g. villani, 10-145: la quale congiurazione fu scoperta segretamente al legato
c. ghiberti, 270: mal agia la speranza / che lo meo cor notrica
piccol tempo e'[il frate] venne la grazia e in amoro della priora e
a mille ribaldi. giannotti, 2-1-114: la sopra detta legge dà cagione agli uomini
. -meglio l'uovo oggi che la gallina domani: v. uovo.
secondo che dice il proverbio, che la cortesia de l'uomo cortese fa rimuovere
cortesia de l'uomo cortese fa rimuovere la villania del villano; imperò dice che non
quando si stava peggio: a indicare la persistente e incorreggibile incontentabilità umana.
della francia non è confortante. qui la rappresentanza è stata votata, ma così
g. g. belli, 279: la pazzi sta megliuccio. = voce dotta
cavallo, che i francesi assoldarono durante la guerradel riff). panzini,
settentrionale; idoneo alla corsa, per la notevole velocità è impiegato in guerra
invidia le loro amiche continentali mostrando loro la fotografia sul cammello, le attira ai
palladio volgar., 7-5: sicché la gemma dritta e strettamente vegna per mei
s'è fuso con altre preposizioni [parmi la piaine, frane, ant. enmi
nor male del cuore durante la sistole. = voce dotta, comp
o di un sistema di organi la cui attività fisiologica è al di sotto
. cariocinesi che causa in alcune cellule la diminuzione dei cromosomi dal numero diploide al
che si forma nell'organismo e hanno la proprietà di abbassare la tensione superficiale
organismo e hanno la proprietà di abbassare la tensione superficiale dei liquidi con cui
(e su questo fatto è fondata la reazione meiostagmica). = voce dotta
alla nostra lingua una parola, la quale come 1 icheit 'dei tedeschi,
come 1 icheit 'dei tedeschi, esprima la nozione astratta dell'io. metti
limitata zona del biellese dove è la collina di meisola, vicino a
di cacciagione, il meisola con la « pulenta cunsa » specialità biellese.
tommaseo]: elli incontinente fece partire la meità de quello del damigello suo.
vuole un altro vocabolo il quale pronunci la 'suità 'di colui che parla e
ogni uomo qualsiasi, proporremmo di arricchire la lingua nostra filosofica della parola 'meità', che
inscatolare o utilizzato per produrre, mediante la distillazione o la fermentazione, la
produrre, mediante la distillazione o la fermentazione, la grappa o il sidro.
la distillazione o la fermentazione, la grappa o il sidro. attribuito a
sano, / spesso adiviene ch'altri pon la tela, / e a levar già
percotendole. anonimo veneziano, lxvi-1-104: toi la mella e mondala, poi la grata
toi la mella e mondala, poi la grata; varda che non vada le
varda che non vada le granelle dentro la gratitura e lassala sugare per dui iorni.
redi, 16- ix-284: si rinfranchi la sua virtù lubricativa [della polpa di
frutte n'aveva a sua disposizione, lungo la strada, anche più del bisogno:
4-48: d'inverno,... la trovo [la bimbetta] in via
inverno,... la trovo [la bimbetta] in via per noli.
quaderno, l'involtino col pane e la mela. pavese, 1-52: una volta
mele appiane. hanno l'odore e la grandezza delle cotogne. ma le claudiane
ripongano in dogli. bracciolini, 1-12-12: la sera porterò piene le sacche, /
piene le sacche, / dove sarà la mandra tua ridotta / di nespole,
ne son venute negli ultimi tempi come la mela borda [ecc.]. idem
. fra le più ricercate si contano la * mela corda ', la '
contano la * mela corda ', la 'mela calvilla rossa d'autunno ',
'mela calvilla rossa d'autunno ', la 'mela renette d'inghilterra ',
'mela renette d'inghilterra ', la 'mela renette dorata ', la '
, la 'mela renette dorata ', la 'mela renette grigia ', la
la 'mela renette grigia ', la * mela appiola ', la 'mela
', la * mela appiola ', la 'mela lazzcruola ', la *
, la 'mela lazzcruola ', la * mela di s. bartolomeo ',
* mela di s. bartolomeo ', la 'mela popomina ', la '
', la 'mela popomina ', la 'mela panaja bianca', ecc.
citree dicemmo co'suoi alberi. e greci la chiamano medica dalla patria sua. mattioli
]: phares sesta decima mansione, la quale è interpretata in lingua greca divisione
lingua greca divisione di mela punica, la quale altri chiamano melagranata. crescenzi volgar
soderini, i-549: il bergo che fa la verdea è vitigno apprezzatissimo come le pizzellute
tua bocca. landolfi, 9-73: la sua faccia, di fronte, è mela
è mela; e tondamente s'apre la bocca negli urli e pianti.
tempio di marti, non v'era la detta aggiunta né 'l ca- pannuccio,
aggiunta né 'l ca- pannuccio, né la mela di sopra. a. pucci,
cent., 24-86: allor cadde la mela colla croce / dallo stendale. serdonati
dallo stendale. serdonati, 6-222: la mela e la croce che era sopra l'
serdonati, 6-222: la mela e la croce che era sopra l'asta dello stendale
oro, che l'imperatore reggeva con la sinistra, quale simbolo della sua autorità
porpore e colla corona in capo e la verga dell'oro nella mano diritta e
verga dell'oro nella mano diritta e la poma ovvero mela d'oro nella manca.
pirandello, 8-916: egli seguiva attentamente la mela dell'annaffiatoio che spandeva acqua in
grasse / batter vorrei, e con la sferza dura / mortificarvi. fucini,
, 866: quando un omo la legge 'un la rispetta / lo mettere'
866: quando un omo la legge 'un la rispetta / lo mettere''n der
po'giù! 'n sulle mele, la ricetta. soffici, 6-91: ma se
, ii-286: v'è fra gli zoofiti la mela, la pera, il cocomero
v'è fra gli zoofiti la mela, la pera, il cocomero, il fungo
, il cocomero, il fungo, la penna. 8. per estens
monachi, 30: egli è tanta la forza di ventagolo, / ch'è
ogni nostro male cagione. -dare la mela a qualcuno: tacitarlo con un
t'ho detto ch'io t'ho dato la mela come fa la madre quando dà
io t'ho dato la mela come fa la madre quando dà la mela al suo
mela come fa la madre quando dà la mela al suo figliuolo, quando piange per
-non avere a dividere o a spartire la mela con qualcuno: non aver nulla
né cogli entranti io aveva a partire la mela, non m'alambicava il cervello
più persone che si bisticciano, e la risposta dell'una è più pungente della
]: mele cotte e acqua, la cacaiola è fatta. 12. dimin
-dimostrarsi degno. tasso, n-ii-91: la signora donna la marfisa, la signora
tasso, n-ii-91: la signora donna la marfisa, la signora bradamante, la
n-ii-91: la signora donna la marfisa, la signora bradamante, la signora donna leonora
la marfisa, la signora bradamante, la signora donna leonora e la signora ippolita
bradamante, la signora donna leonora e la signora ippolita meritano d'esser nate di
. machiavelli, 74: romolo, per la morte di remo e di tito
governo; i primi invece non danneggiano che la società tutta intera, e meritano più
): non c'era quell'allegria che la vista del desinare suol pur dare a
dare a chi se tè meritato con la fatica. -riuscire, con le proprie
a conquistare una persona, ad accaparrarsene la stima, la fiducia, l'amore,
persona, ad accaparrarsene la stima, la fiducia, l'amore, a procurarsene
/ a madonna et al mondo è la mia fede. boccaccio, dee.,
san luca rivolto alla vergine, mentre la dipinge, e questa è lodatissima figura
commendazione. chiari, 1-ii-125: durante la nostra navigazione nulla ci avvenne che meriti
, anzi. se non ci mancasse la competenza, sarebbe forse quello da meritare
competenza, sarebbe forse quello da meritare la maggiore attenzione. -richiedere, esigere
che più merita qui considerazione si è la notabil differenza che passa tra le idee
dottissimo, l'arcivescovo di strigonia sollicitava la sua tornata in ungaria, a fine
duchessa di buchingan; e questo per la sua unica bellezza fa restare in dubbio
in dubbio se più meriti l'arte o la natura, avendola figurata in forma di
come ricciardi si lagni; gli ho risposto la prima volta, e un po'lungamente
volta, e un po'lungamente, come la sua meritava, per mezzo tuo
28: tanto più merita d'essere stimata la cosa che si possiede, quanto da
donatore depende. tasso, n-iii-548: la bellezza de'suoi scritti merita che da
tutte lodata. loredano, 2-15: la bontà e la virtù meritano d'esser protette
loredano, 2-15: la bontà e la virtù meritano d'esser protette in qualunque
. p. verri, xxiii-190: la descrizione di praga poco merita d'esser fatta
poi questa vita di essere conservata con la viltà e con l'esilio? tarchetti,
tarchetti, 6-ii-94: si compiacque [la fortuna] in ogni tempo di mescere il
giorno, ii-350: il fianco abbandonar de la sua dama / non fia lecito mai
ii-483: l'ingiuria non ha scusa: la disgrazia merita compassione: l'errore vuol
g. gozzi, i-5- 17: la povertà... merita piuttosto la compassione
: la povertà... merita piuttosto la compassione e le lagrime altrui, che
è lo beneficio della redenzione, per la quale ci ricomperò dalla morte eterna e
in prima l'umiltà merita all'uomo la divina grazia. musso, 102: gloriosa
grazia. musso, 102: gloriosa la puerizia che confuse i dottori, gloriose le
opere, non solamente impetrare a noi la salute, ma meritarcela. cesari,
con quello zelo che varrà a meritarmi la simpatia e la gratitudine del mio popolo
zelo che varrà a meritarmi la simpatia e la gratitudine del mio popolo.
a qualcuno afflizioni o castighi; costituirne la causa determinante. segneri, ii-134:
: i mariti mertano biasimo grandissimo rompendo la fede maritale, e le donne sono di
infermo. orsini, 131: se la mia cinzia in questo, / l'uso
come spergiuro e menzognero, / meriteria la frusta e la catena. c. bini
menzognero, / meriteria la frusta e la catena. c. bini, 1-69
un tormento infinito. borgese, 1-135: la caduta di salandra pareva alla signora monti
, 3-76: a un tratto bube la lasciò; e voltandosi verso i due:
verso i due: -l'ha avuta la lezione che meritava, il prete. -e
. boterò, 118: non tardò molto la pena d'una tanta sceleratezza; perché
suoi giorni, rendendo gli escrementi per la bocca. casalicchio, 265: lo pregai
schiavi, e meritava appunto di perdere la libertà, ché, scordate le
non possa publicamente negli occhi di tutta la città quella vendetta prendere che la scelleraggine
tutta la città quella vendetta prendere che la scelleraggine tua merita. sarpi, vi-2-130
sopra di loro, ma solo che la causa per che li condannavano non meritava
meritasse di essere ripresa quella deliberazione, la quale... poteva partorire..
] punì, come l'insolenza e la sedizion lor meritava d'esser punita.
quali l'accrescimento della grazia santificante, la vita eterna, l'aumento della gloria
di dio, fra l'opera buona e la ricompensa corrispondente (merito de condigno)
il cielo. maestro alberto, 188: la inestimabile divina grazia con prezzo di iusta
sua lingua che, posposto il padre e la madre 10 spietato furore, quel santo
alla grazia e quelle che ci meritano la grazia. muratori, 10-i-189: quello.
: quello... a che la facondia e lo zelo del santo pontefice leone
cristiano deve rinnegare se stesso, prendere la propria croce, partecipare ai patimenti di cristo
morte, egli è reso capace di meritare la gloria della resurrezione. -assol.
: se 'l buon voler dura, / la violenza altrui per qual ragione / di
per qual ragione / di meritar mi scema la misura? cavalca, 6-2-98: al
vestir questi panni, / ma da portar la lancia e l'armadura; / e
giuglaris, 292: quel dio per la cui onnipotenza io sono, per la cui
per la cui onnipotenza io sono, per la cui sapienza io intendo, per la
la cui sapienza io intendo, per la cui misericordia io merito, per la
la cui misericordia io merito, per la cui pazienza io duro. fagiuoli, 1-5-375-chi
rallarga allora i propri suoi limiti, completa la sua natura angusta e deficente. tommaseo
non ha fatto alcuna buona operazione per la quale egli abbia meritato di venire alla grandezza
regnare con cristo. mazzini, 39-81: la vita è per noi ima missione:
vita è per noi ima missione: la terra, il luogo nel quale dobbiamo
levarci a dio. costituzione dogmatica su la chiesa [21-xi-1964], 41: mossi
sue virtù e i suoi meriti con la liberalità propriadella bontà divina, mediante grazie e
ogni misura, / mi fa lasciare la fiera rancura / e drizzar gli occhi al
gli immortali iddìi che, là dove la mia possa al debito guiderdone mancasse,
debito guiderdone mancasse, che essi con la loro benigna mente di ciò vi meritino.
cosa che il bene e il male sarebbe la colpa dell'ordinatore della predestinazione e non
io era molto pauroso, e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi
e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel grande secolo
parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine. bibbia volgar., ix-35:
bibbia volgar., ix-35: quando fai la elemosina, fa che non sappia la
la elemosina, fa che non sappia la tua man manca quel che fa la
la tua man manca quel che fa la diritta, acciò che la tua elemosina sia
che fa la diritta, acciò che la tua elemosina sia occulta; e il
per me, padre mio; che per la tua bontà io sono diliberato delle pene
beicari, 1-43: cristo vi meriti la vostra obbedienza. s. caterina de'
della cassandra di vostra mano, con la scatola di confetti e pinocchiati, che ne
-in partic.: trattare qualcuno con la medesima bontà e amorevolezza con cui si è
, / e ciascun giorno inforza / la mia voglia d'amare: / pur
a una li le facea ricogliere a la femina e rimettere nel sacco. e poi
femina e rimettere nel sacco. e poi la meritò grandemente. compagni, 1-5:
boccaccio, 1-i-385: a te ha ella la sua [ghirlanda] donata quasi in
da morte; e se tu non la meriti, che fama ti sarà per lo
per lo mondo? e se tu la soccorri, per avventura tu farai tornare quello
maiolica, e come i fiorentini guardarono la città loro, e com'ellino ne
, 5-8: dunque il servo sì mette la bontà sua, che noll'ha dal
dicono che... meritò [la capra] di quel servigio. -in
per lo dio macone, / che la mia figlia e tutto il regno ed
più porta d'onore / saver donar la sua persona altrui, / ricevendo dallui /
seguitate pure il mio comandamento di cultivare la vigna, perché io verrò presto e
stirperò e punirò coloro che han guasta la vigna e non vogliono che la si
guasta la vigna e non vogliono che la si racconci, e a voi meriterò e
e darovvi roba assai e anche la corona. -ripagare con adeguata ricompensa
da s. c., 2-6-5: la mia patria m'ha nutricato salvamente.
condannare. iacopone, 20-26: per la mala reccheza c'a sto monno aio
l'alma n'aio perduta: / la mala sopercheza, com'è da me partuta
f... f prima che sotto la luna si corche, / io ti
i denari a ragioni di 3 d. la lira il mese. idem, 2-98
lire l'anno; costui che à tolta la caxa dà innanzi 30 lire con questo
ambra, 4-115: io giudico / che la fanciulla nulla manco meriti / di tremila
ducati. 12. impers. valere la pena, importare, convenire, essere
sempre lei di mezzo, che sbarra la strada. egli si dice: è assurdo
dice: è assurdo, non vale la pena, non merita. 13.
per meritare a dio, abbiamo fatta la fossa; preghiamo il prete rechi la croce
fatta la fossa; preghiamo il prete rechi la croce e'doppieri, acciò che lo
oggi viva cittadin suo, meritato con la patria nostra. gircddi cinzio, 6-104
il negozio in questo modo, poiché la congregazione camaldunense, per meritar appresso il
più degno di storia è... la difficilissima pratica
... in questa sua azione nondimeno la sua clemenza non fu peraventura perfetta.
ne- stor,... per la barba e per la scienza, / il
... per la barba e per la scienza, / il titol meritava d'
modo. caporali, i-133: pon la briglia al somar, pongli la sella
: pon la briglia al somar, pongli la sella, / che, se egli
/ ben lo vedrai, correndo a la girella. soldani, 1-163: però quel
si scordò del primo amore. / la dama se n'accorse incontamente / come
leonardo, 2-131: chi non stima la vita, non la merita. proverbi
: chi non stima la vita, non la merita. proverbi toscani, 84:
queste cose succedono. ciascuno si trova la moglie che merita. — chi non
giorno aventuroso, / pensando infra la mia mente j com'amor m'avea inalzato
soavissime lettere,... per la gravità delle sentenze, per la elezione
. per la gravità delle sentenze, per la elezione delle parole e per la varietà
per la elezione delle parole e per la varietà delle figure, possono meritatamente dilettare
nuovo rispetto... e per la natura del duca, meritatamente [michelagnolo]
cari bambini inglesi... godono meritatamente la fama di essere i più gentili e
lavoro materiale o intellettuale, guadagnato con la fatica personale (un bene materiale,
(un bene materiale, il denaro, la ricchezza). aretino, v-1-130:
senza alcun dubbio si stabilirà tosto ne la meritata monarchia. della casa, 5-iii-151:
grado è degna. allegri, 80: la fama è invidiata quant'altra cosa dell'
quant'altra cosa dell'universo, e la meritata con più forza e manco ragione
, ha ottenuto di ritirarsi a godere la patria. salvini, 30-2-113: assistendo alla
bevea le dolci / lodi mertate, e la canora lingua, / che le lodi
laudi... fanno vergognare de la propria imperfezione colui che non se ne
e'mi si rivolge per l'animo la frettolosa e non meritata morte del biondo,
gioconda che facciamo tra quel cordoglio sopra la nostra bontà, sentendo in noi quella
cavalca, 19-483: i peccator camparo la sentenza / meritata. boccaccio, dee
(249): a bernabò perdonò la meritata morte. ariosto, 21-66: pigliammo
minevol fera /... / e la serrammo in tenebroso loco, / per
molti di costoro... riceveno de la lor ambiziosa gola una meritatissima pena.
, 3-i; 399: volea proseguir la sfacciata femina, quando,..
in questi ac- cerbi ma meritati rimproveri la saettai: perfida! or io ben
tratta, / tu ne sarai da me la ben mertata. 4. degno
non consentire per alcun peccato / che la fede crestiana se summersi. tommaseo [
. sermoni [tommaseo]: la quinta laudabile condizione si chiama meritazióne.
l'appagamento di una legittima aspirazione o la concessione di un favore, di un
privilegio. bembo, 10-v-27: la fortuna è cieca, e per questo
[del canonicato]... per la esemplarità della sua vita e per la
la esemplarità della sua vita e per la limpidezza de'suoi costumi. chiari,
tirannide, perviene ribellandosi a distruggere con la viva e generosa forza la forza opprimente,
distruggere con la viva e generosa forza la forza opprimente, egli è questo per
dunque, pregando sol amore che con la sua divina fiamma purghi di maniera il cuor
giorno di serbar quasi in preziosissimo vaso la vostra inestimabile bellezza. buonafede, 2-vi-273
titolare di un'impresa artigiana, ha ottenuto la iscrizione da una commissione provinciale dell'artigianato
non esserne cancellato. -che merita la fiducia o la stima o l'amore
. -che merita la fiducia o la stima o l'amore di una persona
; che è in grado di accaparrarsene la benevolenza e l'aiuto. de mori
fortuna. l'accordo fra lui e la città durò abbastanza a lungo. l'artista
durò abbastanza a lungo. l'artista e la città erano meritevoli uno dell'altra.
. f. doni, 2-48: aveva la signoria sua un parente, nipote o
che sedeva sempre alla sua tavola, la quale era apparecchiata a tutte le genti
. l. bellini, v-402: per la recuperazione della salute di questo meritevolissimo cavaliere
costituzione della repubblica italiana, 34: la scuola è aperta a tutti..
studi. 3. che, per la sua natura e le sue peculiariqualità, è
ne aspetta. chiari, ii-150: la città di madrid era meritevole della curiosità
non degna, hanno però trovata tutta la riconoscenza di cui sono meritevoli. zavattini
fussino di semplice legname, perché la poca spesa della materia non parebbe meritevole di
l. salviati, 9 -pref.: la più sovrana tromba [tariosto] del
, ammirevole. latini, 3-18: la gloria dell'uomo si è grande e gentile
premio. gioberti, 12iv- 74: la fede è libera e meritevole.
dicono... ch'ella [la regina giovanna] morì naturalmente come la maggior
[la regina giovanna] morì naturalmente come la maggior parte degli uomini, essendo costretta
: ha creduto [scipione maffei] saldar la piaga ben cupa e profonda con aggiugnere
34 (590): era rizzata [la macchina della tortura] in quel luogo
quarto d'ora da parigi a londra, la sua testardaggine appare meritevole di un ritiro
167: altri in miseria meritevole straboccò la cresciuta felicitade indegnamente. lancia, i-224:
se si debbe dare meritevilmente fede a la maggior nostra musa, cioè a virgilio.
era rifiutato. porzio, 3-215: la gran modestia de'napolitani quel giorno,
. palladio volgar., 3-15: la vite novella di iv anni, là
liburnio, 1-31: ognuno che seguita la celebrità della polita lingua, con riverenza e
parole meritevolmente descrivere il concorso, e la giubbilazione di queste genti cispadane.
esattamente. giamboni, 4-203: cominciaro la battaglia, la quale fue di tanta
giamboni, 4-203: cominciaro la battaglia, la quale fue di tanta tristizia che meritevolemente
tanta tristizia che meritevolemente possiam dire che la terra di paura tremò con pianto di terribile
meritevolmente, dove presenzialmente... la sposa sta dinanzi al diletto. salvini,
il conferimento di una decorazione o con la concessione di un'onorificenza). guittone
., iv-15: certo dov'è la necessità, non è libertà; e dove
donò a tutti gli altri, secondo la virtù e merito di ciascuno. tansillo
: né picciolo allettamento d'amore è la nobiltà, massimamente quella che sorge non
. metastasio, 1-ii-7: con rifiutar la lode il merto accresci. delfico, iii-615
a una ricompensa], si è la frase aver ragione ad una data cosa.
ciò il merito definir si potrebbe: « la ragione a qualche cosa indotta da qualità
del volgo il merito comincia ove comincia la vittoria sopra un ostacolo, cresce con
diritto, il merito sono relazioni. la virtù consiste dunque in una relazione.
cielo, ne segue che il merito è la relazione della terra al cielo, della
. ardigò, iv-205: il merito è la proprietà della virtù, come tale;
soldato] rispetto è fondato sulla fede che la gerarchia sia giustizia, che sia merito
il merito de le fatiche altrui, la riverenza che dimostrate a quelle e la
, la riverenza che dimostrate a quelle e la generosità de l'animo vostro. berni
onori si avesse a misurare più con la virtù che con altro rispetto. bellori,
il merto di ubbidir perde chi chiede / la ragion del comando. leopardi, i-20
grande, sa pesare adesso e conoscere la sua grandezza, sa sviscerare a sangue
mi parve di essere ornai accertato che la pisana non cercava negli altri né il
il piacere di essere amata, ma la novità e il contentamento della vanagloria.
. g. villani, 8-35: la quale [terra santa] con grande vergogna
in voi in minore statu, per la vertute de la dignità accrescerave in onne
minore statu, per la vertute de la dignità accrescerave in onne bontà e curtisia
., 1-1 (67): la quale [grazia di dio] a noi
l'informazione che si ricerca de'meriti de la persona. piccolomini, 1-448: questa
della retta ragione, e far sì che la dignità non si posi sopra altro fondamento
tratto d'animo veramente grande, che collocava la stessa possanza del principato nel proprio merito
se i politici non avessero dimostrato che la storia era di loro ragion privativa,
che si doveva dire o tacere; che la verità era il merito degl'imbecilli.
non sia tanto grande da vincere persino la modestia di colui che l'ha. sbarbaro
animali. giusti, 4-i-177: viva la chiocciola, / viva una bestia /
, iii-iv-13: assai si dee chiaramente vedere la buona volontade, a la quale
vedere la buona volontade, a la quale aver si dee rispetto ne li
giro / dal sommo grado, tu la rivedrai [beatrice] / nel trono
ci facesse ingiuria. panziera, 1-2: la grazia, la quale giustifica l'uomo
. panziera, 1-2: la grazia, la quale giustifica l'uomo nel divino conspetto
, mostrando li loro gran meriti con la corona. gualdo priorato, 3-i-170: era
. carducci, ii-9-179: sento che la più sublime, la più divina, l'
: sento che la più sublime, la più divina, l'unica ricompensa, che
volgar., 2-15: comanda palladio che la terra si consideri: imperocché se la
la terra si consideri: imperocché se la fatica avanza l'utilità del frutto,
dell'occasione. loredano, 2-i-153: la mia nascita e le mie condizioni non avevano
suo merito. cesarotti, 1-v-39: la parte più essenziale al merito d'un poema
merito d'un poema epico si è la rappresentazione naturale degli umani caratteri. fortis,
francesca, ma avrei scherzando fatta rilevare la mala fede con cui erano certi passi di
119: il garibaldino sagace aveva escogitato la formula « carissimo zio fabrizio » che
sia riduzione quella si fa, allorché la moneta fusse stata tosata o
incontro quella lode che si rubba con la necessità. -con riferimento all'insieme
di loro uficio altro che 'l merito de la nostra donna e del figliuolo gesù cristo
ha conceduto di vedere corporalmente quella cosa la quale sopra tante l'animo mio disidera
di locuste: / piovea dal ciel la manna, questo è certo. bellincioni,
iddio prego che dia / merito giusto a la tua cortesia. cesari, 1-2-322:
): il buon benefattore non ebbe la consolazione di bacchiarle; perché andò,
certo / che di costui fia de la giostra il merto. -per antifrasi
el fine d'esso è 'l merito e la morte eterna. lettere e istruzioni de'
navilio, delle quali cose mi rimane la signoria, posso licitamente domandare il numero
nella teologia cristiana, valore oggettivo che la grazia di dio attribuisce alle opere dell'
di grazia, affinché egli possa conseguire la vita eterna. guittone, xxxii-145:
: vuole... iddio che la perfezione del nostro merito stia in amare.
bene, né di niuno merito che acquisti la santa chiesa; però che costoro so'
, ii-12-14: il nostro merito e la nostra perfezione non sta in molte soavità
siccome ragion volle che non fosse evidente la verità della religion cristiana, per non torre
così ragion volle che non fosse evidente la giocondità della perfezion cristiana, per non
esercizio d'opere sante di carità accrescerà la fiducia per volare al paradiso e aumenterà
, 1-2-75: iddio..., la prima cosa, inspirò a paolo quel
inspirò a paolo quel coraggio d'arrischiar la vita per onor suo, e glielo
occhi divini avrò qualche merito / per la goccia di fuoco della mia poesia, /
da cristo con l'incarnazione e con la passione, per la redenzione e la
l'incarnazione e con la passione, per la redenzione e la santificazione del genere umano
la passione, per la redenzione e la santificazione del genere umano. m.
/ e però fu aperto / co'la lancia 'l suo core / per lo qual
15: abbracciamo, fratelli dilettissimi, la giustizia del nostro iesù cristo, facciamola
di cristo e viviamo allegri e sicuri che la giustizia di cristo annichila tutte le nostra
gesù per merito sovrano, / di placar la sdegnata onnipotenza / e trarle estinto il
che doveano essere a noi imputati per la unione che noi avremmo fatto con lui
, a masetto, stato lungamente mutolo, la favella fosse restituita. g. morelli
anima. tolosani, 1-16: per la fama della santità di questo glorioso santo
operare che il potentissimo dio gli rendessi la sanità. -ant. plur.
, e per vedere il papa e la sua corte. g. morelli, 491
volte... basciai il crocifisso e la figura della sua madre e dello evangelista
di queste due, lasciando a dietro la greca, si debba iscriver la istoria,
a dietro la greca, si debba iscriver la istoria, io volentieri...
[tiresia] eletto giudice s'espose / la di ridicol merito tenzione: / il
pensarvi su, rispose, / e la sentenza dié contra giunone. g. m
: non tocca a me il giudicar la causa, / sì ch'io voglia saperne
al merito, riputavano per allora concordemente la resoluzione frettolosa e pericolosa. cesarotti,
». e. cecchi, 2-43: la mancata effettuazione mi porta, come succede
, cioè il diritto o, comunque, la situazione giuridica sostanziale che costituisce l'
, regolare o meno, con cui la causa viene trattata). -decisione di
, il contenuto intrinseco della causa e la pretesa fatta valere. -in partic.
di contestazione, è quindi necessario per la decisione della causa (per lo più
sia di diritto processuale, rilevanti per la decisione della causa; giudice di merito,
i meriti della quistione, e dopo la esaminazione giudichi quello che la legge o talora
e dopo la esaminazione giudichi quello che la legge o talora l'equità vuole.
fare da giudici competenti le parti, la perfetta reciproca informazione che ciascheduno aveva de
non di gran conseguenza il merito e la discussione d'una causa, nella quale si
, ordine le forme del procedere secondo la legge e la consuetudine. codice di
le forme del procedere secondo la legge e la consuetudine. codice di procedura civile,
codice di procedura civile, 41: finché la causa non sia decisa nel merito in
legge ma da una valutazione discrezionale che la pubblica amministrazione è dalla legge autorizzata a
applicazione delle norme giuridiche che regolano la formazione dell'atto amministrativo). -giurisdizione
alla giurisdizione di legittimità, che è la competenza normale degli organi della giustizia amministrativa
legittimi; e alla giurisdizione esclusiva, la quale, nei casi previsti dalla legge
componimenti o altre lezioni, e secondo la condotta. 12. elettrotecn.
di inter. dio, il cielo, la madonna, gesù renda merito a qualcuno
loro uficio altro che 'l merito de la nostra donna e del figliuolo gesù cristo benedetto
di tanta benignità verso me, quanta è la vostra [o re] e quella
[o re] e quella di madama la reina, che è qui, iddio
per lui: che il cielo e la buona fortuna gliene rendano il merito.
-ascrivere a merito di qualcuno: attribuirgli la paternità di un'azione o di un
disunirci. -dare merito: prestare la propria opera. cavalca, 16-2-57:
del turco... diligentemente conserva la libreria della nobile sua famiglia,
preziosi così per le lettere come per la storia; di che gli va fatto merito
, come sarebbe assurdo attribuire a livio la forma latina 'ulixes 'o 'ulisses
aretino, v-1-203: tutto nasce da la grande affezione che per naturai gentilezza mi
che per naturai gentilezza mi portate, la quale non vi lasciando conoscere il vero
sono. caro, i-317: considerando che la vergine [cloe] era di più
, ritirossi nuovamente filiterno a discorrere con la medesima dama e insieme con la moglie
con la medesima dama e insieme con la moglie del generale, dama d'altissimi
tavola / l'umor faceto, / perdé la bussola / e l'alfabeto. panzini
. istorietta troiana, xliii-385: [la dea pallade] mandò loro [ai
aretino, v-1-202: ella saria gran temerità la mia ad accettarla [la carità]
gran temerità la mia ad accettarla [la carità] sendo io persona senza grado e
contentandosi della roba, crede di donare la vita se non la toglie.
, crede di donare la vita se non la toglie. -attribuirsi la paternità (
se non la toglie. -attribuirsi la paternità (di una scoperta).
equità. broggia, 378: la roba produce quasi per se stessa il
4-256: -vendetela a un altro! [la bara]. a chi debbo venderla
della superbia tornòe al secolo e lasciò la vita eremitica. maestro alberto, 63:
eremitica. maestro alberto, 63: così la condizione delle cose è rivolta che 'l
l'uomo era stato creato a ragguardare la superna luce, ma per merito de'peccati
gentilezza loro. nievo, 410: la pisana nel vederlo tanto stimato e temuto
necessario, più di quanto non ne valga la pena. bocchelli, 13-267: negli
giamboni, 10-63: innocenzia è virtù per la quale de le 'ngiurie mal merito non
tua madre di renderci buono merito per la morte di dario. boccaccio, dee
poter degni meriti rendere a chiunque avea la figliuola onorata. machiavelli, i-vii-
cape dentro, spira / fuor de la bocca sì ch'ella s'intende, /
illecite). aretino, 20-270: la buonaccia, la quale non la voleva
aretino, 20-270: la buonaccia, la quale non la voleva far mentitrice,
20-270: la buonaccia, la quale non la voleva far mentitrice, ci si lasciò
il verderame fu il lasciarla svaligiata de la coltrice del letto. g. m.
merito: ricambiare un'offesa, rendere la pariglia. giuseppe flavio volgar.,
andar riandando questi così fatti meriti che la nostra accademia in questo caso confonde [
le piante vengono a merito e muta la proprietade delle salvatiche proprietadi nelle dimestiche qualitadi
venendo a merito, menar, secondo la propria spezie, convenevol frutto.
a simili altri / meritissimi petti ei la comparte. giannone, 2-ii-318: per
. esopo volgar., 3-155: la dottrina dell'ammaestrare fa grande utilità per
e dì e notte il modo a ridurre la lega nella sua merita riputazione. roseo
: in vero a gran pietà me commove la miseria sua, avegna che in gran
in gran parte portano merita punizion de la sua ignavia et ignoranzia. baldelli, 3-481
, dalle elementari alla università, contro la meritocrazia e il nozionismo. = dall'
, iv-312: dio... dà la grazia * effective 'e meritoriamente a
cosa meritoria che gli piacesse, o per la quale meritassimo alcuna grazia, sì
. bernardino da siena, iii-261: [la carità è] la più dilettevole
: [la carità è] la più dilettevole virtù che sia e la più
la più dilettevole virtù che sia e la più meritoria virtù che sia,
ci son'cagione di far conseguitare la felicità eterna. g. p. maffei
a. cattaneo, i-42: la limosina, fatta per amor di dio anche
? non sapete che sono luterani la più parte, e che ammazzare un
per opera meritoria? nievo, 363: la povera vecchia, ornai affatto imbecillita
offerta. de roberto, 1-207: la sua virtù era tanto più meritoria,
rappresaglia. montale, 3-153: -continuerò la mia opera di schedatrice della biblioteca -affermava
vii-108: non è... altro la vera virtù che grazia, cioè dono
a dio, e il quale fa la sua opera meritoria di vita eterna. s
colpa, gli rende iddio a tal anima la grazia con tutte le virtù perdute,
, ma sie certo / che ricever la grazia è meritorio / secondo che l'
l'opera di cristo, l'incarnazione, la passione). dominici, 2-13
esempio che noi possiamo prendere, cioè la passione del benedetto cristo: essa senza
casa d'uno oste, l'altro a la taverna meritoria, cioè de'soldati.
essi quella confusione delle persone, la quale altrove ei s'immaginavano essere spaventoso
giamboni, 128: le dimonia sappiendo che la castitade è bellezza dell'anima e che
è bellezza dell'anima e che per quella la persona ne diventa quasi d'angelico meritorio
benefica utilità. intelligenza, 18: la terza pietra si ha nome allettorio,
/ conserva l'amistà vecchia e la nova. = voce dotta,
allevare i figliuoli, se antiponi prima la voluntà di dio e per suo amore,
degna e meritrice / di propagar viepiù la nostra gloria / per eterna memoria,
. z. valeresso, xxx-6-283: siete la maggior donna che vi sia / fra
indicava anche il merlo maschio o la specie dei merli). cavalca
diaspro, / s'el ni ucide sotto la tua ombra, / perderà la
la tua ombra, / perderà la vertute de la perla. fazio, iii-16-64
ombra, / perderà la vertute de la perla. fazio, iii-16-64: come
iii-16-64: come fra noi è nera la merla, / candida è sì di là
'l bottaccio e 'l sassello, / la merla nera e la merla acquaiola.
'l sassello, / la merla nera e la merla acquaiola. b. giambullari
a l'orizzonte, / e cominciava la merla a squittire. domenichi [plinio]
a questa merla; e pure, benché la mi conosca merlotto, la non si
, benché la mi conosca merlotto, la non si vuol appaiar meco.
tre giorni della merla (anche soltanto la merla): gli ultimi tre giorni di
locuzione lombarda (i trii dì de la merla) che vuol indicare i tre
lavoro dell'inverno e il primo dopo la merla -quei mucchi neri, bagnati,
. 6. prov. passare la merla il po: per indicare che
: per indicare che si è passata la giovinezza, che si è ormai in
pataffio, 3: valicato egli ha la merla il po: / e buon
filò. g. visconti, i-1-14: la giovenezza ne relinque / in un momento
/ in un momento e passa po la merla. salvini, 41-221: noi
uno di età avanzata sogliamo dire: « la merla ha passato il po! »
dama? qualche vedova denarosa? -e la vostra, che è qualche vedova ricca
tutti i modi hanno bisogno d'empir la carniera. 7. dimin.
, ove se ne fa grandissimo consumo, la sua carne è leggera, sfaldosa,
mattoni e calcina e sue opere quando feci la corte a le sciabie, e merlare
palasgio e merlarlo sopra teto e fare la scala di fuori e ricoprire tutte l'
: io simone feci alzare e merlare la torre nostra da colonnata e la casa
merlare la torre nostra da colonnata e la casa da lato del canale. ufficiali sopra
fortezze di firenze, 15: che la detta torre sia merlata e abbia imo
luogo ove si è poco sicuri per la disonestà delle persone con cui si ha
e in cui trionfano l'egoismo e la disonestà. tronconi, 5-124: intanto
tronconi, 5-124: intanto, frequento la società dei letterati e mi agguerrisco per
lotte letterarie. ho già capito che la, così detta, 'repubblica delle lettere
in provincia di como, famigerato per la malavita che lo frequentava.
ciaschedun latino. compagni, 3-13: la città [pistoia] era nel piano,
senza mostrarsene gravati, purché tengano sempre la proboscide proveduta per ministrare il cibo al
. erse a ridosso del secondo recinto la muraglia che si vede merlata, dal crocifisso
! de amicis, xii-93: ecco la bella via cernaia, dove squillarono le
le trombe dei primi francesi nel '59 e la grande caserma merlata del lamarmora. ojetti
: di mattina pirano, a guardai la dall'alto sagiato del duomo, splende
porta merlata, verso cui puntava diritta la strada. 2. per estens.
camicia rossa,... non seppe la dimane di custoza far meglio che correr
far meglio che correr su e giù per la riva del po 'come una rondine'.
, 1-43: il cordonetto sudicio con la medaglia, tonda, merlata d'ottone.
e rientranze. galileo, 3-3-154: la linea od arco, che distingue la
: la linea od arco, che distingue la parte oscura della luna dalla illuminata,
astracan dentro al volga, niuno. la orientale è quasi tutta difesa da scogli
ornamentale. sanudo, lii-273: la torre della poita di san felice di
cannonate; e già li hanno rotta tutta la merlatura del mastio. baldinucci, 169
del mastio. baldinucci, 169: la più alta parte delle torri termina alcuna
famoso quadrivio, il castello finto, la loggia copiata, la scala restaurata,
il castello finto, la loggia copiata, la scala restaurata, le merlature false,
firenzuola, 621: in verità che la notte è mal giudicar delle gioie,
fra l'ottone e 'l vetro e la legatura e l'orlatura e la merlatura e'
vetro e la legatura e l'orlatura e la merlatura e'non costasse due quattrini,
cominciammo a scorgere, tra gli alberi, la cresta ineguale delle case, che faceva
nulla... è stato contro la merletta della porta - risposi io.
. serao, i-608: per la via, vi sono merlettaie che li
cinguettio dei passeri merlettando di ironie volubili la luce dolce dei pomeriggi. 2
avvicinando il viso ai fiori che merlettavano la balaustra rosea... poteva vedere,
x-18-194: nel rimettere il bambino entro la coltricella merlettata non potè rattenersi dal mostrarglielo
sparso il suo pianto subitaneo anche su la gonnellina di tiapa tutta quanta merlettata e
. oriani, x-21- 61: la piccina, sempre vestita e merlettata come un
si disegnavano i margini merlettati e tutta la cupola era come una nuvola nera che
merletto. cassola, 8-23: guardava la carta merlettata della mensola. era stata
era stata un'idea sua, di comprar la carta lucida e ritagliarla.
alla corvo, era vestita di raso, la gonna nera, la blusa celeste corsa
di raso, la gonna nera, la blusa celeste corsa da merlettini bianchi.
che a me ne toccherebbe, con la sola pensione di farmene poscia il racconto
) ', ebbe origine dal ricamo e la sua produzione fiorì, con stili differenti
per impreziosire di guarnizioni gli abiti, la biancheria, i paramenti liturgici; pizzo ^
oro. baldinucci, 9-xvii-4: volle la sua buona fortuna che un suo parente,
far conserva di quel prezioso deposito sopra la mia persona. i. nelli, i-45
duecentomila franchi ai manifattori di roma, volle la consulta che fossero spartiti a chi meglio
spartiti a chi meglio filasse o tessesse la seta o la lana, a chi meglio
meglio filasse o tessesse la seta o la lana, a chi meglio conducesse le opere
fantastiche, sui rami degli alberi durante la galaverna. de roberto, 4-192:
/ che possa gareggiar con lei [la siepe] / quando il gelo notturno
pietre sudette. magalotti, 1-135: la figura di questi barri di cile.
osservazione astronomica. ruscelli, 3-22: la pinnula [dello strumento], o merletto
chiavature con le parti loro, cioè la lamina, il catenaccio, le opere,
]: carne rossa a merletti che è la cresta dei polli. 5.
, 15-104: qua invece l'orgasmo, la pressura... e la veramente
, la pressura... e la veramente tenefregata riprovazione dei padri, e
veramente tenefregata riprovazione dei padri, e la violata legge, e 'l cipperi merlificato e
nero con becco e palpebre gialle, la femmina di colore bruno, pur non essendo
sottile rovistrice e fare le vimini de la gabbia, le quali vedendo essere causa della
ognuno conosce l'intelligenza de'merli, la loro bella voce, ornamento primario de'
eseguiscono. carducci, iii-4-297: quando la rondin parta e il merlo torni, /
a i freschi giorni / ronzinante e la lancia indirizzare. pascoli, 459: tra
dal ciel crepuscolare / discendeva su i rami la nebbia violetta. saba, 191:
collina. 2. per estens. la carne di tali uccelli, preparata e
sempre acque limpide e fresche, sono la dimora de'merli acquaioli. bacchi della
codirosso maggiore. sbarbaro, 4-39: la sua passione erano gli uccelli. ricordo
core a batter forte forte, / la faccia ci divien più colorita, / scottan
che non più tardi di sabato venturo la tua bigietta sarà all'ombra. a meno
si trattava di fargli fare in pubblico la figura del merlo, gli rincresceva tanto
l'hanno capita tra loro gerarchi che la storia puzzava, e allora corrono dal re
. e se l'* uomo'non comprende la mimica... se il merlo
il lume in van risplende / da la finestra bassa: / vecchia [sgualdrina]
[s. v.]: 'dare la caccia ai meili': di donne equivoche
passaggio in tempi remoti doveva averle fatto la festa, cosa che, forse,
che gli era rimasto nel bicchiere, schioccò la lingua. disse: -con tutti quei
tutti quei merli che aveva intorno! ve la siete lasciata scappare. -come
chiesa, 5-93: e questa è la gente di cui lei ha paura,
d'esperienza, ne aveva subito adocchiato la qualità della carne e la quadratura delle
subito adocchiato la qualità della carne e la quadratura delle spalle [del garzone menico
dal becco giallo'. viani, 4-54: la porta dell'atelier d si aprì e
redi, 16-iii-368: ho rinvenuto averla [la vescica dell'aria]...
che era in cerca di merli, la contessa. bonsanti, 3-ii-304: che
enorme ingenuità. cantoni, 719: la pigli male perché ho dato della povera
brave c'è tutto da guadagnare, con la « buona nomina » si trova il
i lacciuoli e piglia i merloni a la trappola come si pigliano le volpi vecchie
io t'ho dato: / liscio, la rete, el cintol e 'l frontale
per li / luoghi spediti pur lungo la roccia, / come si va per muro
pulci, 22-250: prese [fuligatto] la terra e fe'impiccare a'merli /
lontano. tassoni, 1-22: quei de la torre aveano il ponte rotto / da
alle toni. d'azeglio, 5-i-28: la scala di fanfulla, detto fatto,
secolo lambe / e del solenne tempio la solitaria cima. pascoli, 1000: vanno
colombe. d'annunzio, iii-1-537: la cima della torre malatestiana irta di macchine e
d'armi campeggia nell'aria torbida, dominando la città di rimino donde spuntano soli in
merli a coda di rondine che coronano la più alta torre ghibellina. moretti,
moretti, i-669: zia tuda già godeva la vista del palazzotto di re enzo,
, o merli, fatti espressamente dentro la cavità del fornello, che poi ho riempiuto
. storia di stefano, 2-4: la baila, che 'l fanzulo si latava
fanzulo si latava, / per vedere la festa, suli merli andava. caraccio,
, lviii-412: il papa non daria per la sua dota parma e piasenza, né
neppur un merlo di le tere di la chiesa. campailla, 8-99: nel chersoneso
m. villani, 3-8: caddegli la corona di capo e ruppesi in tre
. dente. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 350: 'merli '
ii-581: [osservarono] alcuni che la duchessa di ceurosa, per certo sdegno
venier, li-2-644: delli stati che tiene la corona in europa li sudditi di napoli
per pettinarsi, pulirsi, mettersi in capo la più bella e rosea cuffietta della guardaroba
marina, 462: 'merlo ': la vela latina che è verso la prua
: la vela latina che è verso la prua. 7. locuz.
. bernardino da siena, 508: chi la monda a merli [la pera]
: chi la monda a merli [la pera], chi a bisce. burchiello
favorire e aiutar alcuno, come dice la plebe, a brache calate, si chiamano
color che digiuni / più semblan a la fin ch'ai cominciare / e ancor
fare / merli o trovar lo fondo a la scodella. 8. dimin.
babbeo. lomazzi, 267: la morte aver mi parve inanzi a gl'occhi
: si faccino i merloni, che coprono la piazza del fianco, grossi per di
i bombardieri che quella maneggiano... la forma delli detti merloni si fa da
dell'artiglieria; né altro fecero che ingrossare la massa, apertire le bombardiere e crescere
palmi, lunghi secondo il numero e la distanza richiesta dal giuoco delle artiglierie; le
da non essere tanto facilmente imboccate. la cresta finalmente del merlóne non era mai
rettangolare, ma sempre arcuata, con la convessità dell'arco volta alla campagna, affinché
bordeaux, coltivato anche in italia per la vigoriavegetativa e l'abbondante fruttificazione; produce
gazza e di merlòtta / gracchi la « parlatura » ai gazzoloni, ec.
. corsini, 15-79: fu sempre la sandraccia una merlòtta / che al mondo altro
: ghisola tapina di tristizia / volle la quarta sotto il suo condotto / con
condotto / con puccia matta, tondina e la vizia / con semaldrudo, che pare
son condotti, / di stili da toccar la margherita: / ove de'tordi cala
2-272: le case a a; con la neve (quanta neve dal carso a
sì che allor ti ascondesti sotto / la toga per la baia de le genti,
ti ascondesti sotto / la toga per la baia de le genti, / vedendoti gir
cascato alla rete. pananti, i-44: la tua figliuola l'è una sfacciataccia /
uccellando a tutti i giovanotti. / la tua sì l'è una vera figuraccia,
oh come è brava, oh come la gli pela! / e la tua gli
come la gli pela! / e la tua gli riduce alla candela. foscolo
e cercare occupazioni inonorate, che vuotano la borsa e danno soltanto da mangiare a'
per i caffè e per i bigliardi la caccia ai merlotti. manzoni, fermo e
» disse un altro barbassoro, « che la fosse una mostra per ingannare i merlotti
.. stasera in piazza... la vuol essere una bella invischiata di merlotti
quante invidie! socci, ii-1-652: la vecchia padrona teneva quelle ragazze per accalappiare
. lancellotti, 1-197: vuotar la borsa più che si può a chi è
e come vuoi che ritrovar si possa / la mandragora vera in tanta copia / da
poltrona: e intanto il merlotto se la batte col bottino. 4. arald
/ ch'i'vo'vedere un po'come la vane; / perch'e'sto cheto
scuopre l'astuzia del lenone che divulga la voce della sua partenza per meglio spennacchiare
a noi secco e salato, ha la carne bianca sfogliata, di buon gusto,
ad andrea arsenielf. pascoli, i-371: la sera, quali * cene degli dei
in medicina per cure ricostituenti e per la prevenzione del rachitismo. tommaseo [s
attivo (acido morruico), contro la tubercolosi. fetente, ma utile!
tutti e due temevano... che la donna li avesse a stimare per quel
caterina de'ricci, 1-76: mi truovo la vostra gratissima. e prima, per
, capaci di alterare e deteriorare la qualità; genuino, naturale;
, vii-449 (1-45): monta la beatitudine en zelo / a salto a salto
ché son servate in lei [la potenza dell'odore] le spezie mere.
vino è mero quando sia schietto; la femmina che non è schietta ha della chimera
mere, / tanto gioconde, che la sua sembianza / vinceva li altri e
ne va 'l vero, / che fra la gente umile ha gran valore: /
lampo profondo e mero / perde virtù la mia mortai pupilla. 3.
: chi ha voluto con lui tradire la republica... puniscasi: chi gli
); intemerato (l'onore, la fama). antonio da faenza,
antonio da faenza, 1-311: franco, la fama mera e l'alto ingegno /
13-ix-14: io scrivo a vostra excellenza la mera verità. varchi, v-77:
v-77: non cerco né voglio altro che la mera, pretta e pura verità.
i nemici. / e che ciò sia la mera verità, / con voi mi
compiacimento, no, ma per mostrarci la sua mera bontà. s. carlo da
che si recitano composti in prosa: la qual mera prosa perchè non è da
per iscusato, ché potete ben pensare che la necessità mera mi vi fa scrivere d'
quale opera... fu solo stimata la mera fatica sua. dalla casa,
sua. dalla casa, lx-3-149: vide la sua affinità con rodigino esser mero parto
degna di purga. panigarola, 1-5: la quale avendo veduta sichem figlia di emor
giacque con lei e per mera forza la oppresse. ingegneri, 1-iii-497: il
f. f. frugoni, v-84: la libidine ch'altro è mai ella se
istoria mera ed istoria mista... la storia mera è allorché in qualunque genere
mera stoltezza. botta, 5-279: la cisalpina era mera conquista, governata solamente
: fantasmi, intendo, / son la gloria e l'onor; diletti e beni
beni / mero desio; non ha la vita un frutto, / inutile miseria.
: lo castigai senza convinzione, parendomi la nostra una mera vendetta per l'ansia sofferta
/ de gli atti umani suoi scaccia la turba. becelli, 1-273: apparizioni
'meri grammatici ', che soltanto la parte materiale riguardano della lingua; * meri
quand'egli sa che alla fine placherà la giustizia fulminatrice con una borsa [di
... e tanto navigato per la sua esperienza pratica, un uomo notoriamente
de l'ordine del sancto benedetto / la chiesa di san iusto e gli applicarono
dominio. b. croce, ii-2-102: la società primitiva che il vico ritrae,
specie sono quelli, li quali secondo la loro propria e ordinaria natura si concedono
quale è capo d'una banda; la quale è anch'essa sottoposta alla turma
, che da greci è chiamata mero, la quale è guidata dal turmarca, cioè
turma. percioché il mero, cioè la turma, è certa moltitudine d'uomini a
, 1-22: le due semplici battaglie fanno la difa- langarchia, cioè la battaglia
fanno la difa- langarchia, cioè la battaglia doppia, che di necessità
. regione carsica degradata solo parzialmente per la scarsa solubilità delle rocce calcaree.
esocrina le cui cellule restano integre dopo la secrezione del prodotto (e si contrappone
corta della testa e del corsaletto. la loro testa viene prolungata anteriormente in forma
landino [plinio], 541: la etiopida nasce in meroe e per
e di vendemmia senza feccia. per la pinguitudine e grassezza mostra la plenitudine;
. per la pinguitudine e grassezza mostra la plenitudine; per le midolle, che
, che stanno dentro all'ossa, mostrasi la sicurtà; per la vendemmia senza
, mostrasi la sicurtà; per la vendemmia senza feccia, mostra la purità
; per la vendemmia senza feccia, mostra la purità di questo gaudio. fatti di
, e poni latte a cocere con la meròla del pane. -polpa.
meroll'à passato. 3. la parte essenziale, il nucleo più prezioso
cose, ancora che naschino insieme con la dizione, non però sono la sostanza
con la dizione, non però sono la sostanza o la mirolla de la dizione.
, non però sono la sostanza o la mirolla de la dizione. n. villani
sono la sostanza o la mirolla de la dizione. n. villani, 2-664
e il più de le volte [la ricchezza] è fatta di robbaria, d'
: or, perché veggi in fino a la merolla, / le sirti, ch'
carità che è ne l'anima, è la pazienzia. 3. figur. intima
colore pallido, di sopra azurro e la prima parte rossigna. savi, 2-i-326:
insettivori, di cui tipico rappresentante è la merope o gruccione. savi
; ma lo merore l'in- grossoe la memoria. s. gregorio magno volgar.
, non sulo co- gnobbe colei essere la muglie del suo caro compagno, ma
convertito. canteo, 165: vede la sua gente / in pianto et in meror
, con sei paia di appendici per la respirazione, e l'ultimo segmento lungo
landino [plinio], 808: [la gemma] merotte è di colore di
novo e il torpore del sonno e la meraviglia per un istante pugnarono. e.
tegna. magalotti, 2-59: [la tramontana] qui rischiara, là serena,
: i segniali del cavallo ch'ae la febre son questi, perciò ch'elli ae
. fr. colonna, 2-302: quivi la que- rulante luscinia,...
,... gli maculati meruli e la cantante cori- dalo, overo galerita.
tra sassi ce manca el turdo e la merula come li conchili, conciosiacosa ce
stagno con tre o quattro canne, la quale essendo riempita con acqua, mandava
nel schiffo i ventiuno a cui era toccata la sorte, e li fu data per
li fu data per rata, secondo la porzione della mesa rimasta, biscotti,
; comprende 100 specie, fra cui la maesa argentea, con foglie membranacee e
345: * mesante ': la voce 'mesante 'qua in firenze per
mesaiole si dicono le donne che durante la castagnatura raccolgono le castagne e sono pagate
.. par vogli tre page, computà la mexata. b. cappello,
b. cappello, 92: la mia necessità... mi sforza a
parlare al papa, che non sapeva la cosa, il quale da suo coppiere
lo generalato degli oceani. ella sa che la prima mesata dee darsi alla segreteria,
, e mille e cinquecento doveranno sborsarsi per la media annata. brusoni, 65:
gli fossero state assegnate forze bastanti per la difesa della savoia e del piemonte e
, i-578: bettina borbottava sempre: la casa era grande, le padrone erano
.. licenziò gli stati, ultimando la dieta, con aver prima estratto da detti
collega del mio calzolaio, io ho la sfortuna di ravvisare il figlio di un trattore
somministrati'. tozzi, v-392: quando pagavo la mia mesata, andavo in quel
soltanto perché l'ospedale di alessandria gli passava la mesata. 3. elargizione
le mesate ha corte, / quanti la principessa allegra e bella / usò doni e
diciassette anni, torno a pisa con la mia mesata d'ottanta lire nel portafogli.
. 4. il corso, la durata di un mese. crusca,
[s. v.]: riscuote la sua mesatina. p. petrocchi [
e gli scudi ottanta in circa, che la camera è solita dare mesatamente fino all'
. boccamazza, i-1-388: se la cagna fusse. strana e non volessi
volessi alattare, piglia del latte de la cagna e mescalo con sputo, e
casa, 642: mentre con la fiamma il gielo mesci, / tutto 'l
e mescendo alla severità di quel falerno la soavità del suo chio. cesarotti,
, 1-vii-30: ah figliuol mio, disse la dea, mescendo / al pianto dell'
v'è mortale che abbia da ringraziar la natura dei compensi ch'ella mesce ai
di quelle finestre, infermi sequestrati guardavan la processione, e l'accompagnavano con le
ediz. 1827 (552): miravano la pompa, e mescevano le loro preci
/ chiaretta! bacchetti, 2-i-429: la sua bocca mesceva insieme omelie e schifenze
triviale e lezioso. -intr. con la particella pronom. (anche con valore
mescere il narrativo al drammatico, rompe la monotonia d'una grave cantilena; induce
al sole. -intr. con la particella pronom. ghislanzoni, 17-52:
in pubblico e scrivere di cose importanti, la lingua acquistava perfezione, esattezza e colore
e colore. -intr. con la particella pronom. capuana, 12-m:
i fanciullini... mescevano anch'essi la loro linguetta a quell'allegro chiacchierare.
-confondere. gnoli, 1-51: mesce la distanza i lontani / monti e le
fervente rame. jahier, 43: la madre che seguita a mescere nella pentola
seguita a mescere nella pentola fumante anche la manciata di minestra dei figliolilontani.
turbolente gare. -intr. con la particella pronom. b. corsini,
e scempia, / e tanto più la rabbia e 'l furor cresce / quanto più
le rose. -intr. con la particella pronom. arici, i-13:
nuovi trattati; si legarono intelligenze con la francia. 5. travasare una
appetito e lo desiderio, come sazia la sete colui che mesce io bere a chi
, 14-530: un de'ministri de la regia corte, / che mescer mi
, / mi scoperse ch'il giorno a la mia morte / dal tiranno prescritto era
... porgesse il bicchiere, mescesse la birra. algarotti, 1-v-247: vorrei
contentezza era simile alla bevanda ristorativa che la crudeltà ingegnosa degli antichi mesceva al condannato
, iii-4-231: ecco le bianche case. la giovine ostessa a la soglia / ride
bianche case. la giovine ostessa a la soglia / ride, saluta e mesce lo
e rinfrescatisi, lo preposto comandò che la brigata si mettessa a sedere. patrizi,
su mescete: / tutti affo- ghiam la sete / in qualche vin polputo. monti
un tenue / soffio è de l'uom la vita. calandra, 76: bechio
, ma perché t'aùsi / a dir la sete, sì che l'uom ti
uom ti mesca. -scodellare (la minestra). - anche assol.
: il vecchio servitore... posò la zuppiera davanti alla signora bettina: ella
una poltrona di fronte, e inizia la conversazione mescendo bicchieri di porto. -vuotare
: il torto appetito... e la disordinata sete che il papa ebbe di
ora a voi mesce e propina, recarono la chiesa di dio e la persona di
, recarono la chiesa di dio e la persona di sua santità in quella miseria
tue bocche, dove tu vuoi mescere la cera, serrarai il nòcciolo drento nel
lunghi stecchi, gocciole in padelle / la cecchina, sudando a far frittelle.
. algarotti, 1-viii-220: di fatto la poesia delle satire e delle pistole sta
-secernere. fagiuoli, xiv-52: quando la poppa più latte non mesce, /
, / e il castel gente mesce e la foresta. 8. per estens.
ognor d'acqua si pasce / ed a la sete sua sol acqua mesce. genovesi
si contenta del grado di felicità che la natura gli mesce e la virtù gli procura
felicità che la natura gli mesce e la virtù gli procura e conserva è il
2-30: bibe, ospite lieve, la bruna tua reginetta di saba / mesce
t'avvelena nella prima taza, non la bere ». il vecchio per tale
». il vecchio per tale inganno la prese, e porse al figliuolo, il
tanto più fece credere d'essersi per la paura e vergogna ingoiata la morte che al
essersi per la paura e vergogna ingoiata la morte che al padre mescea. tasso
tasso, 14-561: altri dànno a la fuga i piè tremanti, / dànno
, / dànno altri al ferro intrepida la mano; / e la notte i
al ferro intrepida la mano; / e la notte i tumulti ognor più mesce,
, 2-3: par ch'in su da la palude immonda / o pur dall'atra
, / tisifone crudel pallida ruoti / la fera destra e stragi e morti mesce
liquori, invece di ristoro, mesce la morte. arici, iii-220: insultando ai
fuggitivi amori. -intr. con la particella pronom. f. f.
f. frugoni, iv-207: anche [la femmina] ha del- l'onomatopeia,
, proferire. cinelli, 2-117: la voce dispettosa continuava a mescere infamia,
malmenare, percuotere duramente. cenne da la chitarra, xxxv-n-426: birri romaneschi e
ognun, quanto più può, mesce la pugna. m. villani, i-8-26:
scaltro / co'l feroce guerrier mesce la pugna. poerio, 3-44: innanzi
un duello. -intr. con la particella pronom. tasso, 12-56:
mesce e più ristretta / si fa la pugna, e spada oprar non giova.
. 11. intr. con la particella pronom. unirsi, intrufolarsi,
ti mesci. arici, i-138: mescendosi la diva infra i mortali, / dolce
alle porte dardanie, che ne temevano la poderosa lancia. [sostituito da]
della camera posteriore, leggendo in apparenza la gazzetta, ma in sostanza porgendo l'
; / e quale un tratto ingoza la dolce esca / mai di sua propria libertà
di questa gentilissima madonna meschinella, rendendoli la vita con la presenzia vostra. storia
madonna meschinella, rendendoli la vita con la presenzia vostra. storia di s. giovanni
che venne arrivare / dove schirano aveva la sua cella, / e sì gli disse
. n. agostini, 5-10-19: la simplicetta, afflitta e meschinella, / vedendo
simplicetta, afflitta e meschinella, / vedendo la sua fin troppo palese, / tutta
suggezione, col rammarico di trovarsi per la prima volta, e così sola e meschinella
casa sua. bontempelli, ii-480: la donna era meschinella e un po'curva
: al fine conchiusero col veleno tor la vita al meschinello. boiardo, 1-3-46
chi saprà mai dir come si dole / la meschinella e batte mano a mano?
, / e tra quei fior, la meschinella aspetta. forteguerri. 28-6: punto
petto un bambino, che piangendo chiedeva la poppa... ed erano sopraggiunte
piano? verga, 1-156: lavai la ferita del meschinello, ma non sperai
in riva in riva al mare siede la meschinella, / si picchia il bianco petto
da quella / ch'io più amavo che la vita mia; / e da poi
: io dunque ti raccomando quella meschinella la qual ben sa di essere [un'elegia
attilio regolo, che cosa era mai la meschinella dell'ode? 5. magro
. d'annunzio, v-2-821: rifiuto la meschinella èva di hans memling con quel
e alla 'generazione 'dei secondi aggiunse la mistione o 'meschianza 'che nasce
, più vigorosamente peccati, e non la meschinaglia che mi son tirato appresso.
c. gozzi, i-290: la giovane fu riprodotta colla parte della regina d'
e tortamente ne parla [di machiavelli] la storia della letteratura italiana! nel capo
: in quel dipinto meschinamente si esprime la forma del- l'edificare e del vestire
di volere in due mesi tradurre intera la 'nuova eloisa ': ma non ressi
giornale politico. gobetti, ii-258: la vita di francesca si può svolgere soltanto
2-82: è mirabil cosa veder la specie umana così meschinamente nell'onde
abitatori sono stracchi e meschinati; e la poltroneria naturale è causa che non pensino
; umile, debole, tapino (e la desinenza del diminutivo accentua il senso di
soffici, v-2-63: dove il fariseismo e la meschineria imperversavano in modo tale da parere
sposata, con le sue mani screpolate, la sua pelle ruvida, la sua ignoranza
screpolate, la sua pelle ruvida, la sua ignoranza e meschineria? 2
egoistico. emiliani-giudici, ii-251: riprovava la meschineria di starsi confinati nel cerchio di
come quella che istituendo nel * 65 la medaglia militare commemorativa delle guerre per l'
indipendenza e l'unità d'italia, la dava gratuita ai soli militari di bassa
reduci che sborsassero, per fregiarsene, la somma di lire 5, 90.
.. volendo in ogni minima cosa ristringer la spesa,... tardamente e
libera, che... escluda la timidità e la meschinezza. =
che... escluda la timidità e la meschinezza. = deriv. da
. il defalco della porzione che per la loro meschinità non aranno possuto levare né
, alla carlona era da loro tenuta la più bella vita del mondo. zucchelli,
. alfieri, i-75: io per la prima volta, da un giusto e
tra buoni e malvagi? e se la mutazione fa questo, perché non ordinò che
è invenzione prudentissima della nazione predetta, la quale fa ch'il poco basti per
poco basti per non aver occasione di rinegar la pazienza. oliva, i-3-417: non
si temperi alle scorze di piante ignobili la meschinità del fumo, con ispruzzarle d'
so immaginarla alla luce del sole, ma la vedo in una perpetua mezz'ombra crepuscolare
quasi tutti affaccendatissimi... è soltanto la incredibile meschinità delle loro occupazioni che ce
: don matteo profondendosi in iscuse per la meschinità del dono, offrì ad antonietta
sollevare... di tanta meschinità la comica poesia che possa dilettare le svogliate orecchie
quelle della commedia in tanto che conseguiscano la purgazione della mestizia. s. errico,
rime. salvini, 41-144: il ripetere la medesima voce è vizio e indica meschinità
mondo. tarchetti, 6-ii-641: dopo la mezzanotte, talora ad ore assai più
di carattere. caro, 5-50: la magnanimità s'intende quella che fa gran
intende quella che fa gran benefizi e la magnificenza quella che fa grandi spese.
spese. e gli oppositi loro sono la meschinità © la grettezza. costo,
e gli oppositi loro sono la meschinità © la grettezza. costo, 1-109: fra
lo circondava. michelstaedter, 354: la meschinità « gaudente » ha creato il dio
del « male », il diavolo, la iettatura, per quando le cose non
dell'oro. l'età dell'orso piuttosto la dire'io. gente fallita o d'
ripensò le angoscie di quel tempo quando la vedeva allontanarsi,... in
: cosa veramente molto compassionevole da vedere la condutta di quelle meschine creature, nude,
, stanche, storpiate, allentati per la fame, infermi e spediti. caporali
fed. della valle, 100: io la vita / passo, di fuor superba
del giovane meschino / e de le ninfe la pietosa voce. metastasio, 1-ii-48:
meschine creature,... gridò la povera madre. pirandello, 8-21: spogliata
di fame e di sete: / la storia del suo mal la leggerete / in
sete: / la storia del suo mal la leggerete / in questo smunto e secco
ha del mischino / che non vuol palesare la sua noia. l. giustinian,
meno, / né sa pigliar partito la meschina. ariosto, 15-102: ode il
per disperarsi, perché gli era fuggita la moglie e la cercava con ogni sollecitudine
perché gli era fuggita la moglie e la cercava con ogni sollecitudine e diligenza.
bel volto e 'l bel seno a la meschina / bagnò d'alcuna lagrima pietosa.
sue angoscie, che l'amistà e la presenza di sì raro oggetto. forteguerri
raro oggetto. forteguerri, 1-49: la meschina ridotta in pelle ed ossa /
a dio. de marchi, ii-145: la meschina era sempre in sospensione, in
ancora su queste colline. quando giravo con la musica, dappertutto davanti alle cucine si
, l'arme e l'oro, / la gloria, il campo e le battute
: rispose il saracin: -tu la vedrai / tosto, la terra misera e
-tu la vedrai / tosto, la terra misera e meschina; / ma
meschina [all'italia], / lasci la prima tua sì bella impresa. g
combattevon a lumi di lanterne / costor la notte, e fiaccole di pino; /
nuova, 9-10 (52): ne la sembianza [amore] mi parea meschino
... ne sono ritornate e la maggior parte malate in paese de svizari
per tutto, e non si vide mai la più meschina gente. loredano, 5-23
e disse: siam destrutti. / a la fè, agamenon, siamo meschini.
mantovani a guernire tutto il sito intergiacente tra la porta di volta scura e il taglio
ricorso alla sua ordinaria fatica per sostenere la sua meschina e povera vita. loredano,
a questo vecchio, e noi godiam la taglia. / non è ragion che tragga
, iv-1-739: -si sposeranno. quale sarà la loro sorte? -un giovine vanitoso e
braccia, / piena è di sangue la piaza meschina. 4. che
proprio si nudrisce e delle braccia. la quale, mentre fatica, canta. agostini
che davvero con un figlio debba venire la fortuna? -sostant. sanudo,
, lii-213: fo balotà 25 debitori di la signoria nostra, da esser fata la
la signoria nostra, da esser fata la exazion contra di loro reai e personal
di loro reai e personal, justa la parte; tutti rimaseno, da uno meschin
abbandonati nelle carceri e senza chi pigli la difesa delle loro cause e persone. c
6-226: incapace di distinguere, fra la canaglia che ci insultava, i meschini
così trascendente, che venisse a disputar la palma ai poeti più celebri delle più
non ti smuova volontà e non desiderare la 'bella donna mischina ed uno fante.
arricchito, [valente] non coperse la mutata fortuna, le voglie accese per lungo
: tanta fu poi e così magnifica la tua liberalità nel compensare i servigi che
schifosi, meschini, non meritate né anche la fama di erostrato. mazzini, 66-223
concettuccio di politica raggiratrice e settaria, la fama d'un giorno e l'« io
rifiuti... gli avevano rappresentato la letteratura militante in italia come una meschina
con loro, è vizioso, e la sua malizia è mollezza di spirito delicato molle
comincerei... a raccomandarvi di schivare la maldicenza frivola e pettegolesca, perché è
casi io meschino, affine d'investigare la verità rinselvata fra macchie folte? studiare
, / o in pria che tu, la vita mi torroe, / sì che
un poco, /... penso la fortezza con la quale / hai vissuto
/... penso la fortezza con la quale / hai vissuto, il disprezzo
disensati, credete voi ch'io non sappia la vostra malizia e le vostre magiche arti
belle si fanno maschere e si guastan la vita [con i belletti]?
: morendo / perché sian fuor de la terrena vesta, / non del tutto si
, 481: s'andava frustando per la città un tal meschino pei un non so
. averani, i-108: bisogna aspettar la morte, la quale spaventa i meschini e
i-108: bisogna aspettar la morte, la quale spaventa i meschini e rallegra e conforta
balduino che non se podeva defendere de la zente meschina, voltò lo so cavallo
futile. piccolomini, 1-555: per la qual cosa di gran disonore degni saran
. cesarotti, 1-i-129: si rende indispensabile la scienza etimologica, studio meschino, sol
: osservate da quali meschini princìpi nacque la chiesa, che è ora moltiplicata e sparsa
d'italia, io e con me tutta la gioventù d'italia ci cacceremmo ad aiutarvelo
corpo perduto. tenca, 1-263: la mancanza d'un concetto adeguato ai bisogni
potuto snaturare poscia l'imitazione e sviare la ricerca della popolarità in una volgare e meschina
un pretesto, una scusa). la rotta di roncisvalle, 3-42: tutti i
sembravano tanto meschini che davvero non valeva la pena di aver importunato un degno sacerdote
, 14-1-1-268: a carta 33 vi è la rozza relazione della malattia di cui si
isolate. e se se ne contentasse, la sua filosofia sarebbe trivialissima, e meschinissima
di volere in due mesi tradurre intera la * nuova eloisa ': ma non ressi
bellezza dell'esecuzione. così dicesi meschina la composizione, se non ispiega tutte le
esecuzione, se è timida e secca; la scelta, se non può essere sostenuta
cachetticamente mostruosicino, aveva prodotto fin qui la burocrazia covante e carezzante la sua sufficienza
fin qui la burocrazia covante e carezzante la sua sufficienza come il bonghi la sua
carezzante la sua sufficienza come il bonghi la sua pancetta. verga, 2-24: 11
, 5-357: l'unico modo di garantire la possibilità del bello, del vero,
grande, ecc. è di garantire la libertà del brutto, dello stolto, del
: bella nostra sciocchezza come se tutta la salute di baiberino consistesse in un semplice
vista fisico. carducci, iii-24-227: la retorica intanto, ninfa dello spettacolo mantrugiata
, 2-ix-229: aveva grossa e vasta la gabbia delle costole, e meschine le spalle
ciascuno possa quegli onesti riposi godere che la qualità delle persone e del tempo modestamente
— fioco, debole (uno splendore, la luce). brusoni, 5-182:
/ ché a lui sol s'era la vita / nella inezia cotidiana / di
tanti anni immiserita. borgese, 1-353: la luce meschina faceva giochi raccapriccianti con l'
con l'ombre. -fievole (la voce). boiardo, 1-12-18:
padre, e donola al fido, / la quale iera trista e asai meschina.
, i-7-79: avendo io, secondo la usanza mia, salutato quel mio padrone,
di suo servizio e a farmi perdonare la libertà che prendo nell'offrirle un dono così
molto comuni. buzzati, 6-221: guidavo la macchina, modesta seicento di cilindrata,
un picciol piano all'est, dove la casa del parroco e la chiesa sorgono
est, dove la casa del parroco e la chiesa sorgono a poca altezza, due
): è nella strada; distingue subito la casa tra l'altre, più basse
terra v'ha sì meschina ed avara la quale render non possa più o meno di
s'intenda della coltivazione e non tema la fatica. 16. bot.
, canz., 73: tacito porterò la dura sorte; / e sol,
, / per non incolpar lei de la mia morte. cantalicio, 170: quando
/ meschin'a me! correte, / la m'ha rotto la testa. metastasio
correte, / la m'ha rotto la testa. metastasio, 1-ii-16: meschina lei
uomo: un animale che disputa. la definizione, -se pur egli non alludeva
pulci, 19-121: - io ti dirò la mia disavventura, / ch'ancor pensando
muso di macacco, ti si seccasse la voce in gola, una volta!
tu di propria man trasporte / e la riponga entro la tua meschita.
man trasporte / e la riponga entro la tua meschita. m. ricci
m. ricci, 1-86: con la vicinanza della persia, per la parte
: con la vicinanza della persia, per la parte di ponente, entrorno in questo
e nipoti che già hanno empito tutta la cina con molte migliaia di famiglie, e
porte del sole. cattaneo, ii-1-297: la sola città di balkh si vuole contasse
li quali peccano contro a quello che tiene la chiesa, sposa di cristo, però
meschite; / e tutta in festa è la città di dite. peri, 8-3
nella valle cerne / quando s'appressa la città di dite. beltramelli, iii-327
pietra, / erte sui cieli che la sera invetra, / piangono in sommo
brevissimo o nessuno; bocca larghetta, la quale dalla parte opposta al manico è
sì picciolini, / che-mmi fuora disnor la lor usanza! g. villani, 7-121
.. marco e vennegli mostrando tutta la sua grandezza e potenzia e apparecchiamento della
: voi sete meglio apparecchiato a ricevere la mala meccianza che barone d'italia.
quanto ti pare, / che danno a la vite non pò fare / e chi
fare / e chi noi meseda ben cum la terra / farà più danno che senza
, dimandare a follia quello per cui la scienza era muta;... mescidando
sieno mescitate alquante cose, le quali secondo la lettera non hanno alcuna veritade.
al signor alessandro poggio per farme pagare la pensione, la essortativa sarebe felice messedandogli
poggio per farme pagare la pensione, la essortativa sarebe felice messedandogli dentro un pocco
. 7. intr. con la particella pronom. mescolarsi, accompagnarsi,
debbi [malio] zercar de mantenir la paxe avemo con il signor turco, ma
toscano, lxvi-1-40: pelata che fìe la gallina, scorticala cruda; e de
gallina, scorticala cruda; e de la carne sua e carne di porco senza osso
con brodo, toi caponi o tuo'de la carne del bo per xii persone
. francesco da barberino, i-299: la mia intenzion delibro, / che vegnon
medioevo e del rinascimento, nella quale la lingua latina è inframezzata di battute in
, se ti garba, benone; se la non ti va fagiuolo, e tu
. sigoli, 176: chi porta la lettiera, e chi bacini e le misce-
roba d'argento, e non si accosta la mesciròba alla bocca, salvo che tiene
mesciròba alla bocca, salvo che tiene la bocca aperta e lassa cader il vino.
due fanciulli, uno de quali rapresenti la lettizia giovinetta vestita di rosso ed una
con un baccile d'argento per ricevere la lavatura delle mani. documenti delle scienze fisiche
. rucellai, 176: si usa su la bottigleria molte di quelle miscirobbe o boccali
iv-1-55: -tu che sei ima innovatrice -diceva la muti rivolgendosi a donna francesca, mentre
e si accompagna sempre colla voce indicante la cosa che vi si mesce, dicendosi '
187: -ormai mesci, e la tazza piena mi porgi... -o
/ e perde il suo fluir sotto la mano / del presto mescitor. tommaseo
v.]: in un canto greco la giovane innamorata è mescitrice al guerriero,
arbasino, 9-127: i siri hanno occupato la persia, annuncia tutto d'un fiato
salti mesciuto nel bicchiere, roda subito la schiuma, conforti l'odorato, morda
schiuma, conforti l'odorato, morda la lingua, scaldi lo stomaco e faccia divenir
invidia, che a coloro, a cui la gemma è mesciuta, della quale è
cosa, di virilità esetta o dubbia, la neve in oro sospesa tranghiotte?
: quel che per lo canal perde la mescola / zamai no torna a zò,
zamai no torna a zò, se no la trova. anonimo toscano, lxvi-1-25:
un poco, e mena nel catino co la mescola fortemente e con sale dentro.
e a cotal suono, che era la campanella de le stentate, si scagliavano a
ii-75: madonna si è scorrucciata intorno la sua filippa con una mescola, che l'