, iv-1-41: ella attraeva specialmente per la sua arguta giocondità, per la libertà
per la sua arguta giocondità, per la libertà de'suoi motti, per il suo
con tanta libertà di linguaggio, che la penna s'intimidisce. tecchi, viii-45
tecchi, viii-45: aveva già notato la straordinaria libertà con cui la din!
già notato la straordinaria libertà con cui la din! mostrava le gambe.
(e il termine spesso denota simbolicamente la libertà umana). ariosto, 114
umana). ariosto, 114: la libertate apprezza, / fin che perduta
né mai seppi di che sapore fusse la libertà. segneri, i-330: vanamente di
: comenza far lo iudicio, a tollerine la santate: / al corpo tolle l'
non aia più libertate, / perché la prosperetate gita l'ha male usanno. ariosto
, 23-88: il destrier c'ha la testa in libertade, / quello a
. bembo, 10-xi-282: non sono la licenzia de'poeti o la libertà della
non sono la licenzia de'poeti o la libertà della lingua nostra tanto larghe nel verbo
). fra giordano, 23: la quarta cosa della sua altezza si è
quarta cosa della sua altezza si è la libertade; ché, imperciocché egli è il
il peso libero sempre discende, la cosa adunque, sendo ponderosa, più presto
/ colle moli impedisce / all'ocean la libertà dell'onde. bicchierai,
e non vedremo sorgere per via / la libertà, il miracolo, / il
un gran fosso cavato di fresco attorno la trincea. penna, 221: sono
legati, adesso sposi. / fuori è la vuota libertà invernale. 26
greci, ma più presso i latini dopo la cacciata dei re. gli antichi la
la cacciata dei re. gli antichi la raffiguravano assai variamente, ma per lo
a'piedi un gatto. i moderni la raffigurano anche in moltissime foggie, le
indipendenti fra loro, atte a individuare la posizione di un sistema meccanico. 29
30. con valore di interiezione. -viva la libertà: esclamazione di chi lotta per
politica. guadagnali, 1-ii-292: viva la libertà, l'indipendenza. carducci,
, i-1233: fino il diacono che serviva la messa, lasciato l'officio e voltatosi
, rigridava: viva san marino e la sua repubblica! e un prete musicante,
, dell'orchestra: bravi! viva la libertà! -con intenzione sarcastica.
undici venuti dagli stati del papa, la francia ha vietato prima il soggiorno in corsica
, poi quello di marsiglia: viva la libertà, e la grande nazione!
di marsiglia: viva la libertà, e la grande nazione! 31.
: liberamente. tasso, i-115: la diligenza di vostra signoria... ne
saltar là e via. -aver la libertà di fare qualcosa: avere la
-aver la libertà di fare qualcosa: avere la possibilità o la facoltà, il potere
fare qualcosa: avere la possibilità o la facoltà, il potere di farla.
è favorevole alle femmine mussulmane che hanno la libertà di accompagnare i loro mariti e
messo in dubbio, / volendo dar la terra ad uguccione, / onde lo
di ciò con quella libertà che mi concede la molta esperienza di quelle cose. siri
d'estate. -dare a qualcuno la libertà, la sua libertà: permettergli
-dare a qualcuno la libertà, la sua libertà: permettergli di allontanarsi.
tutti sani, si può dar loro la libertà. -licenziarlo.
'dare al servitore, al sottoposto, la sua libertà ', congedandolo, privarlo di
. -dare, concedere a qualcuno la libertà di fare qualcosa: permettergli di
aiuti soggiungano. segneri, iii-1-134: la libertà che si dovrebbe concedere a'figliuoli
concedere a'figliuoli... è la libertà di eleggersi lo stato, quale
gli lasci uscire, e dia loro la libertà del conversare fra le genti.
veniva spesso alla filanda a vederci trarre la seta. andava da un fornello all'altro
senza soggezione. tarchetti, 6-ii-552: la signora... era usa a darsi
del giudizio di qualcuno: doverne subire la valutazione, la critica, la sentenza.
qualcuno: doverne subire la valutazione, la critica, la sentenza. aretino,
doverne subire la valutazione, la critica, la sentenza. aretino, v-1-903: quel
-essere in libertà di qualcuno: avere la possibilità, la facoltà. l
di qualcuno: avere la possibilità, la facoltà. l. giustinian, 1-89
: [era] però in libertà de la signoria nostra dar per la ditta tratta
libertà de la signoria nostra dar per la ditta tratta soldi 12 il staro. bandello
, 10-89: quando / lo raggio de la grazia... f..
/ qual ti negasse il vin de la sua fiala / per la tua sete,
il vin de la sua fiala / per la tua sete, in libertà non fora
astuzia e malignità del mondo, che la prima volta che i giovinetti si trovano
boiardo, 1-71: gli egitti dopo la morte del sacerdote di vulcano mutano governo
in libertà. guicciardini, ii-174: la città di bologna aveva nelle avversità de'
cor. jahier, 163: finalmente la lunga fila di pellegrini che si appoggiano al
tardavano gli assassini a comparire per disgombrare la bocca della spelonca. -nella condizione
st., 1-21: non era ancor la scelerata sete / del crudele oro entrata
, accioché non avessero occasione di giuocarsi la paga il primo giorno. g
in un'altra casipola e le lasciasse la sua in libertà. -mettere in libertà
211: essendosi tumefatta con estremo dolore la parte malata, fu di necessità sciogliere le
modi / che di ciò fare avei la potestate. boccaccio, i-376: avrei loro
: il tempo è giunto / da por la bella ausonia in libertade. davila,
mostra ch'aurelio in libertà conserva / la gente sotto al suo scettro ridutta.
sulle lusinghevoli parole, dichiarando volere che la città e principato di trento fossero per
i-190): il giovine, che sempre la lagrimante e dolente donna tenuta avea ne
l'aveva voluta lasciare in libertà, la confortava e lei renitente basciava e con
per mettersi in libertà; e prese la rincorsa. -mettersi, stare in
loro paresse a reggersi. -prendersi la libertà di qualcosa: servirsene liberamente,
libro. -prendersi, pigliarsi la libertà di fare qualcosa: permetterselo,
, 7-v-442: mi son preso io qui la libertà di pubblicar tre documenti, tratti
chi le piace; e non si prenda la libertà d'infastidir più a lungo un
accettare alcuni regali, che erasi presa la libertà di offrirmi. calandra, 6-223:
se qualcuno di questi scalzacani si pigliasse la libertà di offenderti con parole, con
. serra, iii-3: mi sono presa la libertà di scriverle.
a popolo e a libertà. -scegliere la libertà: abbandonare un paese dominato dalla
a dio, no! ho scelto la libertà, anch'io!...
libertà, anch'io!... la diplomazia non è il mio forte.
. -prendete, -mi dice, -fate la roba e si esce fuori a libertà.
di virtù, 36 (99): la ibertà non si potrebbe comperare per tutto
suol dire: chi l'altrui robba prende la sua libertà vende. proverbi toscani,
e, più ancora, istintivamente sente) la libertà quale valore umano fondamentale e preminente
conseguenza, rivendica ap passionatamente la libertà così concepita e ne propugna
che, a suo avviso, la negano, la reprimono o in qualsiasi forma
suo avviso, la negano, la reprimono o in qualsiasi forma la
la reprimono o in qualsiasi forma la limitano (e non di rado è sinonimo
severa intransigenza intellet tuale) la libertà, e la pone a fondamento della
tuale) la libertà, e la pone a fondamento della propria vita
carducci, iii-1-318: or oltre, a la berlina, / traditor nebuloni e
il vostro orgoglio nazionale, che guida la vostra grande razza muscolosa di coraggio
manifesto futurista pubblicato 11 anni fa, la quale glorifica insieme il patriottismo e il
spirito delle democrazie protestanti è identico con la morale liberalistica del capitalismo e con la
la morale liberalistica del capitalismo e con la passione libertaria delle masse. 3
una diplomazia per iniziati, che eserciterà la sua funzione tutoria ingannando i governati con
più depravante e « regressivo » è la concezione illuministica e libertaria propria delle classi
1-i-289: i comunisti torinesi avevano superato la fraseologia libertaria e demagogica e si proponevano
, innovatore. soffici, v-i-10: la follia libertaria... doveva fruttare
la grand'ira forse, / oppur fosse la nebbia e il tempo cupo, /
lupo mangia ogni carne, e lecca la sua. (vale che ognuno risparmia
122: se il lupo sapesse come sta la pecora, guai a lei. (
sfugge il lupo, incontra il lupo e la volpe: l'eccesso di prudenza può
il lupo, incontra il lupo e la volpe. -chi si fa pecora
-chi si fa pecora, il lupo la mangia: chi assume un atteggiamento improntato
si fa, / il lupo se la mangia. g. gozzi, i-20-66:
i-20-66: chi pecora si fa, la mangia il lupo. parise, 5-278:
: chi si fa pecora il lupo la mangia. -chi vive fra i lupi
, ma non il vizio (o la natura): per una persona incallita
invitai di venire a gilogov, con la speranza di mettere in sesto quella testa bizzarra
pecore ': proverbio che significa: la mente va sempre secondo il desiderio.
. 9. -la morte (o la guerra) dei lupi è la salute
(o la guerra) dei lupi è la salute (o la pace) delle
dei lupi è la salute (o la pace) delle pecore (o degli agnelli
delle pecore (o degli agnelli): la scomparsa (o la lotta reciproca)
agnelli): la scomparsa (o la lotta reciproca) dei violenti è la
o la lotta reciproca) dei violenti è la sola garanzia di salvezza e di tranquillità
. giov. cavalcanti, 48: la guerra de'lupi sempre fu ed è
degli agnelli. proverbi toscani, 70: la morte de'lupi è la salute delle
70: la morte de'lupi è la salute delle pecore. -l'uomo
quell'abbattuto, / che invano pontava la palma / il cùbito e il ginocchio /
-lupo affamato mangia pan muffato: la fame rende appetibile qualsiasi cibo.
-lupo non mangia lupo o la carne del lupo: i malvagi sono
vicenda. speroni, 1-1-159: per la qual cosa il lupo uccide e pasce
240): chi si rallegrava che la cosa fosse finita bene, e lodava ferrer
non l'ammazzeranno il lupo non mangia la carne del lupo ». -non
il compagno, credersi de e sterile la campagna: la necessità può spingere una
credersi de e sterile la campagna: la necessità può spingere una persona ad azioni
il compagno, creder si dee sterile la campagna. -quando tu vedi il
-vassi capra zoppa, se lupo non la intoppa: v. capra1, n
, / cresciuti, a far come la volpe e'lupi. tasso, 8-6-594:
rideva, dicendo questo, e faceva la gobba come se quel dio l'aspettasse
vii-797 (3-8): a più cautela la polizza n'aggio, / scritta di
polizza n'aggio, / scritta di la sua mano; or pur m'ingiuia /
contorno il covo di una lupa, la quale, allevando di molti lupacchini, aveva
da lupacchiotto. piovene, 7-131: la cagna è uscita a passeggio in giardino.
. tasso, n-iii-1079: simile ne la varietà de'colori è la lince,
simile ne la varietà de'colori è la lince, detta lupocerviero, ed è d'
c. ridolfì, ii-195: la cultura ha formato delle varietà molto superiori
il principio attivo, il quale frena la fermentazione della birra e la conserva.
quale frena la fermentazione della birra e la conserva. = deriv. da luppolo
a gli arbori,... sono la vitalba,... il
... macerano per far la cervisia l'orzo e 'l grano con la
la cervisia l'orzo e 'l grano con la decozzione de i (ìori de
di lepre gode e del lupol la siepe. dizionario di sanità, iv-41:
odore e perciò contengono un olio preservante la cervogia dall'inacetire. gioia,
. oriani, x-17-67: sotto la barba lunga, un lupus gli divorava
spicchio di cielo azzurro, per la vergogna, le lastre divorate dal lupus marcioso
a far sua guerra, / così la fiera pessima si stava / su l'orlo
che tornava a saltar fuori, con la provvisoria, e l'opera pia.
annunzio, v-1-54: rimasto in carica per la fortuna nostra per la salute pubblica,
in carica per la fortuna nostra per la salute pubblica, a scorno dei lurchi e
: granciporro provvide coll'ingegno dove difettava la forza, e in quelle vesti fragili
lurchi / vedo or fugir avanti a la sua facia. fr. colonna,
i-475: italia io vidi / rompere alfin la secolar catena, / ed il lurco
/ de 'l verde adige mio volger la schiena. cagna, 3-337: non
/ oggi l'imperiai vicario ride / la minaccia del lurco imperatore. saba,
menta, 100: buon che de'padri la religione / non ammette che carne unqua
capelli selvaggi. bocchelli, 1-iii-320: la faccia butterata... aveva qualcosa di
parassiti, ne evocò dinanzi agli occhi la bizzarra fanta smagoria, s'
e schifosa, per isvelarne a nudo tutta la luridezza. pa vese,
marci. lalli, 6-139: de la primiera entrata è guardiana / tisifone
de'suoi sospir. alfieri, 5-77: la ignuda plebe lurida / spalanca intanto
sbracato, con una chioma boscosa, la barba d'otto giorni, villoso fin
esistenziale). monti, x-2-146: la negra madre con nefando parto / la
la negra madre con nefando parto / la codardia produsse e la paura; / luridi
nefando parto / la codardia produsse e la paura; / luridi mostri, che di
uno spettacolo lurido e triste; avevano la barba lunga, incolta, gli occhi
di carlo alberto. tommaseo, 18-ii-13: la vecchiaia prematura di certe marchese è più
cantù, 488: anche margherita, la vigilia della sua morte, fu tolta
di cinesino. massaia, vi-146: la condotta di due persone in ispecial modo
bambini. moravia, xiii-235: cerco la sua casa, e alla fine la trovo
la sua casa, e alla fine la trovo, in fondo al lungo mare,
le tribù slave. cattaneo, iii-3-16: la francia aveva già sollecitato i popoli a
aborri e fastidisci, quanto merita, la 'pamfletaria 'insulsissima vo- tissima luridissima
un verminaio, con l'ostentazione, la gara, di forme raccapriccianti. pavese,
8-69: in amore conta soltanto avere la donna in letto e in casa:
xii- 22: l'islamismo, la setta più lurida che sia uscita dall'antico
gloriosa parte del mondo, ed inalberando la bandiera della glorificazione del senso, sedusse
che riesce a vergogna il dichiararsi amator de la patria essendo da'vostri simili questo nome
, prostituta. fenoglio, 1-27: la zia giulia sapeva di questa maestra e
una lurida qualunque che facesse per finta la maglierista o la pettinatrice. -libidinoso
che facesse per finta la maglierista o la pettinatrice. -libidinoso. monti
seguono due pagine così luride da screditare la fantasia del poeta baffo. 5
jovine, 48: di fuori infradiciava tra la nebbia bassa un lurido tramonto di novembre
abiezione. papini, 27-76: purtroppo la vita era una persecuzione quotidiana di miserie
, sm. ant. richiamo usato per la caccia col falcone; logoro (v
, con- tr'al sole e spogliandosi la sua veste, lascia tutta la sua
e spogliandosi la sua veste, lascia tutta la sua vecchiezza. =
/ perché non lusca, e con la coda mia / so volteggiare e dare al
che ci vede poco, che ha la vista corta. moniglia, i-m-i-233:
un tantino lùschero; pensava che questa fosse la cattedra, ed è la bugnola.
questa fosse la cattedra, ed è la bugnola. 2. che emana
e traballante. landolfi, i-43: la luce della lampadina luschera contrastava in quell'
coll'ombra che di lungo i muri la circondava e l'inghiottiva. 3
fr. colonna, 2-302: quivi la querulante luscinia,... gli
menili. carducci, ii-15-162: di luscinia la etimologia non mia, perché composta.
mangiò vetro a tutto pasto, fu tratto la sorte e toccò il primo aringo al
di qualche cortegiana. forteguerri, 12-54: la regina / era zoppa, era gobba
aveva un occhio lusco dalla nascita e la gamba sinistra storpiata dalla guerra 15-18.
lusco e cieco. gelsi, 5: la gente è fatta cieca e lusca /
maniere s'arricchirono che chi non possiede la lingua, ond'ei l'attinsero, è
, 4-286: mi disse che lui preferiva la luce del sole; nel lusco può
sole; nel lusco può sempre arrivarti la botta di un altro; di giorno
, cecità. gelli, 8-61: la quale cosa suole accadere spesse volte a
glauci, come avviene ancora spesso la luscosità a quegli che gli hanno neri.
le ali loro e l'anima e la canna e il usello e 'l luselletto.
e 'l lusignuol ch'ha sì dolce la gola. sannazaro, iv-70: udette
che i lussignoli cantino sì dolcemente e che la mia sampogna si stia mutola? domenichi
. pascoli, 1030: ancora / la schiava è là, sola con li aierini
mentre che ella fingeva di cercarla [la cintola], non rivolgeva già mai l'
. ed a quello avvicinatasi, avendo la cintola ascosa in mano, con quella
, il ladrone, che m'ha la mia cintola rubata. aretino, 20-28:
avedutasene madama, postasi a sedere, spalancata la gabbia e misoci dentro il lusignuolo,
per qualcuno, al fine di carpirne la fiducia, di piegarlo ai propri voleri,
lusinghe / ond'io non ebbi mai la lingua stucca. boccaccio, dee.,
. alfieri, iii-1-186: dall'essere la poesia finzione, ne nasce la lusinga nel
dall'essere la poesia finzione, ne nasce la lusinga nel principe, che, seducendo
che duramente rimproverava tiberio di troppo favorire la repubblica. carducci, iii-7-81: alle lusinghe
dante, conv., il-vn-ii: mostro la potenza di questo pensiero nuovo per suo
per meglio inducermi, promettendomi che la vista de li occhi suoi è sua
è sua salute. quasimodo, 6-17: la dea con languide parole di lusinga /
, / che poi ti vende cara / la sua lusinga amara. ballate del sec
abbia a sprezzar d'amor l'arco e la face ». s. maffei,
, ebbe cuore di perseguitarla apertamente con la forza, di modo che la poveretta
con la forza, di modo che la poveretta è stata ridotta a fuggir di casa
per maliziosa lusinga e fasda sposizione de la scrittura, l'anticristo sforzerassi dimostrare e
l'anticristo sforzerassi dimostrare e conformare per la scrittura com'egli sia messia.
proferta né losinga del padre né de la madre non s'avea lasciato far trare.
). boiardo, 1-29-45: era la dama di estrema beffate, / maliciosa
. p. pomo, lx-2-87: tentò la bella, quando si vestì quell'abito
hanno voluto rapire al pomo dell'asfaltide la lusinga di una scorza lieta di bellezza
e di luce. savarese, 152: la vita toma... con la
: la vita toma... con la gentile lusinga di qualche fiore solitario tra
. d'infinite spighe / t'incorona la terra, e di lusinghe / malinconiche e
sono che per questa via vadano, la quale v'è sì faticosa per la
la quale v'è sì faticosa per la umanità che in voi tenete e per le
: se non fossero le ostinazioni de la speranzaccia, morta di fame, le
: ne ha conformati in guisa [la natura], che... più
mi sarei mosso, avevo negli occhi la beduina. gobetti, ii-338: l'affermarsi
piegar quell'alma / non mi tor la lusinga. alfieri, 5-21: la sola
tor la lusinga. alfieri, 5-21: la sola passione del vero bene degli uomini
e lucia? che avesse data a colui la più piccola occasione, la più leggiera
a colui la più piccola occasione, la più leggiera lusinga, non era un pensiero
, con lusinghe, leccava con bocca la medicatrice mano e con segni di riverenza
, / ancor ch'el porti al fianco la faretra. ariosto, sat.,
, sat., 5-261: meglio con la man dolce si raffrena / che con
cani / le lusinghe fan tuoi che la catena. serdonati, 9-383: niuna cosa
niuna cosa infievolisce maggiormente gli animi che la educazione dilicata e piena di lusinghe.
madre, si sforzava d'addolcirla con la piacevolezza di quel nome; e poterono
alla disperazione. arbasino, 33: la contessa bonamici era riuscita a farsi regalare una
rei uomini non si possono rallegrare de la venuta del giusto; la seconda,
possono rallegrare de la venuta del giusto; la seconda, per tenere a lusinga lo
varietade degli scrittori è inganno; e la cagione dello inganno si è per uno
le lode del vincitore crescere, istudiano la virtù del loro paiese o a'presenti
.. lusingamenti c'hanno / forte a la gente sagia dispiacere. cassiano volgar.
, 41-139: non altro in tutta la vita professo che verità e schiettezza,
filene, ai quali nel maggior lor bisogno la fortuna ridente e losingante, dopo tante
piccolo legno. monti, i-294: la lettera di questo grand'uomo è sì
mostrarla, per timore che qualcuno non la creda apocrifa. 2. che
: sia ancora in questo luogo riuscita la storia di daniello, ove le bocche de'
bocche de'lioni colle lusinganti code temerono la loro preda. buti, * -562
giace e pargoletto, / non bene ancor la lusingante madre / conosce. •
]: senza indugio, preso per la lusinganza delle dilettevoli acque, spogliò lo tenero
promesse fallaci, al fine di guadagnarne la fiducia, di piegarlo al proprio volere
. b. tasso, ii-131: la morte, o quel nimico / che,
potente nemico. mazzini, 1-4: la poesia divenne l'arte di lusingare la credulità
: la poesia divenne l'arte di lusingare la credulità 0 la intemperanza dei popoli;
l'arte di lusingare la credulità 0 la intemperanza dei popoli; attizzò all'ire e
sue promesse lusingando / mi ricondusse a la prigione antica. boccaccio, ii-228: qual
triemo / che 'l senso non soggioghi la ragione, / losin- gando e dicendo
, i-123: il soldano, vedendo che la damigella aveva avuto il prezioso anello sì
i quattro fuggitivi e solitari. ciascuno la vorrebbe per sé in legittimo amore: ella
e a perseguitarmi. sbarbaro, 1-236: la donna che di mestiere lusinga, alla
ciò faceva ingiuria alla filosofica verità, la cui opera è di sanare, non di
come voi col lusingarle falsamente volete guadagnar la loro grazia. giuglaris, 1-404: non
, 3-168: il primo che lusinga la moltitudine, la conduce grossolanamente alla confusione
il primo che lusinga la moltitudine, la conduce grossolanamente alla confusione dei più distinti
, 22-21: può il mare ora con la bonaccia lusingare altrui. della porta,
iv-449: oh! a che più lusingo la mia ragione? non odo la solenne
lusingo la mia ragione? non odo la solenne voce della natura? io ti
laudario urbinate, lxxxiii-586: tu rumpisti la catena / cun ki l'antico serpente
.], 12-18: tale tentazione dolcemente la lusinga [l'anima] acciocché in
[l'anima] acciocché in alcuna cosa la possa sozzare e alla fine possa spegnere
e alla fine possa spegnere in essa la forza della sua giustizia. s.
: egli [dante], cominciando la visita e l'esposizione dei peccati della
mente il serpe che andò alla donna e la lusingò e sedusse.
, altro non face / che lusingar la morte. 2. trattare affettuosamente
e losinga per traiere a luie / la deletosa gente secolare. boccaccio, dee.
se ne ritorna [il cervo] a la usata casa, ove trovando me,
, / e teco il dì, teco la notte alberga: / mentr'io,
che, mentre ei mi lusinga, / la fuligine e il fumo ognor mi tinga
burattino] » lusingava « questo con la pennina rossa in cima alla testa; sappi
rossa in cima alla testa; sappi che la pennina rossa vien da un cappello,
modo appropriato (rispettandone, assecondandone la natura, le caratteristiche). cennini
da s. c., 11-9-7: la santa scrittura... con detti
tanto il prigio- nier lusingò che egli la lasciò a ruggieri favellare. donato degli
li aver lusingati che primo cantasse con la sua citara. tasso, 13-58: da
seno somigliante segreto, mai se ne riseppe la verità fuori di casa. guidi,
. scarfoglio, 164: il tempo per la dolcezza lusingava all'aperto.
giordano, 3-183: quest'arte t'insegna la fede, d'inclinare e lusingare iddio
lu core. boccaccio, viii-1-186: la carne ne lusinga con la dolcezza de'
viii-1-186: la carne ne lusinga con la dolcezza de'diletti temporali, sotto a'quali
. bianco da siena, 57: co'la suo melodia / la luce mi lusinga
57: co'la suo melodia / la luce mi lusinga / donandomi nel cuor nuovo
: perché l'avvenimento del secolo non la lusingasse già troppo, ogne die ne
. f. gonzaga, lxv-223: la verginella / amando si fa bella, /
si fa bella, / quando amor la lusinga e non l'offende. tasso,
, 2-149: coloro che camminano su la corda allora maggiormente lusingan gli spettatori che
cura e tua pompa e tuo diletto / la scorza sol d'un miniato volto.
tasso, n-iii-703: poetando senza lusingare la superbia di coloro che ci vivono, si
ci vivono, si dee parlar de la nobiltà come del valore? marino, 8-53
seggi ombrosi. bruni, 86: la speme inganno e il desio lusingo,
; ma che lusingano a un tempo la collera e la speranza. carducci, iii-25-244
lusingano a un tempo la collera e la speranza. carducci, iii-25-244: verrà
, con nuove vivande, da lusingare la non sazievole gola. dominici, 1-50
e di cipresso odorifero, gli archi, la testu- dine, il vaso e l'
l'addobbo di ricche dimore e per lusingare la vista di nobili bongustai.
-esaminare attentamente. dante, xlii-7: la sua sentenzia non richiede fretta, /
cantù, 480: deh come ne lusinga la languida vitalità anche il più fioco raggio
: nell'attesa lusingava e faceva tacere la morbosa inquietudine, lavorando faticosamente a redigere
: o placido il mare / lusinghi la sponda, / o porti con tonda
de'zefiretti lusingar s'appressa / lieta la state. -far vibrare uno strumento
altrui desio facil seguace, / lusingando la lira, un suon più molle / trame
tasso, n-iii-668: come l'arte de la cucina lusinga a la medicina, il
l'arte de la cucina lusinga a la medicina, il calunniatore a l'oratore,
, il sofista al filosofo, così la musica lasciva a la temperata.
filosofo, così la musica lasciva a la temperata. -risplendere, brillare.
. 9. intr. con la particella pronom. indursi, per lo
potrò d'esser felice, / se la gloria resiste / fra i moti di quel
1-265: qual cosa aveva ferito di più la vostra immaginazione, o che vi lusingaste
scrivendo in latino, si lusinghi che la forza dell'idioma abbia a portar più
, di quel che s'è stesa la fama del nostro... galileo galilei
concorso. mi risposero: badi, la non si lusinghi: c'è gente
a ritentar ventura: / e di vincer la pruova ho certa fede, / che
primi lusingati e che vi incappano per la volontà di dio. tasso, 7-13:
campailla, 16 -intr.: da la sua donna il lusingato adamo / il pomo
esili, lusingata,... la plebe tace, s'allontana, sparisce.
colori,... che non la gioia piena di penetrare il vero nella sua
in istoria, lasciando intera a lui la lode non meno del componimento che dell'
voce). moravia, xiii-138: la stringeva con forza, la vide guardarlo
, xiii-138: la stringeva con forza, la vide guardarlo con espressione nient'affatto offesa
di grande e di funesto / per la messenia e per le dolci mie /
... che poco / hai per la patria tua, nulla pel padre,
, 2-39: non mai non mai la sorte elargirà / a codesta fanciulla la
la sorte elargirà / a codesta fanciulla la ventura / materna, la fortuna che
a codesta fanciulla la ventura / materna, la fortuna che la crebbe / in un
ventura / materna, la fortuna che la crebbe / in un tempo di fasto e
tumulto / e in un'ora propizia la gettò / lusingatrice fra un impero e
ella teneva il braccio destro abbandonato lungo la veste, reggendo nella mano il ventaglio
e i guanti. non porgeva più la mano ai salutatori e ai lusingatori;
mi sembrano come tante ombre che precorono la mia morte. salvini, 39-i-37: venite
; le massime di rochefaucauld hanno lastricato la via ad un tal sistema. pascoli
pascoli, i-168: oltre tomba è la sua vita e la sua ricchezza e
: oltre tomba è la sua vita e la sua ricchezza e la sua gioia,
sua vita e la sua ricchezza e la sua gioia, se il poeta è poeta
è più felice / chi udir può la tua dolente / melodia lusingatrice / che nell'
. d'annunzio, 4-ii-34: avevano finalmente la sera innanzi deciso di cavalcare alla pineta
, iii-6-112: l'acerbità della morte e la bellezza in cadavere anche stupenda trasse il
, i dotti a comporre versi dove la chiamaron divina; e forse il faceano
. tasso, 9-2-339: quivi sopragiunse la fera a caso priva de'figli, con
con le mamelle gonfie di latte; la qual, volendosi alleggerire del peso,
delicati, che parlan col viso allegro spregi la morte e apra la porta affa povertà
viso allegro spregi la morte e apra la porta affa povertà e tenga le sue volontadi
: costei, con atti lusinghevoli presolo per la mano... il menò nel
con parole amatorie con bassa voce parlando la stimolava, in modo che per la troppa
la stimolava, in modo che per la troppa molestia del giovanetto era costretta non
buon cavaliere con molte lusenghevoli parole se la recò al suo piacere. giraldi cinz-io
d'annunzio, iv-1-15: gli durava ancora la sensazione avuta dallo sguardo di lei;
con riverenzia d'inchinare il capo, la mediatrice mano dii pastore. landino [plinio
plinio], 155: quando la coda sta ferma o muovesi come lusinghevole,
. marino, 12- 131: con la lingua festiva e con la coda / lusinghevol
131: con la lingua festiva e con la coda / lusinghevol il lecca e l'
uso neutro. manzoni, v-1-18: la cognizione ch'io sapeva aver voi delle
il dosso alle lievre, anzi che la femmina, tentata lusinghevolmente, ripugni allo
, i quali, vinta in esse la natia dolcezza dell'indole, condusserle lusinghevolmente
lusinghevolmente il collo del padre, priega per la sua salute. guido delle colonne volgar
, presala di nuovo in braccio, la cominciò lusinghevolmente a pregare che ella si consolasse
, illusivamente. carducci, iii-7-160: la poesia italiana nel suo progressivo idealizzarsi andò
e parole e suoni che simulavano lusinghieramente la vita. comisso, 17-67: quelle
aparenza e losenghieri en lingua per coprire la mala sua voluntà. storia di stefano
dinanzi prima solletica dolcemente e poi rivolge la coda velenosa e fedisce; così il
i-412: vedete, o signore, la bella compagnia che voi mi avete dato!
.. che lo mettono male presso la sua donna, la quale non lo
lo mettono male presso la sua donna, la quale non lo richiama a sé.
: puttana lusinghiera. lancellotti, 236: la speranza..., quasi bella
oltra il femmineo ingegno / sempre è la viril mente, / sa, con sua
... e mettersi cioè a far la lusinghiera coi vecchi, visto che i
. cortigiano. tasso, n-iii-808: la reina medesima e imperatrice de l'animo
, o è costretta a patteggiare con la morte e a concedere al senso, già
lusinghiero, ora tiranno, gran parte de la signoria. -che illude; illusivo
modi suoi lusinghieri, nel che tutti la chiamano gran maestra, adescò e prese
grandi occhi sbigottiti; e le parve che la vecchia la guardasse con un sorriso dolce
; e le parve che la vecchia la guardasse con un sorriso dolce, malizioso,
i-333): non può se non giovar la frequente dimostrazione dei mali e scandali che
lode / (poiché sol di virtù premio la crede) / internamente si compiace e
che non cerca altro che di vedere la capitale d'uno stato, questa corteccia
bene o vero o apparente, è la temperanza fra'due estremi d'intemperanza e di
che favorisce. imperiali, 4-23: la bella libertà / ne promette...
gozzano, i-216: perché morire? la città risplende / in novembre di faci
col palato, senza esser maligni con la salute. lemene, i-348: ah svanite
invito. goldoni, xiii-59: tosto la fantasia s'avanza anch'ella / a
dal cuor l'indegno affetto, / tutta la volontà si rende ancella. alfieri,
: cento altre simili ideuzze infantili che la fantasia lusinghiera mi andava apprestando alla mente
manzoni, fermo e lucia, 525: la poesia ha sempre avuto questo nobile privilegio
: quanto di lusinghiero in sé racchiude la lode, quanto di più lieto immaginasse
che non sapesse romperla risoluta- mente con la superstizione popolare a lui lusinghiera. pirandello
che le avevano fatto le convittrici dopo la presentazione lusinghiera della direttrice.
: in damo, o musa, a la mia ninfa intessi / fregi di lode
di cogliere il pretesto e di usare la forza per istabilire il suo commercio e
lusitano estremo. montale, 9-42: la sera fui paragonato ai massimi / lusitani dai
non sieno per andar bene sin tanto che la corte di lisbona camminerà 'ad tramites
soglio del l'uscio de la casa del quale erano. =
se tu, per non lussar, la tien sumersa. 2. dial
in un gran timore che possa accadere la lussazione del femore promossa da causa intrinseca.
cura, o ve lo ha solamente la chirurgica. targioni tozzetti, 5-132:
lordosi, o vogliamo dire lussazione per la parte interna delle vertebre lombari, e perciò
uno di cotesti accessi gli si produsse la lussazione spontanea della mascella inferiore ed ebbe
anca: lussazione dell'anca) durante la vita intra-uterina. bocchelli, 18-i-503:
i-407: si adopera attualmente per tortura la lussazione dell'osso dell'omero. =
; ma si lasciavano crescere, acciocché la greggia fosse più numerosa. serdonati,
più numerosa. serdonati, 11-172: la superbia e sporcizia e l'improntezza / di
delle classi superiori, non già per la quantità delle cose, ma per la qualità
per la quantità delle cose, ma per la qualità, vale a dire per le
, fermo e lucia, 661: la vedova attenendo quello che aveva promesso al
alla cui volgarità fa un grottesco contrasto la pompa delle frasi ed il lusso delle
delle metafore. bonghi, 1-206: la lingua francese era ricca come la nostra
: la lingua francese era ricca come la nostra, prima del malherbe e del balzac
oggi il bere col ghiaccio e con la neve; ma questo lusso di freschezza
essendo tanto contrario alla ghiottoneria, quanto la cultura e gentilezza delle maniere che si chiama
superflui e voluttuari (in relazione con la situazione sociale o col momento storico)
, destinati a soddisfare l'egoismo e la vanità di pochi o a finalità prive di
, secondo il moderno lusso, il tenere la carozza e l'equipaggio conveniente. broggia
de sanctis, ii-356: il lusso è la ricchezza non adoperata a produrre ricchezza,
loro stesse pazzie erano altrettante occasioni perché la gente minuta lavorasse e buscasse qualcosa.
aver tassato i celibi, invocato con la tassazione del vizio il regno della virtù,
pare che questo lusso di scienza sia la cima della poesia, e se ne vanta
che parlavano della sua vicina, aveva motivato la sua antipatia con un lusso di buon
rider tutti. serra, ii-453: la vita di fra'michelino avrebbe dovuto entrare
, ne le regie tende / de la prole tarquinia, ha loco il rito;
conviti / in un muro già scrisse / la sentenza di morte / a tiranno baccante
e al figur.: ciò che eccede la norma, ciò che appare superfluo rispetto
chi può mostrar lo scrigno pieno, / la testa è lusso, e ne può
traccia d'onore dopo di sé: ma la morte e la canzonatura è troppo lusso
di sé: ma la morte e la canzonatura è troppo lusso di martirio, per
il vero positivo e storico? è la natura e la storia sostituita al lusso dell'
e storico? è la natura e la storia sostituita al lusso dell'immaginazione e
morbidezze sociali. moretti, ii-606: la verità è... che il mestiere
intelligente per piegarvisi, ma gli basterebbe la lotta pura e semplice senza i tormenti
sfolgorio. rosa, 165: era la notte e delle stelle i lussi / cinzia
essere fiorente, lussureggiante, prospero (la vegetazione); rigoglio, esuberanza,
bruni, 234: aperta al ciel [la primavera] dispiega / il lusso de
moretti, i-179: che lussi! la cannuccia di paglia da succhiare con estrema
di lusso. moravia, xii-34: la macchina era di marca straniera e la
la macchina era di marca straniera e la carrozzeria era di lusso. -per lo
: esce brevemente il signore distinto con la femmina di lusso di sua proprietà.
della gente di lusso, e di tutta la società civile-militare, le gerarchie, le
che non possono essere picchiati, aveva la profonda innocenza. cassola, 5-73: un
, 2-32: -non ricusate, giovanni, la previdenza che dio vi manda; non
in questi lussi di tirannia dottrinaria che la morbidezza morale del secolo scadente si permette,
la prima volta. gobetti, 1-i-818: un
sicuro, in perfetto equilibrio, come la francia repubblicana, può pagarsi il lusso
10 più per il pregio dei materiali e la raffinatezza dell'esecuzione); sontuoso,
'. barilli, 5-19: tra la città e il porto, in pieno traffico
il porto, in pieno traffico, lungo la magnifica passeggiata che i tram, gli
neanche nudo. idem, iv-362: la 'fiammetta'... è interessante per
'fiammetta'... è interessante per la storia della prosa italiana perché vi si trova
si trova piena- namente formato, per la prima volta, quello stile lussuoso,
il pavaglione tutto. moravia, iv-128: la porta del ritz risplendeva di una luce
si trovi una parola che costantemente significhi la medesima idea. questo abuso nasce dalla imperfezione
mio cervello, ho risoluto di levarmi la tentazione di casa. 3.
abbondante nella fioritura e nella fruttificazione (la vegetazione). -anche: che
eccede nella fioritura con danno per la fruttificazione. tasso, 16-11: pendon
/ lussureggiante serpe alto e germoglia / la torta vite ov'è più l'orto
. imperiali, 4-100: da bromio la nodrita pianta / morbido letto giovinetta preme;
sono invaghiti di un platano luzzureggiante per la bellezza, che vien poi ad isfrondarsi
dell'etade. spallanzani, xxiii-430: la mezzana [regione] ha celebrità per
mezzana [regione] ha celebrità per la lussureggiante vegetazione ed elevatezza degli alberi.
marea verde, zolfina, ritta, con la pezzuola rossa legata alle tempie, pareva
umido e grasso. moravia, xii-298: la strada scendeva e saliva tra colline senz'
estate lussureggiante co 'l suo calore e la sua luce. 2. figur
. b. croce, iii-26-373: la condizione del popolo greco era diversa sotto
scemerebbe, ardisco dirlo, d'un terzo la mole del vocabolario. borsieri, conc
borsieri, conc., ii-530: e la maschia ruvidezza e la semplicità di certe
ii-530: e la maschia ruvidezza e la semplicità di certe forme di stile veniagli
il concetto è dantesco,... la forma è lussureggiante e vezzosa e più
son quelli nei quali il becque dié la misura di sé stesso, prendono il nostro
a descrivere in una serie di comparazioni la bellezza di madonna. -che
sino al delirio della tarantella; ecco la poesia napolitana o meridionale. linati,
sovrastava al suo mondo reale, aveva la bellezza delle favole e dei sogni.
: se io sostengo che l'istinto è la radice del sentimento, affermo per conseguenza
f. f. frugoni, 1-196: la carne in essi pareva un'ombra leggiera
giovenca pingu'e lussureggiante. -fluente (la capigliatura). baldi, 221:
, 221: sculto vedi destrier, cui la superba / cervice il crin lussureggiante inonda
: capelli bianchi... striavano la sua chioma ancora magnificamente lussureggiante. -eccessivamente
una volta. zena, 2-161: la situazione drammatica è resa potentemente, e ad
mani. moravia, iv-346: la madre... aveva la faccia molle
iv-346: la madre... aveva la faccia molle e patetica tutta impiastricciata di
, nel benessere, nelle mollezze (la vita). papi, 2-1-n:
tutta lussureggiante e mondana, ed era la vergogna della religione. 4.
[stava] il re sul trono, la regina con la famiglia, i ministri
il re sul trono, la regina con la famiglia, i ministri, i grandi
fasto, dalla luce, da tutta la vita lussureggiante che c'è in quei quadri
. f. frugoni, vii-70: serpeggiava la libidine in corinto... la
la libidine in corinto... la statua di quella [venere]..
delle cornee membrane il ferivano, oppose la cieca modestia, che dalle vereconde pupille
arti- fizio '(1905) -cominciò la nascita di govoni. non era ancor
abbondare nella fioritura e nella fruttificazione (la vegetazione). -anche: eccedere
: eccedere nella fioritura con danno per la fruttificazione. bruni, 460: le
sopra i rami. battista, vi-1-35: la, dove ilio superbo alzava i muri
xviii-355: nelle terre grasse ed umide la vite lussureggia troppo e rende poco e
vite. carducci, iii-7-176: lussureggiava la messe nell'allegrezza della estate. calvino
-sostant. salvini, 39-i-42: la fiorentina curiosità è come il lussureggiare dell'
, una mandra di pecore per rodere la punta tenera di quell'erbe che si
prova poi della importanza della potassa per la cultura della vite l'abbiamo nello straordinario
graniti. ungaretti, xi-173: quando la natura sconvolge questi luoghi, la terra raddoppia
quando la natura sconvolge questi luoghi, la terra raddoppia di feracità; e nel
me fiori di raffinata eloquenza, poiché la mia età avanzata non permette il lussurreggiar
, e le sue convulse argutezze, la sua pompa. -esprimersi con vigore
onnipotente imaginazione del poeta lussureggia in tutta la sua ricchezza. bocchelli, 2-xix-
. bocchelli, 2-xix- 169: la possa di quella fantasia che pare ardere e
. amari, 1-1-356: infrequente [la moglie di alaino] a corte,
, spiccare. bruni, 166: la tua dolce bocca /... è
è fontana di manna, / su la cui vaga riva / spiritosi rubini, /
assarino, 4-149: gran pazzia per la parte del vino è il lussureggiar ne i
nella crapula, fornicava e sodomitava con la vista. dotti, 1-285: tu
soverchio lussureggiare; i quali vizi portano seco la corruzione della casa. castagnola, lxviii-69
f. f. frugoni, vii-150: la lor insolenza verrà da voi per vivacità
verrà da voi per vivacità interpretata, la lor petulanza per coraggio, la lor
, la lor petulanza per coraggio, la lor lussureggiatura per galanteria. =
, concupiscenza, carnalità (e secondo la morale cattolica è uno dei sette vizi
opere. giamboni, 12 7: la lussuria è disiderio di compiere sua volontà
amore di sé. iacopone, 13-14: la lussuria fetente, ensolfato foco ardente,
mai l'affetto dimorare in pace; la notte bolle, lo dì angoscia. dante
e libre. boccaccio, viii-2-152: la lussuria è vizio naturale, al quale
lussuria è vizio naturale, al quale la natura incita ciascuno animale, il quale di
è uno amore di delettazione disordinato, la quale è secondo il senso del toccare
. giov. cavalcanti, io7: la lussuria vuole essere tranquillata con pensieri vani
a loro piace, oxo più secondo la loro luxuria e ciascuno di costoro per la
la loro luxuria e ciascuno di costoro per la rata sua dà le cose da vivere
aretino, v-1-415: odia il lascivo de la lussuria, distru- gitrice de la vita
de la lussuria, distru- gitrice de la vita, perché l'uomo a lato de
vita, perché l'uomo a lato de la donna è sepoltura di sé proprio.
medicina in volgare, 21: la luxuria è una pura emissione di umore la
la luxuria è una pura emissione di umore la qual consuma el cervello. biondo,
: quando lusuria non si reprime con la mente, suol dannare l'uomo ne
/ pon tener una donna, se la furia / de la lussuria la percuote e
una donna, se la furia / de la lussuria la percuote e stimola.
, se la furia / de la lussuria la percuote e stimola. lomazzi,
cuori. b. corsini, 6-32: la figlia a far dimora / è forzata
è forzata lassù dove ogni prova / fa la lussuria, e aspettasi ch'a un
passione che possa distrar dall'avarizia è la lussuria. ferd. martini, 1-iv-311:
lussuria. ferd. martini, 1-iv-311: la lussuria gli sfavilla negli occhi concupiscenti,
l'asino concitato a lussuria non schiferà la cavalla. savonarola, 7-ii-151: nella lussuria
. panzini, iii-866: quale è la 'stampa malvagia', contro cui si mette
, contro cui si mette in guardia la gioventù cattolica? soltanto quella che mostra
se elli vedeno fare usura e elli la vogliano fare, si elli vedeno lusurii,
, si elli vedeno lusurii, elli la vogliano fare. buti, 1-155: soavità
giovani tutti se ne guastano, usando la mattina più e più volte bere la
la mattina più e più volte bere la malvasìa e altri vini, e poi corrono
i-70: lussuria prima è semplice fornicazione; la seconda è stupro;...
seconda è stupro;... la terza è l'adulterio; la quarta incesto
.. la terza è l'adulterio; la quarta incesto, ch'è tra parenti
tra parenti e anche tra religiose persone; la quinta in peccato soddomico. petrarca,
già pensato, / del mondo e de la fiamma e de l'ardore / di
dante, purg., 26-42: ne la vacca entra pasife / perché * 1
... soffrire i saccheggi, la lussuria, le crudeltà non di un
il quale bisognerebbe spendere il sangue e la vita,... ma di un
le loro lussurie, per li quali la via della verità sarà biastemata. boccaccio
l'ama [pentesilea], che la brama, che la vuole a dispetto
pentesilea], che la brama, che la vuole a dispetto della morte e del
, par., 19-124: vedrassi la lussuria e 'l viver molle / di quel
accademia, in una villa di lungi a la città, non solamente diserta ma pestilente
acciò che l'asperità del luogo rompesse la voluntà de la lussuria de la carne
l'asperità del luogo rompesse la voluntà de la lussuria de la carne. g.
rompesse la voluntà de la lussuria de la carne. g. villani, 1-19:
] fu cacciato da'baroni e toltagli la signoria. petrarca, 136-8: nido di
: mutavano lochi secondo l'erbe e la pastura, vivendo di cacciagione e di
orsi e voltori, né ad altro che la gola e lussuria attendevano. savonarola,
contunda. domenichi, 2-47: era la corte d'un certo signore imbrattata di
ne'panni, fu chi mi offese la vita; vissi piangendo e, avendo
ed altri assaissimi dipingono l'effeminatezza, la lussuria, gli osceni poemi, i
pavese, 3-161: ecco una donna che la rocca rese folle. una donna che
folle. una donna che avrebbe potuto passare la vita in tranquilla lussuria, ingrassando anche
, trattando cose più utili, raffrenerò la lussuria e sontuosità, dimostrando che con
. tasso, i-41: si conterebbe la considerazione de l'arti, così di quelle
dante, conv., iv-vi-19: beata la terra lo cui re è nobile e
presente;... / marinesca è la musica, e trionfa / sin nel
arte. foscolo, xv-163: lasciate la lussuria di frasi a chi ha penuria d'
un seicentismo. praga, 4-103: aveva la pelle tesa, come quella di un
fioritura di una pianta con danno per la fruttificazione. -in agraria, eccessivo sviluppo
alterazione della pianta del riso per cui la pannocchia rimane eretta, stretta e con
allo stato rudimentale o nulli; e la pianta si presenta piùalta e con foglie più
tra vizi delle biade è da enumerare la lussuria, ciò è il troppo crescere,
, perché poi ricaggono... la lussuria si riprieme se le pecore pascono
questa fatica che quasi lo tocco con la mano, non potrò darlo alla stampa
buon agricoltore risecame alcuni ramoscelli che con la loro lussuria impediscono che la bontà del
che con la loro lussuria impediscono che la bontà del frutto non risponda all'intenzione e
desiderio del cultore. ginanni, 1-41: la 'lussuria del grano 'è una spezie
ricci, 2-69: quasi per la troppa sazievolezza divenuto lussuriante, alla intellettuale
buonafede, 5-513: i dogmi contro la ragione, i monaci flagelli del mondo
che eccede nella fioritura con danno per la fruttificazione. -anche: che è in condizione
biade / lussurianti / che non toccò la falce / ma che divora il fuoco
nelle statue tengono memoria di noi dopo la morte, il che è una soprabbondante
. -particolarmente fervido, sfrenato (la fantasia). n. villani,
n'andò verso capua, lussuriante per la sua lunga felicità e indulgenza della fortuna
per riponere gli alti misteri di lei [la natura]... in speciosissimo
pompa. bocchelli, 2-xix-461: la ampliò [la villa], fastoso,
bocchelli, 2-xix-461: la ampliò [la villa], fastoso, il seicento
fanno i mondani, che non sentono per la miseria loro se non queste cose cattive
, iv-ix-7: sono anche operazioni che la nostra ragione considera ne l'atto de la
la nostra ragione considera ne l'atto de la volontade, sì come offendere e giovare
sì come star fermo e fuggire a la battaglia, sì come stare casto e
volgar., 35: per forza avuta la pace, acciò che non mancasse loro
, 3-166: se il maschio o la femina sono truovati a lussuriare innanti al
e questo lo fanno perché essa non procuri la sterilità per lussuriare. carletti, 93
occhio, come è il lussuriare, la molta fatica e il troppo pianto e
feste non attendiamo a lodargli e pensare la loro vita, ma a giocare e lussuriare
gran letizia / fanno, quando costei [la fortuna] concede loro / lussuriando poter
. benzoni, 1-144: così avuta la sanguinolente e terribil vittoria di quella misera
quella misera gente infelice, stettero tutta la notte in balli e feste lussuriando.
ricchezze non faccino lussuriare i popoli e dispregiar la virtù e le buone arti. g
lussuriare. 3. anche con la particella pronom. eccedere nella fioritura con
. eccedere nella fioritura con danno per la fruttificazione (una pianta, una coltura
musso, iv-83: quanto più lussuria la pianta in foglie e in fiori, tanto
con le flèssili / braccia, lussuriando a la luce; di sopra ampio ride /
prodigi, medea con un coltello aperse la gola del vecchio, sopito per forza
antico sangue, infuse il succo per la ferita e per la bocca, e allora
il succo per la ferita e per la bocca, e allora la barba e la
ferita e per la bocca, e allora la barba e la chioma, deposta la
la bocca, e allora la barba e la chioma, deposta la canutezza, presero
la barba e la chioma, deposta la canutezza, presero il color negro, la
la canutezza, presero il color negro, la pallidezza e le rughe disparvero e
. -essere fluente e ribelle (la capigliatura). tommaseo, i-92:
giorno / eri così 'l pensier come la fronte; / e queste chiome che dell'
già vivace ingegno di cesone cominciava per la troppa gloria a lussuriare e diventar vano
: dui [vizia] ne rennan ne la carne, / che tutto esto monno
6-171: so bene che, scorrendo con la tetra memoria vostra e terso intelletto,
. tuo figliuolo... ha consumato la sua parte con le meretrici vivendo lussuriosamente
, si siano. bocchelli, 12-140: la vigorosa e facinorosa fulvia, lussuriosamente assetata
in equitania era una femina misera, la quale era miseramente angosciata da un demonio
da bologna, 1-59: quando vedeano la femmina lussuriosa, sì l'aveano per
tavola ritonda, 1-292: medeas era la più lussuriosa dama del mondo e la
la più lussuriosa dama del mondo e la più calda di suo corpo. beicari,
di medicina in volgare, 21: se la donna sarà troppo luxuriosa, beva bertonica
a li membri e sua lineamenti, imperoché la magra e nervosa, a rispetto
; è lussurioso e più volte la donna gli fa negar l'anima. d'
sorgere dal fondo l'ostilità istintiva contro la bella creatura lussuriosa che respirava l'aria
completa e definitiva, abbandonando per sempre la sua carne inferma, debole e lussuriosa
inchinato al vizio: -oh, ella è la mia mala legge! leggenda aurea volgar
tutti i lussuriosi, i quali tanto la straziassero che per fatica venisse meno.
: alla similitudine della burrasca mugghiante seguita la descrizion del supplizio de'lussuriosi. albertazzi,
lo abbrutiva, non concedendogli di vivere la vita dello spirito e condannandolo alla perversità
sessuale. mannelli, 42: tennono la legge lussuriosa e brutta, e adorano
sonetti che ci si veggono ai piedi. la cui lussuriosa memoria vi intitolo con pace
, disparandomi del giudicio ladro e de la consuetudine porca che proibisce a gli occhi
/ dal lussurioso incenso, / beatemi la vista.
e sì grande scialaquatore che già [la grecia] non poteva sopportare la sua
[la grecia] non poteva sopportare la sua lussuria. sassetti, 7-380: questa
quanti mali patì il populo d'israel per la mensa lussuriosa. gherardi, ii-ii:
apunto mi fu presentato el giorno de la liberazione de frusinone. aretino, vi-7
, vestito de i colori donatimi da la diva, e ad ogni passo mi farei
, nel benessere, nelle mollezze (la vita); che è caratterizzato da
. giovio, ii-192: faccino che la bella vita [di alfonso i]
minuzioso. giovio, i-131: per la infinita alegreza quale avemo preso noi tuti
tuti servitori di va. ecca. ne la restituzione del castello, ero per scrivere
o poeta], or dunque, la città satanica / per la capillarità lussuriosa
or dunque, la città satanica / per la capillarità lussuriosa delle strade.
309: tutte quelle vivaci apparenze accrescevano la sua giocondità, infondevangli nello spirito riposato la
la sua giocondità, infondevangli nello spirito riposato la luce e il profumo della vhsta campagna
. buti, 3-124: lustra è la tana della fiera. rota, 1-1-24:
di ragion fornito, / se adoprar non la sa, perde suo pregio, /
convine il tardo augel palustre / porgea la penna al fulmine cere, per
d'inportanza via: qui ho la mia lustra, e bene o male.
. dell'uva, 75: fu la vergine condutta / a quella di fetor
l'ha fatta entrare in casa e serrar la porta; la vorrebbe pur con queste
entrare in casa e serrar la porta; la vorrebbe pur con queste sue lustre darmi
e biasimarci. boine, iii-127: la critica... è una specie
a queste lustre. carducci, iii-6-409: la betta [è] figura gioviale e
con vergine solfo, con issopo e con la casta ruta. nardi, 9:
se non dopo quaranta giorni, previa la benedizione lustrale. pagano, iii-68:
/ amaranti educavano e viole / su la funebre zolla. settembrini [luciano],
e. cecchi, 8-30: la sacrestia con i vasetti lustrali. bocchelli,
ed i codardi e quei che scansano la milizia e quei che il loro posto
lo spazza e lo monda: fra poco la pioggia, una pioggia lustrale, lo
tutti i popoli di grecia, appresso la selva nemea, la presenza del consolo gli
grecia, appresso la selva nemea, la presenza del consolo gli fece maggiori e
pensa ora se dicon bene coloro che la usano per 'da cinque anni! '
, agg. letter. che ha la superficie lucida, che presenta particolare lucentezza
lustrante. cellini, 610: piglia la tua pila et il tuo torsello e
quel legno con quella detta scaglia: la qual cosa fa venire la tua pila e
scaglia: la qual cosa fa venire la tua pila e torsello lustranti. soderini
filigginoso, eccetto quella di mezzo, la quale, essendo sempre più lunga e
quale, essendo sempre più lunga e la più grossa, ella è parimente sempre di
luminosità (il sole, un astro, la fiamma, ecc.); luminoso
luminoso. sercambi, 1-ii-588: essendo la luna in quintadecima lustrante, tisbe vide
quintadecima lustrante, tisbe vide su per la rena uno leone. leonardo, 2-106
pascoli, 392: non è lei [la luna] che imbeve / del suo
teli e l'accia? / non fa la brina e il gelo essa? ci
grani quarzosi, quantunque fusibilissima ne sia la base, da cui nasce uno smalto opaco
, lustrando? bresciani, 6-vi-148: la povera nanna, appena alzata, coi
sudicio ed ingrognato... per la mercede d'un mezzo boccale lustrava rabbiosamente
del 1853, napoleone iii, lustrandosi la mosca a cavaturacciolo e affilando i mustacchi
spillo, s'è portato alle tuileries la bella eugenia y montijo. moravia,
. citolini, 499: segue poi la specularia, dove sarà l'arte de
, il di cui maggiore ingrediente è la raggia. cantini, 8-97: il
lustrarsi. -satinare, lisciare mediante la calandra (tessuti, carte, ecc
518: ne le generali è il temperar la penna, regar la carta, lustrarla
è il temperar la penna, regar la carta, lustrarla, tinger la penna.
regar la carta, lustrarla, tinger la penna. carena, 1-309: '
lavorava più di tutti in casa era la lisa che incominciava la mattina a lustrare
in casa era la lisa che incominciava la mattina a lustrare le camere e finiva
anche assol. serra, i-52: la sua prosa pare [a beltramelli] ancora
, in paragone dei versi di cui giunge la lontana melodia, e ricomincia ad adornarla
di bologna dove un amico mi dette la notizia, due file di alberetti lustra
alberetti lustra vano al sole la passeggierà e tenera gentilezza delle foglie giovanissime
. boccaccio, 1-i-423: non prima la voce moveste che egli subito si tornò
costui regnava / in una forte tore lo la tegnìa serata. / in questa
teto molto ferata. leandreide, lxxviii-n-275: la bella aurora le purpuree porte, /
illuminazione. folgore, lxxv-238: issa la grande bandiera, / torpediniera che lustri
bandiera, / torpediniera che lustri / la groppa metallica al sole, / e lancia
de marchi, i-550: lassù si beve la birra e noi il vino, che
e noi il vino, che lustra la fantasia, come i venticelli di mezzodì lustrano
tempesta che lustra il cielo e imbeve la terra, che rinfresca e feconda.
: siando noi de questo chiariti esser la verità, dicesi per tanto comando che,
incorporea luce, dalla quale è lustrata la nostra mente, per potere giudicare dirittamente
da correggio, 1-446: così lustrata la mia mente insana, / vuo'seguir di
mia mente insana, / vuo'seguir di la dea il ver vestigio, / dal
lingue pronte / quei che lustrati son da la sua luce. 7. nobilitare;
lucente, / per te è lustrata tucta la gente. gherardi, lxxviii-111-403: subito
alma giulìa, / che tanta reverenza la lustrava, / che imprender non la può
reverenza la lustrava, / che imprender non la può mia fantasia. buonaccorso da
riscosso le gabelle e fatti i sacrifici secondo la vecchia usanza. lancellotti, 2-7:
camillo, o posteriormente, per lustrar la città dalle stragi de'gracchi, e
il pio tevere biondo / ed a la folla, per amor, prostrata / eucaristicamente
l'avean già lustrata) / porgesti la papal benedizione? -per estens.
passato avere visitato i monti calvanei e tutta la valle lustrata. caviceo, 1-153:
l'albergo d'angelo, per vedere se la mia signora ivi fosse. ariosto,
/ ove sotto altri segni il sol la state / reca, e le brume,
, io: io ho lustrata tutta la città per trovarti. par ini,
gole / lustran ogni confine / de la città, che desta / beve l'aura
lustrò balze e dirupi, / e già la raggiungea, quand'essa in mare /
frequentare. di brente, 61: la caterva dei re chiedenti un frustolo almeno
, studiando tutte le maniere di portar la vita in presenza del mondo? savinio,
11. intr. (anche con la particella pronom.). presentare una
fece un uomo armato a cavallo per la fortezza umana tanto ben finito che vi
buoni autori che scrivono non doversi usare la rena del mare nelle fabbriche;.
... a guardare questa volta la bancarella ove lustrano i cachi sotto il riverbero
gadda conti, 1-536: il vecchio lascia la seggiola, attraversa la strada dove i
il vecchio lascia la seggiola, attraversa la strada dove i ciottoli si lustrano d'acqua
.. i pantaloni che piombano con la piega dritta lùstrano. 12.
mandare intensa luce (un astro, la fiamma, ecc.). serdini
. storia di stefano, 11-5: la nuda spada dreta sì alzàno, /
: lionigi s'adirò; e ricominciò la battaglia ch'era un'ora di notte,
era un'ora di notte, e la luna era levata e lustrava. m.
non poter mirar con ferme pupille la indefettibil lampa del sole che lustra e
tutto raccende. pascoli, i-21: la fiamma che lustra... / sui
di pianto. tozzi, iv-351: la ragazza era già accesa d'orgoglio;
circolavano, e tutte quelle facce intorno la tavola lustravano, rosse e brillanti,
tutta accesa invece e stirata, le lustra la pelle, ora che mi ha in
lustrascarpe urla invitandoti e fa tonfi battendo la spazzola su la cassetta. di giacomo,
e fa tonfi battendo la spazzola su la cassetta. di giacomo, i-422:
terra. un lustrascarpe, che aveva posta la sua cassetta all'ombra, a pochi
ossute, ma svelte ancora nel maneggiare la spazzola e lo strofinaccio, abilissime nel
supplica, chi impreca, chi batte con la spazzola sulla cassetta. 2.
: dà una lustrata alle lenti contro la manica. 2. figur.
buonarroti il giovane, i-453: essa [la poppa di una nave], nella
amicis, ix-10: poi si scatena la pioggia... e, un'ora
e lustrate. cicognani, 1-146: la birba matricolata fugge, pattinando per l'andito
per l'andito a mattonelle lustrato con la cera. bocchelli, 9-122: di
, / accesi eran così, che la lustrata / parte di lor piovea chiarezza
gherardi, ii-151: laerte si tiene la somma autoritade in quella [la disciplina
tiene la somma autoritade in quella [la disciplina militare]; laerte si tiene la
la disciplina militare]; laerte si tiene la lustrata virtude; laerte si tiene al
che giunta alla magion patema / fu la sacra lustrata gioventude, / ogni padre /
sacra lustrata gioventude, / ogni padre / la cinica lanterna / prese per riconoscer qual
-figur. immacolato, integro (la coscienza). b. croce,
le truppe. montecuccoli, 1-88: la moderna ordinanza è fondata ed espressa nelle
cipresso; d'amare doglianze coll'amata la corona gettata giù dalla porta dell'amica;
: ma fu purgato ciò felicemente con la lustrazione; e tutto l'anno di dentro
9-44: di lassù vedeva il tramonto ferire la pianura, e la pianura rispondervi sotto
il tramonto ferire la pianura, e la pianura rispondervi sotto con brividi di foco
boiardo, ii-2-6: ora passata è via la notte scura, / e l'aria
, rigoglioso. marinetti, 2-iii-156: la villa appare smemorata fo- gliuta di equatore
monti dietro monti si levano a guardare la bizantina catanzaro sedente come in tronco sulla
guarda;... lustreggia come / la pelle delle bisce a mezzodì. marinetti
cerchio di vecchi, che si radunano / la sera al caffè, sempre affo stesso
-sostant. valeri, 3-35: la spalletta bianchiccia d'una loggia; /
lustregiato tutto il mondo, / fermarà la sua luce in questo lito.
avere un bottone più lustrente: avere la sua cassetta per darvi il lucido agli stivali
lustre e preclare, ne le quali la terra pone la durezza, l'acqua la
, ne le quali la terra pone la durezza, l'acqua la chiarezza,
la terra pone la durezza, l'acqua la chiarezza, l'aere la diafanità o
l'acqua la chiarezza, l'aere la diafanità o vero trasparenzia ed il fuoco
diafanità o vero trasparenzia ed il fuoco la lustrezza. ramusio, iii-60: ve ne
bianco. v. danti, 8-37: la qual bontà [del diamante] nasce
. d'annunzio, v-3-78: tutta la campagna splendeva di subita luce, se
splendeva di subita luce, se ben la luna fosse d'incerta lustrezza.
entro il suo proprio stato, la seta medesima in varie manifatture, delle
invecchiato, ma sempre lo stesso con la sua barbetta rossastra e come intirizzita,
: in cinquant'anni gli accadeva per la prima volta di farsi lucidare le scarpe da
tempo in che dovrebbero dormire e mutare la pelle, seguitano a mangiare, diventano lustri
seguitano a mangiare, diventano lustri, perché la pelle vecchia, troppo tesa al crescere
, 1-i-92: com'è andata la raccolta? / -lustrissimo signor, male!
, che c'è beppe in firenze per la vita e per la morte.
firenze per la vita e per la morte. nievo, 183: -dov'è
beve del migliore mentre noi facciamo la guardia ai pipistrelli -rispose il malandrino
cenci, sorti da'caratelli, / che la passano liscia co'poveri plebei.
). che ri flette la luce in quanto ha la superfìcie liscia,
flette la luce in quanto ha la superfìcie liscia, levigata, rasata
vien a fare un lustro incredibile, che la gomma è lustrissima per se stessa,
se stessa, facendosi di lei ancor la vernice liquida e lustrissima e parimenti la trementina
la vernice liquida e lustrissima e parimenti la trementina, ma molto più lustra d'
lisce e lustre, come se avessero la vernice. milizia, viii-42: l'arena
d'inquietarsene, ci sguazzava dentro, se la godeva in quella rinfrescata, in quel
sul terreno e lustri. -che ha la pelle, le squame, il pelo particolarmente
di ossa di pesce, c'hanno la pelle lustra. f. f. frugoni
pallottole immonde, si va a posar su la rosaccia spampanata. algarotti, 1-viii-172:
lustra e vogliosa dei fuggitivi madrigali a la ragazza: non si capì bene che
moravia, vii-137: notai perfino che sotto la cipria ci aveva il naso un po'
stilati e lustri, che più vivi che la vivezza somigliano? nannini [olao magno
eppoi, come per una naturale illazione, la fronte intelligente e la bella bocca turgida
naturale illazione, la fronte intelligente e la bella bocca turgida e calda.
legato al collo un fazzoletto bianco, la giacca addosso, ma rimboccate le maniche
sulle zampe di dietro, / con la bocca più larga di sei forni / e
medico. gozzano, i-683: n'ebbe la gola stretta e si alzò per nascondere
farsi vedere scarmigliati, lei cogli occhi e la faccia lustra, lui pallidastro e sbattuto
b. croce, i-4-310: sempre che la storia conceda alla cronaca (e sia
e agli uomini che non vedemmo, la parola esce pronta e franca, la
la parola esce pronta e franca, la prosa vien più lustra e tirata come la
la prosa vien più lustra e tirata come la pasta de'chiccai. serra, 11-163
prospero, colorito (una persona, la carnagione, l'aspetto). bandello
e conciature, per assottigliare e purgar la pelle, farla bianca, colorita e lustra
bianca rossa e lustra e ti conserva la carne asciutta e giovane. caporali,
: lasciò lor certa mistura / da far la carne bianca lustra e fina, /
lustra e fina, / ad onta de la semplice natura. l. pascoli
novelli alti e lustri, cui stringer possa la mano afferrando, grossi cioè quanto un
pigliar di bella roba in regalo con più la ipocrisia lustra del voler pagare. savinio
: questa ultima parte del piano era la parte che lodovico preferiva. non più
gonfia, e rotonda, e lustra la finzione; ma soltanto aprire la porta
e lustra la finzione; ma soltanto aprire la porta alla verità. manzini, 17-97
eh, ci godevi a raffigurartela [la tua vecchia] con un pizzico di sublimità
padrone. - oh come si esprime forbitamente la piccola: « sto lustra »!
caldo e lustro del bacino si dissecca la pupilla, e perde 'l vedere. alberti
: il pittore truova cosa niuna con la quale egli ripresenti l'ultimo lustro de'
colomne edificiò di grande altura / e la lor sommità parea d'argento / con
gran lustro. straparola, ii-108: la fanciulla, vedendo il lustro della catena
è costume di ciascun fanciullo, pose la mano sopra la catena, e voleva met
ciascun fanciullo, pose la mano sopra la catena, e voleva met
tersela al collo. vasari, i-96: la qual pietra è dura a intagliarsi,
lustro dell'armi indorate ribattuto al sole, la buona ordinanza, le torri sopra liofanti
1-vi-69: ci è tal pelle che per la finezza, lunghezza, colore e lustro
sui quali si travagliarono col fiato e la cera generazioni e
colonne dai bianchi fusti scannellati che reggevano la volta di questo piccolo tempio sotterraneo.
. m. adriani, iv-254: la cagione del mantener il colore dicono essere
il colore dicono essere l'aver fatta la tintura delle lane vermiglie col mèle e
, iii-94: oh che gusto aver fatta la scolara, il ballatoio e il notturno
). galileo, 3-1-79: stimo la luna solidissima più della terra, ma
, bianchissimi i guanti, di marmo tutta la carnagione, il monocolo sfaccettava l'occhio
sùbito trascorse / da tutte parti per la gran foresta, / tal che di
rimbosca. gatto, 6-158: dopo la notte, prima che sia giorno, /
lustri mi guarda / m'invita a impugnar la paletta. 4. ant.
per lo lustro della carta lucida trasparrà la figura, o ver disegno, di sotto
che poniate cura, per meglio trovarla [la miniera di rame], alli sassi
come di talco. cellini, 688: la qual grana [di marmi] dimostra
di più lustro. boterò, 4-90: la virtù è sempre per se stessa amabile
so che di lustro e di magnificenza che la rende anco ammirabile. pallavicino, 1-493
siri, ii-1467: così rimase purgata la corte,... e il cardinale
da'forsennati, mentre tentarono di saziare la propria ingordigia in così ignominioso e sacrilego
buone lettere cominciavano sì bene a restituire la giurisprudenza in qualche lustro. bettinelli,
manifatture non hanno né il lustro né la bellezza di quelle di lione. longo
che si professa a fronte di quelli che la rigettano. manzoni, fermo e lucia
liete nuove si sparsero, e come la famiglia del marchese spandeva un lustro grande
marchese spandeva un lustro grande su tutta la parentela, comparvero dopo il pranzo visite
... v'imparentate con tutta la nobiltà. de amicis, xiii-299:
intrisa e impastata col fuoco e con la natura nostra. 8. in
. manifestazione rapida e fugace (attraverso la vivacità degli occhi, l'espressione del volto
nei denti. idem, 8-37: la figliuola, a questi discorsi, guardava la
la figliuola, a questi discorsi, guardava la vecchia nonna con un lustro di febbre
iii-37: non dee alcun credere che cominciasse la corruzione da costantino magno per avere il
sfarzo, di lustro decorativo che con la teoria di pali, di trofei, di
, di archi di cemento, racchiudeva la raggiunta sicurezza di quelle dimore borghesi.
isola col lustro della libertà e poi la aveva affamata con imposte e manomissioni inique.
molle e il collo a vite / e la nocca col petto sempre in lite
si soleva lustrar, cioè circondare e purgar la città. guarini, 1-119: deh
pur non anco in te scesa è la brina, / né cadute le rose a
anni 5, in capo al quale facevasi la numerazione e la descrizione de'capi,
capo al quale facevasi la numerazione e la descrizione de'capi, cioè delle persone viventi
lustri o poco più / e conservava ancor la sua beltà / come nella più fresca
141: fiacco e albinio censori riposero la gravezza, e purgorono la città col sacrificio
censori riposero la gravezza, e purgorono la città col sacrificio, che è chiamato
lustro, lo scrivano recitava alli dei la preghiera, che dassero sempre maggiori prosperità
3. stor. nell'antica roma, la compilazione delle liste dei cittadini e la
la compilazione delle liste dei cittadini e la valutazione del loro patrimonio ai fini fiscali
dicesi in detto lustro essere stata fatta la descrizione di lxxx mila cittadini romani.
: le bolle di sapone quando le fa la bim betta del giardino di
grandissimo, nel quale, secondo che la stimativa mi porse, mi parve vedere una
l'oro e l'argento], fu la loro singolare bellezza e lustróre che fecegli
, sono divenuti teneri a segno che la punta di un temperino per tutto li
altro che dignità, non fosse stato per la linea molle del mento, per le
anima. iacopone, 75-28: me la luce sì m'ha accecato: / tanto
f. frugoni, 4-197: per voi la filosofia non si può dir più povera
, ii-378: mi rallegro con voi che la moda tessalica in atene la renda così
voi che la moda tessalica in atene la renda così lustrosa anche ne suoi nazionali
[il porco] più d'isvoltarsi per la luta che per un letto de bissino
in mano dell'universale efficiente, come la medesima luta in mano del medesimo figolo.
lùtum 1 loto, fango '; la forma iota è attestata negli statuti della città
, scintilla. papini, i-1044: la celenia... pareva incantata delle
di medicina volgare, 13: metti sopra la pi gnatta busata quelli pezi
altri di figura simile, sì che la bocca del pieno si unisca con la bocca
che la bocca del pieno si unisca con la bocca del voto, si lutano bene
. nella tecnica microscopica biologica, effettuare la lutatura (v. lutatura, n.
landino [plinio], 186: la più vile spezie [di triglie]
questo... quando ha cavato la belletta,... si pasce d'
... i pareti lutati e la cuoperta de strami levata nel mezzo.
materiale usato per otturare o saldare; la parte otturata o saldata. a.
vasi dalla rottura nei primi saggi, e la lutazione impediva d'assegnare il momento in
ante, agg. fisiol. che stimola la formazione del corpo luteo. =
e sono di più generazioni, distinte per la varietà del terreno dove sono e
occhio mortale, di più colori: la prima è lutea o vero terrea, la
la prima è lutea o vero terrea, la seconda gialliccia, la terza punicea,
o vero terrea, la seconda gialliccia, la terza punicea, la quarta purpurea,
seconda gialliccia, la terza punicea, la quarta purpurea, la ultima mescolata di
terza punicea, la quarta purpurea, la ultima mescolata di ceruleo e di verde
palude, funereo e afoso, che tenta la memoria viziosamente. = voce dotta,
. fr. colonna, 2-315: la complezione degli circuii era, di uno
: affine per suo fiore alla luteola [la lisimachia]. targioni tozzetti, 12-9-149
]. targioni tozzetti, 12-9-149: la senapa, il guado, la robbia,
12-9-149: la senapa, il guado, la robbia, la luteola e simili si
, il guado, la robbia, la luteola e simili si possono permettere. lastri
30 specie di erbe tintorie, e particolarmente la robbia, la luteola sativa del
, e particolarmente la robbia, la luteola sativa del cortonese. =
. medie. ormone ipofisario che favorisce la formazione del corpo luteo. =
'. luteranaménte, avv. secondo la dottrina di lutero; ereticamente.
passato si facevano processioni in costantinopoli per la giornata per impetrar favore da omar contro
, sf. ant. questione riguardante la religione luterana. aretino, 20-179:
tante radici per l'alemagna, alzando la voce contra il suo costume, disse
il suo costume, disse: ecco la semenza dell'alcorano. chiabrera, 1-ii-439
prassi il suo « scientismo », la sua superstizione « materialistica », un
: dio mandi un successore suo di la qualità sua ad ciò conserva quel paese da
qualità sua ad ciò conserva quel paese da la luterania. aretino, 1-70: guardate
, 1-70: guardate di non inciampare in la luterania. = deriv. da
colà dentro, servendogli di mezzana la luteranità. = deriv. da
e voleno più presto morir che lassar la fede luteriana. aretino, v-1-540: così
a cesare le professioni della lor fede. la luterana fu distesa da melantone. carducci
. e sm. che segue e professa la dottrina di lutero, che aderisce al
obedienzia di quella provincia, el fare la guerra non ce la toglie, poiché non
provincia, el fare la guerra non ce la toglie, poiché non l'abbiamo.
ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana. denina, xxiii-230: questo
cani? non sapete che sono luterani la più parte, e che ammazzare un sacerdote
in sì poco tempo corsa l'italia, la germania, la fiandra e quasi tutto
tempo corsa l'italia, la germania, la fiandra e quasi tutto ch'è nel
3. locuz. -alla luterana: secondo la dottrina del luteranesimo. sanudo,
4 excellentissimi doctori che predicavano a la luteriana. -bestemmiare, sacrare come
luterano, / spesso restava a mezza la funzione, / e pieno allor d'atroce
. petruccelli della gattina, i-79: la signora marchesa di cardillan mi ha permesso
esso re de polonia ha facto tagliar la testa a 18 sui baroni e gran maestri
b. croce, ii-27-82: la riforma e il luterismo, col libero
il luterismo, col libero esame e la restituita intimità della coscienza, avevano precorso
restituita intimità della coscienza, avevano precorso la libera ricerca, la critica e la filosofia
, avevano precorso la libera ricerca, la critica e la filosofia, ma nel
precorso la libera ricerca, la critica e la filosofia, ma nel tempo stesso avevano
di lutero; abbracciare le dottrine o la confessione religiosa luterana. sanudo,
. bibbia volgar., iii-342: la grossezza del luterò era di tre oncie
luticare (intricare), intr. con la particella pro- nom. (mi lùtico
sf. chim. composto organico azotato la cui molecola si può considerare derivata da
ma ancora in molti privati si vede la sua imagine effigiata; mostrando in ciò che
a seconda delle dimensioni dei granuli che la compongono, può appartenere alle sditi o
, le argille, il limo, la melma). = deriv.
pastosa. campanella, 4-304: la pietra consta di materia più densa privata
. boiardo, 1- 143: la regione... ha uno grandissimo lago
v.]: * lutrofora 'dicevasi la più giovane delle parenti d'un novello
affliggersi. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-37: la ienti de siòn piange e lutta;
». giamboni, 4-210: con la detta gente veniendo per la cittade piagnendo
4-210: con la detta gente veniendo per la cittade piagnendo e luttando, entrò nel
.: per coltello il dolore e la vita finio. dante, purg.,
che lutto, / madre, a la tua pria ch'a l'altrui ruina
, orlato. viani, 19-328: la folla tragittava sullo sfondo del mare nero
di intenso dolore che si prova per la morte di una persona cara (soprattutto
amico) o comunque di una persona la cui scomparsa susciti profonda commozione e rimpianto
pare che sia quella spezie di piagnere la quale facciamo essendo morto alcuno amico,
. colonna, 1-10: a lui la grave salma / tolse un dolce e brevissimo
presente senso è acerbo, resterà grata la memoria. massaia, xii-102: in quei
quei giorni fu un lutto generale per la città, ed ogni classe di persone
dal tuo lutto. bigiaretti, 8-29: la nascita di giulio, avvenuta in momenti
come, p. es., la servitù di una casa regnante) osservano
-in senso concreto: l'abito o la cravatta nera, la fascia nera al
l'abito o la cravatta nera, la fascia nera al braccio, la striscia
, la fascia nera al braccio, la striscia di panno nero al risvolto della
spogliati i panni del lutto, vestissi la reggia porpora. nomi, 8-4: io
dolore. ferd. martini, 1-iii-232: la sera ballo al circolo unione in onore
degli ufficiali dei reparti che han costruito la strada. non posso astenermi dal- l'
a meraviglia. bartolini, 15-256: la giovane vedova aveva dimesso, anticipatamente, il
. c. campana, 3-136: la visita sollenne con gli ambasciatori...
.. fu molta pomposa, per la gran comitiva de'cavalieri, quantunque tutti