di
svulgata dalla fama con tutte le trombe la carità di guireno trasmigrata in proverbio,
coloro... dicono: quella serà la carta tua; e seguendolo certi famigli
seguendolo certi famigli, a gran pena la riebbono, la maggior parte morsecchiata e
famigli, a gran pena la riebbono, la maggior parte morsecchiata e rotta. de
, conci osi a che essi mediante la complessione sempre mai abbino il corpo morsecchiato
vea temerne le morsicchiature, atteso che la mia pelle, indurita dalla pazienza,
, 3-56: l'aveva tagliata [la pizza] in quattro parti, ne
, l'aveva ripiegata, e se la mangiava a morsichi come una pagnottella.
boccalini, iii-252: essendo questo serpe [la casa medicea] molto cresciuto e fatto
m. leopardi, 1-83: qualche volta la gran nazione sentendosi appetito ha dato qualche
). simintendi, 2-50: la paurosa agnella,... prima
pauroso ancora delle cose vedute, con la destra mano corsi al morso lato.
idea soltanto che là c'era viva la bestia arrabbiata impedita di vivere in pace
tasso, n-iii-1089: l'aquila morsa da la dipsada, co'l motto 'semper
pargoli innocenti / dai denti morsi de la morte avante / che fosser da l'