scoperchiò vulcano / e all'aura scintillar la rubiconda / bragia ne fece. ne sentirò
e salutar legge ti sia / dell'ovil la nettezza e dell'armento; / perocché
nettezza e dell'armento; / perocché la bruttura, a cui s'ammoglia / poscia
uccelli »: si diceva che per la mefite che ne esalava, gli uccelli che
179: cavernosa stanza / di rance zanne la livida bocca / pestifera mefite intorno
scocca. carducci, iii-4-227: de la bocca agognante con l'atra mefite ella [
bocca agognante con l'atra mefite ella [la lupa] fuga / turbato l'usignolo
. tarchetti, 6-1- 447: la mefite del dormitoio [delle caserme] produce
degli spiriti nuovi diffondevano dalle congreghe gesuitiche la mefite d'un egoistico ascetismo. guerrini
ascetismo. guerrini, 2-418: qui stagna la mefite / de la tristizia umana,
: qui stagna la mefite / de la tristizia umana, qui le carte erudite /
cortigiana. moravia, iii-7-17: nel medioevo la chiesa cristiana, conservatrice unica d'una
mescolò a tutto; a tutto attaccò la febbre, quel mal essere, quella nervosa
i vulcanici fuochi, e convien dire che la massima sua attività venga più o meno
asfissia, genera parecchie malattie e produce la morte. 'aria mefitica 'dicevasi il
« adyton » potessero non soltanto alterare la mente della vaticina- trice ma pur anco
nel santuario. ojetti, i-295: la pallottola anzi già sa, povera piccina
incammina a raggiungere nell'ombra dei musei la freccia e il verrettone e a cedere
freccia e il verrettone e a cedere la gloria della novità alle nuvole mefitiche e all'
xxxiv-1288: oh dio!... la sfinitezza,... il poco
.. il poco grossolano cibo, la mefitica e scarsa aria mi hanno affievolito
. g. belli, 293: forse la provvidenza apre siffatti fenomeni per compensazione parziale
mefitico sistema scolastico, inteso solo a premiare la bassa cortigianeria degli allievi sgobboni ed imbecilli
ed imbecilli, che, leccando quotidianamente la vanità di un professore, finiscono coll'
di un professore, finiscono coll'assorbirne la tronfia e dogmatica imbecillità. cardarelli,
o confidenza, il cenno obliquo o la smorfia che fra loro si scambiano,
smorfia che fra loro si scambiano, la barzelletta grossolana raccontata senza garbo e subito
stadio di sviluppo di una cellula, la cui presenza nella circolazione sanguigna ha origine
medie. che è in rapporto con la comparsa nella circolazione sanguigna di megacariociti.
grandi dimensioni propri dei mammiferi, la cui presenza nella circolazione sanguigna ha
lo quale è caldo, e crescendo la notte, la quale è fredda. dante
caldo, e crescendo la notte, la quale è fredda. dante, conv.
fanno picciole e grandi nel dì e ne la notte, secondo che 'l dì e
notte, secondo che 'l dì e la notte cresce e menoma. a. pucci
parte d'un composto, non ostante la nostra tendenza a poggiar più sull'accento
cose,... fu molto menomata la paura. parabosco, 2-17: con
parabosco, 2-17: con quella [la pazienza] si mencyna il dolore, con
campana, 2-19: l'ambizione e la dolcezza del comandare, congiunta con l'
parole medesime, menomando in tal modo la perdita pubblica. alfieri, 7-133: studiando
e sistemi di vivere i quali glie la menomeranno [la tosse]; trovatili,
vivere i quali glie la menomeranno [la tosse]; trovatili, non se ne
, e che pure que'meschini se la vorrebbero persuadere immortale. garibaldi, 3-46
. -intr. (anche con la particella pronom.). boccaccio,
. boccaccio, 1-i-585: ancora che la vendetta s'indugi, non menoma il
ricevitore di quella. libello per conservare la sanità, 1-4: se avvenisse che
le mie doglie, ed ogni giorno ha la somma de'miei affanni raddoppiata, i
novellino, vi-178: pensossi che volgarizzare la scienzia si era menomare la deitade. c
che volgarizzare la scienzia si era menomare la deitade. c. campana, 1-211-
repubblica veneziana. sassetti, 7-380: la villa dove questo re tiene i suoi
professore. de roberto, 1-370: la confessione leale che si era creduta in dovere
inefficace; invalidare; far sparire per la maggior parte o interamente; annullare,
dopo il battesimo, sebbene questo abbia la virtù di menomarli e li menomi, così
problema capitale... di condurre la genuina realtà moderna, le neglette cose di
di vii ferraio, menomasse in parte la maraviglia de'suoi perversi costumi, non
andreini, 1-267: ti prometto che la mia fede non sarà menomata da gli
altra parte il tacere può menomare ne'potenti la naturale opinione che i deboli siano creati
noi una spontanea anestesia della mente, la quale, se aiutò a sopportare i
. -intr. (anche con la particella pronom.). latini,
come il tesoro manifesto diminuisce, così la virtù pubblica tosto si menoma e si perde
perde, perocché, come si strugge la cera al fuoco, così si guasta
che voi crediate che punto sia menomata la mia volontà. gioberti, 1-iv-273: atteso
, i-166: io non credo che per la morte di colui la malizia del re
credo che per la morte di colui la malizia del re sia menomata. iacopo da
). giamboni, 31: [la vecchiezza] menoma il vedere l'udire
il saporare. de roberto, 9-85: la donna, dopo aver prodotto a propria
causa dei primi capelli bianchi che striavano la sua chioma ancora magnificamente lussureggiante, pensò
quel segno del vicino tramonto avrebbe menomata la propria seduzione e ricorse ad una tintura.
. cicerone volgar., 1-47: la memoria menima, credolo, se tu non
memoria menima, credolo, se tu non la sperimenti, ovvero se tu se'di
10. mettere a serio repentaglio la reputazione, l'autorità, la potenza
repentaglio la reputazione, l'autorità, la potenza, l'indipendenza di qualcuno;
, l'indipendenza di qualcuno; indebolire la forza di uno stato, il potere
* dissimulazione'. cavalca, 20-33: la cristiana religione, la quale adora la
cavalca, 20-33: la cristiana religione, la quale adora la benignitade e la onnipotenza
la cristiana religione, la quale adora la benignitade e la onnipotenza di dio, ragionevolmente
, la quale adora la benignitade e la onnipotenza di dio, ragionevolmente pronunzia conseguentemente
onnipotenza di dio, ragionevolmente pronunzia conseguentemente la incarnazione essere a lui possibile, ma
lui possibile, ma in tal modo che la sua degnazione e umiltà in prendere carne
umiltà in prendere carne non menomasse però la dignità della sua deitade. livio volgar.
questa beltà mi toglie e menoma / la reputazion. b. davanzati, i-52:
chi, col tradire un esercito, sollevar la plebe, mal governar le cose publiche
governar le cose publiche, avesse menomato la maestà del popol romano, accusato era
più d'uno ch'io volesse menomar la potenza e la dignità del comune, consigliandovi
ch'io volesse menomar la potenza e la dignità del comune, consigliandovi a cedere
... costoro mi sembrano confondere con la legalità d'un diritto la necessità d'
confondere con la legalità d'un diritto la necessità d'un fatto. beltramelli, iii-1050
tendevano. -intr. (anche con la particella pronom.). fatti di
già, se piace a dio, la mia fortuna non si ne sentirà, né
si ne sentirà, né no menomerà la mia forza, se no come si seccherebbe
cresciuta e che al savio fosse menomata la possanza, convertì il suo cauto ingegno
9-26: crescendo di mano in mano la reputazione e l'autorità de'dogi,
mostrare piùdebole. garibaldi, 2-67: la recente nostra vittoria, l'indole ardimentosa
circa il nemico, che ne menomavano la forza e il morale, ce lo fecero
12. intr. (anche con la particella pronom.). perdere prestigio
avvilirsi, degradarsi. -anche: riconoscere la propria pochezza, umiliarsi. cavalca
che niente gli era cresciuto per * la presenza del suo re e niente era
niente era menomato all'altra parte per la partita, giustamente sbigottivano. marsilio da
grandi menomano. guerrazzi, 1-409: la vita d'innocenzo vili, giambattista cibo
54 * quantunque poco menomata in potenza la famiglia dei feudali, i popoli sono
13. intr. ant. calare (la luna). - anche sostant.
., 3-8: dal mese di giugno la fava, al menomar della luna)
e giosafatte, 79: que'che chiamano la luna iddio, sì diviano ch'ella
in su quel tempo quando, menomando la gioventù, a lui promet- tevasi vita
poterono gran fatto reggersi e menomaron per la maggior parte. 15. mancare.
sercambi, 1-20: antico proverbio è che la piccola concordia crescie, e la discordia
che la piccola concordia crescie, e la discordia menima. = denom.
dante, conv., iv-xxiv-5: la nostra natura si studia di salire,
passerà, il calor suo s'accresce e la sua umidità è menomata e fassi di
meno sublime. carducci, iii-15-41: la triplice comprensione strofica dell'ode corale doriese
italiano con le sue due mutazioni e la ripresa e indi nella stanza divisa.
. albertano volgar., ii-84: la fama e la nominanza è stato di
volgar., ii-84: la fama e la nominanza è stato di degnità non laidita
esser tutte le sue imprese svanite, la fama dell'esercito menomata, gli aiuti ammazati
annunzio, iv-2-946: vegliava senza lacrime la salma del suo compagno, nella notte breve
ricco ramo della sua stessa vita, distrutta la più generosa parte di sé, menomata
parte di sé, menomata per lui la bellezza della guerra. manzini, 12-71
questo comandamento d'onorare 11 padre e la madre è molto menimató, e non ne
pena). tasso, n-iiì-768: la clemenza... si volge intorno al
si volge intorno al medesimo subietto con la severità, almen di lontano considerando ambeduo
gravemente l'efficienza di una persona e la pone in una condizione d'inferiorità rispetto
alterazioni e menomazioni, vere o presunte. la letteratura e il teatro informino. bocchelli
altro eran uomini e dignitari da sopportare la più piccola menomazione di prestigio. calvino,
, 5-50: stabilire un rapporto tra la propria menomazione e un universale armonia e
barchetta tostamente alla nave gito, perciocché la menomezza del tempo più lungo indugio non
essa. meliini, 1-2: con la qual cornice... terminava la composizione
con la qual cornice... terminava la composizione ionica di sì bell'opera,
ionica di sì bell'opera, che rigirando la cantonata della bocca ed apertura dell'andito
; picciole quelle che di due versi hanno la ripresa; mezzane quelle che di tre
e prima sopisce in profondo letargo tutta la persona e poco dopo estingue ancor la
la persona e poco dopo estingue ancor la vita. parini, giorno, ii-647:
auguste cornici. leopardi, 821: la terra e le altre parti dell'universo
cuore non mi reggeva a guardarla [la casetta], eppure le menome particolarità
sì come tu hai veduto, che la memoria d'una menomissima parte de'miei dolorosi
, pur tanto non s'oprasse a la fine ch'ai conceputo male mi fusseno
m'aveva di non lasciarsi trarre di bocca la menoma parola sopra di quel proposito.
tiranno lo stima. foscolo, xv-213: la signora teresina partì senza ordinare il pranzo
11-295: il pensiero è della poesia la menoma parte. pascoli, 1-371: sai
sacca hanno dato 9 sacca, compresa la futura sementa. bontempelli, i-152: s
. da ponte, 298: udita la risposta del signor avvocato, diede nelle
le vergini, col vestimento, con la voce, con l'abito e con l'
con l'abito e con l'andatura era la più menoma di tutte. varchi,
grado. marino, vii-104: iddio con la sua eterna providenza ci governa e non
ci governa e non è menoma creatura, la qual beneficio non riceva dalla sua protezzione
decidere que'punti ne'quali chiara è la legge o lo statuto. -con litote
indizio? marini, iii-53: sentissi la giovanetta fulminare di repente le forze tutte
ad amore. forteguerri, 13-27: senza la menoma contesa, / vinti furo ambiduo
di luce? leopardi, iii-288: la mia povera testa... finora,
e più, non ha potuto comportare la menoma occupazione o attenzione a checchessia.
il sistema di kopernico e galileo, e la monarchia, che dichiara eterna se stessa
che dichiara eterna se stessa e inchioda la sbarra del sequestro sulla lingua che favella
sulla lingua che favella repubblica, potete indicarmi la menoma diversità? borgese, 1-215:
al menomo scalpiccio sulla strada maestra riempiono la notte di minaccia. 5. brevissimo
1-2-164: richiede, oltre a ciò, la fabbrica dell'orologio da me proposto di
2-42: ogni tempo... per la salute è opportuno, la quale per
. per la salute è opportuno, la quale per mezzo del battesimo si riceve;
minimo. maestro alberto, 85: la beatitudine non esser angosciosa né trista,
. c. ridolfi, ii-197: la pianta del luppolo va soggetta ad una
ad una malattia particolare, per cui la sua foglia trasuda un umore dolce,
sanudo, lvii-228: poi è che per la fama di l'avada- gno fa l'
armata cesarea in questi mari, molti di la nostra sono fuziti su quela, eh'
sono de'cavalieri? -il morbo: la sala è piena zeppa, che non ci
arlotto, 90: al mondo non è la più pestifera bestia né più velenoso morbo
biondo, xlv-158: comprendo che essa [la donna] è morbo e non salute
atto o comportamento disonesto e illecito; la colpevolezza che ne deriva. s
agostino volgar., 1-9-99: chi ama la moglie sua, se secondo cristo,
el morbo e dall'umilissima maria nacque la medicina. musso, ii-346: la
nacque la medicina. musso, ii-346: la virtù della penitenza,...
palesi ed occulti. vasari, 4-i-85: la dolcezza di mia sorella e l'amor
della maledicenza. campiglia, 1-500: la francia era inferma tutta dal capo alle
morbo, l'ambizione de'princìpi e la viltà de'popoli. cattaneo, vi-1-406:
teatro], si rallenta bensì alquanto la violenza del morbo, ma non si calma
occhio, il morbo / nefando su la gota, / figlia di pasifàe. /
di pasifàe. / te anche dissennò la mostruosa / cìpride. 9.
morbo più gravemente afflisse il vigore e corruppe la bellezza della republica ateniese che l'ingiusto
l'ingiusto sban- deggiamento d'aristide, la necessitata partenza di pericle, l'irragionevol
. buonarroti il giovane, 10-980: la cosa è mari tata,
morbo: / quest'era del nostr'orto la tempesta, / che ci guastava il
15-231: qual altro rimedio proporre che la probità ai morbi tanti che la nostra
che la probità ai morbi tanti che la nostra letteratura isteriliscono? 11.
. -anche: l'influsso corruttore, la contaminazione che ne deriva. tasso,
altri letterati potessero. algarotti, 1-iv-34: la lingua francese... fu in
patria sua. cesarotti, 1-xxxi-276: la libertà., conviene educarla, consolidarla
germi di quei morbi che ne assediano la culla e spesso la guastano sin dalle
che ne assediano la culla e spesso la guastano sin dalle fasce. soffici, v-5-365
sin dalle fasce. soffici, v-5-365: la francia cessò di esser francese per accogliere
, 6-53: se poi egli batte la luna, come fa troppo frequentemente,
guglielminetti, 35: dentro le vene la malinconia / s'insinua, ed è
, che è di maneggiare durante tutta la loro vita i libri dei poeti.
spirito quegli istinti primordiali che avevano diretto la sua attività adolescente alla matematica e alla
patologiche. salvini, 48-75: la vita / del gorgozzul nel sangue lasceranne
2. in modo che eccede la giusta misura, la normalità; senza
in modo che eccede la giusta misura, la normalità; senza equilibrio psicologico, eccessivamente
cabine riservatissime... ho sentito per la prima volta il vago tormento di una
pungente curiosità: quella del fanciullo verso la vita che lo circonda e non conosce
a mercato povero e ristretto, limita la libertà di iniziativa industriale e favorisce morbosamente
morbosità e infezione della creatura, per la quale è in tale tempo proibito. tommaseo
ardigò, iv-352: l'allucinazione è la morbosità circoscritta di un solo sistema rappresentativo
dire, della morbosità poetica, che affligge la generazione odierna. morbosità la quale si
che affligge la generazione odierna. morbosità la quale si manifesta nella concentrazione di mughetteria
rinnovata, e che nei più nuovi distilla la sua preziosità nella retorica decadente e simbolistica
che vinto da una morbosità orribile martirizzava la sua persona, dormendo cinto il
un aspro cilicio, e dormendo su la terra ignuda e riposando la testa su
e dormendo su la terra ignuda e riposando la testa su un sasso! gramsci,
una certa attività, che appunto trovavano la loro espressione in questa letteratura utopistica.
curiosità storiche. gozzano, i-103: non la scaltrezza del martirio lento, / non
. citolini, 254: sotto la impotenza sarà il corpo stanco, debile
, o naturale o morbosa, e, la morbosa, o eguale o ineguale o
composta. dalla croce, v-10: la cura de'mali... che si
mali... che si fa rimovendo la causa morbosa. segneri, iii-3-157:
g. del papa, 6-i-60: la disunione dei princìpi costituenti il corpo umano
dei princìpi costituenti il corpo umano forma la morbosa intemperie. campailla, 17-
è già tutto invaso dal cancro, la peste morbosa s'avanza e minaccia le
.. quali sarebbero l'iracondia, la loquacità, la melanconia, il tedio
sarebbero l'iracondia, la loquacità, la melanconia, il tedio della vita.
l'uomo era incapsulato, come voleva la scuola, nell'ambiente, nell'ereditarietà,
essere piantata, e si comprese che la descritta mancanza di epiglottide era stata morbosa
dino da firenze [tommaseo]: la quale malattia, se non sarà aitata
in una quartana così morbosa, che la tenea prostrata di forze, benché non
esalazioni mefitiche. boterò, 9-101: la parte che guarda il mar tirreno è
del male fu morboso il rimedio e la medicina fu più velenosa della cicuta.
4. corruttibile, mortale, caduco (la condizione fisica dell'uomo).
in tazza di fede han bevuto, ricuperarono la salute. -di animali. statuto
bandiera che proceda contro vento, verso la torrida stagione che mi lasciavo indietro.
godeva a vederla man mano ingiallire [la mela cotogna] e ne esaminava certe macchiette
depravati, sono messi quelli che violano la natura ne'loro piaceri; e tra
una sensibilità troppo eccitabile o instabile, la quale può comportare un attaccamento
manzoni, v-2-496: ora non posso tenere la penna in mano tanto è cresciuta la
la penna in mano tanto è cresciuta la mia pigrizia morbosa. mazzini, 28-147
incussomi da que * suoi accessi nervosi, la vicinanza continua, il contatto, quel
, o tosto, sviluppare in me la stessa malattia. molineri, 2-104:
e più il dolore del capitano per la perdita della moglie si facesse intenso,
i-764: sul volto, gli si vedeva la tortura che subiva per quell'interrogatorio;
nuova che schermiva con sì aspri sarcasmi la debilità, l'irritabilità, la sensibilità morbosa
sarcasmi la debilità, l'irritabilità, la sensibilità morbosa, il culto della pietà
: crispi, l'antico rivoluzionario per la libertà, era divenuto, per strategia
pericolo, liberticida. pirandello, 6-161: la tenerezza quasi morbosa, piena di palpiti
morboso e non il sano di società, la quale, se inferma non fosse,
. strumento di legno usato per facilitare la manovra di funi e gomene.
quando è premuta con percussioni, lascia la morchia sua. palladio volgar.,
sicché non diventasse di sapore rancicoso per la morchia che fa residenza nel fondo.
più premuta, dall'una parte va la morchia e l'olio rimane chiaro. sercambi
de'capi pieni votare e fe'pesare la morca; e poi fe'voitare uno copo
fe'voitare uno copo in ch'era la metà acqua, fe'la morca pesare e
ch'era la metà acqua, fe'la morca pesare e trovò la morca del
acqua, fe'la morca pesare e trovò la morca del pieno pasava du'tanto che
. mattioli [dioscoride], 143: la morca è la feccia del l'oli
dioscoride], 143: la morca è la feccia del l'oli ve spremute,
feccia del l'oli ve spremute, la quale, cotta in un vaso di
. soderini, i-246: il loto, la morchia e l'argilla, macerati insieme
sempre avrà. campanella, 4-373: la murga dell'olio è amara, perché è
murga dell'olio è amara, perché è la feccia grossolana che stringe i meati della
et aggrava lo spirito, stringendolo contro la natura di lui sottile. magalotti,
ruvide capre un pezzo avanti / radi la barba e il folto ispido pelo / tessi
pane. milizia, iii- 156: la malta ch'era fra le giunture di que'
, ogni anno all'avvicinarsi dell'inverno la spalmavano di morga d'olio. b
8-134: una pàtina bruna e grassa come la morchia. -in senso osceno.
a spremitura. soderini, iii-668: la morchia... non è altro che
che svinato è, non pigliar più la vinaccia per niente, ma fawi sopra un
morchia che n'esce fa fare al vino la state i piè gialli. magalotti,
piè gialli. magalotti, 2-71: la mandorla / sua morchia insipida / lascia
tu puzzi di morchia lanaiuola, ma la tua presunzione è ancora più fetente. tu
ancora più fetente. tu, intimare la resa a un figlio di sanguino?
, vii-300: il motore su un cavalletto la morchia. -le conchiglie nei tubi di
, nel suo giubbotto scuro, chiuso sotto la gola, sporco d'olio e di
! esclamò vermiglio dallo sforzo, superando la resistenza del paletto sul quale avea lasciato
, 13-139: versàtosi in palmo di mano la morchia della pipa, se la cacciò
mano la morchia della pipa, se la cacciò in bocca e masticò di gusto.
nella morchia. papini, 27-835: la fetida morchia dei piedi, il lordume
intorneandolo de nocte;... era la sua grandezza inaudita, depò el colore
sua gioventù, e a dio serba la morchia della vecchiezza. -difetto,
s. bonaventura volgar., 1-172: la conversazione nostra fu allegra e dilettevile in
senza niuno morchio od offesa stemmo infra la gente. = var. m.
, poiché dentro ad esso si depositerà la parte acquosa e morchiosa. baretti, 2-205
8-132: dormiglione sole,... la tua giornata è un soffio. hai
frenare i lor lai [dei negri] la mordacchia s'adopra e la museruola.
negri] la mordacchia s'adopra e la museruola. 2. per estens.
tenuto a stento dal boaro / per la mordécchia che gli serrava / le froge
. 4. locuz. mettere la mordacchia o le mordacchie a qualcuno o
, senza perdere in una mordacchia- tura la sua dolcezza esilarante: -riderà bene chi riderà
che sia ad un viandante vedersi traversar la strada da squallidi serpenti, da venenosi rospi
], 233: le lontre hanno la bocca riquadrata e sono mordaci, coni'anco
5-62: il puledrino in gabbia / con la scritta 'mordace '. -con
ariosto, 10-105: simil battaglia fa la mosca audace / contra il mastin nel polveroso
in mare. -che rivela la volontà e la tendenza a mordere.
. -che rivela la volontà e la tendenza a mordere. lomazzi, 2-166
si deono mostrare in tutti gli atti la natura loro, come per esempio i leoni
mordere. tassoni, 10-31: con la bella man la dea s'oppose / e
tassoni, 10-31: con la bella man la dea s'oppose / e, respignendo
tenesti per mostra, / e in guaina la spada mordace. baldi, 128:
spada mordace. baldi, 128: la falce /... co'mordaci
alpina, / percossa il piè da la mordace scure, / dubbia e vacilla
se pettine mordace non percote / e muta la testudine ch'io stringo, / e
4-405: il diamante... logra la tempra dell'acciaro mordace. barotti,
onde il tuo capo è cinto: / la lancia, i chiodi nel bel fior
infaticabilmente. 3. che ha la proprietà di corrodere, di cauterizzare,
fiume] umidi baci / dona a la riva. — che provoca
. brancati [plinio], 9-44: la forza loro [delle ortiche marine]
prurito e quella medesma quale è de la urtica terrestre. oliva, i-2-145: cominciò
di dolori colici. gavazzi, 115: la seconda infermità tra le più universali pare
mordente. bencivenni, 5-3: la medicina che ha sapore mordace e acuto
al gusto molto mordace e che muova la sciliva. mattioli [dioscoride],
[dioscoride], 601: produce [la smilace aspra] alcuni piccioli grappoli,
tue membra ancora / a esercizio maggior che la snervante / state non permettea.
di gravosa lancia di disperazione è percossa la mente, quando... si
cammelli, 251: tu che vedi la cittade esangue, / non ti vergogni
): [simone turchi] aveva la più mordace e velenosa lingua che si sentisse
bacclielli, 18-ii-31: per essere ragazza la sai lunga, mordace e sfrontata!
. leopardi, 836: non anteponga la fama di acuto e di mordace,
nostri. buonafede, i-18: tutta la di lui vantata urbanità non altro spira
volgar., ii-6: da raffrenare è la lingua, che non abbia denti o
mordaci ammonimenti. boccaccio, viii-2-197: la forza de'golosi... consiste in
por non si puote se non con empiergli la gola, cioè col dargli mangiare o
mordaci non si è peritato di lacerare la vostra maiestade. 5. antonino
struttura delle cose degne di riso o per la sconvenevolezza dei costumi di qualche vizioso.
nome di letterati que'letterati che seguitavan la legge de'padri. fr. morelli
maniera sul vivo che gli fece erdere la pazienza e il giudizio. g. gozzi
con un obliquo paragon mordace / così la punse. ghislanzoni, 18-162: ogni
della violenza commessa, si aveva in cambio la sferzata di quell'irosa e mordace protesta
. b. fioretti, 2-5-137: la satira è denominata da'satiri e.
sì compiace, / che non usi la satira mordace. bettinelli, i-i-190: lo
/ e da mordace lima / roder la sua virtù, di null'aita / e
nullo conforto / lo spietato dolor che la stracciava / ammollir ne fu dato in
storica del verso, per considerarne solo la spezzatura e per così dire fiacchezza del
pirandello, 7-1059: sentì che contro la sicura freddezza mordace di quell'uomo non
, in cui man mano, per difendere la sua dignità da un sospetto odioso,
; tenace, ostinato, risoluto. la spagna, 25-31: per la città fugiva
. la spagna, 25-31: per la città fugiva ogni persona / davanti a
commilitoni. -avverso, contrario (la fortuna). cellini, 2-59 (
cellini, 2-59 (402): la mia perversa e mordace fortuna non poteva
volgar.], i-2: benché la grande occupazione, avendomi già tratto del monasteri
tratto del monasteri ©, mi togliesse la vita della prima quiete colle sue mordaci
gran verginella... ha posto solo la bocca su gli orli amari di un
, / né del mio albergo varcherà la soglia / cura mordace. carducci, iii-1-389
il mordace / desio di camminare sopra la intatta neve / sa-r pria vincere a
marziale, poeta epigrammatista, punse mordacemente la mattezza di certa lelia, qual pulivasi
, senza colpo di spada e senza la morte d'un uomo solo, avesse
verso di lui,... che la sua considerazione astronomica, nella quale così
in corte allora che mordacemente si agitava la controversia fra il duca vincenzo secondo di
il duca vincenzo secondo di mantova e la principessa di bozzolo. alfieri, 12-131:
: s'ella / ponsi a vantare la di lui bellezza, / tu vanta l'
in somma, rendi / mordacemente a taide la pariglia. 2. sdegnosamente,
: raccoglievano i commenti della gente, la risa, la mordacia con cui i
commenti della gente, la risa, la mordacia con cui i sanfredianini..
al quale, addirit tura la sera prima, avevano levato più alto il
: mordacità canina o cagnesca, con la quale, senza differenza alcuna, nelle vite
acqua e di terra mischiata, acciocché la mordacità del molto umore non spenga il
, 57: spegne [l'olio] la mordacità delle medicine ulcerative, quando si
asino; awegnacché ni un altro vaso la possa tenere, ma per la freddezza e
vaso la possa tenere, ma per la freddezza e mordacità lo rompa. redi
: i medicamenti addolcitivi l'acrimonia e la mordacità degli umori. g. del rafia
. del rafia, 6-1-24: che la mordacità dell'orma, insieme coll'asprezza
sapore. briganti [tommaseo]: la radice della vite alba verde e secca
, morde molto; il che non fa la radice del mechioacan, anzi è insipida
religione nostra, studiano di lacerarla con la mordacità, disseminando... cose
re come fosser finocchi, / ne la mordacità giammai satollo. muratori, 11-261
, 11-261: presso i buoni e saggi la mordacità sempre fu e sempre sarà un
: lucrezio e giovenale piaceranno ugualmente per la loro mordacità contra degli uomini che per
serra, i-343: certo papini non ha la potenza oggettiva e psicologica di ori ani
oggettiva e psicologica di ori ani, la mordacità e la penetrazione che giungeva attraverso
psicologica di ori ani, la mordacità e la penetrazione che giungeva attraverso il rancore fino
2-5-216: l'uffizio del satirico poeta è la mordacità degli uomini viziosi con imitazione di
ogni più tormentoso pensiero, impaziente aperse la porta. 9. ant.
essere che non li si noccia con la mordacità del medico. 10. ant
lupis, 3-200: seppe così dolcemente ferire la piaga che con poco taglio la purgò
ferire la piaga che con poco taglio la purgò dalla putredine e dalla mordacità dell'
dissolvendosi nel proprio prodigio, fra la mordacità dei baci e il crepi
d'annunzio, iv-2-1007: il fratello la trasse a sé... pel
(superi, mordentissimo). che ha la possibilità o l'abitudine di mordere
/ chi di qua, chi di là la roba acciufa, / e fan
delle zampe inquiete parea che sospirassero la vendetta innitrice del lor signore. -che
avea vestita una corazza di ferro sopra la carne nuda. m. fiorio, 529
m. fiorio, 529: se [la lucertola d'acqua] sopra il sale
] sopra il sale sia posta, dimena la coda e s'ingegna di fuggire e
altra luce, polverosa e mordente come la calce. savinio, 273: quel giorno
n. tornaquinci, 8: se la preziosa guarigione non istesse negli aiuti mordenti
non avevan occhi per mirare se non la terra. onde se i rimedi mordenti
come il pepe. varthema, 202: la sorte del dicto pepe si è più
oriani] ha trovato in poche parole la sua divisa, della propria miseria e
bocchelli, 2ix- 101: gli offerse la bocca ad un bacio acuto ed iroso
in me. comisso, vii-251: la loro curiosità si era fatta sempre più
che si esprime senza remore, con la massima franchezza; mordace, incisivo,
venne. biondo, xlv-144: da la sua bocca, per virtù della sua lingua
3-190: un momento di silenzio seguì la mordente favella del corvo. serra, ii-
corvo. serra, ii- 214: la intelligenza [di kipling] spietatamente chiara
. g. gozzi, i-25-50: la moltitudine... non potrà fare
mettend'or senza mordente. documenti per la storia dell'arte senese, ii-89: de'
primo. questo mordente, che è la maestra che lo tiene, si fa di
di varie sorti e di olio cotto con la vernice den- trovi, e dassi in
si vuol brunire o lustrare, coprendo la cosa da dorarsi con mordente, invece
... riceve e tiene stabilmente la foglia d'oro. bacchelli, i-268:
] d'entrarci a rivedere... la linda e minuta suppellettile degli arnesi della
. 2. sostanza che ha la funzione di combinarsi con il colorante di
, abbruciando, solcando e tingendo variamente la lanugine del bam- bagio indico ed americano
bagio indico ed americano. indicibile si è la varietà di tali manifatture...
servono ad intaccare, a 'mordere 'la superficie di lastre metalliche o di pietre
. 4. sostanza che ha la funzione di pulire e levigare le superfici
quando [l'acqua di gomma] la sarà fatta, averete questo segno, che
sarà fatta, averete questo segno, che la toccarete con li due dita, s'
calli rin- calliti,... la pietra infernale, le pinze onde sbarbare le
ma dotati d'un mordente che poi la scena romana non ha più ritrovato,
non ha più ritrovato, si recitarono per la prima volta lavori che recavano al teatro
1-i-431: se alle idee si togliesse la prerogativa d'irritare e di scandalizzare, perderebbero
efficacia, anzi ne accrescono il mordente e la violenza. santi, 8-20: lo
allusione alla capacità del mordente di consentire la presa della doratura). rustico,
il mordente: non fare presala critica, la satira. pulci, iv-100: io
mordente2, n. 2) che hanno la capacità di fissare la tinta sulla fibra
) che hanno la capacità di fissare la tinta sulla fibra stessa. 2
... attorse / otto volte la coda al dosso duro; / e poi
/ e poi che per gran rabbia la si morse, / disse: « questi
avendo altro rimedio d'aiutarsi, mordendosi la lingua, sì la precise e sputolla
aiutarsi, mordendosi la lingua, sì la precise e sputolla in faccia di quella meretrice
l'un e l'altro fianco / de la fera gentil mordean sì forte, /
forte, / che 'n poco tempo la menaro al passo / ove chiusa in
cittadino sognò che un leone gli mordeva la mano e di quello morso si moriva.
addosso a un altro, lo percuote con la sferza di maniera che il povero putto
20-38: il destrier, se da la spada resta / alcun mal vivo avanzo,
. bruno, 3-198: te s'intercepe la lingua che viene ad esser morduta con
una neve odorante; e noi mordevamo la polpa succulenta come si morde il pane
pratolini, 9-918: imitò ad alta voce la cantilena. egli dovè chiuderle la bocca
voce la cantilena. egli dovè chiuderle la bocca con la mano. ella lo
cantilena. egli dovè chiuderle la bocca con la mano. ella lo morse divertita.
d'ira, / a ffar mal la voglia tira; / vòlvesse dentorno e gira
covile e d'altra fera il dente / la morde là nella natia sua terra.
buio / ora mordo / come un bambino la mammella / lo spazio / ora son
cortigiana, / in cambio di baciar la gente, [la mula] morde
in cambio di baciar la gente, [la mula] morde / e dà co'
/ un veleno tremendo, / uccidono la gente. -sostant. monte,
verso '1 graffiar, che tal volta la schiena / rimanea de la pelle tutta
tal volta la schiena / rimanea de la pelle tutta brulla. fiacchi, 72:
morsi. burchiello, 116: quando la sera ritornando i micci, / l'
si morde. savonarola, ii-24: la lepre si fuggì via, per la qual
: la lepre si fuggì via, per la qual cosa li cani stizziti vennono in
stizziti vennono in tanta rabbia che si mordevano la lingua e sputavonla nella faccia l'uno
le lenzuola. comisso, v-34: la trassi in disparte e la portai nel corridoio
v-34: la trassi in disparte e la portai nel corridoio, tutta tremante,
in bocca. pavese, 10-31: la faccia severa / fissa attenta un dolore
(259): qui paganino tutta la notte mi tiene in braccio e strignemi
insieme. pirandello, 8-572: e la baciava e la mordeva e le strappava
pirandello, 8-572: e la baciava e la mordeva e le strappava i capelli.
, 137: io che insonne mordo la tua bocca / m'avveleno di te,
delirio, mordersi tutto il giorno e tutta la notte come i gatti sull'abbaino!
.,... colla coda, la torce e rizala e morde-. landino
vermi, generati da cattivi umori per la putrefazione de essi, vengono alle parti
mi senti'mordere da una trombettesca zanzara la punta del naso. malatesti, 71:
barcollando e scivolando andava a stuzzicarla [la tinca] pian pianino. 3
tozzi. -raffigurare, rappresentare con la tecnica dell'incisione. viani,
non avendo cosa nessuna superiore né che la possa mordere, però gli è di
. jahier, 15: rantola [la sega] quando morde il tronco scorzato
orribili... mordevano col ferro la roccia, avidi di saccheggiarla.
della seta in firenze, 61: dàgli la gromma tiepida, e di mano in
ruvida corteccia, / cui già morde la fiamma, a un tratto io miro /
: si sparpagliò finalmente un bagliore per la camera, che ricadde subito in una
uscito d'una piena, / entro la qual poc'anzi egli periva, / volgesi
, / mentr'ella in rauco suon morde la riva. fantoni, i-20: morde
lì. ragazzoni, 142: l'onda la morde [l'isola], la
la morde [l'isola], la flagella il nembo / e il nocchiero la
la flagella il nembo / e il nocchiero la fugge. -raggiungere, toccare.
, toccare. baldini, i-65: la linea dei prati morde la linea più
, i-65: la linea dei prati morde la linea più fosca delle selve. bacchelli
.. fuori del seminato / mordevano la proda d'erba. moravia, 12-194
del mantello trassono colore di porpora; la fibbia e l'oro, che mordea il
... in quella parte dove la fibbia dello scaggiale morde le giunture delle
terra. c. bartoli, 1-181: la forma di essa forbicia o
pesi. f. lana, 81: la qual [ruota] girandosi morderà un'
ferro acceso. govoni, 2-100: la grossa serpe d'oro /...
, ma sentì che non mordeva. la macchina andò a fermarsi per forza d'inerzia
. algarotti, 1-ix-60: ferrea è la curva falce e ferrea morde / l'
afferra. d'annunzio, v-1-181: la marra non giunge mai a mòrdere né la
la marra non giunge mai a mòrdere né la gomena a tesarsi. pea, 1-168
a tesarsi. pea, 1-168: se la vedi andare [la carretta],
, 1-168: se la vedi andare [la carretta], quando morde la ghiaia
[la carretta], quando morde la ghiaia, trainata da venti paia di
premè sul carburatore; il motore tremò, la macchina morse la strada. luzi,
il motore tremò, la macchina morse la strada. luzi, 1-88: sull'orlo
treno prese a morder con proverbiata lentezza la salita, il tempo ruppe da ponente
raspanti, che mordono, che pungono la bocca? mattioli [dioscoride],
mattioli [dioscoride], 22: la minore [galanga] è...
, masticata, non manco valorosamente morde la lingua. tasso, i-35: ciò che
che, che o lusinghi o morda la lingua e '1 palato o faccia l'uno
allo svenuto, si era diffuso per tutta la stanza, e il ragazzo lo sentì
che..., se ci bacia la state, incomincia a morderci nel primo
/ guardano un cielo nero che promette la neve. boriili, 5-153: guardati da
dove solo / morde l'arsura e la desolazione. -sostant. guerrazzi
: il porro..., con la sua acuità, morde i suoi nervi
e lacerano. cesari, ii-508: la nebbia... morde gli occhi.
è medicata, anche adesso mi morde la gola e gli occhi. jahier, 141
jahier, 141: le scarpe che la patria ha dato... son '
/ ornai l'umida notte, / la tosse vi riprende, / vi mordono le
). magalotti, 9-1-183: te la rimando [una scrittura], e
per paura ch'ella non ti mordesse, la rimandi subito co'fogli aggiunti al signor
senza vederla. bernari, 5-78: -ridatemi la mano, -soggiunse [il chiromante]
venti ogni risorto stelo / e de la rinascente primavera / le nuove gemme va
papi, 4-39: il tristo / euro la primavera tenerella / percote e morde,
rigoglioso ardore. tecchi, 14-7: la « ruggine »... morde le
, compromettere. tommaseo, 11-215: la lima mordeva e sbriciolava la mia [
11-215: la lima mordeva e sbriciolava la mia [poetica] figurina, non la
la mia [poetica] figurina, non la riformava. 12. colpire inesorabilmente
: -ben le riconosco - / disse [la morte] -e so quando t mio
morse. fazio, ii- 24-3: la morte il morse coi suoi denti. pulci
1-50: egli [iddio] ama la giustizia tanto / che vuol che sempre
dante, par., 7-42: la pena... che la croce porse
7-42: la pena... che la croce porse / s'a la natura
che la croce porse / s'a la natura assunta si misura, / nulla già
consumare febbrilmente. pratolini, 8-59: la sua ansia di vita morde i giorni
morde i giorni come il bambino morde la mela. -ridurre, annullare rapidamente
il giorno luminoso rinfrancava le sorelle e la velocità che mordeva la distanza le serrava
le sorelle e la velocità che mordeva la distanza le serrava dentro la macchina famigliare
che mordeva la distanza le serrava dentro la macchina famigliare e sicura. 14
t morse. boccaccio, ii-226: la qual alquanto nel viso mirando, /
voce e con le corde, / ma la sua nave non potea star quieta,
, / cum tal dolcezza quel canto la morde. ariosto, 46-65: il sangue
/ prima il dolor, fu tratto da la pietà, / a questo annunzio il
guisa / che quasi il gaudio ha la donzella uccisa. caro, i-275: che
. t. contarini, lxxx-3-624: la collera lo morde fino al cuore, e
cuore, e bene spesso, ma la cuopre e non si lascia trasportare.
commesso! forteguerri, 11-95: così la gelosia, verme d'amore, /.
morderlo. fogazzaro, 7-310: lo morse la memoria viva del ritorno da praglia con
. pirandello, 8-1157: lo morse la vergogna d'esser poi sorpreso e tirato
giovenil anni, / l'ardire e la speranza ancor mi morse. 15.
l'altra guancia, / e poi la medicina mi riporse. buti, 1-785:
cui non dispiacessero i motti che mordessero la religione. roberti, viii-2-124: così agitava
iv-1-51: donna francesca mordeva un poco la principessa di ferentino, non senza finezza
con giovanella daddi. vittorini, 5-226: la santa madre chiesa cattolica, in quello
1-1-19: mordiamci e rodiamei insieme; la qual cosa è manifesta pazzia. gherardi
gir aldi cinzio, ii-131: prima fu la satira composta al riso, alla lascivia
sempre s'ingegnano di mordere con riprensioni la vita altrui, come se essi fussono i
. guicciardini, vi-122: nel predire la rinnovazione della chiesa detestava e mordeva molto
] a scrivere lettere a furia contra la corte e per morder la vita de'
a furia contra la corte e per morder la vita de'cortigiani. fiamma, 123
. gozzi, i-18-97: cinica lingua or la vendetta, or l'ira, /
arroga. guadagnali, 1-i-7: promuover la virtù, mordere il vizio, /
: quando il dente longobardo morse / la santa chiesa, sotto le sue ali /
ali / carlo magno, vincendo, la soccorse. bestiario moralizzato, xxxv-11-318:
lecca e losinga per traiere a luie / la deletosa gente secolare. burchiello, 55
secolare. burchiello, 55: salta [la canaglia] e morde allor ch'ella
più fieramente poi ch'egli hanno recuperata la libertà che poi che l'hanno
desiderava né più né meno che mordere la « polpa del mondo ».
, 1-43: l'un nell'altro odiava la sua pena / e ciascuno mordeva il
vestita di folle esultanza, la triste saggezza che per respingere il frutto
... e bada che spesso la troppa lima morde sul vivo e fa più
, quadrato, dentro il cui mattone la vecchia edera morde. 24. spiovere
. 24. spiovere, proiettarsi (la luce). li. cecchi,
. li. cecchi, 8-30: la luce morde lietamente sui fioroni degli enormi
inflessibili come fucili al presentat'arm. la voce del colonnello morde come un metallo
: hai spiato, hai indovinato dove sia la piaga e là sulla ferita aperta spingi
... sono muti, deserti. la crisi ha morso a buono anche nella
disperata. bellincioni, i-235: se la caccia [i cieli] vogliono a un
, resto a bologna a insegnare che la lingua italiana c'è. idem,
d'aprile]. -mordere come la pecora e non come il cane:
: essi [i motti], come la pecora morde, deono così mordere l'
creduto di dover porre nel far morder la satira, come disse colui, a
: v. nome.. -mordere la catena: v. catena, n.
, n. 2. -mordere la mano che aiuta, che soccorre, che
dà il pane: ricambiare con ingratitudine la benevolenza e i benefici ricevuti. foscolo
erede, / morde il pane e la mano. o re, quel pane /
s. v.]: 'mordere la mano che soccorre 'o 'che
è un'altra volta ch'io ti stendo la mano e tu me la mordi.
ti stendo la mano e tu me la mordi. betti, i-26: voi mordete
. betti, i-26: voi mordete anche la mano che vi accarezza.
mano che vi accarezza. -mordere la terra, la polvere, il fango,
accarezza. -mordere la terra, la polvere, il fango, il campo
morendo e colla bocca una volta morse la terra. caro, 11-1059: cadde il
il re cade e con singulto orrendo / la terra, ove regnò, morde morendo
di palle grandina dai muri; / la prima fila, la seconda morde /
dai muri; / la prima fila, la seconda morde / l'insanguinata polve.
, minacciosi e belli: / morser la polve, e niun li ha vendicati.
piego -e in pellicino. -mordersi la lingua: v. lingua, n.
n. 25. -la biscia, la vipera morde il ciarlatano: l'inganno
[s. v.]: 'la biscia morde il ciarlatano (chi si
-la capra morderebbe se avesse i denti; la rana non morde perchè non ha denti
miti sono tali soltanto perché non hanno la forza o i mezzi per comportarsi diversamente
diversamente. cino, iii-61-13: morderia la capra, / s'avesse denti.
denti. proverbi toscani, 171: la ranocchia non morde, perché non ha
-non è l'elefante che morde, ma la vipera: i pericoli maggiori vengono dai
perché non è l'elefante, ma la vipera che morde. -non si
-se è offesa, morde anche la pecora: anche le persone più miti
atto a sentir quel particolar senso dilettoso per la spongiosità della sua carne e mordicace calore
e piccante sapore, che mor- dica la lingua e scalda con meraviglia il palato e
che ne ha così poca che a pena la può il sentimento apprendere, poco riscalda
dei ramicelli, i teneri viticci / con la gran bocca usa alla vettovaglia / sanguinolenta
le agitava l'interno e le mordicava la conscienza. = voce dotta, lat
mordicativo, agg. ant. che ha la proprietà di corrodere, d'intaccare;
, mordicativo. dalla croce, iii-53: la sua causa [del prurito] è
figur. che produce benefici effetti attraverso la sofferenza (un rimedio). musso
cine incisive e mordicative: il timore e la contrizione. = deriv. da mordicato
venni, 5-10: gli effetti che guastano la natura e'sono uesti, cioè
ventosità crescenzi volgar., 5-18: la sua corteccia [del noce] arrostita è
, i-26: fa- sene crestiero cum la soa decocion a la mordicac. ion
sene crestiero cum la soa decocion a la mordicac. ion de li intestini e
. ion de li intestini e de la mare. anonimo [c. acosta]
c. acosta], 272: la foglia è sottile di lunghezza di mezzo dito
lei. dalla croce, i-64: caduta la escara, sia piacevolmente e senza mordicazione
degli assalenti incapaci di intenderlo, affaticarono la grande anima sua [di rosmini]
per gioco, per abitudine, per ingannare la noia, per stizza, per nervosismo
f. cecchi, 2-125: a michelangelo la barba non serviva che per tirarsela e
, 13-vii: mi sorprendo a mordicchiare la cannuccia della penna come uno studentello all'esame
strada gaiezza d'un comando mordicchiato con la sigaretta da un giovane ufficiale a cavallo
strumento costituito da un'asta ctacciaio con la testa munita di un doppio uncino,
doppio uncino, usato nei cantieri edili per la piegatura delle barre destinate a formare la
la piegatura delle barre destinate a formare la struttura metallica del cemento armato; pie-
subbito desiderio di vendetta in quella che la possiede, adopra quelle armi che più
il giudizio di color che alla vertù la nobiltà del sangue antiponevano. -asprezza
io son ridotta? / per salvar la mia fama affettar deggio / un amor
è in due modi, o contra la persona del prossimo o contra le sue
o contra le sue cose; contra la persona, o con battiture, o con
. consiste in vomiti che inaspettatamente assalgono la persona e non finiscono spesso che colla
dell'ispida faretra. salvini, 21-113: la fiera mordi- trice salamandrea, trista,
al motto mordace, veniamo a tradur la colpa sopra l'aversario, e sono
motti doppi, percioché dànno alla proposta la sua parte e, oltre a ciò,
e, oltre a ciò, ripercuotono la ragione del primiero morditore. minturno,
. g. gozzi, 1-456: la natura umana... non si può
, ii-17: m'è paruto necessario non la mandar fuori [questa novella] senza
2-5: si può dir che [la lingua latina] sia una lingua greca
corrotta, sì come i morditori dicono che la volgare è una lingua latina corrotta.
da nulla. comanini, l-m-378: la persecuzione de'professori, così delle scienze
morsicatura, morso; il punto o la parte del corpo che è stata morsa
bevendo detta polvere con acqua e applicando la medesima polvere sopra la morditura. g
acqua e applicando la medesima polvere sopra la morditura. g. p. maffei
in que'paesi grossi serpenti de'quali la morditura è mortale. -morditura di
con morditure di dita, con pugni su la tavola. 2. per
. 5. prov. con la pelle del cane si sana la morditura:
. con la pelle del cane si sana la morditura: la colpa esige un adeguato
del cane si sana la morditura: la colpa esige un adeguato castigo. proverbi
. proverbi toscani, 164: con la pelle del cane si sana la morditura
con la pelle del cane si sana la morditura. = = nome d'azione
p. verri, 2-ii-72: eccoti tutta la roba che [la balla] contiene
2-ii-72: eccoti tutta la roba che [la balla] contiene:...
patrizi, 1-i-275: è nota per tutto la istoria della tarantola di puglia, della
e dell'oka. 2. la lingua appartenente al gruppo ugrofinnico, parlata
riflessi cangianti e ondulati, ottenuti schiacciando la grana delle stoffe mediante una specie di
simili. queste osservazioni fanno presumere che la voce 'morè 'venga dal 'morè
dal 'morè 'greco, per la ragione forse che quei ragazzi sono chiamati
ii-36: 'morea': pianta perenne, la quale produce in estate bellissimi fiori gialli
, 4-107: capo tavola era madame, la sua statura veneranda troneggiava su tutti;
awerb. lat. secondo la tradizione giuridico-culturale francese. = = valè
e nella cura di alcune dermatosi per la solanina contenuta nelle bacche e nelle foglie
o bugola (aiuga reptanos), la brunella [brunella vulgaris), la
la brunella [brunella vulgaris), la matricaria [matricaria parthenium).
succo di morella... e ungi la fronte. crescenzi volgar., 6-103
assenzo, e di quello suco ungi la pertica, su la quale stae lo tuo
quello suco ungi la pertica, su la quale stae lo tuo uccello. a.
. a. bonciani, lxxxvtii-1-309: la prima parte vidi tutta piena / di
162: come dèi tignere... la tua carta nel color della morella o
spettacoli detta natura [tommaseo]: la morella è un pesciolino d'acqua dolce
è un pesciolino d'acqua dolce, la cui testa è piuttosto larga, ma
di pelo morello. anguillara, 6-119: la spoglia ha il suo cavai tutta morella
el tale laggiù in quello fossato de la zancona, che... era su
e, di destrier morello / presa la forma, alquante ne compresse, / che
g. gozzi, 1-136: dà la biada al morello e fa che domattina
avanti, avanti, lasciando tra sé e la morella del caligàro lo spazio di dieci
cennini, 27: come dèi tignere la carta morella o ver pagonazza. baiardi
. messisburgo, 101: a volerla [la gelatia] fare morella, le more
] fare morella, le more negre la faranno di colore morello aperto. bandello
era vestita /... / la bella ninfa. daniello, 54: era
pingèa morella nel volto e gli strangolava la voce. 5. sm.
messisburgo, 101: a volerla [la gelatia] fare morella, il sandalo
16: trabacca... con la sua coperta di damasco morellino. tommaseo
marrone, 2-93: io cavalco su la groppa / d'un'alfana mo- rellina
sempre aggiongerà dell'azzurrino accompagnato con la medesima aurora e con lacca, che farà
dì da poi se ne venne per la limosina. berchet, 1-55: come parlar
'coupé ', senza metterle in mano la briglia d'un paio di morellotti d'
collegamento (ad es. per unire la testa dell'ariete al trave) e ancora
. citolini, 412: la sega d'acqua o da braccia, co'
morèlo ': legni di misura per la costruzione navale. 2. pezzo
è per lo più usata per affermare la validità di forme consuetudinarie di origine antica
trasportato da un ghiacciaio; si distinguono la morena mobile e la morena deposta, se
; si distinguono la morena mobile e la morena deposta, se l'azione di
alle parti della massa glaciale si distinguono la morena mobile superficiale o morena superficiale,
quando confluiscono più di due ghiacciai; la morena mobile di fondo o morena di
e ciottoli tipicamente levigati e striati; la morena mobile interna o morena interna,
caduta di materiali superficiali nei crepacci; la morena deposta laterale o morena laterale,
, depositata ai fianchi del ghiacciaio; la morena deposta frontale o morena frontale,
ablazione della parte terminale del ghiacciaio; la morena insinuata, che ostruisce una piccola
piccola valle laterale priva di ghiaccio; la morena di ostacolo, depositata contro una
ecc. se due ghiacciai confluiscono, la morena laterale destra dell'uno si tocca
camerana, 135: noi, vinta la morena erta e monotona, / calchiam
marchi, i-950: cominciò a scalare la rovinosa morena del ghiacciaio. crusca [
'l parto se diffi- culta quando zioè la matrice è picola,... o
tu frontosa che di le morene di la matrice sei passionata, sepi, se
). cantu, 2-4: la morenica pendice che muove nel lago,
. awerb. lat. secondo la consuetudine dei nobili (con partic.
ai membri delle famiglie nobili, con la bara posata diretta- mente sul pavimento della
= vale letteralm.: 'secondo la consuetudine dei nobili '.
sannazaro, iv-310: per tanto la prego more nostro voglia anco per amor
sono coloro che noi diciamo che finiscono la vita, per certo colui che non ha
certo colui che non ha ancora lasciata la vita, ancora vive. quel medesimo
quanti, feriti non raccolti, morenti su la neve, nel fango, si ricompongono
questa è pur l'ultimo desiderio e la speranza estrema de'morienti. foscolo,
. c. bini, 1-68: la speranza è un'ala candidissima sulla quale l'
... /... e la fanciulla, finta / un'improvvisa passione
fanciulla, finta / un'improvvisa passione, la bocca / dipinta / giungeva a quella
metonimia. simintendi, 3-59: percotente la grave terra col moriente petto. g
non abbiate schivi / i documenti de la gran dea venere, / ch'ella
dal terzo celo in voi trabocca / per la mia vecchia e moriente bocca. foscolo
quella prima compagnia, chiamata da essi la compagnia della vita non imitabile, ne
dispendio, ma con altro nome appellandola la compagnia dei morienti insieme.
lampada morente. poerio, 3-394: malinconica la luna
schizzavano fuor dell'acqua, per salutare la luce morente. carducci, iii-1-169:
riso d'espero morente / e tutta la pietate di maria. gnoli, 1-104:
d'un oleandro. fogazzaro, 11-44: la lucerna fumava e si oscurava morente.
i palpiti / delle braci morenti tra la cenere. montale, 1-122: penso allora
a sparire completamente (il ghiaccio, la neve). buzzi, 122:
, 7-242: su alcune cime attorno la neve persisteva estesa,... ma
tommaseo [s. v.]: la parola morente sul labbro. suoni in
.). carducci, iii-2-319: la tristezza del morente autunno / umida e
d'annunzio, 4-ii-34: avevano finalmente la sera innanzi deciso di cavalcare alla pineta;
breve tempo; che sta per esaurire la propria forza creativa, la propria vitalità
per esaurire la propria forza creativa, la propria vitalità ideologica (un regime politico
. g. capponi, 1-i-327: la morente aristocrazia boccheggia in molto strane maniere
strane maniere. mazzini, 4-155: la vecchia europa è morente...
di sei o otto secoli si contesero la dominazione del mondo, minacciano visibilmente rovina
-sostant. mazzini, 75-11: la monarchia... non vuole far la
la monarchia... non vuole far la nazione; disfà rapidamente, trascinata da
non so quale fatalità di morente, la parte di nazione già fatta.
viva, come danza armata simboleggi ante la lotta fra cristiani e mori, nella
folclorica di alcuni paesi mediterranei, come la sicilia, la corsica, malta,
alcuni paesi mediterranei, come la sicilia, la corsica, malta, ecc.)
era adornata de tapezarie e verdure tutta la via larga. giovio, li-m: le
/ è quel che noi chiamiam far la moresca. bresciani, 6xiv- 56:
i machi e menano il riddone, la moresca, la gagliarda e la monferrina.
menano il riddone, la moresca, la gagliarda e la monferrina. de sanctis,
, la moresca, la gagliarda e la monferrina. de sanctis, lett.
, ii-93: accompagnamento alla commedia era la musicale, e intermezzi o intromesse erano le
flauto; le ragazze, udendo intuonar la moresca, salteranno giù dal letto festosamente
giù dal letto festosamente, e passerem la notte in santa allegria. d'annunzio
lasciar prendere, facendo mille moresche [la bertuccia], se n'uscì di
sforzi... il medesimo dirò de la croce, che non sarà tanto sconfatta
. 8. locuz. — battere la moresca: eseguirla, danzarla o ritmarla
cinguettato,... il filosofo depose la tonaca e, rimasto in abito di
di mattaci no, si pose a battere la moresca: che 'moresca 'era
moresca 'era appunto l'alcalistica tresca, la quale tingea più la borsa che le
alcalistica tresca, la quale tingea più la borsa che le mani, e facean salti
, e facean salti mortali coloro che la danzavano o per meglio dir la battevano
coloro che la danzavano o per meglio dir la battevano per restar abbattuti. -fare
per restar abbattuti. -fare o battere la moresca o la moresca trevigiana: congiungersi
. -fare o battere la moresca o la moresca trevigiana: congiungersi carnalmente.
parole, entrarono a far un'altra volta la moresca tri- vigiana. dottori, 1-137
vigiana. dottori, 1-137: gherardo con la giovane amorosa / batté tutta la notte
con la giovane amorosa / batté tutta la notte la moresca, / che, se
giovane amorosa / batté tutta la notte la moresca, / che, se ben
/ che, se ben fece molto la ritrosa, / non so se le piacesse
tresca. — fare il cervello la moresca a qualcuno: confonderglisi le idee
che 'l cervel non gli fa poi la moresca. -fare una moresca a
fecero una moresca a mostaccioni, / la più gentil che mai s'udisse in corte
s'udisse in corte. -fare la moresca, una moresca o le moresche
sicinio, 72: i tafani con la ronca in spalla facevano la moresca in
tafani con la ronca in spalla facevano la moresca in giuppone con le mosche.
via più percosso / con farli sempre la moresca adosso. -fare una moresca
. m. cecchi, 20-4: me la fece chiamare... / e
chiamare... / e le toccò la mano e le fé a torno /
favori. aretino, 20-7: sempre la casa tua è piena come l'uovo
nostre moresche, i nostri oli vanno per la massima parte in francia.
questo manifesto rimane quasi impossibile di stabilire la filatura colla caldaia a vapore, e
in esso manifesto la prescrizione di portare la moresca a 300
in esso manifesto la prescrizione di portare la moresca a 300 trabucchi dall'abitato.
, moréschi). ant. ballare la moresca, eseguire una moresca.
al buon conte... / la fecero di se le nude e bianche /
il capofilo dei bozzoli macerati per dipanarne la seta greggia; scoparina. = deriv
agli arabi saraceni che invasero e dominarono la spagna dalla seconda metà del secolo
, i-367: il re bramino con la barba molto lunga, segno più presto moresco
sulle orecchie un berrettone moresco, accese la pipa, si fece versare il caffè
versare il caffè. savinio, 10-172: la l'erie delle acqueforti tauromachice che goya
g. bassani, 3-244: osservavo la suppellettile: il divano-letto,...
e franco, / e così si rinforza la moresca. calvino, 3-129: il
, greca, ebraica; e di poi la moresca e caldea anche abbiamo. balbi
... avevano infetta e contaminata la fede degli spa- gnuoli.
sec. xv] crediamo appartengano per la più parte quelli [romanzi] di avventure
che aveva per oggetto le vicende, la storia, le tradizioni dei mori (
forse, le più, molt'anni dopo la caduta di granata (1492).
, o da cristiani vaghi di descrivere la vita de'mori, io mi sono tenuto
: il tetto del « mirador de la reina » è sostenuto da piccole colonne
il tanto celebrato lusso orientale fisserà anzitutto la vostra attenzione. pascarella, 2-18: un
architettura moresca. ojetti, ii-530: la plaza nueva è un anfiteatro costruito da
dié a'legati e tribuni; e la gente da scorrerie a'capitani moreschi.
una certa fanciulla, benché moresca, se la teneva già da molti anni in casa
libidinoso trastullo. berchet, 1-206: la pietà... non negava una
gittati, direi quasi dal mare su la costiera, forse in parte discendenti dei
arabi, i quali mi sorpresero per la bellezza e più ancora per la rassomiglianza
per la bellezza e più ancora per la rassomiglianza del loro tipo con quello degli
oggi, ma da accattoni, abitano la spagna. -composto da persone di stirpe
1-526: se il padre fosse moresco e la madre cristiana, quello se n'andasse
cristiana, quello se n'andasse e la madre dimorasse con li figliuoli.
. per estens. ant. che ha la pelle nera, che è bruno di
mescolato di nerezza e pertanto più sincero, la sincerità si chiama candore. onde.
loro si stuzzicano con l'origano e la malva; io invece zitta zitta con la
la malva; io invece zitta zitta con la boragine e il crescione mi faccio certi
e il crescione mi faccio certi decotti che la lebbra non la piglierò mai finché campo
faccio certi decotti che la lebbra non la piglierò mai finché campo. 10
dei regni cristiani di spagna, dopo la resa di granata nel 1492.
moreschi, * negli animi loro, la falsità della loro setta. g.
, 4-532: spedito dal re a domar la sollevazione dei moreschi, onde era commossa
moreschi, onde era commossa allora gravemente la spagna, aveva conseguito grandissimo onore da
dai musulmani rimasti nel territorio spagnolo dopo la resa di granata e convertiti per ragioni
dii soldan,... scrita a la signoria nostra, fata tradur di moresco
che, essendo moro, non intendesse la lingua moresca. 13. locuz
balli in tresca, / per tutta la città sono in galloria, / cantando in
/ cantando in su le torre a la moresca / molti talacimanni per vittoria.
di questa città [gezan] vanno la maggior parte nudi e vivono pure alla moresca
. e, avanti che andiate a bacciare la invitta mano, un bagno alla moresca
i-695): le fece un lavoro a la moresca col rasoio sul volto e lei
!. / cinta 'l collo a la moresca, / con latturghe a la tedesca
a la moresca, / con latturghe a la tedesca, / star in guardia del
pulci, 3-82: risplendea sì che mostrava la via / e in una ricca targa
un muro ritrasse con suoi abbigliamenti a la moresca che proprio assembrava vivo. b
/ vo'che tu canti in chiesa a la moresca / e che di povertà la
la moresca / e che di povertà la tua vita esca, / sendo tu stato
scherz., per stigmatizzare o rilevare la ripetizione costante e monotona di un comportamento
porre tutto in silenzio; e quando la facoltà legale chiese tali documenti, la dichiarazione
quando la facoltà legale chiese tali documenti, la dichiarazione del rettore fu che le prove
riparandosi 'more solito 'le labbra con la mano, cattolica ripigliò più volte
noto nell'uso della cucina rustica, la cui composizione è descritta nel moretum,
a fondo / rade in giro la pila, e tutto aduna / come palla
una bella moretta, della quale esibì la fotografìa. alvaro, 17-176: era [
fotografìa. alvaro, 17-176: era [la cameriera] una vispa moretta magra e
nera, che veniva usata per ricoprire la parte superioredel volto. fagiuoli, 4-45
si ribelli a qualcuno che voglia toglierle la moretta. 4. omit.
nelle zone calde dell'asia; secondo la varietà e la disposizione del piumaggio colorato
dell'asia; secondo la varietà e la disposizione del piumaggio colorato, si distinguono
, si distinguono vari tipi, quali la moretta arlecchino (histrionio histrionicus),
moretta arlecchino (histrionio histrionicus), la moretta codona (clangtela hiemalis),
moretta codona (clangtela hiemalis), la moretta grigia (myroca marita) la moretta
la moretta grigia (myroca marita) la moretta tabaccata (myroca myroca);
ragazza bruna (per lo più per sottolinearne la bellezza). nievo,
nel precoce decadimento della campagnola, indovinare la svelta e rotondetta morettina ch'era stata
. panzini, iv-436: 'morettina': la graziosa, galante 'maschera 'nera
attorno come spaurita, poi si tolse la morettina che le ricopriva mezzo viso.
suo giardino; nuda: soltanto con la morettina al viso. e. cecchi,
i gentiluomini si cuoprivano il viso con la morettina, sedendo al macao. manzini,
manzini, 10-179: lui portava sopra la testa, appoggiata sui capelli fini e
scuro, al bruno, al nero (la carnagione, i capelli, il colorito
, 3-57: diversa da orano cantava / la corsa del treno... /
cameroni, 36: [la società] si vanta senza pregiudizi e
idee antiquate, piccine, degne di la palisse. si crede astuta ne'suoi giudizi
era « l'intervento con salandra o la neutralità con giolitti » ma era «
in rilievo l'insicurezza della fedeltà e la facilità a
in rilievo l'attitudine al servilismo e la predisposizione a eseguire i più bassi servizi,
bechi, 200: stavo puntando una morettona la quale mi faceva gli occhi dolci.
eloquente, graziosa e morevole è la lettra mandata da voi a me.
fame. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 350: '
bencivenni, 5-50: purga [la pietra armena] la melanconia...
5-50: purga [la pietra armena] la melanconia... e vale.
le foglie [del cipresso] rimuovono la morfea e saldano le ferite. landino
alpi, overo vitiligine dei greci, sia la bianca morfea e guada delli arabi,
della pelle non molto profonde, e la bianca tragge origine dalla pituita e la
e la bianca tragge origine dalla pituita e la negra dalla melancolia e sono gli suoi
. crescenzi volgar., 9-9: la morfea, cioè la bianchezza ch'è
., 9-9: la morfea, cioè la bianchezza ch'è nel collo o nel
mascalcie, 1-56: e1 cavallo che ae la infermità che si chiama morfea bianca,
infermità che si chiama morfea bianca, la quale aviene nel collo overo nel musello
. mangiare. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 351: 'mor-
varchi, 3-64: si dilettano d'empiere la morfia, cioè la bocca, pappando
dilettano d'empiere la morfia, cioè la bocca, pappando e leccando. nuovo modo
e leccando. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 350: 'morfia '
pose a cantacchiar anch'egli, sgangherando la gorgia e squaccherando la morfia. gemelli
egli, sgangherando la gorgia e squaccherando la morfia. gemelli careri, 2-i-19:
, iv-463: i pipistrelli, volando per la trasparenza della porta cornea, potrebbero spionica-
imporne una rigorosa disciplina del consumo mediante la repressione penale dell'abuso; è uno
della morfina, mi disse: -scrivi la storia del quattrocento. verdinois, 210
210: mai più ci rivedemmo. la mattina appresso si avvelenò con una forte dose
sùbito mi balenò un sospetto. « la morfina! ». e per istinto
là dal capezzale, come a cercarvi la fiala di vetro contrassegnata dal piccolo teschio
simbolo mortuario. deledda, iv-482: la sovrumana dolcezza della morfina alleggeriva già le
della morfina alleggeriva già le sue membra e la liberava da ogni dolore e da ogni
ogni inquietudine. gozzano, i-80: la favola divina / m'è come ai nervi
dormire, mi son fatta / tre volte la puntura di morfina. montale, 5-40
allevi arie, ormai i medici avevano prescritto la morfina. = voce dotta,
oltre che con l'esigenza di assumere la droga in dosi progressivamentemaggiori, con sintomi sia
avvelenamento cronico, prodotto dalla morfina; la quale, avendo un'azione sul sistema
domenichi [plinio], 10-3: la terza sorte [di aquila] si
omero è detta anco pereno; alcuni la domadano e planco e anataria di seconda
: è ottimo per un morfinomane cominciare la guarigione col diminuire la dose. soffici
morfinomane cominciare la guarigione col diminuire la dose. soffici, iii-505: simile.
. al morfinomane che tiene sempre pronta la sua siringa per la sua puntura,
tiene sempre pronta la sua siringa per la sua puntura, rianimatrice un istante,
femminile? ma oggi è assai peggio: la femminilità idealista di se stessa, la
la femminilità idealista di se stessa, la democrazia evangelica morfinomane, ecc.,
thovez, 1-217: bisognava vincere « la morfinomania wagneriana »; occorreva liberarsi dall'
e taverne. tommaseo, 18-i-785: la stanchezza aveva preso le membra robuste de'
l'omomorfismo fra due insiemi algebrici, la rappresentazione continua fra due spazi topologici (
landino [plinio], 202: la terzia specie è morfo, la quale
202: la terzia specie è morfo, la quale omero chiama pacnon. alcuni chiamano
gastrula- zione, in cui ha inizio la formazione degli organi e dei tessuti.
2. geol. nel processo orogenetico, la formazione, considerata dal punto di vista
in grado di determinare o di modificare la forma di un organo (un'azione
della struttura grammaticale delle parole, stabilendone la classificazione e l'appartenenza a determinate
, e le forme della flessione, come la coniugazione per i verbi e la declinazione
come la coniugazione per i verbi e la declinazione per i nomi (e si
dal seggio che loro spetta... la grammatica, la fonetica, la morfologia
spetta... la grammatica, la fonetica, la morfologia, la sintassi e
. la grammatica, la fonetica, la morfologia, la sintassi e la metrica,
, la fonetica, la morfologia, la sintassi e la metrica, con le
fonetica, la morfologia, la sintassi e la metrica, con le loro categorie empiriche
poi nei generi in che fu divisa la classe: e per un pezzo anche i
ridiventano motivate. pasolini, 8-199: la sincronia del sistema degli sceno-testi pone come
degli sceno-testi pone come elemento fonda- mentale la diacronia. ossia, ripeto, il processo
(nei diversi ambiti scientifici nei quali la morfologia si applica).
. parte della geografia fisica che studia la forma, la composizione, il rilievo
geografia fisica che studia la forma, la composizione, il rilievo, il complesso
. con particella pronom. (per la coniug.: cfr. fondere).
. parte della scienza linguistica che studia la struttura fonetica dei morfemi.
come secondo elemento di parola composta, la cui prima parte specifica l'elemento induttore
dino da firenze [tommaseo]: la cura de'ripresi e de'morfusi.
colonne, 76: se morgana -fosse infra la gente, / inver madonna non parria
nome appellato palaus, del quale era dama la fata morgana, suora dello re artus
, fanciulla, per sentier selvaggi / la mia speranza altera; / l'altero amor
ogni mattina. montale, 2-92: la morgana che in cielo liberava / torri
sparita / al primo soffio; s'apre la finestra / non vista e il fumo
genitore di rango superiore, e anche la successione nei suoi beni patrimoniali avveniva in
; tale istituzione si è estinta con la scomparsa del regime feudale, mentre è
discorso, ma un'occhiata di bebé, la moglie morganatica del marchese, incontrata nel
, che il marito faceva alla moglie la mattina successiva alla prima notte di matrimonio
presenza di parenti e amici (e la modalità del dono, il cui conferimento
del dono, il cui conferimento costituiva la sanzione definitiva dell'avvenuto matrimonio,
, di rinviare alla famiglia d'origine la sposa che non fosse stata riconosciuta vergine
introdusse l'usanza, che dopo la prima notte della loro unione, o per
1-57-46: aio una nor'astuta / co la lengua forcuta, / con una voce
grazioso. chiaro davanzali, 2-6: la sua bocca aulisce più che rosa,
fantastico. papini, ii-188: la filosofia, organo astratto di palazzi inorganici
... non poteva darmi neppure la potenza. = deriv. da
buone e gustevoli e saporite, come la canaiuola, il morgiano, il rafaione
di commercio dei peruzzi, 520: morì la giovanna, mia donna, dì 30
e alla sua morte, ch'era la morìa,... non fecie testamento
i-206: incominciò in nella ciptà di lucca la morìa a morire d'anguinaie, sossitelli
manderei a londra, perché sento v'è la morìa. berni, 131: sia
un ospitale, / contandovi il francioso e la moria, / quanto il martel d'
calda etiopia. stri, 1-iii-339: la morìa con la differenzia si mise tra
stri, 1-iii-339: la morìa con la differenzia si mise tra loro, sì
gagliarda. mascheroni, 8-375: altri lodò la tosse e la morìa / con quello
, 8-375: altri lodò la tosse e la morìa / con quello stil che il
fracassarsi sulle lastre, gridando « viva la morìa ». g. capponi
812: suo fratello ci perdette nella moria la vecchia correggitrice che morì credo più di
concilio quando riparanti qui da trento per la morìa. de roberto, 8-143:
a cavallo. bacchelli, 1-i-117: la invernata del 1816 fu... dolorosa
nel ferrarese; e vi riapparve più fiera la moria, tifo o peste, come
. g. morelli, 290: la moria fu inistimabile e... nella
grande. siri, 1-v-330: di già la morìa n'era grande e maggiore ancora
stata una brutta annata. senza considerare la morìa tra le bestie. cassieri,
di inter. che mi o ti venga la moria!: come imprecazione, per
penso agli auguri, che mi venga la morìa. c. malespini, i-71-196:
malespini, i-71-196: che ti venga la moria nel culo, porco e lordo che
e ma'susorni. -fuggire la moria: cercare scampo da un'epidemia
3-115: l'anno del 1400, fuggi'la morìa all'antella e murai la casa
fuggi'la morìa all'antella e murai la casa. sermini, 169: negli
anni mille quattrocento vintiquattro, fuggendo io la morìa non altrimenti che un attossicato pesce
contado nostro arrivai. -parere la moria: mostrarsi debole e fiacco.
fa, eh? in casa parer sempre la moria, per riuscir poi fuori fresco
da moribondo. oriani, x-4-279: la patti si scompose talmente alla fine che
scompose talmente alla fine che, se la cameriera avesse tardato a rientrare colla grande
di presente. caro, 4-1031: verso la moribonda sua sorella, / stridendo e
: alcuni de gli idolatri convinse con la virtù de'miracoli, curando, anche
moribonda mia figlia, e questa sia la scusa del mio breve rispondere alla vostra
lodovico, come fuor di sé caccio la sua [spada] nel ventre del feritore
il buon malco... esortò la moribonda ad assaggiare di quel presente inviatole
tale ne'moribondi anche fino agli estremi momenti la speranza di poter vivere...
ai lazzaretti, nella città non mancò mai la loro assistenza [degli ecclesiastici),
d'annunzio, iv-1-525: ho nella bocca la verità, la pura verità. io
: ho nella bocca la verità, la pura verità. io sono qui, davanti
ricevuti questi caratteri, chi può ridire la veemenza delle passioni di celia? affetti
espressi da penna innamorata, caduti su la tenerezza d'un petto amante colpirono sì
e spirerò stringendoti / con moribonda man la man tremante. leopardi, 1-135: il
e non consente / ch'io per la grecia i moribondi lumi / chiuda prostrato
crudeli, 1-41: poi mi ruppe la canna pescatrice / e 'l pesce
che ricordo quello spettacolo, volto involontariamente la testa da un lato, come per
fuor da gli antichi vasi de la cina. pirandello, 8-418: quegli
che sta esaurendo il suo corso o la sua funzione storica; che ha perduto la
la sua funzione storica; che ha perduto la propria vitalità ideologica o culturale; che
ch'io preghi dio... che la scampi dai pericoli che corre di presente
? c. dati, 4-41: la lingua latina, moribonda e già corrotta,
, generò e fece sua erede universale la volgare d'italia. colletta, i-315
italia. colletta, i-315: in roma la moribonda potestà concitò alle difese, lusingando
moribonda potestà concitò alle difese, lusingando la coscienza dei popoli con le arti sacre
col fuoco delle passioni più animose, la letteratura non è per certo moribonda.
fronte le due idee, che sono come la conclusione a cui è giunto finora il
cui è giunto finora il suo spirito: la grandezza antica e la piccolezza moderna,
suo spirito: la grandezza antica e la piccolezza moderna, l'italia moribonda e
moribonda e disperata d'ogni salute, e la grecia nel pieno rigoglio della vita.
funeraria, un collegio di becchini per la moribonda repubblica. carducci, iii15- 203
sagredo, 1-463: publicò [meemet] la sua obbligazione al cicala che avea risuscitata
tugurio un orror nuovo accrescea, / la vecchia intanto il giubboncello immondo / di
il giubboncello immondo / di dosso e la camicia si togliea. parini, giorno
de le cose / rallegra or tu la moribonda luce. borsieri, 89: -siamo
a sera. tenca, 1-207: la fiaccola dell'ingegno italiano dava appena qualche
croce, 29: i giovincelli seguitan la ronda. / hanno anche loro la
la ronda. / hanno anche loro la giacchetta nova / una cravatta a tinta
tempi e al momento storico avendo esaurito la propriafunzione. — anche sostant. petruccelli
bandini, 2-i-117: a mio credere se la pigliano contro tanti moribondi, perché non
i medesimi spiriti vitali che già tramandava la maremma. = voce dotta,
anonimo fiorentino, ii-54: sopra la sua fossa per ciascheduno dell'oste fu
un incalcolabile numero di gesti per assestare la pietra della moriccia, versarvi la terra
assestare la pietra della moriccia, versarvi la terra trasportata dalle donne cofano dietro cofano,
dalle donne cofano dietro cofano, piantarvi la vite. = deriv. da
1-4: l'acque che tengono allume la superfluità delle femmine non lasciano correre né
murrìcule 'bizze, vezzi '; la var. morrice è registr. dal d
a quella di mòra1', cfr. anche la nota del ca- milli (in «
legno pallido, ha sapore acre, arrossa la tintura di girasole; l'aria non
morigerar l'italia abominosa, / poiché la filosofica dottrina / di mal costumi or
dottrina / di mal costumi or fatta è la guaina. magalotti, 1-40: per
: per non... riavvezzar male la signora marchesa dopo averla morigerata così bene
. magalotti, 7-93: se [la musica] aveva forza di morigerare lo
il biografo romano, pur lasciando divedere la propria stupefazione (non dico ammirazione)